Ci sono domande alla seconda l' hanno ancora dopo la terza e così via naturalmente sempre se ci sono domande perché questo è è e deve essere interesse pubblico dell' amministratore ma anche delle famiglie che sono interessate a mandare i ragazzi quindi noi da tanti anni chiedevamo l' attivazione del tempo pieno ma finalmente le nostre richieste sono state accolte naturalmente le richieste sono state accolte anche per merito della presenza di una struttura adeguata la nostra scuola primaria di for nascente consente di fare attività didattiche che di qualsiasi tipo laboratoriale se si mandano i bambini a scuola a tempo pieno quel tipo di scuola non è certo un parcheggio bisogna fare attività ordinarie nel tempo di scuola comune a tutti ma se si tengono otto ore i bambini a scuola bisogna farli lavorare nei laboratori e la nostra scuola di Fornacelle ha i laboratori quindi è l' ambiente ideale per una sezione a tempo pieno quindi la diciamo la permanenza di otto ore al giorno a scuola diventa un' opportunità di crescita molto importante oltre che un momento educativo di grande valore naturalmente per questo che da cittadini magari inconsapevoli può anche non sapersi che non dipende da un comune il voler il non avere o avere una sezione a tempo pieno dipende da molti dati alcuni dei quali ve li ho detti ma su un elemento assolutamente importante è la concessione da parte del Ministero di un insegnante in più nell' organico perché naturalmente per fare una sezione in una classe a tempo pieno è necessaria anche un' insegnante e noi abbiamo anche l' insegnante quindi non è riduttivo pensare che come dire.
È stato ottenuto il tempo pieno in una classe è un risultato eccezionalmente importante si parte così e quindi è un grande risultato quello che volevamo.
E questo va a beneficio dei ragazzi con tutto l' ampliamento dell' offerta formativa ma qui non mi dilungo perché avrà modo senz' altro l' Assessore Ceccarelli poi di di riferirvelo l' attività dell' assessore Ferrucci poi è stata instancabile in questi ultimi mesi.
Io la ringrazio molto perché l' Assessore Ferrucci sapete è una giovane.
Ragazza una studentessa che porta avanti i suoi studi con grande profitto ma che non fa mancare la sua attività sempre più puntuale e produttiva alla nostra comunità e quindi la voglio ringraziare davanti a voi perché ne siate consapevoli e un una una esperienza che sta facendo e che porta molti frutti quindi lei ha fatto fare una bellissima esperienza di gemellaggio tra alcuni ragazzi della scuola elementare di Palude 9.
Che è una piccola frazione di Nobel che sono in corrispondenza con i bambini della scuola del nostro territorio questo per rendere più.
Vicine queste due nostre comunità di questi due nostri Comuni 9 e Calcinaia e ma Beatrice ha portato anche.
Proprio ora proprio stasera prima del Consiglio comunale ha ricevuto dei rappresentanti di amici e che sono venuti in avanscoperta perché l' anno prossimo e noi questa Amministrazione non ci sarà più ci sarà un' altra Amministrazione ma si sta già preparando una un grande evento grande perché effettivamente è molto impegnativo una staffetta a corsa in bici diciamo da Calcinaia Melilli e quindi è una cosa che per gli amanti del gemellaggio è stata già fatta tanti anni fa al tempo dell' Assessore l' Assessore Malacarne tra Villanova del Kami e Calcinaia questa volta sono i nostri amici i nostri gemelli di amici che ci hanno convinto e anche entusiasmato a percorrere questa nuova esperienza che sarà.
Fatta l' anno prossimo Beatrice naturalmente ha dato tutto il suo contributo come pure quello di accompagnare e le accompagnerà di nuovo i ragazzi i ragazzi 25 ragazzi che si iscriveranno per andare insieme a lei a visitare le istituzioni europee quindi il Consiglio d' Europa la Commissione europea e il Parlamento.
Europeo.
E infine e infine e non ultimo per per importanza Beatrice e.
Mi ha aiutato a insieme anche a tutta la Giunta a a ricevere rinsaldare rapporti di amicizia col popolo Sahrawi.
Sono venute qui e recentemente dieci bambini saharawi ospiti anche delle nostre famiglie a Calcinaia sapete che l' amicizia col popolo Sahrawi col comune di Calcinaia.
È datata da oltre venticinque anni.
Si sono recentemente trovati un po' in difficoltà con qualche Comune a noi vicino e quindi noi già dall' anno scorso abbiamo provveduto ad aiutarli nel per la loro ospitalità.
Le le bambine sono state accompagnate da rappresentanti dell' associazione Saeb e anche da una.
Accompagnatrice che ha ringraziato il comune di Calcinaia colgo l' occasione per per comunicarvi che proprio a proposito del del popolo Sahrawi io sono faccio parte dell' intergruppo del Gruppo interparlamentare di amicizia Italia Sahrawi in Parlamento e proprio questa settimana è stata tenuta una conferenza stampa proprio per rilanciare il problema del popolo saharawi che è un problema quindi.
Della rivendicazione della nazione saharawi rispetto al al Marocco.
Infine ricordo che anche quest' anno c'è stato il pellegrinaggio ai lager di sterminio nazisti e sei studenti con un insegnante il Consigliere e lead e hanno.
Come sempre visitato i campi di concentramento.
Ricordo poi che abbiamo intitolato.
Due spazi verdi.
Ha due madri costituenti.
Cioè abbiamo in pratica.
Abbiamo fatto realizzare dei murales da due artiste Sara Beraldin Baldinotti e Marina Romiti che hanno impreziosito questi spazi ma soprattutto l' inaugurazione.
Tendeva e tende a valorizzare il ruolo delle donne delle nostre madri costituenti a Calcinaia siamo un po' scarsi con l' intitolazione di strade e piazze a donne c'è una strada intitolata a Nilde Iotti e ce l' ho trovata altre strade da da darci l' opportunità di essere intitolate a donne non c' erano quindi l' intitolazione di spazi verdi di luoghi di ritrovo a alle nostre madri costituenti mi è parsa una buona cosa e dopo le due intitolazioni di Teresa Noce e Teresa Mattei a far nascente queste due intitolazioni vanno ad altre due madri costituenti Elettra Pollastrini Angela Maria Guidi Cingolani che rappresentano appunto le senz' altro donne.
Di alta levatura di preparazione politica di partecipazione al movimento della Resistenza e anche alle lotte per il suffragio universale femminile e quindi anche alle lotte per la parità.
Tra donna e uomo anche la parità salariale.
Detto questo ho finito le mie comunicazioni spero di non avervi annoiato erano secondo me naturalmente secondo me doverose passiamo alla.
Al punto l' unico punto all' ordine del giorno di questo Consiglio comunale urgente esercizio del diritto di recesso dalla società Toscana Energia S.p.A. ai sensi dell' articolo 2437 del codice Civile prego Assessore Alderici per la relazione.
Sì buonasera io invece a differenza del Sindaco sono sicuro che vi annoierò però vi dico come stanno le cose riguardo a Toscana Energia 28 giugno ultimo scorso attraverso lo svolgimento dell' assemblea straordinaria in Toscana Energia è intervenuta una deliberazione con la quale è stata approvata a maggioranza la modifica di articoli dello statuto sociale rimuovendo di fatto i vincoli alla circolazione delle azioni.
È sorta così la possibilità di esercitare il recesso il diritto di recesso da parte di coloro che non hanno concorso all' assunzione di questa della deliberazione ossia a favore di soci contrari assenti o astenuti con il diritto ad ottenere la liquidazione delle azioni al valore di 3,32 euro per azione noi nella fattispecie come Comune di Calcinaia non non eravamo presenti.
Pertanto potremmo.
Il Consiglio di Amministrazione di Toscana Energia evidenzia che la motivazione della decisione di predisporre preventivamente il testo di un nuovo Statuto con la modalità.
Di modifica dell' articolo riguardante i soci e dell' articolo riguardante il diritto di prelazione.
Oltre a modifiche riguardanti la governance che sono significative.
Come impatto per la parte pubblica siano da ricollegarsi.
Alle modifiche sulle norme sulla normativa in materia di recesso esercitabile dagli enti locali introdotte dal decreto legislativo 175 del 2016 riguardante le società partecipate tutti gli anni se vi ricordate noi facciamo la verifica di società strategiche non strategiche eccetera nonché.
Alla volontà già espressa da alcuni soci pubblici di dismettere la partecipazione detenuta in Toscana Energia in particolare.
Per significatività del loro valore azionario la somma delle azioni possedute Pubblici Servizi S.p.A. che ha la holding dei Comuni dell' empolese Val d' Elsa.
In più anche il contratto di sindacato di voto che era stato stipulato fra i soci di parte pubblica è scaduto l' anno scorso a luglio del 2017 pertanto le azioni ad oggi le azioni ciascun socio pubblico risultano a tutti gli effetti svincolate da questo patto e dagli impegni che erano stati assunti con il patto stesso.
Questo diciamo è come dire l' antefatto è il campo su cui nasce poi tutta la questione.
Per quanto riguarda invece il valore delle azioni il codice civile stabilisce che nelle società per azioni non quotate in borsa come la Toscana Energia il valore delle azioni è determinato dagli amministratori sentito il parere del Collegio Sindacale.
E del soggetto incaricato della revisione contabile tenuto conto della consistenza patrimoniale della società e delle sue prospettive reddituali nonché dell' eventuale valore di mercato delle azioni.
Cosa hanno fatto gli amministratori di Toscana Energia in assenza di criteri alternativi di determinazione dei valori di liquidazione.
Hanno proceduto alla valutazione delle stesse sulla base di due elementi la consistenza patrimoniale e le prospettive reddituali della società tenendo conto dei pareri positivi espressi in merito dagli organi di controllo della società stessa cioè il Collegio Sindacale e la società di revisione.
L' iter che è stato seguito.
In conseguenza dell' intervenuto diritto di recesso emerso sia a detta di Co di coloro che hanno svolto per l' Unione Valdera una consulenza a tale scopo appunto per verificare se c' erano state errori se c' erano stati.
Soprattutto errori procedurali hanno proceduto appunto a questa valutazione delle azioni e si è formato appunto.
Nel rispetto della normativa vigente in materia tenuto conto che l' organo amministrativo stesso ha predisposto la relazione illustrativa sulla determinazione del valore dell' azione il 19 aprile.
Dopo che era stato determinato il valore economico teorico di Toscana Energia alla data del 31 dicembre 2017 dalla Deloite Finance al Baiso di di Roma è una società appunto di.
Di revisione.
Eh.
Questa società dell' OIV aveva reso disponibile la sua relazione di determinazione del valore economico teorico il 16 di aprile pertanto il 16 di aprile.
La dell' OIV ha reso disponibile al consiglio di amministrazione.
La valutazione sul valore economico teorico della della società il 19 di aprile il consiglio di amministrazione di Toscana Energia ha.
Ha predisposto la relazione per determinare i valori delle azioni.
Rispetto al valore del patrimonio netto della società risultante dal bilancio di esercizio chiuso al 31 12 2017.
Pari a poco più di 400 milioni e comprensivo del risultato dell' anno 2017 di circa 40,5 milioni di euro.
Il valore economico teorico della società si attesta sui 400 86 milioni circa che porterebbe i soci recedenti a vedersi riconosciuto un surplus economico di de del 21,35 per cento rispetto al valore contabile della singola partecipazione.
Poi il valore contabile la singola partecipazione può essere.
Anche suddiviso in valore nominale di ogni singola azione che sarebbe un euro per azione il valore contabile netto di 2 74 euro ad azione e il valore economico come invece è stato determinato di 3,32 euro ad azione.
Per un totale di 146.214.387 azioni.
Di Toscana Energia S.p.A.
I criteri e i metodi seguiti dalla società dell' AIFA innanzi al bike sharing per la valutazione economica dell' azienda sempre a detta del Centro studi enti locali che ha svolto per l' Unione Valdera questa consulenza risultano essere in linea con quelli sviluppati dall' alto dottrina e dalla consolidata prassi professionale.
Da qui pertanto è ragionevole ritenere che non vi siano plausibili motivazioni per supportare eventuali impugnazioni delle determinazioni che sono state poste in essere dal management della società Toscana Energia nel rispetto dei termini e delle modalità previste dalla normativa di legge vigente considerato che ciascun socio il quale non abbia concorso alla deliberazione dell' Assemblea straordinaria del 28 giugno scorso può esercitare il proprio diritto di recesso in modo informato.
Relativamente al fatto o meno di esercitare il diritto di recesso occorre considerare alcune cose cioè che la compagine sociale di parte pubblica di Toscana Energia costituita ad oggi dal 76 enti locali toscani oltre alla società Pubblici Servizi S.p.A.
Che come si diceva prima svolge svolge il ruolo di holding di partecipazioni di enti facenti parte della zona empolese Val d' Elsa e Pistoiese.
I 76 enti locali più Pubblici Servizi S.p.A.
Nel loro complesso detengono ad oggi il 51,25 della Società Toscana Energia.
Mentre la restante partecipazione è detenuta per lo 0 66 per cento da due distinti istituti di credito e per il 48 per cento circa del capitale sociale dal socio industriale Italgas reti S.p.A. interamente partecipata dal socio unico Italgas S.p.A.
Pertanto la volontà espressa da pubblici servizi di cedere la propria quota azionaria e farebbe sicuramente andare in maggioranza il socio pubblico servizi più altri Comuni sparsi soprattutto nei Comuni del della Versilia andrebbe farebbe andare in maggioranza.
Assoluta e vicino al 60 per cento che poi come vedremo dopo è un altro scalino per avere ancora maggiore potere.
Il socio appunto privato Italgas.
Si deve poi tenere di conto anche dei seguenti fatti che il contratto di sindacato di voto come si diceva prima tra i soci pubblici durata triennale è scaduto a luglio 2017 e le azioni pertanto risulta al di sotto di dei soci pubblici risultano svincolate dal patto alcuni soci di parte pubblica e si è che si è detto prima come pubblici servizi.
Che detiene il 10 e 38 per cento del capitale sociale ha deciso di vendere la società Italgas.
Avrebbe manifestato il proprio interesse ad acquisire direttamente o tramite la società controllata tutte qualcuna delle partecipazioni dei soci uscenti nonché tutto parte delle partecipazioni di Italgas reti S.p.A.
Con la delibera del 28 giugno sono state apportate modifiche sostanziali a diversi articoli del previgente statuto societario alcune con efficacia immediata in particolare riguardante riguardanti gli articoli 6 qua dal titolo soci e l' articolo 8 riguardante il diritto di prelazione che di fatto eliminano il requisito della maggioranza azione azionaria a favore dei soci pubblici.
E conseguentemente abbattono il vincolo della libera circolazione dei titoli azionari posseduti dai soci pubblici.
Altre decisioni che sono state assunte nell' Assemblea del 28 giugno sono condizionate sono state sospese e condizionate al fatto che un soggetto divenga direttamente o indirettamente titolare di una partecipazione superiore al 50 per cento.
In particolare le decisioni sospese riguardano le delibere assembleari la nomina del consiglio di amministrazione il presidente il vicepresidente e l' amministratore delegato le competenze quorum deliberativi del consiglio di amministrazione il collegio sindacale il bilancio gli utili e i dividendi.
Questo di fatto nel momento in cui si verifica la condizione sospensiva andrà a incidere sul complesso della governance della società e questo diventa una società che diventa a tutti gli effetti una società a controllo privato.
Per cui prendendo atto che ormai non c'è più la previsione di Statuto che diceva che il controllo sarebbe rimasto in mano pubblica perché questa è stata subito abrogata sta subito variata con l' assemblea del 28 giugno.
È presumibile che a breve.
Visto il percorso avviato dalla società visto il percorso avviato da pubblici servizi da altri comuni eccetera.
Il socio privato divenga il socio anche di maggioranza assoluta.
È facile capire come che ciascun socio di parte pubblica si troverebbe ad essere esclusivamente un mero possessore di una quota di partecipazione di minoranza.
Primo il socio pubblico di una possibilità anche minima di indirizzare le future scelte societarie in maniera in materia di programmazione e controllo strategico dei servizi essenziali gestiti dall' azienda di fatto perdendo quel peso strategico sino ad oggi esercitato congiuntamente con gli altri soci.
In concreto il rischio che si verifichi a breve il passaggio della governance societaria in mano al soggetto privato.
È rivelato dal contenuto del secondo blocco delle modifiche statutarie la cui efficacia appare.
Molto.
Come dire prossima nel tempo di non lontana definizione.
Infatti all' articolo nuovo all' articolo 12 il nuovo Statuto cioè la riduzione dei quorum costitutivi e deliberativi nell' assemblea ordinaria e straordinaria prima occorrevano due terzi da oggi da da quel momento in poi occorrerà la metà del capitale sociale.
L' articolo 14 nuovo Statuto aumento del numero dei Consiglieri del numero degli amministratori da 9 a 11 membri e previsione del metodo delle liste per la nomina del consiglio di amministrazione con attribuzione alla lista che avrà ottenuto la maggioranza dei voti espressi di almeno sei amministratori.
È sufficiente al riguardo una maggioranza ottenuta con un numero di voti inferiori o pari al 60 per cento mentre nel caso di più alta maggioranza il numero degli amministratori di detta lista potrà salire fino a otto.
È anche previsto che abbiano diritto di presentare liste soltanto i Soci che da soli o insieme ad altri soci siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto.
Che rappresenta in almeno il 25 per cento del capitale sociale.
Avente diritto al voto in Assemblea.
Noi Comuni dell' Unione Valdera non potremmo mai presentare una nostra lista due Comuni grandi se si mettono insieme grandi possono presentare.
Arrivano a.
A presentare una lista e questa lista cosa dice perché c'è questa perché l' articolo 17.
Dello Statuto.
Si parla dei poteri del Presidente però si parla sempre di una cosa riguardante il 25 per cento della lista che si diceva prima cioè non rientrano più tra i poteri del Presidente del consiglio di amministrazione nominato dall' assemblea fra gli amministratori della lista arrivata seconda.
Qualora la lista stessa abbia ottenuto almeno il 25 per cento dei voti espressi mentre il vicepresidente viene nominato direttamente dal consiglio di amministrazione scelto nella medesima lista alcune specifici specifiche attività tra le quali in particolare.
Oggi il Presidente e il Vicepresidente erano di default del della parte pubblica amministratore delegato era espressione del privato questo succede in tutte le società miste.
Ora c'è questo sistema delle liste.
Eh.
Si capisce che il sistema delle liste va a favorire soltanto.
Comuni estremamente.
Colposi che hanno un delle quote azionarie rilevantissime.
Noi abbiamo lo 0 40 per cento ci sono Comuni che hanno il 20 per cento.
Le attività che no a cui il Presidente non potrà più scoprì non avrà più potere sono sovraintendere a processi di comunicazione indirizzare l' elaborazione del relativo budget annuale da proporre al consiglio di amministrazione indirizzare di concreto con l' amministratore delegato l' elaborazione del piano strategico aziendale e del correlato piano degli investimenti nonché sovrintendere all' attuazione degli stessi la stipula la risoluzione e cessione di alcuni contratti pertanto il Presidente.
Anche se fosse espressione della parte pubblica non avrebbe più i poteri che di solito ha un presidente della delle società miste comunicazione.
Elaborazione insieme Amministratore Delegato dei piani strategici e il rispetto degli stessi e quant' altro.
Saltando un paio di articoli che ci interessano meno perché riguardano la formazione del consiglio di amministrazione e il nuovo e il collegio sindacale si passa all' articolo 21 che riguarda la modifica della politica dei dividendi.
Sapete che come Calcinaia più o meno riceve da 110 110.000 euro all' anno di dividendo da questa partecipazione bene.
Nuovo Statuto.
Dice che la modifica della politica dei dividendi con riduzione della quota da distribuire agli azionisti determinata nella misura minima del 70 per cento al netto dell' accantonamento a riserva legale di almeno il 5 per cento che la stessa non abbia raggiunto il limite previsto di legge il tutto però salvo diversa deliberazione assembleare.
Dove la marea della maggioranza e del socio privato laddove tale distribuzione contrasti con le finalità di rispetto di rispettare l' equilibrio economico finanziario della società che magari è determinato dall' attività del socio privato in coerenza con gli obiettivi strategici in particolare con riferimento alla partecipazione alle gare ATEM degli ambiti territoriali minimi o comunque non consenta di rispettare gli eventuali impegni contrattuali assunti con banche finanziatrici per cui.
Da quel momento in poi i dividendi di oggi ci si possono ascoltare per cui anche restare all' interno di Toscana Energia per.
I dividendi che potevano essere interessanti dal punto di vista delle entrate da inserire a vuol dire a suo sostentamento della spesa corrente da quel momento lì.
Che secondo me e secondo soprattutto molti che ne sanno più di me è prossimo a venire che li possiamo ascoltare sicuramente in quella misura.
A breve i soci pubblici potrebbero non possedere più nel loro complesso la maggioranza azionaria della società e come tale verrebbe a perdere l' attuale governance della stessa che passerebbe immediatamente dal controllo congiunto pubblico a controllo esclusivamente privato.
Di fatto pertanto la singola partecipazione del socio pubblico di minoranza perderebbe quel ruolo strategico che congiuntamente agli altri soci pubblici ha dato impulso e sostegno al progetto industriale del gas dal quale si era originata l' attuale governance e la anche l' attuale struttura proprietaria della Toscana Energia S.p.A. per cui qualora il socio pubblico di minoranza pertanto anche il Comune di Calcinaia decidesse di non voler esercitare il diritto di recesso di cui all' articolo 2437 e seguenti del codice civile potrebbe subire dice la relazione.
Presentata all' Unione Valdera per conto dei Comuni partecipanti potrebbe subire questo Comune effetti economici negativi infatti con il prossimo passaggio della maggioranza delle azioni in mano privata il socio stesso si troverebbe a subire le scelte strategiche dettate dal nuovo socio privato di maggioranza che porterebbero che potrebbero andare a riflettersi significativamente su tutte le politiche aziendali future e conseguentemente anche sull' eventuale distribuzione dei dividendi inoltre ogni socio pubblico titolare di una partecipazione di minoranza non strategica.
Nel caso in cui decidesse di avviare in futuro le procedure amministrative utili alla sua dismissione noi non esercitando oggi il diritto di recesso si troverebbe ad avviarla in un periodo in cui con ragionevole probabilità non vi sarà più l' esigenza del socio di parte privata di raggiungere la maggioranza del capitale sociale perché l' ha già raggiunta precedentemente e questo lo aggiungo io con conseguente probabile diminuzione dei valori riconosciuto oggi alla singola azione.
Durante l' esercizio del diritto di recesso ciò detto.
Le motivazioni per cui è nostra intenzione esercitare il diritto di recesso ai sensi dell' articolo 2473 del codice civile che dispone di farlo entro un termine massimo di quindici giorni dall' iscrizione nel registro delle imprese della delibera assembleare del 28 giugno iscrizione peraltro è avvenuta.
Da circa dieci giorni per cui siamo come dire.
Lunedì e.
O martedì bisogna avere la raccomandata possono così riassumersi.
Queste le motivazioni che secondo me sono un compendio di quello che è stato detto prima il mancato coinvolgimento di tutti i soci di parte pubblica nelle scelte pre assembleari che hanno portato alle delle deliberazioni del 28 giugno ultimo scorso ad esempio i Comuni dell' Unione Valdera.
Diciamo che.
Hanno deciso.
Quelli grandi quelli piccoli.
No l' evidente marginalizzazione delle società pubbliche pubblici con quote azionarie azionarie non strategiche o quanto meno rilevanti quando la società diverrà maggioranza e conduzione privata soci pubblici che rimarranno all' interno non conteranno più niente.
L' intento di salvaguardare il patrimonio del comune di Calcinaia pari a oltre 588.000 azioni della società.
Evitando una possibile forse probabile svalutazione attraverso la perdita di valore economico di Toscana Energia e o la diminuzione dei dividendi annuali oggi queste 588.000 azioni circa.
A 3,32 euro ad azione hanno un valore.
Che è molto di più del valore nominale di un euro ad azione che era iscritto nei bilanci passati.
Se aspettiamo a esercitare.
Tramite la legge 133 decreto legge 175 del 2016 questo diritto che non è più diritto di recesso ma voglio dire si chiamerà in un altro modo.
Probabilmente il valore di queste azioni non sarà più di 3 32 ma essendo il socio privato già detentore della maggioranza assoluta sarà meno.
Inoltre secondo me è la motivazione che il Comune dovrebbe dare.
Cioè il rifiutarsi quale ente pubblico di rimanere nella proprietà di una società che per volontà del probabilissimo prossimo azionista di maggioranza assoluta potrebbe entrare a far parte di un' area di rischio.
Eventuali votazioni.
Che oggi non è quotata ma non si sa pertanto potrebbe entrare a far parte di un' area di rischio ad oggi non contemplata e che a parere di questa amministrazione non corrisponde alle attitudini alle esigenze e a volte la volontà del nostro Comune.
Tutti tessitori per il bancomat per il bene comune insomma per il bene comune ho molto apprezzato la lettera dei Sindaci della provincia di Pisa indirizzata all' Assemblea straordinaria di Toscana Energia S.p.A. del 28 giugno scorso al fine di scongiurare la modifica statutaria che eliminando il vincolo di maggioranza di parte pubblica tra i Comuni e le province avrebbero di fatto consegnato il controllo della società al soggetto privato.
Dopo questo accorato appello è andato vano e siamo costretti a prendere atto dell' ennesima perdita di un bene comune e del profitto dei privati.
Quello che oggi si chiama Toscana Energia che opera in un settore altamente strategico e che insieme alla Toscana riporti AnsaldoBreda siamo preoccupati non sempre siamo preoccupati per il mantenimento dei livelli occupazionali per il possibile cambio delle strategie aziendali e per il trend che da anni caratterizza la gestione di società pubbliche o miste.
Con bilanci positivi e buoni dividendi distribuiti regolarmente ma che vengono smembrato e cedute sul mercato non condividiamo altresì la scelta di cedere le proprie quote da parte del nostro Comune come degli altri Comuni ritenendo che se da una parte fa registrare un' entrata sicura dall' altra fa perdere l' esercizio di controllo dell' ente sulla gestione societaria cessione che avverrà all' atto senza un confronto anche minimo con parti sociali e cittadini ma solamente attraverso una sbrigativa delibera consiliare per questi motivi esprimiamo un voto contrario grazie.
Andrea Ranieri gruppo centrosinistra Calcinaia con Lucia Ciampi allora ma anche il nostro gruppo condivide il come è già stato uscito sulla stampa l' inopportunità che c'è stata di cambiare lo statuto in favore di un soggetto privato di un bene che effettivamente è da considerarsi di interesse pubblico però su questo è una decisione che abbiamo subito e è un contesto del del quale.
Non possiamo più intervenire che lo subiamo e ad oggi in previsione del cambio di Statuto e di quello che è probabile che avvenga bisogna il nostro compito è salvaguardare al massimo l' integrità del patrimonio dell' ente.
In realtà tecnicamente noi non recediamo al socio privato le nostre quote vengano annullate cioè vengano cancellati il recesso è un una riduzione del capitale la nostra quota viene annullata e quindi noi siamo a un bivio oggi in virtù di questa modifica statutaria noi abbiamo la possibilità di fare il recesso il recesso non è un' opzione che si può fare quando ci pare è in alto è consentito in alcuni casi tassativi previsti dalla legge uno dei quali è proprio questo cioè che la variazione della circolazione delle azioni comporta la possibilità di accedere siccome le modifiche statutarie quelle più importanti comportano probabilmente un danno ai creditori di minoranza e per questo la legge si è premurata di dai e questo.
Questa chance dell' accesso prevedendo proprio che nel caso dell' accesso il valore sia non quello nominale o di patrimonio netto ma quello di mercato ossia tenendo conto anche di quel complesso di beni immateriali che ha tecnicamente viene chiamato avviamento quindi se noi vendiamo oggi al valore certificato dalla società di revisione noi siamo ragionevolmente certi dipende dal valore di mercato e di non fai un danno all' ente.
Se non la sfruttiamo oggi non è che non si può dire ma vediamo come va il recesso si fa fra un anno fra due anni offerte recesso che oggi o se noi cambiano Statuto più quindi qualora lo scenario probabile anche per le modifiche che hanno fatto allo Statuto sia di una variazione dei dividendi sia di un' influenza del del controllo che potremmo verso la società la società diventa di fatto privata uno può manifestare.
Un controllo sui conti ma c'è questa cosa qui la potessi fare anche con dieci azioni non con 2 milioni di di euro immobilizzati cosa succedeva se oggi e domani l' ipotesi che si ritiene probabile cioè che il socio faccia nei limiti della legge e dello Statuto ma quello che ritiene più opportuno cioè capitalizzare al massimo e non distribuire dividendi e non si può controllare quanto ceppaie ma non si tiene immobilizzati 2 milioni dell' ente comunale senza nessun beneficio per la collettività quando si prenda coscienza di questo e ci si vuole far ritorno la quota a quel momento lì non c'è più l' accesso al valore di mercato cioè la metto in vendita chi la compra chi vuole ma difficilmente qualcuno sarà invogliato a comprare una quota di minoranza quando non incide né sulla governance né ci prende utili.
A queste due condizioni qualora ci sia qualcuno disposto a acquistarla la paga meno del valore di mercato è quello che tecnicamente è il deprezzamento di una quota di minoranza quindi è.
E pur concordando sul quella che poi dove sarebbe dovuta essere la strategia di mantenerla pubblica ma questo non è nelle nostre.
Nella sua disponibilità avendo subito questa scelta nella logica di tutelare il patrimonio dell' ente noi votiamo favorevolmente per l' opzione del recesso.
Passiamo alla votazione.
Favorevoli.
Quindi.
Visto che.
Contrari.
Due.
È immediatamente eseguibile quindi doppia votazione favorevoli.
Contrari.
Bene eh.
Così abbiamo esaurito l' unico punto all' ordine del giorno grazie della vostra presenza e arrivederci al 30 di luglio.