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C.c. Abano Terme del 30.1.2023, ore 19:00
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Bene, possiamo cominciare buonasera a tutti, ringrazio il pubblico per la presenza.
Invito il Segretario a fare l'appello, grazie dottore.
Federico Barbierato, presente Giuseppe Bianchin, presente Giovanni Amato, presenta giullari.
Federico Donola presente Marta casotto, esente.
Paolo Gulino, presente.
Roberto Renzo.
Filippo Maragotto, Enrico piccolo Letizia, Segantin.
Luigi Ciccarese, dichiara Martinati, Gennaro De Mare.
Mirco Mazzucato.
Antonio Franciosi.
E Michele Toniolo, quindi tutti presenti 17.
Bene, nomino scrutatori, Meggiolaro, Segantin e Ciccarese.
Allora, questa sera abbiamo quattro fatti di attualità.
Chiama i Consiglieri, nell'ordine in cui mi sono stati presentati, la consigliera Katia, Meggiolaro, prego.
Buonasera a tutti e volevo presentarvi la Giornata della memoria che è stata ricordata lo scorso venerdì 27 gennaio.
In quanto essa è stata celebrata in tutto il mondo, la Giornata della Memoria, per commemorare il genocidio attuate dalla Germania nazista nei confronti di 15 milioni di vittime dell'Olocausto fino al 27 gennaio 1945, data dell'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia ad opera dell'Armata Rossa sovietica, evento importante per la fine delle persecuzioni del popolo ebraico, una come oro, commemorazione pubblica e collettiva per interrogarci e riflettere non solo sulle ragioni storiche di quanto è avvenuto in Europa con la Shoah, ma anche nel nostro Paese con le leggi razziali del 1938, per capire il valore delle testimonianze dei sopravvissuti ed ancora per onorare tutti coloro che hanno messo a rischio la propria vita salvandoli vite umane di numerosi ebrei di ogni età, di deportati militari, gli omosessuali considerati indesiderabili o infine, di chi ha trovato la forza di opporsi alle dittature di allora e lo stordimento delle loro leggi assurde la potenza della memoria e di farci capire l'autenticità dei fatti accaduti allora affinché quanto è avvenuto nel passato non possa accadere di nuovo e per stare sempre dalla parte giusta, perché l'orrore e la lucida follia del totalitarismo totalitarismo razzista hanno alimentato la totale negazione di tutti i valori alla base della civiltà. Espressione di tutto ciò era il mondo crudele e spietato nei lager che significavano morte freddo, umiliazioni, indumenti sudici, nessuno veniva chiamato per nome, ma con un numero di matricola impresso a fuoco sul braccio privazione di qualsiasi ricordo o di oggetti personali teste rasate, brutali, fatte con bucce di patate, torture, perdite della propria dignità, violenze fisiche, destinazioni ignote, filo spinato, fame e giornate di lavoro interminabili. Non a caso la senatrice Liliana Segre all'età di 92 anni continua a ripeterci instancabilmente che di questi ricordi non ci si può sfogliare, perché rimangono incisi nell'anima della memoria e sulla pelle e ci invita a non arrenderci alla prospettiva di un futuro in cui si libri di storia, non ci sarà solo una riga o sulla Shoah, o forse poi neppure quella. Ecco perché auspico che ci auspichiamo che ogni comunità deve continuare il futuro del proprio Paese, costruire il futuro del proprio Paese con una grande responsabilità, attraverso proposte, iniziative e soluzioni dedicata alla memoria delle vittime della violenza nazifascista, soprattutto nelle scuole tra i giovani, oltre che nella società civile, per istituire un giusto peso storica. I fatti e per trasportare il sentimento dell'empatia verso coloro che miracolosamente sopravvissuti hanno trovato il coraggio di raccontare gli orrori dei quali erano stati sommersi. È sempre la memoria darci la forza per opporsi ad ogni forma di istruttiva della giustizia, della libertà, dell'uguaglianza, perché purtroppo c'è ancora chi sostiene che i vari luoghi di sterminio di massa non siano mai esistiti e che sempre più manifesta forme di discriminazione attraverso anche la rete. Da un articolo che ho letto la settimana scorsa, più precisamente domenica nella Repubblica, questo articolo, invito ognuno di noi a non abbassare mai la guardia. Il titolo dice chiaro, donne disabili, omosessuali, migranti ed ebrei sono i bersagli degli aggressivo di attori on line. Purtroppo, in questa mappa dell'intolleranza, in modo virtuale, sta diventando sempre più lo specchio della realtà e non dimentichiamo gli attentati avvenuti nel week-end scorso davanti alla sinagoga di Gerusalemme e, dopo poche ore, un altro attacco compiuto da un minorenne.
Invia la scritta quando invece, la stessa sera, alla senatrice Liliana Segre?
Nella stazione principale centrale di Milano aveva riaperto il cassetto della memoria per ricordare quella terribile giornata del 1944 e proprio con la scritta illuminata sopra il mio il binario 21. Invito ai Minott ad immaginare le stelle ci lancia un invito a continuare il suo viaggio, accendendo altri punti di luce.
I nostri punti di luce potrebbero essere prossimamente, perché no, delle pietre d'inciampo posizionate sul marciapiede in prossimità del Giardino dei Giusti, anche per ricordare le vite sospese di tanti ebrei stranieri che hanno lavorato nella nostra città, quindi anche la città di Abano Terme ha pagato all'epoca un duro prezzo, ma sempre ha respinto ogni forma di razzismo e odio. Anzi, come amministratori e come cittadini. Auspichiamo che qualsiasi rappresentante donna o uomo delle Istituzioni a livello regionale, nazionale e comunale SIT senta sempre in qualsiasi circostanza il dovere di non dimenticare i triste pagine della storia e di lanciare degli altri messaggi educativi alle nuove generazioni. Perché il passato non deve essere percepito come qualcosa di distante e poco decifrabile, ma indispensabile per orientarsi nel mondo e per fare scelte decisive per l'oggi. Grazie a tutti.
Grazie consigliera.
L'altro fatto di attualità lo presenta Paolo bollino, prego, Consigliere.
Grazie Presidente buonasera a tutti i presenti.
Ai sensi dell'articolo 33 del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali, presento, per conto del Gruppo consiliare del Partito Democratico di Abano, un intervento di attualità.
Apprendiamo con vivo apprezzamento della riassegnazione da parte della Regione Veneto della qualifica di presidio ospedaliero alla casa di cura di Abano Terme.
La qualifica di presidio ospedaliero era stata assegnata la casa di cura già nel 1987 dalla Regione.
Nel 2019, con deliberazione della Giunta regionale numero 22 barra CR del 13 marzo 2019 e DGR numero 614 del 14 maggio 2019, la Regione Veneto ha rilevato, per quanto riguarda la casa di cura di Abano, che non erano state riscontrate le condizioni per la conferma della qualifica di presidio ospedaliero.
Attribuendole la qualifica di struttura integrativa della rete ospedaliera regionale, un forte declassamento che l'Amministrazione comunale di Abano Terme da subito si è allarmata, rilanciando le forti preoccupazioni della direzione della casa di Cura di Abano di non poter più garantire la sopravvivenza del sistema di emergenza ed urgenza.
La casa di cura è da diversi anni un punto di riferimento indispensabile che garantisce risposte rapide e qualificate ai bisogni assistenziali, in particolare in regime di urgenza ed emergenza, sia residenti dell'intero bacino termale e collinare che ai numerosi turisti per la gestione di ictus infarto del miocardio acuto e dei traumi. E per questi motivi ritenemmo, riteniamo quella fatta dalla Regione Veneto nel 2019, una scelta immotivata e ragionevole. Con delibera numero 14 del 29 marzo 2019, il Consiglio comunale di Abano Terme aveva approvato la proposta di deliberazione presentata dal Sindaco Barbierato con oggetto la situazione della casa di cura a seguito dell'approvazione del DGR numero 22 CR del 13 marzo 2019 delibera con cui si impegnava a costruire un dialogo, un confronto diretto con gli organi di governo della Regione Veneto al fine di trovare una congrua soluzione volta al mantenimento e al miglioramento di tutti i servizi offerti nel territorio dalla casa di cura, un'azione portata avanti dal Sindaco Barbierato, che aveva chiesto immediatamente un incontro con l'Assessore regionale alla Salute Manuela Lanzarin.
E con il Presidente della quinta Commissione Consiliare Permanente regionale, Fabrizio Boron, un'azione portata avanti e Regione, anche attraverso l'operato del nostro caro e mai dimenticato consigliere regionale del Partito Democratico, Claudio Sinigaglia.
Il fronte in difesa della casa di Cura, intanto si era esteso trovando l'appoggio, oltre ai dei cittadini, anche delle varie categorie economiche albergatori, commercianti, artigiani e, ovviamente, delle varie sigle sindacali dei lavoratori della casa di Cura. In questi tre anni la casa di cura è stata sottoposta ad un attento monitoraggio da parte degli organi della Regione Veneto, come previsto dal DGR numero 614 del 14 maggio 2019. In questo periodo di monitoraggio, la casa di cura e ristrutturata è risultata coerente con le attività di norma svolte dalle strutture qualificate come presidio ospedaliero. In particolare, uno sono aumentati gli interventi di chirurgia generale nei confronti dei cittadini residenti nel Veneto, contribuendo alla riduzione della lista di attesa. 2. Sono state rispettate pressoché totalmente tutte le classi di priorità, sia per gli interventi chirurgici oncologici che non oncologici, sia nei confronti dei cittadini residenti nel proprio territorio di competenza che i cittadini residenti in altri territori di competenza di altre aziende ULSS venete e 3 per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali, il rispetto dei tempi di attesa per classi di priorità è stato garantito in più del 95% dei casi. Tutto questo ha portato nuovamente al riconoscimento da parte della Regione Veneto della funzione di presidio ospedaliero a valenza provinciale come DGR numero 120 bara CR del 18 novembre 2022, che poi ha avuto ad inizio anno 2023 il voto favorevole di tutti i consiglieri regionali, sia di maggioranza che di minoranza membri della quinta Commissione regionale, politiche socio sanitarie.
Non possiamo che essere soddisfatti di questo importante risultato per il nostro ospedale e per il nostro territorio noi ci abbiamo sempre creduto, non abbiamo mai abbassato la guardia perché eravamo fiduciosi che l'eccellente lavoro svolto dalla casa di cura e dai suoi operatori tutti sarebbe stato stato primo poi riconosciuto e così è stato. Ringraziamo la Giunta regionale e tutti i consiglieri regionali membri della Quinta Commissione, sia di maggioranza che di minoranza, che hanno promosso la casa di cura. Crediamo che questo sia il giusto riconoscimento per i servizi offerti da parte della casa di cura, che tende sempre a migliorarsi nel tempo. E ci auspichiamo, come Partito Democratico di Abano Terme, che questo ottimo risultato porti ad un clima più disteso tra la direzione della casa di cura e i sindacati dei lavoratori sanitari. Grazie,
Grazie Consigliere. Adesso do la parola al consigliere Luigi Ciccarese, per il suo intervento. Prego grazie Presidente, buonasera a tutti, da circa due settimane a questa parte. Come è noto, le prime pagine dei giornali e dei tg sono occupate dall'evento giudiziario che ha aperto il 2023, ovvero dall'arresto di un noto criminale latitante da epoche purtroppo remote, il cui nome non merita neppure di essere citato con le sue coordinate anagrafiche e posto che di umano con noi condivisibile, non ha assolutamente nulla, se non la caducità della sua esistenza. Ritengo pertanto che in occasione di questo consesso valga la pena spendere due parole sull'evento in questione, riproponendo alcune mie personali riflessioni, che ho già espresso in altre sedi e che oggi è ancor più il piacere di condividere con voi. Certo che la logica contrapposizione politica che democraticamente, in forma il nostro dibattito non sia di ostacolo ad una convergenza netta di pensiero e azione sui principi e i valori che sorreggono le istituzioni nei momenti in cui essere maggiormente hanno trionfare, come nel caso che ci occupa.
Lo so per i miei concittadini Aponense lontani 1.400 chilometri da Palermo, o magari con meno di quarant'anni che dunque non hanno vissuto le quotidiane ferali notizie riportate dai TG delle 20 nel recente passato potrebbe risultare difficile comprendere veramente cosa significhi un evento di cronaca come quello celebrato in questi giorni e di cui oggi parliamo per chi ha avuto fortuna di conoscere solo per le vacanze regioni come Puglia, Campania, Sicilia e Calabria tanto per fare un esempio, apprezzando le tantissimo natura, mare, i frutti della terra, è difficile comprendere veramente quanto sudore, fatica, sacrifici, si nascondano dietro un pomodoro rosso o un bagno in uno stabilimento balneare.
Quali tenebrosi dinamiche spesse volte aggrediscano chi lavora per produrre e vendere e chi per tutelare il territorio e mantenere la sicurezza dei luoghi. Ciò che è avvenuto, però, deve quantomeno essere utilizzato da esempio per comprendere come lo Stato e la giustizia vincano sempre, ma soprattutto per ciò che più ci riguarda, come è necessario tenere sempre alta la guardia di fronte a qualunque episodio o comportamento che sfugga alle regole del vivere da onesti cittadini, non dobbiamo correre il rischio di ritenere che il fenomeno criminale e mafioso, come storicamente inteso, debba considerarsi lontano dalla terra in cui viviamo, perché il germe del malaffare e il peggior trasformista che esista, capace di nascondersi dietro gli anfratti meglio celati. Ecco allora che esso possa manifestarsi in svariati modi, attraverso un provvedimento che è volutamente svilisce il valore di un bene pubblico per consentirne la svendita soliti amici.
Attraverso una licenza edilizia troppo favorevole a un parente, un amico, una licenza commerciale particolarmente benevola o concessa senza troppo riguardo alle regole, attraverso un favore anche apparentemente banale concesso a qualcuno a sei vicino o un occhio colpevolmente chiuso davanti un'evidente ingiustizia e di tali infelici devianze anche il nostro Comune in un troppo recente passato ha fatto sgradevole conoscenza.
Occorre allora che tutti, comprendendo appieno il significato di questa celebrata, ma solo temporanea vittoria, continuiamo nella nostra vigile vita da onesti cittadini, fieri di rispettare le regole e in qualunque nostra veste, giammai proni ad alcuna promessa o illusione per la cui realizzazione occorra saltare le regole democratiche, giuridiche e amministrative che in forma nel nostro diritto, mi scuso per aver occupato il vostro tempo con l'odierno discorso, che muove da una mia particolare sensibilità verso questi fenomeni criminosi, per motivazioni anche familiari, ma sono certo di poter condividere con voi il sentito ringraziamento a tutte quelle donne e quegli uomini delle istituzioni che sotto ogni abito e divisa ogni giorno dedicano la loro vita a difesa della nostra collettività. Chiudo con le parole che la signora Liliana, Riccobene, vedova di Giuseppe Montalto, agente di polizia penitenziaria ucciso dalla mafia, rivolge giovani. Bisogna scegliere da che parte stare.
E, soprattutto, mi permetto di aggiungere, bisogna ricordarsi e tenere sempre a mente la scelta fatta e gli obblighi assunti in suo nome, grazie.
Grazie Consigliere, passo la parola ad Antonio Franciosi, per la sua il suo intervento, prego, grazie Presidente.
Il mio è un breve intervento finalizzato a sensibilizzare questa Assemblea, ma tramite questa tutta la cittadinanza sugli avvenimenti gravissimi che accadono in Iran, una realtà certo molto lontana da noi geograficamente, però non più lontana di altre, dove fatti meno gravi vedono invece una sensibilizzazione.
E di di di di notevole portata, perché sensibilizzare dovrei scusarmi nel senso che uno potrebbe dire noi non abbiamo bisogno essere sensibilizzati, giacché il mio appello non è rivolto ai presenti qui, ad iniziare da lei, signor Sindaco, gli assessori, i colleghi consiglieri, in virtù del ruolo istituzionale ricoperto e del presupposto impegno politico che c'è sicuramente non siamo persone in quest'Aula.
Che hanno bisogno di essere sensibilizzati, sappiamo però che l'eco del dibattito che si svolge il Consiglio supera le anguste mura della sala dove esso si svolge e quindi spero che questo mio intervento qui possa poi diffondersi nella cittadinanza e tra le persone.
Bellissima la frase che ho ricordato prima, la collega, quella dell'installazione di Maloberti in occasione di quella bella trasmissione che hanno fatto sul binario 21, invita mi notte a immaginare le stelle no.
Bellissimo, è giustissimo mantenere alta la memoria e l'attenzione su questi tragici eventi del passato che possano servire da monito, però vedo invece, purtroppo, chi non c'è un uguale attenzione verso episodi gravissimi ed attuali come la situazione in Iran, la riassumo molto brevemente perché non voglio annoiare non è questa la sede poi probabilmente i fatti sono conosciuti.
Ma tutto inizia a inizia proprio dalle donne, tra l'altro no, con quel rifiuto di portare il velo in certe circostanze, nemmeno sempre no, ecco, da qui è nata una rivolta popolare con un grandissimo seguito che ha visto una repressione disumana che è tuttora in essere e che sta raggiungendo numeri sempre maggiori, assistiamo al caso di le donne sono particolarmente vittima di queste perché vengono insieme, comunque agli uomini incarcerate, torturate nel caso delle donne, subiscono anche violenze, addirittura sessuali, poi condannati a morte e uccise.
La stessa sorte è toccata ad altri sostenitori, giovani studenti, anche personaggi noti della realtà sociale iraniana, giocatori di pallone, attori, eccetera credo che sensibilizzare sia importantissimo, più che non fare, perché una alternativa poteva essere far inserire all'ordine del giorno qualcosa del genere in Consiglio comunale di Abano chiede al Governo di impegnarsi ma non è questo.
Ci vuole un pragmatismo, insomma, queste cose servono a poco, serve invece che davvero l'opinione pubblica sia sensibilizzata, su questo può esserlo tramite noi queste cose devono essere diffuse, perché nei giornali sono relegate a zone del giornale dove non tutti leggono in televisore televisione sono offuscate da argomenti.
È oggettivamente meno gravi, pur se gravi. No, basta vedere il rilievo che è stato dato ai fatti avvenuti in Parlamento, certamente una protesta che è gravemente lesiva della democrazia, quella che è accaduto in Brasile e non voglio certo minimizzare, però, se pensiamo che lì è stata una protesta, insomma con disordini, eccetera e in Iran ogni giorno viene massacrata questa gente vengono processati con degli pseudo processi sommari che che ricordano veramente anche nella loro. Non so se qualcuno ha visto, fra cui i documenti storici, i filmati dei processi che Hitler fece fare i responsabili dell'attentato dal quale si salvò, per così, per puro caso, eccetera no, quello famoso su cui hanno fatto anche il film. Ecco, alla stessa maniera dei processi in cui l'imputato viene.
Deriso viene messo nell'impossibilità di parlare, addirittura di poter essere difeso, vengono zittiti gli avvocati a cui seguono condanne a morte eseguite entro i 30 giorni, non vi annoio più, ecco, spero che questo così breve ragionamento possa uscire dalle mura di quest'Aula possa soprattutto mi rivolgo ai giovani che sono soprattutto da quella parte purtroppo,
Non lo sono, ma mi piacerebbe esserlo, ecco perché anche Scherzi a parte i ragazzi ne parlino, la situazione è veramente molto, molto grave, succedono cose terribili e bisogna in qualche maniera che un'opinione pubblica davvero mondiale faccia pressione su questo paese ottenendo più che ciò che le sanzioni economiche abbiamo visto non ottengono grazie.
Grazie Consigliere, allora, se c'è qualche Consigliere che vuole fare qualche appunto, qualche intervento è possibile articolo 33, comma 4 lo lo dico giusto per per dire che la richiesta che faccio è avallata dal regolamento, sennò cominciamo col primo punto all'ordine del giorno.
Già fatto.
Bene, allora passiamo al primo punto dell'ordine del giorno, che sono le interpellanze, ne sono arrivate tre, la prima interpellanza del consigliere Ciccarese sui disservizi piscine comunali. Prego sì, grazie Presidente. Dopo un accesso che ho svolto, come al solito agli atti ho verificato un po' quello che è la relazione che intercorre tra il Comune e la società. La cooperativa Coop 80 che gestisce la piscina. Sostanzialmente si tratta di un classico contratto di una convenzione forse della quale questa cooperativa gestisce gli impianti e le strutture sportive comunali a fronte di lavori che ha fatto nel corso degli anni. Questa convenzione, come premessa, prevede che la società concessionaria debba garantire rispettare ovviamente l'ordinaria manutenzione degli impianti, la straordinaria manutenzione nella misura di 12.000 euro all'anno oltre IVA rinnovabile, cioè scusate cumulabile di anno in anno, ove i lavori straordinari non vengono eseguiti in questa misura, oltre a tutto quello che normalmente è di pertinenza della della concessionaria. Qual è il problema che è stato sollevato e francamente, di cui sono personalmente testimone in quanto frequento i locali e che da anni a questa parte l'impianto di acqua sanitaria sostanzialmente non funziona, cioè tutti gli utenti che so che spesso la sera si trovano a frequentare la piscina pagando il corrispettivo non possono fare la doccia perché vedo che sono fredde, oltre a lamentele legate alla alla polizia, ma questo è un discorso opinabile che francamente non ritengo su questo re. Non ritengo intervenire, siccome mi risulta sempre perché risulta da queste convenzioni che oltretutto, ovviamente, l'autorità comunale, anche il potere si riserva nella convenzione del potere di svolgere dei sopralluoghi, ovviamente a sorprese nei locali per verificare questi disservizi. Ecco allora che è siccome ritengo che sia necessario che una struttura così importante, che garantisce a centinaia di anzi forse migliaia di utenti, comunque lo ha la possibilità di di.
Di svolgere attività sportiva l'interpellanza è questa rivolta all'Amministrazione, se l'Amministrazione come intende procedere nei confronti del del concessionario o quantomeno che tipo di interventi intende svolgere operare per risolvere queste problematiche che, ripeto, vanno avanti da anni e la cosa che più mi preoccupa sinceramente nasce dal fatto che la convenzione andrà a scadenza il 31 dicembre 2024, il che potrebbe far pensare a una certa rilassatezza del concessionario evidentemente non interessato a a sborsare per interventi di ristrutturazione o interventi di manutenzione che invece sono oltremodo necessario, quindi l'interpellanza in questo senso, grazie,
Grazie, risponde l'Assessore Barone, prego sì, grazie Presidente buonasera a tutti.
Rispondo alla sua richiesta, consigliere Ciccarese, assicurando che la sua segnalazione è stata presa in debita considerazione, così come lo sono state le segnalazioni pervenute da diversi utenti direttamente all'Amministrazione o agli uffici e, a dire il vero, non sono poche.
Tutte sono state comunque notizie al gestore dell'impianto comunale e da questi prontamente riscontrate.
La relativa documentazione, se ritiene è a disposizione, le segnalo inoltre che il gestore ha documentato spese anche in eccedenza rispetto agli impegni di convenzione che prevedono, come ha ricordato anche lei, una spesa annuale di 13.000 euro per la manutenzione straordinaria delle imprese dell'impianto si tratta in special modo di spese per l'acquisto l'installazione di pompe,
Non possiamo peraltro nascondere il fatto che sempre più queste segnalazioni si ripetono e che fosse la situazione non è destinata a migliorare nel breve periodo. Vero è che l'ufficio tecnico sta conducendo una serie di incontri con il gestore di verifiche in loco finalizzati ad acquisire lo stato di fatto della struttura e da svolgere una prima valutazione sugli interventi da introdurre nel progetto di generale ristrutturazione dell'impianto, per il quale l'Amministrazione ha messo in preventivo lo stanziamento di 2 milioni di euro sul programma pluriennale annualità 2024 al riguardo informo che, grazie a un finanziamento ministeriale con determina dirigenziale numero 1.006 del 30 settembre 2022, è già stato conferito l'incarico professionale per la redazione del progetto relativo al primo e più urgente stralcio dei lavori che riguarderanno l'impianto nel suo complesso.
Pur operando comunque da subito per risolvere la situazione di cui stiamo parlando, mi permetto di esternare le numerose difficoltà che rendono la situazione problematica definirei strutturale questa difficoltà da un lato la vetustà dell'impianto che risale se la memoria non mi tradisce nel 1974, anche se gli impianti tecnici di cui discutiamo oggi sono certamente più recenti perché l'impianto si è sviluppato nel tempo ma questo non sempre gioca a favore.
Dall'altro, la scadenza dell'appalto di gestione, come lei stesso ha ricordato, che scade alla fine del prossimo anno, il che non favorisce certo interventi importanti da parte del gestore.
Infine, ma non ultimo, il fine vita del pozzo, dal quale viene attinta la 4 male che alimenta la piscina termale del palazzetto piscina e dalla cui acque reflue dipendono in maniera importante gli impianti di riscaldamento di tutto l'impianto. La lunga procedura di assegnazione della retta relativa concessione mineraria in via di definizione in questi giorni da parte della Regione, per quanto ne sappiamo, potrebbe portare maggior chiarezza su chi deve provvedere a rifare il pozzo. Ma non ci sono tante situazioni, ma ci sono tante situazioni burocratiche ed economiche ancora da risolvere al riguardo, per cui non mi aspetto che la situazione cambi di punto in bianco, però le posso assicurare che la situazione è costantemente monitorato e si sta facendo il possibile, fermo restando che la soluzione a più lungo termine sarà mettere mano al lavoro importante su tutto l'impianto.
Consigliere.
Bene, allora passiamo alla seconda interpellanza presentata dal consigliere del mare su ristrutturazione stalli pubblici, prego Consigliere.
Grazie Presidente, buonasera a tutti, in questi giorni ho ricevuto talune se segnalazioni di concittadini che avrebbero avuto notizie di un progetto di ristrutturazione, di ristrutturazione degli stalli pubblici, anche a pagamento che l'Amministrazione comunale avrebbe in animo di predisporre dalle informazioni in mio possesso, dall'esame dei provvedimenti amministrativi che si sono succeduti, nonché, più in generale, dagli avvisi con i cittadini. Non ho reperito notizia alcuna su tale progetto, sulla volontà o meno di realizzarlo sulle relative modalità esecutive. Personalmente ho contattato l'ufficio competente per il rinnovo dell'abbonamento annuale. Mi è stata segnalata la impossibilità di rinnovare per l'intero arco corrente annualità il canone di abbonamento, come per il passato, ma solo limitatamente fino al mese di luglio. 2023 in attesa delle modifiche che saranno dettate dall'Amministrazione comunale alla luce di quando, in permessa in premessa, il sottoscritto interpella il Sindaco, la Giunta comunale, a rendere edotto il con il Consiglio dell'effettiva volontà dell'amministrazione Aponense.
Ove risulti fondata la notizia, appresa, di realizzare della rete realizzazione di un nuovo impianto piano di parcheggi pubblici, delle modalità di redazione.
De delle iniziative eventualmente previste per il coinvolgimento dei cittadini in tale eventualmente innovativa redistribuzione delle aree, grazie.
Risponde l'assessore, Alberto.
Grazie Presidente.
Buonasera, Consiglieri e tutti i cittadini presenti devo fare necessariamente una premessa, spiegando la differenza che sussiste tra il piano parcheggi e la gestione dei posti auto a pagamento Piano parcheggi è uno strumento che ha lo scopo di pianificare e di gestire gli spazi di tutti i parcheggi e la sosta dei veicoli sia quelli a pagamento e sia quelli liberi nel territorio comunale finalizzato alla programmazione agli interventi per la sosta.
Mentre la gestione dei posti auto a pagamento è un concetto completamente diverso e riguarda solamente la gestione dei posti auto a pagamento esistenti presenti sul territorio comunale.
Il Comune di Abano Terme è dotato di un piano urbano del traffico approvato con delibera del Consiglio comunale numero 63 del 4 giugno 1998.
Inoltre, è dotato di un Piano urbano della mobilità sostenibile della Conferenza Metropolitana di Padova, come EPA, adottato con delibera di Giunta comunale numero 29 dell'11 febbraio 1000 del 2020.
Inoltre, è dotato di un Piano urbano della mobilità ciclabile denominato Bici Plan, approvato con delibera del Consiglio comunale numero 4 del 2 marzo 2020, approvato in ottemperanza alle disposizioni della legge numero 2 del 2018. Inoltre, nello scherzo nello scorso mese, l'Amministrazione comunale ha incaricato uno studio professionale che affiancherà gli uffici comunali alla redazione di un nuovo Piano urbano del traffico.
Ho fatto questa doverosa premessa per non confondere il piano dei parcheggi con la nuova procedura di gara per l'affidamento del servizio delle aree con sosta a pagamento.
Quindi, parlando ora della gestione dei posti auto a pagamento, va precisato che con delibera del Consiglio comunale numero 26 del 23 marzo 1999 e la delibera del Consiglio comunale numero 92 del 20 settembre 2004, il Consiglio comunale aveva già stabilito che la gestione di posti auto a pagamento deve avvenire mediante affidamento ad una cooperativa sociale del territorio ai sensi dell'articolo 4 e 5 della legge numero 381 dell'8 novembre 1991 come sostituito dall'articolo 20 della legge numero 52 del 96 definendo i criteri preferenziali per la scelta del soggetto erogante il servizio in virtù dell'articolo 14 e 16 della legge regionale numero 24 del 5 luglio 1994,
Dall'anno 2004, l'affidamento della gestione dei posti auto a pagamento è sempre stato disposto, mediante gara ad evidenza pubblica, previa approvazione del disciplinare e del bando da parte della Giunta comunale sulla base di apposite direttive impartite.
Con delibera della Giunta comunale numero 206 del 29 dicembre 2020 e la delibera numero 198 del 25 gennaio 2022 veniva prorogata a causa dell'emergenza Covid, la gestione delle aree di sosta parcheggio non custodito a pagamento nel territorio comunale con parcometri elettronici.
In previsione della scadenza del contratto, è stato quindi avviato e concluso il censimento dei parcheggi esistenti nel territorio comunale, che ha promesso che ha permesso di avere uno, una fotografia della situazione dei parcheggi esistenti nel territorio comunale, suddivisi per tipologia e per quartiere in particolare nel nostro territorio sono presenti 7.222 parcheggi che sono così suddivisi parcheggio di sosta riservato alle persone disabili, 200 e otto parcheggio di sosta per il carico e scarico delle merci, 64 parcheggi di sosta riservato ai motoveicoli 57,
Parcheggio di sosta gratuiti riservati agli altri agli autobus 30.
Parcheggi di sosta liberi non a pagamento e non a disco orario 5.200 e 38.
Parcheggi di sosta a disco orario, 996 parcheggio di sosta riservato ai residenti, 124 parcheggio di sosta riservato ai taxi, 16 parcheggi rosa riservati alle donne in stato di gravidanza 19.
Parcheggio di sosta a pagamento 470.
In data 29 dicembre 2022, l'Amministrazione comunale approvato con delibera di Giunta la numero 209 delle direttive per la predisposizione del bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di gestione della sosta a pagamento e dei relativi proventi, non prevedendo particolari modifiche rispetto a quanto deliberato precedentemente nell'anno 2015 ma solo dei piccoli aggiustamenti scaturiti dall'esperienza e dalle istanze presentate dai cittadini durante questo periodo.
La nuova gara per la gestione di posti auto a pagamento verrà quindi predisposta tenendo conto di quanto segue.
Istituire alcuni nuovi stalli di sosta a pagamento di una diversa articolazione oraria tutti i giorni dalle 8 alle 20, della possibilità di prevedere un periodo di chiusura non inferiore a 10 giorni degli stalli di sosta a pagamento.
Di un adeguamento degli importi delle tariffe rimaste inalterate dall'anno 2010 di un adeguamento delle tariffe per gli abbonamenti annuali, anche queste rimaste inalterate dal 2010.
Della conferma dell'importo delle tariffe per gli abbonamenti settimanali quindicennali e mensili.
Della necessità di uniformare l'importo con tutti gli stalli di sosta riservati ai residenti nell'intero territorio comunale, della conferma dei requisiti per l'ottenimento degli abbonamenti per i residenti per tutto il territorio, della durata della concessione quinquennale con la possibilità non vincolante per l'Amministrazione di rinnovo per i successivi altri due anni,
Della modifica di alcune tipologie di autorizzazioni.
Consigliere ha qualcosa da dire?
Ecco, sono abbastanza soddisfatta l'unica cosa da tener conto che dall'Amministrazione che ci sono dei parcheggi, che sono molto più tra virgolette con molte più macchine, molto più gente che parcheggi più saturi e parcheggi, che sono molto più liberi, che c'è poca gente, quindi di tener conto dove questi parcheggi che c'è tipo Busonera che mi chiedevano a Busonera se si potesse mettere qualche parcheggio più a pagamento perché c'è tanta gente che lavora ogni tanto deve andare a cambiare il dischetto.
No, stavo sa, sta attendo, ecco, posso e piazza Cortese, che è un parcheggio che è assai movimentato e sappiamo poesie abbiamo perso altri tre parcheggi, che si è spostato, dove i cassonetti della spazzatura, che secondo me potevano anche non essere spostati recuperavamo tre cassonetti pure perché è una domanda che le faccio come mai quel parco quel parcheggio che c'è il parcheggio da piazza cortesia a via Vespucci e libero come mai non si può fare qualcosa laico tipo mettendo i cassettini dalla spazzatura là che c'è tanta tanto spazio libero e magari recuperiamo qualche parcheggio in più?
Piazza cortese, che sembra insomma, a volte noi paghiamo l'abbonamento e non sappiamo a posto, grazie, prego, Consigliere, ha dato la sua risposta, ci fermiamo qui poi magari la risposta gliela darà in separata sede dell'assessore e invece la invito a leggere l'altra interpellanza relativa all'installazione colonnine di ricarica auto elettriche prego,
Grazie Presidente. Nella mia qualità di esercente un'attività economica nel centro di cittadino, ho ricevuto e ricevo spesso segnalazione da parte di ospiti in visita alla città termale che lamentano le SSIS, l'inesistenza di colonnine dedicata, la ricarica delle auto elettrica, presente viceversa nella vicina Montegrotto Terme ove sono perciò costretti a recarsi per tale necessità. D'altro canto, il nodo che sia in corso un processo europeo di modellini, modernizzazione e sostituzione delle autovetture a motore termico con quella motore interamente elettrico al fine della salvaguardia dell'ambiente del prossimo futuro. Nei giorni scorsi ho avuto modo di leggere sulla stampa locale un articolo dove si affermava che è intenzione dell'odierna amministrazione provvedere a installare colonnine di ricarica elettrica, ovvero avviare un dialogo in tal senso con degli operatori specializzati che possono essere interessi interessati a tale iniziativa. Alla luce di quanto in permesso, premesso, il sottoscritto interpella il Sindaco, nonché l'assessore ai lavori pubblici, a recepire la necessità di di installare in zone strategiche del territorio cittadino idonee colonnine dedicate alla ricarica delle autovetture a motore elettrico, ovvero ove tale iniziativa sia stata già assunta nelle riunioni programmatiche. A farsi conoscere quando, dove e con quali modalità di utilizzo si intende avviare il processo di installazione delle suddette colonnina. Grazie,
Risponde l'assessore Briano, grazie Presidente.
Ho avuto già modo di rispondere a un'interrogazione su questo tema in un recente passato e in questa occasione credo di dover ribadire alcuni concetti già espressi. Ricordo anche che questa Amministrazione aveva già fatto un avviso pubblico per l'installazione di colonnine. Ecco, lo stesso è andato deserto probabilmente per eccessiva onerosità o morosità, dovuta alla richiesta di pagare un canone per l'occupazione del suolo pubblico, come prevedeva il relativo regolamento comunale. A seguito di ciò, quindi, il Consiglio comunale ha modificato anche il Regolamento, togliendo tale obbligo. Non so a quale articolo di stampa faccia lei faccia riferimento a, ma ad oggi la situazione è questa.
Sono intervenute modifiche legislative tese a semplificare le procedure di installazione dei punti di ricarica sul territorio nazionale, ma anche introdotte agevolazioni per income incrementare le prese condominiale e le impianti privati, ciò doverosamente sottolineato, e pur tuttavia da rimarcare che comunque l'installazione di una colonnina di ricarica per autoveicoli implica per il Comune la concessione pluriennale di utilizzo di suolo pubblico generalmente i gestori chiedono la disponibilità di 10 anni o anche più,
Che lo spazio viene occupato con un ingombro infrastrutturale, con conseguente perdita di in Q di limitazione all'uso degli stalli di sosta e che comunque stiamo parlando di assegnare spazi pubblici ad attività con fini economici, per cui è necessario muoversi con la dovuta cautela.
Ciò detto, aggiungo che sono molte ormai le strutture alberghiere che si sono dotate di tale servizio, quindi per la propria clientela, che comunque il parco di auto elettriche dall'italiano si attesta al momento solo al 2%, mentre le auto ibrido raggiungono il 9% anche su sistemi di ricarica vi sono i nomi dei figli differenze si va dagli impianti che richiedono anche quattro o più ore a quelli più veloci che impiegano solamente qualche decina di minuti.
Queste ultime, però, sono meno proposte dai gestori per i costi ancora elevati di installazione. Ciò premesso, non le nascondo che le difficoltà che il nostro ufficio tecnico, che ha un ridotto numero di personale per il quale sono stati banditi relativi concorsi ed il contemporaneo incremento delle incombenze, gli adempimenti relativi al PNRR e non solo fanno slittare sempre più nel tempo la realizzazione del relativo progetto che prevede un progetto esistente che prevede che prevede impianti né nei principali spazi a parcheggio dislocati in tutto il territorio comunale.
Sono previsti impianti di colonnine elettriche anche nel prossimo intervento sull'area del Civitas, quindi a prima saremo in condizione di poter prendere in mano questa materia, lo faremo, però al momento non c'è all'orizzonte la redazione di questo di questo progetto.
Consigliere De Mare.
Grazie.
Grazie, ma credo che Abano, insomma, è un posto che ha bisogno di colonnine elettriche, anche se l'hanno quasi tutti a attualmente, insomma, non è bello che Abano, non ce l'abbia grazie.
Guardi stasera sono passato davanti a due impianti di colonnine elettriche, non tutte vuote, voglio dire sicuramente ne abbiamo bisogno, ma non credo che ci sia che sia una priorità, una necessità così impellente, peraltro, ripeto il progetto c'è, il tentativo di installare è stato fatto è andato deserto e la relativa gara appena è possibile prendere man mano anche questa questa materia grazie.
Bene, passiamo al secondo punto dell'ordine del giorno. Annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a 1.000 euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 esercizio dell'opzione di non applicazione della misura di stralcio ai sensi dell'articolo 1, comma 229 della legge 29 dicembre 2022, numero 100 e 97 illustra l'assessore Bozza. Grazie Presidente, una buona sera a tutti e la legge di bilancio. 2023 dello Stato approvata con provvedimento del 29 dicembre 2022 ha introdotto una serie di importanti novità sugli strumenti di natura tributaria. Uno di questo uno di questi riguarda appunto l'oggetto di questa proposta di delibera, ovvero è previsto nella legge di bilancio che, relativamente ai debiti di importo residuo alla data del 1 gennaio 2023, fino a 1.000 euro comprensivo di capitale e di interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni risultanti dai singoli carichi trasmessi all'Agenzia delle entrate riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 è previsto l'annullamento automatico delle somme dovute alla medesima data a titolo di interessi, per ritardato iscrizione a ruolo di sanzioni ed interessi di mora.
Pertanto resterebbero dovuti soltanto il capitale e le somme maturate alla predetta data a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione delle cartelle di pagamento questo provvedimento riguarda sia l'ambito dei tributi, ma in maniera specifica riguarda anche tutte le sanzioni amministrative, comprese quelle per la violazione del codice della strada.
A fronte di questa norma, sempre là la legge di bilancio dello Stato, il legislatore ha previsto per i Comuni la possibilità di stabilire di non applicare le, disse queste disposizioni con un provvedimento adottato dalla dal Consiglio comunale entro il 31 gennaio 2023 e comunicato entro la medesima data all'Agenzia delle Entrate Riscossione.
L'Amministrazione di Abano ha ritenuto di non applicare questo strumento, quindi di avvalersi di questa facoltà.
È essenzialmente mi viene da ricondurla per tre ordini di motivi che provo ad elencare il primo è forse quello principale per una questione di equità e di giustizia nei confronti di chi ha regolarmente e sempre pagato i tributi nei tempi e nelle modalità previste.
Si attributi che sanzioni. Questo provvedimento sicuramente diventerebbe iniquo per quelle persone che invece questo tipo di tributi o di sanzioni l'hanno sempre o onorate pagate. Il secondo motivo per cui l'ente non intende applicare questa misura è che, relativamente ai carichi affidati all'Agenzia delle Entrate Riscossione, questi avrebbero chiaramente lo stralcio, un impatto di carattere negativo sulle finanze locali, in quanto non sono previsti nessun tipo di ristoro statale da parte della dell'organo governativo e quindi tutto il mancato gettito andrebbe a da aggravare a pesare la situazione dell'ente locale. Terzo motivo è che la norma stessa, con un provvedimento chiamato rottamazione quater, prevede comunque la possibilità per il contribuente entro il 30 aprile, addirittura andando ad allungare le tempistiche di sette anni, quindi arrivando fino al 2022 la possibilità per il contribuente di attivarsi lui.
Ha personalmente chiedendo la rottamazione di queste cartelle, quindi lo stralcio delle sanzioni e degli interessi, però obbligandosi a pagare la quota capitale il provvedimento invece in esame non obbliga neanche il contribuente a pagare la quota capitale, quindi la facoltà da parte del contribuente, poi di vedersi annullate. C'è sempre tanto, è vero che poi, comunque questi, l'impatto negativo della riduzione verrà comunicato al al agli enti locali entro il 31 luglio, e quindi c'è sicuramente questa seconda possibilità, molto più, diciamo, sostenibile, perché comunque c'è l'impegno di pagare in un'unica soluzione o attraverso un procedimento di rateizzazione e quindi queste tre motivazioni l'equità, l'impatto negativo e comunque la salvaguardia e la possibilità per il contribuente di intervenire entro il 30 aprile portano l'Amministrazione a presentare questa proposta di delibera di non applicazione della della norma.
Grazie assessore, ci sono interventi.
Prego, assessore Seganti.
Buonasera, signor Sindaco, consiglieri cittadini presenti con la presente il nostro gruppo passione Abano, ribadisce il proprio sostegno alla scelta data dall'Amministrazione di non stralciare le cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro, possibilità data dal Governo centrale con la legge 197 2022 è fatta ricadere sulle scelte delle Amministrazioni locali senza peraltro ristorare,
I motivi della nostra contrarietà a questo provvedimento sono molteplici. Innanzitutto, una grave situazione di dissesto che rischiano i comuni a seguito dei rincari delle utenze causate dalla crisi energetica e bellica. Se accordassimo la pace fiscale, andremo probabilmente a dover sottrarre risorse di cui beneficiano tutti i cittadini, come per esempio il sostegno dato dai servizi sociali alle famiglie e ai più fragili, nonché le iniziative a beneficio di tutte le attività produttive, come per esempio la programmazione degli eventi importante per il motore della nostra economia termale. Leggiamo poi dai giornali che lo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro sembrerebbe ispirato da una scelta per un approccio diverso verso i contribuenti, per instaurare un rapporto con il fisco non più conflittuale. Approfondendo, scopriamo che un'ampia parte di queste cartelle è costituita da multe non pagate. In Italia viene riscosso appena il 45% delle sanzioni per il mancato rispetto del codice della strada a Napoli nel 2021 è stato pagato solo il 15,9% delle sanzioni recapitate a Roma, il 35,2 a Milano si arriva al 55, avallare lo stralcio ci renderebbe complici di un malcostume tipicamente italiano, altro che pace fiscale e approccio meno conflittuale col fisco uno schiaffo morale a chi le regole, le rispetta e le sanzioni le paga. Crediamo che la politica per prima non possa legittimare l'illegalità e debba contribuire a creare un Paese con un tessuto civile diffuso in cui la convivenza sia basata su dialogo, solidarietà e parità. Non è utopistico, è solo rispetto delle regole.
Grazie.
Grazie Consigliere, ci sono altri interventi, prego consigliere Francioso.
Grazie Presidente.
Brevemente.
A questo intervento mi ha minato, adesso mi si passi il termine ascoltando quello che ci ha detto l'Assessore, illustrandoci i motivi della decisione e sentendo anche adesso quello che è stato detto dalla collega, certo sono tutte.
Le ragioni.
Valide, però, se andiamo a ad approfondirle a ognuna di queste, si può, si può obiettare no.
Anche perché sono discorsi di tipo generale non sono stati riferiti, tranne quello del bilancio specifico della nostra città ad Abano, mi riferisco a quello che ha detto per ultimo la collega no.
Si va in qualche maniera con questa sarebbe una pace fiscale, a che cosa a incentivare, l'abitudine, a trasgredire, a non pagare, eccetera, quindi altro che pacificazione tra fisco e.
E cittadino, ecco, non dobbiamo dimenticare, però non parlo della situazione di Abano, ma siccome il rilievo ha avuto portata generale, almeno così ho inteso, non dimentichiamo che ci sono Comuni piccoli che basano il loro bilancio, ne abbiamo anche nel padovano, per esempio sulle contravvenzioni da autovelox ecco, è chiaro che atteggiamenti di comuni che non sono il nostro ci tengo a ribadirlo di questo genere.
A che cosa che cosa provocano provocano non solo un distacco tra cittadino e amministrazioni, ma incentivano ogni tipo, poi di successiva chiamiamole evasione perché dice, a fronte di un'autorità in questo caso quella comunale che opera in questa maniera per fare cassa. Io mi sento legittimato a cercare di fregarti passatemi il termine, tutte tutte le volte che posso sempre il fatto che dici andremmo in qualche maniera a sottrarre risorse anche al sociale che ne ha tanto bisogno. Ma non dimentichiamo che parliamo della rottamazione di cartelle sotto i 1.000 euro. Le rottamazioni delle cartelle sotto i 1.000 euro non sono di quello che ha un contenzioso col fisco, perché mancano 100 milioni di IRPEF, 100.000 euro. Scusatemi o cose di questo tipo sono piccole cose? Giustamente è stata ricordata la epoca di grave crisi in cui versiamo tutti, anche gran parte dovuta a parte dei recenti aumenti. Per per motivi Byllis comuni definiti al collega, ma soprattutto.
Alla al periodo Covid oggi c'è una povertà diffusa.
Mettere in ulteriore difficoltà, persone che sono già estremamente in bilico. Che cosa rischia rischia poi che venga aggravarsi sul sociale, perché se una persona che è già lì quasi prossima chiudere perché non ce la fa più a tirare avanti la baracca gli arriva magari questa che per una persona normalmente insomma non in dissesto finanziario possono essere cifre non enormi, può essere il colpo di grazia, che magari fa chiudere l'attività che lo fa restare disoccupato, ed ecco che poi ciò che cerchiamo di tutelare non sottraiamo risorse al sociale, creiamo però dei soggetti che hanno bisogno di ricorrere al sociale un'ultimissima e dopo smetto il mio intervento che voleva essere breve considerazione sul fatto sì, va bene Assessore, lo sappiamo che ogni volta qualunque forma di condono di scontro, eccetera.
Che può apparire ingiusto nei confronti di chi ha regolarmente provveduto. Questo è fuori di dubbio e concordo anch'io su questo. Dobbiamo però tener presente che ci sono anche altre ragioni quando si cerca di dare una mano perché, ripeto, è un provvedimento che va a rottamare cartelle sotto i 1.000 euro non è rivolto ai grandi evasori o comunque a chi si sottrae al pagamento di cose importanti. Ecco, si cerca di dare una mano. Tante provvidenze sono state date anche con la recente pandemia. Sono state date a pioggia perché c'erano i collezionisti di di di bonus, vari, eccetera, anche quando non ne avevano, non ne avevano diritto. Quindi anche questo poteva essere un'occasione da vedere, non tanto come così avallare comportamenti che non sono certo apprezzabili, come quello di sottrarsi a pagare il dovuto, ma così, nel senso un po' di dare una mano a una popolazione sicuramente.
In difficoltà, ecco quindi queste sono le mie considerazioni che, ripeto, non vogliono smentire quelle che sono state fatte, che sono pur giusta, ecco però questa è la classica situazione in cui non c'è solo il bianco e nero, ci sono molte sfumature di grigio e molte argomentazioni hanno un rovescio della medaglia che talvolta non viene preso in considerazione grazie.
Grazie, Consigliere, prego, consigliere Ciccarese, sì, io credo credo che questa vicenda, una questione legata alla rottamazione, dipenda un po', la decisione dipende un po' dal tipo di approccio che si può avere con questo problema.
Se l'approccio ovviamente etico ve la partita è chiusa. Credo che nessuno qui dentro, ma nessuno in Italia sia così folle da pensare che le tasse non vadano pagate. Le multe, per quanto sgradevoli, per quanto si possa ritenere una forma di vessazione, comunque vanno pagate. Quindi, dal punto di vista etico è certamente disdicevole qualunque forma di condono e su questo non ci piove non fosse altro per la violazione di quel principio di equità che, se guardiamo bene, è già un principio già comunque violato. Qualunque sia la decisione di questo Consiglio, faccio un esempio banale. Se non rottamiamo ad Abano, se ho la fortuna di abitare, non lo so a Selvazzano, Saccolongo è un Comune che comunque decide di aderire. Sono più for quindi già questo è un principio di equità che comunque viene in qualche maniera un principio etico che comunque creano disuguaglianza. Ne dobbiamo prendere atto solo a livello scolastico. Se poi la mettiamo sul piano ideologico. È chiaro che anche questo è un approccio che ci può stare un piano ideologico, un piano politico, ma francamente non lo ritengo che sia la la il modo più corretto di affrontare questo problema dal punto di vista ideologico, è chiaro che il cliché, quale può essere, beh, chi vota a favore difende gli evasori, chi vota contro, tutela i cittadini e l'equità, eccetera quindi io credo che svilire il discorso in questa maniera francamente non convenga a nessuno, non sia comunque non dia conto dell'intelligenza di tutti quelli che parlano in questo consesso e allora forse l'approccio migliore, credo io è un approccio di tipo pragmatico. Sappiamo che ci sono delle scelte impopolari.
Ingiuste sgradevoli, ma che comunque vanno prese per un senso pratico della gestione amministrativa, che poi in fondo ha anche una sua eticità ho sentito sì, i cittadini non dobbiamo o non dobbiamo dare questa l'avallo questi comportamenti, beh, sapete quante sono in Italia i cittadini che comunque hanno un problema con l'erario che hanno una cartella lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle entrate Ruffini sono 19 milioni,
Quindi pensare togliamo i bambini, togliamo comunque i minorenni, togliamo gli anziani che magari con l'erario non regolato nella loro vita i loro rapporti. Mi verrebbe quasi da pensare che un italiano su due ha delle carenze con un approccio sbagliato, diciamo con le cartelle esattoriali con il fisco. Quindi forse il problema non è tanto quello di pensare che c'è una parte di italiani che è deviata e non vuole pagare volutamente le tasse. Forse il problema sarebbe molto più ampio, ma certo non lo possiamo risolvere noi, ma è certamente di altro tipo, è certamente molto più difficile e da approfondire nel rapporto tra gli italiani e l'erario e le tasse. Parlavo di una questione pratica. Beh, intanto diamo dei numeri. Perché comunque questa sera si tratta di deliberare, stiamo parlando di 200.000 euro, tanto per chiudere il cerchio, perché questo è l'importo da quello che dai dati che molto gentilmente l'Amministrazione ci ha fornito. L'altra sera in Commissione bilancio. Stiamo parlando di 200.000 euro, quindi l'impatto sul bilancio comunale di 200.000 euro. Per carità, in questi questi periodi sono importantissimi anche i 10.000 euro, e bene hanno fatto i Comuni, perché mi risulta che l'ANCI stia facendo una battaglia in questo senso. Ben fanno i Comuni a chiedere allo Stato comunque dei trasferimenti maggiori a fronte di questi sacrifici, ma questo è un altro discorso. Fanno assolutamente bene i Comuni a chiedere perché oggi si vive in estrema difficoltà, ma sono veri questi 200.000 euro, perché questo è il punto. Noi stiamo parlando di sostanzialmente di quello che è un artificio contabile a tutti gli effetti, per quanto legale, assolutamente a norma di legge. Noi stiamo parlando di multe sotto i multe o tasse non pagate sotto i 1.000 euro di cartelle esattoriali emesse fino al 2015, cioè significa per chi conosce come funziona il meccanismo, significa che stiamo parlando di persone che da Bari da vent'anni hanno questo debito, ma pensiamo veramente che questo debito sia credibile nei confronti del del del Comune? Pensiamo veramente che ha BOT, togliendo comunque consentendo al cittadino di non pagare gli interessi e le sanzioni, eccetera? Qualcuno do pagherà a distanza di 15 anni? Non sappiamo neanche di chi stiamo parlando dopo 15 anni. Ecco allora perché dico questo perché.
A proposito della dell'equità e a proposito della correttezza. Noi in questo periodo viviamo un periodo in cui, dal punto di vista chi segue lo sport, per esempio, sa che ci sono procedimenti penali nei confronti di società che in qualche maniera hanno posto al bilancio delle poste fittizie, e questo me ne dispiace per la mia fede calcistica. Sappiamo, per esempio, che le gli istituti bancari sono costretti a mettere a cartolarizzare i loro i crediti inesigibili, gli Npl non performing loans, le banche li devono cartolarizzare, cioè lo Stato giustamente dice atteso citato, devi darmi un bilancio che sia credibile e se tu mi espone un credito che comunque è inesigibile, non lo recupererà mai quel credito è fittizio, lo devi togliere dalla tua contabilità. Noi invece in questa sede cosa facciamo? Noi diciamo che il credito di 200.000 euro relativo interessi, sanzioni e spese di vent'anni fa lo manteniamo come posta attiva bilancio. Questa è un'ipocrisia contabile legittima, ci mancherebbe altro. Nessuno viola la norma, però vedete qual è la differenza tra la gestione corretta coerente di un bilancio e quindi io dico la decisione di questo Governo impopolare, certamente, ma la decisione pragmatica di dire cominciamo a ripulire questi bilanci perché pensate un po' se è vero quello che dice Ruffini, e cioè che ci sono pensate 1.100 miliardi di euro di cartelle esattoriali non pagate. Significa che l'intero bilancio nazionale e farlocco nel senso che, se sono crediti inesigibili, perché lo stesso Ruffini dice appena 100 miliardi saranno riscuotibili? Stiamo parlando di aria fritta, però allora rimaniamo nel nostro contesto e allora noi diciamo che cosa stiamo facendo, noi stiamo dicendo semplicemente non accettiamo questa imposizione dal nostro Governo per motivi ideologici, ma manteniamo a bilancio perché rimane come posta attiva, cioè i famosi 200.000 euro di sanzioni ed interessi. Noi l'abbiamo a bilancio come posta attiva, come un credito al bilancio, ma è un credito che non esiste e quando si dice è vero, ma i cittadini possono comunque beneficiare di questo vantaggio. Anche questa, tutto sommato, è una forma di ipocrisia, nel senso che quello che oggi noi non decidiamo i cittadini lo possono decidere autonomamente fino ad aprile possono fare istanza autonoma e ottenere lo stesso risultato. Perché lo facciamo? Siamo consapevoli che nessuno lo farà perché quale cittadino chiederà di pagare una multa di 15 anni fa sol perché improvvisamente noi non gli si addebitano gli interessi, le sanzioni e le spese.
Anche questa sinceramente mi pare una questione, un'ipocrisia contabile. Ecco, io dico che questo Governo ha avuto questo coraggio, almeno limitatamente a questa posta. Io credo che sia utile per il nostro Comune ripulire il proprio bilancio. Certamente c'è una grande difficoltà, ma a accettare di continuare ad avere bilancio 200.000 euro che sappiamo che me l'hai saranno riscossi. Questa francamente non è neanche questa è un'equità e concludo tra l'altro ispirandomi un po' a quello che è emerso in Commissione, bilancio legato alla tempistica nel recupero dei crediti, cioè noi come Comune, siamo molto lenti nell'avviare le procedure di accertamento e di recupero. Allora, se da un lato diciamo che le procedure di accertamento per le quali ci mettiamo anni non le avviamo per una sorta di equità sociale, perché ci per non mettere in difficoltà le famiglie e sappiamo che più tardi si recupera un credito, meno sono le possibilità di recuperarlo, ma se da un lato diciamo non che non vi siano i cittadini, cerchiamo di non recuperare dall'altro lato, però diciamo no, però tutti devono pagare. Ecco anche questa francamente, è una una posizione che personalmente non ritengo condivisibile. Grazie.
Grazie Consigliere, ci sono altri interventi, prego consigliere Toniolo.
Sì, buonasera a tutti, dopo aver letto gli articoli sulla stampa locale in merito alla questione in oggetto, è emerso che la maggioranza dei sindaci, dei sindaci dei comuni, senza distinzione di colore, hanno ritenuto di non dover aderire allo stralcio delle cartelle proposte dal Governo voto in maniera favorevole in quanto ritengo doveroso dare un messaggio etico morale nei confronti dei cittadini che regolarmente con molte difficoltà pagano le tasse regolarmente.
Tenendo presente che in caso di difficoltà economiche da parte di alcuni soggetti possono intervenire, come molte molte volte fanno i servizi sociali a loro sostegno, tenendo anche conto, come già ribadito, che ogni singolo cittadino può aderire allo stralcio delle cartelle recandosi personalmente dall'Agenzia delle entrate,
Grazie.
Grazie altri interventi.
Dichiarazioni di voto.
Prego, prego, grazie.
Buonasera a tutti beh, devo dire che questo questo ordine del giorno ci impone anche una serie di riflessioni ulteriori rispetto a quelle che ci sono sentite.
Negli interventi che mi hanno preceduto e nel senso che, ovviamente, dal punto di vista etico, nessuno può negare il fatto che, se aderire a questo tipo di provvedimento, sostanzialmente andrebbe così a premiare coloro che non hanno adempiuto alle alle loro obbligazioni nei confronti della dell'ente nei confronti dello Stato.
Però c'è un'altra cosa, anche da dire, e queste si tratta di debiti al di sotto dei 1.000 euro, debiti che.
Risalgono molto risalenti nel tempo. Bene, detto questo, io mi domando, visto che si è parlato di correttezza, di di di di insomma di giustizia anche nei confronti sociale e quant'altro, ma mi domando allora perché non valutare a questo punto cosa fa anche sotto questo punto di vista, per quanto riguarda il recupero, il l'ente si è parlato e si è detto che se noi aderiamo a questo tipo di provvedimento di iniziativa, il bilancio dell'ente ne risentirebbe e bene, è vero, formalmente è vero, ma cosa è stato fatto precedentemente perché l'ente io ritengo che l'ente dovrebbe anche valutare un po' le tempistiche della della riscossione e non solo e valutare anche qual è la tipologia della di questi debitori in Commissione se Demi, mi si rispose che mi ha dato la risposta è stata data la risposta di fronte a questa mia osservazione che è difficile poter dare un effettuare una ricognizione e capire la tipologia, insomma, di questo tipo di di debitore, ma non è che la difficoltà sia dovuto al fatto che.
Noi, avendo come concessionario alla riscossione Agenzia delle entrate, da questo punto di vista è molto difficile avere dei report dettagliati e anche con tempistiche, diciamo, più più ravvicinate, per monitorare e cosa si sta facendo per andare a riscuotere questi questo tipo di di di credito, sappiamo che Agenzia delle Entrate e Riscossione ovviamente è molto più attenta a recuperare quelli che sono diciamo,
Eh sì, debiti o relativamente a.
A tassazione a tasse molto importanti. Parliamo di IVA IRPEF, che ho anche perché sono direttamente, diciamo, hanno una diretto in carico da parte del del Ministero e quindi la prevalenza è maggiormente data a questo tipo di di di recupero anziché a quelli che sono i crediti da parte degli enti. Perché non rivolgersi a cui allora è valutare di rivolgersi ad altro tipo di concessionarie, che sono molto più precise e molto più solerti andare a recuperare e in questo tipo di di credito che poi, alla fine, con il tempo che passa, va ad incidere anche sul bilancio, sui bilanci della dell'ente stesso e 1, seconda cosa, perché da quello che mi risulta agenzia delle Entrate da un flusso, cioè.
Rappresenta quelli che sono i flussi delle cartelle e di quelli che sono praticamente sì, i l'attività di discussione ogni 6 12 mesi, questo invece con altro tipo di concessionarie valutare se invece c'è un'attività molto più veloce anche nella nell'avere questo tipo di report. Mi è stato ne abbiamo discusso un po' anche di questa cosa nell'ambito della Commissione sa e si è detto che gli aggi, che vengono quindi quello che le concessionarie chiedono come diciamo tributo, chiamiamolo così per l'attività che viene svolta, ecco è molto differente RIS tra.
Un concessionario chiamiamole così private rispetto a ad Agenzia delle Entrate che chiede un aggio molto inferiore, beh, io direi okay, però valutiamo la diciamo la proporzionalità, perché se io riesco ad incassare in tempi molto più veloci perché c'è un'azione di recupero molto più incisiva va bene attraverso concessionarie diverse da Agenzia delle Entrate anche se pago qualcosa di più io penso che alla fine i il gioco ne valga la candela, quindi quello che io ritengo,
Su questo tipo di su questa argomentazione è un invito quindi che faccio all'Amministrazione è che, al di là delle questioni di equità, al di là delle questioni anche ideologiche che questa tematica porta nel suo nella sua pancia in sé e di valutare effettivamente, visto che i numeri sono di una certa, diciamo così entità, perché alla fine è opportuno che i cittadini sappiano che quello che incide la parte che incide maggiormente su questo provvedimento sono le sanzioni del Codice della strada, non tanto praticamente i tributi locali. Quindi ritengo che a questo punto l'Amministrazione debba e sollecito da questo punto di vista sollecito appunto l'amministrazione a fare una valutazione attenta, di valutare in modo, diciamo, preciso, puntuale e pragmatico se alla fine non valga la pena affidare l'incarico alla riscossione anziché ad Agenzia delle Entrate, ad altre ad altre, ad altri concessionari che possono svolgere un'attività molto più incisiva, che possono anche che ci permettono anche un monitoraggio più puntuale su quelle che sono le caratteristiche dei dei debitori e questo quindi, a mio avviso, andrebbe a portare alla lunga, anche se si ha un pagamento di un aggio un po' un po' superiore, ma anche qui poi dipende insomma dal tipo di di bando che si va a stilare. Alla fine potrebbe portare un vantaggio per per l'ente perché, anziché avere 154.904 euro e rotti per sanzioni non pagate, forse qualcosa in meno si potrebbe avere oggi a bilancio grazie.
Grazie, Consigliere, prego, consigliere, Donola sì, grazie Presidente.
Ringrazio l'assessore Bozza per aver presentato questo punto all'ordine del giorno e anche tutti i Consiglieri, il Consigliere che sono intervenuti su questa proposta di deliberazione.
Si tratta di esercitare.
L'opzione di non applicazione della misura di stralcio parziale delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, prevista al comma 229 della legge 29 dicembre 2022 numero 197. La citata legge 197, che conosciamo colloquialmente, come legge di bilancio, ha introdotto una serie di misure e strumenti volti a ridurre il magazzino dei carichi affidati all'agente della riscossione.
Per il comma 197 viene rilievo lo stralcio parziale per i crediti vantati dai Comuni fino a 1.000 euro, risultati dei singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, lo stralcio parziale, in quanto opera limitatamente le somme dovute per interessi riguardanti la rete delle ritardata iscrizione a ruolo di sanzioni ed interessi di mora, pertanto resta un dovuti il capitale, altre somme residuali di rimborso spese per le procedure esecutive e di notifica delle cartelle di pagamento. Per dare concretezza all'intervento. Tiriamoli, manca, trattiamo di mancati pagamenti riguardanti SAZ, sanzioni per violazione del Codice della strada e tributi quali IMU e TARI. Voterò favorevolmente a questa deliberazione che ex comma 229 dà la possibilità ai Comuni di non applicare le disposizioni del comma 227 e conseguentemente 228. Quindi, non riconoscendolo stralcio parziale le cartelle precedentemente esposto. Le motivazioni sono diverse e andrò adesso a elencarle.
Primo, questo stralcio parziale del cartelle non sembra centrare l'obiettivo di liberare il magazzino dell'agenzia delle entrate dei crediti più vetusti, come esposto nella Nota IFEL del 7 gennaio 2023.
Infatti, carichi non saranno cancellati, ma solo ridotti, i carichi potranno continuare a sopravvivere senza essere pagati.
Si applicherebbe uno sconto senza alcuna garanzia di riscossione. Secondo, la possibilità di stralcio parziale è comunque prevista con i medesimi benefici medesimi benefici dal successivo comma 231, che però prevede il pagamento della quota capitale, il quale condizione di perfezionamento della gemello dell'agevolazione. Il comma 231 richiede l'adesione del debitore entro il 30 aprile 2023 con modalità esclusivamente telematica e non permette al Comune di poter scongiurare Aral la rottamazione parziale. Terzo, questa misura la considero iniqua e poco rispettoso dei cittadini, che anche in condizioni economiche precarie hanno sempre onorato nei tempi, magari attraverso le possibile rateizzazione dei debiti, il pagamento di tributi locali o delle sanzioni amministrative. Il Po. Il problema potrebbe essere che alla lunga, con una serie di azioni ripetute di questo tipo si possa andare a disincentivare il pagamento regolare delle proprie posizioni relative a tributi e sanzioni, mentre si dovrebbe incentivare il più possibile un pagamento puntuale da parte dei contribuenti dei suddetti importi. Concludendo, le cifre già evidenziate dal consigliere Ciccarese.
Non sono proprio irrisorie, pertanto la mancata entrata, le mancate entrate vanno a colpire il bilancio degli enti pubblici locali, la situazione si aggrava ulteriormente in considerazione del fatto che per i comuni non siano previsti ristori statali che possano sopperire al mancato gettito grazie.
Grazie Consigliere.
Prego consigliere, Maragotto.
Lo so.
Grazie Presidente, saluto i cittadini che hanno la patente di ascoltarci anche questa sera.
Devo intervenire perché stiamo parlando 200.000 euro, ma forse non l'abbiamo ben chiari.
Consigliere Ciccarese ha parlato di misura impopolare.
Mi sembra una misura populista che qualcuno ha preso la multa, non la paga, e i servizi li hanno pagati, quelli che hanno preso la multa non pagata l'Italia per la prima volta nel 2019, è scesa sotto la soglia di 100 miliardi di euro di tasse non pagate contributi e di evasione fiscale 12 miliardi e 7 di contributi non pagati.
Che servono a pagare pensioni, prestazioni assistenziali come la malattia e la maternità, l'Italia all'interno di ogni europea, il primo in termini assoluti per perdita di gettito gettito, 30 miliardi l'anno di Iva non pagata non 200.200 mila più 100.050 mila più 5.000 più 100 euro che non vengono pagati e allora questa è una misura molto popolare, molto populista, che si mette insieme ad altre, ma in linea per cui noi pensavamo che con un Governo di colore diverso, dopo tanti anni, finalmente un Governo votato, i cittadini di colore diverso, pensavamo che le scelte fossero improntate,
Abolitio aumento del tetto all'uso del contante, ma.
C'entra perché il contante che uno vuole registrare forse viene da redditi non dichiarati.
L'aumento previsto delle soglie di reddito per il tetto per il trattamento fiscale è una sorta di flat tax nascosta, la.
Il taglio, l'abolizione cancellazione di cartelle esattoriali e poi ci aspettiamo altri condoni che forse è la la strada è aperta verso condoni fiscali, allora si sono 200.000 euro per il Comune di Abano, però stiamo parlando di proprio di una di una scelta che è in linea con moduli delle cose quando l'assessore Pozzo parlava di equità parlavano di un sistema Paese che va ripensato va ripensato.
Grazie Consigliere la parola al consigliere Amato.
Grazie Presidente.
Ma proprio veramente in modo telegrafico io mi segno anche qualche parola che così e mi è piaciuta la parola coraggio.
Che lei un paio di volte ha citato e ha fatto bene a citare, sono d'accordo con lei, nel senso che.
Non è che ci vorrebbe più coraggio, ci sarebbe voluto più coraggio.
Chi avrebbe dovuto avere più coraggio su questa materia, il Governo?
Perché il Governo con più coraggio, avrebbe potuto assumersi la responsabilità diretta di condonare queste sanzioni, l'avrebbe fatto e avrebbe potuto dire anche così, come hanno fatto i Governi precedenti, ristoro i comuni di quello che andrebbero a perdere.
I Governi precedenti, gli ultimi durante la pandemia, hanno ordinato ai comuni di non applicare alcune tasse, tipo quella dell'occupazione del suolo pubblico, il nostro Comune non ha preso soldi per i plateatici, abbiamo visto un diffondersi di plateatici nel nostro Comune che a volte non riuscivo neanche a passare sui marciapiedi.
Tutto a gratis, però, il Governo cosa ha fatto non vorrei sbagliarmi, ho fatto un paio di variazione di bilancio della passata Amministrazione con il ristoro, che il Governo ha dato ai Comuni.
Che non avevano fatto pagare i plateatici allora, se tanto mi dà tanto, se quel Governo ha avuto il coraggio di dire, devo aiutare i commercianti perché, dovuta ahimè, devo aiutare i bar perché con più tavoli fuori magari riescono a recuperare quello che hanno perso durante i mesi di chiusura e ha fatto bene però, d'altra parte do la possibilità al ai comuni di non,
Avere proprio del delle perdite vere e proprie del bilancio, perché quei soldi servivano per fare altre cose.
E quindi quei Governi hanno avuto il coraggio di farlo, è una scelta politica, per carità, è stata fatta ben accetta da parte dei Comuni, io non credo che.
Possa il Comune in questo caso e non ne farei tanto una questione di bilancio, ma mi riferisco alla prima osservazione che ha fatto l'Assessore nel presentare che non è una questione ideologica, ma è una questione di principio, è una questione di principio, perché se tutti quanti pagano le tasse tutti le devono pagare e quindi chi sbaglia chi sbaglia.
Chi prende la multa lo deve pagare, c'è poco da fare, noi abbiamo cittadini solerte che prendono una multa, il giorno dopo la vanno a pagare, forse per avere anche un po' di riduzione, altri dicono, ma so che se ne frega tanto e vanno lì.
Ora mi trovo nelle condizioni di essere ancora più convinto del voto favorevole a quella alla proposta fatta dall'assessore proprio perché vivo ad Abano.
E ad Abano veramente per come è gestito il Piano urbano del traffico, prima ne parlava l'assessore per come.
Sono gestiti i parcheggi per la quantità di parcheggi, per la segnaletica stradale che ben evidente, non è ingannevole come in altri Comuni, e dico veramente difficile prendere delle multe.
Proprio e non possiamo premiare quelli che sfrecciano a 80 all'ora o che hanno sfrecciato a 80 all'ora sul viale delle Terme o quelli che hanno parcheggiato sui marciapiedi sapendo che c'erano parcheggi liberi, diceva prima il consigliere De Mauro, abbiamo parcheggi liberi quindi quei parcheggi liberi, perché devo parcheggiare sul sul marciapiede,
Mentre altri Comuni veramente dovrebbero passarsi la mano dalla Conferenza, parlando di queste cose perché abbiamo comune?
Ne conosco 4 1 dietro l'altro, va bene che probabilmente usano questo mezzo per fare cassa.
Cioè quando una tangenziale attraversa più comuni.
È un Comune, dice a quasi la 70 no, no, io vado a 90, quindi tu esci dall'autostrada, dall'autostrada per arrivare a Selvazzano dall'altra parte, va bene vedi che essi dall'autostrada 90 poi per 300 metri 70, nel punto più mi reco pericoloso ancora a 90 significa che quei Comuni lì e non c'entra il Comune di Abano, per fortuna, su questo hanno deciso di mettere quel tipo di segnaletica esclusivamente per fare cassa, e lo dimostra tutti i contenziosi che ha avuto in modo particolare il Comune di Albignasego. Ai colleghi ho fatto il nome per dire c'è una segnaletica che ingannevole e serve soltanto per far cassa e che non aiuta sicuramente a educare.
I Comuni questo dovrebbero fare il nostro Comune, per fortuna, devo dire col Piano del traffico, con la prossima revisione del Piano urbano del traffico. Insomma, siamo a posto, ma girando in provincia di Padova, senza andare troppo lontano, abbiamo ti trovi a prendere una strada dove c'è un divieto di accesso. Non te ne accorgi, perché perché la la segnaletica è coperta dagli alberi, per cui anche lì allora questo ci deve far pensare? Forse i Comuni dovrebbero in qualche modo fare, come fa il Comune di Abano, tenere più cura della città, più cura della segnaletica, più cura delle strade, più cura dei parcheggi.
E quindi noi, come come Amministrazione comunale, come Consiglio comunale non possiamo sedere a certi inviti che vengono fatti dal Governo, che dovrebbe avere lui stesso il coraggio di operare direttamente, grazie.
Grazie Amato.
Altri interventi.
Una breve replica, grazie, Presidente.
Io torno sempre sulla su quel discorso, portate pazienza perché sul discorso che ho fatto nel precedente intervento perché ritengo che mi dispiace immaginavo che questa discussione poi alla fine avrebbe preso anche un taglio.
Politico e demagogico, CIS in un certo qual senso ci sta insomma, non a caso.
Militiamo in in parti politiche diverse, con con idee diverse, però, cercando di rimanere un po' fedeli alla realtà, io penso che sia innegabile che stiamo discutendo di cartelli ormai incagliate.
Debiti ormai incagliati.
Se facciamo loro un discorso di di di di di equità e di correttezza di di giustizia, su questo nessuno può essere in disaccordo, però allora io penso che se io invoco un principio di eticità e di equità nei confronti di coloro che,
Non hanno pagato altrettanto, ritengo che sia corretto da parte della di un creditore, in questo caso dell'ente di essere proprio per una questione di rispetto nei confronti del cittadino che ha pagato di essere altrettanto incisivo nell'andare a recuperare questi crediti.
Ma se questi crediti non vengono recuperati, perché non c'è un'azione da parte del concessionario incisiva? Io penso che sia doveroso da parte dell'ente, va bene di andare a valutare su effettivamente sull'incisività o meno e se non riesco a recuperare nel in un ambito diciamo di di di di un lasso di tempo sufficiente e con queste cartelle di continuano ad essere incagliata perché il concessionario non si attiva se non far pervenire la lettera prima che il che il che il credito si prescriva io qualche domanda me la faccio e se fosse e per questo ho sollecitato sollecito il rinnovo il mio sollecito. Io ritengo che a questo punto, proprio per rispondere alla principio di di eticità, di di di di correttezza e di rispetto nei confronti dei cittadini che che pagano, di di valutare a questo punto di adozione, adottare una misura diversa, di rivolgersi a un concessionario di riscossione diverso che sia più incisivo più che utilizzi degli strumenti più pregnanti, va bene per andare a recuperare queste somme e non per ritrovarci in bilancio somme di di di cartelle che risalgono al 2000, fino al 2015,
Questo è quello che la mia riflessione, per cui, se dobbiamo discutere e stare su un piano di di correttezza, di eticità e di quello che si vuol dire e di altre e di altre questioni, dal punto di vista ribadisco etico, allora ritengo che sia doveroso fare anche questo tipo di riflessione e non solamente ragionare in nei termini generali come abbiamo fatto fino adesso.
Grazie Consigliere.
Prego, consigliere Ciccarese, mi raccomando i tempi, sarò strettissimo.
Io torno, mi dispiace, ma torno sul pragmatismo, vedete, io penso, per esempio a quando lo Stato decide le varie leggi sulla depenalizzazione, no, si decide di depenalizzare un reato, perché non perché quel comportamento si ritenga improvvisamente eticamente corretto, semplicemente perché si evita di perseguire un qualche cosa di intasare le aule di giustizia per dedicarsi a qualcosa di più importante ecco, questo significa pragmatismo, non significa.
Probabilmente non è etico, ma questo è pragmatismo, significa comunque cercare di essere incisivi nell'azione di recupero, in questo caso o comunque nell'azione di governo, perché i cittadini non pagano perché abbiamo 19 milioni di cittadini che non pagano la cartella esattoriale, qual è secondo noi il primo motivo per cui non pagano la tempistica l'ha detto la collega consigliera e la tempistica, io non pago una cartella perché tanto so che nessuno mi farà niente, questo è il punto e allora però io sono un po' più.
Cattivo della collega a proposito della tempistica, allora io dico benissimo, sono d'accordo, io sono il primo a dire tutti devono pagare, ma perché tutti debba possano pagare, perché tutti siano costretti a pagare. È necessaria un'azione rapida, un'azione rapida che, dal da quello che mi risulta, non è tipica dell'amministrazione di Abano Terme. Mi dispiace dirlo questo nel senso che, dal momento dell'accertamento della ma dell'omesso pagamento all'accertamento e all'iscrizione della cartella esattoriale alla concessionaria che certamente alle sue responsabilità di recupero arriviamo a sfiorare i 5 anni, allora se il principio è che tutti dobbiamo essere uguali e tutti dobbiamo pagare, io lo sottoscrivo. Dobbiamo partire dall'amministrazione a verificare, a monitorare e ad accelerare proprio queste procedure. Se diversamente vogliamo dire, cerchiamo di essere vicini ai cittadini per non vessarli eccessivamente. A quel punto viene comunque a mancare quel principio di equità, quindi prima ancora della concessionaria, come diceva la collega Martinati, deve essere l'Amministrazione a monitorare queste attività e a insistere perché tutti paghino perché la, la celerità nell'azione nell'intervento e il primo presupposto perché tutti possano pagare perché tutti siano costretti a pagare e che non ci siano sacche di cittadini che evidentemente ritengano che possono non pagare. Perché tanto prima che la macchina amministrativa si mette in moto con gli accertamenti e quindi con i pignoramenti, passerà tanto di quel tempo che tanto non beccheranno nulla. Quindi sono d'accordo sostanzialmente con quello che dice il Consigliere Amato, ma deve partire prima dalla nostra amministrazione questa celerità di intervento. Grazie.
Bene, se non ci sono altri interventi, passerei alla votazione.
Allora chi è favorevole?
Le ho già chiesto prima, ne hanno fatte tre, sì, sì, allora siamo in 12, mi pare.
Toniolo favorevole, chi è contrario?
Allora consigliere Ciccarese consigliera Martinati del mare Mazzucato e Franciosi contrari.
Votiamo per l'immediata esecutività, chi è favorevole?
12, Chi è contrario?
I 5 dei I Ciccarese, Martinati, Demare Mazzucato e Franciosi.
Vi ringrazio, passiamo adesso al terzo.
Punto all'ordine del giorno proposta di ordine del giorno, ai sensi dell'articolo 32 del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali del Comune di Abano Terme, recante oggetto bozza della direttiva europea per le case green sia l'efficientamento energetico, ma non concorso insostenibili per i cittadini espone la consigliera Martinati, prego,
Grazie Presidente, do lettura all'ordine del giorno, allora il Consiglio comunale di Abano Terme. Premesso che la bozza della direttiva dell'Unione europea sulla prese prestazione energetica nell'edilizia, nota come direttiva per le case green, è volta ad assicurare la riqualificazione del patrimonio edilizio necessaria a garantire nuovi parametri di efficienza energetica per ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO 2 del parco immobiliare degli Stati membri, l'efficienza energetica viene calcolata su una scala che va da a più efficiente AG meno efficiente. Il testo della direttiva, ancora oggetto di trattative, prevede che entro il 1 gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica e per poi raggiungere la classe di entro il 2033. Nella bozza della direttiva sono state inserite alcune esenzioni per gli immobili di interesse storico ufficialmente protetti, ossia quelli che rientrano tra i beni sottoposti a vincolo per gli edifici di culto, per le abitazioni indipendenti inferiori a 50 metri quadri e per le seconde case, purché siano abitate per almeno per meno di quattro mesi. L'hanno appurato che gli edifici sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra nell'Unione europea e il 75% di essi è inefficiente dal punto di vista energetico. La direttiva sulla prestazione energetica degli edifici fa parte del parecchio del pacchetto europeo Fit for 55 proposte legislative volte a ridurre le emissioni del gas di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Preso atto che, secondo il monitoraggio Enea CT di sugli attestati di prestazione energetica Ape degli edifici ad uso abitativo italiane il 75% degli edifici rientra nelle classi e f g e in quest'ultima ne rientrano più di un terzo il 35,3% secondo ANCE Associazione nazionale costruttori edili su 12 milioni, 200.000 e edifici residenziali, più di 9 milioni non sarebbero in grado di garantire le performance energetiche indicate dalle nuove normative, soprattutto nei tempi brevi previsti. Il 74% degli immobili italiani è stato costruito prima che entrasse in vigore la normativa sul risparmio energetico, sulla sicurezza sismica in Italia. Nei centri storici ci sono moltissimi immobili storici che non hanno un vincolo puntuale e dunque per questi non è possibile applicare l'esenzione.
Considerato che l'obbligo di efficientamento energetico degli edifici potrebbe comportare elevati costi da sostenere, che ricadrebbero in modo significativo sui cittadini. Si pensi ai costi per la sostituzione di infissi, porte, finestre caldaie più moderne, termostati intelligenti, sui radiatori o per interventi sull'involucro dell'abitazione. Vi è inoltre un elevato rischio che, una volta approvata la direttiva europea e recepita nell'ordinamento nazionale, il valore delle abitazioni che non rispettano i requisiti della direttiva si riduca notevolmente. L'abbassamento del valore delle abitazioni può comportare una riduzione della ricchezza delle famiglie italiane e, dato che l'investimento immobiliare del risparmio è una pratica molto diffusa in Italia, ritenuto che la direttiva europea, così come formulata, comporti costi troppo significativi per l'Italia, ha dato il suo parco immobiliare vecchio e la larga diffusione della proprietà immobiliare. La direttiva europea non lascia agli Stati membri sufficiente flessibilità per adattarsi al contesto nazionale, per valutarne la fattibilità, le necessità economiche e verificare la capacità finanziaria dei proprietari impegna la Giunta ed il Sindaco a farsi portavoce presso il Governo affinché la bozza della direttiva europea sulla prestazione energetica nell'edilizia venga modificata affinché gli obiettivi finali di efficientamento energetico e di riduzione dei consumi non vengano perseguiti solo attraverso obblighi difficilmente perseguibili, ma promuovendo, sostenendo ulteriori incentivi economici e percorsi di maggiore gradualità.
Ecco, io faccio una breve riflessione a corollario di di questa di questo ordine del giorno, dicendo che penso che tutti quanti noi abbiamo avuto modo di sentir parlare di questa problematica perché.
Ci sono molti sì, né nei vari talk show televisivi, ma anche il telegiornale, comunque i mass media stanno si stanno anche occupando di questa situazione, forse non nel modo nel modo dovuto, io ritengo che.
Non nessuno può essere contrario a questa evoluzione green, all'efficientamento della della di degli immobili, alla necessità quindi di cercare di.
A rallentare il surriscaldamento che che sta causando degli sconvolgimenti climatici importanti, però ritengo che questa evoluzione green, di cui l'Europa insomma è un po' il portabandiera, è molto più attiva rispetto ad altri ad altri paesi non debba avvenire mediante mediante un'imposizione ma debba avvenire anche in altri in altri sistemi e se dovesse e comunque se è c'è una necessità in questo. In quel di questo senso ritengo, come come ho scritto, che questa questo tipo di intervento debba debba avvenire, ovviamente,
Attraverso anche la previsione di di di di di finanziamenti di sostegni, non può chiedersi ai cittadini, in questo caso italiano, di farsi di di onerati di questo tipo di di di costi, perché sono costi particolarmente elevati e in questo momento economico non penso sia sia possibile e ma oltre a questo aspetto c'è anche un aspetto di carattere urbano relativamente a quelle che sono le caratteristiche dei nostri dei nostri centri urbani noi sappiamo che l'Italia è fatta di piccoli centri e centri, anche con un impianto Medioevale,
Basti vedere molto diffusi, sono questa la caratteristica di del del del dei piccoli Comuni e dei Comuni, insomma nel centro Italia del sud e imporre questo tipo di, diciamo, di efficientamento energetico come giusto ieri.
Se ne parlava in una trasmissione e scusi no, sta facendo un intervento dopo la sua no, faccio allora l'intervento e lo fa perché tanto ci si si si faccio sì, si faccia un intervento, mi sono fatta prendere la mano, scusi, Presidente non mi deve chiedere scusa, io devo farlo no.
Mi fermo, qui, prego.
Allora ci sono interventi.
Ecco, come faccio io mi spoglio dalle vesti di Presidente, prendo quella dei Consiglieri, va bene, allora ritengo che le preoccupazioni contenute nella proposta di ordine del giorno relativamente alla possibilità sottolineo possibilità che entro il 2033 gli edifici residenziali in Italia dovranno garantite per garantire le performance energetiche che saranno indicate nelle nuove normative siano discordanti.
Questo, in teoria, potrebbe far sostenere i cittadini costi elevati per i lavori di adeguamento e si presume comportare la svalutazione del valore di quelle abitazioni che non rispetteranno i requisiti della direttiva europea.
E noi sappiamo bene quale valore, non solo economico per gli italiani, la casa di proprietà.
Facendo salva la volontà che questa bozza comporta, cioè la salvaguardia dell'ambiente, anche se, a dire il vero, l'Europa ma direi tutto il mondo intero sono colpevolmente in ritardo sulla salvaguardia dell'ambiente, ritengo opportuno sottolineare anche.
Per non creare, anche per non creare eccessivi allarmismi, che siamo in presenza di una bozza, come più volte riportato nell'ordine del giorno, quindi una proposta che è stata presentata dal vicepresidente della Commissione UE, l'ecologista olandese, Tiroler mance, il quale ha precisato, cito ciascun paese della comunità a un modo proprio per misurare il consumo di energia e quindi definizioni diverse di classi energetiche a seconda della loro efficienza energetica, e che ciascun paese ha un clima diverso. Sono cose molto importanti queste qua. La proposta di direttiva presentata alla Commissione quindi, deve ancora andare in Commissione. Prevede che ciascun Paese individui il 15% del parco immobiliare più inquinante, cioè quello in classe G come è stato citato prima, e che ne migliori la classe energetica entro il 2033, mentre per gli edifici pubblici non residenziali tale data anticipata al 2030.
Sono previste deroghe, quindi già nella bozza si prevedono delle deroghe in caso di circostanze nazionali giustificate, come ad esempio una temporanea e mancanza di lavoratori nel caso in cui gli Stati membri vogliono adeguati requisiti delle prestazioni energetiche per alcuni parti del patrimonio edilizio.
Precisa. Inoltre, il testo proposto prevede eccezioni, ad esempio per immobili storici, protetti, eccetera che, nel rispetto della legislazione nazionale legislazione nazionale, saranno esentati dalle ristrutturazioni. La stessa definizione di immobile storico è demandata ai singoli Paesi membri. Precisa inoltre che non risponde al vero che immobili molto inquinanti non potranno essere affittati o venduti. La bozza di direttiva non introduce alcun limite di questo tipo. La scelta è prettamente nazionale. Alla luce di questo, sono convinto che si terrà conto che l'Italia è un patrimonio immobiliare del tutto particolare. Come ha detto la consigliera prima è diverso dal resto dell'Europa. Basti pensare, ad esempio, alle centinaia di borghi che abbelliscono i nostri territori.
E su queste caratteristiche distintive si lascerà libertà di decisione, vero è che i mezzi di comunicazione hanno trasmesso interviste che riassumevano, forse in maniera superficiale e con un po' di demagogia.
I contenuti della proposta di direttiva europea creando apprensione i cittadini, associazioni, ma bisogna riconoscere una certa flessibilità nei contenuti della bozza che si adatta alle diverse situazioni dei paesi della comunità, in ogni caso, siamo all'inizio di un percorso che sicuramente non sarà privo di confronti importanti grazie,
Quindi, se ci sono altri interventi, prego, Sindaco sì, buonasera, a tutti buonasera anche cittadini presenti consiglieri e una questo è un argomento che inizia a scaldarsi e.
E non per riscaldamento climatico, purtroppo, ma inizia a scaldarsi come discussione e noi come Gruppo credo che un po' tutto il Gruppo di maggioranza sta da tempo monitorando, attraverso atti concreti che ricordo che qui abbiamo davvero, abbiamo introdotto, rie.
Che che ci sono che c'è in poche città italiane proprio per la coscienza di dover affrontare il tema del cambiamento climatico con atti concreti e non con demagogia, quindi lontana la demagogia da questa amministrazione, anche per quanto riguarda le cartelle.
Ma credo che non voterò a favore, non tanto per l'interesse dell'argomento che c'è e desta molta preoccupazione, poi abbiamo sentito il Consigliere Bianchin, che giustamente ha evidenziato che trattasi di una bozza, quindi dal profilo del metodo credo che questo Gruppo, il nostro Gruppo sicuramente,
Manterrà alta l'attenzione su questa tematica, aspettando un documento più preciso sul quale poi agire verso il Governo in carica per il recepimento, andare a esprimersi su una bozza che presenta ancora molti argomenti lasciati alla discrezione di degli Stati, ma non meno definiti in sede di Commissione sul profilo del metodo mi sembra non.
Non ricevibile questa questa proposta di ordine del giorno.
Ripeto.
Mi sarebbe piaciuta una proposta, intanto su una direttiva concreta e chiara e dove si va a discutere di cose e non di intenzioni, poi, anche se vogliamo.
Prendere in considerazione l'aspetto più generale che noi abbiamo 2021 in Italia, il consumo di 19 ettari al giorno di territorio, due metri quadrati al secondo che vengono consumati, Lombardia, Veneto e Campania sono fra le regioni in valori assoluti che consumano più suolo.
684 ettari consumati nel 2021 dal Veneto, Regione Veneto.
E quindi mi sarebbe piaciuto affrontare come affronteremo il tema in maniera un po' più compiuta, andando a discutere di problematiche sicuramente attuali ma più definite, e con una anche presa di coscienza di cosa ha fatto questa Regione in negli ultimi 15 anni nel consumo di suolo, perché si è distinta per consumo di suolo e non per azioni concrete che andassero a ridurlo e anche questa è una considerazione che noi teniamo ben presente.
Grazie, signor Sindaco, interventi prego, consigliera, Maragotto, grazie Presidente, grazie Sindaco che ha anticipato due aspetti importanti e ringrazio anche la consigliera Martinati che ha proposto in sede di Capigruppo la bozza, la riflessione sulla bozza di direttiva europea che mira a ridurre l'impatto sull'ambiente, l'abitazione l'ordine del giorno infatti ha presentato e ha permesso a tutti anche il nostro gruppo di riflettere in modo più approfondito sulla questione e più in generale sul più ampio tema del cambiamento climatico.
Condividiamo le premesse del testo proposto, condividiamo le preoccupazioni per vincoli che possono apparire apparivano molto stringenti della bozza, anche se sono già arrivate rassicurazioni in merito alla necessaria flessibilità, allo spazio che ogni Stato potrà adottare per l'adozione dei provvedimenti. Sono già arrivate rassicurazioni, sono già arrivate molte osservazioni, quindi la bozza sta già è interessante però che questa bozza aveva suscitato un po' di dibattito anche in questo Consiglio. Infatti noi non possiamo, come Gruppo, non armarci quando sentiamo parlare di attacco alla casa degli italiani da parte della cattiva Europa, quando si dice che la casa non si tocca, perché il bene più caro, cui gli italiani hanno dedicato soldi e cure e ci si ferma lì, ci preoccupiamo perché se è vero che noi tutti vediamo nella nostra abitazione il luogo per eccellenza della sicurezza,
Nell'ordine del giorno proposto manca del tutto ogni riferimento alla necessità, all'urgenza di pensare davvero la casa di tutti alla terra, che già oggi manda segnali evidenti di un cambiamento climatico che non può che generare effetti devastanti.
Penso che servirà a poco avere una casa se la casa comune sarà prende di incendi, alluvioni, fenomeni climatici estremi che anche qui da noi sono diventati non più eccezionali e che hanno già reso inabitabile alcune aree del pianeta.
L'85% degli edifici non europea è stato costruito prima del 2000 di questi, il 75% ha una cattiva performance energetica dal punto di vista ambientale, ma più dell'85% di questi edifici sono ancora in piedi nel 2050, dunque bisogna fare qualcosa per adeguarli non solo ai nuovi standard previste dalla transizione energetica ma soprattutto per renderli neutri dal punto di vista climatico per metà del secolo.
Questo è l'obiettivo, la nuova proposta della direttiva della Commissione europea sull'efficienza energetica delle abitazioni, fare qualcosa di concreto e farlo finché siamo in tempo già oggi.
L'inquinamento causa 400.000 morti premature solo in Europa vogliamo far finta di niente.
Lo diciamo con chiarezza, ben venga una direttiva europea che costringa tutti a fare il possibile per ridurre la nostra impronta ecologica, abbiamo già consumato le risorse che appartenga, appartenevano alle generazioni future.
Stiamo continuando a favorire il surriscaldamento globale,
Noi non crediamo che l'Europa sia la zia cattiva che ci impone di fare i bravi, vediamo piuttosto nell'Unione europea una famiglia culturale, politica che noi italiani abbiamo orgogliosamente contribuito a far nascere e crescere questa famiglia che per protetto e premesso lo sviluppo anche economico che non sarebbe stato possibile se avessimo camminato da soli.
A volte dall'Europa sono arrivate indicazioni che non condividevamo come italiani e abbiamo chiesto modifiche, siamo fatti sentire in tutte le sedi, in Parlamento e anche altrove, il più delle volte sono arrivati però stimoli che hanno permesso scelte che da soli non saremmo riusciti a compiere oggi questa spinta all'efficientamento dell'abitazione ci indica la direzione a percorrere ed è la direzione giusta e ci dice che la strada va percorsa con urgenza.
Lo dice pensando al mondo intero, ma soprattutto alle aree europee come la Pianura Padana, dove già oggi l'inquinamento è un fattore che favorisce malattie e morti precoci lo dice agli amministratori che continua a occupare il suolo in aree come il nostro Veneto, che è la seconda Regione per consumo di suolo. 11,9% del territorio secondo, rapporto Consumo di suolo dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, pubblicato da n s s NPA, il sistema nazionale per la protezione dell'ambiente nel 2022 a fine 2021. Ogni cittadino veneto ha sulle spalle 448 metri quadrati di territorio consumato e, secondo il rapporto dell'ISPRA, nel 2021 il Veneto è stata la seconda regione italiana per consumo di suolo. 684 essere occupati in un anno e lo ricordava il Sindaco. Adesso la legislazione regionale non ha certo favorito la tutela ambientale in questi anni, continuando a non prendere atto del problema continuando a far finta che tutto vada bene, permettendo l'estensione. La cementificazione della nostra Regione solo per fare un esempio abbiamo 92.000 capannoni industriali, 32.000 solo tra Padova e Treviso e occupano quarantun mila 300 ettari di terreno, 60.000 campi da calcio, il 20% di tutto lo spazio edificato nella regione sarebbe un bene attività produttive di questi 11.000 sono vuoti inutilizzati,
Nel 2017 la Regione ha introdotto la legge per il contenimento del consumo del suolo, è assegnato ancora 9.575 ettari di suolo consumabile alla faccia del consumo di suolo zero.
Una direttiva dall'alto ci permetterà di far finta di niente e continuare a lamentarci che è colpa dell'Europa o anche il Piano casa che ha imposto l'Europa, se ci fosse stata una direttiva europea in passato e anche recentemente, forse anche nella nostra Abano ci saremmo risparmiati qualche obbrobrio architettonico perché a furia accontentare gli interessi di pochi alcuni hanno calpestato i diritti di tutti cementificando, rendendo impermeabili a alle piogge aree sempre più estese, favorendo i danni che abbiamo visto anche nel 2021. Purtroppo su questi temi ambientali non abbiamo dimostrato molta lungimiranza.
Anche noi crediamo importante, pensare la nostra casa, lo vogliamo insieme, pensare alla casa dei nostri figli e dei nipoti e delle generazioni che verranno qui e in altre parti del mondo, grazie.
Consigliere Francioso di prego.
Grazie Presidente.
Ho notato, ascoltando i gli interventi dei colleghi che hanno preceduto il mio, che rischiamo, pur dicendo cose giuste, a cominciare da ciò che ha detto il Sindaco facendo riferimento al consumo di territorio, argomento che è stato poi ripreso.
E che che stiamo un po' deviando da quello che è l'ordine del giorno proposto dalla consigliera Martinati, cioè non dobbiamo adesso portare questa discussione su un più ampio argomento che riguardi complessivamente l'ecologismo e tutto ciò che può andarci dietro, stiamo parlando di una bozza perché bene ha fatto il Presidente a ricordarlo di bozza, si tratta di un intervento che riguarda le abitazioni, quindi nulla a che vedere con il consumo di suolo, nulla a che vedere con la violazione gli eventuali,
Criticità di tipo idrogeologico, eccetera tutte cose giustissime ma.
Stringiamo insomma su ciò di cui di cui si parla verissimo, dicevo, come ha detto il presidente, ma qui si tratta di una bozza che non è stata presentata, che in corso di definizione, eccetera, e anche poi ci ha illustrato.
Le stesse specificazioni che sul punto ha fatto il proponente di questo di questo intervento, l'olandese no. Se riflettiamo un attimo su quanto ci ha fatto notare il Consiglio, il Presidente ci accorgiamo che sì, è stata molto, diciamo così, annacquata un po' la questione, in particolare laddove dice, ma guardate che nessuno ha detto che poi non si può vendere, non si può affittare, in poche parole, è stato abbassato molto il tiro di questa norma perché perché da subito, come ricordato, sono intervenuti delle manifestazioni di critica, di dissenso, di precisazione, che non sono manifestazioni di critica in relazione al sacrosanto dovere che incombe su tutti noi di limitare, di ridurre, di tornare indietro in questa marcia verso l'inquinamento progressivo, il consumo di queste risorse in termini ambientali che non sono rigenerabili, ma attraverso il metodo, insomma, non dobbiamo dimenticare sì, qui abbiamo sentito parlare l'ultimo intervento, questa buona madre che è l'Europa che ci aiuta e ci guida, però mettiamoci anche nei panni, insomma, ricorderete tutti no quando ti bloccano la circolazione dell'euro. 4 dell'euro 5 e poi però il mezzo adibito al servizio pubblico super inquinante come la vecchia corriera, che da sola inquina come un migliaio penso di di autoveicoli, può girare. Allora si tratta anche di graduare gli interventi per poter assicurare la sostenibilità ambientale. Beh, forse prima di chiedere alle famiglie proprietarie, perché parliamo principalmente di immobili residenziali, ecco allora prima ce ne sono anche altri che possono essere tra l'altro, questi interventi devono essere sempre visti con sospetto, perché al di là noi sappiamo che le cattive cose si nascondono sempre dietro dei buoni fini. Allora che il fine ripeto ancora una volta dopo non lo dico più di preservare l'ambiente, di garantirne la trasmissione in buone condizioni, alle generazioni future e sacrosanto non si discute e ci vede certamente tutti d'accordo. Bisognerebbe essere pazzi per non esserlo, però sappiamo che molti percorsi ecco.
Pur lastricata di buone intenzioni, possono portare tutti. Abbiamo presente quell'intervento ancora in atto del 110%. No alla base, anche di sostanzialmente, che cosa c'è un efficientamento energetico, quindi qualcosa che va nel senso del preservare. Beh, penso che è sotto gli occhi di tutti, come questo provvedimento del 110% abbia completamente falsato il mercato, comportando aumenti di prezzo ingiustificati, semplicemente dovuti al fatto che tanto paga, come si suol dire qua in Veneto, Pantalone, cioè lo Stato, e quindi chi voleva fare interventi nelle proprie abitazioni senza ricorrere al 110% non trovava nemmeno ditte disposte a farlo perché, molto francamente, dicevano guarda te devo chiedere il prezzo corretto a chi fa il 110% posso chiedere il doppio, se non il triplo, per fortuna sono anche iniziati dei processi. Adesso quindi tutto questo per dire e vado a concludere e anticipo anche l'intenzione di voto che, pur trattandosi di una bozza e quindi non di un documento che possa essere avversato adesso, ma voterò in maniera favorevole perché credo che quelle stesse precisazioni che ha fatto il proponente. Ecco diano vita a un dibattito che è alimentato da discussioni come questa nostra di questa sera, dove entrano in campo un sacco di argomenti giusti. Ecco, ma è bene continuare a sollecitare questo tipo, quindi, per questo motivo anticipo anche insomma, l'intenzione di voto voterò favorevole. Grazie,
Grazie Consigliere, altri interventi.
Consigliere Amato, grazie, Presidente mah.
Effettivamente ci troviamo di fronte a una situazione un po' strana, perché da una parte c'è questa diciamo questa discussione che si è ribaltato se è aperta a livello europeo sull'efficientamento energetico, che dà anche scadenze, se non immediato però desta sicuramente delle preoccupazioni da altra parte però, abbiamo una risposta, va bene nazionale, che riguarda sempre l'efficientemente energetico che blocca, riduce tutti quanti gli incentivi che finora c'erano per quanto riguarda l'efficientamento energetico delle abitazioni, e mi riferisco anche al 110 di cui parlava il consigliere Franciosi sicuramente gestito male.
Sicuramente ci sto male, si poteva fare molto, molto, molto meglio,
Sono d'accordo che ha sposato veramente il mercato, perché è successo questo, questo non significa però che bisognava sospenderlo,
Andava sicuramente rivisto, ma rivisto nella forma dei controlli, controlli dei prezzi e altre forme di controllo, ad esempio, se gente che ha utilizzato il 110% ha ristrutturato tutta l'abitazione e dopo due mesi l'ha venduta quindi guadagno, guadagnando nettamente quel 110% che tutti quanti noi abbiamo contribuito a far di dare quindi bisognava porre dei limiti se non altro anche di tempo.
E dire è la casa, non puoi, quell'abitazione che ha usufruito del 110% non potrà essere venduto anche sui per cinque anni, 10 anni si può si doveva porre un limite, questo forse avrebbe aiutato anche a gestire meglio il mercato, allora, se da una parte c'è questa necessità va bene.
L'Europa di se c'è una necessità, per carità, e l'Italia però risponde diversamente perché riduce noi dovremmo trovare una risposta concreta nella politica nazionale su questo e quindi cercare nella politica nazionale degli aiuti che si possono che possono rendere.
Più efficienti tutte quante le nostre abitazioni, visto che la maggior parte delle abitazioni sono piuttosto vecchia e quindi sesti da non di queste cose bisogna stare attenti anche a certi trucchi. Qualche anno fa, non qualche anno più di qualche anno fa, più di qualche agenti ad Abano è stato preso con la scopa perché c'era qualcuno ad Abano che girava non mi ricordo, la sigla com'era, che somigliava a una sigla già esistente, per carità, però era un falso che girava per mandato dal Comune di Abano, del resto è casa per casa, per dire che dovevano fare un'analisi, tutta quella che era la situazione abitativa, sull'efficientamento energetico, sull'impianto elettrico, sull'acqua, su una serie di cose. No, quindi.
Giravano così per caso ed era è stato un falso veramente clamoroso quello lì.
Ora però veniamo al dunque al alla proposta dell'ordine del giorno e condivido le perplessità sia del consigliere Bianchi, non presidente consigliere e sia del Sindaco, però vorrei richiamare l'attenzione su tre persone in questo Consiglio comunale, una e il Consigliere Amato, una e la consigliera Martinati e l'altro il consigliere Franzoso.
Perché solo di questi tre?
Senza togliere nulla agli adulti, niente agli altri, ma noi abbiamo una possibilità in più perché noi tre abbiamo dei rappresentanti dei nostri partiti in Europa.
Noi, come PD, li stiamo già contattando per capire meglio quello che sta succedendo e per far filtrare le nostre proposte, una tra tutte è quella di dire sì, va bene, ma con i soldi di chi?
Quali sono gli aiuti, per cui noi vorremmo che i nostri rappresentanti in Europa che i vostri rappresentanti in Europa insieme va bene, decidessero veramente, non dico chi pagherà, ma quali sono gli aiuti concreti che questa operazione potrebbe portare ai cittadini. Ecco, questa è una cosa che noi dovremmo fare. Ripeto, noi da qualche settimana la stiamo già facendo e difficile, non è facile andarlo a cercare, specialmente in questo momento, anche per il nostro partito, però lo stiamo facendo. Speriamo che tra qualche mese possiamo essere magari.
Più facilità di a contattarli, sicuramente sarà così, ho fiducia e sono convinto che ci ascolteranno grazie.
Grazie, consigliere, Amato, prego, era mattina, aspettavo.
Un assist l'ultima parte dell'intervento del consigliere d'Amato,
La mia l'ultima parte del mio ordine del giorno appunto, è in questo senso consigliera Amato, nel senso non solamente noi nel nostro piccolo come rappresentanti o, come in questo caso, consiglieri comunali, possiamo interloquire direttamente con i rappresentanti, i nostri rispettivi rappresentanti europei, però io ritengo che una sollecitazione proprio nel senso di caro uropa ci sta bene perché nessuno può essere contrario ad un efficientamento energetico degli immobili ma io l'ho detto in premessa,
Nessuno può essere contrario su questo, però con i soldi di chi c'è, non trovo corretto, non trovo corretto che l'Europa o qualsiasi tipo di Istituzione in questo caso vada a mettere un'imposizione al singolo cittadino, di farsi carico di questa di questo onere. Quindi la sollecitazione che io chiedo è rivolta al Governo che a sua volta si faccia portavoce nelle istituzioni europee in fase di trattativa, perché è lì che si va ad incidere e, come ha detto il collega Franciosi, se c'è stato una una, diciamo retromarcia, un ridimensionamento va bene da parte del proponente. Forse ce lo possiamo domandare che, forse perché questo tipo di direttiva ha sollecitato una grossissima un grossissimo dibattito all'interno dei singoli Stati e nel nostro N e in Italia.
E forse probabilmente è proprio per questo che c'è una un ripensamento su su, su alcune posizioni iniziali ed è in fase di trattativa che poi abbiamo la possibilità di incidere no, quando ormai abbiamo il il cofanetto mai bello, il prodotto bello che confezionato.
Sollecitiamo l'Europa a dire benissimo procedere, procediamo però diamo un i riconosciamo del dei finanziamenti.
Per permettere, per permettere agli italiani, in questo caso, di procedere ovviamente anche con quelle che sono le tutele e le caratteristiche del del nostro tessuto urbano e abitativo. Possiamo pensare che a Caltagirone si mettano cioè una città che è patrimonio dell'UNESCO. Va bene che in questo caso sarebbe una deroga, ma quanti quanti piccoli borghi che non sono sottoposti a vincoli a vincoli storici, però, hanno la loro storicità, andrebbero ah, ah ad essere stravolti, cioè quindi ci sono delle delle questioni che devono essere secondo me poste su cui si deve riflettere e si fa si deve anche riflettere il legislatore si deve far riflettere il legislatore europeo. E questo l'intento del mio ordine del giorno, che in primis riguarda l'aspetto economico, perché non è quando la direttiva è bella confezionata, che allora andiamo, possiamo dire, è in fase di trattativa come in questo momento qua e io penso che il Governo dare un indirizzo al Governo, farsi POR di fase, farsi portavoce su quelle che sono le problematiche perché c'è stato un emersione dal punto di vista del tessuto, diciamo, istituzionale e sociale in Italia, che si è preoccupata di questa questione. Non è sbagliato perché abbiamo possibilità di incidere in questa fase. Qua poi mi sia permesso di dire che mi dispiace alcune derivazioni che ho sentito di carattere, diciamo anche di.
Tra le righe attacchi politici, ecco che nulla hanno a che vedere con la proposta del mio ordine del giorno, mi dispiace, mi dispiace di questo perché penso che la tematica di cui stiamo discutendo sia una tematica.
Importante sia una tematica anche su cui i cittadini sicuramente hanno hanno delle sensibilità, e non da poco, perché stiamo andando a discutere di una proposta che prevede un'imposizione da parte dell'Europa di andare ad intervenire su quelle che sono le le necessità della di efficientamento della degli immobili,
Grazie, consigliere mattinate.
Ottengo altri interventi, altrimenti passiamo alla votazione.
Prego Consigliere.
Sballo, ecco anche noi.
Di passione Abano sì, la proposta del giorno.
Sicuramente ci dà da pensare, sicuramente ci dà preoccupazione, però dobbiamo aspettare dati certi perché il parlare così, allora, cioè quante proposte ci sono e allora dovremmo discutere di tutto, giustamente dobbiamo aspettare e porteremo questa proposta, la studieremo quando ci saranno veramente dei dati certi e la porteremo in questo Consiglio grazie.
Grazie Consigliere.
Prego, consigliere Ciccarese, sì, più che altro anticipo già più che intervento una dichiarazione di voto. Io credo che la collega Martinati abbia quantomeno ha avuto un merito questa sera ci ha fatto discutere tutti attorno a un problema sul quale siamo tutti perfettamente d'accordo, perché l'orientamento è quello perché tu tutto ciò che tutti quanti noi abbiamo detto è perfettamente condivisibile. Rimaniamo semplicemente legati al concetto del voto. Che stare di qua o stare di là, ecco, onestamente, è sufficiente leggere quello che poi il contenuto finale della mozione, no, cioè il dispositivo della mozione qual è, non è quello di decidere se adottare un provvedimento piuttosto che un altro. È vero, è solo una bozza. Si tratta semplicemente di un segnale, di una segnale di sensibilità, un orientamento, allora, quando si dice.
Farsi portavoce affinché gli obiettivi di efficientamento energetico riduce i consumi, non vengano perseguite attraverso obblighi difficilmente perseguibili. Si sta semplicemente dicendo diamo come Comune come Consiglio comunale diamo un segnale, un orientamento che deve essere certamente verso l'efficientamento energetico, certamente verso una direttiva di questo tipo, ma certamente un'attenzione agli interessi di tutti i cittadini. Ecco il motivo per il quale, proprio intendendolo come uno stimolo, non come una decisione di non come una delibera, che significa adottare un provvedimento che piace a Tizio piuttosto che Caio andare a destra, andare a sinistra è semplicemente uno stimolo. Questo era lo spirito che io ho inteso in contenuto in questa mozione e quindi, se posso già anticipo come dichiarazione di voto, è il motivo per il quale andrò a votare positivamente per questa mozione, proprio perché la vedo non come un giudizio prognostico verso quello che sarà, ma se chiedo ancora non sappiamo, ma semplicemente come uno stimolo alla riflessione e credo che in questo la collega Martinat abbia centrato l'obiettivo questa sera. Grazie.
Ci sono altri interventi?
Bene, allora passiamo alla votazione.
Favorevoli.
6 favorevoli contrari.
11 contrari e nessun astenuto.
Bene, allora la proposta di ordine del giorno non è stata approvata.
Passiamo al quarto punto all'ordine del giorno, che è la variazione di bilancio numero 1 2023 illustra l'assessore Bozza, prego Assessore, grazie Presidente, si questa è la variazione di bilancio numero 1. Abbiamo avuto modo anche di vederla e analizzarla in sede di prima Commissione. Pur essendo in questo momento il Comune di Abano ancora in bilancio provvisorio in esercizio provvisorio, non abbiamo ancora approvato il bilancio. È comunque possibile per gli Enti operare per motivi di comprovata urgenza e necessità delle variazioni di bilancio. In questo caso, il motivo della comprovata urgenza necessità è il recepimento dei fondi legati al PNRR risorse che noi avevamo già acquisito a bilancio nell'annualità 2022 e che adesso andiamo a traslare nell'annualità. 2023 perché le abbiamo registrate al momento di comunicazione dei decreti a fine anno e le procedure in essere per l'avvio, poi di tutte le fase di gara di aggiudicazione dei lavori, si svolgeranno in queste in questo anno 2023, quindi c'è la necessità di portarle nell'esercizio finanziario 2023 e di quindi dare la possibilità agli uffici di procedere poi con lo svolgimento di tutte le procedure in essere. Sono relativi al milione di euro che il Comune di Abano ha ottenuto per l'opera legata agli spazi al servizio dei cittadini e dei turisti, all'interno del parco urbano termale.
In riferimento specifico alla sistemazione del Magnolia del complesso del Magnolia per 1000000 di euro 2 milioni 83.290, invece, sono per la riconversione funzionale dell'ex circolo ufficiali della caserma del primo rock, a polo integrato dell'infanzia e poi 18.820 euro per l'adozione del servizio dell'up io,
Grazie Assessore interventi.
Dichiarazioni di voto se ci sono, prego Consigliere.
Sì, ecco allora noi come passione Abano vorremmo appunto nel primo Consiglio comunale 2,23 siamo ad approvare delle delibere per la costruzione, soprattutto di due opere molto importanti per la comunità Aponense, ringrazio quanti si sono impegnati senza esitare, soprattutto visto il fattore tempo un'opera riguarda come già spiegato dall'Assessore competente la riqualificazione del teatro Magnolia del quale la città ha un prioritario bisogno se vogliamo creare eventi di spessore,
Per i residenti e migliaia di turisti che ci visitano, visto che in Abano non esistono strutture che possono ospitare molte altre persone, molte persone, un'altra è la scuola d'infanzia, che dà speranza alla città, soprattutto per la riconversione della caserma primo ROC.
Acquisita circa sei anni fa dalla scorsa Amministrazione, dare inizio ai lavori alle progettazioni vuol dire che Abano, si muove, cresce, si evolve, per questo auspichiamo che in fase di progetto si pensi a spazi sicuramente ad uso scolastico, ma rimodulabili secondo le esigenze del Paese e di tutti i suoi cittadini grazie,
Grazie, consigliere, Piccolo, consigliere Amato.
Ma sicuramente con questa operazione prende, diciamo piede, quello che è il progetto vecchio dell'Amministrazione per quanto riguarda il primo ROC e per quanto riguarda il Magnolia.
L'abbiamo già detto l'altra volta.
L'Amministrazione comunale di Abano è riuscito avere questi soldi grazie all'impegno, soprattutto degli uffici, perché hanno saputo progettare in tempo utile e quindi con progetti pronti, si è arrivato a 3 anche questo questo tipo di finanziamento, certo che adesso, con l'operazione di questa sera da domani gli uffici hanno da lavorare,
E quindi penso che ci sarà un grandissimo impegno da parte degli uffici per portare avanti queste questi due progetti, uno quasi indispensabile che il Magnolia perché va riutilizzato subito la città non può rimanere senza quello spazio lì e l'altro dà il via a quello che è la rigenerazione completa dell'ex Primo ROC appunto con l'intervento di cui parlava prima l'Assessore sul sugli ex circoli.
Per spazi per l'infanzia e credo ci siano anche gli spazi per le associazioni d'altra parte, quindi grazie per tutto quello che avete fatto, il nostro voto è favorevole e buon lavoro agli uffici.
Grazie, consigliere, Amato, prego, consigliera, Martinez.
Io invece, in merito a questo punto dell'ordine del giorno, dichiaro che avrò una posizione di astensione semplicemente perché voglio riservarmi tutte le considerazioni di merito.
Relativamente al progetto della dell'asilo integrato e che è connesso, ovviamente, alla riqualificazione del primo rock, sono due, diciamo tematiche molto molto importanti su cui nella precedente Amministrazione c'è stato un forte dibattito, soprattutto per quanto riguarda la questione della dell'asilo nido sappiamo bene di che cosa, a che cosa mi sto riferendo e quindi per questo motivo mi asterrò per riservarmi poi di entrare eventualmente nel merito per quanto riguarda appunto il progetto quando poi ce ne sarà la possibilità. Grazie.
Grazie Consigliere, altre dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione, allora chi è favorevole?
11 12 favorevoli contrari, nessuno astenuti Toniolo Ciccarese, Martinati del mare e Mazzucato.
No, no 12 favorevole, ho votato a favore Franciosi.
Quindi contrari Toniolo Ciccarese si esclude astenuti, nessuno contrario astenuti Toniolo Ciccarese.
Fino fino a Mazzucato,
Votiamo per l'immediata esecutività.
Allora 12 favorevoli,
Contrari nessuno come prima astenuti i 5 Toniolo Ciccarese Martinati Demare e Mazzucato bene i signori, ringrazio, saluto tutti, in primis il pubblico e auguro a tutti una buona serata.