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C.c. Cologno Monzese del 12.6.2025, ore 20:00
TIPO FILE: Video
Revisione
Prego, signor Segretario.
Buonasera Zanelli, Stefano Brasillach Rosalia.
Assente bresciani, Mario.
Cangelli, Carla Livia, Caputo Ferdinando.
Caroleo Maria, assente, giustificato.
Casiraghi Monica.
Citrullo Luciano.
Col Ciro Giovanni.
Colombo Antonio.
Della Bella Fabio ingiustificato dei vari Giuseppe.
Assente Ferrari, Laura.
La felice Tiziana.
Mursili Alessandro.
Per la Villari Martina.
Pellegrino, Leonardo.
Assente.
Perego Dania.
Rocchi, Angelo semplicistica, ronzino, Carlo.
San Galetti Doriano.
Storniolo, Giuditta.
Tesauro, Gianfranca.
Assente Volpe Isidoro.
Eh Zanelli, Daniele.
Grazie, la seduta è valida fino al Segretario scusi, può ripetere quello che ho sentito giustificato?
Non ho capito.
Scusi, Segretario della giustificato, ieri abbiamo mandato le giuste, ho segnato un occhio, grazie Segretario, bene, buona sera a tutti, allora diamo inizio. Riconfermo come sfruttatori quelli di ieri sera perché il Consiglio vuole isolare il continuo di quello di ieri sera, quindi vi ripeto, Storniolo per la maggioranza Casiraghi per la maggioranza è felice per la minoranza e passiamo al alla a discutere il punto numero 6 all'ordine del giorno ad oggetto. Approvazione modifiche al Regolamento per il conferimento delle onorificenze di cittadinanza benemerita cedo pertanto la parola al Sindaco, quello ah, ah, prego, prego.
Grazie Presidente buonasera a tutti due minuti, solo per ricordare il Presidente Silvio Berlusconi che, appunto, sono trascorsi due anni dalla morte del Presidente di Silvio Berlusconi, fondatore di Mediaset di Forza Italia, quattro volte Presidente del Consiglio, profondamente legato a Milano alla Brianza e a tutta la nostra comunità fatta di lavoro, imprese e determinazioni Berlusconi rimane forte il suo messaggio di libertà e democrazia grazie a tutti.
Grazie.
Bene, se non ci sono altre, allora do lettura al punto numero 6 dell'ordine del giorno ad oggetto approvazione modifiche al Regolamento per il conferimento delle onorificenze di cittadinanza benemerita cedo la parola do la parola al Sindaco professionale del punto proprio Israele.
Grazie Presidente buonasera a tutti i Consiglieri, agli Assessori e.
Al pubblico.
Allora questo regolamento fa parte di tutta quella serie di regolamenti che cominciano ad avere un po' di anni, alcuni datano ormai l'altro secolo per cui hanno anche più di 25 anni, e questo in particolare riguardo al discorso del conferimento delle onorificenze di cittadinanza benemerita, non è un regolamento molto lungo, quindi diciamo anche l'ho già fatto in Commissione, ma penso che sia giusto e corretto magari fare anche una breve disamina di quelli che sono i punti e soprattutto quelle che sono le modifiche, allora, per quanto riguarda l'articolo 1, sostanzialmente viene ripreso, diciamo quello che era l'articolo.
Originale con però, diciamo, viene meglio specificato che cos'è il, il conferimento, nel senso che il conferimento come anche dice il, il titolo del del regolamento è l'onorificenza di cittadinanza benemerita e quindi diciamo, viene meglio specificato per quanto riguarda l'articolo 2. L'articolo 2 va andava nella sua formulazione originale praticamente a identificare la,
L'ala, diciamo, come momento di consegna ufficiale dell'ONU dell'onorificenza il sabato antecedente le festività natalizie.
Il sabato antecedente alle festività natalizie, perché storicamente era il momento nel quale l'Amministrazione comunale e le varie amministrazioni comunali incontravano le associazioni del territorio piuttosto che i dipendenti comunali, oggi questa tradizione, diciamo, si è perso ormai da diversi diversi lustri e anche da una voglio dire, oltre che negli ultimi due e due anni nel quale, appunto,
Sono stato sindaco e abbiamo consegnato le le benemerenze in realtà, anche facendo una una ricerca nelle quelle che erano, le diciamo le delibere di Giunta precedenti, di fatto sono veramente anni che non si fa mai il sabato prima del Natale, anche perché è un momento dove difficilmente voglio dire si troverebbero la disponibilità delle persone, magari i cittadini benemeriti per primi.
Pertanto si è pensato di andare a identificare praticamente il momento della consegna della della loro efficienza nel periodo della festa della città di Cologno Monzese, festa di Città di colori, dicono monzese che ricordo, di fatto non coincide con un su uno specifico patrono perché le diverse parrocchie, in particolar modo le 3 principali, non si sono mai nella storia messe d'accordo per un.
Abbiamo avuto modo di ricordarlo anche in Commissione per un per un patrono specifico, però tradizionalmente la terza domenica di ottobre, che oggi per noi è praticamente la sagra del commercio e dell'artigianato, era proprio il momento, diciamo che raccoglieva un po' questo momento di festa, oggi noi confessa di Cologno e ce lo ce l'abbiamo, tra l'altro, anche nel nostro.
Statuto comunale. Viene proprio specificato che il giorno diciamo, di festività segue la città di Milano e infatti la diciamo nel momento in momento di festa previsto uno per ogni per ogni Paese con ogni Comune è Santambrogio, quindi equiparato alla città, alla città di Milano, ma in realtà praticamente noi tradizionalmente ci è rimasto questo periodo della festa di Cologno che, ricordo, in realtà comincia già nel mese di settembre per concludersi appunto con l'ultima, l'ultima sagra nel quartiere di San Giuliano alla fine di ottobre abbiamo pensato quindi che questa potesse essere, diciamo, il periodo nel quale più facilmente.
Come dire, si avvicina un po' di più al a quello che potrebbe essere appunto un discorso di festa patronale. L'articolo 3 è rimasto uguale, così come l'articolo 4.
L'articolo 5 ha avuto praticamente una a una serie di modifiche, in particolar modo il fatto che l'onorificenza è deliberata dalla Giunta comunale proprio su proposta dell'apposita Commissione, mentre nella parte originale e ha deliberato dal Sindaco e dalla Giunta in realtà il Sindaco non fa deliberazioni in questo senso ma è la Giunta nel suo complesso che delibera che fa la delibera ma fa punto la delibera di Giunta e la Commissione è rimasta sostanzialmente identica nella loro. Diciamo nella loro composizione, per cui composta dal Sindaco in qualità di Presidente, se i consiglieri comunali di minoranza e tre diciamo di di di maggioranza,
La la Commissione è convocata dal Presidente con avviso scritto dai capi tarsi al domicilio intendendo, ovviamente, oggi il domicilio digitale, mentre prima veniva redatto un verbale in forma sintetica a cura del Segretario comunale in realtà abbiamo inserito anche perché appunto diciamo la figura del segretario comunale 30 anni fa era una presenza magari un pochettino più più fissa e con diciamo caratteristiche differenti da qua da quello che è oggi per cui diciamo vieni all'inizio della seduta viene identificato un segretario che curerà il verbale.
La nella nella formulazione originaria dell'articolo 5. Praticamente si passava poi al fatto che le deliberazioni sono assunte di norma all'unanimità, cosa che è stata mantenuta, e le deliberazioni nel caso in cui non si ottengono una Giunta sono assunte con i cinque settimi dei componenti in realtà e questo lo abbiamo già verificato almeno l'ho verificato io personalmente in questi due anni il problema che si pone è che non sempre tutti i componenti sono presenti e anche c'è anche da dire che,
Il periodo nei quali la Commissione si è ritrovato è sempre stato abbastanza a ridosso, diciamo se sì, se no, se non del Natale, e comunque del del periodo, e quindi questo può creare un po' di problemi per ovviare a questi per somma, avere la il fatto che la Commissione possa comunque poter deliberare viene, diciamo a questo punto.
Cioè, sono sostanzialmente creato una prima e seconda convocazione per la quale in prima convocazione e devono essere presenti almeno cinque componenti, quindi quei cinque settimi famosi, se non ci sono in questi cinque settimi la seconda convocazione, a questo punto si può deliberare. Sono presenti almeno tre con tre componenti, compreso il Presidente. Chiaramente per il mondo il presenti viene accertato mediante appello nominale. Scrive al Presidente, eccetera. Come dicevo, le deliberazioni della commissione sono assunte il di norma all'unanimità. Se non si ottenga l'unanimità, si fa a maggioranza assoluta dei componenti presenti. Viene aggiunto appunto che ciascun componente detenuta l'assoluta riservatezza sulle proposte di un'onorificenza, cosa che peraltro è già accaduta almeno in questi due anni. È accaduto fino alla data.
Fino alla diciamo trasmessa alla Giunta per l'approvazione e fino alla data della della pubblicizzazione.
L'articolo 6 ha una anche qui, diciamo, è stato leggermente cambiato nel senso che, qualora insignito della cittadinanza benemerita, si renda responsabile di comprovati gravi fatti di indennità alla Giunta comunale, delibera su parere conforme della commissione e la revoca della relativa onorificenza.
Nella parte precedente era praticamente il Sindaco, invece, in questo caso, appunto alla Giunta comunale, perché chiaramente è la Giunta l'organo esecutivo che può deliberare e poi diciamo l'articolo 7 a un'altra formulazione, nel senso che precedentemente parlava entro 60 giorni dall'approvazione del Regolamento un apposito albo.
Che era un albo cartaceo ottenuto a cura della segreteria. In realtà adesso voglio dire istituito un apposito albo sul quale vengono registrati riconoscenti i riconoscimenti concessi con l'indicazione dei destinatari relativo provvedimento e tale albo è pubblicato nella sezione altri contenuti. Dati ulteriori dell'Amministrazione precedente del sito istituzionale, nel senso che oggi trova la pubblica amministrazione, è dotata appunto di questo strumento obbligatorio che è il sito entra di tutte le pubbliche amministrazioni di una relativa a parte e giustamente è anche una maniera credo corretta per dare pubblicizzazione all'albo e alle benemerenze. Quindi queste sono un po' le modifiche che alla al regolamento attuale che vengono, diciamo richieste oggi a questo Consiglio comunale.
Grazie Sindaco, a questo punto apro la discussione generale, vi informo che tutto il Regolamento che vorrei sapere se i tempi sono raddoppiati, prego chi chiede la parola.
Scusate del ripasso la parola al Sindaco perché c'era un pezzo mancante.
Sì, giustamente la Presidente mi faceva notare che ho dimenticato un particolare, nel senso che l'articolo 2 diceva che l'onorificenza con sistema nella consegna di una medaglia d'oro, in realtà la l'onorificenza nel senso dell'urgenza consiste nel riconoscimento point. Abbiamo tolto il discorso della medaglia, in quanto sono anni che non viene anch'essa, non viene, non viene consegnato. Non credo che i primi tempi si credo che i primi tempi, se si facesse, si era appena sarà placata. Ero attaccato d'oro, non era esattamente d'oro, però per noi la Diodoro massiccio Roth, però era sì, no, ma anche perché ricordo che ricordo che diversi anni fa era anche uso, cioè nel senso che l'amministrazione, l'ente, il Comune di Cologno aveva a disposizione queste medaglie perché venivano anche date, se non ricordo male, ai ai ai dipendenti che andavano in pensione e AIMA dai matrimoni e dare oh oh, io ho questo ricordo di cioè no, no, non ero qui, però voglio dire ho questo ricordo in realtà appunto anche qui viene meglio specificato perché ovviamente l'onorificenza non consiste nel me la medaglia o nella pergamena, che ovviamente abbiamo mantenuto, cioè loro efficienza risiede nel riconoscimento pubblico. Poi voglio dire la, la la pergamena e il gesto col quale poi questo riconoscimento viene effettuato nella cerimonia. Grazie Sindaco. Apro la discussione generale. Prego chi si prenota.
Prego capogruppo golpe, ne ha facoltà.
Grazie e buonasera a tutti, ringrazio il Sindaco per.
Naturalmente, l'esposizione molto precisa su questo diciamo Regolamento che sul conferimento delle a delle benemerenze dell'opera delle onorificenze di cittadinanza benemerita, faccio soltanto due considerazioni che ho fatto già in questa in questa sede, ma anche in Commissione, e la prima e diciamo per quanto mi riguarda, è banale ed è questo.
Diciamo se appunto c'è una Commissione che bisogna fare, bisogna presentare delle candidature, è normalmente, sappiamo che la Commissione paritaria chiaramente le segnalazioni vengono da destra o da sinistra, da una parte o dall'altra sono sicuramente notevoli, verranno vagliate, eccetera c'è l'unanimità, tutto il discorso che naturalmente ben articolato nella eventualmente non ci fosse la la la maggioranza assoluta all'unanimità ci sono naturalmente la maggioranza qualificata a quello che è previsto ed è giusto. Io ritengo che, così come principio,
Non è che necessariamente ogni anno diciamo, dobbiamo fare una ricerca, da una parte e dall'altra, per poter individuare conferire questa benemerenza a cittadini che si sono particolarmente distinti nel campo dell'arte della della cultura, eccetera, eccetera.
Penso che se ci sono naturalmente le personalità giuste, che sono anche degli esempi per la per la nostra comunità, questo naturalmente deve avvenire è normalmente dovrebbe e deve avvenire. A mio avviso con diciamo una unanimità, gente, questa è una prima considerazione che intendo fare. La seconda considerazione è giusto. Naturalmente trovare un diciamo noi.
La il diciamo il la giornata della festa di Cologno per per la città, anche se forse nel mondo cattolico e più è più presente e più sentita, ecco bravo, ma no anche questa festa mi sembra che al di là di qualche diciamo così, io lo parlo da cittadino non benemerito che sia, voglio dire che è arrivato qui una no per carità di una cinquantina di anni fa chiaramente vedo che,
Diciamo le solite.
Diciamo rituali le bancarelle, eccetera, poi l'Assessore al Commercio, eccetera sicuramente farà delle delle iniziative, per, naturalmente, per vivacizzare e ancora di più questo momento, e quindi è giusto anche perché giuridicamente, chi lavora in Comune, chi lavora, eccetera la festa del santo patrono per cui ha il diritto di prendere la giornata di riposo e Sant'Ambrogio questo lo sappiamo, eccetera l'altra cosa che trovo corretta ed è giusta.
E su questo poi dirò due cose, è il fatto della di, diciamo, dell'albo, perché non soltanto perché è previsto, eccetera, ma perché ritengo che.
Come esiste, per esempio, per alcune onorificenze.
Tipo il Cavaliere del lavoro, eccetera non voglio citarmi che naturalmente sono cronologicamente inserite nella nel registro dalla Presidente del Consiglio dei ministri, cioè della Presidente del Consiglio dei ministri, il Presidente del Consiglio, voglio dire anche qui una una questa questo momento diciamo importante eccetera che ricorda proprio cronologicamente i cittadini benemeriti con accanto sinteticamente perché evidentemente magari ci sono diciamo,
Enfasi cose voglio però voglio dire sostanzialmente è quello per cui uno è stato insignito l'altra sera, parlavamo naturalmente del Don Luciano Mandelli.
Lo dico adesso ci siamo dimenticati, ma non è una colpa, magari avremmo potuto fare anche un minuto, naturalmente di di di silenzio, voglio dire non mi è venuto a me, forse no, non ci abbiamo pensato e.
Stop.
Quella.
Possibile che quando parlo, lei non capisce quello che dico, non sto dicendo, sto dicendo che io per prima non sto accusando, nessuno sarebbe stato voglio dire a completamento del di quello che abbiamo detto, sarebbe stato significativo bello che ci fossimo alzati tutti quanti voglio dire per un minuto di silenzio punto chiuso non è voglio dire non ci sono richiami eccetera per dire io tu e c'è okay quindi questo è l'albo è una cosa molto importante.
La genesi della.
Della no e della cittadinanza benemerita.
Risale al 2001 e qui voglio ricordare proprio in quest'Aula perché io c'ero.
Che uno dei più diciamo che sostenne questa ci l'onorificenza benemerita e si spese molto fu il consigliere, allora perché Fusco era, diciamo.
È stato Presidente nella nella tornata precedente era il consigliere comunale, Rodolfo Guzzo, lo so perché naturalmente diciamo ci fu in quella prima tornata furono insigniti della benemerenza, personalità da cui qualcuno che di famiglia che mi riguarda, eccetera. Posso citarvi, smesso di Marco e altre persone che veramente avevano, diciamo proprio incessantemente, con la loro opera svolto veramente un compito di altissimo livello morale, culturale, sociale, eccetera, ma ma ma proprio voglio dire nelle zone, eccetera, quando Cologno Monzese aveva avuto la grande immigrazione, quindi queste cose le sappiamo oppure le ricordiamo e quindi naturalmente.
E quello fu un momento e poi altre persone mi ricorda il dottor De Carlo in quella circostanza il maestro maestro anche Celso, eccetera top, furono furono fatte, voglio dire queste benemerenze con la pergamena e mi sembra che ci fosse anche quella famosa medaglia. Voglio oggi è meglio che naturalmente d'oro è meglio. Naturalmente magari.
Se c'è una una cittadina benemerita un mazzo di fiori, mi sembra voglio dire che sia scontato, voglio dire poterlo prevedere io.
Successivamente alla.
Come dire alla dipartita del del di Rodolfo Guzzi dell'ingegner Guzzo, proposi alla memoria, visto che lo prevede il Regolamento di conferirgli la cittadinanza benemerita, io naturalmente credo di non dover formalizzare questa richiesta, capisco e conosco la sensibilità e l'attenzione che ha il il Sindaco e anche il Presidente del Consiglio perché attualmente era un amico comune eccetera insomma, forse lui più di me,
Con con Rodolfo e quindi chiaramente io la ripropongo e credo che questo possa essere voglio dire una figura che ricordata bipartisan proprio perché, naturalmente, per quelle cose che dicevo prima, quindi, in sostanza va bene tutto e quindi non ci sono emendamenti da fare. Non ci sarebbe qualche piccola cosa, ma insomma evito di dei di presentarlo e quindi naturalmente ritengo che questo è un punto assolutamente che condividiamo e che voteremo sicuramente con piacere.
Grazie, capogruppo volpe, altri che scrivono tornare.
Prego capogruppo Cesare, una facoltà.
Grazie buonasera a tutti, soprattutto al pubblico che ci segue da casa, allora questa sera siamo qui per modificare questo regolamento.
E mi sono chiesta leggendolo perché io non ho partecipato alla Commissione.
Il motivo del, soprattutto il motivo del cambio.
Così attuato all'articolo 1, ovvero è la sostituzione, determine civiche, benemerenze con o non reticenza di cittadinanza benemerita.
Non riuscivo a capire il motivo di questa sostituzione, ritenendo che è il primo riconoscimento fosse quello più idoneo, cioè le civiche benemerenze ai casi che normalmente vengono insigniti, pertanto, così, per mia maggior conoscenza, ho consultato internet.
E la risposta che dà il sistema è letteralmente, si tratta di un atto con cui si acquista merito e fin qua siamo tutti d'accordo, no, sia per l'1 che per l'altro,
Se l'onorificenza rilasciata però da un ente pubblico si parla di pubblica benemerenza, più nello specifico se rilasciarle un Comune, si tratta di benemerenza civica, cioè quella che rilasciavamo noi, dunque il mio dubbio era corretto perché cambiarlo, ma ho detto magari internet è antiquato rimasto indietro chiediamo l'intelligenza artificiale oggi va tanto di moda,
Consultarla.
E quindi ho formulato la domanda.
E.
Chat GPP, come si chiama lui mi risponde, l'espressione si riferiscono a riconoscimenti concessi da una comunità o da un ente locale a individui o gruppi che hanno svolto azioni meritorie e a favore della comunità stessa, poi precisa le civiche benemerenze sono riconoscimenti, certo, capisco che la maggioranza non gliene frega niente, perché infatti, quando concludo il mio discorso che apriremo perché non gliene frega niente, ma comunque va bene.
Le civiche benemerenze, dicevo, sono riconoscimenti assegnati dal Comune, dal Comune o da altre istituzioni pubbliche a cittadini che si sono distinti in ambiti come il sociale e culturale del volontariato operati di coraggio e altruismo e fino ad oggi noi tutte queste cose le abbiamo rispettate.
Le civiche benemerenze possono assumere forme diverse, medaglie diplomi attestati e vengono attribuite per onorare il contributo significativo di no di un individuo alla comunità.
Andiamo adesso a loro non efficienza di cittadinanza benemerita, questo invece è un riconoscimento specifico conferito ai cittadini che hanno dato un notevole contributo alla città o alla comunità in cui vivono l'onorificenza di cittadinanza benemerita e generalmente un titolo di grande prestigio che può essere concesso in occasioni speciali o cerimonie ufficiali e rappresenta un importante attestato di gratitudine per l'impatto positivo del cittadino sulla comunità. In sintesi, mentre entrambe le espressioni riguardano riconoscimenti per meriti verso la comunità, le civiche benemerenze sono un termine più ampio, diciamo così, mentre l'onorificenza di cittadinanza benemerita si riferisce a un titolo specifico di riconoscimento. Dunque noi abitiamo a Cologno Monzese.
Vorrei tanto avere dei cittadini che ogni anno si distinguono in maniera eclatante con gesta di grandi prestigio o per occasioni di molto speciale,
Ma non credo che fino ad oggi ne abbiamo avuti.
Pertanto non sono d'accordo nel cambiare il termine, è più corretto riconoscere appunto la.
La civica benemerenza.
Poi, per quanto riguarda il seguito, allora è vero prima diceva il Sindaco all'articolo 2.
Si diceva che sarebbe stata consegnata una medaglia d'oro raffigurante lo stemma del Comune di Cologno Monzese, da da che ricordo io che faccio politica, non non l'ho mai vista consegnare quindi sicuramente questo questo articolo sarebbe da modificare perché effettivamente non ha senso che rimanga una sa una simile dicitura.
Mentre mi soffermo sul cambio del giorno, allora.
Vogliamo cambiare il giorno in cui questo riconoscimento deve essere attuato effettuato e lo andiamo a identificare con la festa patronale.
Festa patronale che non è per il santo patrono, come giustamente diceva il Sindaco, ma perché si tratta di una sagra.
E in questa parte della Martesana la sa tutte le tutti i Comuni, a partire dal 1 ottobre fino al 25 novembre, fanno le feste patronali, diciamo così, che non sono altro che delle vecchie sagre contadine ogni settimana, ce n'è una se voi ve le girate, avete l'accortezza chiude Gorgonzola con Santa Caterina il 25 novembre,
Me lo ricordo perché l'avevamo fatto le scuole elementari, quindi dovrebbe ricordarlo anche qualcun altro.
Ma al di là di questo di questa precisazione, allora si vuole farlo la terza domenica di ottobre, appunto in occasione della festa patronale e la festa patronale e un giorno in cui tutti i cittadini Colognesi partecipano attivamente a questa festa, la sentano la sentono loro cioè anche perché vanno incontro diciamo così un periodo un po' buio no l'inverno e quindi approfittano delle ultime giornate per fare festa prima del Natale quindi fanno il giro delle cosiddette bancarelle.
Vanno alle giostre tanto amato dai bambini e non solo dai bambini, perché sappiamo quello che succede durante le serie alle giostre.
E quindi dico io perché andare ad inserire già in un giorno in cui i cittadini sono già impegnati con una festa che sentono e che vivono, andiamo a inserire un altro evento.
E riconoscere quindi?
Un un titolo, a chi si è contraddistinto e che magari vuole condividere con parenti amici.
Perché privarlo di di di di poterlo fare, perché non farlo in una giornata anonima, diciamo così okay?
Poi.
Altre modifiche ci sono un po' di salti, va be'articolo 5 esplicita meglio ciò che deve essere fatto durante le sedute.
L'articolo 6, l'articolo 6 cosa fa toglie praticamente al Sindaco quel potere che poteva esercitare in cui, nel caso in cui l'insignito della cittadinanza benemerita si renda responsabile di comprovati GRA gravi fatti di indegnità,
Toglie quel potere al Sindaco e lo demanda alla Giunta, quindi allarga questo onere.
Alla Giunta che dovrà deliberare per revocare l'onorificenza.
Va bene, può essere una cosa più democratica, l'articolo 7 invece toglie il vinco.
Sì, sì, sì, certo, ma anche prima, anche prima c'era il parere conforme della Commissione, quindi non non cambia, cioè cambia solamente se lo fa il Sindaco o se lo fa la Giunta, l'articolo 7 toglie il vincolo temporale dei 60 giorni entro cui diceva il vecchio Regolamento quello che andiamo a modificare si deve istituire un apposito albo su cui annotare riconoscimenti.
Perché togliere questo vincolo?
Dov'è la necessità non la capisco.
Per queste procedure sono sette soltanto gli articoli di questo Regolamento, quindi non c'è nient'altro.
Per tali modifiche, quindi, andiamo a cambiare un regolamento, dobbiamo cambiare un regolamento fondato su civiche benemerenze che sono quelle che rilasciano i comuni.
Per andare ad attribuire forse un domani, chissà chi, quando ci sarà una cittadinanza onoraria e benemerita.
E non si capisce il motivo, forse perché amate modificare i regolamenti bollette, aggiornarli tutti l'avevate detto in campagna elettorale e lo state facendo complimenti, però non mi sembra che questo rappresenti per la città o per i cittadini.
Un fatto importante, un qualcosa di cui si possa fare a meno,
Sono altre le cose che interessano il cittadino, Colognese, non gli interessa niente se.
Benemerita cittadinanza.
La cittadinanza onoraria se viene fatto prima di dicembre, prima di Natale, se viene fatto la festa di Cologno, non cambia niente, quello che vogliono i nostri codognesi sono e altro.
Quindi io non lo condivido.
Do poco forse quello rispetto, scusa Luciano, cito l'ultima parola sul.
Scusate, andiamo per ordine il Sindaco rispetto alla DGR.
Allora direi così, magari il Sindaco chiarisce meglio il punto, io darei la parola al Sindaco rispetto al alle cose dette dal Tesoro, prego Sindaco.
Sì, allora no, volevo dare, magari se non sono stato chiaro, credo che magari sia giusto e corretto dare un paio di indicazioni allora sul discorso di civiche, benemerenze, piuttosto che onorificenze di cittadinanza benemerita il regolamento già quello precedente aveva già lo stesso e, come ho detto prima, per lo stesso identico titolo, cioè conferimento di onorificenze di cittadinanza benemerita. Si parla di civiche benemerenze solo ed esclusivamente in quell'articolo. 1, in tutto il resto si parla sempre di un rifiuto se cittadinanza benemerita, ora poi io non voglio fare la persona, come dire, non voglio fare il bunker, come direbbero i miei i miei nipoti, ma essendo una persona abituato voglio dire a laureato in lettere.
Moderne, avrei qualcosa da dire sulla ricostruzione di chat GP. Chiede l'intelligenza artificiale, ecco, mi permetterei di avere qualcosina qualcosina da da da dire nel senso che, probabilmente, poiché solo ed unicamente in quell'unico, mentre era stato chiamato così, ma è stata stato chiamato sempre.
Onoreficenze di cittadinanza benemerita. Credo proprio che già nelle intenzioni di chi lo aveva fatto, vent'anni più di vent'anni fa voglio dire i due fossero sinonimi, quindi la la scelta del cambio non è determinata da nessuna motivazione, ma semplicemente per rendere omogeneo il testo. Il discorso del cambio del giorno.
Io ho fatto appunto, come avevo detto prima, ho fatto un po' di ricerche e tutta una e tutte le Giunte degli ultimi anni hanno sempre nel momento in cui hanno fatto la delibera, cioè dopo che la Commissione si è ritrovati. Ha valutato le candidature, eccetera, eccetera. Nel fare la delibera ha sempre spostato il giorno, cioè sono 15 anni vent'anni che viene spostato questo giorno, lo Stabat semplicemente al Natale ha un altro giorno che può essere metà dicembre o, come è successo quest'anno, ma era successo in realtà, tra l'altro, anche voglio dire con l'Amministrazione precedente spostato magari a gennaio, proprio perché quel quel sabato antecedente non ha più, diciamo, il valore che aveva perché era nato in un'occasione che oggi non esiste più e questo è il motivo per cui diciamo, viene proposto di spostarlo sul periodo della della festa di sul periodo della della tradizionale festa di Cologno, quindi cioè semplicemente nasce da questo.
Laddove diciamo si parla di Giunta e viene tolto il Sindaco non è per togliere un potere al Sindaco e perché qualsiasi delibera oggi da TUEL la fa la Giunta non la fa il Sindaco, cioè è semplicemente un discorso normativo. Giustamente sentivo prima che il Capogruppo volpe, cioè ricordava che il togliere.
La concessione della della della cittadinanza è sempre su parere conforme della della. Voglio anche dire che da chi è stata istituita devo dire che, grazie a Dio, da chi è stata istituita non è non è. Non è mai successo di dover revocare questa onorificenza a dimostrazione che probabilmente voglio dire anche la,
Anche anche, anzi, le varie Commissioni che si sono susseguiti negli anni hanno sempre fatto un buon lavoro, niente, vorrei anche concludere dando una.
Così, una piccola nota personale è che l'avevo già detto anche in Commissione sono d'accordo con quanto detto dal Capogruppo volpe, nel senso che è importante andare a fare una selezione, poi può testimoniare la capogruppo Iaia felice che ha partecipato all'ultima c'è oltretutto erano arrivate un sacco di che di candidature e sono state molto ridotte, proprio perché il lavoro fatto è stato proprio questo lavoro di di di di cernita, perché volevamo che appunto lo spirito di questo Regolamento fosse fosse mantenuto. Ecco,
Grazie Sindaco. La parola al Capogruppo c'è il ruolo, prego, ne ha facoltà, grazie Presidente, ma no, solo per dire quello che io avevo anche letto. Guardando il Regolamento, volevo dare una risposta indirettamente anche al Capogruppo, Tesauro, nel senso che la versione precedente, che è in vigore dal 22 novembre 2006 e parla di cittadinanza benemerita, ecco la quindi non si è fatto altro che ristabilire l'omogeneità della del testo. Quindi o si sceglie o si opta per una scelta e si toglie cittadinanza, benemerenze, benemerita in tutti gli articoli, oppure si va a inserire l'articolo, la la, la la, la dizione mancante al primo articolo, dove nel resto, se vedete l'articolo 3 e articolo 4, articolo 6, sono già in passato inserite. La parola cittadinanza benemerita, quindi uno è o andiamo a integrare prima il precedente, quindi questo no, no, non si è inventati nulla, quindi politicamente non ci si può attaccare al fatto che questa Amministrazione voglia, diciamo modificare la terminologia per finalità quali non ce ne sono e dal 2006 che lo stesso testo è utilizzato, cittadinanza benemerita.
Quindi non c'è decade, la valutazione che ha fatto lei Capogruppo capisce dal.
Nel momento in cui, se avesse letto, probabilmente se ne sarebbe accorta. Quindi, per quanto riguarda invece la l'aspetto legato alla alla data, noi riteniamo che sia invece più funzionale, ma anche proprio anche più carino, nel senso proprio più semplice del termine. Abbinare una una festività laiche, come potrebbe essere quella della concessione, dell'attribuzione delle benemerenze, che ha una sua connotazione laica all'interno di una di una di una festività, dove raggruppa tutta la cittadinanza, inserita in un contesto anche più o meno dove dove dove ci sono le bancarelle e le altre cose, le persone che acquisiranno la benemerenza avranno l'opportunità, successivamente, dopo la cerimonia, la celebrazione di andare con i parenti e gli amici e fare una passeggiata anche sotto quindi, insomma, intorno per le strade. Lo vedo sotto l'aspetto positivo, anche perché metterlo.
All'interno di un di un di vacanze natalizie giusto, buttate lì, in un periodo in cui tra tra tra un fuggi fuggi generale generalizzato per acquistare regali o altre cose, non gli si dà neanche la dignità e il giusto e il giusto riconoscimento a questo, a questo qui questo che noi istituzionalmente riteniamo un momento importante anche dove un'intera comunità che rappresentiamo noi concediamo determinati o comunque riconosciamo il valore di una di un soggetto di una persona per quello che ha fatto quindi, secondo me,
È azzeccata, invece, l'idea di di inserirla all'interno della festività propria di Cologno Monzese, ecco.
Poi, per quanto riguarda la il fatto della dell'attribuzione automaticamente annuale, direi la ricerca annuale del dei soggetti a cui attribuire il riconoscimento. Beh, anche lì io condivido il fatto che, ove non ce ne siano le le le le, come posso direi, i Qandil, le candidature o non ci sono stati.
Insomma.
Si può benissimo saltare qualche anno se non ci sono le.
I soggetti, le personalità da essere premiata. Ecco questo voglio dire, non è che in maniera sistemati, automatiche Mugnano. Dobbiamo rincorrere le persone. Ecco poi, per il resto, è un regolamento che si riadatta un po' alla alla situazione attuale, quindi si si ottimizza, provvede il percorso dei regolamenti. Mi permetto di di di di di chiudere intorno all'importanza dei Regolamenti. Il Regolamento in quanto tale non ha un'importanza, come posso dire, non vedi tu la sua importanza a livello concreto nella proprio nell'anno riverberarsi nel rifletterci in attività specifiche giornaliere della vita concreta, però, sono importanti per quanto riguarda il concetto di organizzazione delle istituzioni, perché le istituzioni vivono anche in funzione in ragione dei regolamenti che hanno. Quindi l'opera che è stata avviata già da una da un paio d'anni da questa Amministrazione è quella di, a volte obbligatoriamente, perché le leggi che dicono di farlo a volte anche con una logica di rivisitazione, di riattualizzazione dei contenuti del Regolamento, io penso che sia meritoria come attività, non da vedere come una perdita di tempo. Ecco, grazie.
Grazie Capogruppo, c'è solo altri.
Bene, allora passiamo alla dichiarazione di voto, prego chi si prenota.
Credo che possiamo passare al voto, diciamo.
Dunque 16 favorevoli, 1 astenuto, il punto passa c'è l'immediata eseguibilità quasi Gaetano, direi che non è opportuno bene, passiamo adesso al punto numero 7, iscritto all'ordine del giorno, oggetto approvazione modifiche al Regolamento di Polizia Urbana cedo pertanto la parola l'assessore Del Corno professionale del punto prego Assessore.
Grazie Presidente, buonasera buonasera a tutti.
Allora il nella Commissione presieduta dal Consigliere citrullo si è discusso della modifica del Regolamento di Polizia Urbana attinente a tre o quattro punti, però diciamo i due punti qualificanti sui quali io sono intervenuto nella Commissione a illustrare compiutamente sono relativi all'utilizzo delle bevande alcoliche, che possono determinare problemi di disturbo della quiete pubblica e alla perimetrazione diciamo della vendita delle bevande alcoliche in termini di somministrazioni ambulante almeno a 300 metri e dai parchi cittadini.
Questa la modifica del Regolamento di Polizia Urbana, diciamo, sul quale il comandante gli ufficiali della polizia locale hanno lavorato.
Già da qualche mese, come voi sapete, si evidenzia in relazione alla problematica che noi abbiamo, soprattutto nel periodo primavera estate di schiamazzi, disturbo alla quiete pubblica e questi alle volte sono da porsi in correlazione, purtroppo con diciamo l'utilizzo delle bevande alcoliche, per non dire altro e quindi necessitava adeguare il Regolamento della Polizia urbana per dare uno strumento importante alla Polizia locale al fine diciamo di intervenire da questo punto di vista.
Io ho precisato in Commissione che la volontà di questa Amministrazione è stata quella non di andare già nella direzione di un'ordinanza sindacale che ha il limite strutturale, diciamo, della finalità tempistica, cioè nel senso che l'ordinanza sindacale non è un intervento strutturale, ha un limite temporale ma intervenire in modo più saggio in modo più equilibrato nella modifica del Regolamento di Polizia urbana al fine di rendere questi provvedimenti diciamo strutturali,
Il lavoro che si è compiuto è un lavoro aderente ad alcuni Comuni, anche di centrosinistra, che hanno introdotto lo diciamo queste modifiche e che hanno ottenuto dei risultati importanti.
E significativi.
Diciamo per queste criticità, ora è chiaro, naturalmente, che questo è uno strumento non non ha l'ambizione, diciamo di risolvere tout-court queste problematiche che sono legate anche a modelli di vita che sono completamente cambiati negli anni a un disagio giovanile che certamente c'è ma che chiaramente non riguardano esclusivamente Cologno Monzese è un fenomeno assolutamente generale, però io credo che possa rappresentare un segnale importante verso la cittadinanza che chiede in alcune situazioni di criticità degli interventi un pochino più risoluti, ecco modificando il Regolamento di Polizia urbana soprattutto in questi due ambiti, io credo che possiamo consegnare alla polizia locale.
Diciamo questi questi uno strumento di maggiore efficacia nell'intervento. Ringrazio chiaramente il Presidente, c'è Trullo e tutti i commissari che hanno che sono intervenuti durante la Commissione,
E quindi a questo punto il dibattito spetta al Consiglio comunale. Grazie grazie assessore, dottor Leonardo. Illustrazione apro la discussione generale credo che già prenotato dal capogruppo Ferrari, prego, ne ha facoltà. Sì, grazie Presidente buonasera a tutti e chiedo cinque minuti di sospensione per eventi. Un eventuale emendamento sull'articolo 49, vero è che questo regolamento è già stato licenziato in Commissione, ma poi, riguardando il tutto con calma, riteniamo che sia forse è il caso di poter apportare questa modifica in modo che ci siano delle migliorie alla all'articolo stesso e di ottimizzarlo. Grazie,
Scusi Capolupo, lei chiede una sospensione dove si unisce la maggioranza, i consiglieri di maggioranza.
Prego.
Ho capito, è aperta la discussione in merito all'emendamento anche all'opposizione.
Prego il ciclo.
Per cortesia Consiglieri sempre siamo Béjart, il segretario fa l'appello, grazie per favore, chiederei di entrare in Aula a tutti, compreso il Sindaco per favore pregiate per l'appello.
Prego, signor Segretario ah, cioè il Sindaco.
Prego, signor Segretario Zannelli Stefano.
Ra'zac Rosalia, assente bresciani, Mario.
Cangelli, Carla Livia.
Caputo Ferdinando, Caroleo, Maria assente, Casiraghi Monica.
Citrullo Luciano.
Col Ciro Giovanni Colombo, Antonio.
Della villa Fabio assente di Bari, Giuseppe, assente Ferrari, Laura che ha felice, Tiziana, Musilli, Alessandro.
Per la Villari Martina, assente Pellegrino, Leonardo, assente per Ecodaunia, assente Rocchi, Angelo assente, ronzino Carlo.
San Galletti Doriano Storniolo Giuditta.
Thesaurus, Gianfranca, Volpi Isidoro.
E Zannelli, Daniele grazie, la seduta è valida, grazie, signor Segretario Generale, prego, capogruppo Ferrari, credo che il rispetto della parola sì, grazie Presidente, allora, poiché non si evince in toto dall'articolo 49, comma 1, così come formulato non è esattamente è chiaro che se il fatto di per sé nell'utilizzo di bevande alcoliche crei pericolo, chiedo che venga emendato il punto sostituendo creando pericolo con ove creino pericolo, degrado, eccetera. Grazie,
Allora, scusatemi, procediamo in questa maniera discussione generale, poi si discuterà dell'emendamento e poi si va, quindi si vota l'emendamento e poi si va in dichiarazione di voto, quindi, se siete d'accordo, adesso apro la discussione generale, prego chi si prenota è prenotato il consigliere Colombo prego ne ha facoltà sì no e.
No, intervengo, però preferivo magari scusate, preferivo davvero parlerò magari il primo a qualche rappresentante dell'opposizione.
Allora intervengo perfetto, va be'allora Consigliere presiede, lei non dà la parola la do io la parola prego.
Prego, grazie per la parola, grazie Presidente, per avermi ricordato la gerarchia e la gerarchia, per avere il piacere che la ricorda anche questo Regolamento, forse un po' secondo me in maniera stucchevole, perché vorrei non più trovare nessun tipo di regolamento che voglia ricordare almeno a me ma credo a tutti i Consiglieri che in ogni caso si applicano le leggi dello Stato, i decreti-legge decreti legislativi perché,
Non può pensare nemmeno un regolamento di Polizia locale di prevalere su una norma dello Stato che fosse con esso in contrasto, per quanto anche il Regolamento di Polizia locale potesse eventualmente introdurre una disciplina speciale in un'apposita materia è sempre una fonte normativa che nella gerarchia si colloca su un piano inferiore e dico meno male rispetto a una qualunque legge dello Stato da una qualunque maggioranza politica approvata.
Ora è al netto di questa considerazione, su cui poi dovrò tornare per la verità, perché c'è un punto di questa proposta di modifica del Regolamento che deve essere assolutamente, secondo me, rivisto.
Facendo una considerazione più di carattere generale. Allora, quindi, guardando un po' al merito e non soltanto la tecnica normativa, su cui però dovrò appunto ritornare perché vedete colleghi, non si tratta di confondere un'Aula di Consiglio comunale in un'aula di tribunale però delle due l'1 o non si portano i regolamenti che sono fonti normative in Consiglio comunale ma siccome una delle pochissime competenze che il Consiglio comunale, ancora oltre che approvare il bilancio e le variazioni, eccetera, forse un momento di valutazione approfondita, Capogruppo citrullo che condivide con me la formazione giuridica comprenderà un momento di approfondimento, anche normativo. Va fatto allora.
Andiamo subito al dunque intanto anticipo che valuto favorevolmente la proposta di emendamento della Capogruppo Laura Ferrari, che ringrazio perché ha sottoposto anche alla mia attenzione un aspetto di questo regolamento che vogliamo approvare, che onestamente mi era sfuggito e che è molto importante, invece quindi io voterò a favore.
Della sua richiesta di emendamento e la ringrazio, allora andiamo all'articolo,
All'articolo 45, allora l'articolo 45, l'ultimo comma, sembrerebbe che sanzioni preveda la sanzione per la violazione di un qualunque comma precedente dello stesso articolo, fino a qui nulla quaestio, se non fosse che il primo comma dello stesso articolo prevede che debba essere sanzionato per esempio l'amministratore di condominio che diciamo non esibisca in modo,
Ben visibile la richiesta targhetta.
Benissimo sa la richiesta o di è prevista dalla norma targhetta. Adesso non sto a dire il dettaglio della targhetta, sennò parlo per 40 minuti. Non vado alla sostanza benissimo. Ora lo stesso articolo prevede al comma 1 ter che se invece la targhetta è illeggibile, lo stesso amministratore di condominio non è immediatamente sanzionato a 15 giorni di tempo per mettersi a posto. Allora io dico, scusatemi, c'è una disparità di trattamento irragionevole, perché se l'amministratore di condominio mette una targhetta leggibile semplicemente in maniera non troppo ben visibile, lo sanzioniamo senza dagli 15 giorni di tempo per mettersi a norma. Se invece un amministratore di condominio mette in modo ben visibile una targhetta, che peccato che è illeggibile, gli diamo 15 giorni di tempo per uniformarsi e allora io chiedo che ci sia coerenza nella risposta sanzionatoria. Ci sia equilibrio, ci sia ragionevolezza che non sono parametri che servono soltanto per come dire mettere al riparo da censure di illegittimità costituzionale delle norme di legge. Sono criteri che devono ispirare ogni intervento normativo. Quindi un regolamento di Polizia locale, secondo me necessita l'articolo 45 di o estendere i 15 giorni di tempo anche l'ipotesi del primo comma o togliere i 15 giorni di tempo che sono previsti soltanto per l'ipotesi di cui all'articolo 45 1 ter tutto chiaro, penso di sì, quindi.
Chiedo praticamente sarebbe un emendamento, è un po' complesso, però voglio dire facciamolo, quindi mi scusi, lei presenta un emendamento, sì, è un emendamento di facile realizzazione. Si tratta di estendere, per esempio, i 15 giorni di tempo previsti e nell'articolo 1, il comma 1 ter, anche per l'ipotesi del primo comma, cioè che l'amministratore mette la targhetta in modo non ben visibile. Diamogli 15 giorni di tempo, permettono in maniera ben visibile, insomma, per evitare la sanzione, perché oggi la sanzione la evita. Chi l'amministratore di condominio mettesse, viene approvata la modifica, mettesse la targhetta, illeggibile, anche ben visibile, ma illeggibile, avrebbe 15 giorni di tempo permetterne una che invece fosse leggibile. Allora io dico, diamo i 15 giorni di tempo il segretario generale e penso che sarà in grado, ovviamente, di adeguare, diciamo, la risposta sanzionatoria con la possibilità del ravvedimento di 15 giorni anche al primo comma per una parità di trattamento.
O se non di togliere quella dell'1 bis dell'1 ter e non dare 15 giorni nemmeno all'amministratore nel caso in cui decida il Consiglio comunale, io propongo una soluzione o l'altra però coerenza della risposta sanzionatoria, ora chiuso questo articolo 45, andiamo al mi scusi Consigliere per cui la proposta al di là che sia l'1 o l'altra non è che non mettere la targa ma che non la mette in maniera ben visibile per cui okay una parte del comma grazie.
Intanto per la giusta puntualizzazione, ora andiamo invece al al punto secondo me nevralgico.
Nevralgico.
Eh, sì, ce n'è uno ancora più nevralgico che il comma 9, il comma 9 dell'articolo 49, allora scusate un attimo prima ho detto che trovo stucchevole antipatico, che mi si ricordi, ma penso di interpretare la volontà di molti che le leggi dello Stato vengono prima del Regolamento benissimo, guai se non fosse così.
E quindi evitare tutti questi riferimenti, questi richiami, che sono pleonastici e sono nella nell'ordine delle cose, ma il comma 9 non può recitare scusate, non può ricitare per leggo testualmente, per quanto compatibili.
Pelle d'oca, per quanto compatibili trovano applicazione le disposizioni del decreto legge, cioè io stabilisco la compatibilità con il mio Regolamento di Polizia locale, no di un decreto legge e solo se compatibile il decreto con il mio Regolamento di Polizia locale lo applicherò. No, questo è inaccettabile. Quindi, finché richiamiamo quando è inutile farlo, ma come diceva giustamente una consigliera prima, informalmente, ma male non fa ma quando è inutile farlo il richiamo alla gerarchia delle fonti e va bene, ma quando si ribalta l'ordine della gerarchia delle fonti e qua viene ribaltato, collega Barbarisi, converrà con me no, viene ribaltato l'ordine della gerarchia delle fonti. Io non posso accettare di votare un regolamento dove c'è un una, una inversione della gerarchia dei principi di gerarchia delle fonti. Quindi lei sta proponendo un terzo, quindi no, e quindi quelli qui quindi non è per quanto comparare, cancellare, si trovano applicazione per quanto compatibili con il decreto si applica il regolamento, quindi va invertito.
Va invertito quindi non che si applica il decreto se compatibile col Regolamento, ma si applica il presente Regolamento se è compatibile col decreto chiuso.
O se no si toglie incompatibile, si applica direttamente il decreto.
No, però, se, se si vuole sottolineare la compatibilità e il decreto legge che costruisce intorno a sé la compatibilità, diciamo, di una di un regolamento, in questo caso è di un regolamento di Polizia locale, quindi questo è un intervento che anche il Segretario generale, certamente e anche per la sua formazione giuridica insomma comprenderà e sono sicuro che troverà la soluzione tecnica più appropriata.
Poi chiedo scusa però, siccome sono tutti elementi da porre in votazione, bisogna decidere il tipologie di emendamento o l'inversione o l'eliminazione stesso discorso sull'altra parte di prima, cioè.
Non so.
Niente che trovano applicazione le disposizioni del decreto e, ove compatibile, il presente regolamento va bene, grazie, questo è finito, sì, sì.
Però volevo finire allora un attimo, ho quasi finito quanto tempo ho Presidente, perché i tempi sono raddoppiati anche per me quanto no, quanto tempo ancora o.
Okay.
Allora, capogruppo volpe, capogruppo Volpe.
Io la ascolto sempre con venerazione e lei per tutta risposta, esce dall'Aula, allora benissimo, allora sì, allora il Capogruppo c'è Trullo, il Capogruppo del Gruppo di cui faccio parte, anche se, come indipendente, ha detto una cosa assolutamente giusta,
Nel suo precedente intervento e lo ringrazio per questo quando ha detto una cosa molto importante dice i regolamenti non sono una perdita di Che tempo per il Consiglio Comunale, io aggiungo.
Il Capogruppo sono una ormai delle poche competenze che le leggi dello Stato hanno lasciato il Consiglio comunale, al di là di questa considerazione, ma mi sorprende però che torniamo in Consiglio comunale a modificare ancora il Regolamento di Polizia locale, non è la prima volta che parliamo di modifiche del Regolamento di Polizia Locale ora ora io mi aspetto.
Sì, sì, io mi aspetterei, Presidente.
Ministro, mi aspetterei che in tempi brevi e faccio appello a tutti anche i componenti della costituita Commissione per la modifica del Regolamento e dello Statuto mi aspetterei che in tempi ragionevolmente brevi, benissimo in Consiglio comunale benissimo in Consiglio comunale a discutere eventuali modifiche e integrazioni del Regolamento del Consiglio comunale e dello Statuto del Consiglio comunale come partorite dalla Commissione che anche io ho votato. Anche io ho votato e francamente mi sento in grado imbarazzo ad aver prova approvato anche io, con il mio voto, con la mia, con una delibera, un organo che ancora oggi non non sta lavorando.
Qui in così, però, non vorrei ripetere quello che ho detto l'altra sera a capopopolo, per sia sia sul punto,
Grazie, prego, perché non c'entra niente adesso, discutere in un regolamento di polizia urbana e il discorso della Commissione dello Statuto grazie.
Quindi, avviandomi invece adesso la confusione, va benissimo normare un Regolamento se ci sono dei mo delle lacune o se c'è la necessità di adeguarlo alle norme dello Stato, però ecco direi.
Di non sopravvalutare l'importanza, insomma, ecco, è uno strumento che va bene, serve alla città, è un Regolamento, bene fa, il Consiglio comunale ad approvarlo presenta anche degli elementi, secondo me buoni anche con la richiesta di emendamento che ha fatto la consigliera Capogruppo Laura Laura Ferrari e niente.
Non posso anticipare il mio voto perché è una competenza del Capogruppo, discutiamo, concentrerò il mio intervento alla fase di discussione degli emendamenti ci tengo solo a precisare, siccome lei ha detto una cosa inesatta è la prima volta che viene in Consiglio comunale una una modifica al Regolamento di Polizia urbana ma noi abbiamo modificato la pronuncia di polizia del Corpo di Polizia prima questa è la prima,
Era questo e la ringrazio per la precisazione che il Sindaco di passeggeri, dopo la discussione generale, metteremo in votazione gli emendamenti la ringrazio per la precisazione, il Segretario ha preso nota adesso do la parola al Capogruppo ronzino, prego, ne ha facoltà,
Grazie Presidente buonasera a tutti i presenti e i cittadini che ci seguono da casa va beh, anch'io voterò a favore per quanto riguarda l'emendamento presentata dal Capogruppo Ferrari, a questo punto chiedo altri cinque minuti di sospensione per gli emendamenti presentati dal consigliere Colombo.
Colombo.
Le chiede altri circuiti, lo sforzo che hanno fatto delle richieste d'accordo consentito.
Per favore, Consiglieri, sentiamo e ripetiamo, segretario, fa l'appello per riprendere il Consiglio comunale.
Come si diceva un tempo, la dichiarazione cinese.
Per cortesia, se prendiamo posto e rivolgiamo segretario fa l'appello grazie.
Prego, signor Segretario, proceda con l'appello, grazie.
Grazie, Danieli Stefano.
Breisach, Rosalia, assente bresciani, Mario.
Cangelli, Carla Livia.
Caputo Ferdinando.
Caroleo Maria assente Casiraghi Monica.
Citrullo Luciano.
Col Ciro Giovanni.
Colombo Antonio.
Della vela Fabio assente di Bari, Giuseppe, assente Ferrari, Laura.
La felice Tiziana Mursili Alessandro.
Per la Villari Martina, assente Pellegrino, Leonardo, assente per Ecodaunia, assente Rocchi, Angelo assente, ronzino, Carlo Sangalli, atti Doriano.
Sturniolo, Giuditta.
Thesaurus, Gianfranca, Volpi Isidoro.
Zanelli, Daniele grazie, la seduta è valida, grazie del signor Segretario, se qualcuno ci vuole illuminare d'immenso come ieri sera che parla ci è stata chiesta la sospensione, vorremmo capire cosa si è deciso grazie.
No, noi noi del diurno Ungaretti che lo abbiamo studiato, però io ho fatto il costo di recupero Los, erano, studiato, prego.
Prego capogruppo, Bronzino, sì, prego.
Grazie Presidente, allora, per quanto riguarda gli emendamenti proposti dal consigliere Colombo, abbiamo ridotto gli emendamenti per correggere alcune incongruenze, allora, per quanto riguarda il comma 9, articolo 49, si concernono le parole, per quanto compatibili.
Okay.
No, dico allora scusi ronzino, mi fa notare, il Segretario deve farlo il proponente, perché è lui che lo propone.
E il proponente che fa questa o questa, per cui Colombo e lei perché l'ha proposto lei quindi il proponente fa la dichiarazione mi scusi che può, bronzeo, prego infatti io aspettavo che no, ho capito lei a chi ha chiesto più dopo le dichiarazioni come mai il proponente prego Colombo,
Di un'approfondita riunioni di maggioranza e mi sono persuaso che non vada opportunamente fatta una richiesta di emendamento che originariamente lo propenso a fare è quella relativa all'articolo 45, se non erro perché mi sono stati dati dei chiarimenti su una diversa interpretazione possibile e quindi almeno in questa fase non insisto per formalizzare un emendamento in questo senso mentre con il consenso già anche raccolto da questo punto di vista ma sarà poi formalizzato dei colleghi di maggioranza, insisto e formalizzo la proposta di emendamento relativa al comma 9 dell'articolo 49 bis,
Prevedendo che venga diversamente intervenire, prego, Segretario scusi, ma 49 e 49 bis.
49.
Petto a questo comma, invece, l'emendamento dovrebbe cessi, si presenta formalmente e si prevede che il testo venga così sostituito, togliendo dalla proposta attuale l'espressione, per quanto compatibili.
E lasciando tutto il resto della stessa disposizione.
Va bene, grazie, continuiamo nella nostra discussione generale, prego chi chiede la parola.
No, ho detto che facciamo la discussione generale e poi gli emendamenti verranno discussi dopo discussione generale e poi ci sarà la votazione, l'abbiamo detto all'inizio, generalmente si fa così, quindi continuiamo della giallo, continuiamo nella discussione generale, prego, capogruppo tesoro ne ha una facoltà, allora io volevo intervenire così come sono intervenuti anche gli altri, sulla questione dell'emendamento mi ero prenotata prima, ero subito dopo ronzino e quindi vorrei fare l'appunto allora io ho ascoltato le motivazioni, ci sono andata anch'io dall'altra parte visto che hanno invitato anche le opposizioni e invece ritengo che il comma 1 così come era formulato era perfetto.
Pertanto Fratelli, capogruppo Di Salvo legittima protesta dicendo io la inviterei a fare questa discussione quando parliamo degli emendamenti, perché adesso c'è discussione generale dopo apriamo la discussione sugli emendamenti, che se si fa però no no no, no, lui qua e nella discussione generale e lui ha proposto di fare degli emendamenti sono stati raccolti, adesso andiamo avanti in discussione generale, dopodiché apriamo il dibattito sugli emendamenti che saranno formalizzati, Segretario, ha già preso nota e discutiamo sugli emendamenti, quindi io la ringrazio per il suo intervento, che era corretto, però non ora, perché siamo in discussione generale. Prego la parola al Capogruppo ronzino, ne ha facoltà. Grazie Presidente.
Allora, stasera andiamo ad approvare alcune modifiche al Regolamento della Polizia urbana e ringrazio l'assessore Del Corno, il comandante scopro, Pepe, redatto il nuovo regolamento. Le modifiche introdotte si concentrano su sette articoli. Sono tutti molto importanti, però mi voglio soffermare su quello che considero di maggiore rilevanza nel prevenire e reprimere comportamenti che possono compromettere la sicurezza e la quiete pubblica. Parliamo appunto dell'articolo 49 e 49 bis. Sembra che riguardano le misure di contrasto all'uso all'uso di sostanze stupefacenti e la limitazione alle vendite, la somministrazione di alimenti e bevande, come già anticipato in Commissione, e parliamo di un intervento strutturale che dà la possibilità agli agenti della Polizia locale un'azione più efficace, specialmente in quelle aree soggette a fenomeni di di di di bivacco da compromettere la serenità degli abitanti della zona. Queste modifiche vanno nella giusta direzione e una risposta da parte di questa Amministrazione alle richieste, alle richieste e alle preoccupazioni dei nostri cittadini sicuramente si può e si deve fare di più per quanto riguarda.
Maggiore presenza sul territorio, perché ricordiamo che le segnalazioni da parte dei cittadini e arrivano sempre dopo la mezzanotte, dove si concentrano i problemi maggiori fino alle prime ore del mattino, chiudo, Presidente, ricordando che la sicurezza è un diritto fondamentale e un dovere di ogni amministrazione, grazie grazie, Capogruppo ronzino, altri che si iscrivono a parlare,
Se non c'è nessuno, ha la parola che ho poco tesoro proprio una facoltà, allora, come dicevo prima, e come ha appena anche accennato un Capogruppo ronzino, questo regolamento.
Ha una parte molto importante al suo interno ed è proprio l'articolo 49 e così come è stato formulato, fatta eccezione per il comma 9 che ha fatto un po' di, diciamo così, di pasticci, perché sembra che vi è l'anno, la norma faccia riferimento al Regolamento e non viceversa. Per il resto, invece, è formulato in maniera molto chiara e potrebbe. Non dico che sia la soluzione ottimale, ma potrebbe sicuramente contenere quel fenomeno che stiamo vivendo in questi ultimi anni, ovvero quello del consumo di bevande alcoliche e soprattutto nelle aree pubbliche, nei parchi. Quindi va benissimo la formulazione di questo di questi artisti, questi due articoli, proprio perché è la città, una città come Cologno Monzese non può essere ostaggio di, diciamo così e non voglio dire di cattive abitudini ma comunque di abitudini DIS di di etnie non italiane, che fanno uso della cosa pubblica come se fosse privata, quindi bivaccano né parchi, fanno grigliate, bevono, eccetera. Pertanto ritengo appunto che il Regolamento vada proprio in questa direzione, in quella di contenere questi fenomeni, di far capire che ci sono delle leggi che devono essere rispettate se non vengono rispettate, saranno sanzionati e per questo motivo va bene così ben venga. Questo regolamento.
Vice capogruppo, tesoro, altri.
Allora, se non c'è nessuno che riprendiamo la discussione generale, passiamo invece al discorso degli emendamenti prima di passare alla dichiarazione del voto e poi al voto, quindi incomincia darei la parola alla Capogruppo Ferrari che la formalizza.
Esattamente grazie, prego Ferrari.
Sì, grazie Presidente.
Allora a sostituire all'articolo 49, comma 1, sostituire creando pericolo con ove dovessero creare.
Pericolo, degrado, eccetera.
Basso ciò solo su questo problema che, se si permette Colombo, prego.
Ma, Presidente, io ho già formalizzato l'emendamento, volevamo in discussione, adesso lei ha fatto un rossa, dobbiamo formalizzarlo e quindi la invito a ripeterlo, perché so che dopo denota va bene, allora propongo di.
Prego, scusi, non sono intervenuto, ma diciamo da Regolamento il richiamo al Regolamento, allora al primo emendamento io penso che lei è.
Eh no, va messo in votazione, voglio perché ci sono posizioni, sì, sì, no, ma certo io stiamo raccogliendo, il Segretario sta attuando dopodiché metto in votazione il primo emendamento è il secondo non l'avevo capito, certo, cioè tra o che possiamo raccogliere il Segretario sta formalizzando in maniera corretta quello che poi verrà posta in votazione, no, prego, prego,
Non c'è nessun problema, ma penso che li abbiamo chiariti, prego, cromo, allora propongo di.
Eliminare dal comma 9 dell'articolo 49 l'espressione, per quanto compatibili mantenendo invariato il resto della proposta di modifica del regolamento dello stesso comma e quindi il resto del comma 9 dell'articolo 49. Lasciarlo indecente c'è solo questo bassi, ho spiegato che vogliono alle quali ho capito diciamo adesso sì, abbiamo inteso bene. Detto questo, allora metto.
MEF, mettiamo in discussione l'emendamento della capogruppo Ferrari, chi vuole intervenire, prego.
Prego consigliere Colombo allora.
Presidente, la ringrazio, come dicevo prima nel mio precedente intervento, visto che si deve ancora discutere l'emendamento, ribadisco la mia più ampia favorevole posizione rispetto all'accoglimento di questo emendamento, perché perché il tenore letterale della proposta di modifica del Regolamento, nella parte che forma oggetto di questo emendamento,
Lascia intendere che la situazione di pericolo, ossia diciamo in re ipsa, cioè sia una conseguenza necessaria dell'assunzione di beve di bevande alcoliche e siccome culturalmente il centrosinistra non la pensa così, oltre a essere un argomento giuridico, è un argomento politico culturale, è quello che mi vede assolutamente d'accordo con l'accoglimento. Io, Presidente, chiedo di non ridere quando io sto parlando grazie, eh eh no. E allora di guardare chi sta parlando, non di parlare col Sindaco quando io intervengo, ecco allora io le sto dicendo nel mio intervento che ci sono ragioni profondamente culturali per modificare il dato letterale di questa disposizione nel senso proposto dalla Capogruppo Laura Ferrari, che, ribadisco, ringrazio grazie ai voti a favore. Grazie altri interventi sull'emendamento della capogruppo Ferrari.
Prego, Capogruppo, tesoro, in una Facoltà, come dicevo prima, invece, secondo me il comma 1, così come era formulato, era perfetto e non dovrebbe essere toccato proprio perché.
Appunto, il consumo di bevande alcoliche sappiamo benissimo che causa pericolo.
A Cologno causa degrado e soprattutto nei confronti del decoro urbano, ma dei dei parchi e in qualunque parte.
E noi vediamo bottiglie buttate a terra, eccetera.
Oltre a disturbare i cittadini, che invece vorrebbero riposarsi, dormire o comunque stare tranquilli, pertanto, per quello che riguarda Fratelli d'Italia, l'emendamento non de non sarà approvato e il comma 1 dovrebbe restare così com'è.
Grazie capogruppo, tesoro, oltre.
Se non c'è nessuno, allora pongo in votazione ah Ferrari, Laura prego, grazie, Presidente Capogruppo, Tesauro, è proprio questa correlazione di utilizzo di bevande uguale pericolo che mi ha spinto a presentare emendamento l'emendamento soltanto semplicemente per precisare questo è un'altra cosa che ho sentito prima non è altresì strettamente correlato all'utilizzo del alcolico Elek, dell'etnia che ne fa uso.
Grazie.
Allora, se non c'è nessun altro iscritto a parlare, pongo in votazione l'emendamento della capogruppo Ferrari, segretario, ripetiamolo, per favore.
Si sostituiscono le parole da creando, ah, ove dovessero creare, va bene, votiamo.
Ora, 14 favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto, l'emendamento viene approvato, adesso passiamo.
No, 14 favorevoli.
Adesso passiamo alla discussione dell'emendamento proposto dal consigliere Colombo prego chi si vuole iscrivere a parlare.
Se non c'è nessuno allora, Segretario ah no Capogruppo, tesoro, prego.
Visto che nessuno parla allora, l'emendamento proposto dal consigliere Colombo mi trova perfettamente d'accordo, proprio perché la formulazione così com'era, fatta e lasciava, diciamo così, lasciava intendere che è la norma generale dovesse.
È sottintendere o comunque adeguarsi al nostro Regolamento, e invece è il contrario, quindi trovo giusto fare questa modifica,
Grazie, dovevo Pozzolo altri.
Allora, se non c'è nessun altro iscritto a parlare, pongo in votazione l'emendamento proposto dal consigliere Colombo prego, Segretario.
Si eliminano le prime tre parole del comma 9, per quanto compatibili.
Votiamo.
Quindi, l'esito del voto 15 favorevoli, 2 astenuti, l'emendamento passa ora apro, la discussione sulla dichiarazione di voto della proposta dell'ordine del giorno ha scritto dal Consiglio comunale, prego chi si iscrive a parlare.
Cioè su tutto il Regolamento, cioè il sul regolamento emendato chiaramente la parola al Capogruppo ronzino, prego consigliera, ne ha facoltà. Grazie Presidente. Allora queste modifiche, come ha già detto, complessive del Regolamento di Polizia urbana, in modo particolare l'articolo 49 49 e 49 bis seguono le nostre linee programmatiche, che questa Amministrazione si è impegnata fin de fin dall'inizio del mandato. È sicuramente un provvedimento di buonsenso. Già molti interventi sono stati apprezzati dagli stessi cittadini e da una parte dell'opposizione con una maggiore presenza sul nostro territorio. Non ho dubbi su buon lavoro portato avanti dall'assessore di riferimento del comandante scopra. Il nostro giudizio come Movimento 5 Stelle non può essere che favorevole. Grazie situazione raggruppano in giro la parola al Capogruppo citrullo. Prego, ne ha facoltà.
Sì, solo per dire che il Partito Democratico è favorevole, quindi voterà il punto all'ordine del giorno.
In quanto riteniamo che si debba dare lo strumento normativo a i nostri operatori della polizia locale per intervenire in certe situazioni di effettiva difficoltà in molti casi di degrado e fare in modo che ci sia un rispetto generalizzato e sanzionato della per quanto riguarda atti contro la cosa pubblica e io mi permetto anche di di di fare un richiamo da Presidente della della Commissione Quarta rispetto alla all'auspicio che,
In altre occasioni.
Il, il testo regolamentare possa essere affrontato e diciamo approfondito nelle dinamiche anche modificative o emendative.
In quella sede e non arrivare, come abbiamo fatto questa sera, ad prolungare oltremodo un Consiglio comunale per dei restyling in molti casi normativi o in molti casi non fortemente caratterizzante, impattanti, e prolungando quindi oltremodo Lane la seduta,
Quindi riconfermo il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico. Grazie grazie Capogruppo, la parola al Capogruppo Volpe, prego, ne ha facoltà, grazie, come avrà notato, non mi sono espresso, non ho partecipato ai lavori dei colleghi, eccetera.
Mi fa piacere che il Capogruppo del maggior partito diciamo presenti in quest'Aula. Naturalmente sollecita la maggioranza quando ci sono qualunque punto, ma sui regolamenti evidentemente a fare un'azione, diciamo prima e non dopo, ma questo perché voglio dire senza alcuna, diciamo strumentalità, perché credo che questo è in modo anche se il luogo solenne e questo è quanto e quando e quando da questa e quando da questa parte noi diciamo sempre, ripetiamo che.
Diciamo Masai e il fatto che sia stato fatto l'istruttoria, eccetera, e io continuo a dire che questo è il luogo, quindi questa sera è un esempio, però naturalmente sarebbe meglio auspicabile. Io ho mantenuto una linea di astensione sia sugli emendamenti e quindi la confermo anche su tutto il pacchetto, ritenendo che oggettivamente è così, come ho detto in Commissione, all'assessore Del Corno che effettivamente diciamo alcune.
Diciamo, questo Regolamento va verso, diciamo, non in modo stringente, ma occorre naturalmente.
Come direbbe qualcuno che studia il latino UBI società Silvius, è giusto che ci siano delle regole e che qui naturalmente si possano, diciamo applicare e come deterrente, eccetera sarà difficile, perché poi voglio dire,
Sappiamo, voglio dire che dà la composite, come dire il, il mondo presente nella nostra città e un mondo, diciamo, variopinto, e quindi ci sono situazioni da tutte le, non solo, voglio dire, parlo degli stranieri e parlo anche di tutti i giovani stranieri italiani cioè soprattutto i fine settimana ed è un problema è un problema serio,
Penso anche però il, l'Assessore,
Del Corno, ah, si è focalizzato soltanto così come ha fatto in Commissione sull'articolo 49, susseguenti, eccetera. Ecco, io vorrei solo sottolineare e ricordare che negli articoli che non sono citati, l'articolo 26, eccetera, recita modalità di raccolta, obbligo di conferimento separato dei rifiuti urbani e questa è una materia che dovremo comunque affrontare qui. Ci naturalmente sono le cose che si devono fare, che che si fanno, si devono fare, eccetera. Ecco il sollecito, l'assessore e il Presidente della Commissione, eccetera, con quel con il report che arriverà su quello che è stato fatto, il che detto ieri sera e soprattutto sollecito anche, evidentemente sulle altre materie tipo, il compostaggio, eccetera. Veniamo qui che ne vogliamo discutere finalmente in Commissione e poi naturalmente portare. Insomma, vorremmo partecipare. Ecco d'accordo con il nostro pensiero.
Grazie Capogruppo golpe, altri che chiedono la parola.
Prego la parola al facente funzioni stasera territoriale di Capogruppo prego, grazie Presidente brevemente, perché non vorrei appunto ripetermi rispetto ad alcune.
Diciamo.
AIA rispetto agli interventi precedenti, però anche noi.
Il nostro gruppo chiaramente.
Accoglie favorevolmente questi tipi di variazioni al regolamento,
Chiaramente c'è in quest'diciamo nei calcoli negli ultimi anni, non è una cosa nuova, ma se effettivamente un problema di non tanto di magari di sicurezza, ma quanto di degrado quanto di disturbi di quiete pubblica, quindi sappiamo il tipo di problematica che ci troviamo ad affrontare principalmente nei parchi cittadini ci è principalmente durante i periodi estivi non più tardi di ieri sera abbiamo finito il Consiglio comunale, sono andato a casa e finestre aperte,
Eh no e non ha dormito, non solo per il caldo, ma per ora, ma per un'altra serie di motivi detto questo,
Sicuramente questa è questi va con questa variazione al Regolamento vanno in quella direzione, cioè nel dare comunque più strumenti possibili alla nostra Polizia locale per tentare di intervenire per tentare di come posso dire di minimizzare questi tipi di problematiche.
Detto questo, vorrei dire che effettivamente fosse scappata una parola di troppo. La al capogruppo Tesauro, prima quando ho parlato di etnie straniere che creano problemi, io non penso che sia un problema di etnia, io penso che sia un problema di disturbo, di quiete pubblica,
Quindi diciamo che forse la dobbiamo focalizzare l'attenzione sul problema e che appunto è questo e anche sul fatto che il problema non è l'assunzione e la la sola assunzione di di bevande alcoliche e il problema è quello che succede e vi assicuro che molte volte succede anche quando non i problemi di chiudere di quiete pubblica e disturbo di.
O di poco decoro avvengono anche quando non si fanno a non si assumono sostanze o non si deve a alcol, per cui focalizziamoci sul problema. Sono convinto che questo tipo di variazioni sul sul Regolamento possano aiutare la nostra Polizia locale. Quindi siamo favorevoli. Come Gruppo chiaramente voteremo favorevole. Grazie consigliere, Zanelli la parola. La capogruppo Ferrari, prego, ne ha facoltà. Sì, grazie Presidente, semplicemente per dire che il Regolamento di Polizia urbana che andiamo ad approvare diventa effettivamente uno strumento operativo a garanzia. Hanno maggior garanzia della sicurezza di tutti i cittadini e ringrazio comunque l'assessore Del Corno e il dottor spopola per il lavoro svolto. Grazie e o anticipo direttamente la dichiarazione di voto, che sarà sicuramente favorevole.
Grazie capogruppo Ferrari, la parola al Sindaco che l'ha chiesto sì, no, volevo soltanto anch'io, diciamo in chiusura, insomma dei dei dei lavori su questo regolamento.
Ricordare che, appunto, l'importanza di tenere sempre aggiornati i regolamenti, come tra l'altro, è stato molto ben detto dal capogruppo citrullo nel nel punto precedente, il regolamento precedente ha proprio questo significato, quello che è stato detto da molti di voi, cioè offrire uno strumento aggiornato per cercare di chiaramente operare nel migliore dei modi. E per questo che mi sento, al di là del voto, al di là delle scelte legittime di ognuno, di ringraziare quanti hanno lavorato i consiglieri comunali.
Perché comunque, insomma, è importante questa sera arrivare a portare a casa questo risultato. Grazie.
Beh.
A questo punto credo che sia giusto mettere in votazione il punto, quindi votiamo.
Allora 14 favorevoli, 3 astenuti, il punto passa, votiamo per la immediata eseguibilità, grazie.
Anche per la immediata eseguibilità 14 favorevoli, 3 astenuti, do lettura adesso del punto numero 8, iscritto all'ordine del giorno ad oggetto Mozione presentata dai consiglieri comunali, Tesauro di Bari Pellegrino per l'intitolazione di una via cittadina alla memoria di Sergio Ramelli, cedo la parola pertanto alla capogruppo Tresauro per l'illustrazione della mozione prego capogruppo,
Grazie.
Premesso che gli anni 70, i cosiddetti anni di piombo sono una delle pagine più tristi della nostra storia, patria.
In Italia e in particolare a Milano, imperversava un'assurda e cruenta guerra civile, soprattutto tra i giovani e nelle scuole. La tragica vicenda di Sergio Ramelli, così come quella di altri ragazzi politicamente schierati, sia a destra sia a sinistra, è l'emblema di un periodo buio e crudele che ha visto tanti giovani morire solo perché spinti da nobili ideali, anche se divisivi a cui credevano sinceramente è fortemente il 29 aprile 1975 moriva in un letto di ospedale dopo 47 giorni di agonia. Sergio Ramelli, un giovane di 18 anni che il 13 marzo dello stesso anno era stato aggredito da un commando di Avanguardia operaia a colpi di chiave inglese mentre rientrava a casa.
Sergio Ramelli, un ragazzo come tanti altri chi viveva i suoi 18 anni tra lo studio, l'oratorio e l'impegno politico fu vittima innocente della follia di un gruppo politico avversario frequentava l'istituto tecnico Molinari di Milano, quando fu etichettato con il marchio di fascista, solo per aver composto un tema in cui condannava l'operato dalle Brigate rosse.
Fu così che Sergio dovette subire un processo popolare nella sua scuola, fu più volte aggredito e infine si trova costretto a cambiare istituto e subì l'ostracismo di molti professori e studenti cosiddetti democratici, i suoi assassini sono stati condannati dopo oltre 10 anni dalla sua scomparsa,
Considerato che la storia di Sergio Ramelli, raccontata anche da libri, documentari ed è emblematica perché nell'ambito della violenza politica degli anni 70, essa rappresenta uno degli omicidi più violenti per la sua feroce ed correttezza messa in atto da persone. Peraltro, studenti di Medicina che hanno agito per motivi puramente ideologici, spinti da fanatismo omicida, considerato che la nostra città meritoriamente promuove iniziative finalizzate ad aiutare a tutelare le diverse realtà culturali, politiche e religiose presenti, sensibilizzando l'opinione pubblica sulla libertà di espressione, il rispetto dell'altro e la libera manifestazione delle proprie idee, la memoria di Sergio Ramelli e già nella toponomastica di molte città, compresa Milano, e li hanno ufficialmente, è dedicato vie, piazze e giardini. Si impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare l'iter necessario per l'intitolazione di una via o strada o largo piazza giardino dalla nostra città alla memoria di Sergio Ramelli a partecipare, e questo è già decaduto per questo che volevo che fosse discusso nell'ultimo Consiglio comunale di aprile. Chiedevo che è appunto il nostro Sindaco partecipasse con la fascia tricolore alla cerimonia annuale. Ricordo di Ramelli che, appunto quest'anno ha celebrato il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa che è stata celebrata, è stata effettuata il 29 aprile ai Giannini, Sergio Ramelli, alla presenza anche del sindaco Sala in via Bronzino a Milano. Grazie,
Grazie capogruppo, dichiaro aperta la discussione sulla mozione presentata dal Capogruppo del proprio territorio, il problema che si iscrive a parlare.
Prego, capogruppo felice.
Grazie Presidente, volevo dire due cose sulla mozione di Sergio Ramelli venne leggere.
La circolare numero 82 2023 del Ministero dell'interno disciplina. L'attribuzione delle denominazioni a strade o piazze pubbliche e richiamando la legge numero 1.228 del 1954 attribuisce ai Comuni la competenza sulle indicazioni dell'onomastica stradale. La mozione presentata dal Gruppo Fratelli d'Italia propone di intestare una via. Sergio Ramelli, uno studente milanese militante del Fronte della Gioventù, vigliaccamente aggredito e massacrato con chiave inglese vicino alla sua abitazione da otto militanti di Avanguardia Operaia, un crimine orrendo commesso a Milano nel 1975 durante gli anni di piombo, gli assassini Marco Costa, Giuseppe Ferrari, Bravo, Claudio Colosio, Antonio Belpiede, Brunella, Colombelli, Franco Castello, Castelli, Claudio scarsa e Luigi montagna Montinari sono stati identificati e processati, furono riconosciuti colpevoli di omicidio volontario al termine di un processo durato dal 1987 al 1990, mentre Ramelli era ancora in coma a Milano seguirono altre aggressioni e scontri tra gruppi di destra e di sinistra, il 16 aprile dello stesso anno un gruppo di estremisti di sinistra aggrediti, tre giovani che stavano effettuando un volantinaggio. Antonio Braggion, iscritto. All'avanguardia nazionale, sparò contro gli aggressori con una pistola detenuta illegalmente, uccidendo con un colpo alla schiena allo studente. Claudio Varalli. I morti per atti di terrorismo ad opera delle Brigate rosse sono state 180 11 magistrati, 59 civili, 110 delle forze dell'ordine e Forze armate, 47 giovani sono stati uccisi per atti di violenza o scontro politico, 26 giovani di sinistra sono stati assassinati da militanti di destra e 21 i morti di destra uccisi da militanti di sinistra.
Un periodo storico drammatico che ha segnato la vita di tanti giovani, che meriterebbe di essere ricordato da tutte le forze politiche come monito contro le ideologie che hanno avvelenato la politica di quel tempo.
Per intestare di una via ad un cittadino, è necessario elencare quali sono le opere che hanno dato lustro alla collettività, il contributo che le sue opere hanno contribuito a migliorare la qualità della vita o quando, con il sacrificio della propria vita, ha rappresentato un modello da imitare e da ricordare ai posteri, si può accedere alle intenzioni di una via attraverso la generalità del giudizio o la territorialità, la generalità e riferito al merito riconosciuto erga omnes. Salvatore Quasimodo Nobel per la letteratura nel 1959, considerato da tutti uno dei più grandi poeti del 900 e meritevole di intestazioni delle vie in tutte le città italiane, la territorialità consente a Salvatore Quasimodo di avere intestata una via nella bellissima Monica il suo paese natio, che tra i lustro, dal fatto di aver dato i natali ad un personaggio così importante, Berlinguer Cossiga per territorialità, hanno avuto intestata una via Sassari per il criterio della generalità, hanno avuto Berlinguer in diverse città Cologno Monzese gli è intestato un parco comunale mentre Cossiga è riuscita ad avere intestata una via. Grazie Sgarbi assunte nel viterbese. Il tempo renderà giustizia ad altri personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese come Craxi, che ha avuto intestato finora 30 vie e Berlusconi che, in attesa che trascorrono i 10 anni dalla morte, per quanto riguarda l'intestazione di una via a Sergio Ramelli, seguendo il criterio della territorialità,
Andrebbe ha posto una lapide nel luogo in cui è stato consumato il vile omicidio, come monito alle generazioni future, affinché la violenza venga ripudiata da tutte le forze politiche secondo il criterio della generalità. Non essendo stato un uomo di caratura nazionale, né sul piano culturale né politico, né un personaggio che ha dato con le sue opere lustro e benefici alla collettività non rientra nella casistica per intero intestargli una via a Cologno Monzese e in tutte le città italiane tranne Milano,
Non ci sono le condizioni per intestare una via, il suo nome, perché prevale la necessità di ricordare il dolore collettivo che l'evento tragico ha scosso le coscienze di tutto il Paese e in questo caso si intesta una via non ad un solo margine di un evento storico ma il nome stesso dell'evento che ha determinato la morte di più persone, così come ha fatto il Comune di Sesto San Giovanni che ha voluto intestare una via alle Fosse Ardeatine, Aldo Moro e la sua scorta hanno subito un massacro per mezzo delle Brigate rosse, ma le vie sono state intestate solo ad Aldo Moro e non ai nominativi della scorta. A Colonia c'è la piazza Aldo Moro perché il criterio di generalità valeva solo per Aldo Moro, in quanto statista. Presidente del Consiglio, un uomo che ha scritto pagine di storia, patria.
Così come si è argomentato, si è voluto motivare il diniego da parte di Forza Italia con metodo e con rispetto nei confronti di coloro che hanno con affetto ha avanzato la proposta di intestare la via al giovane Ramelli, grazie,
Grazie capogruppo della fiducia, volevo rammentarle che l'aeroporto, non solo su Berlusconi, do la parola a Kabul Bronzino capo proprio.
Grazie Presidente.
Al Capogruppo, nel suo intervento, ha detto che Berlusconi non è stato inserito nulla perché sono passati 10 anni, volevo rammentarle che invece è stato intitolato l'aeroporto della Malpensa dalla Malpensa, prego.
Consigliere San Garetti, prego, ne fa così.
Ah no, scusi eh, sì, stavo guardando, è una mia quando si possa iniziare la parola al Capogruppo ronzino. Carlo grazie, Presidente. Come MoVimento 5 Stelle non abbiamo dubbi a riconoscere che Sergio Ramelli fu vittima di un omicidio brutale a soli 18 anni da parte di militanti di Avanguardia di Avanguardia Operaia. Ma questo non significa che deve essere strumentalizzata per motivi politici con la richiesta di intitolare una via cittadina, Ramelli è un pericoloso processo di rivalutazione del fascismo e della sua cultura politica. Parliamo degli anni della strategia della tensione, iniziati nei primi anni 61, scontro sociale e politico, forte della violenza politica che culminò con numerosi omicidi compiuti da fazioni politiche opposte. Ricordo alcuni dei tanti ragazzi di sinistra assassinato in quegli anni e, nello stesso periodo, di Ramelli i barbari assassini di Claudio Varalli Giannino Zibecchi, Roberto, mi scusi, Roberto Scialabba, Alberto Brasili, studente accoltellate insieme alla fidanzata da un gruppo di neofascisti in via Mascagni, zona San Babila a Milano il 28 maggio 1975, ricordo che San Babila in quegli anni e non ritrovo di militanti extraparlamentari di estrema destra fino ad arrivare a quelli più noti. Fausto e Iaio che aspettano ancora giustizia come Movimento 5 Stelle non crediamo sia utile portare come esempio uno dei tanti omicidi in quegli anni, un contesto che rischierebbe di trasformare in un martedì il defunto con tanto di saluto romano, come già più volte abbiamo visto durante la sua commemorazione questa mozione così così presentata rischia di accendere sentimenti di rancore.
Chiudo, Presidente, in questo Paese non c'è mai stata una riflessione seria di quello che è accaduto in quegli anni delle tensioni sociali che hanno attraversato l'Italia in quel periodo e del perché si è arrivati a spararsi addosso. Come Movimento 5 Stelle non possiamo essere d'accordo con la Pro con la mozione proposta da Fratelli d'Italia. Grazie grazie, Capogruppo lonzino, do la parola al consigliere Fioretti, prego, ne ha facoltà. Grazie, allora il periodo storico in cui porre la morte del giovane Ramelli, che fu ucciso a 19 anni, come ha detto la collega d'avanguardia e membri di Avanguardia Operaia, avvenne nel 1975, era un periodo storico che io per età ho vissuto in prima persona e che va inquadrato dalla fine degli anni 60 sino alla fine degli anni 80.
E fu chiamato anni di piombo.
A proposito di ricordare i numerosi episodi di violenza, tra cui quello del giovane Ramelli, fu uno furono di questi concerne furono tantissimo.
Da attentati di piazza Fontana, piazza della Loggia, strage della stazione di Bologna, eccetera, eccetera, eccetera, in totale 489 morti e 130 e 1.351 feriti, per cui mi chiedo perché a ricordare solo l'episodio del giovane Ramelli e non gli altri,
Mi sembra quindi più corretto che, se volessimo ricordare il periodo storico, dando il nome di una via, ce ne vorrebbero 489, ognuno con un nome di una vittima, per cui mi sembra una richiesta da respingere.
E allora, se volessimo invece fare questa cosa, fa essere giusti, la via dovrebbe essere intitolata alle vittime degli anni di piombo, grazie.
Grazie consigliere, San dialetti, la parola al consigliere Colombo, prego, ne ha facoltà il Presidente.
Gli interventi che mi hanno preceduto hanno stimolato qualche riflessione anche in me su questo argomento e allora intanto ringrazio comunque la Capogruppo, Tesauro, per portare all'attenzione del Consiglio comunale, attraverso la sua mozione, un tema che molto bene ricordava il consigliere San Galletti, che è intervenuto poco prima di me perché ci riporta a riflettere su una stagione controversa che la stagione degli anni 70 controversa perché è stata certamente una stagione nella quale ci sono stati fenomeni di violenza inaudita e di cui l'argomento di cui l'omicidio di livelli è certamente una un esempio non è l'unico, ma è certamente un esempio, però è stata anche l'epoca in cui specialmente i giovani, anche come Ravelli, avevano, a torto o a ragione la convinzione di poter cambiare il mondo migliorando le condizioni di tutti. Certamente, quello di usare il fucile è un modo totalmente sbagliato, illecito, è sbagliato dal punto di vista morale, però io cerco di ragionare anche da questo punto di vista.
E vedendo una mobilitazione ideale nei giovani di estrema destra come di estrema sinistra, che avevano forse l'ingenua illusione di poter cambiare il mondo, ripeto, migliorando le condizioni di tutti, il loro errore grave è stato quello di pensare che per cambiare il mondo fosse necessario usare la violenza. Questo è totalmente inaccettabile.
Oggi probabilmente si ammazza per tra virgolette molto meno si ammazza per fare due giorni in vacanza, da qualche parte si ammazza.
Per motivi veramente futili e banali, quindi questo argomento di stasera ci porta anche come amministratori di una città, andare oltre il perimetro del nostro territorio. A proposito io approfitto invece per esprimere un apprezzamento particolare all'assessore Del Corno, perché in più di un'occasione ha dimostrato grande sensibilità al tema del contrasto al terrorismo e mi permetto incidenter tantum di magari suggerire, ma sono convinto che ci abbia già pensato in occasione del 2 agosto dell'80 di quest'anno si celebrano i 45 anni dalla inaudita strage di Bologna e sono convinto che l'assessore Del Corno proporrà alla Giunta iniziative adeguate di ricordo e di tutte le vittime del terrorismo, tutte le vittime del terrorismo a cui sono d'accordo con l'intervento del consigliere San Galletti andrebbe forse è intestata una via anche nella nostra città o una piazza anche nella nostra città.
Ora, al netto di queste considerazioni, ringrazio anche la capogruppo, gli ha felice per il suo intervento perché devo dire la verità, capogruppo, sia felice se io dovessi oggi pensare a una tesi di laurea, probabilmente farei una tesi di laurea sull'argomento che lei ha posto anche alla mia attenzione. Io ero totalmente ignaro delle condizioni normative, no che devono ricorrere per poter intestare o meno una strada o una via al nome di qualcuno. Quindi io la ringrazio, perché nella mia materia c'è molto da imparare e stasera ho imparato delle cose nuove grazie al suo intervento, che sicuramente porta a un contributo di riflessione con un contenuto, un taglio diverso, ma che aiuta secondo me la libera e più consapevole determinazione di tutti. Ecco,
Ramelli Ramelli, ero un giovane, come probabilmente i giovani erano i suoi assassini, mi viene in mente l'intervento che ha fatto in una serata pubblica organizzata con il, il patrocinio del Comune e dall'associazione Libera casa contro le mafie, una delle tante pregevoli iniziative in cui il protagonista era se non ricordo male il il padre di un giovane poliziotto ucciso che pensando alla il figlio il figlio chiedo scusa pensando al caso proprio familiare,
Tragico che ha vissuto ha detto se io penso all'assassino di mio e di mio padre.
Penso sempre chi era comunque un giovane, ecco questa frase che ha detto quell'uomo che vive più di ogni altro. Il dolore della perdita di un familiare ha scosso la mia coscienza critica, quindi non non siamo mai troppo severi nei confronti di chiunque faccia qualunque cosa quando è pur sempre un giovane indipendentemente dalla maggiore età home. Ecco quindi ringrazio davvero la Capogruppo per aver portato questo argomento. Non voto favore, non posso fare dichiarazioni di voto e riguarda mestamente il Presidente. Lo ringrazio.
E ringrazio per il suo contributo, ringrazio gli interventi di tutti, spero di aver dato un contributo critico anch'io. Nel mio intervento, comunque, non non voterò favorevolmente alla mozione. Non voterò favorevolmente alla mozione per le ricadute politiche che può avere non tanto per una mancanza di riguardo nei confronti di questo povero ragazzo, perché se così fosse, non avrei proposto di intitolare una via o una piazza a tutte. Tutte significa tutte le vittime del terrorismo e, in maniera quasi metaforica e iperbolica, le vittime del terrorismo, paradossalmente, ricomprendono gli stessi terroristi. I terroristi sono stati vittime della loro stessa esperienza in una logica e prospettiva di ragionamento diverso. Vedo che l'assessore Del Corno, che è profondo nelle sue valutazioni, ha raccolto il mio.
Grazie presidente, grazie consigliere Colombo la parola alla capogruppo Ferrari. Prego, ne ha facoltà. Grazie Presidente. La morte di Sergio Ramelli, come quella di tutte le vittime della violenza politica degli anni di piombo, meritassi rispetto ai memoria. Tuttavia non può essere strumentalizzata in operazioni di revisionismo storico che tentano di equiparare antifascismo e fascismo, snaturando così i valori fondanti della nostra Repubblica democratica. Pur condannando ogni forma di violenza, considero inopportuno intitolare uno spazio pubblico a una persona politicamente connotata, in un evidente tentativo di a di riabilitazione o legittimazione di figure legate alla destra, missina, neofascista. Non possiamo dimenticare che quegli anni furono assegnati anche la strage di matrice neofascista, come quella di Piazza della Loggia a Brescia o della stazione di Bologna, già citata dai colleghi che hanno colpito il cuore della nostra democrazia e della società civile. Le intitolazioni dovrebbero essere riservate solo a personaggi che abbia un impatto positivo e Unifer universalmente riconosciuto sulla società,
E ringrazio anch'io il contributo della commis della capogruppo felice per quanto detto prima. Ad esempio, potrebbe essere intitolata una via Aleo Garofalo che è stata che si è impegnata per il suo impegno contro la 'ndrangheta Ramelli, appartiene alla storia di una delle più violente organizzazioni missine. Il Fronte della Gioventù, come più volte rilevato dalla magistratura e dalla questura di Milano, il 12 aprile del 73 fu fotografato mentre si apprestava a lanciare una bomba a mano a pochissimi metri di distanza dall'agente Antonio Marino, che venne poi ucciso. Le amministrazioni con i loro atti si assumeranno anche la responsabilità di favorire le immancabili manifestazione, nemmeno manifestazioni neofasciste, sotto le targhe delle vie dedicate a Sergio Ramelli, con tanto di saluti romani e apologia del fascismo, così come accade ogni 29 aprile a Milano e ogni 7 gennaio per h la rientra a Roma.
Colonie non ha certamente bisogno di questi di disdicevoli rituali. Tutto ciò si colloca nel quadro di un progetto ancora più grande coltivato da Fratelli d'Italia, quello di riscrivere letteralmente la storia del nostro Paese. Ne fanno fede le proposte di Commissioni parlamentari per opporsi alle sentenze di colpevolezza di militanti neofascisti nelle stragi nere da piazza della Loggia, appunto a Brescia, alla stazione di Bologna, ribaltando le responsabilità delle violenze degli anni 70, per questo ritengo giusto e necessario ricordare tutte le vittime degli anni di piombo senza distinzioni, nel segno di una memoria condivisa che sappia unire senza correre il rischio di diventare divisiva. Cologno Monzese, ha bisogno di luoghi che rappresentino democrazia, rispetto e condanna di ogni violenza, non di simboli di parte. Esprimo ovviamente la mia contrarietà a questa mozione presentata da Fratelli d'Italia. Grazie, grazie Capogruppo. Però la parola al Capogruppo Volpe, proprio nella sua poltrona.
Grazie, io non ho preparato un intervento, come i colleghi che si sono preparati, voglio dire, utilizzando gli strumenti che sono noti, vorrei fare qualche considerazione, anche perché da giovane studente.
Diciamo del liceo Dante Alighieri, io sono stato uno dei primi, uno dei primi, non le scuole, sarà uno dei primi che 68 abbiamo fatto. L'occupazione del liceo classico Dante Alighieri, eccetera, eccetera e altre cose quindi è quegli anni, voglio dire della forte, diciamo caratterizzazione, idealità, eccetera portava naturalmente anche a situazioni che erano davvero si pensava di cambiare il mondo. Ecco, senza voler fare, diciamo grandi discorsi retorici, eccetera e quindi spesso le queste forme così estreme di ideologia chiaramente portavano hanno portato, soprattutto nelle grandi città come Milano, le grandi città, voglio del nord, più naturalmente ricchi industrializzati, eccetera. Io ero al Sud, ero ad Agropoli a Salerno e quindi naturalmente, potrei citare anche lì alcuni che perirono proprio per queste. Per questa, per queste situazioni diciamo così così voglio dire forti dal punto di vista proprio della diciamo della lotta, non di classe della lotta, erano gli anni di piombo, no, i cosiddetti anni di piombo.
Quindi io non mi pongo in una questi, in una posizione ideologica rispetto a questo problema, non non mi pongo anche perché personalmente ritengo che diciamo la memoria, eccetera.
Le Brigate rosse, quando lasciavano la stella a cinque punte, ricorderete tutti che scrivevano queste parole mordi e fuggi niente resterà impunito, colpisci né uno per educarne 100 la giustizia in mano al popolo armato erano gli anni, erano gli anni in cui praticamente ne hanno ammazzato e di persone perché pensavano di cambiata, forse qualcuno si è, voglio dire ravveduto, si dice sì qualcuno, eccetera, ma molti sono rimasti fedeli a quella loro ideologia che però naturalmente ha prodotto.
Diciamo, mi sembra, che la la lo Stato democratico ha dovuto resistere da questo punto di vista e mi ricordo perfettamente tutto il discorso che fu fatto quando.
Tutti i microfoni aspettate un attimo.
Quindi stavo dicendo io quindi non trovo, non per le posizioni che ho sentito ideologiche anche stasera intestare un luogo, eccetera no, io ritengo che le persone abbiamo parlato prima di cittadini benemeriti, io penso che le persone perché naturalmente a Milano ho frequentato Milano io mi ricordo perfettamente al Leoncavallo quello che succedeva, eccetera ho anche partecipato perché ero un po' voglio dire sono stato, come diceva qualcuno, se uno non ha non se non è stato rivoluzionaria una certa età diventa naturalmente sbirro o parola simile, comunque,
A parte questa cosa, io non ritengo di dover aderire a questa questa mozione, ma mi asterrò. Mi asterrò perché voglio dire, per le parole che ho detto, perché ritengo che.
E gli anni di piombo, eccetera, dove diciamo?
Veramente c'era questa porta e dell'ideologia che, naturalmente, che portava ha portato proprio voglio dire a queste forme estreme, perché qui sono forme veramente estreme, diciamo, diciamo arrivare ad ammazzare no, una persona dell'altra parte politica o voglio dire mettere una bomba e c'è oggettivamente insomma io penso che.
Diciamo oggi che poi parleremo di altre cose che riguardano la guerra, la pace, eccetera. Penso che siano veramente delle cose che non lo so. In quale mondo ci stiamo avviando? Io sono veramente preoccupato da questo punto di vista, quindi io mi asterrò proprio per le ragioni che ho detto e rispetto naturalmente quando è stato proposto ed è giusto che la parte vuol dire più vicina, posta naturalmente presentare una.
Come dire un ricordo, una mozione in questo caso che non dico che ne esalti, che tratteggi naturalmente la figura di di Ramelli, perché so che, come a Milano, altri beh diciamo ricordano ripeto or ora ho ricordato qualcuno che stava dall'altra parte e questo naturalmente sta nel gioco delle parti, però mai avere una posizione ideologica, perché è sbagliato ragionare su quello che è avvenuto, perché è avvenuto, eccetera e io ritengo che diciamo qui non si tratta di persona. Personaggi che hanno fatto la Resistenza hanno fatto altre cose, per cui naturalmente sono persone auto giovani che hanno, purtroppo, sono stati immolati con la propria vita rispetto a un ideale giusto o sbagliato, perché a seconda di dove uno si trovava, voglio dire questo, voglio poi sa, io ero a sinistra, dunque o a destra e viceversa, quindi queste sono piccole considerazioni che ho voluto fare lasciare a questo Consiglio comunale se non funziona il microfono non parlo più le stavo dicendo questi senatori ringrazio per l'intervento, le conviene stare lì, perché i microfoni non funzionano, quindi sia pure lì adesso vanno okay, allora no, adesso mi dicono che vanno, quindi può ritornare a supposti. La parola al Capogruppo Bresciani, prego, ne ha facoltà,
Grazie Presidente e buonasera a tutti.
Eh va beh, intanto ringrazio la consigliera Capogruppo via Felice che ha già diciamo così.
Inquadrato l'enorme dando una risposta che poteva già essere sufficiente, insomma per gestione territoriale, però vorrei aggiungere ancora qualcosa ricordando gli all'Italia di quegli anni l'Italia degli anni di piombo fa parte della nostra storia.
E quando se ne parla bisognerebbe avere una memoria completa, non una memoria selettiva.
Non dovrebbero esserci fatti e persone ricordate di più o meglio di altri, e questo non aiuta la riconciliazione, è ancora incompleta nella memoria selettiva, fa differenze tra le vittime e i fatti da ricordare e da celebrare una memoria selettiva, ricordo alcune cose e ne lascia altre nell'oblio.
E mentre poco o nulla si dice dei morti di parte avversa, si confondono i piani della pietà individuale e quelli del giudizio sulle vicenda collettiva e storica.
Una storia che ha visto, purtroppo, Milano.
Con gravemente colpita da molti atti di violenza da entrambe le parti e in particolare sarebbe qui primariamente, come è già stato fatto da Rick di ricordare la strage di matrice fascista di Piazza Fontana, ma dovremmo anche ricordare altre pesanti strage, come quelli dell'Italicus di Bologna, di Brescia la lista sarebbe davvero lunga, forse tutte sono meritevoli di intitolazione toponomastica, però, come è stato detto, non abbiamo abbastanza vie.
Da dedicare la vicenda di Sergio Ramelli fu decisamente orribile, le cronache di quegli anni erano cariche di violenza e di odio, violenza che ne richiamava altro in nome della rivalsa e della vendetta, un'ampia riflessione su sulla cultura e la pratica della violenza politica in quegli anni sarebbe sicuro di sicuro interesse, ebbene, ha fatto il consigliere Colombo a ricordare l'incontro pubblico che aveva per tema la giustizia riparativa, testimoniata in quel caso in prima persona dal figlio di una vittima e che comunque va ricordato richiesto un lungo percorso personale e collettivo, quello che manca alla nostra Nazione, a partire dalle persone direttamente o indirettamente colpite dalla violenza,
Proporre la pietà per una vittima come contropartita della pacificazione nazionale, per far passare che ragioni e torti scompaiono e che gli ideali sono tutti degni, in quanto ideali, si corre il rischio di ricordare tutti, per dimenticare tutto.
Noi proviamo orrore per il brutale pestaggio, per la morte atroce di un ragazzo di soli 19 anni è avvenuta a 50 anni fa.
Il tempo è passato, ma il fatto rimane rimane inaccettabile, come lo sono gli altri atti di violenza singola o collettiva accaduti quegli anni, però questo sentimento anche forte non ci fa comunque superare il fatto dei ricco di considerarle alla richiesta contenuta nella mozione ideologica e strumentale, grazie.
Grazie capogruppo, bruciavano la parola al Capogruppo Urciullo, prego, ne ha facoltà.
Lo scorso 31 marzo il Gruppo consiliare di Fratelli d'Italia ha presentato una mozione per l'intitolazione di una strada o di un diverso luogo a Sergio Ramelli, nel cinquantesimo anniversario della sua uccisione, nonché per impegnare l'Amministrazione a partecipare ufficialmente alla cerimonia annuale in suo ricordo a Milano.
Nella parte emotiva della richiesta si richiama alla memoria il periodo storico della metà degli anni 70, definendolo un periodo buio e crudele, durante il quale sono morti tanti ragazzi politicamente schierati sia a destra sia a sinistra, che ritenevano giustificabile la violenza come strumento di lotta politica.
Tuttavia, da una generica ricerca fatta su internet sul punto.
Emerge che tale mozione sia stata presentata nel corso di questi mesi in tantissime altre città, come per esempio Melzo Peschiera, Borromeo San Giuliano Milanese San Donato Milanese Gorgonzola Brugherio Bresso Tribiano Paullo Sesto, San Giovanni Cinisello, Busto Arsizio Rovereto, Ancona, Lecce e potremmo continuare a lungo,
È proprio l'evidente carattere iterativo replicato all'infinito la far risultare una proposta strumentale ed una operazione dai netti connotati politici di parte.
In tutti i contesti e in tutte le città questa mozione ha generato un acceso dibattito all'interno e all'esterno delle istituzioni.
Evidenziando ancora elementi fortemente divisivi per la comunità rispetto ad un periodo storico in cui le ideologie e le matrici culturali evidenziavano caratteristiche eversive e violente.
Sergio Ramelli è stato un ragazzo che militava nel Fronte della Gioventù, vittima di un atto di inaudita violenza, troppo spesso giustificate in quegli anni dal punto di vista della diversificazione ideologica e politica.
Ma la violenza è sempre sarà solo violenza da condannare tout-court e basta.
Tuttavia, di fronte ad un fatto esecrabile e ad una violenza che ha determinato la morte di un giovane che va, ripeto, assolutamente condannata, non è accettabile che si utilizzi tale figura per finalità politiche improprie.
Per una sorta di revisionismo storico che dal particolare di un evento drammatico e personale si estenda indirettamente a sdoganare, ovvero legittimare una nostalgica visione perdente davanti al giudizio della storia.
Infatti, sembrerebbe che una mozione del genere a nostro giudizio non solo rilevi un mero intento commemorativo.
Rispetto ad un fatto specifico, ma voglia assumere anche il valore della esaltazione di un impianto valoriale di specifiche ideologia.
Ebbene, se si vuole procedere con un superamento delle contrapposizioni storiche e trovare una soluzione definitiva, le tensioni politiche non ancora superate su questo tema, allora si esprima, si esprima a tutti i livelli in modo chiaro, esaustivo, assoluto in condizionato, la ferma condanna delle ideologie nazifasciste.
Non mi risulta che questo ad oggi sia stato fatto da tutte le forze o le organizzazioni politiche, una presa di distanza che permetterebbe di ricucire il tessuto sociale e riflettere sugli elementi unificanti, ma anche di rispettare la memoria collettiva di chi ha sempre interpretato l'azione politica in modo diverso avendo come faro di riferimento i valori democratici ed antifascisti e di principi scritti nella nostra Costituzione repubblicana grazie,
Grazie capogruppo, ciascuno prego, capogruppo, Cesarano.
Grazie, allora ho sentito tante cose, molte delle quali non corrette, soprattutto tantissime strumentalizzazioni, allora una cosa è sicura, dipende condivisa da tutti gli anni 70 sono stati degli anni di piombo.
E in cui appunto c'era questa assurda e cruenta guerra civile tra giovani e soprattutto nelle scuole.
Ricordare Sergio Ramelli e quindi aderire alla presentazione di questa mozione preparata da da tutto il mio partito e modificata naturalmente per i 60 vedere non sono tutte quante uguali è stato perché permessi, Sergio Ramelli deve essere da monito contro la violenza.
Non soltanto la violenza intesa come prevaricazione fisica, come l'uso delle chiavi inglesi, che usarono contro di lui, ma violenza, anche perché è intesa come negazione di parola, di libertà di parola.
Sergio Ramelli, in fondo, come abbiamo detto, era un ragazzo 18 barra, 19 anni non deve ancora compiute e la sua unica colpa, oltre a quindi tara del Fronte della Gioventù, fu quella di aver scritto un tema scomodo contro le Brigate rosse.
La richiesta che ho fatto non è per avere un luogo di ritrovo, come ha detto il Capogruppo ronzino o come aveva scritto tempo fa, subito dopo la presentazione della mozione, il Presidente del Consiglio.
Noi oggi dobbiamo condannare fortemente la violenza e per farlo.
Dobbiamo da me, dove dobbiamo farlo con i fatti, non con le parole l'intitolazione di una via a un ragazzo semplice.
Come lo ero, io in quegli anni si erano più piccola, io all'epoca avevo 14 anni, lui ne aveva 19, però anch'io frequentavo il liceo e mi ritrovavo in mezzo a situazioni non certo piacevoli e quindi condannare la violenza, secondo me è un dovere morale.
E soprattutto, non è obbligatorio o prescritto da nessuna legge che vie piazze, giardini scuole debbono essere intitolate a personaggi famosi, voglio ricordare che a Milano è intitolata una scuola a Varalli, un ragazzo ucciso subito dopo Ramelli.
Della stessa età di Ramelli gli è stata intitolata la scuola che lui frequentava, non era famoso, però gli è stata intitolata la scuola, forse perché era di sinistra, ma io non voglio fare le strumentalizzazioni che fate voi.
Quello che vedo qui in questa sala questa sera, ancora una volta, è la paura del fascismo, ancora una volta sento dire dovete rinnegare il nazifascismo, l'abbiamo rinnegato chi si comporta più in quella maniera, persino Ignazio la Russa ha detto che rinnega il nazifascismo cioè è che le è quello più a destra del del partito quindi la strumentalizzazione che una certa parte politica continua a fare sicuramente non consente una libera, una scelta libera, una scelta obiettiva.
La mia intenzione ripeto, di intitolare una se una via a Sergio Ramelli era quella di.
Vi intitolarla a un ragazzo come rappresentante di tanti giovani morti perché, spinti da nobili ideali, erano divisivi, la pensavano diversamente, è vero, però erano convinti, ci credevano come qualcun altro ha detto questa ha in quest'Aula, certo, non meritavano di morire e, soprattutto Sergio non meritava di morire in quel modo. Non mi aspettavo l'adesione a questa mozione, lo sapevo che avreste rigettata, non lo sapevo perfettamente. Ho voluto presentarla comunque, perché per noi di destra, perché questo lo posso dire noi di destra orgogliosamente di destra non fascisti, non nazifascisti, ma di destra per noi è giusto ricordare questo ragazzo, questo ragazzo è diventato il nostro emblema per come è stato ucciso, per quello che mi hanno fatto per quello che gli hanno fatto per quello che gli ha fatto, soprattutto la scuola, perché.
Appunto, è stato violato il suo pensiero Luca sotto un tema e questo tema è stato reso pubblico a tutti è stato affisso affisso addirittura in bacheca, la scuola, che ha un ruolo educativo e invece è diventata in quegli anni e per questo ragazzo un campo di battaglia.
La nostra città, secondo me, in questo momento perde un'occasione per dimostrare che la libertà di espressione e la libertà di manifestare le proprie idee deve essere sempre fatta, deve essere stata sempre data la possibilità a tutti per farlo, anche quando la si pensa diversamente.
Tra le altre cose, io ho partecipato a tutte le manifestazioni di Sergio Ramelli, non quello dove c'era da fare il saluto fascista.
E ho scoperto che in Italia ci sono più di 50 città che hanno intitolato una via o una piazza a questo ragazzo, addirittura ho scoperto che persino a Catanzaro c'è una piazza intitolata a Sergio Ramelli, non lo sapevo, Catanzaro del paese di mio marito per questo l'ho citato e,
Questo perché, perché si vuole Hiraga, ricordare questo ragazzo ucciso da che cosa dall'odio politico?
Voglio pure più che ancora oggi, comunque sussiste.
In maniera sommersa, ma c'è perché appena viene detto qualcosa subito noi siamo tacciati di essere nazifascisti e non lo siamo,
Primo, perché per età anagrafica, e poi per i comportamenti che comunque abbiamo, non credo che nessuno di noi abbia abbia mai fatto azioni violente o repressive nei confronti nei confronti di nessuno.
Sergio Ramelli perché perché, appunto da studente è stato abbandonato dalle istituzioni, dai suoi professori, dai suoi compagni?
È stato isolato, è stato minacciato e poi ucciso, ed è per questo che la via serviva da monito, da esempio per tanti ragazzi che oggi appunto fanno uso della violenza in maniera impropria, per cose veramente frivole all'epoca lo facevano per delle ideologie oggi lo fanno per un nonnulla.
E quindi secondo me era importante intitolare la via a Ramelli.
Riconosco comunque.
Le vostre idee, la volontà di non farlo, perché, appunto detto sapevo che sarebbe stata rigettata, ma ho voluto presentarla comunque perché ritengo ritenevo e ritengo fondamentale ricordare questo ragazzo perché appunto è il simbolo.
Di una prevaricazione, non soltanto fisica ma anche mentale, sopprimere le idee e la cosa più pericolosa che ci possa essere.
Grazie.
Grazie la parola al Sindaco, prego Zanella.
Grazie Presidente, no, io non non voglio aggiungere molto altro di di quanto è stato detto, perché sicuramente è emerso assolutamente da parte di tutti, come indubbiamente il furore ideologico che sfocia, che è sfociato in violenza di quegli anni, sia qualcosa di assolutamente obbrobrioso e che noi dobbiamo fare di tutto perché non tornino mai quei momenti e credo che questo sia stato detto molto chiaramente.
Come anche, credo che qui non sia in discussione il fatto che.
Sicuramente Sergio Ramelli, come tanti altri giovani di quel periodo non meritavano di morire, non meritavano di morire in quella maniera e quello è stato sicuramente il primo torto che gli è stato fatto.
Però mi permetto di dire, riprendendo un po' insomma, un'altra cosa che è stata che è stata detta, come forse anche chi va a fare il saluto romano per ricordare Ramelli forse gli sta facendo o comunque un secondo torto, perché credo che anche questo però va detto e va detto anche voglio dire in maniera chiara,
Io vorrei anche far notare, non perché voglio prendermi i meriti dell'assessore Del Corno, questa sera però il sottoscritto assessore Del Corno per la parte della scuola e l'Assessore Rosi o per la parte della legalità sono due anni che noi proponiamo nelle scuole, in quelle stesse scuole che devono e sono su questo sono d'accordo devono essere,
Luogo educativo, formativo, ma anche educativo e formativo alla democrazia. Noi portiamo, nell'ambito del discorso della legalità, tante iniziative fatte, tra l'altro, con il prezioso, come ha ricordato Antonio, come ha ricordato quel prezioso aiuto di Libera casa contro le mafie. Non portiamo soltanto iniziative che riguardano le stragi mafiose piuttosto che le vittime di mafia. Abbiamo fatto sia per la cittadinanza che per le scuole. Anche altre iniziative che parlavano proprio di terrorismo c'è proprio per significare che questa attenzione c'è, ma che sono Sindaco, questa attenzione l'abbiamo posta, l'abbiamo messa e quindi io voglio dire molto chiaramente che della mozione presentata dal Gruppo di Fratelli d'Italia,
Cioè apprezzo questi inquadratura generali.
Apprezzo un po' meno, invece la parte del dispositivo, ecco perché quella effettivamente mi lascia un po' perplesso mi lascia perplesso, perché anch'io non vorrei che si facesse questo secondo torto, non vorrei che si utilizzasse questa in maniera strumentale anche questa figura per cui io voglio dire credo che bene ha fatto questa maggioranza ad esprimersi ma contemporaneamente confermo che noi non smetteremo l'impegno che ci siamo presi.
Anche per parlare di legalità in questo senso, perché la violenza è la prima grande forma di illegalità, perché l'illegalità fondamentalmente vuol dire la prevaricazione di qualcuno su qualcun altro e quindi voglio dire la violenza è sicuramente il peggiore delle pre la peggiore delle prevaricazioni quindi questo è un aspetto che sulla quale voglio dire l'impegno ce l'abbiamo e continueremo ad averlo anche nei prossimi anni. Questo è poco ma sicuro.
Grazie Sindaco, se non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione della mozione, prego, votiamo.
Allora un favorevole 14 contrari e un astenuto, la mozione non passa do adesso lettura dal punto iscritto al numero 9 dell'ordine del giorno ad oggetto Mozione presentata dai consiglieri comunali, il ronzino Ferrari, per con oggetto riarmo Europe cedo la parola al consigliere ronzino per l'illustrazione della mozione della mozione prego capogruppo.
Grazie Presidente, do lettura della mozione.
Premesso che le conclusioni del Consiglio europeo del 2021 marzo 2025 confermano la pericolosa quanto concreta svolta militarista dell'Europa pronunciata nel Libro bianco della difesa europea di patti, ribattezzando il piano di riarmo europeo di armi Europa in riarmo euro plain ride Highness 2030 per sottolineare la capacità di prontezza di risposta militare. Improntare il contrasto con i principi e valori comuni dell'Unione europea di libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e promozione della pace e della stabilità che, al Titolo quarto, difesa e sicurezza europee delle conclusioni del Consiglio si chiede al paragrafo 21, un'accelerazione dei lavori su tutti i filoni per potenziare in modo decisivo la prontezza d'Europa alla difesa del corso dei prossimi cinque anni Altafini, invitando il Consiglio e i colegislatori a portare avanti rapidamente i lavori sulle recenti proposte della Commissione e che al paragrafo 23 del medesimo titolo, il Consiglio invita la Commissione e Alto rappresentante a riferire periodicamente in merito agli avanzamenti compiuti nell'attuazione delle conclusioni sulla difesa.
Preso atto che al Consiglio europeo sono messe varie divergenze tra Stati membri in materia di debito comune e sul tema degli investimenti che il debito comune dovrà essere necessariamente affrontato nel prossimo Consiglio europeo di giugno. Considerato che il subiti dal summit NATO in programma a L'Aia dal 24 al 26 giugno 2025 verrà indicato, il nuovo target di spesa per i Paesi membri dell'Alleanza atlantica che il 19 marzo 2025, la Commissione e l'Alto Rappresentante hanno presentato il Libro bianco sulla difesa europea e, contestualmente, la Commissione ha presentato nell'ambito del Piano riarmo Europe, ritiene S 2030 un pacchetto di difesa che fornisce leve finanziarie agli Stati membri dell'Unione europea al fine di facilitare l'aumento degli investimenti nella capacità di difesa.
Rilevato che riarmo euro plan ride ordines 2030 hanno ottenuto in primavera, in prima via libera, con una prima via libera nel corso del Consiglio europeo straordinario dello scorso 6 marzo. Quel sostegno anche del Governo italiano che piano declinati cinque punti vale 800 miliardi di euro e segna un deciso cambio di rotta a favore di una vera e propria militarizzazione dell'Unione europea.
In cui la priorità politiche su temi centrali quali la transizione verde e digitale, la sanità, l'istruzione, la green economy, cedono il passo al rafforzamento della capacità di produzione di armi e munizioni, come a più riprese denunciato dal gruppo parlamentare MoVimento 5 Stelle. Considerato che il piano europeo prevede un aumento espunte esponenziale della spesa per la sicurezza e la difesa dell'Europa, nel senso di un rafforzamento della capacità militare attraverso l'istituzione di un nuovo strumento finanziario basato su prestiti agli Stati membri garantiti del bilancio dell'Unione europea per acquisto, tra l'altro di sistemi di difesa aerea,
E mi missilistica artiglieria, missili, munizioni droni e sistemi anti droni, nonché investimenti in infrastrutture critiche e protezione dello spazio mobilità militare, cyber intelligenza artificiale e guerra elettronica che, gli Stati membri avrebbero inoltre la possibilità di innalzare la propria spesa militare a livello nazionale tramite l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale del Patto di stabilità e crescita, ipotesi che, consentendo lo scorporo degli investimenti per la difesa del calcolo deficit-PIL, libererebbe nelle intenzioni della presidente della Commissione europea complessivamente 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni da ad aggiungersi a 150 miliardi del nuovo strumento di prestiti per la difesa sostenuti e del bilancio dell'Unione europea. Considerando inoltre che gli spazi di indebitamento a disposizione degli Stati membri per ebbero assorbiti dalle spese per il riarmo a svantaggio dello stesso sociale, dello stato sociale e dei servizi alla persona, con evidenti disparità a seconda della disponibilità di bilancio, creando un progetto di investimento industriale in un organico che potrebbe falsare la concorrenza interna minando i principi stessi del mercato comune. Il luogo di una sana e ordinato competizioni intra Unione europea. Preso atto che la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia ha fatto emergere distanze profonde tra gli Stati membri al Consiglio europeo di marzo 2025, considerate le singole situazioni debitorie dei Paesi, considerato che allo stato attuale si prospetta una mobilitazione senza precedenti di risorse finanziarie per l'aumento delle spese militari a livello nazionale di singoli Stati membri, peraltro senza una revisione delle delle regole fiscali europee, ma incidendo esclusivamente sul debito dei singoli Paesi membri e che la svolta bellicista descritta sta minando le fondamenta dello spirito originario del grande progetto di pace che sarebbe dovuto essere l'Unione europea e che auspichiamo si torni a perseguire, come in modo rivoluzionario sancito dal testo del Manifesto di 23, Ventotene, uno, uno dei testi fondanti dell'Unione europea, per creare una federazione europea ispirata ai principi di pace, libertà e democrazia, si impegna il Consiglio comunale a chiedere al Governo italiano di non proseguire il nesso scusate,
Scusate, grazie, sì, sì, sì, si impegna il Consiglio comunale a chiedere al Governo italiano di non proseguire nel sostegno del piano riarmo europeo di armi Europe Jardines 2030, al fine di recuperare i valori fondanti dell'Unione europea. Sostenere nelle opportune sedi europee le sostituzioni integrali del riarmo Europe ordines 2030, con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovono la competitività, gli obiettivi a lungo termine e la priorità politiche dell'Unione europea, quali spesa sanitaria, sostegno alle filiere produttive industriali, incentivi all'occupazione, istruzione e green economy, e beni pubblici europei per rendere l'economia dell'Unione europea più equa, competitiva, sicura e sostenibile. Questa mozione è stata sottoscritta anche da Alleanza Verdi, Sinistra. Aggiungo, Presidente, che in data 2 aprile il Parlamento europeo approva, con 399 si incontri, 198 o no e 61 astenuti. La relazione sulla politica di sicurezza e difesa comune dell'Unione europea, con voto contrario di Lega e l'astensione di Fratelli d'Italia, il Governo italiano si appresta a varare un decreto che mette sul piatto della difesa 9 miliardi di euro e permette di raggiungere l'obiettivo del 2% di spese militari sul prodotto interno lordo. Grazie, grazie. Capogruppo o lonzino apro,
La discussione sulla mozione presentato test dal Capogruppo. Prego che si scriveva.
Do la parola alla Capogruppo Ferrari, Laura, oppure con una facoltà, grazie Presidente.
Sabato 5 aprile una folla immensa, invaso, Roma sotto un'unica parola d'ordine, no alla guerra, no al riarmo, anche in quella piazza c'erano decine di sfaccettature, ma una sola parola d'ordine, una parola d'ordine unificante, solida, è chiara.
Noi siamo convinti che le indicazioni politiche che la Presidente europea ha dato non siano corrette. Prevedere una spesa di oltre 800 miliardi per armare l'Europa contro una ipotetica invasione da parte della Russia è solo voler seminare odio e paura, dimenticare dall'IMU l'animo diplomazia, coartare le volontà dei Parlamenti e della stessa Onu a chi non sa rispondere a questa necessità di pace con argomenti seri, sento il bisogno di dire che noi vogliamo un passo avanti nei rapporti fra gli Stati o le organizzazioni che rappresentano più stati. Vogliamo che si realizzi il grande sogno di pace e di libertà che è alla base per quel che ci riguarda, appunto, della formazione dell'Europa. In questi giorni è stata rispolverata una vecchia, una vecchia frase, se vuoi la pace prepara la guerra. Ci si dimentica però di aggiungere che, in base a questo assunto, Giulio Cesare ha invaso e distrutto la Gallia. In base a quella frase, altri stati altri hanno invaso altri territori hanno seminato morte e distruzione.
Roma non fu caput mundi per la cultura, ma sul filo di spade sulla punta di lancia e giavellotti. Insomma, anche allora si esportava il potere con la forza. Oggi non si deve dimenticare che nel mondo ci sono un po' meno di 20.000 bombe atomiche suddivise fra USA, Russia e altri Stati. È tornata in auge la parola d'ordine della deterrenza, ma dimenticando che nella guerra fredda, a fianco delle armi, c'era un ruolo forte della diplomazia, come ha ricordato di recente il filosofo Cacciari, c'era una linea telefonica rossa diretta che metteva in contatto il Presidente USA con il Presidente dell'ex Unione delle Repubbliche Socialiste sovietiche. Oggi esiste solo il concetto di guerra e di spartizione territoriale. Se qualcuno pensa in Europa di passare alla storia, deve ricordarsi che già cinquant'anni fa era stato calcolato che grandi arsenali atomici non servono al futuro. Una decina di bombe atomiche dicevano quegli studi avrebbero distrutto il mondo intero e non ci sarebbe stata più storia. Progresso. Il progresso sarebbe stata una parola cancellata per sempre dei vocabolari e nessun chiddi prosa di sopravvivenza potrebbe bastare per sole 72 ore 1 corsa al riarmo è in netta contraddizione rispetto ai valori fondanti pacifisti di un'Europa che si è costruita su ideali di pace e di cooperazione. Investire in maniera così massiccia nella difesa significa sottrarre fondi che potrebbero essere destinati a sanità, tutela ambientale, transizione ecologica e sviluppo tecnologico. Chi ci assicura che non ci sia una spinta verso una tecnocrazia militari a discapito di un controllo democratico democratico su decisioni di guerra e di pace? Se il mondo antico ci ha lasciato una parola d'ordine di tipo bellicista, un grande storico latino Tacito ci ha lasciato un forte ricordo, hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato pace. Grazie.
Grazie capogruppo Ferrari, la parola al consigliere Colombo, proprio nell'assoluto silenzio, e ringrazio il Capogruppo ronzino e dal Capogruppo Ferrari, anche loro per aver portato all'attenzione di questo Consiglio comunale è un tema molto delicato, che è quello della del riarmo sì, o del riarmo no del riarmo, sì, in ogni caso del riarmo no, in ogni caso, allora mai come su questo tema, secondo me bisogna fare delle riflessioni accurate e articolati. Allora e io faccio questa considerazione di carattere generale e sono ormai più europeista che italiano, non voglio turbare la sensibilità culturale e politica di nessuno, ma io sono fra quelli che pensano che più poteri all'Europa e meglio ed è più giusto che sia.
Quindi in questa direzione, in questa direzione e io auspico che in tempi brevi l'Europa riesca finalmente a dotarsi, fra le altre cose,
Di un esercito unitario, di una politica estera e di difesa comune e condivisa. Aggiungo, per quanto di mia competenza, di un diritto penale unitario e guardo l'Assessore velluto di un diritto tributario, perché no unitario. Quindi sono per un depotenziamento della sovranità dei singoli Stati a favore di un'Unione europea con sempre più poteri,
Che vanno, per esempio, nella direzione che ho indicato ora in questa cornice in questa prospettiva.
Rientra potenzialmente anche una politica di riarmo. In questo mi trovo più che mai vicino alle posizioni espresse non da una qualunque persona, ma dal Capo dello Stato, che recentemente una dichiarazione, se non ho capito male diceva bisogna pensare a una politica di difesa comune. Bisogna pensare a una Europa che abbia anche questo tipo di percorso. Allora, siccome la mozione non mi trova totalmente in disaccordo nel senso che mi trova d'accordo, nella misura in cui si è contrari a ogni finanziamento, a ogni spesa che vada a favore della dell'esercito, insomma quindi delle strutture militari, ma per i singoli Stati, cioè per i singoli Stati che fanno parte dell'Unione europea, su questo io sono pienamente d'accordo con il testo della mozione, perché proprio per quello che ho detto fino a poco fa per un superamento questa è la mia posizione. È di un esercito italiano piuttosto che francese, quindi delle sale, della necessità, di immaginare e modulare gli interventi di spesa militare dell'Europa a favore delle esigenze di armamenti dei singoli Stati membri. Su questo mi trovo d'accordo, ma siccome è anche vero che non expressis verbis.
Dal tenore della vostra mozione mi pare che voi invece siete contrari anche un potenziale riarmo dell'Europa in sé, quindi con un suo esercito comune e una sua politica estera e di difesa comune, io, proprio per le considerazioni di premessa introduttive che ho fatto su questo non mi trovo d'accordo.
E quindi il mio voto preannuncio, proprio perché il vostro, la vostra mozione presenta delle luci, ma presenta anche delle ombre, sarà di astensione. Grazie Presidente,
Grazie consigliere, Colombo, la parola alla Capogruppo, Tesauro, prego, ne ha facoltà.
Grazie.
Allora non mi dilungherò molto, ma ho preso la parola proprio perché è.
Lo spunto mi è stato dato dagli interventi precedenti, questa mozione, come avete detto voi della maggioranza, così come la mia,
È una strumentalizzazione, è stata presentata in tanti altri Comuni, è uguale come per tanti altri Comuni e allora questo cosa vuol dire che non è meritevole di essere presentata di essere discussa. No, io no, io noi della Destra non facciamo, come voi abbiamo l'idea di fare una mozione che sia unitaria in tutta Italia, a chi vuole aderire può prendere spunto da una mozione preso preparato dal partito e lo presenta. Credo che anche voi del centrosinistra affacciate le stesse cose, però.
Quello che non condivido è il fatto che poi, invece, voi rinfacciate agli altri quello che esattamente fate voi.
Quindi non va bene, perché se lo fate voi, giusto se lo facciamo noi no.
Entrando nel merito della mozione, sicuramente devo dire, posso affermare tranquillamente, ma quello lo potrà riconoscere chiunque mi conosce io sono contrario alla guerra, fortemente contrario alla guerra. Non mi piacciono neanche le armi, ma sono ancora più fortemente convinta che, se vogliamo far parte di una comunità europea June di un'Europa unita e allora dobbiamo avere delle cose veramente in comune, non possiamo continuare ad avere l'esercito italiano, l'esercito francese, così come abbiamo una moneta unica europea. Dobbiamo avere un esercito unico europeo perché perché abbiamo visto che purtroppo abbiamo le grandi delle grandi potenze e non c'è vergogna o timore a nominarli? La Russia con Putin la Cina, ma anche semplicemente la Corea, che sono pronte a invadere.
L'Europa okay, l'invasione, può essere fatta non soltanto con le armi, intanto con tante forme, però in questo momento loro hanno le armi, anche armi nucleari, quindi noi, anche se siamo contrari alla guerra, purtroppo dobbiamo difenderci.
E per difenderci, dobbiamo avere un esercito e per avere un esercito bisogna mettere dei fondi, perché se si manda la gente a far la guerra, bisogna anche pagarla vero, e cioè non è che si può chiedere come nel 1915 18,
Di di di farsi ammazzare per la patria gratuitamente no oggi non è più così.
Quindi io naturalmente voterò contro questa mozione perché, come giustamente avete detto voi, comunque anche il mio partito e contro l'unico e l'altro lato del secondo partito che ha votato contro.
Ma non perché sono favorevole alla guerra.
Ma perché è necessario che anche noi ci forniamo di quegli strumenti che ci possano tutelare nel modo migliore, il modo migliore è quello di essere uniti in tutto.
E non soltanto quando ci fa comodo, non soltanto per la transizione ecologica, non soltanto per il green, per questo motivo io voterò no,
Grazie Capogruppo, il Tesoro, do la parola al Capogruppo bresciane provvedono saluto buonasera a tutti, allora io inizierei con richiamo al noto discorso di insediamento del Presidente del Parlamento europeo.
David Sassoli eravamo nel 2019 diceva dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene, lo slancio pionieristico dei padri fondatori che seppero mettere da parte le ostilità della guerra e porre fine ai guasti del nazionalismo, dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza, detto questo, allora noi partiamo dal presupposto che c'è bisogno di più Europa, soprattutto di più Europa politica,
Ma sappiamo che in Italia e in alcuni Paesi europei non tutti sono d'accordo che ci sono dei distinguo, che populismi e nazionalismi spingono in altra direzione, erodono i principi e i valori alla base dell'Unione europea.
L'Unione europea è da sempre un'istituzione a sostegno del diritto internazionale, dei diritti umani, della demo diplomazia preventiva e del multilateralismo.
L'Europa che abbiamo conosciuto ha reagito in modo efficace anche di fronte a minacce globali quali terrorismo, conflitti regionali o proliferazione di armi di distruzione di massa.
Ma per essere un punto di riferimento autorevole nel contesto Kubla globale.
Occorrono unità, visione strategica, responsabilità, tutte qualità che concorrono al riconoscimento di una leadership, leadership che l'Europa unita sta progressivamente perdendo, per i motivi che dicevo prima, oggi l'Unione europea è divisa,
È divisa sulla politica estera, sulla politica di difesa, sullo sviluppo di una politica industriale in materia di armamenti, sulla politica di asilo e immigrazione, sulla politica di cittadinanza, sulla politica fiscale, sul Green Deal insomma, su tutti i problemi più importanti del momento e la mancanza di una visione unitaria rimane oggi il problema centrale del o dell'Europa unita, in particolare per tornare al punto in discussione non può esserci una politica di difesa comune senza una politica estera di comune comune senza una visione strategica e complessiva di lungo periodo, allora domandiamoci cosa vogliamo.
Vogliamo un'Europa di rapporti fondati sul diritto internazionale, sul dialogo e sulla cooperazione, sulla ricerca della pace oppure sulla deterrenza e sul riarmo.
Oggi, dalla mancanza di coesione di politiche unitarie deriva il piano per finanziare le spese militari nazionali o Fierro, la possibilità di riarmo nazionali dei 27 Paesi dell'Unione, ognuno per conto suo, una cosa che non ci vede d'accordo, non possiamo lasciare che l'Europa precipiti in uno stato di guerra permanente non possiamo c permettersi una folle e sconclusionata corsa al riarmo, che alimenterà la paura, la disperazione, i nazionalismi e soprattutto, purtroppo rischiamo l'autoritarismo. Non possiamo permetterci la militarizzazione delle nostre vite.
Dell'economia dei nostri paesi non possiamo lasciare che, in nome di una sicurezza armata, ci tolgono la salute e poi anche la libertà e la democrazia, altro sarebbe nell'ottica di una visione lungimirante di rafforzamento dell'Unione europea, un piano di investimenti comuni.
Per l'autonomia strategica dell'Unione, che significa cooperazione industriale, coesione sociale, transizione ambientale e digitale, sicurezza energetica e anche digitale, soprattutto in questi tempi, è anche difesa comune con l'obiettivo di creare una maggiore integrazione politica e investire in capacità di difesa condivise anziché aumentare disordinatamente le spese militari dei singoli Stati.
Ma non solo, non è tutto qui.
Il futuro della pace e della sicurezza dell'Europa non può essere affidato solo alla corsa al riarmo e questo è un punto importante l'Europa unita deve ricominciare a lavorare per la pace, con coraggio e senza trascurare la sicurezza dei suoi cittadini, sicurezza intesa in senso più ampio, democratico, sociale ed economico e garantendo le risorse per la cura e la salute delle persone per la loro dignità e per i loro diritti fondamentali. Quindi abbiamo bisogno di un'Europa soggetto politico, di pace democratica e indipendente.
Determinata a ribadire con forza, la necessità necessita di un ordine mondiale garantito dal riconoscimento del diritto internazionale e dalla autorevolezza delle Nazioni Unite, altra cosa che stiamo perdendo per strada, riprendendo le parole e i contenuti dell'appello della Fondazione Perugia, Assisi per la pace,
Vogliamo ribadire che occorre ridare forza alle Nazioni Unite, la via della pace è la via della legalità, del diritto internazionale, del Multiair letteralismo e della soluzione pacifica dei conflitti attraverso la democrazia.
Ma torniamo alla mozione in questa mozione, ci sono dei contenuti che condividiamo, come tutti siamo fortemente preoccupati per la situazione internazionale.
E per i numerosi confluì conflitti in corso, mentre per quanto riguarda gli investimenti vorremmo sapere con chiarezza in che direzione vanno rispetto all'idea di una difesa comune europea, troviamo che il contesto generale RC necessiti di una analisi critica che abbraccia una visione più ampia di ciò che sta succedendo all'interno e all'esterno dei confini europei che, si tratta insomma di un tema che necessita di ulteriori riflessioni e approfondimenti magari anche con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza attraverso incontri pubblici per cui.
E concludo condividendo la preoccupazione rispetto a quello che è l'attuale contesto europeo internazionale.
E coerentemente con una visione europeista in difesa dei principi e dei valori fondanti dell'Europa unita e pur esprimendo alcune riserve rispetto ai contenuti della mozione, che sappiamo non modificabile perché presentata dal Movimento 5 Stelle in modo standardizzato in vari contesti istituzionali, nazionali e regionali e comunali, possiamo preannunciare un voto favorevole, nella speranza che a livello istituzionale più alto, quindi nazionale o europeo la nostra opinione venga ascoltata intendo lassù l'opinione di questo Consiglio comunale grazie.
Grazie Capogruppo, Cruciani e altri.
Che chiedono la parola.
Prego capogruppo, c'è solo una facoltà.
Per esprimere in grazie per esprimere in maniera molto sintetica.
Una posizione che già il nostro consigliere Colombo anticipato nei in alcuni contenuti,
E che io vado a a rinnovare, come per esempio.
Il fatto che?
Noi non siamo in assoluto contrarie alle politiche di riarmo.
Ma queste politiche di riarmo la contrarietà.
Salirebbe se fosse semplicemente una opera di ampliamento generalizzato, che vi armo di ogni singola nazione, se questo tipo di riarmo non fosse valutato all'interno di un contesto più ampio che i colleghi in precedenza hanno espresso in maniera.
Bella.
Organizzata nelle idee, anche no poetica eh no poetica, ma lo stai dicendo tu mi stai suggerendo, in maniera anche un po' sbagliata, errata.
Quindi, l'idea che noi abbiamo è quella di una difesa comune e quindi di un ampliamento, di quelle che sono gli spazi a titolarità dei diritti che l'Unione europea deve avere all'interno delle singole Nazioni e quindi in primis, il concetto di difesa comune, ma non è che viene fuori da da grandi elaborazioni dottrinali questo aspetto basta guardare quello che sta accadendo in Europa da due tre anni a questa parte.
Quindi, il voler abdicare o comunque bendarsi gli occhi di fronte a una situazione di gravi e di grandi conflitti territoriali.
E non ci permette di fare una riflessi riflessione attenta e dare un giudizio, diciamo attento al al contesto, sicuramente l'elemento del riarmo, lo interpretiamo ripeto in una logica fortemente,
Europeistica e non come singolo Stato, ma.
Permettetemi però di dire che, di fronte a una mozione del genere, io personalmente avverto la mia.
Come posso dire sia la mia singola, ma anche alla collettiva impotenze piccolezza di questo Consiglio comunale di fronte a temi così rilevanti e grandi, quindi il voler a dissertare in veramente con termini aulici.
Rappresentando una conoscenza geopolitica dei fattori internazionali in maniera così proprio fluente, a me fa piacere nel senso sentirle ascoltare ho ascoltato veramente tantissime interessanti interventi, ma in realtà io non ho tante conoscenze capacità per comprendere quello che veramente di così devastante sta accadendo nel mondo e quali potrebbero essere le soluzioni io sono per una pace assoluta.
Ma personalmente.
E non di un Pani pacifismo assoluto, che molti casi diventa di maniera o di natura meramente identitaria, quindi,
Di fronte a una mozione del genere, che si conclude con un appello che la nostra piccola istituzione territoriale autarchica di un Comune di Cologno Monzese debba fare al Governo della Nazione per dire guarda torna indietro rispetto a dei progetti europei o quant'altro io non so io personalmente penso che,
Abbiamo dei forti limiti rispetto a questo, se non voler utilizzare ancora il meccanismo della simbologia, del simbolo e degli aspetti simbolici, ma io penso che di fronte a una necessità reale di pace che si avverte in questo momento di fronte ai morti che ogni giorno noi vediamo aumentare in tutte le terre martoriate, a partire dall'Ucraina della Palestina, noi non ci possiamo permettere di metterci, come posso dire, l'animo in pace soltanto approvando una mozione del genere e rimandando la palla dall'altra parte. Io penso che noi dobbiamo intervenire, ove possibile, all'interno delle nostre potenzialità, ma facendo in modo che la simbologia abbia un passaggio, è la realtà delle scelte e delle e delle situazioni, ne abbia altre. Per questo che noi non siamo contrario. Come ho già detto in assoluto a quelli che sono gli aumenti, egli I gli elementi di auspicio è augurali della proposta, ma non possiamo raccoglierle con un voto favorevole. E quindi in questo momento e in questa occasione il Partito Democratico, il Gruppo del Partito Democratico esprimerà il proprio la propria astensione,
Grazie Capogruppo, c'è il ruolo, la parola al Capogruppo Volpe, prego, ne ha facoltà.
Come già detto, grazie per la parola che mi viene concessa. Come ha già detto qualcuno, queste sono questa mozione naturalmente è quella che targata 5 Stelle e diciamo Alleanza Verdi Sinistra ma soprattutto 5 Stelle è quella che sta girando a livello nazionale, quindi quasi confezionata, eccetera. Io chiaramente è inutile che stiamo qui a dire e contro la guerra siamo mi sembra veramente ridicolo, cioè rito, non so se mi mi mi vergogno, io stesso di dire io capisco che questa è una posizione, diciamo ideologica, l'ho detto prima rispetto, anche se è una cosa diversa, io non ho una posizione ideologica. L'Europa economica, l'Europa politica, il riarmo sono tutte questioni, quella che potremmo qui discutere, eccetera.
Non posso, naturalmente, non.
Chi è che non è d'accordo sul fatto, non vogliamo, non vogliamo REAR marci, ma vogliamo più soldi per la spesa sanitaria, più soldi per il sostegno alle filiere produttive industriali, per gli incentivi all'occupazione, per l'istruzione, per i grandi grandi green economy e eccetera, eccetera. Eh, eh, eh, beni pubblici, ma chi è che non vogliamo la guerra? Noi votiamo queste cose e quindi io, francamente, essendo fortemente, diciamo veramente combattuto combattuto proprio sul piano, proprio voglio dire no, ideale, eccetera. Ecco, io non partecipo al voto, naturalmente lasciando ai colleghi, come dire, la loro convinzione, che naturalmente rispetto ma sicuramente non dico che non è la mia, ma voglio dire non partecipa al voto, quindi, proprio per rispetto, diciamo, di questa impegno che l'Amministrazione dovrebbe avere naturalmente a livello nazionale, facendo sentire la sua voce forte e autorevole, diciamo della nostra città. Grazie grazie. Grazie la parola al.
Consigliere regionale Zanella Daniela grazie, Presidente sì, anch'io a livello personale.
Ma anche a livello, come come Gruppo consiliare siamo, diciamo, faccio un po' fatica a entrare nel dettaglio di questa di questa mozione perché ogni volta che le mozioni presentate in quest'Aula vanno a toccare dei TPB, vanno a toccare delle.
È del delle argomentazioni che esulano un po' dalle competenze del di questo di questo consesso, ma in generale, in questo caso addirittura di si richiede.
Un'azione proprio diretta rispetto a una segnalazione rispetto al Governo sono sono, faccio un po' fatica perché credo appunto che ci sia una questione che va forse un po' oltre quelle che sono le finalità.
Del nostro, del nostro Consiglio comunale,
Posso posso e tendenzialmente se sono d'accordo chiaramente appoggio anche le mozioni che magari hanno una finalità, come posso dire.
Così.
Una finalità dimostrativa, cioè non so abbiamo votato l'esposizione della bandiera della pace, io penso che.
Sappiamo che magari da un punto di vista di istruzione, non sarà la nostra bandiera esposta, che risolverà, però diamo, diamo un segnale, stiamo dando, faccio più fatica invece a prendere in esame questo tipo di mozione, perché richiede invece un impegno diretto da parte dell'Amministrazione rispetto a tematiche che non sono di nostra competenza diretta.
Poi, devo dire la verità, mi dispiace ogni tanto perché devo dire che sono d'accordo con il Capogruppo Volpe, mi dispiace fare questo tipo di azione.
Però.
Però, purtroppo, ogni tanto può capitare.
Però ogni tanto può capitare, per cui diciamo che no sono d'accordo quando dice che ovvia, ovviamente, ovviamente, penso che nessuno in quest'Aula, ma penso che nessuno possa dire di essere a favore della guerra non possa essere favorevole al riarmo, perché comunque stiamo parlando sicuramente insomma siamo tutti,
Per per la pace, poi, detto questo, sicuramente questo tipo di discorso è da reinserire un discorso un po' più generale di quelle che sono le situazioni socio politiche a livello non solo europeo, ma a livello internazionale ho seguito con attenzione gli interventi di chi mi ha preceduto che sicuramente sono molto più, come posso dire dentro certe problematiche, è vero che la.
La situazione mondiale è cambiata. È vero che l'idea di Europa che avevamo l'idea di Europa unita, che che è nata e che si è sviluppata con una formazione appunto della Comunità europea, è stata un po' di ed è un po' disattesa dagli ultimi tra gli ultimi emendamenti.
È anche vero che.
Non lo so, non so quanto.
Non so quanto possiamo possiamo intervenire, per cui non non voglio dilungarmi troppo rischio, poi, a cui non ho preparato un discorso scritto per cui non non vorrei incartarci.
Eh sì, e detto questo punto, pur pur abbracciando quelli che sono le intenzioni, pur esprimendo ovviamente da parte mia personale ma nostra a livello anche di gruppo, consiliare quello che è.
La contrarietà ad azioni che non siano finalizzate al perseguimento della pace, ma, detto questo, preannuncio un un'astensione rispetto a questa mozione.
Grazie Zanelli, anzi, che vogliono intervenire.
La parola alla consigliera Casiraghi. Prego, vado anch'io a pancia, cioè non ha niente di scritto, però né giustificare anche meglio spiegare la la positività del nostro voto a favore della della mozione e ho seguito un po' di webinar per capire un po' la situazione geopolitica e quanto è stato investito di questo se 800.000 miliardi, appunto che l'Europa vuole mettere e che poi costerà anche come debito ne pagherà, pagheremo come varie. Inaz come Nazione dovremmo può rientrare di questo debito di soldi che son stati svincolati per riarmare. Ma la domanda che mi sorge spontanea che sorta ad altri ai quali non cerca più importanti di me, diciamo più nel campo che ha cercato di dare delle risposte e è vero che a livello europeo non ci siano stati mai come qualcuno dice, investimenti forti nelle nella militarizzazione, nelle armi non mi risulta di anno in anno son sempre aumentati ancor prima del 2022 della guerra in Ucraina, abbiamo sempre avuto degli investimenti a crescere da 2 miliardi 718 del 2024 prima nel 2002 mila 1. La spesa è sempre più che raddoppiata dall'inizio del millennio si è sempre Ruth, s'è sempre avuto un aumento esponenziale si è fermati solamente nel periodo del 2012, quando c'è stata una crisi economica e quindi non si è investito in armi, è sempre aumentata, ma questo, mi domando, ci ha reso più sicuri come nazioni, non certamente perché se più prossimi produciamo armi, più, abbiamo anni, più si entra in quella che viene definita al paradosso della sicurezza. Io produco armi perché vedo e pavento del dei dei pericoli al ai miei confini e quindi mi riarmo ancora. A maggior ragione c'è un continuo, occorre alla le armi di fronte alla possibilità di invasioni di paure, né cioè si sta facendo una politica basata fondamentalmente sulla paura, sull'idea che arrivi un conflitto esterno e noi già abbiamo la siamo già in una politica di di di, diciamo di di armi a sufficienti per poterci difendere altra altra idea che viene portata avanti che i questi investimenti militari porterebbero un benessere anche per le nostre economie. Si vi dice, insomma, abbiamo l'industria degli armamenti. Se quindi questo dovrebbe inc incrementare, con il continuare con la continua produzione delle armi, parliamo dell'Italia. Riguardo alla situazione italiana, la maggior parte va all'estero di tutto quello che viene prodotto viene prodotta per gli USA anche qua, quindi non è vero che non ci potrebbe essere una riconversione di quella che è la politica degli armamenti verso un qualcosa di più utile dal punto di vista sociale, il che non vuol dire essere pensare oltre, riarmo essere dare degli idealisti. Lo stesso Papa Francesco ha detto non si può parlare di pace se non costruendo la pace, incominciando a produrre la pace, a pensare in ottica di pace nel gettare ponti. Non è pensare all'altro, sempre come un nemico, cioè queste queste idee di doverci armare, di doverci proteggere questa politica, appunto anche del terrore che si è creata anche nei paesi del Nord. Non so se avete visto anche prepariamo Week che qui c'è una preparare lo zainetto con tutto ciò che ci doveva servire nel caso di un attacco imminente okay, ma dobbiamo pensare oltre non nuovi. Penso di essere idealista se penso che si possa investire in una cultura di pace,
In una cultura che poi è la cultura dell'Europa. La vera forza dell'Europa non sta nelle armi, ma nella capacità di promuovere cooperazione e stabilità e diplomazia. Abbiamo costruito questo come Unione europea DEF ci vuole una diplomazia multilaterale e cooperazione degli standard condivisi, come avete detto, ma per promuovere la pace, il diritto, la democrazia, cioè io vedere spendere tutti questi soldi che ci creerà debiti per poi, se andiamo a guardare dal punto di vista geopolitico, l'unica Nazione sembrerebbe che ha veramente i soldi per rientrare in quel debito. Questa è la Germania, anche ambiato, apposta la Costituzione precedentemente per arrivare appunto a questa situazione, per permettere nicchie di poter poi chiedere e di poter arrivare a svincolare questi soldi per poter poi investire nella loro potenza militare. Noi non abbiamo i soldi per in questi quattro anni per poter arrivare a quella politica che tanto diciamo, tiriamo, noi ce l'abbiamo proprio e si vedrà quando poi tutti arriveremo, quando arriveremo a non averli chi ha l'interesse economico del produrrà si rivolgerà qualcun altro che partirà. Priamo.
Quindi cerchiamo secondo me di pensare oltre Riano ad una vera politica di pace. Ho guardato poi delle cifre che con quello che si spendono ve li sto, non vi sto a tediare perché l'ora è tarda con quello che si spende per creare un cacciatorpediniere piuttosto che quanti infermieri e quante altre situazioni potremmo avere, svincolando gli stessi soldi che son stati svincolati solo per un discorso militare? Quindi avete tutto il mio favore per per fermare, per la vostra mozione.
Grazie.
Scusi capogruppo, lei è già intervenuto un po' sulla loro coloro.
Bene, se non c'è nessun altro.
Se non c'è nessun altro, votiamo a questo punto grazie.
Dunque 5 favorevoli, 2 contrari, 8 astenuti, la mozione non passa do lettura del punto numero 10.
Sì, sì, sì, sì, e non ha partecipato al voto, non posso citarla perché noi non c'è e quindi ho detto a 5 favorevoli, 2 contrari, 8 astenuti e do lettura del punto iscritto al numero 10 dell'ordine del giorno ad oggetto Mozione presentata dai consiglieri comunali per a Villari Colombo con oggetto in votazione sul conflitto in Medio Oriente e devo dire che, successivamente a questa mozione, anche la consigliera sul Miolo ha aderito a questa mozione. Credo che la mozione, visto che manca la consigliera per a rappresenterà il consigliere Colombo, giusto, prego, Colombo.
Grazie Presidente, a meno che la consigliera Storniolo voglia illustrarlo okay, allora do lettura del testo della mozione.
Il Primo Ministro israeliano ha recentemente annunciato.
Un'invasione massiccia, Gaza.
Che si inserisce in un contesto già gravemente compromesso da mesi di bombardamenti, operazioni militari che hanno causato, secondo fonti internazionali, oltre 50.000 vittime palestinesi, molte delle quali civili, inclusi numerosi bambini, parallelamente, la popolazione civile è sottoposta a un durissimo blocco di beni di prima necessità inclusi alimenti e medicinali con gravi conseguenze umanitarie.
Questi sviluppi configurano una situazione di estrema gravità e richiedono una chiara presa di posizione da parte della comunità internazionale, inclusa l'Unione europea e il Governo italiano, che finora non hanno assunto una posizione inequivocabile di condanna verso le azioni del Governo israeliano.
Alla luce delle dichiarazioni e delle azioni di Governo del Governo di Israele, che sembrano orientati non solo alla distruzione delle infrastrutture civili della Striscia di Gaza, ma anche a una espulsione forzata della popolazione palestinese, risulta fondamentale richiamare l'attenzione sui principi del diritto internazionale e sul dovere morale di tutti gli Stati democratici di opporsi a ogni forma di violazione dei diritti umani e di crimini contro l'umanità.
Tutto ciò premesso, il Consiglio comunale della città di Cologno Monzese chiede a Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano, di attivarsi con urgenza anche attraverso il coordinamento con l'Unione europea, per l'imposizione di un embargo sulle esportazioni di armi verso Israele.
Invita l'esecutivo nazionale a promuovere l'adozione di sanzioni commerciali e diplomatiche proporzionate alla gravità della situazione in atto.
Sollecita il riconoscimento ufficiale da parte dell'Italia dello Stato di Palestina come entità autonoma, sovrana e indipendente quale contributo concreto alla costruzione di un processo di pace duraturo è giusto.
Grazie, consigliere, Colombo.
Se si proprio lui, se vuole illustrarlo lei, l'ha letto sapore, volevo, intanto Presidente e ringrazio, permettetemi di ringraziare tutto il Consiglio comunale che.
E si è soffermato anche a tarda ora per discutere finalmente e votare questa mozione, della quale ringrazio in particolare la consigliera Pella, che la consigliera del Gruppo di cui faccio parte del gruppo del PD, che stasera non è presente perché non si sente bene perché ha avuto secondo me il merito di dedicare tempo e sensibilità alla stesura del testo di questa mozione.
Che io ho condiviso pienamente semplicemente suggerendo qualche qualche integrazione, e ringrazio la consigliera Storniolo per aver a sua volta aderito e quindi firmato.
Attraverso una comunicazione via PEC, questa questa mozione,
E mi onoro, diciamo, di poter illustrare questo questo lavoro condiviso con loro, perché perché io sono un indipendente nel gruppo del PD?
E mi piace pensare che un PD che voglia guardare anche a Colonia, al futuro possa, partendo da questi temi che vanno oltre il perimetro del nostro territorio, ma che scuotono le coscienze e una visione del mondo, fare leva in questo caso sulla consigliera Sturniolo e sulla consigliera Pella, che sono due figure nuove di questo partito di questo gruppo consiliare che hanno manifestato e mostrato secondo me in maniera semplice, delicata, elegante ma anche appassionata di avere una sensibilità su un tema così importante. Quindi direi un ringraziamento proprio personale anche da questo punto di vista. Ora bisogna avere coraggio, bisogna avere coraggio a non abituarsi alle tragedie, perché vede, capogruppo Volpe, lei cita spesso i filosofi Hegel diceva che quando un fenomeno muta quantitativamente in maniera radicale muta anche il paesaggio,
I fatti di Gaza, se ci sono da quando io avevo i pantaloncini corti, ma adesso hanno assunto delle proporzioni abnormi, quindi io penso che quello che andiamo questa sera a chiedere al Consiglio comunale di approvare sia il minimo sindacale, certo non abbiamo la possibilità da Cologno,
Di cambiare il mondo, ma abbiamo certamente la possibilità, che non va sprecata, di dimostrare al mondo che la città di colloquio non è insensibile, non è rassegnata, non è abituata no, ma ancora la capacità di scuotersi di avvertire una reazione a questi fenomeni che sono secondo noi inaccettabili.
Quindi non ho davvero altro da aggiungere perché il testo della mozione, per quanto mi riguarda, riassume il mio pensiero pienamente ho la speranza che sia approvato all'unanimità da questo Consiglio comunale, superando le contrapposizioni destra a sinistra, passando dal centro, ma avendo in mente e avendo a cuore soltanto una cosa soltanto il destino di un popolo che non chiede altro che avere la possibilità di un riconoscimento di una sua sovranità sul proprio territorio né più né meno né più né meno per per arrivare a questo bisogna evidentemente che anche il Governo italiano l'Unione europea, con questo ordine, con questa mozione che parte dal Consiglio comunale di Cologno, si renda conto che sono necessarie le misure che noi chiediamo alle più alte istituzioni italiane europee di assumere grazie,
Grazie consigliere, crollo, prego che si iscrive a parlare.
Sulla mozione presentata.
Prego Capogruppo ronzino.
Sì, grazie Presidente.
Al Movimento 5 Stelle si è da subito espresso contro le reazioni sproporzionate da parte del Governo israeliano quando si è capito che nulla c'entrava all'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 ad opera di Hamas, che, pur condanniamo con fermezza e che il disegno di Netanyahu è qualcosa di diverso, non si sta assistendo ad un conflitto, perché il conflitto presuppone un uso reciproco della forza armata da parte di almeno due Stati. Siamo di fronte ad un genocidio, il termine genocidio a una definizione. Le gare specifica si riferisce ad atti commessi e con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale. Una popolazione, gruppi etnici, razziali o religiosi. Gli atti che costituiscono un genocidio si riassumono in cinque ore di obiettivi. Uccidere i membri del gruppo in questione, causare gravi danni fisici o mentali e ai membri dei gruppi in questione infliggere deliberatamente al gruppo in questione e condizioni di vita tali da provocare la distruzione fisica di parte o dell'intero gruppo imporre misure volte a prevenire le nascite all'interno del gruppo in questione. Trasferimento forzato di bambini del gruppo in questione a un altro gruppo.
Tutti e cinque. Gli obiettivi sono presenti nelle azioni poste in essere dal governo Netanyahu, che ricordiamo essere stato condannato dalla Corte penale internazionale insieme all'ex Ministro della DDA della difesa Galante per crimini contro l'umanità e crimine di guerra o con le missioni di mandati di arresto internazionali. Fatte tutte queste premesse, sarebbe opportuno modificare il titolo oggetto della mozione, la mozione del Consiglio comunale di Cologno Monzese sul conflitto in Medio Oriente, in mozioni di condanna del Consiglio comunale di Cologno Monzese nei confronti del genocidio operato dal Governo israeliano ai danni del popolo palestinese. Grazie grazie, capogruppo. Roncigliano la parola alla Capogruppo Ferrari. Intanto faccio notare al proponente che ronzino chiede la modifica e poi ne discutiamo adesso vediamo il dibattito, come va poi eventualmente dello studio okay d'accordo. Prego fra grazie Presidente.
Dopo decenni di situazioni di ingiustizia, di occupazione e repressione di un popolo costretta a vivere in una prigione a cielo aperto sotto gli occhi volutamente di strati della comunità internazionale, stiamo assistendo allo sterminio di un popolo a cui sono stati negati i propri diritti, che subisce attacchi illegali che violano il diritto umanitario internazionale, senza distinzione tra obiettivi civili e militari, un assedio totale che ha privato Gaza di cibo di tutti i mezzi di sostentamento impedendo l'ingresso di aiuti umanitari. Per quanto tempo ancora devono giungere notizie di donne, uomini, bambini ammazzati che muoiono di fame, malattie freddo? Per quanto tempo ancora dobbiamo assistere a questa catastrofe umanitaria? Italia, Comunità europea, il mondo intero devono contrastare le continue violazioni del diritto internazionale, ponendo fine alla distruzione del popolo e del territorio palestinese. È intollerabile, inammissibile assistere all'escalation da parte di Israele, i cui ministri affermano che nessuna pressione esterna devierà Israele dal proseguire per la propria strada o parole del Ministro delle finanze, Smotrich stiamo smantellando Gaza, lasciandola in rovina, con una distruzione e senza precedenti, e il mondo non ci ha ancora fermato già un mondo che sta a guardare forse qualcosa si muove Londra ha convocato l'ambasciatore israeliano israeliano ritenendo che sia ora di porre fine al blocco. Gaza sta diventando terra in cui i palestinesi non possono più vivere.
Anche i Consiglieri di Regione Lombardia, Rosati, di Alleanza Verdi e Sinistra, romano del PD, Pizzighini dei 5 Stelle e palestra del Patto Civico hanno chiesto l'attivazione di interventi straordinari a sostegno del popolo palestinese e anche i singoli Comuni come il nostro devono attivarsi in tal senso. L'impegno deve portare al raggiungimento di una pacifica convivenza, ad un accordo di pace giusta, a garanzia della sicurezza di Israele e al riconoscimento dello Stato della Palestina. Anticipo che il voto sarà favorevole. Grazie, grazie al mio gruppo, Florio, altri.
Prego, capogruppo, compro nella sua poltrona.
Dispiace dover intervenire.
Quattro minuti dalla mezzanotte su una mozione.
Che naturalmente, pur non condividendo intanto osservo politicamente devo dirlo che naturalmente i firmatari poi ci sono sensibilità diverse, insomma, una parte importante del PD è assente, voglio dire, mi sembra anche se collega.
Colombo, presentatore della mozione e giustamente, come è noto, è indipendente, però voglio dire sicuramente c'è qualcosa che io osservo dal punto di vista politico, che non è bello, non mi riferisco alle mozioni di prima, che pure sono presenti da partiti e potevano essere condivisa dalla maggioranza eccetera una parte, l'ha condivisa, ma questo è soltanto una considerazione che ritenevo e ritengo di dover fare, perché qui voglio dire poi diciamo parliamo di che cosa parliamo, anche di politica, parliamo delle posizioni, parliamo, voglio dire, di situazioni che esistono.
Questo non so se si riflette si manifesta anche voglio dire in maniera su questioni che sono di natura più strettamente amministrativa e non politica.
Certo, è veramente una vergogna, è una cosa che non se ne può più, cioè noi ci siamo abituati a vedere così bambini, eccetera per una cosa voglio dire veramente terribile.
Perché Netanyahu no, ecco il paradosso qual è che praticamente il popolo palestinese e il popolo israeliano che quelli degli ebrei che hanno avuto, naturalmente la Shoah hanno avuto con lo sterminio, eccetera no, e ne teniamo sta facendo la stessa cosa in maniera esagerata perché inizialmente, quando naturalmente successe,
Quando è stato, non mi ricordo la data settembre 8 ok che ha ammazzato dalle 1.000 persone, eccetera, insomma, i giovani che stavano e benissimo c'era una motivazione legittima, ma a questo livello stiamo parlando cioè non è che voglio dire perché il problema che i palestinesi sono vittime di un pazzo scatenato, una praticamente che sta mettendo.
I diciamo, gli israeliani, diciamo nel mondo li sta mettendo a rischio, dovrebbero ammazzarlo Netanyahu, ma nello stesso tempo diciamo quei disgraziati ai palestinesi nella Sepe sono naturalmente vittima anche di Hamas. Questo è poi il problema vero? Io una volta dissi qui che la pace, voglio dire, è che l'accordo della primavera ed che si stava voglio dire del DEF dei Paesi moderati e si stava nel momento in cui della la pace di Abramo,
Arrivò naturalmente questa situazione forzata, voluta, criminale da parte di Hamas.
Lo dico perché veramente diciamo qui una sola parola, dovremmo dire una parola di umanità, no, ma che dice, ma che serve che i Comuni Cologno Monzese fa eccetera come quello di prima, anche qui che cosa possiamo fare, sì, voglio dire cerchiamo di esprimere i nostri sentimenti, le nostre voglio dire ragioni, le nostre come dire convinzioni che sono chiare, no, anche qui di cosa parliamo, parliamo di genocidio, ma secondo me è qualcosa di più, cioè è qualcosa che che è una, diciamo.
È una distruzione etnica, c'è un'istituzione, voglio dire che stanno stanno praticamente un popolo che avrebbe ha il diritto di esistere, due popoli, due Stati, lo stiamo dicendo da sessant'anni ho fatto molte marce della pace, pareggio assise se nell'85.
Caro Presidente, un tale Bettino Craxi, che era Presidente del Consiglio, ebbe tenne un intervento solenne nel Parlamento, dove ci furono parecchie sostenendo.
L'all coop sostenendo Yasser Arafat per la liberazione della Palestina.
E ebbe a dire una cosa che dice io condanno la lotta armata, ma se il popolo palestinese per la sua indipendenza, quindi in questo caso voglio dire Yasser Arafat, che fu sostenuto anche Andreotti, vedo qualche democristiano, diciamo, diciamo della vecchia della vecchia storia democratica esiste ancora la Democrazia Cristiana mi sembra va be'.
Anche Andreotti aveva una capacità politica di mediazione, eccetera rispetto al popolo palestinese, e allora ebbe a dire che anche in quel caso la lotta armata era addirittura giustificabile. Ora, mettendo da parte questo aspetto, noi abbiamo abbiamo visto ultimamente le parole profeti che no del Papa Leone quattordicesimo, che ha detto due parole che secondo me sono sono il massimo no, una pace a parte pace, naturalmente una pace disarmata e disarmante, una pace disarmata, intendendo dire proprio quello che.
Letteralmente, se non mi corregge la passionaria che mi stava voglio dire, cioè disarmata proprio perché voglio dire chiaramente è l'elemento di base. No, se noi stiamo parlavamo prima delle armi, eccetera. Ecco allora una pace disarmata e disarmante. D'altronde il Pontefice, caro caro collega, Pontefice, viene dal latino no, quindi voglio dire creare ponti facere po' post Pontis PON quindi creare pare dei ponti verso, naturalmente, e quindi questa è naturalmente nel diritto romano, quello antico, eccetera richiama l'etica appunto della non violenza, quindi i papà, proprio il papà, anche Francesco aveva Papa Francesco aveva naturalmente si era molto speso da questo punto di vista e qui io, che sono più laico di tanti cattolici che sono qui, quindi stop citando le parole del Papa, ma l'Egitto perché secondo me sono veramente.
Sono importanti sono già cioè, voglio dire, noi dovremmo veramente fermarci, ma fermarci sul serio io sono convinto che, come diceva il Papa Leone quattordicesimo, questo che cosa sottolinea l'importanza di una pace autentica, non passata sulla forza e sulla minaccia ma sulla fiducia e il dialogo è l'amore incondizionato, ora queste parole come possiamo non condividerle? Io le condivido, io penso che sia importante, davvero,
Che la comunità internazionale.
Cioè che non ho capito come, naturalmente, nella nella guerra al diciamo tra l'Ucraina e la Russia, cioè adesso, come si chiama il Presidente degli Stati Uniti.
Bra tra no, voglio dire se voglio dire qui queste queste, quello che hanno in mano le chiavi no, perché voglio dire a Trump a Putin gli interessa che la guerra continui perché chiaramente loro fanno business cioè voglio dire è proprio voglio dire è per loro, eh eh eh diciamo è una cosa che gli sta gli produce ricchezza reddito perché quello è, voglio dire una delle cose la informo che il nostro comunicato, adesso che sono pronti piani per l'invasione della Groenlandia dipanano aeroporto,
Va beh, va beh, va be'va, be'comunque, per dire semplicemente no, voglio chiudere perché mezzanotte, passata, eccetera e allora io dico veramente dovremmo, diciamo, dovremmo inc, cioè dovremmo fare veramente qui. È una un atto di umanità, no, non si non si possono terminare, voglio dire e non si possono ammazzare i bambini sì, chiaramente pure Israele è l'unico Paese democratico e son d'accordo l'unica democrazia, però Netanyahu.
Diciamo andrebbe fermato da parte della comunità internazionale, da parte naturalmente, di del Presidente degli Stati Uniti, e questo riguarda pure all'Europa che l'Europa che prima parlavamo l'Europa l'Europa già quello ha detto noi voglio dire adesso ricatta, l'Europa per dire non vengo, sono noi che stiamo qua, stiamo sostenendo la guerra degli ucraini perché sta sono stati invasi dal da da un altro dittatore che si chiama Putin, eccetera. No, per cui dice io non non partecipo più perché ha con la con l'Ucraina che firma perché tutte le le risorse, quelle più importanti di me, come ha sempre fatto l'imperialismo americano, comunque per chiudere per chiudere, perché siamo in un orario veramente, eccetera, io sinceramente rispetto alcune cose, le cambierei, come ho fatto prima, allora intendo esprimere un voto di astensione su questa mozione perché, naturalmente, per i principi che ho detto e si è scomodato il Papa non lo scomodato chiaro, l'ASP o scomodato il Pontefice Massimo, me la sono scritta qui, mentre voi parlavate il termine Pontefice nell'antica Roma indicava ciascuno dei membri del Collegio giuridico sacerdotale, detto anche Collegio dei Pontefici che veniva presieduto dal pontefice massimo e quindi voglio dire pontefice massimo il papà con i ponti che dicevo prima, speriamo che questo Papa ci porti verso la pace. Grazie grazie capogruppo, proprio la parola alla Capogruppo, Tesauro, prego, ne ha facoltà.
Grazie, cercherò di essere breve, visto l'orario e la stanchezza che incombe.
Allora sappiamo tutti che Medioriente, soprattutto nella Striscia di Gaza, da anni è in corso una guerra.
Una continua guerra, nel senso che non c'è mai stata a una tregua vera e propria e dalla costruzione dello Stato di Israele, che i due popoli non trovano un accordo di pace, e oggi, dopo il vile attentato del 7 ottobre 2023 fatto da Hamas, lo scontro è ancora più violento i due popoli sono vittima di Anna di Hamas e la famigerata Pace di Abramo non è voluta da nessuna delle due parti.
Noi possiamo condannare questi fatti e sicuramente questa sera l'abbiamo fatto, tutti, condanniamo questi fatti, siamo d'accordo, tuttavia non abbiamo certo gli strumenti per agire, né tantomeno questa mozione può cambiare le cose e per questo non condivido la presentazione di simili mozioni vorrei ricordare che le mozioni,
Generalmente sono rivolte,
Cioè questa mozione è rivolta all'impegno del Governo e in primis del Presidente del Consiglio.
In realtà, le mozioni del Consiglio comunale trattano di argomenti di competenza dell'Amministrazione comunale, quindi questa va oltre i nostri poteri, la mozione, uno strumento di indirizzo politico che il Consiglio comunale utilizza per esprimere la propria opposizione o per sollecitare iniziative da parte dell'Amministrazione comunale dunque io la vedo come una mozione strumentale.
Nonché non dovessimo parlare delle di quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza, ma presentare una mozione chiedendo un impegno al Governo per me è un atto strumentale, è un atto ideologico, naturalmente, e per questo motivo la mia posizione sarà di astensione perché appunto non condivido il fatto di presentare una mozione al Governo per chiedere un impegno eccetera eccetera.
Mi astengo perché condivido comunque il fatto che è effettivamente in quella parte del mondo. Forse sarebbe il caso che avvenisse la pace. Confido spia, ma proprio vivamente che questo Papa Leone possa portare la pace in quel territorio, perché forse è l'unica persona che potrà farlo,
Ma noi sicuramente non abbiamo questo potere, grazie, grazie, proprio Kutuzov altri.
La parola a Gianluca bruciavano, provengono Chalukya, c'era tutti, giusto due parole per contribuire al alla discussione, non è la prima mozione o ordine del giorno che viene presentato in questo Consiglio comunale sull'argomento e diciamo che anche quelli che erano gli impegni più vicini a noi sono stati un po' diciamo trascurati dimenticati non abbiamo fatto un fatto molto.
Stasera ci troviamo a discutere qua ancora, probabilmente perché il livello di sopportazione ormai ha superato ogni limite, ogni limite, cioè non ci non, ma non c'è giorno che noi ci alziamo e ascoltiamo.
Le notizie che.
È davvero onori. Rimaniamo allibiti per i morti in continuo per i bambini che muoiono per i bambini che vengono martirizzati per la gente che soffre la fame, per questa sorta di assedio che è stato omesso a Gaza e che affama la gente, è un'altra forma di tortura, davvero che lo Stato di Israele sta perpetrando rispetto a una popolazione che ha tutto il tipi diritto di vivere su quella terra, quello che mi stupisce ancora che comunque vengono usati due pesi e due misure perché quella dell'Ucraina la consideriamo un'invasione e ci opponiamo quelli di Gaza, no, quello che ci score Cisgiordania, no, ecco, e quindi questo questo fatto di avere due comportamenti diversi, un po' grida vendetta, dovremmo cercare di superarlo. Non so se si supera facendo appello noi del Comune di Cologno Monzese al Governo, però, magari cominciare a parlarne tra noi può essere anch'io. Ho qualche dubbio sul fatto di presentare mozioni di questo genere. Possono essere un ordine del giorno, però davvero è difficile trovare trovare ascolto a più alto livello. Ecco, comunque siamo di fronte a un intervento che ormai è sproporzionato se prima all'inizio dopo i fatti, davvero sanguinari violentissime del 7 ottobre potevano in qualche modo in qualche modo giustificare una reazione, adesso siamo davvero oltre, siamo davvero oltre, non c'è una misura.
C'è un uno Stato, un esercito contro davvero un popolo che ormai rimane in difeso e soprattutto un esercito contro un popolo, perché distruggere case, distruggere.
Strutture distruggere.
Ospedali vuol dire combattere contro gente inerme e soprattutto anche bambini, allora davvero il costo umano che stiamo vedendo è inaccettabile e credo che davvero ci voglia una presa di posizione da parte di tutta la comunità, non solo noi e questo forse vale l'appello l'appello al nostro, al nostro Governo e anche da parte di chi è indifferente la cosa non non non può più andare avanti purtroppo non è facile la soluzione anche chi aveva prospettato facili.
Risoluzioni, come citiamo già citato, il Presidente degli Stati Uniti, che arrivo io e in 24 ore risolvo. Questo è l'altro problema. Ecco, vediamo che non ce l'ha fatta, non già fatta, non ci sono, non c'è la volontà probabilmente le guerre, è vero, portano business e di questo business fa parte purtroppo anche anche l Italia, però dobbiamo cominciare ad opporci come ci opponiamo. Beh, intanto riconosciamo il diritto del dei palestinesi di avere uno Stato, così come hanno diritto gli gli israeliani di avere uno Stato, due popoli e due Stati, ognuno indipendente, con la possibilità dei palestinesi anche di autodeterminarsi. Questa è una cosa che voglio dire.
Negli anni che siamo dovrebbe essere accettata da tutti. È un principio di giustizia. Senza la giustizia non c'è pace, non potrà mai esserci pace senza una giustizia e senza il riconoscimento di un diritto al riconoscimento di una del della possibilità di vivere liberi sulla terra dove si è nati. E questo è fondamentale, vale per tutti. Cosa possiamo fare? Noi europei noi voteremo questa questa mozione come va be'.
Diciamo che è servita a sollevare un po' un suo, a sollevare un po' il il dibattito, però mettere lì è un'altra cosa, magari un impegno per noi come Amministrazione.
Come consiglieri come cittadini, ecco, invito l'Amministrazione ad aderire alla marcia della pace Perugia-Assisi della prossima domenica 12 ottobre, partecipiamo a questo, mettiamoci la faccia, portiamo il nostro corpo in strada, facciamoci vedere, facciamo vedere che noi ne abbiamo abbastanza di questa e di tutte le altre guerre quindi torniamo anche se vogliamo ad essere protagonisti come Amministrazione e prendiamoci l'impegno di partecipare ufficialmente alla marcia della pace, io aggiungerei questo.
Al alla mozione di stasera, grazie.
CST scusate se non parlo solo 1.009, la proposta di GSD otterremo questo questo, questa mozione, proprio su proposta di GSD, è quella di spingere l'Amministrazione a partecipare e ad aderire alla Marcia della Pace di domenica 12 ottobre, preso assise grazie.
Grazie la parola al consigliere Rosanelli, prego, grazie, signor Presidente, sarò brevissimo visto l'orario.
Allora anticipo subito a chi ha presentato una mozione che, in coerenza con quanto detto per la mozione precedente, mi asterrò.
Da questa votazione, perché non tanto perché non condivido?
Sì, sì, capogruppo, voi per quest'quest'questa sera, purtroppo possiamo allineati so che non sa se riuscirà a dormire stasera, però trai così allineate no a partire da parte dei BOT, a parte le battute allora su questa mozione, non tanto non tanto per non tanto per la premessa.
Condivido chi mi ha preceduto, cioè non è la prima volta che vengono presentate delle mozioni che riguardano questo argomento in questo Consiglio comunale. Il fatto che però dobbiamo tornare di nuovo presentare dei nuove emozioni sicuramente dimostra che c'è la situazione veramente sta sempre più peggiorando, quindi questo è inevitabile, che è sotto gli occhi di tutti. Insomma, non non si può più nascondere, così come, purtroppo, se inizialmente si poteva pensare forse a una ritorsione o comunque una risposta che si sapeva fin dall'inizio sarebbe stata sicuramente sproporzionata da parte del Governo israeliano e continui attacchi del 7 ottobre. Adesso abbiamo capito perché è stato detto in maniera molto chiara che la finalità ultima è quella di svuotare completamente la Striscia di Gaza dalla popolazione. Quindi, insomma, si sa che ormai vogliono arrivare lì. Quindi,
Quindi, detto questo, però, ribadisco, mi è piaciuto invece nell'intervento precedente da parte del Capogruppo bresciani il fatto di inserire magari del rispetto, magra queste, a queste mozioni che ribadisco io trovo personalmente è abbastanza inefficaci e apro una parentesi, non credo che siano che non siano, credo che sia una mozione strumentale perché non penso che la finalità sia quello di attaccare il Governo italiano, non credo proprio. Penso che sia quello di attaccare il Governo israeliano, però penso penso che sia quello detto questo.
Ribadisco che, non siccome non credo che sia particolarmente efficace nel dispositivo finale, abbraccio invece un po' di più la proposta del Capogruppo bresciani, che è quello di fare invece degli atti, magari un po' concreti, che diano visibilità maggiore rispetto a quello che è l'orientamento di questa Amministrazione rispetto a quello che appunto,
Ah, la volontà di pace che abbiamo, quindi va be'ribadito già detto, ribadisco l'astensione personale.
Capovolto, lei era già intervenuto su che cosa devo dire una parola, non a norma, allora analisi, la Ferrari, no, siccome no, se prima del voto, siccome mezzanotte 18, oggi il nostro amico compie gli anni, il collega avvocato Colombo, Antonio auguri, è lunga vita.
Ma non lo sapevo.
Se non c'è.
Quindi, se non c'è nessun altro da questo punto di vista credo che sia utile passare al voto, quindi votiamo, prego.
Ah, sì, no, giusto, o la proposta è che si dice la votiamo, però deve essere contenuto all'interno il fatto che l'Amministrazione comunale aderisca alla marcia della pace Perugia Assisi, e poi l'altra è quella che è stata proposta da ronzino, che dice,
La parola grazie, che il titolo oggetto della mozione è una mozione del Consiglio comunale di Cologno Monzese sul conflitto in Medio Oriente, in mozioni di condanna del Consiglio comunale di Cologno Monzese.
Colombo a lei la parola perché se ci hanno chiesto queste interrogazioni e poi metteremo al voto della mozione, prego allora chiedo termine ad horas nel senso che, siccome non sono l'unico promotore, perché c'è anche la consigliera Storniolo, con la quale ho avuto modo di approfondire la richiesta del secondo emendamento anticipata e formalizzata dal Capogruppo bresciani per il suo gruppo consiliare rispetto alla quale siamo pienamente d'accordo non abbiamo ancora discusso la consigliera Storniolo io nella proposta testé formalizzata dal capogruppo ronzino. Se ci date un paio di minuti soltanto per confrontarci, regolarsi, Presidente.
Quindi, ma dobbiamo rifare l'appello Segretario, sono non solo neanche uscite, ne hanno parlato tra di loro, chi sta su zone che ognuno vuole comunicare, prego.
Prego Consigliere, certo, le do la parola, prego.
Allora e la consigliera Storniolo, io abbiamo accettato, abbiamo deciso di accogliere anche la proposta di emendamento presentata dal Capogruppo ronzino.
Tutti e due sì.
Sì.
Cambia cambia la mozione con impegna il Sindaco e una gestione comunale ad aderire alla Marcia della Pace, il Consiglio comunale alla marcia della pace Perugia-Assisi del 12 ottobre e e la condanna quindi con queste due modifiche metto in votazione la mozione, prego, votiamo,
Ora 10 favorevoli, 5 astenuti, la mozione passa. Volevo dirvi una cosa, convocherò a breve la Conferenza dei Capigruppo per decidere e mi rivolgo qui sul voto dell'opposizione per decidere il prossimo Consiglio comunale di luglio in quanto rispetto al fatto che hanno assunto delle date e ci sono stati dei ritardi da parte degli uffici e quindi quelle date e cambieranno le decidiamo insieme, quindi la mia proposta e quindi mi rivolgo a voi è di trovarci egli ci decidiamo insieme dei dati, che sarà l'ultimo Consiglio prima delle vacanze nel mese di luglio.
Grazie, buonanotte.