Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, posizionato nell’angolo in basso a destra del video, potrai attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e degli argomento all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più degli oratori selezionati hanno effettuato interventi.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le sono stati trattati all'ordine del giorno, gli argomenti desiderati.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di seduta svoltesi durante uno specifico arco temporale o una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattatati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatto in cui sono state pronunciate la parole di interesse.
CONTACT US
ConsiglioComunaleCDLago2019-11-25 - CC-11-novembre
FILE TYPE: Video
Revision
Speaker : spk1
Vogliamo aspettarlo grazie.
No.
No.
Mai.
Ho detto Luserna Luserna Energia S.p.A.
Che quella è la passo a due castighi.
Passo molto veloci cui accennavo.
0.
Sì ma siccome è nato prima io poi se ne passo il grafici arrivo sopra quelli sopra.
Guardi l' hanno chiesta quelle sopra.
Non è una gobba credetemi.
Ma una volta che questo ho detto che avevamo sbagliato grazie.
La sera così.
Diciamo era.
Tre minuti.
No.
Ora però deve.
Esperimenti e resteremo in interventi io credo che anche Aprea creda.
9 degli interventi crearmi vai.
Molto alto.
Aloisi Amodio.
Va bene.
Ci siamo.
Però questo è il sistema.
Speaker : spk2
Iniziamo questo primo Consiglio comunale aperto di questa consiliatura buonasera e grazie per essere intervenuti così numerosi così numerosi ringrazio formalmente.
La presenza delle forze dell' ordine della polizia locale della scuola dell' ASL e tutte le associazioni di Castiglione del Lago e del territorio che sono presenti e che avremo il piacere di chiaramente invitare ascoltare nella fase finale quando si potrà intervenire perché avremo facoltà con il Consiglio comunale aperto anche chi siede chiaramente in platea di poter di poter intervenire vi chiediamo per questo motivo chiaramente di poterci dire anticipatamente chi volesse poi prendere parte a questo Consiglio comunale aperto Consiglio comunale aperto che subito il primo.
Va chiaramente a porre l' attenzione su uno dei temi purtroppo più nefasti di questi di questi momenti.
Oggi la Giornata internazionale per l' eliminazione della violenza contro la donna chiaramente conosciamo tutti anche purtroppo il fenomeno apicale del femminicidio che sta aumentando ma poi i dati ci verranno dati durante questa prima parte in cui approfondiremo veramente il tema e potremo ascoltare chiaramente che cosa purtroppo succede ancora nel nostro nella nostra nazione ma purtroppo in tutto il mondo chiaramente il Consiglio comunale dovrà e questo io spero da Presidente mi piacerà affrontare tanti temi di questo tipo anche più alti chiaramente perché dobbiamo ritornare sulle discussioni farlo anche secondo me non solamente qua ma con dei Consigli comunali anche aperti per le frazioni di modo che la discussione anche politica riprenda piede perché attraverso la politica noi possiamo migliorare e andare con slancio verso il futuro quindi assolutamente su questo tema dobbiamo trovare non più situazioni episodi che temporanee parlo della violenza di genere ma dobbiamo chiaramente tutti insieme strutturare delle azioni che possono veramente ad andare ad eliminare il più possibile queste questa grave situazione.
Detto ciò dopo questa presentazione io passo la parola al Sindaco ma teorico.
Buonasera a tutti.
Speaker : spk3
Si sente.
Speaker : spk2
Grazie e buonasera benvenuti e mi unisco ai saluti e ringraziamenti del Presidente del Consiglio comunale.
Ma.
Nel 2019 in quello che noi consideriamo un mondo.
Evoluto moderno ancora siamo c'è l' urgenza e il bisogno soprattutto in questi ultimi tempi di una Giornata contro la violenza sulle donne io credo che il mondo intero debba veramente porsi una domanda su questo.
Porci una domanda su quello che è veramente una piaga per la nostra società perché la violenza contro la donna secondo me deve essere considerata come una violenza contro la società.
Perché non è solamente la violenza fisica la violenza fisica che nelle nostre famiglie nelle famiglie molto spesso viene nemmeno.
Viene sotto e viene astenuta nascosta molto spesso questi tanti problemi di cronaca che noi vediamo che sono sui giornali sulla televisione ma altri rimangono per paura per un problema culturale.
Rimangono nascosti.
Allora io credo che questo Consiglio comunale questa Amministrazione ma l' intera società noi abbiamo oggi c'è l' urgenza di di questi momenti di confronto per cercare di sensibilizzare cercare di lanciare un messaggio.
Cercare di per guardare avanti noi abbiamo bisogno di una società che sia veramente paritaria.
Questo c'è scritto anche nella nostra Costituzione ma come su tante cose noi siamo veramente indietro su questo basta guardare la televisione la sera.
E non parlo solamente guardi violenza domestica voi pensate anche alle disparità di trattamenti che ci sono a livello economico nel lavoro quando si assume qualcuno o una ragazza si guarda sempre si può pensare che la maternità può essere un problema per il datore di lavoro allora noi dobbiamo cercare che questa società la nostra società cerchi deve cercare di evolversi di guardare avanti.
Perché non assumere per esempio una ragazza perché può rimanere incinta tanto per essere chiaro questo è un problema sociale questo è un problema che uccide il futuro della nostra società.
Quindi celebrare questa giornata sì è vero la violenza fisica ma ci sono altri tipi di violenza io spero che nella discussione verranno lanciati dei messaggi.
Perché non è solo violenza fisica 40 prima ho acceso il telefonino e se vi capita di guardare la prima pagina di Repubblica.
Vedrete che c'è un sondaggio abbastanza scioccante che dice che un italiano su quattro crede che la violenza sessuale dipenda dal da come è vestita una donna.
L' ho letto ora questa roba ci deve far riflettere ma ci deve far riflettere profondamente che la nostra società ancora deve fare grandi passi per evolversi per guardare avanti quindi io vi auguro solo un buon lavoro perché questo non è solo il lavoro del Consiglio comunale ma appunto è un Consiglio comunale aperto e questa la politica l' Amministrazione deve ascoltare i vostri interventi gli interventi di quella società che deve evolversi la società siamo noi siamo tutti ecco lo dico sempre se ci prendiamo per mano soprattutto in questi temi soprattutto in questi giorni beh qualche passo lo possiamo fare perché tutti noi possiamo fare qualcosa oggi non deve essere semplice non deve essere semplicemente un segnale perché ci abbiamo qualcosa di rosso addosso o perché.
Dove siamo dobbiamo farlo noi tutti possiamo fare qualcosa nelle nostre famiglie nel nostro vicino denunciando.
I comportamenti anche dei nostri vicini di chi conoscendo dei conoscenti perché ci sono gli strumenti ci sono le forze dell' ordine ci sono gli assistenti sociali ci sono le amministrazioni e nelle nostre famiglie anche con rapporto con le nostre compagne per esempio.
Cerco se noi facciamo un pezzettino per uno beh io credo che questa società può guardare avanti con un po' più di speranza perché nel 2019 ancora qui a con questa urgenza di dover celebrare la giornata scusate non celebrare di dover fare un Consiglio comunale aperto sulla violenza contro le donne una giornata mondiale io credo che questo sia veramente un punto a sfavore della nostra società perché nel 2019 questi temi oggi dovevano essere stra superati quindi io vi faccio solo un grande un grande in bocca al lupo per i lavori e buon proseguimento passo la parola a Elisa che aprirà il Consiglio comunale.
Non so se vuole intervenire anche il Vice Sindaco.
Prego passo il mio microfono che è più comodo.
Speaker : spk1
Come ancora tutti e rubo un attimo la scena Elisa che è la fautrice di questa bellissima serata ma giusto per dare in quanto altra figura femminile all' interno della Giunta anche diciamo.
Il mio pensiero la mia testimonianza in questa serata così importante e perché qui stasera non stiamo solamente parlando di violenza sulle donne ma secondo me stiamo soprattutto parlando di libertà delle donne e questo perché la libertà delle donne perché.
Di quello che alla violenza naturalmente ne parleranno gli esperti e tutti i soggetti che Elisa e la Commissione per le pari opportunità sono stati così bravi a coinvolgere però quello di cui ci dobbiamo rendere conto che quando si parla di violenza contro le donne si parla di una privazione di libertà.
E quindi io questa è la cosa che vorrei sottolineare questa sera donne che possono e devono decidere cosa essere donne che lavorano che curano la casa e la famiglia che amano lo sport oppure gli animali da nel campo nell' arte la natura semplicemente donne ciascuna donne in quanto persone deve perseguire le proprie aspirazioni e prerogative personali senza dover essere condizionata dalla società che la circonda che purtroppo ancora oggi quando stiamo per entrare negli anni Venti del Duemila a volte ci fa sentire inadeguati impedendoci semplicemente di realizzarci come persone.
Perché a volte quello che facciamo non sembra essere abbastanza e così arriviamo a pensare che sia giusto anche ricevere una parola sgarbata come diceva il Sindaco a volte anche una parola sgarbata non da uno sconosciuto ma in casa oppure essere vittime di una privazione anche non poter fare una cosa perché siamo donne perché siamo mamme secondo me quella è una violenza nei confronti delle nostre persone per me per non parlare appunto del peggior caso di un abuso o di una violenza solo per il fatto di essere donne e allora questo noi non lo possiamo accettare ma non solo non ne devono accettare.
Le donne ma ad a non dover accettare.
Speaker : spk2
È.
Speaker : spk1
E deve essere appunto la nostra serietà ed è per questo che ringrazio l' Assessore alle Politiche Sociali e di Fabbrini e la Commissione Pari Opportunità che tanto ha lavorato in quest' ultimo mese per la redazione di questo evento una serie di iniziative di grande spessore fra cui appunto questo Consiglio comunale aperto che stiamo partecipando e che ha l' obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere sempre di più la nostra comunità grazie.
Speaker : spk2
Allora parola all' Assessore Elisa Virone prego.
Speaker : spk3
Buonasera a tutti e buonasera a tutti e grazie innanzitutto della vostra numerosa presenza e sono molto emozionata e di introdurre questa serata in cui l' Amministrazione intende dare spessore politico ed umano ad una tematica che vede la donna incontrare nel suo cammino di vita un uomo ma non un uomo qualunque un uomo normale questo lo specifico bene noi stiamo parlando di uomini e donne bensì stiamo parlando di un abusato e di una abusante che commette reati penali.
La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani è una cruda realtà non più tollerabile che va affrontata con serietà e determinazione tra poco verranno presentati alcuni dati e purtroppo le cifre sono allarmanti.
Nella mia esperienza di vita ho avuto l' opportunità di entrare a far parte di un gruppo di lavoro presso la Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna che opera in questo campo dal 1990 e di cui due anni ricordo il telefono.
Lo squillo del telefono che era incessante ed ascoltava voci che poi diventavano volti.
Erano donne di ogni tipo.
Dalla donna straniera senza punti di riferimento a quella italiana con famiglia d' origine presente amorevole.
A quella disoccupata a quella benestante manager di fiorenti attività.
La violenza non ha classi non ha etnia è un fenomeno trasversale.
L' amministrazione e i servizi competenti le forze dell' ordine sono presenti e lavorano in rete per sostenere chi decide di sporgere denuncia e darci l' opportunità di una vita migliore.
Ringrazio prima fra tutti il sindaco Matteo bonifico e tutta la Giunta per essere presente grazie alla Commissione Pari Opportunità con la quale abbiamo organizzato varie attività per condividere momenti di riflessione grazie a Rosella Paradisi Presidente di Commissione e a tutti i componenti che si sono impegnati all' unanimità per la riuscita di questa serata virginale della China Fantucci Alessio Bertolotti Pamela Nardelli Lorenzo.
Uno speciale ringraziamento va alle scuole del nostro territorio alla dirigente De Fazio e alla dirigente Tesei.
Alle insegnanti lavorare assieme alle scuole è fondamentale in quanto data l' entità rilevata dai dati la violenza sulle donne non è un problema emergenziale bensì strutturale e per contrastarla e prevenirla il sistema educativo svolge un ruolo cruciale.
Le scuole del nostro territorio mi sento di dire che sono eccellenti rispetto a ciò.
Ringrazio la ASL Umbria 1 per la presenza e collaborazione.
Grazie alle forze dell' ordine senza le quali non sarebbe possibile attuare nulla di quello che andremo a dire tra poco.
E per ultimo ma non ultime grazie ai servizi sociali ai nostri tecnici alla dottoressa oretta Rossi alla dottoressa Virna Maratta alla dottoressa Emanuela bisogno a cui passo la parola dopo il Presidente grazie.
Speaker : spk1
Verosimile scusatemi un attimo per la precisazione allora ho il piacere di chiamare qua tutti quanti le conosciamo nella dottoressa Virna Mara 3 dottoressa Emanuela bisogno per cui faremo un grandissimo applauso soprattutto per il lavoro che hanno svolto e che stanno svolgendo e che svolgeranno grazie mille.
Prego.
Speaker : spk2
Non dirò come mi chiamo.
Che importanza potrei chiamarmi Giulia oppure Aisha e Oriana Marie.
Essere italiana tunisina albanese francese.
Cosa cambierebbe farebbe forse la differenza.
La mia storia invece può farla la differenza.
Ma questo l' ho capito solo ora.
Prima quando sfuggiva agli sguardi alle domande quando mi nascondevano i silenzi e negavo la realtà delle cose beh prima pensavo che la mia fosse una storia qualunque e che io fossi una delle tante le tante che riempiono le cronache nere dei giornali e le trasmissioni televisive.
Le tante per cui non c'è salvezza le tante.
Loro io noi.
Mi rivolsi al servizio sociale una mattina di settembre faceva ancora molto caldo ma indossavo comunque una camicia a maniche lunghe.
Le braccia segnate dai lividi mi facevano male ma almeno questa volta mi aveva risparmiato la faccia.
Eppure quando ci siamo sposati era un uomo dolce premuroso mi diceva che si sarebbe preso cura di me che avrebbe provveduto a tutto ciò di cui avevo bisogno.
Era sempre attento a ciò che facevo a dove andavo alle persone che frequentavo era un uomo protettivo lui me lo ripeteva spesso se mi comporto così è perché ci tengo a te perché ti amo.
Me lo disse anche quando mi schiaffeggiò la prima volta ero rientrato a casa tardi dopo il lavoro perché mi ero trattenuta con le mie colleghe per un aperitivo.
Quello schiaffo arrivò sordo sul mio volto non appena aprì la porta di casa.
Mi colse così impreparata che vacilla e.
Impreparata.
Come se fosse naturale doversi preparare a questo.
Dovete aggrapparmi al mobiletto dell' ingresso per non cadere ero come stordita non capivo che stava succedendo ah sì ecco ero tornata tardi senza avvertire era preoccupato insomma anch' io avrei potuto rispondere al telefono sì certo ma era in borsa e non lo avevo proprio sentito.
Era colpa mia lo ripeteva l' urlava lo sussurrava chiedendomi scusa promettendomi che non sarebbe più successo dovevo promettere anch' io però promettere di comportarmi bene perché poi lo vedi cosa mi fai fare.
Era colpa mia.
Speaker : spk1
Giunse al servizio una mattina di settembre durante l' orario di accoglienza indossava una camicia a maniche lunghe forse un po' troppo pesante per la stagione ancora calda mi disse che voleva avere alcune informazioni raccontò che dopo la nascita della figlia sei anni fa aveva deciso di lasciare il lavoro di impiegata una decisione condivisa con il marito preciso il cui stipendio era più che sufficiente a Prome a permettere loro una vita dignitosa.
Ora però che la bambina aveva iniziato la scuola primaria avrebbe avuto del tempo vuoto così lo definì che le sarebbe piaciuto impiegare in qualche attività anche solo di volontariato più volte sottolineo che non aveva problemi di natura economica.
Che la sua era solo una richiesta di informazioni per tutta la durata del colloquio si accarezza le braccia sembrava nervosa le parlava di alcune opportunità di impegno integrazione sociali presenti sul territorio e le dissi che mi sarebbe piaciuto rivederla per approfondire di più la sua situazione e metterla in contatto con il Centro Servizi per il Volontariato del Trasimeno condividemmo un appuntamento al quale però non si presentò e iniziai a riflettere.
Speaker : spk2
Quando uscì dal servizio sociale avevo il cuore che batteva forte in gola che mi era saltato in mente che stavo facendo mi sarei la paura al solo pensiero che lui potesse venirne a conoscenza non dovevo tornarci in fondo ultimamente le cose non andavano poi così male se non lo provocava lui era tranquillo che andavo cercando mettendo in mezzo i servizi sociali non la sentivo forse la televisione quelli i figli te li portano via aveva ragione lui proprio non capisco non ci sto con la testa questa cosa me la ripeteva spesso no non ci stai non ci stai proprio dello psichiatra hai bisogno tu ma guardati una domenica stavamo pranzando gli dissi che mi sarebbe piaciuto riprendere a lavorare che avevo bisogno di un po' di tempo per me ora che la bambina stava crescendo.
Si alzò di scatto facendo cadere la sedia mi prese per un braccio e mi portò in cucina ti manca forse qualcosa.
Speaker : spk1
Urlò.
Speaker : spk2
Spintonandomi verso il frigorifero lavoro solo per permetterti questa vita e in cambio chiedo solo che ti occupi della casa e della bambina ma no la signora vuole del tempo per sé che la forza io del tempo per me che non posso pranzare sereno nemmeno la domenica.
Se ne andò sbattendo la porta.
Rimase immobile per non so quanto tempo lo sguardo perso nel vuoto le gambe come paralizzate finché una manina non mi scrolla il braccio dicendomi piano mamma lo sai che non devi farlo arrabbiare.
A parte questo però se non lo facevo arrabbiare voglio dire non era così male del resto quali famiglie non hanno i loro problemi no al servizio sociale non ci sarei tornata.
Speaker : spk1
Tornò al servizio due mesi dopo un sorriso tirato un lieve accenno al mancato appuntamento mi chiese se potevo riceverla non so se sperasse che le dicessi che ero impegnata perché mi sembrava avesse già fretta di andarsene le sorrisi e la invitai ad accomodarsi era una mattina stranamente tranquilla.
Lei mi guarda titubante poi abbassa lo sguardo per un attimo restammo in silenzio sentivo che aveva qualcosa da dirmi ma che non sapeva da che parte iniziare va tutto bene le chiesi mi guarda spaventata certo rispose la voce incrinata le mani che spostavano nervose una ciocca di capelli dietro all' orecchio vedo che ha un taglio nuovo notai le sta bene.
Mi disse che aveva voluto provare a cambiare ma che suo marito non aveva apprezzato dice che non è femminile commentò e che altro dice suo marito segue un lungo istante di silenzio poi quelle parole appena sussurrate dice che se ci lasciamo il giudice affiderebbe a lui la bambina.
Vi state separando chiesi lei scrolla il capo sentivo la sua paura ne era piena la stanza sapevo cosa stava succedendo quella donna me lo stava dicendo lei stessa anche se non apertamente e in quella tacita confessione mi stava chiedendo un aiuto.
Speaker : spk2
Un.
Speaker : spk1
Mio passo falso in quel momento avrebbe potuto pregiudicare tutto ma dovevo comunque tentare.
Così quando all' improvviso si portò una mano al fianco destro soffocando il lamento le parole mie uscirono dirette dalla bocca.
Il suono che l' accompagnava era dolce ma la loro verità rovinosa.
Speaker : spk2
Suo.
Speaker : spk1
Marito la picchia.
Speaker : spk2
Erano anni che negavo negavo e sopportavo e giustificavo ero diventata così brava a giustificare a travestire la verità che a volte faticavo a distinguere ciò che era davvero reale.
In alcuni momenti ho quasi avuto paura di impazzire ma quella domanda tuonò alle mie orecchie così forti da scuotersi e per la prima volta vidi nella verità di quelle parole la mia morte e la mia salvezza.
E scoppia in un pianto trattenuto per anni non so quanto durò ma alla fine sentì come un nodo sciogliersi raccontai tutto e lei mi ascoltò non interruppe mai quel fiume in piena di dolore che sgorgava dalla mia bocca ma si sedette accanto a me e quella sua vicinanza mi fece bene me la rese meno estranea.
Le confessa che avevo paura l' ultima volta che mi aveva picchiata due sere prima mi aveva colpita con un calcio al fianco destro informandomi per quel taglio di capelli che mi ero concessa urlandomi contro che i soldi che spendevo erano quelli che guadagnava e che io non ne avevo rispetto.
Stava per colpirmi ancora quando la bambina piangendo lo aveva pregato di smettere.
Tranquilla tesoro li aveva detto prendendola in braccio la mamma è solo caduta.
Speaker : spk1
Non ci si abitua mai al dolore per fortuna nonostante tanti anni di servizio tante brutte storie mi sorprendeva ancora profondamente empatica e fiduciosa nel buon esito degli interventi.
Sapevo che quella donna dipendeva da me che la sua sicurezza e quella di sua figlia dipendevano da come avrei gestito la situazione.
Accolsi la sua paura mi disse che la notte non riusciva a dormire che aveva iniziato a temere per la sua vita ma che non poteva lasciarlo.
Speaker : spk2
Come.
Speaker : spk1
Avrebbe fatto senza di lui non aveva lavoro non aveva una casa e i suoi genitori erano ignari di tutto e lontani e cosa più importante non voleva perdere sua figlia.
Mi resi conto di quanta violenza era stata perpetrata negli anni.
E del potere che lui agiva su di lei cerca di calmarla poi piano inizia a restituirle con chiarezza la situazione che mi aveva rappresentato.
INAM inevitabilmente la posti davanti a se stessa e al suo dovere di madre e questo la fece piangere accolse il suo pianto poi ne illustra il programma di protezione per le donne vittime di violenza.
Fu chiara in ogni mia informazione e sui miei doveri istituzionali.
Speaker : spk2
Nel.
Speaker : spk1
Farlo cercare di dosare dolcezza e fermezza.
Dopo due ore accettò che l' accompagnassi dalle forze dell' ordine per sporgere denuncia e poi riprendere la figlia a scuola per tutto il tempo mi tenne la mano.
Speaker : spk2
Quella.
Speaker : spk1
Stretta me la sarei portata dentro tutto il giorno.
Speaker : spk2
Mi chiamo Giulia Aisha e Oriana Mari sono italiana tunisina albanese francese sono una donna sono una madre.
E sono stata vittima di violenza riconoscerlo ha fatto la differenza nella mia vita nella mia storia e in quella di mia figlia e ci ha permesso di ricominciare grazie.
Speaker : spk1
Grazie e diciamo dopo questa narrazione.
Invece come dire portiamo avanti la parte tecnica del nostro intervento anch' io non vorrei essere ridondante però vorrei iniziare con dei ringraziamenti vorrei ringraziare il Sindaco l' Amministrazione comunale il Consiglio la Giunta e in particolare il nostro Assessore di riferimento la dottoressa Elisa Bruni per l' invito a questa seduta del Consiglio comunale aperto che rappresenta per noi un' opportunità molto importante di confrontarci su un tema che ci sta particolarmente a cuore.
E voglio estendere il ringraziamento al Corpo di Polizia Municipale del nostro Comune alle Forze dell' Ordine e ai carabinieri la cui collaborazione è fondamentale per noi soprattutto nel contrastare questo tipo di fenomeno allora per chi non ci conosce la collega ed io siamo le assistenti sociali del Comune e lavoriamo all' interno dell' ufficio della cittadinanza che riteniamo un servizio diciamo fondamentale in un' Amministrazione perché come dire rappresenta una cerniera tra le persone le istituzioni tra le persone e la comunità tra i problemi e la rete degli interventi e delle misure per farvi fronte abbiamo scelto di partire da una narrazione perché ci interessava restituirvi l' approccio emozionale e che noi assistenti sociali incontriamo tutti i giorni quando ci confrontiamo con queste storie e in questa storia abbiamo voluto rappresentare non una storia precisa ma le tante storie che abbiamo ascoltato in questi anni permettetemi di fare i complimenti alla dottoressa Virna Maran che ha scritto il pezzo e credo che ci sia riuscita in pieno.
Allora chi come noi fa questo lavoro si interfaccia quasi quotidianamente con la violenza di genere anche un po' con la violenza connessa alle relazioni che ha come diciamo.
Vittima la donna ma anche le persone fragili in generale come i minori gli anziani e i disabili e credo che la prima cosa da ricordare come ha detto prima anche il nostro Assessore è che le varie forme di violenza e sopraffazione sono in primo luogo dei reati.
E chi li compie va chiamato con il suo nome cioè criminale e che tali reati hanno una forte incidenza poi sulla sicurezza personale sulla qualità della vita delle delle vittime.
E per sostanziare quello che ha detto ho fatto alcune ricerche sui dati e mi sono diciamo rifatta al rapporto della polizia del 2019 che è recentissimo.
A il l' Istat il report sugli omicidi ho trovato i dati fino al 2017 poi l' Istat ha sempre fatto un interessante studio sulla violenza di genere del 2014 e vi sintetizzo un pochino i dati perché io ritengo che i dati poi siano molto importanti per sostanziare e darci l' idea del fenomeno partiamo subito dalla forma più grave della violenza con il femminicidio nel 2017 ci sono stati 357 omicidi e 123 hanno avuto come vittima le donne se guardiamo la serie storica degli omicidi dall' anno terribile del 92 insomma ricorderete quello che è successo quell' anno avevamo avuto 1900 morti per omicidio e quindi uno di rabbia i dati sono incoraggianti anche se in realtà il numero delle donne uccise rimane stabile nel tempo.
La cosa importante l' avrete anche un pochino sentita dire è che l' 80 per cento delle vittime conosceva la sua il suo assassino che fosse nella maggior parte dei casi.
Compagno ex compagno comunque una fetta anche.
Importante sono i parenti oppure gli amici e i conoscenti per per dare la misura della sproporzione nel fenomeno nel 2017 8 uomini sono stati uccisi dalle loro compagne un altro dato importante è che il 40 per cento delle vittime sono donne straniere.
E questo ci deve far riflettere perché la popolazione straniera è stimata nell' 8,6 per cento della popolazione i dati della polizia forse l' avrete sentiti perché li hanno comunicati anche i giornali in questi giorni ci parlano che 88 donne al giorno sono vittime di violenza una ogni 15 minuti per violenza noi intendiamo vari tipi di violenza perché parliamo va beh la violenza fisica che è quella che ci viene forse più in mente ma abbiamo anche la violenza sessuale la violenza psicologica la violenza economica anche poi quelle forme diciamo di imposizione della a volontà su un' altra persona pensiamo per esempio al matrimonio forzato quindi la violenza anche quando non ha diciamo come esito la la morte comunque ha delle ripercussioni gravi su chi la subisce nel breve medio e lungo periodo per esempio secondo i dati dell' Istat del 2014 il quasi il 40 per cento delle donne che ha subito violenza ha riportato ferite confuse e contusioni il 20 per cento lesioni così gravi da richiedere il ricovero il 35 per cento ha dichiarato di sentirsi in pericolo di vita che diciamo una cosa che noi sentiamo spesso nel né nei nostri colloqui e poi seguito comunque delle violenze le donne riportano dei gravissimi danni psicologici pensiamo ansia attacchi di panico depressione difficoltà poi nel condurre la vita familiare e addirittura c'è una percentuale abbastanza consistente il 12 per cento che parla di avere delle idee autolesionistiche e di suicidio.
Sempre citando questa indagine uno dice perché che cosa fa scaturire la violenza quasi il 40 per cento delle vittime ha dichiarato che la lite è scaturita per futili motivi il 27 per cento con la gelosia e il 10 per cento con la separazione e il 23 per cento dei casi ha detto che il partner era sotto l' effetto di droghe o alcol e questo riscontro anche un po' con quello che si trova nella letteratura dicendo che questo è un fattore di rischio molto importante.
Per finire la lista Torah non vi tedio ulteriormente con i dati ma ho trovato delle evidenze statistiche che segnalano diciamo il fenomeno della cosiddetta trasmissione intergenerazionale della violenza cioè essere stati esposti alla violenza da bambini sia di averla subita direttamente che di aver assistito a questo tipo di fenomeno in famiglia prepara i maschi a diventare uomini violenti e le donne a subire e giustificare questo tipo di violenza.
Diciamo è una cosa positiva confrontando i dati del 2014 con quelli del 2019 che è aumentata la consapevolezza delle donne e che quindi le donne ora molto più di prima.
Denunciano quanto è accaduto ora noi ovviamente non abbiamo dei dati riferiti al nostro Comune però io la collega abbiamo fatto diciamo uno studio sui fascicoli che abbiamo aperti relativamente al discorso della tutela minorile quindi su 128 casi per cui abbiamo aperto un fascicolo che può essere civile penale amministrativo quel Tribunale per i minorenni oppure con il tribunale ordinario per 36 casi è stato il motivo scatenante che ha portato all' apertura del procedimento e per altri sei casi diciamo la il discorso della violenza è stato rilevato successivamente nella.
Presa in carico della situazione quindi diciamo un c circa un terzo dei nostri casi sono più o meno direttamente connessi a fenomeni di maltrattamento e di violenza quindi anche questo credo che sia un dato che ci deve far riflettere per quanto riguarda diciamo il.
Discorso culturale a cui faceva anche riferimento prima il Sindaco anche noi un pochino lo riscontriamo sulla nostra.
Esperienza quindi molto spesso le donne ci dicono che non parlano hanno molta reticenza diciamo a chiedere il nostro aiuto parlato perché hanno paura di temere diciamo per il discorso dell' affidamento dei figli e in altri casi proprio vengono da delle culture dove diciamo anche il diritto di famiglia è un diritto assolutamente patriarcale dove i figli vengono diciamo di default affidati al.
Al padre e quindi per una madre sottrarsi a queste dinamiche significa.
Rinunciare ai propri figli oppure pensiamo anche al fenomeno del matrimonio forzato in cui diciamo sottrarsi a questa a questa logica significa perdere il completamente i rapporti con la propria famiglia d' origine.
Ah ho tratteggiato abbiamo tratteggiato un pochino quali sono diciamo il problema e diciamo secondo la nostra modestissima opinione la risposta sta nella rete la rete dove diciamo ogni intervento ogni singolo nodo della rete è diciamo indispensabile e necessario però non sufficiente perché è un lavoro che dobbiamo fare tutti insieme lo devono fare le istituzioni e per istituzioni intendo.
I comuni le forze dell' ordine le scuole la ASL.
Ma è molto importante anche il ruolo dei soggetti terzi come i centri per le pari opportunità i centri antiviolenza e oltre a questo forse è necessario un lavoro sociale un lavoro culturale per portare diciamo finalmente.
Un un un po' di speranza in questo quadro così grigio ritornando un po' quello che è diciamo lo specifico del nostro lavoro noi nel nostro ufficio della cittadinanza possiamo interfacciarci con una donna vittima di violenza in tre situazioni la prima è che la donna venga direttamente da noi a chiederci aiuto la seconda è perché diciamo di fronte a fatti particolarmente gravi ci viene richiesta un' indagine da parte.
Della autorità giudiziaria prevalentemente minorile e infatti particolarmente gravi ci viene chiesta la collaborazione nel qui ed ora per diciamo costruire dei progetti di protezione sociale per le vittime su questo punto vorrei sottoporvi un po' una.
Considerazione.
Cioè sul fatto che molto spesso la tutela sociale cioè quella che facciamo noi e la tutela giuridica poi hanno dei tempi molto diversi in quanto la tutela sociale ha l' obiettivo di proteggere la persona nel qui ed ora di fronte diciamo a dei fattori che rendono verosimile la situazione di violenza mentre la giustizia penale ha il compito poi di accertare effettivamente come si sono svolti i fatti e quindi deve fare tutta una serie di di di verifiche tutte le indagini del caso adesso vediamo anche quale sarà l' impatto della nuova legge quella che è entrata in vigore a.
Agosto quella del codice rosso e vedremo anche questa che impatto.
Avrà.
Ora io ho trovato anche dei dati per esempio dell' Istat che ci fanno riflettere su diciamo alcune misure di tutela che sono M e M emesse da varie autorità può essere la Questura i tribunali il tribunale minorile come l' ordine di avvicinamento che è una misura sicuramente molto utile però l' Istat riportava dei dati che in un caso su tre non vengono rispettate e poi magari in contesti piccoli caratterizzati da piccoli centri come il nostro non sempre riescono a garantire l' efficacia anche per motivi contingenti e logistici.
Diciamo il nostro è un lavoro forse un po' come tutti i lavori però il lavoro fatto di scelte il lavoro fatto di bivi ci troviamo sempre nella condizione di fare le seguenti riflessioni dobbiamo credere o non credere a quello che la donna ci dice dobbiamo segnalare dobbiamo intervenire l' intervento sarà proporzionale alla gravità di quello che accade avrà fatto la scelta giusta e quindi diciamo che in primo luogo è utile chiarire che le decisioni sulla protezione hanno a che fare con la valutazione dei rischi e la prevenzione e la previsione degli esiti degli interventi noi abbiamo alcune bussole una rappresentata dal contesto normativo dal contesto.
Istituzionale ed organizzativo ci rifacciamo infine ai contributi della letteratura e delle scienze sociali e anche alla nostra esperienza professionale che ormai supera i 15 anni e diciamo un altro aspetto che a me diciamo interessa anche a noi interessa porvi anche quello della dimensione etica del nostro lavoro che si di diciamo.
Giostra un po' tra la dimensione diciamo l' etica dei diritti e l' etica della cura l' etica dei diritti a che fare quel rispetto delle leggi con appunto i diritti e l' altro invece ha a che fare con l' idea della Sorin della solidarietà dell' aiuto e diciamo questa cosa è stata superata anche da un po' e ratificata diciamo dal nostro codice deontologico diciamo quell' etica della responsabilità cioè con cercare di trovare un equilibrio dinamico da queste.
Speaker : spk2
Due dimensioni queste considerazioni valgono soprattutto anche in una situazione come quella.
Del del lavoro con le donne vittime di violenza dove è anche difficile conciliare i vari diritti pensiamo per esempio al diritto di visita del padre maltrattante nei confronti dei figli va garantito non va garantito come lo vive la donna che sta facendo un percorso di fuoriuscita dalla violenza e anche i minori.
Speaker : spk1
I minori.
Speaker : spk2
Diciamo anche loro hanno del diciamo.
Quando vivono una condizione di violenza possono avere delle reazioni molto diverse che vanno dalla normalizzazione della violenza e quindi all' identificazione con il più forte a momenti invece di profonda sofferenza e presa di distanza dal dall' aggressore e tutto questo poi acquisiamo si aggiungono problemi psicologici problemi comportamentali problemi dell' apprendimento questo è un po' più restituirvi la gravità della.
È un padre dell' impatto che ha la violenza su una vita informazione come quella dei.
Ragazzi diciamo.
Speaker : spk1
Che.
Speaker : spk2
Concludendo un pochino il nostro intervento e che noi cerchiamo di lavorare dando la massima attenzione alla persona e cerchiamo di mettere tanta delicatezza e tanto patto ogni qual volta ci interfacciamo con le donne in difficoltà cerchiamo di farlo poi con i cittadini.
Tutti in generale un' ultima cosa che volevamo un pochino tratteggiare al discorso anche un po' del profilo della vittima cioè che qualche volta questo ma è un rischio che corrono anche gli operatori sociali un po' tutti è quello diciamo di avere una visione un po'.
Un po' preconcetta un po' preconfezionata su quello che dovrebbe o non dovrebbe fare la donna che vittima di violenza questo a noi ci serve tenerlo ben presente soprattutto per saper correttamente interpretare i comportamenti che possono essere spesso ambivalenti o ondivaghi le denunce le ritrattazioni percorsi abbandonati.
Che spesso caratterizzano l' esperienza delle donne che hanno vissuto il maltrattamento ma perché poi alla fine il maltrattante fa questo si insinua nelle pieghe più.
Più reconditi della vittima arrivando a fare dubitare di sé del mondo e a farla aderire a una visione distorta della realtà e quindi qualche volta i comportamenti più ci appaiono poco comprensibile e più probabile che quella persona abbia vissuto diciamo e le mie esperienze veramente difficili un ultimissimo elemento di complessità è rappresentato dal fatto che il nostro servizio per mandato istituzionale ha il compito di lavorare anche quel maltrattante e questo succede quando per esempio l' autorità giudiziaria che lo richiede perché diciamo per esempio nel campo della tutela minorile non è sempre automatico che il padre maltrattante per dire venga sospeso o decaduto dalla potestà genitoriale in questo come dire ognuno di noi avrà la la propria le proprie considerazioni però così.
E poi ce lo impone anche la mission del nostro servizio che proprio dalla sua istituzione è un servizio universalistico.
Speaker : spk1
Aperto.
Speaker : spk2
Alla popolazione sicuramente su questo siamo meno attrezzati vi voglio lasciare con le parole di Amanda la place che sono tratte dal libro la principessa si salva da sola che tratteggia insomma l' esperienza.
Autobiografica e l' autrice dice aveva promesso di aggiustarmi e invece mi lasciò più infranta di prima ma ora nelle mie crepe scorre l' oro e quindi con questo messaggio di speranza vi ringrazio per l' attenzione.
Grazie mille allora prima di passare la parola al prossimo teatro chiederei cortesemente.
Al Consigliere Marco Lucchini si può raccogliere mi.
Gli interventi so se alcuni di voi volessero intervenire per cortesia potete chiedere.
Grazie per la tua gentilezza Marco allora a questo punto presento.
L' associazione Trasimeno Teatro.
Speaker : spk1
Prego.
Scusate.
In errore sul modulo e qui c'è scritto deceduto il 3 6 2009.
Sul cadavere riscontrate evidenti tracce eccetera eccetera morte dovuta numero 8 pugnalate.
Il colpo mortale inferto nella regione eccetera eccetera no no scusate non è così e ditelo al criminologo l' indagine è tutta da rifare.
Ma che mi importa chi l' ha detto Bruno Vespa non è così lo saprò io.
Ora del decesso 14 e 30.
No non ci siamo io sono morta prima.
Molto prima per l' esattezza sei anni e un mese prima praticamente subito dopo il matrimonio.
Speaker : spk2
Sì proprio durante il viaggio.
Speaker : spk1
Di nozze.
A eravamo bellissimi Capri era un sogno.
30 aprile 2003 con se ricordo perfettamente per la precisione erano le 22 e 30 ahimè per gli orari sono infallibile tra l' altro indossavo quel numero di oggetti tipo Bulgari ma imitato benissimo è che Piero mi aveva regalato prima del matrimonio.
E allora sai come quando è una cosa nuova la guarda in continuazione.
E infatti lo stavo proprio ritirando con il suo bel quadrante puntinato di brillantini per non brillantini.
Speaker : spk2
Veri.
Speaker : spk1
Però Swarovski sì erano Swarovski di sicuro tutti intorno al quadrante ma anche piccoli piccoli sulle lancette dei puntini luminosi come stelline che stavo fissando.
Quando è arrivato il primo ceffone.
Stai attento a come ti muovi che tu sei mia hai capito mia e di nessun altro.
E lo dico io ma rimane qualcosa vicino a chi altro.
Ho visto come guardate il portiere dell' albergo e giù un altro ceffone.
Ci hai fatto un pensierino vero magari mentre io dormivo voi ve la spassava te e.
Ho visto come lo guardavi.
Ma che dici ma.
Io neanche mi ricordo che c' era un portiere.
Al terzo ceffone mi ha cominciato a cullare qualcosa di caldo dal naso ho pensato che vergogna in Nuccio proprio la prima notte di nozze.
E invece era sangue.
L' ho capito dalla goccia che è caduta sulla camicia da notte di Laura Biagiotti che le amiche mi avevano regalato la sera dell' addio al nubilato un completo con vestaglia abbinata una fila di brillantini va beh forse anche quelli Swarovski e tutto intorno alla scollatura.
Aspetti che a me piacciono i brillantini.
Hai capito questa parola ora se è una cosa mia.
Ma certo che sono tua ti ho sposato per questo amore mio.
Come via il sangue dalla seta bianca.
Mi sa che non è proprio seta seta ci sarà di sicuro una percentuale di sintetico per dare questa bella lucidità e poi c'è scritto che non si deve stirare quindi.
Al quarto ceffone.
Che era quasi un pugno.
Sono caduto a terra.
Credo pure di essere svenuta per qualche minuto non me lo aspettavo.
E sono rimasta lì sul pavimento senza fiato.
Amore mio crimini io amo solo te allora solo te ti darò motivo di dubitare se vuoi se vuoi riusciamo sempre sull' insieme nei due tanto tanto che ci vado a fare da sola in giro hai ragione senza te non mi diverto ti amo Stella mia e se vuoi posso fare un lavoro tanto era importante giusto per avere un po' di soldini miei.
Ragione ma che ci va giù se ho bisogno chiedo a te.
E poi chi mi serve.
Hai ragione è inutile questo debole per le borsette ma a chi deve piacere chi mi deve vedere ero troppo vanitosa prima di sposarti ora ho capito Anima mia quanto mi vuoi bene mi stanno aiutando a migliorare.
Ma.
Speaker : spk2
Da mia madre almeno la domenica ci posso andare.
E magari mentre vedi la partita ma se.
Verrà lei qualche volta certo anche se ultimamente non sta bene la vedo un po' preoccupata.
Beh vado a fare i suoi noi noi abbiamo la nostra famiglia la nostra famiglia siamo io e te.
E io sono tutta per te io sono tua.
Quando è tornato dal bar del piano terra sapeva di rischi.
O forse era amaro Averna sentivo poco gli odori perché non si era un po' gonfiato il naso.
Anche se il lavandino con l' acqua fredda il sangue rappreso era andato via.
Sulla camicia da notte invece era rimasta una macchia proprio sul davanti e per quanto strofinato non c'è stato verso sangue e vino rosso sono micidiali ma per fortuna ne avevo un' altra io io su queste cose sono previdente non mi coglie mica rimpallo e doppioni tutto.
Ripeti ripeti o mia o di nessun altro.
Quando è arrivato a letto neanche rizzati i capelli la ferita e abbiamo fatto l' amore.
Abbiamo l' ha fatto lui perché io ero già morta stecchino.
Ecco perché quando sei anni dopo mi ha ucciso veramente con il coltello del pane io non c' ero già più da tanto tempo.
O mia o di nessun altro.
Tanto è vero che senza di noi non c' era già più.
Ero diventata una cosa sua.
È una cosa.
Un po' morire perché una cosa è inanimata.
A per la cronaca quella marcia poi non è più andata via neanche con la candeggina.
Devi trovare il coraggio di chiedere aiuto.
Ci sono strutture pronte ad accoglierli e persone disposte a prenderti una mano pronti ad aiutarti non avere paura affidati a loro e ricomincia a vivere.
Grazie Chiara bravissima.
Adesso la parola al referente del Centro antiviolenza di Città della Pieve donne la Rosa Marina Ferrando.
Chiedo scusa non avevo il nome segnato della.
La presenterà la.
Speaker : spk1
Collega buonasera.
Speaker : spk2
A tutti grazie.
Speaker : spk1
Di essere così numerosi e qua con me c'è Stefania Bruni che è la nostra pedagogista e cioè è una.
Speaker : spk2
Figura che.
Speaker : spk1
All' interno del CAB serve.
Speaker : spk2
Per.
Speaker : spk1
Organizzare e per.
Creare quelle relazioni corrette e migliorarle né fra il genitore in difficoltà e il bambino e i bambini cioè lei si occupa della cosiddetta violenza assistita.
Speaker : spk2
Però tornando a quello.
Speaker : spk1
Che abbiamo ascoltato in questa narrazione ci sono tutti gli elementi che noi anche come fine hanno fatto presente benissimo le nostre assistenti sociali troviamo nel nei racconti delle donne.
Queste donne e quando vengono ci raccontano appunto che è successo un primo episodio e poi c'è tutta una serie di situazioni che le portano ad essere sempre più.
Legate a questa figura delle del maltrattante e avete sentito che praticamente in questo racconto della Dandini c'è questa momento del viaggio di nozze e che lei si è resa conto immediatamente dopo questa prima esperienza che lui non è quello che lei sognava.
E quindi la sua morte è avvenuta cioè di tutti i suoi sogni la morte dei suoi sogni sono avvenuti in quel primo momento e poi c'è tutta una serie di situazioni molto ben scandite quella ad esempio ma cosa porti a fare la borsetta cioè perché i soldi vengono gestiti da lui quindi questa dipendenza economica.
La gelosia una gelosia che poi abbiamo visto venissi sente benissimo è stata molto brava questa nostra attrice a spiegare la questa gelosia verso una figura che lei nemmeno aveva notato una persona in viaggio di nozze si può mettere a fare la cioè.
È proprio irreale questa gelosia e così tutte le altre situazioni che hanno che che noi vediamo che emergono in queste situazioni di difficoltà questa donna cosa avrebbe potuto fare.
Invece di stare lì e continuare a subire forse riuscire a trovare il coraggio.
Di di di di denunciare quest' uomo di o comunque di rivolgersi a un centro antiviolenza dove la denuncia non è che parte perché noi naturalmente non lavoro non facciamo mai niente che la donna non voglia però se non altro le facciamo cerchiamo di farle riflettere sulle situazioni in cui si trovano e man mano tirano fuori questi questi malloppi questi dolori che loro hanno dentro.
E attraverso un percorso cerchiamo poi avvicinando le e ai servizi sociali ma i carabinieri alle ecco a tutte quelle figure che poi ai legali a trovare una una situazione in cui loro si possano esprimere in sicurezza perché il maltrattante è una una figura che non è che se si scopre che la donna.
Si è mossa se la donna ha avuto un' amicizia con una nuova persona e se sì.
Speaker : spk2
Se ha un' amica.
Speaker : spk1
Che l' aiuta e sia contenta la lascia fare no lui reagisce e le reazioni noi dobbiamo controllare anche queste perché queste sono donne che spesso vivono sul filo del rasoio basterebbe pochissimo perché questa questa reazione del maltrattante diventi una reazione ecco che la porta alla morte.
Che dire noi facciamo quello che possiamo naturalmente è sempre la donna che fa la.
Che decide che decide il suo futuro ma non solo il suo futuro decide purtroppo anche il futuro dei figli il problema grosso è quando davanti a queste situazioni di violenza ci sono i ragazzi i bambini e come appunto anche avevano sottolineato anche da un punto di vista legale le assistenti sociali.
Questi bambini hanno diritto a una vita serena ma in questa condizione familiare e loro hanno dei punti di riferimento hanno delle figure di riferimento che sono veramente.
Devastanti la madre perché non reagisce a questa situazione quindi fa.
Fa vedere una figura di donna che sopporta che non.
Che si che si arrende dall' altra questa figura enorme pesante del padre e per fortuna ecco noi all' interno di queste delle nostre strutture abbiamo anche ecco come dicevamo delle figure specializzate come la psicologa come l' assiste come anche la.
L' avvocato con un' esperienza specifica in questo ramo e.
In alcuni casi come noi che siamo fortunate anche la pedagogista lì la l' esperta di educazione anche nelle situazioni di violenza ora io vi passo la parola a Stefania che vi vi vi darà una sua interpretazione più precisa proprio di come cosa può avvenire all' interno della dinamica delle.
Del byte fra bambino madre e maltrattante.
Speaker : spk2
Vediamo un attimo perché.
Intanto mi piaceva chiarire che cos' è un centro antiviolenza e che cosa facciamo e come interveniamo.
E noi siamo gestiti dall' associazione Donne la Rosa che è un' associazione.
E di Città della Pieve che da punto di ascolto.
L' anno scorso ha si è evoluta è diventata un centro antiviolenza il punto d' ascolto era semplicemente uno sportello all' acqua al quale le donne potevano rivolgersi e chiedere aiuto poi il punto d' ascolto.
Dirigeva le donne nei vari nelle negli altri centri antiviolenza come i centri antiviolenza invece adesso è noi ci facciamo carico di quella che è la situazione della donna.
E non è facile che una donna arrivi a noi perché come hanno ampiamente specificato le dottoresse le assistenti sociali è un fenomeno che emerge ma con grande difficoltà.
Per tutta una seria per tutta una serie di motivi che non difficilmente noi dall' esterno riusciamo a comprendere ma specialmente quando la violenza domestica dura da tanti anni.
È veramente difficile poter chiedere aiuto ed uscire da quella situazione.
Quello che.
Possono fare le persone che vengono a conoscenza di situazioni di violenza.
Quella di poter avvicinare magari.
La persona e far presente magari la propria preoccupazione per la situazione che sta vivendo e poter far riferimento anche al fatto che esistono dei posti come il nostro.
Dove la l' aiuto avviene in totale privacy e in totale anonimato e nella piena e totale volontà della donna il nostro è un percorso di accompagnamento all' uscita dalla violenza in cui noi ci affianchiamo alla donna ma non ci sostituiamo a lei anche perché la donna che arriva in un centro antiviolenza una donna che ha subito violenza per anni è una donna fragile completamente persa non ha più un' identità la sua identità si collima con quella del maltrattante perché il maltrattante dopo anni di violenza psicologica ha prodotto in lei un totale annientamento di personalità quindi.
Il nostro obiettivo è quello di accompagnarla di ricostruirla in un percorso di empowerment di ripresa del potere della propria persona per poi renderla capace e di di ricostruirsi una vita di ritrovare il lavoro anche in rete accompagnata da tute e altri servizi che noi possiamo trovare disposti e disponibili lavoriamo con le forze dell' ordine lavoriamo con i pronti soccorsi lavoriamo con i servizi sociali siamo in una rete e ci stiamo entrando sempre di più perché considerate che noi siamo un anno in un anno di attività.
Ci siamo.
Inseriti a pieno titolo nel nel territorio e ci stiamo formando contemporaneamente al nostro lavoro con le donne quindi.
È è un un lungo e duro lavoro difficile ma è sicuramente necessario perché le situazioni sono tante e diverse dalla più semplice tra virgolette nel senso.
Più recente a situazioni che durano da anni e che ci vedono coinvolte completamente e in questo accompagnamento in questa in questo aiuto.
Di ripresa del potere della donna per quello che riguarda la donna in generale l' hanno già accennato loro le forme di violenza a cui possiamo assistere sono molteplici dalla violenza psicologica che è quella più comune.
Ma dove vai non capisci niente.
Semplice scherzosamente battute fuori luogo che mettono la donna in una condizione di minoranza rispetto all' uomo perché noi dobbiamo fare una distinzione fondamentale importantissima che è la differenza che esiste fra il conflitto e la violenza nel conflitto le due persone stanno sullo stesso piano.
Nella quando c'è violenza il maltrattante prevarica sulla donna quindi ha una è a un livello più alto rispetto alla donna e la donna ha paura ha paura e e questa è la fondamentale e sostanziale differenza che ci serve per comprendere quanto sia importante anche.
Il nostro lavoro un lavoro dove non si fa mediazione non è nella violenza è assolutamente.
Controproducente per noi è vietato assolutamente fare mediazione perché la mediazione si fa in caso di conflitto dove le due persone sono messe sullo stesso piano alla fine si arriva ad un punto d' incontro ma in una situazione in cui c'è una prevaricazione da parte dell' uomo rispetto alla donna e il la mediazione porta solo la donna a subire un' ulteriore violenza una o quasi una seconda vittimizzazione per cui.
Noi non facciamo mediazioni noi accompagniamo la donna nel suo percorso di uscita dalla violenza i bambini logicamente fanno parte di tutto questo parliamo di violenza assistita ad essere reato quindi è anche notizia di ieri che ho sentito insomma il famoso fondo per la tutela dei orfani e di femminicidio è stato istituito per cui siamo stiamo stiamo lavorando ci stiamo lavorando e stiamo andando avanti per.
Sì assolutamente insomma.
Diciamo che ci sono dei buoni propositi in tal senso.
E questo questo siamo noi ecco delle domande e se avete delle domande siamo felici di poter rispondere e di potervi dare tutte le informazioni di cui avete bisogno.
Avevano invitato giustamente hanno fatto bene la domanda ma casomai anche nella parte finale possiamo proporre allora a questo punto andiamo alla presentazione del progetto un posto occupato.
Do la parola a Paolo Brancaleoni consigliere comunale con delega allo sport all' associazionismo e volontariato e a Cristina Cugnoni se si vuole avvicinare come portavoce delle associazioni punto Rosa 2.0 il bucaneve soggetto donna e AVO Associazione volontari ospedalieri.
Prima passo la parola al Consigliere prego.
Speaker : spk1
Grazie e buonasera a tutti grazie per per questi interventi questi contributi che ci vengono dati stasera io credo anche di un ottimo spessore visto il tema particolare che trattiamo stasera il femminicidio credo che sia un qualcosa di cui purtroppo dobbiamo parlarne anche perché ad oggi sono 58 le donne uccise in in questo periodo in questo 2019 e credo che purtroppo ci stiamo abituando quando sentiamo i telegiornali a questa forma di violenza e questa sera dobbiamo dire fortemente uscirne tutti uniti per far sì che questa cosa non succeda più io voglio ringraziare tutte le associazioni che hanno aderito a questo progetto tutte le associazioni che sono presenti stasera qui ne ho viste tante evito di nominarle perché ne dimenticherei sicuramente qualcuna però voglio ringraziare appunto in maniera particolare il punto Rosa 2.0 il bucaneve soggetto donna a voi l' Associazione volontari ospedalieri.
Che oggi hanno fatto anche un gesto importante hanno adottato una luce sul sull' albero più grande del mondo e credo che questa sia sì un gesto bellissimo perché quella luce col rispetto di tutte le di tutti coloro che l' hanno adottata sarà la luce più più luminosa il ricordo di questa giornata sperando che da oggi in poi sia solo un ricordo che vorrebbe dire che non ci sarebbero più questo genere di violenze e di violenze su sulle donne le violenze sulle famiglie e complimenti per questa iniziativa che avete fatto di adottare questa luce che va comunque sensibilizzata e e portata a conoscenza di tutto.
Io credo che.
Credo che abbiamo la possibilità di sensibilizzare anche tramite le nostre associazioni.
Questo tema io ripeto e ribadisco che sul nostro territorio abbiamo oltre cento associazioni.
E sensibilizzare tutte le persone.
Che magari soffrono o sono un momento di difficoltà come questa ad avvicinarsi agli organi competenti abbiamo dei servizi sociali che.
Sono un' eccellenza abbiamo tante strutture che possono aiutare per evitare il peggio per evitare che questa questa seggiola rossa rimanga veramente.
Vuota come abbiamo sentito voglio ringraziare le scuole perché stanno sensibilizzando questo problema oggi ho avuto la possibilità di entrare dentro una scuola è l' ingresso.
All' ingresso c' era una una una panchina seggiola rossa con delle scarpe rosse il che fa riflettere ha fatto riflettere me spero che faccia riflettere sia i ragazzi che frequentano la scuola sia anche i genitori che entreranno nei prossimi giorni dentro queste scuole perciò ringrazio la dottoressa Di Fazio e la dottoressa te sei oltre alle altre associazioni ecco io volevo ringraziare anche Trasimeno Teatro per la bella rappresentazione che ci ha fatto bella tra virgolette perché purtroppo ci ha raccontato una storia una storia vera che chi ci ha toccato sicuramente tutti vorrei lasciare spazio alle associazioni che hanno voluto questa questo progetto per dare loro la parola ringraziarvi tutti e dirvi di rimanere uniti di sensibilizzare ancora di più questo questo problema di parlarne con chi di dovere grazie buona serata.
Speaker : spk2
Questa sera io non sono più Carla non sono più Laura non sono più Paola non sono più Luciana non sono più Valeria e vorrei nominarle tutte queste queste donne vittime di violenza brutalmente assassinate che erano madri mogli fidanzate compagne donne e proprio da dalla rete di donne straordinarie che io ho incontrato nel cammino della mia associazione è nato questo progetto posso occupato le associazioni sul territorio sono con cui ho collaborato per questo progetto sono quattro e vorrei nominare anche il Cescon che ha promosso questo progetto fortemente voluto insieme appunto il bucaneve insieme al soggetto donna insieme a voi insieme appunto Rosa 2.0 donne tumore al seno e dintorni perché che svolge sempre accanto e molto con Sara Belvedere che è veramente sensibile attenta impegnata nel darci la massima collaborazione e siamo quattro associazioni con finalità diverse che però in queste occasioni si ritrovano e congiuntamente in sinergia.
Riusciamo sempre a trovare un momento per per dare anche spunti di riflessione con progetti che siano permanenti lo scorso anno abbiamo realizzato il Morales alla palestra comunale del palazzetto di Castiglione del Lago il muro un domani possibile e quest' anno il progetto posto occupato e siano associazioni con finalità diverse dicevo punto Rosa 2.0 donne tumulazioni e dintorni di cui mi occupo io malata di carcinoma mammario metastatico e purtroppo le donne oltre ad avere la malattia spesso subiscono anche la violenza non sono esenti anche da questo il Boughanemi si occupa di disturbi del comportamento alimentare spesso conseguenza di violenze subite da donne maltrattate e soggetto donna tra le tante finalità di cui si occupa anche quella della difesa dei diritti delle donne e quindi questo veramente riporta anche a affrontare queste tematiche lavoro dell' Associazione volontari ospedalieri nella loro assistenza quotidiana in ospedale e spesso si confrontano incontrano gli sguardi di queste donne quindi progetto posto occupato è un progetto a vocazione nazionale e lo abbiamo voluto in maniera permanente come destinatari le scuole e quindi qui la scuola primaria.
Suora primaria Franco Rasetti e il la Scuola istituto omnicomprensivo Rosselli Rasetti destinatari la USL che ci ha accolto anche appunto prendendo una postazione in ospedale e al distretto sanitario il Comune di Castiglion del Lago questa sedia che vedete qua verrà poi messa come postazione proprio nel corridoio dove sono le assistenti sociali e posso occupavo cosa rappresenta rappresenta una donna che non c'è più una donna che aveva un suo posto un suo posto sul tram sulla metropolitana dal teatro al cinema e occupava un posto nella società un posto che le è stato tolto perché appunto è vittima di violenza e assassinata e che quindi non non non c'è più era una madre era una moglie era una compagna una fidanzata e prima che appunto prima che un marito un ex marito un compagno un fidanzato la privarsi di questa vita e quindi questo posto occupato e perché vogliamo che la quotidianità non sommerga questo posto e quindi voi vedrete al distretto sanitario di Castiglione del Lago all' ospedale di Castiglione del Lago nella scuola primaria appunto fra ancora sette a Castiglion del Lago e a Pozzuolo alla scuola media di Castiglion del Lago e a Pozzuolo negli istituti di secondaria superiore sia l' ex Ragioneria che all' IPSIA e anche presso e dei negozi e dei commercianti che hanno aderito a questa iniziativa oltre al cervo che ha messo una postazione fissa e il paralisi e il ristorante in luglio e il centro e sedi che a Atena è un progetto permanente quindi chiunque voglia aderire per dare proprio una sensibilizzazione perché credo che a noi comunque cittadini uomini donne chiunque ragazzi e ragazze si imponga proprio la necessità di porre una riflessione 365 giorni all' anno e noi questo vorremmo che fosse anzi vi preghiamo di attenzionare queste postazioni se dovessero essere spostate rimosse o accadesse qualcosa perché vorremmo che fossero manutentare da ognuno di noi cioè quelli che cura anche di questo e quindi ecco questa è una responsabilità grande che c'è che c'è dovuta io vi ringrazio e spero di aver ricordato tutti.
E buon proseguimento.
Grazie Cristina.
Salutando anche il Comandante della nostra Polizia locale Mauro Botticelli e chiamo in rappresentanza il tenente Daniele Tripi.
Speaker : spk1
Buonasera a tutti e ringrazio ovviamente.
Nella figura del Sindaco la Giunta e il Consiglio d' amministrazione per aver organizzato questa serata.
La nostra presenza come Polizia locale significa essere un nodo della rete di cui parlava prima.
La dottoressa bisogno significa che anche noi oltre a rompere le scatole tutti i giorni come spesso molti cittadini pensano magari su molte questioni banali siamo impegnati anche su temi come questi e magari spesso anche all' insaputa di tanti cittadini che non sanno bene che cosa facciamo.
Lavorando a stretto contatto sia con gli assistenti sociali sperando ovviamente che che la collaborazione sia sia proficua e con le altre forze di polizia impegnate sul territorio tutti i giorni noi abbiamo una grande opportunità rispetto.
Ad altri soggetti che si occupano di queste cose noi abbiamo l' opportunità.
Tutti i giorni di entrare in casa delle persone con varie motivazioni.
E di toccare con mano quelle che sono le situazioni di vita delle persone.
Spesso.
Veniamo a conoscenza di queste cose.
Anche là dentro anche direttamente insomma ecco.
Speaker : spk2
Quello che voglio dire semplicemente.
Speaker : spk1
Un saluto.
A tutto a tutto il Consiglio comunale nella speranza che.
Questa giornata sia un ricordo insomma mi associo alle parole che con cui ho aperto prima il Sindaco.
Siamo un Paese moderno per molte cose tecnologicamente avanzato ma profondamente arcaico nelle relazioni nel modo in cui si ci si rapporta tra tra uomo e donna.
Arcaico per quello che riguarda il potere spesso per quello che riguarda il denaro e il mio augurio è quello che.
Queste giornate servano per non fest non celebrare più giornate come questa ecco semplicemente.
Speaker : spk2
Grazie mille di nuovo al lavoro che la Polizia locale.
In maniera operosa sempre presente svolge in questo nostro Comune grazie mille.
Do la parola a trust.
All' associazione Trasimeno Teatro.
Mi chiamo Giulia ha 27 anni.
Vengo dal quartiere Prenestino di Roma.
Immaginate un Papa che vieta alla mamma di allattare.
E magari chiude la figlia sola in camera.
Perché lui vuole attenzioni dalla mamma.
La bimba strilla disperata.
La mamma ha fatto un cesareo non riesce a camminare.
Non so se l' immaginazione serva però la mia realtà è stata questa.
Mi sono laureata in scienze motorie avevo 25 anni una vita attiva e tanti amici quando lo conosco in palestra lui ne ha 38 ed è bello.
Stiamo insieme da quindici giorni ma arrivo subito a darmi le chiavi di casa regalarmi una macchina e aprirmi un conto.
E resto incinta perché lo volevamo e ci sposiamo.
A casa sua però.
Manca tutto pure le porte.
E anche se la mia famiglia oltre alle nozze paga l' arredo scelto da me io sto male lì.
Lui non c'è mai.
Nel quartiere non c'è nulla.
Pranzo da mia mamma per non impazzire e lui mi chiama anche lì.
Non fa dalla mattina alla sera è ossessionato che mi tradisca mi alza le mani quando vedo nei moti con sotto una foto sui social e poi spacca il primo di tanti miei cellulari.
Mi aggredisce se spendo i soldi per comprare la pasta perché a lui non piace.
Per fortuna.
Mi ammalo durante la gravidanza e mi ricoverano.
In ospedale mi sento protetta.
Quando nasce Nadia viene a vederla la sera tardi.
Un medico dell' ospedale San Giovanni Battista mi mette in contatto con lo spazio donna di San Basilio.
Mi aiutano ad andare via.
Mi ascoltano mi trovano un lavoro nel negozio.
La strada è lunga.
Non riesco più a guardarmi allo specchio non mi riconosco.
Se esco con Nadia voglio come mamma o papà.
Il fatto è.
Che quando la violenza.
Speaker : spk1
È lontana.
Resta il freddo.
Speaker : spk2
La paura.
A volte però anche la speranza.
Speaker : spk1
Ed è come.
Speaker : spk2
È come respirare.
Speaker : spk1
Grazie a tutti a questo punto ci sono due interventi dopodiché lascerò la parola al Consiglio comunale ai Consiglieri per poter portare un contributo.
Il prossimo intervento e la dottoressa Maria Luisa Maria Luisa Tiberini psicologa psicoterapeuta del centro comete.
Grazie dottoressa.
Speaker : spk2
Buonasera grazie a tutti e volevo portare semplicemente la mia esperienza di psicologa psicoterapeuta e da circa 7 8 anni e in modo così diciamo non previsto si rivolgono a me e al mio studio privato delle donne e anche uomini che hanno avuto e sono stati in contatto insomma hanno avuto esperienze di violenza si sente bene sì OK.
Quindi ecco volevo portare due esempi per come dire capire un po' l' universo delle persone come quello che vivono appunto all' interno della loro del loro delle loro dinamiche.
Nella nella vita quotidiana un po' l' abbiamo sentito quindi non mi ripeto comunque è una cosa che fa ben sperare e che vorrei sottolineare anche sottoporre un po' così al alle varie agenzie che si occupano di queste di queste problematiche che io ameni si stanno sensibilizzando cioè ci sono alcune categorie di uomini e appunto se qualcuno si è rivolto anche a me come psicoterapeuta perché aveva paura di potere entrare nel nella spirale della della violenza e questo è stata una cosa molto importante perché magari abbiamo visto insieme attraverso delle sedute e attraverso un lavoro su se stessi il motivo per cui poteva scatenarsi una situazione molto grave e quindi questa prevenzione anche questa è prevenzione e questo è molto importante.
Invece ecco l' esperienza che ho avuto con le donne è che la maggior parte di quelle che sono venute in una situazione critica naturalmente le ho inviate poi ai centri no di aiuto alla polizia quando è stato necessario e ho coinvolto anche i medici no per esempio le ginecologo che che erano a conoscenza o comunque sapevano conoscevano alcune situazioni ma non erano strettamente.
Consapevoli di quello che stava avvenendo e l' altra cosa invece ecco per essere breve un po' una.
Un esempio di quello che anche è stato detto prima nella narrazione il precedente che purtroppo ci sono donne sepolte anche se non sono morte cioè io ho avuto due casi di signore che sono venute hanno cominciato a parlare a dire qualcosa o ha fatto in tempo a mostrargli la lista di delle cose che è appunto no dei comportamenti che sono violenti se li avevano ricevuti eccetera eccetera la seduta successiva non sono venute e io poi mi sono rivolto appunto anche collaborando con il Centro di Pari Opportunità di Perugia e non è stato possibile denunciare perché se la donna signora non e poi negava tutto e quindi non era possibile aiutarla purtroppo queste persone sono vive e però sono sepolte.
Questo è il dramma e per questo dobbiamo continuare a lavorare in sinergia e poter dare la possibilità di aprirsi credo che detta in in una battuta dobbiamo aumentare il capitale di fiducia cioè le donne le persone che subiscono violenza a volte anche gli uomini ma anche bambini e ragazzi perché i uomini come abbiamo detto.
Che sono violenti hanno vissuto situazioni di violenza in famiglia quindi che abbiano la possibilità ecco di rivolgersi ai centri di che si possono ascoltare a tutte le agenzie dalla scuola alle agenzie educative al non so tutto quello che può essere proprio a disposizione della società.
Poi è un' altra idea che mi era venuta e che propongo così poi speriamo di poter portare avanti e di se fare una.
Una sensibilizzazione a tappeto nelle aziende nei luoghi di lavoro dove ci sono anche gli uomini.
Perché si possano riconoscere in questo possono riconoscere che il loro comportamento è violento ci sono uomini come dicevo prima che hanno la capacità no di autoregolarsi e di chiedere aiuto ma sono pochissimi.
Quelli che sono violenti il maltrattante è una persona che ha problemi per sé e non li riconosce cioè parlando da un punto di vista della diagnosi a un disturbo grave di personalità border oppure antisociale che non avrà non riconoscerà mai che ha bisogno magari in modo indiretto forse ecco magari ascoltando alcune cose nel posto di lavoro oppure nei luoghi no dove che frequenta abitualmente può sensibilizzarsi questo poi è un' idea è un' idea e l' altra cosa è che comunque di far sapere di far conoscere il telefono il numero di telefono.
Il più possibile cioè né nei bar.
Nei negozi.
Non so nelle bacheche pubbliche e comunque pubblicizzare e dire che cosa di che cosa si tratta di che cosa significa perché ci sono tante persone che magari.
No né dalle parrucchiere per esempio no è interessante sono luoghi che comunque di aggregazione dove le persone si incontrano ascoltano si crea cultura e questo credo che sia importante.
Speaker : spk1
Invito per loro e per l' ULSS del distretto sa Trasimeno.
Angela bel fico prego.
Poi la dirigente De Fazio mi chiede di parlare mi sbaglio due parole anche la dirigente De Fazio grazie.
Speaker : spk2
Buonasera sì due parole anch' io intanto ringrazio l' Amministrazione comunale in particolare l' Assessore Elisa Bruni per l' invito e devo dire che prima di tutto devo portare la.
Speaker : spk1
Nel.
Speaker : spk2
Le scuse innanzitutto e il saluto della dottoressa Simonetti direttore del distretto perché avrebbe avuto proprio molto piacere di partecipare però purtroppo sapete tutti che è un momento anche un po' complicato e quindi era impegnata presso la direzione del la Direzione Generale della ASL comunque la dottoressa Simonetti ha subito accolto l' invito della Associazione Punto Rosa ora mi dispiace che sia andata via la.
Signora Cristina Cugnoni perché ci ha presentato questo progetto che costituisce appunto nell' inserire in tutti i luoghi istituzionali di questo Comune un simbolo una sedia rossa e quindi anche nelle strutture sanitarie quindi come vedete è stato appunto.
Posizionata questa sedia sia all' interno del centro di salute che all' interno dell' ospedale certo non è molto però almeno noi pensiamo che costi costringa a tutti quelli che hanno accesso ai servizi sanitari sia donne che uomini comunque a riflettere anche solo per un attimo su quello che è questo fenomeno che non è purtroppo in diminuzione.
Vorrei anche però portare una due brevissime riflessioni che sono un una piccola positività in tutto questo tutto questo problema così grande una riguarda proprio.
Il il Consiglio comunale mi risulta che nei due Comuni più grandi di questo territorio comunque questa sera si siano aperti due Consigli comunali su questo su questo tema quindi significa che piano piano la sensibilità e anche la.
L' impegno istituzionale piano piano si sta diciamo così sviluppando e sta crescendo e questo penso che sia molto importante un' altra piccola cosa positiva viene dai nostri pronto soccorso.
Cioè negli ultimi anni si sta si è incrementata molto la formazione per gli operatori sanitari rispetto a questo tema perché sembra poca cosa ma invece è importantissimo perché una donna che arriva al pronto soccorso se l' operatore.
Diciamo che fissa la sua attenzione solo sul medicare le ferite o quello che è è una cosa se invece fa più attenzione e comincia a pensare se quelle ferite quelle chimo si quello che è è veramente compatibile con quanto.
La donna ha raccontato e allora magari si scoprono altre cose in questo anno nel 2019 ad oggi.
Le donne che sono arrivate al nostro pronto soccorso con problemi di violenza sono state in tutto dodici delle quali dieci sono donne che hanno dichiarato di aver subito violenza quindi è stato proprio una loro presa di coscienza e questo secondo me è un piccolo passo ma è anche molto importante mentre invece le altre due è stata diciamo così l' attenzione proprio degli operatori sanitari che piano piano hanno.
Capito che c' era qualcosa che non andava e quindi non si sono limitati solo a fare l' intervento sanitario ma poi ovviamente in questi casi attivano forze dell' ordine è quello che.
Volevo dire che come come Distretto Sanitario comunque anche altri operatori la psicologa e tutti quanti siamo impegnati e collaboriamo con la rete del ticket devono trovare quella rete di servizi che ha sul territorio quindi con le colleghe degli uffici della cittadinanza con.
Anche il centro antiviolenza per quello che possiamo fare per tutelare comunque tutte le vittime di violenza che sono molte donne ma sono anche anziani ma sono anche bambini e sono anche persone disabili quindi mi auguro che tutti quanti insieme possiamo piano piano fare in modo che almeno in questa realtà nel nostro territorio che non è solo Castiglione ma intendo tutto il lago la situazione potesse piano piano migliorare e questo è un augurio per tutti ora volevo dire che nel nostro piccolo insieme alle scuole comunque portiamo avanti ogni anno della attività di promozione della salute che riguardano la socio affettività e quindi questo che significa sono progetti molti di voi sono genitori quindi probabilmente li conoscono poi c'è la dirigente scolastico ovviamente ne parlerà in maniera più approfondita però significa lavorare con i ragazzi fin da piccoli perché imparino quello che è il rispetto per l' altro il rispetto per l' essere umano e una donna un disabile un bambino comunque sono esseri umani il rispetto e la comprensione per la diversità perché la diversità è una ricchezza.
E quindi senza pregiudizi.
Speaker : spk1
Invito a parlare la dirigente della scuola direzione didattica fra ancora sette di Castiglione del Lago Stefania De Fazio prego.
Allora buonasera insomma era doveroso un mio intervento tutte le parti sociali sono intervenuti in questa sala quindi la scuola che deve giocare un ruolo fondamentale per l' educazione alla non violenza ci doveva stare e per quanto mi riguarda posto occupato è stata un' iniziativa che io ho abbracciato con entusiasmo anche se ho detto alla signora Cugnoni dal primo momento che data la fascia di età dei bambini era un tema che avremmo dovuto trattare con molta attenzione anzi le proponevo di lasciare questa sedia che c'è nel giardino a ridosso della recinzione con quel paio di scarpe che sono molto che parlano proprio con il loro silenzio.
Da me i genitori si affacciano alla rete alle superiori i bambini i ragazzi escono autonomamente io ho messo quella sedia per i genitori per gli adulti perché una riflessione sui fermi sul femminicidio la non violenza o la violenza sulle donne che è sempre così efferata fatta in questa fascia di età come dicevo la riunione mi sembrava poco opportuna il bambino avrebbe potuto elaborare dei pensieri un po' strani anche di fronte ad un semplice battibecco perché il bambino è un esserino che va manovrato con estrema attenzione quindi ho espresso le mie perplessità dicendo che forse ecco era un monito severo ma silenzioso per i genitori che numerosi si affacciano ripeto vengono tutti lì davanti per i bambini invece il discorso sarebbe stato un discorso di non violenza di rispetto dell' altro di rispetto del diverso e questo è un qualcosa che noi percepiamo e che noi portiamo avanti continuamente sta nel DNA del nostro POF e della nostra offerta formativa qualsiasi progetto deve avere trasversalmente questo messaggio di non violenza per quanto riguarda poi la violenza sulle donne in particolare purtroppo noi lo percepiamo nel disagio dei bambini lo cogliamo nel loro disagio quando un bambino ha delle degli atteggiamenti che evidenziano paure e diciamo anche uno sconvolgimento interno che il bambino non mette mai fuori mentre l' adolescenza la di un adolescente potrebbe anche parlare col compagno sfiora confessarsi con un insegnante il bambino è un essere particolare il bambino interiorizzato il bambino è anche residente nel senso che trova nel momento di fronte ad una realtà così brutta che per lui che lui non può riconoscere vedere un padre che picchia la madre e penso che sia lo spettacolo più brutto che un figlio possa a cui possa assistere il bambino però residente trova dei meccanismi di compensazione che lo aiutano a tirare avanti e soprattutto non dirà mai alla maestra che il padre picchia la madre allora il compito delle insegnanti della scuola primaria e questo antenne devono avere le antenne e devono seguire due percorsi uno un' osservazione acuta continua e veramente perspicace di quelle che possono essere i disagi che potrebbero evidenziare dei problemi in famiglia questo è molto difficile perché il bambino più ha situazioni complicate più si chiude nel mutismo non lo dice e d' altra parte invece ed è quello e questo è il nostro compito fare un discorso generale almeno per quanto la prima riguarda me la fascia della primaria un discorso di educazione alla non violenza dovrebbe essere proprio una disciplina educare il bambino ad accettare qualsiasi situazione diversa dalla sua ad accettare il bambino straniero il bambino che non ha la situazione economica per cui è diciamo è diverso da lui meno fortunato il bambino che ha un colore della pelle diversa un bambino che ha una disabilità e quindi molto spesso gli atti di bullismo molto spesso vedono al centro bambini sfortunati bambini che hanno dei problemi e dei disagi ecco questo è il compito almeno che quello che deve fare la scuola primaria al di là della della riflessione proprio sulla femminicidio questo noi come donne di scuola possiamo farla nostra e possiamo leggere anche tra le righe di certi atteggiamenti di alcune famiglie quando vengono a parlare con me e ecco leggere il disagio però ripeto la cosa più allarmante è che queste situazioni noi le percepiamo e le vediamo nel disagio dei bambini quando cioè il bambino si è quasi abituato a certi comportamenti e quello che dobbiamo evitare che il maschietto trovi quasi naturale che il babbo picchi la mamma per quanto sgradevole interiorità non c'è niente da fare diventa un' abitudine poi e che la bambina ah abbia quella e qui è la cosa tremenda si rassegna ad un destino e ad una sorte nel senso che può diventare abitudine un' abitudine vedere la madre picchiata interverrà pure per fermare il padre ma dirà sempre alla madre come ha detto lei non fare arrabbiare papà e questo è tremendo.
Ci sono altri interventi.
Non ho più interventi iscritti quindi a questo punto ringraziando tutti quanti per la presenza ringraziando tutti i contributi e principalmente chi ha organizzato tutta questa iniziativa l' Assessore Elisa Bruni la consigliera Rossella Paradisi cui farei un applauso.
Dichiariamo chiuso questo Consiglio comunale aperto grazie mille a tutti buona serata.