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C.r. Puglia 28.07.25
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Revisione
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti.
Diamo inizio ai lavori del Consiglio.
Si dà per noto il processo verbale della seduta di martedì 8 luglio 2025.
Se non ci sono osservazioni, ne prendiamo atto.
Non ci sono congedi.
Comunicazioni al Consiglio.
Si comunica che la Corte costituzionale, con sentenza n. 122 del 24.07.2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 26, rubricato “entrata in vigore dei livelli essenziali di assistenza” e del relativo nomenclatore della legge regionale 13 novembre 2024, n. 28, recante “Modifiche alla legge regionale 9 ottobre 2008, n. 25 ‘Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di linee ed impianti elettrici con tensione fino a 150.000 volt e disposizioni diverse’”.
Con sentenza n. 131 del 25.07.2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 219 della legge regionale 31 dicembre 2024, n. 42, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025 e bilancio pluriennale 2025-2027 della Regione Puglia” che sostituiva l’articolo 6, comma 2, della legge regionale 9 febbraio 2005, n. 2 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale.
Si comunica, altresì, che il Consiglio dei Ministri, in data 22 luglio 2025, ha deliberato di non impugnare le seguenti leggi regionali: legge regionale n. 7 del 30/05/2025, recante “Disciplina regionale dell’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee e disposizioni diverse”; legge regionale n. 9 del 10/06/2025, recante “Disciplina dell’oleoturismo e disposizioni diverse”.
Si informa, infine, che la consigliera Anna Maurodinoia, con nota protocollo n. 16329 del 28 luglio 2025, ha comunicato che, a far data dal 21 luglio 2025, ha assunto la carica di Presidente del Gruppo consiliare “Gruppo Misto”. Buon lavoro alla Presidente Maurodinoia, che oggi ha partecipato alla prima Conferenza dei Capigruppo in questa veste.
Per le assegnazioni alle Commissioni passo la parola al Presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Alla Commissione I è stato assegnato il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e).
Alla Commissione III sono state assegnate: la proposta di legge a firma del consigliere Pagliaro “Proposta di Modifica del Regolamento Regionale n. 8 del 2015 Polizia Mortuaria”; la proposta di legge a firma del consigliere Conserva “Misure urgenti per la tutela della dignità e del benessere dei pazienti oncologici nelle strutture sanitarie della Regione Puglia”; la proposta di legge a firma del consigliere Scatigna ed altri “Autorizzazione per istituire il servizio di sociologia integrato nel sistema regionale dei servizi sociali”; la proposta di legge a firma del consigliere Conserva ed altri “Disposizioni per la regolamentazione dell’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica in regime ambulatoriale e per il rafforzamento dei servizi di supporto alla maternità”.
Alle Commissioni IV e VI, per il parere, è stata assegnata la proposta di legge a firma del consigliere Lacatena “Disposizioni per la valorizzazione della Dieta Mediterranea in Puglia”.
Alla Commissione IV è stato assegnato il disegno di legge n. 146 “Tutela e valorizzazione del comparto ippico ed equestre della Puglia”. Sono state presentate le seguenti interrogazioni: Splendido “Criticità nei servizi della sede ASL di Foggia in Via Grecia ‒ Protesica, farmaci, assistenza geriatrica e prospettive di trasferimento”; sempre Splendido “Segnalazioni di forti miasmi nella città di Foggia ‒ Richiesta di intervento urgente e chiarimenti sulle attività di monitoraggio ambientale da parte di ARPA Puglia”; sempre Splendido “Chiusura e riduzione delle postazioni di guardia medica turistica nel territorio provinciale di Foggia ‒ Richiesta di chiarimenti e interventi urgenti”; sempre Splendido “Divieto di balneazione a Siponto ‒ richiesta di chiarimenti su responsabilità di AQP e Regione Puglia e misure per il risarcimento dei danni agli operatori”; Splendido “Situazione contrattuale e condizioni lavorative dei dipendenti Sanitaservice ‒ Richiesta di intervento regionale”; De Leonardis “Sollecito per la riattivazione del servizio di trasporto pubblico SITA SUD sulla tratta Mattinata-Vieste (SS 89 ‘Garganica’”).
Sono state presentate le seguenti mozioni: Barone e altri “Monitoraggio PFAS per i Vigili del Fuoco”; Conserva e altri “Valorizzazione dei tratti pugliesi della Via Appia ‘Regina Viarum’ a sostegno all’estensione del perimetro del sito UNESCO”: Perrini e altri “Integrazione ordinanza n. 350 ‘Misure di prevenzione a tutela della salute durante le ondate di calore’”.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Gentili colleghe e gentili colleghi, all’inizio di questo Consiglio voglio comunicarvi che, in veste di Presidente del Consiglio della Puglia, sto scrivendo alla Conferenza di tutti i Presidenti dei Consigli regionali per chiedere di approvare un documento da inviare al Parlamento e al Governo italiano per prendere posizione netta contro lo sterminio che si sta consumando a Gaza, dove milioni di persone stanno morendo non solo per gli attacchi israeliani, ma anche perché lo stesso esercito di Israele sta impedendo l’arrivo degli aiuti umanitari.
Secondo i dati dell’ONU, 100.000 bambini sotto i due anni sono a rischio di morte imminente per la fame; tra questi, 40.000 neonati rischiano di morire per mancanza di latte. Terribili sono le immagini e i racconti disperati dei genitori che hanno già visto morire i loro piccoli.
Tutto questo va fermato. La comunità internazionale e l’Italia stanno diventando complici di questa barbarie se continuiamo nel silenzio. A dimostrazione di questo, nella notte tra sabato e domenica la nave Handala della Freedom Flotilla Coalition, che era partita da Gallipoli con a bordo aiuti umanitari, è stata bloccata e sequestrata dalla marina israeliana. A bordo c’erano latte, biscotti, cibo, non armi. I ventuno attivisti, di cui due italiani, sono stati sequestrati e arrestati. Questa è disumanità e non può esistere nessuna ragione per giustificare. Tanto vi dovevo. Ne parleremo nella prossima Assemblea dei Presidenti. Sono certa di condividere con voi una profonda commozione accanto alla volontà di non rimanere inerti, di non rimanere in silenzio.
Adesso diamo inizio ai lavori del Consiglio con l’ordine del giorno. Dovremmo cominciare dal prosieguo dell’esame della mozione di Alessandro Antonio Leoci ed altri “Tutela al rilancio della filiera della canapa industriale pugliese, alla luce delle disposizioni contenute nell’articolo 18 del decreto legge 12 aprile 2025, n. 42”.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini. Prego.
Speaker : PERRINI.
Grazie. Come avevo detto nella riunione dei capigruppo, chiedo se si poteva anticipare, perché è previsto, il punto 41), a norma del Regolamento, che è la mozione, da me presentata, di sfiducia. L’ho presentata con gli altri colleghi dell’opposizione. Chiedo se si può anticipare la discussione di questo punto, prima di passare agli altri punti all’ordine del giorno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente.
Sulla richiesta di anticipazione parlano uno a favore e uno contro.
Il consigliere Romito parla a favore, immagino. Prego.
Speaker : ROMITO.
Immagina bene, Presidente.
Ritengo che sia assolutamente necessario, per procedere in maniera ordinata con i lavori, affrontare quella che è la madre di tutte le proposte che sono inserite all’ordine del giorno, che noi per responsabilità e per senso delle Istituzioni abbiamo pure accettato di rinviare in altre occasioni giacché c’era il tema dell’Ilva di cui si discuteva, giacché c’erano delle emergenze nazionali che vedevano protagonista il Governo regionale e quello nazionale, il senso di responsabilità da parte dei colleghi consiglieri di centrodestra non è mai mancato. Abbiamo provato – lo ricordo a me stesso – negli ultimi mesi anche ad avviare una interlocuzione istituzionale con la maggioranza per provare ad approvare delle norme che sono nel cassetto da troppo tempo, quasi mai, però, dall’altro lato, Presidente, noi abbiamo colto la disponibilità a ragionare sui temi. Un esempio su tutti è quello che ci ha visto protagonisti in quest’Aula anche di scontri verbali molto accesi, perché da un lato noi abbiamo provato a ragionare sull’abolizione del tributo 630, dall’altro lato non ci è stata data neppure la possibilità di discutere e di ragionare. Ma potrei fare ancora moltissimi esempi di tentativi istituzionali di dialogo con la maggioranza che non sono andati a buon fine. Dicevamo prima in Conferenza dei Capigruppo che stiamo ancora aspettando che si possa discutere in Consiglio regionale il famoso Omnibus, quel provvedimento allegato al bilancio che si decise di prevedere per evitare ulteriori perdite di tempo, quell’Omnibus in Aula non ci è mai arrivato. Vuol dire che sono rimaste lì norme, iniziative, proposte, richieste che noi abbiamo raccolto dal territorio e portato nell’Aula dell’Assemblea legislativa della Puglia. Rispetto a questo non abbiamo mai avuto la possibilità di dialogare in modo istituzionale con la maggioranza. Abbiamo dovuto addirittura – anche questo lo ricordo sempre a me stesso – chiedere diverse volte che si esprimesse il Consiglio di Presidenza su alcune questioni che erano, invece, sotto gli occhi di tutti.
Per questo, Presidente, credo sia assolutamente necessario sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, procedere con la votazione sulla mozione di sfiducia e verificare immediatamente qual è lo stato di salute della maggioranza che si è candidata a governare questa Regione qualche anno fa, cinque anni fa, che lo ha fatto per quindici anni di fila e che oggi credo, Presidente, non abbia i numeri neppure per approvare delle norme che pure sono nel cassetto del Consiglio regionale da molti mesi.
Presidente, chiedo, come poc’anzi fatto dal collega Perrini, che venga anticipata la discussione sulla mozione di sfiducia e che si possa soltanto dopo procedere ordinariamente nell’esame dell’ordine del giorno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Romito.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo. Prego.
Speaker : CAMPO.
Presidente, noi non condividiamo questa richiesta di anticipazione. Riteniamo che la valutazione sull’operato di questa esperienza amministrativa debba essere rimessa agli elettori, cosa che, tra l’altro, avverrà tra sessanta giorni, o giù di lì. Abbiamo, invece, questioni da affrontare, che tra l’altro abbiamo definito in Commissione all’unanimità, quindi riterremmo che sarebbe più giusto e più utile per i lavori del Consiglio procedere all’esame delle proposte e dei disegni di legge su cui abbiamo già convenuto e non procedere alla discussione della mozione di sfiducia.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Campo.
Possiamo votare.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 49, votanti 45, favorevoli 20, astenuti 4, contrari 25.
La richiesta è respinta.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini. Prego.
Speaker : PERRINI.
Qui ci sono colleghi che mi conoscono, ci frequentiamo anche, perché quando si sta in Consiglio regionale da nove anni sanno anche il mio modo di fare, cara Presidente, soprattutto con lei, nella mia correttezza in tutti questi anni, perché io sono abituato sia nel lavoro che nella vita e nei rapporti che per me vale la stretta di mano. In questi ultimi due anni è successo di tutto. Spesso grazie a noi si sono votati provvedimenti che servivano ai pugliesi, perché da 2-3 anni nella vostra maggioranza – parlo del centrosinistra – non avete mai i numeri.
La mozione di sfiducia da che cosa nasce? Nasce da tutta una serie di problematiche. Sapete benissimo cosa è successo in questi anni in questa Giunta, ai nostri colleghi, problematiche interne…
Speaker : PRESIDENTE.
È stata bocciata, però, la richiesta.
Speaker : PERRINI.
Se voglio parlare, posso parlare?
Speaker : PRESIDENTE.
Su una questione bocciata?
Speaker : PERRINI.
Va bene, parlo con lui. Cinque minuti devo parlare.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : PERRINI.
Capisco che a qualcuno possa dare fastidio quello che dico, però c’è un limite a tutto. Anche nel concordare i Consigli regionali, due settimane fa eravamo rimasti fa che dovevamo fare il Consiglio regionale martedì scorso e domani. Nessuno ci avvisa e voi convocate il Consiglio regionale di lunedì. Non avete chiesto la nostra disponibilità, ma noi oggi siamo qui, tutti, anche se non era stata concordata, perché con noi era stato concordato il martedì.
La mozione di sfiducia. Sono stato io, insieme ai colleghi, a presentare questa mozione, ma poi sono stato il primo a bloccarla, perché ho il senso delle Istituzioni e conosco il lavoro. Devo dire che quando sbaglia Emiliano io sono sempre il primo ad ammettere tutti i danni che ha combinato in questi anni. Avevamo su Taranto la problematica dell’ILVA.
Quando manca il Presidente della Regione per motivi importanti... Non so quante persone al posto mio avrebbero fatto una cosa del genere. Ci siamo sospesi su questa mozione e abbiamo detto: teniamola là, perché è importante risolvere prima i problemi che abbiamo sul territorio.
Oggi io ho chiesto l’anticipo, cara Presidente, perché nel frattempo noi non siamo stati chiamati da nessuno. Anche come Gruppi abbiamo detto che ci sono dei temi importanti, tipo il 630, le liste d’attesa, l’acqua agli agricoltori e tante altre di cui dovevamo parlare. Io non sono stato chiamato da nessuno. Ci sono tante cose di cui dobbiamo parlare e nessuno ci chiama, perché purtroppo siamo oppositori.
Anche le promesse fatte da voi, a proposito di strette di mano... Non dimenticherò mai quando l’assessore al bilancio, insieme a Piemontese... Quando abbiamo fatto gli emendamenti a dicembre. Fai bene a ridere. Anche a me viene da ridere. Quando dobbiamo fare gli emendamenti, a proposito di strette di mano, l’assessore Piemontese dice: “Non li portiamo adesso, tanto faremo un Consiglio regionale con tutto l’Omnibus e li porteremo entro gennaio”. L’unico errore che ho fatto, anzi che abbiamo fatto è che non abbiamo specificato l’anno. Giusto? Questa è una cosa grave.
Ritorniamo a quello che dico io, della stretta di mano. Cara Presidente Capone, anche con lei quante strette di mano ci siamo dati? Però, il mondo politico ormai... Non mi voglio neanche adeguare, io andrò avanti sempre così, dicendo la verità. Non vi dico Campo! Quando mi arrivano le chiamate come funziona? C’è la dolcezza della Presidente Capone che mi dice: “Presidente Perrini, come sta?”. Bene. Qualche [...] devono dire! Tutto a posto? Iniziamo da dietro. Ascolto perché bisogna dare rispetto. Non puoi arrabbiarti neanche. È una donna, mica puoi arrabbiarti. Quando la cosa non è ben chiara, arriva dopo cinque minuti la chiamata di Paolo Campo. “Renato, che si dice?”. Tutto a posto.
Questa tiritera va avanti da un po’ di anni. Noi in questi anni, Presidente Capone, lo dovete anche ammettere, tante leggi che abbiamo fatto le abbiamo anche sostenute noi, perché dall’altra parte non c’erano mai i numeri. Sapete i problemi che state vivendo da due o tre anni. Questa mozione che non mi volete far anticipare la ripresenterò di nuovo. Non finisce qua. So che mancano due mesi, un mese, però è anche una questione di rispetto al cittadino...
Speaker : PRESIDENTE.
Sta all’ordine del giorno.
Speaker : PERRINI.
Hanno messo la mozione di sfiducia al quarantunesimo punto.
Speaker : PRESIDENTE.
In ordine cronologico, di arrivo.
Speaker : PERRINI.
Ci sono quattro o cinque punti che si discutono da cinque anni. La mozione che è al quarantunesimo posto vuol dire che...
Speaker : PRESIDENTE.
Sa che a me piace ascoltarla però...
Speaker : PERRINI.
Fra venti anni la discuteremo.
Devono sapere gli addetti ai lavori, i giornalisti e anche chi ci segue come stanno i fatti. Tanti dicono “la mozione a che punto è?”. Perché si passa da collaborare, perché bisogna fare anche i fatti, perché spesso noi abbiamo messo da parte i colori politici, perché abbiamo fatto dei provvedimenti a favore, però abbiamo anche la gente che dice “state da una parte o state dall’altra?”. Noi stiamo dall’altra parte. Purtroppo vedo che da questa parte, anzi mi dispiace che manchi il Presidente Emiliano... Verso le 15 arriva.
Paolo, credo che al prossimo Consiglio regionale dobbiamo discutere di questa cosa oppure mi dovete dire, ve l’ho detto già l’altra volta, tributo 630, liste d’attesa, emergenza idrica. Non parliamo di mozioni. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Perrini.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tutolo sulla richiesta di anticipazione che è stata bocciata.
Un’altra richiesta. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Semplicemente perché, come ha voluto spiegare il collega Perrini, giustamente e legittimamente, i motivi della loro richiesta di anticipazione, io vorrei spiegare il motivo del mio dissenso a quella richiesta.
Speaker : PRESIDENTE.
Abbiamo già votato, Presidente Tutolo. Abbiamo già votato sulla richiesta e chi voleva esprimersi contro non l’ha fatto in precedenza. Però abbiamo già votato, è chiuso, non si discute l’anticipazione.
Ci sono altre richieste di anticipazione?
Speaker : TUTOLO.
Presidente, chiedo scusa. Siamo a fine legislatura e cerchiamo di avere un comportamento lineare. Se è chiusa la votazione, è chiusa per tutti. Ha ragione Scalera quando dice che parlano tutti. Per quanto mi riguarda, possiamo stare sei giorni e sei notti qua dentro...
Speaker : PRESIDENTE.
Non possiamo discutere di un argomento...
Speaker : TUTOLO.
No, discutiamo di argomenti politici. Per me è importante, ad esempio, provare ad andare avanti per vedere se riusciamo a fare qualcosa di positivo, perché ritengo che sia prioritario rispetto ad anticipare, di quanto? Di due mesi, di tre mesi. Onestamente, a me pare pretestuoso. Per me è molto più importante, ad esempio, siccome in terra mia si muore come altrove e i funerali costano pari-pari, se non di più, sulla spesa della radiodiagnostica vedere se a quella fregatura che ci viene propinata da quarant’anni possiamo rimediare.
Proverò a incidere su questo. Proverò a incidere...
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : TUTOLO.
Cinque minuti ha dato al collega Perrini e cinque minuti vorrei pure io.
Speaker : PRESIDENTE.
Il problema è che se chiedono di intervenire anche gli altri consiglieri fuori dall’ordine del giorno non possiamo farlo.
Vediamo chi deve intervenire sull’anticipazione.
Grazie mille, Presidente Tutolo.
Chiede di intervenire il Presidente Campo.
Speaker : CAMPO.
Scusate se resto seduto, ma sto cercando i punti all’ordine del giorno.
Mi atterrò, sulla richiesta di anticipazione, alle proposte di legge che avevano avuto la condivisione unanime in Commissione. Quindi, chiederei di anticipare la proposta di legge Pagliaro e altri. Quella sta già all’ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
È venuta in Consiglio in virtù dell’articolo 17.
Speaker : CAMPO.
Invece io chiedo l’anticipazione, dopo la mozione...
Speaker : PRESIDENTE.
Aveva detto della legge...
Speaker : CAMPO.
Dopo la mozione, la 45, la 46. Non trovo quella sui distretti, la 33 e per i due disegni di legge proposti dall’assessore Amati, il 133 e il 134.
Speaker : PRESIDENTE.
È una proposta, quindi, che segue quale ordine? Da quale vuole partire?
Speaker : CAMPO.
Da dopo la mozione sulla quale ci eravamo interrotti.
Speaker : PRESIDENTE.
Dopo la mozione, quale ordine? 45, 46, 33, 133 e 134?
Speaker : CAMPO.
Sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, 45, 46, 33, 133 e 134.
Un attimo.
Votiamo innanzitutto per l’anticipazione della 33, dopo la mozione. È chiaro che si deve votare, consigliere Romito, richiesta per richiesta.
Ci sono pareri dissenzienti. C’è qualcuno che si esprime contro sull’anticipazione della 33 sui distretti?
Ha chiesto il voto segreto sulla richiesta di anticipazione del numero 33 sui distretti. Chi la chiede? Tutto il centrodestra.
Votiamo.
La votazione è aperta. Nessuno sta parlando. Votiamo la richiesta di anticipazione. Il voto è favorevole sulla richiesta di anticipazione da parte della maggioranza, ovviamente. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 49, votanti 49, favorevoli 24, contrari 25.
La proposta è respinta.
Adesso c’è la richiesta sul punto n. 45), la legge sulla cooperazione.
Il voto qui è palese, non ho avuto richieste di voto segreto. Su tutte? Va bene. Voto segreto anche in questo caso.
Legge sulla cooperazione. La richiesta viene da Paolo Campo, Presidente del Gruppo del PD, e da tutta la maggioranza.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 49, votanti 47, favorevoli 23, contrari 24, astenuti 2.
La richiesta è respinta.
Passo al voto sulla legge al punto n. 46), quella sui talenti, approvata all’unanimità in Commissione.
La richiesta del voto segreto è stata fatta per tutti.
È un disegno di legge della Giunta “Misure per l’attrazione”. Paolicelli è il relatore, Presidente della Commissione. È della Giunta, è un disegno di legge.
Consigliere Caroli, ha chiesto di intervenire? Prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente.
A norma del regolamento chiedo l’anticipo del punto n. 34), la proposta di legge statutaria con modifica della legge statutaria del 12/05/2004, n. 7.
Speaker : PRESIDENTE.
Stiamo votando sulla legge al punto n. 46), quella sulla mobilità dei talenti, disegno di legge della Giunta.
Proposta di anticipazione della maggioranza.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 48, votanti 46, favorevoli 24, astenuti 2, contrari 22.
La proposta è approvata.
Il consigliere Caroli ha fatto un’altra richiesta di anticipazione.
Ci sono ancora la 133 e la 134, sempre proposte dalla maggioranza.
Sul n. 133, la votazione è aperta.
Paolo Campo propone la richiesta di anticipazione.
La votazione è chiusa.
Presenti 49, votanti 48, favorevoli 23, contrari 25, astenuti 1.
È respinta.
La votazione è aperta sul n. 134.
La votazione è chiusa.
Presenti 49, votanti 48, favorevoli 25, contrari 23, astenuti 1.
Ad ora dovrebbe essere così: si discute della mozione, poi si discute la 46 e poi la 134.
Ha chiesto il consigliere Caroli l’anticipazione del punto n. 34) “Modifiche alla Legge Statutaria 12.05.04 n. 7”. Va in prima lettura oggi. Non so se si riuscirà a completare l’iter.
Qui non c’è richiesta di voto segreto. Anche su questa il voto segreto? Chi chiede il voto segreto?
La votazione è aperta sulla proposta di Caroli. Il trasformismo dei vicepresidenti del Consiglio regionale. L’ipotesi di cambiamento di Gruppo dei vicepresidenti del Consiglio regionale.
La votazione è chiusa.
Presenti 48, votanti 47, favorevoli 22, contrari 25, astenuti 1.
La richiesta è respinta.
Riprendiamo dalla mozione Leoci. Ci siamo interrotti sul voto.
Procediamo al voto.
La votazione è aperta.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pagliaro. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Sulla proposta Ide.co abbiamo appoggiato tutto. Secondo gli accordi, ma gli accordi mi sembra che non esistano più oramai in quest’Aula, e mi riferisco al collega Campo, che fa gli accordi per poi subito smentirli, l’accordo era che si votasse come prima proposta di legge quella sul Ide.co sulla quale oltretutto molti colleghi hanno appoggiato degli emendamenti importanti. Chiedo, a questo punto, di anticipare e di ritornare su quelli che erano gli accordi fatti in una Capigruppo, quindi di votare per prima la legge, subito dopo la mozione di Leoci, sull’Ide.co. Chiedo che si possa ritornare su questo.
Speaker : PRESIDENTE.
In che senso?
Speaker : PAGLIARO.
Chiedo un’anticipazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Noi abbiamo votato l’anticipazione con quest’ordine: mozione n. 46 e 134, quindi la Ide.Co. dovrebbe andare dopo la 134.
Speaker : PAGLIARO.
A questo punto chiedo che si anticipi subito dopo la mozione di Leoci, così come era previsto nella Conferenza dei Capigruppo.
Speaker : PRESIDENTE.
È vero, era previsto, però abbiamo votato questa anticipazione.
Speaker : PAGLIARO.
E adesso votiamo…
Speaker : PRESIDENTE.
Non è possibile…
Speaker : PAGLIARO.
Perché on è possibile?
Speaker : PRESIDENTE.
Perché abbiamo già votato per quell’ordine.
Speaker : PAGLIARO.
Sì, ma adesso questa mia richiesta serve per rifare l’ordine, per rimettere le cose al loro posto: è possibile? Penso di sì. È previsto dal nostro sistema.
Speaker : PRESIDENTE.
Le richieste le abbiamo votate in ordine di arrivo, mi precisano gli uffici. Quindi, nel momento in cui abbiamo votato quell’ordine, questa richiede un ulteriore voto, ma per andare a seguire quell’ordine…
Speaker : PAGLIARO.
Quello è scontato…
Speaker : PRESIDENTE.
No, non è scontato perché ci sono i disegni di legge sui debiti fuori bilancio, quindi non è scontato.
Conviene sempre votare, se ritiene di anticipare.
Speaker : PAGLIARO.
A questo punto chiedo che sia anticipata secondo questa…
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
La votazione è aperta. Stiamo votando per anticipare la Ide.co dopo quello che abbiamo detto, cioè 46134, ma prima dei debiti fuori bilancio.
Speaker : PAGLIARO.
Anche perché ci sono una serie di emendamenti che tutti i colleghi hanno già appoggiato, tra i quali il 630, per dare finalmente risposte ai signori che vengono qui da mesi e penso che sia opportuno dargli una risposta una volta per tutte.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta.
Perché non apriamo la votazione, scusate? C’è qualche problema con gli uffici.
Non ho avuto richiesta di voto segreto… Su tutti quelli di prima…
C’è una richiesta di voto segreto. Chi lo chiede? Abbiamo avuto qualche problema ai computer? Si è rotta qualcosa…
Speaker : PAGLIARO.
Non si disattiva il mio microfono.
Speaker : PRESIDENTE.
Non si preoccupi, Presidente Pagliaro, non parte proprio la votazione.
Quindi, votazione aperta con voto segreto.
La votazione è chiusa.
Presenti 46, votanti 46, favorevoli 20, contrari 26.
La richiesta non è approva.
Chiuse le richieste relative all’ordine del giorno.
Dobbiamo votare sulla mozione – la votazione è aperta – Leoci ed altri. Votiamo. È il voto sulla filiera di canapa industriale.
La votazione è chiusa.
Presenti 47, votanti 47, favorevoli 29, contrari 18.
La mozione è approvata a maggioranza.
Adesso passiamo alla legge di cui al punto n. 46, l’ultimo all’ordine del giorno, approvato all’unanimità in Commissione. È un disegno di legge “Misure per l’attrazione, valorizzazione, mobilità circolare e permanenza dei talenti in Puglia”, relatore Paolicelli. Prego.
Grazie. Adesso partiamo con l’articolo 1.
Articolo 1 (“Misure per l’attrazione”, abbiamo detto, “Principi e finalità”).
La votazione è aperta. Non ho iscritti a parlare.
Noi non possiamo consentire adesso cambiamenti di emendamenti. Gli emendamenti sono inseriti in una legge. Procediamo.
La votazione è aperta. Votiamo, per cortesia. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo 1 è approvato all’unanimità.
2 (Definizione ambito di applicazione).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 41, favorevoli 41, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 3 (Obiettivi e linee di intervento).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 37, favorevoli 37, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 4 (Agenda strategica triennale).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Articolo 5 (Nucleo tecnico regionale).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Articolo 6, Alleanza per lo sviluppo dei talenti.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
Articolo 7, Piano di comunicazione per l’attrazione e la valorizzazione dei talenti. Sportelli territoriali e comunità di talenti.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Votanti 37, favorevoli 36, contrari 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 8, clausola valutativa.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Articolo 9, clausola di invarianza finanziaria.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 36, favorevoli 36, astenuti 2.
È approvato a maggioranza.
Ultimo articolo. Articolo 10, entrata in vigore.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato all’unanimità.
Votiamo la legge nel suo complesso, colleghi.
La votazione è aperta. Votiamo. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 39, favorevoli 39, astenuti 1.
Il disegno di legge è approvato a maggioranza.
La legge n. 46 è approvata.
Adesso passiamo alla legge n. 134., è un disegno di legge, punto n. 43 all’ordine del giorno, relatore Tammacco.
Prego.
Speaker : TAMMACCO.
La diamo per letta perché è il DEF.
Speaker : PRESIDENTE.
Si dà per letta la relazione.
Sulla legge n. 134 ci sono degli emendamenti.
Intanto, prego l’assessore di prenderne visione, se non l’ha già fatto. Quanti sono gli emendamenti? Sono tutti aggiuntivi… Non si leggono le firme… Ricordo che questo provvedimento contiene una variazione di bilancio, quindi richiede 26 voti. Prego, al fine di arrivare magari ad una soluzione finale, di evitare di introdurre emendamenti che generano divisioni tra i consiglieri, sempre se ritenete di votare il provvedimento.
Gli emendamenti, in ogni caso, sono tutti aggiuntivi. Sono caricati sul sistema? Sì, sono tutti caricati. Sul sistema in questa legge? Sono tutti caricati sul sistema. Sono otto emendamenti.
Cominciamo con la legge.
Articolo 1 della proposta.
Non sto trovando, però, la legge. Noi abbiamo oggi l’assenza del Segretario generale, per cui la sostituisce la dottoressa Delgiudice, che voi state contribuendo a crepare stamattina con gli emendamenti.
Articolo 1 (Attività di monitoraggio della spesa ai sensi dell’articolo 1).
Ci sono interventi? Non ci sono interventi.
La votazione è aperta.
Non è possibile spostare tutto su questo 134. È una variazione di bilancio.
Io ho detto all’inizio che gli emendamenti rimanevano lì dove stanno, per andare avanti.
Abbiamo votato tutti? Voi non state votando, l’opposizione non vota. Va bene.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità.
Articolo 2, variazione di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2025 e bilancio pluriennale 2025-2027.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 28, contrari 8.
È approvato a maggioranza.
Articolo 3.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 28, contrari 3.
L’articolo 3 è approvato.
Era l’articolo dell’entrata in vigore.
Adesso ci sono gli emendamenti aggiuntivi.
Il primo emendamento aggiuntivo è del consigliere Presidente Mennea. Non ho capito. Attendo. Prego.
Speaker : MENNEA.
Presidente, grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è la richiesta di ritiro da parte della maggioranza. Del Governo.
Speaker : MENNEA.
Io questi non li posso ritirare, perché questi sono emendamenti che vanno in favore del welfare, sono risorse che erano già presenti e ci sono state sottratte per il ripiano del buco della sanità. Adesso le stanno riportando nelle missioni e nei programmi dove c’erano. Io non li posso ritirare.
Speaker : PRESIDENTE.
L’assessore Amati, Presidente Mennea, ha detto che...
Interviene l’assessore Amati prima. Prego.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Presidente, colleghi, gli emendamenti del collega Mennea in realtà, sono emendamenti tecnicamente oltre che fondati, utili.
Peraltro, svolgono una variazione compensativa all’interno delle missioni del welfare. Faccio questa premessa per giustificare la richiesta successiva: per evitare che questo provvedimento di variazione di bilancio in senso stretto possa anche accumulare un […] polemico sui vari emendamenti, quindi una discussione sulla fondatezza o meno – perciò ho fatto la premessa sugli emendamenti del collega Mennea, che li presenta in quanto delegato al welfare – io propongo a tutti i colleghi di veicolare gli emendamenti sulla proposta di legge del collega Pagliaro, dove sono stati già depositati altri emendamenti.
Quindi, siccome quello sarà un testo che ha già una pluralità di emendamenti che interseca la proposta politica di tutti i Consiglieri regionali, vi chiedo, per un motivo di ordine all’interno del testo legislativo, di ritirare tutti gli emendamenti, di spostarli nella proposta di legge presentata dal collega Pagliaro, che peraltro ha ottenuto il voto per l’anticipazione… Collega Pagliaro, possiamo sempre chiamare… In questo modo risolviamo tutti i problemi, sia relativamente alla fondatezza, sia relativamente alla raccolta di tutte le proposte che provengono dai consiglieri regionali.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
La proposta dell’assessore Amati è di votare la legge con i soli tre articoli, senza emendamenti, e di spostare tutti gli emendamenti sulla legge successiva, dopo i debiti fuori bilancio, perché non è stata approvata l’anticipazione.
Io, però, ce li ho questi emendamenti, quindi se non li ritirate… Siete d’accordo a spostare questi emendamenti? Siamo al voto finale sulla legge nel suo complesso.
Fatemi comprendere che fate sugli emendamenti.
Stanno valutando se ritirare tutti gli emendamenti, un attimo di pazienza. Consiglio regionale della Puglia, consigliere Mennea. Questo è l’emendamento n. 1.
Emendamento n. 2, consigliere Mennea.
Emendamento n. 3, consigliere Mennea.
Lo devono dire i presentatori. Abbia pazienza.
Il consigliere Mennea che cosa fa di questi emendamenti?
Speaker : MENNEA.
Questi emendamenti non li ritiro, a meno che la maggioranza decida di ritirare tutti gli emendamenti.
La proposta che ha fatto Amati, di collegare tutti questi emendamenti alla legge...
Speaker : PRESIDENTE.
Per la legge Pagliaro non può collegarsi più ad emendamenti perché ha modificato con un emendamento la norma finanziaria, per cui la legge in questo momento non ha finanziamento, non ha copertura. Quindi, non si può approvare.
Speaker : MENNEA.
E quindi rimane tutto com’è.
Proseguiamo con gli emendamenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Si possono mettere... Un attimo. Consigliere Romito, stiamo discutendo. Stiamo qui, stiamo lavorando. Stiamo lavorando. Stiamo lavorando, stiamo chiamando i consiglieri a uno a uno.
L’altro emendamento è di Pentassuglia. Ciascuno deve dirlo. Ciascuno deve dirlo.
Pentassuglia? Ritirato.
Emendamento 5, Casili. Prego.
Stiamo precisando tutto. Se avete solo la calma di ascoltare, abbiamo chiesto a Mennea, a Pentassuglia e stiamo chiedendo a Casili qual è la loro valutazione sull’emendamento. Va bene? Adesso siamo sull’emendamento... Consigliere Scalera, accomodatevi e parliamo. Prego.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Invito tutti i colleghi a ritirare gli emendamenti. Adesso è emerso il problema relativo alla proposta di legge del collega Pagliaro. Vi vorrei ricordare che c’è il disegno di legge n. 133 sul quale non è stata accolta la richiesta di anticipazione, però è sempre all’ordine del giorno. Peraltro, abbiamo una grande necessità di approvarlo perché chiude definitivamente la questione della copertura del disavanzo sanitario, così come richiestoci dal Ministero dell’economia. Per cui, chiedo a tutti i colleghi, ripeto, di ritirare gli emendamenti che hanno presentato sul 134, e veicolarle sul 133, rispetto al quale anche ai colleghi dell’opposizione che hanno presentato emendamenti su altre proposte di legge, essendo quel disegno di legge un disegno di legge meramente… Non è stato bocciato... Posso parlare? È l’anticipazione: siamo d’accordo, io e lei, collega Scalera. Sta interferendo sul nostro idillio. Siccome noi andiamo d’accordo, lui sta interferendo sul nostro idillio, perché evidentemente prova fastidio sul nostro idillio.
Quindi, io mi rivolgo a lei, visto che lei lo ha ripetuto in questo momento: noi abbiamo semplicemente deciso di non anticipare il 133. Il è all’ordine del giorno quindi lo dobbiamo esaminare.
Chiedo ai colleghi tutti, di maggioranza e di opposizione, di ritirare gli emendamenti sul 134, lo votiamo con i soli tre articoli; veicoliamo tutti gli emendamenti sul 133, e accogliamo anche gli emendamenti dei colleghi dell’opposizione sulle altre proposte di legge che dovessero ritenere utili per perseguire le proprie finalità tutti all’interno del 133: che peraltro, per definizione, si presta ad essere un raccoglitore di emendamenti perché è una modifica di una legge regionale.
Spero di essere stato chiaro. Collega Scalera, se non mi hanno compreso, mi aiuti lei.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego, ne ha facoltà, consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
Parlo dopo, scusi, sto parlando…
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini. Prego.
Speaker : PERRINI.
Il collega Campo c’è…Noi abbiamo ritirato la mozione di sfiducia…
Speaker : PRESIDENTE.
No, non l’avete ritirata. Avete chiesto l’anticipazione ed è stata respinta.
Speaker : PERRINI.
Poi abbiamo iniziato a lavorare, poi è arrivato il Presidente Emiliano, e finalmente, da 24 che eravate, siete arrivati a 29, a posto.
Ma noi, nella riunione… Fino a quando non c’eravate voi, era 24; è arrivato lei, il Messia, 29, va bene, si lavora a posto. Non lo so, è successo qualcosa: prima abbiamo sempre votato, 24-23, Mentre salivo i gradini, 29.
Va bene così. Adesso abbiamo fatto la riunione dei Capigruppo. Secondo me, Presidente, non ne dovete fare più riunioni di Capigruppo. Perché non si fa l’ordine del giorno? Come ci siamo trovati incastrati in una situazione di cui non abbiamo proprio parlato?
Speaker : PRESIDENTE.
La richiesta di anticipazione, come l’ha fatta lei in Aula...
Speaker : PERRINI.
Se nasce questa confusione, Paolo, ci fermiamo cinque minuti... Sono due anni che non vi aspettate niente. Due anni. Fermiamoci un attimo: cosa sta succedendo? Cosa dobbiamo fare? Noi vogliamo lavorare, Loredana.
Iniziamo dall’ordine del giorno, dal punto n. 1).
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Scusate, per capire, su che cosa?
Speaker : ROMITO.
Per riavvolgere il nastro. Noi siamo in discussione in ordine all’ordine del giorno n. 43), siamo agli emendamenti aggiuntivi. L’ordine del giorno n. 43), figlio di una richiesta di anticipazione che è stata ritenuta valida perché approvata dall’Aula, ha quale punto all’ordine del giorno il disegno di legge n. 134.
C’è stata un’interlocuzione andata avanti, credo, per più di mezz’ora con il consigliere Mennea più altri per chiedere se questi volessero o meno ritirare i propri emendamenti. Punto primo: non ci avete detto se li vogliono ritirare o meno. Punto secondo: è intervenuta una richiesta, una proposta di mediazione. Facciamo finta che sul 134 ci sia l’okay per ritirare gli emendamenti e li agganciamo, invece, a un altro disegno di legge, il n. 133, però il n. 133 è rubricato all’ordine del giorno al punto n. 42).
Dunque, avendo già richiesto l’Aula l’anticipazione del punto n. 42) e avendo l’Aula respinto la richiesta di anticipazione, è vero che la legge resta incardinata nell’ordine del giorno, ma al n. 42), quindi dobbiamo fare il primo, il secondo, il terzo, il quarto, il quinto, fino ad arrivare al n. 42).
Ove mai così non fosse, e questo io credo che sia del tutto inaccettabile, noi saremmo nell’ipotesi in cui un’Aula può chiedere trecento volte l’anticipazione di un punto finché non viene approvata. Questo, credo che gli uffici ci conforteranno e, ove mai non dovesse essere così, da ora chiedo la convocazione dell’Ufficio di Presidenza, non è possibile. Motivo per il quale non possiamo accedere alla discussione del punto all’ordine del giorno n. 42...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Romito, l’assessore Amati non ha chiesto un nuovo voto per l’anticipazione.
Speaker : ROMITO.
Presidente, stiamo ragionando. Non ha chiesto l’anticipazione, ma che si incardinino quegli emendamenti che i consiglieri di maggioranza non vogliono ritirare su un altro provvedimento va bene, ma sceglietevi un altro provvedimento perché il 133, su cui è già stata negata l’anticipazione, non può essere discusso perché sta al punto n. 42) all’ordine del giorno. Ci siamo? Altrimenti ci fermeremo tra un’altra mezzora per non concludere niente, quando, ripeto, Presidente, ci sono persone che vengono puntualmente in Consiglio regionale per ascoltarci e per provare a guardare un’Aula che legifera, anziché discutere, litigare...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Romito, però così lei non ha chiarito il punto.
Speaker : ROMITO.
Io devo fare il notaio. Lo deve chiarire lei il punto o i consiglieri di maggioranza. Io sto dicendo dove siamo e leggo: ordine del giorno n. 43), emendamento aggiuntivo... Mennea che fa, li ritira o no?
Speaker : PRESIDENTE.
Il lavoro mio lo faccio io.
L’assessore Amati ha chiesto di inserire sul n. 133, però la verità è che quegli emendamenti erano stati inseriti sulla legge Pagliaro, la legge sulle Ide.Co.. Nel momento in cui c’è stato l’emendamento che toglie la copertura finanziaria, è chiaro che quella legge non è approvabile. È da qui che è venuta fuori la proposta dell’assessore Amati.
Speaker : ROMITO.
Tutto questo mi è chiaro, abbiamo riavvolto il nastro. Il tema è che adesso voi pretendete di inserire degli emendamenti su un punto che non può essere discusso oggi. Può essere discusso domani, ma non oggi.
Peraltro, aggiungo che il collega Pagliaro aveva anche chiesto di anticipare quel punto e l’Aula ha deciso di non anticiparlo. Siamo tornati al punto di partenza.
Speaker : PRESIDENTE.
In ogni caso non sarebbe stato ammissibile oggi.
Speaker : ROMITO.
Certamente. Avremmo anticipato questo problema.
Possiamo, Presidente, comprendere quali sono gli intendimenti di Mennea più altri rispetto al ritiro? Altrimenti li dobbiamo discutere, Presidente, e li dobbiamo anche votare. Sono le 16.06, ci siamo infilati in questo tunnel dalle 15.30.
Io mi siederò quando avrò finito di intervenire. Per educazione e rispetto dell’Aula, quando intervengo sto in piedi e nessuno mi dice quando si interviene o quando no, né l’assessore Amati né un altro collega. Nessuno.
Assessore, rispetto alla permalosità ho davanti un maestro, quindi non mi dia del permaloso. Io sto semplicemente cercando di riavvolgere il nastro e comprendere dove dobbiamo incardinare e se dobbiamo incardinare questi emendamenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera. Prego.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Questo Consiglio regionale, Presidente, per stendere un velo pietoso, è un Consiglio regionale in cui non si sta – almeno io – capendo niente. Siamo fuori dalle regole. Si sta parlando inutilmente, senza concludere niente.
Presidente, per evitare di dare spettacoli indecorosi ai cittadini che vengono ad ascoltarci e che vengono a vedere se noi siamo nelle condizioni e capaci di portare avanti le istanze che vengono dal territorio... Poc’anzi c’era gente che viene da più Consigli regionali, e mi riferisco al tributo 630, che lo stiamo portando non so da quanti mesi. Ho dimenticato da quanti mesi.
Rispetto a questi argomenti, Presidente, io ritengo opportuno che l’Ufficio di Presidenza, almeno per una volta, visto che siamo ai titoli finali di questo film, di questa legislatura che è alla fine, mettiamoci d’accordo sui lavori che dobbiamo fare una volta per tutte questo pomeriggio, questa sera. L’Ufficio di Presidenza, con i capigruppo, decidiamo quello che dobbiamo portare all’attenzione di questo Consiglio regionale, portiamo avanti un programma concordato tra Ufficio di Presidenza e capigruppo e diamo una volta ogni tanto decoro a questa Assise che fino ad oggi tutto sta dando meno che spettacoli decorosi. Questo è uno spettacolo indecoroso.
Presidente, io la invito a sospendere la seduta per cinque minuti, fare l’ordine del giorno, portarlo all’attenzione del Consiglio e votarlo se si è nelle condizioni di votarlo. Sennò, è inutile che stiamo qui a parlare, a perdere tempo e a dare spettacoli che non ci appartengono, che non appartengono a nessuno di noi e soprattutto a chi oggi deve rappresentare la Puglia, non in questo modo come lo stiamo facendo noi.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Facciamo una sintesi degli emendamenti al fine di stringere i tempi. Abbiamo chiamato il consigliere Mennea che ha detto che ritira l’emendamento se tutti vengono ritirati. Il consigliere Pentassuglia ha detto che ritira l’emendamento. C’è poi l’emendamento Tutolo e Lopane. C’è poi l’emendamento Lopane, ritirato.
L’emendamento 7, altro Lopane, ritirato.
L’emendamento 8 dove sta…? L’emendamento Parchitelli.
L’emendamento 8, emendamento Tutolo.
Stiamo facendo una sintesi degli emendamenti presentati secondo l’ordine di presentazione, per capire se dobbiamo discutere degli emendamenti o no.
C’è stata una…
Speaker : DE LEONARDIS.
Non facciamo le cose che non esistono.
Al primo emendamento, si alza il consigliere che l’ha proposto, dice “lo ritiro”, e lo ritiriamo. Non è che facciamo un riassunto. E che siamo a scuola?
Speaker : PRESIDENTE.
Il consigliere Mennea, però, ha detto che ritira i suoi emendamenti se gli altri vengono ritirati. Quindi, stiamo facendo una sintesi.
Speaker : DE LEONARDIS.
Deve avere fiducia nei suoi colleghi di maggioranza, non è che facciamo una cosa condizionata. Facciamo le cose, come vanno fatte, in regola.
Chiama il primo emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Parchitelli…
Speaker : DE LEONARDIS.
Loredana, non fare così, dobbiamo fare le cose in regola, per favore.
Speaker : PRESIDENTE.
… non lo sappiamo. Consigliere Mennea.
Speaker : MENNEA.
Grazie, Presidente.
Io ho fatto la mia controproposta alla proposta dell’assessore Amati, che diceva di collegare questi emendamenti, che io ritirerei se li ritirano tutti i presentatori della maggioranza, che si collegherebbero al DDL 133.
Ma il DDL 133 è al quarantaduesimo punto dell’ordine del giorno, quindi è ovvio che se li agganciamo lì non li approveremo, non li discuteremo nemmeno.
Allora io propongo di collegare questi emendamenti al punto 2, al disegno di legge che riguarda il riconoscimento di un debito fuori bilancio, che è un documento finanziario coerente.
Quindi, se tutti questi emendamenti in blocco vengono collegati al punto n. 2 dell’ordine del giorno, allora io li ritiro da una parte e li collego al punto n. 2.
Lo ricollego con lo spostamento al punto n. 2.
Speaker : PRESIDENTE.
Gli emendamenti Mennea vanno sul punto m. 2 all’ordine del giorno, così anche gli altri, compreso quello della consigliera Parchitelli. Ci rimane Tutolo e Casili.
Consigliere Casili, prego.
Speaker : CASILI.
Presidente, grazie.
Spero che questa querelle che riguarda il 630 finisca una volta per tutte. Fino ad oggi, in modo molto laico, abbiamo seguito con diligenza i lavori dell’Aula. Sull’emendamento 630, che ‒ vorrei ricordare ‒ ha un referto neutro sulla spesa, almeno questo dice il referto, su quell’emendamento credo che sia il Vicepresidente De Leonardis, ma anche Cera, parlo dell’opposizione, almeno interloquendo con i colleghi della minoranza, credo abbiano raggiunto una sintesi rispetto alla sua ammissibilità al voto.
Se dobbiamo essere seri e diligenti, come lo sono stato io, ma la pazienza ha anche un limite, se tutti siamo d’accordo a portare gli emendamenti sul punto n. 2), cioè quello successivo al provvedimento 134, e questo è l’ordine dei lavori, noi questa sintesi la possiamo anche trovare. Però che sia una volta per tutte, anche perché c’è un altro emendamento, in questa legislatura non si comprende più nulla, che io ho presentato in largo anticipo, che ha anche un suo referto tecnico e che è anche urgente perché riguarda tutta la Puglia ed è riferito alla sospensione delle procedure per l’installazione di nuovi forni crematori prima di dotarci di un piano di coordinamento.
Questo emendamento, Presidente, è stato sottoscritto da lei, è stato sottoscritto da esponenti della minoranza, da esponenti della maggioranza e io ritengo che abbia anche una certa urgenza, perché abbiamo una legge vecchia di quasi vent’anni e con questo emendamento noi andiamo a innovare questo provvedimento.
Per cui, se si riesce a trovare una sintesi che possa veramente dare dignità a questo Consiglio regionale, senza alchimie e senza giochi di prestigio, allora si può essere tutti d’accordo nello stare in Aula, credo che gli interventi di chi mi ha preceduto abbiano anche questa logica, anche dal consigliere Tutolo, che non ho ascoltato interamente, dal consigliere Caroli e da tutti i consiglieri di minoranza e di maggioranza.
Si sta in Aula, Presidente, ma questo ce lo deve dire anche lei, e si vota subito dopo il provvedimento al punto n. 2) all’ordine del giorno, cioè quello successivo al 134. Qualora non dovesse essere così, Presidente, sarebbe un atto molto grave, perché poi dobbiamo anche essere leali tutti quanti in quest’Aula, e subito dopo il 134 noi siamo qui a votare il provvedimento al punto n. 2) all’ordine del giorno, così come proposto dai consiglieri.
Auspico che ci sia serietà e che vengano messi al voto i provvedimenti, soprattutto ‒ ripeto ‒ quelli che, come nel caso dei forni crematori, riguardano tutta la nostra regione. Il collega Mazzarano ha gestito una Commissione importante, c’era il collega Fabio Romito, i colleghi di minoranza e di maggioranza, e abbiamo anche maturato un pensiero circa la questione dei forni crematori.
Non è un’azione individuale o autoreferenziale, ma è un’azione che è stata metabolizzata, ben gestita, ben enucleata anche nella Commissione referente, riguarda tutta la Puglia e non dice no, attenzione, all’installazione di questi impianti, ma, come ha fatto la Regione Lazio alla Pisana... La Regione Lazio ha sospeso l’installazione di nuovi impianti previa acquisizione di un piano di coordinamento che servisse a fare chiarezza sui criteri e sulle localizzazioni di questi impianti, che oggi sono appannaggio, e non ce la fanno, me ne rendo conto, delle Province.
Presidente, se è questa la logica che deve seguire questo Consiglio regionale, noi, come abbiamo sempre fatto, la collega Di Bari, il nostro Capogruppo Galante, la collega Rosa Barone, saremo qui diligentemente presenti in Aula a sostenere l’ordinaria conduzione dei lavori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Casili.
Aveva chiesto di intervenire il Presidente Tutolo, anche perché l’ultimo emendamento che abbiamo in questo novero... In questo momento risultano ritirati e spostati sul numero 2 tutti gli emendamenti, Presidente Tutolo.
A lei.
Speaker : TUTOLO.
Posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Certo.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Poc’anzi io ho cercato di argomentare anche come forse è giusto che sia, perché quando uno è qui deve motivare quello che fa, probabilmente. Sarebbe il percorso più lineare. Ho detto perché ero assolutamente contrario alla mozione di sfiducia, perché ognuno di noi è stato eletto qui per cercare di migliorare per quanto possibile le condizioni di vivibilità del proprio territorio, di chi lo ha mandato qui a rappresentare il territorio. Io credo che questo emendamento, sul quale è da molto tempo... Non voglio dire quanto tempo sto evidenziando questo problema, questa fattispecie di problema che c’è. Manco a farlo a posta, oggi il vicepresidente e assessore alla sanità lo sa, approfitto della presenza del Presidente, oggi all’ospedale di Lucera succede che c’è una paziente che ha bisogno di fare una radiografia urgente, ma non la può fare per mancanza del radiologo, nemmeno può essere trasferita a Foggia, perché manca l’autoambulanza, che doveva trasportare altra roba. Probabilmente è assurdo che un’autoambulanza, invece di trasportare le persone, trasporta le provette. Sa perché? Perché quel laboratorio che stava lì è stato chiuso. Oggi non si fanno più lì le analisi, ma si fanno altrove. Noi con la radiodiagnostica, cioè le somme che la Regione Puglia stanzia per i cittadini pugliesi alla provincia di Foggia abbiamo diamo 3 euro per ogni abitante, alla provincia di Bari ne diamo 12, alla provincia di Lecce ne diamo 10, alla provincia di Taranto ne diamo 9. Noi diamo 3 euro per ogni abitante.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, non possiamo...
Speaker : TUTOLO.
Mi deve far finire. Io devo argomentare.
Speaker : PRESIDENTE.
Non siamo nel merito.
Speaker : TUTOLO.
Come non devo entrare nel merito? Io devo spiegare per quale ragione ho presentato quell’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Va benissimo.
Speaker : TUTOLO.
“Va benissimo” lo dico io. Lei mi deve dire quanto tempo ho a disposizione per argomentare, perché non è possibile questa roba. Qua si viene per parlare dei problemi dei territori, per cercare di risolverli. Io cerco sempre di andare in quella direzione. Mi faccia la cortesia di farmi finire il ragionamento, perché poi, alla fine del ragionamento, vi dirò se lo ritiro o non lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Non è la richiesta di ritiro, ma solo di spostamento, Presidente Tutolo. È chiaro? Ecco perché le stavo dicendo che nel momento in cui arriviamo poi lo espone nella sua completezza.
Speaker : TUTOLO.
Io sto dicendo semplicemente, sto cercando di far comprendere qual è il motivo per il quale l’ho presentato, e poi vi dico se lo ritiro o non lo ritiro.
Siccome sento dire, e onestamente questa è un’offesa per l’intelligenza mia, piccola, quella che ho, perché io ho una profonda stima dell’assessore Amati, ma quando dice “questi spostiamoli dall’altra parte”, mi sta dicendo “mettili su un binario morto”, perché sappiamo tutti che quello è un binario morto. E onestamente, io non me la sento di mettere qualcosa di così importante su un binario morto, perché non ci arriveremo agli altri punti.
Anche perché, se dobbiamo arrivare agli altri punti e li dobbiamo discutere, ma perché non li dobbiamo discutere su questo? Scusatemi, fatemi capire, mi pare elementare come ragionamento.
Io vi sto dicendo che nel mio territorio c’è un problema grande, perché si muore di mancanza di possibilità di diagnostica; e i funerali da noi costano pari-pari come da altre parti, forse di più. Vi sto dicendo che sono vent’anni, trent’anni che noi stiamo pagando questa spesa storica, per la quale, siccome ci hanno fregati sempre, dobbiamo continuare a farci fregare!
Io vorrei che ci fosse una cosa più equa, ecco il motivo di quell’emendamento, dove vado a dire semplicemente che tutti i cittadini della Puglia, di fronte alle cure, hanno gli stessi diritti.
Oggi sta accadendo che in quella città c’è una persona che ha bisogno di un servizio fondamentale e non viene assicurato. Forse avranno trovato pure la quadra adesso, ma mi pare assurdo che ogni volta si debba fare un caos per ottenere il minimo.
Io voglio che quell’emendamento si discuta, oggi, nell’ambito di questo provvedimento, che è quello di dici tu. Non è la prima volta, assessore Amati, che diciamo di arrivare al successivo e non ci arriviamo. Nel 134 c’è l’elenco delle chiese, dove c’è qualcuno che pensa di guadagnarsi il Paradiso e gli che altri vanno all’inferno. Ma qui, o andiamo tutti in Paradiso, o andiamo tutti all’inferno, Presidente! Deve essere chiaro, questo.
Io non ho chiesto chiese per il paradiso, non ho chiesto niente di tutto questo, roba terrena, per me, quello che serve praticamente ai cittadini, tutti i giorni. Voglio rassicurazioni che noi possiamo avere in provincia di Foggia la stessa possibilità di cura degli altri, perché di tutto questo non se ne può più!
Quindi, chiedo che quell’emendamento venga votato: favorevolmente? Negativamente? Pazienza, ognuno si assume la propria responsabilità, ma io non me la sento di tornarmene a casa facendo finta che non c’è un problema enorme quanto una casa. È da tanto che sto rappresentando questo problema. Sarei pure un po’ stanco adesso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera, che è già intervenuto, però. Anche il consigliere De Leonardis.
Speaker : SCALERA.
Presidente, solo per chiedere che gli emendamenti che io avevo presentato alla legge n. 133 siano anticipati al secondo punto, come hanno fatto tutti gli altri.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Prego, Presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, Presidente.
Intervengo in merito all’emendamento del collega Tutolo, emendamento che noi della provincia di Foggia tutti condividiamo.
Raccolgo anche il grido di dolore che il Presidente Tutolo ha fatto per quanto riguarda la questione dell’ospedale di Lucera, Presidente Tutolo, perché io nella scorsa legislatura ero fermamente contrario alla chiusura dell’ospedale di Lucera, perché il DM 70, deve sapere, ma se non lo sa, glielo ribadisco io, prevedeva che gli ospedali che erano a supporto delle aree disagiate, e l’ospedale di Lucera lo era perfettamente, potevano restare attivi anche se producevano passività. Potevano restare in piedi, potevano avere le quattro specialità. Avemmo una lunga discussione in quest’Aula e io fui uno dei pochi... Noi come opposizione, collega Tutolo, ci siamo sempre opposti a questo. Avremmo voluto che l’ospedale della sua città, che io ricordo passò all’azienda ospedaliera di Foggia quando lei era Sindaco e tutti quanti erano d’accordo, lei per primo, a questo passaggio...
Accolgo con piacere il fatto che lei abbia cambiato idea, che si sia accorto che, chiudendo l’ospedale di Lucera, non c’è più la possibilità di avere un pronto soccorso h24 dove fare le analisi del sangue, perché oggi mi sta dicendo che devono portare i pazienti a Foggia per fare le analisi, perché se arriva là un infartuato di notte non gli si possono fare le analisi. Lei mi ha convinto con questo emendamento. Anzi, le dirò di più, sarebbe opportuno anche fare un emendamento per farlo riaprire l’ospedale di Lucera e lo firmeremo assieme, Presidente Tutolo.
La sanità da vent’anni è governata da una precisa parte politica, di cui lei a tutti gli effetti fa parte, anche se cerca di porre dei distinguo, perché lei dice "io sto là e voto ogni volta la fiducia", anzi ha detto che era contro la sfiducia a Emiliano, ma Emiliano è quello che ha portato l’ospedale di Lucera in queste condizioni!
Bisogna seguire anche la politica, perché, è vero, la sua è una battaglia che noi condividiamo, però alla base di tutto e prima di tutto c’è la politica, c’è chi in questi 20 anni ha voluto questo, c’è chi in questi 20 anni ha voluto far chiudere l’ospedale di Lucera, togliendo non dico ai cittadini di Lucera, ma anche ai cittadini di Celenza Valfortore, Volturino, tutte quelle zone che sono più lontane da Foggia la possibilità di avere una cura immediata.
In quest’Aula io ricordai, quando ci fu la questione del DM 70, che la moglie di un mio amico di Celenza Valfortore partorì sulla Strada statale 17, nella macchina del marito, perché non era riuscita ad arrivare non a Foggia, ma all’ospedale di Lucera, quindi è bello dire queste cose, ma bisogna anche essere consequenziali politicamente, perché la denuncia non basta, sono gli atti, che devono essere consequenziali.
Quindi lei deve essere assieme a noi a votare la fiducia a chi ha voluto tutto questo, collega Tutolo, glielo voglio dire chiaramente, perché è bello fare il Don Chisciotte, ma poi bisogna essere conseguenti, perché quando si attacca qualcosa, bisogna poi essere negli atti conseguenti. Questo è quello che va fatto.
Nel dire che sono favorevole a votare questo emendamento con la massima tranquillità, la invito anche a rivedere alcune sue posizioni su queste situazioni. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie della parola, Presidente.
Sono d’accordo con te, Antonio Tutolo, la tua battaglia è anche mia, perché, tra l’altro, ho appreso anch’io di questa circostanza alle ore 11.00, a Lucera, da un post fatto dal Sindaco Pitta, non vi era una TAC funzionante e le ambulanze erano impegnate per un servizio di trasporto, e anch’io mi pongo il problema se le ambulanze debbano essere al servizio di trasporto di cose piuttosto che di persone.
Oltretutto, la circostanza è ancora più grave, perché l’ospedale Lastaria di Lucera, che purtroppo è stato accorpato, mio malgrado, nostro malgrado, al Policlinico Riuniti di Foggia, serve anche un territorio vastissimo, che sono i Monti Dauni, come tu ben sai, Antonio, per cui il problema è veramente grave non soltanto per il territorio lucerino, ma per tutti i Monti Dauni, che rappresentano una gran fetta della nostra Provincia.
Il problema, Antonio, non è soltanto su Lucera, io ho attenzionato anche recentemente il problema di Manfredonia, dove l’ambulanza è stata costretta ad accompagnare un paziente a San Giovanni Rotondo, dopodiché ha subìto un sinistro stradale in cui sono rimasti feriti dei dipendenti della ASL, lo stesso occupante malato stava perdendo la vita, ha perso la vita l’ex Sindaco di San Giovanni Rotondo.
Anche lì, Antonio, abbiamo una TAC che funziona ad ore, abbiamo una sola radiografia, funziona soltanto quella mobile, cioè il paziente deve essere non collaborativo, altrimenti non riesci ad eseguire una radiografia, e questo è inaccettabile in una provincia che ha una morfologia molto ampia come quella del nostro territorio, dove i presìdi di prossimità debbono essere necessariamente presenti ovunque.
Ho letto una notizia qualche minuto fa, Antonio: un paziente si è recato presso l’ospedale di Vieste, la più importante zona attenzionata dai turisti di tutto il mondo, la prima zona pugliese come turismo attivo, di notte un paziente è stato allontanato ed è stato costretto a ritornare il giorno dopo, su consiglio dell’unico infermiere che era presente a Vieste, il nostro amato Gargano.
Vedo che la sanità dai Monti Dauni al Gargano purtroppo ha qualche problema, non soltanto a Lucera, per non parlare della situazione di Foggia, perché sappiamo tutti quello che succede al Pronto Soccorso e anche nei reparti piuttosto che alla ASL, le mie interrogazioni sono sotto gli occhi di tutti.
Io sono con te, Antonio, su questa battaglia, spero che tu sia con noi, perché di fronte alla sanità non vi è maggioranza o opposizione, ma vi è l’interesse e la salute dei cittadini tutti, che vanno dai Monti Dauni al Gargano, isola compresa. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Abbiamo avuto la richiesta di spostamento degli emendamenti localizzati su questo disegno di legge al n. 2 all’ordine del giorno, Riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
D’altra parte, la maggioranza richiesta è la stessa per quanto riguarda il provvedimento finale, quindi rimane solo l’emendamento a firma Tutolo, perché questo emendamento il Presidente Tutolo non ha inteso spostarlo sulla norma che tratteremo successivamente.
Dobbiamo votare questo emendamento.
Il referto è positivo.
Il Governo è favorevole.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’emendamento è approvato all’unanimità
Adesso votiamo per il disegno di legge n. 134 nel suo complesso.
La votazione è aperta. Votiamo. Abbiamo votato tutti? Chi manca?
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
Il disegno di legge è approvato all’unanimità.
Adesso passiamo al punto n. 2 all’ordine del giorno: “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73”, eccetera.
Su questo ci sono una serie di emendamenti. Si tratta di un debito fuori bilancio, lo ricordo, il voto finale, perciò, richiede i 26 voti…
Volete l’urgenza su quello precedente?
La votazione sull’urgenza, per alzata di mano, della norma precedente. Ci sono contrari? Astenuti?
La procedura d’urgenza è approvata all’unanimità.
Riprendiamo dal disegno di legge sui debiti fuori bilancio.
Partiamo dal primo articolo, poi facciamo gli emendamenti… Ah, c’è un subemendamento al debito… Che vuol dire subemendamento?
Abbiamo un emendamento all’articolo 1 del disegno di legge, che è quello dell’accorpamento che facciamo sempre.
Votiamo l’emendamento n. 1, che è l’emendamento tecnico di accorpamento.
La votazione è aperta. Su questo il voto deve essere con 26. Votiamo. Abbiamo votato tutti? Non abbiamo votato tutti.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
L’articolo 1 è approvato all’unanimità.
Adesso, approvato l’emendamento, abbiamo un subemendamento all’emendamento 2, quindi, prima il subemendamento e poi l’emendamento 2.
La votazione è aperta. Viene sempre dalla Giunta, l’emendamento: subemendamento ed emendamento, subemendamento 2. Non stiamo parlando degli emendamenti aggiuntivi, stiamo parlando di quelli tecnici. Il debito fuori… Al disegno di legge è aggiunto, all’articolo 2, comma 1, lettera i) il seguente testo “il debito fuori bilancio”, eccetera, “dell’importo complessivo di euro 8.286, compresi oneri di legge, inerente compensi professionali spettanti all’avvocato esterno per incarichi conferiti in assenza di preventivo adeguato impegno di spesa relativo ai contenziosi indicati”, eccetera.
Quindi, consigliere Bruno, si tratta di un emendamento tecnico. La votazione è aperta. Votiamo.
Io devo ringraziare la dottoressa Delgiudice, che sta facendo triplo lavoro, oggi. Abbiamo votato tutti? No, non abbiamo votato tutti.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
è approvato all’unanimità.
Emendamento n. 2, sempre tecnico.
La votazione è aperta. Debito fuori bilancio. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 28, contrari 1.
È approvato a maggioranza.
Così abbiamo finito la parte tecnica. Adesso cominciamo con gli aggiuntivi.
Emendamento Mennea, quello di cui abbiamo parlato prima. Lo vuole illustrare, Presidente? Un attimo solo.
Ha chiesto di intervenire sull’emendamento il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Ho necessità di avere tutti gli emendamenti in ordine. Abbiamo perso il controllo. Non riusciamo a trovarli e quindi non sappiamo l’ordine cronologico.
Avremmo questa necessità. Vorremmo leggerli prima. Avremmo necessità dell’ordine cronologico e delle copie di ognuno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Per cortesia, se gli uffici vogliono pubblicare gli emendamenti.
Consigliere Caroli, diciamo la verità, se noi sospendiamo è difficile riprendere il Consiglio, ma ci sono... Ascolti, consigliere. Ci sono qui emendamenti sia della maggioranza che dell’opposizione, quindi l’interesse a discuterli è comune.
Speaker : CAROLI.
Vogliamo votare avendo preso consapevolezza dell’ordine cronologico e del contenuto di ogni singolo emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Sono d’accordo. Facciamo una copia per gruppo, anche se i primi, che sono quelli che stavano sull’altro emendamento, possiamo cominciare a trattarli mentre fanno le copie. Sono quelli che stavano già, erano già caricati. Sì, una copia per ogni Gruppo, a me rimane una copia?
Quelli di Mennea sono caricati da tanti giorni, sono quelli che stavano nell’altra legge. No, io mi rendo conto che voi state rischiando così di non approvare i vostri stessi emendamenti, lo dicevo per l’ordine dei lavori.
Stiamo provvedendo a fare le copie. Ti chiedevano di illustrarlo, Presidente, prego.
Speaker : MENNEA.
Grazie. Il primo, il secondo e il terzo emendamento sono presentati da me e vorrei sottolineare che si tratta di una variazione all’interno della stessa missione, quindi non c’è incremento di spesa.
Il primo emendamento va a potenziare gli interventi rivolti al terzo settore. Si tratta di un importo che va a finanziare l’assistenza per l’attuazione dei programmi di inclusione sociale e soprattutto tutti i bandi che hanno visto partecipare gli enti del terzo settore sui programmi che hanno necessità di un rafforzamento.
Per procedere all’attuazione di questo incremento di supporto, di assistenza ai progetti che vengono presentati, si prevede un accordo con la nostra agenzia regionale Arti finalizzando, oltre l’accompagnamento delle imprese sociali, anche uno studio che dovrà valutare il valore sociale generato da tutti i progetti finanziati, quindi la valutazione d’impatto sociale.
Questo è un elemento nuovo che abbiamo introdotto nel sistema di welfare, per verificare se quanto speso attraverso i bandi generi valore sociale, generi un impatto positivo, quindi è un investimento che stiamo facendo per rafforzare la valutazione del sistema di welfare.
Se vuole continuo, Presidente, con il secondo e il terzo.
Speaker : PRESIDENTE.
Intanto, possiamo votare su questo? È tutto chiaro?
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera.
Speaker : ROMITO.
Io credo che sia assolutamente chiara la natura di questo emendamento, perché pur parlando di categorie svantaggiate e vulnerabili, dovremmo essere tutti d’accordo su un emendamento che rafforza le categorie svantaggiate e vulnerabili.
Nei fatti, stiamo dando 400.000 euro ad ARTI: 400.000 euro ad ARTI per che cosa? Per implementare tutte quelle tecnologie, immagino attraverso magari qualche consulenza puntuale e approfondita, necessaria, indispensabile per predisporre quei cruscotti digitali di controllo: 400.000 euro ad ARTI. Non li stiamo dando alle categorie svantaggiate e vulnerabili, le stiamo dando ad ARTI, tanto è vero che dice, il termine dell’emendamento “si procede all’attuazione della presente norma attraverso accordo di collaborazione con ARTI”. Quindi, chi vota favorevolmente per questo emendamento sa che la natura di questo emendamento non è dare 400.000 euro alle categorie svantaggiate e vulnerabili, saremmo tutti d’accordo, ma dare 400.000 euro ad ARTI. Quindi, si può essere assolutamente d’accordo.
Personalmente, mi tengo le mie riserve, Presidente.
Prego, collega Scalera.
Speaker : SCALERA.
Voto segreto.
Speaker : PRESIDENTE.
Certo… gliela passo io, però, la parola. Prego.
Speaker : SCALERA.
Numero 1: senta, io chiedo il voto segreto su tutti gli emendamenti che verranno posti da ora in poi.
Speaker : PRESIDENTE.
… la sua richiesta, consigliere Scalera. Il voto segreto lo devono chiedere almeno cinque colleghi.
Speaker : SCALERA.
… tranne quando si arriverà all’emendamento sul 630.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho sentito, consigliere Mazzotta. Palese? Ditelo al microfono.
Speaker : SCALERA.
Presidente, per ricapitolare: su tutti gli emendamenti, tranne il tributo 630 e tranne i forni crematori, voto segreto: per il 630 e forni crematori, voto palese. Credo di essere stato chiaro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Adesso possiamo votare per l’emendamento del consigliere Mennea, il n. 1.
La votazione è aperta… Scusate sull’emendamento. La votazione è aperta. Il parere del Governo è favorevole.
La votazione è aperta con voto segreto, con parere favorevole del Governo. Si vota con voto segreto sull’emendamento Mennea, con parere favorevole del Governo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 45, favorevoli 20, contrari 25.
L’emendamento non è approvato.
C’è l’altro emendamento (n. 2) del Presidente Mennea. C’è l’emendamento n. 2, sempre a firma Mennea, che però sta abbandonando l’Aula. L’emendamento decade, il secondo.
Vediamo gli altri.
Emendamento n. 3, Mennea, decade.
Emendamento 4, Pentassuglia. Manca il referto tecnico all’emendamento. Adesso lo stiamo rilevando. È giustissimo.
L’assessore Pentassuglia lo illustra.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Colleghi, il referto tecnico è arrivato sulla mail. Adesso vi stanno facendo le copie.
È un emendamento che impone ai proprietari frontisti delle strade la pulizia dei cigli stradali, perché nel mare magnum delle norme in attesa delle operazioni che i Sindaci possono fare con le ordinanze, dei controlli e quant’altro, serve imporre, dal mio punto di vista, la pulizia dei margini stradali, perché è vergognoso quello che stiamo vivendo da una regione come la nostra, dove le fitopatie sono un problema ancora della provincia di Lecce, il problema degli incendi c’è.
L’agricoltura, pulire i terreni... I danni li ha l’agricoltura. Non paga l’ambiente.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento non risponde a questo. In considerazione del considerevole aumento dei costi energetici, che ha fatto seguito alla guerra russo-ucraina, acuendo in specifici territori della regione Puglia le già gravi condizioni di difficoltà in cui versa l’agricoltura, alle aziende agricole utilizzatrici dei servizi irrigui del soppresso Consorzio di bonifica Terre d’Apulia è concesso per l’annualità 2022 un contributo calcolato sulla differenza massima tra il corrispettivo derivante dall’applicazione della tariffa prevista per l’annualità medesima e la ripartizione dei maggiori oneri, determinati dagli aumenti dei costi energetici registrati nello stesso esercizio. L’aiuto in questione è erogato in regime di de minimis.
L’aiuto regionale alle aziende agricole interessate, così come stabilito ai sensi del comma 1, è erogato direttamente al Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia, subentrato dal 1° gennaio 2024, senza soluzione di continuità, nell’esercizio delle funzioni consortili del Consorzio di bonifica soppresso, ai sensi della legge regionale n. 1 del 2017 e della delibera di Giunta regionale n.1100 del 2023.
Il Consorzio procederà all’espletamento di tutte le verifiche previste per l’applicazione del regime de minimis del comparto agricolo ai beneficiari del contributo di cui trattasi, con la contestuale registrazione degli stessi sull’apposita sezione del Registro nazionale aiuti.
Ai fini dell’applicazione di quanto previsto dal comma 1 del presente articolo, nel bilancio regionale autonomo, nell’ambito della Missione 9, Programma 4, Titolo 1, è assegnata una dotazione finanziaria per l’esercizio 2025 in termini di competenza e di cassa di euro 1.300.000 euro capitolo 3863", ma serve il referto tecnico. È già arrivato? Stiamo controllando i referti. Non è arrivato.
Scusate, solo un momento, consigliere De Leonardis, vuole intervenire su questo emendamento?
Il referto tecnico non è ancora arrivato. Va bene.
Il prossimo emendamento è il n.7, l’emendamento sul contributo di bonifica, codice 630.
Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Sul contributo 630 torniamo a dirci sempre le stesse cose, onestamente la questione l’abbiamo spacchettata e sviscerata innumerevoli volte, ho portato il lavoro fatto in Commissione, a perché non vorrei che qualcuno preso dalla foga continuasse a dire che non si vuole discutere del tema, il tema lo abbiamo discusso e approfondito. Stiamo lavorando sul Consorzio unico, e poi dirò dell’emendamento precedente, perché c’è tutta una valutazione con gli altri Consorzi, e proprio la relazione della Corte dei conti dell’altro giorno penso sia l’emblema di come si sia avuto il coraggio, negli ultimi tre anni e mezzo, di mettere le mani a una situazione molto complicata, che però ha visto il plauso di chi ha controllato il lavoro che è stato fatto. Il tributo 630 non può essere sospeso dal Consiglio regionale della Puglia: lo dice il referto, lo dice la legge, lo dice il decreto legislativo.
Non ho capito. Mai sia fossimo tutti d’accordo, non staremmo in democrazia. Mi permetto di dire che per il lavoro che è stato fatto e per l’attività che è stata esplicata con le interlocuzioni anche in altri consessi, l’operazione che vi avevo detto in Commissione e anche durante il Consiglio regionale che ha dato origine al bilancio, come Puglia è stata chiesta la procedura della rottamazione per tutto il pregresso, visto che domani, in Giunta, andrà il piano di riequilibrio del Consorzio, e questo ci consentirà, il mese prossimo o, comunque, entro settembre, di portare a casa il piano di bonifica, che consentirà finalmente a tutti i territori di cimentarsi sui piani di classifica. Ma ne parleremo a momento debito, perché al momento stiamo mantenendo tutte le date che sono state riportate tanto in Commissione, dove abbiamo discusso del tributo 630, quanto in Consiglio regionale, oggi per l’ennesima volta, con il rispetto di chi presenta un emendamento e, però, con l’aggiornamento che dall’ultima volta ad oggi la proposta di rottamazione… Perché continuo a dire che chiedere la sospensione che è prevista con un decreto del Ministero dell’economia e delle finanze per un solo anno, e non oltre il solo anno, recita il decreto legislativo, per fatti eccezionali, e qui i fatti eccezionali sono quelli… Non ho capito. Lo dice il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, lo dice il decreto legislativo. Il fatto che si proponga – lo dico per l’ennesima volta, ve l’ho detto in prosa e lo dico oggi in musica, con il rispetto di tutti sospendere per un anno le attività per riprenderle tra un anno, senza portare a casa nessun risultato, penso che il tema del 630, così come è stato impostato in termini di rottamazione della parte pregressa, con una possibile introduzione nel decreto che il Governo sta lavorando e che il Ministero dell’agricoltura sta proponendo al Ministero dell’economia e delle finanze, secondo le procedure, hanno avuto anche su proposta della Puglia il parere unanime della Commissione agricola nazionale. Perché? Perché abbiamo dimostrato che tutti i decreti e tutta l’attività che è stata svolta relativamente alle attività, che non sono solo quelle che abbiamo subito della Xylella, ma anche di tutte le altre calamità che sono state decretate, consente di chiedere con questa procedura l’utilizzazione della rottamazione affinché, con una rateizzazione fino a sette anni, si chiuda con il pregresso (10 anni); se il dato ISEE non è superiore a 10.000, c’è una procedura diversa che porta da sette anni da 72 a 10 anni. Questo per completezza di informazione.
Questo tipo di attività che avevo proposto, quindi, anche con l’ordine del giorno che è depositato in Consiglio, che avevo messo a disposizione dell’intero Consiglio regionale dà l’opportunità rispetto a quello che ci siamo detti già le volte precedenti, di dire la nostra come Consiglio regionale rispetto all’attività che noi si può svolgere, e soprattutto di quella che mettiamo in campo rispetto a piani di classifica che hanno dato origine a quelle tassazioni.
Il tributo, come sapete tutti, non è in capo alla potestà regionale, ma tutte le procedure sono state attivate secondo quanto ci siamo detti tanto in Commissione quanto in Consiglio regionale. Quindi, non c’è nessuna avversione contro nessuno. C’è un tema di rimettere in chiaro tutta l’attività dando l’opportunità, da qui a qualche mese, ai territori, di cimentarsi a livello di Comuni, di partenariato economico e sociale, per individuare i piani di classifica che determineranno la evoluzione.
Sapete che a dicembre abbiamo anche votato lo spostamento dell’autogoverno, perché ci è stato chiesto dalle organizzazioni agricole perché volevano chiarezza e la chiarezza domani, in Giunta, sarà tutta scritta nell’ambito della delibera sul piano di rientro e di riequilibrio, perché c’è tutta la debitoria ufficiale, tutti i dati di ciò che abbiamo fatto in questi anni affinché ognuno abbia e conosca la storia puntuale di quello che è avvenuto. Per cui, dal mio punto di vista, per quello che noi ci siamo detti anche nelle Commissioni e nei Consigli precedenti, il mio è un parere contrario, ma per le motivazioni che vi ho detto. Non c’è nessuna avversione. Evito i commenti di quanto ho letto, di quanto ho sentito, di quanto è stato contrabbandato in giro che c’è chi pensa agli agricoltori e chi non pensa. Io ci metto la faccia, sempre, l’avevo scritto sui manifesti, la sto mettendo in questi giorni. Mi auguro che le forze dell’ordine mettano nelle patrie galere chi, a scapito degli agricoltori seri, sta rubando l’acqua o ha scaricato nei canali quello che non doveva scaricare senza autorizzazione o ha prelevato acqua senza che avesse autorizzazione, perché, a differenza di altri, ho fatto le denunce, sto facendo i controlli e tanto per il Consorzio, quando per Acquedotto Pugliese vedrete che l’attività non è stata a stare fermi, anzi.
Abbiamo pulito e abbiamo fatto una pulizia non superficiale, come in qualche anno era stata fatta, perché è normale che non si possono pulire migliaia di chilometri tutti gli anni, ma l’attività, vi garantisco, è stata messa in campo. È stata anche dimostrata, perché ci sono tutte le relazioni di quello che è stato trovato e quello che è stato fatto.
Come è stato ampiamente documentato con l’articolo 17 del decreto legislativo n. 46 del 1999 e con le disposizioni successive il provvedimento non può essere oggetto di valutazione da parte del Consiglio regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Casili. Prego.
Speaker : CASILI.
Grazie, Presidente.
Neanche io ripeterò un po’ il dibattito fino ad oggi svolto sui Consorzi di bonifica, però volevo anche ricordare all’assessore che addirittura il nostro emendamento potrebbe quantomeno andare in diminutio rispetto a quanto è previsto dal Ministero, che prevede una sospensione o prevederebbe in base alle attuali norme una sospensione di un anno.
Bene, nel nostro emendamento c’è una previsione e la previsione è che siano sospesi i tributi non sine die, ma fino all’approvazione dei piani di contribuenza e, dalle notizie che noi abbiamo, notizie fornite anche dallo stesso Assessore, siamo in una fase abbastanza matura per definire i piani, per cui potremmo addirittura anticipare le previsioni, qualora il Ministero dovesse interessarsi di questa problematica.
Da questo punto di vista, il nostro emendamento sospende fino all’approvazione dei piani di contribuenza, anche per evitare tutte le liti che, come sappiamo, quasi sempre danno ragione nei tribunali agli agricoltori e ai cittadini.
Questo è il primo punto, Presidente. Il secondo punto che vorrei stigmatizzare a memoria e per ricordarlo a tutti è che la prima volta l’emendamento fu dichiarato inammissibile, non per presa posizione dell’Assessore che giustamente porta avanti con la Giunta una sua idea, una sua impostazione legittima, ma poi c’è il Consiglio regionale con tutti i consiglieri, ma quella prima volta ricordo che l’emendamento fu dichiarato inammissibile dopo una sospensione, dopo che l’Ufficio di Presidenza si era palesato con un orientamento.
Oggi credo innanzitutto che all’interno del referto tecnico, poi bisognerebbe spiegare questi referti tecnici... Io ho letto il referto tecnico, censura alcune cose, entrando nel merito dell’attività dei consiglieri proponenti di quell’emendamento, però all’inizio di quel referto si dice che l’emendamento non ha spese o oneri a carico dell’Ente regionale. quindi è neutro.
Pertanto non viola l’articolo 81 della Costituzione. Si aprono poi delle pregiudiziali ex post rispetto a quello che può succedere.
Riporto la palla, che spesso è stata buttata in tribuna, all’interno dell’Ufficio di Presidenza, perché dobbiamo capire quali orientamenti dobbiamo darci, perché parlando con il Capogruppo Renato Perrini e anche con il Capogruppo della Lega, parlando con gli amici ma anche con i colleghi di maggioranza, con cui ci siamo relazionati al riguardo, l’orientamento di queste forze politiche rappresentate all’interno dell’Ufficio di Presidenza, in questo caso dal collega Giannicola De Leonardis e dal collega Cera, Presidente, va ascoltato, come fu ascoltato la prima volta, quando orientò il pensiero circa l’inammissibilità dell’emendamento.
Chiedo, per onestà intellettuale, ripeto, per la dignità di questo Consiglio regionale, che l’Ufficio di Presidenza in ordine a questi nuovi elementi rispetto a quelli del passato possa esprimersi. Non è stato, ripeto, l’assessore o la Giunta a esprimersi circa l’inammissibilità, ma è stato l’Ufficio di Presidenza. Noi riteniamo che sia più che legittimo che l’emendamento possa essere portato al dibattito dell’Aula, restituito al dibattito dell’Aula, che ha il pieno diritto di votare a favore o di votare contro.
Quindi, Presidente, io chiedo, alla luce degli orientamenti delle forze politiche coinvolte in questo emendamento, che l’Ufficio di Presidenza si esprima. Ricordo anche che l’ultima volta lei, Presidente, ha stigmatizzato dicendo: l’Ufficio di Presidenza è qui con me, non c’è bisogno di una sospensione e si esprime. Quindi, avendo lei l’Ufficio di Presidenza a disposizione, chiedo che si esprima circa l’ammissibilità o l’inammissibilità. Noi riteniamo che quel referto tecnico sia chiaro: quel referto tecnico all’inizio dice che l’emendamento è neutro, che l’emendamento non ha spese a carico dell’Ente Regione Puglia, pertanto non vìola l’articolo 81 della Costituzione. Tutto il resto dovrebbe far parte del dibattito in Aula, dei singoli contributi del Consiglio regionale, perché fino ad oggi, rispettando l’articolo 81 della Costituzione, senza pregiudiziali ex post alla presentazione dei nostri emendamenti, si sono portati gli emendamenti neutri in Aula, si sono votati o si sono bocciati.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera. Prego.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente. Devo dire che mi ha anticipato in molti punti il collega Casili, quindi non starò a ripetere sempre le stesse cose. Di questo argomento abbiamo parlato più volte e in più Consigli, abbiamo gridato, abbiamo fatto forse più di quello che andava fatto in quest’Aula. Io ritengo che siamo arrivati alla fine: chiedo che questo emendamento venga messo ai voti, così possiamo mettere, una volta per tutte, la parola fine.
Non è possibile, Presidente, che in ogni Consiglio su questo tema si faccia come la pelle di Aronne: si va avanti e indietro, avanti e indietro, a molla, senza mai arrivare a una conclusione. Ritengo che oggi sia il momento di votare, una volta per tutte, questo emendamento, e di metterci la faccia tutti quanti. Chi ha il coraggio di votarlo lo voti, tutto il resto lo vediamo in un secondo momento.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli.
Grazie, consigliere.
Speaker : CAROLI.
Grazie.
Assessore, l’ho ascoltata attentamente…
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere.
Speaker : CAROLI.
Mi consenta: fermo restando l’alacre lavoro e l’impegno che ha messo in atto durante questi anni, e i risultati che sicuramente sta ottenendo, sulla scorta di quanto da lei rappresentato durante l’ultimo Consiglio, come Gruppo abbiamo interloquito con il Governo.
Il Governo, nella persona del sottosegretario La Pietra, al quale abbiamo rappresentato la situazione, non fosse altro che per quanto da lei rappresentato, quindi le interlocuzioni a cui lei ha fatto riferimento, ci ha detto in maniera chiara ed inequivocabile che nulla osterebbe a che il tributo venisse sospeso nelle more della rimodulazione dei piani contributivi e degli interventi ad effettuarsi.
Quindi, vorrei fosse chiaro questo: siamo passati dalla impossibilità di poter sospendere il tributo alla possibilità, in capo alla Regione, di poterlo sospendere. Io le sto rappresentando… Siccome lei disse in maniera chiara che ci sarebbero state innumerevoli interlocuzioni con il Governo nella persona del sottosegretario La Pietra, io le rappresento oggi in Aula, e in fase di votazione, che il Governo, nella persona del sottosegretario La Pietra, ci ha rappresentato in maniera chiara ed inequivocabile che nulla osterebbe a che questo si verificasse.
Assessore, io ritengo che noi come Gruppo voteremo favorevolmente perché siamo fermamente convinti che nelle more che si ottemperi a quanto rappresentato poc’anzi, ci siano le condizioni per la sospensione del tributo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Pentassuglia. Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente.
Il fatto che ci sia la corsa al voto e che vedo cambiare ancora una volta le carte in tavola, che sia chiaro, l’ho detto altre volte. Non c’è una norma che fa sospendere al Consiglio regionale il tributo. Lo dico per l’ennesima volta, per evitare che questo modo di... Evitate di scherzare sulle cose serie, perché siccome non rispondete voi alla Corte dei conti, vi prego... Non siete voi. Adesso ve lo spiego che non siete voi, perché continuate a dire cose che non sono. Collega Scalera, mi faccia parlare e ascolti, perché è la stessa storia della mozione: “impegno il Governo”. Lei non impegna un funzionario o un dirigente a fare un atto contro legge. Lei non mette nessuna parola “fine”. Volete togliervi questa pantomima...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Scalera, faccia finire l’assessore Pentassuglia. Lei è già intervenuto. Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Io non istigo. Sa che sono un uomo di pace. Però, devo mettere agli atti che verbalmente nessuno può dire all’assessore Pentassuglia “intanto sospendi”, perché quell’emendamento porta dietro al “sospendere momentaneamente” il fatto di ritornare ai piani. Vi ho già detto che i piani di bonifica sono stati fatti, vedetevi la cronistoria di quanto tempo e quanto lavoro c’è dietro a un piano di bonifica. Fatto il piano di bonifica, avrete la delibera entro agosto, da settembre vedremo i territori se dormiranno come il 2016 e il 2012 o faranno... No, nelle more nulla, perché nelle more c’è un mancato introito rispetto a piani che non sono stati inficiati, perché chi vince in primo grado c’è l’appello e c’è la Cassazione. Quindi, vi prego, non giocate sui termini. Io vi sto solo dicendo che il tributo non può essere oggetto di decisione del Consiglio regionale pugliese.
Dopodiché, siccome ho sentito richiamare il tema già l’altra volta “con questo voto mettiamo la parola fine”, se questo voto... Già il voto non può essere dato, perché non è vero che c’è neutralità e non c’è copertura. Leggetevi il referto. Manca la copertura finanziaria. Quindi, non si può votare.
Inoltre, così lo diciamo agli atti, anche se si vota, non pensiate che il tema che passa oggi mette nella condizione un funzionario o un dirigente, senza avere copertura finanziaria, di fare atti contro legge, perché sarebbe fuori dal mondo, da legislatori regionali. Questa attività l’avevamo chiesta già con la mozione, di impegnare. Le motivazioni per chiedere la sospensione di un anno per comprovate... Lo dice il decreto legislativo n. 33, visto che mi è stato chiesto di richiamarlo. Il decreto legislativo n. 33 del 24 marzo 2025 dice esattamente quello che vi ho appena detto, lo fa il decreto, il Ministero dell’economia e delle finanze.
Speaker : PRESIDENTE.
Signora, deve accompagnarlo fuori dall’Aula.
Scusate, provvedete o no? È una questione di ordine pubblico.
L’assessore Pentassuglia stava finendo di intervenire.
Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Mi è stato chiesto quale era la fonte normativa: l’articolo 119 del decreto legislativo n. 33 del 24 marzo 2025, che recita: “Se si verificano situazioni eccezionali a carattere generale o relative a un’area significativa del territorio tali da alterare gravemente lo svolgimento di un corretto rapporto con i contribuenti, la riscossione può essere sospesa per non più di dodici mesi con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze”.
Non a caso l’istruttoria fatta con il Ministero dell’agricoltura, collega Caroli... Io non ho fatto nomi, li ha fatti lei. Persone corrette che stanno lavorando, il Sottosegretario La Pietra e il dottor Lupo... Per carità, io sto richiamando persone che stanno lavorando per risolvere il problema, e non ho paura di essere smentito da nessuno, perché so io il lavoro che faccio e non quelli che propinano favole, perché io non ho tempo di pensare alle favole, perché le chiacchiere restano chiacchiere per chi ha dormito e non si è accorto di quello che avveniva, cioè che non partecipavano ai piani di classifica e, sulla scorta di questo, l’attività che è stata messa in campo è un’attività secondo legge, per arrivare a una soluzione che risolva il problema e non lo rinvii di un anno o di qualche mese.
Fare il nuovo piano di classifica significa mettere le mani per modificare di fatto quello esistente, che non è stato contestato e inficiato da alcuno. Dopodiché, chi continua a propinare... io sono favorevole alla proposta del Sindaco Poli Bortone, l’ho detto in Commissione, lo dico qua oggi, visto che stiamo in streaming lo dico alla maggioranza, così non si scandalizza nessuno. L’onorevole Poli Bortone con l’esimio avvocato di Lecce ha ragione, sta raccogliendo le firme per cambiare la procedura dei ricorsi cumulativi, che nulla c’entrano con il tema piani di classifica e tributo, sono due cose diverse, perché nella confusione generale si fanno passare delle cose in un minestrone che non fa capire al cittadino che vuole ascoltare e capire come stanno effettivamente le cose.
Siamo in una condizione, come vi ho detto, in cui abbiamo fatto tutti i passaggi, potevamo fare più velocemente? Probabilmente sì, però gli atti di gestione degli uffici non sono in capo né all’Assessore, né al Presidente, anzi a volte subiamo, ma non fa niente, abbiamo portato a casa un lavoro che da vent’anni si aspettava, che mette nella condizione, finalmente, i territori. Io sono convinto che, se lavoriamo tutti insieme, trasversalmente, con la rottamazione chiudiamo un problema serio e annoso, dove nei territori, che erano uliveti, vigneti o colture intensive di qualsiasi genere, oggi abbiamo un disastro, ma da qui a dire che le norme non dobbiamo rispettarle, perché continuiamo con il cancan del carrozzone non è un tema che paga, perché le questioni vanno affrontate seriamente e tutti i comitati e tutti quelli che volevano parlare sono stati ricevuti in Assessorato e in Commissione, sono state date tutte le spiegazioni con gli uffici e l’Avvocatura, per consentire di avere un quadro d’insieme di conoscenze che risolva il problema.
Non c’è un’avversione, nessuno vuole mettersi di traverso, ma rispetto alle norme vigenti questa è la situazione che vi ho rassegnato oggi e questo è quello che chiedo al Consiglio regionale, completare questa fase e di essere come XI legislatura quella che ha affrontato seriamente e concretamente un problema atavico e annoso, perché rinviare di un anno, di sei mesi od otto mesi significherà aprire con il nuovo Governo regionale un’altra partita per iniziare a fare un ragionamento e un lavoro che va fatto, perché i Consorzi non possono essere cancellati. Poi si può discutere di tante altre cose, ma lo possiamo fare qui, lo possiamo fare in Commissione, come abbiamo fatto. Il collega Pagliaro, che è andato via, ci ha convocato tre volte in Commissione e abbiamo discusso anche animatamente ma seriamente delle diverse questioni, quindi le questioni sono state spacchettate, sviscerate e messe a disposizione nei fatti, secondo legge e non contro qualcuno.
Come vedete, io stesso ho stigmatizzato positivamente il rapporto con il Governo e il lavoro che si sta facendo per risolvere definitivamente questo pezzo, che è una partita complessa all’interno del tema della rigenerazione. Ecco perché la partita è molto seguita e affrontata, e non ci siamo mai sottratti al confronto né in provincia a Lecce, né in Commissione, né in altri posti dove si è parlato nel merito delle questioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo. Prego.
Speaker : CAMPO.
Presidente, per comprendere alla fine qual è l’orientamento, preso atto delle dichiarazioni dell’assessore. Vorrei comprendere qual è l’orientamento rispetto alla richiesta dell’assessore e ai rilievi dell’ufficio, che li ritiene inammissibili visto che manca il parere anche finanziario.
Speaker : PRESIDENTE.
L’orientamento di chi?
Speaker : CAMPO.
Si va al voto? Questo sto chiedendo. Non credo si vada al voto, dopo quello che ha detto l’assessore Pentassuglia.
Speaker : PRESIDENTE.
Il Presidente Casili ha chiesto che, nell’ipotesi che l’Aula non voglia determinarsi, si riunisca l’Ufficio di Presidenza per definire l’inammissibilità o meno, posto che l’emendamento è diverso in parte rispetto a quello precedente, ma comunque ha il referto tecnico negativo.
Speaker : CAMPO.
Benissimo, e quindi?
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, l’Ufficio di Presidenza si deve riunire. Siccome la richiesta di emendamento è stata presentata numerose volte, e ripresentata, questo Ufficio di Presidenza aveva ritenuto il precedente emendamento inammissibile, perché interveniva direttamente sugli oneri della Regione, sul bilancio della Regione, quindi era palesemente inammissibile per violazione dell’articolo 81 della Costituzione, posto che non era indicata la copertura finanziaria; è stato presentato poi ripetutamente un nuovo emendamento che non riguarda l’impegno diretto della Regione, ma riguarda il bilancio di previsione del Consorzio di bonifica Centro-Sud; all’interno dell’Ufficio di Presidenza si è ritenuto di dare disposizioni per l’Aula, perché l’Aula si pronunci definitivamente su questa questione una volta per tutte, sostanzialmente.
È evidente che il referto tecnico è negativo e il parere del Governo è negativo. Lo dobbiamo rimarcare perché l’Aula si pronunci sapendo oggettivamente qual è la situazione ad oggi e sapendo anche che c’è un ordine del giorno, che abbiamo presentato con l’assessore Pentassuglia, con il quale si rimette al Governo la valutazione in merito alla rottamazione, addirittura, delle cartelle.
Quindi, in sede di voto è importante tenere conto di questo e, d’altra parte, tenere conto anche che in Giunta l’assessore ha precisato che andrà il Piano di riequilibrio e anche il Piano di bonifica, sicché i Comuni potranno fare i Piani di classifica loro, perciò sottrarre quei territori che non sono oggi coperti dai servizi del Consorzio di bonifica.
Ciò detto, è importante, pur rimettendosi all’Aula, rilevare che le condizioni sono quelle di illegittimità dell’emendamento per le ragioni che sono state esposte nel referto tecnico, sia pure senza intervenire direttamente sul bilancio regionale, ma facendo riferimento all’emendamento ai Consorzi di bonifica.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo. Prego.
Speaker : CAMPO.
Presidente, chiediamo il voto segreto sul punto, io, Bruno, Cilento, Parchitelli, Tammacco, Mazzarano. Quanti ne devo dire? Cinque bastano.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
La votazione è aperta, con voto segreto.
La votazione è chiusa.
Presenti 43, votanti 42, favorevoli 18, contrari 24, astenuti 1.
L’emendamento è respinto.
Procediamo.
Lei ha chiesto il voto segreto per tutto, che adesso definisca una vergogna....
Passiamo all’emendamento n. 8.
Scusate, chi interviene deve essere accompagnato fuori, non è consentito al pubblico. Scusate, la vigilanza?
Il voto è pubblico e democratico.
Assessore Lopane, manca il referto tecnico. Per favore, rispetto per l’Aula! Scusate, ma le guardie cosa stanno facendo?
Per cortesia, se non arrivano i referti... non è arrivato, quindi andiamo avanti e poi torniamo.
Emendamento n. 12, articolo aggiuntivo.
Vizzino, vuole illustrarlo? Sì, sanità, RSA. do lettura: “La distribuzione dei posti letto di RSA di mantenimento in accreditamento di cui all’articolo 10, comma 5, del Regolamento (…) deve intendersi rivolta anche alla RSAA, ex articolo 67 del Regolamento regionale, che hanno presentato istanza di qualificazione in RSA di mantenimento entro il termine prescritto dall’articolo 7-bis della legge regionale n. 53/2017, nella misura di un nucleo di venti posti letto, anche se in esubero rispetto al fabbisogno”.
Parere favorevole del Governo.
La votazione è aperta.
Un chiarimento: non è possibile chiedere il voto segreto una volta per tutte, dovrete ribadirlo a ogni emendamento.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 27, favorevoli 22, astenuti 4, contrari 5.
Perché è respinto? È sbagliato, questo non è una norma di variazione. È chiaro? È approvato. Regolatelo: quando si tratta di una norma che è una variazione di bilancio, ve lo dico io, lo stiamo facendo correggere.
Ho spiegato che dico io quando la norma richiede 26 voti… No, assolutamente, il cartellone viene modificato.
Sulle norme ordinamentali, l’ha chiarito il Segretario generale, ha iscritto un parere: “tranne che le norme non contengano anche all’interno variazioni finanziarie”.
Abbiamo corretto il tabellone? Non è mai stato così. Se le norme abbiamo… Ne abbiamo viste centinaia. Quindi, al microfono precisiamo che è approvato perché non riescono, gli uffici, a correggere il tabellone.
Approvato l’emendamento.
Adesso passiamo all’emendamento n. 13, a firma Galante e Vizzino. Lo mettiamo da parte per. Lo possiamo discutere, il referto sta qui, ed è negativo.
Assessore Piemontese, Vicepresidente: emendamento Galante, Vizzino n. 13, dice “fabbisogno prestazioni per il rilascio della verifica di compatibilità e per il rilascio dell’accreditamento istituzionale per strutture che erogano prestazioni di specialistica in regime ambulatoriale (TAC ed RNN), abrogazione dell’articolo 1”, referto tecnico negativo.
La votazione è aperta. Parere contrario del Governo… È ritirato.
Emendamento n. 14, Vizzino, Galante. Si tratta di questo: “alla lettera b) comma 1 dell’articolo 4 del Regolamento regionale ‘fabbisogno per le prestazioni per il rilascio della verifica di compatibilità e per il rilascio dell’accreditamento’”… ma è lo stesso. È ritirato, perfetto.
Emendamento 15, Galante Vizzino: “uniformità dei criteri di determinazione dei budget tra le diverse branche della sanità privata accreditata è ritirato. Non c’è il referto, tra l’altro. Non è ritirato? Non c’è il referto, però. Lo mettiamo da parte.
Non c’è necessità di copertura finanziaria.
Passiamo al 16, la Puglia Domani, Scalera: «Alla proposta di legge è aggiunto il seguente articolo “le disposizioni di cui alla legge regionale 16 ottobre 2024 n. 27 si applicano anche alle graduatorie in scadenza nell’anno 2026”».
Assessore Stea, prego.
Il referto è negativo.
Assessore, il parere. Il referto tecnico è negativo, però noi nel bilancio abbiamo introdotto una norma che proroga le graduatorie già l’altra volta. Assessore, quella norma non è stata impugnata.
Speaker : STEA, assessore al personale e organizzazione e al contenzioso amministrativo.
Ne abbiamo già discusso precedentemente nel 2024 per il bilancio. Questa è la richiesta che faccio. Siccome non abbiamo avuto nessun ricorso, nello stesso tempo lo possiamo fare per tutti i procedimenti concorsuali che vanno in scadenza. Anche se il Governo non si è espresso in quello che abbiamo già fatto precedentemente, nel 2024. Dato che non si è espresso, lo facciamo anche per questo.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta, con il parere favorevole del Governo.
Non è stato chiesto il voto segreto. Volta per volta vi chiederò sul voto. Votiamo con voto palese. votazione è chiusa.
Perrini a favore, lo aggiungiamo. Anche Romito.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
Emendamento 17.
Parere favorevole del referto tecnico.
Presidente Mennea, prego.
Speaker : MENNEA.
Grazie, Presidente. Si tratta di prevedere la proroga dell’esenzione IRAP alle ONLUS che entro il 30 marzo 2026 dovranno iscriversi al RUNTS, per cui si tratta di dare continuità alle esenzioni sinora godute da questi Enti e si prevede anche l’applicazione di questa esenzione, nel caso in cui si iscrivano nel RUNTS, all’articolo 46, comma 1, lettera g), cioè Altri Enti del Terzo settore.
È un emendamento che comporta un’invarianza di entrate e si da continuità ad una esenzione che abbiamo già previsto con una legge regionale nel 2023.
Speaker : PRESIDENTE.
Non avete chiesto prima il voto segreto.
Voto segreto.
La votazione è aperta su Enti del Terzo settore e iscrizione al RUNTS, all’elenco delle associazioni.
Mennea, referto favorevole.
La votazione è chiusa.
Presenti 43, votanti 43, favorevoli 21, contrari 22.
Avete votato tutti bene, non c’è cambiamento di voto? Respinto il 18, Era quello del collega Mennea.
Sì, lo stiamo cercando. Arrivano contemporaneamente altri documenti, i referti in particolare. Ci serve l’emendamento n. 18.
Emendamento sempre del collega Mennea: modifiche alla legge regionale n. 19/2006. Presidente Mennea, lo vuole illustrare? Prego.
Speaker : MENNEA.
È un semplice recepimento di una norma che specifica bene chi è il responsabile del procedimento per il progetto ProVI.
Speaker : PRESIDENTE.
Voto segreto.
La votazione è aperta.
Il referto è positivo.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 40, favorevoli 26, contrari 14, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Emendamento n. 19, a firma dell’assessore Lopane. Prego, assessore.
Speaker : LOPANE, assessore al turismo, allo sviluppo e all’impresa turistica.
Grazie, Presidente. Questo è l’adeguamento della norma regionale all’introduzione normativa del codice identificativo nazionale, dove c’è stata la sperimentazione della nostra regione, come prima regione in Italia, quindi con queste norme andiamo a recepire il CIN nazionale e andiamo a introdurre la SCIA per le locazioni turistiche imprenditoriali e la CIA per quelle non imprenditoriali.
Speaker : PRESIDENTE.
È una norma con la quale si scontra il primato che abbiamo avuto come Regione nel prevedere il CIS (codice identificativo delle strutture).
La votazione è aperta.
C’è il referto positivo anche degli uffici.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Adesso abbiamo una serie di emendamenti dell’assessore Leo, che rispondono a delle intese col Governo, sulla base delle quali ci stiamo adeguando alle prescrizioni del Governo. Sono cinque emendamenti.
La votazione è aperta sull’emendamento n. 20.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Emendamento… Il voto di Leoci, favorevole, anche di Vizzino. Lo aggiungiamo. Grazie.
Emendamento n. 21, sempre la stessa cosa “offerta formativa regionale: adeguamento alle prescrizioni del Governo”. Parere degli uffici ovviamente positivo.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 34, favorevoli 34, astenuti 2.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Emendamento n. 23, stessa situazione, sempre “work based learning”, sempre adeguamento a quello che dice il Governo…
Speaker : DE LEONARDIS.
Emendamento 22, mi dicono.
Speaker : PRESIDENTE.
23…
Speaker : DE LEONARDIS.
22… PRESIDENTE
Speaker : .
No, il 22 lo abbiamo fatto…
Speaker : DE LEONARDIS.
No, il 21 abbiamo fatto. Emendamento 22.
A noi risulta approvato l’emendamento 22. Ne abbiamo approvati tre dell’assessore Leo.
Approviamo il 22.
La votazione è aperta.
Sempre Leo, sempre su prescrizioni del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 4.
È approvato a maggioranza.
Passiamo al 23, stessa situazione, prescrizioni del Governo, assessore Leo, parere positivo degli uffici.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 28, favorevoli 28, astenuti 4.
È approvato a maggioranza.
Emendamento 24, assessore Leo, prescrizioni del Governo, parere positivo degli uffici.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 2.
È approvato a maggioranza.
Emendamento 25, assessore Leo, prescrizioni del Governo.
La votazione è aperta. Prescrizioni del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità.
Emendamento 26, Pentassuglia.
Sentito il Comitato tecnico regionale faunistico venatorio e i Comuni interessati con il Piano faunistico-venatorio regionale, ripartisce il territorio agrosilvopastorale destinato alla caccia programmata in ambiti territoriali di caccia di dimensioni sub provinciali.
La votazione è aperta. Caccia, Scalera.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Emendamento 27, Stefano Lacatena.
Dopo l’articolo 20 della legge n. 44, Valutazione Ambientale strategica, è aggiunto il seguente articolo 20-bis.
Prego, consigliere Lacatena, articolo 20-bis, Valutazione ambientale strategica.
Speaker : LACATENA.
Io ho presentato una serie di emendamenti sia sulla via che sulla VAS che rispetto ad altre modifiche del DPR 380, che mirano, come questi, a ripulire l’attività degli uffici, perché non c’è un termine per bonificare le pratiche pendenti, quindi gli uffici hanno suggerito (ho fatto mia la proposta del ingegnere Angelini) di introdurre questa norma, che consente di rimettere a sistema i cold case, ossia tutti i casi pendenti che non sono stati mai chiusi.
Questo emendamento mira semplicemente a questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Ok.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Consigliere Lacatena, emendamento n. 28.
Gli emendamenti n. 28 e n. 29 hanno un referto cumulativo, che è positivo.
Prego, norme per la rigenerazione urbana.
Speaker : LACATENA.
Con questo emendamento stiamo modificando daccapo la legge n. 21 del 2008, semplicemente perché durante la rivisitazione che abbiamo fatto in occasione della finanziaria era sfuggito il passaggio di chiusura della procedura di approvazione del piano da parte del Consiglio comunale, per cui abbiamo integrato la norma con il passaggio in Consiglio comunale dopo la chiusura della Conferenza di servizi. Era sfuggito durante la finanziaria questo passaggio e con gli uffici abbiamo proposto di integrare questo strumento e questa norma.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ha contenuto finanziario, vero?
Speaker : LACATENA.
No, nessuno.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 35, favorevoli 35, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Emendamento n. 29. Il referto è positivo. L’emendamento è sempre a firma del consigliere Lacatena. Prego.
Speaker : LACATENA.
Questo è un emendamento con cui recepiamo le modifiche fatte al DPR n. 380 e adeguiamo la normativa regionale del recupero dei sottotetti alla normativa nazionale. Peraltro, sottolineo a il punto n. 4, in cui ridiamo il potere ai Consigli comunali rispetto a determinati interventi che devono avvenire all’interno del territorio sempre per ridurre il consumo di suolo nel recupero dei sottotetti, dei porticati e dei seminterrati.
Anche questo è un adeguamento a quello che è accaduto a livello nazionale con il famoso decreto “Salva Casa” e con le modifiche introdotte al DPR n. 380.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento aggiuntivo n. 29.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
L’emendamento aggiuntivo n. 29 è approvato.
Abbiamo l’emendamento aggiuntivo n. 30, sempre a firma del collega Lacatena. Prego.
Speaker : LACATENA.
Anche questo è un mero adeguamento alle intervenute discipline normative rispetto al mutamento d’uso e ai titoli da utilizzare all’interno delle procedure che sono state previste dal DPR 380, quindi abbiamo coordinato la nostra legislazione, in particolare la legge 48 del 2017, a quelli che sono gli interventi oggi introdotti dal DPR 380, alla luce delle modifiche decise dal Governo.
Speaker : PRESIDENTE.
Metto in votazione l’emendamento aggiuntivo n. 30.
La votazione è aperta. Votiamo. Colleghi, votiamo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 26, astenuti 2 favorevoli 26.
L’emendamento aggiuntivo n. 30 è approvato.
Abbiamo l’emendamento aggiuntivo n. 31, sempre del collega Lacatena. Prego.
Speaker : LACATENA.
Questo è un altro emendamento che abbiamo condiviso con gli uffici, in particolare, è una proposta di emendamento nata anche da un dibattito all’interno della Giunta, per rendere i pareri VIA in sede nazionale.
Abbiamo dato la competenza di chiudere il procedimento con determina ai dirigenti rispetto a queste procedure di valutazione eminentemente tecnica.
Speaker : PRESIDENTE.
Metto in votazione l’emendamento aggiuntivo n. 31.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
Votiamo, colleghi, se no non ci sono i numeri. La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 31, astenuti 1, favorevoli 31.
L’emendamento aggiuntivo n. 31 è approvato.
Il collega Tutolo voleva fare un subemendamento. Me lo aveva preannunciato. L’emendamento è il n. 6. Deve depositare il subemendamento. È un subemendamento all’emendamento Pentassuglia.
Prego, collega Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Ne ho parlato con l’assessore, il quale diceva che sarebbe stata trattata tutta insieme questa materia, quindi probabilmente lo ritira l’assessore e poi nel prossimo Consiglio li facciamo tutti insieme. Sarebbe complicato non presentare questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Nel referto che ho io hanno tagliato da 1,8 milioni a 1,3 milioni.
Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente.
Avevo già annunciato al collega Tutolo che stavamo lavorando per gli altri consorzi, perché abbiamo fatto una ricognizione puntuale di quello che hanno chiesto, con le valutazioni sui Piani di rientro che l’ufficio sta valutando puntualmente, perché c’era un disallineamento con il Consorzio di Capitanata, che però stiamo risolvendo. Nei prossimi giorni risolveremo anche per Capitanata e Gargano.
Nel caso dell’emendamento, è da due anni che portiamo avanti questa trattativa con gli agricoltori, perché riguarda solo una procedura de minimis, la riduzione dell’importo riguarda solo il nord barese. Abbiamo fatto tutta una serie di valutazioni puntuali per evitare di confliggere tra territori.
Mentre Capitanata e Gargano stanno chiudendo le procedure per la valutazione puntuale del quantum, qui le abbiamo fatte, quindi l’ho presentato già oggi così ci portiamo avanti con il lavoro e con gli impegni assunti durante la sessione di bilancio, questo per dire la verità, per essere chiari tra di noi e anche collaborativi, perché devo a ognuno di voi rispetto per il lavoro che si fa, quindi ho detto questo al collega, capisco che, volendolo fare insieme, si tratta di rinviarlo di almeno due mesi, perché ad agosto non lavoreremo, non ci sarà il Consiglio.
Io vi prego di votare questo provvedimento, perché c’è l’impegno personale, ho già la distinta di Capitanata e Gargano, però fino a quando gli uffici non determinano il quantum di concerto fra le strutture non vorrei che per colpa del ritardo di qualcuno si appesantisse la procedura per altri.
Le risorse saranno garantite nella stessa maniera, perché riguarda l’aumento dei costi di emungimento dovuti al periodo post Covid, per quello che è successo dal punto di vista energetico.
Creare anche questo per farlo tutti insieme, non per mancanza di fiducia nella sua persona e nel suo lavoro (conosco la sua correttezza), ma perché non è un provvedimento monocratico, che potrebbe fare lei o il Presidente, ma qualcosa che dovrà fare il Consiglio, che non mi pare si sia dimostrato molto puntuale, e non vorrei che, siccome il costo dell’aumento dell’energia c’è stato e c’è stato per tutti i Consorzi e per tutti gli agricoltori, se beneficio deve essere, che è giusto e sacrosanto che ci sia, però per tutti quanti, quindi le chiederei di ritirare quello e di farlo insieme a questo.
Noi presenteremo un subemendamento in caso contrario, in cui si inserisce anche il Consorzio di bonifica di Capitanata e quello del Gargano. È stato scritto che al comma 1, dopo le parole "Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia" si aggiungono le parole "Consorzio di bonifica della Capitanata e Consorzio di bonifica del Gargano".
Al comma 3, dopo le parole "erogato direttamente al Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia" si aggiungono le parole "e Consorzio di bonifica della Capitanata e Consorzio di bonifica del Gargano", quindi semplicemente questo, per dire che se c’è qualcosa, c’è per tutti, e, se non ce n’è, non ce n’è per nessuno. Decida lei.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Assessore Pentassuglia, che vuole fare?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Penso di essere stato chiaro, cioè qui c’è un’istruttoria completata, che è andata avanti anche con qualche mese in più rispetto ai miei tempi di marcia, però aspetto che gli uffici facciano le valutazioni come il dato puntuale che vi ho raccontato che vi è un disallineamento tra i dati ufficiali dell’Assessorato e quelli del Consorzio di Capitanata, di cui stiamo venendo a capo. Siccome proprio su questo non ho portato il piano di riequilibrio la settimana scorsa proprio per un disallineamento di 90.000 euro, perché i conti vengono controllati non solo da noi, ma dobbiamo rendicontare alla Corte dei conti, che giustamente fa il suo lavoro, e la devo ringraziare in quanto ci ha messo su una strada puntuale dal punto di vista consortile, io vi chiederei, proprio perché siamo rispettosi e sto dicendo in Aula quello che è il lavoro svolto, di completare questo lavoro e vi porto il lavoro a settembre per l’altro pezzo che manca, ma dopo l’istruttoria. Evitiamo che uno debba aspettare il lavoro degli altri. Mi sembra anche scorretto per la mole di lavoro fin qui prodotta. Quindi, chiedo che venga votato.
Poi se quello diventa una postilla che dice che per i Consorzi, non appena ultimate le cose, si mettono, io su questo non ho problemi, perché ve lo sto già anticipando io.
PRESIDENTE. Metto in votazione il subemendamento Tutolo.
Scusate, le carte che ho sono queste, non ho altra documentazione. Io ho il subemendamento Tutolo che dice: “Al comma 1, dopo le parole ‘Consorzio di bonifica Terre d’Apulia’, si aggiungono le parole ‘Consorzio di bonifica della Capitanata e Consorzio di bonifica del Gargano’. Al comma 3, dopo le parole ‘è erogato direttamente al Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia’, si aggiungono le parole ‘e Consorzio di bonifica di Capitanata e Consorzio di bonifica del Gargano’”. È stato firmato da più consiglieri.
Collega Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Come dicevo prima, il punto è: il Consiglio si riunirà nuovamente? Io qualche perplessità ce l’ho. Ma anche semplicemente sulla chiusura di quella istruttoria. Lo ripeto, lei, per il suo lavoro, lo sa che ha la mia massima considerazione e stima. Quindi, non è rivolto a lei. Però, chiaramente noi ci dobbiamo preoccupare perché, ripeto, se beneficio ci deve essere, siccome è un danno che hanno avuto tutti i territori, e mi pare oggettivo, deve esserci per tutti. Così dobbiamo dividere quella somma per tutti quanti? Dividiamola per tutti quanti, avranno un po’ di meno Ci sarà la possibilità di integrare perché ci sono altre risorse, lo faremo sempre per tutti quanti, in proporzione alle esigenze, evidentemente. Però oggi, onestamente, per noi è complicato non tener conto del nostro territorio, diventa problematico, non so se sono chiaro.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Io capisco le ragioni territoriali e ho rispetto di tutti, però non è che possiamo, fatta un’istruttoria, dividere per quattro Consorzi quello che serve a un Consorzio per fare il de minimis.
Le procedure sono farraginose, sono lunghe, vanno fatte delle procedure. Se noi, come ho detto prima per i Consorzi, dobbiamo fare degli emendamenti o dei proclami io non ci sto, perché per me vale il lavoro fatto e completato. Lo dico a verbale per avere contezza. Lo dico perché io voglio fare un lavoro serio: se per il comprensorio Ofanto c’è un disallineamento di 2,8 milioni per la stagione irrigua 2024, e per l’irrigazione sono 2,254 milioni; se Capitanata chiede come differenza di costi energetici 3,246, e Gargano 1,530 siccome gli uffici stanno valutando, e sono somme che con 1,3 milioni non fanno nulla, e 1,3 diviso quattro, 320-350.000 euro per uno non risolvono le questioni.
Sto dicendo che o quel subemendamento, completata l’istruttoria… Io non posso fare… Altrimenti, è come non avere fiducia che stiamo sui temi e facciamo delle pezze che sono peggio… È una ricognizione del 18 luglio, non è una cosa… Qua c’è un lavoro serio, non possiamo fare…
Speaker : PRESIDENTE.
Il subemendamento possiamo… Se non ci sono interventi, metto in votazione il subemendamento Tutolo, Splendido, Piemontese, eccetera.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 31, astenuti 1, favorevoli 31.
L’emendamento è approvato.
Metto in votazione l’emendamento Pentassuglia, così come emendato.
Su questo, essendoci una dotazione finanziaria, sono necessari i numeri della variazione di bilancio.
Metto in votazione l’emendamento Pentassuglia.
La votazione è chiusa.
Emendamento aggiuntivo n. 6.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
L’emendamento è approvato.
Emendamento aggiuntivo, di Antonio Paolo Scalera, n. 32.
Prego, consigliere Scalera, può illustrarlo.
Speaker : SCALERA.
Presidente.
Le disposizioni normative di cui alla legge n. 234 del 2021 e al decreto-legge n. 202 del 2024 prevedono la possibilità per le Regioni di stabilizzare il personale precario che abbia maturato almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, alle dipendenze di un Ente del Servizio sanitario nazionale.
In particolare, la disposizione prevede che fino al 31 dicembre 2025, termine prorogato dal Decreto Milleproroghe 2025, le aziende sanitarie possano assumere a tempo indeterminato il personale del ruolo sanitario e gli operatori sociosanitari, nel rispetto delle seguenti condizioni: abbiano maturato al 31 dicembre 2025, nel termine risultante dalla proroga disposta dal Decreto Milleproroghe 2025, alle dipendenze di un Ente del Servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2025, termine anch’esso prolungato dall’ultimo Decreto Milleproroghe 2025, secondo criteri di priorità definiti da ciascuna Regione, siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali o selezioni pubbliche per titoli ed esami.
Presidente, possiamo votarlo.
Speaker : PRESIDENTE.
No, abbiamo bisogno dell’assessore alla sanità, è naturalmente impattante come emendamento.
Speaker : SCALERA.
Presidente, volevo conoscere il parere del Governo.
Speaker : PRESIDENTE.
Il referto tecnico dice sostanzialmente che "fermo restando che l’accesso alle procedure in parola può essere effettuato dal personale che abbia maturato il requisito presso qualsiasi ente del Servizio sanitario nazionale, il servizio prestato presso il Servizio sanitario regionale che espleta la procedura di stabilizzazione è valorizzabile esclusivamente ai fini dell’assunzione, non della stabilizzazione. Questo dice l’ufficio. Ad assumere sì, ma il problema è che voi chiedete la stabilizzazione, non l’assunzione.
Parere negativo del Governo.
La votazione è aperta.
Aggiungiamo il voto contrario del Presidente Splendido.
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 26, contrari 26.
È respinto all’unanimità.
È un caso credo unico di respinto all’unanimità.
Emendamento n. 33, Pentassuglia.
Non ve ne andate dall’Aula, mi raccomando, che stiamo un po’ in fase decrescente.
Emendamento n. 33, Pentassuglia: “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali in attuazione del Capo I della legge 15 marzo. La concessione rilasciata dalla struttura competente, previo pagamento della tassa di concessione regionale”.
Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
In virtù della lettera del Presidente Emiliano che concordava con la Presidenza del Consiglio dei Ministri la mancata impugnazione della legge sul riuso delle acque sotterranee, sono stati prodotti questi emendamenti, condivisi con la Presidenza del Consiglio, su cui il Presidente, con una nota ufficiale, si è impegnato e che stiamo portando oggi per consentire la chiusura della norma.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo. Il referto è positivo.
La votazione è aperta.
Il Governo le ha chieste. Voto favorevole di Splendido.
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
L’emendamento n. 33 è approvato all’unanimità.
Emendamento 34. Se siamo tutti attenti, andiamo veloci. Chi lo presenta? È quello sulla DMO dell’assessore Lopane.
La votazione è aperta. Lopane, DMO. Votiamo. La votazione è chiusa.
Presenti 25, votanti 19, favorevoli 19, astenuti 6. Manca il numero legale… Ho capito ma non ci siamo lo stesso.
Astenuti 6, favorevoli 19… Ma Caracciolo come ha votato?
Qual è il problema? Che il Presidente Splendido per due volte mi ha chiesto di poter aggiungere il suo voto. Io ho chiesto di aggiungerlo. Quindi, per correttezza, dovrei fare la stessa cosa nei confronti di Caracciolo.
Prego, Presidente Piemontese.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla sanità e benessere animale e allo sport per tutti.
Grazie, Presidente.
Io faccio semplicemente appello a una prassi consolidata in questo Consiglio. Quando un consigliere è in Aula e per una qualunque ragione non riesce a pigiare il tasto, comunica alla Presidenza di essere presente e dichiara esplicitamente il proprio voto favorevole, si aggiunge. Lo abbiamo fatto decine di volte nel corso di questi anni. Ragion per cui, anche in questa seduta è una prassi consolidata.
Speaker : PRESIDENTE.
L’abbiamo fatto poco fa.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla sanità e benessere animale e allo sport per tutti.
Lo abbiamo fatto sempre.
Dopodiché, se non ci sono i numeri, non ci saranno i numeri, ma non sarà per questo. Il collega era in Aula, ha dichiarato il suo voto. Se non ci sono i numeri, non ci sono i numeri.
Speaker : PRESIDENTE.
L’ho fatto adesso nei confronti del Presidente Splendido.
Rifacciamo la votazione.
La votazione è aperta.
Se ci sono, ci sono. Se non ci sono, chiudiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 22, favorevoli 22, astenuti 6.
È approvato.
Andiamo, adesso, all’emendamento n. 35.
Questo era il n. 34.
Emendamento n. 35.
è un subemendamento all’emendamento 35.
Ce li ha il collega De Leonardis. Di cosa si sta lamentando? Distribuiamo il subemendamento.
Non abbiamo ancora votato, lo stiamo distribuendo.
Subemendamento all’emendamento 35.
Al DDL 1363, all’emendamento 35 è aggiunto il seguente comma: "di manutenzione e pulizia delle aree fronte strada dei terreni agricoli".
Speaker : VIZZINO.
Presidente, è semplicemente riproposto l’emendamento per l’esenzione IRAP per le ONLUS, lo abbiamo collegato a questo emendamento, ho fatto delle modifiche e l’ho ripresentato.
Tutto qui. Lo mettiamo al voto, chi vuole votarlo lo vota, chi non vuole votarlo non lo vota.
Infatti è diverso, non è uguale, se glielo portano e lo legge vedrà che è diverso. Dopodiché, chi non vuole votarlo non lo vota.
Il referto è positivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Il referto è positivo.
La votazione è aperta. Parere del Governo.
C’è il parere tecnico ed è positivo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
L’emendamento n. 34 è approvato all’unanimità.
Adesso, emendamento n. 35, eccellente, direi “obbligo di manutenzione e pulizia delle aree fronte strada dei terreni agricoli”. Donato Pentassuglia: l’aveva illustrato, però abbiamo votato i costi energetici, okay.
Assessore, il referto? Un attimo solo che ci manca il referto, le chiedo scusa: premesso che è fondamentale, questo emendamento, per evitare gli incendi. Lo sta cercando l’assessore Pentassuglia.
Vuole intervenire? Prego. Scusi, non l’avevo visto.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego.
Speaker : ROMITO.
Grazie. Sempre presente, perché resti tutto agli atti, e così non pare che ci sono consiglieri regionali, o meglio, uomini e donne, con l’anello al naso.
Voi che avete fatto? All’esito di una votazione che ha respinto un emendamento a firma del consigliere Mennea, il quale, credo lo abbiamo visto tutti, ha lasciato l’Aula a seguito della reiezione di quell’emendamento. E voi che fate? Voi prendete… Presidente Emiliano, mi rivolgo anche a lei, perché lei ci dovrebbe garantire, rispetto a questo, e sono certo che ora che le spiegherò quello che ha combinato la sua maggioranza, si alzerà e se ne andrà. Loro che hanno fatto?
L’Assemblea legislativa, Presidente, respinge un emendamento. Sa che fanno loro? Prendono lo… Non avete neanche il garbo di riscriverlo. Voi siete veramente oltre ogni genere di immaginazione. Presidente Capone, lei questo non lo può accettare, perché con quell’emendamento sa che fate? Modificate la parola “medesime” con la parola “stesse”. Ma voi chi state prendendo in giro? Questo è aberrante. Quello che avete fatto è aberrante.
Presidente Capone, lei oggi ha detto in quest’Aula che, se io presento un emendamento, l’emendamento viene respinto e modifico una parola con un sinonimo, quell’emendamento è tecnicamente ammissibile. Ma che state dicendo?
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Romito, è stato presentato un emendamento che modifica il precedente.
Speaker : ROMITO.
Presidente, ma che state dicendo? Ma cosa modifica, “stesse” con “medesime”?
PRESIDENTE. Su quell’emendamento c’è il referto positivo, abbiamo votato, l’Aula ha deciso, grazie.
Presidente, facciamo così: su questo emendamento i consiglieri regionali di centrodestra…
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : ROMITO.
No, Presidente, e le spiego cosa faremo.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso dobbiamo passare all’articolo 35.
Speaker : ROMITO.
Noi ci recheremo in tutte le sedi giurisdizionali di nostra competenza perché quello che avete fatto questa sera è una presa in giro intollerabile e vergognosa.
Speaker : PRESIDENTE.
No, è tutto trasparente. Nessuno prende in giro nessuno.
Speaker : ROMITO.
Io chiedo alla dottoressa Delgiudice di esprimersi su quello che è stato fatto in ordine a un emendamento che presenta identica natura, identica fattezza, e avete modificato soltanto una parola cancellandola con la penna.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei sa quanto sono importanti le parole.
Speaker : ROMITO.
Presidente, lei lo può dire fino a domani mattina.
Speaker : PRESIDENTE.
Faccia quello che ritiene.
Speaker : ROMITO.
Possiamo scherzare, ma quello che voi avete fatto questa sera è un precedente gravissimo, non per i consiglieri regionali di centrodestra, Presidente. È gravissimo. Io chiedo, Presidente, che rispetto a quello che avete appena fatto, alla legittimazione di un emendamento nei fatti identico a uno già respinto, si esprima l’Ufficio di Presidenza.
Speaker : PRESIDENTE.
Ogni parola è importante.
Speaker : ROMITO.
Presidente, questa è la sua valutazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto il parere dell’ufficio.
Speaker : ROMITO.
Un consigliere regionale, munito di Regolamento, chiede che si esprima l’Ufficio di Presidenza, è mio diritto farlo, allora si deve esprimere. Quando l’Ufficio di Presidenza mi dirà che si può fare…
Speaker : PRESIDENTE.
Abbiamo votato. L’Ufficio di Presidenza si riunirà…
Speaker : ROMITO.
No, si deve riunire adesso, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi, i tempi non li detta lei, grazie. Passiamo all’articolo 35.
Speaker : ROMITO.
Per quanto ci riguarda, questo preclude l’ordinaria prosecuzione del Consiglio regionale. Presidente, lei può parlare fino a domani mattina, si deve riunire l’Ufficio di Presidenza. Non è che vi serve il voto di un consigliere regionale e prendete in giro tutta l’Aula. Ma dove state? Ma pensate di stare a casa vostra? Ma voi pensate di stare a casa vostra e di poter utilizzare le Istituzioni in questo modo?
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Romito, deve portare rispetto. Qui non prende in giro nessuno.
Speaker : ROMITO.
Questa è una presa in giro. Non sto prendendo in giro nessuno io. Questa è una presa in giro.
Speaker : PRESIDENTE.
Vuole tacere, per cortesia, e rispettarci?
Speaker : ROMITO.
Questa è una presa in giro.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso noi ci riuniamo, ma lei deve stare zitto.
Speaker : ROMITO.
Perfetto. Okay, ora posso tacere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Romito, nessuno prende in giro nessuno. Abbiamo votato in piena trasparenza, con un emendamento e un subemendamento...
Insomma! Lei ha parlato, adesso deve tacere e rispettarci. Noi abbiamo votato...
Basta! Devo farla allontanare dall’Aula se lei continua. Se lei insiste, devo farla allontanare dall’Aula. L’Ufficio di Presidenza, premesso che effettivamente il subemendamento contiene la modifica rispetto all’emendamento respinto da quest’Aula, contiene la modifica di una sola parola come un sinonimo, ma sostanzialmente non si tratta di una parola rilevante, che cambia il contenuto rispetto all’emendamento respinto, ma si tratta di una sostituzione della parola "medesime" con "stesse", il che oggettivamente non denota un diverso emendamento presentato nella forma di subemendamento.
D’altra parte, l’Ufficio oggi è subissato di emendamenti che arrivano, che si ripropongono, che giungono mentre si sta facendo il lavoro d’Aula, quindi probabilmente non è stata prestata la giusta attenzione.
Aggiungo che lo stesso consigliere Romito non ha portato le osservazioni che ha portato adesso in precedenza, prima della votazione, tant’è che egli stesso ha votato a favore del subemendamento, esattamente come abbiamo fatto tutti noi, bisogna riconoscerlo.
Una volta però, melius re perpensa, valutata la situazione, l’Ufficio di Presidenza ritiene che la votazione debba essere annullata, perché il subemendamento non poteva essere presentato nella stessa forma e nella stessa sostanza dell’emendamento prima respinto, quindi si dispone per decisione dell’Ufficio di Presidenza, in applicazione del Regolamento, l’annullamento della votazione su questo subemendamento, Il subemendamento era irricevibile ed è dichiarato irricevibile.
Ora, passiamo all’emendamento 35 dell’assessore Pentassuglia, che ha il referto positivo degli uffici. Lo poniamo in votazione. Sapete già… è un subemendamento all’emendamento 35. Non metteteci in difficoltà con un emendamento identico.
Prego, Presidente Campo. Stiamo cercando di recuperare una difficoltà, perché in realtà, e credo che il consigliere Romito ne converrà, la norma in questione è una norma che riguarda l’esenzione Irap per le Onlus che il nostro ordinamento consente da tre anni e che si pensava di prorogare anche per quello in corso.
Non c’è dubbio, consigliere Romito… Mi ascoltate? Se poi siete d’accordo, sì, se no, no.
Silenzio, una cosa alla volta. Prego, consigliere Campo.
Speaker : CAMPO.
Non ho ancora parlato e sapete che non si può continuare?
Speaker : PRESIDENTE.
Non può continuare a non ascoltare, credo. Prego.
Speaker : CAMPO.
Che modo è questo? Non ho ancora parlato e non si può continuare?
Io sto chiedendo al Consiglio: per recuperare quello che evidentemente è stato un default, perché suppongo che nessuno di noi volesse negare la proroga dell’esenzione Irap alle Onlus, questo sto dicendo, qua facciamo politica, siamo legislatori? C’è stato un default, evidentemente, prima.
Nessuno dice surrettiziamente di cambiare una parola, ha ragione Romito, la Presidente glielo ha riconosciuto. Sto ponendo alla vostra attenzione: se introducessimo invece una modifica sostanziale, ossia, aggiungessimo un elemento che prima non era ricompreso nel testo, mi sto riferendo a un termine “provvedimenti giuridici”, come ben sa il consigliere Romito si compongono di cause, oggetto, soggetto. Ci aggiungiamo un termine, quindi la modifica è sostanziale, e credo che l’emendamento possa essere ritenuto nuovo.
Se vi va di recuperare quella sciocchezza, io aggiungerei alla fine, entro, cioè quali Onlus esistenti che procederanno alle iscrizioni? Quelle che vi procederanno entro il 31.12.2026. L’emendamento è sicuramente diverso. Abbiamo aggiunto una condizione. Quindi, sostanzialmente è cambiato. Se vi va, bene. Se poi questo vi deve provocare, non so per quale ragione misteriosa, non lo facciamo. Che vi devo dire? È una maniera per recuperare una sciocchezza che abbiamo fatto noi della maggioranza, non voi dell’opposizione. L’emendamento è senz’altro diverso adesso. Poi, se non lo vogliamo fare, lo ritiriamo. domiciliati.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia, su questo emendamento n. 35 c’è qualcosa che precisa che anche i Comuni hanno lo stesso obbligo? Il subemendamento Caroli? Prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente. Assessore, non credo che ci siano problemi sul subemendamento. Secondo me basterebbe aggiungere al punto 1 le parole “i proprietari conduttori e detentori a qualsiasi titolo di fondi agricoli di proprietà pubblica e privata”.
Presidente, se fosse possibile, di concerto con l’assessore, aggiungere al punto 1 le parole “i proprietari conduttori e/o detentori a qualsiasi titolo di fondi agricoli di proprietà pubblica e privata”. Così ho detto “di proprietà pubblica e privata”. Lo possiamo mettere anche all’inizio. Sì, sia province che comuni, così evitiamo che ci si trovi di fronte a situazioni che hanno del paradossale, con terreni…
Speaker : PRESIDENTE.
Di proprietà pubblica che non sono obbligati. È chiaro.
Speaker : CAROLI.
…che non avendo questa imposizione non ottempera a quelle che sono le buone pratiche.
Speaker : PRESIDENTE.
Tutti devono essere soggetti, sia i proprietari pubblici che i proprietari privati.
Speaker : CAROLI.
Oggi diventa “I proprietari pubblici e privati”. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Con questo emendamento... È inutile che facciamo un subemendamento. Abbiamo corretto sul testo.
Possiamo votare l’emendamento 35.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego.
Speaker : ROMITO.
Presidente, chiedo scusa se prima ci sono un po’ surriscaldati i toni. Non è mio costume, però ci tengo a chiarire. Presidente, è evidente, su un tema fondamentale come l’esenzione IRAP alle ONLUS della nostra regione come si potrebbe non essere d’accordo? Io qui sto cercando di preservare un principio di diritto. Il merito della questione è straordinariamente importante. Questo Consiglio regionale dovrà avere la dignità di riconvocarsi per approvare l’esenzione IRAP nei confronti delle ONLUS della Regione Puglia. Quello che ho provato a spiegare è che introdurre una novità, un mutamento di atteggiamento rispetto all’ordine dell’Assemblea legislativa è qualcosa di assai pericoloso, non nei confronti dell’opposizione e della minoranza, ma, più in generale, delle regole che debbono ordinare questa Assemblea. Questa è la mia unica preoccupazione. Comprendo perfettamente lo stato d’animo del collega Mennea, che invece ha prodotto anche un ottimo emendamento, così come ha provato a fare il collega Vizzino. Qui, però, siamo in un’Assemblea legislativa. La forma è sostanza. Quello che noi oggi proviamo ad evitare servirà alle future Assemblee legislative della Puglia per evitare di commettere gli stessi errori. Io dico, e concludo, Presidente, che questo Consiglio regionale deve avere la dignità di riconvocarsi, fosse anche solo per approvare la norma che prevede l’esenzione IRAP per le ONLUS della nostra Regione. Rispetto a questo, collega Mennea, sarò il primo ad essere qui presente accanto a lei.
Stiamo semplicemente cercando di preservare la forma che in un’Assemblea legislativa è sostanza.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Adesso votiamo sull’emendamento Pentassuglia n. 35.
La votazione è aperta. Votiamo, per cortesia.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 26, favorevoli 26, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Emendamento n. 36. il referto tecnico sul 36, lo mettiamo in stand by. Emendamento 37, Sospensione dei procedimenti autorizzatori e della realizzazione di nuovi impianti crematori, primo firmatario Cristian Casili e poi tantissimi altri colleghi consiglieri.
Lacatena, dobbiamo tenere da parte 1l 36... non è firmato dalla Ragioneria.
Prego, consigliere Lacatena.
LACATENA. Come sapete, da un po’ sto cercando di ragionare sulla riforma totale della legge n. 17, che disciplina l’utilizzo del Demanio in Puglia, in particolare del fallimento che in questi anni ha prodotto questa legislazione, perché se immaginiamo che in 14 anni soltanto 9 Comuni hanno prodotto i Piani delle coste, è evidente che questa norma non ha funzionato.
Ho colto però il ragionamento fatto con gli amici della maggioranza e con i colleghi dell’opposizione per riproporre questo emendamento al prossimo Consiglio, perché immagino ci sarà, ragionando insieme ai Gruppi per ottenere l’obiettivo in maniera più efficace, quindi lo ritiro non perché non ci sia il referto, perché c’è anche il referto della Ragioneria, perché ho il referto tecnico da parte degli uffici, ma perché ritengo che il tema sia così sensibile da dover essere affrontato con grande maturità.
Voglio ricordare a quest’Aula che è vergognoso che nella Regione Puglia ci sia non solo 9 piani approvati, è una vergogna che in Puglia i Comuni non siano messi nelle condizioni di pianificare, è una vergogna che accada tutto questo, soprattutto perché - lo ricordo - il 30 settembre 2027 i Comuni costieri devono fare le gare e oggi in Puglia non sono in grado di farle.
La proposta che facevo e che proporrò nuovamente all’Aula è quella di riportare la pianificazione in capo alla Regione con le procedure dei piani, per tutelare la costa, per garantire la libera fruizione, per tutelare l’ambiente, ma soprattutto all’interno della proposta che ho fatto ci sono due elaborati straordinariamente efficaci, che sono quelli per la manutenzione straordinaria degli arenili e per la protezione della costa.
In un unico procedimento, quindi, potremmo essere in grado di approvare tre pianificazioni, che sono utili a tutelare uno dei beni straordinari della Regione Puglia, la costa, perché altrimenti fra un po’ non avremo niente da tutelare, se continuiamo a ragionare con la pancia e poco con la testa.
Cogliendo la riflessione fatta dai colleghi, ritiro questo emendamento, con l’impegno a riproporlo nel più breve tempo possibile alla prossima seduta dell’Assemblea. Grazie.
Grazie a lei.
È ritirato l’emendamento 36.
Passiamo all’emendamento 37, di cui dicevamo.
Prego, consigliere Casili.
Speaker : CASILI.
Grazie, Presidente.
Questa è un’iniziativa che riprende l’iniziativa della Regione Lazio, del Partito Democratico: si cerca di fare ordine, come è stato fatto in quell’Assemblea, sulla legge per la corretta distribuzione e localizzazione degli impianti di forni crematori sul territorio regionale.
Abbiamo una legge regionale molto vecchia, molto datata, di circa vent’anni, per cui con l’attuale norma si cerca, anche nelle more di quelli che sono gli indirizzi legislativi, di dotarci di un piano di coordinamento che serva per stabilire criteri più certi.
Mi preme ringraziare lei, Presidente, per averlo sottoscritto, il collega Sergio Blasi e il collega Nino Basile, perché è stato un emendamento trasversale, la collega Grazia Di Bari e altri colleghi che hanno deciso di sottoscrivere questo emendamento, e anche, dimenticavo, il collega Splendido e tutti quelli che l’hanno sostenuto, perché in Commissione è stato fatto un passaggio, audendo anche le istanze del territorio. Riteniamo, nelle more di quanto fatto dal Partito Democratico nella Regione Lazio, di dotarci di un quadro normativo più coerente rispetto agli attuali scenari e fabbisogni della nostra Regione.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo. Prego.
Speaker : CAMPO.
Presidente, a nome del Gruppo, chiedo su questo provvedimento il voto segreto.
Grazie. La votazione è aperta con voto segreto.
Ovviamente, il Gruppo è composto da più di cinque consiglieri.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 39, favorevoli 25, contrari 14, astenuti 2.
L’emendamento 37 è approvato a maggioranza.
Emendamento n. 38, a firma Paride Mazzotta: “dopo la lettera e) dell’articolo 3, comma 2: ‘la Giunta regionale, previa consultazione del tavolo tecnico istituito con la partecipazione delle associazioni di categoria, determina altresì annualmente, con la legge di bilancio, l’aggiornamento periodico delle tariffe attraverso l’adeguamento delle rette sanitarie riconosciute ai sensi dei LEA, tenendo conto degli adempimenti ISTAT e dei rinnovi del CCNL di settore’”.
Il referto è negativo.
Parere contrario del Governo.
Parere negativo dell’ufficio.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Il consigliere Lacatena non ha votato? Ha votato.
Ci aggiorniamo? Decidiamo adesso, però. Ci aggiorniamo alle 20.15?
Presenti 25, votanti 25, contrari 25.
Il numero legale non c’è.
Capigruppo, fatemi capire. Possiamo decidere di aggiornarci, di rinviare. Non ci aggiorniamo tra un’ora. È rinviato il Consiglio.
Ci risentiamo in Conferenza dei Capigruppo per la programmazione dei prossimi Consigli.