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C.c. Castelgomberto del 11.6.2025
TIPO FILE: Video
Revisione
Buonasera benvenuti e perché seduto in prima fila ad avviso di non girarsi perché c'è la trasmissione in streaming e quindi potrà stessa riprese, procediamo pure con l'appello.
Buonasera, a tutti duranta, anni, presente, schiavo, Sperotto, Fanny.
Pace, fortuna.
Meneguzzo De Franceschi, Cocco Cisotto.
Marangon.
Fin.
E Singh.
Tutti presenti, prego.
Ti do un minuto la parola al vicesindaco, prego.
Grazie e buona sera a tutti ho chiesto prima udienza del Consiglio di ricordare una persona che è scomparsa, Jari estratto di Fabio, sarà Fini una persona che ha dato tanto alla comunità di Castelgomberto nel volontariato, nel Comitato dell'asilo, in 16 anni di presidenza della Pro Loco in amministrazione ha donatore la comunità ha forgiato molti volontari di questo Paese che sono parte delle attuali e Pro Loco.
Il periodo Covid ha distribuito pacchi alle famiglie che avevano bisogno in un periodo difficile, rischiando anche la propria salute, spesso avevamo dedurre diretti che non tutti piacciono, ma una cosa per me è sempre stata molto certa e decisa in lui, la sua onestà, la sua lealtà e la sua determinazione,
Dopo la festa dell'olio mi ha scritto un messaggio caro Davide, quando fai perché poi, quando non fai perché non fai mandarli tutti direttamente e chiaramente il metodo Serafini?
Anche oggi ci ha lasciato qualcosa di suo, bisogna fare e bisogna dare.
Ringrazio il Segretario, il Sindaco, tutte le amministrazione, anche consiliare di minoranza che hanno sostenuto questa mia iniziativa era importante per me, falla era importante per la comunità, il nostro pensiero, il mio pensiero va alle famiglie delle persone, replicare in questo momento soffrono, chiederei inviterei tutti tutto il Consiglio comunale e anche i presenti.
Nel pubblico ad alzarsi un minuto, ad osservare un minuto di raccoglimento, grazie.
Grazie a tutti.
In questa sala abbiamo otto punti all'ordine del giorno.
Iniziamo con l'interpellanza di quel protocollo 6.200 del 19 maggio 2025 presentata dal Gruppo consiliare Nuovo Castelgomberto e Valle verbale deve della deliberazione numero 3 del 26 febbraio 2025, prego.
In riferimento al Consiglio comunale del 28 4 2025, che ha visto la richiesta di approvazione del verbale della deliberazione numero 3 del 26 0 2 e 2025, considerando che il Consiglio comunale del 28 4 2025 ha deciso di sospendere con votazione unanime l'approvazione del verbale della deliberazione numero 3,
Del 26 0 2 e 2025, a causa di due incoerenze riscontrate fra quanto ho letto nel Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025 e consultabile in streaming eleggibili da trascrizione automatica e quanto depositato il posto a votazione nel Consiglio comunale del 28 0 4 2025, come si rileva i visibile nel link a seguire degli atti depositati.
Si evidenzia che la prima incoerenza riscontrata riportiamo quanto affermato dal Sindaco nel Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025 relativo alla mozione presentata denominata clausola antifascista la nostra Costituzione recita il Sindaco, come riportato nelle premesse della mozione, vieta la riorganizzazione del disciolto partito antifascista, mentre il documento depositato dal Sindaco recita la nostra Costituzione come riportato nelle premesse della mozione Vietri alla riorganizzazione del disciolto partito fascista.
Si rileva che le affermazioni del Sindaco letta in Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025 è diversa da quanto depositato ed inoltre non corrisponde affatto a quanto affermato dal Gruppo di minoranza, costituendo pertanto un danno assegnando al gruppo di minoranza una affermazione mai esplicitata contenenti una gravità che non si può ignorare.
A seguire si riporta invece quanto la minoranza ha riportato nella mozione, che riprende il testo della Costituzione italiana, la Costituzione della Repubblica italiana, al punto 12 delle Disposizioni transitorie e finali testualmente recita è vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista, inoltre, facendo presente che la mozione presentata il 26 0 2 e 2025 dalla minoranza in consiglio comunale è stata respinta come da votazione, riportiamo la seconda incongruenza fra quanto affermato nel Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025 e quanto depositato dal Sindaco relativo al Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025.
Invito il gruppo consiliare di maggioranza a respingere la mozione esprimendo voto contrario, mentre il documento depositato dal Sindaco recita ritengo maggiormente rispettoso invitare il gruppo consiliare di maggioranza a respingere la mozione esprimendo il voto dell'astensione.
Considerando quanto finora esposto, si mettono in luce gli errori di procedure ed è sostanziali differenze fra quanto espresso in Consiglio e quanto depositato, rilevando che il testo depositato non ha conosciuto il passaggio di richiesta di modifica del testo in Consiglio comunale del 28 0 4 2025 e relativo a quanto esposto e riscontrabile nel Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025,
Si chiede pertanto al Sindaco perché il testo depositato, che non corrisponde a quanto ho detto illeggibile trascrizione automatica, non ha visto la richiesta da parte del Sindaco di modifica del testo nel successivo Consiglio comunale del 28 0 4 2025. Ritiene il Sindaco che le affermazioni come da lui pronunciate nel Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025. La nostra Costituzione, come riportato nelle premesse della mozione, vieta la riorganizza riorganizzazione del partito antifascista possa essere lesiva del testo della Costituzione italiana.
Come intende porsi con la minoranza minoranza, considerando che è stata attribuita alla minoranza stessa una affermazione pronunciata dal Sindaco ma da noi mai espressa e quindi a danno di immagine, a prescindere anche solo ascoltando lo streaming del Consiglio comunale ritiene il Sindaco di rendere coerente quanto detto letto, eleggibili e da trascrizione automatica nel Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025 sulla mozione clausola antifascista con quanto ho depositato apportando le modifiche opportune del testo? Ciò premesso, i consiglieri comunali di nuova Castelgomberto valle per quanto accaduto nel Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025 e sopra ha riepilogato, constatando l'incoerenza fra quanto detto e quanto depositato hanno avuto modo di prendere atto di una buona dose di confusione da parte del Sindaco. Pertanto, rilevandolo incongruenze,
Stante la gravità di quanto è emerso, relativo al testo della Costituzione italiana, che non può scriversi ad un semplice refuso, ma sembra essere piuttosto un lapsus freudiano e la mancanza del rispetto del Regolamento comunale con il documento depositato in contrasto con quanto trascritto, riteniamo tutto questo frutto di una disattenzione preoccupante e chiedono al Sindaco se è sua intenzione rettificare e a rendere coerente a quanto ho detto in un Consiglio comunale del 26 0 2 e 2025 o con quanto depositato agli atti. I Consiglieri di minoranza si pongono in attenzione e a tutela delle regole istituzionali. Inosservanza alle normative del Regolamento del funzionamento del Consiglio comunale. Ringraziano altresì il segretario comunale per il contributo chiarificatore. Ci invita il Sindaco ad essere più presenti al compito istituzionale che si è scelto di assumere.
Dunque.
Vediamo di ripercorrere un attimo i punti.
Il testo che avete depositato e una traccia che viene utilizzata per organizzava l'esposizione, io, come tutti i consiglieri comunali di che siedono in questo Consiglio, possono avere delle tracce, possono e hanno il diritto di poter cambiare idea, di poter cambiare motivazioni, di poter cambiare insomma quello che vogliono dire fino all'ultimo secondo e anche mentre stavamo parlando per cui,
Ho ritenuto di fare quella modifica quanto le indicazioni di voto del gruppo di maggioranza e credo che sia assolutamente legittimo farlo.
Il documento che viene depositato non è quello che viene votato, per cui bisognerebbe comprendere bene anche quale sia la procedura, perché ciò che viene votato e il verbale, il verbale e la trascrizione di ciò che viene detto in Consiglio comunale, perciò ritengo che non ci sia un un proprio un problema di questo tipo.
Quanto al secondo punto.
È evidente che sia trasmessa trattato di un lapsus ed è evidente che nella nostra Costituzione è scritto, fascista e non antifascista in quel punto, pertanto.
Credo che anche su questo punto non è un lapsus del Sindaco di Castelgomberto poter ledere la forza della mia etica della nostra Costituzione,
Non ritengo neppure che sia stata lesa l'immagine del gruppo di misura di minoranza, tuttavia, se qualcosa può aver leso la vostra sensibilità da questo punto di vista, me ne dispiace e sono pronto e disponibile a scusarmi, anche se non ritengo che questo sia successo per quanto mi riguarda comunque rispetto a questo tipo di sensibilità e mi scuso se questo vi ha ferito,
Per l'ultimo punto, modificare il, il testo direi anche in o piuttosto è preferibile rettificare e quindi, come sto facendo io intendo fare in quel momento, quando ho detto la parola antifascista intendevo assolutamente dire fascista e quindi rettifico quel quella frase modificando quella parola,
Prego, se avete replico.
Quanto, com ha avuto come risposta, non è comprensiva di tutto quanto esposto, infatti e noi pensiamo che e si sia messo in luce per quanto abbiamo detto, le 5 condizioni di criticità, ovvero il Sindaco in Consiglio comunale ha dichiarato una cosa e ne ha depositata un'altra il Sindaco nel Consiglio comunale successivo non ha rettificato quanto ho detto con quanto depositato il Sindaco nel Consiglio comunale successivo ha portato in votazione un testo diverso da quanto ha espresso il Sindaco, ha scritto alla minoranza una frase mai detta e quanto dichiarato dal Sindaco può essere lesivo del testo della Costituzione italiana.
Vorremmo sperare che tutto ciò possa essere frutto stato frutto di uno stato confusionale del momento, che già di per sé è grave, ma ciò che preoccupa maggiormente è il mancato e tempestivo riconoscimento di errori che dovevano essere ammessi occorrenti nel Consiglio comunale successivo. L'aggravante è che si è chiesto di confermare con il voto il passaggio in Consiglio, pur sapendo degli errori e negandoli non aver ammesso gli errori. Delinea un quadro preoccupante di mancata aderenza delle norme delle regole del Consiglio comunale. Si evidenzia da parte del Sindaco una interpretazione quasi personalizzata delle regole del Consiglio a danno del rispetto di un processo normato e accolto, il quale chiede invece una aderenza cristallina da parte del Sindaco, soprattutto per il ruolo che riveste è opportuno che tutti i Consiglieri si attivano la garanzia delle regole del Consiglio comunale,
Io credo che per l'ennesima volta.
Le repliche sono già preparate prima ancora di sentire le motivazioni e qualsiasi tipo di spiegazione, il che, per l'ennesima volta, mi fa pensare che sia indifferente quello che uno può dire o non dire in questi casi,
Tengo a precisare una cosa, però l'altra volta abbiamo sospeso questa deliberazione perché non si capiva consiliare che cosa stesse dicendo e a che cosa si riferisse oggi c'è una mozione che individua dei punti precisi su cui si può discutere l'altra volta nessuno riusciva a capire di che cosa si stesse parlando perché lei diceva e non diceva, è evidente che, di fronte alla confusione mia,
La sua parliamone e son stato contenuto sospendere non si sapeva di che cosa si stesse parlando.
Comunque, per quanto mi riguarda, la questione è chiusa, le mie scuse, le avete ricevute la procedura, magari provate a guardarla meglio e la prossima volta ne discuteremo con un po' di più di più preparazione.
Ma dei due rettifiche le fa o no?
È consiliare, lei non ascolta, vede, io avevo già fatto la ratifica.
Prima le ho detto all'ultimo punto che rettifico, come sto facendo sostituendo quella parola tra virgolettato antifascista con la parola fascista, che è la parola corretta è indicata in Costituzione,
Consigliere, come sa, non è una discussione.
Qual è la seconda?
Lei ha detto che invita il gruppo di maggioranza a votare contro la mozione mentre ha depositato chi invita la maggioranza ad astenersi sono due cose ben diverse.
Viene che per l'ennesima volta non ascolta quando uno parla io, nel primo punto che cosa ho detto che ciascuno di noi che qui può portarsi la traccia di quello che intende dire ed è libero di cambiare idea, di modificare la sua esposizione fino all'ultimo secondo io avevo un'idea in quel momento quando ho sentito tutta la discussione e quant'altro ho ritenuto che fosse preferibile dare un'indicazione del voto del Gruppo di maggioranza ritenendo di votare contrario per cui su quel punto non censura rettifica da fare sul punto sull'altro punto, assolutamente sì e l'ho fatta,
Bene quindi il punto numero 1 1 milione, lo ritengo esaurito.
Passiamo alla proposta di delibera numero 2.
Lettura e approvazione dei verbali delle sedute del Consiglio comunale numero 26 del FIT del 26 del 26 febbraio 2025, dal numero 1 al numero 3 e della seduta di Consiglio comunale del 28 aprile 2025 2 numero 4 del numero 11.
Questa è la delibera che riguarda, appunto anche quelle qui i verbali di cui abbiamo discusso nella nel punto precedente, pertanto ribadisco la rettifica di quanto detto, sostituendo la parola antifascista con la parola fascista.
Pertanto, detta questa rettifica pongo in votazione sennò, se ci sono osservazioni,
Nessuna pongo, io metto in votazione i verbali.
Come indicate al punto numero 2 Favorevoli.
Tutta la maggioranza.
Contrari nessuno astenuti, 4 approvata.
Punto all'ordine del giorno numero 3 Atiesse ben 0 5 Arzignano approvazione addendum alla convenzione per la gestione associata dei servizi sociali di cui al Piano nazionale e al Piano regionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alle povertà finalizzate alla gestione associata delle assunzioni due assistenti sociali a tempo indeterminato prego Assessore.
Buona sera a tutti, allora, come già affrontato in altri Consigli comunali precedenti, il tema de degli ATS, ovviamente anche collegato al tema dei LEPS, in questo caso siamo chiamati ad approvare in Consiglio comunale un addendum alla convenzione, convenzione che verrà stipulata tra tutti i 22 Comuni del l'ATS ben 0 5 al fine di procedere all'assunzione di 2 assistenti sociali a tempo indeterminato che andranno a costituire, diciamo, l'organico iniziale ed essenziale per procedere poi a tutte le fasi successive del costituendo Ambito territoriale. Si procederà quindi all'assunzione di 2 assistenti sociali. L'assunzione verrà fatta da parte dei Comuni di Arzignano quale ente capofila. Ovviamente il personale non farà parte della struttura organizzativa del comune di Terzigno. No, perché fa effettivamente effettivamente parte invece dell'ambito, nel momento in cui l'ambito verrà a concreto ed esistenza, gli assistenti sociali passeranno immediatamente sotto questo questo nuovo ente. Pertanto, a seguito appunto del Comitato dei Sindaci, si è proceduto appunto a stabilire qui, con questa convenzione, di procedere all'immobile, assunzioni per le quali si usufruirà della graduatoria e i fondi sono.
Diciamo, dei fondi eterogenei attraverso i quali si procederà alle predette assunzioni.
Osservazioni.
Una domanda di chiarimento.
Assistenti sociali,
Mi sono le prime che vengono assunte dal nuovo Ente e dovranno essere comunque a disposizione di tutto il territorio, avranno anche delle presenze, qui è già previsto che tipo di funzionano solo un coordinamento.
Cioè c'è già, come dire, una un'idea di impiego tra virgolette. Come saranno utilizzate, allora le preesistenti ovviamente andranno a costituire il primo elemento organico amministrativo dell'ATS, come sappiamo, e come avete visto anche nel nella risposta all'interrogazione che avevate fatto in futuro, tutte le assistenti sociali dei diversi Comuni andranno direttamente a far parte degli ATS. Questa era una valutazione primaria e iniziale per cominciare a procedere a a tutte le future iniziative che servono poi alla costituzione dell'ATS, quindi precisamente le 2 assistenti non è che verranno nel territorio, ma lavoreranno per l'ATS perché comunque l'ATS sta già lavorando. Ci sono già delle iniziative, pensiamo ad esempio al bando famiglie facili è gestito dall'ATS, quindi lavoreranno per l'ATS, perché attualmente sono alcuni Comuni. In principal modo Arzignano perché l'ente capofila che mette a disposizione il proprio personale, diciamo che le cose non possono essere con continuare. Insomma, a essere gestite così.
Altri interventi.
Nessuno pongo in votazione il punto numero 3, favorevoli, tutti favorevoli per l'immediata eseguibilità favorevoli, tutti favorevoli, approvato.
Punto numero 4, Piano di assetto del territorio, parte Valutazione ambientale strategica VAS Adozione ai sensi della legge regionale numero 11 del 23 aprile 2004.
Questa sera abbiamo qui ospiti il team capeggiato dall'ingegner Zanella, che ci darà un'esposizione su tutte le attività svolte su quello che era l'impostazione del PAT e.
Quindi io a questo punto lascerei al dottor Zanella iniziare a tutta l'esposizione e poi daremo luogo ai vari interventi prego, dottor.
Buonasera a tutti.
E.
Dopo.
Va bene, così funziona.
Okay, grazie.
Allora, atto formale, questa sera siete chiamati a fare il vostro, il progetto di Piano di assetto del territorio.
Il ciclo vaccinale bisognerà fare i computer più avanti, ma neanche i cittadini, se non si sa.
E c'è il problema mantellina, eccola qua, lo mettiamo sotto, ecco, speriamo vada meglio, cioè va bene, grazie.
Allora.
Siete chiamati ad approvare ad adottare quindi il primo atto formale sul progetto definito del Piano di assetto del territorio di Castelgomberto, questa è la slide.
Che riproduce l'etichetta del faldone, mi permette appunto di richiamare ringraziare tutti i componenti del gruppo di lavoro di un progetto obiettivamente iniziato diverso tempo fa, in parte anche con squadra diversa, con supporto comunale diverso, ma la qualità del della del professionale di tutto il gruppo di lavoro,
Dal dottor Romano, che ha studiato gli aspetti socioeconomici, il dottor valvassori, che ha curato gli aspetti geologici, ed anche la compatibilità sismica ed idraulica e lo studio iniziale agronomico sviluppato dal dottor Stefano Reniero, da Nextech, o con un aggiornamento.
Particolarmente curato e rispettoso del dell'impianto originale finale del dottor Sambugaro, che con noi questa sera, sempre a tutti gli altri qui alle mie spalle, la dottoressa Michele, ha curato la VAS, sia nella fase iniziale che ha portato alla diciamo alla approvazione, all'avvio del procedimento, sul contenuto del documento preliminare e che ovviamente è l'unico punto, vedremo adesso qual è la procedura, lo Stato e anche la sostanza di questo piano, l'unico adempimento che, oltre alle osservazioni, potrà contribuire alla ri ricalibrazione. Ridefinizione del progetto ecco, io ci terrei a partire con.
Alcune precisazioni anche di assimilazione a quello che era il precedente Piano regolatore generale a cui, per cui probabilmente siete abituati, si chiama Piano regolatore comunale l'insieme di due livelli, il PAT, il Piano di assetto del territorio di cui stiamo parlando questa sera e il piano degli interventi che in parte nascerà automaticamente dal precedente PRG e più propriamente in fase successiva, sarà uno strumento di piena competenza del Comune l'insieme dei due e Piano regolatore comunale, perché il quadro del PAT è il cornice, il il l'insieme dei limiti dimensionali e dei disegni strutturali individuati e condivisi, approvati in questo caso dalla Provincia di Vicenza, pre approvati dalla Provincia di Vicenza, come vedremo e.
Diventerà parte conformativa, cioè il previsione potenziale di una sviluppo residenziale nel PAT non è direttamente con formativa. Per dirla in soldoni non ci si paga l'IMU diventerà conformativa nel momento in cui, il giorno successivo alla vigenza del Piano degli Interventi, potrà essere presentato il piano attuativo che tarato a questo, a questo provvedimento, altrettanto il lotto di intervento diretto,
Che, finché non far parte del Piano degli interventi, non sarà conformativo ed oggetto di tassazione, quindi il piano degli interventi e fase conformativa delle destinazioni dei suoli che il Comune in autonomia potrà sviluppare senza richiedere nuovamente come si faceva con il PRG l'approvazione al tempo della Regione all'approvazione del PAT c'è un automatismo di legge per cui le parti incompatibili del PRG non smettono di funzionare e quindi continuano un po' da aggravio per l'ufficio tecnico che dovrà valutare quali parti sono compatibili o meno incrociando le 2 normative. Questo aspetto permetterà comunque di.
Continuare con strumenti urbanistici, attuativi e permessi di costruire.
Per l'attuazione degli interventi edilizi. In realtà, la fase finale sarà che un primo, ovvero P, darà adito anche alle previsioni ulteriori rese possibili dal dal patto, quindi il piano di questa sera e un piano di indirizzi e un piano dei limiti dimensionali non è un piano conformativo domani mattina non cambia nulla per i diritti del Piano Regolatore vigente, in particolare quelli per le aree a per le schede, diciamo così, dei singoli edifici e per le aree e per le aree di intervento edilizio diretto che sono tutte confermate. Procedura. Tutta la parte in nero è quella che abbiamo già sviluppato, quindi abbiamo redatto. Il documento preliminare è accompagnato dal rapporto ambientale preliminare per la VAS.
Abbiamo firmato l'accordo di pianificazione con la Provincia.
Abbiamo gestito la concertazione in modo anche particolarmente aperto e formale con la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte di tutta la cittadinanza, alcune, ovviamente inevitabilmente fuori scala, ma tutte inquadrate poi nelle logiche valutatela, nelle logiche del PAT abbiamo ottenuto i pareri preliminari sismico idraulico sulla base di studi specialistici del dottor valvassori e alla fine la Provincia ha già accettato e sottoscritto il progetto, quindi il progetto dal punto di vista urbanistico è già approvato.
Potrà essere ulteriormente definito, allora diciamo, ci tocca all'adozione che quell'atto di questa sera l'adozione comporta anche l'adozione del rapporto ambientale, quindi inizia una procedura VAS vera e propria.
Che sia accompagnerà al momento di raccolta, controdeduzioni, alle osservazioni.
E sottoporremo il quadro conoscitivo che la forma digitale del piano alla Regione per avere il decreto di approvazione una volta ci davano il voto, adesso si accontentano di darci la sufficienza, arriverà una 6 politico, non mi è mai piaciuto, ma così è.
Sarà opportuno, una volta raccolte le osservazioni, particolarmente se queste dovessero trattare argomenti significativi, ottenere sollecitare un indirizzo da parte del Consiglio comunale che non è previsto dalla procedura di copianificazione o meglio di pianificazione concertata, in quanto sarà il Sindaco in Conferenza dei servizi ad avere questa, diciamo questo mandato e comunque elegante che un atto di indirizzo guidi questa questa sua funzione. Questo per quanto riguarda la procedura. Due parole, ma adesso vedremo anche qualche elaborato. No sugli elaborati del corpo documentale, le analisi socioeconomiche. Comincerò dalla dalla rovescia. Le analisi socioeconomiche e le analisi degli aspetti agro-ambientali. Le analisi degli aspetti ideologici non sono veri e propri documenti di Piano, se non per la parte contenuta nel supporto analitico nel quadro conoscitivo di questo di questo di questo piano, nel faldone quindi la parte cartacea, la parte di progetto vera e propria e invece le tavole Norme Tecniche costituito da tavole dalle 5 tavole che vedremo dalle norme tecniche e dalle relazioni che sono articolate per norma regionale. In tre livelli, ma di fatto si completano in una relazione di progetto, il rapporto ambientale di sostegno alla procedura VAS, la sintesi non tecnica che dà anche altro documento richiesto per per la procedura,
Il parallelo studio di incidenza ambientale, perché azione endoprocedimentale e la valutazione di compatibilità idraulica che è servita ad ottenere il famoso parere, ma che potrebbe essere richiamata anche negli aspetti come dire di approvazione finale, perché quei parametri e quei quei conteggi che sono già stati effettuati in in quel contesto possono essere effettivamente confermati.
Le tavole solo cinque, allora la prima è la tavola dei vincoli e della pianificazione territoriale, diciamo un'azione sostanzialmente ricognitiva, ci viene chiesto di leggere i piani sovraordinati Piano regionale, il PTRC, il Piano provinciale, il PTCP e di dare conto di tutti quelli che sono argomenti non trattabili non nella facoltà del Comune e quindi si tratta di costruire il quadro delle situazioni non modificabili previste di legge o previste dalla pianificazione di livello superiore una scorsa velocissima alla alla leggenda.
Insomma, il Burlo, ecco qua, senza gli occhiali.
Zoom, della selezione si soffre così abbiamo i vincoli monumentale, la tutela diretta, la tutela indiretta, l'idrogeologico-forestale, tutto il Comune vincolo sismico in zona A2 vincolo paesaggistico dei corsi d'acqua che sono qui elencati sono i 150 metri di vincolo paesaggistico sulle aree boscate,
BIC di carta regionale del vincolo paesaggistico per le zone di interesse archeologico abbiamo strutture di abitato dell'età del bronzo in località Castello, aree a rischio archeologico, ancora le aree destinate a bosco interessate da incendi,
La zitta esercita zona speciale di conservazione, il vecchio SIC e pianificazione di livello superiore nell'ambito naturalistico di livello regionale, l'ambito di interesse naturalistico e paesaggistico da tutelare e valorizzare dell'articolo 59 del PTCP, la concessione mineraria esistente, le pericolosità idraulica e geologica in riferimento al PG area e al PAI che anche questi sono argomenti un po' dinamici per dir la verità, però li dobbiamo considerare allo stato attuale, per come per come sono riportati il centro storico, perché lo ereditiamo purtroppo particolarmente irrigidito dalla combinazione PTCP PTRC perché il PTRC dava mandato ai Comuni di fare varianti PTCP li ha bloccati altri elementi idrografia depuratore, il casello, sostanzialmente, sono tutti quegli elementi che,
Purtroppo ho sbagliato, insomma, a livello di pagina che costituiscono il quadro, diciamo così, no, non non trattabile cosa ho fatto sbagliato. Eccolo qua, allora la seconda carta è una carta dei valori, la chiamata carta delle invarianti, ma in realtà è la carta in cui si vanno ad individuare elementi che caratterizzano no qualità del territorio, indipendentemente dal vincolo, non è particolarmente ricca e alle sue norme di salvaguardia qualora gli interventi dovessero dovessero intercettarla. La tavola 3 è la carta che sintetizza, come ci aveva abituato con una delle tavole di analisi del vecchio Piano Regolatore, con una legge dell'85 si chiamava allora carta delle penalità ai fini edificatori. È una meravigliosa sintesi dei più complessi e articolati contenuti geologici che la Regione Veneto, prima di molte altre, aveva già imparato a chiedere allo specialista di sintetizzare è in realtà l'unica tavola che genera un vincolo diretto, perché dove ci sono le zone tecnicamente rosse, quindi le zone non idonee alla trasformazione urbanistica? L'edificazione è sostanzialmente precluso. Ci sono poi i vari tipi di condizioni che sono articolati anche nelle norme come originati dalle analisi delle analisi specialistiche. E anche qui, se bollette li possiamo brevissimamente vedere su della selezione. Abbiamo aree di pianura alluvionale costituita da terreni a tessitura, caratterizzate da chi dice ogni classe, condizioni di tipo A di tipo B di tipo C. In relazione alla natura viene già data una una, diciamo uno spunto alla relazione specialistica che dovrà accompagnare le trasformazioni quelle, diciamo così effettive, la carta che somiglia di più alla tavola di progetto del Piano regolatore e la carta delle trasformabilità.
Questa, da un lato, è ricognitiva perché quel retino blu che andiamo a.
A vedere adesso la vedremo nel dettaglio o no, dal punto di vista poi dei contenuti, perché è la più la più importante, è la più vicina a quello che è il Piano avrà degli elementi di dettaglio che derivano dalla zonizzazione degli elementi progettuali strutturali che non tutti potranno essere ovviamente messi in campo perché abbiamo dei limiti dimensionali, quindi abbiamo un piano che offre alla fase attuativa, al piano degli interventi delle alternative. Sostanzialmente, quindi, verranno messe anche in gerarchia in gara le proposte dei cittadini di attuazione per il Piano degli interventi. Perché non c'è suolo per tutti, in particolare, insomma, oltre che un limite dimensionale che è stato definito nel progetto,
Allora zoom, a livello di pagina, una quinta tavola si è aggiunta con la legge regionale 14 del 2017 e gli atti di indirizzo successivi del 2018, che è la tavola di perimetrazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata nel caso di Castelgomberto, questa deriva direttamente dalla zonizzazione di PRG ed è coerente con l'approccio,
Ricognitivo dell'agosto del 2017, sostanzialmente, la Regione definisce suolo, come nelle aree che perdono le, la combinazione di tre caratteristiche sono la permeabilità alla semina naturalità o l'uso agricolo e il valore ecosistemico, e però esenta queste aree, che erano già trasformabili ad intervento diretto con il PRG precedente dal computo della quantità massima che, con un algoritmo particolarmente articolato, è stata calcolata era stata attribuita al Comune. La vedremo come fase finale le norme tecniche. Non avrete notato perché ovviamente la zoomata è stata velocissima, ma vicino ad ogni voce di leggenda c'è un numero di articolo, un riferimento alle norme a manifestare quella che sarebbe la logica vera di un piano,
Regolatore di un piano urbanistico.
Il contenuto principale sono le norme, le tavole servono per capire dove applicare quelle norme, non il contrario, la tavola rappresenta il progetto e poi andiamo a leggere le norme per come per come comportarci, ma tradizionalmente l'ordine è questo, le norme tecniche hanno un indice abbastanza articolato, sono 58 articoli e hanno come allegato il dimensionamento degli ATO e che corrispondono ai tematismi che abbiamo evocato precedentemente con le tavole, le relazioni illustrano il progetto, come dicevo, per norma si devono articolare in tecnica di progetto e sintetica di progetto.
Descrivono adesso ne riprenderò alcuni contenuti nel nel descrivere velocemente la la struttura. Sono parte del progetto anche il rapporto ambientale e la sintesi non tecnica, lo studio di incidenza ambientale e la valutazione di compatibilità idraulica, perché il procedimento di approvazione finale potrebbe richiamarne i contenuti e imporre l'applicazione anche in fase di attuazione. Con il Piano degli interventi tutti gli altri temi sono contenuti nel quadro conoscitivo. Qui c'è l'immagine del CD, ma oggi ha una forma telematica immateriale e anche per la trasmissione formale in Regione. Mi pare che l'abbia affermato, però quello fisico, con la Provincia e quindi è il contenitore di tutto quello che poi che poi verrà pubblicato anche per offrirlo alle osservazioni, due parole sul progetto, sulla struttura del progetto, perché è giusto, insomma, in qualche maniera almeno evocarlo ora. Il primo tema che abbiamo affrontato è quello della definizione degli ambiti territoriali omogenei.
Ci sono state le prime esperienze in Regione, addirittura riproponendo come atto.
Le zone urbanistiche, le zone omogenee E del precedente PRG. Io ho memoria di un Comune che di atto ne aveva 43. In realtà sono elementi strutturali e sono talmente vincolanti per la possibilità, poi, con il Piano degli interventi, di dare di dare azione, insomma di dare concretezza alle previsioni del PAT che abbiamo nel tempo. Ho imparato ad essere un po' più contenuti, ne abbiamo individuate tre, abbiamo immaginato la classificazione per zona prevale prevalentemente produttiva, zona prevalentemente residenziale, zona naturalistica di pregio. Alla fine, invece, siamo ritornati a descrivere l'orografia con la cerniera centrale è rappresentato dall'ambito collinare che abbiamo ripreso il tema delle colline Castellari, che già di ambito paesaggistico di Peter di PTCP e le 2 valli, la principale dell'Agno, la più insediata e quella in cui sono presenti anche le strutture produttive, cioè il territorio insediamenti produttivi strutturati maggiori e la Valle dell'Ente è quella ah, ah ah, ad Est sono i contenitori del dimensionamento. Per cui le quantità, anche se c'è una minima flessibilità di trasferimento di quantità da un atto all'altra, ma il dimensionamento del Piano non è sull'intero territorio comunale, i metri cubi di residenziale, le superfici territoriali produttive sono legate ai singoli, ai singoli ambiti urbanizzazione consolidata, linee preferenziali di sviluppo insediativo, Ambiti per il miglioramento della qualità urbana e territoriale di edificazione diffusa. Possiamo dire che siano l'equivalente della zonizzazione del PRG, ma hanno una logica un po' diversa. Questo è un ingrandimento della tavola. Quel retino, il retino incrociato,
Inclinato blu, prevalentemente blu. Sì, è il la rappresentazione alla trascrizione omogeneizzata delle zone di intervento diretto e già edificate che ci sono nel PRG vigente,
Le frecce.
Con questa grafia per i servizi con quest'altra, per il residenziale e quindi produttiva non ne abbiamo intercettate nessuna e di un altro colore evocano la possibilità, con il Piano degli interventi e con i metri cubi metri quadri e le quantità di suolo disponibili, di dare con il Piano degli Interventi luogo a delle previsioni di insediamenti strutturati da urbanizzare e quindi soggetti a Piano urbanistico attuativo.
Ai margini invece del sistema, come si dice consolidato con alcune vincolistiche, per esempio, non potremo mai andare ad intercettare il contesto figurativo della villa.
In centro storico ci dovremmo comportare come in precedenza, definendo singolarmente il singolo volume alla singola azione a scala sostanzialmente edilizia, però ai margini dell'urbanizzazione consolidata sui territori che si dotassero già serviti ed urbanizzati è possibile, con il Piano degli interventi, aggiungere qualche singolo lotto e abbiamo questa formula nel piano.
Ma il vero progetto del piano di Castelgomberto è rappresentato dall'aver voluto riconoscere in maniera molto più marcata rispetto al Piano regolatore, un insieme di insediamenti minori.
Minimamente organizzati che addirittura a sostegno di questi, anche una toponomastica è stata di supporto per per l'individuazione e quindi a sinistra abbiamo le 3 strutture che ho descritto o no, il Polo sostanzialmente saturo, perché bloccato dal contesto figurativo e dal SIC esistente produttivo a nord ovest abbiamo il sistema insediativo di Castelgomberto, abbiamo quello di valle, il consolidato e abbiamo tre realtà produttive, attestato il lucro 46. Dall'altra parte, abbiamo 43 centri invece secondari che ci immaginiamo di trattare, come i centri storici, quindi le previsioni di edificazione all'interno di questi e ai margini di questi, ovviamente, se aree già servite, adeguate e ovviamente non impedite dalle dalla delle condizioni geologiche, dalle invarianti potranno essere sviluppate con la stessa logica del centro storico, quindi definendo il sedime delle singole edificazioni al riscontro delle manifestazioni di interesse che dovessero successivamente arrivare.
Ci sono alcune situazioni di potenziale espansione strutturata che abbiamo riportato nella relazione, queste sono immagini riprese dalla relazione, per esempio in via Capovilla confermiamo perché non possiamo far altro, ovviamente, la previsione di zona di espansione di PRG, che potrà quindi essere anche immediatamente compatibile queste nuove una previsione di un allineamento di un completamento lungo viale chiuse qui confermiamo, condizionandolo ulteriormente, una previsione decaduta ma già presente nel PRG precedente. Siamo all'ingresso,
Della Porta occidentale di Castelgomberto, quindi via Roma, soggetta a sua di PRG, abbiamo però con il meccanismo dell'ambito.
Con i con i, con il tratteggio rosso o no, quindi con il miglioramento della qualità urbana e territoriale, dato dei criteri ulteriori, stimolando appunto una attuazione ordinata e compensativa delle criticità rappresentate dal contesto esistente anche per quest'area.
Qui abbiamo riconosciuto alcuni varchi che consentivano una possibile non obbligatorio, naturalmente sviluppo residenziale di seconda e di terza e quarta fila, perché i varchi ci sono quindi dare un po' di sistematicità a questo questo insediamento, sostanzialmente quasi spontaneo, questa è l'operazione più articolata qui si prevede invece di confermare articolandola un po' meglio l'opzione già prevista nel PRG.
Quindi c'è la zona per servizi esistente del compendio del palazzetto della palestra, della scuola, delle scuole elementari e medie, e si prevede una connessione viabilistica che rimandi e che renda un pochino più, come dire più praticabile, è un po' una criticità di Castelgomberto questa della sotto calibratura del sistema viabilistico in in questi contesti, quindi c'è questa idea di una nuova viabilità integrata con i percorsi pedonali di frequentazione, che sono naturalmente attestati nelle aree di interesse comune, e la possibilità di estendere queste funzioni è rappresentata dalle freccette.
Con una possibile minima compensazione per gli importi, per le spese per l'attuazione. Diciamo di questo di questa previsione rappresentata da una piccolo possibile completamento residenziale. Il tutto, ovviamente, deve essere coordinato in un progetto unitario gestito dal Piano degli interventi. Un piccolo completamento, ma qui siamo andati alla ricerca di di di di di di di come dire di grafie pensate per operazioni molto più consistenti. Abbiamo dato la funzione della freccia anche per questi piccoli completamenti, con il limite all'edificazione triangolini rossi. Confermiamo naturalmente la zona di di previsione del PRG precedente, che è di fatto interclusa conurbata.
E completa. Diamo delle regole abbastanza severe per lo sviluppo della unica zona produttiva che potrà ampliarsi con nuovi insediamenti che quest'area,
Di di di miglioramento della qualità urbana e territoriale, 4 il compendio produttivo di via del Progresso, dove c'è l'unica freccia viola.
Che non corrisponde a previsioni di PRG, anche qui è tutto aperto e tutta una proposta no per quello che sarà la fase attuativa, la registriamo già una certa attenzione allo sviluppo di questo compendio con gli sportelli unici esistenti, completi e ed istruiti, diamo ovviamente delle regole per la corretta gestione dei margini, la rinverdimento, la mitigazione e il corretto rapporto con l'insediamento esistente residenziale, cosa che rimarchiamo anche se non è previsto l'insediamento di nulla di nuovo se non appunto la possibilità di applicare la procedura di di di di di di SUAP per per le attività insediate. Comunque con un'attenzione particolare al rapporto tra insediamento residenziale esistente e la grossa realtà produttiva che,
Che che dovesse avere ulteriori ulteriori esigenze, sono sempre permessi di cambi d'uso per edifici esistenti, anche se questo tema incrocia la novità introdotta successivamente alla legge 11 e anche con sensibilità migliorate più recentemente approfondite più recentemente del credito edilizio, cioè mentre in passato l'edificio esistente è l'unica forma di recupero che ci offriva era la trasformazione di destinazione con qualche mal di pancia per i Comuni, per i servizi magari i luoghi non particolarmente accessibili ed altro c'è anche la possibilità di utilizzare il credito edilizio come elemento di immediata risoluzione delle incongruità.
Penso, per esempio agli edifici esistenti in zone inidonee alla alla alla trasformazione, quelli della carta, delle fragilità e il credito edilizio diventa un qualcosa di un po' più trattabile che avrà lo stesso valore ragionevolmente della perequazione, che è un altro contributo che sarà richiesto per l'attuazione e per bilanciare l'interesse privato e l'interesse pubblico.
E comunque questi cambi d'uso degli edifici esistenti, la gestione delle opere, incongrue riconoscimento del credito edilizio sono argomenti demandati al Piano degli Interventi nel contesto dei vincoli e delle determinazioni di pianificazione di livello di livello superiore.
Il dimensionamento che ho evocato è ricavato dall'allegato delle norme ed è questo abbiamo 81.000 metri cubi di residenziale di carico insediativo aggiuntivo nell'atto principale 1 quella della Valle dell'Agno 23.000 per la collina, nei confronti della quale anche la raccolta, diciamo, la concertazione formale, la raccolta delle manifestazioni di interesse ha evidenziato una certa attenzione, diciamo così, una certa aspettativa al mantenimento del presidio del territorio in quei nuclei che abbiamo riconosciuto e il carico insediativo, invece, in Valle dell'Ente è di 8.500 metri cubi di residenziale e un po' di produttivo in Valle dell'ente, nessuno nella collina e un po' di carico produttivo, ovviamente, nella nella nell'ATO, nell'atto della Valle, dell'Agno attenzione che il vero limite, il limite più stringente, quello che incontreremo per primo, anche se senza rifare il PAT, sono previste delle procedure di, come dire di incremento molto condizionate, in contraddittorio con la Regione e il consumo di suolo, gli algoritmi a suo tempo elaborati dalla Regione sulla base dei dati del 2017 del PRG. Pertanto, che qui è il riferimento precedente, ci danno 7 ettari 16 il calcolo della SAU aggiornato dal dottor Sambugaro, ci da 11 ettari e 62 e quindi 7 16 ce li possiamo ottenere tutti, di solito nei Comuni succede il contrario, cioè il suolo è un valore più alto della SAU e per legge invece una una, una limitazione.
Questo è probabilmente il parametro che determinerà la maggiore, diciamo così morigeratezza del progetto di attuazione.
Ecco, il gruppo è completamente a disposizione se nel corso della della della discussione dovessero emergere qualità e caratteri, ma come tratteggio per tratteggiare il progetto, credo di essere stato esauriente.
Come siamo arrivati a questo tipo di progetto, abbiamo iniziato verificando e vagliando tutte le richieste che erano arrivati da tutta la cittadinanza e da lì per si era fatta una valutazione di dove c'erano i maggiori desiderata per capire quale poteva essere lo sviluppo, eventualmente futuro di Castelgomberto quindi sono state verificate tutte vagliate tutte e quindi si è pensato che la maggiore attenzione poteva andare su tutte quelle contrade quelli piccoli centri diffusi che caratterizzano Castelgomberto,
Dopodiché un'altra scelta sulla base del pubblico di questa analisi è stata quella di dire mah.
Con il dottor Zanella si pensava di dare la possibilità di poter chiedere maggior consumo di suolo, quindi di raddoppiare qui, se tale è tra i 16, cosa che è stata ritenuta non necessaria, perché alla fine, viste le richieste e viste queste valutazioni, il 7, rispetto alle 16, sono sufficienti a garantire risposte a tutte le domande che sono state depositate. Sono state raccolte le osservazioni fatte sia nel corso, insomma, delle analisi che venivano depositate e anche a seguito degli incontri che sono stati fatti, alcune di queste sono state ritenute accoglibili. Altre erano.
Un più, diciamo, un po' meno concrete, comunque, in ogni caso, anche per quelle è stato, sono state fatte delle valutazioni e su tutte le entrate in questi progetti sono entrate nelle valutazioni e si è giunti alla fine anche con l'aiuto della Provincia perché ovviamente, come diceva prima il dottor Zanella la copianificazione viene fatto appunto con la Provincia secondo anche quelle che sono le indicazioni e le normative che vivono e siamo giunti a questo tipo di di progetto.
Volevo chiedere al dottor Zanella se poteva andare ad esaminare prima più nello specifico la piano, il, la carta delle trasformabilità, ma gli ha fatto in autonomia o in autonomia, per cui.
Prego.
Per cui quello che volevo chiederle, lei ha già risposto.
Se ci sono osservazioni da parte di qualcuno, se ci sono domande o questioni?
Prego.
Allora immagino che sia stato preso in esame l'argomento, ma gli eventi meteorologici straordinari impongono di prendere in esame interventi nei luoghi critici del territorio, Valdagno dolcetti in questo senso qua no e sono stati individuati i luoghi critici che possono indurre a prendere in esame i bacini di laminazione e collegato acquisto in caso di periodi siccitosi si ritiene opportuno prendere in esame i piccoli bacini a sé,
Allora la prima, il primo intervento, si è capito sì e, in caso di periodi siccitosi, si ritiene opportuno prendere in esame i piccoli bacini a sostegno delle necessità idriche dell'agricoltura.
Consiglierei di produrre tutti gli interventi o non uno alla volta.
Allora queste Castellar, il primo step.
Allora è stato spiegato abbastanza bene nella tavola 4, nell'area idonea di intervento diretto numero 2, o quali tipi di interventi sono previsti, anche se quelle tre frecce azzurre e magari se può spiegarmi ancora meglio, soprattutto quella più a sud se si intende come sviluppo urbano o di altra natura, insomma, ecco,
Nei servizi di interesse di progetto visibile nell'area adiacente al cimitero ci sono due aree presi in considerazione, i quali sono i progetti di intervento in quelle aree.
Considerando il nuovo casello autostradale, Valle Agno, si prevede una aumentata frequentazioni in transito da e per le zone industriali del Nord, l'accesso, in un punto ben preciso, non risulta adeguato nella strettoia viaria in territorio Castelgomberto Cornedo è previsto di adeguare la viabilità in questo tratto coinvolgendo anche il Comune di Cornedo Vicentino perché adiacenti anche dal punto di vista ciclopedonali, considerato che quel tratto indicato anche come itinerario ciclabile provinciale.
È in programma il raccordo con l'asse ciclabili e Valdagno Trissino e dove?
Si fa riferimento ad un consistente sviluppo economico commerciali sull'asse viario della statali 2 e 46, esiste una valutazione ambientale strategica relativa alla permeabilità del tratto lungo l'area indicata al fine di evitare possibili eventi naturali straordinari, dannosi derivanti da ulteriori chiusure di superficie e come si intendono regolare come intenzioni progettuali le pause edilizie su quel tratto di territorio senza creare continuità edificatoria nastro.
Le direttive in termini di contenimento del suolo manifestate formalmente con la legge regionale numero 14 del 2017, chiedono di rafforzare, in chiave di sicurezza di tre idrogeologica i principi del riuso di suoli già trasformati, accompagnato non solo dalla conservazione dei suoli permeabili, ma anche dalla riqualificazioni idraulico ambientali di ogni superficie possibile ci sono iniziative per favorire nelle superfici esposte sia pubbliche che private gli interventi di superficie drenante si ritiene necessario una progettazione di recupero drenante dei luoghi con asfalti o coperture obsolete.
L'accertata presenza confermata da ARPAV di alte concentrazioni di IP falsa nelle acque ha segnato pesantemente il nostro territorio, l'analisi SWOT, che indica la presenza di questi inquinanti è uguale al documento preliminare del PAT del 2020, perché non si è dato adeguato risalto a questo grave problema di inquinamento, quali iniziative sono state promosse?
Le procedure SUAP in corso, evidenziati sulla tavola delle trasformabilità nell'area 4 compendio produttivo di Dio del progresso e che non hanno ancora realizzato edificazioni oltre a erodere terreno pregiato per l'agricoltura, rispettano le citate marginatura equo, tonali, ecologico, paesaggistiche di raccordo con le realtà circostanti, come indicato all'articolo 36 direttive punto 4 dell'allegato norme tecniche.
L'Amministrazione ha sempre dichiarato che intende incentivare soprattutto nuove realizzazioni abitativi, ma, oltre ad un ulteriore consumo di suolo, non si promuovono in questo modo incentivazioni di recupero dell'esistente, si possono prendere in esame norme meno stringenti, facilitazioni fiscali finalizzate al recupero.
Nella seduta oggi tecnica, a pagina 19 CIC si cita il consumo di suolo stimato in 6,7 ettari, il consumo di suolo vincolato è di 7,16 16 ettari, è possibile valutare 0 5 ettari adeguati in caso di necessità, considerando il divieto di ulteriore consumo di suolo dal 2050,
Abbiamo detto spiazzato, io sono abituato a rispondere ad alcune domande alla volta, ma spero di aver preso correttamente, proprio anche perché alcuni degli argomenti che ha sollecitato.
Ingegnere, quello alcuni di questi avvenimenti sono sono particolarmente qualora dovesse aver bisogno di chiarimenti o okay fatela, diciamo prima di tutto la e le criticità idrauliche, io ho già citato che lo studio degli aspetti geologici è normalizzato, ci sono delle regole regionali per cui la leggenda delle tavole, i contenuti e quant'altro rientri mi correggerà se sbaglio inducono ad una,
Come dire ad una standardizzazione ad una normalizzazione delle tavole mamma Regione ha sicuramente aveva e ha praticato nella nell'animo, insomma della messa a punto della legge 11 A della legge 11 del 2004, anche un'ansia di mosaicatura, cioè di raccolta di dati a carico spese, attenzione dei comuni per i ragionamenti di di scala più ampia e quindi a immaginato di normalizzare un tassello alla volta no di coprire anche a scala regionale questo ragionamento in realtà, le questioni idrauliche oggi trovano altri strumenti di come dire condizionamento per la trasformazione urbanistica,
E in particolare il piano,
Del rischio alluvioni, piano generale, il rischio alluvioni, il PGR a, che ha delle regole molto stringenti e che ogni volta che si pensa di trasformare terreno già permeabile impone delle regole di come dire di di di buone pratiche, dico buoni comportamenti in particolare sia a scala di PAT il piano degli interventi quindi, quando si farà il piano formativo, sia quando si è definiscono i piani di.
Come dire attuativi, no per l'urbanizzazione, per la creazione delle urbanizzazioni ed altro, l'aspetto idraulico deve essere valutato e ci sono stecche strategie per fare in modo che quello che era la permeabilità originario del terreno rimanga con dei limiti molto stringenti al rilascio nei corsi d'acqua nel tempo delle acque accumulate e quindi da un punto di vista idraulico, particolari questioni nella stretta competenza del piano degli interventi e quindi definito dal PAT non non ne risultano il. Io ho accentuato la presentazione sui contenuti della tavola 4 dando per scontato e ogni volta su ogni tanto succede insomma, no di di dover effettivamente chiarire meglio anche in queste circostanze un argomento che per noi è naturale, ma che di fatto è.
È da sottolineare ed è che le nostre tavole sono già state verificate anche con l'apporto dei tecnici provinciali per la coerenza interna, cioè le tavole non possono permettersi di mettere un ampliamento, una freccia, una possibilità di sviluppo dove,
La tavola delle fragilità non lo consente dove la tavola dei vincoli non lo consente dove la tavola delle invarianti non lo rende opportuno e quindi analizzare la tavola 4 vuol dire già avere, diciamo così, il riscontro che tutte le volte in cui è stata messa una una possibile.
Spiegazioni su una possibile previsione di trasformazione, il, il,
È compatibile, insomma, questa incompatibile in base alle analisi fatte, abbiamo parlato delle frecce del del compendio scolastico, credo si riferisse a questo e qui sto illustrando in maniera un po' più dinamica quello che sarà lo strumento che abbiano adottato verrà offerto a tutti i cittadini per analizzare le tavole per studiarle per comporre le loro osservazioni.
La possiamo confrontare, per esempio, con il PRG vigente, quello qua nel PRG vigente, e questa è la previsione strutturale di PAT Prg vigente. Vi mette una bella zona, F peraltro anche forse discutibile, dato i tempi per cui quella previsione lì e sul piano no in termini di di di di di di vincolo e di e di scadenza della previsione, la previsione strutturale rinnovata e calibrata da PAT e questa il, le frecce rappresentano il possibile sviluppo della zona a servizi perché sono Bruscolo. Queste sono frecce rotonde blu scuro cerchiate, quindi sono solo destinazione di interesse pubblico, opere previste. Qui abbiamo voluto introdurre una anche nell'altro inferiore, semplicemente perché per non dare l'impressione che il torrente Poscola fosse un argine invalicabile e quindi che limitasse lo sviluppo della parte anche verso anche verso ovest, questo vuol dire che il lotto edificabile contiguo all'edificazione all'urbanizzazione consolidata qui di fatto bloccato, perché questo perimetro non lo consente.
Quindi ci sono i percorsi ciclopedonali che sono immaginati al servizio, appunto, dell'esistente e rinforzati, una viabilità che risolva un accesso tra le vie, tra le vie che arrivano no e muoiono sul territorio aperto, sulla campagna, questo tracciato indicativo o non vuol mica dire che la tavola, che la che la strada della parte far passare di qua non è un'area non è un vincolo preordinato all'esproprio e un collegamento strutturale che potrà anche essere declinato in maniera differente in fase attuativa.
La previsione di possibile sviluppo ordinato perché c'è una freccia qua non è che si fanno i casette attaccate, una all'altra no, quindi deve esserci un contributo.
All'urbanizzazione ed è appunto anche oggetto di perequazione. La perequazione non l'abbiamo accentuata nel nel PAT, sarà un argomento che accompagnerà la fase,
Come dire, la fase conformativa del piano no quella operativa, cioè quando il piano degli interventi distribuirà tra virgolette ricchezza, metà di quella ricchezza del Comune, questa è la perequazione, cioè il momento in cui, con una trasformazione urbanistica, attribuiscono un aumento di valore all'area che inizialmente a quel valore agricolo o il valore della destinazione corrente, la metà dell'aumento di valore debba essere condivisa con l'Amministrazione comunale per uno specifico capitolo di spesa che potrebbe, per esempio, contribuire a rendere sostenibile il percorso ciclopedonale o la realizzazione dell'altra dell'altra opera. Per quanto riguarda in generale tutte le.
Come dire,
In generale, tutte le previsioni di percorso ciclabile, la provincia per prima ci ha chiesto di rappresentare strutturalmente la sua connessione ed è una connessione di tipo territoriale, cioè dice la pista dovrà collegare questi elementi, non è detto che passi necessariamente dirvi che sia lato destro lato sinistro questo rimane anche su questi temi un piano strutturale,
Questo risolve in parte anche l'argomento che lei ha evocato della pista ciclabile in corredo.
Nel contesto della zona sono sono sono tecnicamente argomenti, come dire difficili da da da da affrontare a questa scala territoriale la volontà di un collegamento, ovviamente è rappresentata dalla simbologia.
Soluzioni alternative. Peraltro va anche detto che, in maniera molto moderna, molto corretta, tutti gli strumenti di pianificazione consentono azioni. Non vorrei dir derogatorie, ma la sostanza è quella per le opere pubbliche. Quindi, quando c'è una buona idea di opera pubblica ed è funzionale, ci sono tutte le procedure per poter superare. PAT PI e l'importante è avere delle buone idee che siano praticabili e che si trovino, si trovino le risorse un po' misteriosa alla sua domanda sulle due case vicino al cimitero e non ho ben capito, erano in zona agricola.
Bianche.
Con una lettera f c.
Allora queste aree bianche sono la possibilità di sviluppare la zona per servizi che già sostanzialmente prevista nel Piano regolatore, cioè mi è vietato da parte della norma regionale e della Provincia riportare con il retino delle aree che non siano già attuate o di proprietà pubblica, queste non lo sono e quindi le abbiamo evocate non con una freccia la freccia era troppo grande per la dimensione di queste aree, ma con una simbologia della lettera f e della lettera f. Quindi vuol dire semplicemente che si può confermare la previsione di parcheggio di esplosione di parcheggio del del PRG, ma lo farà il piano degli interventi. Non posso mettere nel PAT un retino dove l'area non sia già attuata o di proprietà pubblica. Quantomeno queste sono le aree bianche.
L'asse Valdagno 13, lo abbiamo detto, lo sviluppo nastro lungo la SP 2 46 non è uno sviluppo a nastro previsto e la volontà di fare queste tre perimetrazioni è proprio la volontà di ridurre questa possibilità di sviluppo in una forma che non sia coercitiva, conformativa ma che di fatto dica noi vogliamo un'unica zona industriale, ma vogliamo che i tre poli mantengano identità. Separazione. Sulla questione del margine eco Tonale mi ha molto colpito il suo, la sua osservazione. La trovo anche particolarmente pertinente. No sui SUAP già in essere e questo progetto del margine eco Tonale il patto è arrivato, purtroppo, e la procedura derogatoria si potrà cercare in qualche forma di evocare, di anticipare. Ma non c'è l'obbligo, non c'è la stessa potenza che potrebbe avere un piano degli interventi che applica per una zona nuova, il il, il mandato ricevuto ricevuto da papa contenimento del consumo di suolo, allora non nascondiamoci dietro un dito la norma regionale sul contenimento del consumo di suolo è molto amministrativa, poco reale, nel senso che c'è un invito tra le righe leggendogli articolato della legge 14 del 2017,
Alla anche alla ricomposizione delle aree già compromesse in territorio consolidato. No, quelle famose macchine ragioni che abbiamo visto prima dove i conti non si devono, non si debbono fare.
Però è zoppa obiettivamente, cioè non c'è un obbligo.
E non ci sono neanche particolari vantaggi, cioè pensate solamente alla variante verde, cioè io, una previsione di Piano Regolatore, di una zona residenziale o di intervento diretto. Il cittadino mi fa la richiesta di variante verde. Io accetto, come da mandato della variante Pepe io Comune e mi metto, mi metto purtroppo in questo contesto, come dire impropriamente nei nei panni della vostra autorevole Assemblea accettate per ipotesi, appunto, lo stralcio di edificabilità. Quell'area rimane verde, quindi non consuma suolo, ma dal punto di vista della Regione manterrà la possibilità di non consumarlo quando in futuro dovesse essere ripristinata. Quindi l'algoritmo, il meccanismo, il, il, il, la procedura, diciamo che riguarda questo questo questo argomento, pur lodevole, pur probabilmente motivata anche in origine in maniera molto, molto nobile e molto positiva, forse detto sottovoce, affetta da qualche sopravvalutazione della fase conoscitiva del 2017, per cui la grande quantità di disponibilità di consumo di suolo che la Regione credo di avere forse non c'è del tutto, però questa è la procedura che si sono dati e quel tesoretto è quello che devo precisare. Quanto anticipato dal Sindaco abbiamo ipotizzato si di portare a casa un po' di suolo in più pensando che fosse. Do necessario farlo in questa fase, ma abbiamo incrociato, da un lato, una procedura che probabilmente lo riduceva invece di darsene dell'altro, considerando tutti i parametri tutte e soprattutto un must, un obbligo ricevuto dagli uffici regionali che prima lo finite.
E poi venite a chiederne dell'altro. Non è portateveli a casa una quantità decisamente superiore di fronte ad una dimostrata necessità alla regione e al suo tesoretto, ed è per quello che il PAT è volutamente un po' più abbondante di quella quantità perché deve dare delle alternative, altrimenti avremmo fatto un piano regolatore o formativo com'era quello di prima, mentre le Amministrazioni che verranno nell'ambito di questa cornice potranno anche manifestare la loro, la loro potestà e discrezionalità.
Collegato acquisto e c'è un'unica opera incongrua nel territorio e può essere recuperata quella quella quel territorio che è anche abbastanza grande a terreno.
Prativo, bosco o bosco che possa essere.
Altro argomento interessante da affrontare, il?
La riqualificazione in loco di quell'area esclusa per ragioni ideologiche, quindi, è per quello che è il patto si è premesso fin da subito di rimarcare la.
Incongruità di quell'opera, questo vuol dire che, ovviamente, le funzioni che ha affinché le fa vanno bene nel momento in cui si dovesse intervenire è quella è sicuramente il paradigma e l'esempio più calzante di quello che deve essere rimosso e ricostruito è riportato con tutte le calibrazioni del caso, in altro luogo,
Anche la rinaturalizzazione comporta premialità in termini di metri cubi, la norma regionale esplicita per cui se effettivamente quel territorio potesse tornare ad essere con tutte e tre le caratteristiche del suolo, quindi seminaturale, permeabile e di valore ecosistemico, anche quelle spese per ottenere questi caratteri sono riconosciute ai metri cubi.
In realtà, successivamente all'elaborazione del nostro primo PAT e è stata chiarita da parte della norma regionale che la competenza sul riconoscimento delle opere incongrue e la loro gestione è tipicamente del piano degli interventi, però ci sembrava giusto, dato il carattere e anche l'incoerenza con la analisi geologica di quel di quel contesto di rimarcarla già in sede di parte per quello che ci andiamo da sola non credo ce ne siano tante altre, ma è un'operazione che verrà sollecitata, come le varianti verdi, da un avviso periodico del del del PAT, la riqualificazione idraulica, qui io mi verrebbe da fare una parola sul tema dell'invarianza idraulica, cioè ogni volta che si va a fare un intervento in cui la diciamo,
Impermeabilizzazione potenziale di nuovo suolo supera i 1.000 metri. Bisogna fare lo studio. L'invarianza idraulica, quindi, che si risolva con trincee drenanti, che si risolve col bacino di accumulo e di rilascio molto contenuto del dell'acqua accumulata, che si risolva con il sovradimensionamento, per gli interventi più piccoli delle delle delle degli scarichi e delle delle tubazioni predisposte, ma comunque l'invarianza idraulica è diventata una regola, diciamo tra virgolette edilizia non scappa, non si scappa dalla riqualificazione idraulica, sono sono progetti che spettano ad altri enti e sono collegati al all'argomento a quanto sarà determinato non tanto dal patto ma dal Piano delle Acque questione di asfalti abbiamo detto, è evidentemente auspicabile, sempre che aree che siano asfaltate diventino drenanti, sempre che non si creino problemi di come dire di inquinamento delle delle delle falde, specie se significative dal punto di vista dell'approvvigionamento idropotabile però, dal punto di vista del meccanismo, la legge del consumo di suolo dice ogni volta che vado a perdere una di queste caratteristiche che ho detto. Semi naturalità, permeabilità e il valore ecosistemico. Io computo quella quantità nei sei ettari e passa che che che che che mi sono concessi.
Del SUAP, abbiamo detto che il patto arriva dopo recupero dell'esistente, certo che è sempre auspicato, ma è il contrario. Crediamo a fare quando viene chiesto di trasformare del suolo nuovo c'è la perequazione, quindi c'è anche un elemento economico che induce a spingere un po' di più sul recupero dell'esistente e il problema del recupero dell'esistente. E anche qui non nascondiamoci dietro un dito e il frazionamento della proprietà era affatto che a scala, diciamo così, diretta no di disponibilità di di di di di di un soggetto privato di una famiglia, insomma, disporre di tutta la proprietà necessaria per una riqualificazione di un certo livello, soprattutto in centro storico. Diciamo, non c'è, c'è un progetto già avviato, ma che il PAT non impedisce, non vuole neanche dare dei vincoli particolari in questo senso, perché il PD deve essere libero di agire come sarà meglio.
E il perimetro del piano. Ovviamente è obbligatorio il perimetro della zona lì dentro si lavorerà a scala di dettaglio, quindi con il sedime del singolo nuovo volume, con le operazioni, eccetera. È chiaro che di certi edifici si salverà l'immagine pubblica, si sentiranno salvare i prospetti, si tenderà a salvare l'impianto, ma non ri rigida rigidamente imporre il restauro di tutte le cortine edilizie del centro storico. È evidente che si dovrà aprire ad una possibilità di azione un po' superiore e mi diceva, di un numero diverso che appare nella sintesi non tecnica. Non vorrei fosse un refuso, qualora lo fosse, si farà osservazione e I il cartello che ho mostrato io prima dovrebbe essere quello che.
Eccolo qua, questo è qua la quantità assegnato dalla Regione, solo 7,16 ettari.
Che noi confermiamo interamente per il primo Piano degli interventi, insomma,
È un documento che doveva essere questo, forse?
Sintesi non tecnica o la relazione di sintesi.
Per questo allora, forse sarà il caso di valutarlo, il dato è questo non non.
Approfondiremo, insomma, ecco io altro non avevo annotato se c'è qualcosa per cui non sono stato chiaro, mi tiri pure le orecchie che rispondo volentieri, insomma.
Prego, ci sono altre osservazioni, ulteriori chiarimenti, prego.
No, volevo solo e così ribadire una cosa, è un concetto e non so che ha già ripreso che aveva preso il week, ma volevo sottolinearlo cioè l'idea.
Che la ristrutturazione oggi è più costosa della nuova costruzione, in genere no per 1.000 motivi, il frazionamento delle proprietà, per i costi magari di la demolizione, perché bisogna rispettare delle normative sismiche non conviene ristrutturare, bisognerebbe demolire e ricostruire, eccetera per n motivi, credo non so se potete confermare questa, quindi sappiamo che ci sono cioè che gli strumenti per far leva in una direzione rispetto all'altra competono forse molto di più a livello nazionale che non a livello locale, sicuramente però il principio era questo, cioè di suggerire di stimolare,
Per dove è possibile, non lo sappiamo nel dettaglio neanche noi, però, come le linee di principio di stimolare e di fare in modo che si renda più conveniente il più possibile la ristrutturazione o comunque rispetto alla nuova costruzione, questo come principio di fondo che vuol dire quali sono le leve fiscali che può utilizzare il Comune.
Poche perché, per esempio, penso che sugli oneri di urbanizzazione per la ristrutturazione, se rimane tale e quale no non ci siano già e per la costruzione sì, però, ecco il principio era questo che volevo ribadirlo, perché mi sembra che sia un dovere di prospettiva, insomma,
Civico in genere hai capito, cioè, ecco, non so che non dipende da Prix principalmente dall'ente locale, però credo che anche in un contesto come questo sia corretto sottolinearlo e farlo emergere, perché in qualche modo abbiamo una responsabilità anche se molto limitata quella che abbiamo se possiamo utilizzarla. Ecco io vi inviterei a.
Su questo punto, se posso consegnare allora sì, è una delle cose che sono state valutate dal punto di vista fiscale e le possibilità del Comune sono abbastanza ridotte, nel senso che non c'è prossimi, è una delle cose che abbiamo aiutato, per cui sono in grado di dirlo sicuramente, eventualmente qual è il? Il contrappeso posto è una perequazione, magari particolarmente pesante, per cui è diventa resta comunque più conveniente il la ristrutturazione rispetto alla nuova costruzione ed eventualmente un,
Unam, una convenienza anche sulla ristrutturazione, si deve casomai valutare sul i servizi che vengono posti perché, ripeto, fiscalmente non siamo in grado, come Comune di poter incidere più di tanto, per cui è un altro ragionamento che bisogna fare da quella strada. Lì non arriviamo ad incentivare quel tipo di ragionamento, perché è il ragionamento che è stato, contrariamente a quello che ha detto il consigliere Zigiotto, che è stato sempre cercato, si è sempre cercato di incentivare anche nel nei ragionamenti che sono stati fatti con il dottor Zanella, nel senso che,
L'interesse primario non è realizzare per forza nuove costruzioni, tanto è vero che il primo pensiero è stato quello di dire come facciamo ad incentivare le ristrutturazioni, il recupero di ciò che non viene utilizzato, che la fermo, parliamo parlare quello lì che non non può essere la strada del dello sgravio fiscale perché,
Gli strumenti che abbiamo non ci consentono di incidere in maniera importante in maniera che possa diventare conveniente, come giusta, cioè io son d'accordo con il ragionamento, è che non abbiamo gli strumenti per poterlo fare.
Cioè sono consapevole di questo e l'ho detto in premessa, perché per cui mi pareva importante comunque ribadirlo un'altra cosa, un altro pensiero che mi era fa che mi ero fatta e se, se è possibile dare delle esenzioni IMU.
Che è forse una delle poche altre leve fiscali che al Comune. Ecco, però, ripeto, ci sono degli studi sicuramente che va infatti sono non dipendono sicuramente dalle competenze dei neanche dei consiglieri comunali, sicuramente.
Se posso aggiungere una cosa, però, mi piacerebbe sottolineare il fatto che il Patto non pone vincoli particolari sul centro storico, cioè nel momento in cui una progettualità intelligente interessante venisse sottoposta in sede di Piano degli interventi e il piano di interventi ha piena facoltà di incrociarla, cioè di valutare se sta bene se non funziona, se serve qualcosa, quindi le rigidità percepite sulle vecchie schede e su altro, ovviamente nel rispetto c'è una forometria importante. C'è un aspetto dell'edificio per la posizione, per l'orientamento, per la sua proporzione, che è importante e va rispettata, ma non c'è la stessa rigidità che le vecchie norme davano sugli edifici esistenti, particolarmente nei centri più più consolidati. Questo può fare B, e l'altro aspetto è che il forse si paga troppo poco.
La perequazione, cioè, è una perequazione verticale, è la condivisione dell'aumento di valore del terreno edificabile, questo può essere, ma se dovessero ulteriormente irrigidirsi e ridursi i limiti di consumo di suolo, cambiare le regole o da altro, quella è l'unica leva che comporterà inevitabilmente un deprezzamento degli edifici esistenti e non nascondiamoci anche su questo perché,
È evidente che, se si può agire solo su quelli e rinnovando lì, non è che abbiano il valore della casa, in cui gira la chiave entro e abito. Insomma, questo dovrà il mercato in qualche misura adattarsi e sostenerlo. Però il Piano darà al piano al piano degli interventi. Quindi al Consiglio comunale viene attribuita una piena facoltà di azione sia sugli edifici esistenti sia sulla gestione dei lotti edificabili, e ci saranno questi meccanismi di calibrazione da valutare anche il tutto il mercato del credito edilizio. Oggi è sostanzialmente depresso, perché i valori di perequazione sono bassi, lavorando con le percentuali che la norma dice il 50% e nel nel 3 e 80 l'aumento di valore stimato. In qualche maniera si può cercare di lavorare un pochino sui parametri della stima che di solito su quelli dell'IMU, ma è quella la la differenza.
Ci sono altre osservazioni, precisazioni, richieste?
Posto bene, quindi, pongo in votazione la proposta di delibera.
Numero 4, un piano d'assetto territoriale e valutazione ambientale strategica Adozione ai sensi della legge regionale numero 11 del 23 aprile 2004 favorevoli.
9 contrari, nessuno astenuti 4.
Per l'immediata eseguibilità favorevoli, 9 contrari, nessuno astenuti 4 approvato.
Punto numero 5 esame delle mozioni di cui al protocollo 6.912 del 4 giugno 2025 presentata dal Gruppo consiliare Nuovo Castelgomberto e Valle disagio da rumore prego.
A fronte di lamentele storiche sul rumore, che perdurano appunto da anni a fronte di raccolte firme e un esposto ai carabinieri, i consiglieri di minoranza sono proponenti della seguente mozione, che il Comune con ARPAV mette in atto le iniziative opportune per monitorare le fonti di rumore, ove ritenuto necessario nei sei luoghi oggetto del disagio dal rumore piazza Marconi via Foscolo via righello via Vicenza via Villa viale dello Sport.
Che il Comune costruisco un piano di monitoraggio di ed ad eventuale deroga di soglia rumore congiuntamente con ARPAV e degli orari per manifestazioni pubbliche e private che i Vigili Urbani siano presenti con un piano di intervento preventivo dettagliato e di monitoraggio, nelle manifestazioni in ambito pubblico o privato, anche in orari notturni, con relativi report di intervento, che i vigili urbani attuino più controlli notturni, anche oltre l'orario, che le telecamere comunali siano in funzioni utilizzate anche a tali scopi, che il Sindaco attivi iniziative di buone pratiche e di contenimento del rumore, che il Sindaco prende in esame, limitazioni della soglia, il rumore e il contenimento degli orari concessi, che sia accertata la non aderenza al regolamento comunale, si attivino procedure di dissuasione, chiediamo che alla chiusura degli esercizi pubblici i proprietari si attivino, come da Regolamento, per dissuadere chi chi si sofferma ancora sul posto, fino a tarda ora con schiamazzi notturni. Il problema del rumore non è relativamente circoscritto alla festa alle feste, bensì al disagio che può procurare i rumor in sé preso. Ecco quindi da manifestazioni antropiche da musiche da rumori derivanti da motorini e tutto quello che comporta il fatto del CREA rumore. Il rumore sta diventando un problema sociale, quindi si cerca anche di mettere in pratica si chiede che venga messo in pratica anche un procedimento a contenimento e a tutela di chi Dedic del rumore.
Ne soffre, è costretto a subirlo. Insomma, ecco quindi chiediamo che vengano che con questa mozione che vengono attivate delle procedure di contenimento e di controllo.
Innanzitutto, prima che vadano via, volevo ringraziare il dottor Romano e il dottor Vavassori, il dottor Sambugaro, dottoressa Michele, e il dottor Zanella, per il lavoro che avete fatto prima di tutto e anche per la disponibilità di questa sera d'estate qui quindi grazie e buona serata a presto.
Beh, ci son presenti anche l'architetto Nardon, che è il responsabile dell'ufficio tecnico, Agnese fortuna sempre dell'Ufficio tecnico che ovviamente hanno collaborato alla stesura e al raggiungimento, insomma, dell'obiettivo dell'adozione del PAT e quindi grazie anche a loro e ai tecnici che li hanno preceduti nel nell'ufficio.
Per quanto riguarda la mozione.
Beh, l'elenco delle richieste che sono in mozione sono state oggetto, insomma, di una trattazione nelle aule riunioni incontro che è stato promosso anche con la partecipa, soprattutto con una partecipazione del dei consiglieri del Gruppo di minoranza e sono effettivamente oggetto di questo incontro e anche di un'elaborazione e allora vorrei andare al punto per punto perché si tratta di posizioni di temi che sicuramente hanno una loro rilevanza per quanto riguarda il piano di monitoraggio.
Per quanto riguarda il piano di dimostrerà di monitoraggio e un'intenzione sviluppato con l'ufficio tecnico e competente che si intende portare avanti sicuramente a fronte di una poca convinzione, anche se a fronte della poca convinzione di ARPAV che sul punto non era particolarmente, insomma,
Convinta di questa di questa ipotesi. Tuttavia, insomma, la questione del monitoraggio è ritenuta fondamentale, importante per quanto riguarda l'amministrazione ed è sostenuta anche dalla dell'ufficio dell'ufficio tecnico. Pertanto, dal punto di vista del monitoraggio, si intende andare avanti sulle deroghe per il monitoraggio e le deroghe. Fanno parte comunque di il dell'aggiornamento, appunto del Regolamento sul rumore che è in corso ed è stato dato l'affidamento da parte dell'ufficio tecnico sulla pulizia. Joe locale sono aggiornati, ovviamente, sugli interventi che devono fare sul monitoraggio di alcuni ambiti, in alcune feste, in alcuni eventi, e ricordo che per gli eventi particolari faccio l'esempio esemplificativo, insomma paradigmatico, che è quello della Fiera di Santa Maria Maddalena, c'è un piano per questo tipo di sicurezze, pertanto non viene lasciato alla.
Semplice buona volontà della della polizia locale, ma vengono coordinati secondo un progetto che viene formato realizzato appositamente per per gli eventi in particolare praticamente, appunto, di maggior rilevanza.
Sul controllo notturno. È un'attività che la polizia locale già fa, ovviamente fino alle ore 24, che è il momento in cui il termine il turno di lavoro, fermo restando che se sono in fase di intervento vanno anche oltre, ovviamente, tuttavia, successivamente alle 24, chi alle autorità intervenire sono i carabinieri. Le Trikala comunali non sono adibite a questo tipo di controlli, tuttavia sicuramente possono essere di aiuto e col coadiuvare, diciamo, la, l'intervento per individuare le fonti di rumore. Senza dubbio ci sono le buone pratiche sul contenimento del rumore sono già in essere, sono state esaminate in ufficio. È assolutamente aperto anche a trovarne di nuovi ed esaminarle di nuove limitazioni. Solide rumore. Il suo contenimento sono argomenti del regolamento e quindi vengono trattati in quella fase. Come vi dicevo, è stato affidato. Abbiamo una prima bozza che ovviamente deve essere integrata di versato, esaminata e non possiamo assolutamente pensare che questo sia la fine del del lavoro che è stato affidato per quanto riguarda il mancato rispetto delle regole per i comportamenti, i di dissuasori e così via.
È chiaro che la violazione delle regole porta per forza di cose a delle sanzioni, è altrettanto chiaro che la violazione debba essere accertata e pertanto è necessario l'intervento della polizia locale o dei Carabinieri piuttosto che da altre forze dell'ordine, quindi,
C'è già anche in questo Regolamento, pur non particolarmente attuale, la possibilità delle sanzioni e ricordo che, oltre al regolamento comunale, ci sono anche i regolamenti degli enti superiori, che prevedono ovviamente sanzioni in caso delle idee nel caso di violazioni sulle attività dei titolari di esercizi pubblici che possano attivarsi per mantenere il controllo anche al di fuori. Sappiamo tutti, insomma, che si tratta di un equilibrio abbastanza delicato da mantenere perché dovremmo capire fino a quanto fino a dove 50 metri a 100 metri dobbiamo devono accompagnare a casa, insomma gli avventori, per cui questo sarà ovviamente,
Un argomento di discussione anche con il gruppo di minoranza che è promotore, diciamo di questo, di questo tipo di iniziative senz'altro che ci tiene molto e lo ha dimostrato più volte e anche con gli stessi associazioni di categoria.
Perché, passando attraverso cui strumento e anche più semplice trovare delle soluzioni che possono essere una giusta via di mezzo tra quello che è l'attività lavorativa è quello che è il controllo all'esterno,
Diciamo che la mozione in sostanza aderisce a quelli che sono gli obiettivi, gli obiettivi che già l'Amministrazione comunale si è posta e che sta portando avanti con l'incarico che è stato dato al professionista per rinnovare profondamente il il regolamento sui rumori.
Per cui direi che, secondo me, la mozione può essere sicuramente approvata anche dal gruppo di maggioranza, dato che sostanzialmente quelli che vengono riportati sugli obiettivi che la che l'Amministrazione già.
Prego osservazioni.
Beh, fa piacere che la maggioranza accolga la mozione e ci auguriamo adesso, però che vengano messi in pratica tutte queste intenzionalità, insomma, ecco e quindi si arrivi anche non alla chiusura delle feste, perché non siamo, siamo disponibilissimi anche a prendere in esame e la Fiera e altre feste di paese sicuramente si vorrebbe convivere con le teste in maniera anche civili, insomma, no, ecco,
Sì, allora l'attuazione deve essere sempre per forza di cose, preceduta da una regolamentazione, altrimenti diventa illegittimo l'attività che viene posta in essere.
L'incarico è stato dato, sta procedendo, come vi ho detto, c'è una prima bozza, però non è sufficiente, nel senso che devono intervenire in questo tipo di valutazioni, non solo il nostro ufficio tecnico, il professionista incaricato, ma anche enti terzi per cui fintanto che non avremo un regolamento aggiornato al nuovo stato di cose perché quello che accadeva magari quello che il Regolamento regolava 20 o 30 anni fa oggi non è più attuale tuttavia ci sono anche enti che non sono il Comune.
Che devono intervenire in questo tipo di valutazioni, pertanto.
Non è un Regolamento, non si produce e quindi non si può mettere in up in atto nel giro di un mese, un mese e mezzo, ci vuole del tempo.
Ci rendiamo conto che nel frattempo però le situazioni continuano e che quindi i cittadini continuano a subire magari certi tipi di problematiche ma, come ho detto,
Noi sì, le le regole si possono applicare quando ci sono le applicazioni di tirare con e.
Che non sono ancora state approvate sostanzialmente sono un atto illegittimo, per cui continuiamo a tenere monitorato con gli strumenti attuali, ma ciò non toglie che si lavori per portare uno strumento nuovo che possa portare al raggiungimento di questi obiettivi,
Per cui, se non ci sono altre osservazioni, pongo in votazione, invito in Friuli il consigliere di maggioranza, esprimiamo voto favorevole favorevoli, tutti favorevoli.
Approvata.
Punto dell'ordine del giorno numero 6, interrogazione di cui al protocollo 6.913 del 4 giugno 2025 presentata dal Gruppo consiliare Nuovo Castelgomberto e Valli disagio del perdurare di esposizione al rumore da emissioni musicali pubbliche e private, prego potrebbe essere una una ripetizione, ma l'interrogazione fa riferimento al fatto che il Regolamento comunale c'è già sul rumore non è mai stato, ho smesso licenziato come non attuale c'è, se ne sta costruendo un altro, ma nel frattempo uno c'è e bisognerebbe aver come dire.
Messo in pratica e al Regolamento comunale qui abbiamo la consigliera Meneguzzo che possiamo definire la memoria è memoria storica relativamente ai problemi derivanti dal rumore in relazione a dove abita. Ecco, quindi è da anni che si producono questi disagi e quindi si vorrebbe sapere cosa viene fatto. Cosa è stato fatto.
Evidenziando le depositate raccolte firme sul disagio dal rumore del 26 0 7 2024, l'11:08 2025 e un esposto ai carabinieri depositato il 27 0 5 e 2025, richiamando quanto la Prefettura ha recentemente emanato in relazione al contrasto sul rumore, i consiglieri di minoranza sono proprio un enti della seguente interrogazione, l'Amministrazione come un po' come intende rispondere alla raccolta firme, depositate, protocollata in Comune ed esposto ai carabinieri cosa è stato fatto in seguito al problema ha portato a conoscenza dell'Amministrazione il giorno 16 del 4 2025 con un incontro in Comune in merito al disagio da rumore.
Il Comune ha intenzione di monitorare i luoghi del disagio, come segnalati nelle raccolte firme piazza Marconi via Foscolo, via regalo via Vicenza via Villa avviare dello sport. Sono pervenute domande di concessione in deroga agli orari e rumore se concessa la deroga. Quali sono i limiti in decibel di orario concessi di giorno di sera e di notte? Quali sono le iniziative per verificare contenere un rumore entro la deroga concessa se non concessa la deroga? Vengono monitorati i limiti in decibel di orario, come da Regolamento comunale di giorno, di sera e di notte per gli esercizi pubblici e privati, se non concessa la deroga. Quali sono le iniziative per monitorare le emissioni sonore degli esercizi pubblici e privati? Le attività devono rispettare il codice ATECO, viene monitorato il rispetto delle concessioni. Ateco qual è, allo stato attuale, l'affidamento per l'aggiornamento del piano acustico, come da determina numero 207 particolare 13 del lotto 0 5 e 2025, considerando il piano acustico in essere, darei regolamento comunale sul rumore e cito le aree esterne in caso di esercizio di attività in aree esterne anche in via provvisoria, dovranno essere rispettati i limiti acustici di zona previsti dall'attuale regolamento comunale. La domanda di nuova licenza di esercizio deve contenere, in conformità a quanto previsto dal presente regolamento comunale a firma di un tecnico competente in acustica ambientale, rispettivamente relazioni di previsioni del clima acustico, documentazione del rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici, nonché adottare le misure tecniche e strutturali e gestionali per il rispetto dei limiti acustici di zona, ovvero, idonee misure per impedire che il rumore prodotto dalle sorgenti sonore non course costituiscono fonte di inquinamento, assicurato un adeguato servizio di buona convivenza e vivibilità al fine di prevenire eventuali disturbi determinanti dai frequentatori, richiedendo, ove necessario, l'intervento delle forze dell'ordine. La domanda viene assicurato un adeguato servizio di buona convivenza e vivibilità al fine di prevenire eventuali disturbi determinanti dai frequentatori, richiedendo, ove necessario, l'intervento delle forze dell'ordine quando si prevede di portare a conoscenza la cittadinanza sulle iniziative messe in campo, sul contenimento da disagio del rumore con una serata pubblica.
Dunque Gonchar, gran parte di queste domande trovano, ho risposto una risposta delle attività delle innovazioni del regolamento, perché è vero che un regolamento esiste già, ma è vero che ha necessità di essere profondamente rinnovato, tanto è vero che abbiamo parlato spesso anche nel nostro incontro di nuovo regolamento sul rumore non tanto di rinnovazione perché ha bisogno di essere modificato in maniera importante.
Per cui, come dicevo, gran parte delle domande, e soprattutto quelli iniziali, trovano questo tipo di risposta.
Anche per dire la UIL, il Comune ha intenzione di monitorare i luoghi del disagio consegnati nel raccolta firme, sì, come con il nuovo regolamento che prevede il posizionamento di una serie di rilevatori che, come dicevo prima, ARPAV non condivide come idea, ma è un'intenzione nostra che se non ricordo male condivisa anche dai insomma dai consiglieri di minoranza di procedere comunque su questa strada per poter garantire non tanto ad ARPAV quanto al Comune la possibilità di tenere sotto controllo queste situazioni.
Se sono pervenute domande di concessione in deroga, gli orari e i rumori, assolutamente no, se le concessioni in deroga, quali sono i limiti in decibel di orari concessi di giorno e di serie di notte?
La deroga,
Non prevede la possibilità di deroga, non prevede la possibilità di derogare al limite del rumore quanto eventualmente all'orario, per cui il il rumore, gli intellegibile del rumore che sono indicati nel regolamento sono quelli e non possono essere derogati, quindi non si può andare oltre a quello che ci ha indicato, eventualmente, in caso di deroga si può andare oltre dal punto di vista dell'orario.
Per quanto riguarda inizia di iniziative per verificare il contenimento del rumore contro la deroga entro la deroga concessa, come ho detto, non ci sono deroghe dal punto di vista del rumore e le attività poste in essere allora per le singole fonti di rumore, che può essere l'attività piuttosto che la festa ci sono ovviamente specifici procedimenti che vengono indennizzati a quel tipo di attività.
Che ovviamente si tratta di situazioni private che non possono essere discusse all'interno del Consiglio comunale, ma è chiaro che quando arrivano a un tipo un qualche tipo di assegnazione, l'ufficio per forza di cose deve agire e quindi attivare una procedura che viene fatta attraverso cosa attraverso l'ARPA che è l'ente deputato a poter fare questo tipo di rilevazioni.
Tra l'altro interventi che d'ufficio tecnico del Comune neppure sanno quando vengono fatti proprio per garantire la massima trasparenza e che non si possa pensare che il Comune possa avere un qualche tipo di interesse nel tipo di rilevazioni carpa o può fare e questa è una precisazione importante perché è una precisazione che ARPAV se vi ricordate anche nel nostro incontro ha voluto fare più volte.
Il monitoraggio. Come abbiamo detto, noi in questo momento non siamo in grado di poterlo fare, perché non abbiamo gli strumenti per poter per poterlo eseguire ed è uno degli obiettivi che dobbiamo raggiungere col nuovo regolamento. Gli interventi tramite le forze dell'ordine, in particolare Polizia locale, ma non solo sono stati coordinati, nel senso che sia l'1 che l'altro sono stati avvisati di possibili situazioni, tra le altre, in particolare le forze dell'ordine, e tengono monitorate certi tipi di di eventi di possibilità, per cui direi che quali sono i tipi di interventi che possiamo fare, è chiaro che il Comune, il Sindaco o gli assessori non intervengono o dal punto di vista personale, perché non rientra tra le proroghe tra le nostre prerogative, fa questo tipo di interventi, così poi interventi vengono fatte, tornasse Forze dell'ordine e si è vige delle polizie locali, sia i carabinieri sono stati informati e vengono costantemente informati. Nel caso in cui si possa pensare che ci siano situazioni di questo tipo. So per certo perché abbiamo i rapporti che ci vengono indicati, che più di qualche intervento viene fatto delle polizie locali e anche da altre forze dell'ordine, se non ricordo male, anche da parte della Guardia di finanza. In alcune occasioni.
Per quanto riguarda l'affidamento, come avevo detto, l'affidamento li avete indicato giustamente, voi è stato fatto l'8 maggio, come avevano detto, abbiamo ora una bozza che deve essere ovviamente rielaborata, ci sono ulteriori valutazioni che il tecnico incaricato deve fare con la raccolta anche di di registrazioni fonometriche e poi dobbiamo passare ovviamente anche attraverso altre procedure come la VAS e la VINCA che richiedono tempo perché sulla VAS parliamo di 90 giorni e quello non è una tempistica di che dipende dal Comune di Castelgomberto.
Alla domanda se viene assicurato un adeguato servizio di buona convivenza e vivibilità, come dicevo prima, come si fa a garantire questo tipo di intervento? Lo si fa con le forze dell'ordine, sappiamo che noi abbiamo la polizia locale che può fare un certo tipo di intervento ricordo che i nostri carabinieri hanno se non ricordo male uno forse due veicoli fuori la sera per una trentina di Comuni, quindi abbiamo anche un limiti di carattere strutturale che deriva dalla scarsità di personale e di mezzi delle nostre Forze dell'ordine che, per cui nel periodi serali notturni.
Si trovano in difficoltà nel poter farci tipi di interventi, perché evidentemente, nel momento in cui viene chiesto un intervento, ho due interventi, abbiamo saturato, diciamo la, le possibilità di intervento del delle pattuglie.
E questo è un problema, ovviamente, che non può ripetere dal Comune di Castelgomberto, ma che tra l'altro dura da diversi anni.
Per quanto riguarda la possibilità di una serata pubblica sulle iniziative messe in campo.
Credo che non ci siano più nessun problema di prevedere una serata pubblica nel momento in cui avremo un qualche tipo di sostanza, nel senso che, nel momento in cui ci sarà una bozza avanzata del Regolamento che prevede anche tutta una serie di interventi come il monitoraggio e lo abbiamo regolamentato sicuramente nella serata pubblica anche per raccogliere tutta una serie di suggerimenti che possono esserci ne abbiamo parlato anche già con l'ufficio, con l'ufficio tecnico e ed è sicuramente tra le cose che si possono fare ovviamente Sanità pubblica cittadini e associazioni di categoria che sul punto possono anche loro, insomma, venire a dire la loro.
Prego.
E non ha citato il menzionato Codice Ateco, è compito dell'Amministrazione prendere in esame l'aderenza ai codici Ateco assegnato alle attività.
Beh, non è un'attività che viene fatta di rom, cioè il gli uffici non è che si occupano di controllare a campione, vengono controllate anche quelli del rispetto del codice Ateco nel momento in cui arrivano delle segnalazioni.
E le segnalazioni devono arrivare da chi dà il, quello che è a disagio, in quel momento lì no, non può debbono arrivare da un ente terzo, il quale non ha nessun interesse a fare una segnalazione del genere, quello quello che non si prende in esame è il disagio che i cittadini vivono da molto tempo. Giusto Meneguzzo e addirittura siamo arrivati ad un livello anche di pericolosità sociale perché ci sono episodi che conoscete benissimo ormai in cui i livelli si sono alzati i modi di molto e quindi sarebbe opportuno intervenire, ripeto, non per eliminare le feste del paese ma per regolarle in una maniera vivibile e sopportabile. Insomma, ecco.
Ma non è vero che la segnalazione sul codice Ateco deve provenire da un ente terzo, è chiaro che può pervenire anche da qualsiasi cittadino privato, perché non dovrebbe poter essere possibile, per cui, nel momento in cui arrivano delle segnalazioni di un certo tipo sul rumore piuttosto che su altro gli uffici prendono in considerazione sia le attività di OSS che viene segnalata ma viene, diciamo anche,
Esaminato tutto quello che nella storia situazioni la pratica di di ciascuna di ciascuna attività che viene segnalata, per cui non non non vedo perché ci debba essere un ente terzo che fa questo tipo di segnalazione, non ha senso dire una cosa del genere,
Ma chi è che conosce i codici ATECO delle attività li conosce, ma non è una questione di segnalazione. Il codice Ateco. È chiaro che se arrivano assegnazioni di un'attività che svolge in un certo un certo tipo di se, se abbiamo un un'attività che fa un certo tipo di lavoro e dentro le viene svolto un altro arrivano assegnazione, non è che il il cittadino o deve indicare il numero di codice, Ateco devi indicare la situazione e poi d'ufficio che cala e a cui la situazione concreta in quello che è il codice. Ateco nella norma nel Regolamento ovvio che non chiedo il cittadino che che mi indichi 35.4, punto 6.0.
Certo, però infatti abbiamo buttiamoci sui due, erano dette qui una segnalazione dei carabinieri oppure, se dobbiamo fare di più, non stiamo discutendo costruite fuori, qui, non c'è niente da fare di più perché l'Ufficio si vi interessate ad andare a vedere quello che sto facendo io a chiederlo vi direbbe che ho fatto questo, ho fatto questo, ho fatto quest'altro fatto quest'altro basta andare qui, abbiamo l'architetto nella buca, il responsabile dell'ufficio, che era tutto sotto controllo. Io ci ho parlato anche stamattina e ci sono tutta una serie di attività che vengono fatte, bisogna prendere prendersi 10 minuti di tempo, andava dell'architetto e chiederglielo.
I cittadini sono venuti delle.
Scusate, ma no, come dicevo, non stiamo in una, non siamo in una discussione per cui abbiamo fatto, lo sapete che dobbiamo fare intervento contro l'intervento, replica controreplica.
Quindi dichiaro chiuso il punto se il punto 6 passiamo al punto 7 interrogazione di cui al protocollo 6.914 del 4 giugno 2025 presentata dal Gruppo consiliare Nuovo Castelgomberto e Valli utilizzo fondi destinati al Distretto del commercio prego.
Facendo riferimento alla delibera di Giunta numero 17 del 24 0 2 e 2025.
In cui con disposizione e generale numero 1.190 del 31 0 8 e 2021 la Regione Veneto ha individuato e riconosciuto il distretto del commercio denominato Castelgomberto un polo del commercio fin dal 1.700 considerando che la conclusione di tali interventi era prevista per il 30 0 5 e 2025, si chiede se gli obiettivi programmati sono stati realizzati entro i termini previsti. Inoltre, considerando che i contributi ricevuti dal distretto del commercio sono di 198.000 e come da richiesta di accesso agli atti, l'ammontare dei fondi utilizzati risulta essere 178.000, si chiede come stati utilizzati i restanti 20.000,
Prego.
Allora risponde in maniera abbastanza rapido e veloce delle due due domande, gli obiettivi programmati sono stati realizzati entro i termini previsti, se gli obiettivi sono stati tutti raggiunti nei termini previsti, salvo aver chiesto una proroga fino al 30 del 6 e 2025 per la rendicontazione del progetto.
Come sono stati utilizzati i restanti 20.000 euro, i restanti 20.000 euro verranno utilizzati per l'azione di mobilità dolce su via Bocca e la progettazione di un tratto di via Roma.
Ho concluso.
Prego.
Passiamo all'ultimo punto all'ordine del giorno interrogazione con richiesta di risposta scritta protocollo 6.915 del 4 giugno 2025 presentata dal Gruppo consiliare Nuovo Castelgomberto e valli e contributi erogati enti sportivi di volontariato nell'anno 2024 prego, al fine di avere un riepilogo generale dei contributi erogati alle organizzazioni sociali, sportive e di volontariato e del nostro Paese si chiede con risposta scritta quanto sia stato erogato dall'Amministrazione nell'anno 2024,
A tutte le organizzazioni sportive di volontariato del paese di Castelgomberto.
Prego Assessore.
Sì, prendo atto, come ha preso atto d'ufficio della dell'interrogazione e la risposta possiamo dire che è già pronta, è prevista entro 30 giorni in termini di Regolamento e verrà protocollata a brevissimo.
Grazie.
Bene, questo era l'ultimo punto all'ordine del giorno, grazie a tutti della partecipazione, e dichiaro chiuso il Consiglio Comunale buona serata.