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C.c. Castelfranco di Sotto - 22.04.2024
FILE TYPE: Video
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Lo uso alla penultima seduta di.
Sì, sicuramente un'altra ci sarà sicuramente a costo di convocare in uno con scritto Comunicazioni del Sindaco.
Un altro ci sarà.
E io non vi ce lo porta.
Ebbene, se si può partire Segretaria.
Consiglio, Consiglio comunale in seduta straordinaria invito il segretario a effettuare l'appello per la verifica dei consiglieri comunali presenti buonasera.
Presente Grassi, Federica, scaduto, Giosafat, Bonciolini, Chiara Duranti Ilaria Aringhieri, Monica, è assente, giustificata per motivi personali, Bocciardi, Albo, assente giustificato per motivi personali, Banchini Davide.
Boldrini, David Fatticcioni Rossano Gambini, Daria.
Fantozzi Laura Colombini Alba.
Ghiribelli, Monica Nicola Rossi, Aurora Trassinelli Luca.
Comunicazioni del Sindaco e nomina scrutatori, provvedo a nominare scrutatori.
Colombini Sgueo, Banchini.
Non ho comunicazioni, pertanto vado se non ci sono da parte dei Consiglieri punto.
Numero 2.
Uno è il Trattato, appunto numero 2. Non sono pervenute interpellanze e interrogazioni, pertanto passiamo al punto numero 3, approvazione i verbali del 27 marzo 2000 24 ci sono interventi, chi è favorevole è pregato, di alzare la mano, chi è contrario, chi si astiene, approvato all'unanimità Segretario,
Punto numero 4, punto numero 5. Li tratterò insieme perché afferiscono alla segreteria Generale del Comune di Castelfranco di sotto, che attualmente vede la figura del Segretario comunale, la dottoressa Viale, in una convenzione con Trey enti del quale fa parte anche il Comune di Lajatico o la prima di queste due delibere andiamo a disciplinare la,
Rescissione con il comune di Lajatico che quindi fuoriesce dalla nostra convenzione e con la seconda sostanzialmente riconfermiamo quella che era la convenzione originale con il Comune di Santa Croce sull'Arno, una convinzione che prevede il 70 30, cosiddetto cioè 70% a carico del Comune di Santa Croce e 30 a carico del Comune di Castelfranco di sotto e una convenzione che ha un termine di scadenza al 31 dicembre 2024 questo lasso temporale.
Consente anche alla nuova Amministrazione, che sarà eletta nelle elezioni prossime dell'8 9 giugno, di poter effettuare le proprie valutazioni in ordine alla conferma o meno intraprendere delle strade che che sarà ritenuto più opportuno dal dall'Amministrazione, appunto che risulterà eletta in in quelle elezioni. Quindi anche un lasso temporale che consente in maniera anche più approfondita della legge, perché le disposizioni di legge prevedano che il Sindaco, una volta eletto nel periodo successivo e compreso dai 60 ai 120 giorni, può nominare il nuovo Segretario comunale in questo caso, avendo un convenzionamento, consente anche di avere un lasso temporale superiore. Avendo io passato questa fase, so che se c'è anche un periodo di tempo superiore, consente anche di poter affrontare questa fase con una tranquillità ulteriori. Anche poter soppesare le varie ipotesi che legittimamente potranno essere effettuato. Pertanto la mia introduzione unica una per il recesso dal da parte del comune di Lajatico e l'altra per sostanzialmente, la riapprovazione della della convenzione, così come noi la conoscevamo interventi.
Non essendovi interventi, pongo in votazione i due punti, quindi prima il punto numero quattro, chi è favorevole è pregato di alzare una mano.
Chi è contrario, chi si astiene 4 astenuti Rossi, Colombini, Ghiribelli Sgueo, se va bene per tutti, dalla stessa votazione per l'immediata esecutività, va bene per tutti punto numero 5, Convenzione per la gestione associata del servizio relative alla segreteria comunale, quello che ho spiegato prima, chi è favorevole è pregato di alzare una mano.
Chi è contrario, chi si astiene, 4 astenuti, i consiglieri comunali indicati prima Segretario immediata esecutività, se va bene.
Per tutti.
Punto numero 6, abbiamo il.
Piano strutturale Intercomunale. Siccome sono in arrivo i tecnici, chiedo conferma io posporrei il punto affrontando il tema dell'approvazione del Regolamento comunale di Polizia Urbana. Va bene per tutti. Se trattiamo il punto, io darò poche poche no se noi arriviamo all'approvazione di questo regolamento che attiene tanti aspetti della vita, quindi della vita sociale, della vita di comunità, di degli aspetti che spaziano dalla tutela ambientale la pubblica incolumità alla tutela del decoro, alla tutela degli animali, a disposizioni varie che Visone vanno disciplinare vari aspetti di di questo modo di comportarsi che vogliamo andare a individuare quindi dalla pulizia rispetto.
Alle aree incolte che finora erano all'interno di una regolamentazione sino a.
Aspetti più di dettaglio, vorrei fare due considerazioni. Noi su questo abbiamo seguito un percorso che io richiamo di dignità, cioè ci siamo, abbiamo fatto una stesura nostra, in accordo con il Comandante della Polizia municipale, con tutto il Pellegrini, che ringrazio anche per la la, la perizia e la pazienza, ecco perché, insomma, non sempre è facile, quindi su questo abbiamo fatto una prima bozza, come Giunta comunale ci siamo confrontati all'interno delle articolazioni del Consiglio. Una Commissione consiliare un confronto con le minoranze con l'obiettivo di poter tenere di conto. Ecco.
Delle sensibilità diverse, dico che gran parte del Regolamento tiene, dico gran parte perché non non sono insomma, tiene conto anche di punti di vista che sono tra di loro diversi rispetto all'approccio dei temi come inevitabili. Ecco, insomma, siamo espressione di punti di vista diversi, come dicevano né le nostre liste al momento del voto non sa dico, nonostante questo abbiamo provato a fare una sintesi anche con le minoranze ci siamo incontrati in alcune volte, quindi talvolta con me, con il Comandante della Polizia municipale, e abbiamo provato a fare un lavoro di sintesi che in gran parte.
È riuscito, ecco perché c'è un punto in altri, forse questo non c'è, però non non so, ecco sicuramente io rivendico l'approccio, è questo che poi sia condiviso, totalmente o meno, ovviamente fa parte delle valutazioni dei singoli, io invece penso che ci abbiamo provato a lavorare insieme secondo me questo è un tema anche ripeto, di dignità dei singoli consiglieri e delle forze, anche di minoranza, perché su questo diciamo è il portato di ciascuno,
Poi si riesce a trovare la sintesi, quasi sempre magari alcune parti può non accadere, però, prova a tener conto del contributo da parte di tutti. Io son convinto che questo sia anche positivo, perché attiene al viver civile da parte. Io dico che noi non lo facciamo perché riguarda proprio gli elementi che sono anche tra di loro assai importante. Ecco quando penso alla tutela della sicurezza, penso a un tema che qui prova a trovare risposte al tema delle delle Cerbaie ha fatto i vostri. Mi sento anche legato al fatto di una pulizia che viene richiesta prevista a ridosso dei boschi, e poi il viver civile e altre attenzioni. Il tema di poter avere anche uno strumento in più che viene messo a disposizione da parte della Polizia Municipale, in prima battuta, sicuramente delle Forze dell'ordine, uno strumento che prova a mettere insieme 3000000 che ovviamente questo poi avrà bisogno di essere regolamentato per tutto ciò che riguarda i comportamenti singoli, perché come è naturale e qui si va a incidere molto e sicuramente l'obiettivo che è quello di migliorare la qualità urbana. Lo stare insieme delle persone, il rispetto nei confronti degli altri e il modo con cui noi andiamo a.
Posizionarli.
Dico che, rispetto alle sanzioni, glielo dico subito sono in parte indicate nel Regolamento. In parte sono oggetto di una proposta di delibera di Giunta che sarà approvata successivamente perché, rispetto alle sanzioni, anche qui il tema è molto delicato, perché le norme italiane, come noi sappiamo molto bene, non sempre sono l'emblema massimo della semplificazione, quindi abbiamo anche dei punti che tra di loro tendono a contrastarsi e quindi abbiamo.
Abbiamo.
Stabilito il fatto, abbiamo stabilito il fatto di poter assumere una deliberazione di Giunta che venga ad essere dico subito una cosa la dico come emendamento, ma non lo pongo in discussione con il reddito perché è un dettaglio. A mio avviso, Segretario. Invito a prenderne nota all'articolo 6, comma 2, di aggiungere una frase si fa riferirmi laddove si fa riferimento ai sistemi di allarme si chiede di indicare i nominativi da contattare. In quel caso. Questo diano odierno dei problemi. C'è una targa di aggiungere, dopo le parole all'esterno, la la locuzione in posizione ben visibile. Siccome è un elemento di dettaglio, non ritengo di dover dare a questo la veste di emendamento, perché mi parrebbe eccessivo, ma è un punto che chiedo di prenderne nota e di inserirlo all'interno, e credo che su questo non ci sia alcun.
Io mi fermo qui con l'illustrazione, invito il dottor Pellegrini a sedere tra i banchi del Consiglio comunale oppure, come preferisci, così, in modo da poter intervenire nel caso ci dovesse essere necessitati, offrire taluni elementi di interesse, chiedo se vi sono interventi.
Capogruppo Ghiribelli, prego.
Masera a tutti, come diceva il Sindaco, questo regolamento è stato frutto della concertazione fatta in più step perché ci siamo ritrovati diverse volte, abbiamo condiviso i vari testi, le varie modifiche e siamo felici felici di essere arrivati all'approvazione di questo regolamento perché l'avevamo chiesto quasi come fra i primi atti come consiglieri comunali quindi questo no non ci può che far piacere.
Perché è uno strumento è vero, di civile convivenza, ma è anche uno strumento che si dà ai nostri agenti della polizia municipale per poter meglio operare sul territorio.
Il regolamento di Polizia Urbana diciamo che è quasi più il Regolamento di convivenza civile soltanto enorme, ritengo non ci sarebbe stato, neanche necessitano un Paese, due palle concorde Castelfranco ma.
Il regolamento di Polizia Urbana troviamo pressoché in quasi tutti i Comuni se la gente avesse un po' più sincero senso civico di tante norme, non ci sarebbe neanche bisogno, però, repetita iuvant, quindi mettiamo nero su bianco quelle che dovrebbero essere le norme di civile convivenza, ritengo che sia uno strumento utile perché va anche a dare delle indicazioni su quello che è,
Il decoro anche de de degli edifici, quindi, non riguarda solo la convivenza, ma anche di decoro degli edifici e degli spazi pubblici, quindi si cerca un po' di uniformare certi comportamenti, non lasciare zone franche, perché se l'intento è quello di riqualificare le zone della riqualificazione passa anche attraverso il decoro quindi,
Non è un Regolamento lunghissimo, quindi qualunque cittadino può leggere, anzi invito tutti i castelfranchesi a leggerlo, a prenderne atto e a uniformarsi laddove non sapesse sfruttamento.
Contenuti.
Al di là di questo.
È vero qualche punto su qualche punto, non siamo riusciti a trovare una perfetta sintesi ribadisco al discorso del DASPO urbano che viene riconosciuto da questo regolamento, come valevole per la zona delle Cerbaie, noi avevamo insistito anche perché venisse applicato in alcune zone del centro storico, su questo non è stato,
Trovato l'accordo per evidenti,
Differenze, posizione, però diciamo che è un regolamento che va nell'interesse di tutti i castelfranchesi, non solo di delle singole parti politiche, per cui il, in virtù di questo e del discorso, anche delle sanzioni che non avremmo preferito già mettere in una né all'interno del Regolamento perché sia almeno quando si vede sa già contezza ma un po' come quel codice della strada questa l'inflazione, questa è la sanzione, quindi sarebbe stato forse anche più pratico per il cittadino avendo tutto sott occhio, anziché cercare il Regolamento e poi prendeva delibera. Può con le singole sanzioni e quant'altro,
Quindi il nostro sarà un voto d'astensione, perché riconosciamo il lavoro fatto.
Su tanti punti ci siamo venuti incontro su alcuni punti, noi siamo riusciti a trovare una sintesi, ma penso che sia oppone neanche nella diversa visione delle delle cose che abbiamo, per cui io mi auguro che poi questo regolamento venga effettivamente applicato, ma non perché si vuole funzionare qualcuno che siamo brutti sporchi e cattivi e votiamo né nel sanzionare le persone ma perché non può che portare un beneficio sia per quanto riguarda la convivenza per le persone rispetto reciproco del dato di dare degli spazi pubblici ma anche per quanto riguarda il decoro, perché io penso specialmente al centro storico far sì che certi.
Certe zone siano tenute un po' meglio e quindi mettere degli obblighi a carico di chi abita o di chi possiede determinati immobili non sia cattiveria, ma sia anche di un segno di civiltà, perché quando si possa e si vedono mentre venivo via, quando si pertinenti alla Commissione diluviava grandi Nava veniva giù il mondo passando da da da una strada interna, avete magari ci sono, le grondaie si interrompono a metà affacciate, curano sull'acqua, ecco, lì il Regolamento chiede che venga perlomeno incanalata, cioè sono quelle piccole cose che vengono messe in pratica. Ne beneficiamo tutti, quindi per noi è una astensione come fiducia, spiegando che.
Questa attivi.
A est a cogliere anche le nostre istanze. Non può essere un voto contrario, perché comunque uno strumento che serve è perfettibile. Tutte le cose siamo a scadenza di mandato diverrà potrà. Io mi auguro che ci si possa rimettere mano e chiudere il cerchio e renderlo veramente no.
Uno strumento completo. Grazie.
Altri.
Capogruppo Rossi ho visto, ecco, sicuramente questo regolamento è una cosa buona e utile perché prima non c'era una certa, almeno un regolamento che spazia su diversi punti, però che io.
Insisto e dico che questi punti vanno messi in atto perché finora non è che si sia messo in atto granché io ho già dato il mio pensiero che secondo me i Vigili devono stare dentro, il Paese, perlomeno girare e farci vedere dall'estero perché la gente perbene,
Quando vedo i vigili si sente rincuorato quelli che non sono perbene.
Quando vengono i vigili, stanno una calmata,
E la presenza dei vigili in paese e fuori anche anche fuori paese vuol dire sicurezza, utili, tranquillità, calma, andare a prendere un caffè al bar, vuol dire amicizia.
Invece i vigili io mi trovo sempre, mi posso anche sbagliare dentro il loro ufficio e questo, secondo me non va bene.
Oltre a mettere in atto tutti questi punti che possono essere condivisibili, condivisibili vanno appunto messi in atto.
Non mi sembra di avere letto perché l'ho dato una scorsa veloce è un regolamento che ci sono i vigili in giro nel quartiere,
E se non ci sono voi dovete fare tutti tutto, sia a Castelfranco orientale, a Villa Campanile, perché questi 10 siano condivisi e questo è il mio pensiero, poi l'altra cosa mi sembra che anche dei parcheggi ci sia una giungla, una giungla, io vedo noto che non si fanno più le multe non ci fanno le multe perché dove ci sono parcheggi per esempio dove va messo il disco orario,
La gente non lo mette più, tanto non si fa non quando le multe e le multe sì.
Fanno scomodo alla gente perché escono fuori di tasca soldi, però è anche un'educazione e anche uno implica un'entrata,
Qui che questo punto sia una cosa molto positiva, anch'io mi astengo perché ho paura che in futuro continui come il passato, cioè che tutti i punti non vengano messi in atto.
Vuole aggiungere qualcosa, altrimenti chiudo allora due notazioni.
Dapprima sul regolamento io rivendico sia stato fatto un percorso, secondo me è positivo.
L'esperienza mi insegna che quando c'è un voto di astensione delle minoranze, io sono abituato a vederlo segno anche di riconoscimento di fattori positivi.
Di solito la dinamica maggioranza minoranza è quello il voto favorevole, il voto contrario, quando c'è l'astensione vuol dire che si colgono degli elementi positivi, io sono abituato a ragionare con quel modo di lettura che a mio avviso è quello più corretto.
Rispetto alla situazione che noi abbiamo davanti e lo colgo a questo elemento anche importante, ovviamente è un Regolamento che spazia su tanti temi, pertanto.
È ovvio che avrà bisogno di una.
Attenzione, manutenzione, valutarlo anche negli effetti pratici, perché questo mi sembra assolutamente.
Naturale che ciò avvenga, visto che riguarda gli aspetti del vivere civile, e riprendo quest'espressione che ho sentito e che faccio mia in questa mia il mio intervento di chiusura,
È uno strumento che noi mettiamo, è uno strumento che noi abbiamo in più per contrastare, laddove ci sono situazioni che hanno bisogno di essere rimosse, per migliorare quello che è il senso della vivibilità civile, quindi dello stare insieme è uno strumento principalmente nelle mani della polizia municipale perché vi sono molti aspetti che afferiscono alla Polizia Municipale sia per gli interventi diretti sia poi anche come elemento di valutazione Ghiribelli ne citava uno poi di.
Interfacciarsi con altri settori comunali affinché i privati poi provvedano a sistemare quello che è il proprio, che vuol dire anche un miglioramento dell'ambiente complessivo.
E in questo senso si misura anche quella che è la capacità della Polizia Municipale, oggi la polizia municipale, con i suoi agenti svolge un'attività che, secondo Cannizzaro.
Insomma, i programmi si svolgono ovviamente anche e soprattutto all'esterno, una minima parte è quella che viene rivolta all'interno.
E questo elemento permetterà anche di valutare la disposizione, ecco di delle norme che sono contenuti.
Al degli articoli contenuti e le norme che sono contenute all'interno del Regolamento che andiamo ad approvare e pertanto su quello ci saranno gli agenti di polizia municipale sui parcheggi controlli avvengono poi, ovviamente, sulla base dei servizi che vengono svolti e Castelfranco, uno dei Comuni, nella quale era la regolamentazione di quelle,
Da porterete lo dico a tutti che pochi Comuni hanno, cito sempre questo io.
Con un compasso appoggiato nel Comune.
Con un raggio di 300 metri abbiamo 700 posti auto di regole, non credo che ci siano molti altri aggiro e questo, secondo me, è un elemento da preservare e da tenere in considerazione. Poi, ovviamente, laddove ci sono delle zone con delle limitazioni di tempo, questi hanno bisogno di essere guardate il regolamentate, perché consente anche una maggior fruibilità. Quindi io registro questo, dico che mi risulta altre cose, ma insomma lo prendo come elemento per un miglioramento. Ecco, voglio prendere e in questo modo di non limitarmi a dire che non penso che sia un elemento da come sempre da fare.
Da far proprio. Ecco da trasferire, quindi, se non ci sono altri, io metto in votazione il punto così come illustrato chi è favorevole è pregato di alzare una mano, chi è contrario chi si astiene? 4 astenuti, immediata esecutività stessa votazione, Segretario.
Perfetto punto numero 7.
Chiedo di avere informazioni rispetto al Piano strutturale Intercomunale, se possiamo procedere all'illustrazione.
Se il comandante rimane con noi, ci fa piacere, altrimenti per me.
Allora partecipa a una seduta anche i progettisti, il tecnico incaricato, l'architetto Agostini rispetto al Piano strutturale.
Altrimenti io direi.
Sì, altrimenti possiamo andare avanti a trattare i punti successivi e riprendiamo Consiglieri.
Andiamo avanti, lasciamo da parte il punto numero 6.
Noi abbiamo due Interv, due punti che sono afferenti al riconoscimento, debiti fuori bilancio, il punto numero 8, il punto numero 9, sono due sentenze speculari nel senso che fanno riferimento a una delle fattispecie con cui sono disciplinati i debiti fuori bilancio, ovvero il recepimento delle conseguenze di sentenze esecutive e questo è il caso sono sentenze che consentono e prevedono,
Di dover far fronte a quello che è il dispositivo contenuto negli atti, in entrambi i casi il Comune soccombente rispetto a danni che sono accaduti a persone su.
Beni di proprietà comunale riguardano la viabilità, le strade, quindi.
In un caso, in un primo si fa riferimento a una cifra importante, siamo nell'ordine di 27.000 euro complessivi di spesa a carico del Comune per far fronte, in parte, a degli oneri derivanti dalle.
Spese legali che sono state messe a carico nostro e in parte ai danni, rivalutazione ed altro che sono stati riconosciuti. Il Comune si era opposto. In questo caso, come nell'altro, rispetto alle richieste che erano pervenuti dalla dalla controparte, ci eravamo posto apportando le nostre ragioni e quindi per questo motivo avevamo rinunciato a quelle contrastato appunto le richieste che erano pervenute e ci eravamo difesi in sede giurisdizionale con con l'ausilio di legali e poi il Comune è risultato soccombente in un altro caso nel quale noi eravamo assistiti da una dalla.
Dalla compagnia assicurativa siamo soccombenti per una cifra di 12.000 euro circa su qualcosa superiore ai 12.000 euro, anche in questo caso noi ci eravamo opposti rispetto alle argomentazioni che erano state presentate, così come in altre occasioni, perché noi in in altre situazioni non dico uguali perché sarebbe eccessivo dire uguale ma in contesti anche analoghi poi è ovvio che ogni sentenza fa,
Causa, se è proprio il caso di dirlo, fa storia a sé stante, eravamo risultati.
Diciamo non colpevole, stavo per dire vincenti, ma è brutto il termine, diciamo non colpevoli. In questi casi, invece, il Comune è risultato soccombente, per cui noi dobbiamo andare a far fronte a queste spese che derivano da danni che sono stati patiti da delle persone rispetto a interventi accaduti in un caso anche riconoscendo un'invalidità per un punto di percentuale di invalidità che riguarda il soggetto che ha opposto causa, pertanto, con queste due delibere, noi andiamo a riconoscere i due debiti fuori bilancio, così come prevede la normativa derivante da sentenze esecutive e poi far fronte alle cifre che sono in esso contenute in esse contenute. Qui mi fermo interventi.
Se non ci Capogruppo Ghiribelli, no.
Sarò veloce.
Il problema è che la causa è sempre quella, la cattiva manutenzione delle aree pubbliche, ora quello che preoccupa qui è che in questi due casi, vista l'entità del risarcimento, significa che danno subito da queste persone, non era un danno di poco conto perché in genere,
Insomma, sono cifre che si liquidano per delle lesioni non tifo gravi, ma insomma.
Quantomeno di una certa rilevanza,
Quindi questo è un appello che faccio a chi verrà dopo questa Amministrazione di prestare particolare cura alla manutenzione, perché si cascano una piazza, si cascano una strada e, vista l'entità del risarcimento dalla quale si desume anche una certa entità del danno, diciamo che sempre sempre bene forse non può andare quindi sono soldi che escono dalle casse de del Comune e che se ci fossero state magari potevano essere investire proprio in quella manutenzione che è un po' un po' carente perché.
Che c'è tanto da fare, c'è tanto da programmare, quindi io spero che chi verrà presterà maggiore attenzione a questa cosa qui.
Soprattutto per il discorso delle persone che.
E che si fanno male o più che altro, anche per un discorso di di di di di di di soldi e di e anche si ritorna lì di decoro, quindi.
Dispiace che che che che si chiuda con un con questi debiti fuori bilancio, oltre a dimostrazione che le manutenzioni sono un po' un po' tanto carenti.
Capogruppo Rossi.
Io non volevo parlare perché di queste cose ne ne succedono sempre di più, però mi sento di dire una cosa e condivido tutto quello che ha detto la Capogruppo Ghiribelli, tutto manutenzione e però, secondo me la gente ci marcia. Ecco, questo fatemelo dire perché la cifra di 27.000 euro per una persona che si è fatta male una mano è una cosa esagerata e offende veramente e me e tutto Castelfranco perché non è possibile. Io sono stata operata alle mani due volte tre volte, cioè, voglio dire io le mani li adopero. Cosa si sarà fatta mai questa signora, perché devi essere risarcita di 27.000 euro e scusatemi, io ho avuto no chiaramente perché è un debito che sono all'opposizione e quindi i debiti non non si votano, quindi io voto no, però fatemi dire che questa che questa cifra è una cifra esorbitante ed è anche vergognosa anche l'altra signora sono 12.000 euro. Comunque, insomma, voglio dire mah 27.000 euro, mi piacerebbe tanto scusatemi a conoscere quel giudice,
No, io potrei dire che condivido l'intervento, ecco, appare abbastanza strano, ma potrei dire che condivido molte, io dico dico due, due piccole annotazioni, allora uno, ma non c'è, non riapre certo la discussione a quello che dico prima. Noi in questi anni abbiamo investito in manutenzione qualche milione di euro. Mi rendo conto che, rispetto alle necessità risulta poco certo c'è stato un intervento che sia omicidio indietro e guardo gli investimenti, gran parte manutenzione piuttosto che nuove opere. Noi siamo molto intervenuti sulle manutenzioni, anche dando un.
Vuole un segno di differenza e come poi penso che ogni scelta sia legata ai mutui, a il periodo storico in cui viene assunto. Io di questo, ne sono convinto, questa legislatura è stata sicuramente caratterizzata da interventi manutentivi.
Importanti, poi so bene che si può sempre migliorare però, insomma, se guardo anche nel tema della viabilità, gli interventi manutentivi sono sono sicuramente avvenuti sul resto.
Come dire?
Condivido quello che viene detto e ribadisco una cosa noi ci eravamo posti rispetto alle richieste perché c'erano degli elementi che ci facevano ritenere di dover intraprendere quella strada, poi, come sempre è di legali, questo me lo insegnano, in alcune volte si riesce ad avere un giudizio favorevole rispetto ai propri desiderata in altre situazioni magari si hanno,
Idee procedimenti opposti, questo è questo è il dato,
Vi sono interventi, se non ve ne sono altri, mette in votazione i punti, chi è favorevole alla?
La prima sentenza, al punto numero 8, è pregato di alzare una mano.
Chi è contrario 4 contrari segretaria, chi si astiene, nessuno immediata, esecutività stessa votazione, se va bene per tutti la seconda, al punto numero 9 iniziale, chi è favorevole è pregato di alzare una mano.
Chi è contrario 4 contrari, chi si astiene, nessuna immediata esecutività, secondo.
Chiedo.
Possiamo procedere con il punto relativo al Piano strutturale.
Fatemi un cenno.
Bene, allora il piano strutturale intercomunale sono presenti tecnici del.
Dichiarazioni hanno provveduto alla redazione del Piano strutturale, io dico poche cose, dopodiché lascerò la parola, sono presenti loro presente.
L'architetto Pini responsabile del Settore tecnico del Comune di Castelfranco di sotto noi arriviamo a presentare questo piano strutturale a.
Presentare un lavoro che è frutto.
Altro elemento riguarda la realizzazione del Piano strutturale.
Comune di Castelfranco, Santa Croce, noi ci eravamo presentati anche dicendo di avere un obiettivo che era quello di lavorare insieme e magari poter avere anche un'idea di un piano strutturale intercomunale, secondo me dovrebbe essere questo, poi l'obiettivo da perseguire in futuro che mi sento di lasciare anche come elemento di condivisione con il Comune di Santa Croce sull'Arno insieme ad altri forme di collaborazione, poco fa abbiamo approvato anche la segreteria comunale, quindi, a conferma delle tante occasioni in cui si collabora, abbiamo intrapreso anche questo percorso che vuol delineare quelli che sono gli assi.
Principali dello sviluppo futuro, assi che vogliono andare a delineare ciò che sarà il comprensorio nel futuro o comunque questi due Comuni.
Se si guarda la planimetria.
La cartina.
Si vede una cosa, i due Comuni sono complementari perché parto dalla situazione più evidente, la zona delle Cerbaie Staffoli è un'isola circondata dal Comune di Castelfranco,
Santacroce, se si vede, va a inserirsi in maniera perfetta rispetto al confine col con Castelfranco di sotto, e questo testimonia anche l'elemento importante di andare a visionare quello che è il dato è un dato assolutamente.
Particolari che hanno alcune caratteristiche simili, entrambi hanno dei centri storici praticamente con caratteristiche assolutamente analoghi, due zone industriali che a me verrebbe da dire una zona industriale perché si arriva una persona da fuori e si trova all'interno di quel percorso, ha difficoltà a individuare i confini amministrativi peraltro con i due braccetti che uniscono la bretella, di fatto sono assolutamente interconnesse poi delle zone di espansione e andando a nord abbiamo,
Comunque nella zona collinare abbiamo il tema delle Cerbaie a partire da Montefalcone, tu Staffoli, fino ad avere il polmone verde.
Delle Cerbaie e poi Galleno Chimenti Villa Campanile orientano e fino ad arrivare il l'area del Padule di Bientina. Quindi si nota che sono assolutamente interconnessi, oltre al fatto del delle interrelazioni che vi sono da un punto di vista economico, sociale, culturale e questo spiega che la volontà di voler andare a individuare quello che è il futuro su cui provare a sviluppare il.
Negli anni successivi gli anni a venire sulla parte produttiva e laddove noi abbiamo la parte maggiore di attenzione. Inevitabilmente perché sul resto abbiamo già anticipato e poi dirò questo elemento che viene a essere ripreso da parte produttiva. Quindi con le zone.
Che tra di loro già sono state interessate in precedenza, che dà urbanizzazioni da insediamenti anche importante la zona di Castelfranco peraltro.
Ha avuto anche un livello urbanistica, emette qualitativo molto forte un viale centrale con delle diramazioni laterali, quindi anche un intervento che ha visto negli anni scorsi dover spiegare sicuramente perché fatto quelle lottizzazioni vedessero perdere, uso un termine sbagliato, ma era espressione che all'equo cari risuonò molto e i tecnici la riconferma.
Il 50% in strutture in aree pubbliche, insomma, era complesso da spiegare, ma a distanza di anni si vede la bontà di quella scelta, così come.
Poter andare a insediare ancora delle aree, quindi investire da parte di imprenditori che ritengono ora attrattiva questa nostra fatto quindi di legarsi all'economia tradizionale, che consente anche di poter investire anche a temi assolutamente importanti e diversi rispetto a quella sulla parte collinare, io penso che il tema del turismo verde, quindi, che già ha preso in questi anni che viene rilanciato come asse infrastrutturale, ci sono alcuni elementi a cui io mi sembra anche molto legato. Uno lo dico perché nelle note non è.
Planimetrie espressa, ma nelle nostre del Tagliamento il fatto di avere un elemento che inserisca il collegamento del dell' autostrada A 11, quella Firenze, Pisa, il nostro è un Comune che, per sua conformazione molto complessa, articolata, ma diciamo, si trova al confine con entrate. Ecco l' elemento cerniera e quindi questo tema lo poniamo con forza, così come ci voleva un tema infrastrutturale legato all' obiettivo di seguire una strada che ha una rilevanza assolutamente importante che volutamente inserisco questo tipo di ragionamento che auspico possa essere portato avanti nei ragionamenti futuri, quindi elementi legati al verde per quello che riguarda l' area collinare, principalmente per quanto riguarda l' area.
La parte di edilizia. Noi avevamo sostanzialmente anticipato le norme perché cinque anni fa.
Variante.
Che, in buona sostanza tagliava gran parte delle aree produttive. Noi avevamo ridotto anche in maniera consistente. Ecco quello che prevedeva.
Espansione, quindi l' avevamo ridotto anche nell' ordine di qualche decina di ettari, per cui anche un tema molto forte che ha anticipato sostanzialmente il lavoro che oggi si trovano ad affrontare, i che si sono trovati ad affrontare i progettisti e questo elemento che viene portato avanti come assi, quindi, dicevo, l' importanza del tema del collegamento rimane un asse che era stato inserito,
Per quanto riguarda il capoluogo, su cui sviluppare un ragionamento nel futuro non è certo immediato perché ciò che inseriamo ora diciamo che tra una visione poi c'è tutto un percorso assolutamente, perché qui si dà si prova a immaginare quello che è lo sviluppo, anche fare degli approfondimenti in ordine al tema della mobilità, a come avverrà la mobilità nella nostra zona, ai cambiamenti che su questo potrà consentire da venire. Noi abbiamo anche provato a sviluppare il tema delle piste ciclabili come collegamenti leggeri che vengono, e questo potrà permettere anche di.
Svilupparli ulteriormente. Alcune proviamo a lanciare alcuni elementi, ma ovviamente non sono questi quelli che, prima che vengano realizzati. Questo è stato un elemento di confronto molto forte e penso che sul tema della viabilità noi dovremmo,
Il Comune di Castelfranco.
Immagino.
Finisce.
Dovrà anche potrà ragionare, perché su questo secondo me, imporrà anche un elemento di riflessione attenta su quello che va ad essere sviluppato. Il tema di un corridoio verde che viene inserito praticamente in parallelo, rispetto o comunque collegato alla bretella che taglia.
Sostanzialmente al confine. Non è proprio così, da un punto di vista, ma insomma concettualmente è quello di due Comuni che va e taglia il distretto, per cui su questo elemento sicuramente c'è anche un tema di sviluppo anche assolutamente importante. Il tema del consumo di suolo dicevano noi l' avevamo già molto anticipato, già riducendo, anche in maniera considerevole e con questo ulteriore spinta in quella direzione, anche se ovviamente, poi tutto ciò che noi prevediamo lì dentro avrà bisogno di essere poi approfondito visto, ma perché questi sono i passaggi l' abbiamo già fatto alcuni elementi legati alla copianificazione con la Regione Toscana in cui c'è già stato un confronto. Anche questo deriva da questo tipo di impostazione che noi avevamo dato.
Avanti il tema della mobilità sarà sicuramente un elemento anche importante da poter immaginare, poter sviluppare per il futuro Castelfranco che ha una circonvallazione anche esterna particolare, che è un elemento tratto assolutamente caratterizzante rispetto agli altri Comuni. Quando fu realizzata, era molto antesignana rispetto al percorso con cui andava ad essere.
Immaginata costruita realizzata rispetto a quel periodo. Ecco, noi lasciamo questo, insomma, lo poniamo la discussione. Ovviamente io auspico poi all' approvazione, sapendo che è un percorso che ha un suo passaggio importante, ma che poi potrà essere sviluppate e nel prosieguo potranno essere anche portando avanti il dato. Ovviamente due Comuni che si sono messi insieme per poter.
Ragionare insieme di quello che è lo sviluppo.
Sono molto simili proprio in un' ottica di sviluppo di visione di quello che l'idea del futuro io mi fermo qui ora, lascio la parola all'architetto.
Agostini che illustrerà, ecco il lavoro che è stato.
Che darò la parola ai Consiglieri che chiederanno di intervenire successivamente nel dibattito prego, architetto.
È un momento.
E da qui non puoi venire.
No, eh.
Sarebbe bene che ci fosse la verbalizzazione.
Sarebbe meglio.
Se uno poi va impostazione muove è meglio.
Roberto semmai.
È?
Microfono, architetto, Agostini prego.
Buona sera a tutti.
Allora intanto cerco di fare un attimo velocemente, una presentazione, diciamo una carrellata, se vogliamo.
Strutturale è composto da un sacco di elaborati, quindi sono molto cospicui, ovviamente non c'è.
La possibilità di vederli tutti, quindi mi appoggio sostanzialmente a questo, però innanzitutto un passaggio dal punto di vista procedurale non è come siamo messi, siamo messi che siamo arrivati ovviamente a questo passaggio fondamentale del Piano, che è l'adozione, siamo passati per l'avvio del procedimento, siamo passati per la Conferenza di copianificazione, in cui abbiamo definito con la Regione e con la Provincia a quelli che sono gli nuovi impegni di suolo la legge 65 che ci sta alle spalle e ci guida questa pianificazione appunto decide che il consumo di suolo sostanzialmente, e deve essere ormai il bilancio diverse.
Quindi, di fatto, all'interno dei meccanismi, vari meccanismi per arrivare a questo.
È l'unica cosa possibile impegnare nuovo suolo al di fuori di quello che è il territorio urbanizzato, abbiamo già visto anche nelle fasi precedenti e al di fuori, però, per utilizzazioni che non sono più, quindi di fatto di residenziale, non si fa e questo passaggio lo abbiamo fatto lo abbiamo fatto a novembre, quindi siamo ad oggi a distanza di cinque mesi sostanzialmente e abbiamo in mano quello che è il progetto,
Oggetto di Piano strutturale, che riguarda quindi sia la parte degli insediamenti sia la parte, ovviamente domani il territorio, quindi io mi appoggio a questa cartografia, che sostanzialmente è un quadro generale e contiene infatti si chiama quadro d'insieme, il quadro di unione delle categorie normali,
Che all'interno di questo ci sono tutte quante le strategie per lo meno è una sintesi di quelle che poi sono tutte le discipline che sono all'interno del Piano.
E il passaggio successivo, appunto, dicevo, è la adozione dall'adozione scatteranno i 60 giorni delle osservazioni, quindi la fase di consultazione, dopodiché e il piano va in approvazione innovazione in cosa consiste, consiste in due passaggi che sono una e l'approvazione delle osservazioni,
Dopodiché c'è la fase successiva, che sia perché a quel punto il piano non è ancora, ma c'è la parte della Conferenza paesaggistica, cos'è questa Conferenza paesaggistica che purtroppo il debutto in Regione Toscana porta via anche abbastanza tempo è un adeguamento conformazione a quello che è lo strumento che ci sta,
Imputabili, sovraordinato, che è della Regione Toscana e che si chiama quiz, che ha valore di Piano paesaggistico e quindi sostanzialmente il multipiano e seguono a cascata e si devono conformare e devono, ah, diciamo, va fa bollinata la coerenza e con questo Piano paesaggistico, quindi il Piano strutturale. Alla fine osservazioni approvate vi era tutto quanto,
In regioni per avere questo.
Questa accettazione da parte della Regione dal.
E quindi questo dal punto di vista.
Al guardiamo mandiamo in termini di conti, allora, come vedete questo qui vi dicevano un quadro d'insieme e che contiene un po' tutto. Contiene sia la parte degli insediamenti sia la parte del territorio. Il Piano strutturale si divide sostanzialmente in due parti. Una è quella statutaria, ossia tutta quella parte, quelle regole informative del territorio che sostanzialmente richiedono una lettura a tutti i livelli, quindi di carattere interdisciplinare, per cui abbiamo che interdisciplinare, che abbiamo dentro e vale le varie professionalità, e in questa diciamo i,
Quindi questo serve per arrivare a un livello di definizione di quelle che sono le norme statutarie. Quindi quelle regole informative che assolutamente non non è che non si modificano, ma rappresentano si riconosce quello che sono i valori, anche le criticità del territorio, ma soprattutto i valori che quindi fanno domanda al delle generazioni. Così dice la legge per le generazioni.
E cosa vediamo, vediamo sostanzialmente tricolori,
E che cosa abbiamo fatto? L' operazione che ha fatto il Piano strutturale e praticamente è quella di rapportarsi a quello che è una lettura che già il PIT, quindi il piano della Regione, il Piano paesaggistico e fa a livello dal, ovviamente, alla scala regionale e noi la definiamo alla Scala una individuazione di ambiti di paesaggio.
In questa vendita. Appunto questi tre ambiti distinti che sono rappresentati da questi tre colori uno è giallo della pianura e quindi del fondovalle è un ambito di paesaggio ben riconoscibile. Abbiamo una scarpata che è quella delle Cerbaie, che delimita sostanzialmente due passaggi.
Diverse.
La pianura di fondovalle e che l' abbiamo dell' anno e quindi è sostanzialmente contenenti la stragrande maggioranza degli insediamenti. No, perché la parte sia antica, quindi i centri storici sia la parte delle zone consolidate residenziali, prevalentemente residenziali, che sono quelle arancioni, che vedete la parte invece produttiva che è quella un po' più Rosina. Vedete, ecco, questa è la sostanzialmente la massima estensione di quelle che sono insediamenti okay nella pianura. Il giallo, invece, rappresenta le aree agricole di pianura.
E che sono ancora abbastanza estesi, però sono state ovviamente negli anni e nello sviluppo, nella struttura insidie della sviluppa imprevedibile la struttura insediativa, aggredite da quello che è l' urbanizzazione e dopodiché la parte invece di collina e si divide nella parte del versante quello verde che rappresenta.
Sostanzialmente la parte completamente postale. Quella del Cerbaia è quella e che contiene le riserve che contiene la parte protetta, se vogliamo del territorio la parte a maggior naturalità.
Dopodiché invece la parte un po' più arancione è quella della collina che comincia la stampa e poi si estende fino verso ah ad Altopascio e in questa porzione. Qual è la caratteristica? Abbiamo esitazioni.
Scaffali orientando delle voci e e una del Santa Croce. Il testo Castelfranco e dopodiché abbiamo una,
L' area agricola esatto, matrice agricola,
Ma che mantiene anche un grado interessante ancora di agricoltura e di gravità e anche di aree boscate. Quindi questi sono i caratteri e a livello geografico e paesaggistico del territorio che noi abbiamo. Siamo andati ad indagare poi perché inizialmente questi tre ambiti disagio macro, ambiti di paesaggio corrispondono altrettanti schedature,
Che è un allegato alla disciplina in allegato alle norme e che contiene tutta una serie di dal punto di vista storico e di approfondimenti Cruciani, dalla descrizione storica degli insediamenti che si sono poi evoluti e poi, di conseguenza, con una metodologia che è quella,
È la stessa che è stata utilizzata delle ambiti di paesaggio della Regione. Giusto per mantenerci,
Ma.
Sono di coerenza, sostanzialmente anche col Piano paesaggistico regionale e quindi indagini dal punto di vista col suo genetico, quindi l' assetto idraulico e dei fiumi e le varie componenti morfologiche che caratterizzano il territorio.
E tutta la parte poi del, diciamo della rete ecologica, quindi la copertura vegetazionale e su questi aspetti molto importanti, ad esempio pianura con le strategie che abbiamo trovato un punto di raccordo e poi abbiamo la parte insediativa all'interno di questo di queste schede di paesaggio gli ambiti di paesaggio da parte insediativa appunto che riguardano appena un po' più gli aspetti di e di valore e andare a individuare degli insediamenti, no, dal punto di vista storico, sia sul che sugli insediamenti spazi quali sono valori e quelli poi la disciplina di norma mangia un'altra e sono sostanzialmente fa riferimento alle 4 invarianti.
E del Piano strutturale che derivano da quelli regionali e la quarta è quella dei paesaggi.
Quindi, questo è il meccanismo ed esaurisce la parte statutaria che vi dicevo, che è quella che sostanzialmente è valida a tempo indeterminato. Quindi questa è la parte più importante se vogliamo del piano, perché eventuale modifica variante e il Piano strutturale a un arco di durata 15 anni come minimo okay. Quindi normalmente questi sono piani che dureranno, ma un bel lasso di tempo.
Che possono intervenire elementi di di quadro conoscitivo più specifici, però andare a cambiare questa ossatura e che appunto rappresenta la parte statutaria del piano, insomma diventa.
Altra cosa, invece, sono quelli dell'esecutivo.
Strategie sono una parte che è disciplinata attraverso proprio l'enorme, quindi la disciplina del Piano, e riguarda comunque sia tutti e tre gli ambiti di paesaggio e la riguarda attraverso un attimo meccanismo, un'altra categoria normativa che sono le UCOII alle cosiddette orrore, che sono una cosa che a lui l'ha sentita perché erano contenute già nei vecchi piani, quindi anche nei regolamenti urbanistici, nei vecchi piani strutturali, che oggi la 65, la legge 65 ha un po' modificato e ha mantenuto mentre prima era molto più, diciamo, una categoria normativa molto più importante di oggi sia un po' svuotata ed è rimasta soltanto per la gestione della parte insediativa, quindi del dimensionamento e quindi ovviamente è legata anche all'insediamento e il Piano strutturale. In questo caso, cosa fa? Siccome noi abbiamo una porzione che quella centrale, cioè la persona del versante boscato, che non ha insediamenti, perché insediamenti che all'interno sono veramente molto sporadici, molto zone okay, abbiamo degli insediamenti antichi, anche di.
Grande rilevanza soprattutto sulla via di Poggio Adorno con le ville con le strutture che ci sono, però poi al al di là di quello abbiamo tutta la parte delle.
Diciamo delle riserve, quindi tutta aree tutelate, serbe e ZPS delle forme di tutela diciamo che ci sono a livello regionale, comunitario e nazionale e quindi sono infatti sono aree boscate di grande naturalità, di eccellenza da questo punto di vista, perché appunto sono state istituite ebbero la tutela dell'ANAS, del grado di naturalità e di alcune assenze che all'ente, però lì non abbiamo insegnamenti del Buddha strutturale ha deciso che quelle lì non sono da ha portato. Qui abbiamo una corrispondenza e diciamo di Cutro e ambiti di paesaggio, però degli ambiti di paesaggio, quelle che portano auto e sono soltanto la collina, dove abbiamo invece infrazioni e la Calabria, dove abbiamo tutti gli insediamenti e di Castelfranco.
Quindi questo è il meccanismo allora velocemente, in pianura, in pianura, cosa succede noi abbiamo fatto questa operazione di individuazione del territorio urbanizzato, che è una delle operazioni, si fa all'inizio okay, eccoci riuscita goccioline nella zona di pianura e abbiamo,
Lo vedete e questo rigo bianco?
E che quindi determinano il massimo la massima espansione degli insediamenti, questa è un'operazione che diciamo e non ha.
Non ha ritorno, insomma, il Piano strutturale la decideva ora i piani operativi non possono modificare almeno di non fare una variante al piano e quindi i piani operativi, poi, di fatto, al di là della disciplina del territorio rurale, agiranno all'interno di queste perimetrazioni è suddivisa in ambiti diversi, come vedete, quello più giallo è quello prevalentemente residenziale e prevalentemente la parola prevalentemente in questo piano ha molta importanza, stabilire delle prevalenze è abbastanza difficile perché Castelfranco un po' meno, ma Santacroce ha avuto una grande promiscuità di 11, quindi già,
Evidentemente produttivo, il prevalentemente residenziale, se andiamo a vedere a come si è strutturato il territorio, quindi lo sviluppo degli anni a partire dagli anni 50 in poi delle concerie e quant'altro, abbiamo tutta una serie di promiscuità, eh eh eh, però anche fenomeni particolari oggi che sono relativi all'abbandono e al disuso e al problema grosso enorme che abbiamo di questi contenitori dismessi che rappresenta una delle strategie e delle.
Il Piano strutturale, come dicevo, e quelle che sono le aree all'interno del Libro bianco del perimetro bianco, sono quelle che già di fatto sono insediate all'interno ci sono alcune zone che non lo sono okay, che si chiamano aree intercluse ma che sono ambiti sostanzialmente contornati dal insediamenti quindi di fatto sono ammissibili all'interno del territorio cioè tenerle all'interno dei territori,
Questa operazione, ovviamente, è una.
Non è oggettiva e soggettiva, quindi il Piano strutturale agisce in questo modo, può darsi che la Regione su questo, su questo elemento, abbia da dire la sua okay, quindi la diciamo, la partita non è finita, siamo in questa fase, poi vedremo le osservazioni continui di tutti i canali.
Le invece quei carteggio nei grossi che vedete un po' più lenti e sono quegli ambiti di copianificazione vi dicevo, prima abbiamo fatto quel passaggio a novembre per decidere quali sono le aree che invece, al di fuori del territorio urbanizzato, non sono utilizzate attualmente insediativi, ma sono invece suscettibili di trasformazione quindi, insomma, aree libere e quindi lacci al consumo, e questo abbiamo fatto che è passato con la Regione passaggi che ha dato l'ok, sostanzialmente, l'impegno di queste aree e sono di varia natura, ma diciamo dal punto di vista.
Prevalente un uso di queste aree sono le aree produttive, quindi noi abbiamo su Castelfranco su incassati Santacroce pochissimi sviluppi di carattere neanche residenziale, perché vi ho detto non si possono fare carattere, magari commerciale, odg e su Castelfranco soprattutto o servizi e invece la grossa il grosso diciamo del Piano strutturale che poi si riflette anche in termini di dimensionamento perché abbiamo un dimensionamento attivi abbastanza consistente.
Però, appunto è rappresentato da questi 1 il macrolotto nostro Pierfranco, quindi la parte in fondo fino ad arrivare alla alla Francesca alla Francesca bis.
E e quindi con la posizione del Viale dell'Industria, ovviamente, che è quello diciamo il meccanismo poi che sarà del piano operativo è già assegnato e son tutte previsioni che noi non ce le siamo inventate, noi stiamo cercando di reiterare le previsioni che erano del vecchio Regolamento urbanistico che abbiamo mantenuto anche nella nella variante,
9.
Che.
Pista insediativo residenziale aveva tolto tanto come diceva il Sindaco e dal punto di vista produttivo aveva anche libri reiterato l'equilibrio.
L'altra parte è la parte che invece è stata la Francesca Bis Gusciana, che anche quella è suscettibile di naturalmente, di essere impegnata okay e all'interno, ovviamente, del Piano operativo, il piano operativo, che è uno, ma i piani operativi durano cinque anni per cui di fatto a valle del Piano strutturale c'è una gradualità e Kenya funzionante nell'arco dei vari piani.
Che ci possono Santacroce, lo stesso abbiamo delle grosse previsioni, una soltanto che dal punto di vista conciaria mente invece a Castelfranco bocciarlo dappertutto ho letto è una possibilità.
E Santa Croce, invece, riserva soltanto un ambito di trasformazione che è quello lungo la platea, la bretella e invece gli altri parchi sono di utilizzazione artigianale, industriale, ma un po'.
Diciamo così, e quindi ci sono queste e queste previsioni poi per Castelfranco altra cosa sono in ambito di sviluppo e che ricalca appunto delle.
Ricalca appunto delle previsioni e anche quelli del Regolamento urbanistico che è la zona di Aldo Moro e dove c'è una previsione anche di corridoio infrastrutturale, cioè di una revisione del vecchio albo riconferma del vecchio tracciato viario, c'è un'idea di inserite nel piano che può,
Ammessa nel senso che rappresenta una opportunità per quanto riguarda l'assetto infrastrutturale complessivo delle due della città, diciamo così la città tesa in senso Castelfranco, Santa, Croce insieme.
Lo diceva, il Sindaco è di fatto molto integrato o il territorio, anche dal punto di vista?
Dell'urbanizzato e quindi c'è questo tema dell'asse mediano, cioè una viabilità che partì da Castelfranco che divide sostanzialmente su Santa Croce la parte produttiva, da quella.
Presidenza.
È una realtà a Santa Croce perché hanno avviato già i lavori, era già una previsione, appunto del vecchio Regolamento urbanistico, è andata in acqua.
E l'altra cosa su Castelfranco per la pianura è la previsione e coi pianificata di un ambito di servizio in ampliamento dell'impianto.
Quindi queste sono le strategie di impegno, nuovo impegno di suolo.
Ok allora, per quanto riguarda quelle produttive, un tema fondamentale e importante, queste dice c'erano già no, però oggi, avendo alle spalle rispetto al passato una legge che è un piano che ha un'ottica un po' diversa sul consumo di suolo, c'ha,
Obbligato, ma anche riteniamo sia anche un'opportunità per questo territorio a vederle in modo anche diverso perché sono impegni, il suolo consiste e quindi sono anche uno vanno viste anche in senso di opportunità, perché abbiamo legate a un'infrastruttura importante sostanziale che è un po' un'innovazione dal punto di vista.
Perlomeno diciamo Toscana, perché poi e da altre parti?
Li stanno facendo eh però un'infrastruttura che quella freccia che vedete verde nel mentre che corrisponde sostanzialmente alla bretella del cuoio,
Ecco quei terreni, quegli ambiti lì tra le 2 aree produttive e noi le abbiamo viste come una grossa opportunità per un intervento di corridoio ecologico che possa efficacemente collegare le un elemento sostanziale nella pianura che l'anno sostanziale, dal punto di vista da tutti i punti di vista la funzionalità idraulica dal punto di vista.
Della.
Dell'assetto naturalistico con le ceppaie okay, quindi noi abbiamo questi due elementi di grande naturalità, abbiamo una agricoltura residuale della pianura, l'abbiamo misurata, l'abbiamo studiata attraverso i dati delle aziende attraverso i dati delle coltivazioni che vengono fatte, per cui c'abbiamo una sorta di eseguire residualità in tante aree, soprattutto in quelle vicine all'insediamento, e quindi abbiamo valutato questa possibilità che non è una possibilità che ci inventiamo noi, ma era una strategia obbligata che dal Piano paesaggistico Piano paesaggistico che la individuava tra Santacroce, no, un parco.
Una sorta di corridoio ecologico e con queste finalità Aquila la individuava clan Santa Croce e Fucecchio, di fatto noi abbiamo valutando il territorio, valutando poi che queste scelte dei bit regionale sono scelte che risalgono a 15 anni fa, il fatto 15 anni, il territorio è cambiato sostanzialmente e quindi i canali dalla parte di là sono un po' più chiusi e un po' più complessi rimane questi elementi.
Di corridoio possibile lungo la.
Anche come un risultato interessante, perché il detenuto è anche l'elemento di maggiore pesantezza dibatti, essendoci questa infrastruttura.
Importa e distribuisce tutto il traffico pesante.
Sostanzialmente.
Quindi questa idea, questa che abbiamo avuto fin dall'inizio e che abbiamo siamo riusciti a inserirla all'interno con dei meccanismi che sono meccanismi Palma sono sostanzialmente i meccanismi compensativi nei confronti degli ambiti ghetti, cioè gli ambiti produttivi compenserà e dovranno compensare vari meccanismi che già nel Piano Sud, nel Piano strutturale, sono tracciati okay, ma che ovviamente saranno i piani operativi a determinare con precisione.
Però, per ovviamente, avere la disponibilità dei terreni e per interventi di forestazione urbana, in modo che questa fascia che c'è esigua diventi un elemento vero, polmone verde che posta dal punto di vista naturalistico e collegati efficacemente, Cerbaie okay, questo è un elemento. I meccanismi trovati sono vari e sono anche molto interessanti che riguardano tutti i soggetti coinvolti o perlomeno che possono essere coinvolti, che sono diversi dagli imprenditori industriali e vi dicevo, impegneranno nuovo suolo, ma che potranno compensare in termini appunto di.
Compartecipazione alla realizzazione di queste,
E con varie forme.
Ci saranno, ci sarà un una, una struttura, ci sarà un soggetto che dovrà gestire questo questa progettazione sostanzialmente e dal punto di vista attuativo, e gli altri soggetti sono le le imprese agricole che qualcuno c'è poche, ma ci sono gli altri soggetti ancora sono quelli che sono i proprietari dei terreni che ovviamente si troveranno una modifica no del dell'asset e quindi dovranno essere compensati meccanismi anche quello di sfruttare tutto il mondo imprenditoriale, il quale mondo imprenditoriale e soggetto già oggi a bilancio di sostenibilità, cioè laddove c'è consumo di suolo ulteriore okay beh, il consumo di bilancio dovrebbe essere zero, per cui quello che si è impatta dal punto di vista del consumo di suolo deve essere recuperato in altro modo e attraverso, ad esempio, la tutta la, il bilancio dei crediti di carbonio, cioè del del bilancio del tutte la carbon neutrality.
Che è un elemento oggi molto interessante, perché effettivamente dà delle opportunità okay di.
Contribuire a progettazioni di carattere ambientale, che è quindi uno nel suo processo produttivo. Alla fine, per essere neutrale dal punto di vista dell'emissione di carbonio, deve sostanzialmente fare e portare avanti delle azioni. Queste azioni si possono riflettere. Quello che vorremmo è che queste azioni si possano riflettere direttamente sul nostro territorio e non andare avanti. Già oggi ci sono concerie, ci sono ah, diciamo imprenditori che investono in progetti di forestazione in Amazzonia, gay e il colombiano che e chi più ne ha più ne metta. Beh,
Lo sforzo dovrebbe essere appunto quello di avere dei progetti certificati possono essere certificabili per vendere sostanzialmente che questi crediti.
Questo qui è un meccanismo, mi interessa, che oggi esiste e che potrebbe essere il volano per lo sviluppo di questa.
Di questa frase.
Che sennò poi è un bel disegno, perché anche carino perde.
Però poi rimane quindi questo passaggio, il Piano strutturale e getta le basi di questa strategia importante, il piano operativo dovrà fare il suo e quindi andare a trovare meccanismi, pesare queste valide.
È impossibile,
E quindi queste le strategie della pianura non sono soltanto queste, sempre in termini di permeabilità ecologica della pianura, di trovare un assetto più naturale, se vogliamo, e ci sono anche dei meccanismi che possono agire sul mondo agricolo okay, perché già il mondo agricolo è partecipa a questo quando prendono i soldi i finanziamenti okay sono condizionati a,
E a fare degli interventi di miglioramento.
Beh, questi interventi di miglioramento ambientale per noi fanno parte di una strategia, anche quella per avere le aree tra Santa Croce e Fucecchio agricoli agli albi.
È da Santa Croce e Fucecchio che oggi sono coltivate in conto terzi, cioè quindi saranno queste forme di affitto e ad a poche aziende il fatto invece possono partecipare, che oltretutto questo rispecchia anche delle misure che all'interno della della PAC, delle insomma delle della politica e.
Comunitaria e sono previste, e quindi con finanziamenti in questo senso, quindi, di creare una rete ecologica e a divisioni dei campi, se voi vedete le foto del 50 o del 60 dinanzi agli anni 70, insomma.
L'assetto della pianura era molto più più intenso, no, perché cambierà più piccoli, i tempi erano molto più, c'erano molto queste formazioni no tabellate, quello contribuiva comunque a un assetto un po' più naturale,
E della Camera e anche quello può contribuire a questo elemento di connessione tra gli ambiti dell'Arno e delle cellule, che poi non lo vediamo nel nostro, ma di fatto, a livello ancora più intercomunale di area vasta progetti a cantare.
Saltare largo perché c'è l'idea di collegare le Cerbaie, ambito collinare con l'ambito collinare dall'altra parte di un diverso e San Miniato e.
Pronto?
E quindi questo è il meccanismo molto sinteticamente molto velocemente e per quanto riguarda la parte di Collina, invece, le idee, le tematiche sono per quanto riguarda gli ambiti, cioè i centri, non abbiamo dubbi di carattere, diciamo, al di fuori del territorio urbanizzato abbiamo poche cose, quelli della copianificazione abbiamo portato impropriamente grazie.
Eh.
Abbiamo qualcosa su orientano perché abbiamo lo sviluppo degli impianti sportivi o perlomeno un'area a servizio dietro le scuole, e abbiamo previsto quello con una un asse viario di di ricucitura, abbiamo previsto l'espansione dell'area delle feste, del Carnevale.
E quindi eh eh, eh eh, Papua okay e su Villa Campanile e l'espansione anche lì, degli ambiti prodotti degli ambiti sportivi e quindi con un'area a servizi in genere e per cui ecco le strategie poi abbiamo ritagliato anche lì in questo territorio urbanizzato, all'interno del territorio urbanizzato e abbiamo anche qua degli ambiti interclusi vari ambiti interclusi che saranno suscettibili di essere impegnati attraverso il piano operativo. La finalità degli ambiti interclusi, diciamo principio, può essere anche di.
Può contenere delle strategie di perequazione. Quindi, siccome abbiamo fatto un lavoro importante, che è importante soprattutto, devo dire per per Santacroce, ma importante anche per Castelfranco di censimento di tutti gli ambiti dismessi che abbiamo.
Mentre i CAT e Santa Croce ce l'ha soltanto all'interno dei territori urbanizzati, perché tutte queste conceria abbandonate, e quindi quello il tema enorme che.
Abbiamo affrontato, ma che, diciamo, abbiamo individuato del del dei ventaglio possibilità, ma di fatto danno strutturale con quel poco, perché non è che localizza riflessione, lo farà il piano operativo, se sarà in grado di fare che i termini dimensionali di questa cosa sono veramente,
E per cui superiamo con gli ambiti di rigenerazione, così si chiamano e di gran lunga e quello che può essere invece il lo sviluppo insediativo male okay, quindi per completamento o per, diciamo, saturazione all'interno del settore.
È chiaro che questo rappresenta un tema da affrontare, vari termini abbiamo dato delle prospettive, però Castelfranco, abbiamo molto meno okay, per quanto che all'interno del centro abbiamo delle situazioni che abbiamo censito, abbiamo quindi un dimensionamento che deriva da questo, cioè nel senso di riuso e che la Regione ci chiede perché il dimensionamento delle tabelle che vedrete e,
Sostanzialmente disaggregato per funzioni e riguarda il nuovo o dentro il territorio urbanizzato e fuori dal territorio urbanizzato, questa tabella standard circa della Regione, per cui va riempita i termini dimensionali, non sono così, diciamo, sono abbastanza consistenti perché vengo fuori da una lettura di quello che è il territorio urbanizzato che è stata fatta nel dettaglio e le varie componenti che appunto possono portare potenzialmente dimensionamento questo rappresenta il massimo, non è detto che poi debba essere impegnati.
E dicevo, per finire, invece, la parte di collina non abbiamo Orentano, Villa Campanile, dal punto di vista insediativo, sul soltanto elementi di saturazione al limite.
Vi sono resi possibili e.
Volerlo cuciture, poca cosa quegli ambiti che vi ho detto per servizi, l'altro tema invece interessante, molto importanti su quello de abbiamo una residenzialità in zona agricola, cioè al di là dei centri abitati in collina. Non abbiamo centri storici okay, perché la parte storica dei tessuti che seppur c'è, ma è una è una storia abbastanza recente di questi centri non è una storia antichissima, salvo alcuni elementi, orientando la zona del castello e qui ex Castello, insomma, è la zona della chiesa, però, di fatto, le espansioni nei.
Collina nei centri di Collina, è in espansione, che parte dagli anni.
Diciamolo i primi del secolo, ma con poche veramente poche cose noi avevamo le Corti, questi centri nascono da aggregazioni, corti rurali okay, e che con la Chiesa sostanzialmente diventano si aggrega e vengono saturate man mano il territorio tra le cose e questo dà origine a questi a questi centri.
Orientano è quello un po' più antico e gli altri invece sono proprio perché, almeno quando ci riguarda, per una fetta di almeno lo stesso vicenda, diciamo più al tipo e ma Villa Campanile, ha una storia abbastanza recente.
Staffoli e orientano su dei docenti che se la contendevano, insomma, no al al.
Dell'800, anche i primi, a partire dal da 5 600 e erano presenti.
E però ecco, all'interno noi non abbiamo riconosciuto dei centri storici, abbiamo riconosciuto dei tessuti storici che centri storici sono una categoria normativa che è prevista dalla legge 65 che fa riferimento ancora al decreto ministeriale 68 e quindi le zone cosiddette zone A B e quelli rimangono perché i centri storici non li abbiamo soltanto Santacroce e qui dove siamo a posto?
E mentre invece abbiamo, dicevo, al al di fuori abbiamo un tessuto di residenziale in campagna anche rappresentati dalle Corti per noi, dalle borgate per Santacroce, che invece ha una storia un po' garantita perché comunque sia all'800 dei costi e di insediamenti spazio erano abbastanza diffuse,
C'era una.
Ma tutto.
Ah, metodi di appoderamento di questa di questa zona, di questa pianura che pianura quest'altro piano.
Geomorfologici e un altro piano che guarda alla Piana lucchese bella guarda, anche dal punto di vista della del dell'assetto tipo, lo dei morfotipi insediativi, e perché questo tema delle case Corti era di matrice molto.
Che, se vogliamo hanno delle caratteristiche diverse da noi, però, insomma, son tutte aggregazioni di ovviamente.
Case o porzioni aggregate insieme perché braccianti avevano che gestivano ovviamente dibattiti terreno, il territorio.
Dal punto di vista agricolo risiedevano navigazione, poi ci sono delle fasi storiche in cui e sì e a voterà in maniera cioè di chi ha Pöder azione diversa e quindi per edifici isolati, quindi di fatto oggi ci ritroviamo questo patrimonio molto diffuso, alcuni intorno sono ulteriormente negli anni 60 70 nate insediamenti residenziali che non scollegati completamente da caratteri di finalità o perlomeno una pluralità di autoconsumo parcheggiano i frutteti no il pezzo di terra che coltivano e questa è un po' il modello,
Questi nuclei noi l'abbiamo rapportati non ha un tessuto diciamo insediativo, ma alla parte della 65 che riguarda il territorio rurale, quindi, di fatto sono individuati ai sensi dell'articolo 67 non contenga infatti sono quei perimetri detti che vedete.
Dal fatto su 20 e che sono perimetrati all'interno di quei Castelletti, beh, ci sono come vedete di quello più scuro che quel marroncino, che è la parte più antica, e poi ci sono le varie espansioni di fatto oggi funzionano come piccoli nuclei caffè perché hanno una loro identità e è chiaro che la legge 65 su questi non prevede sempre nel territorio della possibilità di consentire okay, quindi le possibilità che ci saranno su questi saranno gli interventi sull' esistente con ampliamenti gli interventi di rigenerazione, perché molte volte ci sono volumi o strutture non utilizzate o che possono essere razionalizzate e poi non qua e quindi potrà essere nascere qualche piccolo completamento male.
All' interno degli ambiti di pertinenza, perché nuovo consumo di suolo lì non se ne può quindi questo come come vedete c'è questa costellazione no di anni e di insediamenti sparsi e quindi questa sostanzialmente questa carta regista. Queste e queste differenziazioni, la campanella, ad esempio una strategia importante allegata poco. C'è.
Villa Campanile, ha già in moto diverse previsioni che sono in attuazione attualmente e sono le previsioni del vecchio Regolamento urbanistico, quindi già insomma avere quelle però ha delle aree libere all' interno. il piano operativo dovrà decidere cosa fare gli industriali della all' interno e un tema interessante è quello dell' attraversamento della via Francigena.
Il rappresenta una una strategia importante, quindi l' asse Galleno.
Galleno Villa Campanile e poi su su fino a arrivare a Altopascio, ma adesso Badia Pozzeveri, eh beh, è un è un ambito interessante e cioè un percorso interessante che viene vissuto appunto fa parte di quel turismo verde e che può essere.
È una e una strategia importante per tutta la parte di Follini, anche perché può essere associata, ad esempio, i tecnici cui di fruizione del territorio tra questi percorsi antichi con i percorsi naturalistici, quindi Villa Campanile. Ad esempio, potrebbe diventare un punto di scambio punto di notiamo un tipo di attuazione, diciamo, di fruizione del territorio.
Chimenti ha in fondo è questo elemento lineare esistente, parte residenziale in gran parte poi produttivo e commerciale, che ha un futuro e quindi una possibilità di espansione. Perché anche lì abbiamo previsto una, abbiamo copia unificato vecchie previsioni del Regolamento Urbanistico di sviluppo verso il basso e gli ambiti produttivi commerciali che di fatto si sta delineando già.
Ad oggi. E chiaramente la vicinanza con Altopascio, la chiusura della della circonvallazione di Altopascio e fa tante rende attrattivo, ovviamente sul territorio e quella porzione lì e quindi con tutte le criticità che ci sono sulla crisi romana e quello che diceva il Sindaco nella strategia può essere anche un orientamento interessante. Questi due comuni, e non solo per questi due Comuni, cioè del collegamento tra la villetta, di fatto aspetta che Santacroce, che a questo punto è un punto di cerniera importanti, se guardiamo, non andasse Campise Firenze perché mediano.
Perché il punto più vicino alle 02 infrastrutture e quindi con un diciamo lanciato però che non è semplicissimo.
Da adeguare.
Però, di fatto è già una realtà tanta tanto traffico oggi del cuoio si riversa.
E peraltro c'è anche un tema interessante, però, appunto il Piano strutturale non può far fuoco l' unica cosa che ha fatto inserire nelle norme della disciplina del sistema intermodale. Queste prospettive sono in termini di prospettive, perché poi deve trovare dei cavoli diversi,
Sovracomunali, ovviamente con il coinvolgimento di Province, Province e Regione e gli altri Comuni che.
Territorio attraversato da questa infrastruttura attuale, che è la strada provinciale, poi agirà Galleno, ma è certo che.
Però è un tema importante che danno strutturale ha un valore in questo senso di stimolare la discussione, perché cioè è da valutare. Ad esempio, mi dicevano che in Regione hanno il grosso problema della unicità della della Fi-Pi-Li, cioè ai lavori che sono previsti e stanno hanno fatto fare peraltro ai nostri.
Consulenti e delle valutazioni su cosa comporta, in termini di rallentamento, di perdita di produttività e di funzionamento, anche della rete secondaria al di fuori nel caso di interventi sulla lì.
Se non essendoci un'alternativa di ghiacciati okay è un elemento fortemente, perché questo significa che il traffico non riceve che se, nel momento in cui ci sono i tratti della fattibilità adeguati e determina un blocco che è difficilmente sostenibile e poi avere anche possibilità di travasi,
Può essere un orientamento interessa.
Questo è un elemento di carattere sovracomunale, che già strutturalmente sud su carta, ma senza un tracciato,
Però, in termini appunto, di strategie di carattere e.
Se.
Io ve l'ho raccontato molto brevemente, in maniera succinta, se vogliamo vedere qualche elaborato disposto lì e ve lo faccio vedere oppure.
Credo che nella discussione, se volete io nel frattempo vi faccio vedere.
Gli elaborati un po' più interessanti sono gli allegati alla disciplina, io direi direi questo, come noi abbiamo fatto anche una Commissione, ti chiedo di rimanere a disposizione, ci sono gli interventi dei Consiglieri, se ci sono richieste intervieni, se se c'è una richiesta che rispondi rimani pure che tra i banchi del Consiglio,
Allora io direi di fermarsi così, c'è stata già una seduta, ecco se poi i Consiglieri ritengono di avere richieste, c'è da dirlo ed altro, altrimenti la discussione è libera nel regolamento, questo, insomma, è abbastanza scontato se ci sono richieste di chiarimenti, filiazioni od altro ovviamente sia a disposizione per fornire tutto quanto dice se va bene per tutti direi di procedere così interventi Capogruppo Ghiribelli, a te la parola.
Allora, come ha detto il Sindaco, prima ne abbiamo discusso abbondantemente io abbastanza animata.
Eh sì, perché poi chi vive il territorio percepisce forti certe proposte in maniera diversa da ciò che è buono sulla carta, non sempre è buona.
Quindi il territorio e per chi lo vive, innanzitutto sottolineo il fatto che.
Una questione come questa portarla al penultimo Consiglio comunale non.
No, perché va a vincolare anche da all'Amministrazione successiva, quindi questo era un discorso che va avanti da anni, non ci vedo particolari elementi di novità rispetto a quello che viene proposto di volta in volta, quando si parla di Piano strutturale, questa volta,
È intercomunale, boh.
C'è il corridoio verde perché mi sembra un po' leggendo anche documentazione allegata che ognuno abbia un po' questo casa-studio a voi l'ho messo insieme questo corridoio verde, fra l'altro inciso, ricade integralmente nel punto di Santacroce qui da noi ci riguarda.
Poco.
E poteva essere tranquillamente un piano di Castelfranco.
Di insieme ci credo poco.
Porto l'inopportunità buttata a ridosso della scadenza del mandato, questa penso sia una cosa.
Forse peggio del suo staff.
No, no, no, no, non mi piace, non mi piace perché.
Andava fatto prima e non ora.
Mettere un punto fermo a qualcosa.
Non si fa ora, non era fattibile anche dal punto di vista della tempistica, è sbagliatissimo, comunque la faccio breve, corridoio verde, bello bellissimo, poi guarda cassetta, quelle aree di espansione sono due, una a completamento vivaddio della zona industriale, io è da quando è nata la zona industriale, si aspetta che sia dell'industria sfondi sulla bis bis e dopo vent'anni ancora non c'è qui nella zona industriale la zona,
No.
De Saccà, Castelfranco perché non sbocca sulla bis, quando furono fatti i lavori al Berceto, fece feci frangette oppure avete abbellito questa zona, avete.
Che fa green fa eco, poi guardo a Castelfranco, le zone che vedrà dovrebbero venir destinati a conceria.
Cosa comporta ovviamente sull'ambiente?
Bello decorativo, funzionale dico no, perché io mi chiedo se quando è stato fatto quel progetto lì che dovrebbe avere la funzione organizzativa, lo studio.
Calcolasse effettivamente quel corridoio verde sul quale territori dovranno investire, pensare.
Gabbie.
È lì a compensazione, potranno sicuramente scegliere anche altre vie, se quel corridoio verde, una volta a pieno regime, mi va a compensare quello che impattano le concerie che dovessero venire essere realizzate su quelle due aree di espansione produttiva.
Santacroce si fa oggi.
Che per l'amor di Dio badate bene, io non ne faccio una questione perché ben vengano gli imprenditori che investono quota non aveva pure.
Però, quando mi si propone una compensazione, mi chiedo se questa compensazione sia un pannicello caldo o se sia una compensazione, cioè quegli alberi lì nella fascia vi compenseranno l'impatto dei nuovi insediamenti produttivi cruciali.
So credo che nessuno di noi lo sappia credo proprio studio non sia stato fatto quindi X bello perché ripeto, è bello, mi piace moltissimo, ben venga il verde, io sono innamorata di quella macchina che c'è tra la pianura e collina,
Che.
Vivaddio che c'è, perché quello è il polmone, è quello del polmone sempre più valorizzato, con il polmone che va tutelato e va anche sfruttato dal punto di vista.
Nisticò, perché la natura e anche?
Per volano per l'economia, poi tralascio le considerazioni sugli assi viari, che dovrebbero tagliare parallelamente a via dell'Iserone, cosa che io non capisco, perché visto dove sboccano, dubito che potranno essere di qualche utilità.
Ai mezzi che usciranno dalla zona industriale per immettersi sulla Francesca, perché io, se pagina 100 metri braccetto, finisco di far sfondare delle industrie sulla bis, cosa me ne faccio di un asse che in Italia lì come della via parallela a quella di via, Aldo Moro, guardate residenti, guardate io.
Senza.
Ripeto, io avrei limita.
Rammento la striscia sempre uguale di Cavezzo, sinceramente non ha senso creare utenti dove poi, magari per 10 anni, mentre completamente, io avrei semplicemente prolungato la zona industriale fino alla pista ben fatto lo sfondamento famoso perché in questa maniera qui si viene a creare un circuito vale proprio attraverso la zona industriale di Castiglia rivolta su usa il Braccetto e quindi mi gira o addirittura la zona industriale che quel braccetto raggiunti attraverso la zona industriale fino alla rotonda,
Di via Fratelli, Cervi incrocio, se non sbaglio, via Deledda, io non so se avete visto poi dopo quella rotonda Francesca strada, cioè.
Si sfonda, si fa.
Nella zona industriale, quel servizio, quello potrebbe riduzione poi.
Non ho capito bene gli agricoltori, cosa dovrebbero fare per compensare, più che creare un campo coltivare tenere i tifosi.
Questo non lo so.
Sì.
Quando via delle confina a Canosa, è un.
Indecente, no, perché noi si vuol si cerca di attirare investitori.
Questo territorio, poi, ovvia, percorre via delle confina arrivarci, ma se ha ancora tutti bulloni.
A mio padre la macchina guerra Bucovina abitati perché è una cosa indecente via delle confina non costa niente,
Ripeto, bello.
Corridoio verde, ma non mi dite che compensa io aspetto i dati, sennò ha fatto uno studio, no, tanti piante, tante tanta tolto, ossigeno prodotto quanto mi producono, insediamenti, ripeto.
Il senso di quello vale perché mi crea un dente, qui si va a completare le aree dimmi invece di completato.
Mi si crea un dente, quindi ho.
No, non ha un senso.
L'ulteriore zona poteva tirare, diritto, veniva una striscia lunga fino alla visto, e va benissimo poi.
Il discorso della compensazione per quello consideriamo che va in fondo alla pagina 62 voce guardata a nord, la destra disciplinare nella zona di stazionamento chiede camion,
Perfetto, perché è giusto farlo sfruttatore, abbia nelle zone aggiuntive idonee siano costrette a dormire nei distributori.
Io ho trovato una cosa indegna e indecorosa, però io magari invece che di fatto nella zona dell'Interporto, all'uscita della superstrada.
Ha inaugurato il discorso San Miniato, perché è vero che la zona industriale di Castelfranco Santa Cruz coattive, ma c'è anche la zona morta Egola, già un distretto del cuoio.
Il distretto del cuoio non è che non si rimane ancorati alle divisioni qua e di là dai no, no, si deve superare il parlare di più, c'è un'area più vasta, bisognerebbe coinvolgere dorati San Miniato, visto che la zona industriale di Ponte a Egola porto quindi forse la stazione dei camion aveva più senso logisticamente forse,
Più.
Comprensibile fatta dov'è l'Interporto perlomeno andava fatta.
Potrà oggetto di finalmente interventi riqualificare quella zona lì.
Possa avere.
In seguito no questa proposta, però, lì dall'uscita della superstrada era all'inizio della zona industriale di Castelfranco, Santa Croce, perché di lì aveva l'imboccatura, quel famoso corridoio verde eroe della zona industriale all'inizio, la zona industriale di Ponte a Egola, qui magari tutti i camion che andavano e vanno appunto regola. Non mi devono percorrere questo corridoio verde per andare a spostare il punto alla zona industriale di Santa Croce qui, oltre all'impatto che avrà nuovi insediamenti, lo auguro perché più insediamenti, più lavoro.
Quindi più famiglie.
Pone in tavola, vi chiedo se sia stato conteggiato anche il carico dei trasportatori, che proverranno dalla zona industriale di regola e che dal punto regola smetteranno marcia e attraverseranno tutto il corridoio verde per arrivare in fondo all'area di sosta chi lo stock dei soci,
È giusto e l'attività imprenditoriale?
Nuovi posti di lavoro, i camionisti ascoltatori finalmente.
Potranno riacquistare un po' troppo spesso di vita a dormire sistemarsi, eravate a mangiare.
Egli sono nel cuore veramente, però.
Mi sembra che una si sia rimasti indietro a vent'anni fa, quando.
Buco fondo sulla sulla pista da bob doveva essere, ripeto, non capisco il corridoio che parte dalla zona industriale finisce la rotonda di via Bisceglie.
Ha senso in senso positivo?
Di Aldo Moro.
Poi, ripeto, quello che discutibile, perfettibile non è perfettibile.
Situazione.
Grazie.
Mi pare che.
Intervengo su alcuni punti poi.
Vi prego di intervenire.
Dopodiché possono prendere.
Ne ha facoltà.
Io parto da due questioni.
Una sui tempi e la scelta.
Io penso che quando si adotta un piano, si debba avere una visione a volontà di mettere.
Su carta degli obiettivi, che sono quelli che ho portato avanti.
Che richiede un percorso lungo e complicato, in questo caso è stato anche.
Assai assai lungo, per insomma, tutto quanto ti cristiani lo sappiamo bene e alla fine riusciamo a mettere un punto.
Io la vedo l'opposto.
Spesso ci mancherebbe altro, ma mai mi sono mai sognato di dire.
Un Bison mai non mi sono mai sognato di dire che è una follia quello che dici io, però un'altra idea e prova a descrivere noi stasera adottiamo un piano che è quello che contiene una visione, un piano può stare da sola gli obiettivi che abbiamo detto delle cose che sono contenute,
Un piano che risiede nella nostra visione.
Io dico che il percorso che è stato.
Un piano che noi ora?
Prevediamo ad o abbia il suo percorso da un punto di vista legislativo previsto di partecipazione, ulteriore partecipazione ulteriore per creare dei percorsi che abbiamo fatto di condivisione di idee.
Di conoscenza, ora che la fase di osservazione, fase di osservazione che sarà prevede rabbia tra Po si concluderà nella prossima legislatura, quello che è certo è che la fase nuova sarà,
Gestita non dal sottoscritto, ma sarà gestita da chi siederà su queste poltrone.
Non come singolo, ma sarà gestito dalla prossima Amministrazione, io penso che questo sia un elemento non di opportunità, ma io intendo anche con un elemento che lascia uno strumento che può essere questo ovviamente condivisibile, con cui si delinea uno scudo, uno sviluppo dei prossimi anni,
È un elemento che se ci sono persone,
Dei sei componenti di parti politiche, coloro che ritengono di apportare dei correttivi anche molto forti hanno gli strumenti per farlo se noi avessimo approvato questo strumento un anno fa, probabilmente questo dato non sarebbe stata abbiamo iniziato, avremmo chiuso un percorso e che mi sarebbe dispiaciuto.
Non lo dico con molta franchezza, ora non staremmo parlando del piano adottato, ma avremmo un piano approvato.
Ecco perché io dico il fatto di arrivare a una adozioni in termini di legislatura è quella che il Comune rilascia un'impostazione, perché questa, ma che consente anche di apportare il migliore, i corretti chiaramente poi, insomma i correttivi, anche rispetto alla, ecco perché io dissento rispetto opportunità.
Io questa è la mia visione, ho detto con rispetto, ma penso che la mia sia una come dire.
Uguale eh e allora a quel punto io penso che noi portiamo a un punto questo tipo di lavoro, ma che la maggioranza, poi il futuro avrà tutti e l'Amministrazione avrà tutti gli strumenti per poter apportare le modifiche che debbono essere realizzati, ecco perché io dico che su questo elemento,
Ci sono così come?
I tempi quando sento parlare del di alcuni richiami agli altri Comuni extra, ecco perché io avevo portato avanti il tema del piano strutturale intercomunale del Valdarno, perché secondo me quello era, anche se si vuole lo strumento ancora più alto, rispetto a cui io aggiungo due temi di carattere politico si può usare credo che sia ora affidata nel vocabolario sono i seguenti.
Il fatto che il nostro piano debba avere la capacità di dialogare con i piani che fanno i Comuni a noi vicini, penso che lo sappia.
Penso al Piano strutturale che inevitabili contiguità politico nel senso istituzionale.
Sociali culturali che, anche se io non immagino vedere questo strumento, come pezzetti, proprio all'interno di omicidio, come parte di un sistema più ecco, vorrei che questo elemento.
Nel futuro potesse essere anche sviluppato, in parte che poi possa trovare anche un elemento di condivisione perché inserito all'interno di un ruolo importante che è la nostra e le nostre zone, e il ragionamento che ho provato a fare in precedenza sul tema infrastrutturale, perché il collegamento,
A 11, Firenze Pisa, Livorno, un pallino.
Che lo porto dietro da un po' di tempo e questo, secondo me, ha bisogno di essere.
Portato avanti ed evidenziato.
Ecco, così come le osservazioni, non è banale il fatto che un paio di osservazioni saranno gestite anche da un'Amministrazione e le portiamo a un pubblico quale stabiliamo, secondo me, questo è un tema nel quale andiamo a.
Come dire a fissare un elemento importante e poi, dopo la prossima Amministrazione, avrà tutti gli strumenti per portare questo elemento.
Tale da portare come elemento di.
Condivisione o meno di innovazione rispetto a quanto è stato portato avanti, il fatto di mettere insieme due pare un dato che non sia assolutamente banale importante, ed è anche una città di ciò che abbiamo provato a fare a portare avanti questo tempo, perché questo ritengo debba essere,
Migliore rispetto a quello che è l'ultima cosa, perché poi espresso ai temi della mobilità per quanto riguarda il famoso discorso Juventus via dell'industria dei bus, il collegamento sulla bis, questo Novelli detto, perché parte cioè di quel percorso che era già prevista all'interno del vecchio Regolamento urbanistico e siccome il Piano strutturale Piano,
Edilizio.
Prevede quell'aspetto specifico che era già contenuto in altro strumento, ci sono quindi quell'elemento che implicitamente uso questa espressione per ricordare questo chiaramente ad altro da aggiungere.
Questo è per cui quelle le chiedo se ci sono altri atti.
Ci sono altri interventi, quindi.
Se non ci sono altri.
Metto in votazione chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Chi è contrario?
Si astiene.
Stessa votazione va bene.
Bene.
Grazie ai progettisti, grazie per il supporto che avete dato.
Vicesindaco.
10, lascio la parola per l'illustrazione, credo dal Consigliere giusto.
Consigliere.
Sarò brevissimo, anche perché questo?
Come?
Devono andare, è un classico di quest'Aula.
Eh sì, è una mozione, ma diciamo che si avvicina molto a una segnalazione, dal nostro punto di vista era più congruo.
Utilizzare questi metodi perché volevamo coinvolgere comunale.
E tra l'altro, al di là di ciò che si può vedere anche singolarmente, parlo chiaramente di Palazzo Ficini.
Alcuni cittadini si sono rivolti a noi e ci hanno chiesto se in via istituzionale.
Si potesse in qualche modo fare qualcosa per la messa in sicurezza e?
Siamo anche molto a cozzare con quello che si diceva prima dal punto di vista dell'ordinaria manutenzione, eccetera, anche se con i dovuti distinguo, però, ecco, riteniamo che, vista la situazione sia una cosa da non sottovalutare, leggo la mozione.
Premesso che?
Da molti anni fa sui fucili risulta essere stato di abbandono, presenta evidenti segni di cedimento strutturale.
Detto palazzo si affaccia sulla piazza centrale della frazione di Orentano e, pertanto rappresentare un elemento di forte degrado urbano rappresenta soprattutto anche un pericolo per l'incolumità e la salute pubblica, dal momento che i locali interni sono facilmente accessibile a chiunque costituiscono ricettacolo prelievi curricolari,
Proprio per la facilità con la quale si può accedere al suo interno, il palazzo può rappresentare una facile attrattiva non solo per i ragazzi più giovani, ma soprattutto può rappresentare un facile rifugio per persone senza fissa dimora e o dediti ad attività illecite con tutti i rischi.
Tutto ciò premesso, si impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare provvedimenti contingibili e urgenti nei confronti della proprietà dell'immobile, affinché provveda alla chiusura di tutti gli accessi al fabbricato in questione e alla sua messa in sicurezza.
Questo.
Peraltro, noi eravamo già attivati.
La proprietà, nel senso che da quello che congiuntamente.
La chiusura.
Locali.
Immediato accesso creano problemi, questo lo abbiamo già fatto.
Faccio mia insomma, l'altra segnalazione per cui.
È già una risposta rispetto a quello che dirà l'anno passato, abbiamo già adottato delle ordinanze rispetto al tema della proprietà B già facciano chiedo se queste assunzioni altrimenti votiamo la questione che io non ho problemi in un senso né nell'altro io voterei la perfetto allora io propongo insomma,
La mia mozione.
Ci sono altri, metterei in votazione.
Interventi chi è favorevole?
Chi è contrario, chi si astiene?
Romano.
Mozione.
Presentata da.
Non lo leggo come l'ho scritto.
Le do la parola al Capogruppo d'ora il mio stipendio.
C'è una no, c'è una diciamo una difformità, prego, capogruppo capogruppo,
Oggetto.
Sbagliarsi.
Giornalista.
Insiste?
Ha iniziato la carriera giornalistica.
La prima donna in Italia.
In qualità di via.
È stata una delle più venduti scrittrice.
Poi grandi e famosi.
Sul regime dei cosiddetti, dove coniughi l'uomo dei revisori Y?
Sulla condizione della donna, sugli a conquistare il.
Famosissime le sue interviste svegliati con il re di Giordania Giordania, Pietro Nenni, Giulio Andreotti, realtà cercò di Gheddafi e dagli abbondantemente sui libri quasi tutti bestseller, spicca oriente del 1963, Lettera a, un bambino, vai del 1975.
Un uomo del 1970 in cella del 1990,
La rabbia ed orgoglio del 2001, la forza della ragione.
Le lobby.
Rivista.
Considerato quasi vent'anni dalla scomparsa.
Pagliacci,
L'insieme delle sue idee.
Che 11/09, a mio parere,
Perché quel giorno fu raccontato da Oriana Fallaci in un libro che diventi un venduto diretto di.
Che Oriana Fallaci scrisse il libro che andrà primo impatto in Medio Oriente degli obblighi e divieti giusti,
Degli attentati e la sfida del terrorismo e cui la scintilla fu proprio l' attacco alle Torri gemelle,
Con la conseguenza dell' ipotetico.
Che sono passati tanti anni,
Circondata dall' affetto e dall' odio che solo chi ha lasciato così.
Considerando A.
È la sola che abbia raggiunto i mercati dei gradi di mezzo mondo.
Raccogliendo consensi unanimi. Coloro che intendono la lettura con una quota di riferimento e che oggi dobbiamo riscoprire il valore pubblico senza partito.
E che ha congelato la vita in piena libertà. E sempre l' urgenza della verità che già perduto la mente e pertanto chiedo alla signoria vostra situazione di e tutto il Consiglio comunale di intitolare una strada del nostro capoluogo per rendere omaggio alla personalità,
Probabile con la migliore volontà dell' azienda, nata e cresciuta nella nostra stabilità, è terra di conquista.
A questo punto, invece di parlare perché gli studenti.
Oriana Fallaci. è una mia passione.
È presente in questa mozione.
Prima di uscire definitivamente dal Consiglio comunale come manodopera, sia quella di relazione che per il valore di questa grande scrittrice, sia anche perché le donne sono in netta minoranza implicano.
Anche se l' intitolazione delle strade,
Quindi.
Oriana Fallaci uno spirito viva partigiani della Resistenza,
Grande contestatrice.
Si merita l' intitolazione di una strada del cimitero.
Che.
È una luce riaprirla,
Descritto dei suoli è sempre scusi semplici ma incisivi. è stata una delle migliori strade sacrifici per sempre.
Dopo l' attentato dell' 11/09 Oriana Fallaci scrisse la rabbia.
Piegare l' attentato alle Torri gemelle che aveva colpito gli Stati Uniti non era stata condivisa, ma un ponte dell' Europa e del mondo.
La rabbia e l' orgoglio di delle imprese e fece guadagnare Oriana Fallaci minacce di morte, i danni che la costrinsero a vivere nascosti,
Oriana Fallaci. è stata una delibera così enorme.
Spesso la civiltà occidentale che ci siano state.
Se si fosse ascoltato il suo pensiero, la grave crisi che nel.
In particolare l' Italia sta forse avrebbe dovuto essere.
Affrontata in modo bipartisan,
È tempo di riparare.
Soprattutto sperare che vi siano toni appassionati ancora appunto, indoor, che difendono la nostra città e dalla stessa delle donne.
Firenze che una Giunta e di come la vostra sia riportata in una delle sue figlie,
Ed è stato finalmente dedicata una porzione della città alla Fortezza da Basso,
Altre occasioni. Credo che sia il momento di continuare.
Questo l' ho scritto.
Io ho firmato.
Sì.
Grazie.
Sì.
Assessore Cerilli,
Io volevo intervenire per ricordare il corso non abbia avviato il l' Amministrazione comunale sulle strade di parità e perché, come ha ricordato la consigliera Rossi De Franco, come del resto della maggior parte dei Comuni d'Italia c'è.
Veramente strade intitolate a donne nei versamenti.
Hanno fatto degli studi, hanno.
Hanno anche censite più o meno 5% ed è palesemente incollati alle donne.
Considerate, quindi c'è sicuramente anche qui una uomini, una disparità, no del come si racconta la storia, come nel ruolo no del delle donne, quindi è questa è sicuramente una cosa da recuperare no, perché attraverso le strade le strade sono un modo per ricordare figure femminili che hanno dato il loro contributo nei vari campi del sapere quindi questa è una cosa che tra l'altro sono state anche alcune mozioni il Sindaco avevamo uno,
Approvato.
Cosa di cui in Consiglio comunale era, avevamo avuto modo anche di di Petagna lo scorso in occasione dello scorso 25 novembre, nell'ambito delle iniziative organizzate dall'Amministrazione comunale noi abbiamo intitolate due strade, una Nilde, Iotti Anselmi, no, decidendo appunto di iniziare questo percorso sulla toponomastica femminile con queste due figure così tanti Gaetano.
Odia e intitoleremo una piazza alle maglie.
Hebburn e abbiamo anche coinvolto la scuola perché Castelfranco seduta del Consiglio comunale dei giovani.
Quindi, uno dei temi su cui il Consiglio comunale dei giovani sta lavorando è quello della femminile, che vorremmo che venisse fuori una sorta di rosa di proposte no, emerge proprio dai dai dai ragazzi, dai.
In questo percorso noi vorremmo molto, comunque, no, partecipato, quindi io mi sento di dire insomma.
Abbiamo un po' parlato come Gruppo che il nostro gruppo accoglie questa, questa proposta che è stata fatta dal consigliere Rossi, detto questo.
Oriana Fallaci è sicuramente una persona che meritano di entrare nel Pantheon di queste figure femminili da ricordare attraverso il nastro stradale, anche se la mia generazione ha forse che ha conosciuto un aspetto che io mi sento di non condividere tra di noi, che è quello dello scontro di civiltà su cui io non ho le mie posizioni sono radicalmente diversi rispetto a quelli.
Adesso però è sicuramente una figura di grande intelletto, una figura che ha saputo no, anche ben far valere il ruolo della donna nella società, per cui in questo senso noi ci sentiamo di accogliere.
Sicuramente.
Insomma.
Grazie.
Dispute primadonna.
Poi.
Ovvio.
Fabbri Curcio.
Stress.
Ci ricordava.
In genere.
In questo contesto.
Propongo di approvare questa mozione.
Approvazione.
Sì, sì, ho detto.
Giustamente molto correttamente, cerco da una parte il percorso.
Onestà intellettuale.
Interventi, metto in votazione chi è favorevole?
Chi è contrario?
Bene, ci ritroveremo sicuramente un altro Consiglio.