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C.c. Cologno Monzese del 13.11.2025, ore 20:00
TIPO FILE: Video
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Bene, buonasera a tutti cominciamo il nostro Consiglio Comunale buonasera a tutto il Consiglio e ai cittadini presenti in Aula, i cittadini che ci stanno ascoltando via streaming e do la parola al Segretario Generale per l'appello, prego, signor Segretario.
Grazie buonasera, Danelli Stefano.
Parecchio Rosalia, assente bresciani, Mario.
Cangelli, Carla Livia.
Caputo Ferdinando.
Caroleo Maria Casiraghi Monica.
Citrullo Luciano cocci euro Giovanni.
Colombo Antonio, assente, giustificato, della bella Fabio.
Di Bari Giuseppe, per ora assente, Ferrari, Laura.
Gli ha felice Tiziana.
Mursili, Alessandro per la Villari Martina, Pellegrino, Leonardo.
Per ora assente, Perego, Dania Rocchi, Angelo.
Ronzino, Carlo.
San Galletti Doriano, Storniolo, Giuditta, assente, giustificata, Tesauro, Gianfranca.
Volpi Isidoro e Zannelli Daniele.
Grazie, la seduta è valida, sono inoltre presenti gli Assessori Manzi, Arosio, Barbarisi del Corno, lodato, velluto e Verzino prego, signor Presidente, e grazie sottosegretario procedo alla nomina degli scrutatori, i signori Consiglieri Ferrari di maggioranza, Caroleo di maggioranza e tesoro di minoranza o do la parola adesso la capogruppo di Fratelli d'Italia per la presentazione di alcune interpellanze urgenti, prego, capogruppo,
Grazie e buona sera a tutti, sì, ho qui i quattro interpellanze urgenti da che leggerò e naturalmente non mi aspetto per tutte una risposta immediata, quindi poi, quando finisce della giuria, è stato quello di far pervenire alla Presidenza, grazie a te sì certo,
Allora comincio dalla prima interrogazione in merito ai lavori di rifacimento di via Tintoretto.
Premesso che, in data 10 settembre 2024, sono iniziati i lavori in via Tintoretto a Cologno Monzese per la manutenzione di strade e marciapiedi, così come indicato nel cartello di specifica dell'intervento Progetto esecutivo ed ex delibera di Giunta comunale numero 628 del 22 maggio 2023,
I lavori sono stati aggiudicati dall'azienda DR del buffo Rossi S.r.l. Mediante gare espletate in data 13 settembre 2023 con un'offerta di ribasso pari all'11,290%, pertanto il costo del progetto quantificato in euro 1 milione e 100.000 e ridotto poi a base d'asta,
Ad euro 854.761,76, considerato che l'ultimazione dei lavori era prevista per il 7 luglio 2025, che in data 7 luglio l'azienda ha comunicato una sospensione dei lavori per motivi vari, chiedendo una proroga dei termini contrattualmente previsti per l'esecuzione dei lavori a tutto il 31 10 2025 visto che ad oggi 13 novembre i cantieri risulta ancora non completato.
Che, oltre al ritardo, si riscontrano gravi criticità esecutive e progettuali come marciapiedi, senza accesso pedonale o interrotti, visto che in diversi tratti si sono già manifestate deformazione dell'assalto erbe e radici affioranti, con la presenza di cartelli di pericolo, conferma di potenziale pericolosità dell'area che a settembre 2025 l'assessore ai lavori pubblici ha espresso profonda preoccupazione per il perdurare dell'interruzione e ha richiesto all'azienda un cronoprogramma aggiornato delle attività previste e la ripresa immediata dei lavori.
Considerato, quindi, che ad oggi l'azienda appaltatrice non ha riattivato il cantiere, come segnalato dal Comune con con comunicazione ufficiale, che oltre alla presenza del cantiere fermo con le 4 frecce, così è stato definito, sono stati lasciati marciapiedi pericolosi e percorribili per persone abili e diversamente abili.
Tratti di lavoro vergognosi perché già cresciuta l'erba e sono spuntate radici in mezzo all'asfalto, deformandolo, alberi pericolanti per la rimozione di parti ed è di selciato e il taglio di parte delle radici,
Forse perché oltrepassavano la linea del marciapiede.
Con definizioni del cordolo a dir poco artistiche ma fortemente pericolose, tant'è che sono stati posti dei cartelli di segnalazione pericolo,
Si interroga il Sindaco e l'Assessore competente per sapere se sono state adottate tutte le misure necessarie, così come dichiarato dall'Assessore ai Lavori Pubblici Loredana Verzino, considerato che in termini stabiliti, ma neppure quelli richieste di proroga non sono stati rispettati, si è già proceduto con la messa in mora dell'impresa, sono stati commisurate e applicate le relative penali, si è PEV, si è provveduto alla risoluzione del contratto nel caso di incidente causato dall'irregolarità della carreggiata o per la caduta degli alberi menomati di gran parte delle radici la responsabilità a chi dovrà essere attribuita dal cittadino all'ente appaltatore o all'azienda inadempiente. Il progetto è conforme a quanto realmente realizzato.
È stato dato visto di conformità alle opere e ad oggi realizzate, si chiede pertanto, oltre alla risposta.
Presumo a questo punto scritta perché è abbastanza articolata la domanda.
E quindi chiedo la risposta scritta per un eventuale esposto alla Corte dei conti in merito al danno erariale arrecato alle casse dell'ente, oltre al danno ai disagi arrecati ai cittadini, grazie.
La parola all'assessore Del Zotto, queste interpellanze.
Buona sera a tutti allora intanto ringrazio la capogruppo, Tesauro, perché permette anche ai cittadini di fare, diciamo così, chiarezza, non perché fino ad ora non è stata fatta chiarezza, perché i comunicati stampa li abbiamo fatti, dopodiché risponderemo pedissequamente a tutte le domande che sono state poste.
Lo sapevamo sin dall'inizio che, sostanzialmente, questo appalto era in difficoltà perché l'abbiamo visto per la prima opera, il parcheggio di via Neruda per la tempistica con la quale la società ha affrontato questi lavori. Dopodiché l'ufficio tecnico sta sostanzialmente seguendo quello che prevede la norma, quindi il codice degli appalti. Quindi risponderemo puntualmente chiaramente. In questo caso l'Amministrazione e il Comune riceve un danno. Questo è palese okay e quindi attueremo 18 quello che le procedure che consentono all'Amministrazione. Chiaramente la società del gusto è stata messa in mora, però voglio dire è molto articolata l'interrogazione urgente e quindi e risponderemo puntualmente, grazie assessore proceda pure con le altre risorse,
Sì, intanto ringrazio l'assessore per aver anticipato comunque delle notizie che sicuramente rassicurano un po' i cittadini, e l'altra interrogazione è in merito alla fornitura e installazione di luminarie natalizie.
Allora siamo in tema e premesso che le amministrazioni pubbliche, in virtù dell'articolo 1, comma 450 della legge 2 9 6 del 2006, come modificato nel tempo, hanno l'obbligo di usare il mercato elettronico della pubblica amministrazione MePA per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 5.000 euro,
Al di sotto della soglia della soglia comunitaria in occasione del Natale 2025 e il Comune di Cologno Monzese, avviato quindi la procedura di affidamento diretto tramite il ricorso alla piattaforma Sintel aria piattaforma telematica,
A parte i trend elettronici del di Regione Lombardia progettata per gestire l'intero ciclo di vita delle gare d'appalto, a tale gara ha partecipato alla società Berto luminarie, Liberto Severino, eccetera non sto qui a specificare, considerato che con determina numero 1.488 del 3 11 2025 la fornitura e l'installazione in oggetto è stata affidata appunto alla alla società suddetta,
Il servizio prevede l'installazione di luminarie e decori per su vie piazze rotatori della città ben definite e descritte nella predetta determina.
Considerato che le chiese ai cittadini e sono cinque, se volete, per l'elenco parrocchia dei Santi, ma Marco Di Gregorio, Chiesa di San Giuliano parrocchia, San Giuseppe chiesa parrocchiale di San Maurizio, al Lambro parrocchia Santa Maria Annunziata.
Visto che nella premessa della determina dirigenziale sono state previste ed individuate luminari particolari con la scritta auguri relativamente a tre delle sopraelencate parrocchie, ovvero quella principale cioè dei Santi Marco Di Gregorio,
Ciao via dall'acqua.
Quindi, per la chiesa di San Giuliano e via Martiri della Libertà per la Chiesa di San Maurizio, oltre ad altre due insegne da collocare sempre con la scritta auguri da collocare davanti alla villa Casati, giustamente, e un'altra in largo Gramsci, sempre a San Maurizio, al Lambro per chi non lo sapesse neanche i 300 metri da via Martiri della Libertà totale, cinque scrittori si interroga il Sindaco e l'Assessore competente per sapere i criteri di scelta dell'ubicazione delle scritte. Auguri, chiese, cittadine, Villa Casati, eccetera. Per quale motivo sono state scelte queste queste località perché sono stati individuati.
Appunto, i luoghi in prossimità di tutte le chiese cittadine e perché sono state invece individuate due scritte a San Maurizio, ovvero via Martiri, la libertà e l'altra in largo Gramsci esattamente la distanza è 38 metri, l'ho visto su Google.
Perché non sono state invece individuate ed indicate scritturale ai varchi di accesso della città, grazie?
Do la parola.
Buonasera a tutti.
Ringrazio la capogruppo, Tesauro, per l'interrogazione allora.
Quest'anno mi chiedeva la la Capogruppo un po' il criterio di scelta ai propri iscritti autori. In realtà, il criterio è quello un po' consolidato negli scorsi anni, almeno da tre da quando ci siamo noi come Amministrazione, ma che mi dicevano essere abbastanza consuetudine negli scorsi anni, quindi le 5:04 o cinque iscritti di auguri in realtà sono posizionate dove storicamente le le le installavano. Devo però fare una precisione. Noi abbiamo una scritta dai nuovi in prossimità di San Giugliano una società o due ore. 2 impossibilità di San Maurizio e il criterio anche di avere la seconda è perché noi, come sa, abbiamo due zone un po' più di pregio, l'isola pedonale e la piazzetta di Largo camici, dove abbiamo di solito luminarie, storicamente luminare differenti, quindi spesso viene messa gliel'ha scritto luoghi, però abbiamo anche San Marco, in prossimità di di INVIM delle Visconti qua davanti alla villa Casati, in realtà abbia Monte San Giuseppe, perché, in prossimità di via Milano, storicamente c'è la scritta gli auguri.
Ecco no, cioè c'è o mi faccia vedere mentre mentre le rispondo manca viale mentre alla Santa Maria questo sì, senza dubbio, ma perché noi abbiamo sicuramente le via scorso, noi abbiamo storicamente in viale, Lombardia, ma la la, la, la strada senza uscita, quella che porta all'oratorio, di solito è una zona ad alta residenzialità e di solito le luminarie. Le posizioniamo le vie più di pregio e più commerciali. Ci può stare come spunto in realtà, riuscire anche ad accontentare la parrocchia di Santamaria? Dal mio punto di vista, anzi, già quest'anno, magari con quella flessibilità che spesso riusciamo ad avere con l'operatore, potremmo magari tentare di avere anche Santa Maria Santa Maria accontentata. Stavo giusto, chiedendo il livello illuminare perché me ne sono fatta inviare noi abbiamo numero 30 luminare via Milano più scritta, un luogo all'altezza della chiesa. Questo nella nella determina numero 30 luminare, sono è la terza dall'inizio della lista, quindi questa qua è quella storica di via Milano,
Quindi, in realtà, più che altro questo ci dà perché non sono state individuate all'IVA che la città questa è una richiesta che mi ha fatto anche al Sindaco di cercare di riuscirà. Aumentava il numero di illuminare in alcune zone anche all'ingresso, un obiettivo che ci si è andati. Siamo partiti in realtà ad aumentare le luminarie dalla dal primo anno in via Repubblica in all'altezza degli del colonnato del gli edifici che ospitano le attività commerciali al piano terra e quest'anno in realtà la novità è un'altra zona ad alta intensità di di esercizi di vicinato che è via Papa Giovanni, all'altezza della farmacia europea per l'anno prossimo. Ci diamo sicuramente come obiettivo anche di accontentare le scritte all'ingresso illecita, che però sono tante. Quindi, in prospettiva, io pensavo più alla fine di viale Lombardia, verso via per San Maurizio e alla scritta in via alla fine di via Milano, in prossimità di Cascina Gobba. Quindi un po' questo è stato, diciamo, la la ragione dietro cerchiamo sempre di aumentarla. Tra l'altro faccio notare sottolineo così e concludo che quest'anno abbiamo anche risparmiato qualche qualche soldino, speriamo a parità di qualità, poi lo giudicheranno i cittadini. Abbiamo risparmiato 5.000 euro almeno 5.000 euro, se non sbaglio, che la determina si attesta su 55 54.900 gli anni scorsi abbiamo speso 60.000 IVA compresa e tra l'altro quest'anno potremmo avere potenzialmente degli sponsor che.
Che vanno ad arricchire.
Sì, noi abbiamo in realtà ha fatto un passaggio che penso non sia un segreto dire che una parte di sponsor noi l'abbiamo da un operatore della zona, l'abbiamo indirizzato per dare una mano alle associazioni locali, mentre diciamo già negli accordi che avevo un po' portato avanti per l'operatore, più un potenziale sponsor potevano essere tutti sulle luminarie, invece andranno ad arricchire gli sforzi del Concerto per un amico da daranno una mano alla storica, allo storico concerto che si tiene ogni anno. In teoria, da devo chiudere un altro accordo di sponsorizzazione che porterà un arricchimento di installazioni dal via terra dalla da terra fosse una stella cometa, ma vediamo in alcune zone cittadine. Comunque questo non lo do. Per certo sto chiudendo l'accordo.
Grazie Assessore roseo, chiedo al Capogruppo se soddisfatta della risposta, intanto ringrazio l'Assessore perché ha deciso di rispondermi subito nell'immediatezza e mi auguro che quanto detto venga venga applicato, insomma, sì, sì, si avveri, ecco, grazie, prego tesoro coincida con la l'interpellanza numero 3 e trasporto scolastico per minori disabili, mancanza di progressività e iniquità nella compartecipazione economica prevista dalla delibera tariffe 2025,
Premesso che in data 14 novembre 2024 è stata approvata la delibera di Giunta comunale numero 221 dal titolo servizi a domanda individuale e gestiti direttamente dal Comune approvazione delle tariffe per l'anno 2025 e definizione del tasso complessivo di copertura.
Tra i servizi disciplinati figura anche il trasporto scolastico dei minori disabili, ora gestito tramite voucher e non più come servizio integralmente gratuito. La delibera prevede una compartecipazione economica delle famiglie, è determinata in base all'ISEE con quota mensile massima pari a 220 euro e 50 per tutte le famiglie con ISEE superiore a 16.000 euro senza ulteriori articolazioni o gradualità.
Considerato che il DPCM 5 dicembre 2013 numero 59 ha introdotto un sistema di valutazione uniforme della situazione economica familiare, concepito per garantire l'accesso equo alle prestazioni sociali agevolate e per assicurare proporzionalità e progressività nel contributo dell'utenza.
L'articolo 6 del DPCM stabilisce che gli enti erogatori nell'applicazione delle prestazioni agevolate devono garantire ai criteri di equità, trasparenza e non discriminazione, prevedendo trattamenti più favorevoli per i nuclei nuclei con minori disabili o persone non autosufficienti. Tale decreto è stato modificato quasi ogni anno da decreti successivi, come il recente DPCM 14 gennaio 2015 numero 13 che ha riformulato ad esempio l'articolo 9 relativo all'ISEE corrente e migliorando quindi le condizioni di applicazione e la durata della validità. Il principio contabile applicato concerne concernente la programmazione di bilancio impone agli enti locali,
Di determinare le tariffe dei servizi a domanda individuale nel rispetto dei criteri di equità e sostenibilità sociale, assicurando una motivazione trasparente del grado di copertura del costo del servizio, la fascia unica oltre 16.000 euro prevista dal nostro Comune parifica indebitamente situazioni economiche estremamente diverse, accomunando nuclei familiari con redditi modesti quelli che vanno da 17.000 a 19.000 euro a soggetti con redditi con redditi elevatissimi svuotando di significato il principio di progressività ha sancito dall'articolo 53 della Costituzione,
Le faccio le fasce ISEE più comuni sono suddivise normalmente in quattro fasce, di cui la terza è definita fascia media.
E prevede un ISEE da 15.000 0 0 1 a 25.000, ed è quella che normalmente, in tutti i comuni e in tutte le cose d'accesso, al bonus limitati o a servizi con compartecipazione economica,
Tipo sconti su mensa, trasporti o attività ricreative, dunque e servizi essenziali, una famiglia con ISEE di 19.000 euro composto da due genitori, lavoratori che insieme percepiscono circa 2000 euro netti mensili, deve oggi versare 220 euro.
Pari a oltre l'11% del reddito mensile per garantire al figlio disabile, non deambulante, il diritto di frequentare la scuola. Tale imposizione costituisce un onere insostenibile, insostenibile per famiglie che non possono supplire autonomamente al servizio e produce un effetto contrario alla ratio del DPCM. 159, già quello del 2013, che riconosce la disabilità come condizione da tutelare con criteri di agevolativi, visto che il trasporto scolastico dei minori disabili rappresentano una prestazione sociale essenziale e non un servizio accessorio,
Visto che la mancanza di una scala di progressività oltre ai 16.000 euro di ISEE, compromette l'equità del sistema tariffario comunale e rischia di generare discriminazioni indirette a danno delle famiglie e lavoratrici al reddito medio. È dovere dell'Amministrazione assicurare che la compartecipazione economica sia proporzionata, motivata e socialmente sostenibile. Si interroga quindi il Sindaco e l'Assessore competente per sapere se l'Amministrazione comunale ritiene ritenga equo l'attuale meccanismo di compartecipazione che, oltre alla sedia, la soglia di 16.000 euro di ISEE non prevede alcuna progressività e accomuna famiglie con capacità economiche molto differenti se, in sede di predisposizione delle tariffe, 2025 sia stata condotta una valutazione socioeconomica della platea dei beneficiari, come previsto appunto dal principio contabile di cui all'allegato 4, barra 1 del decreto legislativo 118 del 2011 quanti disabili minori di quanti sì, disabili minori risultano attualmente coinvolti nel servizio di trasporto scolastico e quale sia la media attuale degli utenti negli ultimi tre anni scolastici.
Inoltre, vogliamo sapere anche quale sia il budget complessivo annuale destinato al servizio di trasporto disabili, distinguendo la quota a carico del Comune da quella a carico delle famiglie, sapere anche se la tesi dell'Amministrazione intenda produrre un maggiore, una maggiore articolazione delle fasce ISEE al fine di rispettare il principio di progressività di tutelare le famiglie a reddito medio se si intenda prov prevedere per i minori disabili, non deambulanti frequentanti, la scuola dell'uomo, dell'obbligo, un'esenzione totale o parziale del contributo e infine, se l'Amministrazione non ritenga opportuno rivedere le priorità di spesa, destinando maggiori risorse al sostegno dei diritti fondamentali dei cittadini più fragili, in coerenza con i principi costituzionali e con la normativa nazionale in materia di equità sociale. Grazie grazie Capogruppo. Do la parola all'assessore Del Corno. Prego.
Grazie Presidente, ringrazio naturalmente la capogruppo Tresauro per l'interpellanza che, diciamo, apre un ventaglio di informazioni, di richieste che chiaramente questa sera non siamo in grado di dare, quindi le le le daremo sicuramente le risposte a tutte le domande che lei ha posto nei tempi previsti dal Regolamento li faremo avere anche chiaramente la risposta scritta rispetto a tutte le informazioni che ha chiesto e che comunque sono assolutamente legittime e doverose grazie.
Assessore, prego tesoro, continui la sua evoluzione interpellanza, innanzitutto ringrazio l'Assessore eh, sì, mi aspettavo una risposta scritta, naturalmente anche perché è molto articolata, e però l'urgenza di presentarla questa sera era dovuto proprio al fatto che, visto che siamo in prossimità della presentazione del nuovo bilancio, se si vuole fare qualche cosa e magari questa questa interrogazione vi vi sprona vi spinge a rivedere un po' alcuni criteri ecco tutto qua, quindi collaborativa in questo senso.
E l'ultima interpellanza e un'interrogazione in merito alla trasparenza dei dati sulla raccolta di fare differenziata, e il rinnovo della convenzione con CEM Ambiente.
Premesso che con recente comunicato l'amministrazione comunale ha diffuso dati definiti storici in merito ai risultati della raccolta differenziata nel territorio di Cologno Monzese, tali dichiarazioni fanno riferimento a un presunto rapporto diceva Ambiente, società affidataria del servizio, mai mai reso pubblico nei trasmesso al Consiglio comunale.
Numerose segnalazioni da parte dei cittadini e operatori economici del territorio evidenziano criticità operative nel servizio.
In particolare riguardo alla frequenza dei passaggi, alla pulizia dei punti di raccolta, alla disponibilità dei mezzi e alla presenza effettiva del personale sul territorio,
Considerando che la convenzione con CEM Ambiente è in scadenza e sarà oggetto di rinnovo nel mese di gennaio, prima di qualsiasi proroga o rinnovo, è necessario disporre di un quadro trasparente aggiornato circa la qualità, l'efficienza e i costi del servizio. Il Consiglio comunale, nell'esercizio delle proprie funzioni di indirizzo e controllo, deve poter accedere alla documentazione e valutare i risultati conseguiti rispetto agli impegni contrattuali. Si interroga il Sindaco e l'Assessore competente per sapere se il rapporto dicemmo ambiente citato nei comunicati sia effettivamente disponibile e, in tal caso, di poterne ricevere copia integrale. Quale sia l'attuale stato di attuazione della convenzione in essere con CEM Ambiente, con particolare riferimento al numero di addetti impiegati sul territorio comunale, ai mezzi operativi e alle attività svolte.
Se l'Amministrazione intende rendere pubblici i dati sulla raccolta differenziata, distinguendo le varie frazioni merceologiche e corredandoli di serie storica e indicatori oggettivi, se sia già in corso un progetto o una proposta di rinnovo della convenzione e quali i criteri di valutazione o confronto siano stati adottati per definire la prosecuzione e la revisione del servizio,
Si chiede infine, che copia del del rapporto della documentazione relativa alla Convenzione sia messa a disposizione dei Consiglieri comunali per un'adeguata attività di controllo grazie.
Grazie.
Prego, Assessore dolorose.
Sì, grazie, ringrazio anche dal capogruppo e saluto tutti i presenti ai cittadini a casa, allora sì, ovviamente, i discorsi puntuali, risposte puntuali, i dati le verranno date in con la formulazione, con la formulazione scritta, così come i dati non è un vero e proprio rapporto che ci sono stati forniti dal CIEM, ve li daremo nei prossimi giorni in prossimità, poi di una Commissione sulla quale ci eravamo impegnati in ossequio alle IRI, alle richieste plurime effettuati dal Capogruppo volpe, che orientativamente dovrebbe configurarsi nell'altra settimana intorno al 24, quindi vi sia su questa tematica sia sulla tematica dell'impianto di compostaggio, così facciamo fuori un po' tutte le.
Tutte le questioni per quanto riguarda le altre.
Le altre situazioni daremo risposta.
Puntuale e scritta, prendiamo atto che questo glielo ribadirò sempre che Fratelli d'Italia è stato male sponsor dell'affidamento col CEM e oggi è foriero sempre di di critiche, di dissapori, di contestazioni di dati che sono oggettivi e che comunque dovrebbero of non farà altro che piacere perché un abbattimento del secco del per ora del 16% e speriamo che salga ancora di più significa un abbattimento di CO2 per per i cittadini, per quelli che verranno anche dopo di noi. Quindi è un fattore importante che dovrebbe, come dire, essere significativo per tutti i cittadini, indipendentemente da maggioranza e opposizione destra e sinistra. Comunque, poi tutti i dati ce li vedremo insieme con in maniera analitica nel in questa Commissione che faremo, oltre a puntualizzarle. Per iscritto. Le vostre assessore Tesoro,
La ringrazio anche l'Assessore Barbarisi, naturalmente attenderemo, adotteremo questi dati e il fatto che noi di Fratelli d'Italia, continuiamo a ad essere critici, non siamo critici, siamo attenti alle problematiche della città, CM fu scelto da noi per motivi che non sto qui a ripetere che tutto colonie o conosce la scelta era quella di andare in una partecipata per evitare di fare un bando e poi rischiare eccetera eccetera non lo dico.
No, di non rischiare, non dico che cosa okay.
Eh, ma il fatto di aver scelto CEM non vuol dire che questa società si può permettere di fare quello che vuole, noi l'abbiamo scelta, sperando di pensando di fare il meglio per Cologno. Quando c'eravamo noi c'erano delle cose che non andavano bene, applicavamo le sanzioni, quindi anche quando c'eravamo noi, nonostante l'avessimo scelta, eravamo lì pronti, attenti a verificare che il contratto, il capitolato, fosse applicato. Mi sembra che oggi questa cosa non avvenga. Tra le altre cose, i cittadini si lamentano. Personalmente vedo una colonia più sporca e da quando poi c'è stato il Multipark va beh, c'è stata la confusione generato dalla novità. Possiamo mettere tutto quello che vogliamo? Resta il fatto, però, che io vedo continuamente, soprattutto la domenica mattina, ancora Sacchi in giro nelle aiuole, soprattutto nel centro. Io mi faccio riferimento a Corso Roma e non faccio riferimento a San Giuliano o Bertolino, dove abito, io.
Io parlo proprio del centro, la città è sporca, i cittadini sono stanchi di questa situazione e quindi è normale che noi, di Fratelli d'Italia, che avevamo scelto questa società, siamo qui a punzecchiarsi affinché voi facciate rispettare il capitolato, comunque attendiamo e poi valuteremo in Commissione i dati grazie, permettere all'Assessore di fare una brevissima replica, preso Borgorose, brevissima, perché la percezione che lei ha della città non è, come dire sentita dalla maggior parte dei cittadini, ma al di là di questo probabilmente vi siete dimenticati come Fratelli d'Italia, quando avete comunque ha approvato questa lei parlava prima di sanzioni perché non vengono applicate delle sanzioni, forse si è dimenticato o non lo ha mai saputo, non lo so che con il precedente appalto le sanzioni andavano da un minimo di 20 euro a un massimo di 15.000 euro nell'attuale regime da voi perorato, andiamo da un minimo di 20 euro a un massimo di 800 e la chiudo qui grazie.
Bene, ma se può fornire alla Presidenza nessuna interpellanza? La ringrazio capogruppo, do la parola adesso al consigliere del averla che me l'ha chiesto.
Sì.
Sulla prima diciamo interrogazioni che ha fatto la Capogruppo tesoro per quanto riguarda le luminarie, chiedevo all'Assessore se era possibile, lo dico quest'anno perché, purtroppo.
Anche in via Trento, perché comunque mi sognavo, essendo una via piena di commercianti, chiedono anche loro di avere delle luminarie. Grazie grazie della bella, ma ma via via che si no via Trento, però, è sempre stata prevista effettivamente non a tutta la via via fino alle attività commerciali sono comunque, io ho già chiesto, rispetto all'operatore al di latte, effettivamente le cifre possano essere indicative delle sindromi filari, uno sforzo in più di avere meno Butti spazi possibili tra una e l'altra, però, alcune si rendono necessarie perché non ci sono alberi, non ci sono pali comunque adesso, come vedete, stanno iniziando a installare, in questi giorni stavano dietro il camion, chiede uno sforzo in più dappertutto.
Rammento che il punto successivo 1 e adesso allora do lettura del punto iscritto al numero 1 dell'ordine del giorno ad oggetto modifica dei patti contrattuali di cui all'articolo 9 della convenzione rogito, dottor Gavazzi, notaio repertorio numero 247 692 barra 22 700 del 29 luglio 2002 l'articolo 8 della successiva modifica dell'11 10 2002 repertorio numero 248 489 ben barra 22 535 per l'attuazione del Piano Particolareggiato del comparto di intervento strategico denominato CIS uno cedo pertanto la parola al Sindaco per la gestione del punto prego, Sindaco.
Grazie Presidente, è una buona sera a tutti.
In realtà, la l'illustrazione di questo punto, come già fatto anche in Commissione, diciamo verrà fatto da me in parte e con alcune aggiunte da parte dell'Assessore Velluto, in quanto questa modifica di patti contrattuali che noi andiamo a proporre al Consiglio comunale questa sera a,
Delle diciamo, delle indicazioni di natura urbanistica relativamente ridotte e hanno in realtà, diciamo più un un peso di natura sociale da qui diciamo, ci siamo occupati insieme di questa di questa questione, come diciamo, abbiamo già.
Insomma, ANPE, ampiamente illustrato anche all'interno della all'interno della della Commissione, con con con la presenza del responsabile del servizio, noi siamo in realtà a modificare questa convenzione, in quanto questa convenzione va a.
Va sostanzialmente a interessare una parte che è privata, nel senso che questa parte, comunque costruito a suo tempo dalla cooperativa ma al nido sostanzialmente è una è un'edilizia libera, con tuttavia un vincolo a favore, diciamo, di un.
Di un canone ribassato concordato su praticamente nominativi che sono forniti dall'Amministrazione comunale dei servizi sociali.
Si tratta di 12 appartamenti, questo vincolo originario praticamente un vincolo che ha una durata di cinquant'anni al termine di questi 50 anni, sostanzialmente non c'è più questo vincolo di di dover fare una locazione a canone concordato, ma sostanzialmente a questo punto diciamo la la, il proprietario può fare liberamente ciò che vuole dell'appartamento la richiesta che ci è giunto ormai più di un anno fa da parte della cooperativa cooperativa che diciamo, è uno dei tre soggetti, l'ultimo dei tre soggetti sostanzialmente della della convenzione originaria.
Che ha cessato praticamente la sua ragione d'essere, nel senso che non non non è più attiva e la cooperativa sarebbe interessata, diciamo, a chiudere prima di di poter procedere ovviamente, però, a questa liquidazione, alla necessità di vendere questi immobili, questi immobili ovviamente non possono essere venduti, allora la richiesta a causa appunto di questo vincolo. La richiesta che è stata fatta quindi all'Amministrazione era di poter procedere alla vendita. Ovviamente, chiaramente la l'interlocuzione che si è sviluppata è stata quella di andare a come proposto in questa delibera e nella nuova convenzione, di andare sostanzialmente a trasformare questa questo canone, agevolato sostanzialmente in una vendita agevolata, in quanto la cooperativa ci ha comunicato di aver già fatto un primo passaggio all'interno dei 12 diciamo locatari di questi di questi immobili e tutti e 12 sono interessati all'acquisto.
Diciamogli agli aspetti un po' più tecnici, li abbiamo visti all'interno della Commissione e sostanzialmente c'è un c'è un vincolo temporale di cinque anni, una volta fatta questa questa vendita, a meno che ci siano delle caratteristiche specifiche, questo vincolo dei cinque anni è stato anche oggetto di un di un emendamento che dopo magari parleremo anche dell'emendamento e,
Diciamo che noi con questa operazione sostanzialmente sono stati calcolati un po' quelle che erano le spese necessarie per la chiusura dei debiti della della cooperativa, ma il nido e la parte restante, che ammonta a 450.000 euro, diciamo in realtà vengono poi versati alla all'Amministrazione comunale.
Per cui il senso di questa operazione si traduce sostanzialmente nel dare stabilità a questi 12 famiglie che sono in locazione e quindi viene mantenuto, diciamo.
Il motivo originario per le quali queste famiglie comunque, erano entrate e per l'Amministrazione comunale avere la possibilità sostanzialmente di introitare già subito adesso sostanzialmente questa questa questa, questa cifra che in delibera noi abbiamo deciso e quindi se il Consiglio comunale voterà questa delibera vengono già attualmente vincolati sostanzialmente all'acquisto di alla di immobili che vadano ad aumentare il patrimonio dell'ente da dedicare appunto all'housing sociale. Quindi questo è un po' il senso, il senso dell'operazione. Ci sono due aspetti diciamo che riguardano la convenzione e che sono il fatto che nella convenzione proposta dalla cooperativa si parla perché appunto c'è questo vincolo di cinque anni nei quali chi acquista non può vendere, a meno che sia indeterminate. Diciamo situazioni specifiche che sono poi le situazioni, diciamo, tipiche del di questo genere, appunto Dini di convenzioni che riguardano appunto alloggi sociali e quindi e quindi il fatto che le condizioni di salute non permettono più di rimanere lì piuttosto che un drastico cambio delle condizioni economiche, piuttosto che la a trovare lavoro e in un'altra in un'altra località al di sopra di dei dei 100 chilometri. Pertanto, quindi, diciamo viene, come dice nasce l'esigenza di quindi, in caso e nel caso in cui invece non ci siano queste caratteristiche, sostanzialmente viene inibita la vendita per cinque anni e nel caso in cui invece, senza l'autorizzazione e quindi senza nascondere le motivazioni che ho elencato e senza l'autorizzazione dell'ente, se volesse procedere comunque alla vendita, è prevista una penale, la, la richiesta era di 25.000 euro di di penale e noi come Amministrazione, diciamo, abbiamo deciso di portare questa penale tra virgolette da 25 a 50.000 euro in maniera tale insomma da avere un ulteriore disincentivo, cioè al al alla vendita, non alla vendita non autorizzata.
Prima di lasciare la parola all'Assessore Velluto, che meglio spiegherà tutti i contorni un po' tecnici di questa vicenda che abbiamo appunto, come dicevo prima, a seguito insieme. Vorrei soltanto così fare un piccolo accenno perché l'avevamo fatto anche all'interno della, all'interno della della Commissione, dove.
Il Commissario.
E e consigliere Di Bari aveva, diciamo, fatto questa richiesta, di portare da cinque a 10 anni, sostanzialmente il, diciamo il, il periodo di non di non possibilità di di vendita, diciamo come in parte, insomma avevamo anticipato anche noi avevamo pensato a un prolungamento in realtà abbiamo appunto poi questo parere sostanzialmente tecnico della.
Della della della della dirigente che spiega come, in realtà, questi vincoli. Oggi questi vincoli normativi oggi non ci siano, perché appunto non ci troviamo in una situazione di di di edilizia convenzionata, ma appunto stiamo facendo una vendita convenzionata e come diciamo, quindi si rientra non più in un discorso appunto di edilizia convenzionata, si rientra all'interno di un discorso di patti tra tra tra le parti, ma che, come questi patti tra le parti e diciamo tutta una giurisprudenza consolidata, aveva stabilito che il periodo deve essere congruo, il periodo congruo solo cinque anni per cui diciamo e quindi, insomma, noi abbiamo, abbiamo inserito questi cinque anni proprio per questo, per questo motivo qua e quindi, se il presidente permette lascerei la parola assolutamente sì, prego, Assessore veloce.
Sì, grazie Presidente buonasera, a tutti buonasera, ai cittadini presenti e quelli che ci seguono da casa e, come ha già anticipato il Sindaco, arriviamo a questa delibera perché ci arriva con due aspetti, uno squisitamente tecnico e l'altro sociale. Di conseguenza, quando è arrivata la richiesta della cooperativa mal Neto e che debbano modifica dell'articolo 9, ho partecipato in qualità di assessore ai servizi sociali, a tutti i vari incontri. Ora io ho preparato una relazione anche ad integrazione di quello che ha già esposto il Sindaco, partendo ovviamente da da quello che l'inizio di questa convenzione e come siamo arrivati oggi a portare questa delibera in Consiglio comunale. Ho fatto tutti i vari passaggi in maniera da lettere, rendere edotti in maniera dettagliata su tutti i vari passaggi.
Allora, nella seduta odierna viene sottoposto al Consiglio comunale la modifica dei patti contrattuali previsti dall'articolo 9 della convenzione, stipulata in data 23 luglio 2002 tra il Comune di Cologno Monzese alla società ce l'ha da S.p.A. E la cooperativa di abitazione ma al nido S.r.l. Per l'attuazione del Piano Particolareggiato del comparto di intervento strategico del neonato ci sono e del successivo articolo 8 dell'atto di modifica della Convenzione dell'11 ottobre 2002, che di fatto riproponeva integralmente precedenti articoli, in particolare l'articolo 9 e il successivo articolo 8 prevedeva che, a fronte delle competenze volumetrica di spettanza dell'ente fruite dagli operatori, i soggetti attuatori si impegnavano a realizzare 12 alloggi in edilizia convenzionata con le caratteristiche edilizia economica popolare per una volumetria complessiva pari a metri cubi 2.880. Concedere in locazione suddetti appartamenti per un periodo di 50 anni a canone agevolato ai sensi dell'articolo 4, comma 4 della legge 9 dicembre 1998 numero 431 a soggetti indicati dal Comune.
Con due distinte comunicazioni pervenute all'ente rispettivamente in data 28 novembre 2023 protocollo 72.303 e 9 luglio 2024 protocollo 4.322 la cooperativa di abitazione fallito S.r.l. Chiedeva all'Amministrazione comunale la modifica parziale relativo al citato articolo 9 della convenzione urbanistica, deliberata dal Consiglio comunale in data 27 marzo 2002,
Tutto ciò al fine di consentire la trasformazione da locazione convenzionata a vendita convenzionata dei 12 appartamenti, procedere successivamente alla cessione e radici a regime convenzionato agli stessi conduttori e avviare e di conseguenza la procedura dello scioglimento e messa in liquidazione della cooperativa. Inoltre, nelle suddette comunicazioni e la cooperativa si impegnava a versare al Comune la somma di euro 450.000, pari alla differenza tra il corrispettivo ricavato dalle vendite e le spese da sostenere per la messa in liquidazione della cooperativa, salvo conguaglio a seguito di diversi incontri intercorsi tra le parti, ovvero i rappresentanti della cooperativa e dell'Amministrazione comunale, emergevano due aspetti, uno di natura tecnica e l'altra di natura sociale. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, per una corretta valutazione della proposta veniva richiesta alla cooperativa idonea documentazione.
In particolare la determinazione del prezzo di vendita degli alloggi e dei posti auto, con riferimento non solo alle caratteristiche dell'immobile, ma anche ai valori di mercato e a quelli indicati nel listino o meno. L'applicazione delle riduzioni in relazione alla vetustà degli alloggi, alla classificazione catastale e alla natura convenzionata della vendita.
La ripartizione dei proventi delle spese, la quota da versare al Comune, il divieto dei cessionari di procedere alla vendita per un periodo di cinque anni, salvo casi particolari, così come previsto dettagliatamente nella convenzione da votare l'applicazione di una penale quantificata in euro 50.000 in caso di inadempimento del suddetto vincolo, ovvero se la vendita dovesse avvenire prima del decorso di cinque anni dall'acquisto,
Per quanto riguarda invece l'aspetto sociale, veniva richiesto e la cessione doveva avvenire a favore dei conduttori o membri del medesimo nucleo familiare residente che, in caso di rinuncia scritta, la vendita venisse effettuato a soggetti aventi i requisiti di cui all'articolo 4, comma 4 della legge 9 dicembre 1998 numero 431,
Le clausole di tutela dei conduttori, in particolare con la cooperativa, non potrà essere posta in liquidazione sino a quando non saranno ceduti a prezzi convenzionati tutti gli immobili che i contratti di locazione resteranno in vigore alle medesime condizioni e, in caso di cessazione dei medesimi e per espressa volontà dei conduttori la cooperativa si impegna a cedere la relativa unità immobiliare a soggetti individuati dal Comune di vincolare la somma versata dalla cooperativa all'acquisto di ulteriori appartamenti destinati all'housing sociale per garantire il diritto alla casa a prezzi calmierati.
Con comunicazione del 9 aprile 2025 e successiva del 4 agosto 2025, l'Amministrazione comunale richiedeva alla cooperativa, ma al nido.
La presentazione di uno schema di modifica delle pattuizioni convenzionali originarie, coerenti con le richieste avanzate in data 13 agosto 2025, la cooperativa ma al nido, accogliendo tutte le richieste dell'Amministrazione comunale, presentava l'atto di modifica di convenzione per l'attuazione del Piano Particolareggiato del Comune di Cologno Monzese del comparto di inventive di intervento strategico, ci sono oggetto della presente delibera.
In conclusione, vorrei evidenziare che la scelta politica per cui l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno procedere alla modifica parziale dell'articolo 9 e all'approvazione della nuova convenzione sono stati questi, in primis, che gli appartamenti oggetto della vendita restano e sono fino alla scadenza di proprietà della cooperativa di conseguenza la vendita che viene effettuata ai 12 appartamenti non diminuisce il patrimonio immobiliare del Comune perché non sono nostre, cioè il Comune aveva solo apposto.
Il Comune aveva apposto un vincolo che non significa avere il diritto di proprietà, significa avere un olio, porre a carico della Società della cooperativa costruttrice un onere che è quello che non potevi vendere gli appartamenti prima di cinquant'anni, ma gli appartamenti sono di proprietà della cooperativa e tale rimanevano alla scadenza dei 50.
Quindi in questo momento noi non stiamo procedendo Degennaro immobili di nostra proprietà, siamo solo rinunciando a un vincolo che poi, per dirla tutta, è un vincolo che ci consente nei prossimi 35 anni, se non dovesse essere approvata, la delibera di poter inserire all'interno di questi appartamenti famiglie sempre segnalati dai servizi sociali nel caso in cui una delle 12 famiglie dovesse andar via, quindi questo è la possibilità, quello che il Comune ha in questo momento. In considerazione del vincolo apposto alla convenzione del 2002,
Inoltre, la considerazione politica che ci ha portato a dire che questa convenzione può essere favorevolmente votata e anche la tutela che abbiamo avuto dai conduttori, perché non solo noi non ci stiamo spogliando di immobili di nostra proprietà, ma la prima, la prima riflessione è stata quella di tutelare quelli che sono gli attuali conduttori cioè,
Quindi questi queste famiglie, che attualmente occupano gli immobili oggetti di vendita, sono quelli che sono stati inseriti a seguito di un bando predisposto dal servizio dei servizi sociali nel 2010 e quindi per noi era importante la tutela, cioè che questi conduttori venissero tutelati come sono stati tutelati questi conduttori, intanto abbiamo imposto alla società e lo svincolo no sugli appartamenti, non consentisse alla società di andare sul mercato libero, cioè loro non poté non possono assolutamente, anche togliendo il vincolo dei 50 anni, procedere a vendere a chi vogliono, ma sono obbligati a vendere ai che attuali conduttori che sono le famiglie segnalate dai servizi sociali a seguito di quel famoso bando del 2010, quindi questo per noi era fondamentale. Quindi la tutela delle famiglie che si trovavano all'interno, quindi questa garanzia, unita ad un'altra garanzia, cioè.
E queste famiglie che si trovano attualmente lì gli viene concesso, è data la possibilità di poter procedere all'acquisto di un appartamento a prezzi calmierati, cosa non da poco, perché probabilmente, con i prezzi attuali che sono sul mercato immobiliare queste famiglie potrebbero non avere avuto la possibilità di acquistare un appartamento, infine c'è da fare una considerazione anche sull'importo che la cooperativa dovrebbe versare a seguito dello svincolo.
Sono 450.000 euro, che potrebbero essere anche qualcosa in più, quel minimo sono 450.000 euro. Ovviamente la considerazione ulteriore che abbiamo fatto come Amministrazione è stata quella di dare questi soldi, non li buttiamo nel calderone del bilancio, ma le destiniamo e li vincoliamo all'acquisto di appartamenti per far sì.
In maniera tale che incrementiamo il patrimonio immobiliare e possiamo dare un alloggio ad ulteriore famiglie. Quindi le 12 che attualmente sono nella palazzina in via Cesare Battisti, rimangono lì e acquistano a prezzi calmierati con i 450.000 euro. Procederemo all'acquisto dell'ulteriore appartamenti per collocare all'interno altre famiglie bisognose. Queste sono state tutte considerazioni che abbiamo fatto, che non sono sono il frutto comunque di una lunga riflessione perché, come avevo o avete molto modo di sentire, la prima comunicazione è arrivata novembre 23, la seconda al luglio 24, quindi c'è stato tutto un lungo tempo per riflettere e soprattutto per dire alla cooperativa quali erano le condizioni che noi abbiamo voluto inserire nella nella convenzione che oggi andremo a deliberare. Tutte condizioni a favore dei conduttori sono stati integralmente inseriti. Ovviamente poi ci sono delle clausole che ha già detto il Sindaco, quello dell'applicazione di una penale. Nel caso che l'acquisto fosse titolo speculativo, uno acquista oggi 20 fra un anno e quindi c'è l'applicazione di una penale che è pari a 50.000 euro, che è una penale. È abbastanza irrilevante e e poi niente diciamo che tutto quello che si poteva fare per la tutela dei conduttori è stato fatto quindi la garanzia che sono loro gli acquirenti e soprattutto con l'importo che andiamo ad incassare, possiamo favorire qualche altra famiglia. Grazie, grazie, assessore prima di procedere in forma, ma credo che giocano su più atto che la presente deliberazione, sottoposta all'emendamento, quindi do la parola al consigliere Di Bari, che ha presentato l'emendamento per la comunicazione, appunto dell'emendamento proprio di bar.
Allora, Presidente userà.
Mi scuso, prendo la parola, ma sono stato un po' turbato perché ho appreso della morte della signora Angela in Lombardia, che è stata vittima di un incidente se settimana scorsa.
E quindi vorremmo esprimere anche il cordoglio alla famiglia, una un ennesimo incidente mortale avvenuto in viale Lombardia e spero, insomma, che si prendono sempre un po' più provvedimenti.
A tutela dell'incolumità delle persone e soprattutto in una in una zona, un quartiere di Santa Maria dove c'è un viale che è sempre qua ahinoi, pericoloso, nonostante tutti gli accorgimenti che di anno in anno sono state fatte dalle amministrazioni che si sono susseguite e quindi vorrei insomma a esprimere ecco anche il mio personale cordoglio alla famiglia.
Detto questo, mi scuso, Presidente, per per questa divagazione, ma credo ma importante, vorrei.
Inerenti alla all'emendamento che abbiamo presentato, è un emendamento che è che è nato nella discussione della Commissione consiliare perché abbiamo fatto proprio dei ragionamenti, anche con la maggioranza dei commissari che erano presenti e avevamo ritenuto, ma che fosse buonsenso applicare questo emendamento quindi innalzare il periodo il divieto di alienazione da cinque anni a 10 anni perché per evitare delle speculazioni perché oggi i prezzi calmierati,
Vengono che questi appartamenti vengono acquistati. Pensate che il prezzo massimo e di 107.000 euro una superficie di metri quadri 85 fra cinque anni questo appartamento potrebbe essere venduto anche a 250.000 euro, almeno.
E e questo è, è una speculazione che soprattutto noi come amministratori dovremmo anche evitare, perché è vero che, come abbiamo sentito dal Sindaco e dall'Assessore Velluto, ci sono gli aspetti tecnici sociali da tenere in considerazione, ma credo che questo questo questo aspetto non sia stato minimamente preso in considerazione dall'Amministrazione.
E ed è grave, a mio avviso, anche il parere tecnico, così come è stato formulato che c'entra consentitemelo di dire perché lo dico a ragion veduta, anche come legale, come i cavoli a merenda.
E poi entriamo nel merito, perché ho portato il segretario diverse sentenze e c'è anche la legge sulla l'edilizia residenziale che che pone proprio il divieto di alienazione a 10 anni espressamente previsto, ma poi ve lo leggo perché magari uno può dire che ma perché e con buonsenso e che abbiamo formulato quella,
È quella proposta in inc in Commissione, abbiamo poi fatto i nostri ragionamenti nel momento in cui è arrivato il parere tecnico negativo, sono andato a verificare anche quelle Cassazioni citate che nella mia banca dati io ho diverse banche dati e quelle sentenze non le ho trovate, però le ho trovate nella chat g nella chat dell'intelligenza artificiale e dicono che sono corretta, ecco, quindi ho la chat della sono corretti e quindi questo ci rassicura, ma abbiamo approfondito e invece qui abbiamo delle sentenze che abbiam portato dove addirittura sono considerati congrui anche i divieti nelle azioni per 20 anni. Pensate, ci sono sentenze del Consiglio di Stato.
Tornando all'emendamento,
Perché poi lo affronteremo tecnicamente, anche, ma volevo anche chiedere l'attenzione ai consiglieri comunali di maggioranza che che, con buonsenso avevano fatto questo ragionamento insieme a noi di.
Cercare di che sì, veramente credono che sia a un buonsenso quello dell'applicazione del divieto di alienazione, di percorrerlo, al di là del parere tecnico negativo dato del dirigente, perché sembra che che sia più una motivazione politica che tecnica e non riesco a capire cosa c'è dietro questa motivazione politica sin qui, sinceramente faccio fatica a capire il perché non si viene non viene apprezzato questo o e quindi quantomeno se si possa convenire no con chi ha presentato l'emendamento.
Che è qui per fare, per tutelare la pubblica amministrazione,
Allora, tornando all'emendamento?
La convenzione così come proposta.
Dice espressamente, vediamo se troviamo un emendamento, eccolo qua.
No, questo non c'è scusate qua.
Allora è fatto divieto ai cessionari, quindi gli alloggi, procedere alla vendita, alla costituzione di un diritto di usufrutto anche a termine, sugli alloggi di cui alla presente convenzione per un periodo noi diciamo 10 anni, quindi vorremmo sostituire il periodo di cinque con i 10 anni dalla data di stipula dei rogiti notarili di vendita fatta salva la concessione da parte del Comune di eventuale deroga che potrà essere chiesto solo qualora sussista uno o più delle seguenti condizioni, quindi, nonostante il periodo, ci sono diverse condizioni che possono derogare, e quindi si può vendere liberamente, e così le ha citate in maniera sommaria. Il Sindaco,
Tornando quindi all'emendamento, perché noi lo sosteniamo allora?
La legge.
24 dicembre 1993 numero 560 che riguarda la norma in materia di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica quindi ancora in vigore in vigore vigente all'articolo 1, al comma 2020, dice gli alloggi e le unità immobiliari acquistate ai sensi della presente legge non possono essere alienati anche parzialmente né può essere modificata la destinazione d'uso per un periodo di 10 anni 10 anni, non cinque come si vuole 10 dalla data di registrazione del contratto di acquisto e comunque fino a quando non sia pagato interamente il prezzo. Quindi la legge dice questo,
Su una, quindi non edilizia agevolata, ma vendita di appartamenti di alloggi, di edilizia residenziale pubblica. Andiamo alle sentenze del Consiglio di Stato che le abbiamo portate, ma poi glieli fornisco Segretario, ma anche per per far capire che non è che stiamo strumentalizzando, vogliamo portare avanti per forza una tesi, ma se uno mi presenta un parere negativo e mi si dice con delle sentenze che poi non non viene mai confutato il termine, il no, non viene mai citato il numero ma in maniera molto sommaria per dire che il parere negativo, è evidente che allora portiamo nel concreto anche delle con delle sentenze del Consiglio di Stato, per esempio, una sentenza del 10 settembre 2018 numero 55.300 dove dice espressamente che addirittura in un'ipotesi ventennale e in un passaggio il termine ventennale costituisce un convegno, un conveniente limiti di tempo, cioè lo dice la sentenza sia perché è pari al termine di durata minima che si legge della Convenzione, sia perché è del tutto logico che tale termine sia superiore a quello decennale previsto dalla legge. Quello che ho citato prima, 560 902 del 1993.
Per l'ipotesi di dimissioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Quindi, questa come c'è un'altra sentenza TAR Lazio, Roma sentenza, la sezione seconda del 13 dicembre 2016, numero 12.431 dove parla del termine decennale e il TAR dice.
Ha un po' in un passaggio il termine di 10 anni Sindaco, glielo leggo a lei, perché magari politicamente potrebbe cambiare le sorti nodi in questa delle decisioni della maggioranza, visto che lei si avvale dei suoi tecnici, ma forse dovrebbe avvalersi anche dei consiglieri comunali. Il termine 10 anni prescelto, nella fattispecie, è sicuramente adeguato al fine di evitare fenomeni di speculazione, fenomeni di speculazione. Allora perché insistiamo tanto dopo aver fatto quel ragionamento e insistiamo ancora su questo concetto perché questi appartamenti sono stati vincolati per cinquant'anni per affinché siano dati in affitto, quindi in locazione a canone agevolato a delle famiglie bisognose, e quindi c'è questo vincolo, la cooperativa, quando ha sottoscritto no con il Comune questa convenzione, si è obbligata ora, per fatti propri, ha deciso di sciogliersi. No di recedere da questa convenzione ha chiesto al Comune cosa facciamo. Possiamo recedere da questo contratto.
Vi diamo una buonuscita. La buonuscita sono 450.000 euro, cosa che non prende il Comune non prenderebbe se terminassero i cinquant'anni, quindi è un aspetto economico l'aspetto sociale. Certo, vengono tutelate le persone dentro a parte che sono del 2010, quindi bisognerebbe vedere ancora se le condizioni sarebbero rispettate. Però non vogliamo, come dire, tuteliamo anche le persone che sono dentro, vengono acquistano, questi appartamenti li possono acquistare e loro gli rimane soltanto il vincolo quinquennale, cioè loro per cinque anni non possono vendere al sesto anno. Possono vendere al libero mercato questi appartamenti, quindi vorrebbe dire pregiudicare, compromettere completamente la funzione sociale di tutte quelle abitazioni, perché se la finalità era quella di impegnarci per 50 anni, ora svincolandola la cooperativa e limitando il tempo ai cinque anni la la la, la funzione sociale viene completamente compromessa, viene completamente svanita e svilita anche, quindi, a maggior ragione noi come consiglieri comunali, a tutela anche per una anche per una questione di giustizia e di parità di diritti nei confronti di tutte le altre persone bisognose. Bisognerebbe proprio creare questi vincoli e dire, ebbene, quelle case devono rimanere, per quantomeno almeno per altri 10 anni, vincolate e che non possono essere alienate a un prezzo di mercato. Ecco questo secondo me, come amministratori, dovremmo ragionare, applicare e applicare il buonsenso. Lasciamo stare che qui io ho cercato, ho fatto il mio nel mio lavoro, cerco di di di insomma, di di far capire anche che non non è un parere tecnico che è stato dato vincolante per tutti, ma facilmente superabile, anzi, a mio avviso e più una motivazione di opportunità quella che viene data dal parere tecnico che.
Che proprio diciamo legittimo legale.
Quindi io inviterei l'Amministrazione, l'Assessore ai Servizi Sociali soprattutto a pensare a questa scelta, perché è una decisione in tal senso.
Comprendo le motivazioni del tutelare i conduttori, comprendo la la quello di di di acquistare a un prezzo calmierato, ma non comprendo il perché si debbano poi nei cinque anni poter poi essere venduti liberamente al prezzo di mercato, quando invece c'è oggi una destinazione d'uso ben specificata che quella di rimanere vincolati a una locazione per cinquant'anni, quindi per tutte e che poi potenzialmente potrebbero esserci anche per altre persone bisognose, non nel momento in cui vanno via queste questi LIPU, nell'ipotesi no, che queste persone non dovessero continuare a mantenere i requisiti dell'allocazione, potrebbero altre famiglie entrare in queste in queste, in queste abitazioni, in questi alloggi. Quindi questo per dire sostanzialmente che anche e soprattutto dal punto di vista sociale, soprattutto il finto sociale e faremmo un'operazione di giustizia come Consiglio comunale a portare avanti questo questo emendamento. Io ritengo di averlo. Noi riteniamo di averlo formulato senza ideologia, con buonsenso che e quindi non capi non riusciremmo proprio a capire le ragioni per cui voi votereste contro, io sa, saremmo anche disposti, se volete, a fare un minuto di sospensione, a fare dei ragionamenti insieme. Credo che sia un'opportunità anche per votare una convenzione di questo tipo, una modifica anche all'unanimità, qualora venisse accolto questo emendamento, grazie,
Grazie consigliere Di Bari apro, la discussione sull'emendamento è inutile, è già stato detto ricordare che l'emendamento ha parere negativo del de del del dirigente che non sto qua a leggere, perché è veramente lunghissimo l'articolato, credo che l'abbiate.
Visto tutti, ma già il Sindaco accennava anche alle motivazioni per cui apro la discussione sull'emendamento, prego chi si iscrive a parlare.
Sì, cinque minuti.
Prego che proprio poche volte la parola allora intanto buonasera a tutti e allora intervengo per poi, naturalmente nella discussione generale diremo altre cose, però ci limitiamo a questo NatWest all'emendamento e soprattutto diciamo a quello che è il parere naturalmente negativo, tecnico da parte del dirigente in questo caso proprio del dirigente diciamo dell'area ora.
Mi verrebbe subito da chiedere al Sindaco se ha letto questo parere dove naturalmente, oltre naturalmente al richiami, eccetera, eccetera, il parere contrario dove dice in primo luogo, occorre ribadire che il legislatore statale di orientamento eliminato i divieti legali di alienazione originariamente prevista per l'edilizia agevolata fermiamoci un attimo l'articolo 23 eccetera eccetera la legge numero 179 del 92 edilizia agevolata.
Ma la convenzione parla di un'altra cosa, non parla di edilizia agevolata, la Convenzione parla, come lei saprà, perché non voglio metterla in difficoltà. Voglio dire perché sicuramente non è una materia sua e l'edilizia convenzionata e tra l'edilizia convenzionata l'edilizia agevolata. C'è una differenza enorme, come lei sa, e come sanno i colleghi, perché nell'edilizia perché diciamo? Ho fatto soltanto questo primo passaggio nell'edilizia convenzionata evidentemente che come giustamente nel dispositivo della delibera viene richiamato l'edilizia convenzionata e un accordo diretto tra la pubblica amministrazione e naturalmente i privati per costruire alloggi a prezzi accessibili. Ed è giusto e questa è la convenzione, l'edilizia agevolata, quindi, a cui ve li chiama il, diciamo la, l'edilizia agevolata e praticamente è un termine più ampio che include interventi in cui i privati beneficiano dei contributi pubblici.
Come i mutui agevolati, eccetera, quindi c'è una differenza enorme, noi parliamo quindi nella convenzione, non di naturalmente, come ho detto, di edilizia agevolata, come dice il parere, ma edilizia convenzionata questa questo è un primo punto secondo me che e dal quale poi discende tutto il resto perché il ragionamento del dirigente che che naturalmente ha espresso il parere diciamo così poi entro ancora nel merito, ma non perché voglio fare chiosare, eccetera perché io parlo ripeto, perché nel CIS uno nel piano particolareggiato come diceva giustamente geometra Mandelli.
Era praticamente una lunga discussione di oltre di oltre 20 anni fa, eccetera, eccetera.
È molto importante, sì, c'erano sì, c'erano i piccoli capannoni che venivano per le attività, eccetera, quelli sì che venivano finanziati, se non sbaglio, proprio per incentivare una serie di cose in questo caso.
E poi all'Assessore Velluto, risponderò dopo l'Amministrazione, ha un diritto e come non è che non ha un diritto, cioè è chiaro che i privati se cioè a termine a 50 anni ma questo lo vediamo dopo andiamo sempre voglio dire su quello che dice il il dirigente poi vengo nel merito il dirigente dice anche scusi ce l'ho qui sottomano dice a un certo punto,
Scrive la successiva legge, eccetera, eccetera, come è noto, in un'area non ha reintrodotto un vincolo alcun vincolo temporale, limitandosi a precisare che per l'edilizia agevolata, non riferibile al nostro caso, quindi non li abbia nel nostro caso, quindi, siccome come se conferma come se confermasse eccetera,
Poi naturalmente ci sono altre cose, poi dice.
Io perché non ho molto tempo, ma perché potrei che usare anche su altre cose, alla luce di quanto sopra di questo quadro, risulta non opportuno. Vi sono degli avvocati and stasera.
Qualcuno, avvocato, c'è qualcuno che sulla legge c'è né giuridicamente sostenibile, introdurre un divieto decennale, quindi né giuridicamente sostenibile significa non è vietato, questo significa, voglio dire letteralmente la legge, lo dice lo dice facciamo l'interpretazione che ora.
Perché, naturalmente, la proposta di che avevamo anche discusso in nell'istruttoria in Commissione, di ampliare il termine di vendita di questi alloggi, dopo naturalmente la discussione sul dies generale, naturalmente diciamo nel nell'escludere generale sicuramente diremo cose altre cose un attimino più naturalmente più dirette perché proprio in virtù del fatto che,
Questi diciamo questi a la vendita a chi naturalmente vi abita e quindi i servizi sociali naturalmente hanno purtroppo Volpiano. Finisco subito soltanto 30 secondi con.
Diciamo che cosa succede, succede, questo che adesso ho perso il filo vuol stavo dicendo che diciamo il.
Misero Presidente, mi dispiace ma sono cinque minuti per ciascun consigliere, Vittorio Emanuele, mi faccia, avanzeremo non l'ho fatto apposta proprio non la so che lei non l'ha fatta apposita, legge tranquillamente un'espulsione.
Lo leggo, non leggo niente, io voglio di legge, ho detto non leggere leggere, so che reggere una discussione lunga qui va bene, quindi dicevo che chiaramente in questo caso diciamo i di delle, le persone che sono naturalmente che possono beneficiare di questa cosa noi vogliamo. Vogliamo proprio tutelare il fatto che giustamente ha una vendita convenzionale di 1.300 euro a 1.100 1.200 euro circa. Ma poi lo lo vediamo dopo, chiaramente chiaramente e voglio dire è molto vantaggiosa rispetto a quello che poi sarà evidentemente l'acquisto, diciamo da mercato libero, mercato che non sarà più convenzionato. Però voglio dire dove, come dire, un'altra cosa la dirò dopo. Mi la ringrazio per avermi dato questi 30 secondi in più, chiaramente, diciamo, ci sono degli aspetti sul piano, sul piano proprio della, diciamo di evitare alcune forme speculative che secondo me ci sono tutte e quindi voglio dire, siccome non c'è nessun vincolo di cinque 10 anni come dice.
Vorrei vorrei dire non scorrettamente come dice voglio il parere del dirigente. Secondo me possiamo benissimo.
Diciamo sostenere questa questo aumento temporale e poi naturalmente sulla cosa che ho detto al Sindaco, se mi risponde per cortesia, perché questo è un punto fondamentale. Grazie, grazie Capogruppo. Altri che si iscrivono a parlare per favore.
Non ho nessuno che si iscrive a parlare.
La parola al Sindaco, prego Zanoni.
Allora?
Confermo di aver letto il parere, ma con, ma voglio dire confermo anche che già in sede di Commissione l'Assessore venduto aveva fatto.
Non in questi termini, ma aveva già in alla fine della della.
Della della Commissione, appunto specificato che questo articolo e questo è il discorso dei cinque anni era stato, diciamo già.
Era stato già oggetto, voglio dire, di di confronto con con gli uffici,
Come giustamente il Capogruppo volpe, cioè lei ha detto.
Invece limitasse ufficiale, che l'edilizia agevolata, non riferibile al nostro caso, la cessione subordinata alla mera autorizzazione, qual è il senso?
Scusi, scusi agevola, accusa agevolazione agevolando chiedo, scusa agevolata qual è il senso, il senso di questo parere, il senso di questo parere è quello di dire noi voglio dire, cioè laddove c'erano laddove c'erano questi vincoli sono in parte stati tolti no, perché la giurisprudenza sta portando, voglio dire verso diciamo una,
Diminuzione di questi vincoli, pertanto quello che è il parere dice e noi non abbiamo dei vincoli che ci derivano da una norma specifica, esatto, esatto e quindi,
È praticamente oggetto convenzionale, e giustamente il?
La la la, la dirigente, ha detto all'interno di questo discorso convenzionale, i cinque anni sicuramente non sono imputabili tra virgolette non sono imputabili, nel senso che sono sicuramente riconosciuti come il, il tempo minimo e congruo nella maggior parte delle convenzioni di questo di questo genere anche anche in analogia tra l'altro con altre situazioni che noi abbiamo avuto anche a Cologno penso ai tanti,
Alla ai tanti edilizia sia residenziale che non residenziale, come alcuni Piani di insediamento produttivo che nel corso degli anni sono stati fatti a Cologno, dove si era dato il diritto di superficie, per esempio, e all'interno del riscatto del diritto di superficie. Anche lì, se qualcuno di voi conosce qualcuno che ha effettuato questo riscatto, c'è il divieto dei cinque anni, per cui diciamo fondamentalmente all'interno di questo parere noi abbiamo la consapevolezza che cinque anni è sicuramente un termine congruo e che non ci viene, voglio dire,
Come dire che difficilmente possa essere messo possa essere messo sostanzialmente in discussione, è chiaro che anche di fronte è chiaro che anche a Doha e anche anche di fronte a un parere.
Ha un parere contrario, un parere tecnico contrario ovviamente il Consiglio comunale, che può anche decidere di tenere conto, come dire, non tenerne conto, evidentemente perché questo sicuramente è facoltà chiaramente tutte le delibere che hanno un parere contrario poi vanno direttamente alla Corte dei conti come è giusto che sia chiaramente lì poi bisognerà fare anche quel tipo, quel tipo di di di valutazione lì quindi sostanzialmente, cioè il tema è questo noi con cinque anni possiamo sentirci tra virgolette tutelati che difficilmente possa essere messo in discussione.
Tenete anche conto che noi stiamo già all'interno di questa operazione, alzando anche il discorso della, perché l'operazione va vista tutta insieme, cioè non basta guardare il singolo punto, questa operazione va vista tutta insieme e noi stiamo evidentemente anche scegliendo come Consiglio comunale e unilateralmente,
Di andare anche contro la proposta che è stata fatta dalla cooperativa, perché stiamo alzando da 25 a 50.000 euro e il discorso della penale, perché poi parliamoci chiaro, noi possiamo anche mettere cinque 10 anni, cioè possiamo aumentare, possiamo tranquillamente aumentare quelli che sono gli anni, ma voglio dire di fronte a questi anni.
A questo punto, voglio dire uno potrebbe comunque decidere di vendere lo stesso, non pagare la penale, intentare causa dicendo mi avete messo una cosa troppo troppo lunga. Io credo che invece tenere i cinque anni e l'aumento, a questo punto da 25 a 50.000 euro della della penale in qualche maniera voglio dire garantisca comunque questa operazione.
Però torno anche, visto che si è parlato anche del di funzione sociale, non da parte del consigliere Di Bari, appunto, dicevo, stiamo perdendo una funzione, noi stiamo prendendo una funzione sociale, è vero, ma anche questo è stato oggetto che lui era presente. È stato oggetto anche questo di discussione all'interno della Commissione. Ricordiamoci che in 15 anni noi ne abbiamo avuto tre cambi, tra l'altro anche re anche abbastanza recentemente solo tre cambi su 12, per cui diciamo che non fosse ragionevolmente. Non ci possiamo aspettare che nei restanti 30 anni di poter avere tantissimi cambi, per cui dire stiamo perdendo. 1, stiamo perdendo delle delle opportunità. chiaramente c'è questa operazione va vista, dal mio punto di vista, in tutto questo contesto e anche il discorso speculativo rendiamoci anche conto di un'altra cosa, cioè il discorso speculativo eventualmente sarebbe nei confronti di chi,
Perché non sarebbe nei confronti problema speculativo nei confronti del Comune di Cologno Monzese, evidentemente da parte speculativa, sarebbe nei confronti del de de del proprietario, perché noi, come Comune di Cologno Monzese, andiamo comunque a stabilizzare queste famiglie, recuperiamo delle risorse, le mettiamo subito nell'incremento del del patrimonio comunale e quindi noi, comunque, continuiamo a portare avanti la funzione sociale per il quale diciamo era nata questa convenzione, anzi, andiamo magari a dare una risposta oggi, invece che magari una risposta fra 10 15 anni quando eventualmente ci possa essere un voglio dire un eventuale altro cambio.
Prego capogruppo proprio allora intanto il Sindaco no, non mi ha risposto tra l'edilizia convenzionata, edilizia agevolata, che c'è una differenza enorme, gliel'ho detto prima e questo è il punto, ma sta stando sempre, voglio dire al discorso poi le altre motivazioni le diremo dopo stanno stando pure voglio dire ancora alle come dire alle motivazioni della diciamo del parere tecnico dice ne consegue che allo stato qualsiasi di divieto di alienazione non discende più dalla legge ma può essere introdotto in via pattizia nei contratti o nelle convenzioni.
Ai sensi dell'articolo, cioè che ammette tale limitazione esclusivamente entro convenienti i limiti di tempo, purché giustificati da un apprezzabile. L'interesse di che stiamo parlando e un queste è un contatto pattizio. Di questo stiamo parlando. Quindi, a nostro avviso, diciamo, non è strumentale il fatto che l'emendamento voglia tutelare perché, scusi, lei prima ha detto le persone, eccetera in cinque anni non non ci riguarda noi ci riguarda come perché noi siamo, dobbiamo fare l'interesse pubblico e che chiaramente, in questo caso, siccome c'era un principio sociale alla base, non è che naturalmente uno acquista a 10 e poi naturalmente chi nel tempo anche va beh, quello previsto dei cinque anni può vendere, naturalmente, perché vale effettivamente quel bene, vale esattamente il doppio, se non di più, e quindi voglio dire.
Mah mah mantenere un freno ulteriore questo è il senso, ma emettere praticamente una conditio ancora più forte, perché naturalmente non ci sia nessuna e questo è anche, voglio dire il nostro dovere, quello di tutelare, perché noi abbiamo un diritto.
Assessore Belluto, noi abbiamo un diritto, non è che non abbiamo niente e qui noi abbiamo un diritto ab origine, perché altrimenti non si faceva questa cosa, è chiaro quindi Sindaco la delizia convenzionale è diversa dall'edilizia agevolata, entrambi sono hanno finalità sociali, ma c'è una differenza e nella delibera c'è scritto una cosa e nel parere tiene ha scritto un altro tutto quello.
Di Bari, replica il Sindaco, no, io se lei work io la parola, ma se li vuole magari sentiamo e poi la faccio parlare, quindi può raccogliere anche eventualmente altri interventi.
Inoltre, se vuole, se sennò, se vuole intervenire, sì, vorrei vorrei dopo un po' dopo, però non sappiamo nulla, non mi sembra che ci sia la fila nel no, no, no, però dico volevo replicare brevemente al Sindaco, ma anche per portare degli elementi al al Consiglio comunale sul sul problema no più che altro sul buonsenso più preso in sede di proiezione sentenze.
Il Sindaco intanto forse,
Guardi che ne siamo sulla stessa linea e sull'aspetto dell'nel senso che noi non siamo contrari alla modifica di questa convenzione,
E siamo e quindi tutto quello che lei ha detto non è che noi non siamo contrari, anzi lo sosteniamo, però sosteniamo anche un discorso importante che che chi beneficia di vantaggi pubblici come in questo momento sono in locatari conduttori devono accettare anche le condizioni che servono a garantire l'interesse pubblico.
Allora e noi riteniamo che la funzione sociale, benché permanga e venga garantita maggiormente con i 10 anni.
Perché l'emendamento mira a creare una stabilità,
Abitativa cosa che in quest'~hesitation, invece, attraverso i cinque anni, vorrebbe dire prestare il fianco a delle speculazioni private,
Perché se oggi acquisti a a un prezzo calmierato di 100.000 euro 100.000 e video fra sei anni, nonostante, a parte che poi tutto quel discorso sta in piedi, anche perché ci sono diverse deroghe che sono consentite non è che ci sono c'è un parere favore capigruppi nei Volpe che trovano per favore lasciamo parlare il consigliere Di Bari, però non c'è un un vincolo rigido perché ci sono tante deroghe che sono consentite negli anni dove permane ed è vigente il divieto di alienazione, ci sono diverse deroghe, li possiamo leggere.
Il discorso è che è quello proprio di evitare che poi, fra cinque anni, si possano quindi vendere questi appartamenti a prezzi.
E di mercato, che che quantomeno io dico almeno il doppio, almeno il doppio, o per questo chi, a chi in questo momento si trova in quell'immobile e sa che può godere di questo tra virgolette vantaggio, proprio perché si trova in una situazione vantaggiosa, deve accettare anche che quell'immobile per 10 anni rimanga, rimanga vincolato e che non può essere venduto liberamente. Perché mettiamo caso? Facciamo degli esempi concreti. Io oggi acquisto questo appartamento, faccio un mutuo di 100.000 euro fra cinque anni, fra sei anni lo posso vendere liberamente misti in quel mutuo e altri 100.000 euro mi aveva comprato l'appartamento e queste sono speculazioni private che noi dobbiamo evitare.
Il discorso che quando noi facciamo i consiglieri comunali, dobbiamo guardare a 360 gradi. Il problema quindi abbiamo visto tutte le problematiche, abbiamo risposto a tutte le problematiche, quindi sociali, e quindi tuteliamo i conduttori, tuteliamo gli acquirenti, tuteliamo la socia, la mal nido, tuteliamo il comune anche con delle risorse e dovremmo evitare che che succedono anche queste cose, ma proprio per una questione di equità e di giustizia sociale, giustizia, soffiarle, Presidente.
Io ho fornito anche ai consiglieri comunali un caso simile, uguale pro, dove il Consiglio di Stato si è pronunciato con la stessa. La stessa pena e Upr prevede le penali, prevede i 10 anni uguale e il Consiglio di Stato. Quindi non dobbiamo preoccuparci.
E di ipotetici contenziosi.
Addirittura si potrebbe anche pensare, magari la butto lì, però è un emendamento all'emendamento, però magari in una fase di di discussione di contraddittorio potrebbe essere anche utile, ho trovato sempre una CONS in una sentenza del Consiglio di Stato dove per i cinque anni c'era questo vincolo e il vincolo poi permaneva fino ai vent'anni e che quindi poteva essere ceduto dopo i cinque anni solo a favore di soggetti in possesso dei requisiti per l'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare quindi questo,
E questo era il vincolo, rimane fino a vent'anni, cioè quindi fino a cinque anni. Chi chi acquista non può vendere, ma da cinque eventi può vendere solo a coloro che sono in possesso dei requisiti per l'assegnazione e questo assessore è un principio di equità sociale, cioè la funzione sociale di quegli appartamenti rimane nel tempo e, qualora dovessero essere così, in questo modo non ci sono speculazioni edilizie, ma in questo modo vengono poi tutelati. Qualora dovesse vendere i soggetti che sono in possesso dei requisiti per l'assegnazione degli alloggi edilizia.
Popolare, ecco, questo, secondo me, dovrebbe fare un buon amministratore, cercare di impegnarsi e fare in modo che la funzione sociale di quegli alloggi rimanga. Io spero di aver portato alla di al Consiglio comunale altri elementi affinché questo emendamento possa essere,
Unanimamente votato insieme, poi volete cambiare qualcosa, fatelo vostro benissimo, non è un problema, perché non ci vogliamo attaccare le bandierine, ma vogliamo fare un buonsenso, una e un buon lavoro per la città di Cologno Monzese come sempre.
Bene, altri che si iscrivono a parlare.
Consigliere, se non c'è nessuno, io debbo applicare alla dichiarazione di voto, passiamo alla votazione dell'emendamento.
Nessuno che parla allora siamo in dichiarazione di voto, prego chi prende la parola dichiarazione di voto sull'emendamento presentato.
Allora, se nessuno fa la dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.
La parola al Capogruppo bresciani, prego, ne ha facoltà, grazie Presidente eh, va be'diciamo che in parte ci ha messo in difficoltà il consigliere Di Bari, ma in parte a questa cosa ci avevano già pensato noi quindi è chiaro che nell'affrontare la discussione in maggioranza abbiamo anche noi sollevato questo questo problema perché,
In effetti c'è pericolo di speculazione su questi appartamenti, però, anche in maggioranza, poi ci sono state date rassicurazioni sul fatto che non è possibile estendere questo questo limite oltre i cinque anni. Anche stasera ci troviamo a di fatto a prendere atto del parere contrario dei tecnici. E se noi dobbiamo fidarci anche dei nostri tecnici, io credo che è difficile in questo momento e ringrazio anche il Consigliere Di Bari per aver passato la sentenza del TAR che spiega in un tot di pagine ma al momento io non riesco a.
Davvero decifrare se il caso è veramente simili, perché in questo caso si parla di mobility, pro immobili, di proprietà del Comune di Roma, che vengono immobili residenziali che vendo vengono venduti o erano stati venduti a dei privati. Qui invece parliamo di una transazione tra privato, cooperativa e privati. Quindi, dal mio punto di vista, che non sono un legale, non so se il caso si applica pari pari, quindi va be'ha. In questo momento io mi sento di essere rassicurato, oltre che dalle parole del Sindaco, dal dal parere tecnico dei tecnici del nostro Comune, quindi che ecco questa cosa qua che ho colto non stanno dando un giudizio, un parere politico, stanno dando un parere tecnico. Tante volte abbiamo lodato il lavoro dei nostri tecnici comunali, che tanti anche sono.
Sono presenti e lavorano questa Amministrazione da diversi anni, quindi, hanno lavorato anche in presenza delle delle Amministrazioni precedenti, quindi io in questo momento noi 17 in questo momento non ci sentiamo di smentire il parere tecnico del dei nostri dei nostri dirigenti, quindi ci vediamo in qualche modo.
Convinti a respingere questo questo emendamento in parte ripeto, con qualche dubbio, perché la cosa era già stata sollevata anche in maggioranza, ma quello che davvero speriamo noi in generale è che questa transazione, questa vendita sia fatta, come dire,
Nel migliore dei modi, cioè stiamo andando incontro quello che pensiamo a famiglie che adesso si trovano loro possibilità nella condizione di comprare un appartamento, un appartamento che diventa di proprietà, e allora ve lo vediamo come una cosa positiva per una famiglia che rimane proprietaria di un bene senza la la voglia di speculare, speculare per fare cose, per andare a comprare un'altra casa, a Cologno Monzese per andare a casa, andare a comprare una casa da chissà qualche altra parte e sradicarsi dalla città, cioè mi viene più da pensare che questo sia un un momento positivo e un'occasione positiva per alcune famiglie questa dozzina di famiglia senza che questi pensino ad una speculazione. Poi vedremo se fra cinque anni o sei o sette ci saranno questi casi.
Però al momento, ripeto, ci sentiamo di non contrastare il parere tecnico che c'è stato dato su cui per questo emendamento grazie grazie Capogruppo bresciani, la parola altro gruppo Volpe, prego, ne ha facoltà, ma mi dispiace che il collega bresciani Dis per quanto dice, abbiamo discusso in maggioranza di questo problema non può. Non ci sentiamo di come dire, di di di andare contro il parere tecnico, ma qui non è che vogliamo andare contro il parere tecnico. Stiamo facendo dei ragionamenti che sono ah, scusate e a chi interessa, nonché noi dobbiamo tutelare le persone, dobbiamo tutelare l'Amministrazione, il diritto che c'è in corso e quindi, in nel caso specifico,
E se una persona voglio dire che è concessionario e e viene naturalmente acquista l'alloggio, come è giusto che sia. Poi naturalmente i soldi arriveranno alla fine di tutte le vendite. Quando si conclude poi dirò qualcosa dopo, ma chiaramente è, diciamo, una persona anziana, i figli, e cioè che ci possono essere situazioni che sono abbastanza come dire, insomma sono si praticano, non è che non si pratica, allora di dice ah, aumentare questo questo termine, il vincolo da cinque a 10 anni. Secondo il nostro punto di vista, non andiamo contro questa che l'operazione con pattizia convenzionale. Non andiamo contro l'Amministrazione, cerchiamo soltanto, diciamo, di svolgere un compito di tutela, di quei principi, di come dire, per evitare alcune forme, diciamo, di speculative. Ecco, questa è una parola brutta dirla che secondo il mio nostro POR ci possono essere ci possono essere perché l'abbiamo detto prima, perché l'acquisto di questo bene di questi appartamenti e diciamo con è fatto a una a un prezzo calmierato a un prezzo diciamo convenzionale o un prezzo naturalmente che rispetto ai prezzi di mercato attuali, senza andare a prezzi della Torriani, eccetera. E un prezzo, voglio dire minimo, però perché c'è l'abbattimento e 1 e 6, poi almeno 10 OECE, arriviamo a 1.150 euro al metro quadro. Tutto qui e cinque anni voglio dire volano, cioè quali sono i figli. Insomma, ci sono tutta una situazione che se noi li qua la guardiamo prima, quindi, secondo me non facciamo un danno alla cooperativa o no, noi andiamo a tutelare, voglio dire noi andiamo a garantire una cosa diciamo proprio perché la finalità, la finalità e la finalità sociale ed economica, una finalità sociale che noi vogliamo garantire tutto qui. Ecco perché voglio dire, secondo il nostro punto di vista, l'emendamento è, diciamo, è pertinente, è e deve essere approvato e non è che andiamo contro il parere e il Consiglio comunale che sole che che sovrano e questo è il luogo dove naturalmente si si si si delibera e quindi voglio dire qui un dirigente o un funzionario esprime un parere, naturalmente non è che se votiamo contro chi sa che succede e non succede niente succede, voglio dire che noi andiamo a tutelare ulteriormente un vincolo che abbiamo detto a più riprese perché deve essere tutelato e ancora di più non so come dobbiamo dirlo, non lo so tutto così punto.
Siamo in dichiarazione di voto, un voto favorevole voglio dire ampiamente argomentato nelle parole che ho detto, grazie Capogruppo, proprio il la parola al Capogruppo Onofri prego, ne ha facoltà, grazie buonasera, buonasera, consiglieri buonasera, Presidente, buonasera cittadini, allora in merito all'argomento allora io mi aspettavo un'apertura da parte della dell'Amministrazione perché un'amministrazione di sinistra dovrebbe perlomeno porsi il dubbio su una paventata speculazione che il consigliere Di Bari e i colleghi hanno ben spiegato. Questo è il mio parere, io perché sarò favorevole all'emendamento perché posso capire la difficoltà.
Dell'Amministrazione di andare in contrapposizione a un parere della degli uffici dei cinque anni, io posso anche capire che ultimamente quasi tutte le convenzioni di edilizia, diciamo le housing sociale sono stabiliti nei cinque anni, però questo, come diceva giustamente l'avvocato Di Bari non vieta di vincolare non tanto il 5 anima quanto il prezzo a seguire e casi ce ne sono a penso a centinaia in tutta Italia.
Allora io ho avuto un'esperienza all'interno del CIMEP diversi anni fa, dove le convenzioni spesso avevano cinque anni sulla possibilità di svincolo, ma le convenzioni mantenevano in piedi il vincolo 5 10 altri 20 anni per il prezzo. Quindi, se si vuole ragionare seriamente per l'interesse, diciamo dei cittadini tenendo, diciamo in considerazione l'autorevole parere degli uffici che va rispettato per non evitare un contenzioso. La soluzione è questa di dire okay, va bene cinque anni, ma il prezzo viene gestito in modo diverso proprio per evitare la la la diciamo una speculazione. Questo secondo me, è accoglibile e sarebbe un gesto l'ennesimo gesto. Voi avrete già senz'altro discusso su questo argomento, senz'altro terrete la barra dritta perché funziona così politica, però un'apertura da un'Amministrazione come la vostra, che sì spesso.
Si vanta di fare qualcosa nel sociale. Sarebbe l'occasione per dare un'apertura. Poi forse l'Assessore Belluto non sa che in genere, quando ci sono proventi al re che arrivano da convenzioni di carattere urbanistico, edilizio, di edilizia convenzionata, i soldi vengono sempre nel caso utilizzati, fosse previsto anche nella convenzione originale che nel caso, quindi non è che ci si può detto un po' più dire vantare di,
E sciacquarsi la bocca di portare i soldi nel sociale, questo non lo permettiamo perché è previsto dalla legge,
È la famiglia dei soldi del sociale che rientrano nel sociale. Ecco, quindi io vi invito sinceramente a a ripensare una proposta di accordo con la maggioranza, col con l'opposizione, per fare cinque minuti, di discutere seriamente su questo argomento, ma so già che diretti di no, per cui il mio voto se ci sarà un incontro, sarà favorevole almeno l'incontro per chiacchierare, anzi sarà probabilmente di trovare la quadra diversamente. Sarò costretto a votare contrario, ma proprio per la mancanza di dialogo e di volontà di dialogare con noi, quindi, apertura da parte nostra c'è sempre da parte vostra, c'è sempre chiusura, comunque, se c'è una volontà di parlare cinque minuti.
Siamo qua, sennò diversamente, il mio voto sarà contrario, capogruppo Rocchio siccome voi, in dichiarazione di voto, ha dichiarato che vota contro no ho detto se pensiamo a okay apriamo per cinque minuti di discussione, sennò avrei voluto anche favorevole, se l'onorevole Piras okay va bene.
Altri.
Non c'è nessuno, allora passiamo ai voti, votiamo, prego.
Ah, prego, prego nome, perché a nome del gruppo del gruppo va bene, prego sì.
Allora?
E visto che vi trincerate dietro questo parere tecnico, lo leggiamo questo parere tecnico, in parte i cinque minuti della dichiarazione di voto, no, non lo leggo tutto, Presidente, vorrei prendere spunto perché ho visto che già mi guardava, ma.
Che quando parla?
Per.
E portare acqua al mulino, insomma del del divieto, no di allungare il periodo, si fa riferimento a delle sentenze e, dove dicono la Corte di Cassazione in più pronunce quelle gare. Tutte queste tre non avevo neanche trovata una ha chiarito che il divieto di alienazione, pattizio deve essere sempre ragionevole e proporzionato allo scopo perseguito temporalmente contenuto a pena di nullità per la violazione dell'articolo 1.000 e 1.379 del Codice civile. Ebbene, la Corte di Cassazione non ha mai detto che cinque anni, i 10 anni, i vent'anni sono illegittimi e quindi ha previsto un i cinque anni perentoriamente come ragionevole la Corte di Cassazione, non l'ha mai detto, dice che deve essere ragionevole, forza e quindi sono d'accordo, seppure non l'ho trovato, le sentenze Los la ratio di queste di queste sentenze è corretto.
E quindi costruisce tutto questo, si costruisce tutto questo parere tecnico sulla ragionevolezza, la proporzione, senza dire che cinque anni sono che 10 anni sono illegittimi e quindi prosegue nel ragionamento, dice, alla luce di questo quadro, dove da nessuna parte si dice che che è legittimo che illegittimo il de il divieto di 10 anni risulta non opportuno non opportuno ma scusate e me lo dice l'Assessore me lo dice il Sindaco me lo dice la parte politica non opportuno, va bene, mi sta bene, ma che me lo dice un tecnico o no?
E né giuridicamente sostenibile, perché dice la dottrina e la giurisprudenza, ma quale dottrina non è citato, né niente giurisprudenza, e ci sono tre sentenze dove parlano ingegnere, dove si parla in generale, quindi.
Sì.
Va avanti, dice eccede ampiamente il limite temporale è riconosciuto come con come congruo dalla dottrina e dalla giurisprudenza, tra parentesi cinque anni e dove sta scritto no Segretario, ma dove sta scritto.
Cioè non si può scrivere un parere dispotica sorta che non ha che non ha proprio elementi giuridici sostenibili, cioè sembra creato ad hoc strumentalizzato per sostenere i necessariamente, per forza di cose, i cinque anni, ecco, io non riesco a capire la ratio che sta dietro a questo parere sinceramente non riesco a capire,
Io mi sfugge la logica perché siamo qui che con buonsenso stiamo dicendo e l'abbiamo proposto di 10 anni perché siamo d'accordo su tutto, su tutte le modifiche, tutte le modifiche e siamo d'accordo, stiamo soltanto dicendo il divieto, lo portiamo a 10 proprio per evitare delle speculazioni, ecco questi 10 anni non non non non sono proprio ammissibili vengono ritenuti illegittimi seppure non ci non ci sono situazioni contrastante, anzi ho citato proprio una legge che prevede espressamente che per l'edilizia,
Residenziale pubblica, gli alloggi possono essere poi venduti dopo i 10 anni. C'è però lo dice proprio la legge articolo 1, comma 20, della legge 560 del 1993 diciamo, questo è un altro caso, va be'allora, non mi dite che i 10 anni sono inventati e non sono congrui, lo dice la legge, lo lo lo dicono alcune sentenze del Consiglio di Stato, addirittura prodotta, una dove dice di vent'anni.
Quindi, se volete arrampicarvi sugli specchi, fatelo, se volete difendere a spada tratta quello che dicono i tecnici fatelo, ma non venite a farci a di a dire che siete aperti, siete tolleranti che siete in amministrazione trasparente che vuole collaborare, no, voi collaborate solo con voi stessi, benissimo, noi portiamo degli elementi perché noi, finché faremo il ruolo di consiglieri comunali d'opposizione o in ogni argomento, cercheremo di tirare fuori il meglio da noi di questi argomenti nell'interesse del bene della città e lo porteremo avanti e quindi noi riteniamo ancora una volta l'abbiamo,
Espresso in maniera chiara che, con buonsenso questo emendamento poteva essere votato all'unanimità. Il nostro voto è convintamente favorevole. Grazie consigliera Di Bari, altri,
Non c'è nessuno, passiamo alla votazione, prego, votiamo.
Allora, 8 favorevoli e 13 contrari, l'emendamento non passa apro adesso la discussione generale sul punto.
Non ha preso la parola in maniera contraria del suo Capogruppo, quindi.
Andiamo avanti, prego, apriamo, apro la discussione generale sul punto, prego chi si iscrive a parlare.
Prego Capogruppo golpe, Ne ha facoltà a lei la parola, grazie, no, ma non volevo non vorrei mai parlare per prima, ma vedo che naturalmente non giusto per fare delle considerazioni intanto.
Mi dispiace che non è stato accolto l'emendamento che secondo me non.
Non avrebbe assolutamente, diciamo, creato problemi o danni a nessuno, anzi, avrebbe naturalmente sancito un principio di tutela ancora maggiore, ma va beh, questo è AC alcune volte nella storia.
Nella storia, diciamo di questa Amministrazione capitato naturalmente che anche a fronte di parere, in questo caso poi è un parere non vincolante insomma, voglio dire, il Consiglio comunale si è espresso e lei lo sa, Presidente, se spesso in maniera differente e quindi non è voglio dire se votiamo contro noi non ci mettiamo controsenso, noi conosciamo perfettamente, voglio dire le, i dirigenti eccetera ne abbiamo stima, ma questa voglio dire, è un altro tipo di ragionamento okay,
Allora due tre considerazioni che sono proprio di natura, diciamo essenziale intanto vedo che il Sindaco se n'è andato anche perché voglio dire alla mia domanda tra edilizia convenzionata, edilizia agevolata non m'ha risposto e che era il punto principale, perché una è tra pubblico e privato e l'altra tra privati con nell'edilizia agevolata c'è addirittura la sovvenzione e questo era il Piano Particolareggiato. Ci sono dove c'erano le attività produttive in quel periodo preciso, siamo nel 2002, se non sbaglio, e che naturalmente si cercava di incentivare in quella zona della di San Maurizio via va be'insomma, nella zona di San Maurizio valevano pure assegnate le vie via via Bellini, viale, Spagna, eccetera quelle attività che poi naturalmente.
Diciamo soprattutto di natura produttiva che portava ai dai cittadini voglio dire che ne avessero avuto interesse, eccetera. Fu molto lunga questa questione, lei ricorderà bene, Presidente fu molto lunga, molto discusso molto, ma naturalmente aveva una ratio, un significato di natura socio economico e sociale, e vengo poi a quello che diceva l'Assessore, quindi.
Se noi riflettessimo in una maniera come dire proprio minima, proprio terra terra dice, ma noi poi dopo 50 anni, allora questo è il diritto dei privati, attenzione, il diritto d'e, noi siamo qui a tutelare l'interesse e il diritto della pubblica amministrazione, il diritto privato era che dovevano naturalmente garantire attraverso i servizi sociali,
Il l'affitto, convenzionate a prezzo calmierato per 12 in questi 12 alloggi e per 50 anni ora perché naturalmente la cooperativa in questo caso, ma al netto che è la prima con lacerato eccetera, decide di interrompere questa cosa avrà fatto, avrà le sue ragioni perché nella cooperativa ci sono persone anziane. Insomma, ci sono motivi che forse noi conosciamo, che non è, non è, e non voglio neanche citare in questo contesto, ma io mi voglio riferire al fatto che se noi guardiamo la delibera sic stantibus così in modo semplice,
Se è così come l'ha presentata il Sindaco così com'è noi, dopo cinquant'anni con l'affitto convenzionale, eccetera, queste persone, l'Amministrazione o non avrebbe ricevuto in cambio nulla se chiudono perché chiude la cooperativa, naturalmente, oltre alle spese, noi portiamo a casa.
Secondo i calcoli, io ho parlato in Commissione di di dei parametri e l'inno neanche lì mi hanno risposto. Quali parametri sono stati adottati? Quindi tolte le spese. Chiusura della della della cooperativa, eccetera, eccetera. Chiaramente, per ogni alloggio noi portiamo a casa a 35.000 euro che moltiplicato per 12 fa esattamente 450.000 euro. Questi soldi, che noi riceveremo a fine di tutto il completamento della vendita, eccetera dovranno saranno. Lo prevedeva già la convenzione, prima i vincoli del quale si parla reinvestiti nell'acquisto di altre unità immobiliari, sempre perfino al con finalità di natura sociale, e siamo d'accordo assolutamente se siamo d'accordo caspita. Siamo d'accordissimo.
Io, in conclusione della istruttoria, fece una domanda precisa al tecnico che venne naturalmente a relazionare e gli chiesi scusi ma, diciamo, l'Amministrazione comunale può potrebbe acquistare o meno uno di questi alloggi.
Mica ce lo vie della legge e lui mi rispose sì, l'Amministrazione può naturalmente acquistare uno di questi alloggi ora ora, fermo restando la tutela, il diritto APE parte dei 5 ed esami che ormai è andata ferma restando la tutela, il diritto no, ho capito che sta ascoltando il letto del diritto, diciamo, delle persone che sono naturalmente state segnalate individuate dai servizi sociali, eccetera, che hanno avuto naturalmente non non hanno avuto un beneficio. Sono state segnalate secondo dei criteri, naturalmente, di giustizia, secondo i criteri diciamo giusti, che sono quelli naturalmente divise delle altre e di altre condizioni che i servizi sociali hanno tutelato. Ora che cosa succede? Succede questo che.
Noi prendiamo, portiamo a casa 450.000 euro a fine per poter acquistare altri alloggi. Allora io mi chiedo se eventualmente qualcuno non dovesse per concludere tutto il pacchetto, perché l'Amministrazione non può acquistare un alloggio che a questi prezzi, poi, naturalmente, andrebbe ad A come dire ad aumentare il patrimonio, eccetera. Oltre al fatto, se li abbiamo, dovremmo acquistarli. Ho chiesto se c'è già una ricerca e non mi è stato risposto giustamente, perché è una cosa complicata acquistare delle pecche con questa cifra, addirittura se noi per un attimo ci scorpora stimo, potremmo, caro Presidente, con questa cifra acquistare tutti e 12 gli alloggi in teoria e mantenere il diritto, eccetera delle persone che sono lì, naturalmente per i 50 anni, come prevede la convenzione, questo è il diritto che ha, naturalmente diciamo, è il è la convenzione che lo prevede okay, allora allora qui si è parlato di naturalmente di molte cose e quindi questa cosa che ho detto,
L'Amministrazione comunale può o potrebbe esercitare un diritto di prelazione, un diritto di prelazione che significa, fermo restando che se tutte e 12 che sono attualmente diciamo, le persone che stanno usufruendo degli alloggi e che vogliono acquistarli bene sono tutte persone anziane hanno avuto già voglio dire contatti con l'assessore, col Sindaco, eccetera, oltre alla cooperativa, tutto quello che tutto quello che si vuole queste persone.
Il diritto di prelazione è sicuramente io voglio dire, ma era lo ha notato proprio perché naturalmente è un diritto com'è noto che l'Amministrazione diciamo la può essere preferita a parità di condizioni nella conclusione di un contratto di quello stiamo parlando perché noi stiamo parlando di un contratto, di una convenzione di deep di contratti pattizi tra le parti,
C'è una forma volontaria e un accordo tra privati, il nostro caso è una forma sicuramente legale, cioè quello che prevede la legge, come per esempio nel corso, diciamo quindi lo prevede la legge nel corso di un inquilino che ha la prelazione per l'acquisto di immobili in cui vive e questo è il caso naturalmente la convinzione ab origine ora perché la cooperativa per le ragioni che diciamo che ci che possiamo immaginare,
Chiude questa, diciamo, chiede di modificare la convenzione in questo modo e ci e ci dà e ci dà praticamente dall'Amministrazione questa cifra, perché naturalmente, evidentemente mantenere alcuni obblighi contrattuali convenzionali per cinquant'anni che sono quelli della manutenzione, che sono quelli naturalmente tutto e che non hanno dei costi evidentemente no, mi sembra ovvio perché è un bene perché naturalmente nel se noi andiamo a vedere,
Se noi andiamo a vedere, voglio dire nella convenzione a un certo punto c'è scritto scusate, forse non interessa quello che sto dicendo no, ma se non interessa io posso pure interrompere io sto facendo la parte voglio dire, secondo me che ritengo giusto fare allora la. La valutazione praticamente a convinzione era praticamente il valore di riferimento era 1.600 euro per ogni appartamento al metro quadro che naturalmente è stato quello che è stato riportato nelle tabelle dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate.
Questa cifra viene abbattuta, e lo c'è scritto in convenzione del 10% perché naturalmente sono passati 15 anni dall'UE, viene ancora battuta, ecco e si arriva a una cifra inferiore, che è di 1.152 euro a metro quadro. Quindi ci sarà un motivo per cui viene abbattuta questa cifra, per le ragioni che stavo cercando di dire in maniera molto semplice, ovvero che la vetustà, o comunque, naturalmente, questo bene che naturalmente ha già una un tempo di.
D realizza cioè a quasi vent'anni sostanzialmente chiaramente ha naturalmente delle non dico delle problematicità. Può darsi pure necessita di alcuni interventi di natura ordinaria e straordinaria, eccetera, eccetera. Ora, quindi, come dicevo all'inizio a guardare la cosa sicuramente non ci trova affatto contrari, anche perché.
Diciamo reinvestire questa questa somma, che viene naturalmente a conclusione di tutte le vendita al al al all'Amministrazione comunale segni si ha l'obbligo di reinvestirle sempre voglio dire, per per aumentare il patrimonio immobiliare sempre con la stessa finalità della quale sociale ed ecco la della quale stavamo parlando, eccetera eccetera ma ripeto ancora, ragioniamo anche sul diritto di prelazione che ho detto eventualmente ci fosse perché, secondo il mio punto di vista, naturalmente non stravolge quello che è il discorso della cooperativa, perché chi lo vuole acquistare, magari ci sono, ci possono essere qualche caso e noi voglio dire possiamo naturalmente avere un alloggio o uno o più di un alloggio che naturalmente manteniamo con le stesse finalità. Secondo, naturalmente, i servizi sociali, che naturalmente controllano a chi deve essere assegnato se ne hanno tutti i requisiti, eccetera, eccetera. Ora non c'è molto da aggiungere, se non quel quella domanda che ho fatto prima voglio dire sull'edilizia convenzionata e sull'edilizia naturalmente agevolate che sono due cose diverse, eccetera, ma sicuramente la convenzione stessa, della quale noi stiamo parlando, che abbiamo esaminato in abbiamo esaminato anche con una certa responsabilità attenzione, come facciamo di solito caro signor Sindaco e Assessore alla partita, perché, ripeto, questa è una e una forma, non diciamo.
Sta particolare succede che erano ormai una cooperativa che naturalmente ha un vincolo di cinquant'anni, dice va, beh, io, dopo vent'anni voglio naturalmente chiudere tutto quel tolte le mie spese, io corrisponde all'Amministrazione quello che la differenza è ricavato e la chiudo, e se questa è la condizione per cui noi siamo qui a votare, c'è allora quello che si diceva prima dei 10 anni non andava contro a niente a nessuno, non andava contro neanche al dirigente, che pure naturalmente argomentato la cosa perché chiaramente no no no, non non avrebbe sicuramente prodotto nessun effetto negativo né per la cooperativa e ne naturalmente per noi che dobbiamo tutelare questi valori, questi principi, che sono legati essenzialmente sull'aspetto non soltanto economico ma anche sull'aspetto sociale. Ora, io penso che.
Diciamo questa convenzione, poi ci sono altri aspetti che naturalmente ave mi ero sottolineato, ma adesso non serve naturalmente riprenderli, eccetera, perché sicuramente scusi capogruppo, per favore, no, no, va beh, ma ma guarda qua, guardi io, per favore, grazie, io non ho bisogno di consumare, come dire fiato inutilmente. Ho detto essenziale, ho detto essenzialmente l'Econord a me non non non mi condizionano, voglio dire se uno se uno mi interrompe, eccetera a differenza degli altri colleghi e qualche volta lo faccio e mi scuso, ma non è che lo faccio perché voglio interro anche lei mi ha interrotto prima mi sono dimenticato una cosa, lei, Presidente, ovviamente, quindi, allora le motivazioni sono qui, quindi non c'è nessuna avversione rispetto a questa delibera, che naturalmente noi abbiamo letto con attenzione. Conosciamo la storia originaria, conosciamo la convenzione originaria, conosciamo le motivazioni e quindi chiaramente non siamo contrari, però non si capisce perché non si è voluto. Non si è voluto non l'ho presentato io. L'emendamento non si è voluto naturalmente aderire a un emendamento che, secondo il nostro punto di vista, era veramente aveva una ratio di garanzia ulteriore. Tutto qui io mi fermo perché non ho bisogno di aggiungere altro grazie al gruppo, proprio la parola al Capogruppo. Prego, ne ha facoltà,
Grazie allora.
La riflessione che stiamo facendo su questo argomento ovviamente pone a un problema che cioè noi ci sbattiamo, diamo dei suggerimenti, diamo anche delle idee per poter diciamo avvantaggiare delle scelte anche a vostro favore, perché ricordiamoci che se noi prendiamo questa decisione adesso il Consiglio comunale poi in altri casi simili non è che si può prendere un'altra decisione meno peso per coerenza qui oggi si sceglie di stare sui 5 anni come probabilmente deciderete.
E di seguire la linea di come è stata impostata la delibera, quindi vorrà dire che le altre cooperative, in altri casi simili, probabilmente bisognerà comportarsi così o comunque giustificarsi per altre scelte diverse che appaiono senz'altro di buonsenso, cioè.
Da un'Amministrazione che dovrebbe essere sensibili sui problemi del sociale, accettare una proposta del consigliere Volpe che giustamente ha detto un diritto di prelazione su uno o due appartamenti che potrebbero soddisfare delle esigenze dei cittadini che dormono per strada, perché non è perché adesso ci siete voi di colpo non non ci sono i problemi dell'emergenza abitativa, anzi ce ne sono altrettanti forse di più di quando c'eravamo noi c'è una differenza, noi non mandiamo i cittadini fuori come.
Come dei barboni, per creare il problema, cerchiamo di.
Tenere un profilo basso e non alzare diciamo polveroni sui casi sociali, cosa che invece parte di voi facevano quindi il problema dell'emergenza abitativa c'è, va affrontato, non si può mettere sotto il tappeto la sabbia e la sporcizia che c'è che la sporcizia e anche andare incontro a un'esigenza perché quello che ha proposto Volpe di,
Ottenere uno o due appartamenti polmoni per sé per gestire i casi di casi particolari possono essere anche gestiti dalle cooperative, essere gestiti da.
Da chi si occupa di emergenza abitativa è una proposta di buonsenso, è una proposta che arriva da o da un ragionamento politico, un ragionamento sociale come la proposta di portare a 10 anni Consigliere di bar e dimostrato tecnicamente che è possibile fare come la proposta di mantenere un vincolo sul prezzo che è pieno il mondo e diciamo tre proposte di carattere sociale e di buonsenso vengono prese e cestinate da un'Amministrazione una maggioranza, parlo con i Consiglieri, comunque sorda che a parole è per il sociale, per migliorare le situazioni, diciamo dei cittadini e poi nei fatti, nelle proposte concrete,
No, no, non si comporta come avrebbe dovuto, a mio avviso, comportarsi. Quindi qui non c'è il concetto a quella cooperativa, è di sinistra e di destra, io so quella cooperativa, l'orientamento politico che c'è, come quasi tutte le cooperative di colonie o su un quasi tutte di di di sinistra o socialisti di quel genere, lì questa è una cooperativa che fa riferimento al centrosinistra okay, ma questo non vuol dire avere un comportamento di un certo tipo, vuol dire che adesso questa scelta probabilmente condizionerà altre scelte e poi per quale motivo una cooperativa decide di sciogliersi? Poteva anche rinnovarsi, si poteva anche aprire un tavolo dicendo, ma scusa, va avanti altri anni come si è andato avanti 25 anni. È troppo comoda lavarsi le mani. La speculazione c'è perché è un appartamento a Cologno Monzese che viene stimato a 1.100 1.200 euro.
E forse voi non sapete che nell'edilizia si costruisce il nuovo a 1.500 no a costruire, solo costruire la costruzione vale dalle 1.004 1.005 mila 6 e qua si vende a 3.005 4.000, quindi la speculazione. C'è punto non è che ci inventiamo così. Noi stiamo favorendo in modo certo i privilegiati di una cooperativa che già da anni pagano cifre irrisorie, convenzionate giustamente e hanno il diritto, e noi siamo contenti di questa cosa. Questa palazzina, questi 12 appartamenti negli anni hanno prodotto ben poco di risorse al Comune in termini di tasse, in termini anche di oneri di urbanizzazione, perché essendo nata un'operazione urbanistica convenzionata, sapete benissimo che gli oneri sono ridotti, se non sbaglio, il 50% e non si paga neanche se non sbaglio, il costo di costruzione. Quindi voglio dire, stiamo facendo veramente un regalo a 12 famiglie, quindi questi 12 famiglie, senz'altro vi ringrazierà. Hanno poi quando andrete in giro. Grazie Consigliere Gazzi, Assessore, finalmente ci avete agevolato, però saprete sappiate che da qui in poi le prossime scelte che ci saranno in questo senso difficilmente si potrà.
Prendere una decisione diversa, indipendentemente da quello che potrà essere la scelta di un'Amministrazione, allora sì che è possibile impugnare poi dopo una delibera. Da qui la scelta di poter dire facciamo un regolamento su queste cose, qui facciamo una ricognizione di quelli che sono gli appartamenti in cooperative e ce ne son tante. Facciamo un regolamento che possa stabilire dal punto di vista politico e tecnico delle scelte, però, come al solito noi facciamo delle proposte. Voi, tanti bei sorrisini e poi una bella pernacchia e votate dritto pancia a terra secondo le vostre indicazioni, comunque, il rispetto per il lavoro che stiamo facendo, almeno quello, lo pretendiamo. Grazie, Presidente.
Grazie Capogruppo Rock. Chi chiede la parola.
Se non c'è nessuno, io passo alla dichiarazione di voto.
Interviene ai Capigruppo.
La parola al Capogruppo cetriolo, prego, ne ha facoltà.
Grazie, Presidente, gentili consiglieri e consigliere e pubblico presente è a casa.
Quanto ci viene sottoposto non è una semplice pratica tecnico amministrativa e la risposta progettuale responsabile di questa Amministrazione ad un tema che tocca la vita quotidiana delle persone, la stabilità delle famiglie e la solidità del tessuto sociale nella nostra città.
La proposta di modifica della Convenzione sul comparto di intervento strategico numero ci sono.
Buon iscritto in un lungo percorso storico e contrattuale, reca con sé un obiettivo chiaro e di grande valore pubblico favorire l'acquisto a prezzi calmierati della prima casa per gli inquilini attuali e vincolare i proventi derivanti dalla vendita all'acquisto di ulteriori soluzioni abitative destinate all'housing sociale nel nostro territorio.
Vorrei richiamare brevemente il quadro fattuale che giustifica il nostro consenso.
Il complesso edificato in via Battisti e realizzato in ottemperanza agli impegni assunti con l'originaria convenzione, ha ospitato per anni nuclei familiari individuati dal Comune a condizioni agevolate, oggi la società attuatrice ha manifestato la volontà di procedere alla liquidazione e ha proposto la trasformazione delle locazioni convenzionate in vendite convenzionate nell'ambito di tale percorso sono state previste garanzie volte a evitare fenomeni speculativi, a preservare e finalità sociali,
La proposta include reinserimento nei rogiti notarili di clausole di vincolo temporaneo all'alienazione, una penale a favore del Comune in caso di violazione di tale vincolo, oltre all'obbligo di destinare al Comune una parte consistente del ricavato della vendita prima della prima della formalizzazione, quindi della liquidazione societaria, sosteniamo questa iniziativa per due motivi fondamentali, uno di tutela sociale e l'altro relativo all'efficacia gestionale strategica per la tutela sociale. La proposta consente agli inquilini storici di diventare proprietari delle loro della loro prima casa a condizioni agevolate, una scelta che riconosce il valore della casa non solo come.
Bene economico, ma come presidio di dignità, stabilità familiare, radicamento sociale, trasformare rapporti di affitto convenzionato inopportunità di acquisto, salvaguardando condizioni agevolate o una misura di giustizia sociale che aiuta quindi le fasce che più faticano ad entrare nel mercato abitativo.
Per l'efficacia gestionale strategica, il percorso proposto si inserisce nella logica responsabile di utilizzo delle risorse, i proventi che deriveranno dalle vendite e non saranno dispersi.
Ma vincolati al reperimento di nuove soluzioni abitative, in coerenza con le linee di mandato 2023 2028, questo significa trasformare un capitale sociale in un concreto valore immobiliare mediante il reinvestimento finalizzato ad ampliare e sostenere l'offerta abitativa per le fasce più fragili della popolazione Colognese,
A questo proposito, ritengo opportuno richiamare alcuni elementi di garanzia che migliorano la qualità dell'atto che ci viene sottoposto e che sono motivi ulteriori del nostro appoggio.
Vincolo notarile penale rafforzata, l'inserimento di clausole vincolanti in sede di rogito e la previsione di una penale significa significativa oggi proposta nella misura di euro 50.000, in questo caso per ciascuna unità in caso di violazione del vincolo temporaneo di alienazione di 5 anni costituiscono un presidio efficace contro possibili fenomeni speculativi.
Questo incremento della penale rispetto alla proposta iniziale è un segnale chiaro che il Comune non intende rinunciare alla tutela dell'interesse pubblico e si dota di strumenti a questo punto più robusti per far rispettare gli impegni vincolo di destinazione dei proventi, l'impegno assunto dalla Società a versare al Comune la differenza tra i ricavi delle 20 delle spese di liquidazione una cifra che sistema prudenzialmente intorno ai 450.000 euro salvo conguaglio e il vincolo di destinare delle somme all'acquisto di ulteriori immobili per social housing garantiscono anche il beneficio patrimoniale non si disperde, ma si era investito nell'accesso alla casa per chi ne ha bisogno.
Poi c'è la garanzia temporale amministrativa, è importante che l'erogazione di tali somme,
Sia presidiata dal Comune, con adeguati strumenti di verifica, monitoraggio e rendicontazione, con tempi certi per l'utilizzo dei proventi, solo così si trasformerà una tra una promessa in azione concreta e verificabile.
Comprendo che restino questa sera delle posizioni critiche, del dei dubbi legittimi c'è chi ha ricordato il valore pattizio della convenzione originaria e la facoltà le facoltà previste per il Comune, ma che di fatto non hanno visto negli anni un'effettiva possibilità di esplicarsi e di tradursi in un sistema dinamico di alternanza.
Delle locazioni, a queste preoccupazioni rispondo ricordando che la scelta di oggi non è di cancellare una facoltà per il Comune, ma anzi di trasformarla in risorse economiche destinate a scopi sociali, tale facoltà, convenzionale nella forma attuale, avrebbe potuto perdere efficacia.
E perdere valore con il passare del tempo da qui ai prossimi anni, rispetto invece alle esigenze contemporanee di implementare in termini concreti l'offerta residenziale pubblica.
L'atto che approviamo mette condizioni Car chiare per evitare effetti distorsivi e speculativi e viene incontro a legittime varie meritevoli aspettative di più soggetti. In conclusione, si ritiene di poter esprimere un voto a favore di questa modifica convenzionale perché combina responsabilità economica e coraggio sociale da un'opportunità di acquisto a nuclei popolari, vincola risorse al fine pubblico dell'housing sociale e rafforza i meccanismi di tutela contro ogni forma di speculazione.
È un atto coerente con la nostra idea di città, inclusiva, attenta ai bisogni reali, capace di convertire l'azione amministrativa traducendo impegni e contratti e convenzioni in risultati concreti per le persone di Cologno Monzese, vi ringrazio per l'attenzione.
Grazie Capogruppo citrullo, altri.
Se non c'è nessuno, passiamo alla dichiarazione di voto, prego, è aperta la fase di dichiarazione di voto che si scrive a parlare.
Se non c'è nessuno.
Prego Capogruppo, proprio ne ha facoltà.
Sì, no, no, ma molto brevemente, perché abbiamo ampiamente evidenziato le ragioni.
Che sono condivisibili di questa delibera e, naturalmente, che ha innanzitutto una finalità di tipo sociale e socioeconomico, perché naturalmente c'è anche una, un beneficio che poi ritorna all'Amministrazione, che naturalmente è vincolato già ab origine dal fatto di dover,
Capogruppo citrullo destinare queste somme, che non erano previste, ma sono previste nella misura in cui appunto la cooperativa chiude naturalmente.
E quindi tolte le spese, naturalmente ci danno indietro che possono può essere anche una cifra superiore, evidentemente lo prevede anche la convenzione, ma ma stiamo a l'aspetto io ho parlato nel mio intervento di diritto di prelazione, non ho sentito nessuno perché secondo il mio punto di vista.
Questo questo potrebbe essere veramente un momento.
Qualificante è vantaggioso, perché noi dobbiamo fare l'interesse della pubblica amministrazione, noi facciamo l'interesse del nostro giusto nel rispetto anche di chi, come in questo caso, ha realizzato e ha messo dei soldi chiaramente e quindi loro vendono queste cose ha un prezzo calmierato, sicuramente meno le spese e ci restituiscono perché interrompono prima dei 50 anni. No, e quindi ecco perché ci restituiscono dei soldi, quindi non è che fanno un regalo chiaramente ci residuo dei soldi, perché la manutenzione e altre problematiche, sicuramente nel corso di così lungo, poteva naturalmente essere quantificabile o portare naturalmente evidentemente portare a dei costi che oggi, chiudendola in questo modo, vendendo no non si ha detto tutto ciò, ha io, non non faccio i conti in tasca alla cooperativa che conosco, eccetera. No, io ho soltanto detto, il nostro diritto è quello di garantire alla all'Amministrazione presente e futura, eccetera, di poter naturalmente perché lo prevede la convenzione, ab origine, perché naturalmente nelle linee di mandato una delle cose, l'housing sociale è previsto ed è scritto in delibera. Tutte queste ragioni.
Mi sono sorpreso che, rispetto a una emendamento che non stravolgeva nulla oggettivamente non c'è stato un momento di tranne di e naturalmente il Capogruppo bresciani, che ha cercato naturalmente dire ma insomma, questa cosa qui che ho visto non è proprio esattamente quella che dice di Bari precisamente c'è una parte ma non così ne avevo parlato va be'diamo per buono tutto e quindi solo per questa ragione solo per questa ragione.
Mi trovo costretto a non dover esprimere un valore, un un voto completamente positivo, mi dispiace,
Mi dispiace perché io ci tenevo molto, ci tengo molto intanto perché so perfettamente che questa delibera verrà approvata,
Avrei voluto veramente con con due con, diciamo proprio con non corresponsabilità ma anche con coscienza, voglio dire esprimere un voto, un voto favorevole. Mi l'invito a esprimere un voto di astensione, che è un'astensione assolutamente benevola, perché naturalmente diciamo si fa l'interesse.
Dei cittadini si fa l'interesse dell'Amministrazione e si fa l'interesse anche della cooperativa, quindi il mio voto sarà un voto di astensione. Grazie Capogruppo, prego, capogruppo tesoro, volevo chiedere una cosa, il Consiglio di Bari è uscito perché sennò poi abbiamo forzata, perché è un vezzo che c'è a ciò il cappotto e quello va bene, ok, prego, prego, prego no, perché succede spesso che si era deciso senza.
Ovvio che no, non abbiamo più visto, non abbiamo più bisogno, prego allora.
Spiace che questa ancora questa anche questa sera.
Lei il nostro contributo non sia stato compreso appieno e che non sia stato accolto, eppure voleva essere appunto un contributo di buonsenso proprio per evitare eventuali speculazioni, eccetera il parere che abbiamo che abbiamo ricevuto un parere tecnico, sicuramente indubbiamente non c'è nessuna giurisprudenza, nessuna norma specifica che dica minimo 10 anni minimo cinque anni no, non esiste.
E stiamo parlando di edilizia convenzionata, non di edilizia, con con agevolata, e tant'è vero che siamo di fronte a una modifica di una convenzione stipulata nel lontano 2002,
E quindi politicamente avremmo potuto.
Tranquillamente cambiare il termine in 10 anni, ma proprio come maggiore tutela nei confronti di tutti, perché coloro che sono hanno avuto accesso all'epoca a questi appartamenti dovevano rispondere a determinati requisiti perché fossero segnalati dai servizi sociali e quindi anche oggi diciamo che insomma non sono e non devono essere considerati come appartamenti acquistabili per scopro scopo speculativo anche perché.
Cioè queste 12 famiglie presumo dovranno fa sul mutuo mutuo che in cinque anni sicuramente non non avranno pagato neanche in minima parte, e quindi qualcuno potrebbe appunto pensare a fare una una speculazione perché tanto contro a una cifra bassa e renderà minimo a più del doppio una precisazione, intanto che parlavo prima che mi dimentico in Commissione era stato.
Modificato l'importo della penale, ho verificato, ho visto che nella delibera è stato riportato questo importo da 25.000 è stato passato a 50.000 euro. Mi sembra che nella nuova convenzione non sia stata fatta questa modifica, se verificate, perché potrei aver guardato io la convenzione sbagliata. Questa cosa me,
Come dicevo, spiace che per l'ennesima volta non non venga recepito un nostro suggerimento, perché appunto poteva questa delibera poteva trovare il voto favorevole anche di noi dell'opposizione.
E invece a questa vostra chiusura ci porta purtroppo a ad astenerci perché appunto,
Noi interpretiamo questa questa adesione, questo appiattimento su questo parere tecnico, proprio come una cosa strumentale, e voi avete deciso di fare una cosa e noi non possiamo dire nulla, quindi il nostro voto sarà di astensione. Grazie, Capogruppo. Altri studi sulla dichiarazione di voto prego capogruppo della facoltà, allora io e il mio voto invece sarà contrario per le motivazioni nel senso. A fronte di tre proposte concrete di buonsenso, ossia uno di allungare da cinque 10 anni, motivata tecnicamente dal consigliere Di Bari 2 la proposta di Volpe, mi stupisce che ti astieni adesso di di fare una.
Una, diciamo, una proposta di relazione da parte dell'Amministrazione per gestire i casi sociali che, ricordo, ci sono ancora forse ancora di più di prima e terza proposta mia di dire okay, teniamo i cinque anni per tenere buono il parere degli uffici e non andare a litigare con l'ufficio tecnico, però allunghiamo di x anni il valore degli immobili per evitare una spocchia l'asse, una speculazione, tre proposte di buonsenso per il sociale, per la gente, il risultato, una pernacchia, quindi il mio voto è contrario. Okay, grazie grazie, Capogruppo. Ronchi e altri.
Se non c'è nessuno, passiamo alla dichiarazione, alla alla votazione di rispondere, prego, prego, prego se nelle no volevo solo dare una visto che la capogruppo diceva in realtà non è un errore il fatto che nella convenzione ci si perché la, il testo di convenzione e quanto è stato proposto praticamente dalla recependo quello che l'Amministrazione aveva richiesto e loro, per cui diciamo che siamo noi che con la delibera sostanzialmente andiamo a ad accettare con però quella modifica, quindi è corretto che diciamo nel testo della convenzione ci sia ci sia 25 ci sia 50 in delibera perché tecnicamente diciamo l'anno la loro l'hanno proposta così quindi noi andiamo a modificare la,
Sì, sì, sì, per cui la convenzione che poi sarà sottoscritta dal notaio, evidentemente avrà la la nuova, il nuovo importo, quindi volevo confermare questa cosa, grazie Sindaco, allora passiamo, passiamo alla votazione, prego, votiamo.
Allora, l'esito della votazione, 13 favorevoli, 1 contrario, 6 astenuti, il punto passa, vogliamo votiamo per la immediata eseguibilità, prego.
Punto non risulta il voto.
Per l'immediata eseguibilità 14 favorevoli e 7 astenuti, do lettura al punto iscritto al numero 2 dell'ordine del giorno ad oggetto, l'approvazione del Regolamento comunale dei contratti e dei documento al decreto legislativo 36 2023, così come modificato dal decreto legislativo 209 2004 2024 abrogazione del regolamento approvato con deliberazione del Consiglio comunale numero 81 del 21 dicembre del 21 cedo pertanto la parola all'assessore velluto per lo stralcio del punto prego.
È andato via.
Ah.
Ecco.
Va bene, prego, Sindaco.
Comunque.
Grazie grazie, Presidente e niente questo Regolamento che appunto è stato portato in è stato portato in Commissione, fondamentalmente va a recepire, come come detto, quelle che sono praticamente i nuovi aggiornamenti normativi, abbiamo voluto portarlo appunto in Consiglio comunale perché, avendo noi un regolamento dei dei contratti giusto e corretto che nel momento in cui ci siano dei dei cambiamenti questi cambiamenti vengano recepiti dal regolamento e non manteniamo un Regolamento che fondamentalmente non ha non ha valore perché superato dalla normativa.
È stato illustrato dal Segretario, ahimè in Commissione consiliare e proprio perché la normativa è sempre costantemente in aggiornamento, abbiamo lo abbiamo anche emendato direttamente in direttamente in Commissione il testo che trovate qui, diciamo, è il testo già emendato dalla dalla dalla Commissione per il resto fondamentalmente regola.
Appunto tutti i contratti pubblici con il nostro ente, quindi è, diciamo, un regolamento fondamentalmente totalmente tecnico.
Grazie Sindaco apro la discussione generale, chi si iscrive nel frattempo sono usciti Perego Tresauro e Pellegrino, segretario.
No della bella e qua.
Ah, Geoscience okay.
No, se sei in Aula dividetevi best pigiare.
Chi si iscrive a parlare?
Allora andiamo in dichiarazione di voto, prego.
Nessuno che si dichiara a questo punto passiamo alla votazione, prego, votiamo grazie.
Risultano, non voterò che.
Allora era bella, risulta tabù.
Allora l'esito del voto, 15 favorevoli, un contrario, 3 astenuti, votiamo per l'immediata eseguibilità, grazie.
Tato bresciani deve votare.
Perseguibilità ora, anche per l'immediata eseguibilità, 15 favorevoli e 4 astenuti e auguro a tutti una buonanotte arrivederci.
