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C.r. Puglia 19.09.2023
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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe e cari colleghi.
Diamo inizio al Consiglio regionale.
Passo subito la parola al Vicepresidente Casili per la lettura degli atti assegnati alle Commissioni, dando per letto e per approvato il processo verbale.
Speaker : CASILI.
Hanno chiesto congedo il Presidente Emiliano, la consigliera Laricchia e l’assessore Maraschio.
Comunicazioni al Consiglio.
Si informa che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 26 luglio 2023, ha deliberato di non impugnare le seguenti leggi regionali:
- n. 11 del 15.06.2023, recante “Disposizioni in materia di istituzione del servizio di Psicologia di base”;
- n. 17 del 15.06.2023, recante “Riconoscimento delle Isole Tremiti come luogo di libertà, integrazione europea, memoria, cultura, incanto e leggenda;
- n. 18 del 15.06.2023, recante “Ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e disciplina delle forme e modalità di pubblicazione degli atti”.
Il Consiglio dei Ministri, inoltre, nella seduta del 7 settembre 2023, ha deliberato di non impugnare la legge regionale n. 20 del 13.07.2023, recante “Disposizioni in materia di tutela delle persone con sindrome di Down in ospedale e totale abbattimento delle liste d’attesa e disposizioni diverse in materia sanitaria”.
Sono state assegnate alle Commissioni. Commissione I: disegno di legge n. 62 del 28.04.2023 “Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2023”; disegno di legge n. 112 del 24.07.2023; disegno di legge n. 114 del 24.07.2023; disegno di legge n. 119 del 31.07.2023; disegno di legge n. 129 del 08.08.2023; disegno di legge n. 135 del 04.09.2023; disegno di legge n. 136 del 11.09.2023; disegno di legge n. 137 del 11.09.2023; n. 138 del 11.09.2023; n. 139 del 11.09.2023; n. 140 del 11.09.2023; n. 142 del 11.09.2023; n. 143 del 11.09.2023; richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 1098 del 31.07.2023.
In Commissione III sono stati assegnati: proposta di legge a firma dei consiglieri Gabellone, Ventola ed altri “Disturbi dello spettro autistico. Programma di ricerca per la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva rispetto ai processi di sviluppo”; disegno di legge n. 144 del 11.09.2023 “Modifiche alla legge regionale n. 10 del 11.04.2013 recante ‘Termine di apertura sedi farmaceutiche per il privato esercizio’”; proposta di legge di iniziativa regionale rivolta alle Camere ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione concernente “Sostegno finanziario al Sistema sanitario nazionale e decorre dall’anno 2023” (deliberazione della Giunta regionale n. 1248 del 07.09.2023.
In Commissione IV sono pervenuti: disegno di legge n. 128 del 08.08.2023 “Norme per lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela dell’artigianato pugliese. Modifiche alla legge regionale 18 aprile 2023, n. 7; disegno di legge n. 141 del 11.09.2023 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2015, modificata dalla legge regionale 9 aprile 2018, n. 12, e legge regionale 24 ottobre 2022, n. 22; richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 1130 del 08.08.2023 “Adozione schema di Regolamento regionale ‘Riconoscimento delle spese di gestione da parte della Regione Puglia ai Consorzi di bonifica, attuatori di interventi previsti dalla legge regionale n. 4 2012’”.
In V Commissione: Proposta di legge a firma dei consiglieri Laricchia e Pagliaro “Modifiche alla legge regionale 29.12.2012, n. 32. Abrogazione articolo 66”.
Richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 1.185 dell’8.08.2023 legge regionale 24/2012. DGR 2.147/2012 e DGR 1.642/2015 “Modifica perimetrazione ambiti di raccolta ottimale ARO Foggia 4 e ARO Foggia 5”.
Richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 754 del 23.05.2022 “Aggiornamento del Piano attuativo e del Piano regionale dei trasporti, legge regionale n. 18 del 2002”. Proposta di Piano comprensiva di rapporto ambientale, sintesi tecniche e valutazione di incidenza.
In VI e III Commissione congiunta: Proposta di legge a firma del consigliere Stellato “Istituzione della figura di psicologo scolastico”.
Interrogazioni e mozioni presentate.
Di Cuia, Scalera: “Sospensione immediata della riscossione dei contributi consortili 630 e 750 su terreni e fabbricati e dell’invio di ulteriori avvisi/ingiunzioni di pagamento da parte del Consorzio di bonifica Stornara e Tara”.
Casili: “Emergenza idrica del comune di Palo del Colle”.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso passiamo all’ordine del giorno.
Dobbiamo occuparci delle interrogazioni stamattina e io volevo segnalare un argomento importante nel quale magari ci impegneremo nel corso del Consiglio proprio per costruire una proposta e un impegno comune.
È notizia di questi giorni che verranno ridotti, e in parte lo sono già stati, alcuni voli importantissimi per Roma e per Milano dall’aeroporto di Brindisi.
Siccome sappiamo che l’Italia è una, e la Puglia e il Salento non sono un’altra Italia, condividiamo le osservazioni, le richieste, gli appelli fatti da tutti gli operatori economici per i quali è indispensabile avere alcuni voli da Brindisi per Milano e per Roma. Diversamente ne va proprio della stessa economia, e non è un caso che i Sindaci supportino questa richiesta e così Presidente della Camera di Commercio. Sostanzialmente, non abbiamo l’alta velocità, non abbiamo l’alta capacità, non avere neanche i voli, che fino ad ora hanno costituito un supporto effettivo a chi si volesse spostare, diventa un problema.
Peraltro, in questo modo purtroppo saltano anche quelle connessioni internazionali che da Roma e da Milano si possono prendere da parte degli operatori, per cui andare per una fiera in qualunque altra parte d’Europa rischia per una persona, per un operatore economico, per un imprenditore che si muova dal Salento di fargli perdere due giorni solo di connessioni.
Pertanto l’impegno su ITA e quindi sul Governo, perché spinga su ITA per mantenere i voli che sono necessari e che c’erano diventa per noi indispensabile. Raccolgo le sollecitazioni in questo senso, che vengono sia dai territori, sia dai consiglieri regionali stessi (ne parlavamo anche questa mattina, prima di iniziare questa riunione).
Aggiungo solo che l’importanza di avere questi voli è determinante per tutta l’economia pugliese, e la circostanza che ITA abbia pochi aeromobili, l’affermazione che spesso ITA fa che con quelli deve disciplinare il traffico aereo all’interno del Paese, non è oggettivamente una risposta soddisfacente, posto che per anni il nostro Paese ha finanziato ITA e la circostanza che oggi non sia in grado di assicurare neanche ciò che assicurava fino a qualche giorno fa ci sembra davvero ingiustificabile.
Vi terremo quindi aggiornati, nel momento in cui costruiremo una proposta la proporremo poi all’intero Consiglio per la sua approvazione.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Ventola. Prego.
Speaker : VENTOLA.
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, colleghi consiglieri e assessori. Solo per l’ordine dei lavori di questo Consiglio, ma soprattutto per il futuro.
Noi siamo oramai in enorme ritardo rispetto alla nomina e alla riorganizzazione delle Commissioni, abbiamo avuto già modo di formalizzarci ed eravamo d’intesa che prima della pausa estiva ci sarebbe stato questo avvicendamento laddove ritenuto necessario.
Ciò detto, sollecito affinché nel più breve tempo possibile si possa rideterminare la riorganizzazione delle Commissioni, così come previsto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Ventola. Sarà mia cura convocare una Conferenza dei Capigruppo per ragionare rispetto ai tempi e alle modalità di intervento sulla sostituzione delle Commissioni o permanenza nelle Commissioni per il biennio che abbiamo davanti.
Passiamo alle interrogazioni. Abbiamo la presenza dell’assessore Palese e dell’assessora Barone. Quindi, possiamo esaminare intanto tutte quelle che riguardano questi assessori.
Il consigliere Pagliaro ‒ devo ringraziarlo ‒ ha osservato la richiesta, ha ottemperato alla richiesta di segnalarci le interrogazioni ritenute superate. Quindi, nel chiamarle, poi, sarà mia cura citarle.
Ovviamente, rinnovo l’invito a tutti i consiglieri di indicarci le loro, in maniera tale da risparmiare tempo, poi, in sede di Consiglio regionale e alleggerire un ordine del giorno che, per molti versi, contiene interrogazioni superate.
La prima interrogazione, rispetto a Palese, è della consigliera Laricchia, che però è in congedo.
Casili “Ricollocamento OSS dell’ASL di Lecce”. Vicepresidente, prego. È ritirata.
Perrini “Eccesso di mortalità a Taranto”. Ritirata.
Splendido “Discriminazioni e poca trasparenza in avviso ASL/Foggia”. Ritirata.
Splendido “Chiarimenti sui ritardi nella comunicazione dei casi di positività all’Istituto scolastico Manicone-Fiorentino di Vico del Gargano”. Ritirata.
Per fare ancora prima, vi dico il numero e voi procedete. Okay? Splendido, n. 277. Ritirata.
Perrini, n. 282: “Chiusura reparto di Cardiologia”. La discute, insiste nell’interrogazione.
La parola al Presidente Perrini. Prego. Se vuole, le diamo noi la nostra copia… Sì, sì… No, gliela stiamo dando noi, se vuoi, Rocco. Okay, va bene. Prego.
Speaker : PERRINI.
Allora, questo riguarda… Naturalmente sto parlando del novembre 2021. Stiamo parlando di circa due anni fa. Ci sono stati diversi incontri fra me e l’assessore Palese. Credo che sia arrivato a una conclusione, anche se, voglio dire, siamo ancora in sofferenza all’ospedale di Martina Franca.
Se avete altre notizie di queste ultime settimane, perché purtroppo questo stiamo parlando del 24 novembre 2021. Chiedevo come mai c’era la chiusura del reparto di cardiologia del presidio ospedaliero “Valle d’Itria” di Martina Franca. Voglio sapere, assessore, a che punto è la situazione, anche perché sono passati due anni e quello è un ospedale importante per tutta la Valle d’Itria. Grazie.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sì, grazie, Presidente. Il presidente Perrini sostanzialmente poneva, circa due anni fa, un problema che era la conseguenza della pandemia. Come è noto al Consiglio, la pandemia non ha comportato solo tanti danni che riguardano la parte, purtroppo, più triste e più drammatica di tanti e tanti morti, più poi anche un long Covid che noi ancora assistiamo, ma dal punto di vista organizzativo-funzionale dappertutto ha provocato un vero e proprio terremoto, con reparti che sono stati chiusi, adibiti a funzioni totalmente diverse, che erano poi quelle di montare terapie intensive e ventilatori.
All’epoca ovviamente anche la parte che riguarda la cardiologia dell’ospedale di Martina Franca, ma come tanti altri reparti, purtroppo per sopperire e potenziare, invece, la parte che riguardava la parte respiratorie, le terapie intensive e quant’altro anche in quel senso. Dopodiché la cardiologia dell’ospedale di Martina Franca è stata ripristinata e quindi il problema è stato affrontato. Anzi, penso che la parte principale determina essenzialmente questa parte che riguarda un notevole sforzo che l’intero sistema sanitario regionale sta compiendo e ancora è in atto, quello cioè di riportare l’organizzazione funzionale, diciamo, in un contesto ante Covid. Comunque noi non abbiamo nessuna intenzione di non riconoscere che, anche precedentemente, non solo per Martina, il sistema, dal punto di vista organizzativo-funzionale, aveva delle criticità.
Quindi, l’impegno della Regione nel continuare a salvaguardare, ne è testimone anche il regolamento che riguarda il completamento della rete ospedaliera, le attenzioni che in particolare l’ospedale di Martina Franca, ma non solo quello, come completamento ha avuto. Quindi vorrei rassicurare l’interrogante con un problema giusto posto all’epoca, giustissimo, perché voleva chiedere i tempi di ripristino di quell’ospedale, anche se ancora si era in un contesto di pandemia, perché parliamo di due anni fa. Però, insomma, la situazione poi è andata a normalizzarsi e noi auspichiamo e siamo impegnati a che si andasse in un contesto di efficienza sempre superiore, soprattutto nel contesto cardiologico. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore. Presidente Perrini? Bene, passiamo oltre.
La n. 293, per Piemontese, che non c’è. Laricchia. È associata, questa. Laricchia non c’è, comunque, quindi non la possiamo trattare. Splendido: “Situazione sanitaria a Foggia e Provincia”, n. 298, ritirata, e anche la 310.
N. 301, Pagliaro, “Infermieri di famiglia e di comunità - Attuazione in Puglia della L. n. 77”.
La discute? Sì. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. Prima però vorrei un attimino stigmatizzare ancora una volta i ritardi che vengono accumulati nella discussione in Aula di interrogazioni e mozioni. Sono lo strumento istituzionale che i consiglieri regionali, in particolar modo quelli di minoranza, hanno a disposizione per richiamare l’attenzione e sollecitare interventi sui problemi fortemente sentiti dai cittadini, ma è evidente che questo strumento viene vanificato, se un’interrogazione urgente arriva ad essere discussa in Aula dopo oltre un anno.
Dietro ogni atto c’è un grande lavoro. C’è studio, c’è ascolto, c’è confronto con gli interlocutori interessati. Tutto è inutile se poi si lasciano passare mesi, addirittura degli anni. Tutto perde senso, perde efficacia. Il nostro lavoro, il nostro impegno vengono sviliti e mortificati. La nostra credibilità agli occhi dei cittadini viene di fatto, sminuita. Ecco perché chiedo che almeno una volta al mese si tenga un Consiglio regionale aggiuntivo dedicato esclusivamente alle interrogazioni e alle mozioni, così da smaltire la mole di atti ancora da trattare e dare risposte ai cittadini in tempi ragionevoli e utili. E se qualcuno venisse a obiettare che l’attività primaria del Consiglio regionale è quella legislativa, allora lì ci sarebbe tutto un capitolo da aprire sull’effettiva utilità di leggi, che vengono approvate dopo un lungo iter nelle Commissioni e dopo estenuanti discussioni in Aula, ma che poi restano sulla carta per mancanza dei regolamenti d’attuazione, o che vengono impugnate dal Consiglio dei Ministri, o attenzionate o censurate, come abbiamo avuto modo di verificare di recente, dalla Corte dei conti.
Gli esempi sono tanti, troppi. Io ne cito un paio, cito due mie proposte di legge che sono state approvate dal Consiglio, quella sul fermo pesca triennale dei ricci di mare, presentata da me, sottoscritta dal Presidente Emiliano e da quarantanove consiglieri, approvata quasi all’unanimità ad aprile scorso, ma ancora priva di un regolamento che sanzioni i trasgressori, ancora priva di fondi per i ristori ai pescatori con licenza, mai divulgata ai cittadini, nonostante fossero previste risorse specifiche per la comunicazione e la sensibilizzazione.
Vi è un’altra proposta di legge, quella istitutiva della Fondazione “Tito Schipa”, approvata a luglio 2022, ma rimasta sulla carta. A maggio scorso scrissi anche una lettera al Presidente Emiliano per sollecitarne l’attuazione, ma è rimasta lettera morta. Eppure, quella legge era il punto di arrivo di un percorso durato un anno e mezzo, condiviso e largamente sostenuto dallo stesso Presidente, per dare finalmente vita a una fondazione regionale che promuoveva e valorizzava un gigante della musica internazionale come Tito Schipa, e invece ancora nulla di fatto.
Lo ripeto e lo ribadisco, restituiamo senso, valore e dignità al nostro lavoro di consiglieri regionali, eletti dai cittadini, per rappresentarli, dare voce ai loro bisogni e farsi carico della soluzione ai loro problemi.
Invito nuovamente, Presidente, a sensibilizzare il Presidente e gli assessori a inviare risposte scritte, se possibile, e ancor di più a partecipare alle sedute dove sono presenti le nostre interrogazioni. Grazie.
Vengo così all’interrogazione sugli infermieri di famiglia o di comunità. Sono figure essenziali per poter garantire un’assistenza domiciliare capillare sul territorio, non solo, quando è stato, per i pazienti Covid, ma anche per quelli affetti da patologie croniche da fragilità.
In Puglia c’è una legge che istituisce la figura dell’infermiere di comunità, la n. 77 del 2020.
Con il decreto-legge n. 34 del 2020 la Regione ha messo a disposizione delle ASL 22 milioni di euro proprio per reclutare infermieri prescrittori.
Chiedo all’assessore Palese cosa è stato fatto di concreto. Assessore, la sto interrogando. Chiedo, assessore, questi 22 milioni di euro, che erano stati stanziati specificatamente per reclutare infermieri prescrittori, dove siano andati a finire.
Sono state utilizzate le somme stanziate per potenziare l’assistenza infermieristica territoriale? Qui non è un problema di fondi, ma di capacità organizzativa. Le altre Regioni stanno sperimentando con successo l’utilità dell’infermiere di famiglia o di comunità per l’assistenza domiciliare personalizzata, con riduzione, sensibile riduzione, di ospedalizzazioni e codici bianchi.
La Puglia a che punto sta su questo tema? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
La parola all’assessore Palese. Prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie.
Questa interrogazione è datata gennaio 2022.
Ovviamente, la nostra Regione, nel marzo del 2022, ha attuato tutto il contenuto del decreto n. 77, in un contesto generale di proposta di nuovo modello concordemente con quelle che erano state le direttive dell’AgeNaS. Rispetto alla situazione specifica dell’infermiere di famiglia, penso che la nostra Regione sia in uno stato molto avanzato. Non solo, ma siamo anche in un contesto di proposta da parte del Consiglio, se non mi sbaglio, del primo firmatario, Presidente Galante ed altri, sulla situazione anche della formazione dei nuovi modelli sperimentali.
Detto questo, penso che l’utilizzazione delle risorse, che sicuramente è attivata, cioè in un contesto di implementazione, solo nell’ASL di Lecce ce ne sono 50. Non parliamo di piccoli numeri come infermieri di famiglia, e sono utilizzati principalmente all’interno della parte distrettuale. Io penso che sia essenziale. Penso che dobbiamo farlo come Paese. Come Regione lo stiamo già facendo.
Nel 1992 fu istituito il sistema di urgenza emergenza. In pochi anni nel Paese e anche nella nostra Regione abbiamo un contesto di servizio estremamente efficiente, funzionale e funzionante un po’ dappertutto con pochissime differenze, che agisce nella parte di intervento acuta, la parte più difficile, quindi una Regione e un Paese che riescono in pochi anni (grosso modo 30 anni) a mettere su un’eccellenza di natura internazionale, che continuamente salva vite dappertutto.
Dovremmo essere capaci di una cosa molto più semplice, cioè di costruire un sistema per le prestazioni ordinarie. Questo sistema per le prestazioni ordinarie penso che possa essere seguito tranquillamente, senza alcun problema, per le assistenze domiciliari, cioè per gli interventi ordinari non solo di natura generale, ma anche di natura specialistica e quant’altro.
La professione sanitaria, in particolare quella medica ha nel nuovo contratto una serie enorme di qualificazioni di alta professionalità, che vanno completamente sfruttate. La sentinella del medico o dell’infermiere di famiglia è struttura portante. D’altro canto, noi abbiamo sperimentato durante la pandemia con le USCA quanto sia stata importante anche la situazione degli infermieri di famiglia.
Penso che la Regione non abbia solo già attuato o in corso di attuazione tutto quello che poco fa l’interrogante ha stabilito, ma siamo anche un passo più avanti, perché secondo me quanto prima, così come teniamo il sistema di emergenza urgenza, costruiremo un modello di assistenza territoriale ordinaria. Siamo stati capaci di farlo nella parte acuta, in cui nel giro di 20 minuti ci deve essere la risposta, come sapete molto meglio di me, quindi ora va fatto questo e metteremo anche fine, senza giri di parole, a tutto quello che è il mondo dell’assistenza domiciliare, quella integrata, quella specialistica e quant’altro, fatta in via ordinaria, fatta direttamente, non data in concessione a terzi, a quarti, a quinti, a subappalti, quale è certamente la strada da seguire. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Il consigliere Pagliaro si dichiara soddisfatto.
Adesso procediamo con la 304... no, Piemontese non c’è, quindi 306, Perrini, “Rimborso delle somme versate e non dovute”.
È attuale? Prego.
Speaker : PERRINI.
È attuale sì, perché continuano ad arrivare dei pagamenti di quattro, cinque, sei anni fa di gente che deve pagare queste visite che non ha fatto.
Noi abbiamo fatto, su mia proposta, una legge, nel 2021, in base alla quale venivano cancellate ‒ si ricorda, assessore Palese? ‒ tutte quelle richieste che arrivavano all’anno 2011, che continuano ancora ad arrivare ai pazienti. Non so se sono stati sollecitati i direttori generali, perché fu una proposta votata da tutto il Consiglio regionale. Ancora oggi, caro assessore Palese, continuano ad arrivare queste richieste di pagamento. Secondo me, bisogna fare una nota a firma dell’assessore, della dirigenza a tutti i direttori generali di controllare queste cartelle che stanno arrivando a tantissime persone. Perché, poi, che cosa succede? Si va avanti, c’è qualcuno che va anche dall’avvocato e si cominciano i contenziosi, e chi va a pagare, poi, è la ASL. È una legge che noi abbiamo approvato, che riguarda il 2011 e il 2017, e ancora continuano ad arrivare queste cartelle.
Io chiedo di sollecitare i direttori generali. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Perrini.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
Ringrazio il Presidente Perrini per aver posto un problema, un problema che si è verificato, e me ne sono dovuto interessare personalmente, in particolare nella ASL di Taranto. Ho avuto altre sollecitazioni per questo intervento.
I richiami della Regione vanno nel senso che qui è stato richiamato, non solo nel contesto della legge richiamata, del 2021, che sostanzialmente determinava una sanatoria, ma io ho riscontrato che addirittura veniva richiesto questo pagamento anche, qualche volta, quando erano decorsi cinque anni, quando si va assolutamente in prescrizione.
Di fatto, in automatismo, alcuni uffici di ragioneria sono andati a tirar fuori questi provvedimenti, per un atto dovuto, perché non ci fosse la prescrizione, però la Regione è stata vigile da questo punto di vista, intanto nel proseguire non solo all’accertamento, l’accertamento perché non sempre poi il paziente che aveva prenotato è stato nelle condizioni di comunicare che non c’era più quella prestazione per varie disfunzioni e quant’altro. Essendoci il dubbio, perché il cittadino afferma anche in autocertificazione quello che è successo, la ASL però non avendo potuto fare riscontro, io in questo senso già confermo di aver dato direttive che non può essere il cittadino a rispondere di questo tipo di situazione.
È chiaro che occorre cercare di ulteriormente migliorare questa interlocuzione anche dal punto di vista informatico. Continua a permanere, ma occorre molta prudenza da parte delle ASL. In questo senso il direttore generale di Taranto, ma non solo di Taranto, anche gli altri, perché l’intervento poi è stato di carattere generale, a fare le verifiche preventive prima di procedere a questo.
Quindi, io colgo quest’ulteriore stimolazione in senso positivo, perché in effetti è successo più di una volta che questo inconveniente è stato riscontrato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
È soddisfatto? Soddisfatto, perfetto.
Adesso, n. 312, Pagliaro, “Mancata nomina Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità”.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente
Speaker : PRESIDENTE.
L’assessora Barone viene tra poco. In realtà è più Barone che Palese effettivamente.
Speaker : PAGLIARO.
Sì, sì, infatti era qui.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sì, mi ha avvisato che viene tra poco.
Speaker : PAGLIARO.
Appena arriva, magari ne riparliamo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
De Leonardis, n. 314… Ha avuto risposta scritta, non si discute. Splendido, Emiliano no. Pagliaro, Piemontese no.
Splendido, Palese, n. 318 del 14 febbraio 2022. Consigliere Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Sì, mi interessa la risposta. È ancora attuale, purtroppo, questa mia interrogazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : SPLENDIDO.
La diamo per letta, Presidente, anche perché non ho né il computer né il telefono, perché sono su al secondo piano in manutenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Assessore Palese. Quindi, è la n. 318, “Rete regionale per il miglioramento della qualità e sicurezza dei pazienti in terapia anticoagulante, individuazione dei centri di sorveglianza e centri anti-trombosi”. Prego, assessore.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie. Diciamo, questa è un’interrogazione che è stata posta su un contesto che è in continua evoluzione. Gli operatori sanitari che riguardano tutto il problema dell’ematologia e dei princìpi di coagulazione e quant’altro, più la parte antitrombosi, le società scientifiche e gli operatori sono in continua evoluzione rispetto ad alcuni protocolli, quindi in questo contesto di protocolli le prestazioni, con l’ausilio che comporta oggi tutta la parte che riguarda la tecnologia e la digitalizzazione, cercano di aumentare, da un lato, la qualità e di ridurre, dall’altro, le tante piccole e sparute situazioni che hanno necessità solamente e semplicemente di raccordarsi. Penso, per esempio, a tutto quello che riguarda la situazione dei centri prelievi, centri prelievi che sono un contesto al momento, secondo me, irrinunciabile di prossimità rispetto ai cittadini, ma poi da parte dei centri prelievi viene esaminata, analizzata, letta e confutata magari a chilometri di distanza, con risultati che vengono dati anche nel tempo, cioè urgenza ed emergenza. Penso, per esempio, al prelievo che viene fatto entro le 10 del mattino, dappertutto nei centri prelievi, che riguarda le persone che hanno necessità di prendere anticoagulanti, PT e PTT, tutta questa cosa, che alle ore 12 sono già in un contesto, oltre che, poi, la stragrande maggioranza viene trasferita anche in rete. Quindi, questo accade. E anche a Lucera è accaduta la stessa situazione, che è un riscontro che riguarda un piccolo segmento, mentre la situazione è molto più grande e molto più complessa, e immagino che l’innovazione serva principalmente a questo, aumentare la qualità e, contestualmente, efficientare, quanto più possibile, nel contesto dei risultati anche rispetto alla situazione della prossimità.
Siamo pronti a trasferire, dal punto di vista digitale, quasi tutte le parti che riguardano le piattaforme che riguardano questa indagine in tempo reale, previo assenso da parte dell’utente, perché occorre anche ottemperare a quelle che sono le situazioni della privacy. Quindi, la situazione che riguarda il centro di Lucera dal punto di vista di analisi e accertamenti che venivano predisposti non impatta sulla parte che riguarda i cittadini bisognosi di questi esami, ma impatta, invece, in un contesto di un’organizzazione diversa che la Regione, in piena evidenza, non può che assecondare. Non possiamo non tener conto dell’evoluzione tecnologica che sostanzialmente facilita l’organizzazione funzionale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Presidente, non me ne voglia l’assessore, ma non mi ritengo molto soddisfatto, perché non ho avuto nessuna garanzia. Si è parlato di prelievi e di quant’altro. La domanda, l’istanza, a memoria, era proprio rivolta a sapere quando, nello specifico a Foggia, nella mia città, verrà aperto un Centro di sorveglianza e un Centro anti-trombosi.
Ricordo che parliamo di ictus, emorragie cerebrali, ovvero della seconda/terza causa di mortalità. Non ho ricevuto una risposta in tal senso, assessore. La prego, se riesce a replicarmi e a darmi delle date, per favore. La ringrazio.
Sarò sicuramente felice e soddisfatto dell’interlocuzione avuta con la Signoria vostra.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Vuole intervenire, assessore Palese?
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sì, grazie.
Ho dato una spiegazione estensiva di quello che accade, ma in riferimento al Centro di sorveglianza e quant’altro, agli Ospedali Riuniti di Foggia quello è attivo. A noi risulta essere attivo.
L’impegno che posso prendere è che a seguito della sua insistenza fosse ulteriormente verificato. Lo farò.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Perfetto.
La n. 318 l’abbiamo fatta.
Perrini: “Richiesta assistenza umana presso i pronto soccorso della Puglia”.
Speaker : PERRINI.
Ho fatto questa interrogazione perché è di febbraio, ma è una cosa che succede tutti i giorni: le liste d’attesa nei pronto soccorso.
Un allarme che voglio dare è questo. Capisco che mancano i medici, mancano gli infermieri, c’è un casino generale quando si arriva al pronto soccorso, ma c’è un problema serio, soprattutto l’attesa. Ci sono dei pazienti, che non arrivano per codice rosso, ma sono costretti a stare lì otto, dieci, dodici ore e vengono spesso abbandonate.
Sarebbe quindi più giusto mettere qualche operatore sanitario, che così aiuti anche i medici e gli infermieri a fare il lavoro che stanno svolgendo in quel momento, perché spesso, assessore Palese, medici e infermieri sono costretti a rispondere al telefono al parente che sta chiamando, perché il proprio parente resta lì, in attesa, per 10-12 ore, e addirittura spesso chiede un po’ d’acqua e non gli viene portata.
Questo succede soprattutto perché i Pronto Soccorso sono pieni, pieni, pieni di problematiche, i medici sono sotto stress e credo che servirebbe una figura che all’interno dei Pronto Soccorso aiutasse il paziente e avesse modo di stargli vicino, perché molti di noi vengono sollecitati da tanti parenti che non riescono a parlare con nessuno. Conosco un caso, ad esempio, di un paziente di 90 anni che è rimasto là per 16 ore senza che gli facessero niente, perché non era da codice rosso, però non riusciva neanche a bere un bicchiere d’acqua. Credo che una figura che nei Pronto Soccorso faccia questo lavoro sia importante. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Prego, assessore Palese.
Sull’interrogazione non è previsto il dibattito.
Risponde al posto dell’assessore? Non è previsto. Magari con un’istanza direttamente all’assessore può replicare, ma per Regolamento non c’è dibattito sull’interrogazione.
Prego, assessore.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie. Il presidente Perrini, ma anche l’intervento, anche se non ufficiale, integrativo di De Gregorio mi consentono di tornare di su una delle tante, gravi criticità che il Sistema sanitario nazionale - ripeto, nazionale - e anche regionale attraversa. La situazione dei Pronto Soccorso è una situazione molto, molto, molto complessa, che si aggrava giorno dopo giorno. Noi non siamo in un contesto di gravità tale, per esempio dove ci sono gettonisti... Non entro nel merito, che pure non trova assolutamente il mio consenso. Anzi, trova la condanna per i numerosi costi, fino a 2.000 euro a turno nelle regioni del nord.
Entro in un contesto in cui la grave necessità consente a medici, anche stranieri, o comunque italiani, senza che ci potesse essere la garanzia, la sicurezza rispetto alla situazione dei gettonisti, che fossero, dal punto di vista professionale, adeguati agli interventi che debbono esserci all’interno dei pronto soccorso. Ed è un grande vulnus e paradosso dell’intero sistema nazionale che i medici del Sistema sanitario nazionale e, comunque, i medici di cittadinanza italiana debbono necessariamente essere specialisti per poter andare a svolgere il servizio e che ai gettonisti non venga richiesto questo. L’anomalia è così grave che in uno dei decreti ‒ adesso non ricordo quale ‒ il Ministro della salute ha dovuto, per legge, centellinare nel tempo la possibilità, fino al 31 dicembre 2024, di ricorrere a gettonisti per l’emergenza che c’è in tanti territori, ma contestualmente di consentire ai gettonisti anche in assenza di questo. Questo è un fatto grave.
Detto questo, si pongono tanti e tanti problemi all’interno stesso dell’organizzazione dei pronto soccorso. Penso che la prima cosa, Presidente, se lei consente, sia che ai tantissimi medici che svolgono non solo con grande professionalità, ma anche con grande difficoltà e criticità la professione nei confronti di tanti cittadini spesso e volentieri, soprattutto per le cose evidenziate dal Presidente Perrini, sono oggetto di reazioni, di violenze e quant’altro. In questo senso, va tutta la mia solidarietà a tutti e, per ultimo, ai colleghi del pronto soccorso di Lecce, oggetto addirittura di botte. Questo non va bene. È un problema grave, gravissimo, che ovviamente necessita, dal punto di vista organizzativo e funzionale, che ci sia anche la possibilità di utilizzare un comportamento di informazione più adeguata soprattutto nel contesto che viene descritto dall’interrogazione, cioè delle liste di attesa e persone che attendono ore, ore, ore e ore.
Io penso che questo sia un problema serio che non riguarda solo i Pronto soccorsi, ma riguarda anche i pazienti ricoverati negli ospedali. L’ideale sarebbe esattamente quello che accade in tanti Paesi. Io cito l’esempio degli Stati Uniti, dove esiste un sistema sanitario di natura completamente privatistica, è un altro mondo che io non condivido, qui siamo in un contesto di sanità pubblica, ma lì, reparto per reparto, ogni giorno – ogni giorno – c’è un orario stabilito di un medico di quel reparto che interloquisce direttamente per un’ora, per due o per quello che sarà direttamente con i parenti, dando notizie puntuali di ogni paziente ricoverato in quel reparto.
Io lo dico sempre. È vero che ci sono tante criticità nel contesto dei pronto soccorso, tantissime, e anche all’interno del sistema. Ci sono tanti problemi. Mancano i medici, c’è anche la parte che riguarda la situazione, mancano le risorse, tutto; però ci sono tante cose a costo zero. L’interrogazione pone proprio questo problema. Ci potrebbe essere un contesto di umanizzazione e di gentilezza all’interno del sistema da parte degli operatori e questa sarebbe una riforma a costo zero.
Ricordo anche, presidente Perrini, negli anni quando io svolgevo attività piena all’interno degli ospedali, ci fu una grande campagna all’epoca dal punto di vista culturale, importante anche all’interno del sistema degli operatori. Quella che era l’umanizzazione degli ospedali. Ospedali più umani. Noi abbiamo fatto in quel periodo tantissimi convegni. Parlo del 1988, 1989, 1990. Io non immaginavo minimamente all’epoca di poter fare altre cose oltre che la professione di medico. Fu una campagna culturale molto, molto importante. Forse, sicuramente sarebbe utile anche dal punto di vista, rispetto a quella che è la situazione attuale.
Inoltre, vorrei aggiungere anche un’annotazione, perché noto, ho notato da più parti, succedono le stesse cose a me, gente che sta tante ore, che mi chiama, c’è questo e questo. Vi dico pure che è arrivato il momento che un po’ nel sistema generale si inizi un po’ a ragionare, e vi spiego. Spesso è successo che un paziente mi abbia chiamato e mi abbia detto: guarda che io sto qui da tante ore, mi debbono fare una radiografia, eccetera. Io ho detto: scusa, ma dove stai? Nell’ospedale “X”, notoriamente affollato per mille problemi. Ho detto: ma non sarebbe meglio se tu vai all’all’ospedale “Y”, dove comunque c’è un pronto soccorso, eccetera?
Ovviamente, già da quello che mi veniva detto, da medico capivo, comprendeva a fondo che la prestazione poteva essere fatta anche in un ospedale che non era attrezzato dal punto di vista dell’alta complessità, cioè delle urgenze. Questo è uno dei tanti accorgimenti.
Colgo l’occasione anche per dire, Presidente, che spero di trovare il tempo di emanare una direttiva imperativa, perché c’è una legge che lo stabilisce: quella che ogni operatore sanitario debba aver scritto in maniera evidente e comprensibile in quale reparto lavora, la funzione, e qualificarsi se è un operatore sociosanitario, se infermiere, se medico, OSS, o quant’altro, eccetera e nome e cognome.
Così come c’è la solidarietà assoluta per questi interventi che ho richiamato poco fa, e che non sono per niente giustificati e appropriati, occorre pure che soprattutto nei CUP, quando le risposte non sono adeguate, ma soprattutto non sono educate, l’utente, il cittadino sia messo nelle condizioni di poter segnalare con nome e cognome “non era lì a quell’ora”, eccetera, cosa che altrimenti poi è difficile riuscire a fare.
L’occasione della sua interrogazione, Presidente, mi consente di annunciare anche il tempo necessario per poterlo fare. Pensavo di farlo la settimana scorsa; purtroppo c’è una serie di circostanze che riguardano i provvedimenti sul personale che non mi hanno consentito, ma sicuramente è un impegno.
Grazie.
Prego, collega Perrini, voleva replicare?
Speaker : PERRRINI.
Per le altre due interrogazioni sono soddisfatto perché sollecitava il direttore generale della Puglia a fare quello che dovevamo fare.
Quanto a questa, l’ho vista un po’ impacciato. Il ragionamento è questo: non è il problema dei medici, lo sappiamo, ma il problema è che i medici, gli infermieri, ma soprattutto chi lavora ai pronto soccorso, poveretti, più di quello che fanno non possono fare.
La domanda della mia interrogazione è: chi va là e non è codice rosso, che viene in parte assistito in poco tempo, e chi sta dieci, dodici, quattordici ore che viene abbandonato. Era quello, e ne abbiamo parlato, ha parlato il collega Enzo Di Gregorio un po’ di mesi fa di questa problematica, di umanizzare i pronto soccorso, dove non può stare il medico, e già ne stanno pochissimi, a fare in modo di andare a portare anche, purtroppo, l’acqua al paziente che sta da dieci, dodici ore là ad aspettare.
Secondo me dobbiamo sederci, perché all’interno delle ASL ci sono delle figure che possono andare anche nel pronto soccorso, perché l’ho notato quando è successa la stessa cosa nel periodo Covid. Vi ricordate il periodo Covid, assessore Palese? Non si sapeva il paziente malato Covid dove era andato a finire. Una volta che andava in ospedale, il parente, la moglie o il figlio, non riusciva a capire le condizioni del proprio parente. Come abbiamo risolto il problema? Io andai dal direttore generale Rossi a chiedere che qualche impiegato, e ne stanno tantissimi negli uffici, andava al Moscati, rispondeva alle telefonate e faceva da tramite con i medici, perché pieni di lavoro, per cui o stavano al telefono oppure stavano a lavorare. La stessa cosa è qua. Qua dobbiamo trovare un modo di trovare delle figure, che non ho detto che devono essere figure specialistiche che devono curare il paziente, sto parlando di umanizzazione, che è un’altra cosa, perché chi deve curare il paziente che sta al pronto soccorso sono i medici e gli infermieri, perché sono specialisti di questa cosa. Qua stiamo parlando di un’altra cosa, e cioè che bisogna trovare delle figure che all’interno del pronto soccorso fanno questa cosa. D’altronde, da dove partono le risse? Perché poi per l’esasperazione, sbagliando, parecchi firmano e se ne vanno, parecchi cominciano ad agitarsi e succede quello che succede tutti i giorni.
Questo era un invito a trovare delle figure che stiano vicino alle persone che sono in attesa da tante ore. Vi dico: neanche l’acqua. Io ho dei casi in cui non arrivava neanche l’acqua. Questo è l’invito che faccio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Volevo precisare una cosa, assessore Palese e collega Perrini. Il collega Perrini ha fatto l’interrogazione, lei ha risposto e lui poi ha replicato per dichiararsi o meno soddisfatto, quindi dovrebbe essere finita là. Invece, se continuiamo, purtroppo non facciamo scorrere gli altri temi. Quindi, se la sua non è proprio una cosa urgente che si è dimenticato di dire… Prego, prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Non sono stato sufficientemente penetrante, ma condivido quello che dice. L’impegno è scontato. Anzi, io ho detto che, secondo me, bisognerebbe, anche nei reparti estenderlo, cioè farlo così come funziona negli Stati Uniti. Non c’è dubbio che cercheremo in tutti i modi e in tutte le maniera di arrivare anche a questo contesto. L’ideale sarebbe anche all’interno dei reparti avere questo tipo di interlocuzione prefissata, standardizzata. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese.
Collega Di Gregorio, è fuori tema. Di Gregorio ha scritto là. Scusi. Prego.
Speaker : DI GREGORIO.
Solo per dire all’assessore che la soluzione al problema nel pronto soccorso ce l’avete da undici mesi sul tavolo lei, Colacicco, il Presidente Emiliano e tutti. Se lo volete applicare, lo applicate. È facilissimo. Vi ho portato il protocollo. Vale per Taranto e vale per tutte le province. Costo zero, eliminazione totale delle file. Andatelo a prendere una volta per tutte. Leggete quando vi scriviamo. Penso che la salute delle persone venga prima di tutto il resto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Di Gregorio.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Non può rimanere una cosa di questo genere.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Conosco perfettamente quello che propone.
Ho fatto un passaggio, ma penso che vada spiegato per bene. Ho detto che anch’io, quando vedo che l’ospedale “x” è intasato e ricevo una telefonata, in base a quello che mi dice quel paziente, do un’indicazione non da assessore, ma da medico e gli consiglio di andare in un contesto di reparto per essere visitato.
Attenzione, i PTA per legge non hanno il pronto soccorso. Per legge. Quello che propone Di Gregorio, che propongono alcuni professionisti in questo senso, ha necessità che ci sia una legge nazionale che consente, e mi riferisco al decreto n. 70, quindi cito la fonte… Il decreto n. 70 non lo consente, perché noi l’avremmo fatto. Chi non avrebbe fatto quello che propone adesso il consigliere Di Gregorio?
La proposta è all’attenzione, così come è all’attenzione che a livello nazionale noi stiamo cercando, come Conferenza Stato-Regioni, la nostra Regione ha sollecitato non solo a una rivisitazione in un contesto migliorativo dell’assistenza all’emergenza/urgenza, ma anche nel senso di rivedere tutto quello che riguarda l’organizzazione funzionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Interrogazione n. 324 del collega Splendido: “Adozione del trattamento oncologico anti-Her2 a base di anticorpi monoclonali (Pertuzumab-Trastuzumab) con somministrazione sottocute per la cura del cancro nelle strutture sanitarie regionali”.
Prego, collega, ha facoltà di illustrare l’interrogazione. grazie,
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie, Presidente.
Purtroppo è ancora attuale, assessore, così come la precedente interrogazione, per questo ci tengo a discuterne, conoscendo anche la sua grandissima sensibilità.
Qui parliamo di cancro, cancro al seno, tumore al seno, una patologia che purtroppo causa ancora un’elevata mortalità, e parliamo di cure.
Oggi, semplicemente adottando questo farmaco monoclonale, eviteremo alle donne di trascorrere più di 12-14 ore in ospedale, in attesa di una somministrazione di farmaci tradizionali. Invece, con questo nuovo farmaco anti-Her2 a base di anticorpi monoclonali consentiremo alla donna affetta da questo male, dalla patologia del tumore al seno di recarsi in ospedale e di tornare a casa propria dopo neanche un’oretta, per cui non ci sarebbe neanche l’occupazione del letto di ospedale con tutti i costi annessi e connessi.
A mio parere, quindi, adottando questo farmaco, che ha un costo superiore rispetto alle terapie ordinarie che vengono utilizzate, andremmo comunque a risparmiare perché non ci sarebbe l’occupazione di un posto letto.
Tengo tantissimo, assessore, a questa vicenda, anche per questioni personali, familiari, ma per tutte le donne, perché ci riempiamo la bocca dichiarandoci sempre favorevoli e pronti ad aiutare il sesso forte, le donne, ma alla fine non facciamo niente che possa agevolare la donna in questo percorso a volte purtroppo drammatico.
Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Se vuole replicare, assessore Palese, prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sì, grazie.
Tutto ciò che riguarda la terapia adiuvante oncologica, oltre quella ovviamente prettamente chirurgica, demolitiva, è attenzionata dalla Regione e dalle ASL del sistema, nel cercare di essere pronti a cogliere tutte le innovazioni, ed è fin troppo evidente che si sono fatti tantissimi ci passi avanti da questo punto di vista, perché 10 anni fa un paziente oncologico non aveva molte aspettative di vita rispetto al cancro. Oggi, grazie a tantissime non solo situazioni preventive, ma anche tecnologiche e di intervento mirato, si va sempre in un contesto di medicina di precisione e quant’altro, la situazione è molto migliorata; ed è migliorata soprattutto nel contesto delle terapie cosiddette adiuvanti, che adesso non sono solo adiuvanti. Hanno anche un valore quasi definitivo su tantissimi.
Rispetto al carcinoma mammario HER2-positivo, parliamo di un farmaco che sicuramente ha valenza di intervento, perché si parla anche dell’utilizzo del farmaco in modalità compassionevole, cioè sostanzialmente in situazioni molto compromesse, e rientra in quel contesto della cosiddetta medicina personalizzata, cioè che varia da gene a gene sostanzialmente, da persona a persona, da gene a gene.
In questo senso io cercherò in tutti i modi e in tutte le maniere, non abbandonando la situazione dei costi, che pure è un problema, come poco fa lei pure ha evidenziato, ma cercando di sostenere in ogni modo e in ogni maniera di assecondare queste esigenze, nel momento in cui i professionisti, gli oncologi ritengono che sia necessario attivare anche questi tipi di farmaci. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie, Presidente. Sono molto, molto, molto soddisfatto, davvero, e sono fiducioso perché l’assessore mantiene le promesse. È una cosa molto importante perché, ripeto, andremmo a risparmiare sul costo del posto letto. Quindi, in un’ora il paziente ritorna a casa propria.
Ripeto, assessore, quindi, le darò fastidio qualche volta, quando ci incontreremo, per ricordare anche questa vicenda, ma sono certo che lei procederà autonomamente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, grazie, collega Splendido.
Ho ancora l’interrogazione di Pagliaro, “Blocco assunzioni concorso regionale infermieri”. È superata? Superata.
Quindi ho la n. 336 del collega Splendido, “Emergenza sanitaria carcere di Foggia”.
La vuole illustrare? Prego.
Speaker : SPLENDIDO.
In realtà, Presidente, poi ho visto che anche la n. 337, che è a firma sua, riguarda un attimino la stessa vicenda.
Ecco, volevo sapere dall’assessore lo stato dell’arte. Dopo questa interrogazione sia mia e, mi permetto di dire, anche quella del Presidente oggi facente funzioni, De Leonardis, volevo sapere che cosa è cambiato rispetto al 2022, perché ritengo invece, dalle lamentele che mi giungono proprio dal carcere di Foggia che purtroppo nulla sia cambiato.
Ovviamente, io mi rivolgo a lei per quanto riguardano le competenze proprio della Regione, perché sono anche conscio e consapevole che non tutto è responsabilità nostra e competenza nostra. Quindi da allora che cosa è cambiato, cosa è stato fatto?
Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
Queste due interrogazioni consentono al Governo regionale di informare, di rispondere solo alle due interrogazioni, ma di informare il Consiglio su un problema abbastanza importante e grave: quello che riguarda la situazione dell’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari del nostro Paese, ma noi parliamo della Regione.
Ora, è fin troppo evidente, è fortemente risaputa la difficoltà che si riscontra nelle carceri italiane, per due motivi: uno riguarda le strutture che sono molto, molto, molto, molto vecchie e totalmente inadeguate dal punto di vista proprio strutturale, e che è competenza completa dello Stato… Per tanti anni – io ero in Parlamento – Alfano, l’allora Ministro di grazia e giustizia annunciò che ci sarebbe stato un piano nazionale di ammodernamento delle carceri, ma ahimè, dopo tanti anni qui non si vede assolutamente luce, nonostante siano passati tanti Governi di tanti colori, tante maggioranze, e tante situazioni.
L’altro problema gravissimo, che è correlato all’assistenza, è il sovraffollamento. Le carceri pugliesi dal punto di vista del sovraffollamento sono seconde solo alla Lombardia. Dappertutto, cioè c’è quasi il doppio, se non più del doppio, dei detenuti che dovrebbero esserci.
Il problema è essenzialmente questo, in aggiunta a qualche criticità: il vulnus principale risiede nel passaggio del Ministero di grazia e giustizia, passaggio che avvenne per legge nazionale per tutto ciò che riguarda l’assistenza sanitaria all’interno degli istituti penitenziari, che passò dal Ministero di grazia e giustizia alle Regioni, quindi alle ASL (cosa avvenuta nel 2009).
Ebbene, quel passaggio è un passaggio che riguarda la dotazione finanziaria, ma anche la dotazione di personale medico, paramedico e quant’altro, fino anche alla possibilità di instaurare, in base al trasferimento finanziario avuto, anche le convenzioni con alcuni specialisti all’interno delle prestazioni sanitarie all’interno di istituti finanziati, che per la nostra Regione sono poco più di 13 milioni di euro. Quindi, noi abbiamo un problema finanziario e un problema di dotazione di personale, che è rapportata non all’attuale situazione del numero dei detenuti che ci sono nelle carceri, ma esattamente alla capienza che doveva essere. Quindi, noi abbiamo il carcere di Lecce che ha 1.400 detenuti, invece è censito per poter avere 700 detenuti, ma il personale che è stato trasferito e le risorse che sono state trasferite sono in base a 700. Questo è un problema serio. Tutte le Regioni, infatti, stanno cercando in ogni modo e in ogni maniera di dire che il Ministero di grazia e giustizia dovrebbe contemplare una implementazione di queste risorse.
Poi, se si vuole intervenire in maniera adeguata, il Governo ha la possibilità di fare quello che è in uno degli schemi di decreto, che aveva proposto, uno dei tanti, mi sembra che fosse quello successivo al Milleproroghe, e aveva delineato anche un titolo in uno di questi decreti, un intero titolo, con una ventina di articoli, sulla ristrutturazione e innovazione di tutto quello dal punto di vista sanitario deve avvenire all’interno delle carceri, con una serie di situazioni di nuova istituzione, che riguardavano anche le responsabilità, in maniera tale da rendere dal punto di vista professionale appetibile anche all’interno del servizio delle carceri. D’altronde, anche questa è una criticità che si riscontra. In che senso? Nel senso che, quando nella mia categoria, i medici, eravamo in tanti, bisognava anche lottare per inserirsi all’interno del lavoro, mentre adesso accade l’inverso, vale a dire che si fa la corte ai medici – lo sapete bene – per la carenza che c’è e, quindi, quasi nessuno vuole andare nelle carceri. Ma non vogliono andare anche perché uno entra lì come medico del sistema carcerario e come entra così muore dal punto di vista professionale. Invece, quella proposta che veniva dal Ministero della salute, che non so per quale motivo poi è stata stralciata, andrebbe assolutamente ripresa. Inoltre, è vero, esistono anche delle criticità nostre, pugliesi, che stiamo cercando di affrontare.
La prima è quella che il nodo “gabbione” del Policlinico non è più adeguato. Nel Policlinico, per anni, le persone che erano in stato di detenzione, ma che avevano necessità di avere cure ospedaliere al Policlinico venivano collocate all’interno del gabbione. Non è più adeguato. Quindi, si è pensato, insieme all’Osservatorio nazionale delle carceri, insieme al Garante regionale e insieme alla ASL di Bari, di prevedere, progettare, e stanno iniziando già i lavori adesso, quindi si è in fase avanzata, di creare un reparto dedicato proprio per questo tipo di intervento all’ospedale San Paolo.
Inoltre, per quanto siano poche le risorse, c’è comunque da migliorare la situazione all’interno delle carceri. Ne cito una per tutte, c’è anche l’altro problema del carcere dei minori che qui a Bari… Adesso non ricordo esattamente come si chiama. Anche lì bisogna cercare di intervenire rafforzando la parte organizzativa e funzionale. Insieme al Garante stiamo facendo anche diverse riunioni. Le riunioni che si stanno facendo le stiamo facendo con i giudici, i responsabili, i direttori delle carceri in più anche con il provveditore, perché c’è da rappresentare una serie di iniziative che potrebbero essere assunte anche a livello del Ministro Nordio.
Detto questo, per completezza, informo anche il Consiglio di un’altra attività che la Regione ha in corso, che riguarda le REMS. Le REMS sono un problema serissimo. Sono dei moduli di venti posti letto. Sono delle strutture completamente dedicate a pazienti con problemi di salute mentale, che non possono stare in carcere perché hanno bisogno di un luogo particolare, eccetera, ma che non possono neanche rimanere fuori perché potrebbero fare qualche ulteriore reato. Sono persone che hanno problemi di salute mentale e che hanno commesso reati. In questo caso, noi abbiamo sia la REMS di Spinazzola, che è completamente pubblica, quella di Accadia, che sta per essere realizzata.
Nel frattempo, però, siccome debbono essere tre i posti spero che venga completamente attivata, perché è stata progettata e quant’altro, una CRAP estensiva a Manfredonia per poter procedere a questo tipo di intervento.
In più, ce n’è una che inizialmente era stata progettata per San Pietro Vernotico, ma poi è finita a Carovigno e che è assolutamente funzionante, però anche lì stiamo attenzionando questo segmento ulteriore per cercare di rafforzarlo, perché riteniamo che anche qui debba essere assolutamente evidenziato questo aspetto.
Dico anche che il problema dell’assistenza carceraria è un problema altamente dispendioso dal punto di vista delle energie umane, perché, nel momento in cui scatta l’esigenza di una prestazione sanitaria che non può essere assicurata all’interno dell’ospedale, parte una macchinazione incredibile, perché bisogna attrezzarsi, prelevarlo, portarlo, andare nei Pronto Soccorso, stadiarlo e poi riportarlo.
Mi auguro quindi che un progetto forte di livello nazionale, ovviamente, che riguarda soprattutto un contesto di telemedicina con un servizio fortemente innovato possa dare in futuro come prospettiva un sistema molto importante dal punto di vista assistenziale, che consentirebbe una grande boccata di ossigeno e di risparmio dal punto di vista organizzativo e funzionale in riferimento a tutto ciò che deve essere messo in essere nel momento in cui un detenuto ha bisogno di prestazioni sanitarie al di fuori dell’istituto penitenziario. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie, Presidente.
Sì, sono soddisfatto, volevo soltanto aggiungere una considerazione. Io vorrei che la longa manus dell’assessore si stendesse sul carcere di Foggia piuttosto che su altre strutture, non perché io sono di Foggia, ma perché il carcere di Foggia purtroppo ha anche un record negativo. Lei parlava di sovraffollamento, di secondo carcere in Italia, ma io le dico che è anche il carcere in cui si muore di più per suicidio, e fino a quando la funzione della pena sarà rieducativa, dobbiamo evitare che questo accada.
Tra l’altro, la carenza di medici, assessore, e anche di psichiatri provoca anche un’altra disfunzione molto grave: le aggressioni alla Polizia penitenziaria. Perché questo? Perché quando il paziente viene accompagnato presso gli ospedali è obbligato ad assumere il farmaco, perché c’è qualcuno che guarda il paziente mentre svolge questo esercizio di assunzione, mentre invece, quando il farmaco viene consegnato al paziente direttamente in carcere dall’unico medico, dall’unico psicologo ivi presente, se presente, perché c’è carenza, molto spesso il farmaco non viene assunto, ma viene venduto poi come pseudo droga e quindi questo crea purtroppo un nocumento sia al paziente, che non assume il farmaco, e sia eventualmente anche alla Polizia penitenziaria, che è costretta a subire episodi di violenza da parte di soggetti che non sono curati.
Quindi, ripeto, assessore, un occhio di attenzione verso il carcere di Foggia, perché ritengo che sia il più bisognoso, non soltanto per una questione numerica, ma proprio per una questione anche di suicidi e anche di aggressioni alla Polizia penitenziaria. Grazie, assessore. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Splendido.
La mia interrogazione la rinviamo perché in questo momento mi trovo in una situazione di non poterla discutere.
È arrivato l’assessore Leo.
Ho l’interrogazione di Perrini, “Assegnazione contributi per la costruzione nuova sede Istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “E. Morante” di Crispiano”.
La vuole discutere, presidente Perrini? Ho io qua l’interrogazione, se la vuole.
Speaker : PERRINI.
No, ce l’ho anch’io. Queste è un’assegnazione di contributi per la costruzione di un alberghiero presso Crispiano. Già ne abbiamo parlato altre volte con l’assessore, che aveva preso degli impegni su questa scuola, perché è un fiore all’occhiello della nostra zona.
Volevo sapere a che punto sono questi finanziamenti, se c’è ancora questo impegno, perché questa è un’interrogazione del marzo 2022, un anno e mezzo fa, però stiamo nei tempi. Ci sono interrogazioni di quattro anni, voglio dire. Non ci sono problemi. Volevo sapere a che punto sta questa situazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Leo, prego.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Grazie, Presidente, grazie collega. Allora, io dirò quello che ci siamo detti un po’ di tempo fa, nel senso che prendiamo in considerazione questa richiesta, che obiettivamente rappresenta una richiesta non solo legittima, ma importante perché il territorio conosce bene le qualità di questa scuola.
È chiaro che noi con la programmazione anche sull’edilizia scolastica terremo certamente in considerazione e cercheremo anche di collaborare non solo con gli uffici della Provincia, ma anche con la stessa scuola, per costruire questo percorso, che probabilmente oggi è ancora più vicino. Quindi, possiamo sicuramente oggi dire che la richiesta, questa interrogazione verrà sicuramente presa in considerazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Vuole replicare o no? È soddisfatto così, bene.
Abbiamo poi, sempre a sua firma, presidente Perrini, “IRCCS Oncologico di Bari – Sospensione”. Superata, questa, per lei.
Poi abbiamo – Pagliaro – “Cure mediche a rischio per bambina leccese affetta da rarissima sindrome di Berdon”.
Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Qui ci troviamo di fronte a un caso molto delicato, quello di una ragazzina che fin dalla nascita lotta contro la sindrome di Berdon, una malattia genetica rarissima, che interessa l’intero apparato digerente e impedisce di alimentarsi per bocca.
Di solito, questa sindrome strappa i bambini alla vita in un anno. Ma Giorgia, che seguiamo da moltissimi anni rappresenta un inno alla vita, perché è stata più forte della stessa malattia. Ha bisogno però di cure continue.
Otto anni fa con la madre e il fratello maggiore si è trasferita a Pittsburgh, negli Stati Uniti per essere sottoposta a un trapianto multiorgano: il trapianto dell’intestino non è stato purtroppo risolutivo e ha causato una serie di complicanze molto gravi.
Questo chiaramente ha richiesto ulteriori interventi chirurgici, una vera e propria odissea. Ad aprile dell’anno scorso, quindi nell’aprile del 2022, presentai questa interrogazione ponendo il problema della mancata erogazione da parte dall’ASL di Lecce dei fondi necessari per coprire le spese mediche negli Stati Uniti.
Ora mi rivolgo all’attenzione dell’assessore Palese, che conosce benissimo questa storia, come penso tutti i pugliesi, e non solo perché ultimamente questa storia ha assunto anche caratteri un po’ singolari, secondo il mio punto di vista, ed è comunque stata trattata da organi e media nazionali.
Io vorrei sapere a che punto siamo con i pagamenti e quali siano le decisioni che sono state assunte in merito a questa vicenda, che non è soltanto sanitaria ma umana.
Abbiamo letto qualcosa dalla stampa, però questa è un’occasione molto importante perché l’assessore chiarisca la posizione della Regione Puglia nel rapporto e nei confronti di questa bambina.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Palese, prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie.
La vicenda di questa bambina è abbastanza nota, così come è noto che è stata trattata nel centro di Pittsburgh, centro internazionale, che dal punto di vista dei trapianti è sicuramente il migliore del mondo, dove i trapianti, perlomeno quelli del tubo digerente e del fegato, sono iniziati tanti e tanti anni fa con il professor Starzl, che è un’autorità fortemente di riferimento.
Lo dico subito e senza mezzi termini: io non so quante Regioni in Italia si sarebbero assunte la responsabilità che la Regione Puglia si è assunta nel dover intervenire su questo tipo di assistenza. Secondo me nessuna. Invece, la Puglia ha deciso, il Presidente in particolare, che la ASL di Lecce, per competenza, dovesse procedere ad assicurare, secondo le procedure dei pazienti che sono ricoverati e trattati all’estero, di intervenire.
Le parti che riguardano situazioni di pagamenti e tutta questa parte burocratica vedono il contesto della Regione Puglia impegnata, ovviamente con il coordinatore, che sostanzialmente coordina e, dal punto di vista medico-scientifico, decide e avvia questo tipo di procedure, che è il professor Tino Gesualdo, determineranno. Quindi, noi ci atteniamo alla vigilanza, acché tutto avvenga secondo le leggi e secondo quello che è previsto nel contesto del trattamento dei pazienti che ricevono cure all’estero.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese.
Consigliere Pagliaro, prego.
Speaker : PAGLIARO.
Quindi, assessore, ci conferma che tutto ciò che era previsto sta proseguendo secondo l’iter del passato, non ci sono interruzioni, non ci sono momenti di verifica della situazione che stanno forse rallentando l’erogazione delle risorse. Quindi, non è cambiato nulla, nonostante le ultime valutazioni che sono state anche fatte, se non sbaglio, dal Presidente, con una nota stampa da parte della Regione, in funzione anche di alcune risposte da dare ad alcuni media che su questa questione si sono un po’ concentrati, ultimamente. Non è cambiato nulla.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Passo all’interrogazione n. 347, sempre del collega Pagliaro: “Assenza Centri pubblici di PMA in provincia di Lecce”.
Se la vuole illustrare, prego, Presidente.
Speaker : PAGLIARO.
Nel mio precedente intervento c’era una nuova domanda, o meglio una conferma all’assessore Palese sulla questione di Giorgia. Se fosse possibile, assessore, magari con un sì o un no, mi chiuda questa questione in modo che si possa andare avanti.
Assessore, mi darà un’unica risposta. Va bene. Andiamo sul centro PMA. Con questa interrogazione pongo delle domande ben precise all’assessore Palese, che ben conosce la situazione drammatica di molte coppie con problemi di infertilità, che dopo aver avviato il percorso di procreazione medicalmente assistita a Nardò hanno subìto la chiusura del Centro.
Era prevista l’attivazione in tempi brevi di un Centro PMA al Vito Fazzi di Lecce, ma ancora non è stato completato. Nel frattempo, queste coppie sono costrette a rivolgersi a centri a pagamento, ma non tutte hanno i soldi per poterselo permettere e quindi devono rinunciare al sogno di generare una nuova vita.
A giugno del 2022 ho effettuato un’ispezione al Centro PMA del Vito Fazzi di Lecce, per verificare lo stato di attivazione dei servizi di procreazione medicalmente assistita. Ho verificato che il primo livello attualmente in funzione è allocato in spazi angusti e sacrificati, mentre in un’altra ispezione fatta a Nardò sinceramente sono rimasto esterrefatto dal fatto che si sia fatta questa scelta quando li a Nardò le cose funzionavano molto bene e c’era addirittura un intero reparto, con spazi più che sufficienti. Devo dire che è stata una cosa che mi ha un po’ colpito, ma che ancora oggi credo debba avere una risposta chiara su questo tema.
Comunque, io rilancio pertanto un appello al Dipartimento Salute della Regione perché autorizzi subito, assessore, e su questo conto su di lei, nelle more dell’accreditamento, il secondo livello che renderà effettivamente funzionale il Centro PMA del Fazzi di Lecce, dopo l’intempestiva e dolorosa decisione di chiudere quello di Nardò.
Chiedo se su questa cosa, assessore, può darci delle risposte certe: l’accreditamento per il secondo livello del nuovo Centro PMA a Lecce e, visto che ci siamo, a che punto sono i lavori di ampliamento del piano che sarà dedicato - ci auguriamo presto - al centro PMA, perché possa divenire addirittura un centro di terzo livello. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Palese, prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sulla richiesta di completezza alla presente domanda io ho già risposto.
Per quanto riguarda invece la situazione delle PMA, ho ereditato questa situazione (mi riferisco alla situazione di Nardò), ma dagli atti risulta in maniera inequivocabile che dopo un intervento degli organismi deputati al controllo hanno messo per iscritto non solo alcune anomalie che riguardavano la certezza della conservazione degli ovuli, se non ricordo male, ma anche come a seguito di quella anomalia andasse chiuso.
Non vi è quindi una decisione autonoma da parte della Regione, a me non risulta che ci sia un provvedimento di natura discrezionale da parte della Regione, c’è stato questo intervento di livello nazionale, perché la PMA viene trattata come se fosse equiparata a un centro trapianti dal punto di vista dell’organismo.
Altro problema riguarda invece i tempi dell’attivazione, dove c’è stato un grande ritardo, che adesso si sta cercando in tutti i modi e in tutte le maniere di colmare. Ritengo utile l’attività del consigliere Pagliaro, che ha fatto un sopralluogo per stimolare e non perdere tempo rispetto a questo dato.
Risulta che siamo in un contesto di ultimazione per la PMA di secondo livello, se non è stata ultimata in questi giorni dal punto di vista delle autorizzazioni, quindi penso cioè che si stia andando in un contesto assolutamente positivo da questo punto di vista.
Riscontro però la validità dell’interrogazione nel riscontrare che dei ritardi effettivamente ci sono stati. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, assessore, di questa risposta. Manca soltanto questo passaggio dell’accreditamento, siamo stati lì, le macchine sono tutte funzionanti, è tutto in ordine, manca solo questo.
Io ho avuto modo anche di contattare gli uffici. Sembrava che bastassero pochi giorni perché questo avvenisse, ma purtroppo ancora questo accreditamento non è arrivato a destinazione. La prego, assessore, di impegnarsi. Ecco, faccia un nodo al fazzoletto, come usiamo dire, su questa questione, perché è molto importante. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, grazie.
Allora, abbiamo adesso sempre Pagliaro con Palese, “Assegnazione incarichi funzionali ASL Lecce”.
Vuole discuterla? Prego, se la vuole illustrare.
Speaker : PAGLIARO.
No, è ancora attualissima. Con questa interrogazione chiedo all’assessore Palese di una anomalia organizzativa nell’ambito della ASL di Lecce. Mi riferisco agli incarichi funzionali degli ex caposala, cioè i coordinatori di reparto, che nell’80 per cento dei casi vengono svolti da facenti funzioni. Questo lei lo sa, assessore.
Parliamo di professionisti che si assumono il peso e la responsabilità di mansioni aggiuntive, senza però vedere riconosciuto questo impegno extra in busta paga. Ribadisco, allora, la mia richiesta. Quando verranno espletati i concorsi per l’assegnazione degli incarichi funzionali nella ASL di Lecce, che sono fermi da oltre 15 anni?
Riconoscere questa funzione cruciale nell’organizzazione delle unità operative è molto importante, perché richiede un’assunzione di grandi responsabilità che vanno ben oltre i compiti della categoria e del profilo di appartenenza. Il coordinatore programma e gestisce i piani di lavoro delle diverse figure dell’équipe, predispone i turni di servizio, valuta il rispetto delle regole di comportamento e disciplinari e delle norme a tutela della salute dei lavoratori e della sicurezza dell’ambiente, gestisce tutti gli approvvigionamenti di materiali e servizi, supervisione le apparecchiature.
In alcuni casi, sempre in queste ispezioni, abbiamo verificato che proprio la mancata responsabilizzazione e anche gratificazione da parte di queste figure porta a una disorganizzazione interna ai reparti, che è molto significativa. La qualifica di facente funzioni dovrebbe essere temporanea, mentre nella ASL di Lecce si continua a scaricare sulla disponibilità e sulla buona volontà di questi operatori un peso importante, non riconosciuto come risorse economiche.
Vogliamo sapere quando verranno banditi i concorsi che sono bloccati dal 2008, addirittura, assessore. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione, così come le altre, consente di dare una risposta al Presidente Pagliaro, interrogante, ma anche ad informare su questo problema il Consiglio, e non solo su questo problema.
È vero che si riscontrano questi ritardi, ed è vero pure che le ASL sono state richiamate – punto fondamentale –, quindi non solo l’ASL di Lecce. Le ASL, a differenza dei policlinici, che invece questo problema l’hanno affrontato, l’elemento, l’atto fondamentale che consente a cascata tutta la parte che riguarda l’organizzazione funzionale è l’atto aziendale.
So che sono in dirittura d’arrivo, ma è un fatto grave che le ASL non abbiano un atto aziendale aggiornato. Lo riscontro e lo dico senza se e senza ma. Voi sapete, per attività istituzionale e anche da cittadini che c’è stata una forte diatriba nel contesto, proprio a Lecce, dei cosiddetti dipartimenti, coordinamenti, eccetera, che hanno questo vulnus: non c’è l’atto aziendale.
È molto difficile immaginare la creazione di Dipartimenti in assenza dell’atto principale, perché sono dei derivati. Si sta cercando, e anche per questo è importante questa interrogazione, di mettere ordine dal punto di vista organizzativo non solo dal punto di vista formale degli atti – attenzione – ma anche dal punto di vista funzionale.
Non avere l’atto aziendale significa infatti tirar fuori coordinamenti a gogò. Quando non ci sono i coordinamenti, il direttore del Dipartimento, si tira fuori anche il coordinatore del dipartimento. Nel frattempo penso che tutta questa situazione, in poco tempo, c’è una risposta positiva, sta per essere superata, ci si sta onestamente lavorando. Sono alle ultime battute sulla situazione dell’atto aziendale, su cui poi sicuramente ci saranno queste figure.
Ma io mi soffermo su quello che, poco fa, l’interrogante ha evidenziato, cioè l’importanza della figura del coordinatore (ex caposala) all’interno delle divisioni, dei reparti, dei servizi e quant’altro. Io dico sempre, lo dico anche per l’esperienza che ho avuto, che i medici servono per prevenire, diagnosticare, curare e quant’altro, mentre chi sa come funzionano i reparti, molto più anche dei direttori generali, sono gli infermieri. È così. Sono loro, i dirigenti, le caposala, che sanno come funziona all’interno. Il medico prescrive farmaci, fa diagnosi, TAC, questo e quest’altro. Qualche volta interviene anche per significare che è urgente direttamente. Qualche volta interviene anche nel sollecitare qualche consulenza eccetera, eccetera. Qualche volta, nel contesto dell’attività, c’è l’interlocuzione, c’è il confronto con altri primari. Tutto quello che si muove. Ma chi poi agisce, non solo nella correttezza delle terapie, non solo nella correttezza del passaggio delle consegne, della vigilanza su come è andato il paziente la notte, quali disturbi, questo, questo, quello, quello e quell’altro, e in più anche in riferimento a come funziona l’organizzazione all’interno stesso delle prenotazioni degli esami, sono gli infermieri. È inequivocabile. Per non parlare, poi, di quelli che stanno nelle sale operatorie e nella rianimazione. Da questo punto di vista fanno pressoché tutto loro.
Io, quindi, do essenzialmente importanza a quello che qui viene riportato, che è un dato di fatto, perché le funzioni anche dal punto di vista gerarchico all’interno del sistema dell’organizzazione dei vari reparti e dei vari servizi vanno formalmente riconosciute da questo punto di vista. Quindi, vi assicuro che la Regione è impegnata nel cercare di svolgere quanto prima tutto questo tipo di situazioni e di funzioni, perché non sarebbe corretto in un’Aula così importante non dirlo. Mica possiamo assistere a questo e a quello che oggi leggiamo sulla Gazzetta per i coordinamenti dati alle Sanitaservice? Attenzione, io lo dico in maniera secca e precisa. Sono cose che vanno affrontate. Sono criticità che vanno affrontate e il Governo regionale è impegnato ad affrontare e risolvere questi problemi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Per replica, la parola al collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Assessore, questa volta però il nodo al fazzoletto lo faccio io, perché le sue buone intenzioni le abbiamo già ascoltate anche in altre occasioni qui in Consiglio e le sue promesse. Vi richiamo soltanto a un fatto: del DCA, nonostante le sue promesse fatte lo scorso anno, ancora non si vede traccia qui a Lecce, ma ci ritorneremo presto. Però, ripeto, prendo atto positivamente della sua disponibilità ad affrontare questo tema e la prego di sollecitare il Direttore generale dell’ASL di Lecce perché dia seguito a questo concorso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
A questo punto abbiamo l’interrogazione del Presidente Ventola: “ROSATOM: chiarimenti”.
Prego, Presidente. La vuole illustrare?
Speaker : VENTOLA.
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione urgente era del maggio 2022 ed era una fase storica molto particolare, perché da poco tempo era scoppiata la guerra in Ucraina. Noi venimmo a conoscenza che la Regione Puglia aveva sottoscritto un accordo, una sorta di memorandum, tra l’altro fortemente pubblicizzato dai media, da parte del Presidente Emiliano, con la Federazione russa per il trattamento o meglio per l’acquisto di radiofarmaci.
È chiaro che parliamo di sostanze che attengono al nucleare e quindi in quell’occasione chiedevamo al Presidente di Regione intanto qual era la scelta politica che aveva indotto la Regione a collaborare con la ROSATOM, nota società a capitale completamente pubblico e quindi facente parte della Federazione russa, il memorandum, se fosse ancora attivo, il costo dell’accordo, quanti erano stati i radiofarmaci acquistati, quanti e chi erano stati i consulenti italiani ed esteri che avevano collaborato, il ruolo che aveva svolto il dottor Roberto Laforgia e quanto questo era costato e quante terapie erano state fatte con il lutezio russo.
Questo perché in quella fase molto particolare ritenevamo necessario capire effettivamente quali fossero le ragioni che avessero indotto la Regione. Devo dire che, a distanza di pochi giorni dalla mia richiesta di accesso agli atti, l’AReSS mi ha inondato di documenti, la maggior parte dei quali in lingua non italiana, per cui, manifestando la mia totale ignoranza, mi è risultato difficile leggere il russo piuttosto che qualche altra lingua straniera, però è chiaro come l’argomento fosse molto importante.
Ad oggi, non abbiamo avuto ulteriori riscontri, quindi se fosse possibile e lei fosse a conoscenza di questo, vorrei conoscere lo stato dell’arte. Grazie.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
Io ricordo questa vicenda anche per il clamore mediatico che all’epoca fu suscitato, ed è stata, così come il presidente Ventola poco fa ha richiamato, sicuramente una scelta molto pesante, che riguarda la Russia nello scatenare l’evento bellico, che purtroppo rimane un problema molto, molto, molto serio.
L’interlocuzione a conoscenza del Dipartimento è stata un’interlocuzione che riguarda solo la parte alla necessità del materiale per poter eseguire esami diagnostici. Onestamente, del resto, della forgia e di queste cose, dovremmo chiedere eventualmente per iscritto al Direttore dell’AReSS, che ha fornito i documenti, e fare il punto.
Posso prendere l’impegno di farglieli pervenire, se l’AReSS ha erogato somme a questi soggetti, sicuramente risulterà dagli atti, non sono nelle condizioni di dare una risposta precisa e circostanziata, così come richiesta, perché è diretta dell’AReSS rispetto a questo dato. Al momento non lo so, ma lo farò.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Ventola.
Speaker : VENTOLA.
Presidente, è chiaro che l’interrogazione aveva una valenza soprattutto di carattere politico, più che di merito. Nel merito mi auguro che, con il suo impegno, si possano avere le cose che abbiamo richiesto, visto che al momento, invece, non ci sono state recapitate. O meglio, in parte sono state recapitate.
È chiaro che era importante comprendere la scelta politica. Di qui, Presidente del Consiglio, Vicepresidente, è indispensabile la presenza del Presidente Emiliano su questa situazione. Uno deve avere sempre la memoria ben lucida quando svolge un ruolo istituzionale. Noi siamo passati dal ricevere Putin in Puglia in pompa magna, dall’aprire varchi per i turisti, dire che Bari era una città collegata alla Russia, che in nome del santo patrono, San Nicola, i russi erano i benvenuti, e molto spesso siamo stati, negli ultimi decenni, sia come Sindaco di Bari sia come Presidente di Regione, porte aperte ‒ si dice ‒ alla Federazione Russa.
La scelta di utilizzare i radiofarmaci russi e non di altre Nazioni o non valorizzare le esperienze pugliesi, che pure ci sono, eccellenti... Ci sono aziende importantissime, finanziate anche da risorse pubbliche, in Puglia, che producono anche radiofarmaci. Questa scelta destava non “sospetto”, ma qualche chiarimento andava dato.
Soprattutto, che cosa è accaduto con l’invasione della Russia in Ucraina? Che cosa è accaduto di questo Memorandum, di questo accordo che è stato sottoscritto direttamente dal Presidente Emiliano e da personaggi, professionalità russe? Che cosa è accaduto? È ancora in atto? C’è stata una revoca? Li abbiamo pagati? Non li abbiamo pagati? Ci sono dei benefici? Molto spesso scopriamo, negli anni, che dietro determinate Nazioni, che sono, di fatto, delle dittature, attraverso anche sistemi e relazioni estere succedono trasferimenti di cose poco chiare.
Io non sono sicuro, come pugliese, se la mia Regione collabora con una società russa che tratta nucleare. Attraverso i radiofarmaci potrebbe accadere di tutto e di più. Io non sono né un complottista né un catastrofista. Ci mancherebbe. Sapete benissimo qual è il mio approccio alle cose. Però, per avere consapevolezza e poter scegliere, bisogna conoscerle. Io non so quanti consiglieri regionali conoscano questo. Oggi abbiamo appreso che anche l’assessore Palese non è a conoscenza di questa cosa. Non credo ci sia stato scritto nel programma elettorale di Emiliano che si sarebbero fatti accordi con la Federazione Russa per i radiofarmaci.
Se queste cose non interessano, era giusto che rimanesse traccia. Prendiamo atto che, a distanza di quindici mesi, non abbiamo ancora avuto una risposta di merito alla nostra richiesta.
Pertanto, non me ne voglia, assessore, ma non è una sua specifica competenza, anche perché il protocollo è stato sottoscritto nel 2019 e ha esplicato i suoi effetti negli anni successivi. Ragion per cui, non mi dichiaro assolutamente soddisfatto.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sarà mia cura porre alcune delle richieste specifiche fatte nel merito al direttore dell’AReSS. Ricordo perfettamente all’epoca, sì, di aver ereditato, ma di essermi interessato. Era un’esigenza prettamente agnostica. Per giunta, già all’epoca non era più attuale.
Condivido la necessità di chiarire per bene questo aspetto.
Sulla situazione politica, l’elenco sarebbe veramente lungo. Mica di Emiliano, quando è venuto Putin qui per parlare dei rapporti e di quello che c’è stato tra la Merkel e Putin, che ha messo in ginocchio, in crisi tutto il sistema europeo rispetto al gas. Berlusconi, le tante visite e i continui appoggi da parte anche di Salvini. Non è stato solo Emiliano, perché all’epoca, con il Governo in carica, non ricordo neanche chi c’era allora, Putin è venuto qui e il Presidente della Regione doveva essere presente. Non penso che sia accaduto questo.
Detto questo, ci sta tutto. Non immagino che ci sia una valenza di natura di collaborazione addirittura politica in riferimento a questo. C’è, invece, da chiarire ‒ e per bene ‒ il perché, come, che cosa è stato fatto, se sono state erogate risorse da parte dell’AReSS, se è ancora in atto. Sono tutte questioni assolutamente pertinenti. Lo sappiamo bene. Prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, Putin era la divinità assoluta per tanti esponenti. Poi, purtroppo, per il mondo, quindi anche per noi italiani, le cose sono cambiate. Penso che anche questa cosa, dal punto di vista politico, vada chiarita.
Adesso mi debbo spostare. Mi dispiace, perché oggi abbiamo avuto occasione e modo di rappresentare le posizioni del Governo su tante situazioni che c’erano da chiarire, che i consiglieri regionali legittimamente hanno posto alla nostra attenzione, stimoli molto importanti anche per il Governo regionale, per quello che mi riguarda. Ma c’è la Commissione Salute, che è molto importante, che riguarda la discussione di un altro elemento, che sono le situazioni dell’accreditamento e la legge delega sulla concorrenza, dove stiamo ponendo un problema di opportunità obiettiva di cercare di differire la data quantomeno al 31 marzo rispetto a questo dato. Penso che sia importante per le tante strutture sanitarie che operano in termini di accreditamento nella nostra regione e che erogano prestazioni sanitarie per nome e per conto del Servizio sanitario regionale.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Il collega Ventola non credo che… Va bene.
Passiamo – l’assessore Palese si sta spostando – al consigliere Perrini, interrogazione n. 377, all’assessore Maurodinoia, che è presente, sulla sicurezza stradale della strada statale 100.
Vuole presentarla, collega Perrini? La n. 377. Però, ho l’assessore Lopane. È scritto Maurodinoia, ma ho una precisazione… Un attimo, collega Perrini. Collega Pagliaro, la verifichiamo, la n. 366, e intanto facciamo la n. 377 del collega Perrini. Va bene? È quella relativa alla sicurezza stradale della strada statale 100. Le è pervenuta, mi dicono, risposta scritta.
Speaker : PERRINI.
Va bene. Io quella sulla 172 volevo.
Speaker : PRESIDENTE.
Quale? Sì, c’è la n. 362. Anche in questo caso chiedo se è stata…
Speaker : PERRINI.
Però, voglio parlare.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, prego, collega Perrini.
Speaker : PERRINI.
È arrivata la risposta per iscritto, però, caro assessore, su quella strada è tutto fermo. Siamo arrivati all’estate, siamo a settembre, sappiamo, e la ringrazio, che lei, più di una volta, ha fatto un sopralluogo, insieme all’ingegnere dell’ANAS, e quella strada stava come quando ci siamo visti due mesi fa, non è stato realizzato alcun avanzamento lavori, siamo a settembre, addirittura avevano detto che quella strada sarebbe stata finita a dicembre, io metto la firma se quella strada finirà per l’estate prossima.
Se quindi non entriamo a gamba tesa su questa problematica, passerà un altro anno e per una strada che si poteva fare in un anno siamo al sesto anno! Sono seriamente preoccupato, perché questo grido d’allarme, come ho detto dal primo giorno su quella strada, vedendo anche come è stato fatto l’appalto, i costi, il ribasso, e purtroppo io percorro quella strada quattro volte al giorno e vivo quel cantiere, siamo arrivati allo stremo.
Credo che dobbiate prendere in mano la situazione, perché non so quali siano i provvedimenti, però così non si può andare avanti su quella strada. Io passo tutti i giorni, vedo appena due o tre persone, addirittura prima delle ferie è stato detto in sua presenza che quella strada sarebbe stata ultimata a dicembre, non so di quale dicembre parlassero, ma sicuramente non sarà questo dicembre.
Io chiedo un intervento, perché stiamo parlando di una strada importantissima, che collega l’Adriatico con lo Ionio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Condivido con il consigliere Perrini la preoccupazione rispetto alla realizzazione di quest’opera infrastrutturale, tra l’altro tanto attesa dai cittadini, anche perché risulta essere veramente pericolosa.
Abbiamo fatto l’ultimo sopralluogo prima della pausa estiva, proprio ai primissimi di agosto, il direttore Marsi ci aveva assicurato che, subito dopo la pausa estiva, i lavori sarebbero ripresi, però se il consigliere Perrini mi dice che il cantiere è fermo, io ovviamente sentirò subito la struttura ANAS e organizzeremo, se lei è d’accordo, consigliere, anche un ulteriore sopralluogo, per verificare lo stato dell’arte dei lavori. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Collega Pagliaro, mi precisano ancora che la 366 è Lopane, quindi la lasciamo... la 376? No, è la 366.
La 376 è Emiliano, è “Stato e attività dei Cineporti di Apulia Film Commission”.
Sto verificando. Collega Di Bari, se lei vuole… Prego.
Speaker : DI BARI, consigliera delegata per le politiche culturali, il patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi.
Presidente, se mi dà dieci minuti possiamo passare alla prossima interrogazione e poi torno…
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Speaker : DI BARI, consigliera delegata per le politiche culturali, il patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi.
Torniamo su questa.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
La prossima è la n. 415 del 31.10.2022… La 300… Ancora!
La n. 366, l’abbiamo precisato, Renato, è Lopane… Non c’è.
Io quindi vedo presente l’assessora Maurodinoia e l’assessora Barone, che si è spostata, peraltro, e abbiamo la n. 379, per Emiliano, che abbiamo detto di… La collega Di Bari dice che tra dieci minuti le dà una risposta…
Collega Di Bari, sulla 379… Anche la n. 379, perché anche il collega Pagliaro mi chiede “Stato di attuazione mozione n. 102 (Esproprio porzione in abbandono Mura di Acaya)”.
Questa dovremmo poi posticiparla, collega Pagliaro, perché mi dice la consigliera Di Bari che non le può rispondere su questa.
Abbiamo… L’assessora Barone non c’è, è fuori?
Intanto, la prossima è quella per l’assessora Maurodinoia, la n. 429, Perrini… Renato? È sempre riferita alla…? Però ce n’è un’altra di Renato, la n. 431.
Renato, posso annunciare la tua? Su questa c’è risposta scritta, quindi. La n. 401. Okay.
Torniamo indietro.
Eccola. Renato, la n. 431 “Richiesta del Cronoprogramma Ponte Punta Penna di Taranto”. C’è risposta scritta? Mi dicono che anche qui è pervenuta risposta scritta. Va bene? Okay.
Poi abbiamo la n. 436, Conserva. Non c’è Conserva. Andiamo avanti.
Laricchia non c’è.
Il collega Perrini si è spostato? C’è il collega Perrini? Questa è ancora del collega Perrini. Il collega Conserva non c’è. Sì, un attimo, Renato.
Collega Perrini, la n. 475. Prego, collega Perrini.
Speaker : PERRINI.
La risposta mi è arrivata e sono soddisfatto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Sempre il collega Perrini, la n. 480: “Progetto definitivo delle Infrastrutture per la realizzazione delle linee portanti elettriche della Rete Bus Rapid Transit”.
Anche qui è pervenuta risposta scritta.
Speaker : PERRINI.
Non mi è arrivata nessuna risposta scritta alla n. 480.
Io voglio dire questa barzelletta.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Perrini.
Speaker : PERRINI.
C’è un grosso investimento a Taranto, e sono contento che è stato anche appaltato e faranno i lavori, e in questo grosso investimento, che sarebbe una metropolitana di superficie, caro assessore, si dimenticano di inserire uno dei grandi lavori che stiamo facendo a Taranto, stiamo costruendo il San Cataldo, dove addirittura questa metropolitana di superficie, che passerà dentro Taranto, passa davanti al centro commerciale Auchan, privato, e a due chilometri, alle spalle della Auchan, nel mio territorio, c’è il San Cataldo, e cosa succede? Che non c’è un collegamento nella progettazione di questa grossa opera, del San Cataldo. Potrebbe essere una cosa bella, perché io devo fare i complimenti per questo investimento. perché è importante. però una delle opere più importante del meridione, una delle opere che negli ultimi anni non si è mai vista realizzata sul nostro territorio, ma nel fare l’appalto di questo lavoro, che è stato già assegnato, mancano i lavori per collegare anche all’ospedale di San Cataldo.
Assessore, io vi chiedo di fare un sopralluogo e rendervi conto che Auchan, un’azienda privata, arriverà là davanti, alle spalle, ad un chilometro e mezzo, c’è il San Cataldo, ma non ci arriva la metropolitana di superficie.
Vorrei sapere se l’abbiamo segnalato al Comune di Taranto, a chi ha fatto l’appalto, a chi deve fare quest’opera, perché si faccia una variante, perché è impossibile che inizino i lavori e ci troviamo a sospendere perché manca questo tratto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Perrini.
Intanto noi abbiamo la risposta scritta. Prego, assessore.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Non sono riuscita a trovarla nell’immediato tra i diversi documenti, ma so che abbiamo risposto.
Volevo anche dire che probabilmente nel progetto della città di Taranto l’ospedale non era stato tenuto in considerazione in una prima fase, voglio pensare che sia dovuto alla disponibilità delle risorse finanziarie, però le posso dire che il Comune di Taranto ha fatto già richiesta di un potenziamento di linea per raggiungere l’ospedale, però abbiamo risposto, vista la quota di finanziamento ottenuta direttamente dal Ministero, di chiedere un’eventuale aggiunta di risorse per ottemperare a quella che è la richiesta del consigliere Perrini.
Questa è stata la risposta che i miei uffici hanno mandato, probabilmente nella risposta scritta la ritroverà. Abbiamo chiesto di fare prima una richiesta al Ministero e poi, se il Ministero non dovesse mettere a disposizione le risorse, vediamo se nella nuova programmazione riusciremo noi a coprire anche il numero di chilometri necessari per raggiungere l’ospedale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Collega Perrini, noi comunque abbiamo la risposta scritta qui, qualora le dovesse servire.
Collega Di Bari, lei sulla 376?
Speaker : DI BARI, consigliera delegata per le politiche culturali, il patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi.
Quella sui Cineporti, sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : DI BARI, consigliera delegata per le politiche culturali, il patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi.
Consigliere Pagliaro… Scusate.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Pagliaro.
Speaker : DI BARI, consigliera delegata per le politiche culturali, il patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi.
Vuoi illustrare l’interrogazione, prima? Collega… ah, okay.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Il Presidente non c’è, collega Caroli, che dobbiamo fare?
Non dovremmo più trattare nulla di ciò che riguarda questi temi? Se aspettassimo la presenza del Presidente Emiliano, “campa cavallo”, direbbe qualcuno.
Quindi, oggi è una buona occasione per riproporre un tema importante, quello di una delle agenzie più importanti, forse, anche quelle che hanno funzionato meglio fino a un po’ di anni fa: vi parlo di Apulia Film Commission, in particolar modo mi riferisco ai Cineporti.
A giugno dello scorso anno ho voluto accendere un faro di attenzione sullo stato di abbandono dei Cineporti di Apulia Film Commission, e in generale sulla paralisi dell’attività di questa Fondazione. Ho lanciato un allarme sulla situazione critica che ha avuto come epilogo l’azzeramento del consiglio d’amministrazione, la nomina di un nuovo Presidente e di un consiglio di amministrazione per assicurare la continuità e la gestione ordinaria, la revisione dei regolamenti interni, riorganizzazione, funzionamento e la redazione di un nuovo Statuto.
Quello che mi auguro davvero è che i dissidi da telenovela al vertice della Fondazione siano definitivamente archiviati, perché alla gente, agli operatori del settore non interessano.
Io mi auguro che si torni a parlare di cinema, di produzioni e di festival, ma soprattutto che si provveda a rimettere in sesto i Cineporti, vorrei concentrare la mia interrogazione su questo. Ho potuto constatare di persona la desolazione di quello di Lecce, e con grande dolore ho visto con i miei occhi lo stato di abbandono della sala cinematografica e multimediale Bertolucci, inaugurata solo nel 2017, ma caduta in rovina.
Mi risulta che anche gli altri Cineporti, quelli di Bari, Taranto e Foggia siano fermi, benché sia stata investita una gran quantità di denaro pubblico per questi contenitori nati per accogliere e supportare le produzioni audiovisive che si girano nel Salento e in Puglia.
Si rimettano in piedi questi luoghi, allora, perché possano tornare a svolgere la funzione per la quale sono nati. Voglio ascoltare le parole della collega Grazia Di Bari, alla quale ancora una volta riconosco grande impegno e grande passione, per capire se su questo tema ci siano state delle novità e se la Regione intende concentrare la propria attenzione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
Prego, consigliera Di Bari.
Speaker : DI BARI, consigliera delegata per le politiche culturali, il patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi.
In primis vorrei confortare il collega Pagliaro in ordine al funzionamento di Apulia Film Commission, che ‒ devo dire ‒ ha superato il momento di stallo che tutti quanti conosciamo, grazie al fatto che è stata nominata una nuova Presidente, la dottoressa Tosto, ex magistrato, la quale sta alacremente lavorando per un nuovo Statuto da dare all’Apulia Film Commission.
Nel frattempo, per quanto riguarda i festival del cinema, nonostante le enormi difficoltà, da me già evidenziate in più occasioni, per quanto riguarda il settore della cultura, sono state trovate le risorse per poter finanziare, in realtà non più 20 festival del cinema, ma siamo arrivati a 30 festival del cinema. Da questo punto di vista, quindi, posso confortarla. Come anche per quanto riguarda il bando per le produzioni cinematografiche, che a breve sarà pubblicato. Mi riferisco a Puglia Found.
Per quanto riguarda la situazione da lei evidenziata nell’interrogazione, le leggo la risposta scritta che abbiamo ricevuto e che anche lei ha ricevuto, immagino: “Va evidenziato che l’indirizzo della Regione Puglia, volto a valorizzare e a ottimizzare la presenza delle agenzie e degli Enti regionali sul territorio pugliese, va nella direzione di operare nell’ambito delle sedi provinciali dei poli biblio-museali, oltre che i nuovi contenitori culturali, quali il Kursaal Santa Lucia di Bari, il cinema ABC, la nuova Mediateca regionale e l’Apulia Film House.
Con riferimento al presunto stato di degrado dei Cineporti di Bari si precisa che nelle planimetrie è prevista un’ampia area adibita a magazzino, pari a 17,78 metri quadri per lo stoccaggio dei materiali e 154,61 metri quadri per il deposito. L’immobile è in piena attività e ospita sistematicamente produzioni cinematografiche. Ad eccezione degli interventi necessari di riqualificazione, versa in discrete condizioni.
Si precisa, come segnalato nelle sedi opportune, che non sono state reperite le risorse straordinarie utili a procedere agli interventi di riqualificazione e ammodernamento necessari per alcune strutture.
Nelle more di quanto sopra indicato e come deliberato dal CdA dell’Apulia Film Commission, si è proceduto comunque, in relazione alle risorse ordinarie disponibili, ad affidare i servizi per la messa in sicurezza e riqualificazione delle sedi. In particolare, Cineporto di Lecce: fornitura e posa in opera di griglie antitacco carrabili; ripristino funzionalità cabina di regia di CineLab e manutenzione straordinaria della pavimentazione e dei servizi igienici; manutenzione area verde CineLab e sanificazione impianto areazione. In data 12 ottobre 2022 si è tenuta la prima proiezione di una serie di rassegne che interessano tale sede, il cui palinsesto è pianificato fino a fine anno. Cineporto di Bari: servizio di facchinaggio e smaltimento rifiuti speciali di magazzino e manutenzione condizionatori. In data 19 ottobre 2021 si è formalizzata una richiesta di incremento della quota di dotazione ordinaria regionale da 2 a 2,5 milioni di euro per gli urgenti interventi di riqualificazione delle sedi. Pertanto, come è deducibile dai numerosi estratti dei verbali delle sedute del CdA relativi all’ultimo triennio, per i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza delle sedi si è ancora in attesa di risorse su dotazione ordinaria di assestamento e su risorse comunitarie. Come si evince dai numerosi deliberati del CdA sempre di Apulia Film Commission, si precisa che non sono state reperite risorse utili a progettare e a procedere con interventi di riqualificazione e ammodernamento necessari per alcune strutture. Ciò avviene nelle more di un ripensamento alla luce di un superamento di certe necessità tecnologiche.
Per quanto riguarda le sedi di Taranto e Foggia, la sede di Taranto è regolarmente aperta, diversamente da quanto da lei denunciato, a partire dalla sua inaugurazione, come si desume dalle diverse attività sin qui organizzate ed ospitate. Con riguardo alla sede di Foggia, ubicata fino a giugno 2021 in uno spazio polifunzionale in zona decentrata, si è ritenuto di non confermare l’utilizzo di tali spazi e, quindi, di non sostenere più il relativo costo, in accordo con gli indirizzi della Regione Puglia di valorizzare e ottimizzare la presenza delle agenzie e degli altri enti regionali nei vari capoluoghi e operare nell’ambito delle sedi provinciali dei poli bibliomuseali in cui sono stati individuati spazi idonei e funzionali. Tale indirizzo determinerà anche notevoli economie di spesa, come si immagina.
Con riferimento alle iniziative urgenti da intraprendere per ripristinare la piena agibilità dei Cineporti di Bari, Lecce, Foggia e Taranto, tutte queste strutture sono agibili e operative. Per quanto riguarda, invece, la sede di Foggia, come si è già detto, si è provveduto a dismettere quella sede come Cineporto per la provincia di Foggia”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Di Bari.
Prego, presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Questa risposta l’ho ricevuta anch’io, è chiaro che non mi ha soddisfatto, mi auguravo che oggi ci fosse un momento di aggiornamento su quanto indicato in questa missiva.
Le confermo che le cose non stanno come lei ha voluto oggi evidenziare e come mi era stata data come risposta, quindi, se ha piacere, facciamo un giro insieme, andiamo a vedere questi Cineporti e in che condizioni sono al momento.
La risposta quindi non mi soddisfa, perché speravo, proprio perché do atto alla consigliera Di Bari di essere molto appassionata e molto attiva, che su questo tema si fosse maggiormente concentrata. Magari lo faccia e poi ci risentiamo alla prima occasione, per vedere se le cose stanno realmente come ha indicato lei in quella risposta.
Le assicuro, per quanto mi compete e anche per conoscenza diretta di alcuni operatori, che le cose non sono come le volete evidenziare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Splendido, noi adesso abbiamo anche l’assessore Leo, per cui potremmo fare qualcuna delle sue interrogazioni.
Abbiamo la n. 378: "Situazione Adisu foggia".
Prego, consigliere Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
I vicini si lamentavano di una situazione incresciosa che tutte le sere si verifica presso il centro Adisu con schiamazzi fino alle 2.00- 3,00 di notte, ultimamente mi hanno detto che la questione è superata, quindi volevo ringraziare del suo intervento.
Speriamo di non essere costretti di nuovo ad intervenire presso la Signoria Vostra. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Sempre consigliere Pagliaro: “Integrazione scolastica negata ad alunni disabili per carenza di educatori professionali e OSS”,
C’è stata una risposta scritta, è la n.423.
Speaker : PAGLIARO.
Questa interrogazione è dello scorso anno, ma purtroppo le cose non cambiano.
Con questa interrogazione apriamo una pagina molto dolorosa, purtroppo ancora attualissima: quella dell’integrazione scolastica nella nostra regione. Dolorosa per gli operatori che garantiscono il servizio con contratti precari, e ancor più dolorosa per gli alunni disabili che ne usufruiscono, quando ne usufruiscono.
Il servizio è spesso discontinuo, o viene avviato con grande ritardo. È quello che sta succedendo in questo avvio di anno scolastico, come succede purtroppo ogni anno. Con la mia interrogazione, che risale appunto a novembre dell’anno scorso, denunciavo il mancato avvio del servizio di integrazione scolastica in diversi istituti della provincia di Lecce. Nulla è cambiato. Ci troviamo nella stessa identica, drammatica situazione.
Per i bambini e i ragazzi disabili questo significa diritto allo studio negato, diritto alla socializzazione negata, e dunque isolamento: “murati in casa” è un’espressione un po’ forte, ma è quello che ahimè riscontriamo da tanti anni.
Tutto questo a causa della cronica carenza di personale specializzato, di gran lunga inferiore rispetto al fabbisogno delle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori: mancano educatori professionali, assistenti educativi, traduttore del linguaggio dei segni e personale paramedico, e anche personale psicosociale, che ha funzioni specifiche in questo settore; tutti professionisti che dovrebbero provenire dalle ASL, che svolgono assistenza specifica per questo particolare bisogno. Ci sono ragazzi costretti a restare a casa perché non c’è un assistente che possa accompagnarli in bagno: vengono chiamati i genitori, appositamente, alcuni lasciano anche il lavoro per poter andare a scuola e assistere i loro ragazzi, i loro bambini e portarli in bagno: di cosa parliamo?
È un problema gravissimo, che coinvolge gli assessori al diritto allo studio, al welfare e alla sanità, ed è a loro che mi rivolgo, facendomi portavoce dello sconforto e della rabbia di molti genitori della provincia di Lecce, e non solo. Questo è un buco enorme nell’offerta scolastica regionale, soprattutto dopo la decisione di cancellare gli OSS dal servizio di integrazione scolastica, che svolgevano da anni nelle scuole, oltretutto costruendo dei rapporti affettivi con questi bambini e con questi ragazzi.
Io chiedo come si intenda affrontare e risolvere questa emergenza, come si intenda garantire il diritto degli alunni disabili ad andare a scuola e provare a vivere una vita quanto più normale possibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessora Barone, prego.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
Ringrazio per l’opportunità di spiegare un servizio che non è totalmente a carico della Regione, ma è parzialmente a carico della Regione. La Regione si avalla delle Province per il servizio riguardante le scuole superiori, il trasporto e per tutte le integrazioni scolastiche riguardanti non vedenti e audiolesi di tutte le età.
In questo caso, la Regione Puglia, come ogni anno, ha appaltato alla Provincia e la Provincia ha appaltato al bando. Ora sto rifacendo una ricognizione con gli uffici, perché ho chiesto se sono partite in tutte le Province. Normalmente, però, i tempi sono questi.
Diciamo la verità: mediamente diamo un servizio pari, per ogni educatore, a 18 ore riguardante le superiori, perché il servizio a livello della Regione, poiché abbiamo più soldi, più disponibilità, riusciamo anche con bilancio autonomo, in qualche modo, a integrare le cifre che arrivano a livello ministeriale... Abbiamo un servizio abbastanza completo e abbastanza importante.
Il problema reale che ha la maggior parte delle famiglie o, comunque, anche degli studenti, delle scuole, riguarda gli ambiti che, in qualche modo, attivano i servizi riguardanti le scuole elementari e medie. Primo grado, secondo grado... Essendo io del vecchio ordinamento, parlo di medie ed elementari. In quel caso, purtroppo, mediamente, gli orari che riescono a fornire sono intorno alle 8 ore per ogni educatore, molto meno perché, effettivamente, gli ambiti hanno un problema economico dovuto a un minor trasferimento da parte nazionale e dovuto sicuramente a una diversa disponibilità che, invece, noi effettivamente abbiamo.
Ovviamente, tutto questo discorso, questi tavoli li stiamo facendo con l’assessore Leo, con cui abbiamo incontrato più volte anche i sindacati degli operatori, che perlopiù sono abbastanza allarmati. Però io devo dire che la Provincia, per quello che è di nostra competenza, assolutamente non modificherà e non modificherà neanche quest’anno quelle che sono le richieste. È chiaro che il numero delle persone con disabilità aumenta nel tempo, quindi c’è da aumentare anche le risorse messe in campo. Però, tramite la Provincia, come attività io dico che la Regione è assolutamente esauriente rispetto alle domande.
Inoltre, per quanto lei dice, se effettivamente i bambini vengono accompagnati o meno ai bagni, o comunque, se c’è un supporto, quella è un’attività che per legge tocca ai bidelli o, meglio, agli assistenti scolastici. Per legge è così. Tant’è vero che l’Ufficio scolastico regionale, nella persona del direttore Silipo, sia l’anno scorso, che due anni fa, ma anche quest’anno manderà una nota alle scuole, dove devono attivare, perché addirittura il numero dei bidelli o, comunque, degli assistenti scolastici è in relazione al numero dei bambini disabili presenti nella scuola. Quindi, è obbligo delle scuole attivare e impegnarsi perché possano avere, appunto, quella figura, formata ovviamente, che viene pagata anche a parte, giustamente, nel dare un’attività, un aiuto, un sostegno.
Purtroppo questo è un nodo abbastanza particolare. Come Assessorato al welfare da subito con l’Ufficio scolastico regionale abbiamo stimolato perché venissero mandate queste note ai vari dirigenti scolastici, perché allertassero e in qualche modo dessero vita a questo servizio, che è fondamentale, perché è attinente all’attività degli assistenti scolastici. Poi, se in alcuni casi lo fanno, in altri meno, però questo è un servizio prettamente legato ai bidelli, al bidellaggio. Quindi, effettivamente è un qualcosa che magari viene meno, però ad oggi, per leggi di Stato, per direttive ministeriali, quello è un servizio prettamente legato all’assistente scolastico.
Tutto il resto è chiaro che è un impegno. Io vi dico che l’anno scorso, proprio in legge di bilancio, provammo anche a mettere una cifra di più per aiutare le scuole primarie ad avere un maggior numero, e in quel caso non riuscimmo. Però, come Assessorato al welfare, quando a livello ministeriale è arrivata una divisione di soldi, pari a 6,4 milioni, che avevano come finalità l’aiuto ai ragazzini o ai bambini autistici, in questa annualità, quindi a partire da settembre, gli ambiti hanno avuto i soldi per dar vita a un bando pubblico per aumentare il sostegno extrascolastico e intrascolastico, con gli stessi professori e maestri che fanno integrazione scolastica, prettamente legato e specifico per i bambini autistici. Questa è stata un’indicazione voluta dall’Assessorato al welfare e sono 6,4 milioni che, a partire da quest’anno, andranno ad aiutare e a supportare gli ambiti, non la Provincia. Del resto, rispetto alla Provincia noi avevamo già quasi soddisfatto quelle che erano le esigenze. Le problematiche sono legate purtroppo alle scuole elementari e medie, e la sensibilità di questo Assessorato ha fatto sì che quella cifra che arrivava dal Ministero con finalità per gli autistici, invece di metterla magari alla Provincia, come faceva gioco, abbiamo voluto destinarla agli ambiti per le scuole elementari e le scuole medie, 6,4 milioni, divisi per 45 ambiti e tanti bimbi, non è una cifra particolarmente alta, però sicuramente era quello che potevamo fare in questo momento storico.
L’attenzione anche con i sindacati, l’attenzione con l’assessore Leo a questa problematica è molto alta, anche per soddisfare le esigenze sicuramente delle famiglie, sicuramente dei bimbi, però anche degli operatori, che sono numerosi e hanno grandi aspettative, hanno giustamente legittimi desideri di avere un futuro più certo.
Spero di essere stata chiara.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : VENTOLA.
La risposta mi soddisfa, del resto ogni anno ritorniamo su questo tema. Se fosse possibile l’anno prossimo occuparcene a giugno e non a ridosso... sì, però puntualmente si arriva in ritardo, quindi anticipiamo almeno i momenti di confronto con le altre Istituzioni, che sono delegate e interessate a questa questione.
Riguardo a questa sollecitazione, mi auguro che l’assessore Leo abbia seguito questa fase per sollecitare le scuole a mettere a disposizione i bidelli, per poter assistere e accompagnare i bambini e i ragazzi in bagno, perché questa è una cosa sinceramente assurda, che ci viene segnalata con una certa regolarità, perché vengono chiamati i genitori a fare questo e forse sarebbe opportuno sensibilizzare maggiormente le scuole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, vuole intervenire? Prego.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Grazie, presidente Pagliaro.
Io condivido questa interrogazione, la condivido totalmente, però teniamo presente che la scuola per noi è materia concorrente, quindi, quando parliamo di personale amministrativo di qualunque tipo, quindi anche i cosiddetti "bidelli", sono figure che dipendono direttamente dallo Stato, quindi sono indennizzate dallo Stato e chiaramente, per poter avere ulteriori funzioni e attività o aggiunte di personale, occorre che il Governo nazionale pensi anche a questo.
Negli ultimi periodi si sta parlando molto di scuola, cercando anche teoricamente di lanciare messaggi di miliardi di euro per la scuola. Adesso addirittura l’ultima proposta è stata quella di tenere le scuole aperte anche l’estate, il Ministro si è espresso in questo modo.
Io penso invece che bisognerebbe focalizzare l’attenzione sui temi di cui stiamo dibattendo oggi, sull’aumento di personale, sui contratti dei docenti che non sono ancora stati rinnovati, sui precari che ancora esistono nella scuola. Insomma, bisognerebbe pensare a tutto questo, e soprattutto, occorrerebbe anche… Noi abbiamo impugnato, come molti di voi sanno, anche la legge sul dimensionamento che era presente nell’ultima finanziaria, quindi stiamo cercando indubbiamente di dare un supporto alla scuola.
Questo è un tema, come il Presidente Pagliaro sa, su cui l’Amministrazione regionale è sensibile, lo abbiamo affrontato più volte anche con il Presidente Pagliaro. Quindi, chiaramente, la Regione Puglia con l’Assessorato al welfare e l’Assessorato all’istruzione cercheranno ovviamente di costruire percorsi sempre più virtuosi ed efficaci a supporto dell’integrazione scolastica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Adesso c’era l’interrogazione Mennea a Leo, che non c’è; Mennea a Leo, che non c’è, la n. 398, poi la n. 407.
La n. 409, Tutolo, all’assessore Leo, “Esclusione dell’Università degli Studi di Foggia dalla progettazione per le attività finanziate” è superata. Il consigliere Tutolo dice che è superata, chiaramente.
Interrogazione Perrini, “Progetto di ricerca dal titolo “Rimanere fisicamente attivi” a Leo, non c’è, la togliamo.
Poi, Casili a Pentassuglia: “Misura ‘Reimpianto olivi zona infetta’”.
Il Vicepresidente, collega Pentassuglia è qui: “Misura ‘Reimpianto olivi zona infetta’ di cui all’articolo 6 del decreto interministeriale n. 2484. Criticità relative al reperimento di materiale vivaistico certificato ‘virus esente’”.
È superata.
Perrini a Pentassuglia… Il collega Perrini c’è? No.
Pagliaro a Pentassuglia: “Ripristino attività vivai ARIF ‘Gennerano’ e ‘San Cataldo’ n. 434… Quale? Sempre a Pentassuglia?
Speaker : PAGLIARO.
Sì, la 406. A questo punto partiamo da questa, se l’assessore è d’accordo.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa, collega Pentassuglia, stiamo vedendo l’interrogazione n. 434.
Speaker : PAGLIARO.
No, la n. 406.
Speaker : PRESIDENTE.
La n. 406.
Interrogazione n. 406 “Annullamento cartelle esattoriali per servizi non resi e riforma dei Consorzi di Bonifica Ugento e Li Foggi”.
Speaker : PAGLIARO.
Allora? Che facciamo? Ne parliamo? Ne parliamo, professore? Ne vuole parlare? È un argomento che si può trattare in questo Consiglio regionale? Possiamo farlo?
Io aspetto che la Presidente mi dia il via.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Eccoci ancora una volta a parlare di un argomento veramente spinoso, non solo per gli agricoltori, ma anche per i proprietari terrieri, che si vedono recapitare cartelle esattoriali sempre più esose, con la richiesta del tributo 630 del Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi.
La gente è esasperata. Voglio ricordare che, secondo l’articolo 860 del Codice civile, questi tributi sono dovuti per l’esecuzione, la manutenzione e l’esercizio delle opere in ragione del beneficio tratto dalla bonifica. Ed è proprio qui il nodo della questione annosa, perché queste opere o non vengono effettuate oppure vengono eseguite a macchia di leopardo e in maniera carente dal Consorzio.
Già nel 2021 sollevai il problema con una audizione in Commissione, ma l’assessore Pentassuglia rispose che il tributo si doveva pagare. Contestai allora quella presa di posizione e continuo ad essere da parte di chi si ribella al pagamento di un servizio non ricevuto.
È una vera e propria vessazione. Non può essere addossato sui proprietari dei terreni il malfunzionamento dei Consorzi.
Per questo chiedo ancora una volta all’assessore Pentassuglia, anche in considerazione della grave crisi agricola che da anni opprime il Salento, in particolare gli olivicoltori, messi in ginocchio dalla Xylella, di annullare le cartelle esattoriali del Consorzio di bonifica Ugento Li Foggi, ma non basta. Bisogna andare oltre, bisogna attuare la riforma dei Consorzi di bonifica per garantire l’acqua agli agricoltori e per difendere il nostro territorio sempre più fragile.
La giusta via non è quella del Consorzio unico, che non farebbe altro che accentrare la gestione emarginando ancora di più i territori periferici, privandoli perfino di uffici locali ai quali rivolgersi. Si dovrà andare a Bari per qualsiasi necessità, anche per una semplice informazione? Quindi, l’accentramento di poteri e di risorse non servirà a risolvere il problema dei Consorzi e dare un servizio migliore agli utenti.
Ribadisco, quindi, la mia contrarietà al Consorzio unico e chiedo una risposta a questa interrogazione, in particolar modo sull’annullamento delle cartelle esattoriali per servizi mai resi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Provo a rispondere ai quesiti che ha posto il collega Pagliaro. Mi dispiace per lui, e anche per me, ma non sono professore. Non so a chi si riferisse. Sono un umile consigliere regionale, democraticamente eletto come lui, che ha il ruolo di assessore in questa fase.
Intanto, queste non sono cartelle esattoriali, sono avvisi. E sono avvisi che dovevano essere notificati anno per anno e che i Consorzi di bonifica, per una serie di ragioni, che sono state già esplicitate in Commissione e qui in Consiglio regionale, sono stati sollecitati a inviare ai contribuenti perché la legge n. 1 del 2017, su cui ritornerò, porta a definire il Consorzio unico. Nel frattempo, perché questo avvenisse, devono essere definite le attività e passività dei diversi Consorzi commissariati.
Questa non è una mia presa di posizione, non ho alcuna voglia di vessare nessuno, ma chi si sente leso può ricorrere. È inutile fare la storia 2012-2016 dei piani di bonifica e dei piani di classifica nei quali molti dei soggetti che parlano non hanno partecipato alla stesura di quei piani.
Il 30 gennaio 2023, invece, entro marzo vi avevo promesso, a gennaio sono stati portati in Giunta i piani di bonifica e sui nuovi piani di classifica ognuno potrà dire la sua.
Nel frattempo non c’è stata alcuna attività di cambio colturale di chi aveva un oliveto ed è diventato un seminativo asciutto, chiedendo la modifica all’Agenzia del territorio e poi di essere tassato quale seminativo asciutto.
Il tema dell’acqua è garantito. Vi ho consegnato ogni anno, durante il bilancio, quello che è il report dell’acqua che viene erogata e dei chilometri puliti, sui quali il Consiglio regionale potrà dire perché non c’è bisogno di venire a Bari. Il tema del Consorzio unico è di mettere insieme ed efficientare i costi di gestione dei Consorzi, non certo quello di non dare risposte alle persone. Per cui, il tema rimane lì.
Ho posto – lo dico ancora una volta – lunedì scorso, a Caserta, al signor Ministro il tema del territorio devastato e, quindi, il tema del ristoro delle risorse per quelle aree, Lecce, Brindisi e Taranto, e ho fatto un’operazione che allarga i confini rispetto anche alla sola provincia di Lecce, reiterando la richiesta, speriamo di avere qualche risposta. Ma, relativamente ai territori, il tema dei ruoli che venivano e devono essere emessi per forza e il tributo non può essere modificato e toccato dallo scrivente assessore e neanche dal commissario. Quindi, chi si sente leso ha fatto già ricorso, chi ha avuto i 4-5 anni in alcuni casi per alcuni Consorzi c’è stata la disponibilità. E vi ho detto che siamo disponibili a una forma rateale, la più larga possibile consentita dalla norma, per aiutare tutti quanti.
Mercoledì scorso ho convocato i Consorzi, unitamente ad Acquedotto Pugliese, perché il riuso e, quindi, l’utilizzo dell’acqua può aiutare ad abbattere i costi e a fare determinate azioni. Visto che abbiamo dato il fondo di rotazione, che nessuno ha richiamato e sottolineato positivamente, ma funziona così, le cose buone vengono sottovalutate, il tema di un fondo di rotazione che consente di programmare progetti utili a fare riuso di acque e a dare efficientamento delle reti sarà quell’attenzione che, a partire dal 1° gennaio, osservando la legge oggi in vigore, se il Consiglio regionale intende modificarla, ne parleremo tanto in Commissione, collega Pagliaro, quanto in Consiglio. Io non ho schemi precostituiti a favore o contro. Noi abbiamo un tema, ovverosia dobbiamo garantire l’efficienza di questi Consorzi, e il fatto proprio della sospensione dei ruoli in passato ha determinato questo aggravio di accantonamento di risorse non introitate e di persone che non hanno visto fare i lavori, ma non sta certo a me definire l’annullamento di questi che in questo caso sono avvisi - ripeto -, perché i ruoli sono quelli andati in Esattoria.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Rimane il fatto che comunque a dei pensionati stanno facendo decreti ingiuntivi sulle loro pensioni, rimane il fatto che stanno facendo dei fermi amministrativi a molti cittadini della nostra Regione, decreti ingiuntivi, pignoramenti della pensione di alcuni cittadini. Questo è un dato di fatto.
Se poi vogliamo far finta di niente, non occupandoci dei problemi dei nostri conterranei, va bene, scarichiamo le responsabilità, parliamo con il Ministro e abbiamo risolto il problema, tanto è sempre il Ministro ad avere responsabilità su tutto, ma comunque su questo tema e sul tema del Consorzio unico avremo modo e tempo per dibattere.
Andiamo avanti con la nuova interrogazione. Posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Però voleva rispondere l’assessore Pentassuglia.
Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Io non mi permetto di sottovalutare nulla, non avevo inteso chi stava facendo e comunque non c’è un pignoramento, perché quell’articolo giornalistico è stato puntualmente verificato e non c’è nessun pignoramento di pensione scaturito dagli avvisi di pagamento, perché gli avvisi di pagamento sono ancora avvisi, non sono andati in Esattoria, ed è un tema di scontro tra me e qualcuno, perché si poteva fare la cartolarizzazione se qualcuno li avesse mandati.
Collega Pagliaro le ho girate perché... però fatemi finire! I ruoli in Esattoria che determinano la cessione del quinto della pensione o dello stipendio stanno dopo una procedura che viene fatta rispetto a ruoli esattoriali e non ad avvisi, quindi stiamo parlando di debiti prima...
Per correttezza, mi consenta, io voglio dare valore al suo ruolo e al mio ruolo, per essere seri con le persone. Non capisco perché a volte sembra che io ce l’abbia con lei mentre non ce l’ho con nessuno, preferisco chiamare i problemi per nome e cognome, perché li dobbiamo affrontare.
Il decreto ingiuntivo nasce da debiti pregressi che vanno visti in Esattoria, se sono relativi a questa rata o ad altri debiti accantonati dalle imprese agricole o dai cittadini, che però hanno scontato il periodo di pubblicazione all’Albo e di tutta una serie di procedimenti, che non sono quelli degli avvisi.
Questo per evitare che l’allarmismo delle quattro rate mandate adesso significhi per qualcuno dire “stanno facendo i decreti ingiuntivi”.
Non è così, perché l’avviso, se non ottemperato, andrà in esattoria; l’esattoria emetterà il ruolo, e da quel momento ho detto che noi siamo pronti a venire incontro, se non ci sono altri strumenti normativi che ci aiutino, a rateizzare anche oltre i tre anni che generalmente il Consorzio dà. Ho dato disponibilità fino a 72 rate e chiederò al Consiglio, se serve fare una cosa del genere, perché diamo tempo alle persone di rateizzare quello che devono.
Se nel frattempo uscirà un condono tombale, o un ammortamento delle cartelle, come è successo già in passato, il ruolo esattoriale può aderire, l’avviso no. Questo lo dico perché lo abbiamo accertato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo all’altra interrogazione, la n. 434, prego… Sulla interrogazione? Non c’è il dibattito sull’interrogazione, prima non l’ho permesso a Di Gregorio… È delle interrogazioni che stiamo discutendo, fatemi rispettare il Regolamento, altrimenti informalmente potete parlarne quanto volete.
Consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
Profilare la nuova tariffazione della zona infetta già in automatico, come seminativo e non come vegetativo.
Speaker : PRESIDENTE.
Gliela ponga per iscritto, le risponderà, l’assessore Pentassuglia.
Speaker : CAROLI.
Al fine di…
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : CAROLI.
Visto che ne stiamo parlando, era solo per evitare che si possa…
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Interrogazione n. 434, Pagliaro, “Ripristino attività vivai Arif ‘Gennerano’ e ‘San Cataldo’”. Prego, collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Andiamo avanti.
Questa invece è un’interrogazione che pone un problema che avevamo già prospettato e che purtroppo si è verificato: la sospensione delle attività lavorative dei vivai di San Cataldo e Gennerano di Lecce, per decisione del direttore dell’Arif del dicembre 2022.
La delibera parlava di sospensione temporanea, ma come avevamo predetto, rischia di diventare definitiva fino a quando non si provvederà a sanare le irregolarità riscontrate per poter consentire la riapertura dei due vivai storici della Marina di San Cataldo.
Ma per farlo ‒ è chiaro ‒ servono risorse.
Mi rivolgo all’assessore.
Assessore, pensavo fosse professore. Un po’ come con Lopalco. Lo chiamavamo “professore”. Era solo per questo. Mi scuso.
Mi rivolgo a lei, assessore, per chiedere se è stata completata la ricognizione sugli interventi da eseguire e se sono stati quantificati i fondi necessari. Vogliamo, insomma, garanzie sul ripristino della piena operatività dei due vivai leccesi. Al momento sappiamo che tutta l’attività è stata concentrata sull’altro vivaio di Lecce, quello di Viale della Libertà, ma ‒ lo ripeto ‒ vogliamo sapere a che punto siamo con la progettazione e il reperimento delle risorse necessarie per ripristinare l’operatività di due vivai storici.
Chiedo, quindi, risposte precise all’assessore, per sgombrare il campo dal timore che la sospensione temporanea diventi, invece, un lucchetto definitivo. San Cataldo è una marina leccese, che ha bisogno di essere rivitalizzata. Quindi, ogni cosa che perdiamo è un passo indietro. Invece vorremmo andare avanti su questo.
Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Grazie, Presidente Pagliaro.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Collega Pagliaro, il progetto è pronto. Io ho fatto fare una verifica puntuale su tutti i siti regionali. Oltre a dare i dispositivi agli operai, bisogna farli lavorare in sicurezza e in condizioni dove tutti gli organi ispettivi... Quello non era un sito idoneo, come vi avevo detto.
Adesso le do copia del progetto che è stato redatto. Al di là di quella che sarà l’azione di parifica domani mattina alla Corte dei conti e di questa discussione che si è aperta negli ultimi giorni sul plafond della spesa neutra per il personale a tempo determinato, su cui qualcuno di noi sarà chiamato dagli operai agricoli a tempo determinato... Hanno avuto solo la proroga fino al 30 settembre, salvo verificare domattina. Le do copia del progetto, che è pronto. 564.000 euro e 626.000 euro sono le due opzioni per rimettere in piedi, secondo norma, i vivai. Questo per consentire una utilizzazione appieno. Dove abbiamo trasferito le risorse, sia gli operai sia la comunità hanno apprezzato il lavoro e il valore, perché finalmente stiamo producendo piante, stiamo producendo semistica, e abbiamo fatto anche il Regolamento, d’accordo con il mondo scientifico e anche gli organi di controllo, perché finalmente potremo dotare di questa cosa qui. Mi permetto di consegnarle la copia così ha agli atti tutto il lavoro che, stante la parifica di domani, dobbiamo stare attenti che nel bilancio di dicembre questo sia contemplato con apposito capitolo dedicato, così poi possiamo noi, come consiglieri, seguire che quel capitolo sia utilizzato a pieno per quel tipo di attività.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Volevo chiedere ai colleghi se ha girato la mozione. Così, appena siete pronti, poi la mettiamo…
Speaker : PAGLIARO.
La mozione è girata. L’ho sottoscritta con grande piacere. È una battaglia storica che porto avanti da circa vent’anni, quindi va benissimo così.
Dunque, sono soddisfatto di questa risposta. Assessore, a lei in particolar modo il compito di stare sul pezzo e in sede di bilancio pressare l’assessore Piemontese perché si possa dare seguito a questa iniziativa.
Grazie, comunque, per il progetto. Lo vedrò con grande attenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è una richiesta di trattazione, sempre con la presenza dell’assessora Maurodinoia, della n. 383, a firma Caroli, Gabellone e Perrini sulle tratte stradali SS16 – è la n. 383 ordinaria - SS379-16 VAR - 613 Brindisi-Lecce. Strade di categoria B. Itinerario internazionale gestione ANAS.
C’è anche la risposta scritta, consigliere Caroli. Il collega Caroli dice che non l’hanno ricevuta. Noi ce l’abbiamo.
L’abbiamo sicuramente inviata.
Speaker : CAROLI.
Vista l’opportunità che ho di potermi confrontare con l’assessore, non posso far altro che reiterare ancora la richiesta e rappresentarle il peggioramento dello stato in cui versa quella tratta di strada. Le rappresento ancora una volta, so che non è sua responsabilità, non è sua, lei non può far altro che mediare o cercare di creare le condizioni per cui ci possa essere un intervento immediato, anche in considerazione del fatto che le associazioni di categoria degli autotrasportatori hanno rappresentato la volontà di voler manifestare considerato che ormai dette tratte stradali sono ormai al limite della percorribilità.
Io non sto responsabilizzando lei. Si sta facendo ancora una volta appello acché lei possa mediare con l’ANAS e ci possa essere un immediato intervento perché, ripeto, le condizioni di percorribilità di quella strada, che è una delle strade, se non la strada più importante come densità di traffico della Puglia, possano immediatamente essere oggetto di un intervento immediato che possa consentire a tutti i fruitori di poter circolare in sicurezza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessora Maurodinoia.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Solo per precisare che la risposta scritta le è stata inviata, nella quale ovviamente si ribadisce il fatto che la Regione non ha purtroppo nessun ruolo di sorveglianza sul patrimonio stradale, che è statale. Tra l’altro, il finanziamento che ANAS ha ricevuto è un finanziamento ministeriale, che non passa nemmeno dalla Regione Puglia, e gli step dei lavori vengono concordati tra ANAS e Prefetto, tavolo al quale la Regione Puglia purtroppo non partecipa.
Io, comunque, cercherò di sollecitare il direttore di ANAS Marzi e di rappresentare quanto da lei esposto circa i vari problemi del manto stradale, su cui mi sembrava di aver già riferito in un incontro che avevamo organizzato da me in Assessorato proprio alla presenza del direttore Marzi. Io mi farò portavoce, però voglio ribadire che noi purtroppo non abbiamo nessun ruolo di controllo.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Caroli, è soddisfatto?
Speaker : CAROLI.
Conscio dei rapporti diretti tra Ministero e ANAS, il Dipartimento in questo caso, chiedevo all’assessore, visti i continui rapporti che intercorrono con la dirigenza dell’ANAS, di poter intercedere e fare appello alla loro sensibilità per far sì che quelli che sono degli interventi ormai improcrastinabili, considerato che di qui a qualche mese arriverà la stagione invernale, non possano creare nocumento al traffico veicolare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ho l’impressione che con gli assessori presenti "Criticità avviso pubblico per recupero strade rurali", n. 464.
Assessore Pentassuglia, ce n’è un’altra del presidente Pagliaro, la n. 464. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Questa è una questione molto importante.
Finalmente, ad aprile scorso, la Regione ha stanziato 17,5 milioni del PSR per il recupero delle strade di campagna, ma il bando rischia di lasciare fuori dalla platea dei potenziali beneficiari i piccoli Comuni salentini.
In Salento, come sappiamo bene, ci sono tanti piccoli Comuni, che in questo caso hanno il problema di essere lasciati fuori da questo finanziamento, è una cosa tutta nostra, ognuno ha le sue peculiarità. Questo perché viene assegnato un punteggio maggiore ai Comuni con agro più esteso, ma con meno abitanti, a vantaggio delle grandi aree rurali spopolate del nord della Puglia e a scapito delle realtà rurali del Salento, che invece è molto frammentato tra tanti piccoli Comuni.
Questo criterio va modificato per garantire a tutti i Comuni della Regione pari opportunità di accesso ai finanziamenti a disposizione, che ammontano a un massimo di 1 milione per ciascun Comune e che quindi potrebbero vedere prosciugata la dotazione tra una ventina di Comuni, lasciando gli altri a mani vuote.
Ecco perché ho presentato questa interrogazione e chiedo all’assessore Pentassuglia se il bando verrà modificato, altrimenti sarà un’occasione mancata soprattutto per il Salento, che ha invece grande bisogno di ammodernare la sua rete stradale rurale.
Al momento, resta la criticità e, anche se venissero accettate le domande di aggregazioni tra Comuni, che era l’idea che all’inizio mi aveva suggerito e segnalato, in provincia di Lecce non riuscirebbero ad avere i parametri per piazzarsi in graduatoria in posizione utile.
L’assessore Pentassuglia aveva promesso di stanziare più fondi per questa misura, in modo che la graduatoria potesse scorrere e potessero esserci più possibilità di finanziamento per i Comuni della provincia di Lecce. Aspettiamo che si passi dalle parole ai fatti, altrimenti in provincia di Lecce soltanto Nardò ha i requisiti per essere finanziato e poter avere l’ammodernamento di queste strade rurali, soltanto Nardò su 96 Comuni, 97 comprendendo una fusione, quindi non ci sembra sia una misura che mette d’accordo tutti, com’è giusto che sia.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, collega Pagliaro.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Proviamo a fare ordine. Collega Pagliaro, i princìpi di selezione di questo bando definiti con la Commissione europea sono la densità di insediamenti abitativi nelle aree rurali comunali, utilizzo di materiali e tecnologie innovative a basso impatto ambientale e utilizzo della strada oggetto di intervento anche per mobilità lenta e sostenibile.
Nell’ambito dei criteri “selezione dei Comuni della Regione a grado di urbanizzazione” secondo la classificazione Istat e selezione dei Comuni della Regione Puglia in base alla superficie territoriale comunale, cioè, in chilometri quadrati.
I criteri sono stati approvati all’unanimità dal partenariato. Due criteri, ha chiesto di cambiare ANCI, e sono stati cambiati. Il tema che lei pone, che poneva già all’epoca, di cambiare il bando, cambiare il bando dopo una concertazione importante chiusa all’unanimità, onestamente non la ritenevo e non la ritengo necessaria. Perché? Perché l’Unione dei Comuni porterà i Comuni della provincia di Lecce a stare ai primi posti, ma la graduatoria la vedremo a partire dalla settimana prossima. Perché? Perché siamo in ritardo di dieci giorni, in quanto il Comune di Acquarica Presicce ha fatto pervenire un ricorso perché la legge regionale che istituisce l’Unione dei Comuni in Puglia dà per dieci anni diritto di precedenza rispetto ai bandi regionali.
Qui potevamo iniziare ad entrare nel merito. Siccome sono bandi europei, che però fa la programmazione regionale, in questo caso il Piano di sviluppo rurale, potevamo rispondere che la cosa…Ma il tema nostro è aiutare i Comuni pugliesi, non venir meno. Quindi, risponderemo al Comune di Acquarica Presicce, abbiamo mandato già il quesito alla Commissione europea che lo ratificherà e risponderemo puntualmente.
Noi da qui a otto giorni avremo la risposta della Commissione europea e pubblicheremo la graduatoria”. Lavoreremo l’intera graduatoria che, su una dotazione di 17,5 milioni iniziali, ha richieste per 94 milioni. Avendo le risorse da poter spalmare, ma le risorse a cui faceva riferimento lei, quindi le confermo la disponibilità, la potrò determinare soltanto a graduatoria ufficiale e non preventivamente, perché è lesiva proprio della correttezza di comportamento.
Chiarita la questione di Acquarica-Presicce, vedrà che i criteri dell’Unione dei Comuni determinerà, nei fatti... Perché i Comuni della Provincia di Lecce si sono presentati dove già erano Unione dei Comuni o dove le hanno fatte, perché stanno lavorando in questo momento anche per i GAL. Quindi, stanno predisponendo. Valuteremo i criteri e, quello che abbiamo fatto con il partenariato, finanche con ANCI, che ha chiesto le due modifiche, che abbiamo approvato, quello che sarà l’iter. Non appena pronta la graduatoria, che sarà pubblica la settimana prossima, potremo entrare nel merito puntualmente anche dello scorrimento e delle ulteriori risorse.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Prego, collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, assessore. Puntualizzo che quella tra Acquarica e Presicce è una fusione e non una Unione. Quindi, ha questo percorso agevolato dalla legge regionale, che io contesto. Ma questa è un’altra cosa. Io credo molto più nelle Unioni e non nelle fusioni. Sulle Unioni, da quello che mi è dato sapere, non riuscirebbero a rientrare comunque nelle prime posizioni relativamente ai 17,5 milioni. Quindi, di fatto, ad oggi, qualora rimanessero 17,5 milioni, tutti i Comuni della Provincia di Lecce, a parte, forse, a questo punto, penso, grazie alla fusione Presicce-Acquarica, ma non ho fatto una verifica, solo Nardò avrebbe accesso.
Aspettiamo questa graduatoria. Proviamo a capire quali sono le posizioni, quanti dei nostri Comuni tramite le Unioni riescono a rientrare e quanti soldi servirebbero. Proprio per non creare discriminazioni e differenze tra tutti i Comuni della nostra Regione, questa questione penso vada riaffrontata con cura e attenzione.
Grazie, intanto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Adesso noi non abbiamo Perrini. Palese, Pentassuglia e Perrini di nuovo. Ancora Perrini e Conserva.
Pagliaro “Esproprio suoli in agro di Nardò e Porto Cesareo per espansione Nardò Technical Center Porsche”.
Collega Delli Noci, ci siamo su questa? È la n. 505. Ah, dice Delli Noci, Emiliano, Palese qui, però. Palese non so perché è stato inserito. Un attimo solo. Un secondo solo, vediamo.
Qualcuno di voi ha qualcuna che non abbiamo chiamato all’inizio con il collega Pentassuglia? Non mi pare. Aiutatemi magari dagli uffici. Ce ne sono?
No, era di Splendido, ma non c’è. Assessore, penso che sia libero. Ha risposto alle sue.
Rispetto agli assessori presenti, mi pare di avere esaurito le determinazioni. Quella non è di Delli Noci. Ce n’è un’altra?
Stiamo andando avanti e indietro. Non la sento, collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Ho qui due interrogazioni che probabilmente potrebbero essere esaurite. C’è quella che riguarda gli interventi sul potenziamento all’aeroporto del Salento che potrebbe essere di competenza dell’assessore Maurodinoia. Poi c’è questa dell’esproprio suoli che potrebbe essere di competenza…
Speaker : PRESIDENTE.
Ma è iscritta all’ordine del giorno? Sono iscritte?
Speaker : PAGLIARO.
Certo.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci dice il numero?
Speaker : PAGLIARO.
504. Ho la 504 e la 505.
Speaker : PRESIDENTE.
Non è arrivata ancora la collega Maurodinoia. Infatti non è stata assegnata. “Interventi per potenziamento”. Forse ha indicato Emiliano.
Speaker : PAGLIARO.
Io indico sempre Emiliano su questi grandi temi, che sono temi di primo livello. Poi, siccome il Presidente Emiliano non c’è mai, penso che siano gli assessori a dover intervenire, facendo le veci. Ci siamo, assessore? Non vuole parlare con me?
Speaker : PRESIDENTE.
No. Ha parlato tanto con lei.
Speaker : PAGLIARO.
No, è da tanto tempo che non parliamo. Non parliamo da un sacco di tempo.
Speaker : PRESIDENTE.
Comunque, non è stata istruita ancora come interrogazione, ma perché oggettivamente questa è del 29 agosto 2023. Sarebbe proprio una fuoriclasse.
Speaker : PAGLIARO.
Comunque, possiamo anche rinviarle.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, la rinviamo. La rinviamo ad un altro momento. Okay.
Speaker : PAGLIARO.
Possiamo rinviare questa e anche quell’altra…
Speaker : PRESIDENTE.
Non l’ha vista, questa, non è stata istruita, questa.
Speaker : PAGLIARO.
…al collega Delli Noci sulla Porsche. Possiamo anche andare avanti. Puoi farla?
Speaker : PRESIDENTE.
Urbanistica.
Speaker : PAGLIARO.
Va bene. Okay. Non è un problema.
Speaker : PRESIDENTE.
Se volete, possiamo, invece, approvare per alzata di mano, se siamo tutti d’accordo, la mozione che abbiamo firmato tutti, sostanzialmente, per i voli. Siccome c’è la necessità di sollecitare il Governo… Io, però, non penso che… Ecco, siamo arrivati un po’ tardi con i numeri. Facciamo l’appello, lo lanciamo da qui come appello. Mi sono spiegata? Non possiamo fare le mozioni. Rimane l’appello. Okay, collega Pagliaro?
Non trovo altre interrogazioni con gli assessori presenti. Quelle con gli assessori presenti le abbiamo esaurite, quindi aggiorniamo il Consiglio regionale. Ci vediamo il 26 settembre sulle mozioni. Prima delle mozioni faremo, anche qui, la Conferenza dei Capigruppo, finalizzata a sciogliere un po’ di nodi relativamente alle mozioni, in maniera tale da fare le più urgenti.
Grazie a tutti.