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C.C. del 25/10/2022
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Le scarpe di Davide, vasariane e poi Franco Marchetti, Giuseppe De Bernardi sarà.
Nazionalità Bonetti, Daniele d'Andrea, Dario Benigni su assente Grega, Raffaele presente Bertolini, Alessandro Stefano presente,
Possiamo procedere col punto numero 1, che sono le comunicazioni del Sindaco dei Consiglieri.
Abbiamo ricevuto notizia convocazione della conferenza dei servizi, prevista per l'8 novembre, per l'esame del progetto di fattibilità tecnico economica per il potenziamento dello svincolo di Piona a quando verrà valutato il progetto definitivo, per il raddoppio di questa dello svincolo che all'interno delle Infrastrutture Milano-Cortina 2026 e,
Un'opera fra le prioritarie, colgo l'occasione.
Per funzionare.
Il coro musica viva e il coro di voci bianche, oltre che nella giornata nella serata di domenica, si sono esibiti, assume.
All'orchestra scelte della Valtellina e all'Orchestra, arrivando diretti da Lorenzo Passerini nel concerto di apertura della stagione sinfonica, degli Amici della musica di Sondalo, è stato un concetto molto importante, strabiliante dal punto di vista musicale e degno di essere menzionato anche nella seduta in Consiglio comunale perché va tutto il mio plauso agli ancora musica musica mila nella scuola mentre per la preparazione e la professionalità con cui si sono esibiti,
Detto questo, passiamo al punto numero 2, che è l'adozione della variante generale al Piano di Governo del territorio ai sensi dell'articolo 13 della legge regionale 12 del 2005.
A me tocca.
È spiegare.
Le modalità con cui si svolgerà la seduta, in modo particolare la votazione, in modo tale che sia un dire chiaro a tutti i Consiglieri che peraltro.
Anche i Capigruppo, quelli che hanno partecipato alla Conferenza di ieri hanno avuto modo di prenderne visione e anche al pubblico presente secondo l'articolo 78 del TUEL,
Eccede il dovere di astensione da parte degli amministratori nel prendere parte appunto alla discussione e alla votazione di questa delibera, nel caso ci sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e degli specifici interessi dell'amministratore o di suoi parenti o affini fino al quarto grado sempre in base all'articolo 78, quindi opportuno, procederemo alla votazione frazionata dalla del documento in cinque tavoli. Ovviamente, qualora il Consigliere, l'amministratore si trova in una situazione di.
Interesse diretto nella tavola, che andremo a discutere, si allontanerà dalla dall'Aula e rientrerà dopo la votazione questo avverrà per tutte e cinque le tavole, la tavola A eccoli qua, vista la tavola B con queste Curcio chiaro.
Nel tavolo ci ho già nasca la tavola di Lacorte Borgonuovo fumi larga dell'antico, laghetto, la tavola e Fontanedo San Rocco, una volta esperite tutte le singole votazioni per comparto sul PGT, si procederà poi a una votazione complessiva e unitaria finale sull'intera variante generali.
Detto questo, io passo la parola al Vice Sindaco, con delega all'urbanistica che ha seguito passo, passo tutti i lavori per arrivare questa sera, l'adozione della variante, i miei ringraziamenti al Segretario, al geometra Mazzina, ai tecnici di studio Partenavia l'architetto Manetti.
E a tutti i tecnici che hanno collaborato per la la la redazione di questo importante documento e un ringraziamento anche ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza, che comunque hanno partecipato alle ai vari incontri che abbiamo voluto organizzare per condividere.
Appunto, il prosieguo, lo sviluppo del documento.
Grazie Sindaco buonasera a tutti. Siamo a conclusione di questa procedura avviata con delibera di Giunta, 93 del 10 agosto 2018. Anzitutto tengo a precisare che andiamo ad adottare una variante al PGT e non come inizialmente ipotizzato per l'annullamento dello strumento urbanistico, un rifacimento complessivo. Come professionisti sono stati incaricati l'architetto, si vanno Mulinetti con la collega architetto Cristina genera che ringrazio per l'attività svolta per la parte idrogeologica e sismica, dottor Cristian Adamoli, che anche a suo ringrazio per la valutazione e la parte ambientale, la montana S.p.A. Soprattutto, dottoressa comica, gestito con molta professionalità, questa parte la VAS si è conclusa alla Valutazione Ambientale strategica, si è conclusa il 14 luglio 2022 con la seconda conferenza. Un ulteriore ringraziamento va a tutti i colleghi della maggioranza sia della prima consiliatura che della seconda posto, che è una procedura che è in itinere ormai da quattro anni e un particolare ringraziamento va anche all'Assessore che mi ha preceduto, architetto Barbara Bettiga, che vedo in sala in quanto buona parte del lavoro l'ha svolto lei con grande professionalità e impegno.
Con la seconda consiliatura del sindaco Gilardi è stata altresì coinvolta come tecnico. L'ingegnere Adriana campani, che era candidata con noi e poi provoca, è rimasta esclusa e anche lei comunque ha partecipato alle riunioni. Si è voluto fare un percorso condiviso, poi valuteremo, vedremo stasera e se Porter che frutti avrà portato con le minori, con le maggioranze ovviamente, ma con le minoranze, le minoranze abbiano avuto volute coinvolgere nella redazione di documenti. Con quattro incontri, 15 giugno 30 giugno 26 luglio, l'ultimo 12 ottobre, abbiamo avuto un incontro con i tecnici che operano sul sul nostro territorio il 23 giugno, perché anche lì abbiamo ritenuto che comunque i tecnici che poi dovranno usare queste norme dovevano essere coinvolti per recepire le loro criticità.
Sempre 23 giugno abbiamo fatto un incontro con la cittadinanza, dove abbiamo esposto il Documento di Piano e e altri documenti, in sede di avvio della procedura sono pervenute 200 istanze, di cui 172 nei termini 28 fuori termine, da parte dei cittadini, nelle quali segnalavano determinate idee e proposte ma soprattutto erano istanze finì al proprio terreno edificabilità si edificabilità, no che quindi non erano oggetto di valutazione in quel momento.
Si è voluto altresì coinvolgere anche qui, fin da il primo giorno che ho ricevuto, delega dal Sindaco l'ufficio tecnico, che ringrazio perché riteniamo che queste norme io mi riferisco a tutte le norme sono poi oggetto di valutazione interpretazione da parte dell'ufficio tecnico, quindi l'ufficio tecnico doveva essere coinvolto, tant'è che lo stesso ufficio tecnico ha fatto anche una serie di sedute senza la mia presenza con l'estensore della variante.
Prima di trarre delle conclusioni e decidere che cosa fare, si è fatto un grandissimo lavoro di raccolta dati per capire il nostro territorio, che cos'è, chi ci vive e quante persone ci vivono, quante attività abbiamo perché senza questi dati di partenza magari si trovano delle conclusioni non propriamente corrette il nostro territorio ha un'estensione di 33 chilometri quadrati di cui solo 4,5 chilometri quadrati sono urbanizzati.
Il nostro Comune confina con quattro siti natura 2000, ma non ne ha nessuno al proprio interno.
La popolazione di Colico al 31 dicembre 2021 è di 8.033 abitanti, con una densità abitativa di 213 abitanti chilometro quadrato. Negli ultimi vent'anni il nostro Comune ha avuto una crescita demografica del 27 e 34%, nel 2001 avevamo 6.308 abitanti e nel 2021 abbiamo detto 8.033. Abbiamo sempre avuto un saldo, mi un saldo complessivo positivo, anche se dal 2015 il nostro saldo naturale, cioè la differenza tra nati e morti a Colico, è diventato negativo, ma comunque abbiamo un saldo migra, un saldo totale positivo. Siamo uno dei pochi Comuni nella nostra Comunità, Montana di competenza che a questo saldo positivo, il che vuol dire che comunque, il nostro territorio ha una grande attrattività da parte.
Di dei non residenti che vengono a vivere qui e per la bellezza del territorio, crediamo e anche per un discorso economico, perché abbiamo 846 attività economiche, queste censite nel febbraio 2022, che danno lavoro a 4.059 addetti, abbiamo una popolazione, questo abbiamo valutato anche per il Piano dei Servizi una popolazione,
Come il treno italiano, che sta diventando piuttosto anziana, perché nel 2002 eravamo nettamente di 42 anni nel 2021 abbiamo un'età media di 45,7 anni dei residenti.
Abbiamo poi valutato anche la nostra, il nostro comparto produttivo, che è stato è una delle colonne portanti di questo, anche trend positivo sul sull'immigrazione da fuori, attività che sono un settore particolarmente attivo, molto solido, soprattutto nel oil&gas, le aree destinate a l'industriale produttivo sul nostro territorio sono 540.000 metri quadri e danno lavoro a oltre 1.600 addetti.
Ah di poi fatto analisi del turismo e soprattutto nel turismo si registra un esponenziale crescita del turismo. Negli ultimi. Negli ultimi anni siamo arrivati ad avere 40.000 arrivi nel 2019, prendo l'ultimo dato ante pandemia, perché poi 2020 è falsato quando nel 2015 ne abbiamo 22.000, quindi nel giro di 4 abbiamo raddoppiato gli arrivi come presenze. Nel 2019 abbiamo avuto 130.000 presenze di italiani e stranieri contro le 60.000 presenze del 2015 più che raddoppiato il dato, sono cresciute anche qui esponenzialmente tutte le strutture ricettive. Nel 2015 avevamo 48 strutture ricettive, 9 alberghi, 12 strutture complementari, 27 case vacanze, B&B e strutture simili e il 2020 abbiamo 243 attività agli alberghi ai nuovi sono diminuiti a 7.
Le strutture complementari da 12 è andata 38, ma c'è stata un'esplosione delle case vacanze. Ormai molti nostri concittadini fanno un secondo lavoro molto redditizio, visti i numeri del turismo, 698 case vacanze, B&B e attività affini posti letto. Avevamo 3.800 posti letto nel 2015 nel 2020 abbiamo 5.200 posti letto, quindi abbiam, preso atto che il turismo oggi è diventato una anch'esse Colonna trainante, come il comparto industriale della nostra struttura economica a Colico abbiamo 14.200 immobili, di cui 6.657 residenze, 86 uffici e circa 7.000 immobili di categoria C, che sostanzialmente sono negozi, magazzini, laboratori, tettoie e 340 categoria D, che sono sostanzialmente i capannoni. Abbiamo poi analizzato delle abitazioni presenti.
Che destinazione avevano dei 6.000 e rotti abitazioni che abbiamo 3.049 sono abitazioni principali, 3.585 sono abitazioni seguo, adibita, seconda casa, il che vuol dire che o i nostri concittadini hanno la seconda casa come investimento, oppure anche qui vi è un'ulteriore conferma che a Colico, soprattutto il prefestivo, c'è molta gente che fa al turismo magari sulla seconda casa, per il lago e via discorrendo. Abbiamo affrontato il tema delle vendite per capire il dimensionamento del PGT, per capire se c'era dell'invenduto, per capire il consumo del suolo. Nel 2021 si sono registrati 293 vendite immobiliari, di cui 23 fabbricati merce, ovvero sostanzialmente quelle case che sono state costruite da imprese immobiliari.
Per fare un'operazione immobiliare, e quindi il nuovo, mentre 270 compravendite sono incluse le donazioni sono le altre vendite che sono avvenute una volta che abbiamo capito un po' meglio questi dati la nostra amministrazione ha dato delle linee di indirizzo all'estensore del PGT architetto Molinetti e al suo studio,
Innanzitutto si è voluto andare incontro a salvaguardia dell'ambiente e, anche se si sarebbe potuto ampliare il consumo del suolo perché c'era tutti i presupposti che ho detto ora di comunque un'attrattività, una crescita demografica, abbiamo comunque deciso di andare in riduzione del consumo del suolo. Abbiamo poi dato un particolare particolare attenzione su i varchi ecologici corridoi ambientali, la parte agricola, prevedendo una fascia nell'ambito agricolo trust SS 36 e la ferrovia, dove praticamente sono vietate anche le costruzioni, ad esempio dell'imprenditore agricolo e via dicendo. Abbiamo prestato attenzione al verde, c'è una norma, ad esempio, che prevede l'obbligo di piantumazioni, una dotta introduzione di una pianta, magari sono banalità, però butto lì degli esempi. Ogni 100 metri di giardino bisogna mettere un arbusto.
Abbiamo soprattutto il dato, abbiamo soprattutto chiesto espressamente all'architetto Molinetti di.
Visto che abbiamo deciso di andare a riduzione del suolo.
Abbiamo deciso di incentivare e trovare degli strumenti incentivanti che poi eventualmente affronterà l'architetto Molinetti per far che cosa riqualificare l'esistente, perché il concetto chiave era prima di andare a consumare ulteriore suolo, andiamo a sistemare l'esistente, tutti quei rustici, quei ruderi, quelle stalle che si trovano in zona che pregiate urbanizzate del nostro territorio quindi è stato detto prima recuperiamo l'esistente e poi eventualmente si consuma la del suolo.
Il lavoro più grosso è stato fatto sulla normativa normativa, che è stata totalmente stralciata, non sia neanche letta, è presa in considerazione, si è ripartiti da zero in quanto e dal sentore dell'ufficio tecnico e anche da quanto emerso nell'incontro avuto con i tecnici, la normativa vigente era molte volte incomprensibile per una complessità di richiami normativi quindi quella l'abbiamo pro azzerata, rifatta completamente.
Abbiamo poi anche ridefinito i nuclei storici, prendendo atto che molte zone di fatto erano riperimetrata nei nuclei storici, ma erano sostanzialmente sono sostanzialmente i nuclei storici in trasformazione, quindi i nuclei storici sono stati divisi in due zone, prevedendo i nuclei storici, trasformazione con un'apposita normativa un po' più snella fermo restando che sta normativa che poi eventualmente spiega architetto Molinetti dove se ci dovessero essere comunque degli immobili di pregio storico non possono essere sostanzialmente modifica.
Particolare attenzione parcheggi, perché riteniamo che ogni nuova abitazione deve avere tendenzialmente tre parcheggi tre posti auto, di cui prevediamo una rimessa, un parcheggio interno e un parcheggio esterno alla recinzione, per non andare ad aggravare i parcheggi pubblici, la viabilità con parcheggi magari in zone anche non adibite a parcheggi andando a creare problemi viabilistici.
Abbiamo poi prestato particolare attenzione all'area di interscambio di interscambio ferro-gomma, e mi riferisco in particolar modo alla stazione dove parallelamente stiamo, come abbiamo detto venerdì, portando avanti un progetto in sinergia con RFI per riqualificare tutta la viabilità della stazione siamo abbiamo un incontro mercoledì prossimo.
Se poi prestata una particolare attenzione alla mobilità dolce, con la mappatura dei sentire esistenti e l'inserimento di nuovi percorsi.
Si è dato poi particolare attenzione alle 2 colonne portanti della nostra economia all'area industriale e prevediamo un ampliamento dell'area industriale di 22.000 metri quadri perché, ascoltando gli imprenditori, è emerso che l'area industriale è satura e c'era necessità di fare questo ampliamento, ampliamento che comunque a valle della via al Confine quindi rimane al di sotto con riferimento al turismo, si è voluto anche lì prevedere che tutte le strutture turistiche B&B, case, vacanze e attività annesse sono ammesse in tutte le zone del nostro Piano, delle regole che questa sera andremo ad adottare.
È stata poi prevista una nuova zona alberghiera, è stata poi inserita la normativa sui campeggi per agevolare anche una mal migliore interpretazione e agevolare l'attività dei campeggi, e poi è stata recepita nel nostro impianto normativo la deroga per gli alberghi, gli alberi che sono riconosciuti di interesse pubblico conseguentemente possono andare in deroga, ovvero se vi è necessità da parte di qualche albergo di fare un ampliamento vengono in Comune, lo discutono, lo possiamo fare,
E gli obiettivi e le azioni, poi eventualmente lascio la parola architetto, in sintesi, due numeri vengono.
Tagliati 40.000 metri, quadri di aree edificabili che vengono ridate al comparto agricolo, vengono aggiunti 22.000 metri di aree industriali, vengono previste aree per servizi per 507.000 metri quadri.
Si prevede, al termine di validità di questo strumento, che dura cinque anni, una capacità residenziale di 8.637, quindi ipotizziamo che questo strumento porterà a 600 residenti in più nel giro del quinquennio per darvi un dato, il precedente, l'attuale PGT, che adesso andremo a sostituire, prevedeva al termine del quinquennio una crescita molto più alta, prevedeva a 9.600 abitanti, obiettivo non raggiunto in quanto si è raggiunto un obiettivo di 8.000, quindi era stato a nostro avviso sovradimensionato, perché alla fine non si è arrivati lì, mentre se consideriamo anche il totale degli utenti residenti e non prevediamo che al termine di questo percorso il nostro territorio potrà.
Accogliere 13.137 abitanti, la qualità del residenziale si è voluti andare nella tendenza degli ultimi anni, ovvero verso le ville singole verso le case singole, tenendo la qualità del delle edificazioni residenziali di alto livello, mantenendo bassi indici, prevedendo grossi area verde.
Questo è un po' il succo dell'indirizzo politico che abbiamo dato in continuità della prima della seconda amministrazione, io non togliere altro tempo, l'architetto Molinetti, che poi eventualmente spiegherà anche per la cittadinanza che questa sera è più della media come presenza spiegherà anche la procedura per le osservazioni perché dopo l'adozione si aprirà anche la procedura delle osservazioni dove ogni cittadino in un determinato periodo che spiega l'architetto Molinetti potrà far pervenire all'ente,
Una singola osservazione, più osservazioni, dando atto che c'è qualcosa che che non che non va, si chiede qualche modifica e poi saranno votate singolarmente sedi approvazione, che sarà una delibera che tendenzialmente sarà fatta tra 5 6 mesi lascio la parola architetto Manetti che ringrazio ancora per il lavoro svolto.
Grazie e buonasera.
Dalle parole dell'Assessore emerge la dinamicità di questo Comune, che è la caratteristica direi che anche da chi, come noi, svolge questo lavoro appare appare con una lettura esterna, i numeri che sono stati dati sono numeri assolutamente interessanti e poi non mi soffermerò sui numeri perché sono naturalmente agli atti anche in maniera estremamente dettagliata poi la dinamicità e la prima caratteristica che vale la pena di sottolineare.
Perché operando anche noi in diverse province diversi Comuni, è raro trovare in questo momento Comuni che abbiano avuto la crescita demografica che ha avuto Colico crescita demografica che, come si sottolineava prima, è data dal meccanismo del sistema migratorio con un sistema naturale. Purtroppo dal 2015 soffriamo quello che soffre un po' tutto il paese, cioè un saldo naturale negativo.
Ma nonostante questo sia, ritiene si è potuto mantenere il numero di questa natura e altra cosa che va sottolineata.
Nonostante i numeri che sono tendenzialmente in crescita, la riflessione complessiva che mettiamo sul tappeto e qualità e non quantità.
Qualità attraverso le scelte di Piano, attraverso le metodologie di intervento.
Ma anche proprio attraverso l'eliminazione, cioè la riduzione di alcune modalità di intervento che poi tendano soprattutto in questo caso, hanno teso negli ultimi anni a mischiare in maniera eccessiva quello che è il tessuto urbanizzato rispetto invece a quello che è il tessuto agricolo tanto che molte parti del territorio abbiamo in zona agricola il numero di abitazioni che lo renderebbero più residenziale che non agricolo. Non abbiamo scelto di non correre dietro a queste situazioni con una norma relativamente ampia che consente dei buoni interventi sui fabbricati esistenti in zona agricola, ma senza andare a cercare di ricucire perché avremmo prodotto inevitabilmente una ulteriore espansione, non più.
Necessarie non dovranno più accettabile, ma perché anche perché l'indirizzo complessivo di Regione Lombardia nella provincia di Lecco, ma poi nel Comune di Colico in questa direzione, quindi in direzione della riduzione del consumo di suolo, ma anche perché la dimensione che il Comune di Colico raggiunto è tale da permettere un consolidamento anche dei servizi e senza che si debba fare ulteriore consumo questa come considerazione di carattere generale poi, siccome lo strumento urbanistico naturalmente è complesso e non vorrei nemmeno poi,
Trascinare troppo lungo la mia presentazione, cercherò di essere abbastanza sintetico, naturalmente, a disposizione per tutte le eventuali richieste che vorrebbero che che che vorranno regge poi arrivare una cosa al primo dato è questo il documento, il PGT si divide in tre parti sostanziale il documento di piano piano regole il piano dei servizi,
Il documento di piano e poi, adesso che la tavola di progetto, il Documento di Piano e vuole vediamo proiettata in questo momento costituisce la parte strategica e la parte che mette in gioco.
Gli obiettivi, perché prima son stati ricordati dall'Assessore, ma era parte anche che interviene sugli ambiti di trasformazione, sulla rigenerazione urbana ed interviene soprattutto in rapporto con gli strumenti urbanistici sovraordinati. È utile precisare questo aspetto perché in realtà è il piano, lo approva il Consiglio comunale. La competenza urbanistica della legge urbanistica regionale lombarda dà al Consiglio, con una competenza, la provincia che interverrà successivamente insieme alla Regione dovrà esprimersi nei pareri, ma non tanto, diciamo, parere di carattere generale, ma semplicemente valutando che lo strumento urbanistico, il Consiglio Comunale approva, sia coerente con lo strumento urbanistico della Provincia o con quello della Regione, quindi nelle fasi successive, nei rapporti con la Provincia, che peraltro sono già intercorsi in questi ultimi mesi con più di un incontro si dovrà fare questo, questa, semplicemente, questa verifica.
Il documento di piano. L'altro dato importante non introduce norme che abbiano effetti diretti sul regime giuridico dei suoli. Ciò significa che le previsioni degli ambiti, anche di trasformazione, che noi abbiamo, sono previsioni che verranno completate, riceveranno attuazione nel momento in cui si svilupperanno il strumento Benicio attuativi che sono stati previsti, poi dalle schede degli ambiti. No, allora, trattandosi di variante generale, no, è stato necessario produrre un confronto per tra quello che esiste nel piano vigente e delle nostre proposte, e il confronto, anche in applicazione, è contenuta nel Piano territoriale. Provincia di Lecco deve prevedere il rapporto tra gli ambiti di trasformazione esistenti e tra quelli invece che sono riproposti e deve dimostrare in questa logica di riuscire ad arrivare ad una riduzione del consumo di suolo che, nel caso del Comune di Colico, la provincia di Lecco, impostato sul 22%.
Noi abbiamo preso atto, naturalmente, negli ambiti dei gestori dei vari ambiti, abbiamo preso atto di quanto è stato nel frattempo trasformato perché alcuni ambiti sono stati completati, alcuni ambiti sono stati ricondotti alle generazioni urbana con la novità intercorsa, diciamo, dopo che il piano vigente è stato approvato dal Comune, in particolare, è già prevista in parte la legge 31 2014 riconfermata dalla legge 18 del 2019. Questa diciamo rigenerazione urbana, tende a dire,
Tutti i fabbricati, tutto il costruito, che c'è quindi anche l'ambito di trasformazione. So una cosa importante. La parte industriale dismessa o la agricolo dismesso possono essere rigenerati prioritariamente ad altre tipologie di intervento per cercare di creare capacità insediativa senza consumare suolo agricolo. Perché il tema del consumo del suolo è proprio questo, non trasformare in qualche modo le aree agricole nella tavola crediamo pubblicato adesso era tale del consumo del suolo, è una delle tavole del consumo di suolo che fanno vedere lo stato di attuazione su alcune aree degli ambiti di trasformazione. In questo caso, quindi, alcune aree, quelle che vedete verdi, per esempio sono aree che erano amici, che sono già nel piano vigente. Cosa state indice ricondotte a zona agricola perché la riduzione del consumo di suolo, in realtà è la RE, riportare alla zona agricola aree clandestina? La trasformazione si è cercato di fare questo tipo di intervento. No, in questa tavola vediamo invece col colore giallo. Sono ambiti che, invece, dalla eran di trasformazione del piano vigente e sono stati ricondotti invece alla rigenerazione urbana o e in questo caso per esempio, quell'altra parte verde che vediamo è stata invece ricondotta alle aree agricole. Quindi, questa attività dettagliata, che poi non sto adesso ad annoiarvi con i numeri però riassunta nella relazione ha comportato complessivamente una riduzione di oltre 20.000 metri quadrati. No, che corrispondono invece che al 22 siamo arrivati grosso modo al 24%. Non sono il consumo di suolo, io tornerei sulla tavola della, diciamo di progetto, no,
Per dire che il Documento di Piano arriva a queste considerazioni, ma arriva dopo aver svolto una serie di analisi che sono in parte i dati economici e sociali che citavamo prima, ma sono anche tutti i dati di natura paesaggistica ambientale, c'è in effetti la carta, diciamo del paesaggio no,
Che chi viene aperta adesso e della sensibilità paesistica dei luoghi che analizza magari vediamo la leggenda che forse potrebbe essere, diciamo, di di possibili, più immediata lettura no, analizza tutte le componenti del paesaggio del territorio comunale, lo fa in rapporto alle previsioni previsioni analoghe che al Piano territoriale di Lecco, perché è uno di quegli elementi del documento di piano che si confronta col piano provinciale che ci chiede e che ci chiede di fare questo tipo di verifica e quindi ci sono elementi di tipo A proprio geomorfologico. Sono elementi che riguardano, diciamo, la la, il verde che prevalgano la tipologia ora architettura storica, tutti elementi che sono costitutivi del paesaggio, sia in ambito la quale che nell'ambito invece delle aree, diciamo più legate a Rieti all'attualità, questo tipo di attività è la base, poi, insieme ad un'analisi contenuta nella relazione, per evitare la classificazione delle sensibilità paesistica dei luoghi, che fissa la sensibilità in cinque categorie nella molto bassa. Non l'abbiamo realtà, no, perché comunque il territorio ha sempre un minimo di sensibilità, ma abbiamo la elevata, soprattutto nelle parti al lago e nelle parti della montagna, in tutta la parte, sotto la ferrovia.
Che va verso le zone dei Montecchi e tutte queste parti. Cosa cosa significa questa cosa servirà? Questa carta sarà un riferimento al quale anche i progettisti devono tener, del quale ai progettisti di tener conto per la certificazione della sensibilità paesistica dei progetti, cioè quando si realizzano i nuovi progetti, hanno il meccanismo previsto dalla legge, da una delibera di Giunta della Regione Lombardia che consente di capire che incidenza avranno i progetti edilizi all'interno di questi territori che hanno sensibilità maggiormente elevata. Dopo diciamo queste analisi si arriva quindi a la carta, diciamo, di progetto, del documento di piano che ha che identifica gli ambiti di trasformazione che restano in gioco e in questo caso non ne abbiamo in gioco. Devo prendere.
Eccolo qui, allora ci rimangono in gioco rispetto alla.
Eccole qui, rispetto al Piano vigente, l'ambito della Corte, che è un ambito di circa 6.300 metri lo vediamo in quella, ecco se riesce a domarlo, ecco, quindi vediamo la tv del ruolo della corte di dicevamo che avrà anche l'obbligo di completare con la strada questo ambito era già prevista nel piano vigente è stato confermato l'ATI 2 invece che un ambito.
Che ha delle caratteristiche particolari per il quale abbiamo introdotto nella scheda dell'ambito una particolare attenzione di natura paesistica ed è quello che dovrebbe consentire, diciamo grosso modo come era previsto nel Piano vigente, ma con l'aggiunta dell'area gialla che vediamo, che è una richiesta di aree da destinare a parcheggio il recupero,
La sistemazione fondamentalmente dei dei manufatti esistenti in questa zona di Laghetto è una zona già sul laghetto di Piona, una zona che è molto sensibile, per la quale però si cerca di mantenere quella premialità costruttiva attribuite nel piano vigente proprio nelle nelle, nella speranza che ci sia un intervento di riqualificazione dell'intero complesso. Il terzo ambito di trasformazione, invece che abbiamo, è che questo esatto è una zona che qui un po' residuale rispetto ad attività di costruzione che c'erano state, ma questo ambito diciamo così confezionato una norma dovrebbe permettere anche la risoluzione di una serie di siti di questioni interne al diciamo il proprietario di quel comparto, perciò un nuovo ambito, quel numero 4 che è quello di via al Bacco, al quale è stato dato anche un peso, diciamo di di.
Un peso, diciamo, di standard urbanistici che riguardano poi l'allargamento della via sotto che arriva alle scuole e poi, da ultimo, è l'unico ambito di trasformazione di tipo produttivo, è quello della zona industriale. La zona industriale a è di fatto satura, no, lo vedremo poi nel Piano delle Regole. È di fatto satura e pur sapendo che quest'area una serie di complicazioni, per esempio, come vedete, quella dialettica che passa però lo studio del comparto che 20.000 metri poter comunque dare uno spazio di completamento, ricollocare o dove ci sono le aree gialle, o anche in parte in maniera diversa, ma almeno in quella quantità dei parcheggi, gli allargamenti stradali, anche per cercare in queste posizioni, perché ci ulteriore servizio nella zona che è una zona direi un po' un po' sottodimensionato. Da questo punto di vista, oltre a questi ambiti, abbiamo gli ambiti invece di rigenerazione urbana. No, riguardano in parte gli ambiti, sì, ma anche in generale come tavola, direi riguardano gli ambiti che erano trasformazioni prima, ma già costruite no, la rigenerazione urbana anche dei benefici di natura fiscale, che è anche possibile per chi interviene, avere la possibilità di non pagare costi ulteriori rispetto agli oneri rispetto al costo di costruzione, quindi ipotizzati per cercare di favorire di rendere più economicamente interessante l'interventi. Sottolineo però quell'ambito che è messo R 3, che dove siamo anche oggi ed è il mantenimento di una zona che è un ambito di servizi no, ma che mantenuto con livello dell'ambito di trasformazione, proprio perché potrebbe anche essere attuato, magari con forme come il project financing, che possono prevedere anche l'apporto di capitale pubblico e privato che è ipotizzata.
Diciamo con una possibilità di intervento più importante e riguarda le vecchie scuole oggi dismesse riguarda il municipio, riguarda una serie di servizi che potrebbero in qualche modo essere, diciamo, in quell'area localizzati, no, questo è per ho fatto una disamina abbastanza veloce della parte che riguarda gli ambiti di trasformazione ma per non,
Ripeto, andare a dettagliare e dedicare troppo tempo a mio intervento torna invece sulla parte di carattere generale, dicevamo degli obiettivi.
Sinteticamente noi abbiamo, nelle relazioni gli obiettivi e le azioni che possono quelle cose che la valutazione ambientale strategica ha valutato, cioè la bassa che è un percorso che fa parte del piano, non è una valutazione post ma è a seguito, diciamo dal primo giorno, lo svolgimento del piano a due ha cercato di valutare, insieme all'incidenza sulle matrici ambientali, anche la coerenza delle scelte di piano con gli obiettivi che ci siamo dati. Il primo obiettivo strategico è quello della riduzione del consumo di suolo. Il secondo obiettivo era quello di mantenere in qualche modo.
Ha un ruolo importante da parte del Comune di Colico nel contesto economico, sociale ma molto più alto dell'Alto Lago della bassa Valtellina, della bassa Val Chiavenna, proprio perché l'abbiamo visto i dati economici che il vicesindaco, prima ci illustrava questo ruolo di punto focale, di punto nevralgico delle attività economiche, è un punto di forza e le nostre azioni devono cercare di far di tutto hanno cercato e soprattutto per mantenere questo ruolo, l'altra cosa. L'altro obiettivo è le valorizzazioni delle caratteristiche geografiche e antropologiche ed economiche, lo sviluppo del comparto turistico, un quarto obiettivo, ma perché è in atto, ha digitato anche una trasformazione. È un caso abbastanza particolare nel quale, mentre tiene l'attività economica di tipo industriale o di tipo commerciale, c'è anche un'attività turistica, anche perché posto bello, ma perché il Lago di Como nel suo insieme è cresciuto negli ultimi 10 anni con una certa forza e quindi la posizione geografica è assolutamente importante, che ha il Comune di Colico gli permette di avere questo ruolo. Anche qui c'erano dei dubbi su quanto consentire sullo sviluppo, ma a ulteriore, perché la domanda esiste, ma invece l'attenzione mantenere dei numeri sviluppo abbastanza contenuti arriva anche nel dato che vedevamo prima 3.500 seconde case contro 3.000 prime case e quindi bisogna anche stare attenti a non sbilanciare in maniera eccessiva questo dato, perché poi si va a finire in quei famosi letti freddi, cioè in quelle e quei luoghi dove l'attività edilizia diventa interessante e però porta a casa tu un aspetto speculativo che in un aspetto invece di attività economica e quindi il contenimento e anche per dire abbiamo già dei buoni numeri. Stiamo grosso modo in questa direzione, ma consentiamo eventualmente i potenziamenti attraverso le azioni di recupero.
La capacità insediativa che si diceva prima, che abbiamo un po' ridotto rispetto al piano precedente e la valorizzazione delle parti paesistiche ambientali, sui quali spicca naturalmente il tema dei Montecchi, sia dalla Piana che le parti emergenti in quindi delle parti geomorfologiche riproposte un'altra volta con l'ipotesi del Piano dei Montecchi lasciando nel frattempo da qui all'arrivo di queste pieni di oggetto di pianificazione di dettaglio, ulteriore interventi, natura manutentori e c'è stata una certa discussione in questo senso sul fatto che valesse la pena di procedere più dettagliatamente o meno, perché la domanda insomma, così c'è, ma prevale lì, diciamo l'idea di conservazione e primaria. Anche l'idea di dedicare a delle sue il maggior dettaglio che abbiano beneficiato dell'azione, che gli aspetti di natura meramente naturalistica, non solamente di tipo geomorfologico, di tipo insediativo, la gli obiettivi di conservazione, ma anche un po' di come dire utilizzo dal punto di vista turistico di questo comparto molto molto molto importante, tra l'altro il rapporto diretto con il Pian di Spagna e quindi con la riserva, l'ipotesi che ne abbiamo confermato anche dalla possibilità di un collegamento attraverso un ponte metterebbe tutta la rete dei Montecchi o quasi direttamente, fa far parte della rete. Diciamo, ecco, la rete, diciamo paesaggistica, ma soprattutto ambientale delle zone umide nella zona del Pian di Spagna era, diciamo, vicine allo sbocco del fiume Adda sul lago di Como.
Quindi questo è un ulteriore dato, poi un altro tema che abbiamo degli obiettivi generali, quello della viabilità accennava prima il Sindaco, noi abbiamo reso coerente al Piano, quindi il progetto, stiamo venendo avanti, qui, siamo già molto più avanti, nel senso che il progetto avrà la possibilità probabilmente di appalto nei prossimi mesi e quindi,
Lo svincolo nuovo di Piona che consentirà anche, diciamo, a tutta la strada che arriva la, la vecchia 36 e la strada provinciale, di innestarsi direttamente anche in direzione nord e quindi, di fatto questo tratto di superstrada diventa se vogliamo una circonvallazione di Colico e ci fa ci fornisce l'opportunità di scaricare di traffico la zona centrale, questo è un elemento molto importante, ripeto, ne abbiamo preso atto molto volentieri, ma sono convinto che potrà portare certamente a dei benefici.
Diciamo importanti dal punto di vista proprio del non solo dell'elezione del traffico, ma anche proprio dalla anche dell'attività quotidiana che si svolge su quella strada.
Abbiamo anche poi mantenuto tra i principi le del tema della mobilità sostenibile, c'è un sistema di reti ciclabili che è stato ipotizzato ulteriore per garantire una fruizione.
Diciamo una funzione in maniera più morbida, no, quelle reti che le vediamo solo una serie di indicazioni su riportate sulle tavole e poi le vedremo che nel piano dei servizi siamo andati anche a pensare ai collegamenti con quella che è la viabilità e la pista ciclabile previsti agli strumenti sovraordinati della provincia di Lecco previste anche dalla diciamo collegamento quindi come sentiero, Valtellina nella parte sopra e verso la Breva la nuova, diciamo strada che la Provincia, anche con finanziamenti, sono limpidi, sta cercando di realizzare. Ecco qui sotto la parte che va fino al fiume Adda e poi si potrà collegare.
Anche più avanti, poi, un ulteriore passaggio, abbiamo messo questa opposizione, dobbiamo pensare che, in una certa misura, migliorare nel tempo garantire un accesso alla zona industriale anche con un sistema di mobilità sostenibile.
Questo è un ulteriore elemento introdotto io sul documento di piano, i numeri li abbiamo già eletti grossomodo prima, mi fermerei perché quello che mi sto prendendo un po' troppo tempo, però, andrei a fare un passo, invece su quello che è il tema del Piano delle Regole no e quindi comincerei a illustrare per grandi linee i criteri che abbiamo utilizzato e,
Ecco se riusciamo ad avere la tavola.
La delle regole, naturalmente allora intanto l'organizzazione cartografica, le teniamo sempre viste questa tavola in scala 1 e 5.000, che ci permette di fare una lettura in un corpo unico del territorio comunale, poi abbiamo tutte le tavole nelle scale maggiori, che permettono invece al contrario una lettura, ecco,
Una lettura puntuale, no, in modo che quando andiamo a vedere nel dettaglio i dati, abbiamo una chiarezza necessaria, ma ha detto una cosa che naturalmente nel piano è gestito, come si fa ormai alla data odierna, con un sistema GIS, ogni elemento che è contenuto nello strumento urbanistico georeferenziato quindi è impostato con un sistema di coordinate e che lo strumento che viene poi fornito dagli uffici uno strumento di facilissima consultazione direttamente a monitor ma non solo gli uffici naturalmente,
Anche agli utenti esterni e i professionisti che, se mi obbligano, ecco questo, ecco, si è aperto il tavolo delle cinque tavole, che poi verranno utilizzati anche per la votazione divise secondo quella griglia che che vediamo nell'intestazione delle tavole il piano delle regole, a differenza del documento di piano che avranno scadenza quinquennale, non scade mai, quindi il Piano delle Regole. La parte del vecchio Piano regolatore, per intenderci che deve rimanere alla areale del Piano agricolo, sono associate. Le norme sono le cose che sono più rivolte alla alla costruzione e alla gestione delle pratiche edilizie e quella parte del piano che fa riferimento maggiormente, diciamo, l'uso quotidiano degli uffici dei professionisti dei cittadini. Quindi, le strategie che prima sinteticamente cercavo di illustrare possono anche tradotte in azioni dirette all'interno delle tale ragionamento. Prendiamo solo da questo scorcio, da questa tavola, come ragionamento sia fortemente frazionato. Come dicevo prima, noi abbiamo delle aree edificabili, sono in rose che vediamo frammisti alle zone agricole. Una prima considerazione è che tutto ciò che sta sotto la statale, in pratica quelle aree che sono frammisti che potrebbero essere appetibile anche per l'edificazione, diciamo dal punto di vista agricolo, ma con tante possibilità che sappiamo si formano da parte degli agricoltori, sia quelli veri che quelli un po' meno veri abbia detto questa zona agricola coltivabile. Quindi in questa zona non è pensabile che si realizzino comunque delle costruzioni in modo di conservare i voti pieni di conservare il rapporto tra il costruito. Il verde esistente o questa scelta riguarda l'intero territorio, fino naturalmente da parte del sta più a nord e quindi soprattutto, diciamo, conserva l'impianto attuale dell'abitato sopra la strada. Siamo nelle zone agricole prevalentemente definite strategiche strategiche, anche così definiti nel Piano Territoriale della Provincia di Lecco. Le abbiamo confermate rivisti anche un po' nel dettaglio con la Provincia. In questo caso è possibile anche da parte dell'agricoltore intervenire, ma esclusivamente quando la propria azienda, attraverso un piano di sviluppo aziendale delle tv, potrà dimostrare una effettiva necessità e non naturalmente per realizzare opere, diciamo pseudo agricole. Dico queste due cose perché spesso è accaduto e accade, e invece la conservazione del paesaggio della conoide, che è un paesaggio tra l'altro interessante, anche perché il fatto di terrazzi lunghi di sbalzi.
È proprio una regola, diciamo di tipo paesaggistico, che abbiamo cercato di mantenere, di conservare, torniamo sulla parte, diciamo più, diciamo sotto dal della, andiamo un po' indietro con lo zoom, magari no.
Allora parto dalla parte dei centri storici che, prima a cui prima accennava al Sindaco, abbiamo voluto prendere atto del fatto che una parte dei centri storici hanno mantenuto le caratteristiche.
E sono rimasti nelle zone A venne a come prima perché hanno mantenuto le caratteristiche, anche se abbastanza in maniera abbastanza importante. Sono avvenute gli interventi, ha mantenuto le caratteristiche, diciamo storiche poi ricondotte al loro impianto. Altre zone non può che essere accaduto, ci mette un po' le generale a Villatico o in altre zone. Le trasformazioni avvenute sono tali per cui diventava e diventa difficile rifare quella classificazione dettagliate nei centri storici. Non sono stati declassati intendendo, facciamo quello che vogliamo. Sono stati in una zona che noi chiamiamo messi in una zona. Chiamiamo in trasformazione che non ha le 5 categorie di intervento, no, ma che ha però la possibilità. Diciamo che ha un indirizzo, diciamo, di carattere generale, che obbliga gli interventi ad un sistema di rilievo dettagliato che prescrive il mantenimento, comunque degli elementi architettonici sparse o di quegli elementi di pregio. Che rilievi avranno rilevato però procedura un po' più snella per cercare di andare in quella direzione complessiva che dicevamo che è proprio quella della.
Diciamo, della dell'utilizzo del costruito e non della l'utilizzo, invece di nuovi intimo di nuovo aree agricole che invece CONS con sé conserviamo dopo questa considerazione, no, invece ad un'altra considerazione diretta, dove veniamo da un piano che abbiamo sostanzialmente quattro zone,
Diciamo diverse lacune residenziali, abbiamo scelto di farlo solo due perché scusate?
Li abbiamo scelto le fanno solo due, perché perché ci sono caratteristiche estremamente simili in giro per tutto il territorio comunale, per cui una zona con il superiore di maggior sviluppo è quella che sta in giro al nucleo storico e quelle che secondo noi stiamo facendo vedere quella che chiamiamo zona T 1, che è un tessuto urbano saturo, mentre quelle con questo rosa più chiaro sulle zone, il tessuto urbano di completamento attraverso il quale invece, nel quale invece abbiamo mantenuto un indice fondiario particolarmente limitato, siamo allo 0 18, queste due zone saranno anche con le scritte le norme di riferimento agli ambiti prevalentemente utilizzati qua e là in certe aree. Ne vediamo una lì, ci sono dei permessi di costruire convenzionati che cercano, magari dove serve, realizzare un parcheggio, di mettere in gioco una procedura che è più snella rispetto al Piano attuativo, ma che garantisce al Comune di portare a casa tutti gli interessi pubblici che sono, diciamo.
Perché che so che si ottengono attraverso la pianificazione attuativa dopo sembra rimanere nel Piano delle Regole, l'altro aspetto riguarda le zone produttive e le zone diciamo terziarie, voi venite da una certificazione che dopo un po' di ragionamenti abbiamo scelto di mantenere, c'è una classificazione che di alcune zone sono produttive industriali pure altre sono zone invece che sono chiamate polifunzionali su questo rechino più allora,
Si è tenuta questa edizione perché, ormai andando a vedere le aree sono già consolidate con questa tipologia, nella zona industriale dicevamo prima che questo ambito un nuovo.
Ma se scelto anche un'altra, un'altra strada, e cioè quello di classificare tutte le aree che vedete gialli in parcheggio perché prima erano tutte zone produttive, noi non volevamo che in qualche maniera si perdesse la lì il come dire l'individuazione dei parcheggi, la norma, siccome cristiane, sono state a suo tempo calcolate per produrre la capacità edificatoria di quei comparti. Lasciamo questa facoltà ma leale su tutte definite privati, ma di uso pubblico, in modo che non sia mai possibile, diciamo, ridurre l'impianto dei dei posti auto, che sono comunque una un problema, perché la zona industriale ha comunque un numero un po' limitato di di parcheggi. Qualcosa si potrà sopperire con lo sviluppo dell'ambito di trasformazione produttivo numero 1 sul polifunzionale che è confermato nei perimetri esistenti. Dimenticavo nel produttivo, abbiamo aumentato leggermente l'indice, no di 0 10 per consentire, laddove ci fosse una necessità di un nuovo ampliamento alle aziende, di poter procedere immediatamente ad utilizzare questa possibilità. Torniamo alterano polifunzionale. Qui la norma prevede anche la possibilità nel tratto diciamo di ingresso del paese, no,
Pratica che vada dall'incrocio.
Eccoci, diciamo dalla dalla dalla, da qui, ecco da tale inganno fino arrivare all'incrocio sopra, anche di poter prevedere, come già agli ambiti R 5 alle 6 prevedono, e anche degli interventi di natura commerciale di media distribuzione, con il limite di un intervento per ogni proprietà alla data di entrata in vigore del Piano e un limite di 800 metri questa sintonia col Piano territoriale provinciale di Lecco che da questo limite per i paesi,
Per i Comuni che hanno una dimensione come quella del Comune di Colico e soprattutto in questi comparti, questo è un ulteriore diciamo sviluppo alle attività economiche.
Sempre nella direzione di garantire quel ruolo anche di polo attrattore che Colico deve avere nei confronti, diciamo, delle aree contermini.
Questo era per fare le alle zone agricole, dicevo prima le aree agricole, spesso su un'area agricola che hanno anche case, abitazioni anzi ne hanno tante allora, da questo punto di vista, nel confermarle perché grosso modo le zone edificabili son quelle di prima, lo abbiamo ben pochi spostamenti nel confermare le aree agricole, abbiamo anche scritto una norma che è molto elastica come possibilità di intervento per i cittadini. Chi aveva fabbricato residenziale in zona agricola può arrivare ristrutturazione, edilizia, poi trattarlo. Insomma, abbiamo cercato di dire no se è penalizzato, perché all'estinzione agricola però non ti riconosciamo il taglio, diciamo urbano,
Abbiamo anche previsto poi nelle normative la posi, la premialità per chi e sono molti fabbrica i fabbricati che sono sui fili delle strade, per esempio, la premialità di un incremento del 30% si demoliscono, arretrano e consentono di allargare le strade. È una cosa non semplice, perché c'è mettiamo. Come spesso accade, lo sviluppo ha seguito le strade rurali, che c'erano molto spesso in fabbricati, e su una filo, poi pensiamo che la premialità possa incentivare qualcuno a fare interventi di questa natura. Ecco questo.
È un po' la riflessione che poi né con la parte della, diciamo, della zona agricola di versante, dal quale zona agricola di versante, a una norma che consente il recupero anche dei fabbricati che sono i fabbricati che sono in giro sparsi, purché si dimostri la presenza dell'organizzazione o l'impegno da parte del privato ad eseguire tutta un'urbanizzazione a mantenere nel tempo, con un impegno formale, questa cosa potrebbe consentire. C'è anche un impegno a non vendere per cinque anni, già desunto dal vecchio Piano, che addirittura ne prevedeva 10. Questa cosa dovrebbe consentire anche qui un recupero di terreno sparso e anche una presenza in parte a mezza costa di qualcuno che è anche interessato parte della manutenzione, senza peraltro darci un consumo di suolo per quello che intendiamo essere il consumo di suolo normativa di oggi. La norma poi prevede anche la leader del Piano delle Regole. Prevede anche, dicevamo, le aree, tutti gli alberghi in una zona specifica, condizione che che prima non c'era e poi un'area dei campeggi nei quali si è cercato di introdurre una norma.
Che è un po' più restrittiva, ma chi è fondamentalmente l'applicazione della norma regionale per i campeggi perché fino alla manutenzione ordinaria e straordinaria non possiamo dire nulla rispetto a quello che c'è, mentre il 20 superiore a quella nuova devono adeguarsi, anche perché purtroppo abbiamo delle collocazioni imposti spesso anche molto interessanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico ma che per certi serve essi sembrano più.
Sul termine brutto che la baraccopoli, ma non saprei non me ne viene uno migliore e quindi l'input e a cercare una riqualificazione di questi contesti. Sappiamo che è difficile perché la resa di queste aree una ridisegno meramente economiche elevata ed è sempre un po' difficile, però cerca tutto di operare in molti Comuni dall'altra parte del lago dove insomma adagio adagio anche con una crescita culturale e devo dire che si sono ottenuti dei miglioramenti, insomma, delle aree campeggi, che peraltro hanno una loro capacità anche di presenze dal punto di settori che sono assolutamente iniziamo interessanti.
Questo.
Ah, assimilazione dei Montecchi qui a uno alla quarta zona agricola con una zona ulteriormente più restrittivo rispetto al versante sento orientata ad attendere questo piano, diciamo ulteriore dei Montecchi dovrebbe riuscire invece a definire e speriamo definitivamente le modalità.
Di intervento che peraltro non potranno che essere fondamentalmente collegate alla possibilità di come dire di di riqualificazione delle parti degli aspetti paesaggistici, gli aspetti soprattutto ambientale, di questo contesto passo rapidamente alcuni dati che riguardano il Piano dei servizi, che sto andando un po' di corsa e provvedo che mi sto prendendo parecchio tempo quindi,
Per quanto riguarda il Piano dei servizi.
No, no, è che non volevo poi annoiare troppo e tali servizi articolato anche lui, intanto una revisione di quello che è di un aggiornamento di tutte le schede dei servizi esistenti, son stati fatti passare dettagliatamente tutti i servizi, è stato possibile, diciamo, verificarne la fruibilità, le cose diciamo la qualità e con un sistema di schedatura abbastanza complesso e poi sono riportati sia i servizi le aree pubbliche e di interesse comunale che è quella di interesse sovracomunale, che son quelle arancioni nel campo dei servizi. Non ci sono grandi, diciamo novità nel senso che il quadro complessivo dei servizi è dimensionato per il fabbisogno del Comune no è leggermente ampliata. Diciamo qui la parte che il campo di calcio, quelle zone, le aree pubbliche in quella zona, prevedendo la possibilità che si possa anche costruire, realizzare anche una struttura per gli sport al coperto di una certa dimensione e sono stati collocati anche dettagliatamente in alcune zone delle aree. Diciamo ulteriore parcheggio per cercare di migliorare il sistema complessivo nel piano di servizi ci sono anche gli allargamenti stradali. Naturalmente no. È stato fatto un lavoro di, diciamo, di dettaglio relativo, stavo, stavo dicendo stiamo facendo passare la scheda. Ecco, noi abbiamo 330.000 metri quadrati di servizi, diciamo che oggi sono esistenti e c'è una previsione, 170.000 alle nuove, che sono suddivise per diverse tipologie di di di aree, alcune suonare nuove, già presenti nel Piano vigente, altre cioè non ancora realizzate, quindi riproposte, altre sono di nuovo collocazione nel Piano dei Servizi, assume un ruolo importante al tema che accennava prima. Il Sindaco che governa in stazione, tema che è andato avanti mentre noi stanno ragionando sulle carte, anche con.
La diciamo come contatti diretti da parte del Comune con RFI. Ne abbiamo queste due grandi aree pubbliche, è quella sopra e quella sotto era felice anche fatto l'osservazione in base, ma su nelle mie zone decido solo io, perché la legge nazionale mi consente di fare questo, non mettetemi la Repubblica Organismo unitario. Mettiamo lo stesso perché il tema è che bisogna in qualche maniera a provocare un intervento di riqualificazione. La primaria che abbiamo chiamato, in particolare le aree di interscambio è importante perché se vediamo quello che è caduto un di quest'estate, a maggior ragione con i treni che non andavano avanti diciamo qui abbiamo comunque un interscambio fisso tra rotaia e gomma e anche per tutte le i bus che vanno per esempio verso la provincia di Como, e quindi questa parte deve essere interamente riqualificata. Il metodo era un progetto congiunto tra RFI e Comune che è addirittura in atto e quindi non mi dilungo ulteriormente in questi contatti. Si sta ragionando anche sulla parte sotto no, che invece sarebbe molto più interessante anche per la fruizione dell'area Lago questa parte in questo momento RFI sta dicendo che l'ha ancora bisogno fino al sistemazione della linea. Fino a chi sta rifacendo sulla linea della Valtellina,
Perché, di fatto un deposito probabilmente è più difficile in questo momento, la questa trasformazione però noi come indicazione di piano l'abbiamo comunque poste in essere di industria, progetto, diciamo, di riqualificazione nell'ambito della stazione, il servizio, anche l'obbligo di definire quanti sono gli utenti che a cui si rivolge il piano di servizi e quindi gli utenti e che il Comune dovrà diciamo servire e qui come si accennava prima noi abbiamo fatto un calcolo degli abitanti e dei criteri direttivi, futuro in 8.600 contro 9.600 previsti nel piano vigente.
Questi calcoli, quando si colpisce un po' con le pinze, perché sono tanto teorici sono fatti gli abitanti esistenti, più i lotti liberi no, e se lotti liberi vengono utilizzati, hanno questa capacità insediativa, non vuole assolutamente dire che fra cinque anni, se avremo 8.600 abitanti, anche perché penso che la cosa è un po' più ferma però diciamo è quello che teoricamente sarebbe possibile fare abbiamo aggiunto 4.500,
È presenze turistiche e anche questo non aveva una stima precisa, abbiamo aumentato proprio più del 10%, quello del piano vigente, perché è un po' un criterio che in questi casi si utilizza perché o c'è una vera stima o si sta però così è il dato che risulta alla fine noi abbiamo una capacità complessiva, no di 38 metri quadrati per ogni abitante la legge che ne chiede 18, no, quindi noi siamo con un numero molto molto più alto, quindi, laddove anche la popolazione turistica dovesse crescere addirittura raddoppiare, siamo ancora ampiamente all'interno dei numeri,
E che abbiamo scritto qui. Questo perché alla fine il Piano dei Servizi deve anche stare attento, non vincolare troppo, perché c'è un problema di fondo oggi il vincolo per legge una durata certa di cinque anni. Se non superiamo, si può anche reiterare le do un Comune, poi non faccio nei cinque anni ad acquisire tutte le aree. Si può reiterare, ma non in eterno, perché poi, nel momento in cui servisse l'acquisizione di un'area, ci troveremmo di fronte anche dei ricorsi che probabilmente avrebbero una tutta una serie di regioni e quindi questa questa parte e chiama confermate in questi numeri, nelle analisi del Piano dei servizi c'è anche un'altra partita interessante che riguarda tutto il nascere del sistema dell'urbanizzazione esistenti. Questo intanto per dire se le zone che andremo in qualche maniera che si potrebbero teoricamente andare ad edificare sono sufficientemente.
Diciamo servite no, anche per fornire poi in un sistema GIS e quindi con una consultazione computerizzate di buon livello, tutto il sistema delle reti, abbiamo dei dati ben aggiornati da parte di Lario Reti, in particolare gli acquedotti, fognature che sono esiste, ecco magari rendiamola che sono diciamo frutto di un rilievo no e quindi con una certa precisione questa cosa possiamo della leggenda ci permette.
Ecco.
C'è dentro quest'Aula sono presenti tutte le reti, diciamo, mettiamo nelle pubbliche le reti di approvvigionamento idrico, ma anche i punti di prelievo, lo smaltimento, le griglie, le caditoie per cui segnò un po' indietro nel suo. Veniamo una strada, ecco se vediamo che la zona industriale, ma anche in tutte le strade, non riusciamo ad avere un dettaglio estremo delle urbanizzazioni primarie, abbiamo potuto sommare che i dati che ci forniscono dell'illuminazione pubblica questi devo dire che abbiamo preso quelli che c'erano sono sicuramente aggiornati come quello che ha fatto l'arrivo reti, però diciamo questa banca dati che si è creata permette di consultare facilmente, diciamo, tutto, il sistema dei servizi anche per la gestione quotidiana di quello che sulle problematiche, poi che spesso intasano gli uffici che sono problematiche anche quotidiane, insomma che dobbiamo affrontare. Questa è un po' la la la. La mia prima parte della di presentazione sondato un po' di fretta sono sicure delle saltato. Anche diverse cose.
Magari solo una considerazione sulla valutazione ambientale strategica, dicevamo prima la VAS si è conclusa con il parere motivato di in fase di VAS, abbiamo avuto anche modo di un confronto con ARPA con TS con la Provincia di Lecco su alcuni aspetti che abbiamo quindi potuto affrontare in parte sono stati anche accettati alcune osservazioni introdotte nel piano. In parte, invece, sono state vittime un peso delle considerazioni diverse nelle autonomie che al Comune al riguardo ha la valutazione ambientale, comunque si accusa e si è conclusa positivamente con parere motivato che non è finale un parere motivato intermedio al quale si affianca il parere di incidenza, incidenza che noi, pur non avendo siti natura 2000 quindi.
È SIC ZPS, abbiamo sul confine, sembra che servono in Pian di Spagna, Orobie.
Lo mettiamo sul confine, diciamo dei siti di questa natura, quindi dobbiamo comunque fare una verifica di incidenza che lo studio di montana ha fatto. Lo studio d'incidenza in questa fase è limitato al documento di piano perché la Provincia si esprime sul Documento di piano dopo l'approvazione. Dopo l'adozione del piano, ci sarà il confronto anche sull'incidenza sul piano delle pene servizi, perché parere motivato che andrà dopo la dopo le osservazioni, anche sarà un parere motivato, che si chiama finale, che comprende tutte le considerazioni di natura ambientale che hanno fatto parte del percorso di valutazione ambientale strategica. Questo è la. L'ultima considerazione che mi che faccio. È indice di tipo metodologico, si diceva prima dopo l'adozione del piano, viene ad essere.
Pubblicato ed è pubblicato per 30 giorni nei successivi 30 giorni, chiunque può presentare delle osservazioni, dopodiché invece, dalla data di pubblicazione di ricevimento da parte della Provincia e della sua documentazione, gli Enti Province e Regione si esprimono ribadisco in merito al rapporto tra le nostre scelte con i loro strumenti urbanistici,
E si esprimono, hanno 120 giorni di tempo, invece il Consiglio comunale deve tornare ad esprimersi sulle osservazioni e sul parere che saranno all'idea che arriveranno elettorale esprimersi entro i successivi 30 giorni, quindi se sommiamo 60.
120, sommando anche 60, abbiamo cinque mesi di tempo dall'adozione per arrivare alla definitiva, diciamo approvazione del piano e quella fase successiva per le osservazioni che perverranno provvederà.
Invece, la votazione ad uno ad uno delle osservazioni che sono pervenute.
Quindi io adesso mi limito a questa parte e poi disponibile attualmente ad intervenire.
Sentiamo se ecco, sentiamo.
Il geologo.
Sì, buonasera cerco di essere velocissimo tediare la platea, il io sono stato incaricato di aggiornare lo studio geologico a supporto del del Piano di Governo del territorio sociologico di cui il Comune di Colico era già adottato e approvato nel 2017.
Dal 2017 in avanti in Regione Lombardia,
Diciamo così definito, attraverso una DGR, la 63 38 delle disposizioni regionali in merito all'attuazione dei piani di gestione del rischio alluvioni, questo in sostanza come si declinano vi ricordate che fondamentalmente a Regione Lombardia e tutti gli studi geologici erano basati sul Piano di assetto idrogeologico fatto all'interno del bacino del Po dove definiva per ciascun territorio comunale?
Delle aree a delle aree a criticità medio-alta, in funzione declinata in funzione della tipologia del dissesto Regione Lombardia con questa ulteriore delibera, ovvero quella dell'attuazione dei piani di gestione rischio alluvioni, ha ulteriormente declinato il fatto importante upgrade.
Portando proprio la tipologia del dissesto di pericolosità e rischio territoriale. Fondamentalmente, quindi, il piano di gestione del rischio alluvioni è fondamentalmente il vincolo comunque lineare del PAI declinati ogni tipologia del dissesto in funzione, declinate in pericolosità e rischio territoriale. Chiaramente, a tutti i Comuni sono tenuti a recepire i piani di gestione del rischio alluvioni. Siamo qui per approvare quindi il documento e la pianificazione che è contenuta e recependo il Piano di gestione disponibili per il Comune di Colico su soluzioni come chicca ricadute. Ha sul tessuto, sul tessuto territoriale, fondamentalmente nel recepire lo vedete nel le aree verdi che fanno riferimento alle aree che sono già vigenti per quanto riguarda il rischio idrogeologico, sul parlino e sull'inganno e sono state recepite in più, la Regione Lombardia ha inserito delle aree a maggior, diciamo così, il rischio attenzione per quanto riguarda le aree costiere lacuali, che sono le aree a Cl che lo vedete sulle sulle sponde, sulle sponde del lago, forse sono delle, diciamo così, non dei vincoli territoriali ma delle attenzioni legate a delle possibili oscillazioni che Lago di Como e vedete durante gli eventi, diciamo così alluvionali che portano un innalzamento del livello mondiale e quindi pone tutta una serie di attenzioni alla realizzazione di infrastrutture pubbliche e private,
Presenti o meno costruzioni edificazioni in quelle in quelle particolari fasce,
Di fatto sintesi, questo aggiornamento dello studio geologico ha recepito quindi disposti del Piano di gestione rischio, alluvioni e ovviamente ne abbiamo approfittato dal 2017. Oggi sapete che il territorio è comunque in continua evoluzione a fare un check-up generale su quelle sugli elementi di animazione territoriale dal punto di vista della dinamica morfologie morfologico.
Per quanto riguarda che caratterizza il territorio comunale di Colico, quindi, abbiamo rivisto e aggiornato le carte geologiche del carteggio morfologica, le carte tecnologiche e abbiamo ridefinito di fatto un mosaico della fattibilità, definendo quindi classificando il territorio comunale in quattro classi di fattibilità, così come peraltro già sotto classificato nel nello studio attualmente vigente. Quindi abbiamo ulteriormente a fronte di con, diciamo così, approfondimenti che abbiamo fatto ulteriormente riclassificato le singole classi, definendo quindi delle classi più specifiche anche nella fattispecie della classe 4, dove per esempio vigeva inedificabilità assoluta. Però abbiamo voluto entrare nel merito, declinando nello specifico, diciamo così, l'evento o comunque il dissesto che va a determinare quella particolare classe. Ora adesso non voglio.
Entrare nei tecnicismi e non voglio allungare la serata io sono a disposizione per qualsiasi, diciamo così domani le informazioni di dettaglio su questi, su questi particolari aspetti, ecco un altro elemento parallelo allo studio geologico è stato il recepire quindi il e definire il Documento semplificato del rischio idraulico che ha, diciamo così a palesare né quello che la legge la DGR su sulla diciamo così, valutazione dell'invarianza idraulica,
Il Comune di Colico è classificato.
A bassa criticità idraulica che, diciamo così, non vuol dire criticità idraulica allegato, per esempio, alle esondazioni in parte simili del perline dell'inganna, ma quello fa riferimento a un altro elemento del dissesto che era già stato codificato nello studio geologico.
Quindi va a delimitare con questo studio, quindi con decreto e con un documento di semplificatori scorie, amico, delimitazione delle aree, diciamo così definibile, in base agli atti pianificatori esistenti al documento Stories, documentazione storica le conoscenze locali e soprattutto una funzione agli elementi che il gestore del servizio idrico integrato nell'utilizzo integrato che ci ha fornito quindi abbiamo classificato,
Nel territorio comunale, in funzione di queste di queste aree, così come definisce la normativa, diciamo questo lo dice la parola è un documento semplificato che va a recepire i regolamenti e i metodi definiti dal principio dell'invarianza idraulica.
Avete sentito parlare in questi ultimi anni il principio dell'invarianza idraulica è che qualsiasi nuova costruzione di qualsiasi nuovo consumo del suolo deve essere una variante dal punto di vista idraulico, quindi deve consentire che diciamo così da te in soldoni poi in parole povere che la pioggia diciamo così recepita della della del suolo nella poi infiltrate nel suolo e non si vada a impermeabilizzare ulteriormente il tessuto urbano perché l'impermeabilizzazione ma a contribuire a, diciamo così, a rafforzare durante i periodi gli eventi metrici con brevi intensi, diciamo così, i fenomeni più impattanti dal punto di vista idraulico con il sovradimensionamento.
Mettere in crisi le reti, la alla Galleria, determinate aree urbane che sono che sono più o meno sensibili, ecco.
Dopo l'illustrazione, procediamo a questo punto con l'esame delle singole.
Allora?
Manca ancora.
Ok perfetto, allora noi giustamente l'architetto in Cina si può aprire quella che è la discussione riferita alla parte generale finora illustrata, il passaggio successivo sarà l'esame nella disamina delle singole tavole 15 16 esattamente sì, ecco.
Per dire che adesso ce l'ha la possibilità di intervenire da parte dei Consiglieri.
Quindi avete facoltà, insomma di intervenire in questo momento su questo, su quello che è stato, come dire esposto finora, se non ci sono interventi passiamo a prendere in considerazione la prima tavola, la tavola e successivamente la si discute, la si vota la tavola B e così via per le 5 tavole ecco,
D'Andrea, più comunità.
Beh, il fatto che la procedura sia in questi termini.
Francamente mi semplifica, lo dicevamo ieri ai Capigruppo, mi semplifica un po' la cosa perché io, per evidenti ragioni o?
Discutendone con con altri concordato una serie condiviso, una serie di valutazioni, essenzialmente sul documento di piano,
E sulle obiezioni fatte sono nell'ambito della dalla fase di VAS, mentre sul piano revochiamo dei servizi.
Che peraltro ci sono stati forniti con anticipo anche rispetto al, diciamo ai tempi legati però lo stesso la complessità della cosa non è che consenta.
Peraltro, è vero quello che ribadiva anche l'architetto Manetti prima che le scelte strategiche in qualche modo stanno nel documento di piano e quindi io, da non tecnico, ma da cittadino che si trova qua, rappresentarne altri più idee su questo che non sui dettagli, dopodiché vi confesso a maggior ragione dopo la la,
Rappresentazione dell'architetto Manetti e anche della del geologo adesso si conferma un'ambivalenza su questa cosa, nel senso che io ho avendo anche seguito nei quattro incontri che sono stati proposti alle consigliere di minoranza.
Davvero non ho.
Per quelle che sono le mie competenze, non posso che apprezzare che mi ritrovo nell'articolazione della ricchezza di tutta la documentazione che ci è stata proposta adesso è via via nelle fasi precedenti.
Dopodiché è una serie di perplessità e chiamare un poco di contrarietà che si muovono più su sul piano, come dire più comprensibile per me, di politica urbanistica, almeno di aspetti tecnici sui quali faccio più fatica a entrare nel merito, provo a riassumere benissimamente però pienamente ci riescono e giù e che poi non dico niente sulle singole tavole perché lì non saprei veramente che di.
Allora, una prima, un primo elemento di criticità che noi abbiamo rilevato, rileviamo è una discontinuità, diciamo, tra la grossa ricchezza nella presentazione dei dati di contesto che c'è nel documento di piano.
Di grande interesse anche nella lettura, a fronte di questo, a nostro avviso si rileva però una debolezza strategica, dove debbono essere strategico non vuole dire che le cose sono scritte male, vorrei dire che, a fronte di una situazione come quella di corpo, quindi una diranno urbanistica negli anni passati per essere gentili, poco governato o comunque che ha fortemente segnato il territorio di Colico che la urbanizzato in modo,
Lo ricordava in parte anche l'architetto, prima, non molto disordinato, in modo quantitativamente e qualitativamente.
È molto invasivo, certo, cioè nel Documento di Piano nel nelle parti più strategiche c'è una grande si dichiara una grande attenzione alla tutela delle risorse paesaggistiche, poi però l'impressione che noi abbiamo condiviso e che nei fatti ci sia.
Una delega al alle scelte dettate dalla logica di mercato, che ci sono anche su un dato di realtà con una.
Come dire, l'intendimento nelle varie scelte fatte nel piano di contenerle, di regolarle però che ci sia in qualche misura una rinuncia ad assumere un ruolo più forte di indirizzo da parte del del Comune.
In questo, dentro questo ragionamento non notavamo che non sono presenti approfondimenti rispetto a questioni.
Mentali.
In un Paese in generale, in una realtà territoriale e forse in particolare, una realtà come Colico.
Questioni come quale modello di turismo, quale modello di turismo, che non significa solo l'aspetto quantitativo, porre un limite che va benissimo e apprezziamo che ci sia.
Vuole dire scegliere di continuare a promuovere un turismo o comunque ad assecondare un turismo prevalentemente la quale prevalentemente concentrato su certe attività piuttosto incerto, attrattivo, piuttosto che investire di più in un compito di promozione, ma adesso in un compito anche nelle scelte urbanistiche, potrebbero essere mirate a questo.
Pensare anche un turismo di più diversificato, sia sul versante delle attrattive sia sul versante dei modelli di accoglienza di ricettività.
Un'altra criticità che abbiamo rilevato e che vi faccio presente che tutte queste cose sono quelle che avevamo scritto nelle osservazioni fatte in fase di VAS sostanzialmente.
In un'altra criticità che abbiamo rilevato e che in parte vedevo, è stata ripresa anche dalle osservazioni fatte dalla Provincia di Lecco che il livello di dettaglio, in particolare nelle schede di ambito, è spesso limitato e non limitato, dicono per piaggeria, perché c'è qua l'architetto non per un programma di tipo professionale no, credo che sia una scelta ovviamente rispettabile ma che io condivido non condividiamo la scelta di rinviare in modo significativo,
Ai piani attuativi, comunque alle agli iter autorizzativi successivi, quindi, in qualche modo depotenziare lo strumento di indirizzo forte che il PGT, rinviando a singoli interventi, per inciso ovviamente meno partecipati.
Poi la criticità più grossa che può sembrare una fissazione mia di Enzo uomini, ma devo dire però una cosa grossa grossa riguarda l'ambito di rigenerazione 3, quello di questa zona qua.
Non abbiamo più volte dichiarato la nostra opposizione a partire dal nostro programma amministrativo a suo tempo, un anno fa.
La nostra opposizione al mancato in uso per finalità pubbliche degli edifici liberati, certo, tra le finalità previste ci sono anche finalità pubbliche, vero?
Però la declinazione delle destinazioni d'uso che c'è nel parlare tre sono talmente aperte.
E che francamente ci sembra che gli potrebbe succedere davvero tanto anche che noi non vorremmo.
Noi crediamo che la genericità delle destinazioni non molto tutela del valore simbolico per molti abitanti di Colico delle ex scuole, nessuno dice che la scuola sia una meraviglia, io almeno lo dico che siete un gioiello architettonico, però ricordo che anche l'architetto, nella una parte del documento di piano faceva riferimento a tre livelli di valutazione del dei contesti paesaggistici, territoriali, paesaggistici e un vitello è il valore simbolico che,
In realtà hanno per la popolazione locale.
E cosa che francamente io credevo la prima volta forse un errore, invece, non non è tal la previsione di sei piani fuori terra, l'ho riletto, c'è proprio scritto, insomma, se i piani qui fuori francamente mi sembra una roba questa forse è la criticità proprio più questa no ecco non ce la fa.
Ultima criticità, penultima criticità che abbiamo rilevato la questione del ponte ciclopedonale.
Anche qua noi confermiamo la nostra opposizione non al ponte in sé,
Ma alla localizzazione delle dimensioni previste.
Esprimiamo tutta la perplessità sul fatto che questo ponte parere, ovviamente il ponte sull'Adda, questo ponte che non c'è.
Nel senso che esiste, cioè, il tratteggio verde è citato nel testo del documento di Piano è citato nel testo.
Del degli altri documenti,
È un intervento da realizzare, non c'è e quindi uno si immagina che, essendo un intervento che avrà avrebbe una rilevanza diretta la massa del ponte e in diretta i flussi di persone in una zona ad alta sensibilità paesaggistica e ambientale uccisi, mungere immaginerebbe che questo punto avrebbe dovuto essere oggetto di valutazione ambientale strategica mentre in qualche modo pare di capire questa valutazione viene rinviata,
La, l'autorità competente, ha risposto su questo correttamente, la nostra osservazione cito riguardo all'osservazione riferito, appunto, ciclopedonale sul fiume Adda, si richiede un aggiornamento del rapporto ambientale al fine di meglio definire gli aspetti legati alla valutazione ambientale strategica.
Riconoscendo in qualche modo la fondatezza del nostro rilievo.
Ecco, ci sembra francamente che questo aggiornamento avrebbe dovuto precedere la chiusura della fase di VAS proprio per la sua rilevanza e quindi anche l'adozione del PGT facciamo notare questa cosa.
Sostanzialmente nel merito, possano le criticità.
Mi permetto solo di aggiungere, rispetto a quello che diceva la Vice Sindaco all'inizio, sul coinvolgimento coinvolgimento, c'è stato sul serio, noi abbiamo apprezzato davvero i quattro incontri.
E non dovuti peraltro non previsti da norme, credo.
Come abbiamo apprezzato le cose che sono state fatte, francamente credo che.
La la dichiarata intenzione di arrivare a definire un piano del governo del territorio strategico e di tutti avrebbe meritato e si fa ancora in tempo, peraltro perché c'è ancora una fase avrebbe meritato una sollecitazione della partecipazione.
Della popolazione.
Più significativa.
A livello nazionale si parla sempre di più di core cosiddetti corpi intermedi, no, sindacati piuttosto che è chiaro che a livello comunale non abbiamo quei corpi intermedi.
Però l'idea di coinvolgere maggiormente per inciso, il gruppo di lavoro sull'urbanistica che è stato creato è stato individuato e nominato, ma non mi pare che sia una cosa di questa dimensione sia stato scomodato e poi anche interlocuzione più esplicita forse c'è stata a livello informale ma un po' più esplicitare con associazioni con rappresentanze organizzate degli interessi dei punti di vista della popolazione residente,
Crediamo si sarebbe dovuta attivare, detto questo, torno all'ambivalenza iniziale, riconosco la validità che sta confermata stasera de del prodotto tecnico in sé, la validità, l'intelligenza, l'articolazione e quindi la qualità professionale di chi la realizza.
Riconoscono anche tutta una serie di cose che io condividerei, anche, però le criticità che abbiamo manifestato sono davvero strategiche, non sono formalismi, sono strategiche, ragion per cui.
Anche a nome di Enzo Venini, noi voteremo contro, dove questo voto contrario in questa fase, per le ragioni dette in questa fase, noi ci riteniamo apprezziamo tutta una serie di cose, ma riteniamo che le carenze che abbiamo indicato siano strategiche e richiedano quantomeno un voto contrario di stimolo grazie.
Ci sono altri interventi, prego consigliere.
Bertolini, Colico di tutti.
Architetto Marino, le faccio i miei complimenti per come ha illustrato nel merito, diciamo analfabeta il suo lavoro, mi mi è tornato in mente il mio professore di liceo che dicevano quando la sua donna di servizio uscirà, andava Teatro, tornando a casa veniva chiesto com'era lo Stato come è stato lo spettacolo e la donna rispondeva Infidel con capi niente.
Ecco, direi che che va bene così, cioè quindi nelle mie competenze questa materia non ci sta, non ho lumi per dire sì o no, che però una cosa che voglio chiedere, io ho partecipato alla prima dell'ultima delle riunioni perché le 2 intermedie, come si ricorderà il Capogruppo di maggioranza non ho potuto partecipare e,
E nella prima riunione fu detto una cosa che è stata detta anche questa sera l'area industriale è satura.
Riconosciamo all'area industriale 22.000 metri di terreno, allora volevo, dato che al liceo classico ho portato matematica, volevo chiederle quanto è l'area industriale in questo momento.
540 540.000 okay, quindi noi implementiamo l'area industriale del 4%.
Quindi mi sembra che non stiamo rispondendo alle esigenze della zona industriale, ma forse di più diamo un vantaggio a chi ha quei 22.000 metri di terreno che non so chi sia e non mi interessa, lo fossero miei, sarei ben contento.
E quindi, ecco solo questa cosa qui mi era tornata storta nella prima riunione di giugno, avrei voluto già chiederla nella seconda riunione di giugno, ma poi non ci sono stato nella terza, neppure nella quarta, non se ne è parlato, ma qui avete detto questa cosa mi sembra un po' ridicolo che noi abbiamo il 4% in più adunare industriale che viene detta satura e che ha esigenze questo è il must, è l'unico mio intervento pseudo competente perché utilizzato la matematica.
Poi riguardano la nostra posizione, se si deve dire adesso lo dice Raffaele Grega e a cui cedo il microfono se si deve dire alla fine lo diciamo alla fine.
Prego come, come tutti noi votiamo singoli documenti, dopodiché faremo la dichiarazione sul voto finale.
Ci sono degli interventi quindi alle repliche.
Alcune repliche al consigliere d'Andrea, con riferimento al agli ambiti, è stato un chiaro indirizzo politico di lasciare la descrizione delle schede d'ambito molto ampia, non perché si vuole permettere alla gente di fare ciò che vuole, in quanto comunque i tratti essenziali sono dettati. Altezza la volumetria, l'indice di copertura e tutte queste cose son tutti gli indici che servono per sviluppare un ambito. Tutto il resto è stato volutamente lasciato molto ampio, perché veniamo da un'esperienza dove sono stati messi nel vigente PGT N ambiti e, tendenzialmente, un PGT metri degli ambiti, ipotizzando che alla fine della sua validità quegli ambiti magari non tutti per qualcosa va storto, ma quasi tutti vengono attuati, veniamo da un'esperienza dove le schede di ambito molto complesse, molto onerose, molto anche.
Difficili.
Hanno portato ad attuazione di un solo ambito dei 10 esistenti o quelli che erano poco meno, quindi è stato un indirizzo assolutamente politico di lasciare scheda ambito così anche perché l'architetto Mulinetti, al di là dell'esperienza di Colico negativa sul PGT vigente, ci diceva anche che dove si mettono le briglie troppo strette poi finisce che gli ambiti vengono sempre portati avanti in variante, perché se si mette una virgola sbagliata, poi per sistemare quella virgola sbagliata, si deve andare in Consiglio comunale e approvarlo in variante, quindi si andrebbe anche a abusare del PGT che stiamo facendo adesso, perché andremmo a variarlo con riferimento all'ambito di rigenerazione. Anche lì volutamente sono stati messi, anche se i piani, per dare anche lì le maglie più larghe possibili. Conosciamo bene la vostra posizione politica che diametralmente opposta alla nostra, che nella nostra testa abbiamo detto. Anche venerdì daremo incarico per fare un rilievo di tutta l'area volumetrico.
La nostra idea di qualificazione del centro del paese e prevede la demolizione totale, quindi l'esistente demolito ridisegnato tutto il centro del paese, che li sappiamo che siamo su due posizioni diametralmente opposte con riferimento al ponte.
In realtà quello che lei dice, l'approfondimento è stato posticipato. Non è così, perché l'approfondimento ambientale è già stato fatto che già la procedura ambientale parallela sono già state fatte tutti gli approfondimenti, quello che ha voluto dire l'Autorità può su questo, eventualmente, l'architetto movimenti sarà più chiaro di me è che, sostanzialmente, si dovrà andare a recepire nella VAS tutto l'approfondimento ambientale che è già stato fatto nel procedimento parallelo che abbiamo in itinere per il ponte. Quindi è già stato fatto il ponte che dentro non c'è votazione ambientale forse potremmo metterle vero, ma perché c'è una procedura in itinere già molto avanzata, in ultimo, sulla condivisione, e io su questo.
Non vedo responsabilità in capo all'Amministrazione della poca condivisione perché sono state fatte delle sedute pubbliche anche con le minoranze e dagli incontri, non è vero che non abbiamo ascoltato, perché uno su tutti il tema del, per onestà intellettuale lo dico il tema del scambio ferro-gomma è nato con l'interlocuzione grazie al vostro gruppo lo dico e lo riconosco, quindi gli incontri non son stati fatti tanto per dire le abbiamo fatte, abbiamo anche colto,
Poi, ovviamente, essendo su due posizioni diverse in maggioranza e minoranza, abbiamo tante visioni giustamente opposte.
Sulla condivisione, sul coinvolgimento, mi permetto solo di dire, quando vi ha fatto la Conferenza di VAS, dove potevano portare partecipare tutti i portatori di interesse all'uopo convocati, se ne ha presentato uno, quindi siete alle riunioni. Non viene il portatore di interesse diffuso. Non possiamo dare la colpa all'Amministrazione di questo, quindi volevo solo dire questa cosa che ha lavarci nella uno che Legambiente, che è sempre molto attenta e porta le sue problematiche e porta i suoi punti di vista alcuni accoglibili accolti, altri non accoglibili, però qui non ce ne può l'Amministrazione, se poi la controparte non si fa vivo in questo percorso di condivisione. Volevo solo anche questo puntualizzato, poi per il resto lascerei l'architetto Mulinetti, ma molto brevemente, perché abbiamo già avuto modo di confrontarci su questi temi anziché al prezzo.
No, quello quello che è stato letto perché alcune cose sono posizioni diverse, ma si è colto anche questo, mi fa piacere un'intenzione di fondo di mandare avanti un prodotto, diciamo così che abbia delle caratteristiche interessanti che dal punto di vista paesaggistico ambientale devo dire una cosa sul tema delle schede degli ambiti è una discussione che avviene spesso più soprattutto con la Provincia di Lecco devo dire onestamente perché io Piano anche in altre province, problema così non si pone.
È un po' una filosofia diversa perché, quando io dettaglio lambito, dovrei disporre di una serie di informazioni in questo momento nella maggior parte degli ambiti non conosciamo le intenzioni, vuole intervenire e mancano alcuni indirizzi, allora lasciare la scheda e più larga vuol dire che quando arriva, si farà con i criteri messi in filtro la scelta della discussione del momento. Quando abbiamo l'ho fatto anch'io, io ritengo un errore di disegnare spesso negli ambiti. Mi divertivo pure però, quando tu vedi che il piano per approvare nel fare una variante al Piano, perché eccessivamente dettagliato le posizioni rischia di bloccare il tutto. Certo, però c'è un tema di fondo che voi avete anche colto, il problema della gestione del piano ed è ed è un problema, è un problema nel senso che diciamo che la filosofia della legge 12 diciamo riferirsi alla vecchia legge urbanistica di Regione Lombardia è una filosofia che tende a dare maggiore elasticità di gestione in questo sistema un po' indirizzati. Sono d'accordo però che ci sono anche dei rischi. Da questo punto di vista è chiaro che attenzione alla gestione son d'accordo deve essere proprio approntata, perché nella società non deve dar luogo a ha problemi. Diciamo inversi, però questo va un po' una filosofia che su cui discutiamo spesso nelle province e ci lascia un po' di dubbi su un punto preciso, solo una cosa.
Quindi anche l'autorità competente su questa cosa, ma perché tutti gli approfondimenti pe diciamo ambientali, soprattutto la valutazione di incidenza, il problema maggiore del ponte e l'incidenza è stata fatta in maniera molto dettagliata sull'ipotesi progettuale del progetto. Diciamo definitivo che è stato predisposto e lì quella valutazione positiva per una serie di ragioni, proprio soprattutto nella relazione volatile. Queste cose, però, giustamente l'attività detto e su segnalazione vostra ne prendiamo atto riporta anche nel rapporto ambientale questo dato perché sennò non risulta pienamente compatibile il la considerazione del perché è stato inserito il dato, quindi l'osservazione alla corretta e deve essere riportato questo risultato negli studi, anche nel rapporto ambientale.
Io.
Poi soltanto aggiungere, come dire, una cosa come chiamato in causa, beh, credo che il Legambiente comunque a una rappresentanza di peso e sia consultata e ha sentito come è stato annunciato nella Conferenza di VAS anche si è confrontata anche con altre associazioni che comunque sono molto impegnate da da tantissimi anni sul nel per la tutela del Pian di Spagna e e la promozione e la difesa della qualità ambientale e di biodiversità contenuta in questa preziosissima area e non solo perché anche il Monte Legnone è una preziosissima area di biodiversità con dei corridoi che sono stati,
Castrati, possiamo dire questa parola.
Più volte, per cui mi risulta che anche la Provincia abbia rilevato questa criticità dei corridoi ecologici che vengono interrotti.
È una problematica vera, che non può essere soltanto non possiamo parlare soltanto il problematiche urbanistiche e di disponibilità di parcheggi.
O di elettrodotti che passano all'interno di certe aree, bisogna anche tener conto delle esigenze ambientali e che non mi sembra siano più fantascienza, ma siano realtà del resto le cose che dicevano gli ambientalisti sul petrolio, sulle riserve energetiche, sulla necessità di avere un approccio diverso con il suolo e con il territorio, oggi si stanno scoprendo come novità, ma in realtà le stiamo dicendo da almeno cinquant'anni, quindi vuol dire che è richiesta un po' di visione strategica. Proprio è doverosa questa visione strategica, anche non soltanto da un punto di vista strettamente urbanistica. Gli spazi di parcheggio.
Le schede, quello che rilevava il nostro Capogruppo e che le schede lasciate larghe sono ovviamente una comodità per evitare, io sono d'accordo che la continua il continuo intervento sul piano snatura, il piano però vuol dire anche che però il piano dovrebbe avere anche delle tesi a delle esigenze di programmazione dovrebbe rispettare delle esigenze di programmazione e quindi se noi non facciamo programmazione è chiaro che non lo snaturiamo, non c'è programmazione in questo senso, lasciando troppo le schede larghe, lasciamo.
Gli diamo l'impressione di non avere una visione della programmazione delle cose che si devono fare in certi ruoli, la stessa cosa che aveva rilevato d'Andrea, che è quella del delle delle schede che vengono rimandate alla contrattazione tra privato e ufficio comunale con tutte le problematiche che si creano di volta in volta per i beni di interesse storico di valore eccetera, è comunque un problema, cioè se cioè io credo che il PGT della il precedente PGT, io ho contribuito a a far annullare totalmente e poi dopo, con una revisione a soltanto con una revisione, un annullamento parziale del da parte del Consiglio di Stato,
Non è un PGT che io ho amato giusto, però quando dico che ci sono delle schede di valore e le cose di valore vanno riconosciute anche dove si è combattuto anche a al nemico tra virgolette, perché quello che che che che almeno io ritengo giusto è giusto a prescindere dalle posizioni, quindi,
Il fatto che ci fossero delle schede in cui venivano individuati precisamente i valori architettonici di determinate case, di determinati beni storici che abbiamo nel nostro Comune, era una cosa importante che metteva anche gli uffici in una condizione più agevole per dire no, al momento io devo devo salvaguardare queste cose che sono state individuate, vero con le schede, non erano complete perché avevamo lasciato fuori degli altri beni di estremamente interessanti. Si poteva ampliare il, ma il fatto di lasciare alla contrattazione individuale tra il progettista e gli uffici mette in imbarazzo gli uffici e secondo me è,
E si crea una situazione comunque di ambiguità.
L'ultima cosa invece è quella relativa alla passerella, un'ulteriore precisazione, so sulla passerella abbiamo il parere contrario della soprintendenza, la Soprintendenza, anche rilevato che si sta che hanno sul loro tavolo un altro ponte, a pochissima distanza nel Comune di Urbino, quindi,
E questo questo ponte è stato anche la la riserva, che per certi versi ha comunque dato una disponibilità, aveva chiesto c'è un documento in cui si chiede espressamente che però il ponte deve essere spostato contro il il, il ponte più vicino al ponte della ferrovia.
Il fatto di spostarlo più vicino al Ponte della ferrovia, io capisco che non è più in Comune di Colico.
Però questo è di scarsa importanza rispetto al valore che dobbiamo tutelare del paesaggio e dell'ambiente e della biodiversità, dice una questione che è tecnica e.
Quindi sfonda una porta aperta con l'architetto non inetti.
Non esiste il Piano della riserva e un piano sovraordinato ai piani ai PGT comunali del Comune di Colico Comuni genera questo ponte, non c'è, è talmente strategico, è talmente importante che non stanno in PGT del Comune leggera, c'è un trattino sul Comune di Colico e non sta nel Piano della riserva quindi voglio dire ci sono tutta una serie di condizioni che,
A mio avviso.
Non sono accettabili,
Nel PGT del del Comune di Colico, oltre oltre alla spesa enorme, perché se la casa della Salute è aumentata del 68% nel giro di quanti mesi come costo e quindi si dovrà accedere a un mutuo, queste erano le notizie che ho letto sul giornale di oggi.
Il ponte della passerella ciclopedonale alto con degli stralli alti 25 metri con di una dimensione di un peso esagerato quanto costerà se i costi che sono stati calcolati di 3 milioni e mezzo e sono relativi al 2017?
Ecco, io dico che sarà un bagno di un bagno di di di soldi, denaro pubblico che alla fine dovremmo tirar fuori anche noi.
Oltre alla questione, grazie.
Architetto, deve riferire se.
Solo una cosa per sul tema delle schede, alcune schede naturalmente sono state rifatte, tutta la parte che riguarda il centro storico e aggiornate su 165 fabbricati alcuni elementi però che quelli che avevamo visto e di cui abbiamo già parlato non abbiamo rischierati, però questi elementi non sono persi, sono elementi che comunque sono comunque parte allo strumento urbanistico, diciamo precedente, e sono agli atti, anche perché prima non avevo nessun riferimento prescrittivo, era semplicemente un'indagine no con lo stesso criterio d'indagine. Quella documentazione non è andata persa ed è confermata le altre cose, invece abbiamo cercato di aggiornare tutte e quindi questo va fatto. È un'ultima cosa, invece sul discorso del ponte adesso, al di là della scelta che che evidentemente non è mia, piccola scelte sull'esenzione del ponte, quello che va detto sullo spostamento del ponte a queste cose ci sono poi delle opinioni, anche diverse da parte di chi si occupa del, per esempio, del problema del volo degli uccelli. Tutti abbiamo sentito esperti. No, dire che la posizione vicino al ponte dell'Adda e più negativo rispetto a quella sotto mi limito solo a dire questo no, ma non è materia su cui posso disquisire no, ma probabilmente gli approfondimenti ci saranno, mentre solo questione, nel senso che comunque sia la partita ambientale con la riserva che è il Piano delle Serre. Purtroppo vecchissimo però la riserva nell'incontro aveva dato disponibilità in quella direzione, poi quello che accadrà laddove dovesse questa cosa avvenire. Diciamo che il nostro tratteggio leggero è leggero. Ecco, nel senso che non.
Va bene, ma che poi posso Sindaco la questione, cioè io, ma parlo con una persona di come dire di peso professionale e di competenza, ma anche la questione.
Che ci che ha presentato molto bene ed Andrea del centro di Colico, con l'abbattimento di di di tutta quest'area e la realizzazione di sei piani fuori terra, cioè io, se noi guardiamo queste queste queste, le scuole che sono due piani,
Sono su un promontorio e quindi hanno, cioè se noi facciamo sei piani diventa una mostruosità, ma altro che il Collegio Sacro Cuore che è stato abbattuto perché era una maggioranza ne abbiamo battuto uno, ne abbiamo fatto un'altra cosa schifosa di sotto e al suo posto abbiamo,
E ne facciamo un altro, quindi il centro, cioè voglio dire adesso non c'è nessuno che che anche visto i precedenti, perché il il Collegio Sacro Cuore, nessuno delle persone, anche la più incompetente, anche la più che passa da lì dice oh, che bella roba ma che bello ma che cos'è ecco?
Questo non lo dice nessuno, siamo molto preoccupati di quello che può accadere qui, al di là della visione, come dire futurista che sta scritto sulla sulla scheda, per cui questa cosa, questo centro di Colico appartiene ai Colli chiesi a partire dai quali chiesi idealmente e culturalmente appartiene come bene immobile cioè è una cosa che va preservata a noi non serve a Colico un altro mostro vuoto acquistato da,
Chi non ha mai chi non sa dove mettere i soldi e poi rimane qua vuoto?
Come capita su.
Sappiamo benissimo, va bene, grazie.
Solo una replica veloce sulla scheda d'ambito del centro del paese perché il Consigliere Venini ha una bravura è sempre bravo a far passare un messaggio che però in questo caso non è il messaggio della scheda d'ambito, perché i sei piani sono uno degli indici ovvero secca nell'altezza massima ammessa non vuol dire che sarà costruito un immobile a sei piani.
La scheda d'ambito tratti essenziali, ma questo più che altro per chi ci sta ascoltando, magari percepisce un messaggio totalmente sbagliato, la scheda d'ambito a due elementi sostanziali che sono la volumetria, la scheda d'ambito del centro del paese che colleziona che vi diamo prevede la riqualificazione delle volte della volumetria esistente con un incremento del 20%,
E i sei piani sono l'altezza massima e se questa volumetria c'è un incremento del 20%.
E su due piani vedo difficile che la stessa volumetria vado su sei piani che si triplica quando l'incremento del 20, quindi non è questo il massimo, dopodiché l'altezza.
Quello che verrà sarà anche Alvastra anche a posto al vaglio della Commissione paesaggistica sarà posto al vaglio dell'Amministrazione della maggioranza minoranza, ma non lo si deve dire perché altrimenti ripeto che è un concetto sbagliato che son previsti sei piani, se i piani all'altezza massima come al Piano delle Regole e se è prevista l'altezza massima di nove piani non vuol e rinnovo metri non vuol dire che tutti gli edifici sono i nove metri quadri altezza massima che poi i vari conciliata con la volumetria perché se non c'è volume non può arriva a quell'altezza, lì era solo per chiarezza,
Non sono proprio tanto d'accordo, perché se noi leggiamo la scheda anche rispetto alla partecipazione pubblico privato, cioè, voglio dire un privato che la possibilità di realizzare se i piani fuori terra cioè voglio dire, nel momento in cui abbatte la volumetria la mette dove vuole no, anche perché noi non mi sembra che siamo in grado di contrastare i e di contrastare le richieste dei progettisti ecco cioè io voglio dire guardiamoci in giro e cioè si deve fare una gran fatica per ottenere mi sembra qualche miglioria, ma non è che.
Quindi, alla fine, quello che c'è scritto qui è che si può, si può portare a sei piani, questa roba va bene, si può spostare la volumetria, la metti nel posto con maggiore visibilità e con maggiore impatto ambientale, perché sarà così perché se vuole andiamo a vedere le cose che sono state autorizzate per vedere che impatto hanno sul paesaggio, sull'ambiente e insomma son qui da vedere non è che,
Iren deve ritirare tutto, deve abbattere tutto e deve magari rifarci il, la casa comunale.
Cioè, alla fine sarà una trattativa in cui comunque il Comune è generalmente perdente e dimostratemi il contrario.
Io vorrei che in questo momento, nel Paese di sue chiare.
Di ciascun gruppo.
Passiamo quindi all'esame della Tavola, A che Colico ovest.
Illustrazione, discussione e votazione.
Allora esce il Consigliere Moiana.
Prego.
Dettagliata abbiamo illustrato prima e l'ingrandimento tavola per tavola di questo delle tavole, diciamo di Piano delle regole, se qualcuno vuol discutere, si apre la discussione come metodo, diversamente si passa alla votazione se qualcuno fa la dichiarazione di voto.
Interventi nessuno.
Possiamo procedere alla votazione, chi si astiene?
Chi si astiene, Grega Bortolini, chi è contrario?
Andrea Rimini, Chi è favorevole?
Okay.
Lasciamo anche un attimo Segretario verbalizzare.
Okay.
Possiamo?
Sì.
Bisognerebbe gentilmente richiamare il Consigliere, l'Assessore.
Ci ha fatto perfetto.
Tavola B, che è Colico, est, Curcio, chiaro.
Esce il Consigliere Messina.
Anche in questo caso, se ci sono, ma Francesco sì.
Procediamo comunque certo, allora quali quest'Curcio chiaro domande discussione aperta.
Con questo Curcio chiaro sì.
Ecco un attimo allora che Consigliere solo per le dichiarazioni eventualmente okay, sì, è quella della industriale.
Per cui passiamo sempre, partiamo sempre da chi è contrario per te 4.
Contrari 4, perfetto, chi è favorevole?
I restanti perfetto okay, direi che possiamo richiamare i Consiglieri.
Ecco, magari se, se la tecnologia è una chiamata così a voce magari è più incisiva, ecco se no.
Rientrano Mazzina, emiliana tavolacci, è la tavola D che è riferita ad oggi Asca.
Okay.
Se non ci sono richieste particolari su questa tavola.
Chi è contrario?
Ho già esca e chi è contrario d'Andrea e Venini, chi è chi si astiene greca, Bertolini favorevoli.
Tavola di la card Corpo Borgonuovo finiate, Villatico, Laghetto esce, il consigliere Bonetti.
Perfetto.
Possiamo procedere con la votazione, chi è contrario 4?
Chi è favorevole?
Perfetto.
Possiamo far rientrare il consigliere Bonetti?
L'ultima tavola, la tavola Fontanedo, San Rocco.
Chi è contrario?
Andrea Marini.
Chi si astiene greca, Bertolini.
Chi è favorevole?
Perfetto.
Okay.
Fatto questo, dobbiamo passare alla votazione dell'intera delibera amici.
Quindi, all'adozione della variante generale al Piano di Governo del territorio sono aperte a questo punto le dichiarazioni di voto da parte.
Di chi prima magari non si è espresso, prego.
Passate.
Prego, così come tutti.
Mi riallaccio al l'intervento iniziale del del vicesindaco.
Effettivamente, elaborare un piano di governo del territorio o comunque una variante, è un è un lavoro oneroso, lavoro molto grande, molto impegnativo.
Ricordo che a suo tempo, quando fu approvato il nostro piano di governo del territorio, diciamo le attività e i lavori erano stati iniziati alla precedente Amministrazione da da almeno tre anni e conclusi poi dalla nostra, come tutti, insomma, poi è emerso in un modo assolutamente chiaro che stasera si tratta di di moltissimi documenti, centinaia di documenti, tutti elaborati altamente tecnici complessi,
Per cui?
È molto difficile anche per chi ci opera, anche perché sono i consiglieri comunali stessi che sono in maggioranza entrare esattamente nel merito, puntuale di di ogni documento e di ogni valutazione, e quindi anche, poi i documenti finali che vengono presentati per il voto, per il voto unico.
E quindi figuriamoci per chi è fuori completamente da da questo tipo di possibilità di valutazioni.
Beh, apprezziamo ovviamente la la la l'apertura per questi incontri, però quattro incontri non possono ovviamente consentire di di di capire perfettamente, in fondo, come si sviluppa questo Piano, una variante di di di questo tipo che di fatto è una un nuovo Piano di Governo del del territorio.
La nostra valutazione, quindi, al momento, diciamo, è parzialmente sospesa.
Nel senso che le osservazioni, le puntualizzazioni effettuate dal da dal Gruppo di minoranza per comunità sono assolutamente sono diritti assoluto, interesse sono maggiori, anche da parte nostra necessiteranno di ulteriori chiarimenti, cosa che faremo puntualmente effettuando un lavoro che,
In questa fase non siamo stati nelle condizioni di di di di svolgere fino in fondo, ma da da domani, chiaramente ci impegneremo a fare in modo di far valutare, di di di di di coinvolgere, chi ovviamente in grado di consentirci una valutazione globale più complessa, più completa rispetto alla al voto che poi andrà in sede di approvazione del documento finale primavera quando quando sarà per cui facciamo nostre le perplessità della del del gruppo più comunitario europeo di minoranza per comunità, non abbiamo esposto le nostre perplessità, perché comunque sia un problema non è questa forse la la la la,
In fase finale, in cui esprimere un voto di nel merito definitivo. Ci sono parecchie perplessità fabbricati rurali, per esempio sulla riqualificazione delle del centro di di Colico e sulla zona industriale. Ecco tutti aspetti che potrebbero, anche alla luce di quanto emerso questa sera nella nel Consiglio Comunale, essere magari anche da parte vostra, da parte della maggioranza oggetto di modifica e di così di un cambiamento di di linee di impostazione rispetto a quello che è emerso in questo documento, per cui il nostro voto finale sarà comunque un voto, diciamo di astensione, un voto comunque che voglio dire, come è successo anche per quanto mi riguarda, la votazione se dell'altra sera è un voto di di stimolo a fare meglio, a fare meglio nella fa in questi lunghi mesi che in questi cinque mesi, sei mesi che ci aspettano per l'approvazione finale messe in cui interverranno tutte le autorità competenti previsti dalla Provincia al vaglio della Regione, le le, le associazioni, se verranno ancora chiamata in causa.
Dopodiché il nostro voto, che vale a dire che potrebbe essere anche o comunque l'estensione o addirittura favorevole se certe cose verranno.
Impostate rimossa rispetto alle perplessità emerse questa sera, ma potrebbe anche essere negativo, sarà comunque un voto che in tre, in entrambe le tutte le le le le le opzioni per tre opzioni, sarà comunque un voto documentato e motivato, quindi il nostro sarà un momento, un voto di astensione grazie,
Possiamo procedere alla votazione, chi è contrario?
Chi si astiene, Nerina Bertolini che favorevoli.
Immediata esecutività.
Sì, sì, se non gli diamo priorità oltre alla registrazione, comunque ne abbiamo preso nota, c'è Segretario inoltre molte chiedo scusa chi è, chiedo scusa, l'immediata esecutività, chi è favorevole, grazie bene, io vi ringrazio perché è stata una serata proficua per tutti sicuramente.