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C.c. Capena - 23.04.2024
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Consiglio comunale del 23 aprile 2024 ore 17:40 circa susseguenti in seduta la prima convocazione straordinaria, procediamo con l'appello Barbetti, presente Pelliccia gente Campanale.
Betti Casale a lei, Presidente Barbetti benigna.
Egidi.
Rizzo, sì, Paris.
SESTILI, braccio Corradini, tutti presenti il numero legale, la parola dal Presidente.
Grazie e buonasera a tutti.
Allora partiamo con.
E con il conferimento dell'encomio alla dottoressa Alessandra De Luca.
Allora, preso atto che in data 12 novembre 2000 Betti, la dottoressa Alessandra De Luca è deceduta, considerato che la dottoressa Alessandra De Luca, unitamente al personale della Polizia di Capena, sin dai primi giorni del cosiddetto lockdown del marzo 2020, scaturito dallo scoppio della pandemia da Covid 19 è stata impegnata sul territorio per garantire la sicurezza pubblica,
Ottemperando in maniera ineccepibile alle direttive impartite dall'Amministrazione.
Atteso che, grazie anche alla collaborazione delle associazioni di volontariato presenti sul territorio, si è attivamente impegnata per assicurare alla cittadinanza i servizi di assistenza, di vigilanza amministrativa, di operatività funzionale, oltre che di prevenzione e repressione dei reati connessi sino al termine dello stato di emergenza.
Dato atto che l'esempio di abnegazione e senso del dovere mostrato dalla Polizia locale, e quindi in primis dalla dottoressa Alessandra De Luca, in qualità di comandante durante l'emergenza Covid, 19 e meritevole di un riconoscimento ufficiale e istituzionale da parte dell'Amministrazione comunale che esprime la gratitudine dell'intera popolazione capenate vista, in particolare la volontà del Sindaco del Presidente di tutta l'Amministrazione di esprimere il riconoscimento e la gratitudine che tutta la popolazione nutre nei confronti dell'operato della Polizia locale e in particolar modo della persona della dottoressa Alessandra De Luca per la sua abnegazione e spirito di servizio nell'assicurare la tutela e la sicurezza dei cittadini. Quindi andiamo a deliberare che, per quanto riportato in premessa, che qui si intende integralmente richiamato e trascritto, di conferire un encomio solenne alla dottoressa Alessandra De Luca, comandante della Polizia locale di Capena, deceduta in data 12 novembre 2020, per aver fornito, in occasione della prima fase dell'emergenza epidemiologica da Covid. 19 un profilo determinate impegno in favore della cittadinanza, svolgendo tutte le attività con abnegazione e senso del dovere e spirito di servizio,
Dimostrando di possedere un elevato grado di professionalità.
Di di disporre che il presente provvedimento venga pubblicato nell'Albo pretorio dell'Ente e sul sito istituzionale, nei modi e nei termini di Lecce.
Grazie per l'attenzione, sono commosso effettivamente.
Ho conosciuto personalmente la dottoressa, abbiamo lavorato insieme, è una persona che si impegnava, lavorava tanto lobbista anche in difficoltà, alcune volte per il senso del dovere e del servizio, mi ha colpito sempre questa sua disponibilità nei confronti di tutti, dei cittadini in primis e anche di noi amministratori quando le chiedevamo un aiuto un consiglio,
Eventualmente e senza stessa sempre vigile al suo dovere.
Se qualcuno vuole intervenire, mi chieda la parola e così POF prego Consigliere pars.
Io mi associo a questa proposta di conferimento di encomio solenne.
Dottoressa De Luca, e come il Presidente Rizzo, come molti dei colleghi presenti in Consiglio comunale.
Ho avuto la possibilità di conoscerla, Alessandra perché per noi era d'Alessandro, non era la dottoressa De Luca, noi la chiamavamo Alessandra.
Anche se devo dire ad alcuni di noi, lei seguitava a dare del lei.
Imperterrita, però, l'abbiamo conosciuta al lavoro è stata sempre molto presente anche nelle.
E dei problemi che il Consiglio comunale che i consiglieri comunali sottoponevano, perché non una sola volta più volte ci sono state sui momenti nei quali i consiglieri comunali hanno chiesto relazioni e interventi, presenze anche in Aula, la dottoressa De Luca e lei sempre con grande disponibilità con grande attenzione con grande cura con grande professionalità e poi permettetemi di dire una cosa,
Che oggi è normale.
È stata la prima capo dei Vigili di Capena donna, è stata la prima e questo non è.
Un fatto da non sottolineare.
Nulla toglie agli uomini chiaramente, ma ma il fatto che ci sia stata.
A Capena e non è, non è che le si trova spesso capi a George un po' più spesso oggi un po' più spesso, quindi anche questo è un altro dato io mi associo al conferimento di questa encomio solenne, un cordiale abbraccio a tutta la famiglia.
Sappiate che Alessandra è rimasta nel cuore di tutti i capenati.
E vi dobbiamo per questo ringraziare perché voi custoditi a questo ricordo che Alessandra.
Grazie, consigliere Paris.
Se qualcun altro vuole intervenire, prego comandante delle parti, allora.
Ho visto che avevamo diversi, sono sempre disponibile e andava su servizi insieme a lei, l'ha, chiamato di notte e di giorno era disponibile fino all'ultimo, vi ricordo, siamo sotto al all'ingresso della Polizia, questa vasta.
Ah no, non lo facciamo, mettiamo sulle Orizio per il corpo, secondo la vaste,
Quindi non mi possa studiare datore che splendida e per piacere lavorare con lei è stabilita dal Cipe insieme a voi per questo, grazie,
Grazie comandante.
C'è qualcuno se c'è qualcun altro sennò lascio la parola al Sindaco, sì, grazie e ovviamente mi associo alle.
Le parole che sono state già dette da dal Presidente del Consiglio, Rizzo dal dal consigliere, Paris è dato dal comandante.
Alessandra ne è rimasta e rimarrà nel del nostro ricordo e per lo spirito con cui ha.
Da sempre si è sempre caratterizzata nel lavoro, ma soprattutto anche nel e la capacità di vivere con con molta umanità il, il servizio che rappresentava, Paris giustamente detto, è stata la prima donna ad assumere un servizio così importante perché noi eravamo,
In quel momento e in un momento di difficoltà, perché finiva il nostro Comandante, siamo in una fase anche le difficoltà nelle assunzioni Alessandra.
Con generosità ha preso questo impegno e in quegli anni le ha portate avanti con con grande determinazione, sempre come diceva il comandante Ciro, Di Fazio, con spirito di abnegazione in in ogni ora del giorno, perché poi comunque col Sindaco aveva non con me in particolare ma col Sindaco come la figura che rappresenta un rapporto molto stretto e soprattutto anche con i colleghi in un momento particolare ripeto dove noi, non che adesso ne abbiamo molti di più, avevamo anche pochi vigili, poi è accaduto che purtroppo la malattia la colpite, lei era una donna molto coraggiosa ed ha affrontato questa.
Malattia con molto coraggio, io qui molti messaggi ancora conservo che ho avuto modo in questi giorni di vedere come ogni tanto capita erano, perché comunque la la memoria, insomma di di questo non va, non va cancellata. Noi che con questo encomio vogliamo proprio ancorare la memoria di tutti noi, del del Consiglio comunale e della cittadinanza di Capena ha un ricordo forte e con Alessandro dicevo che in quei giorni esplose la pandemia, quando Alessandro 7 e 7 più male e devo dire che noi in quei giorni avevamo un contatto diretto perché dovevamo prendere delle decisioni importanti rispetto al lockdown rispetto ai turchi dei vigili erano rimasti veramente poco prima.
E subentrasse poi il nuovo Comandante perché, tra l'altro Alessandro, in quel periodo stava anche a scadenza di mandato per le norme, diciamo che regolano i Comuni, che un comandante provvisorio non può prendere servizio per più di tot diciott'anni le ha comunque accettato di di poter continuare proprio per venire incontro anche alle esigenze del Comune in quel periodo, quindi è stato un periodo anche difficile perché,
Abbiamo appunto celebrato poi, purtroppo, quei funerali in un periodo in piena pandemia. Ricordo quindi diciamo a questi incontri è stato pure difficile da poter maturare in in quel tempo. Noi poi è giusto pure che secondo me, quando si danno queste cose, quando si danno i coniugi, si ricorda qualcosa e ben il TAR, si è diventare anche il dolore, diciamo per non per non essere proprio pervasi solo dalle emozioni no e quindi diciamo che giunge in questo momento. È ancora.
Secondo me più significativo, perché evidentemente non è stato, diciamo certe volte accadono dei gesti nell'atto del del dell'emotività del momento no, invece il fatto che piano piano tutti abbiamo si è diventato questa mancanza che manca ancora. Possiamo esprimere questo queste belle parole che sono state dette acuti, che rimangono nei nostri cuori, anche del delle persone che in questo momento non hanno espresso e noi tutti siamo.
Consapevoli di questo ci fa fa ci fa ancora più onore alla memoria di Alessandro. Ecco che voleva stare accanto senza stare rileggere molte cose anche in quel momento di grande difficoltà,
Non solo per Capena, ma per Capena, in particolare perché stanno attraversando un momento, un momento drammatico, dove lei poteva essere in prima fila come stare in prima fila in tante emergenze che possono accadere grandi e piccole in un Comune come il nostro quindi oggi che le emozioni grandi ricordo insomma ecco ci pervade dev'essere proprio per tenere viva questa cosa con col nella morte finiscono le persone, però poi il ricordo rimane dentro e siamo noi che dobbiamo portarlo avanti come vi portate avanti voi.
Vedo qui il marito della sorella, la vita, i nipoti, insomma tutte le persone che le colleghe, insomma i colleghi che stanno qui e che hanno voluto bene ad Alessandro e che continuano a porre, io direi che questi sono tre parole che mi sento di pronunciare e credo che questo omaggio era dovuto e lo facciamo turco.
Grazie Sindaco.
Tommaso prego, allora chiamiamo il marito, Tommaso e la figlia Beatrice,
Sì, solo un semplice.
I clienti e con un semplice.
Ecco esprimere le parole che abbiamo detto alla lista ad Alessandria, quindi le consegniamo a voi per l'impegno e la professionalità e la dedizione che da tutta la comunità di Capena all'Amministrazione comunale che appena 20 del 1.002 mila 24, grazie a due diversi.
Passiamo.
Okay, passiamo al primo punto Ratifica deliberazione di Giunta comunale numero 17 del 29 2 2024 avente per oggetto variazione urgente di bilancio di previsione 2024 26 ai sensi dell'articolo 175, comma 4, del decreto legislativo numero 267 del 2000, Assessore a lei, prego grazie.
Richiamando la delibera del Consiglio comunale numero 48 del 28 12 2023 esecutiva ai sensi di legge con la quale è stato approvato il Documento Unico di Programmazione DUP periodo 2024 2026 e la delibera del Consiglio comunale numero 5 dell'11 gennaio 2024 esecutiva, ai sensi di legge con la quale è stato approvato il bilancio di previsione pluriennale triennio 2024 2026 con i relativi allegati si ravvisa.
Arrivederci la necessità di provvedere alla ratifica dell'Atto. 12 24 approvato dalla Giunta comunale mediante delibera assunta con i poteri del Consiglio, salvo ratifica, così come previsto dall'articolo 17 del vigente Regolamento di contabilità che recepisce l'articolo 175, comma 4 del TUEL Allegato 1, atteso quindi che queste delibere debbono essere ratificate entro 30 giorni dall'emissione.
Si provvede, si procede alla ratifica di ratificare a norma dell'articolo 175, comma 4 dell'articolo 42, comma 4 del TUEL Enti locali, decreto legge numero 267 del 2000 la variazione del bilancio di previsione 2024 2026 assunta con delibera di Giunta numero 17 del 29 febbraio 2024 che si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso allegato numero 1 di dare atto che il bilancio di previsione 2024 2026, a seguito delle variazioni di cui sopra, rispetta gli equilibri di bilancio come ed elaborati contabili allegato numero 2 allegato A B e C di dichiarare immediatamente eseguibile, stante l'urgenza, di provvedere la presente deliberazione a norma dell'articolo 134, comma 4, decreto legge numero 267 del 2000 con separata votazione dello stesso esito della precedente. Grazie.
Grazie grazie all'Assessora, lei chi vuole intervenire?
Passiamo alla votazione, chi vota a favore?
Chi vota contrario, chi si astiene,
4 astenuti, votiamo l'immediata eseguibilità, chi vota a favore?
Chi vota contrario, chi si astiene 4 astenuti, grazie.
Passiamo al prossimo punto il regolamento comunale per l'uso dei parchi gioco e delle aree verdi attrezzate a gioco al relax.
Consigliere Casali.
Tutti.
Constatato che nel testo del tessuto urbano due Camere sono presenti diversi proprietà di aria comunali o di piccola e modesta estensione con destinazione urbanistica a verde pubblico ci sono anche aree verdi attrezzati e spazi di proprietà che sono allestite per il relax, la convivialità sociale della cittadinanza ai giochi per bambini. Si è ritenuto opportuno opportuno adottare uno specifico regolamento per l'utilizzo di queste aree al fine di garantire e di disciplinare la materia riguardante il corretto uso delle attrezzature ludiche e lo svolgimento delle attività all'interno di queste aree riservate a parco giochi o verdi attrezzati e.
E visto, si delibera quindi di approvare l'allegato del regolamento comunale per l'uso dei parchi gioco delle aree verdi attrezzati a gioco in relax, che è composto da nove articoli parte integrante e sostanziale di questo atto di demandare gli adempimenti consequenziali responsabili delle aree interessate e di dichiarare immediatamente eseguibile la presente delibera a norma dell'articolo 134 con separata votazione dello stesso esito della precedente grazie consigliere personale chi vuole intervenire?
Passiamo alla votazione, chi vota a favore?
L'unanimità, grazie, votiamo l'immediata eseguibilità, chi vota a favore l'unanimità, grazie, passiamo al prossimo punto.
Il programma di intervento promosso dalla ONLUS Comunità Nekta Jean Italia, relativo alla realizzazione di un centro religioso ai sensi dell'articolo 5, comma 2, legge regionale del 27 1990 e articolo 19 DPR 327 del 2001, da variante al PRG riconoscimento del pubblico interesse.
Assessore Pelliccia,
Buonasera, buonasera, colleghi, colleghi, consiglieri, prima di affrontare il punto nel merito, volevo fare una piccola, una piccola premessa perché rispetto a questa questione al diciamo al nuovo insediamento che già esiste sul sul nostro territorio e svolge,
Veramente la sua attività, anche religiosa, diciamo, abbiamo ascoltato tantissime tantissime cose e ci premeva sottolineare che questa Amministrazione crede profondamente nella pluralità, anche anche religiosa, e che per noi è un valore e questo, per esempio per noi è stata l'occasione per conoscere una nuova una loro i giorni nei quali io per esempio non avevo nessuna cognizione del dell'esistenza,
La trovo anche in alcuni aspetti.
È anche molto interessante dal punto di vista filosofico, diciamo così è detto, questo è negli incontri che abbiamo abbiamo avuto in questo lungo periodo con con la comunità, abbiamo sempre sottolineato la necessità di rapportarsi con l'intero Consiglio Consiglio comunale in quanto comunque che questa richiesta di deroga non non era inserita in nessuno dei nostri,
Programmi elettorali, diciamo era stata una richiesta che è venuta da fuori ed era è necessario, secondo me, secondo noi ascoltare un po' qual era,
I punti di vista e dell'intero dell'intero Consiglio, Consiglio comunale per questo abbiamo fatto diverse diverse Commissioni Capigruppo abbiamo fatto diverse Commissioni urbanistiche per cercare di comprendere poi effettivamente qual era l'oggetto.
Di di questa di questa deroga e diciamo che.
Che le principali questioni che poi ci hanno portato a prendere la decisione che poi vi dirò alla fine, sono dovute principalmente al all'inserimento, diciamo all'inquadramento territoriale in cui questa questa richiesta viene inserita, siamo in un contesto agricolo che anche il, i piani sovraordinati ICI e definiscono come i piani.
Aree agricole alle agricole di valore, siamo in un contesto privo di di urbanizzazione primaria, per esempio, in un contesto che già presentava delle delle.
Eh eh edifici che erano stati.
Costruiti all'epoca della loro costruzione in maniera illegittima, poi sanati attraverso un condono e che quindi permetteva l'inserimento di una delega che il cambio di destinare di destinazione d'uso la destinazione d'uso.
Re residenziale, abbiamo all'interno di questo.
Contesto una richiesta importante, che è quella di un di di 12.000 metri cubi in più rispetto a all'esistente che secondo secondo noi diciamo rischia di sovraccaricare, anche perché leggiamo e anche dalla relazione, che è un sarebbe il primo centro bektashi in Italia che potrebbe ospitare.
Diverse centinaia di persone e noi non abbiamo neanche.
Ecco, come dicevo, le le le urbanizzazioni primarie per sostenere questo carico o la viabilità necessaria per sostenere questo va reso tutta una serie di strutture e al contempo abbiamo altre aree che non sono agricola, che il Piano regolatore ci indicano come aree in cui era possibile inserire questo questo tipo di.
Di di insediamenti e quindi che erano state già programmate all'interno di una programmazione territoriale territoriale più ampia, revisione più ampia, pertanto noi siamo, cerchiamo, cioè dobbiamo respingere questa richiesta di.
Di di deroghe, quindi non riteniamo ammissibile con queste, con queste quantità. Con questa, con tutto quello che dal punto di vista tecnico l'intervento comporterebbe, non possiamo ritenere ammissibile questa questa questa istanza e quindi e quindi la la respingiamo e.
Niente se qualcuno di voi negli altri Consiglieri voglio esprimere anche liberamente il proprio pensiero.
Zucchelli, insomma, eh beh è benvenuto insieme.
Sarebbe.
Corretto che tutti come stanno e una di una discussione.
È molto ampia e all'interno delle delle Capigruppo.
E quindi, e quindi sarebbe un po' corretto che ognuno esprimesse la propria la propria opinione per un fatto che comunque.
C'è nel senso che comunque nessuno viene a vedrà, la la, la, la di svolgere le proprie attività nel contesto in cui Georgij sono sono inseriti.
Assessore conclusa, grazie assessore, Pelliccia, chi chi vuole intervenire?
Consigliere Sestili, prego.
Buonasera.
Ci siamo trovati più volte, io ho partecipato sia alle Commissioni urbanistiche e quelli dei Capogruppo su questo argomento e quindi abbiamo snocciolata, però mi ritrovo sempre poi sullo stesso punto nell'ultima riunione fatta con i Capogruppo, che poi sarà allargata praticamente a una specie di Consiglio perché eravamo tutti e alla fine ha partecipato anche il responsabile dell'ufficio tecnico che è stato chiamato in causa per fare una relazione che tra l'altro è allegata agli atti del Consiglio. Ora l'assessore e vicesindaco, l'urbanistica Pelliccia, sostiene che praticamente le motivazioni sono di natura tecnica.
Io nella relazione non ho ravvisato queste criticità. Da un punto di vista tecnico, la disamina praticamente del responsabile Simioni dice quelli che sono praticamente le la realtà urbanistiche. Tutti i vincoli sono raggiunti e sopravvenuti, di norma diciamo regionale, ma non dice che comunque c'è un impedimento alla procedura o alla fattibilità, anche perché poi, tra l'altro, non è l'argomento del contendere del Consiglio. Noi qui non dobbiamo deliberare se è fattibile da un punto di vista urbanistico o meno. Qui noi dobbiamo deliberare l'interesse pubblico, che è un'altra cosa, cioè nel senso, il discorso del vincolo, il discorso della viabilità, poi sulla viabilità. Faccio un piccolo intermezzo, noi più volte ci siamo stati qui a discutere è uscito anche in fase di delle Commissioni. Il discorso arrabbia 12.000 metri cubi sono quelli che vengono richiesti su quest'area io, ma questa è solamente una piccola disamina tecnica, poi il ritorno sul discorso che principe, che è quello della, diciamo l'interesse pubblico. Stiamo parlando che su un utilizzo specifico fatto per quella struttura sono all'incirca 1.500 metri quadrati. Ora non voglio dire un paio di case, ma non è che ne sono di più pensare che questo possa portare. Benché comunque ci possono essere delle più io di ci dà una criticità sulla viabilità. Quando all'ingresso della viabilità del nostro Paese son stati Galardi circa 500 metri cubi, cioè che vanno di 500.000 metri cubi che vanno in passa a impattare su una viabilità con mezzi pesanti, insomma, la vedo un po' che regga poco questa discorso della viabilità però questo, ripeto, è un aspetto tecnico. Oggi qui noi dobbiamo capire la realtà c'è, c'è sul territorio, chiaramente l'abbiamo detto tutti siamo inclusivi, anche perché non è la prima, cioè nel senso. C'è stato anche un altro ordine religioso che Cossu che hanno praticamente calato una realtà sul nostro territorio con le esigenze e credo che qui siano specifiche loro, magari di avere un certo quantitativo. Vi dico di terra di lavorare. La terra, DEA per determinate attività, chiaramente non è che sempre coincidono con le esigenze territoriali, anche perché noi sappiamo che stiamo in prossimità di attore. Adottare uno strumento urbanistico, quindi significa che c'è pure una Saturn Rita dello strumento urbanistico, quindi non è facile trovare una realtà che abbia quelle caratteristiche e quelle dimensioni, ma questo, ripeto, è tecnico oggi l'interesse pubblico, la motivazione dell'interesse pubblico. Qual è, per non accogliere il progetto, non quello tecnico, io chiedo qual è la motivazione dell'interesse pubblico per non essere accolto.
Grazie consigliere Sestili, consigliere, Paris prego.
Mi pare che gli argomenti che girano intorno a questa istanza sono, primo, il riconoscimento dell'interesse pubblico.
Secondo gli aspetti urbanistici, l'interesse pubblico chi lo stabilisce?
L'interesse pubblico lo stabilisce il Comune.
Lo stabilisce il Consiglio comunale, lo stabiliscono i cittadini di Capena e che l'interesse pubblico doveva essere un interesse pubblico legato al territorio di Capena, non può essere un interesse pubblico legato al territorio di Monterotondo o dell'Albania, deve essere legato al Comune di Capena.
Allora l'interesse pubblico.
Tanto per darvi un'idea.
In questo progetto vengono chiesti.
12.300 metri cubi nuovi rispetto a quelli che già ci sono voi sapete quanti sono i metri cubi.
Per il culto cattolico che svolge la Chiesa di Capena 3.000 metri cubi circa.
Voi sapete, in questi 3.000 metri cubi circa, qual è la frequenza dei cittadini di Capena, argomento per il quale si stabilisce e si decide di interesse pubblico?
Vi dico solo l'ultima, ci sono 160 bambini che nella prossima, dal 25 aprile fino alla metà di maggio, fanno le prime comunioni, il luogo di culto, e da qui l'interesse pubblico.
Viene utilizzato,
Da circa 250 300 persone in sei turni.
Nei quali è divisa la prima comunione di questi bambini, allora l'interesse pubblico non lo decide, la soci, l'associazione, l'interesse pubblico non lo decide, il professionista, l'interesse pubblico, lo decide l'Amministrazione comunale interpretando le esigenze del territorio di Capena e mi pare,
Che questa comunità sul piano dell'interesse pubblico con Capena non c'entra assolutamente nulla.
Altra questione importante.
Viene invocato.
La variante per il culto.
Il Piano regolatore del Comune di Capena mette a disposizione aree per il servizio dove è possibile chiedere di esercitare il culto a parte che, se hanno necessità di esercitare il culto, hanno già 2.130 metri quadri che non sono pochi.
A fronte di quello che c'è scritto nella relazione tecnica che prevedono poco più di 500 un paio di volte l'anno, mi pare che per 500 persone un paio di volte l'anno quello che c'è è più che sufficiente, ma comunque non è questo l'argomento che voglio che mi interessa affrontare. Voglio dire che.
Quando lo Statuto di questa associazione è del 5 novembre, 2020 è stato registrato allo Statuto.
L'atto di compravendita di quel terreno è stato fatto il 30 dicembre 2020.
Quando hanno firmato l'atto di compravendita.
Allegate. Vi sono le particelle che dicono chiaramente che quello è un terreno agricolo, quindi chi acquista sa nell'istante in cui acquista, che cosa sta acquistando e sta acquistando un terreno agricolo, e non è vero che nella relazione che nella delibera non ci sono osservazioni precise da parte dei tecnici, vista la relazione tecnica allegata all'istanza dalla quale si evince che il progetto ha inoltrato ai sensi dell'articolo 5, eccetera, ovvero in variante al PRG, stante la non rispondenza della proposta con la destinazione urbanistica agricola sottozone 4 parco campagna sottozona rurale PRG stante, considerato che l'intervento proposto ricade in zona con vincolo paesaggistico e considerato che l'intervento ricade in zona con vincolo di PRG rispetto fluviale, stradale, c'è quindi non è vero che nella delibera non si fanno riferimenti tecnici, si fanno chiaramente riferimenti tecnici, allora io credo che.
L'interesse pubblico non esiste.
Perché l'interesse pubblico non se lo può inventare l'associazione che arriva l'interesse pubblico, se lo deve inventare una realtà che c'è.
E che è vissuta da Ravenna, noi abbiamo fatto delle proposte di variante per interesse pubblico nel Consiglio comunale precedentemente, ma le abbiamo fatte per realtà di Capena che vivono, lavorano e servono il territorio, i cittadini e gli utenti di Capena non è che noi possiamo fare varianti al piano regolatore perché ce lo chiede?
Un tecnico perché ce lo chiede un'associazione perché il territorio non lo gestiscono gli altri, il territorio lo gestisce, il Comune, lo gestiscono gli strumenti urbanistici del Comune e quando uno arriva in un Comune prima di fare un acquisto si informa se quel terreno è possibile.
Nessuno si può utilizzare per l'idea che uno ha in mente, perché sennò così diventa.
Una una casbah, una casbah, cioè diventa un assalto al territorio, chiunque viene che ha costituito un'associazione e che si richiama a qualunque.
Punto di riferimento culturale, sociale, religioso che tra l'altro.
Mette la propria sede nel comune di Monterotondo. In questo caso non si capisce per quale ragione un'associazione che mettere la sede nel comune di Monterotondo non chiede al Comune di Monterotondo le stesse cose che sta chiedendo al Comune di Capena, forse, quando hanno chiesto hanno messo la sede nel comune di Monterotondo, pensavano che il Comune di Monterotondo aveva un pubblico interesse, forse si sono accorti, parlando con gli amministratori di quel Comune, che il riconoscimento di pubblico interesse per il Comune di Monterotondo non c'era e quindi è una specie di assalto all'arma bianca dove si va.
Tiriamo a sorte, non funziona, così, non può funzionare così titolari del territorio sono i, è il Comune e l'Amministrazione comunale, non sono le varie persone negli uffici tecnici né tantomeno le associazioni che arrivano all'ultimo minuto allora non c'è interesse pubblico, c'è violazione delle regole urbanistiche, per cui io credo che,
La utilizzo, l'intervento anche per non allungare la questione anche come dichiarazione di voto io sono per la non accettazione, non approvazione di questo programma di intervento.
Grazie, consigliere Paris.
Ta ta.
Se Assessore, faccio replicare al Consigliere Festini e poi lei prego.
È tempo, sì, prego, prego,
Ma no?
Non è.
Garanzie, ma mi hanno chiesto allora gli interventi sono l'assessore e il consigliere Sestili.
No alcune riflessioni, la possibilità di quei diritti e quelli che non sono intervenuti.
Sì, sì, prego, prego, prego.
Siamo ancora in fase di discussione generale, sì, sì, va bene, ma allora non ho votato,
E su queste cose.
Prego.
No, io rimango sempre ammaliato dal collega Paris perché tuttologo e quindi riesce poi a calarsi sempre nelle dinamiche, a parte i metri cubi e metri quadrati, secondo me c'è un po' di confusione, perché solo alla chiesa che c'abbiamo qui alle spalle, credo che oltre i 3.000 metri cubi per altezza però ritorni. Capisco la difesa praticamente tecnica che ha fatto il collega, a parte il fatto che non c'è un vincolo di PTPR perché fa riferimento all'articolo 6, comunque questo qui possiamo stare a discutere se c'è, se non c'è è materia tecnica, anche perché nel deliberato che ci viene dato corredo praticamente del Consiglio di oggi recita, vista l'istanza protocollo, tal dei tali, corredata di elaborati grafici in relazione tecnica presentata, va avanti con la quale è stato proposto il riconoscimento del pubblico interessa del programma. Basta appunto c'è, la disquisizione tecnica è d'ufficio, cioè nel senso. Qui si deve parlare solo sull'interesse pubblico. Ha dato la sua motivazione, ma tutto quello che è tecnico decade, cioè è visto successivamente perché noi, seppure qui approvassimo e votassimo tutti favorevoli sul riconoscimento pubblico e tecnicamente non regge praticamente non si fa quindi è inutile sa a dare e a diventare tuttologi, tecnici, esperti dei vincoli e dei temi urbanistici che ha chiesto solamente se la mail, la maggioranza per il quale il vicesindaco ha già dato il parere negativo, però basata sull'aspetto tecnico, me la desse, basata praticamente sull'aspetto del riconoscimento dell'interesse pubblico. Questo grazie,
Grazie consigliere Sestili.
Prima di fare in termini Assessore, se c'è qualcun altro che vuole intervenire.
Consigliere.
Centinaio.
Assessore Cerise.
Sì grazie Presidente.
Sì, effettivamente condivido quello che dice il consigliere, Siri cioè noi siamo effettivamente il riconoscimento della pubblica utilità di questo intervento e credo che questa situazione pubblica utilità e pubblico interesse e rientra proprio nell'ambito di quello che viene derogato a livello urbanistico e anche,
In maniera abbastanza impegnativa è pesante per la parte della parte tecnica che ha detto, però quando c'è un riconoscimento di pubblico interesse perché il territorio chiede, come già altre persone hanno fatto presente, quindi non mi sembra che il territorio ci sia una comunità presente residente che abbia la residenza nel Comune di Capena che richieda fortemente la necessità di poter avere una chiesa, un proprio spazio, anche se poi ce l'hanno perché nessuno sa vietando di precario o incontrarci o fare perché quello spazio che adibito lo possono utilizzare in qualsiasi momento lo stanno utilizzato.
Ne hanno fatto anche dei piccoli interventi bellissimo e che ho visto che hanno fatto delle situazioni, hanno pulito, fuori, hanno rimesso a posto il forza. Voglio di comunque interventi di competenza per quel territorio, lo hanno fatto, però il riconoscimento è basato sempre e comunque c'è una richiesta del territorio, cioè se non so ci fossero due, ricominciavano tutti i rumeni, 5.000 armeni che fanno una richiesta e vogliamo incontrarci sul territorio. Io sono quarant'anni che ci sono delle persone residenti sul territorio che potrebbero, tra virgolette, fare lo stesso tipo di ricchezza. Oltretutto il nostro Piano regolatore, senza entrare nel tecnico, premetto a degli spazi adibiti a chi volesse ampliare, come già hai fatto presente, che c'è stato. Ad esempio, i testimoni di Geova hanno fatto nello spazio che gli ricordava la zona F1 hanno comprato il terreno, lì hanno fatto la loro, diciamo casa comune e il Sile incontrano civile, nessuno gliel'ha potuto impedire. Qui andiamo a fare una deroga una deroga su un territorio, cioè andiamo a fare una cosa diversa su un piano regolatore già esistenti e dobbiamo dare una deroga per interesse pubblico. Io non credo che ci sia un interesse pubblico,
Se non c'è una richiesta dalla base.
Non c'è una richiesta, non vedo residenti del Comune che vengono qui tutti i giorni a chiedere di modi precari questo tipo di igiene, e lo possono fare comunque perché quello spazio ce l'hanno, è adibito a loro, nessuno glielo sta vietando quindi, secondo me, l'interesse pubblico in questo modo in questa situazione non c'è poi comunque lei chiede a noi che cosa ne pensiamo evidentemente per i Consiglieri, se si interesse pubblico c'è perché me lo chiede ma non ci esprime su quello continua a dire del la tecnica non tecnico chiede a noi perché dobbiamo dare mantenuto pure lei, quindi probabilmente per lei c'è l'interesse pubblico nel votare e dire alla sua in questo merito mi fermo qui non vado oltre perché, insomma, penso che è stato detto tanto.
Grazie Assessore Egidi, prego consigliere Cassano.
Prevede un po' le parole della Assessori Egidi?
Sono un po' spiacente di fargli questa qua, non è ancora una dichiarazione di voto, va bene, ma lo è.
Bisogna votare anche secondo coscienza e dare anche delle motivazioni queste ragioni di voto, noi attualmente.
Stiamo per votare un un intervento su un'area che ad oggi.
Non ha predisposta per quello quando in realtà nel Comune di Capena ci sono degli spazi adibiti che potrebbero tranquillamente utilizzare, quindi.
Da Capogruppo.
Io penso che la sulla risposta, insomma, si.
Sia quella, insomma, che non approviamo.
Volevo fare alcune considerazioni rispetto a.
L'ipotesi di questo di questo intervento che.
Vorrei un po', ecco pure ritornare sull'aspetto, il titolo no interesse pubblico in realtà questo tipo di intervento non è stato chiesto precipuamente per interesse pubblico, perché in realtà, se dovessimo parlare dell'interesse pubblico così come essa si consolidi e si definisce l'interesse pubblico in realtà non c'è se non parliamo di un interesse pubblico di un territorio perché qui si invoca.
È stato più volte mi sono letto, quella legge si invoca per poter fare questo tipo di intervento in una zona che è lo.
Lo leggo perché questa è la zona, stiamo parlando di una zona I.
E arte sottozone uno parte sottozone il 4 che un parco campagna, una zona prettamente agricola e poi si invoca una legge regionale. Quindi parliamo di legge regionale che mi sono letto attentamente, parla per i vari articoli di tante cose, quella legge regionale in riferimento a realtà, soprattutto a volte già preesistenti e quindi spesso preesistenti, quindi cerca di nella regione Lazio, quindi stiamo parlando di una legge nazionale, di una legge regionale, quindi parte da un interesse pubblico di un territorio della Regione Lazio, e il Comune di Capena è un Comune della Regione Lazio e quindi fa riferimento a quella legge. Quindi l'interesse pubblico parte dalla Regione Lazio come interesse pubblico del territorio, Regione Lazio, ma interesse pubblico dei vari territori. E allora noi dobbiamo dare risposte di interesse pubbliche dei nostri territori, laddove i nostri territori ci pongono un problema per poter espletare alcune funzioni di associazioni, di.
È come quando i cittadini ci chiedono casi per quanto riguarda l'intervento della.
Degli 167, cioè una serie di elementi per cui l'interesse pubblico viene posta all'attenzione dei Consigli comunali delle amministrazioni pubbliche ed essi devono dare soddisfazione laddove possono rispetto a questo. Qui in realtà diciamo la storia è una storia abbastanza così strane articolata perché l'associazione nasce a Monterotondo e lì a Monterotondo c'è lo Statuto e lì a Monterotondo forse evidentemente io credo, senza averne certezze si doveva insediare lì. Forse poteva trovare anche un interesse pubblico laddove c'erano i gli associati, coloro che appunto facevano parte di questa di queste associazioni, di queste religioni, che avevano un'esigenza di potersi confrontare su su su queste, poter creare un centro di molto per per la loro associazioni direttamente. Noi siamo completamente dei contestualizzati da questo decontestualizzati perché poi ci viene chiesto qualcosa che va oltre quelli che sono le nostre possibilità, perché qui i titolari delle assoluzioni comprano un terreno in zona agricola, senza peraltro mai consultare il Comune nella fase. Diciamo per capire laddove possono collocarsi, perché prima l'architetto Sestili, i geometri assistiti, il consigliere Sestili faceva riferimento ad altre religioni. Una diciamo laddove sono venuti a chiedere al Comune delle cose queste religioni, queste attività, queste situazioni gli è stato detto di collocarsi dove il Piano regolatore prevede e lo consenta di di collocarsi così poi ognuno ha le sue scelte, però abbiamo detto, ci sono delle zone e la relazione se uno la legge attentamente dice che questa zona è una zona.
E che dice la concezione edificatori verdetti manufatti resta subordinata all'approvazione di un programma di utilizzazione agricola aziendale redatto da un professionista, cioè si parla di intervento in zona agricola mentre sempre in quel contesto urbano, dice che ci sono anche altre aree idonee laddove possono essere destinati delle aree che possono attrezzarsi affini, assistenziali, sanitari, religiose. Quindi, laddove qualcuno voglia inserirsi, no che già sta qua sul territorio, perché poi, se leggete i beni di cui alla legge che si invoca non si invoca, secondo me l'interesse pubblico, si invoca proprio quella legge regionale che dice che in casi particolari, laddove esistono già delle situazioni, come parrocchie, cose e attività di o hanno bisogno di oratori o se, eccetera il Comune, laddove lo può, può accogliere. Questa cosa può andare in deroga e dare ed esprimersi su delle leggi in deroga rispetto ad aree del suo territorio. Questa poi, diciamo il concetto di quella legge. Adesso tirarlo, secondo me un po' tirata per i capelli. C'è andarsi a ah, ah, ah, ah, collocare in una zona agricola e senza nessun contesto quello l'interesse pubblico o un testo sociale, religioso, di di di esigenza e de della popolazione di dover trovare un luogo dove associarsi dove stare insieme nella popolazione di Capena. In questo momento, almeno a noi non ci risulta su questo collocarsi in un'area agricola e, tra l'altro, proprio di di di prevalenza natura agricola, perché lì poi quei manufatti che ci sono in quell'area vengono.
Riconosciuti tali condonati alcuni laddove sono diventati residenziali, mentre altri vengono riconosciuti prima del 1967 che erano zone, diciamo, erano edifici, diciamo rurali, dove i gestori dell'agricoltura, ma avevano i mezzi o cose di questo tipo. Parliamo del prima nel 1967, quindi ebbe diciamo questo. Ecco, quindi io credo che poi, quando si apre una porta, ecco, io faccio un discorso da sindaco, da da consiglieri comunali di arrestato. Gli enti locali si apre una porta, su questo si apre una porta che le porte si aprono e poi le porte non si chiudono più, cioè nel senso che un Comune alle necessità di trattare tutti i cittadini nella stessa, cioè questa l'esigenza, la nostra Costituzione dice ogni cittadino.
È uguale di fronte alla legge, quindi quello che faccio per il cittadino a lo deve fare il cittadino B per il cittadino ci con questa teoria, qualsiasi tipo di religione, associazione che compra un terreno in zona agricola che ha un manufatto, una cosa, eccetera, può chiedere due minuti dopo una variante al piano regolatore, per poter poi ampliare quella cosa in base alle sue esigenze. Allora io dico questo non è più la nostra funzione, la nostra posizione e tutelare il nostro territorio tutelato nel senso rispetto alle scelte politiche e amministrative che un'Amministrazione fa attraverso un Piano regolatore che noi facciamo e questo è il nostro, la nostra funzione, perché è troppo semplice per tutti. Io dico e non ho nulla, non ne faccio una questione religiosa perché non mi interessa farne una questione religiosa. Possono comprarsi un terreno agricolo e in base a una legge che secondo me letta in dettaglio, dice altro dice altro, quella legge perché quel famoso invocato articolo 5 1 è uno dei passaggi minori di tutta quella legge che c'è un altro un'altra costruzione dice proprio di c'è un'interlocuzione tra diocesi parrocchie, Vescovi cose del genere con l'amministrazione locale per poter decidere insieme per censire insieme, per vedere insieme quelle che sono le esigenze delle popolazioni e su quelle dare una risposta a quello che io trovo più aberrante e tutto questo percorso e poter pensare che qualsiasi, ripeto, qualsiasi può comperare un'area agricola che iniziano tantissime qui da noi stiamo facendo anche delle lotte,
E con insieme anche al Consiglio comunale. Li faremo per poter andare a vedere le zone agricole quelli che sono di particolare pregio quelli che non lo sono. Però ci sono delle zone che vanno rispettati e non si può andare in un territorio, comprare un terreno agricolo e su quello fondare un'esigenza che secondo me non è, perché le esigenze dell'interesse pubblico nascono prima, non nascono dopo l'interesse pubblico si soddisfa perché prima nasce l'interesse pubblico e le esigenze dei cittadini e non, nonché l'esigenza dei cittadini. Noi la dobbiamo indurre, e non certo quella legge che invoca la libertà religiosa, le cose, eccetera dice a un piccolo territorio come io ritengo tale. Pur amandolo molto, però, mi rendo conto che il nostro è un piccolo paese. Soddisfare le esigenze di tutte le religioni del mondo. Non è questo il nostro e la nostra funzione, il nostro ruolo e qui e le risposte che dobbiamo dare. Dobbiamo dare altre risposte e io credo che quindi la nostra risposta per adesso è che noi non possiamo, secondo me.
E la nostra maggioranza è coesa su questo. Trasformare zone agricole per altre cose ci sono altre aree del Piano regolatore già previste, grandi o piccoli che siano, dove secondo me anche l'entità religiose possono rivolgere la loro attenzione, e non le zone agricole. Questo è il mio punto centrale.
Grazie Sindaco. Se non ci sono altri interventi.
Quindi, se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiara.
Assessore. Nonché.
La sezione B.
Prego per dichiarazione tanto credo che abbiamo qui. In effetti non è che mi volevo esimere, praticamente nella mia espressione, che credo che chiaramente favorevole non è quello, però aggiungo ATO che sul discorso della comunità romena, comunità non so tante volte non si conosce la vera realtà che c'è su un territorio, faccio un piccolo, c'è un accaduto di ieri, sono stato a visitare un impianto logistico piattaforma importante su un Comune vicino a noi limitrofo, a noi, dove, nell'andare a visitare questo impianto, mi dicono questa è la stanza del culto okay, perché perché su quell'impianto lavora una grande comunità musulmana e quell'azienda ha messo a disposizione praticamente una stanza per il culto dei musulmani okay privato tutto quanto però, questo assessore che tante volte noi ci limitiamo perché conosciamo quello che di quell'etnia o quello di quell'altra etnia, ma ormai siamo in una situazione un po' gru più globalizzata di quello che si pensa come consenso civico. Il nostro voto è favorevole su questo chiarire questo perché io ho parlato prettamente di governo del territorio, non ho parlato di religioni, io riconosco perfettamente le comunità, come li conosce.
Consigliere, come li conosciamo tutti noi stiamo parlando di lotte religiose qui di dire a chi ha diritto chi non ha diritto, tutti hanno diritto, ho fatto la premessa prima un'altra comunità è avvenuta, si sono collegati dove si dovevano collocare. Qui stiamo parlando proprio chi chiedere a noi una deroga al Piano regolatore, quindi andare a decidere che un'area agricola diventerà altro punto, cioè questo è quello che è centrale in questa discussione. No, perché non ne voglio fare una io, almeno personalmente, voglio mettere le distanze su questo non c'è nessuna, ognuno ogni uomo è libero di potere esercitare le sue tesi, religioni, le sue cose, il suo culto, essere ateo. Grazie Sindaco di fare ciò che vuole allora, se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto. Chi si prenota? Prego Consigliere quando ha detto che io devo dire che.
Mi trovo in linea con quanto è stato dichiarato dalla dal dal Consiglio, dalla maggioranza anche dal consigliere Paris.
Sul sul merito della questione e il merito della questione sicuramente riguarda più che altro il Piano regolatore, quindi tutto quello che è stato detto a proposito delle delle, come dire della vocazione del territorio, è un territorio agricolo, eccetera.
E tuttavia voglio dire che, dal punto di vista il mio sarà un voto di coscienza, nel senso che qui abbiamo detto e chiarito che si parla dell'interesse pubblico un interesse pubblico che è dato a una religione, non entro nel merito del.
Come dire dell'aspetto tecnico, perché probabilmente anzi senza sì sicuramente sono, ripeto, ho fatto la premessa, sono d'accordo con tutti gli interventi che ci sono stati, il mio sarà un voto di coscienza, ecco questo volevo dire.
E sono d'accordo con quello che è stato detto, con quanto sia poco consono che si faccia lì, e però il mio sarà un voto di di di coscienza sarà un voto favorevole, anche se poi un'immagine ho raccolto era poco, ma insomma lo voglio dichiarare il motivo per cui dico che sì, per me va bene l'interesse pubblico, ma mi rendo conto che non avrà senso il mio voto avrà vorrà poco, ma lo dico perché è una questione di coscienza su questo,
Grazie, consigliere Corradini.
Che chiedo scusa, no, io ho immaginato che la maggioranza voti contro l'interesse pubblico o no, e questo era quello che esatto contrario che no, no, e no, io ero io riconosco quanto è stato detto dalla maggioranza, neanche dal consigliere Paris che secondo me sono cose come dire sensate lo volevo dire perché di solito come dice che sono sensate però voti a favore eh beh, sì, lo dico perché lo chiarisco, il mio è un voto, solo un voto di coscienza e dico di sì.
Così va bene, ci so, prego dichiarazione di voto, prego.
Sì.
Io sono per non riconoscere l'interesse pubblico.
Perché tra le varie cose che ha detto il Sindaco, ma voglio sottolineare.
L'interesse pubblico non nasce dopo che tu hai comprato un terreno d'interesse pubblico, ci deve essere perché la gente prima ha manifestato l'esigenza di un interesse pubblico, dopodiché tu, in base a quell'interesse, in base a quelle persone, chiedi all'Amministrazione comunale dove posso esercitare l'interesse pubblico cosa prevede lo strumento urbanistico e non sono tuttologo non sono tutto, ma non sono manco fesso allora lo strumento urbanistico, lo vai a chiedere prima prima l'esigenza del territorio, poi,
Il rapporto con l'Amministrazione comunale, poi si sviluppa l'interesse pubblico, qui è stato fatto tutto il contrario. Hanno deciso tutto indipendentemente e noi oggi, indipendentemente da tutto, dovremmo approvare. Quindi io sono assolutamente contrario. Grazie consigliere Paris. Allora, se non ci sono altri interventi, passiamo alla a votare il riconoscimento pubblico di interesse per la Homes, comunità bektashi. Chi vota a favore?
3 a favore, chi vota contrario?
Chi si astiene, votiamo l'immediata eseguibilità, chi vota a favore?
Hanno?
Immediata, eseguibilità, ritagliare civiltà.
Irreperibilità del cosiddetto del voto, il mio voto contrario, sì, d'accordo sempre del voto c'è chi ognuno vota a sfavore del proprio partito del proprio voto, idem.
Sì, d'accordo, io dicevo all'unanimità, grazie il Segretario nel brogliaccio lo specificherà senz'altro che il voto a favore era il voto per l'immediata esecutività del non riconoscimento dell'interesse pubblico.
Va beh ore 18:42 si chiede, si chiude questo Consiglio Comunale grazie a tutti e buona serata.