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C.r. Puglia 15.11.2023
TIPO FILE: Video

Revisione
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe e cari colleghi.
Diamo per approvato il processo verbale della seduta di giovedì 26 ottobre scorso.
Hanno chiesto congedo i consiglieri Amati, Conserva, Leo, Metallo e Piemontese.
È pervenuta risposta scritta all’interrogazione del Vicepresidente Casili sulla grave situazione di emergenza, tra gli altri, dei reparti di geriatria e pronto soccorso del presidio ospedaliero “Ferrari” di Casarano.
La Corte costituzionale, con sentenza n. 203 del 24.10.2023, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 96, comma 1, della legge regionale 29 dicembre 2022, n. 32, recante “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023 e Bilancio pluriennale 2023-2025 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2023)”, nella parte in cui introduce il terzo e il quarto periodo nell’articolo 5, comma secondo, della legge regionale 28 gennaio 2005, n. 2 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale).
È evidente che la legge resta salva e della legge è stato dichiarato incostituzionale soltanto ed esclusivamente il punto relativo alla presa d’atto del Consiglio. Quindi, la trasformazione dei tre mesi in sei mesi rimane legittima, resta salva.
Per l’assegnazione alle Commissioni, legge il collega segretario Napoleone Cera.
Speaker : CERA.
Sono state effettuate le seguenti assegnazioni alle Commissioni. Commissione I: Proposta di legge a firma dei consiglieri Picaro, Ventola, Caroli, De Leonardis, Gabellone, Perrini “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 4 dicembre 2003 n. 25 Disposizioni di carattere tributario”; Proposta di legge a firma dei consiglieri Conserva, De Blasi, Romito, Splendido “Rimborso della tassa automobilistica per perdita di possesso del veicolo dovuto a furto, rottamazione o esportazione all’estero”; Disegno di legge n. 176 del 30.10.2023 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) decreto legislativo n. 118/2011 della legittimità del debito fuori bilancio relativo a servizi afferenti l’Avvocatura regionale e variazione al bilancio di previsione – Quindicesimo provvedimento 2023”; Disegno di legge n. 177 del 30.10.2023 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 118/2011 della legittimità del debito fuori bilancio relativo ad incarichi di patrocinio legale conferiti fino al 2011 e variazioni al bilancio di previsione – diciassettesimo provvedimento 2023”; Disegno di legge n. 178 del 30.10.2023 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), decreto legislativo n. 118/2011 della legittimità di debito fuori bilancio in esecuzione della sentenza n. 809/2023 del 16.3.2023 emessa dal Tribunale di Bari RG n. 5748/2019 - … OMISSIS … contro Regione Puglia”; Disegno di legge n. 179 del 30.10.2023 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno .2011 n. 118 e s.m.i.. Agenzia delle Entrate – cartella di pagamento n. 014 2023 00306437 77 000 – imposta di registro provvedimento repertorio n. omissis (R.G.E. n. omissis) emesso dal G.E. del Tribunale di Bari”; Disegno di legge n. 180 del 30.10. 2023 “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e simili, derivanti dall’ordinanza n. 1.025/2023 del TAR Puglia Bari; disegno di legge n. 182 del 30 ottobre 2023, riconoscimento dei debiti fuori bilancio ex articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, esecuzione sentenza n. 769/2023 della Commissione tributaria provinciale di Bari Sezione terza; disegno di legge n. 183 del 30 ottobre 2023, riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n, 118, provvisorio di uscita n. 96 del 24 agosto 2023, Sezione competitività delle filiere agroalimentari; disegno di legge n. 184 del 30 ottobre 2023, riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e simili, Agenzia delle Entrate Riscossione, cartella di pagamento n. 01420230033863605000; disegno di legge n. 185 del 30 ottobre 2023, riconoscimento di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73 comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivante dalla sentenza dell’Ufficio del giudice di pace di San Giovanni Rotondo n. 14/2023; disegno di legge n. 186 del 30 ottobre 2023, riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, integrato e modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, derivante dall’esecuzione della sentenza n. 728/2022 del 14 ottobre 2022, emessa dal giudice di pace di Trani, dottoressa Angela Letizia Ardito, nel giudizio RG n. 932/2022; disegno di legge n. 187 del 30 ottobre 2023, riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e simili, relativi a sentenze esecutive afferenti la sezione Bilancio della sanità e dello sport, secondo provvedimento; disegno di legge n. 188 del 30 ottobre 2023, riconoscimento di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, contabilità 2602/04/ DL/AL/SE Corte d’Appello di Bari, Sezione seconda civile, n. RG 330/2017, liquidazione somma sentenza n. 538/2023 del 31 marzo 2023, oggetto di correzione di errore materiale giusta ordinanza n. cronologico 27 e 28 del 17 luglio (Sezione Formazione n. 3); disegno di legge numero 189 del 06.11.2023 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio, ex articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.. Esecuzione sentenza n. 958/2023 della Corte d’Appello di Bari - Sezione Lavoro (RG 515/2020 - contabilità 59/15/FO)”; disegno di legge n. 190 del 06/11/2023 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivante da ordinanza n. 1632/2021 emessa dal Tribunale di Bari in data 10.12.2021 (RG n. 1275/2021), relativo ad avviso di liquidazione n. 2021/003/EM/000001275/0/001 di Agenzia delle Entrate - Direzione provinciale di Bari per la registrazione di atti giudiziari”; disegno di legge n. 191 del 06.11.2023 “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), decreto legislativo n. 118/2011 e s.m.i.. Sentenze esecutive afferenti alla Sezione Strategia e Governo dell’Offerta. Esecuzione ordinanza n. 1133/2022 del Tribunale di Bari su atto di pignoramento (RG n. 2037/2022) in forza della sentenza Corte d’Appello di Bari - Sezione Lavoro n. 2115/2021 - PU n. 40 del 07.04.2023”; disegno di legge n. 192 del 06/11/2023 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), decreto legislativo n. 118/2021 della legittimità di debito fuori bilancio derivante da sentenza n. 1224/2023 (RG n. 3552/2019) emessa dal Tribunale di Trani in composizione monocratica, pubblicata in data 04.08.2023”; disegno di legge n. 193 del 06.11.2023 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivante dalla sentenza n. 2658/2023 Tribunale Regionale Acque Pubbliche Corte d’Appello di Napoli”; disegno di legge n. 194 del 06.11.2023 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivante dal decreto di liquidazione CTU per la procedura di contenzioso civile n. 424/2023, Tribunale di Foggia prova delegata del procedimento n. 2624/2022 R.G. pendente dinanzi al Tribunale regionale delle Acque Pubbliche presso la Corte di Appello di Napoli”; Disegno di legge n. 195 del 6.11.2023 “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, derivante dalla sentenza dell’ufficio del giudice di pace di Taranto n. 2163/2023”.
Sono pervenuti alla Commissione III: Proposta di legge a firma dei consiglieri Picaro, Ventola, Caroli De Leonardis, Gabellone, Perrini “Disposizioni per la diagnosi, la cura ed il riconoscimento della fibromialgia o sindrome fibromialgica come malattia”; Proposta di legge a firma dei consiglieri Amati, Clemente, Mennea “Screening obbligatorio in età pediatrica per prevenire e rallentare la chetoacidosi da diabete di tipo 1 e la celiachia”.
Sono pervenuti in Commissione V: Disegno di legge n. 181 del 30.10.2023 “Disciplina regionale degli interventi di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera d) del DPR n. 380/2001”.
Interrogazioni e mozioni presentate.
Sono pervenute le seguenti interrogazioni: Picaro “Ospedale Monopoli-Fasano – eliminazione e realizzazione asili nido aziendale”; mozione Pagliaro “Elettrochemioterapia nelle strutture pubbliche accreditate delle ASL di Lecce, Brindisi e Taranto”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Possiamo passare all’ordine del giorno, che oggi è riservato alle interrogazioni.
Sono presenti gli assessori Palese e Lopane. Quindi, cominciamo con le interrogazioni rivolte all’assessore Palese.
Cominciamo con la prima, Laricchia “Stato di agitazione presso l’Istituto Oncologico di Bari”.
Non c’è, viene cancellata.
All’assessore Palese: Laricchia “Revoca da parte del Comitato etico dell’IRCCS - Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ del provvedimento di sospensione del protocollo sperimentale ‘FOLFIRINOX modificato IAP’”.
Non c’è, cancellata. Prego? Se arriva…
. Pagliaro: “Mancata nomina Garante regionale diritti delle persone con disabilità”.
Rispetto a questo c’è il prossimo ordine del giorno, quindi è ritirata, vero? Sì.
Ritirata. Sì… Splendido: “Adozione del trattamento oncologico anti-HER2 a base di anticorpi monoclonali con somministrazione sottocute per la cura del cancro nelle strutture sanitarie regionali”. Prego, consigliere Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
È un tema ovviamente a me molto caro. Io non voglio rubare tempo all’Assise. Aspetto direttamente il riscontro dell’assessore sul fatto. Grazie a queste cure le donne possono beneficiare innanzitutto di una non ospedalizzazione. È vero che ha un costo un po’ superiore, però verrebbe mitigato col fatto che il soggetto non è più obbligato a stare in ospedale e soprattutto non sarebbe obbligato a tenere quelle antipatiche cannule fisse, perché la somministrazione è completamente differente rispetto alla chemioterapia solida. Per cui aspetto riscontro, spero positivo, dall’assessore Palese e mi riservo di contro dedurre eventualmente. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sì, grazie, Presidente. Ovviamente l’interrogazione che il consigliere Splendido ha presentato è su un argomento specifico e molto settoriale, che sostanzialmente indirizza in un contesto in cui la Giunta regionale è molto impegnata, nella direzione della cosiddetta medicina personalizzata.
Ovviamente, sulla parte che riguarda i protocolli terapeutici in atto sulla situazione dell’oncologia, siamo in un contesto in cui ci sono tanti protocolli che sono codificati, protocolli codificati dalle società scientifiche, dalla scienza a livello internazionale. Ovviamente la Regione li asseconda con estrema convinzione. C’è poi una parte che è anche di natura sperimentale e da questo punto di vista c’è tutto un iter procedimentale da seguire nel contesto delle sperimentazioni, perché le sperimentazioni non è che possono essere fatte da tutti gli istituti. Hanno un iter particolare e poi occorre anche che ci siano alcune caratteristiche, alcuni target rispetto anche alle persone che debbono essere sottoposte a sperimentazione, oltre che ovviamente la volontà.
Non abbiamo difficoltà ad approfondire, ove venga proposto dalle strutture sanitarie e anche dai professionisti, elementi nuovi, che sono in continua evoluzione, proprio sulla situazione delle cure personalizzate e di assecondare anche quanto proposto dal consigliere Splendido.
Penso che sia giusto, però, che, al di là della volontà politica che ho già espresso e l’indirizzo politico, debba esserci necessariamente un presupposto di natura scientifica che sia nella parte già codificata dei protocolli internazionali o comunque a livello sperimentale.
La Regione comunque, ove fosse sperimentale, ove ci fossero le condizioni e l’iter rispettato, cercherà di assecondare questo tipo di impostazione e di trattamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Assessore.
Prego, consigliere Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie, Presidente, grazie, Assessore.
In realtà, non è una cura sperimentale, infatti è in atto anche in molte altre Regioni.
Invito l’Assessore ovviamente a dar seguito - ne sono certo - a quello che ha detto, a dar seguito alle sue parole, e sono sicuro che la sua sensibilità, che è sempre stata dimostrata anche precedentemente, farà sì che anche questa cura, che andrà molto a mitigare la sofferenza delle donne, perché parliamo di tumore al seno, potrà essere una cura insomma più leggera rispetto a quella attualmente in essere.
Grazie, Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, proseguiamo con De Leonardis, “Emergenza psichiatrica nelle carceri pugliesi”.
Prego, collega.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, Presidente. Saluto l’assessore Palese. “Emergenza psichiatrica nelle carceri pugliesi”. Questa mia interrogazione è nata in seguito ad una visita nel carcere circondariale di Foggia, che l’ha fatto conoscere a me e anche ad altri colleghi che hanno presentato uguali interrogazioni, fa riferimento soprattutto a una questione: nelle carceri pugliesi c’è un sovraffollamento di detenuti, inoltre c’è una scarsità di personale, quindi di agenti di polizia penitenziaria.
Peraltro, la Puglia conta il numero più basso di agenti di custodia (0,53 per detenuto), a fronte di una media nazionale di 0,65 per detenuto.
Inoltre, 1 soggetto su 5 mostra sintomi di emergenza psichiatrica, quindi c’è una convivenza nelle carceri fra detenuti che non hanno problemi di salute mentale assieme a detenuti che hanno problemi psichiatrici. C’è quindi una carenza di medici, c’è una carenza di infermieri, c’è una carenza di psichiatri, c’è una carenza di psicologi.
Alla luce di tutte queste situazioni, il Governo regionale ai sensi del DPCM 30 maggio 2008 avrebbe dovuto attivare una REMS anche in provincia di Foggia. Ricordo che in un primo momento era stata prevista una REMS a Torre Maggiore, poi, per motivazioni naturalmente territoriali, questa REMS non fu attivata, probabilmente anche facendo un errore il territorio, perché era prevista una REMS in provincia di Foggia.
Ce ne sono in Puglia soltanto due, di 40 posti: una a Spinazzola, una a Carovigno. Nell’unica struttura del genere è stata attivato un reparto psichiatrico nella Casa circondariale di Lecce, mentre non ce ne sono altre.
Risulta a me che il Dipartimento sanitario, l’assessore alla sanità e il direttore generale della ASL di Foggia hanno alzato bandiera bianca e hanno riconosciuto la propria incapacità di attivare una REMS, e hanno fatto un bando per esternalizzare una struttura di questo tipo. Tant’è che l’inaugurazione di questa struttura è prevista domani.
Quindi, la mia interrogazione, assessore… Va bene, domani ci sarà l’inaugurazione, cioè diamo all’esterno una struttura psichiatrica che dovrà accogliere anche detenuti, con tutte le conseguenze necessarie; quindi, la mia domanda è: quando la ASL di Foggia, l’Assessorato alla sanità, il Dipartimento regionale attiverà in provincia di Foggia, dove ci sono tante strutture vuote, una struttura psichiatrica, una REMS gestita direttamente dalla ASL, senza ricorrere ad esternalizzazioni di sorta, stante la difficoltà e la molta peculiarità di questa struttura che certamente con difficoltà può essere esternalizzata. Avere dei detenuti, seppur psichiatrici, che noi affidiamo all’esterno è una cosa che non so come può essere considerata. Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. È un’interrogazione.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie. Io debbo veramente ringraziare il vicepresidente del Consiglio De Leonardis, che ha prodotto questa interrogazione, perché consente al Governo regionale di informare l’Aula su un tema estremamente delicato, che riguarda sostanzialmente le cosiddette strutture REMS, ma riguarda essenzialmente le persone che hanno disturbi mentali, che hanno commesso reati e che sostanzialmente non possono stare in detenzione perché non adeguatamente attrezzati gli istituti penitenziari per poter assistere questi pazienti, ma non possono stare neanche fuori dalla detenzione per i problemi di natura mentale.
Ed è giusto il riferimento che è stato poco fa richiamato da De Leonardis, nel senso che nel 2008 nel nostro Paese la competenza dell’assistenza sanitaria degli istituti penitenziari è stata trasferita dal Ministero di Grazia e giustizia alle Regioni. Qui lo richiamo perché questo rappresenta uno dei tanti problemi che il Governo centrale ha scaricato sulle Regioni. Il personale sanitario, sia come dotazione finanziaria, grosso modo 13 milioni di euro all’anno, che non è stato mai modificato, sia per quello che riguarda anche le figure, le figure assistenziali, medici, infermieri e quant’altro, era esattamente parametrato per quella che era la dimensione dei vari istituti penitenziari. Quindi, nel momento in cui abbiamo avuto l’esplosione del sovraffollamento, siamo secondi solo alla Lombardia in Italia, tutti gli istituti penitenziari della Puglia sono andati in sofferenza. Perché? Perché all’interno della situazione carceraria le strutture sanitarie hanno sia dotazione finanziaria e sia anche dal punto di vista delle figure quelle che all’epoca sono state trasferite.
Ora, questo è un problema abbastanza grave. La Regione sta cercando in tutti i modi e in tutte le maniere di intervenire anche su questo utilizzando le risorse finanziarie di vari procedimenti che sono stati dati anche da finanziamenti nazionali.
Sta procedendo anche a una riorganizzazione. Cito, per esempio, che dal punto di vista dell’assistenza ospedaliera il padiglione che si sta realizzando al San Paolo ha valenza non solo per la Puglia ma anche per l’Italia meridionale.
Oltre a questo aspetto c’è anche la situazione che si è venuta a determinare con cui si è riusciti anche a convincere il Ministero dell’economia che le vacanze che riguardano l’assistenza sanitaria all’interno degli istituti penitenziari, hanno un percorso facilitativo rispetto alla situazione dell’autorizzazione.
Tanto è vero che mentre il resto del sistema non poteva procedere senza autorizzazione, l’ASL di Bari ha assunto per il carcere di Bari, per la struttura sanitarie carceraria di Bari, 22 infermieri nel mese di agosto.
Questa è la parte di carattere generale. Poi c’è una parte dal punto di vista organizzativo funzionale, che sicuramente anche questa va migliorata anche in riferimento agli istituti penitenziari di Foggia. Diciamocelo in maniera molto chiara, che attualmente gli istituti penitenziari versano in una condizione abbastanza allarmante, con grandi criticità. La competenza da questo punto di vista è del Ministero di Grazia e Giustizia, non è certo da parte delle Regioni. La nostra Regione ha più volte sollevato questi problemi.
Per giunta a me fa piacere ricordare che la Presidente Capone ha per due volte convocato una conferenza con i giudici di sorveglianza, con i direttori generali delle ASL, con il Dipartimento della salute, con diverse figure che impattano sulla situazione dell’assistenza penitenziaria e carceraria. Questo di carattere generale.
Sulla situazione delle REMS in Puglia, rispetto alla realizzazione delle strutture pubbliche, si riscontra un ritardo. Noi abbiamo l’Osservatorio Nazionale perché da questo punto di vista nessuna Regione può fare nulla senza il consenso dell’Osservatorio Nazionale sulla situazione degli istituti penitenziari, in misura particolare sulla situazione che riguarda i detenuti che hanno problemi di salute mentale.
Per questo motivo sono nate le REMS, che debbono avere un’organizzazione funzionale completamente diversa rispetto ad altre strutture dedicate al problema di salute mentale.
L’Osservatorio insieme alla Regione Puglia ha individuato la necessità rispetto al fabbisogno di 3 REMS, che erano state autorizzate una a Spinazzola, pubblica, una ad Accadia, pubblica, una a San Pietro Vernotico, pubblica. Sta di fatto che, tranne quella di Spinazzola che è gestita dalla ASL... l’individuazione è San Pietro, Accadia, Spinazzola, e si sta continuando a realizzare anche quella di San Pietro, pubblica.
Nel frattempo, però, per poter sopperire e poter adempiere, perché diciamo i giudici di sorveglianza e la magistratura dedicata a questo notifica la necessità dell’obbligatorietà del ricovero di questi pazienti che hanno commesso reati, ma che hanno anche problemi mentali, all’epoca la Regione ritenne di attivare una struttura REMS privata a Carovigno, che fintanto che non si realizzerà quella di San Pietro continuerà a funzionare, inizialmente con 18 posti letto, portati poi a 20, la REMS di Spinazzola, pubblica, con 20 posti letto.
Si sta procedendo su Accadia e nel frattempo, siccome abbiamo una lista di attesa che in alcuni momenti ha raggiunto anche i 155 detenuti, a rischio di tutti, essendo pazienti con problemi mentali che avevano commesso reati, ma non potevano andare in carcere perché mancava la struttura.
A quel punto, d’intesa con l’Osservatorio, siamo stati autorizzati a procedere, nelle more dell’attivazione di quella cioè di Accadia, così come è stato fatto per Carovigno, a fare, attraverso procedure di evidenza pubblica, un bando con cui si sta cercando ci in ogni modo e in ogni maniera di attivare 20 altri posti letto, esclusivamente utilizzabili per queste persone, attraverso l’iter procedimentale che poco fa ho detto, il giudice di sorveglianza, che individuano e impongono poi alla Regione, eccetera, per evitare anche che questi pazienti possano essere collocati in strutture fuori regione.
Questo è il motivo per cui si sono determinati. Quindi c’era un’obbligatorietà da parte della Regione, su sollecitazione della magistratura che segue queste cose, di attivare gli altri venti posti letto perché non c’erano. Noi dovevamo avere 60 posti letto rispetto a quello che era il programma iniziale.
C’è stato un dibattito abbastanza profondo, con diversità di vedute perché secondo me il fabbisogno della Puglia è anche superiore. Però l’Osservatorio che deve decidere, da questo punto di vista – mi riferisco all’Osservatorio nazionale – ha ritenuto invece che il numero ideale per la Puglia rispetto ad una serie di indicatori, fosse di 60, quindi sono in funzione le tre.
La risposta quindi è che c’è stata un’obbligatorietà da parte della Regione a provvedere immediatamente attraverso l’attivazione…Sarà inaugurata domani, alle 10,30. A me spiace non poter intervenire perché impegnato in mille altre cose. Sarei andato volentieri perché sostanzialmente si è dovuto anche profondere parecchio impegno da parte dell’Osservatorio, non si è arrivati in maniera facile all’autorizzazione di necessità che c’era rispetto a questo dato, non per qualsiasi motivo, per la situazione di pubblico-privato, ma perché necessitava di un iter che per quanto è stato accelerato, comunque ci si è impiegato più di un anno per poter arrivare all’attivazione.
La situazione è questa. Io spero che il piano della revisione delle carceri, che comprende anche le REMS, a livello nazionale, che viene annunciato; addirittura sembrava che qualche anno fa fosse pronto, cioè che fosse in atto l’attivazione, che si potesse fare, perché non ritengo oltremodo importante soffermarmi sullo stato veramente di grande disagio da parte degli istituti penitenziari che possa essere quantomeno programmato e realizzato.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Tra l’altro, informazioni utili certamente per tutta l’Aula: l’unica cosa, mi permetto, se impieghiamo tanto tempo per ogni interrogazione non ce la facciamo. Siccome lei sarà coinvolto in una marea di interrogazioni. Magari meglio riuscire a stringere, anche se l’argomento, lo ripeto, era importante, estremamente importante. Allora, adesso abbiamo… No, nell’interrogazione, no. Ah, lei, sì! La sua interrogazione, prego.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, grazie, Presidente. Volevo dire che comunque, diciamo, dal 2008 al 2023 sono passati 15 anni, e in 15 anni l’inefficienza si è dimostrata totale perché non si è riusciti ad attivare ad Accadia, va detto, in provincia di Foggia, a San Pietro nessuna REMS. Quindi, il dover costringere i detenuti pugliesi ad andare fuori oppure adesso attivare delle REMS private fa emergere, in tutta la chiarezza, l’inefficienza di chi sta governando la Puglia oramai da vent’anni.
Quindi, quello che volevo chiedere… Siccome queste sono residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza, nel caso ci fosse qualche problema di evasione o di altro, non so quali sarebbero le difficoltà, quindi volevo chiedere, Assessore, ma quando le attiviamo queste strutture ad Accadia? Non mi ha dato una risposta sui tempi, perché dopo 15 anni ci siamo veramente… Ci saremmo aspettati che ci sarebbe stata l’inaugurazione di Accadia e non l’affidamento domani, l’inaugurazione a Manfredonia di una REMS privata. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
No, no, non c’è mica bisogno di un dibattito, in quanto mi sono dilungato sull’argomento perché è un tema, a mio avviso, che il Consiglio regionale doveva essere assolutamente informato. Il riferimento alla richiesta di date precise e i ritardi, lo sappiamo che ci sono ritardi. Io, nel rispondere all’interrogazione, ho ricostruito quello che sostanzialmente c’è in atto. La realizzazione, siamo all’affidamento delle gare rispetto alla progettazione. Onestamente non saprei dire. L’indirizzo della Regione è quello di realizzarle quanto prima possibile, ma io non è che posso intervenire sulla situazione dell’andamento dei lavori e quant’altro.
La vigilanza sicuramente sarà fatta. Io spero che quanto prima le strutture pubbliche possano determinarsi per realizzarsi, perché c’è la progettazione, le ASL si stanno producendo nel cercare di accelerare quanto più è possibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Adesso, la prossima interrogazione Perrini l’ha ritirata, quella relativa ai Giochi del Mediterraneo… No, era di Emiliano non era Palese. Quindi, Perrino Centro NeMo in Puglia. Palese.
È ritirata? Ritirata.
Perrini: Ospedale pediatrico presidio riabilitativo San Raffaele di Ceglie Messapica. Perrini, Caroli.
Prego, consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
È una questione che è stata risolta circa un anno fa. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, quindi cancellata.
Casili non c’è.
Pagliaro: “Servizio mensa Ospedale Vito Fazzi di Lecce, n 388”.
Diamo la parola al consigliere.
Speaker : PAGLIARO.
Non è superata.
Questa l’ho presentata più di un anno fa dopo aver ricevuto valanghe di segnalazioni sulla scarsa qualità del servizio mensa dell’ospedale Vito Fazzi.
Speaker : PRESIDENTE.
Non si sente bene.
Speaker : PAGLIARO.
C’è un problema di microfono, o nella voce bassa?
Come uso fare, ho voluto verificare di persona e assaggiare. Effettivamente, il cibo era scotto e freddo, quasi immangiabile. Ecco perché chiesi un miglioramento del servizio mensa.
Qualcuno vorrà dire che l’ospedale non è il ristorante, e questo lo sappiamo, ma è anche vero che l’alimentazione rappresenta un elemento importante nel percorso di cura e di recupero psicofisico dei pazienti ricoverati.
A settembre scorso, assessore, sono tornato all’oncologico, quindi il servizio mensa è lo stesso del Fazzi, e ho potuto constatare un netto miglioramento nella qualità del cibo che, arrivando dal centro cottura di Gallipoli, come sa, ha la necessità di essere mantenuto in caldo.
È stato adottato un nuovo sistema di confezionamento sigillato che funziona. Dunque sono contento di poter dire che le mie vibranti proteste su questo tema hanno raggiunto il risultato sperato.
Però le chiedo se c’è nei progetti, nei programmi della Regione Puglia, la riapertura della cucina al Vito Fazzi, che sarebbe l’unica possibilità che consentirebbe di poter ritornare ad avere del cibo di qualità e anche in buone condizioni. Questa è la prima domanda che le pongo.
Nella mia seconda interrogazione chiedevo se possa farmi la cortesia di farmi sapere le risorse che noi investiamo per questo servizio e anche se si effettuano con una certa regolarità i controlli di qualità.
Su questo tema, Assessore, continuerò ad ispezionare le strutture sanitarie dell’ASL della provincia di Lecce e ad assaggiare il cibo riservato ai pazienti, per capire davvero la loro necessità. La invito, quindi, Assessore, insieme al DG Rossi a venire con me ad assaggiare i pasti dei degenti. Che ne pensa? Potremmo verificare di persona e sono certo che questo nostro impegno potrebbe essere sicuramente produttivo e che la qualità della nostra sanità pubblica potrebbe avere dei grossi benefici.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie.
Io ho letto con attenzione sia la n.388 che anche la n. 390, perché fa riferimento a Gallipoli, con cui si pone il problema che negli ospedali debba esserci un servizio mensa ovviamente più adeguato possibile alle esigenze dei pazienti.
Rispondo subito che la Regione è in un contesto di vigilanza continua da questo punto di vista, non le so dire su due piedi adesso esattamente le cifre, perché una delle richieste, che non c’era peraltro in quel contesto, riguarda l’ammontare della somma che vengono a costare i pasti.
Una cosa è certa: possiamo anche farlo, ma io non ho alcuna volontà o desiderio di rubare il mestiere al Direttore sanitario di presidio, perché quello che il presidente Pagliaro poco fa ricordava, ossia di essere andato personalmente e aver assaggiato, è un dovere/obbligo del Direttore sanitario di presidio, è così, ogni Direttore sanitario di presidio, tra i compiti che ha... pensi che, quando il mondo funzionava meglio e c’erano le cucine, il pasto non poteva essere portato all’interno delle divisioni negli ospedali se prima non veniva controllato ed assaggiato dal Direttore sanitario o da chi ne faceva le veci. Questo compito non è stato mai rimosso: e non essendo stato mai rimosso, se lei vuol fare un di più, gliel’hanno fatto assaggiare… Ma quello che ha fatto lei, è un obbligo, un dovere da parte dei direttori di presidio ospedaliero.
Noi richiameremo con maggiore attenzione questa indicazione; non abbiamo assolutamente nulla in contrario se i consiglieri vanno anche personalmente a verificare questo fatto. L’impegno però che io posso assolutamente prendere è quello di stimolare i direttori di presidio a che vigilino non solo nel contesto, cosa che io immagino venga assolutamente fatta, ma anche spesso e volentieri di controllarle nell’assaggiare quello che viene fornito.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Consigliere Pagliaro, prego, Presidente.
Speaker : PAGLIARO.
Ringrazio l’assessore, che mi ha dato il permesso di poter andare a fare le ispezioni, che rientrano nel nostro diritto sacrosanto di consiglieri regionali.
Vi farà piacere: ripeto l’invito, ci andiamo insieme. Al di là di quello che può fare il direttore sanitario, se ci andiamo insieme penso che sarà anche un momento per poter dare delle risposte e anche delle rassicurazioni ai pazienti che costantemente mi sollecitano un impegno su questo tema. Però, come le dicevo, assessore, abbiamo notato un netto miglioramento grazie all’utilizzo di forme per sigillare meglio il cibo. Inevitabilmente, se il cibo viene preparato a Gallipoli e poi viene inviato a Lecce, ecco perché le chiedo… Lei mi ha detto che non è oggi nelle condizioni di darmi delle risposte; la prego di approfondire il tema per poter avere certezze, perché so che sono stati anche iniziati dei lavori, che sono stati già investiti dei denari anche importanti per il ripristino degli spazi, per poter avere le cucine direttamente lì, al Vito Fazzi quindi anche al DEA, per sentire anche il DEA e l’oncologico piuttosto che farlo pervenire da Gallipoli: inevitabilmente, il cibo perde di qualità, quindi, grazie per la sua risposta.
Io la prendo come affermativa, con l’idea di andare insieme a sederci lì, a mangiare qualcosa insieme. D’accordo, assessore? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Adesso interrompiamo un po’ con gli altri assessori, assessore Palese?
C’è ancora un po’.
Passiamo a quella di Perrini: “Sviluppo del turismo slow travel”. Assessore Lopane, lei ha visto questa interrogazione? Assessore Lopane, ha visto questa interrogazione o la rinviamo? La n. 366, slow travel. La cancello? Perfetto, cancellata. Ottimo.
Allora, Perrini-Maurodinoia. Dov’è? Sì, Maurodinoia, “Sicurezza stradale Strada statale 100”. La vuole discutere questa? Questa è la 377.
La parola al presidente Perrini. C’è una risposta scritta.
Speaker : PERRINI.
Su questo ha già risposto l’assessore. Ne abbiamo già discusso. A me interessa la 172. Niente, sulla statale 100, se ci sono degli aggiornamenti, ne possiamo anche parlare. Questa è un’interrogazione che riguarda il tratto di strada della 100. Io avevo chiesto all’assessore Maurodinoia a che punto è, in base anche ai vari incidenti che sono successi nella zona soprattutto di San Basilio.
Essendo che su questo abbiamo fatto anche dei sopralluoghi e ringrazio, perché, devo dire la verità, l’assessore Maurodinoia, quando si tratta di venire sul territorio, posso dire che c’è stata sempre la piena disponibilità. Volevo sapere se ci sono degli aggiornamenti, in base anche alla risposta che mi avete dato nel mese di giugno. Se ci sono altri… No, io non ce l’ho. Gli aggiornamenti ce li hai tu forse. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, prego, assessore Maurodinoia.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie, Presidente. Rispondo ad entrambe, quindi, visto che le ha illustrate entrambe, la 100 e la 172. No, allora facciamo così. Le dò velocemente gli aggiornamenti sulla 100, perché rispetto alla risposta scritta, che risale a un po’ di tempo fa, aggiungo che il progetto definitivo dell’intervento, ovviamente parlo della Statale 100, è stato completato e ha recepito le prescrizioni e le osservazioni contenute nel parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici del 22 marzo 2023, e le osservazioni e raccomandazioni contenute nella richiesta di chiarimenti pervenute appunto dal Ministero.
Poi c’è stata l’istanza per l’attivazione della valutazione di impatto ambientale con nota acquisita il 6 ottobre 2023 - le do queste informazioni perché sono proprio recentissime. Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha comunicato la possibilità di procedere relativamente all’istanza.
In data 6 luglio, invece, sono state espletate tutte le formalità, la pubblicazione sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”, o sul “Sole 24 ore”. Completato l’iter autorizzativo si procederà, perché è stata indetta anche la Conferenza dei Servizi, all’esecuzione e all’approvazione del progetto definitivo.
Questo per quanto riguarda la statale 100.
Invece, per quanto riguarda la 172, con il consigliere Perrini abbiamo anche fatto dei sopralluoghi, insieme all’assessore Pentassuglia e ci sono stati diversi incontri con ANAS proprio per chiedere informazioni relativamente ai ritardi sulla strada. Oggi la novità rispetto alla risposta scritta che è stata inviata al consigliere Perrini, possiamo dire che la perizia di variante tanto attesa già da gennaio dell’anno scorso, la 8840, è stata approvata, è stata notificata all’impresa che sta eseguendo i lavori ed è stato addirittura emesso un altro ordine di servizio con il quale saranno completati i lavori.
Quest’ordine dei servizi prevede, purtroppo, ancora 270 giorni e quindi il cronoprogramma, così come avevamo concordato rispetto ai primi di gennaio, ovviamente slitta al 25 agosto.
Abbiamo chiesto alle imprese di non utilizzare tutti questi giorni a disposizione ma cercando di contrarre i tempi perché, come diceva il consigliere Perrini, questa è un’opera tanto attesa e, purtroppo, si sono verificati numerosi incidenti.
Posso anche dirle in più che proprio il 7 novembre è stato emesso un altro SAL all’impresa, c’è una percentuale di avanzamento dell’81 per cento. Quindi ora l’impresa non ha altro da chiedere, perché anche la perizia di variante è stata approvata e l’ultimo SAL è stato liquidato.
Confidiamo, abbiamo chiesto anche ad ANAS, ma questo lo faremo insieme perché continueremo a organizzare incontri ma soprattutto a organizzare i sopralluoghi sul territorio, cercando di contrarre quei tempi e di restituire l’opera ai cittadini. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Io so l’impegno che l’assessore Maurodinoia ha messo su questa strada, ma, visto che ho anche il piacere di vedere presente il Presidente Emiliano, che non è mai presente, vorrei che ascoltasse su questa problematica, Presidente, che la 172 è una strada di cui adesso vi dirà l’assessore Maurodinoia di quando doveva essere consegnata, caro Presidente, e quanto tempo ci è voluto e ancora ci vuole un altro anno.
Secondo me, quando lei va a fare l’inaugurazione a San Cataldo, ogni tanto passa dalla 172, così si rende conto delle condizioni in cui versa questa strada, perché soltanto se uno ci passa capisce che per una strada che doveva essere consegnata nel 2020 siamo arrivati al 2023 e ancora c’è stato l’ennesimo sopralluogo per l’ennesima variante, cui ha partecipato anche l’assessore Pentassuglia insieme ai Sindaci del territorio, ed è stata rimandata agosto 2024.
Significa che io vi dico già in partenza che anche a quella data ho i miei dubbi, perché qui c’è un problema serio, secondo me, perché io, che passo almeno quattro volte al giorno da quella strada, vedo sempre 2-3 persone a lavorare.
Le penali ci sono? Non lo so. Le varianti le abbiamo fatte approvare, nella giornata di domenica, quando pioveva, la segnaletica su quella strada (sono stato costretto a chiamare la polizia) non c’era, quindi o ci impegniamo tutti a risolvere i problemi di questa strada per capire qual è il problema principale, perché, caro Assessore, anche se lei viene, facciamo i sopralluoghi, sblocchiamo le varianti, il problema sta là.
Oggi sono ripassato di nuovo, perché passo tutti i giorni, e c’erano tre persone, quindi a questa ennesima data - vi dico la verità - non credo, perché poi, quando arriveremo anche al discorso dei Pronto soccorsi, qualche volta faremo un giro per vedere quando si ferma una macchina lì e arriva in soccorso l’ambulanza da dietro, e vi faccio capire cosa succede,
Io sono uno collaborativo, ho collaborato una marea su quella strada, di cui conosco le difficoltà, il Covid, il prezzo della materia prima è aumentato, poi non so più cos’è successo.
La variante: insieme a Pentassuglia siamo andati all’ANAS, è andato prima lui, poi sono andato io, l’abbiamo sbloccata.
Io dico, su quella strada… Facciamo prima a fare il ponte sullo Stretto di Messina che non quella strada. Quella è una strada che doveva essere consegnata nel 2020 e siamo nel 2023. Secondo me, o qui ogni giorno facciamo una Commissione, e facciamo capire che tutti i giorni stiamo con RUP e la direzione lavori; o io vi dico che saremo di nuovo qua, nel mese di agosto, quando avete detto che sarà aperta quella strada, e non si sarà risolto niente, perché con tre persone non si risolve il problema. In un cantiere del genere non possono starci tre persone.
Se mi dite quali sono i passaggi che dobbiamo fare, li facciamo insieme. O io farò una Commissione d’inchiesta, perché così non può andare più avanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Continuiamo con Perrini “Criticità nei pronto soccorso” all’assessore Palese, la n. 400.
Speaker : PERRINI.
È un’interrogazione che risale almeno a un anno e mezzo fa, perché noi le interrogazioni le trattiamo dopo due anni. Però, non è che è cambiato granché, assessore Palese, è di attualità.
Noi abbiamo il problema dei pronto soccorso di Castellaneta, Martina Franca e Taranto. Come vi ho sempre spiegato, l’ospedale di Castellaneta, quando si facevano i conteggi, all’epoca con la buonanima del direttore generale Rossi, che stava a Taranto, si facevano i conteggi… Non è morto, ma non sta più a Taranto. Si facevano i conteggi a seconda della provincia di Taranto. Invece, a Taranto, Castellaneta, come Martina Franca sono pronto soccorso di ospedali di frontiera.
Mezza provincia di Brindisi va a Martina. Gran parte delle persone della zona del Materano arriva a Castellaneta.
Emiliano è stato un miraggio che fosse arrivata, ma già è scomparso di nuovo. Alcuni anni fa, si parlava del Moscati. Come al solito ci sono video dove al Moscati di Taranto, caro assessore Palese, lei non era presente, alla presenza di tutti, Emiliani disse “apriremo il pronto soccorso del Moscati”. Sono passati cinque o sei anni da queste parole. Il problema è che se tu mi tieni il Moscati che non funziona, perché non è un pronto soccorso, perché manca il cardiologo, manca la rianimazione, mancano tutte le cose che servono, e mi vai a imbottigliare sempre Martina Franca e Castellaneta, una cittadina come la provincia di Taranto, se facciamo la proporzione con i pronto soccorso che stanno a Bari, non c’è proporzione, caro assessore Palese, perché il Moscati è un pronto soccorso di un ospedale che si trova, a livello di viabilità, nel cuore della provincia di Taranto e, aprendo quel pronto soccorso, noi almeno il 50 per cento delle problematiche della provincia di Taranto vengono risolte.
Allora, mi potete dire cosa state pensando per il futuro? Non ve ne uscite con il discorso del San Cataldo. Anche su quell’operazione che voi state facendo, con la scusa del San Cataldo, caro assessore Palese, noi arriveremo che prima di sette o otto anni quell’ospedale aprirà, ma dovete dire la verità. O il personale del San Cataldo andremo a Grottaglie e lo facciamo fare in ceramica, perché per farli portare là servono i medici, oppure dovete chiudere tutti gli ospedali della provincia di Taranto.
Dovete dire come intendete fare l’organizzazione della mia provincia, perché ve lo dico da anni. Non è tanto la struttura in cemento armato che è stata fatta. Hanno lavorato anche bene, tolti i tempi del Covid, le problematiche che sono successe in questi anni, però vi ho sempre detto che non è la struttura in cemento armato che era importante, ma era soprattutto vedere da dove si vanno a prendere le risorse umane, gli operatori sanitari.
Allora, se mi dici come vuoi organizzare la sanità tarantina, ne sono contento perché io vedo una grande confusione e da sette o otto anni, con la scusa del San Cataldo, si sta rimandando. Mo’ che sarà aperto il San Cataldo, mo’ che sarà aperto il San Cataldo. Allora dite la verità. Avete trovato i medici, avete trovato le risorse umane e vi dico bravi oppure dovete dire la verità, che saremo costretti o a non aprire il San Cataldo o a chiudere tutti gli ospedali del tarantino.
Dovete dirle queste cose, perché hai voglia che fate l’inaugurazione del cemento armato, delle porte, degli infissi o del giardino, che stanno in tutti gli ospedali. Io non vedo mai personale o assunzione di medici. Non lo so come farete a riempire un ospedale con 720 posti letto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, a lei. Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sì, grazie, Presidente. Intanto iniziamo dalle cose positive, cioè la struttura. Il Presidente […] è un esperto e ha detto che è ottima, che va bene. Ha fatto i complimenti. Iniziamo dalle cose belle, positive.
Sulla situazione della criticità non solo dei Pronto soccorso di Taranto ma anche dei Pronto soccorso regionali e, purtroppo, anche a livello nazionale noi siamo in un contesto di emergenza. Questo è un dato di fatto per la carenza di medici. È un problema molto, molto serio.
La nostra Regione penso che sia l’unica ormai che è rimasta e che grazie agli operatori, ai medici, ma non solo ai medici, a tutti gli operatori sanitari, non è stata costretta a far intervenire i gettonisti all’interno dei Pronto soccorso.
Perché quasi in tutta Italia si sta ricorrendo per la copertura dei Pronto soccorso che, si badi bene, la copertura dei turni di Pronto soccorso è una delle cose più obbligatorie in assoluto che esiste nel contesto della sanità, non può rimanere il turno scoperto, va coperto comunque e ovunque. Detto questo, c’è un problema, ne abbiamo parlato più volte anche con l’interrogante, cioè con il Presidente […] rispetto alla situazione generale che riguarda la Provincia di Taranto.
Con turni massacranti si sta riuscendoci a far sì che la Puglia ricorresse ai gettonisti.
Io non è che sia assolutamente contrario rispetto alla situazione dei gettonisti e quant’altro, pongo un problema di sicurezza. Intanto, arriva a coprire un turno un medico sconosciuto alla struttura.
Secondo problema più grave di questo, è che nel nostro Paese paradossalmente accadono delle situazioni provocate dall’emergenza che certe volte sono veramente imbarazzanti. Se un medico del nostro Paese, italiano, del Servizio Sanitario Nazionale, deve coprire un turno all’interno del Pronto soccorso, o deve essere specializzato, o deve essere come materia equipollente, perché sennò non lo può coprire.
Ai gettonisti non viene chiesto. Ci è chiesta la fornitura del servizio, arriva un medico sconosciuto e per giunta non sappiamo neanche se sia specialista o meno, oltre poi alla vergogna del mercato che si è aperto, dei costi, ma questa è un’aggravante.
Manifesto tutta la mia preoccupazione perché, a seguito degli errori, che in questo caso non sono determinati solo dalla circostanza del numero chiuso della Facoltà di Medicina e chirurgia, sulla situazione delle emergenze urgenze del Pronto Soccorso il nostro Paese ha fatto un errore molto più grave di quello del numero chiuso, che poi nel 1990 andava fatto, l’errore è stato fatto a partire dal 2001 nel non aver programmato il numero in base all’uscita delle persone che andavano in pensione.
È stato che, nel recepimento della direttiva europea del 1992 sulle professioni sanitarie e sulle Scuole di specializzazione in particolare, i 12 Paesi membri (allora eravamo 12 come Europa) dovevano, nel recepire la direttiva, avere un plafond di Scuole di specializzazione che doveva essere esattamente quello determinato dalla direttiva europea.
La direttiva concludeva dicendo anche che, se c’è qualche Stato membro che, per motivi organizzativi, per implementare le possibilità di assistenza, per motivi formativi e quant’altro, vuole incrementare quel numero di Scuole di specializzazione e di discipline, poteva farlo.
Cosa succede? Succede che nel nostro Paese, che all’epoca, prima del recepimento della direttiva, nel contesto delle Scuole di specializzazione sotto varie declaratorie e diciture individuava Chirurgia d’urgenza al Pronto Soccorso, specializzazione in Pronto Soccorso, specializzazione in Pronto Soccorso e chirurgia d’urgenza, Medicina d’urgenza. Noi le abbiamo abolite, qualche Paese, come Olanda e Belgio, che non avevano queste discipline, le introdussero.
Quello è stato un errore madornale, un errore capitale, perché a partire da quel momento le programmazioni sanitarie hanno dovuto adeguarsi a quelle discipline, quindi tutti quei reparti che erano di Chirurgia d’urgenza, di Medicina d’urgenza, che quasi sempre erano legati o collegati al Pronto Soccorso, sono stati immediatamente cancellati da tutte le programmazioni sanitarie regionali. Quello è stato un errore, perché ha fatto sì che il pronto soccorso sostanzialmente diventasse un luogo dal punto di vista professionale dove come entri, esci, con l’aggravante che il paziente non può essere preso in carico, così come veniva preso in carico un po’ di anni fa. Questo ha determinato anche una serie di demotivazioni, ovviamente, non solo questa. Questa, dal punto di vista professionale, della realizzazione professionale, anche dei medici, cosa importante, perché senza passione e senza stimolo a cercare di fare anche carriera non è semplice. È importante per il professionista, soprattutto nel contesto medico.
Stare lì a valutare, a chiedere sempre l’intervento di consulenti, altri specialistici, e poi nella migliore delle ipotesi il malato o viene dimesso oppure viene destinato ad altri reparti, ha certamente tolto incentivi perché accadesse questo.
Oggi quindi che cosa abbiamo? Che con il Covid si è messo riparo a questo, quindi le borse… Sette o otto anni fa ci si è resi conto dell’errore ed è stata istituita la Scuola di specializzazione in medicina d’urgenza e accettazione. Sta di fatto però che riuscire ad avere l’inversione di tendenza dal punto di vista culturale medico-scientifico non è semplice. Infatti quest’anno, e non solo quest’anno, ma anche l’anno scorso, abbiamo che istituite 1.000 borse di studio di medicina d’urgenza e di accettazione, non ne viene utilizzata, non ne viene scelta neanche la metà, quindi avremo un problema di criticità da questo punto di vista, perché occorre una determinazione a mio avviso con una riforma molto più profonda, altrimenti non avremmo carenze.
Sulla situazione specifica di Taranto, la Regione sarà vigile nel cercare di continuare a far sì che i pronto soccorso che siano nel complesso funzionanti, non solo rispetto a quello dato. Se poi c’è la necessità, e quando accadrà l’attivazione del San Cataldo o di altre strutture, ovviamente la Regione si farà carico anche del personale necessario, dove, attenzione dobbiamo cambiare mentalmente ragionamento rispetto alla situazione del personale. Se qualcuno continua a immaginare… Io, per esempio, ho sentito spesso, anche in articoli, organizzazioni sindacali nazionali che le case di comunità, gli ospedali di comunità e tutto questo, 50.000 persone occorrono, fatto questo. Nel 1950 forse 50.000 persone occorrevano sicuramente. Siamo in un contesto anche… Per carità, fermo restando che professionalità e anche personale, professionalità e anche personale sono assolutamente necessari, ci mancherebbe pure, ma non nella quantità immaginata nell’era… Noi siamo in un contesto di innovazione anche tecnologica, che consentirà anche un miglior utilizzo del personale rispetto a questo dato.
Quindi, io penso che quanto è stato posto nell’interrogazione e anche nell’esposizione siano problemi assolutamente importanti. Bisogna cercare di avere la capacità di governarli. La Regione è impegnata in questo senso, in un contesto di fortissima criticità che attraversa il sistema, nel contesto soprattutto delle specializzazioni nella emergenza e quant’altro.
Aggiungo pure un’altra preoccupazione che è sistematica e spero che ci sia qualche via d’uscita. Nessuno dei medici che si stanno laureando adesso sceglie le discipline d’urgenza. Nessuno sceglie la chirurgia. Qui su 14 posti disponibili all’Università di Bari, solo sei. A Siena su X, adesso non ricordo il numero, posti di chirurgia, zero scelti. Sulla situazione della ortopedia, la stessa cosa. Scelgono o vengono scelte borse di studio completamente diverse.
Su circa 18.000 borse di studio, 6.000 borse di studio non hanno avuto scelta, anche perché i dirigenti ministeriali… Per carità, si può sempre sbagliare, ma se il calcolo tu lo fai su… Prendo un anno di riferimento, anno 2020. Iscritte a Medicina 10.000 persone. Hanno fatto il calcolo sulle borse di studio come se le 10.000 persone iscritte tutte si dovessero… È calcolato che si laureavano giusti nei sei anni e quant’altro, senza i fuori corso, senza calcolare che c’è pure una parte di percentuale che cambia facoltà e quant’altro. Quindi, noi ci troviamo con 6.000 borse di studio non utilizzate.
Prima, cioè fino a quattro o cinque anni fa, con una richiesta superiore a 6.000 e oggi invece rispetto a questo dato.
Noi abbiamo il dovere di dirle queste cose. Questo serve per dare le informazioni della dimensione delle criticità che sostanzialmente il sistema adesso attraversa.
In un contesto della situazione tarantina è chiaro che lo schema di attivazione del San Cataldo consentirà anche un utilizzo di tutta l’organizzazione in un contesto di area vasta, così com’è stato fatto anche in tante altre Regioni.
Io vorrei rassicurare il Presidente Perrini che sicuramente noi come Regione cercheremo in ogni modo e in ogni maniera di seguire nel modo migliore possibile sia la parte generale, sia la parte di Taranto, come lui sa, anche perché è un frequentatore del Dipartimento e anche dei colloqui che continuamente abbiamo manifestando le sue preoccupazioni che noi cerchiamo in ogni caso di risolvere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese.
Collega Perrini, si ritiene soddisfatto?
Speaker : PERRINI.
Caro assessore, io non ho capito cosa volevate dire, figuriamoci se c’era un cittadino che in questo momento ha il problema del Pronto soccorso.
Di tutti questi numeri che lei ha detto, 6000, 7000, dipende da quello, dipende da quell’altro, ci sono i Pronto soccorsi della Provincia di Taranto che stanno scoppiando. Noi dobbiamo risolvere il problema.
Oggi da lei mi aspettavo che dicesse che apriamo il pronto soccorso del Moscati perché abbiamo reperito tot medici. C’è questo problema all’ospedale di Martina, perché c’è un problema di carenza di infermieri.
Invece lei ha fatto il giro della circonvallazione per arrivare a non dire niente.
Qual è la soluzione? Perché, caro assessore Palese, la domanda che le rifaccio di nuovo su San Cataldo ora che venite di nuovo a maggio a fare l’ennesima inaugurazione… Quando conviene a te fai parte della Giunta, quando… Va bene.
Il tuo Presidente Emiliano è venuto otto volte a fare inaugurazioni, è venuto di nuovo 15 giorni fa. Ha detto che sarà pronto a maggio, un mese prima delle europee. Dopo maggio verrà due mesi prima, sei mesi prima delle regionali.
La domanda che faccio è: i medici da dove li prenderete per aprire quell’ospedale?
L’altra domanda che le faccio. C’è una legge, che lei mi insegna, che un paese per arrivare a un ospedale ci devono essere almeno 15-20 minuti, se uno ha un infarto, andiamo a chiudere Manduria - ve le dico io queste cose –, è vero che da Manduria a Taranto sono 30-40 chilometri, ma non significa che impieghiamo 20 minuti, per fare quella strada ci vogliono 45 minuti.
Per andare la mattina a Taranto, che c’è sempre di mezzo la 172, che sono convinto che o neanche fra due anni sarà pronta, ci vorranno altri 40 minuti per arrivare a Taranto, la stessa cosa da Castellaneta. Vi dico tutte queste cose, perché gira e rigira non mi è stata data la risposta su San Cataldo, chi andrà a loro?
Sono convinto che, tolta quella struttura bellissima, di cui parlano in tutto il mondo, perché abbiamo una delle più belle strutture d’Italia, sarà una scatola vuota, perché io sono abituato che, quando devo prendere un lavoro, prima vedo se ho i dipendenti e poi prendo quel lavoro, mentre abbiamo fatto quell’ospedale senza sapere dove prendere poi il personale.
Lo ripeto di nuovo: chi metterete lì dentro? Altrimenti dovete dire la verità: chiuderete tutti gli ospedali della provincia di Taranto, e non basteranno.
Il Moscati - ve lo do di nuovo come consiglio - cercate di non chiuderlo, perché io non ho mai fatto manifestazioni in cui mi sono attaccato alle porte, cose che sono abituati a fare chi sta dall’altra parte. Al Moscati, negli ultimi tre anni, Donato, sono stati spesi 40 milioni di euro per macchinari, ristrutturazione, per farlo diventare un polo oncologico, ma si dice che verrà chiuso e portato anche quella a San Cataldo. Attenzione a questa operazione, perché qualcuno poi deve dare conto dei soldi spesi, perché quelli poi saranno soldi buttati.
Al Moscati - ve lo ripeto di nuovo - quel Pronto Soccorso cercate di farlo funzionare veramente, altrimenti devo andare a prendere i video in cui il vostro Presidente Emiliano, sempre prima della campagna elettorale, andava all’ospedale Moscati, dove lui dice apertamente che quell’ospedale Moscati si doveva aprire e diventare un Pronto Soccorso, quindi o dite la verità o stiamo veramente arrivando agli sgoccioli, perché Taranto in questi anni è stata presa in giro, come le varie inaugurazioni che avete fatto.
Su questa risposta anche con l’assessore Pentassuglia, che segue molto la questione sanitaria, è importante che ci confrontiamo... No, non più. Allora, c’è un problema, Donato, Purtroppo ci sono grossi problemi che bisogna risolvere, perché siamo in grosse difficoltà, caro assessore Palese.
Quello che ha detto oggi… Io ho capito le sua difficoltà: abbiamo parlato del Milan, dell’Inter, poi abbiamo parlato della Rai, poi abbiamo parlato… Non hai detto come risolviamo i problemi. Se vi faccio vedere adesso il telefono, in questo momento ho cinque, sei persone che sono in attesa, all’ospedale di Castellaneta, che stanno aspettando da dieci ore.
Tu mi dirai che è un problema nazionale, che è un problema europeo, una legge… I fatti: dobbiamo aprire l’ospedale Moscati? Perché il pronto soccorso c’è, però è un pronto soccorso vuoto.
La risposta, e chiudo: Moscati e San Cataldo. Se mi dite che gli operatori sanitari del San Cataldo li prenderete da Grottaglie, in ceramica, allora va bene.
Grazie.
+
Speaker : PRESIDENTE.
Rinviamo la 401, proponente Casili; la n. 407, perché non vedo l’assessore Leo presente in Aula.
La 408, essendo presente l’assessore Palese, ma non essendo presente il collega De Leonardis, la dichiaro decaduta.
Per la n. 410, all’assessore Palese, invece il proponente è il collega Splendido,
Speaker : SPLENDIDO.
Presidente, vuole che la illustri brevemente?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, prego, collega Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie, Presidente.
La mia interrogazione è datata 20.10.2022, però purtroppo mi rendo conto che avrei potuto presentarla anche adesso, perché l’annoso problema delle liste d’attesa era la carenza dei medici, che esiste ancora, tutt’oggi.
La mia discussione dovrebbe fare un po’ pendant con quello che poc’anzi ha detto anche il collega Perrini. Volevo sapere brevemente, riportandomi ovviamente al contenuto di quello che è il mio scritto, che cosa ad oggi è stato fatto per risolvere entrambi i problemi di cui alla mia interrogazione.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Anche questa interrogazione costringe a parlare di un problema comune: la carenza dei medici.
Ora, nel nostro Paese mancano i medici, è inutile che ci giriamo intorno, e peggio ancora, qui si avverte di meno, al nord è molto di più, è molto più drammatica la carenza di infermieri. Sono costretto a ripetere che gli errori che sono stati fatti a 360 gradi… Di natura ovviamente politica, perché stavolta i tecnici c’entrano poco e niente, perché i tecnici, ENPAM, ordini professionali e quant’altro avevano evidenziato cioè che sostanzialmente sarebbe accaduto quello che sta accadendo.
Nel 1900, lo ripeto a beneficio di chi non ha ascoltato in quest’Aula, è stato introdotto il numero programmato nel nostro Paese e il numero programmato, quando fu introdotto, fu una scelta giusta e necessaria, perché c’erano più di 20.000 medici all’epoca che, dopo cinque anni c’è di laurea, non riuscivano a svolgere la professione. Eravamo molti. Non si riusciva. I colleghi andavano da una parte all’altra per farsi assegnare qualche giorno di sostituzione ai medici di base in maniera gratuita per poter far punteggio; per non parlare poi delle file che c’erano nelle ASL per poter fare le guardie mediche. Questa era la situazione.
Fu introdotto il numero chiuso. L’errore è stato fatto per molti anni da tutta la politica, perché maggioranze ce ne sono state a iosa, di natura straordinaria, ordinaria, di tutto di più. A partire dal 2001 in poi quel numero andava implementato in base alle uscite dei medici che andavano in pensione. Non è stato fatto. Si è avuto un primo segnale nel 2021. Nel 2021 finalmente si sono resi conto dell’errore ed è stato implementato questo numero.
Per far sì che si avesse un qualche cosa di positivo rispetto anche alle persone che sono iscritte, bisogna aspettare quattro o cinque anni… Benissimo. Possono aumentare quanto vogliono. Io spero e mi auguro… Sì, ho capito, ma c’è il problema… C’è il problema che non è possibile abbreviare. Non è possibile che uno diventi medico nel giro di un anno. Non esiste questa possibilità. Quindi, bisogna aspettare, aspettare nei prossimi anni in maniera tale che possono esserci, possono essere rimpiazzati.
Tenete presente che nel Piemonte, nella regione Piemonte… Dico dati oggettivi, non da fantasia, ma per dirvi che è quello che accadrà. Attenzione, non è che li dico come scusante.
Noi siamo prossimi a questo e nessuno sta mettendoci al riparo, perché le Regioni non riescono a metterci al riparo, occorre che ci sia una norma non ordinaria ma straordinaria, emergenziale, come sono state fatte anche per il Covid, sulla scia di quelle, per poter consentire e avere l’assistenza.
Dicevo che nel Piemonte tanti piccoli Comuni sono sprovvisti di medico di base e ricorrono al numero verde. Lo stesso in altre Regioni.
Dei gettonisti vi ho detto già prima rispetto a questo dato.
Il problema della carenza dei medici che si aggraverà nei prossimi 3 o 4 anni, fino ad avere l’inversione di tendenza tra sei anni, noi dovremmo confrontarci con questa emergenza.
Io ritengo che sarebbe ragionevole dar retta ad alcune organizzazioni sindacali che in maniera incredibile hanno cercato di stoppare la possibilità di elevare a 72 anni la possibilità di andare in pensione dove ci furono le necessità.
Hanno fatto qualche piccola modifica ma non è sufficiente. Consentire al medico che fa la guardia medica di avere 900 assistiti invece dei 500, non è assolutamente la soluzione.
Occorre consentire a tanti operatori sanitari, a tanti medici che hanno voglia di affrontare questa sfida ma che non lo possono fare perché noi siamo il Paese dove è dovuto intervenire il Presidente Mattarella per poter evitare quella vergogna che è successa qui a Bari. Perché un medico era andato oltre quelle che sono le norme ordinarie.
Quindi, per poter affrontare questo problema, fintanto che noi non avremo la possibilità di avere i nuovi laureati, provocati come diceva Caroli dall’incremento del numero che c’è stato e c’è adesso in questi due ultimi anni, c’è necessità di norme straordinarie. Perché il Direttore Generale A, B o C non può essere sanzionato se fa fare a Rocco Palese 100 ore di più di straordinario all’anno, attenzione, all’anno.
Così come il medico Donato Pentassuglia - visto che lo tengo più vicino - se fa turni aggiuntivi come li ha fatti Procacci o quant’altro, che deve essere addirittura sanzionato in quella maniera.
Quindi, le misure straordinarie, peraltro richieste a più riprese anche dal Ministro di questo Governo, dovrebbero essere messe in atto per poter affrontare quello che giustamente l’interrogazione propone.
Tutte le Regioni sostengono, hanno sostenuto e continuano a sostenere questa impostazione. Gli emendamenti che oggi pomeriggio proporremo al Governo come sistema delle Regioni sul personale unanimemente sono tutti indirizzati in questo dato.
Rimango onestamente perplesso, posso anche capire, vista la mia esperienza precedente al bilancio, che ci sarà chissà cosa dal punto di vista dei vincoli e quant’altro, però ritengo che sia stato un grave errore quello di andare alla formulazione della legge, che, a partire dal 2024, cambia le regole sulla situazione pensionistica, che sta inducendo alcuni medici ad andarsene prima.
Nel momento in cui li preghiamo di rimanere da 67 a 70 anni, dall’altro lato arriva il Governo che, per motivi finanziari dei vincoli europei, impone questa modifica sulla situazione delle pensioni, che io mi auguro che venga modificata così come alcuni esponenti del Governo hanno preannunciato, ma lo facessero subito, perché se aspettiamo il maxiemendamento a dicembre, ovviamente non saremo nelle condizioni di fermare le persone che adesso stanno avviando l’avvio con l’INPS della pratica di pensione, occorre cercare di intervenire in maniera formale prima.
Posso assicurare che sia a livello locale, sia a livello regionale che a livello nazionale stiamo cercando di impegnarci con proposte, con interventi, con quant’altro, con tutto quello che è possibile fare nel contesto cedere di quanto proposto dal consigliere Splendido, che ovviamente pone un problema che è diventato un’emergenza nazionale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese.
Collega Splendido, si ritiene soddisfatto?
Speaker : SPLENDIDO.
Sì, soddisfatto nei limiti, ovviamente, che non sono colpe dell’Assessore, stiamo analizzando un problema che purtroppo non dipende né da me, né completamente da lui.
Sono certo che lui farà del suo meglio per tentare di risolvere il problema anche delle liste d’attesa, di cui abbiamo parlato moltissimo in questa Assise, e sono certo che nei prossimi giorni, se non nei prossimi mesi, riusciremo a ridurre le problematiche che attanagliano i cittadini malati, che necessitano della nostra sanità.
Grazie, Presidente. Chiedo scusa per la voce che è quasi andata via, ma cerco di andare avanti con le caramelle.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Splendido.
Passiamo all’interrogazione n. 411, proponente il collega Pagliaro, indirizzata dall’assessore Palese: “Mancata erogazione premialità a medici e infermieri impegnati in fase emergenza e campagna vaccinale”.
Chiedo al collega Pagliaro se lo vuole illustrare.
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione all’assessore Palese la presentai un anno fa per chiedere conto dei ritardi nell’erogazione dei premi Covid per medici e infermieri impegnati sia nella gestione dell’emergenza pandemica, sia nella campagna vaccinale contro il virus. Premi che erano stati pagati solo in parte, disattendendo gli accordi sindacali.
A seguito di questa mia interrogazione, di una mia nota del 1° dicembre, sempre dello scorso anno, per denunciare la mancata erogazione anche delle buste-paga di novembre, il 13 dicembre scorso l’Assessorato alla sanità aveva diffuso una nota per annunciare il saldo dei premi Covid entro il 20 dicembre dello scorso anno.
Ci risulta però che le premialità Covid siano state saldate ma solo perché per il progetto di vaccinazione Covid il saldo è stato fatto solo fino a giugno 2021.
Restano poi da pagare quelle del periodo dal 1° luglio 2021 a metà 2022, quando poi l’emergenza è cessata.
Quindi, la mia domanda, assessore, è semplice: quando verrà pagato tutto il dovuto al personale della sanità che si è speso senza riserve – li abbiamo chiamati eroi – in tutto il periodo pandemico? Quando saranno saldati questi importi?
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Corrisponde al vero che c’è ancora qualche coda da sistemare dal punto di vista delle premialità Covid.
Il Dipartimento ha già avanzato una proposta di natura finanziaria, in sede di assestamento di bilancio. Stanno sostanzialmente quantizzando questa somma ulteriore per poter procedere adesso alla quantificazione e alla liquidazione.
Io penso quindi che il Consiglio regionale a breve sarà chiamato a pronunciarsi su questa proposta che, non ho dubbi, viste le istanze e vista anche la sensibilità di tutti, che sarà approvata all’unanimità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese.
Collega Pagliaro, si ritiene soddisfatto?
Speaker : PAGLIARO.
Ringrazio l’assessore per questa risposta, rassicurante nei confronti di queste persone. Magari, se fosse possibile avere una data entro la quale poter corrispondere queste cifre sarebbe, penso, un’iniziativa gradita, perché, ripeto, il fatto che siano in corso dei conteggi e che ancora non si possa arrivare a una definizione di una data per la riscossione, insomma… Penso che potrebbe forse dare qualche indicazione più precisa.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Grazie, collega Pagliaro. Assessore, vuole intervenire?
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sì, si. Se lo facciamo con l’assestamento, la data è al 30 novembre. Se si fa col bilancio, è al 31 dicembre. Non si può andare oltre.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese. A questo punto la 413, l’assessore Palese non c’è, è rinviata.
La 415, Conserva, indirizzata all’assessore Barone. Conserva però non c’è. Ma Conserva è… È in congedo, quindi la rinviamo.
Mennea indirizzata a Barone ed Emiliano, però Mennea non c’è… Sì, sì, ma manca Mennea, quindi questa la dichiariamo decaduta.
La n. 418 è indirizzata da Mennea a Palese. A questo punto è rinviata.
La 419, Conserva, rinviata.
La 421 Perrini indirizzata a Palese è rinviata perché l’assessore Palese si è spostato.
La 422, Perrini a Leo, ma Leo non c’è.
424, Perrini all’assessore Pentassuglia, che vedo in Aula, riferita a “Consorzio di bonifica Stornara e Tara. Richiesta costituzione del tavolo tecnico con le amministrazioni comunali e le associazioni di categoria”. Chiedo al collega Perrini se la vuole illustrare.
Speaker : PERRINI.
Benissimo. La situazione del Consorzio di Stornara e Tara, che ne abbiamo già parlato ampiamente. Poi in queste settimane sono successe altre riunioni, altri incontri, che hanno chiesto anche le associazioni dell’agricoltura e altre associazioni. Volevo chiedere a Pentassuglia come intende muoversi, se dobbiamo fare qualche Commissione o audizione.
Secondo me, sarebbe giusto convocare tutti, assessore, prima di arrivare a fine anno a quella famosa legge che vogliamo portare, in modo che… Tutti sappiamo benissimo come va a finire il discorso dei consorzi e soprattutto sapere se questo benedetto contributo, che tanti cittadini pagano senza che c’è nessun tipo di lavoro che viene fatto in gran parte delle campagne… Perché paghiamo un contributo, però non vengono eseguiti per capire anche su questa situazione. In tanti mi chiedono se devono pagare, non devono pagare. Se mi puoi aiutare su questa situazione, perché è importante. Così insieme stabiliamo i vari incontri quando li faremo con queste associazioni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente, colleghi.
A questa interrogazione ho risposto per iscritto ma provo a ridefinire un attimo il percorso.
Intanto è stata costituita, con delibera di Giunta, la Commissione consultiva, 298 la delibera del 2022, perché è il luogo dove tutti gli attori sono chiamati a confrontarsi.
Si sta tenendo regolarmente, non era stata insediata in passato, io invece l’ho insediata e stiamo parlando.
C’è stato un passo successivo. Con la nuova governance dell’ANCI Puglia ho convocato il Sindaco Pascazio con la struttura della nuova governance. La delega all’agricoltura ce l’ha il Sindaco Lasigna di Palagiano e con loro stiamo discutendo di tutte le azioni.
Io, come sempre, non ho problemi né a venire in Commissione, né a parlarne in Consiglio. Mi dispiace dell’ennesimo atteggiamento dell’altro ieri a Lecce con un manifesto anche irrispettoso e irriguardoso rispetto a tutte le volte che ho incontrato qui in Commissione, in Assessorato, coloro i quali legittimamente hanno una posizione diversa ma sanno benissimo che non è l’assessore, né questo Consiglio regionale, che può cambiare la sorte dei tributi.
Non anticipo quello che farò la settimana prossima a Roma, perché stamattina ho sentito il sottosegretario e c’è un rapporto di corretta e leale collaborazione istituzionale con il Governo che io intendo mantenere, perché le polemiche a me non mi portano a spasso.
Quindi, la valutazione che faremo puntuale sull’evoluzione che dal primo gennaio vede la delibera di costituzione del Consorzio unico dei commissariati in un unico consorzio, come previsto dalla legge 1/2017, e il bando per il revisore unico, sono gli atti endoprocedimentali previsti dalla norma che mi ero impegnato a fare ed ho fatto.
Il Piano di bonifica è fatto, come vi avevo promesso.
I Piani di classifica sono in capo alle comunità locali e al partenariato che deve decidere autonomamente come modificare, sapendo che c’è una storia per il passato.
Il fatto che siano stati notificati tutti gli avvisi di pagamento, anche questi rientrano nelle procedure che andavano notificate ogni anno. Mi dispiace che c’è qualcuno che ci ha messo qualche anno in più, ma questo non significa che, per ufficializzare le posizioni di attività e passività, queste attività non vengano rese.
Poiché negli ultimi giorni c’è questa iniziativa, che lei ha anche richiamato da un comunicato, di valutare, anziché il Consorzio unico, due o più Consorzi, io ho già detto che sto rispettando la legge n. 1 del 2017 per chiedere al Consiglio regionale, e sapete tutti che io rispetto ogni consigliere regionale, perché è anche il mio ruolo, quello che decide questa Assise.
Chi ritiene, come ho detto alle agricole, di avanzare un emendamento per modificare quella legge, lo faccia in Aula e ne discuteremo tutti insieme, perché ritengo che sia opportuno non aprire a una pletora di nuovo poltronificio, ma di dare funzioni in periferia con una governance unica, perché siamo in una fase delicata, dove stiamo rientrando dalla debitoria, abbiamo iniziato a fare i lavori, ho messo i soldi per fare le progettazioni (prima non c’era il Fondo di rotazione), sto chiudendo la storia del riuso in agricoltura, spingendo fortemente perché un conto è aver detto “prendo il finanziamento per fare le reti”, poi stiamo consumando in maniera ridicola poca acqua destinabile all’agricoltura, che può essere data a un costo pari a un terzo di quella dell’emungimento, ed è paradossale che chi continua a chiamare noi alla responsabilità faccia finta di non voler o poter utilizzare quell’acqua.
Io voglio fare totale chiarezza con voi, perché il mio mandato è pro tempore, non so quanto e come avrò la pazienza di andare avanti, e, sulla scorta di tutto ciò, tenuto conto che c’è anche una richiesta ufficiale, voglio sapere prima se sia ancora fondata la richiesta di prendere un pezzo dell’FSC e destinarne una parte alla rideterminazione della trasformazione dei prodotti agricoli, che serve alla Puglia, ma mai fatta, l’altro a mettere una dotazione per rifunzionalizzare le reti, tanto quelle che oggi perdono dal 60 all’80 per cento di acqua, tanto quelle per il riuso.
Disponibilità totale a ragionare in questi termini, mi spiace che qualcuno non apprezzi l’onestà intellettuale di aver detto dal primo giorno che il tributo va pagato, chi si sente leso deve fare le attività di contestazione previste dalla legge, poi è una partita aperta, perché stiamo provando a ragionare su una serie di altri aspetti che qui abbiamo condiviso, e mi auguro fortemente che le soluzioni tengano insieme gli interessi generali. Però, additare l’abbandono dei terreni, la trasformazione, la fitopatia a tante altre questioni e metterle insieme in un unico calderone, penso non giovi a nessuno.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Pentassuglia.
Collega Perrini, si ritiene soddisfatto?
Grazie.
Passiamo a recuperare l’interrogazione urgente n. 369 del collega Splendido “E Emergenza fitosanitaria nell’Oasi agrumaria del Gargano”, è presente l’assessore Pentassuglia.
Chiedo al collega Splendido se la vuole illustrare.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie mille, Presidente, della parola.
L’assessore è a conoscenza della mia istanza, per aspetto soltanto la sua risposta, perché lo ritengo un ottimo un membro dell’Esecutivo, e lo dico anche in pubblica udienza. È una persona sempre molto attenta, quindi sono certo che oggi mi darà le risposte che aspetto.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Siccome la risposta è articolata, ho anche fotocopiato la risposta che era stata mandata sulla PEC, in risposta, correttamente, per il ruolo che abbiamo. Confermo che il lavoro che avevo commissionato all’Osservatorio ed anche al livello della nostra Università, quindi della comunità scientifica per realizzare quello che aveva chiesto è in itinere. Poi le risultanze saranno messe a disposizione.
Al momento le do queste tre pagine che riprendono puntualmente tutta la storia, perché lei abbia tutti gli elementi insieme al suo territorio e al partenariato che le pone questo problema, di conoscenza su quello che abbiamo fatto e stiamo facendo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Collega Splendido, si ritiene soddisfatto?
Speaker : SPLENDIDO.
Quindi, ove mai ve ne fosse bisogno, l’assessore con le sue parole è andato a corroborare quello che ho detto poc’anzi.
Ringrazio l’assessore anche per la disponibilità che mi dimostra e che dimostra a ciascuno di noi, anche a noi dell’opposizione, perché è sempre una persona disponibile, che dà risposte vere serie che ci soddisfano quasi sempre, per quanto mi riguarda, sempre.
Grazie, Presidente, grazie assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Splendido.
L’interrogazione n. 426 viene rinviata per assenza del proponente e dell’Assessore. Collega Splendido, c’è anche l’interrogazione n. 372 “Emergenza siccità provincia di Foggia – Appello masserie…” È come prima, ma… Si ritiene soddisfatto? Perfetto, perfetto, grazie. Grazie.
La numero 427, è assente il Presidente Emiliano, a cui era indirizzato, per cui è rinviata.
La 428, Piemontese-Maraschio, è rinviata.
La 429, è presente l’assessora. Avete già risposto. Il collega Perrini è soddisfatto. 429, c’è una risposta scritta.
La 430 è rinviata. 432 è rinviata. 433 rinviata. 435 rinviata. 436 è rinviata. No, è presente l’assessora Maurodinoia, ma Conserva è assente giustificato, rinviata.
La 439, è assente l’assessore Palese. 422, assente l’assessore e il Presidente Emiliano. 443, assente Palese. 444, assente Palese, 445 assente paese, quindi tutte rinviate. 446, assente Palese. 449, assente Palese. 452, assenti Piemontese ed Emiliano. 453, assente Palese, e via di seguito. Queste che vi sto leggendo sono tutte rinviate. 454, assente Emiliano e Palese.
Io, se non volete che ve le leggo tutte, avevo preso un appunto. Poi eventualmente chiedo anche il vostro contributo, perché la prossima è la 483, quella utile, in cui è presente sia il collega Perrini, ma anche l’assessore Pentassuglia, sulla peronospora nel territorio di Taranto e provincia. Non è pervenuta risposta scritta. Quindi chiedo al collega Perrini se la vuole illustrare.
Speaker : PERRINI.
Ho parlato con l’assessore. Scusa, Presidente, ne abbiamo già parlato con l’assessore. Siamo in contatto su questa problematica.
Prego, assessore Pentassuglia, vuole intervenire?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Come ha detto il collega Splendido, con i consiglieri il rapporto quotidiano e di rispetto. Aggiungo soltanto alla nota scritta che era stata fatta ai tempi della interrogazione che, avuta la relazione degli uffici, abbiamo fatto anche la delibera relativa a questa calamità.
La peronospora non ha alcun indennizzo, se non la trattativa in queste ore con il Governo del milione prima, più 6 milioni aggiunti, per valutare in che termini indennizzare e chi.
Tutto nasce però dalla delibera delle piogge persistenti che avemmo modo di ridiscutere due Consigli regionali fa con il collega che richiamo oggi e che sono frutto dell’endoprocedimento. Perché il decreto legislativo 102 ha questa sua configurazione, seppur del 2004, sulla quale chiedo l’aiuto a tutti quanti, perché il sistema delle Regioni lo sta chiedendo, una rivisitazione della norma generale perché è molto appesantita nel procedimento e gli eventuali ristori arrivano anche molto, molto tardi con un lavoraccio per i Comuni. Questo a corollario dell’attività che è stata resa e fatta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazi, assessore.
Leggo di seguito, per assenza degli assessori, quelle che rinviamo: la 484, la 487, la 488, la 490, la 493, la 494, la 497, la 500, la 501, la 502, la 503.
La 504 è presente l’assessora Maurodinoia ma è assente il collega Pagliaro, per cui la dichiaro decaduta.
505 rinviata, 506 rinviata, 507 rinviata, 511 rinviata.
La 512 è sempre presente in Aula l’assessore Maurodinoia, è assente il collega Pagliaro, quindi è decaduta.
La 513 rinviata, 514, 516… Collega Pagliaro, io ti ho invocato più volte.
È sempre presente l’assessora Maurodinoia, che nel frattempo non si è spostata. Un attimo, collega Pagliaro, perché riprendiamo…
La 504: interventi per potenziamento Aeroporto del Salento.
Chiedo al collega Pagliaro se lo vuole illustrare.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente, questo è un argomento che, come l’Assessore saprà, ho molto a cuore.
Quindi, questa interrogazione l’ho presentata subito dopo ferragosto chiedendo conto del mancato potenziamento dell’aeroporto del Salento che era stato promesso con lo stanziamento di ben 110 milioni di euro.
Una situazione che si aggrava e che si è aggravata a fine estate con l’annuncio di ulteriori tagli per i voli Ita Brindisi-Roma, in parte scongiurati grazie alla reazione del popolo salentino, supportato dalla politica, contro questo ennesimo schiaffo al nostro territorio.
Tutto questo ha confermato quello che evidenzio da sempre: il Salento è ai margini della programmazione del trasporto aereo regionale, che favorisce sempre e solo lo scalo di Bari. Le disparità emergono soprattutto dopo l’estate, quando molti voli vengono cancellati, senza tener conto dei flussi destagionalizzati e delle esigenze di mobilità dei residenti salentini, letteralmente dirottati su Bari, perché viaggiare all’aeroporto del Salento diventa un’impresa.
Voli diradati e collocati in orari scomodi, senza contare la difficoltà dei collegamenti pubblici con l’aerostazione e la necessità conseguente di dover provvedere con mezzi privati, scoraggiando a viaggiare da Brindisi, che spingono i passeggeri altrove, dove i servizi sono più confortevoli, dove esiste un collegamento diretto via treno con Bari ormai da 10 anni, dove c’è abbondanza di collegamenti e voli a tutte le ore e per tutte le tasche.
C’è da evidenziare infatti che i voli da e per Brindisi costano mediamente di più, oltre ad essere rari e disagevoli.
Rilancio dunque le richieste contenute in questa mia interrogazione urgente e chiedo cosa intenda fare la Regione per potenziare l’aeroporto del Salento e colmare così questo divario con Bari.
Quest’estate puntualmente ho voluto fare un’analisi dettagliata del numero dei voli da e per Bari, da e per Brindisi, e abbiamo verificato in maniera chiara e inequivocabile che i voli da e per Brindisi sono un terzo rispetto a quelli di Bari. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Pagliaro.
Prego, assessore Maurodinoia.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie.
Innanzitutto volevo dire che abbiamo comunque risposto e quindi c’è una risposta scritta all’interrogazione, consigliere Pagliaro, io ce l’ho protocollata, quindi probabilmente non le è arrivata, però – ripeto - questo è un argomento di cui abbiamo parlato tantissime volte anche in Commissione.
La mia sezione si occupa di trasporto pubblico locale e non sicuramente di voli, che sono a mercato. Continuo a ribadirlo ogni volta anche in Commissione, nell’ultima Commissione, la V Commissione, ho più volte sottolineato che il mio Assessorato non interviene sulle offerte dei voli a mercato, quindi mi riferisco ovviamente a quelli di Aeroporti di Puglia. C’è stata anche una Commissione, si è tenuta qui la I Commissione: sono stati auditi Antonio Vasile e Patrizio Summa, di Aeroporti di Puglia, che hanno più volte spiegato che non c’è da parte della Regione un atteggiamento diverso tra l’aeroporto di Bari e altri aeroporti. Voglio sottolinearlo ancora una volta, probabilmente non sono stata chiara col consigliere Pagliaro: sono le compagnie che scelgono di volare, di prenotarsi e anche di attingere a quelli che sono gli incentivi messi a disposizione di Aeroporti di Puglia, che è un bando aperto ormai da tantissimi anni. Quindi, qualora una compagnia aerea decidesse di volare con l’aeroporto di Brindisi, sicuramente potrebbe attingere a quelli che sono gli incentivi.
Non c’è quindi un collegamento tra l’Assessorato ai trasporti e Aeroporti di Puglia, in termini di offerta di voli. Spero di essere stata chiara e spero di non doverlo dire più, perché ogni volta si parla di quello che fa l’Assessorato ai trasporti in termini di volo.
Diverso è il discorso dei collegamenti. Col consigliere Pagliaro più volte ci siamo interfacciati, e nella risposta all’interrogazione abbiamo sottolineato che c’è stata già un’interlocuzione con Aeroporti di Puglia per cercare di sistemare per quanto possibile i collegamenti con Brindisi, con Lecce. Ovviamente, parliamo di collegamenti su gomma, cioè a mettere a disposizione dei bus con l’orario di arrivo e di partenza dei voli.
C’è un’interlocuzione in corso con Aeroporti di Puglia, stiamo cercando di razionalizzare quanto più possibile l’offerta, quindi coprire l’esigenza reale perché dobbiamo anche attivare un servizio sostenibile dal punto di vista dell’utenza. Lo stanno facendo i miei dirigenti. Tra l’altro, con la DGR 1112 di luglio abbiamo anche chiesto alle Province, mettendo a disposizione delle ulteriori risorse, di comunicarci, abbiamo stabilito dei criteri – ovviamente, quello dei collegamenti con gli aeroporti era un criterio prioritario –, chiederci quali potessero essere le esigenze e i collegamenti che ogni Provincia ritiene rispetto ai collegamenti.
Per tutto ciò che era legato in termini di interventi sui parcheggi, le ho allegato anche una nota, perché ovviamente è sempre di Aeroporti di Puglia, però ho chiesto al Presidente Antonio Vasile di dare un riscontro, che poi le ho girato. Mi dispiace che non sia ancora arrivato. C’è tutta una relazione, da parte di Aeroporti di Puglia, circa quello che è il potenziamento, appunto, degli interventi, che sono a carico di Aeroporti di Puglia e non sicuramente dell’Assessorato ai trasporti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora. Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, assessora, se gentilmente mi fa avere copia, magari lo fa avere tramite… Grazie, perché non ho ricevuto nulla. Mi avrebbe fatto piacere, sarebbe stato utilissimo per questa interrogazione poter avere questa risposta scritta.
Sinceramente, questa risposta che lei puntualmente mi dà, sul fatto che ritiene che non sia di competenza una questione così importante, come quella dei collegamenti e dei voli, i voli dei singoli aeroporti, sinceramente mi sorprende… Ho capito, no a quello adesso arriviamo. Sto parlando dei voli, sto parlando dei voli.
Lei si sarà chiesta come facciamo noi, come fa il collega Caroli, come fa il collega Bruno. Noi che viviamo nel Salento ci chiediamo spesso ma com’è possibile che il Salento, che ha questa grande potenzialità turistica, che ha un bacino di utenza vasto, di tre province… Come è possibile, lei se lo chiederà? Com’è possibile che ha un terzo di voli rispetto a Bari? Se lo chiederà, sono sicuro di questo.
Quindi, è chiaro che, al di là delle competenze precise e specifiche… Lei fa riferimento a tutto questo, però è chiaro che un Assessorato così importante, oltretutto per un territorio che ha necessità di collegamenti, perché l’alta velocità si fermerà a Bari, l’autostrada si ferma a Bari… Sappiamo quanto sia difficile e complicato raggiungere il Salento, nonostante abbia le sue bellezze straordinarie, rinomate e conosciute nel mondo.
Penso che se lo stia chiedendo, che se lo sia chiesto più volte che cosa posso fare io, da assessore ai Trasporti della Regione Puglia, per poter superare questo gap? Penso che se lo sarà chiesto e mi auguro che, dopo che se lo chiede, in qualche maniera troverà delle formule per poter trovare in qualche maniera delle soluzioni.
Detto questo, passiamo sui collegamenti. Sui collegamenti abbiamo anche parlato in tante occasioni. Abbiamo fatto anche un incontro contro COTRAP. Ancora siamo in attesa di poter avere quel collegamento alla mattina presto per consentire di poter prendere agevolmente il volo del mattino presto. Basterebbero 35.000 euro l’anno, cifre che secondo me sono abbordabilissime da parte della Regione, per poter garantire questo servizio, che oggi purtroppo è carente, come così come tutta una serie di collegamenti.
Lei dice che ci stiamo lavorando. Io prendo atto e spero che prima o poi si riescano ad avere questi collegamenti per l’aeroporto e dall’aeroporto, non soltanto su Lecce ma le località turistiche rinomate, lo stesso vale anche per Taranto.
Cosa le devo dire? Non sono totalmente soddisfatto da questa sua risposta. Ci ritorneremo ancora una volta su questo argomento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Pagliaro.
Ha chiesto di intervenire l’assessora Maurodinoia, prego.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Solo per precisare.
L’Assessore ai Trasporti, capendo l’esigenza del territorio di avere più voli, ripeto, nulla può fare in merito quantomeno costringere una società a volare su un aeroporto.
Continuo a dire che c’è un’attività da parte di Aeroporti di Puglia che ovviamente non interessa il mio Assessorato. Perché probabilmente lei sa che la competenza dell’Assessorato e il trasporto pubblico locale probabilmente dobbiamo entrare più nel merito e far comprendere che cos’è il TPL rispetto a quelli che sono i voli al mercato. Non continuo perché l’ho spiegato più volte e credo che sia superfluo.
A proposito di quella linea autobus, però, voglio ricordare a me stessa che quella richiesta noi l’abbiamo valutata insieme a lei, e lei sa qual è stato anche l’esito di quell’incontro con COTRAP. COTRAP ha fornito i dati dei traffici, perché quella linea era già esistente fino a gennaio scorso e trasportava in media dalle 2 alle 4 persone. Quindi, c’è stata proprio una richiesta dalla società di trasporti di eliminare quella tratta perché era completamente scarica dal punto di vista dell’utenza.
La stiamo rivalutando proprio sulla base delle richieste che sono state fatte. Però dobbiamo dirla tutta e non dire che l’abbiamo… Però non abbiamo detto che sui dati di traffico quella tratta risultava scarica. Quindi, impegnare 35.000 euro, come diceva lei…
Noi abbiamo anche una preoccupazione nei confronti della Corte dei conti che ovviamente trova una linea che ci è stato chiesto di togliere e la riattivazione dobbiamo comprendere in effetti se l’utenza ci sarà o meno.
Però, le ho anticipato che questa valutazione la stanno facendo i dirigenti insieme ad Aeroporti di Puglia.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Io chiedo al collega Perrini, vedo la 429, è presente l’assessora Maurodinoia… Sì, ma che facciamo collega Pagliaro? Le interrogazioni diventano a questo punto un dibattito infinito. Collega Pagliaro, le chiedo in un tweet, per dare la possibilità agli altri colleghi di intervenire con le loro interrogazioni, e di intervenire in modo rapidissimo.
Speaker : PAGLIARO.
Il tweet va benissimo.
Se dobbiamo dirla tutta, purtroppo quel tratto di Lecce-Brindisi con quel pullman, a quell’ora non consentiva l’arrivo tranquillo e sereno per poter prendere il primo volo, quindi era per questo che non era pieno, ma infatti si chiedeva di anticipare ulteriormente la partenza di quella tratta specifica.
Riguardo la questione voli - ripeto - siamo in attesa di poter avere in audizione Aeroporti Puglia che, come sa, più volte ha chiesto il rinvio, quindi siamo in attesa anche di ascoltare l’aeroporto di Puglia su questo tema. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Pagliaro.
Recupererei la 460, proponente la collega Laricchia: “Stato dei lavori sulla linea 1 Bari-Putignano (via Conversano) di Ferrovie del Sud Est”.
Se la collega Laricchia vuole esporla, le concedo la parola. Grazie.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente, molto volentieri, perché si tratta, come potete leggere dal testo, di lavori molto attesi dalla comunità di Conversano.
Parliamo del raddoppio della linea tra Mungivacca e Noicattaro, dell’interramento dei binari tra le stazioni di Triggiano e Capurso, e, in seconda fase (ho letto anche la risposta scritta pervenuta) l’elettrificazione della linea e il rinnovo dei binari.
La situazione di Conversano è molto simile anche a quella di Palese-Bari, ci sono troppi passaggi a livello e in questo caso sarebbero eliminati con questi lavori ben 9 passaggi a livello, con un incremento della qualità della vita finalmente dei cittadini, che è tanto atteso.
Io ho letto la risposta scritta che, se vuole, posso anticipare molto rapidamente e credo che siano molto importanti queste interrogazioni e questi solleciti che la Regione fa al soggetto attuatore, perché è portato a dichiarare lo stato di avanzamento lavori.
Al 28 febbraio 2023, erano al 99 per cento le opere civili, al 91 per cento le opere relative all’armamento ferroviario, tanto da immaginare l’attivazione della linea per il 30 giugno 2023, attendendo per il ricevimento delle autorizzazioni il 31 maggio 2024. Vedo questa data riportata nell’interrogazione, quindi ovviamente conferma, se ho capito bene. Volevo solo far notare che siccome ultimamente c’è stata una raccolta firme di 15.000 persone per una petizione e la società ha risposto a mezzo stampa che sarà attivato tra maggio 2024 e settembre 2024, chiaramente stare dietro sempre ai lavori so benissimo da tecnico che ogni cantiere, ogni lavoro va seguito perché ci sono mille ragioni e mille imprevisti per cui si ritarda, sempre rimanendo chiaramente nell’ambito dei motivi legittimi e ce ne sono tantissimi.
È molto importante davvero – questa è la raccomandazione che vorrei fare alla Giunta e all’assessora – star dietro a questi lavori, perché proprio con questa attenzione continua da parte delle Istituzioni si riattiva tutta la motivazione necessaria per portarli a termine. In questo caso non è solo un intervento di mobilità, ma è proprio un intervento di qualità della vita dei cittadini.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Laricchia.
Prego, assessore Maurodinoia.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie.
Intanto, grazie alla consigliera Laricchia. In effetti, questa era una risposta un po’ datata, perché l’interrogazione risale all’aprile del 2023.
Posso darle alcuni aggiornamenti rispetto a quelle che sono le date da cronoprogramma, perché in effetti sono abbastanza superate, anche dal punto di vista delle risorse impiegate, perché abbiamo dovuto anche coprire, quindi trovare le risorse per una perizia di variante abbastanza consistente di quasi 13 milioni di euro per concludere la prima fase.
Il progetto era diviso in due fasi: c’era la copertura finanziaria per la prima fase; mancava invece la seconda fase, che poi abbiamo candidato al PNRR. So che Ferrovie Sud-Est ha già bandito la gara, quindi inizieranno i lavori i primissimi di gennaio.
Questa seconda fase racchiude sia la realizzazione delle due stazioni di Triggiano e Capurso, sia l’elettrificazione su tutta la linea. Perché l’elettrificazione è stata slittata nella fase 2? Perché purtroppo, proprio per i problemi su Triggiano e Capurso, la riattivazione parziale, quella che partirà nella primavera del 2024 tra Rutigliano e Putignano, quindi assicuriamo la riapertura perché hanno già chiesto le varie autorizzazioni alla spesa per la circolazione, inizierà solo da quel tratto. Lì, come diceva lei, sono a buon punto, i lavori, sono oltre il 90 per cento, quindi si riesce ad aprire nella primavera.
A fine anno ovviamente si riaprirà tutta la linea, da Bari a Putignano con il solo problema delle non fermate a Triggiano e Capurso, quindi non ci saranno fermate e continueranno a essere utilizzati treni non elettrici, ma a diesel, mentre il totale ripristino della linea elettrificata ovviamente avverrà entro il 2026, così come previsto dal Piano nazionale di ripresa e di resilienza; però Ferrovie Sud Est è fiducioso di poter terminare i lavori anche prima del 2026 e quindi a fine 2025.
Questi sono gli ultimi aggiornamenti rispetto alle date che abbiamo da cronoprogramma.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora. Collega Laricchia, si ritiene soddisfatto? Grazie.
Allora, passiamo al n. 512, proponente Pagliaro “Carenze servizio TPL scolastico in provincia di Lecce”, sempre riferita all’assessora Maurodinoia. Chiedo al collega Pagliaro se la vuole illustrare.
Speaker : PAGLIARO.
C’era Delli Noci, non c’è più? Perché c’era quella precedente sulla Porsche. Potrebbe essere interessante. Era qui… Va beh, vediamo. Se ritorna, possiamo trattarlo.
Niente, questa è un’interrogazione, purtroppo, ciclica, assessora. Lo facciamo ogni anno, ogni anno perché ogni anno si rende necessario puntare un pochino la nostra attenzione su questo problema del trasporto pubblico su gomma per gli studenti pendolari di Lecce e provincia. Ogni anno ci ritroviamo a ricevere segnalazioni su disservizi e carenze, ritardi, mezzi sovraffollati, corse e fermate saltate. Un esempio su tutti, sulla tratta Corigliano, Soleto, Sternatia, Zollino, Martano il bus da 50 posti a sedere viaggia con una trentina di studenti in piedi per raggiungere l’Istituto superiore “Trinchese” di Martano. Questo, ripeto, è solo un esempio, ma abbiamo messi insieme tutti quanti i casi, abbiamo le testimonianze, abbiamo raccolto immagini, fotografie. Insomma, disservizi sempre e comunque.
Da qui, questa interrogazione urgente che ho indirizzato alla gentile assessora ai trasporti Maurodinoia, la terza in tre anni su questo specifico problema, affinché siano presi subito provvedimenti per potenziare il disservizio e garantire collegamenti efficienti e puntuali ai 27.000 studenti pendolari della provincia di Lecce. Provvedimenti che andavano predisposti per tempo, ma evidentemente così non è stato. Il servizio è molto carente e serve un monitoraggio per verificare le criticità evidenziate dagli utenti e provvedere, ci auguriamo, nel più breve tempo possibile, a risolvere.
I mezzi a disposizione sono pochi e questo determina la soppressione senza preavviso di corse e fermate, lasciando a terra gli studenti e costringendoli a saltare le elezioni o a farsi accompagnare a scuola con mezzi privati e con ingresso partecipato.
Anche i fortunati che riescono a salire a bordo viaggiano in condizioni disagevoli, schiacciati come sardine e i ripetuti ritardi impediscono di raggiungere in orario gli istituti scolastici di Lecce e Provincia.
Questo si ripercuote negativamente anche sulle famiglie degli studenti, obbligati a farsi carico del trasporto privato a scuola, pur avendo sostenuto i costi di abbonamento e del biglietto.
Quindi, assessore, io la invito a prendere a cuore il problema, a sollecitare i gestori del servizio e rimodulare, in modo da colmare tutte queste carenze che sono state segnalate. O se nel frattempo siamo già intervenuti, la Regione è già intervenuta, chiedo di sapere in che modo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Pagliaro.
Prego, assessora.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie.
Sulla Provincia di Lecce siamo già intervenuti diverse volte con diverse delibere che hanno stanziato delle risorse per l’implementazione delle corse scolastiche. Sin dal 30 novembre 2022 ne avevamo già attivata qualcuna per un importo di 26.000 euro.
Poi c’è stata una successiva delibera del 6 aprile 2023, nella quale stanziavamo altri 330.000 euro per un potenziamento. Ho qui l’elenco di tutte le linee che sono state potenziate e richieste dalla Provincia di Lecce. Ovviamente gliele manderò a breve, oppure se qualcuno può fotocopiare posso anche consegnare subito.
C’è sempre la delibera, quella di cui parlavo prima, la 11-12, con la quale abbiamo chiesto nei tempi, e non fuori tempo, a luglio abbiamo chiesto alle Province di mandarci un resoconto sulla necessità di implementare, soprattutto in modo particolare le corse scolastiche. Dovevano rispondere entro agosto proprio perché il 14 avremmo dovuto attivare.
Avevamo previsto per la Provincia di Lecce un importo superiore a tutti gli altri delle vecchie delibere, addirittura di 640.000 euro.
In riferimento al trasporto scolastico la Provincia di Lecce ha richiesto e ottenuto, con un finanziamento di ulteriori 364.000 euro su 137, coperture sulle linee scolastiche che sono diverse, forse più di 10, da Salice, Guagnano, Campi, Trepuzzi, Squinzano.
Quindi, noi abbiamo attivato nei tempi tutte le procedure possibili. Poi è ovvio che, siccome si tratta di corse provinciali e quindi in capo a un contratto provinciale, noi riceviamo l’istanza dalla Provincia di Lecce. Poi, attraverso questa delibera, abbiamo avuto la possibilità di dare una maggior copertura. quindi maggiore implementazione.
Su quelli che invece sono i disservizi, al di là dell’implementazione, perché anche a noi arrivano delle segnalazioni perché ci sono purtroppo dei disservizi dovuti anche al numero dei chilometri percorsi in particolare da Ferrovie Sud Est su quella linea, proprio a causa dei lavori che stanno effettuando invece sui binari, anche lì abbiamo convocato Ferrovie Sud Est e chiesto di segnalarci, per tutte le istanze arrivate dal territorio al di là del sovraffollamento, perché molte volte il sovraffollamento è consentito dalla Carta di circolazione (voglio essere chiara, trasportare ragazzi in piedi è possibile perché è previsto dalla Carta di circolazione dei mezzi che effettuano il servizio di Trasporto Pubblico Locale).
Probabilmente c’è una maggiore necessità di verificare (probabilmente dobbiamo sollecitare la Provincia a farlo) se in effetti il numero dei ragazzi in piedi corrisponda a quello previsto dalla Carta di circolazione.
Come dicevo prima, abbiamo chiesto a Ferrovie Sud Est di rispondere a tutte le segnalazioni che arrivano anche a noi e che giriamo puntualmente a loro, perché vogliamo capire come stiano risolvendo i disservizi che si sono creati sin dall’inizio dell’apertura della scuola per svariati motivi. Ovviamente, non per difendere chi esercisce il servizio, ma dobbiamo anche dire che ad ogni inizio di anno scolastico il servizio va in tilt per tante ragioni, anche perché le scuole non comunicano tempestivamente gli orari e parliamo di orari inizialmente provvisori. Ci sono infatti diversi orari di ingresso e di uscita e, essendo un servizio di Trasporto Pubblico Locale, difficilmente lo si può adattare, come si può fare con un servizio privato.
Non vi nascondo che ci sono scuole che ci chiamano il giorno prima, dicendo che il giorno dopo c’è l’Assemblea sindacale, quindi i ragazzi escono prima, però immaginate che non è un lavoro semplice spostare gli orari ad horas o settimanalmente. Lo avevamo anche con l’Ufficio scolastico regionale, cercando di trovare, almeno con le scuole, un accordo per quanto riguarda gli orari di ingresso, e cercare quantomeno tra le scuole vicine di adottare lo stesso orario scolastico, quindi ce la stiamo mettendo tutta, abbiamo ha fatto diversi incontri, ovviamente i disservizi vanno segnalati, e su questo le sanzioni e le penali ci sono, le pagano, le applichiamo, noi abbiamo degli agenti che verificano, quindi le stiamo applicando. Speriamo di poter raggiungere un ottimo, anzi, un buon risultato – ottimo mi sembra azzardato –, un buon risultato nell’immediato, soprattutto alla luce delle implementazioni che ci sono state, quindi l’apporto della Regione Puglia in termini di copertura economica, e speriamo che anche la Provincia possa vigilare meglio su quelle che sono le corse implementata.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora.
Il collega Pagliaro si ritiene soddisfatto.
Proseguiamo con le interrogazioni.
Quelle che elencherò di seguito le posticiperemo tutte, le rinviamo perché sono assenti gli assessori di riferimento. Sono le interrogazioni n. 513, n. 514, n. 516, n. 517, n. 518, n. 519, n. 520.
Per la n. 522 invece sono presenti sia il collega Perrini che l’assessore Pentassuglia: “Diga del Pappadai – Provincia di Taranto”. Chiedo al collega Perrini se la vuole illustrare.
Grazie.
Speaker : PERRINI.
Non è la n. 172, ma la n. 522… Comunque, parliamo della Diga del Pappadai, in provincia di Taranto.
In località di Monteparano, in provincia di Taranto, c’è questa diga che è un invaso. C’è stata una spesa di oltre 250 milioni di euro e questa diga ancora non si riesce a capire quando partirà. Stiamo parlando di 7.200 ettari di campagna. Con l’assessore Pentassuglia, con cui anche su questo tema, vi devo dire la verità, ci siamo già confrontati altre volte, stiamo lavorando.
Inoltre, un deputato del nostro territorio, onorevole Iaia, ha presentato un’interrogazione alla Camera. Insieme stiamo cercando di fare in modo che questo progetto finalmente inizi, perché è un progetto che sul territorio della provincia di Taranto tanti agricoltori stanno aspettando da tanti anni. Da parte nostra c’è la cooperazione con l’assessore Pentassuglia, che adesso ci dirà se ci sono altri aggiornamenti anche in base ad altre relazioni che anche lui ha avuto col ministro, così insieme potremo dire ai vari agricoltori della zona tarantina e della zona orientale di Taranto come sta la situazione, sulla quale vi posso dire che c’è stato veramente un lavoro di squadra tra noi e l’assessore Pentassuglia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Perrini.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente. Allora, il collega ha richiamato alcune cose. Io mi sono premurato di fare una relazione, che parte dalla richiesta del 18 ottobre e fa riferimento a quello che avevo già fatto con delibera di Giunta regionale il 2 ottobre, la n. 1.360, perché, a seguito del lavoro e delle individuazioni delle priorità fatte con il Consorzio dell’Arneo, che ha la possibilità di mettere in rete, a proposito di consorzi, proprio quella che è l’acqua del Pappadai, sono stati resi finanziamenti per 2 milioni di euro per l’ottimizzazione e il recupero funzionale, 3 milioni e 311.000 euro per il secondo lotto del sistema Salento e 3 milioni per il terzo lotto. Questo per consentire, insieme ai 6 milioni della delibera del 2 ottobre, di definire lo schema irriguo, che recupera anche i 2 milioni stanziati anni fa dal Ministero dell’Agricoltura.
Quindi, siamo in una fase dove anche il Commissario di Governo, nominato dal Governo nazionale, ha messo a disposizione i metri cubi di acqua disponibili a valutare questo tipo di lavoro. Lo stiamo concertando con gli attori istituzionali, proprio perché si rendano responsabili e partecipi, perché sono opere infrastrutturali importanti, che finalmente mettono in esercizio la diga Pappadai, che ha salvato i due finanzieri caduti con l’elicottero, ma per il resto era rimasta lì e per noi era solo un costo di gestione.
Quindi, continueremo a monitorare e a valutare le azioni che sono in campo con il partenariato e con l’azione che i consiglieri regionali e lo stesso collega Perrini sta facendo, affinché il nostro ruolo diventi protagonista. Comunque la relazione di queste due pagine, che riprende tutta la storia dell’endo-procedimento con i numeri di delibera, gli importi… Qui non è messo in relazione, perché non serve autocelebrarsi. C’è sempre la dotazione dei 5 milioni del fondo di rotazione che, qualora i consorzi abbiano bisogno, per completare lo schema irriguo, di risorse progettuali, saranno messe a disposizione.
Se può darla al collega Perrini, così ecco da continuare a seguire, come abbiamo sempre fatto, la risoluzione dei problemi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Collega Perrini, si ritiene soddisfatto?
Speaker : PERRINI.
Dell’assessore Pentassuglia e anche dell’assessore Maurodinoia sono sempre soddisfatto. Sapete perché, caro Presidente Casili? Perché sono presenti. Abbiamo interrogazione con l’eterno assente Emiliano dal 2018 e stanno ancora qua. Io la ripresenterò ogni mese. Bisogna anche fare, all’interno della Giunta, chi è presente alle audizioni, alle interrogazioni, perché qualcuno deve capire chi è sempre assente. Perché secondo me, se non lo fa lei come Presidenza, lo farò io uno studio di chi è presente alle interrogazioni e chi è presente alle varie Commissioni o audizioni che chiediamo. Perché è importante saperlo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Perrini.
Passiamo alla n. 523: “Dismissione officine e manutenzione automezzi FSE Lecce”, rivolta all’assessora Maurodinoia dal collega Pagliaro.
Ne ha facoltà di esposizione. Prego, collega.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Io mi collego all’intervento del collega Perrini. È vero, oggi noi abbiamo visto che c’era il Presidente Emiliano, c’era anche l’assessore Stea, c’era anche l’assessore Delli Noci. Erano presenti e avrebbero potuto svolgere appieno il loro dovere e rispondere alle interrogazione dei consiglieri, invece non so perché a un certo punto spariscono, proprio quando si tratta di dover affrontare forse qualche tema ritenuto spinoso, e me ne dispiace.
Mentre l’assessora Maurodinoia è sempre lì, devo dire, così come l’assessore Pentassuglia, puntuali a dare il giusto riscontro al lavoro dei consiglieri regionali. Questa è anche una questione di rispetto.
Qui parliamo adesso della dismissione officine manutenzione automezzi Ferrovie Sud-Est a Lecce, assessora. Questo è un problema che ho sollevato subito con questa interrogazione urgente. Parliamo dell’annunciata dismissione delle officine di manutenzione degli automezzi delle Ferrovie Sud-Est a Lecce.
Io le chiedo un intervento per scongiurare questo ennesimo taglio ai servizi sul territorio che avrebbe causato una serie di trasferimenti dei lavoratori.
Nel Tavolo che si è tenuto in Regione a fine ottobre, l’amministratore delegato della società Ferrovie Sud-Est si è impegnato a garantire che i lavoratori leccesi non verranno trasferiti e che la sede dell’officina continuerà ad essere in esercizio a Lecce fino al 2026.
Si è anche impegnato a valutare il trasferimento dell’officina nell’area dello scalo di Surbo, come chiesto dai sindacati, per conservare a Lecce la manutenzione degli autobus.
Io prendo atto di questi impegni, chiaramente prendo atto con soddisfazione, ma chiedo massima vigilanza al rispetto degli stessi, assessore.
Resta in piedi un’altra questione. La scure delle dismissioni incombe anche sull’officina Ferrovie Sud-Est che attualmente si trova sul retro della stazione, zona che sarà interessamento dal prossimo ribaltamento della stessa.
Lì comunque rimane in piedi questa questione, quei locali sarebbero inadatti alle nuove macchine e si vocifera di un trasferimento dell’officina treni sul polo manutentivo di Taranto, ma questo comporterà chiaramente spostamenti di chilometri per raggiungere l’officina, oltre ai costi di personale per il trasferimento.
Non vorremmo che si realizzasse l’ennesima spoliazione di servizio a danno del Salento e di Lecce in particolare a vantaggio di altri territori, disegno al quale ci opporremo chiaramente con forza, perché vogliamo conservare sul nostro territorio presìdi e servizi importanti.
Se la prima questione è stata scongiurata, c’è quest’altra questione, non so se lei oggi sia già in condizioni di potermi dare delle risposte, qualora non lo fosse la invito magari ad approfondire questo tema e avremo modo di interloquire successivamente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Pagliaro.
Prego, assessora Maurodinoia.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie.
Anche qui le avevo inviato risposta scritta, probabilmente le arriverà a breve, e le ho allegato una risposta da parte di Ferrovie Sud Est, anche alla luce di quell’incontro con i sindacati che si è svolto qui in Regione.
Allora, c’è una distinzione, c’è l’officina per la manutenzione dei bus, quella che impiega quattro lavoratori e non 30, come è stato indicato nell’interrogazione, ovviamente nessuno di questi 4 perderà il lavoro e nessuno sarà costretto a trasferirsi, perché, ovviamente, ci sarà una ricollocazione in azienda.
I locali di questa officina, quindi quella che riguarda le autolinee e i bus, per essere chiara, sono stati chiesti dal Comune proprio per il progetto di cui lei parlava, consigliere Pagliaro, quindi dal Comune di Lecce hanno chiesto e hanno dato l’ultimatum per la consegna di quell’area e di quella officina.
Ferrovie Sud Est, che ha rimandato diverse volte, oggi è costretta a cedere l’area, perché altrimenti si perderebbe il finanziamento sul progetto del Comune di Lecce, che sta invece realizzando il ribaltamento della stazione.
Faccio il riassunto della nota. Loro hanno tentato più volte di individuare delle officine esterne da prendere in locazione, ovviamente adeguate all’attività che debbono svolgere, quindi con i vari criteri ricercati, ma non hanno avuto esito positivo, motivo per il quale hanno pensato di esternalizzare l’attività.
C’è poi il tema dell’officina, quella che riguarda invece la linea ferro. Anche per questa al momento l’amministratore delegato ha confermato che non c’è stata da parte loro nessuna comunicazione in tal senso, cioè non hanno in previsione di chiudere, soprattutto nell’immediato, quantomeno, fino al 2026, ma hanno anche detto ovviamente che anche quelle officine non rispondono più ai criteri dei nuovi treni, quindi hanno dei problemi.
C’è stato però l’impegno, così come lei ha ribadito, da parte dell’ingegner Botti, di prevedere uno spostamento, magari su Surbo, quindi lasciando l’officina in Salento. C’è quindi l’impegno, e questa è una nota ovviamente di Ferrovie Sud-Est che le ho allegato alla risposta.
Ovviamente, noi continueremo a vigilare perché nessuno vuole che si perdano posti di lavoro, tantomeno che venga trasferita l’officina, anche perché proprio in termini di operabilità è difficile avere un’officina lontana dai luoghi dove c’è l’esercizio. Ovviamente quindi da parte nostra massima disponibilità e soprattutto massima vigilanza su quello che è stato confermato dall’amministratore delegato di Ferrovie Sud-Est.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora Maurodinoia.
Prego, collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, assessora.
Chiaramente, questa risposta mi soddisfa e mi fa pensare quello che per la verità penso dal primo istante, cioè che noi siamo dalla stessa parte. Quindi dalla stessa parte, con lo stesso impegno vigiliamo perché non succeda quello che abbiamo paventato.
Detto questo, riguardo alle risposte scritte, gentilmente, faccia in modo che arrivino prima del Consiglio, perché anche qui, nell’ordine del giorno, non c’è il “sì”, c’è il “no”. Chiaramente, io non ero a conoscenza del fatto che ci fossero state delle risposte scritte. Sarebbero state utilissime per poter modulare il mio intervento di conseguenza.
Anche in questo caso, quindi, se gentilmente può fornire agli uscieri questa risposta scritta per darmene copia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Rinviamo l’interrogazione n. 526 per assenza dell’assessore Piemontese.
L’interrogazione n. 527, proponente il collega Perrini, “Chiarimento in merito alla variazione tariffaria per gli abbonamenti settimanali e mensili del Ctp Taranto” è presente l’assessora Maurodinoia.
Chiedo al collega Perrini… Avete già…? Benissimo.
Non vi sono ulteriori interrogazioni, per assenza o dei colleghi e colleghe o degli assessori. Quindi dichiaro conclusi i lavori del Consiglio regionale. Grazie agli assessori che sono rimasti presenti fino a quest’ora, a tutti i colleghi e le colleghe. Grazie.