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C.R. Puglia 13.02.2024
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Speaker : PRESIDENTE.
(Segue inno nazionale) Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe, cari colleghi.
Diamo per approvato il verbale della scorsa seduta.
Hanno chiesto congedo i colleghi Cera, De Leonardis e Metallo.
È pervenuta risposta scritta alla seguente interrogazione Picaro “Disagi e criticità trasporto pubblico locale nella tratta Casamassima-Turi-Conversano”.
Passo la parola al collega, Vicepresidente Casili per la lettura della presentazione alle Commissioni.
Speaker : CASILI.
Sono state assegnate alle Commissioni: I Commissione disegno di legge n. 1 del 31.1.2024 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio”; disegno di legge n. 2 del 31.1.2024, sempre relativo ai debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 3 del 31.1.2024; disegno di legge n. 4 del 31.1.2024; disegno di legge n. 5 del 31.1.2024; n. 6 del 31.1.2024; disegno di legge n. 7 del 31.1.2024 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”.
In IV Commissione è pervenuta la proposta di legge a firma del consigliere Pagliaro ed altri “Misure a sostegno della stampa e delle edicole” e mozioni presentate.
Interrogazione Splendido “Emergenza cinghiali in Puglia: incidenti e aggressioni alla popolazione”; Splendido “Criticità e perdita di servizi presso l’ospedale di Lucera”; Splendido “Sospensione dei fondi per le famiglie con bambini affetti da malattie rare”; Splendido “Limitazioni illegittime dei pagamenti in contanti presso l’ASL di Foggia e costi elevati per il Numero Verde”; Tutolo “Distribuzione risorse ‘abbattimento liste di attesa’ per Provincia”.
Mentre, per le mozioni: Lopalco, Bruno ed altri “Condizioni di detenzione di Ilaria Salis in Ungheria”; Scalera “Protesta mondo agricolo”.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo alle comunicazioni e all’ordine del giorno.
Gentilissimi colleghi e gentilissime colleghe, l’articolo 119 della nostra Costituzione, come sapete, sancisce l’istituzione, da parte dello Stato, di un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
Io vorrei aggiornarvi in merito ad un’iniziativa che abbiamo assunto nell’ambito della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali proprio in merito alla decisione del Governo di ridurre nella nuova legge di bilancio il fondo di perequazione di oltre 3,5 miliardi di euro.
Il fondo infatti passa da 4,4 ad appena 800 milioni di euro. Penalizzate sono, all’evidenza, tutte le Regioni del Mezzogiorno, che hanno una minore capacità fiscale, quindi hanno un maggiore PIL.
Brevemente ricordo che il Fondo è stato istituito nel 2009 per finanziare la realizzazione delle infrastrutture necessarie a colmare il deficit di servizi forniti ai cittadini e alle imprese, appianando i divari tra le diverse aree del Paese.
Per queste ragioni, dopo la mia richiesta fatta insieme ai Presidenti dei Consigli regionali della Campania, della Toscana e dell’Emilia-Romagna, il Presidente della Conferenza, Roberto Ciambetti, ha assunto l’iniziativa di concordare un incontro con i Ministri competenti e con il Governo per discutere sull’integrazione del fondo, quindi sul ripristino delle risorse.
Devo dire che nell’ambito del nostro incontro anche altre Regioni, non solo per appartenenza politica, ma anche oltre, anche di altri territori hanno manifestato la necessità di intervenire su questo punto. Quindi, siamo in attesa ora che ci venga comunicata la data.
L’integrazione del fondo è assolutamente necessaria per garantire infrastrutture e a sua volta servizi ai territori, soprattutto del Mezzogiorno. Il divario tra il Nord e il Sud viene quotidianamente raccontato sulle cronache nazionali e locali, e lo dicono i rapporti di Bankitalia e di SVIMEZ. Chiaramente, meno infrastrutture significa meno servizi.
Vi terrò aggiornati rispetto all’incontro, anche perché sono convinta che questo è un interesse comune, quindi vi parteciperò in Conferenza dei Capigruppo e nei prossimi Consigli l’esito degli incontri che ci saranno, sperando che questi incontri siano anche rapidi, oltre che effettivamente conclusivi (o concludenti).
Abbiamo tenuto poi, lo dico per i consiglieri che non hanno partecipato, un incontro, stamattina, con gli agricoltori che sono venuti qui con i loro trattori, hanno mandato una delegazione a parlare con noi. Eravamo presenti, insieme a molti Capigruppo, io è l’assessore Pentassuglia, e poi anche il Presidente Emiliano. Si sono aggiunti anche alcuni consiglieri di tutte le parti politiche, e credo che si sia fatto un buon lavoro, innanzitutto in termini di ascolto.
Ringrazio l’assessore Pentassuglia per aver fornito tante delle risposte alle istanze che venivano presentate. Il Presidente si è assunto l’incarico di costruire con i cittadini presenti anche un tavolo per poter interloquire con loro e dare dettagli più precisi rispetto alle loro istanze, raccogliendole e costruendo con loro anche un dialogo diretto.
D’altra parte, tutti ci siamo mostrati non solo disponibili all’ascolto, ma anche a trovare in Consiglio regionale, e Presidente e assessore anche in Giunta, quelle soluzioni che oggettivamente rientrano nella competenza nostra, oltre che quelle altre prospettive che possono delinearsi attraverso l’interlocuzione con il Governo e con i parlamentari europei, perché tante istanze non erano di competenza della Regione, ma richiedevano semmai uno stimolo, un’attenzione della Regione verso le altre Istituzioni.
Adesso proseguiamo con l’ordine del giorno.
Dovevamo votare sulla mozione. Il voto ci aveva fatto vedere la mancanza del numero legale e perciò ci siamo aggiornati.
Quindi, votiamo sulla mozione, prima firmataria Lucia Parchitelli ed altri. Presidente Tutolo, ha chiesto di intervenire? Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Come già dicevo la scorsa volta, sono assolutamente d’accordo su questa mozione, quindi voterò favorevolmente. Voglio però proporre un emendamento a questa mozione: praticamente, aggiungerei un punto, e l’ho preparato…
Speaker : PRESIDENTE.
Prima di descriverlo, però, noi siamo in fase di voto. Cioè, l’altra volta eravamo in fase di voto, quindi l’emendamento purtroppo non può essere accolto.
Speaker : TUTOLO.
Non credo che sia così, Presidente, chiedo scusa se insisto.
Io credo che la venuta meno del numero legale riapra la discussione sul punto. Non credo che sia normale ripartire direttamente dal voto, non credo che il Regolamento preveda questo, quindi chiedo di verificare il Regolamento e quello che prevede il Regolamento, perché…
Speaker : PRESIDENTE.
Chiediamo subito al Segretario generale del Consiglio.
Speaker : TUTOLO.
Se prevede questo, per amor del cielo, nulla quaestio. Ma io credo che si possa ricominciare dalla discussione, perché è venuto meno il numero legale su quell’argomento e vorrei proporre un emendamento a mio avviso migliorativo. Però, ovviamente, poi ognuno è libero di votare come meglio crede.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo che sento il Segretario generale.
Siccome si è interrotta sul voto, la riunione, la dottoressa Gattulli dice che si deve ricominciare dal voto, consigliere Tutolo. Si è sempre fatto così, peraltro, sembra… Non ha il microfono.
Speaker : TUTOLO.
Se si è fatto sempre così, per amor del cielo, nulla quaestio. Io però vorrei che fosse letta la parte regolamentare che dice… Voglio capire cosa dice quella parte del regolamento, perché se dice che si ricomincia da quel punto, significa che è da quel punto iscritto all’ordine del giorno, non dal momento della votazione piuttosto che… Non credo che sia…
Speaker : PRESIDENTE.
È una questione proprio formale, quindi non decido sulla base di una mia interpretazione…
Speaker : TUTOLO.
Esattamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, gli uffici.
Prego. Do la parola alla dottoressa Gattulli.
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
Dice, l’articolo 53, al secondo comma: “cominciata la votazione non è più concessa la parola fino alla proclamazione del voto, salvo che per un richiamo alle disposizioni del Regolamento relative all’esecuzione della votazione in corso”.
Speaker : PRESIDENTE.
Cioè, quando la votazione non è corretta, sostanzialmente.
Speaker : TUTOLO.
Io vorrei che mi fosse letta la parte di Regolamento dove si dice che “venuto meno il numero legale, la seduta successiva”… Si riparte, credo che ci sia questo.
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
Ma in riferimento al [...] quello che succede una volta che è venuto meno il numero legale è questo: noi ci siamo interrotti sulla votazione perché è venuto meno il numero legale e si riparte dalla votazione.
Speaker : TUTOLO.
Quindi, non c’è un punto che descrive cosa succede se manca il numero legale? Io credo di sì, credo che ci debba essere nel Regolamento che quando manca il numero legale si ricomincia dallo stesso punto in cui è venuto meno. Non credo che sia quello il… Vado a memoria, però posso sbagliare.
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
L’articolo 34 recita “se il Consiglio non è in numero legale il Presidente può rinviare la seduta ad altra ora dello stesso giorno con un intervallo di tempo non minore di un’ora, oppure scioglierla. In quest’ultimo caso, il Consiglio si intende convocato senz’altro per il prossimo giorno feriale, all’ora medesima del giorno precedente, salva diretta disposizione del Presidente”.
Speaker : TUTOLO.
Quindi?
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
Se mettiamo insieme le due norme…
Speaker : TUTOLO.
L’ultima…?
No, non mettiamo insieme le due norme. Cosa dice l’ultima parte di quell’articolo?
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
“Salva diversa disposizione del Presidente sulla convocazione”.
Speaker : TUTOLO.
No, nella parte…
Speaker : PRESIDENTE.
No, è così.
Speaker : TUTOLO.
Nella parte in cui dice “si ricomincia”…
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
Consigliere, lei può leggere, il Regolamento è pubblico, lo può anche leggere.
Speaker : TUTOLO.
Nella parte in cui si dice “si ricomincia” specificatamente.
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
Lo rileggo…
Speaker : TUTOLO.
La parte finale.
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
“Se il Consiglio non è in numero legale, il Presidente può rinviare la seduta ad altra ora dello stesso giorno, con un intervallo di tempo non minore di un’ora, oppure scioglierla. In quest’ultimo caso, il Consiglio si intende convocato senz’altro per il prossimo giorno feriale, all’ora medesima del giorno precedente, salva diretta disposizione del Presidente”.
Speaker : TUTOLO.
Quindi, dal punto precedente.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sì. Ma c’è…
Speaker : TUTOLO.
Non dalla votazione.
Speaker : PRESIDENTE.
No, però c’è l’altra norma che dice dal voto, vanno messe insieme…
Speaker : TUTOLO.
No, non vanno messe insieme, Presidente, chiedo scusa.
Speaker : PRESIDENTE.
L’interpretazione del Regolamento va integrata.
Speaker : TUTOLO.
No, no, no, chiedo scusa, Presidente, io non voglio essere…
Speaker : PRESIDENTE.
Ma soprattutto non possiamo determinare una discussione…
Speaker : TUTOLO.
Presidente, mi permetta di dire che lo sta interpretando in maniera pessima, quel Regolamento.
C’è un punto dove si parla del momento in cui si è in votazione, e chiaramente è da intendersi, ma mi pare veramente l’emendare, e io non sono un pozzo di scienza, ma ci arrivo, fino a là, se noi oggi in Aula arriviamo nel momento della votazione è chiaro che non possiamo ripartire da zero. Questo dice quell’articolo.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi: se l’Ufficio legislativo con il Segretario generale interpreta in questo modo, la prego di attenersi, consigliere Tutolo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tammacco? No, non ha chiesto di intervenire.
Speaker : TUTOLO.
A me sembra un’interpretazione veramente molto…
Speaker : PRESIDENTE.
È legittimo. È legittimo che lei la pensi diversamente, ma noi dobbiamo attenerci.
Quindi, la votazione è aperta sul punto n. 1.
Dobbiamo aggiungere il voto favorevole del Presidente Campo e anche quello del consigliere Scalera.
La votazione è chiusa.
Presenti 23, votanti 16, favorevoli 16, astenuti 7. Manca il numero legale. Dobbiamo aggiornarci tra… Il consigliere Stellato dice che non funzionava proprio il microfono. Sono quattro in più.
Va bene, rinnoviamo la votazione.
La votazione è aperta. Però adesso, consigliere Scalera, la prego, si accomodi, votiamo tutti in maniera ordinata. Abbiamo votato tutti? Prego, assessore Leo.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 5.
La mozione è approvata.
Adesso passiamo alla mozione n. 2.
La mozione n. 2 aveva visto esaurita la discussione, era quella presentata da Massimiliano Stellato. Poi l’avevamo rinviata per il voto. Ora dobbiamo votare.
La votazione è aperta.
Il parere del Governo era favorevole, con indicazione all’ANCI Puglia. Aveva detto che avrebbe segnalato questo tema all’ANCI Puglia. certo.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvata all’unanimità.
Adesso abbiamo un ciclo di tre mozioni sullo stesso argomento, presentate da Marco Galante, Vincenzo Di Gregorio, da me, Grazia Di Bari, Marco Galante, Cristian Casili e Donato Metallo, tutte in merito al riconoscimento della vulvodinia o sindrome vulvovestibolare come malattia invalidante e alla neuropatia del pudendo, endometriosi, adenomiosi e fibromialgia come malattie croniche invalidanti.
Consigliere Galante, vuole illustrarla lei, anche a nome nostro, che abbiamo firmato le altre? Prego.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Questa è una mozione – è arrivata l’assessore Barone, che ringrazio – rispetto a cui è trasversale la richiesta di impegno al Governo che possa far rientrare questa patologia molto invalidante per le donne. Purtroppo i percorsi sono disomogenei in tutta Italia per quanto riguarda l’endometriosi e le altre patologie e più che altro non riguardano tutti gli stadi, tutti i livelli.
È una malattia poco conosciuta, purtroppo, e sappiamo benissimo anche che è molto discriminante dal punto di vista sociale, dal punto di vista lavorativo, dal punto di vista anche degli affetti familiari. Naturalmente il voto unanime sarebbe importante per poter dare più forza a questa richiesta al Governo di intervenire.
Sono diversi i tavoli aperti. La stessa Regione Puglia si è più volte battuta perché venisse riconosciuta anche questa patologia della vulvodinia. Quindi, Presidente, io credo che ognuno di noi possa rappresentare questa richiesta e credo che sia importante, anche come Regione essere uniti nella richiesta al Governo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Galante.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Presidente, preannuncio brevemente il mio voto favorevole e chiedo l’autorizzazione ai proponenti di poter firmare anch’io tutte e tre le mozioni, perché mi trovo perfettamente d’accordo. Tutto qui.
Speaker : PRESIDENTE.
Per me non c’è problema, ma credo per nessuno.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Il consigliere Picaro ha chiesto di intervenire.
Speaker : PICARO.
Grazie.
Io volevo, oltre che esprimere il parere favorevole a questa mozione, informare il Consiglio regionale che ho depositato due proposte di legge, una sull’endometriosi e l’altra sulla fibromialgia, che hanno già avuto un parere tecnico favorevole, che andrebbero a legittimare questo percorso a livello regionale, cosa che hanno già fatto altre Regioni, su cui auspico che si possa accelerare la presentazione in quest’Aula di queste due proposte di legge, che andrebbero a coinvolgere le associazioni di volontariato, andrebbero a istituire un registro specifico per poter interloquire con l’Organo regionale, prevedrebbero la possibilità di esentare dal ticket coloro i quali hanno queste malattie croniche invalidanti.
Quindi, al di là della semplice mozione che impegnerebbe il Governo ad attivarsi in tal senso, abbiamo a disposizione due proposte di legge che sono pronte, che hanno il parere – lo ripeto – favorevole e che, quindi, andrebbero a legittimare concretamente, non con una semplice mozione, che – lo ripeto – per me sarà motivo di voto favorevole, il percorso regionale, cosa che hanno già fatto le altre Regioni.
Presidente, mi rivolgo a lei in particolar modo, auspico che si possa dare priorità e rilevanza a queste due proposte di legge, in maniera tale che concretamente diamo un risultato a tutte queste donne affette da queste malattie.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Il 27 gennaio faremo un Consiglio regionale sia sulle mozioni sia sulle leggi. Quindi, abbiamo previsto un Consiglio misto, perché abbiamo molte mozioni da smaltire, ma abbiamo anche delle leggi urgenti, segnalate da più colleghi.
Approfitto di questo momento per aggiungere una decisione che abbiamo assunto. Poiché ci sono alcune mozioni che oggettivamente sono urgenti, ma per l’esame in Consiglio attendono da molto tempo, abbiamo pensato di fare una delibera, con l’Ufficio di Presidenza, in totale intesa con la Conferenza dei Capigruppo, in maniera tale che sia l’Ufficio di Presidenza, valutate le mozioni presentate come urgenti, con allegata una relazione che ne definisce l’urgenza, a segnalare alla Conferenza dei Capigruppo le mozioni urgenti, in maniera tale che queste abbiano la priorità e quindi, essendo oggettivamente necessario discuterle quanto prima possibile, vengano poste all’ordine del giorno in maniera da essere discusse secondo il loro ordine di urgenza.
Dico a tutti i consiglieri che è stata una decisione assunta oggi.
Prego, consigliere Picaro.
Speaker : PICARO.
Grazie, Presidente. Grazie per il suo intervento. Ma a questo punto, data la sensibilità del Consiglio regionale e dato quello che ho detto precedentemente, che c’è l’ATN positiva, chiedo, ai sensi dell’ex articolo 17, di poter prevedere queste due proposte di legge nel prossimo Consiglio, in maniera tale che celermente diamo anche un seguito concreto e normativo alla mozione presentata.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, non sono state discusse in Commissione queste proposte di legge?
Speaker : PICARO.
No, perché si aspettava questo parere. Poi, come lei ben sa, le Commissioni hanno subìto un “fermo biologico”. Quindi, date l’importanza e la rilevanza di queste due proposte di legge, le chiedo di poterle inserire, ai sensi dell’ex articolo 17, nel prossimo Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Mi farà una richiesta scritta.
Speaker : PICARO.
Assolutamente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire di nuovo il consigliere Galante. Prego.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Al collega Picaro vorrei dire che questa non è una semplice mozione, per il fatto che devono rientrare nei LEA, collega. La vulvodinia non è nei LEA. Fare una legge per far entrare la vulvodinia nei LEA è difficile. Peraltro, con i problemi anche di equilibri economici che deve rispettare la Regione è difficile poterli finanziare.
Speaker : PRESIDENTE.
Sarebbe incostituzionale.
Speaker : GALANTE.
Io, perciò, dicevo che è importante avere l’unanimità su questa mozione e farci tutti portavoce di questa richiesta da parte delle donne pugliesi, rappresentate dalle varie associazioni, nel far inserire non solo la vulvodinia, ma anche i diversi stadi, perché solo lo stadio terzo e quarto dell’endometriosi sono riconosciuti dai LEA, ma sappiamo benissimo che anche il primo e il secondo hanno tantissime difficoltà. Perciò, io non la reputerei una semplice mozione, ma ci vuole proprio questo impegno. Tra l’altro, la Regione Puglia si è dotata di una legge, di un registro e di un osservatorio, che al massimo noi dovremmo implementare.
Però era questa la richiesta di unanimità e di forza da dare a questa mozione, per poter poi mettere in condizione anche di finanziare, cioè di aumentare il fondo sanitario per quanto riguarda queste patologie.
Mi permetto solo di dire questo: cioè, di non ritenerla una semplice mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Galante.
Io aggiungo non solo che non è una semplice mozione, ma c’è un problema: i LEA non li definiamo noi. C’è già un percorso che stanno facendo alcuni disegni di legge presentati presso il Parlamento per la classificazione di queste patologie all’interno dei LEA.
Se non interviene prima questa classificazione, qualsiasi nostro provvedimento legislativo sarà impugnato davanti alla Corte costituzionale, quindi sarà come se non l’avessimo fatto.
Prego, consigliere Picaro.
Speaker : PICARO.
Con l’affermazione semplice, intendevo dire, all’istituto della mozione, non di certo al contenuto, che condivido assolutamente, consigliere Galante, non volevo assolutamente mettere… Rispetto, semplice, alla mozione, a due proposte di legge che, tengo a ribadire, invece, hanno l’analisi tecnica favorevole anche sotto l’aspetto finanziario, per quanto riguarda l’endometriosi e la fibromialgia. Quindi, va proprio nella direzione di quanto si sta cercando di presentare come mozione.
Presidente, rispetto al percorso dei LEA, tengo ancora una volta a ribadire, lo rammento a me stesso, che già hanno legiferato delle Regioni, nello specifico la Regione Marche e la Regione Valle d’Aosta. Questo significherebbe poter concedere l’esenzione ticket a coloro i quali sono affetti da queste due patologie croniche. È solo un modo per rimarcare quanto detto, è solo un modo per essere concretamente operativi come Regione Puglia, atteso che ci sono queste due proposte di legge che hanno i pareri favorevoli sotto tutti gli aspetti, quindi noi siamo nelle condizioni di poter legiferare.
Lo hanno già fatto altre Regioni. Facciamolo anche noi, di concerto e di pari passo con questa mozione importantissima, ma che concretamente non entra nell’ambito delle specifiche patologie, dando l’opportunità di creare un registro, di coinvolgere le associazioni, di prevedere le esenzioni ticket.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, grazie, grazie. Quindi, non era esclusiva o escludente, ma era integrata, la proposta di legge, con le mozioni.
Finita la discussione, votiamo separatamente sulle tre mozioni che rimangono separate per qualche distinzione che hanno tra loro.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa… Consigliere Picaro, aggiungiamo il voto del consigliere Picaro.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
La mozione è approvata all’unanimità.
Votiamo le altre.
Votiamo adesso per la mozione n. 4.
La votazione è aperta. Votiamo. Assessore Stea, giusto in tempo.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
La mozione è approvata all’unanimità.
Mozione n. 5.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
La mozione è approvata all’unanimità.
Adesso abbiamo la mozione a firma Stefano Lacatena. Manca anche l’assessore Palese per il parere del Governo. Forse è meglio… Sempre capita… Ah no, è la n. 12, l’avevo cancellata.
La mozione n. 6 è sostituita dalla mozione n. 12. Quindi, la mozione n. 6 passa dopo.
Per la mozione n. 12 dobbiamo aspettare l’assessore Palese che sta ricevendo delle associazioni nell’Assessorato e verrà. Anche questa la spostiamo all’ora che viene l’assessore Palese.
Acquisto crediti fiscali… Questo è Piemontese, Michele Picaro.
Scusa, assessore Delli Noci, è per Piemontese “Acquisto crediti fiscali”? O tua? Cancellata.
Prego, consigliere Picaro.
Speaker : PICARO.
Premesso che è stata superata perché c’è stata una proposta di legge approvata in Consiglio regionale, però colgo l’occasione per invitare la Giunta a darci delle notizie su cosa è stato fatto, sugli aspetti procedurali, su tutte le modalità con le quali quella legge avrebbe dovuto dare delle risposte a tutti coloro i quali avevano i crediti incagliati.
Ad oggi, non mi risulta che in tal senso ci siano state delle azioni concrete, quindi chiedo alla Giunta di avere notizie e contezza, soprattutto su quali sono i passi successivi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Picaro, attendiamo una risposta da parte delle persone competenti al ramo.
“Medicina generale pugliese” la dobbiamo fare dopo, appena arriva l’assessore Palese.
“Mobility manager”, c’è l’assessora Maurodinoia. Consigliere Perrini, prego: Mobility manager”, consigliere Perrini.
L’assessore Delli Noci interviene sull’acquisto crediti fiscali.
Alla domanda del consigliere Picaro, prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Ho appena fatto una verifica con la Presidenza, direttamente col segretario generale Venneri, che sta seguendo l’iniziativa. È in pubblicazione, dovrebbe uscire in una settimana.
Comunque, terremo aggiornato il Consiglio. Non appena viene pubblicato il bando, magari farò in modo che venga diffuso ad ogni consigliere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Anche per la mozione su “Malattia Lafora” dobbiamo aspettare l’assessore Palese. “Salario minimo”… Ma c’era l’assessore Leo. Scusate, potete…?
Passiamo alla mozione la n. 10 “Mobility manager in tutti i Comuni della Puglia”.
Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
La mozione riguarda una figura specializzata che bisogna mettere all’interno di questi enti. Considerate che il tema della mobilità sostenibile risulta essere in linea con le linee programmatiche statali e regionali, nell’interesse della tutela della salute e dell’ambiente, col fine di ridurre l’inquinamento.
La Regione Puglia ha stanziato risorse per la redazione di piani urbani di mobilità sostenibile anche per i Comuni sotto i 100.000 abitanti. Al fine dell’attuazione dei piani risulta necessaria la figure del mobility manager anche nei Comuni al di sotto dei 50.000 abitanti e sotto i 100 dipendenti per l’ente.
La figura nel mobility è una figura con funzioni di supporto professionale continuativo [...] di decisioni, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali e mobilità sostenibile.
Tanto premesso e considerato, si impegna il Presidente della Giunta regionale a provvedere all’istituzione del mobility manager in ogni Comune della Puglia.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Assessora Maurodinoia.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie, Presidente.
Purtroppo, il parere del Governo è negativo rispetto a questa mozione, perché ovviamente non compete alla Regione assicurare l’istituzione del mobility manager in ogni Comune della Puglia, tantomeno prevedere lo stanziamento di risorse per l’istituzione di detta figura.
Ciò non vieta però ai Comuni di munirsi di mobility manager, indipendentemente dalla legge nazionale che lo prevede, e ovviamente con il proprio bilancio di poter provvedere anche a questa figura.
Il fatto che la Regione abbia stanziato delle risorse… Voglio distinguere perché il mobility manager si occupa del piano spostamento casa-lavoro, ed è quello il piano che va a redigere quando viene inviato in un ente; mentre il PUMS, che è stato finanziato, e abbiamo dato degli aiuti ai Comuni, ovviamente è il piano della mobilità sostenibile, ma non significa che può essere utilizzato dal Comune previa istituzione della figura del mobility manager. In questo caso, però, il parere è negativo perché ovviamente non compete alla Regione prevedere l’istituzione del mobility manager all’interno degli enti che abbiano un numero di abitanti inferiore ai 50.000.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora.
Non ci sono altri iscritti a parlare.
La votazione è aperta, con il parere contrario dell’assessora. Votiamo.
La votazione è chiusa. Abbiamo aggiustato lo schermo.
Pesenti 31, votanti 31, favorevoli 13, contrari 18.
La mozione non è approvata.
Adesso abbiamo l’assessore Palese.
Assessore, che facciamo?
Discutiamo prima quella sul salario minimo, la mozione n. 13… L’assessore Palese ha chiesto di aspettare un momento. Un momento e le facciamo.
Pierluigi Lopalco, prego.
Speaker : LOPALCO.
Saremo assolutamente brevi con la presentazione di questa mozione. Chiaramente, questa mozione è stata presentata da tutti i componenti della maggioranza in un momento in cui questo tema era in discussione al Parlamento. Ricorderete qualche mese fa, era un tema caldo che è stato in qualche maniera frettolosamente accantonato dal Governo, adducendo alcune motivazioni del tipo che non è necessario, che comunque la trattazione di questo tema si fa in sede di negoziazione con i sindacati, eccetera.
Noi invece reputiamo che questo sia un principio ineludibile, soprattutto in un momento in cui l’impoverimento della classe media, quindi l’impoverimento non di chi non lavora, ma l’impoverimento di chi lavora sta diventando un problema sociale, secondo me sancire il diritto ad avere un lavoro pagato in maniera dignitosa sia qualcosa a cui non possiamo assolutamente rinunciare.
Un salario minimo esiste in quasi tutti i Paesi europei con economie avanzate. Non vedo perché anche l’Italia non dovrebbe fare un passo avanti in questa direzione. Quindi, invito i colleghi del Consiglio a dare un segnale in una direzione di equità e soprattutto di contrasto all’impoverimento della classe media.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Lopalco.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Splendido. Prego.
Speaker : SPLENDIDO.
Presidente, brevemente, non voglio neanche entrare nel merito perché se no sarei troppo lungo, ma voglio porre una domanda al professor Lopalco: come mai con tanti anni di governo di centrosinistra nessuno si è preoccupato di approvate tali norme, e solo adesso che vi è il centrodestra al Governo ci si ricorda dell’importanza dei lavoratori? Semplicemente questo: perché non è stato fatto questo quando comandavate voi e adesso lo volete proporre a noi. È una domanda elementare, ma credo che meriti una risposta.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lopalco. Prego.
Speaker : LOPALCO.
La mia risposta è abbastanza breve. Ovviamente io non voglio entrare nei dettagli di un complicato dibattito politico, che capiamo bene in questo momento lascia il tempo che trova. Quello che io posso dire è molto semplice. In questo momento storico questa battaglia ha un senso, un senso che magari era meno pregnante in un momento in cui l’inflazione non galoppava, in un momento in cui il costo della vita era più accettabile, in un momento in cui non esistevano tutte quelle crisi politiche e sociali internazionali che hanno portato, ripeto, negli ultimi tempi, basti pensare al caro-bollette, ad un impoverimento serio di tanti, tanti lavoratori.
Collega, non la butterei tanto sul discorso “perché non l’abbiamo fatto noi, perché adesso lo dovete fare voi”. In questo momento abbiamo un Governo che ha sicuramente la patata bollente di risolvere un problema di equità sociale, equità sociale che sta esplodendo, quindi bisogna decidere in quale maniera riuscire a risolvere questo problema.
Io credo che cercare di dare dignità a tutti i lavoratori con un minimo salariale possa essere un bel segnale, appunto, nella direzione dell’equità.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Reinterviene il consigliere Splendido? Prego.
Speaker : SPLENDIDO.
In realtà, professor Lopalco, è lei che l’ha buttata in politica quando dice che il Governo non l’ha approvato, quasi colpevolizzando lo stesso. Tant’è che mi sono limitato a parlare soltanto di questo.
Non sono comunque d’accordo con lei – ovviamente è un’opinione personale – quando dice che il momento storico è diverso rispetto ad allora. In realtà, credo sia anche migliore, perché tutti gli indici sono positivi. Se si va a vedere quello che sta accadendo, si può notare che stiamo crescendo. Quindi, l’Italia sta andando più che bene. Anzi, adesso i valori di riferimento sono tutti in positivo. Forse prima aveva ragione di essere posto in essere questo quesito, ma non è stato affrontato da chi di dovere.
Adesso non voglio entrare nel merito della questione, perché ci sarebbe da parlarne ore e ore, per cui rispetto la sua opinione, non la condivido, ovviamente, come rispetto anche la sua mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Mazzarano. Prego.
Speaker : MAZZARANO.
Io non vorrei che su argomenti seri si scherzasse soprattutto con questa logica del “perché non l’avete fatto voi”. Il tempo che vi porta alle responsabilità e che porta alle responsabilità questo Governo nazionale sta scorrendo, quindi sarebbe il caso che la si smettesse di pensare a quello che è stato fatto prima e si desse conto di quello che si sta facendo o non si sta facendo ora. Non solo di fronte ad una proposta unitaria di tutte le opposizioni, come quella sul salario minimo, il Governo Meloni ha cercato prima di metterla a disposizione di altri organi dello Stato, facendo esprimere giudizi che, invece, erano propri dell’assise parlamentare, in un secondo momento si è inventato degli stratagemmi istituzionali per evitare di discuterne. Ma questo ci sta. Quello che non ci sta e che rende il segno del Governo in questo momento è che, oltre a respingere la proposta sul salario minimo, è stata sostanzialmente cancellata la legge sul reddito di cittadinanza. Queste due cose messe assieme sono un chiaro manifesto politico di come si intende affrontare il grande tema della povertà. A dispetto di quello che percepisce lei, consigliere Splendido, con l’inflazione alle stelle, con il caro-vita e il caro-bollette, c’è un impoverimento sostanziale della società, soprattutto dei ceti bassi e dei ceti medi, come giustamente diceva il collega Lopalco.
Se questo Consesso non è nelle condizioni di ragionare serenamente su questi provvedimenti, evitiamo di discuterne e soprattutto di discuterne in modo scherzoso, perché parliamo della sofferenza di milioni di italiani.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
In linea di principio sono favorevole, perché è chiaro che dare più risorse alla famiglia e al lavoratore è un principio assolutamente condivisibile. Quello che mi lascia un po’ perplesso è chi lo deve dare. Mi spiego meglio. Perché quando si fanno i programmi politici tutti quanti parliamo di abbassare quel famoso cuneo fiscale e, quindi, la tassazione sulle buste paga dei lavoratori e dare più soldi ai lavoratori, mentre quando poi si possono fare quelle cose, a prescindere dalla parte politica, ci limitiamo semplicemente a caricare il datore di lavoro, che ha già importanti costi sul lavoro, sulla gestione di una azienda, di una attività, e andare ad aggravarli può significare per molti anche la sopravvivenza di quella impresa. Allora, vi chiedo: non sarebbe possibile chiedere di dare più soldi diminuendo la tassazione o parlando anche di questo in qualche maniera? Perché diventa facile dire: facciamo 9 euro all’ora. Io direi, a questo punto: facciamo 12 euro all’ora. Tanto chi la deve dare non siamo noi. Mi sembra veramente facile. Ad esempio, in Regione sulle buste paga mi pare che abbiamo un’addizionale IRPEF. Ecco, iniziamo magari a dire: la Regione Puglia per questi lavoratori che hanno un reddito “x” non chiede più l’addizionale IRPEF. Iniziamo noi a dare il buon esempio. Oppure, facciamolo pregando il Governo di abbassare l’aliquota delle tasse sui lavoratori, lasciando così più soldi in busta paga. Penso che raggiungiamo lo stesso obiettivo, che è nobilissimo e condivisibile. Però, dire a uno semplicemente “tu da domani tiri fuori più soldi” diventa un po’ complicato.
Ci sono veramente tanti casi in cui gli equilibri di un’azienda possono saltare. Io farei un po’ di attenzione. Il mio ragionamento non saprei adesso come definirlo, però mi piacerebbe che si ragionasse in maniera un po’ diversa ogni tanto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Splendido, è già intervenuto due volte. Prego, in chiusura, per fatto personale.
Speaker : SPLENDIDO.
Ovviamente il mio riscontro a quello che ha detto il collega Mazzarano è un “copia e incolla” rispetto a quello che ho rappresentato prima parlando con il collega Lopalco. Però, mi piacerebbe chiedere all’amico Michele Mazzarano, che stimo, ho stimato e stimerò, cosa ha sentito nelle mie parole quando ha affermato che qualcuno affronta il tema in modo scherzoso. Ricordo al collega che io conosco forse più di lui le problematiche, in quanto mi vanto di essere figlio di un operaio, per cui non mi deve parlare né di povertà né di dignità. Ma soprattutto vorrei sapere dove ha visto che io ho scherzato sulla materia. Se me lo può specificare, Presidente, altrimenti chiedo che lui ritiri questa affermazione, che è gratuita e soprattutto non meritata da parte di chi sta parlando, perché nessuno scherza su questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Vorremmo ribadire la sottoscrizione di questa mozione a prima firma del collega Lopalco. Tutti sanno che questa è una battaglia a tutti i livelli portata avanti dal Movimento 5 Stelle. Il salario minimo è una battaglia di civiltà. Quindi, è fondamentale che anche qui la Puglia esprima una forte coesione a tutela dei lavoratori più deboli. Avere questa garanzia, arrivare anche a 12 euro, come alcuni Stati europei fanno già, certamente con alcune economie forse diverse, un po’ più avanti rispetto a noi... Noi non abbiamo neanche il salario minimo. Gli altri, invece, discutono su come aumentare il salario minimo.
È una battaglia importante per la Puglia. Abbiamo sottoscritto la mozione e voteremo, naturalmente, a favore.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Mazzarano. Prego.
Speaker : MAZZARANO.
Io non considero un tono serio quello di chi si rivolge al proprio avversario politico dicendo “perché non l’avete fatto voi?”. Questo è un tema molto serio. È un refrain sulla bocca del centrodestra “perché non l’avete fatto voi?”, e intanto governano da quasi due anni.
Il tema della povertà nel lavoro, del lavoro povero è un tema assolutamente nuovo e moderno. Negli anni precedenti noi avevamo una situazione in cui il lavoro non c’era. Adesso il lavoro cresce ed è un lavoro fondamentalmente instabile e precario, perché sottopagato.
Il tema del salario minimo e di una soglia di civiltà nel pagare le ore di lavoro è stato affrontato in tutti i Paesi europei, tant’è che nella nostra coalizione questa proposta di legge è stata sottoscritta anche dalla parte più moderata della coalizione, non solo dalla parte più ‒ diciamo così ‒ radicale. È un tema della modernità, che è diventato gravissimo, perché è cresciuto il costo della vita e si abbassa sostanzialmente il costo del lavoro. Di fronte a questo è stata portata avanti una battaglia parlamentare.
Ora, si può dire, come dice Tutolo, che ci sono alternative, che si può affidare questo tema alla contrattazione collettiva anziché all’attività normativa e legislativa; si possono dire tante cose, nel merito e seriamente. Quello che non si può fare è parlare in modo poco serio, secondo me, e confermo questo giudizio, dicendo “perché non l’avete fatto voi?”.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : SPLENDIDO.
Io credo che ci voglia un intervento della Presidenza. Io non possono subire queste offese: si rende conto? “Poco serio e in modo scherzoso”, addirittura abbiamo aggiunto il “poco serio” qua: ma che, stiamo scherzando? Lei deve tutelare anche chi sta parlando… “Poco serio” a me non lo dice nessuno, Presidente…
Speaker : PRESIDENTE.
Però non ha detto che è poco serio lei…
Speaker : SPLENDIDO.
“In maniera poco seria”, quindi chi lo dice è poco serio. Non ci giriamo intorno, “in maniera scherzosa”, e addirittura abbiamo aggiunto “poco serio”. Per cui, o ritira le parole, o io abbandono l’Aula. Le persone poco serie non meritano di essere sedute qui.
Speaker : PRESIDENTE.
Però non ha detto che è poco serio lei…
Speaker : SPLENDIDO.
Presidente, non faccia orecchie da mercante, la prego.
Speaker : PRESIDENTE.
A lei non ha detto che è poco serio…
Speaker : SPLENDIDO.
Ha detto… Ha detto…
Speaker : PRESIDENTE.
La prego di chiarire, consigliere Mazzarano. Era riferito alla persona? Perché se era riferito alla persona, oggettivamente non sta bene.
Speaker : MAZZARANO.
Anche questa modalità dimostra che non si vuole discutere nel merito dei problemi.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso sta ponendo una questione personale.
Speaker : MAZZARANO.
Io ho parlato, e credo sia chiara la stenografia che se vuole può rivedersi, della modalità di discutere di un tema, non della sua persona e del suo profilo.
Lei adesso sta utilizzando questa cosa perché non vuole confrontarsi su un tema su cui forse sarebbe stato meglio che lei non intervenisse, punto.
Speaker : PRESIDENTE.
No, no, no, va bene. La questione politica è un discorso… Consigliere Splendido, ascolti un attimo: ha ribadito anche adesso, il consigliere Mazzarano, che non è riferito a lei come persona poco seria, ma la modalità di affrontare un problema non è quella. Le sta contestando la modalità di affrontarlo, questo è un fatto politico, è una teoria politica… Io non la vedo come… Però, oggettivamente, non mi pare che abbia offeso la sua persona.
Detto questo, il consigliere Mazzarano ha anche chiarito, consigliere Splendido, che non ce l’ha con la sua persona. Adesso passiamo alla mozione n. 6, che è la n. 12… Scusi, non ho visto…
Ha ragione, ha ragione.
Prego. Presidente Tutolo, ha chiesto di intervenire? Prego, intervenga. Mi ha distratta il consigliere Splendido.
Speaker : TUTOLO.
Anche perché non è stata votata la mozione, e credo che il voto…
Speaker : PRESIDENTE.
Ha ragione, ha ragione.
Ha ragione.
Speaker : TUTOLO.
Certo.
Aggiungo: per fortuna che non siamo noi a decidere perché ove mai noi dovessimo decidere, perché ripeto, tutto il rispetto per il pensiero di ognuno, però diventa veramente complicato essere d’accordo perché probabilmente con leggerezza, mi perdoni chiunque, se utilizzo questo termine, che non vuole essere offensivo, non si valuta quali sono le implicazioni di qualcosa del genere.
Sentivo parlare, anche da parte del collega Galante, legittimamente, di 12 euro ad ora. Bene. Ma abbiamo idea di quanto va a incidere sul bilancio di un’azienda? Perché noi come Regione non siamo i primi a dare l’esempio con i dipendenti regionali, per esempio, applicando, probabilmente con la contrattazione è possibile farlo, con i sindacati, quindi facendo un ragionamento del genere? Lo facciamo come Regione Puglia, siamo i primi in Italia a pagare i nostri dipendenti 12 euro all’ora. Magari, vediamo cosa ne pensa l’assessore al bilancio, perché poi è chiaro che bisogna dare copertura. In un’azienda privata funziona pari, pari, pari, pari.
Poi, quando diciamo che da “x” gli diamo “x al quadrato”, poi sia il pubblico che il privato devono trovare la copertura finanziaria. È facile dire “diamo 5.000 euro al mese”, 6.000, chi offre di più? Ma ci rendiamo conto se è sostenibile o non è sostenibile? O probabilmente, ripeto, il ragionamento da fare… Sarebbe probabilmente condivisibile da parte di tutti se si ragiona magari un po’ da una parte un po’ dall’altra, ma è come se non ci rendiamo conto che abbiamo una tassazione al massimo e andiamo ad aumentare, la paga e aumentano ancora di più anche i contributi, eventualmente, su quella roba.
Dei bilanci degli imprenditori, delle aziende ‒ io sono uno favorevole generalmente più al pubblico che non al privato ‒ ne vogliamo tenere conto o non ne vogliamo tenere conto? Facciamolo come Regione Puglia. Perché, come Regione Puglia, non diamo ai dipendenti della Regione Puglia il salario minimo? Cominciamo a dare il buon esempio.
Dopodiché, dovranno tutti quanti farsi un esame di coscienza e dire: se lo può fare la Regione Puglia, lo può fare qualsiasi altra Regione. Però andiamo a quantificare. Se noi applicassimo ai dipendenti della Regione Puglia il salario minimo di 12 euro all’ora, tra la parte contributiva maggiore e quella della retribuzione, quanto inciderebbe sul bilancio? Dobbiamo essere bravi, poi, a trovare la copertura finanziaria per dare questi soldi in più.
La proposta che faccio, a questo punto, è semplice: cominciamo dai dipendenti della Regione Puglia. La Regione Puglia prenda l’impegno ‒ lo mettiamo in questa mozione stessa ‒ a dare il salario minimo di 12 euro all’ora ai dipendenti della Regione Puglia. Lo hai detto tu. Hai parlato di 12. Quelli che prendono di più sono veramente pochi. Credo sia il minimo. Non mi pare che il concetto sia quello del “chi prende di più dà indietro”. Parliamo di salario minimo, cui non si può scendere al di sotto. Se non ho capito male, dovrebbe essere così.
Penso che qua ce ne siano davvero molti che non prendono non 12, ma nemmeno 9.
Diamo il buon esempio. Per una volta, diamo il buon esempio. Disporre della roba altrui è la cosa più semplice che si possa fare. Iniziamo a disporre di quelli che gestiamo direttamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri interventi.
Consigliere Mazzarano, io però la prego di chiarire con il collega che non intendeva offenderlo personalmente. Rimarrà all’Aula.
Volete richiamare il consigliere Splendido?
Prego il consigliere Mazzarano di chiarire che, per come l’ho capita io, non intendeva offendere in alcun modo il collega, non intendeva offenderlo personalmente.
Speaker : MAZZARANO.
Mi rivolgo al collega Conserva, in quanto Capogruppo del consigliere Splendido. A parte il fatto che ho stima del consigliere Splendido, e questo è risaputo a lui personalmente e credo a tutti noi che ci frequentiamo in quest’Aula, non ho assolutamente inteso personalizzare il mio giudizio. Era un giudizio politico. Sono molto stupito e meravigliato dalla reazione del collega. Credo che lei debba rivolgere a lui questo mio pensiero.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Non ho altri iscritti a parlare sulla mozione.
Votiamo.
La votazione aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 23, votanti 22, favorevoli 22, astenuti 1.
Manca il numero legale.
Siccome avevamo deciso di terminare i lavori alle ore 16 e sono le ore 15.42, la seduta è tolta.
Ci vediamo alla prossima, il 27.