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C.r. Puglia 26.03.2024
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Speaker : PRESIDENTE.
(Segue inno nazionale)
Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe, cari colleghi.
Si dà per approvato il processo verbale della scorsa seduta.
Hanno chiesto congedo i consiglieri colleghi Caracciolo e Metallo.
Adesso do la parola al consigliere segretario, Napoleone Cera per la lettura delle mozioni e le interrogazioni affidate.
Prego di fare silenzio nei banchi del pubblico.
Speaker : CERA.
Sono stati assegnati alle seguenti Commissioni: Commissione I, Disegno di legge n. 46 dell’11.03.2024 “Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23.0.6.2011 n. 118- Contabilità n. 843/19/BU-Liquidazione spese legali, giusta ordinanza Consiglio di Stato n. 483/20 e rimborso contributi unificati di cui ai giudizi dinanzi al TAR Bari (ricorso n. 1031/19 RG, definito con sentenza 1113 del 20) e al CdS (ricorso n. 8403/20 RG, definito con sentenza n. 2302 del 21) G.M./Regione Puglia”; Disegno di legge n. 48 del 18.03.2024, “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 di debito fuori bilancio relativo a spese dell’hub vaccinale realizzato presso il Centro Servizi ex Fiera del Libro del Comune di Campi Salentina dal 1° luglio 2021 al 30 settembre 2021”; Disegno di legge n. 49 del 18.03. 2024 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo n. 118/2011 della legittimità del debito fuori bilancio derivanti da: cartella di pagamento n. 04320230015942629001 - Cartella di pagamento n. 014202300386453200000 – Cartella di pagamento n. 0142023003125013000 - Cartella di pagamento n. 01420230041093139000; disegno di legge n. 50 del 18.03.2024 “Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 118/2011. Spese processuali liquidate con sentenza n. 907 del 22.02.2024 emessa dal Tribunale di Bari Seconda Sezione (RG 13900/2022) in favore del legale della parte vittoriosa in qualità di antistatario”; disegno di legge n. 51 del 18.03.2024 “Riconoscimento articolo 73, comma 1, lettera e), decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i. legittimità debito fuori bilancio relativo al pagamento delle somme a carico dell’amministrazione a titolo di INPS gestione separata per euro 2.160 ed IRAP per euro 1.317,50 per attività Commissario ad acta, nominato giusta DGR n. 450/2021 per ottemperanza delle sentenze TAR Puglia Bari n. 196/2021 e n. 196/2021 del 01.02.2021.
In Commissione IV: disegno di legge n. 47 del 11.03.2024 “Misure di promozione in materia di innovazione aperta”.
Per quanto riguarda interrogazioni, interpellanze e mozioni presentate, sono arrivate le seguenti mozioni: mozione presentata dal consigliere Pagliaro “Assistenza alla persona per studenti universitari disabili negli atenei pugliesi”; mozione a firma dei consiglieri Perrini, Caroli, Conserva Scalera, Di Cuia “Estensione contributi per le province di Taranto, Brindisi e Lecce da cinque a sei anni calamità Xylella fastidiosa”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cera.
Rispetto all’ordine dei lavori di oggi, abbiamo condiviso questo ordine dei lavori. Al primo punto all’ordine del giorno discuteremo della proposta di legge di cui al punto n. 23) sulla “Giornata della costa”, poi discuteremo la legge n. 18 per l’apertura di sedi farmaceutiche per il privato esercizio con alcuni emendamenti già presentati dall’assessore alla sanità.
Dopodiché, faremo il punto 24, che racchiude altri punti di debiti fuori bilancio. La fine dei lavori è prevista per le 16. Ovviamente, si comincia dalla mozione sulla quale la scorsa volta è mancato il numero legale “Estensione da tre a cinque anni dell’annualità di indennizzo calamità per la Xylella fastidiosa per la provincia di Lecce”.
Prego, consigliere Tutolo, ha chiesto di intervenire sull’ordine dei lavori.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente. Io chiedo al Consiglio se è volontà non solo mia, di anticipare il punto all’ordine del giorno n. 16, quello che riguarda l’istituzione dello psiconcologo in tutti i reparti di oncologia della Regione Puglia.
Chiedo di anticiparlo perché sono due anni probabilmente che questa proposta di legge è stata presentata. Quindi, sarebbe opportuno che il Consiglio si esprimesse sulla volontà, perché lo decidiamo noi, di istituire questa figura, se la si ritiene importante. Se non la riteniamo importante, lo diciamo: votiamo, diciamo che non è importante quella figura e chiudiamo questa partita.
Siccome nella legge di bilancio io avevo presentato questo emendamento e mi fu assicurato, tra virgolette, ovviamente, che nell’Omnibus sarebbe stata licenziata, che quindi c’è la voglia di votarla perché si riteneva utile, siccome l’Omnibus io lo vedo su un binario morto, onestamente io non ritengo che questa legge, al pari forse anche di altre che sono lì, debba essere messa su un binario morto, ma credo che debba scontare il voto dell’Aula. Ognuno quindi deve dire cosa ne pensa, se ritiene che sia una figura indispensabile, o no.
Che sia una figura indispensabile, non sono io a dirlo, e qui chiedo anche all’assessore alla sanità della Regione Puglia, dottor Palese cosa ne pensa, se ritiene di esprimere un parere favorevole su questa legge, se ritiene che la Regione Puglia debba assicurare questo tipo di assistenza ai malati oncologici; oppure, se i malati oncologici pugliesi ne possono fare a meno.
Che sia importante lo dicono ormai tutti gli studi scientifici pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche mondiali, quindi non me la invento io sta roba.
A me piacerebbe soltanto che, siccome qui si decide come spendere i soldi dei pugliesi, una parte dei tanti soldi della sanità della Regione Puglia venisse spesa per questo servizio ormai non più procrastinabile. Questo è il mio modesto pensiero, ovviamente, capirei se gli altri non fossero d’accordo, ma se lo si facesse esprimendosi in quest’Aula, che serve a questo in fin dei conti.
Fonte Repubblica dice che l’80 per cento dei pazienti non può contare sull’aiuto dello psiconcologo, noi rientriamo ovviamente nell’80 per cento a pieno diritto, ma mi chiedo perché non dovremmo dare questa opportunità. Spesso diciamo che mancano i medici per dare una buona assistenza, probabilmente questo è vero, ma non mancano gli psicologi e non mancano gli psiconcologi, manca la volontà di dare un’assistenza ormai indispensabile, perché - devo ripetermi - chi viene investito da quella malattia il primo bisogno...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Tutolo, una cortesia: non dobbiamo entrare nel merito della legge, solo sull’ordine dei lavori, quindi lei ha fatto la proposta di discutere...
Speaker : TUTOLO.
Io non credo, io ho cinque minuti di tempo, quando scadranno i cinque minuti, me lo dice e io mi taccio, ho cinque minuti per descrivere il punto all’ordine del giorno, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, è che ne sono scaduti almeno dieci.
Speaker : TUTOLO.
No, non credo, se vuole, possiamo ritornare indietro, Presidente, e vedere quanto tempo... se poi si vuole evitare di discutere argomento...
Speaker : PRESIDENTE.
No, nella maniera più assoluta!
Speaker : TUTOLO.
Bene, i cinque minuti non sono passati, siccome in tutto questo ambaradan abbiamo anche il sistema...
Speaker : PRESIDENTE.
Gliene stiamo dando altri cinque. Va bene? Prego.
Speaker : TUTOLO.
io voglio chiedere semplicemente...
Speaker : PRESIDENTE.
La prossima volta però lo dirò dall’inizio...
Speaker : TUTOLO.
E lo farò in tutti i Consigli regionali l’anticipazione di questo punto all’ordine del giorno, si dicesse di sì o si dicesse di no, mi pare elementare.
Fonte Repubblica, l’80 per cento non ha diritto a questo servizio, definito essenziale da tutta la comunità scientifica, non da me, perché ovviamente non sarei assolutamente idoneo per dare un giudizio del genere, così come fonte IlSole24Ore “Milano capitale mondiale della psiconcologia”, tant’è che lo scorso anno il congresso mondiale della psiconcologia si è tenuto a Milano. Lì, oltre l’80 per cento, l’88 per cento dei pazienti oncologici ha diritto e ha quel servizio. Poi ci chiediamo perché c’è molta mobilità passiva, perché si preferisce andare fuori a curarci. Probabilmente perché noi non siamo in grado di assicurare manco i servizi minimi, ormai, perché questo ormai oggi è un servizio minimo.
È una questione soltanto di volontà politica, perché, ripeto, parliamo dei medici e mancano i medici. Bene, ma gli psiconcologi ci stanno. C’è la volontà di assumerli e di incardinarli nella struttura, in tutte le strutture, in tutti i reparti di oncologia della regione Puglia? Questa è la domanda che si fa con questa legge al Consiglio regionale. Anche a questo serve il Consiglio regionale, anche a questo serve il Consiglio regionale.
Quindi spero che ci sia questa volontà di dire o un sì o un no, possibilmente motivandolo anche, perché non è che, ripeto, io mi invento nulla. Se la comunità scientifica tutta ci dice che è diventato indispensabile, non è un orpello, non è un gadget quello della figura dello psiconcologo. È indispensabile per quel tipo di paziente. Se lo si vuole dare o non lo si vuole dare, tutto qui è. Lo dobbiamo dire.
Del resto, in legge di bilancio, che è il momento in cui si decide come spendere i soldi dei cittadini pugliesi, abbiamo votato l’ira di Dio. Si è votato, che ne so, per le tartarughe, ricordo. Ricordo un’infinità di cose. Si tratta di capire se c’è la volontà pure di istituire una figura del genere, dicendolo chiaramente. È inutile metterlo all’ordine del giorno perché Tutolo lo ha chiesto ai sensi dell’articolo 17 e poi non lo si discute mai.
Su un binario morto io non accetto che ci sia un argomento del genere. Quindi, vi preannuncio che, non dovesse essere deliberata l’anticipazione oggi, nel prossimo Consiglio, nell’altro ancora, nell’altro ancora e nell’altro ancora, io ogni volta chiederò l’anticipazione di questo punto, fino a quando il Consiglio non si assumerà la responsabilità di decidere se sì o no. Semplicemente questo. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, a lei. Sulla richiesta possono intervenire uno a favore e uno contro. Preciso, abbiamo già iscritto a parlare il Presidente Amati.
Preciso che l’ATN è negativo e che manca però il referto tecnico… Lo dico ai fini della Giunta… Il referto tecnico… Scusi, consigliere Tutolo… Il referto tecnico è obbligatorio ai fini della discussione della norma… La sanità.
Prego, Presidente Amati.
Speaker : AMATI.
Grazie…
Speaker : TUTOLO.
Se non siamo in grado di assicurare al Consiglio regionale che sulle proposte di legge venga dato il referto tecnico, è meglio se lo sciogliamo il Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Tutolo.
Presidente Amati, prego, può intervenire.
Speaker : AMATI.
Se la questione del referto tecnico è relativa alla spesa, come mi pare di capire, ovviamente accompagnandolo con la censura da parte del Consiglio regionale per questa clamorosa omissione burocratica, accompagnandolo con la censura, è evidente che il Consiglio non può esaminare una legge se è relativa alla provvidenza finanziaria.
Però, siccome io sono favorevole ma mi rendo conto che questo diventa un elemento ostativo io vi prego, Presidente, vi prego, se questo è il motivo, accompagnandolo dalla censura unanime, risoluta, quasi esprimendo in senso di vergogna per loro, per le burocrazie sanitarie, noi chiediamo che per il prossimo Consiglio regionale questo referto ci sia per rendere ammissibile il nostro voto. Però deve essere accompagnato da questi sentimenti. Perché io credo che non ci siano altre priorità rispetto alle leggi relative a questi argomenti.
Se invece non attiene alla questione finanziaria e attiene a questioni diverse, a quel punto si può tranquillamente esaminare con gli emendamenti che eventualmente il Governo vorrà presentate per renderlo adeguato agli ATN.
Questo è il nostro punto di vista. Voteremo sì per l’anticipazione, qualora non c’è l’elemento di spesa ad ostacolare l’ammissibilità dell’esame, però in quel momento le chiediamo, Presidente, immediatamente, di mandare una nota di censura con la quale esprimiamo il nostro senso di vergogna per loro.
Se invece non vi è questo elemento e quindi è soltanto un problema di adeguamento delle norme ad aspetti di tipo ordinamentale, lo possiamo fare in Aula.
Anche perché io ricordo che abbiamo preso un impegno in questo senso durante la sessione di bilancio, che ha determinato il collega Tutolo a ritirare l’emendamento in quella sede, e siccome promissio boni viri est obligatio (la promessa degli uomini onesti è un’obbligazione) io mi sento di dover sostenere la richiesta del collega Tutolo, salvo che – lo ripeto – non ci sia una questione finanziaria che rende inammissibile il nostro esame, obiettivamente per fatto normativo di rango costituzionale, e allora, Presidente, la prego, la nota che rappresenti tutti noi per esprimere il senso di vergogna per loro per questa terribile inerzia, per questa incapacità di immedesimarsi nei guai delle persone.
Speaker : PRESIDENTE.
Rispetto alla necessità del referto tecnico, essa è documentata dall’articolo 3 della stessa proposta di legge, che prevede una spesa di 1,5 milioni di euro per l’anno 2022. In realtà, dovrebbe essere corretto con l’anno 2024, ma sono 1,5 milioni di euro, quindi la spesa c’è ed è indispensabile il referto. Pertanto, non si può discutere in Aula. Questo a prescindere dal nostro voto.
Chiedo al Governo se vuole intervenire relativamente all’impegno sulla redazione del referto e poi sulla proposta di legge.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Presidente, solleciterò sicuramente il dipartimento acché esprima i pareri. Anch’io ho difficoltà nel contesto della formulazione di referti, di pareri e quant’altro. È un problema comune e diffuso. Ci sono sempre problemi serissimi anche di virgole e virgolette anche per le delibere. Quindi, io penso che il Presidente Emiliano, glielo farò presente, debba farsi carico di un miglior raccordo all’interno delle strutture sanitarie, perché alla fine producono non solo questi ritardi, ma anche, ad onor del vero, a noi Governo regionale la testimonianza più viva è che proprio questa mattina, perché mancava una virgoletta, perché mancava la dichiarazione in un emendamento che anche se lo legge il bambino che va alla scuola primaria, alla scuola materna, comprende che non c’è nessuna spesa ordinamentale, quindi ci deve essere la dichiarazione che sostanzialmente c’è invarianza di spesa, sennò la Ragioneria non firma.
Mi chiedo: fanno sempre così? È successo sempre così in questi anni? Mi sembra che non sia successo sempre così. Quindi, è inutile accanirsi contro le virgolette quando non c’è necessità. Occorre cercare di trovare un giusto procedimento, una disciplina per poter tirar fuori da quella situazione questi referti, e soprattutto che le strutture fossero maggiormente raccordate.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
C’è qualcuno che interviene contro l’esame oggi?
È una mozione d’ordine, quindi uno a favore, uno contro. A favore si sono già espressi. È intervenuto il Governo contro.
Consigliere Di Gregorio, contro? Prego.
Speaker : DI GREGORIO.
Intervengo contro la burocrazia.
Assessore? Assessore Palese?
Speaker : PRESIDENTE.
Contro la mozione? Contro la discussione?
Speaker : DI GREGORIO.
Presidente, noi siamo già intervenuti su questo argomento. Avevamo promesso che avremmo parlato di questa cosa già mesi scorsi.
Speaker : PRESIDENTE.
Verissimo.
Speaker : DI GREGORIO.
In ospedale non aspettano.
Speaker : PRESIDENTE.
Verissimo.
Speaker : DI GREGORIO.
Hanno problemi.
Io sono l’unico rimasto in vita, della mia famiglia, le conosco bene queste cose. A Taranto siamo pieni di gente che sta negli ospedali e che ha bisogno di questa figura. È vergognoso che non si possa avere agli atti questo documento.
Quindi, io le chiedo ufficialmente di chiamare immediatamente gli uffici ed entro le 16 deve arrivare il referto, perché siamo stanchi di essere presi in giro, ma soprattutto mancare di rispetto a chi è morto già, e che può morire dopo.
Questa gente ha bisogno di assistenza. Qualcuno alzi il culo, prenda la penna e faccio questo referto perché siamo veramente stanchi.
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, io scriverò senz’altro agli uffici, credo che la stessa cosa farà l’assessore Palese. Tra l’altro, gli uffici sono obbligati a rendere il parere qualunque esso sia. Noi cioè non gli chiediamo di rendere un parere né positivo, né negativo. Possono esprimere quello che ritengono. L’ATN è presente.
Io non posso neppure mettere ai voti la proposta, perché mancando il referto che riguarda la spesa, noi non possiamo esaminarla.
Procediamo quindi con il prosieguo dell’ordine del giorno… Un’altra mozione d’ordine? Scusi, non avevo capito.
Ovviamente questo… Le chiedo scusa, consigliere Tutolo. Ovviamente, però, consigliere Di Gregorio, il linguaggio in Consiglio regionale deve essere consono, anche quando siamo arrabbiati, perché questa è un’Istituzione e noi non possiamo permetterci di usare un linguaggio volgare.
Prego.
Speaker : DI GREGORIO.
Nel chiedere scusa per il mio linguaggio appena usato, c’è qualcuno in quest’Aula e negli uffici che chiede scusa agli ammalati che sono ricoverati?
Speaker : PRESIDENTE.
Sono cosa diverse, però quello è d’obbligo.
Consigliere Tutolo, prego, la sua mozione.
Speaker : TUTOLO.
No, non è una mozione, Presidente, la mia è una richiesta di anticipare l’ordine del giorno n. 17, quello della elezione dei membri del Co.Re.Com., una delle figure abbondantemente scadute, che da un paio d’anni sono in continuità, pur essendo scaduti, e credo che sia il caso di esaminarli.
Devo ripetermi, il Consiglio regionale serve anche a questo, è una legge fatta dal Consiglio regionale della Regione Puglia che dice che si decade da quella carica dopo cinque anni e che, nel caso in cui non vengono nominati i nuovi, si va in proroga, quindi restano in quel posto fino a quando non entrano i successivi. Vogliamo far entrare i successivi o non li vogliamo far entrare, li vogliamo nominare nuovi? Altrimenti cambiamo la legge e diciamo che abbiamo fatto un concorso a tempo indeterminato, lo hanno vinto quelli, anzi li abbiamo fatti vincere perché vengono scelti, e basta.
Noi abbiamo questo compito, il Consiglio regionale è chiamato almeno al rispetto delle leggi emanate in questa sede? Penso di sì, quindi chiedo l’anticipo di questo punto all’ordine del giorno.
Anche su questo mi riprometto, ogni volta che si terrà un Consiglio regionale, di chiedere di nuovo l’anticipo di questo punto, e vediamo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Tutolo.
Uno a favore e uno contro.
Chi è a favore? Nessuno. Chi è contro? Nessuno.
La votazione aperta.
Il Governo vuole pronunciarsi sulla richiesta di Tutolo di anticipare il n. 17 all’ordine del giorno contro la decisione assunta in Conferenza dei Capigruppo? La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 39, favorevoli 17, astenuti 1, contrari 22.
La proposta è respinta.
Adesso procediamo con il n. 23 all’ordine del giorno. Ah no, la mozione, chiedo scusa. La mozione.
Allora, prosieguo esame mozione Paolo Pagliaro “Estensione da tre a cinque annualità”. L’avevo già letta all’origine… Adesso dobbiamo votare.
La votazione è aperta.
Sì, era stata già discussa.
Assessore, il parere del Governo? Ah, scusate. Non ho visto la richiesta dell’assessore Pentassuglia. L’aveva già espresso il parere? Io non ricordo se l’avesse già espresso… Ah, okay. Com’era il parere del Governo, assessore? Non ce lo ricordiamo. Non ce lo ricordiamo, basta che ci dice se era favorevole o contrario… Sì, doveva solo dirci se era favorevole o contrario, perché l’altra volta…
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Scusate, siccome è mancato il numero legale, io mi ero già espresso. Il parere è favorevole, ma l’avevo condizionato con un ragionamento, perché dire da tre a cinque anni serve dire chi mette le risorse, e fino a stamattina non c’è stata risposta da parte del Governo, che ho sollecitato di nuovo stamattina. Soprattutto, la proposta del Governo regionale è organica a tutta l’area del Salento, intesa con il flagello Xylella: Lecce, Brindisi e i Comuni del tarantino.
Non mi ripeto perché eravamo in fase di voto. Il parere è favorevole condizionato al fatto che vanno messe le risorse. Avevo già anticipato che del Complemento di sviluppo regionale nell’ambito del Piano nazionale, come Puglia, 21 e 22 giugno avremo il Comitato di sorveglianza, lì presenterò un budget di risorse per il Piano olivicolo.
Come mercoledì scorso a Roma al Ministero ho confermato che le eventuali risorse di quello che ho chiesto saranno messe solo per lo scorrimento delle graduatorie dei reimpianti e null’altro.
B) Che le risorse devono determinare una visione strategica sul tributo che è nazionale e nonostante i movimenti a livello di piazza, di Comuni e quant’altro, non è questo Consiglio che può modificare ma se c’è un’idea del Governo a modificare sulla fiscalità generale e risorse aggiuntive, andranno a quel mancato guadagno per quelle aziende agricole.
Chiudo la parentesi. Questo ve lo dovevo perché rispetto al voto che saltò c’è stato un incontro al Ministero con il sottosegretario La Pietra e il nuovo Capo Dipartimento, dottor Lupo, e l’interlocuzione di questa mattina… Perché venendo in Aula volevo portarvi qualche elemento di novità.
Non ce ne sono ma vi anticipo che se novità non ci sarà entro questa settimana, la settimana prossima verrò in Commissione, perché ho rispetto del Consiglio, dopo farò una conferenza stampa dichiarando quello che ha chiesto la Puglia e quello che non ha avuto in termini di risposte nell’ultimo anno, per evitare che qualcuno si metta ad articolare in un periodo che precede le elezioni qualche ricamatura che non mi appartiene.
Stiamo al merito, le risposte sul merito delle proposte e soprattutto nelle ultime ore le risposte all’altro focolaio di Triggiano, fastidiosa fastidiosa, che merita un intervento straordinario, massivo e massiccio di norme e di risorse.
Adesso le sta mettendo la Puglia, ma serve prendere personale qualificato, altrimenti la censura di cui qualcuno si è sciacquato la bocca su ARIF del tempo determinato, impatta con lo splafonamento della spesa e stiamo guardando a una fitopatia che è peggiore della Xylella pauca. Lo dico qui.
Mi scusi Presidente se ho allungato un attimo ma è un tema, è una tragedia che tocca l’economia pugliese e siccome io non sto dormendo e sto lavorando seriamente, non vorrei che qualcuno si ricordi della polemica ex post.
Allora vengo in Commissione, ne parliamo con tutte le forze politiche e poi insieme proviamo ad avere qualche risposta puntuale che nell’ultimo anno non è arrivata.
Mercoledì scorso abbiamo addirittura toccato se ci sono altre forme di finanziamento che possono aiutare il reimpianto, come possono aiutare i territori toccati già da Xylella e quelli dove la fastidiosa fastidiosa l’abbiamo intercettata grazie a un monitoraggio non previsto da alcun Regolamento, grazie al monitoraggio degli insetti vettori e adesso stiamo mandando in California il sequenziamento per capire da quanto tempo insisteva su quel territorio, altrimenti non era uno dei territori oggetto di monitoraggio, non nei cinquanta metri, nei cinque chilometri che ci siamo dati di controllo. Questo per non abbassare la guardia e dire del lavoro che si sta facendo, sapendo che serve molta più risorsa umana e anche economica per fare tutto il tipo di monitoraggio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Con il parere favorevole condizionato dell’assessore, la votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
La mozione è approvata all’unanimità.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. Voglio ringraziare i colleghi e sottolineare che questa mozione è stata condivisa e sottoscritta dai colleghi Gabellone, De Blasi, Mazzotta, Caroli, Perrini e Scalera. Inoltre, voglio salutare gli olivicoltori che sono venuti qui oggi, dopo lunghi incontri. Abbiamo anche fatto delle azioni sul territorio, acquisendo 6.000 firme proprio su questo tema che riguarda proprio la provincia di Lecce.
Oggi è importante la posizione dell’assessore Pentassuglia, che vuole stabilire un principio di eguaglianza, perché era proprio necessario che gli olivicoltori della provincia di Lecce, che sono flagellati già da molti anni, potessero avere questo riscontro.
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Con l’occasione, ringraziamo anche l’assessore Pentassuglia per l’attività che sta facendo e per l’impegno assunto.
Consigliere Tutolo, sulla mozione abbiamo votato. Il Presidente Pagliaro ha voluto fare un ringraziamento. Ma non possiamo riaprire il dibattito a mozione approvata.
Presidente Pagliaro, la sua richiesta di fare un intervento in più rispetto al dovuto, che io ho compreso, per il ringraziamento determina un dibattito che io non posso consentire. È chiaro? Io non lo posso consentire… Prima eravamo al voto.
Qual è la sua richiesta, consigliere Tutolo? A mozione già votata, come può…? Ma veramente, non potete pensare che questo sia un Consiglio in cui ci prendiamo in giro! È chiaro?
Ma se la mozione è stata approvata…? Dica pure.
Consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Meno male che è successo due secondi fa. Se era un altro Consiglio…
Speaker : PRESIDENTE.
E lo so, perché il Presidente Pagliaro ogni volta rischia di andare oltre il petito. È chiaro? Prego, consigliere Tutolo. L’importante è che non apriamo un dibattito.
Speaker : TUTOLO.
Nessun dibattito, per l’amor di Dio.
Siccome io ho sentito gli applausi, sono strafelice di questa cosa. Volevo semplicemente spiegare agli agricoltori, a chi ci ascolta, a tutti quanti che non è che arriverà qualcosa domani mattina, la settimana prossima, o tra un mese. Come ha giustamente spiegato l’assessore Pentassuglia, ha detto che bisogna trovare prima chi ci mette i soldi, e in questo caso mi pare che siamo lontani dal trovare chi ci mette i soldi; e poi fare tutto quello che bisogna fare, comprendendo anche gli altri.
Voglio evitare quindi che ci siano delle aspettative che poi non si verificano e magari ce li ritroviamo davanti alla Regione “uscite i soldi che ci avete promesso”. Questo volevo semplicemente dire, chiarire questa cosa.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha ragione. La ringrazio.
Purtroppo, le regole vanno rispettate. Io penso che ci dobbiamo tenere tutti. Signori, c’è troppo chiasso. Quando avrete finito di parlare, continuiamo i lavori. Lo dico per i banchi della maggioranza.
Passiamo alla proposta… Vale per la maggioranza e vale per la minoranza. Consigliere Romito. Scusate… Consigliere Splendido, può tornare al suo posto, oppure prende… È davvero impossibile continuare a lavorare così. Anche perché chiediamo al pubblico di essere silenzioso, quindi, a maggior ragione tra i nostri banchi.
Proposta n. 23: Disegno di Legge n.9 del 12/02/2024 “Istituzione della Giornata Regionale della Costa” - 1027/A (rel. cons. Mazzarano).
Consigliere, prego.
Speaker : MAZZARANO.
Il disegno di legge in esame intende istituire per il 12 aprile di ogni anno la Giornata regionale della costa, al fine di sviluppare e valorizzare il proprio sistema costiero, inteso come risorsa scientifica, ambientale, paesaggistica, storica, culturale, sociale ed economica.
La mutata considerazione del valore della costa ha accresciuto la consapevolezza della rilevanza economica, storica e culturale della costa pugliese, la sua diretta connessione anche con le attività che si svolgono fuori dall’ambito territoriale costiero.
È maturata pertanto la volontà di istituire la Giornata regionale della costa nell’ambito della Regione Puglia, come momento di stimolo alla valorizzazione della costa, favorendo il confronto tra le Amministrazioni a vario titolo interessate alla gestione di tale ambito territoriale, coinvolgendo altresì le Istituzioni scolastiche al fine di infondere nelle nuove generazioni la consapevolezza dell’importanza del territorio costiero e l’impegno per la sua conservazione e valorizzazione.
Considerato che nella giornata dell’11 aprile ricorre la Giornata nazionale del mare, si è ritenuto opportuno fissare la data della Giornata regionale della costa il giorno 12 aprile di ogni anno, al fine di conseguire una coerenza nella celebrazione dei due connessi elementi naturali, caratterizzanti la vita della comunità pugliese.
Il presente disegno di legge consta di cinque articoli, tra cui l’articolo 4, contenente la clausola di invarianza finanziaria, e l’articolo 5, che esprime l’urgenza dell’entrata in vigore della legge.
Nella seduta dell’11 marzo 2024, il provvedimento ha acquisito il parere favorevole, all’unanimità dei presenti, della V Commissione, che si ringrazia per l’attività compiuta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Mazzarano.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Picaro.
Di seguito, il consigliere Mennea. Prego.
Speaker : PICARO.
Grazie, Presidente.
Con il disegno di legge in questione, che prevede l’istituzione della Giornata regionale della costa, in realtà oggi discutiamo anche una questione cruciale, che riguarda il nostro patrimonio naturale e la nostra responsabilità nei confronti delle generazioni future, ovvero la tutela della nostra costa marina. Le coste sono luoghi di incontro tra terre e mari, ma sono anche vulnerabili a causa delle azioni, il più delle volte irresponsabili, dell’uomo. Per questo dobbiamo assumerci la responsabilità di proteggere, preservare le nostre coste marine.
In questo momento è utile sottolineare l’importanza della Convenzione di Barcellona sulla protezione del Mar Mediterraneo contro l’inquinamento. Questa convenzione, adottata nel 1976 e sottoscritta da numerosi Paesi membri costieri, costituisce un quadro giuridico essenziale per la tutela del nostro mare e delle nostre coste. Attraverso la Convenzione di Barcellona abbiamo l’opportunità di cooperare a livello internazionale per affrontare le sfide ambientali che minacciano la salute dei nostri ecosistemi costieri.
Il protocollo sulla protezione delle aree speciali e sulle diversità biologiche nel Mediterraneo, ASPIM, è un elemento chiave di questo impegno, che ci fornisce linee guida per identificare e gestire le aree marine e costiere di particolare importanza ecologica.
Dobbiamo tradurre le nostre promesse in azioni concrete e sostenibili sul campo. Questo significa adottare politiche e pratiche che promuovono la conservazione della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento marino, la gestione sostenibile delle risorse, il coinvolgimento delle comunità locali, specie quelle costiere, che sono chiamate a lavorare insieme alle nostre capitanerie di porto, che ringrazio per il lavoro proficuo che svolgono ogni giorno, in un percorso che traduca uniformemente sull’intero territorio regionale i vari principi normativi che sono stati già espressi mediante la normativa nazionale, regionale e, oggi, con questo nuovo disegno di legge, che accogliamo favorevolmente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto… Grazie, consigliere Picaro. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mennea. Prego.
Speaker : MENNEA.
Grazie. Grazie, Presidente. È opportuno sottolineare il valore e il significato di questa legge, di questa proposta di legge che abbiamo esaminato in Commissione. Devo dire, compiacendomi, l’abbiamo approvata all’unanimità. Questo sta a dimostrare il fatto che l’interesse che la nostra Regione deve porgere nei confronti della nostra costa deve essere un interesse molto, molto consistente e penetrante. Perché voglio ricordare a me stesso che la nostra costa, che ci contraddistingue rispetto alle altre Regioni per la sua portata, per la sua ricchezza di varietà ma anche per la sua lunghezza, è diventata da diversi anni l’asse portante del sistema turistico pugliese.
Non dimentichiamo che il turismo balneare è fonte attrattiva straordinaria che traina anche tutto il resto del nostro territorio con le altre bellezze culturali, ambientali e architettoniche che costituiscono tutti i Comuni della nostra Regione.
La legge sta anche a testimoniare un passato di cui il Corpo delle capitanerie di porto è stato protagonista nella gestione del demanio marittimo. Era lo Stato che gestiva il demanio attraverso il Corpo delle capitanerie di porto.
Quindi, questa legge consolida e avvicina quell’esperienza maturata dal Corpo delle capitanerie di porto, insieme ai nostri Uffici regionali che oggi ne hanno la competenza e ne svolgono le funzioni di gestione.
Questo riportare quell’esperienza all’interno di questa legge, significa ancora di più consolidare queste due strutture amministrative che meglio possono collaborare per ottimizzare la gestione del nostro demanio marittimo.
L’effetto è anche un altro, quello di collaborare per la tutela, non solo per la gestione, perché la Capitaneria di porto ha compiti di Polizia giudiziaria, di vigilanza e quindi di attenzione maggiore rispetto ad altri Corpi di polizia, non per niente perché per tantissimi anni l’ha gestita e quindi conosce a memoria tutta la nostra costa, metro per metro.
Quindi, anche la valorizzazione di questa attività di tutela e ispettiva sicuramente sarà utile per la nostra Regione, perché la vigilanza custodisce e impedisce che la nostra costa possa essere deturpata o danneggiata.
Per tutte queste ragioni credo che legittimare questo connubio all’interno di una legge regionale che prevede la celebrazione del valore costa pugliese per il 12 aprile di ogni anno significhi anche innestare un valore culturale, ossia trasferire alle giovani generazioni in particolar modo il valore vero ambientale, economico, turistico e culturale della nostra costa, che non può essere disperso. Quindi, questa giornata coinvolgerà le istituzioni scolastiche in particolar modo e le nostre comunità per prendere coscienza e consapevolezza che quella costa per noi rappresenta una risorsa straordinaria, una miniera di opportunità, che dobbiamo tutelare, conservare, valorizzare e utilizzare in modo corretto. Questa giornata servirà a spiegare anche questo.
Per tutte queste ragioni, preannuncio il voto favorevole a questo disegno di legge a nome del nostro Gruppo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Mennea.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Il 12 aprile si terrà la prima “Giornata regionale della costa”, grazie all’intesa tra Regione Puglia e Guardia costiera regionale, attivissima nelle varie attività. Questa giornata sarà utilizzata per la promozione del patrimonio costiero e marino e per la sensibilizzazione della collettività verso le tematiche del rispetto e della valorizzazione di questo patrimonio, temi centrali per una regione così lunga come la nostra, che conta 800 chilometri di coste, protese tra due mari, ponte naturale tra Oriente e Occidente.
Proteggere e tutelare le nostre coste è un nostro dovere, anche in ossequio all’articolo 9 della Costituzione, modificato due anni fa, che ha sancito la tutela ambientale come valore costituzionale per preservare un patrimonio da consegnare alle future generazioni.
Le nostre coste sono particolarmente fragili e sostenerle in equilibrio è fondamentale. Un esempio su tutti è rappresentato dalle falesie del mio Salento, che si sgretolano e hanno bisogno di essere tutelate. Anche il mare lungo le coste è una risorsa ambientale da proteggere. Da qui le nostre battaglie contro l’eolico off-shore senza regole e per la salvaguardia del riccio di mare. A proposito di questa legge, la Consulta ci ha dato ragione su questo, consegnando alla Regione il diritto come tutelare le acque prospicienti le nostre coste.
Ci ha dato quindi un’indicazione. La strada è tracciata. Seguiamola.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Pagliaro.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego.
Speaker : ROMITO.
Presidente, intervengo per esprimere la mia soddisfazione per la discussione, e credo l’approvazione di questa norma volta a tutelare 870 chilometri di bellezza. 870 sono i chilometri delle coste pugliesi che ne fa la terza Regione in Italia per chilometri di estensione della propria costa.
Questa è una legge bellissima per due motivi: primo, perché pone l’attenzione di tutti i cittadini pugliesi su una bellezza straordinaria che è nostra, è tipica della nostra Regione, della Puglia, e dalla quale può derivare oltre alla ricchezza che ne è già derivata nei millenni di storia, nei secoli di storia, anche ricchezza e prosperità per l’avvenire. Ed è un tesoro che quindi le future generazioni hanno il dovere di custodire e hanno il dovere di sentire come bene proprio, di tutti quanti.
Proprio per questo, l’intento della legge di coinvolgere le istituzioni scolastiche a tutti i livelli, credo sia la cifra più importante che ci consegna l’importanza del nostro lavoro di legislatori.
Rivolgerci alle future generazioni vuol dire insegnare ai nostri ragazzi fin dalla scuola quanto è importante valorizzare l’ambiente, quanto è importante valorizzare le nostre coste, quanto è importante osservare dei comportamenti virtuosi ogniqualvolta ci si approccia l’ambiente, non soltanto quando leggiamo delle notizie sui quotidiani. Questo vuol dire anche utilizzare in maniera più intelligente dei materiali che sono oggi ormai all’attenzione di tutti, per la nocività e per l’incredibile tempistica che ci vuole per biodegradarli.
Insegnare quindi ai nostri ragazzi, fin dalle scuole l’importanza dell’ambiente, della costa, della nostra ricchezza credo sia il passaggio più importante di questa norma. Come infatti ricordo sempre, nell’effigie della nostra Regione, nella bandiera della Regione Puglia, che è la bandiera di tutti i pugliesi, non è disegnato un pannello fotovoltaico, una pala eolica, o un motore elettrico; è disegnato un ulivo, che ci dà la diretta rappresentazione di quanto la nostra terra sia intimamente connessa con la natura, con la biodiversità e certamente con il mare.
Annunciando quindi il mio voto favorevole a questa iniziativa, colgo l’occasione per ringraziare il Consiglio regionale, la Commissione, l’assessore e, consentitemi, l’Ammiraglio Leone, che fin dall’inizio, insieme alla sua squadra e al suo team, è stato al fianco dei legislatori per rendere questa iniziativa più snella, per non far mancare il supporto delle Istituzioni militari anche alla stesura di una norma importante come questa, e, quando le istituzioni fra loro collaborano in maniera così attiva, il positivo riverbero lo raccolgono tutti i cittadini pugliesi.
Per questo ringrazio e la Capitaneria di porto nella persona dell’Ammiraglio Leone e di tutto il suo team, il Consiglio regionale, la Commissione, l’assessore al ramo e soprattutto i cittadini che avranno in animo l’idea di osservare le disposizioni contenute in questa norma da oggi per l’avvenire.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Leoci. Prego.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente.
Volevo esprimere anche io la mia posizione favorevole al disegno di legge, che naturalmente racchiude un contenitore molto ampio che va anche ad abbracciare il settore culturale.
Su questo volevo accennare ad un progetto che ho inserito a fine 2022 nel bilancio, il progetto Andar per mare, con il braccio operativo, l’ESAC, sulla valorizzazione culturale del patrimonio archeologico sommerso.
Su questo spero che nei prossimi anni, attraverso questo progetto che va a valorizzare tutto ciò che riguarda il patrimonio archeologico sommerso, inizialmente predisposto per valorizzare il territorio costiero della provincia di Brindisi, da Ignazia fino alle isole Pedagne, spero che nel prossimo Consiglio questo progetto possa trovare una previsione pluriennale, fino a ricomprendere anche gli altri territori provinciali, non soltanto quello di Brindisi, ma tutte le Province che si affacciano sul mare.
Ci stiamo lavorando insieme al Teatro pubblico pugliese e con il braccio operativo, l’ESAC, di cui fanno parte anche la professoressa Auriemma e Gigi De Luca, che hanno lavorato assiduamente su questo. Vedo anche e saluto l’ammiraglio Leone.
Spero che si possa lavorare sinergicamente, affinché tutto quello che ci dà il mare possa essere portato alla luce dei cittadini e valorizzato concretamente rispettandolo.
Grazie a tutto il Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Leoci.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Di Bari. Prego.
Speaker : DI BARI.
Grazie, Presidente.
Volevo aggiungere a quanto appena detto dal collega Leoci che, proprio in virtù di questo progetto importante che riguarda l’archeologia subacquea, è stato svolto nei giorni scorsi a Canton un forum dove le nostre massime esperte, che sono, appunto, la professoressa Rita Auriemma, insieme alla professoressa Barbara Davidde… Si è parlato e si sono confrontati a livello internazionale esperti dell’archeologia subacquea. Parliamo di più di 50 professori che rappresentavano le università cinesi e c’è stato un confronto di livello internazionale sull’importanza che riveste l’archeologia subacquea e quanto è importante fare in modo che questo patrimonio possa essere fruito non soltanto da chi pratica sport subacqueo, ma anche da coloro che, appunto, non hanno l’accessibilità a quei luoghi.
Abbiamo i nostri mari che sono pieni di tesori. Non è soltanto… I reperti archeologici e i parchi archeologici non sono soltanto terrestri, ma sono anche subacquei. Questo elemento di condivisione con la Cina ci permetterà, ci ha fatto far sì che sia stato sottoscritto un importante accordo di collaborazione tra la Puglia e la Cina, quindi a sostegno di quel progetto che al momento riguarda soltanto Brindisi e che tutti quanti speriamo possa poi riguardare l’intero territorio, l’intero mare che langue le nostre coste.
Avrà un valore aggiunto in più, perché andrà a fare in modo che le esperienze che sono state acquisite in Cina, dove è stato possibile anche recuperare dei relitti, praticando delle tecniche particolari che ancora noi non conosciamo in qualità di professionisti italiani… Permetterà anche a noi di recuperare i nostri diritti, laddove si avranno le giuste autorizzazioni.
Ma oltre a questo c’è un punto in più, perché la professoressa David ha appunto messo in piedi un progetto proprio per la fruizione e quindi attraverso dei tablet sono state registrate tutte le immagini che sono al di sotto del mare, andando a riprendere e portando le stesse immagini al di fuori del mare proprio per essere fruite attraverso un museo particolare.
Ora, è ovvio che questo tipo di tecniche di tecnologia richiede una conoscenza molto professionale e di altissimo livello, che ancora noi non abbiamo. Non abbiamo i mezzi tecnici, più che altro. Più che le conoscenze professionali a noi mancano proprio i mezzi tecnici, che evidentemente in Cina hanno già e quindi che cercheremo di portare qui in Italia, quindi in Puglia, andando ancora di più questo progetto a cui tiene tanto il collega Alessandro Leoci, infatti è stato più volte nominato il tuo nome, ti posso dire questa cosa, e che stiamo completando con la carta dei reperti archeologici pugliesi.
Mi sentivo di condividere con voi questo elemento importante di discussione che si è avuto nei tre giorni del forum, dove a livelli altissimi si è parlato dell’importanza del patrimonio archeologico che la Regione Puglia ha anche sotto il livello del mare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, anche per avere citato la professoressa Rita Auriemma e la dottoressa Barbara Davidde, che sotto il profilo dell’archeologia marina sono tra le migliori risorse italiane e sono tutte e due in Puglia.
Adesso ha chiesto di intervenire il consigliere Cera, eccolo qui.
Prego.
Speaker : CERA.
Grazie, Presidente e colleghi consiglieri.
Oggi siamo chiamati a compiere un atto di profondo significato per la nostra amata Puglia, un atto che va oltre la semplice approvazione di una legge.
Ci apprestiamo a riconoscere ufficialmente la costa pugliese non solo come uno dei pilastri della nostra economia, del nostro turismo ma come l’essenza stessa della nostra identità culturale, storica e ambientale.
L’istituzione della Giornata regionale della costa, prevista per il 12 aprile di ogni anno, è un vero e proprio manifesto del nostro amore e della nostra devozione per questo prezioso dono della natura.
La nostra costa è una tela vivente dipinta con la maestria del mare che s’infrange sulle rive, adornata dalle città che narrano storie millenarie. È animato dalle comunità che con passione e rispetto ne costituiscono ogni segreto.
Oggi, con l’approvazione di questa legge, abbiamo l’opportunità di trasformare questo amore in azione, di dimostrare che la nostra dedizione alla tutela e alla valorizzazione della costa è incrollabile.
Non possiamo permetterci di essere timidi nelle nostre ambizioni, dobbiamo agire con coraggio, innovazione e determinazione per preservare la nostra costa, per garantire che le sue bellezze naturali, la sua biodiversità e il suo patrimonio culturale siano protetti e valorizzati per le generazioni a venire.
Questa legge è un patto che stringiamo non solo tra noi, ma con ogni cittadino pugliese e con ogni visitatore, che si innamora dei nostri paesaggi. È un impegno a lavorare insieme, con audacia e visione per il futuro della nostra regione.
Le iniziative previste, che spaziano dalla promozione della cultura della costa nelle scuole alla collaborazione con il Corpo delle capitanerie di porto, sono espressioni concrete di questo nostro impegno. Si tratta di un progetto ambizioso che richiede la partecipazione attiva di tutti noi, affinché possiamo collettivamente contribuire alla conservazione e alla valorizzazione di questo straordinario patrimonio.
In quest’Aula oggi si respira l’aria di chi è pronto a fare la storia, di chi è determinato a lasciare un segno indelebile nel percorso di crescita e sviluppo della nostra Puglia. Vi esorto, pertanto, all’unanimità a votare questo disegno di legge con tutto il fervore e l’impeto che questa causa merita. Dimostriamo al mondo che la Puglia sa stare all’altezza delle sue responsabilità e sa proteggere e celebrare le sue meraviglie, con una visione audace e inclusiva.
È il momento di agire con il cuore e con determinazione per la nostra costa, per la nostra Puglia, per il nostro futuro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire l’assessora Maraschio, tra i firmatari della proposta, insieme all’assessore e Vicepresidente Piemontese. Prego, assessora.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Grazie, Presidente.
Oggi devo ringraziare tutti voi per questi interventi che precedono un voto che si preannuncia all’unanimità per questo disegno di legge. Quindi, anticipatamente vi ringrazio.
È un percorso che abbiamo avviato da tempo con il contrammiraglio Leone, che ringrazio per la sua sensibilità e attenzione per la nostra regione, con il comandante Catino, che oggi è in Aula a seguire i lavori di questo Consiglio. Ringrazio il Vicepresidente Raffaele Piemontese.
Come spesso mi capita di voler ricordare, alcuni princìpi e alcuni temi devono necessariamente essere trasversali. Quando si parla di diritti che sono costituzionalmente garantiti, il diritto all’ambiente, alla biodiversità, al paesaggio, messi fra i princìpi fondamentali della nostra Costituzione, e questo lo ricordiamo spesso, quando si parla di tutto questo, noi auspichiamo sempre che si vada al di là delle appartenenze, quindi devono essere dei temi che devono essere davvero incondizionatamente condivisi.
Oggi quindi celebriamo questo momento importante per la nostra Puglia, siamo la prima Regione a dotarsi di quest’atto così significativo. Il simbolo spesso coincide con una sostanza, quindi cominciare simbolicamente a ricordare una giornata, a celebrare una giornata come questa della costa significa nella sostanza doversi occupare di essa e dare contenuto e sostanza, quello che io mi auguro che riusciremo a fare nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Grazie ancora.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessora.
Se non ci sono altri interventi, possiamo procedere con il voto della legge, salutando l’Ammiraglio che è qui presente, l’Ammiraglio Catino, pregandolo di portare i nostri saluti anche all’Ammiraglio Leone, che è stato partecipe e presente nel Consiglio regionale durante questo tempo.
Grazie ancora.
Procediamo con l’articolo 1: Istituzione della Giornata regionale della costa.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
L’articolo 1 è approvato all’unanimità.
Dobbiamo aggiungere il voto dell’assessore Delli Noci e anche quello del Vicepresidente Casili. Favorevole.
Quindi, 33.
Articolo 2: Iniziative.
La votazione è aperta. Votiamo tutti. La votazione… Ho l’impressione, assessore Delli Noci, che non abbia votato.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37:
È approvato all’unanimità.
Articolo 3, Programmazione, indirizzo e coordinamento regionale. La votazione è aperta.
Votiamo, assessore Piemontese, Vicepresidente.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato all’unanimità.
È stato presentato un emendamento aggiuntivo al DDL: abrogazione dell’art. 66 della legge regionale n. 32 del 2022.
L’art.66 della legge regionale n. 32 del 2022 è abrogato, a firma Christian Casili, Maurizio Bruno, Grazia Di Bari, Michele Mazzarano, Loredana Capone.
Il Vicepresidente Casili lo illustra.
Speaker : CASILI.
Grazie, Presidente.
L’emendamento presentato nella legge Omnibus era già stato discusso e dibattuto tra i colleghi di maggioranza e alcuni colleghi di minoranza, e prevede l’abrogazione di quanto rubricato con l’art. 66, nel quale, dopo il comma 1, veniva aggiunto il seguente: "le aree di cordoni dunali possono essere assentite in concessione, allo scopo di realizzare gli interventi consentiti dall’articolo 56 delle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico territoriale della Regione Puglia".
Questo emendamento procurò non pochi dibattiti riguardo alla tutela delle nostre coste e riteniamo che oggi, su un tema così importante… Abbiamo ritenuto, insieme ad altri colleghi, che ringrazio e che hanno sottoscritto l’emendamento, ma immagino che esso possa… Per questioni di tempo non è stato fatto, esso possa essere condiviso anche con una larga rappresentanza dei colleghi di minoranza e di maggioranza.
Abbiamo ritenuto, stante la natura di quanto previsto all’interno del dispositivo che ci accingiamo a votare, di inserirlo per finalmente eliminare un emendamento che non poche polemiche suscitò nel momento in cui noi lo votammo in Consiglio regionale. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Ha chiesto di intervenire il Presidente Amati. Prego.
Speaker : AMATI.
Grazie. Io intervengo perché, siccome ricordo bene il dibattito che accese all’introduzione questa norma, vorrei che vengano messi a punto, prima di votare, alcune questioni che sono fondamentali.
A seguito dell’introduzione di questa norma, io lessi sui giornali… Peraltro, anche qualcuno di noi che si interrogava e rispondeva e molti sembravamo come le monache di Monza, e cioè lui chiese, la sventurate rispose. Sembravano venire da un altro pianeta, e più o meno sentivo una cosa del genere e sentivamo una cosa del genere. È che noi, attraverso quella norma, avevamo niente poco di meno che consentito che in Puglia si potessero svolgere delle attività di ingegneria naturalistica sui cordoni dunali.
Qualcuno, sentii dire, se volete vi porto la rassegna stampa perché ho questa abitudine a conservare, sostenne addirittura che i cordoni dunali non possono essere toccati, che peraltro è un’affermazione che va contro il principio dell’evoluzione e dell’evoluzionismo. Proprio siamo ai fondamenti della scienza.
Invece, squadernando il Piano paesaggistico, non l’opinione di Amati… Il Piano paesaggistico contiene delle norme che ci obbligano alla manutenzione dei cordoni dunali. La notizie è la seguente, che i cordoni dunali, se lasciati al divenire della natura, quella che per Leopardi era matrigna nelle Operette morali, il dialogo tra l’islandese e la natura, se lasciati alla natura vengono distrutti.
Invece, il Piano paesaggistico riconosce il valore dell’uomo e dice, mi raccomando, tu uomo abbi cura e manutieni i cordoni dunali.
Quella norma è probabile che assegnava dei pezzettini - non lo escludo, perché io poi sono chiaro - che assegnava dei pezzettini di cordone dunale per conseguire le misure minime di una concessione demaniale. Io non è che vengo dalla montagna, lo so. È possibile che magari il movente forte sia stato questo.
Ma abbiate pazienza, colleghi, ammesso che fosse stato questo, la norma che dava la possibilità di una concessione demaniale diceva, che sui cordoni dunali cosa deve fare il concessionario? Manutenerli. In virtù di cosa? In virtù di quello che prescrive il Piano paesaggistico.
Per cui io, francamente, siccome non voglio fare nessuna battaglia particolare, non l’ho proposta io la norma, non sto proponendo io l’abrogazione, però mettiamo a punto le cose: dopo l’abrogazione i cordoni dunali non li manutiene nessuno. La natura lasciata al suo corso viene distrutta. Non so come spiegarlo.
Se voi prendete le piramidi, se alle piramidi non fai manutenzione, pure le piramidi crollano, così il Colosseo. Tutto crolla se non fai manutenzione.
Ora noi abbiamo un problema, non manuteniamo i cordoni dunali. Quando quindi noi prendiamo la bandiera, o una bandiera con parole ridondanti, poi dobbiamo pure dire chi manutiene i cordoni dunali.
Io ho questo problema. Io so che stiamo per distruggere tutti i nostri cordoni dunali. E chi ha esperienza della meteodinamica nella costa bassa… Perché noi, cari assessori che vi occupate di questa materia, non so se sapete, non so se sapete, noi abbiamo un Piano della costa bassa. La Puglia…
Vi chiedo attenzione, perché non vorrei intervenire di nuovo.
Noi abbiamo un Piano della costa bassa, tra l’altro fatto dal LIC. Non so se sapete che abbiamo questo straordinario laboratorio in Puglia, ce ne sono due in Europa, uno a Bari e l’altro in Olanda.
Noi abbiamo un Piano della costa bassa. La nostra costa è suddivisa in unità fisiografiche e in subunità fisiografica, noi abbiamo studiato perfettamente la dinamica meteomarina e siamo in grado di dire che cosa succede a seguito della dinamica meteomarina proiettata su archi di tempo molto vasti. È il Piano regionale della costa bassa, che è un piano scientifico. Questo piano ha anche misure di tutela. Le misure di tutela che attengono alla costa bassa e anche ai cordoni dunali sono misure di manutenzione, che possono avvenire in diversi modi. Qualche unità fisiografica e subunità fisiografica prevedono i pennelli o le opere d’arte. In realtà, sono stati esclusi, perché la dinamica meteomarina, se la eviti da una parte, poi scarica i suoi effetti su un’altra parte. Quindi, non si mantiene l’equilibrio naturale. Se noi abroghiamo, come stiamo abrogando, dobbiamo avere la consapevolezza che noi non stiamo facendo niente per proteggere i cordoni dunali, né opere di ingegneria naturalistica, né opere di contenimento, nemmeno la posidonia essiccata. D’altronde, una delle modalità di mantenere i cordoni dunali è quella di essiccare la posidonia, insabbiarla e creare una rete a protezione dei sedimenti solidi (la sabbia, per intenderci). Ma noi non facciamo nemmeno questo.
Rispetto alla situazione della costa – lo dico approfittando della legge che celebra la costa e ve lo dico da vecchio assessore alla tutela del suolo, che si occupava di costa bassa, di costa alta e di falesie – noi siamo esposti perché non attiviamo nessuna politica di contenimento dei fenomeni erosivi non di tipo antropico. Ci sono fenomeni erosivi di tipo naturalistico. Dice il collega Casili che io non sto bene. Questo è probabile. Però, non avverto vertigini, per cui penso di poter mantenere la posizione e, quindi, non mettere il culo sulla sedia. Perché ho usato questa espressione? Perché, siccome il collega Di Gregorio ha chiesto scusa per aver usato questa espressione, in realtà il giorno dopo il Dantedì questa espressione andrebbe valorizzata, perché è Dante Alighieri, il padre della nostra lingua, che a un certo punto dice “avea del cul fatto trombetta”.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei non è Dante Alighieri né un artista, quindi le licenze poetiche le lasciamo ad altre sedi.
Speaker : AMATI.
Da questo punto di vista è perfettamente aderente alla linea.
Siccome non interverrò di nuovo, e prevedo che il mio non star bene sarà reinterpretato dal collega Casilli come una reinterpretazione di tipo scientifico, riporto il mio punto di vista al lavoro del LIC, per cui il collega Casili o è in grado di contestare il lavoro del professor Petrillo, del professor Di Santo e del professor Fratino che si associò, o è in grado, il collega Casilli, di fare questo; oppure, obiettivamente non è ammissibile l’argomento.
Per cui, io adesso mi rivolgo all’assessore Piemontese: assessore Piemontese, poi sarà chiesto il parere al Governo su questo. Se la questione è impedire che i concessionari possano usufruire dei cordoni dunali per poter eventualmente avere una concessione demaniale (quindi chiamiamole con il loro nome, le cose), se questo è il problema, probabilmente l’assessore Piemontese dirà “e mettiamo che non concorrano alla determinazione della superficie minima per ottenere la concessione demaniale”. Ma se un concessionario volesse fare delle opere di ingegneria naturalistica ai sensi del Piano paesaggistico, che naturalmente ha bisogno dei pareri di una quantità di autorità che non ne avete un’idea; per quale motivo noi dobbiamo essere così idioti da non accettare un regalo? Non capisco, non riesco a capacitarmi. Se un concessionario dice: per la bellezza dell’incanto, non concorrendo questa parte a farmi ottenere la concessione demaniale, io realizzo le opere di ingegneria naturalistica ai sensi del Piano paesaggistico, perché noi dobbiamo rifiutare il regalo? Questa è la riflessione tecnica, a parte i problemi di instabilità mentale che mi affliggono. Questo è il problema di carattere tecnico.
Siccome è un problema di carattere tecnico, funzionale alla decisione politica, rimetto la questione all’assessore. Il quale mi dirà come poi dovremo orientarci nel voto su questa proposta del collega Casilli.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire l’assessora Maraschio. Prego.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Grazie. Presidente.
Riporto qui una posizione già espressa varie volte, su cui ci siamo confrontati con il Vicepresidente, con il collega Piemontese. Naturalmente, non pretendo di convincere nessuno, tuttavia i temi sono due, quello che con onestà intellettuale ha posto il Presidente Amati, che è l’interesse che un privato può avere ad includere, ma il tema principale, oltre a questo, che ringrazio per aver esplicitato, c’è un tema rispetto al quale il mio convincimento si è formato anche ascoltando, se non fosse sufficiente il fatto che lo avessi già come convincimento personale, gli esperti su questo su questo tema.
È un tema sul quale ho più volte richiamato la vostra attenzione (ringrazio il consigliere Casili per averlo posto oggi all’attenzione del Consiglio): questi habitat che hanno una particolare delicatezza non possono essere lasciati alla gestione dei privati, non per sfiducia nei confronti dei privati sui quali pure avremmo un repertorio vasto e ampio da citare come episodi che ci portano a dire che questo patrimonio non può essere lasciato alla gestione dei privati.
Mi permetto di dissentire, perché le dune non hanno necessità di nessun tipo di intervento, e non lo dico io. Le dune si formano con un processo naturale e non hanno bisogno di interventi di manutenzione, al più di interventi di protezione, e quelli richiamati nel PPTR sono degli interventi a protezione, per poter utilizzare ciò che sta dopo, ma a protezione, non a manutenzione, attenzione. Quando noi lasciamo, diciamo così… Quindi, per poter intervenire obbligatoriamente e necessariamente le valutazioni che devono precedere le autorizzazioni agli interventi non sono orpelli che appesantiscono un procedimento, ma sono procedure necessarie per tutelare dei beni che sono preziosissimi per l’intero ecosistema.
Cito tra tutti, ma non è l’unico e forse potrebbe essere l’ultimo degli scienziati che… Perché non è uno scienziato, ma potremmo scomodare tanti scienziati. Penso, ad esempio, all’intervento, che abbiamo sentito anche in diretta, ma lo ha fatto nei numerosi interventi anche sui giornali. Penso al geologo divulgatore Tozzi, ma, ripeto, lui non è uno scienziato. Potremmo scomodarne degli altri.
Quindi, il tema è esattamente questo. Quando si dice, beh, ma poi non si fa niente, non ci sono soldi. Intanto io rivolgo… Ogni volta che vengono richiesti i fondi per la biodiversità, per la tutela di habitat sembra che siano dei soldi che, insomma, forse possiamo anche mettere in coda, perché noi dobbiamo utilizzare, dobbiamo occuparci di altre urgenze, altre emergenze, che necessitano dei nostri interventi. Questo è un altro argomento e tuttavia dei soldi che noi disponiamo, e ne disponiamo di soldi, noi li utilizziamo. È recente una delibera con la quale noi abbiamo attribuito ai parchi 900.000 euro proprio per le dune, proprio per gli interventi sulle dune, che, ripeto, non sono interventi di manutenzione.
Purtroppo, la cronaca ogni giorno ci riporta casi e situazioni nelle quali lasciare a un privato, che probabilmente non ha magari la conoscenza e la sensibilità… Forse magari è anche spinto da qualche esigenza di carattere economico della propria attività ad andare un po’ oltre rispetto a quello che gli sarebbe consentito. È della settimana scorsa, sono della settimana scorsa fotografie che ci pervengono e che ci mostrano situazioni di spianamento. Però c’è la magistratura che sta indagando e naturalmente con l’attenzione che compete a ciascuno di noi vigilare anche su queste situazioni.
È per queste ragioni che ritengo che questa norma debba essere la norma introdotta, abrogata, e ripristinare il sistema di tutela e non abdicare ad una funzione, quella pubblica, quella pubblica, che è una funzione che ciascuno di noi, gli amministratori e tutti coloro che spesso ambiscono a ricoprire determinati ruoli, poi nei fatti si devono dimostrare meritevoli di ricoprire determinati ruoli.
Ci sono tanti sindaci che lo sanno fare, lo sanno fare benissimo, e io ripongo fiducia nei sindaci che si candidano a fare questo delicato mestiere e il pubblico non deve derogare a delle prerogative, a delle responsabilità che devono incombere sul pubblico.
In questo modo, con questo criterio, abbiamo messo mano ma dovrei allargare anche a situazioni nelle quali abbiamo abdicato ad un nostro ruolo, che è un ruolo invece che dobbiamo rivendicare.
Per questa ragione mi rivolgo a tutti i colleghi consiglieri: vi chiedo di abrogare questa norma.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Maraschio.
Ha chiesto la parola il consigliere Casili, ne ha facoltà.
Speaker : CASILI.
Grazie, Presidente.
In modo molto sereno mi viene da pensare che dobbiamo modificare la letteratura, dobbiamo alla fine del Consiglio entrare nelle università italiane, dalla Sicilia fino al Trentino, e dire: modificate i testi di letteratura sull’erosione costiera, perché l’impatto antropico non incide più sull’erosione costiera, non impatta più. …L’hai detto tu, perciò ti ho detto in modo molto amichevole che non stai bene, non era in modo cattivo.
Comunque adesso sto facendo l’intervento.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Amati, facciamo terminare.
Speaker : CASILI.
…Dopo lo farai tu.
Poi c’è la parola magica. Utilizzano, soprattutto il collega Amati, utilizza la parola magica PPTR, ad ogni piatto utilizza il PPTR per dire che si può fare tutto perché c’è il PPTR.
Allora, stante il fatto che gli interventi di ingegneria naturalistica, io ricordo, anzi voglio ricordare a quest’Aula uno dei più begli interventi, peraltro fatto sul mio territorio, di ingegneria naturalistica avviene proprio sulla litoranea di Gallipoli, di ripascimento della costa su una litoranea importante, con una serie di stabilimenti importanti, e viene fatto un intervento pubblico poderoso.
Quell’intervento pubblico poderoso, che ha richiesto tempo per farlo assimilare dalla comunità perché è un intervento coraggioso, ha permesso di togliere asfalto dalla litoranea e di far progredire il sistema dunale, che negli ultimi anni si era notevolmente depauperato.
Credo che la politica e le Istituzioni non debbano mai fuggire dalle loro responsabilità, io sarei pronto con il collega Amati a sottoscrivere un grande progetto di ripascimento, per esempio, del Ginepro Coccolone, che viene a mancare dai sistemi dunali della nostra Regione ed è una delle specie più importanti nell’alimentare le dune stesse.
Mi fa specie che il dibattito si sia sollevato proprio nel giorno in cui parliamo di amore per la costa, in cui ho visto sciorinare parole importanti (utilizzo il termine "sciorinare" non in senso dispregiativo), invece, proprio perché il collega Amati ricordava la parte più bella e più edificante di Dante, Sommo Poeta, l’abbiamo trasformata in una guerra tra guelfi e ghibellini, che però semplificano e mortificano le questioni ambientali, perché sulle questioni ambientali il collega Amati dice che il privato risolve sempre tutte le questioni ambientali.
Credo che con questo emendamento, che è un emendamento peraltro – ripeto - oggetto di discussione insieme ad altri colleghi, si faccia un’operazione di tutela delle coste, non lasciando però da soli i privati (il privato è importantissimo nei sistemi ambientali, anche questo, collega Amati, è scritto nei testi di letteratura scientifica, nei testi universitari).
Ricordo quando, qualche anno fa, eravamo a Porto Selvaggio, in una località naturalistica molto importante, a Palude del Capitano, con la seconda stazione in Italia di Sarcopoterium spinosum, e si decide di bloccare, perché insisteva a pochi passi da questa stazione, un’azienda zootecnica. Si decise di bloccare i bovini, ovini e caprini dal ruminare intorno all’area del Sarcopoterium spinoso. L’Università di Lecce, dopo qualche anno, si rese conto dell’equilibrio che si era creato tra l’attività zootecnica e l’attività di ripascimento del Sarcopoterium spinoso. Queste cose sono scritte sui testi, sono viste sul campo.
Così come si è visto sul campo, quanto sia oggi importante adottare metodi tecnico-scientifici di ripascimento, di alimentazione delle nostre dune, riteniamo che non sia la via d’uscita quella di dire stiamo facendo qualcosa perché c’è il PPTR, andiamo incontro al PPTR, abbiamo tutti i vincoli. No, la questione, caro collega Amati, è culturale. Poi ognuno rispetta la cultura e le sensibilità. Io rispetto la tua, tu rispetterà la mia. Poi posso permettermi, perché sono tanti anni che siamo in cui in questo Consiglio regionale, di utilizzare dei termini, ma hanno lo spirito vezzeggiativo. Lo sai, non è assolutamente intenzione… Non era assolutamente intenzione mia quella di offenderti.
Quindi, di conseguenza, abrogare questa norma ci riporta a dire che non bisogna certamente lasciare da soli i privati. Bisogna consentire che si facciano operazioni molto importanti, e ho fatto un esempio peraltro riconosciuto non soltanto a livello nazionale, quello di Gallipoli, ma a livello internazionale come un grande esempio di ripascimento del sistema dunale in un tratto di litoranea molto, molto ampio.
Quindi, di conseguenza, io credo che, e di questo devo ringraziare anche il mio collega Marco Galante, quando votammo quell’emendamento ci si sforzò di dire di trovare le risorse ai Comuni perché i Comuni facessero anche il loro compito. Qui noi vogliamo sempre svestirci delle nostre responsabilità di Regione, di Comuni, quando abbiamo la possibilità. Con gli strumenti, abbiamo la possibilità, non soltanto con le dotazioni che si renderanno, si renderebbero necessarie, di poter indirizzare quello che è stato fino ad oggi un depauperamento costante, sulle nostre coste, dei sistemi dunali verso una rotta completamente diversa.
Ecco che, per alcuni punti espressi e per altri che ci sarebbe da esprimere, non è certamente questo il consesso idoneo, io credo che, noi crediamo che l’abrogazione a quella norma possa riportarci tutti e risintonizzarci rispetto alle reali necessità che occorrono per poter invertire la rotta di depauperamento delle dune pugliesi.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Amati.
Prego, Presidente.
Speaker : AMATI.
Grazie, Presidente.
Qui non è una questione culturale, è una questione pratica.
Dirò subito che noi stiamo celebrando la costa. Ora, se viene detto a me che sono l’autore del Piano regionale della costa bassa e del Piano di assetto idrogeologico con riferimento alla falesia, quando molti di voi non eravate qui con noi, qui i reduci siamo tre, forse, noi amavamo così tanto la costa che facemmo quelle cose che sono ancora vigenti.
Quindi, parla la nostra storia, non le nostre chiacchiere. La nostra storia. Noi siamo innamorati della costa. È vero, assessore Pentassuglia, è vero Presidente Capone? …Si fidi del Vicepresidente piemontese, lei dica sì perché il Vicepresidente piemontese le ha suggerito di dire sì.
Siccome noi siamo più o meno tre reduci, se non sbaglio siamo solo tre di quegli anni, è Palese… Io avevo perso… Lui era all’opposizione… No, non era il periodo della scappa sul banco, il periodo la scappa sul banco è la legislatura precedente.
Quindi, per quanto ci riguarda il nostro amore per la costa è fuori discussione, perché quando nessuno si occupava di costa noi facevamo il Piano regionale della costa bassa e il Piano delle falesie. Quindi, evitiamo questa questione.
La seconda questione, dice il collega Casili che avrei detto, per fortuna che l’ammiraglio in quel momento stava filmando, per cui chiamo l’ammiraglio per la […] o per la moviola, non solo lo streaming, c’è pure quello dall’ammiraglio, cioè una cosa ufficiale, per fortuna stava filmando in quel momento, perché io ho detto… Il collega Casili se n’è andato, qualcuno glielo riferisca. No, è là, ha preso la plancia di comando.
Io ho detto, collega Casili, che non sono solo gli elementi antropici che determinano il problema erosivo, ci sono anche gli eventi naturali, e mi stavo occupando degli eventi naturali (vada alla moviola e vedrà), quindi non c’è bisogno di modificare la letteratura scientifica in questa materia.
Andiamo alla pratica assessore, Maraschio, poi alla fine chiederò una cosa all’assessore Piemontese.
Sostiene l’assessore Maraschio che il problema è che non possiamo far gestire dai privati questa cosa, e naturalmente l’assessore Maraschio diche i soldi (mi corregga se sbaglio, assessore Maraschio) non vengono mai messi per questi argomenti, ma io mi chiedo chi dovrebbe metterli, i Comuni oppure noi? I Comuni non hanno soldi, a meno che non presentate una mozione con la quale chiediamo ai Comuni di mettere dei soldi.
Siccome dovremmo essere noi a mettere i Comuni in grado di farlo, quando dice così, assessore Maraschio, sta pronunciando un atto di sfiducia nei confronti del bilancio della Regione e nei confronti della Giunta regionale, cioè lei sta dicendo che noi non mettiamo le risorse, quindi, caro assessore Piemontese, l’assessore Maraschio le sta dicendo che lei è privo di sensibilità nel predisporre i documenti contabili, perché lei non ha considerazione di questo argomento, quindi io penso di interpretarlo così, perché altrimenti i soldi chi li deve mettere, i marziani?
Siccome non li abbiamo, noi proviamo a fare diversamente, naturalmente siamo un Paese in cui abbiamo la tendenza a far fare al privato la sanità, nessuno si crea problemi, però siamo il Paese in cui su questi argomenti non mettiamo soldi, quindi, assessore Piemontese, si prenda questo atto di sfiducia e se lo porti a casa.
L’assessore Maraschio ha detto anche un’altra cosa, ha detto che in realtà non è prevista la manutenzione dal Piano paesaggistico. Come l’assessore Maraschio sa, il concetto di manutenzione sotto il profilo semplicemente lessicale significa mantenere in buono stato, sotto il profilo giuridico significa mantenere in efficienza il possesso di un immobile, che è lo stesso concetto che utilizza il Piano paesaggistico.
Andiamo a leggere il Piano paesaggistico, perché le cose, se non le leggiamo, non ci capiamo. Articolo 56, controllate, delle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico. Cosa dice? Dice il comma terzo, lettera b.1)… Dice, ve lo cerco, che è consentito… Sono consentite sui cordoni dunali, udite, udite, la realizzazione di passerelle e strutture simili e opere finalizzate al recupero della duna, facilmente rimovibili, di piccole dimensioni, esclusivamente finalizzate alle attività connesse alla gestione e alla fruizione dei siti tutelati, che non ne compromettano forma e funzione e che siano realizzati con l’impiego di materiali ecocompatibili. Dice il Piano paesaggistico, mi raccomando, quelle cose si possono fare.
Ora, non è l’opinione di Amati. È scritto là, ma andate avanti. Il Piano paesaggistico, siccome è ingordo, è goloso, non si accontenta di dire questa cosa. Al comma quarto… Quindi, ditelo a tutti gli scienziati e non scienziati che parlano su questo argomento e ditegli che il diritto è una scienza, al pari delle altre scienze. Il comma 4, invece, lettera c.1) dice: “nel rispetto delle norme per l’accertamento di compatibilità paesaggistica si auspicano”… Cioè, mi raccomando, fateli! Mi raccomando, noi auspichiamo! Non siate timidi. “Si auspicano piani, progetti e interventi: c.1) finalizzati al mantenimento, manutenzione e all’eventuale recupero dell’assetto geomorfologico, paesaggistico e della funzionalità e dell’equilibrio ecosistemico”.
Ora, questo dice il Piano paesaggistico. Io non strumentalizzo nulla di questi argomenti. Io allego le norme, che sono il nostro faro, il nostro riferimento. Allora, se il problema è la gestione dei privati, come ha detto l’assessore Maraschio, io là mi fermo. È una visione del mondo diversa. Peraltro, è una visione del mondo che io spererei si vedesse sempre, però è una visione del mondo diversa. Lì non ho argomenti. È una visione del mondo che dice che non può essere delegato al privato questa attività, è una visione del mondo.
A quel punto io chiederò al pubblico, tu lo farai? Poi vedremo se troveremo i soldi.
Ora, fuori da questa visione dal mondo chiedo all’assessore Piemontese, assessore al demanio, perché adesso mi devo regolare su come votare perché avendo detto tutto quello che avevo da dire non ha più senso che io intervenga ancora, siccome mi devo regolare su come votare, le chiedo, in qualità di assessore al demanio, perché c’entra anche lei, le posso fare una domanda, o gliela faccio al Presidente Capone che poi riferisce a lei, così vi scambiate la vecchia cortesia. Posso fare una domanda?
Le chiedo, parliamoci chiaro, siccome non l’ho proposta io la norma, e io non la proposi furono altri colleghi a proporla, io la votai, allora siccome il gioco è svelato, a me non piace girarci attorno. Il problema è, l’ho anche detto all’assessore Maraschio, l’eventuale sospetto che la norma possa essere finalizzata a far conseguire la superficie del cordone dunale per poter raggiungere le superfici minime per ottenere la concessione demaniale, c’è questo sospetto, il quale francamente non lo può confutare nessuno, perché un sospetto come lo fai a confutare, le chiedo: lei ritiene, ai fini della preservazione della dimensione demaniale, quindi diciamo un fatto più pratico e non un fatto culturale, lei ritiene che questa norma debba essere abrogata tout-court?
Ripeto, se lei dirà così e voi direte così, la abrogherò, non essendo stato il proponente non ho da difendere niente. Oppure, lei pensa che una modifica che eventualmente tenga al riparo da questo sospetto, perché qui ormai ragioniamo sul sospetto… Qualcuno avrebbe detto il sospetto è l’anticamera della verità, una frase terribile per questo Paese. Va bene.
Eliminando questo sospetto, cioè dicendo che quella superficie non concorre all’ottenimento della concessione demaniale e quindi dare la possibilità ai concessionari, vicini o lontani è del tutto irrilevante, di poter realizzare gli interventi di cui all’articolo 56 del Piano paesaggistico, le sembra più realistica e concreta una norma del genere?
Io mi rimetto a lei, decida lei e io in conformità voterò.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
È iscritto a parlare l’assessore Maraschio, prego.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Grazie. Posso?
Sono state fatte delle affermazioni che necessitano di alcune puntualizzazioni.
L’ultimo aspetto da lei considerato, Presidente Amati, è uno degli aspetti che io ho richiamato della questione, uno degli aspetti, che voi intendete superare in quel modo, ma che non supera il problema reale.
C’è un’interpretazione di fondo che non è né ideologica, né di parte, né preconcetta, è un fatto che deriva dalla scienza, qualcuno mi dirà che la scienza non c’entra, ma io ascolto, come sempre faccio, ma dissento.
noi abbiamo il dovere di ascoltare chi ha studiato le materie e abbiamo la necessità di intervenire provando a non entrare in contrasto con quello che la scienza ci dice.
I geologi e tutti coloro che studiano l’ambiente e la natura ci dicono che le dune, che sono un sistema delicato, fondamentale anche per il problema dell’erosione costiera, non devono essere toccate, non si può intervenire su un sistema dunale, lo dico io, lo dice anche una norma.
Al collega Amati, collega avvocato, richiamo una norma che potrebbe superare tutte le sue perplessità, il Codice della navigazione, che dice che sul demanio dunale non è possibile intervenire in alcun modo, neanche risagomandole. Quelle richiamate da lei del PPTR non parlano di manutenzione delle dune, ma della possibilità di utilizzare gli spazi che sono a ridosso delle dune, quindi non sono degli interventi per gestire le dune da un punto di vista di interventi sulle dune, ma la possibilità di poter usufruire di ciò che sta attorno e questo deve essere rimesso ai Comuni.
Tranquillizzo tutti sul fatto che noi non caricheremo sui Comuni il peso di quello che voi state dicendo, perché vi ho detto prima e lo ribadisco che solo pochi mesi fa, con una delibera di Giunta, abbiamo portato in approvazione la destinazione di 900.000 euro ai Parchi e ai Comuni, proprio per gli interventi su questi… Quegli interventi, però, non sulle dune di manutenzione, ma anche di monitoraggio.
Con la nuova programmazione, quindi, i fondi non solo li stiamo già distribuendo, ma ci saranno. Questo anche per darvi ulteriori elementi di valutazione. Ci saranno perché con la nuova programmazione dei fondi, dei nuovi fondi FESR sono previsti degli interventi non solo per il monitoraggio, ma anche interventi sugli habitat, che devono scontare di tutte le autorizzazioni, che, ripeto, non sono orpelli, ma sono valutazioni. Nessuno di noi sa come si può intervenire, come si deve intervenire. Bisogna farlo secondo delle regole che vanno rispettate e questo deve essere lasciato sul pubblico.
Quel richiamo alla privatizzazione della sanità penso proprio che calzi a pennello. Abbiamo già fatto delle sciagure immani per il nostro Paese. Non continuiamo a perpetrare errori del passato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Ha chiesto di intervenire il Presidente Tammacco. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TAMMACCO.
Grazie, Presidente. Si sente, sì? Io intervengo, Presidente, per vari aspetti. Siccome, come molti altri colleghi, siamo abituati a parlare dopo aver studiato e, se non si studia, non si può intervenire in Aula, oggi abbiamo un confronto fra dei reduci che, per memoria e per studi fatti nel passato, possono dare il loro contributo e altre persone che hanno presentato l’emendamento e che quindi si sono preparati.
Noi sinceramente ci ritroviamo con una riunione dei Capigruppo nella quale non è stato discusso l’inserimento di questo emendamento, ma è stata discussa solo la legge di istituzione della Giornata regionale della costa, e ci troviamo oggi a discutere di tutt’altro attraverso un emendamento che in realtà andava nell’Omnibus.
Per cui, ascoltare il collega Amati che menziona degli studiosi, menziona specificatamente determinati tipi di studi e altro, ascoltare l’assessore che interviene con articoli che ora ci dirà non definiti dal codice della navigazione… Io ho fatto il nautico e ricordo il codice della navigazione, forse è un articolo che non ricordo bene, perché all’epoca non studiavo… Non ci permette di poter aderire al dibattito. Non permette a nessuno di noi di aderire al dibattito.
Pertanto, per correttezza nei confronti di tutti quanti, chiedo a chi ha proposto… Anche perché noi dovremmo approvare l’istituzione della Giornata regionale della costa, altrimenti inizio a chiedervi altri tipi di discorsi.
Un argomento che sta nell’Omnibus e viene riportato qui senza che nessuno sappia come, quando, perché, dove e che merita invece, così come concordo con i proponenti, e così come concordo con chi ha risposto, merita una discussione più approfondita, merita la discussione sull’utilizzo dei fondi FESR per i ripascimenti, per la difesa della nostra costa che, ripeto, ho ascoltato essere di 900 chilometri, quindi di essere ampia e non solo limitata ad un discorso legato alle dune ma a tutta la costa pugliese.
Ebbene, io chiedo ai proponenti di ritirare questo emendamento per portarlo in una discussione specifica dove tutti possiamo essere coscienti, avendo studiato gli argomenti e poterci confrontare sugli argomenti stessi con scienza, così come avete detto, e coscienza.
Per cui, la mia proposta è di ritirare questo emendamento, perché non ci dà l’opportunità di poter con coscienza votare questo emendamento per poi votare tutta la legge nel suo complesso, perché questo emendamento vale quanto una legge, forse anche di più di quella. E non c’entra nulla su quella su cui ci stavamo esprimendo.
Grazie. Quindi, chiedo eventualmente di ritirare o di mettere al voto.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente, assessore Piemontese.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Grazie, Presidente e colleghi.
Su questa norma, l’art. 66 del nostro assestamento di bilancio, nella scorsa estate, quindi con un ritardo di sei mesi, si è sviluppata una polemica, che ha avuto anche dei toni, dal mio punto di vista, esagerati e in alcuni casi anche grotteschi del tipo "la Puglia privatizza le dune", come se quella legge, che fu proposta da diversi colleghi di maggioranza, con il parere favorevole del Governo e del mio Assessorato, mio e degli uffici che l’avevano approfondito, fosse quasi una norma che volesse consentire la concessione delle dune ai privati, al fine di fare in modo che questi potessero piantare gli ombrelloni sulle dune, potessero realizzare manufatti, potessero mettere le tende e affittarle, potessero mettere bungalow sulle dune.
Questo nel polverone mediatico ha assunto una dimensione sballata rispetto alla realtà.
Su questo, che dissi pubblicamente, vorrei tornare, ma per ragioni di cronaca, perché quell’emendamento che fu proposto da diversi miei colleghi non aveva alcuna finalità di privatizzare le dune o di fare un favore ai privati concessionari, ma al contrario, invece, aveva come finalità di fondo quella di dire ai privati "non dovete prendervi solo la parte che produce utili, ricchezza, cioè la parte della spiaggia dove mettete ombrelloni, lettini e quant’altro; ma, se vi prendete la parte di spiaggia che vi porta i soldi, con quei soldi dovete tutelare e pulire anche la parte pubblica, le dune.
Sulle dune nulla si poteva fare prima di quella norma e nulla si può fare oggi, perché sulle dune non si può fare nulla di differente rispetto a quanto previsto dall’articolo 56 delle norme tecniche di attuazione del PPTR, che sono state lette ed esplicitate dal mio amico e collega Fabiano Amati e che io condivido, ragion per cui sulle dune non si può fare nulla, solo ed esclusivamente passerelle leggere. Okay?
Quindi, quello che io sto dicendo è avvalorato dal fatto che, dopo oltre un anno, siccome non porta alcun vantaggio ai privati in Puglia, nessun privato ha chiesto la concessione sulle dune, perché non è una cosa che va a vantaggio dei privati. È una cosa che va a vantaggio del pubblico, perché noi volevamo dire, con quella norma, ti devi occupare anche di pulire e manutenere le dune, sulle quali non puoi fare niente, perché vanno tutelate.
Questo era il concetto che veniva fuori da quella norma, ragion per cui io tutta una serie di valutazioni e di ragionamenti non li condivido. Dopodiché, però, Fabiano, sul punto, siccome la funzione amministrativa per una legge che voi avete approvato… Io non c’ero ancora, ero più piccolino. Non ero ancora presente nel Consiglio regionale. C’era lei, c’era il collega Pentassuglia, c’era il collega Rocco Palese, la collega Capone. Io non c’ero ancora, ma la funzione amministrativa… C’eri pure tu. C’era pure il collega De Leonardis. La funzione amministrativa è stata data ai Comuni. Quindi, sono i Comuni che hanno la funzione amministrativa su questo.
Io resto convinto di quella norma che abbiamo fatto.
Però c’è un dato. Siccome la Presidente dell’ANCI Puglia, dopo aver riunito i sindaci dei Comuni costieri mi ha inviato una nota e mi ha detto, sempre a riprova del fatto che non ci tengono i privati, quindi quella non era una norma a favore dei privati, mi ha detto, ce la possiamo vedere noi?
Ragione per cui, io ce l’ho qui, la condivido, credo che l’abbiate letta, ce ne possiamo occupare noi della manutenzione. L’hanno detto i Comuni. Se i Comuni costieri ritengono che sia utile e che sono nelle condizioni di manutenere le dune con le loro risorse, io sono favorevolissimo.
Perché, siccome la finalità della norma non era quella di avvantaggiare qualche privato, ma di tutelare l’interesse pubblico al mantenimento delle dune, e a richiedere a chi guadagna soldi sulla spiaggia di dedicare un pochino di quegli utili per la pulizia e la manutenzione delle dune. Perché ritenevamo che i Comuni non fossero, per le ragioni che lei diceva, di riuscire a occuparsi di tutte le dune. E siccome sono d’accordo, collega Amati, sul fatto che una Giunta poteva essere utile, cioè le superfici dunali non concorrono alla superficie minima per le concessioni demaniali, io questa la aggiungerei pure in questo istante, perché quella norma è una norma che tutela il pubblico. Chi pensa che da quella norma possa ottenere un vantaggio ai fini delle concessioni, ha sbagliato. Quindi, su questo non ci sono dubbi. Pertanto, se l’ANCI ritiene che hanno risorse a sufficienza e organizzazione sufficiente ai fini della manutenzione e pulizia delle dune… Lo hanno detto loro. Se lo hanno detto loro, noi problemi di sorta non ne abbiamo su questo ma, siccome io la penso come molti di voi, questa mi sembrava l’occasione per chiarire che qui non è che c’è qualcuno che è ambientalista e qualcun altro che vuole cementificare, privatizzare le dune. Qui c’è qualcuno che è pragmatico e dice che forse i Comuni non erano nelle condizioni di occuparsi della manutenzione delle dune e quindi diciamo anche ai concessionari che prendessero un po’ di risorse loro e si occupassero anche di manutenere le dune e chi no.
Se l’ANCI Puglia, come ha fatto, ha detto che sono nelle condizioni, dal mio punto di vista, siccome l’unica finalità è quella di tutelare il pubblico e di tutelare le dune… Dal nostro punto di vista, l’ANCI dice che sono nelle condizioni di farlo? A disposizione. Mi pare evidente che lei, che conosce il bilancio della Regione bene tanto quanto me, sa perfettamente che non è che stravolgiamo il bilancio per finanziare un qualcosa che loro hanno detto sono nelle condizioni di fare. Abbiamo messo delle risorse… Sì, abbiamo messo delle risorse. Pari a… Benissimo. Diciamo, 970 chilometri di coste… Sì, ho capito. I 100.000 euro su 970 chilometri di coste… Ne facciamo… Ne facciamo pochini, ma il concetto di fondo è questo.
Quindi, al netto della questione di metodo di cui parla il collega Tammacco, il quale dice… Ma è un’altra cosa. Sul merito della questione a me premeva chiarire nuovamente questo aspetto, dopodiché problemi di sorta non ce ne sono, ma io e il collega Casili siamo entrambi interessati alla tutela delle dune. Non c’è chi è più interessato e chi è meno interessato, siamo interessati uguali.
Chi ha presentato quell’emendamento, che poi è stato votato da tanti, anche dai colleghi di minoranza nell’assestamento, lo faceva proprio per tutelare le dune.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Vicepresidente.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Ventola.
Prego, ne ha facoltà.
Speaker : VENTOLA.
Presidente, grazie.
Noi abbiamo evitato, a parte il collega Picaro, di intervenire nella discussione di questa legge, perché per la verità ci sembrava dovesse durare due minuti la discussione. Eravamo tutti d’accordo, tutti i Gruppi sono intervenuti nel complimentarsi con i diversi Ammiragli, con Catino e altro.
Bene, perché inserire in una legge, che può essere veramente un punto di riferimento per tutta la Regione Puglia, ma soprattutto per le altre Regioni, altre questioni che sinceramente potrebbero avere nulla a che fare?
Nel senso che merita un’attenzione veramente precipua la discussione che c’è stata oggi. Perché se con un emendamento abbiamo inserito questa norma in assestamento e con un emendamento e un’altra legge lo togliamo, e nel mentre sono intervenuti i Comuni, le discussioni dell’assessore Maraschio, dei colleghi consiglieri, del collega Amati, merita veramente attenzione.
Per cui io sono per sostenere la proposta del collega Tammacco: togliamo questo emendamento. Invito i colleghi a ritirarlo e lo affrontiamo nelle Commissioni in maniera puntuale, come merita, e lasciamo che questa legge sia e venga approvata con lo spirito con la quale è stata adottata da tutti.
Perché altrimenti ci sarebbero dei voti che seppur nella discussione poi si tramuteranno in voti a favore o voti contrari su una legge che invece tutti abbiamo ritenuto essere indispensabile, urgente e approvarla pulita, così com’è.
Per cui, io invito i colleghi che hanno formulato questo emendamento a ritirarlo ed evitarci di avere delle votazioni diverse.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Ventola.
Non ho altri iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
Il Governo si è pronunciato con il Vicepresidente Piemontese La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 18, contrari 17.
L’emendamento è approvato.
Adesso passiamo all’articolo 4.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
Approvato all’unanimità.
Articolo 5, entrata in vigore.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
Approvato all’unanimità.
Adesso passiamo alla legge nel suo complesso.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
Approvato all’unanimità.
Votiamo per l’urgenza, per alzata di mano. Chi è favorevole? Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
Approvata all’unanimità anche l’urgenza.
Dobbiamo aggiungere il voto del consigliere Mennea, che è favorevole. Aggiungiamo il voto del consigliere Pagliaro.
Allora, passiamo alla legge n. 18, come dicevo. Adesso verifichiamo. Sono arrivati una serie di emendamenti su questa legge. Facciamo bene il controllo. Sono tutti aggiuntivi?
Sono tutti pubblicati? Gli emendamenti pervenuti sono tutti pubblicati…
Allora, passiamo alla relazione. Relaziona, Mauro Vizzino. Prego… Sì, prego, Presidente. Data per letta. Okay, ha chiesto di intervenire il consigliere Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
È possibile, per favore, descrivere gli emendamenti, perché io ho difficoltà nel collegamento. Quindi, non riesco a vedere. Nonostante la pubblicazione, non li leggo.
Speaker : PRESIDENTE.
Non appena arriviamo agli emendamenti, va bene. Adesso chiediamo di fare una copia alla dottoressa Del Giudice.
Va bene, allora, articolo 1, che è un articolo unico per ora, prima degli emendamenti.
Sono tutti aggiuntivi e sono caricati.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti? No. La votazione, consiglieri. Dovete votare.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
Approvato all’unanimità.
Adesso passiamo al primo emendamento presentato dall’assessore Palese. Chi altro… Allora, dall’assessore Palese e da me.
Proposta di modifica del comma 4 dell’articolo 12 della legge regionale n.9/2017: “Nelle strutture ambulatoriali residenziali e semiresidenziali le funzioni del responsabile sanitario sono svolte anche da un medico in possesso della specializzazione nella disciplina o disciplina equipollente, o affine, rispetto a quella della struttura, o da altro dirigente del ruolo sanitario specificamente individuato dalla disciplina di settore, ancorché in quiescenza, nei limiti di quanto disposto dal comma 8”.
Non ci sono interventi.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Emendamento n. 2: “Per far fronte all’attuale grave carenza di dirigenti medici, comunque fino al 31.12.2025, il limite di età massimo previsto per lo svolgimento della funzione di responsabile sanitario nelle strutture private accreditate è pari a settantadue anni. Il limite di età non si applica alle strutture autorizzate all’esercizio”. Emendamento Palese, Capone.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io volevo una spiegazione: qual è il motivo per il quale si escludono le strutture residenziali, le altre? Se c’è un problema di mancanza di medici, c’è per tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Palese per dare risposta.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie.
Per quelle accreditate, che sono elencate, si dà la possibilità, come da norma nazionale, fino al 31 dicembre 2025, fino a settantadue anni, il responsabile sanitario. Ovviamente, per quelle semplicemente autorizzate non vale questo limite. Non c’è il limite.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Ha votato favorevolmente anche il consigliere Di Gregorio.
Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 5 novembre 1991, n. 9, normativa concernente le nefropatie croniche. Terzo emendamento. Aggiunge 1-ter. Emendamento presentato dall’assessore Palese e da me.
Non ci sono iscritti a parlare. La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
Approvato all’unanimità.
Emendamento n. 4, Servizi di trasporto per utenti disabili a fini socioriabilitativi, della legge regionale 25 febbraio 2010, n. 4, che è sostituito dall’articolo 46: “Servizi di trasporto per utenti disabili a fini socioassistenziali”.
Emendamento presentato da Rocco Palese, dall’assessore Palese e da me.
Consigliere Tutolo, prego. Ha chiesto di intervenire, ne ha facoltà.
Speaker : TUTOLO.
Sì, grazie. Io ho qualche perplessità su questo emendamento e ne spiego la ragione: non sull’emendamento in sé, perché mi pare che questo qua venga fuori da diverse sentenze che hanno visto la Regione Puglia soccombere su, appunto, queste spese di trasporto non riconosciute, su chi deve metterci i soldi.
I Comuni anno probabilmente più difficoltà di qualunque altro ente a reperire risorse. Andare a dire mettete i soldi per questo servizio mi pare onestamente sconveniente, nel senso che non so se tutti i Comuni sono in grado di assicurarle quelle risorse, posto che, e lo sappiamo tutti quanti, è l’ente economicamente più debole.
Quindi, dare questo come dire compito ai Comuni. Credo che sia un modo per togliersi il problema e scaricarlo su altri. In alcuni casi, per alcuni Comuni parliamo di cifre importanti, non parliamo di cifre irrisorie. Quindi, per me andrebbe fatta una valutazione. Intanto andrebbero anche sentiti forse i Comuni, per capire se sono in grado di rispondere a questo tipo… Rispondere a questo tipo di compito che gli diamo.
Non gli stiamo regalando qualcosa, ma piuttosto aumentando gli oneri di spesa.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Palese. Prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie.
La norma si rende necessaria perché, in attuazione della legge nazionale n. 28/2000, che è quella sui servizi sociali, queste sono spese per il trasporto secondario nel contesto della parte sociale che vanno a carico delle risorse assegnate ai Piani locali di zona.
Se in Puglia la parte che riguarda i Piani locali di zona viene utilizzata per altre destinazioni, che, per carità, non metto in discussione, evidentemente c’è un problema serio, perché noi siamo ripetutamente censurati alla verifica del Ministero dell’economia e delle finanza come Regione Puglia perché non può essere utilizzato il Fondo sanitario nazionale e quello regionale. Quindi, sono spese che noi sosteniamo con un’indicazione di un’attuazione di legge totalmente sbagliata, che è datata 2010.
Noi poniamo questa correzione. Tuttavia, se è necessario che ci sia un ulteriore approfondimento ritornando in Commissione, io non sono per niente contrario. Ha ragione, il consigliere Tutolo, quando parla di contenziosi, ma i contenziosi poi sono in danno del bilancio regionale. Allora, qui il problema è abbastanza serio, perché la competenza esclusiva è dei Piani locali di zona. Quindi, verte questo. Ma se l’invito del Consiglio è quello di fare un ulteriore approfondimento, io ovviamente non mi sottraggo a un ulteriore approfondimento rispetto a questo tipo di valutazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
L’emendamento è rinviato a un ulteriore approfondimento.
Adesso abbiamo altri emendamenti. Emendamento 4.1, un emendamento. di modifica alla legge regionale n. 29/2017, che riguarda le funzioni dell’AReSS, firmato Palese, Pentassuglia ed altri.
Non so se volete illustrarlo o se procediamo al voto. È chiaro? Bene, procediamo al voto. No. Presidente Amati, prego.
Speaker : AMATI.
Grazie. Io sono d’accordo con gli emendamenti presentati dall’assessore Palese, però ho presentato un emendamento successivo che ha solo la funzione di specificare meglio una lettera introdotta dall’assessore Palese, cioè la lettera a) del comma terzo nuovo, e cioè quella della gestione delle procedure concorsuali e selettive uniche.
È chiaro che apprezzo l’emendamento presentato dall’assessore Palese, perché prova a mettere ordine in questa grande confusione di concorsi, che è uno dei motivi più imponenti delle inefficienze che registriamo all’interno delle strutture sanitarie. A questo si aggiunga che, purtroppo, nonostante su questo punto specifico la Giunta regionale più volte abbia dato delle indicazioni, le burocrazie sanitarie sono completamente insensibili rispetto a questa volontà. Naturalmente, se volete, possiamo approfondire l’argomento.
Credo, pertanto, che l’assessore Palese abbia opportunamente portato all’interno dell’AReSS con questa proposta le funzioni di reclutamento con procedure concorsuali uniche. Resta soltanto da aggiungere che il senso del nostro emendamento, quindi chiedo all’assessore Palese se egli vuole che quell’emendamento sia introdotto all’interno del suo emendamento oppure come emendamento autonomo in materia di gestione del personale, deriva proprio dalla necessità urgente di intervenire su questo argomento.
Vi faccio soltanto due esempi per intenderci. Vi faccio l’esempio della radiologia interventistica che riguarda Brindisi, Lecce e Taranto. Allo stato, l’assenza della radiologia interventistica a Brindisi sta causando, oltre che l’esposizione di cittadini della provincia di Brindisi al rischio morte, soprattutto per i casi non trasportabili, allo stesso tempo – basta chiedere ai direttori delle unità operative di radiologia interventistica di Taranto e Lecce – problemi notevoli sia a Taranto che a Lecce, per cui qualora il paziente arrivi da Brindisi da una parte e dall’altra loro non possono adempiere, perché hanno soltanto un angiografo, a queste funzioni.
Poi c’è tutta la questione delle terapie intensive neonatali, che in alcuni casi non sono unità di terapie intensive neonatali, ma sono delle semplici pediatrie, perché non hanno il personale adeguato a prendere in carico neonati con un peso inferiore ai trenta chilogrammi, che di solito è il parametro di tipo clinico per poter decidere o meno della necessità di un intervento intensivo.
Vi ho citato soltanto questi due casi.
Penso, quindi, che un intervento pronto e deciso da parte del Consiglio regionale, dando all’assessore e alla Giunta regionale questo strumento, possa riportare un minimo di ordine in una situazione in cui il predominio delle burocrazie sanitarie che non rispondono ai cittadini, perché i cittadini si rivolgono a noi, maggioranza e opposizione, sopra e sotto, a prescindere da tutto, questo è un elemento per sgominare un sistema che è fondato più su un sistema di potere, sull’organizzazione del potere, che non sull’organizzazione sanitaria.
Quindi, saluto con piacere l’emendamento dell’assessore Palese, che sosterrò, ma a questo, visto che stiamo prendendo quella strada, è giusto introdurre gli elementi di dettaglio che con il mio emendamento suggerisco alla vostra attenzione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Amati.
Assessore Palese, prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
Io ho letto l’emendamento, peraltro conosciamo l’impostazione dell’emendamento presentato dal Presidente Amati, e pongo un problema di gradualità. Attenzione, adesso stiamo facendo una proposta al Consiglio, che spero la approvi, che riguarda un ampliamento delle competenze e dei compiti dell’AReSS acché venga utilizzata come braccio operativo del dipartimento. In questo contesto i due aspetti cardine sono un supporto sulla base e sulla definizione dei fabbisogni sanitari di personale e anche delle autorizzazioni dei piani assunzionali da parte della Giunta regionale che fosse di supporto rispetto all’espletamento delle procedure, anche l’AReSS, in uno spirito che ricalca gli aspetti posti dal Presidente Amati.
L’altro elemento è che la Giunta regionale, entro trenta giorni, su istanza da parte del dipartimento, può assegnare all’AReSS un certo numero di istanze che sono pervenute, e onestamente c’è un ritardo notevolissimo rispetto all’autorizzazione all’esercizio e all’accreditamento di diverse strutture in base ai regolamenti regionali, perché ne facesse un apporto dal punto di vista tecnico-istruttorio, perché è chiaro che non può assolutamente deliberare.
Io non escludo che in un secondo momento, Presidente Amati, possa essere questo. Perché? Glielo spiego subito con grande trasparenza e senza nessun problema. Proprio per quello che ha detto lei. Perché vedo che all’interno del sistema immediatamente questa proposta formulata dal Presidente Amati sia troppo dirompente. Attenzione, noi dobbiamo avere un contesto di gradualità. Non è un fatto di contrarietà, perché immagino che possa essere fatto. Io non ho avuto problemi adesso a dire: benissimo, approfondiamo meglio in Commissione l’emendamento che riguardava la parte dei Piani locali di zona e del trasporto. La invito eventualmente a soprassedere un attimo. Poi, eventualmente in Consiglio lo possiamo sempre aggiungere in maniera specificata. Anche perché queste norme di dettaglio, Presidente Amati, potrebbero essere recuperate dalla Giunta regionale nella deliberazione che noi dobbiamo fare per dare attuazione a quanto previsto da questo articolo proposto oggi.
Io penso sia importante quello che lei suggerisce, quello che lei propone, ma ritengo che sia altrettanto importante avere un po’ di gradualità, fermo restando che sono sicuro che una parte di quanto proposto sarà ricoverato nella delibera, perché la delibera dovrà determinare una disciplina di questo dato.
Mi affido a questo tipo di valutazione da parte del Presidente Amati.
Speaker : PRESIDENTE.
Il Presidente Amati ha chiesto di intervenire. Prego.
Speaker : AMATI.
Io non ho problemi, nel senso che la disposizione che presentiamo oggi, che ha bisogno di una legge, non basta una delibera, è già contenuta, sia pure in parte, in una proposta di legge già depositata in Commissione sanità, che sarà esaminata, credo, nella prossima seduta. Almeno, il Presidente Vizzino ha assicurato che questo accadrà - peraltro, è sottoscritta anche dal Presidente Vizzino – sulla quale abbiamo anche conseguito, sia pure informalmente, il parere favorevole del Presidente Emiliano, anche perché è conforme a una delibera della Giunta regionale di due anni fa, di dicembre di due anni fa.
Da questo punto di vista, non ho timore che nella prossima riunione della Commissione Sanità l’argomento sia esaminato, per cui venga introdotto in quei termini, però, assessore, lei oggi compie un gesto dove prende un pezzettino di quell’argomento e ce lo propone.
Tenga conto che quello che lei scrive era già scritto in una serie di delibere che sono sempre state disattese. Io non so perché siano state disattese, perché l’idea che i concorsi dovessero essere concorsi unici regionali era già contenuta all’interno di alcune delibere.
Perché il mio problema dell’urgenza, visto che lei ha preso questa strada? Secondo me, l’inserimento in questo momento diventerebbe utilissimo per la sanità pubblica regionale. Noi non possiamo più attendere. Assessore, lei si rende conto, assieme a noi, che ogni giorno scontiamo problematiche che sono proprio relative a questa questione, cioè la questione che non riusciamo ad approfondire, a gestire, ad imporre un qualsiasi strumento che serva a garantire l’integrità delle unità operative.
Lei dice nella sua proposta che i concorsi per il reclutamento del personale devono essere unici. Lei, però, non dice, e lo dice il mio emendamento, che succede nelle procedure concorsuali attualmente in piedi. Per cui, per esempio, potrebbe accadere che non appena oggi si saprà che noi abbiamo approvato questa norma bandiranno sicuramente tutte le procedure concorsuali che hanno in animo per aggirare questa norma.
L’emendamento che dice? La fotografia è al 24 marzo 2024. Per cui, tutte le procedure che non sono state avviate al 24 marzo 2024, non l’entrata in vigore della norma, vengono gestite, come lei ha scritto, dall’AReSS.
Già esiste questo grande problema che lei non approfondisce. Per cui, c’è il rischio che la sua norma venga bypassata in questo modo. Inoltre, che cosa succede se un’attività concorsuale già espletata, eludendo la norma sul divieto della mobilità, ha preso il personale da una ASL e se l’è portato all’altra, scoprendo le unità operative di quelle ASL? Che succede? Non è scritto nulla, non si sa che cosa succede.
Questo è un problema. Assessore, io mi sono convinto di una cosa, non so lei, che noi o usiamo un atteggiamento risoluto in questa materia oppure non potremo fare più niente, perché l’apparato burocratico, se non usiamo risolutezza, è più forte di noi nel creare ostacoli, aggiramenti.
Noi abbiamo una dinamica di decisione molto più complessa. Per cui, io non ho nessun problema a rinviarla fra sette giorni, però, se non lo facciamo oggi, il sistema si adopererà per sabotare la sua norma e naturalmente senza nemmeno doverla impugnare nel sabotaggio dell’intero quadro normativo. Oggi lo possiamo fare in modo abbastanza risoluto e repentino. Lei penso che abbia compreso cosa voglio dirle.
Dopodiché, il mio unico problema sa qual è? Che noi ci occupiamo di tutto e con tutto il rispetto del tutto, però noi abbiamo il problema della sanità. So che questo non è l’argomento più interessante, ma per me è l’argomento più interessante.
È un argomento che vivo con ossessività. Per cui, rinviare significa probabilmente non dare tempo a chi di quel tempo ha bisogno per curarsi. Se rinviare significa che la radiologia interventistica si risolve fra venti giorni e magari fra quindici giorni c’è un caso che va governato, che facciamo?
Io non ho problemi, però non voglio essere assimilato, non vogliamo essere assimilati ai responsabili. Questo è il punto politico.
Lei mi chiede di rinviarlo, perché sta immaginando questo gradualismo. Ovviamente, non serve a niente, come lei sa benissimo, tutta questa prudenza. Lei è stato eccessivamente prudente. Sa che non succederà niente. Non succederà niente.
Le cose migliori sono successe perché il Consiglio regionale ha legiferato senza guardare in faccia a nessuno. Non succederà niente, però io non voglio avere sulla coscienza il fatto che non ci abbia provato. Siccome è stato lei che ha dato lo spunto a questa soluzione, io mi sono accodato. Non è stata nemmeno un’iniziativa autonoma. Mi sono accodato allo spunto che lei ha dato. Poi, che le devo dire? Vuole che io ritiri? Non c’è problema. Sta in Commissione Sanità. Fra due settimane la esamineremo. Però, secondo me, si metterà in moto un’attività di sabotaggio delle burocrazie sanitarie sia rispetto alla sua formula light che rispetto alla nostra formula più complessa. Faccia lei. Che cosa le devo dire? Io sto provando ad aiutarla in ogni modo, almeno secondo il mio punto di vista. Poi decida lei quello che vuole. Anche perché la responsabilità maggiore ce l’ha lei nei confronti dei cittadini di questa regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Amati.
Procediamo con il voto? Io non ho altri iscritti a parlare.
L’assessore sta vedendo un minuto l’emendamento e gli altri successivi.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Palese. Prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Ho consultato anche il Presidente. È vero che riguarda l’assessore, ma avere il conforto del Presidente non sta a me sottolinearlo come aspetto.
Direi al Presidente Amati i 15 giorni dell’ultimo capoverso di trasformarli in 30. C’è necessità. Adesso c’è anche la pausa pasquale. Se è così, approviamo anche questo in maniera distinta, quindi prima l’articolo aggiuntivo proposto da noi, dalla Giunta, e successivamente questo del collega Amati.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei, quindi, in qualità di proponente, chiede di votare l’emendamento 4/1 e poi di mettere al voto l’emendamento 4/2...
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
L’articolo aggiuntivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Essendo favorevole, ma con una correzione.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
La Giunta regionale può attribuire tutte le competenze entro 30 giorni. Nel precedentemente emendamento parliamo di 30 giorni. Quindi, per uniformare.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, all’ultimo comma sostituire le parole “entro 15 giorni dall’entrata in vigore” con “30 giorni”. È così, ho capito bene? Sì.
Mettiamo al voto l’emendamento 4/1.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Adesso passiamo al 4/2.
Non ho iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
Con quella modifica che abbiamo citato prima, cioè all’ultimo comma le parole “entro 15 giorni dall’entrata in vigore della presente legge” diventano “entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
È stato presentato un emendamento aggiuntivo, firmato da molti consiglieri: «Alla legge regionale 26 ottobre 2016, n. 29, dopo l’articolo 6 è aggiunto il seguente». Si tratta del Presidente della Commissione contro la criminalità organizzata, della Commissione speciale.
L’avete firmato tutti.
La votazione è aperta.
È stato caricato. È pubblico. Non ho capito qual è la vostra domanda.
Emendamento n. 5: “Al Presidente della Commissione è riconosciuta un’indennità di funzione parametrata all’indennità percepita dai Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione si provvede mediante imputazione (…) con la copertura finanziaria”.
È refertato e il referto è positivo.
Possiamo votare.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 24, favorevoli 23, astenuti 5, contrari 1.
È approvato a maggioranza.
Adesso c’è un emendamento presentato dal consigliere Gabellone. Riguarda le farmacie. È perfettamente conferente, però non ha referto tecnico. Non si può votare perché ha comunque un rilievo finanziario.
È stato presentato da poco, perciò non ha il referto tecnico.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gabellone. Prego.
Speaker : GABELLONE.
Non c’è necessità di copertura, perché nel bilancio è stata già prevista la spesa dei 50.000 euro. Il Dipartimento evidenzia la necessità in qualche modo di normare l’erogazione delle risorse e quindi ho fornito un’ipotesi di utilizzo delle risorse.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gabellone.
Da parte nostra non c’è nessun rilievo tecnico negativo, però il referto non c’è.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Palese. Ne ha facoltà.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie.
Un momento di attenzione, perché il tutto parte da una norma. Vicepresidente, le chiedo un po’ di attenzione. Occorre attenzione da parte di tutti. Un attimo di pazienza.
Il motivo è molto semplice. Quando è stato approvato il bilancio, è stato presentato un emendamento che è stato poi successivamente approvato con una dotazione finanziaria di 50.000 euro. Che cosa dice l’articolo in vigore? “Contributi in favore delle frazioni dei comuni della provincia di Lecce che garantiscono l’apertura di un ambulatorio medico di medicina generale”. Questo dice. Se il proponente di questo emendamento, approvato, che è legge in vigore, ha scritto al nostro dipartimento: perché state fermi nel non assegnare questi 50.000 euro? Ebbene, noi abbiamo risposto – l’ho firmata anch’io, insieme al direttore – dicendo: guarda, ci mancano comunque un po’ di criteri, vanno definiti i criteri per poterli distribuire. Adesso ha presentato un emendamento con cui stabilisce i criteri, ma è indirizzato solo alla provincia di Lecce, perché è la norma base che dice questo, che è stata approvata in Consiglio regionale con il bilancio della Regione. Quindi, qui non c’è problema di copertura finanziaria perché è quella, e non si discute. Si dice: dopo il comma 3 dell’articolo 77 della legge n. 37/2003 si aggiunge il comma 4, che sostanzialmente tira fuori i criteri per legge, che consentirebbero al dipartimento di far fronte all’attuazione di quanto già previsto dalla legge in bilancio, da quel comma, che alle frazioni dei comuni della provincia di Lecce vengono assegnate queste risorse in base a questi criteri. Si tratta di dare attuazione a qualcosa che è già stato deciso al momento dell’approvazione del bilancio.
Comprendo la portata di questa norma, che rappresenta un piccolo segnale nel contribuire al pagamento della locazione, ove un medico sia disponibile a svolgere attività ambulatoriale, un medico di medicina generale o un pediatra, in quel comune. Detto questo, alla prossima approvazione di una legge finanziaria, sarà l’assestamento e quant’altro, ritengo giusto e utile che questo emendamento, questa disposizione, partita in maniera sperimentale, possa essere estesa, giustamente secondo me, anche alle altre province, con pari dotazione finanziaria. Però, bisogna attendere questa estensione nonché la copertura finanziaria, che non ho dubbi che il Vicepresidente e assessore al bilancio provvederà ad assicurare. Però, al momento teniamo 50.000 euro con questa norma ferma per mancanza di criteri, c’è la possibilità di tirar fuori questi criteri.
Abbiamo già l’impegno dell’assessore al bilancio che altri 450.000 euro, perché le altre province vanno coperte, occorrono 250.000 euro per dare 50.000 euro a tutte le altre province, sarà nella prossima norma finanziaria, e sostanzialmente poi si seguirà la stessa scia di questo emendamento.
Io penso che sia corretto fare in questa maniera: procedere all’approvazione con l’impegno del Vicepresidente di mettere le altre risorse, pari a 250.000 euro, per far sì che anche le altre province abbiano la stessa opportunità. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Per stare nelle regole, noi, assessore, dalla sua parola e anche dalla parola del consigliere Gabellone, apprendiamo che i 50.000 euro stanziati con il bilancio non sono stati spesi. Questo emendamento, quindi, è perfettamente rispondente.
La verità, però, è che manca il referto tecnico della struttura. Per cui, che cosa succede? Che nessuno può attestare per iscritto che quei 50.000 euro non sono stati spesi. Io non ho difficoltà, nella maniera più assoluta, a credere alla vostra parola, però manca il referto tecnico. Come facciamo a metterlo a votazione? Fermo restando che basterebbe che l’Ufficio dicesse che quelle risorse ci sono, perché il capitolo c’è, solo che quel capitolo deve essere capiente. Chi ci assicura oggi che il capitolo non è capiente? Basterebbe che l’ufficio ce lo dicesse e noi questo lo metteremmo a votazione.
Diversamente, abbiamo questo problema. Se vuole fare una telefonata, se arriva nel frattempo, non lo so.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
La certezza ce la deve dare la struttura dell’Assessorato al bilancio, perché da lì risulta che non è stata impegnata questa risorsa.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Piemontese, vuole sentire lei qualcuno?
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Io posso dire che fino a cinque giorni fa non era impegnata.
Speaker : PRESIDENTE.
Noi le crediamo, però…
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Siamo stati noi a fare la comunicazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Sono le nostre parole. Serve il referto tecnico.
Queste risorse ci sono già nel bilancio, però.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Bisogna aggiungere 250.000 euro, che l’assessore al bilancio provvederà adesso a rimpinguare, in maniera tale che poi si estenderà anche alle altre province.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Gabellone, prego.
Speaker : GABELLONE.
Volevo solo far notare che, per carità, è giusto che ci sia… Questo era un progetto pilota. Detto questo, è evidente, ben venga che si estende a tutte le province della Puglia. Volevo far notare che il mio emendamento, a testimonianza del fatto che le somme non sono state spese, deriva da una nota dell’ufficio scritta per PEC e inviata per PEC, che dice che le risorse non si possono spendere perché mancano i criteri per poterle spendere. È l’ufficio che scrive. Dire che dobbiamo avere la certezza che non siano state spese, mi pare pleonastico, ultroneo. Che posso dire? È l’ufficio che ha scritto e da lì nasce la mia voce.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Piemontese.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Grazie.
Collega Gabellone, noi lo abbiamo coperto in bilancio, ragion per cui noi le risorse per le finalità che lei ha evidenziato le abbiamo messe nella legge di bilancio.
Nella definizione dei criteri di cui parla l’ufficio, magari sarebbe opportuno che la impostassero loro la questione. Se siamo nelle condizioni di fare questo per tutte le frazioni di tutti i comuni di tutta la Puglia e non solo della provincia di Lecce per questa roba…
Lo dobbiamo mettere per tutta la Puglia. Ragion per cui, nel prossimo veicolo legislativo che avremo subito dopo Pasqua lo mettiamo per tutti. Su questo manca il reperto. Quindi, la Segretaria generale e la Presidenza, giustamente, sul punto rilevano questa carenza. Nel prossimo veicolo legislativo fatto per tutta la Puglia lo copriamo per tutti.
Se per lei non è un problema, ritira lei l’emendamento e lo facciamo per tutta la Puglia nel prossimo veicolo legislativo. Noi abbiamo sempre mantenuto la parola, soprattutto tra di noi.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Benissimo. Va molto bene che il provvedimento venga esteso a tutte le frazioni della Puglia, perché è un’esigenza sempre più evidente.
Ritiro, quindi, l’emendamento con l’impegno di portarlo, con la copertura finanziaria necessaria per estendere la iniziativa a tutte le frazioni della Puglia, nella prossima seduta di Consiglio regionale. Grazie.
Presidente, l’emendamento è ritirato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
L’emendamento è ritirato in attesa di questa disposizione più generale per un prossimo provvedimento legislativo.
Adesso votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta. Votiamo, Presidente e Vicepresidente.
Abbiamo votato tutti? Dopo ci sono i debiti fuori bilancio, se attendete. È uno, a dire la verità, uno che è integrato con tutti gli altri.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità.
Per l’urgenza, chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Nessun contrario, nessun astenuto.
L’urgenza è approvata all’unanimità.
Non mi pare che ci siano i numeri per andare oltre, Eravamo ventinove. Non ce li abbiamo. Ci vogliono ventisei voti. Non ventisei presenze, ventisei voti.
Ci rivediamo alla prossima seduta. Ricordo a tutti che abbiamo convocato i prossimi Consigli per il 9 aprile per le mozioni e le interrogazioni e per il 23 aprile per le leggi.
Arrivederci e buona Pasqua a tutti.