
Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, posizionato nell’angolo in basso a destra del video, potrai attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e degli argomento all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più degli oratori selezionati hanno effettuato interventi.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le sono stati trattati all'ordine del giorno, gli argomenti desiderati.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di seduta svoltesi durante uno specifico arco temporale o una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattatati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatto in cui sono state pronunciate la parole di interesse.

CONTACT US



C.c. Abano Terme del 29.11.2022, ore 20:00
FILE TYPE: Audio
Revision
Bene, grazie.
Allora, primo punto all'ordine del giorno, interrogazioni interpellanze.
Prima interrogazione.
Programmazione e contributi alle famiglie che usufruiscono del servizio dei centri estivi per i figli presenta Michele il consigliere Michele Toniolo, prego, Consigliere buonasera a tutti, premesso che ho ricevuto numerose segnalazioni da parte di familiari e di amici relativamente all'annosa questione che si ripresenta puntualmente al termine di ogni anno scolastico per quanto riguarda,
E per quanto riguarda le famiglie che non sanno come far seguire i propri figli senza spendere una fortuna, considerato che ha le numerose difficoltà che.
Difficile situazione economica che ci troviamo ad affrontare da parte a causa della pandemia, che speriamo sia alle spalle e anche, purtroppo, da questa guerra che ci sta ulteriormente penalizzando, tenuto tenuto conto che si tratta di un servizio di carattere sociale che necessita di una programmazione che richiede, lo osserva l'osservanza di una determinata tempistica e che pertanto opportuno conoscere e le strategie condivise con i vari soggetti interessati rilevato che altri Comuni anche a noi vicini annoiato iniziative per rendere accessibile il servizio delle rette in relazione a tale servizio tutto quanto premesso,
Chiedevo al Sindaco all'Assessore competente.
E se e quali azioni si intendono mettere in atto per venire incontro alle famiglie,
Nell'impostare e organizzare i prossimi centri estivi con una necessità necessaria partecipazione finanziaria del Comune grazie.
Risponde l'assessore Gallocchio, prego.
Grazie buonasera a tutti.
Ringrazio anche il Consigliere, consigliere Toniolo, per la possibilità di mettere in luce la linea di intervento che questa Amministrazione ha negli ultimi anni messi in atto rispetto al tema di coinvolgere i bambini e ragazzi durante il periodo estivo, concordo con lei che la pandemia ha reso una priorità, pensare programmare servizi rivolti ai più piccoli per garantire loro esperienze stimolanti e socializzanti.
Durante il periodo estivo, come di certo lei saprà, diverse associazioni cooperative, parrocchie, società sportive, organizzano attività rivolte ai minori a partire dai tre anni, il ruolo dell'Ente comunale principalmente è quello di coordinamento rispetto alle varie offerte che vengono messi in campo nel territorio con l'obiettivo di garantire la maggiore copertura durante il periodo estivo per ogni fascia di età.
Inoltre, l'Amministrazione comunale si fa carico di veicolare e promuovere le varie iniziative in modo unitario attraverso l'iniziativa di nominata gioca estate, affinché ogni famiglia possa trovare la migliore risposta per le proprie esigenze organizzative ed educative.
Oltre a ciò, l'Amministrazione ha scelto i sceglierà anche per i prossimi anni di sostenere in maniera consistente tutti quei nuclei che hanno difficoltà ad accedere all'attività estive proposte, cercando inoltre di incentivarne la frequenza per quei minori che vivono in contesti familiari poco stimolanti.
Nella scorsa estate, con la collaborazione dei servizi sociali, sono stati.
Sono stati esonerati totalmente dal pagamento dei centri estivi circa 40 bambini, per un importo complessivo di circa 8.000 euro.
Oltre a ciò, mi preme evidenziare che, oltre all'offerta messi in campo dagli enti del terzo settore e con cui si collabora attivamente nella costruzione delle proposte dei centri estivi.
L'Amministrazione comunale ha messo in campo dall'estate 2020 il progetto cinta invisibile, nato proprio dalla volontà di andare a limitare gli effetti che, lockdown aveva comportato dei più giovani, è stato pertanto ideato e realizzato questo progetto, che prevede la creazione di piccoli gruppi, ciascuna accompagnato da un educatore professionista i quali realizzano laboratori creativi di esperienza la scoperta nel territorio,
Tale progetto, inizialmente fu avviato grazie all'ottenimento di un contributo sulla specifica progettualità dalla Fondazione Cariparo e successivamente sviluppato con risorse comunali. Risulta essere completamente gratuito per le famiglie ed è rivolto principalmente a quei minori che manifestano alcuni forme iniziali di disagio. Può infatti essere un progetto che mira alla prevenzione del disagio giovanile e che vuole sostenere i genitori nel difficile compito genitoriale. Considerati gli scontri altamente positivi che sono pervenuti, la scelta dell'Amministrazione è stata quella di rendere tale azione un'azione strutturata nel tempo e pertanto si è deciso di rendere stabile questo servizio sia nel periodo estivo sia durante l'anno scolastico, prevedendo una spesa annua di circa 50.000 euro. Solo per fare un esempio, l'estate 2000 i 2 il progetto è coinvolto circa 70 ragazzi dai cinque acqua ai 14 anni. Negli ultimi anni il nostro Comune ha scelto di investire numerose risorse economiche, anche per garantire del personale specializzato ben oltre a quello garantito dall'USL, per permettere anche ai ragazzi disabili di poter frequentare le attività estive.
Solo nell'estate scorsa questa azione ha coinvolto 8 minori disabili, si può pertanto affermare che, grazie alla linea politica adottata nell'estate 2022, circa 120 minori sono stati inseriti in attività estive grazie all'intervento dell'ente comunale, senza le quali questi bambini non avrebbero potuto svolgere alcuna attività.
Infine, un'attenzione particolare e anche posti ai bambini più piccoli quelli della fascia 0 3 anni per i quali non esiste proprio per la tenera età alcune offerte estiva di carattere privato, proprio in questi giorni l'Amministrazione sta valutando come poter intervenire per rendere accessibile anche nel mese di agosto l'unico servizio in grado di accogliere bambini così piccoli ovvero gli asili nido riteniamo infatti che un territorio come quello Aponense Carter, caratterizzato da una forte occupazione del comparto turistico,
Non possa sottrarsi a garantire, nel periodo estivo, servizi rivolti ad ogni fascia di età, mantenendo un'attenzione particolare verso i più fragili e per cui ci aspettiamo che in questo percorso ci sia la condivisione dell'intero Consiglio comunale, queste sono le linee di intervento intraprese da questa Amministrazione e che si intendono proseguire con l'auspicio che il lavoro di rete con i vari attori della comunità possa per il futuro aumentare sempre di più i beneficiari di questi interventi che sono indiscutibilmente strumenti preziosi per l'educazione dei nostri figli.
Consigliere Toniolo sì, grazie, ritengo esaustiva la risposta e le chiedo se magari fosse possibile e magari per tempo pubblicizzare maggiormente all'interno dei plessi scolastici, anche così per sì, per rendere più visibile queste iniziative che per me sono anche buone, grazie.
Certo certo.
Bene, passiamo alla seconda interpellanza situazione urbanistica via ma presente del consigliere Luigi Ciccarese, prego Consigliere.
Grazie Presidente buonasera a tutti.
Con questa interpellanza ho inteso in qualche maniera se cercare di sensibilizzare l'Amministrazione comunale attuale a cercare di dare una risposta a un problema che mi è stato rappresentato dai cittadini che risiedono nel tratto finale di via Abba, cerco di sintetizzare nella maniera meno tecnica possibile, si tratta di una di di un'area complessiva abbastanza ampia dove di appartenenti ad un unico proprietario dove con più interventi edilizi di si è realizzata di fatto una lottizzazione, nell'area cioè un'operazione un po' furba realizzata nel corso degli anni e in precedenti Amministrazioni che non riguardano l'attuale all'esito della quale però ci troviamo con un piccolo quartiere con dei nuclei abitativi.
Circa 11 12 abitazioni. E una una una strada che la collega che è un'area di fatto la strada privata. La proprietà dell'intera area, quindi, ha realizzato una lottizzazione. La strada è rimasta privata, risultato, ci sono dei cittadini che si trovano a non poter godere, per questo motivo di alcuna di alcuna opera di urbanizzazione. Non c'è neanche un lampione. Per intenderci questo il senso, è vero che il Comune in questo momento formalmente non potrebbe intervenire perché è un'area privata. So conosco perché o che mi sono documentato.
Ringrazio per questo la la, il dottor Piovan e l'architetto Minozzi che si sono prestati hanno dimostrato molta sensibilità in questo nel darmi informazioni e cercare di trovare una soluzione. Il problema è che stanno per essere realizzate altre due palazzine, quindi altre due unità, e sono stati sottratti con una variante approvata nel 2015, una variante scellerata, a mio giudizio, approvata dalla con l'Amministrazione Luca Claudio. Di fatto è stata sottratta un'area destinata al parcheggio per ampliare la la la potenzialità edificatoria di quell'area risultato, non sono stati neanche corrisposti gli oneri al Comune e i cittadini che risiedono Chicchirichì risiedono in quella zona si trovano depauperati. In questo senso ho parlato con gli uffici comunali competenti. È vero che anche l'eventuale pagamento degli oneri in questo momento, comunque, non risolverebbe il problema per i cittadini che si trovano a vivere in un'area in un quartiere realizzato, di fatto con una modalità estremamente discutibile a parere del sottoscritto. Ma di fatto i cittadini hanno l'Amministrazione come controparte, cioè al di là del colore, al di là del fatto che certamente non è un problema creato da questa Amministrazione, però per i cittadini esiste il Comune, inteso come come Istituzione. Quindi, l'idea che ho sottoposto all'atto che sottopongo all'attenzione di questa Amministrazione è quella di procedere a un'acquisizione di quell'area. Si tratta solo di un tratto di via. La proprietà è rimasta al proprietario solo di quel tratto di via, che quindi non avrebbe apparentemente interesse una acquisizione per poter consentire poi di realizzare quelle minime opere di urbanizzazione in cui i cittadini credo che abbiano pieno diritto ai residenti in quell'area. Credo che abbiano pieno pieno diritto e quindi è questa la sollecitazione che propongo. Grazie.
Risponde il Sindaco, prego, grazie grazie, consigliere Ciccarese buona sera a tutti, credo che l'interpellanza così come è stata esposta, contenga già alcune considerazioni che farò e che per comodità anche dei presenti, in collaborazione con l'Ufficio tecnico che su questa materia non da adesso,
Ha cercato di approfondire una questione abbastanza complicata, effettivamente che si è creata a strati successivi.
Sappiamo che vi abbia una strada residenziale nata tra la seconda metà degli anni 70 e l'inizio degli anni 80, come laterale di via Cesare Battisti, a servizio di un piccolo nucleo residenziale dall'85, hanno di redazione del secondo piano regolatore di Abano, fino al 98 l'insediamento aumentato di poche unità residenziali mentre a dal 99, grazie alle previsioni introdotte dal terzo piano regolatore l'area ha goduto di un nuovo potenziale sviluppo edificatorio verso est.
Le previsioni introdotti dal PRG del 99 assoggettava uno lo sviluppo dell'area alla preventiva redazione di un piano urbanistico attuativo che garantiva per il nuovo insediamento una viabilità pubblica di accesso con dotazione di parcheggi e spazio verde, quindi siamo nel 99 la prima variante allo strumento urbanistico, approvata due anni dopo cioè nel 2001, elimina il perimetro dello strumento urbanistico, pur confermando la previsione di espansione residenziale e la nuova viabilità di accesso con spazi a parcheggio, permettendo ai soggetti privati di costruire le unità residenziali per singoli interventi diretti soggetti a titolo edilizio e spostando l'onere di realizzare la viabilità e gli spazi a parcheggio all'ente comunale. Questo nel 2001.
Nell'intervallo di tempo fra il 2005 e il 2015 si sono susseguite una serie di interventi privati di nuova costruzione, in cui vengono realizzati sei nuovi complessi immobiliare ad uso residenziale e una strada di accesso privata, nel frattempo, la previsione di strada a parcheggio pubblico, che per effetto del DPR del 2001 numero 3 e 27 può avere durata massima di cinque anni scade e non viene rinnovata.
Nel 2015, a seguito di un'istanza presentata da un soggetto privato proprietario dell'ultimo terreno rimasto in edificato nell'area in cui veniva chiesto di modificare la previsione.
Nel terreno limitrofo alla strada dà spazio a parcheggio a zona residenziale viene redatta la variante 53.
Che cosa dice la variante?
Allo strumento, come da richiesta, da una previsione urbanistica dà spazio parcheggio funzionale all'insediamento di via Abba Zona residenziale, conferma la sola previsione a strada, la medesima viene adottata con delibera del Consiglio nel dicembre 2015 e approvata successivamente dal Consiglio comunale il 20 aprile 2016.
In sede di adozione viene dato mandato all'Ufficio Patrimonio di calcolare il plusvalore generato dalla modifica urbanistica e il relativo corrispettivo che la proprietà avrebbe dovuto versare all'Amministrazione comunale.
In sede di approvazione, quindi nel 20 aprile 2016 non viene preliminarmente accertato l'avvenuto pagamento, ovvero la presentazione di una polizza fideiussoria a garanzia dell'importo dovuto.
Oggi questa Amministrazione, dopo aver preso atto della situazione che grava sull'area a seguito anche delle segnalazioni che sono pervenute in questi periodi dai residenti della zona, che cosa ha fatto, ha predisposto intanto le azioni amministrative necessarie alla redazione della stima aggiornata, del plusvalore generato dalla variante allo strumento urbanistico e al recupero del credito mai versato dalla proprietà?
Ha preso atto questa Amministrazione che la previsione di strada ad uso pubblico ha cessato i suoi effetti in quanto trascorsi cinque anni dalla sua introduzione?
La presente Amministrazione, accertato con il prezioso aiuto dell'Ufficio tecnico, che il tratto finale di via Abba, che si dirama in direzione nord, è una strada privata che non gode dei servizi pubblici quali illuminazione asporto, rifiuti, pulizia e manutenzione del manto stradale. Presenta inoltre una larghezza insufficiente ad assumere la funzione di strada pubblica di quartiere, dotata di marciapiedi e parcheggi in linea e di marciapiedi, di linea e di spazio idoneo per l'inversione di marcia, trattandosi di strada a fondo cieco, con tutte queste valutazioni evidenziamo che il tratto finale di via Abbà è quindi assimilabile a una strada funzionale ad un insediamento residenziale privato del tipo residence, per il quale tutti i proprietari delle abitazioni che utilizzano la viabilità di accesso contribuiscono alla sua manutenzione e all'implementazione dei servizi necessari. Ad oggi, pertanto, considerate le caratteristiche fisiche della strada, non è possibile perseguire un'ipotesi di acquisizione della stessa, in quanto non sarebbe nemmeno possibile perseguire un'ipotesi di adeguamento senza privare i residenti di porzioni di spazio scoperto a giardino, che sarebbe funzionale all'adeguamento delle caratteristiche geometriche del tratto stradale, creando di fatto un maggior danno di quello attualmente lamentato.
Consigliere Ciccarese se vuole replicare sì, beh, ringrazio il Sindaco. Per l'excursus storico, però, rimane l'esortazione a cercare di trovare una soluzione. Ne avevo parlato con l'Ufficio Tecnico apposta. Rimane questa esortazione, insomma, cercare una soluzione per venire incontro alle esigenze di questi cittadini, che comunque, per i quali il problema evidentemente permane. Grazie, sì, concludo con una che semplice considerazione evidente che e la previsione di strada pubblica richiede un interesse pubblico naturale, che in questo caso è molto difficile per tutto quello che abbiamo visto formarsi negli anni e addirittura, ripeto, sarebbe necessario espropriare parte dei giardini privati, anche qualora vi fosse l'interesse pubblico per garantire idonei spazi di manovra e spazi a parcheggio.
Bene, passiamo alla terza interrogazione.
Violenza sulle donne, presentata dal consigliere Piccolo prego, Consigliere.
Buonasera a tutti, signor Sindaco, Presidente, Consiglieri e cittadini presenti donna, vite, libertà, è l'urlo delle donne iraniane, molte volte quest'urlo, magari soffocato e dentro le nostre famiglie, molte donne e ragazze bambine ogni giorno devono subire atti discriminanti nei posti di lavoro, violenze domestiche o tra i banchi di scuola. Molto è stato fatto, ma senza dubbio c'è molto altro da fare. Noi di passione Abano. Vogliamo presentare questa interrogazione per capire quali siano le politiche sociali in merito a questo grave problema, cosa sia adottato, per far sì che la cultura della violenza sulle donne non si espanda e se ci sono in campo già delle azioni mirate alle quali magari poter dar voce, non solo una volta all'anno, ma un lavoro continuo e concreto grazie,
Risponde l'assessore Galocchio, prego grazie.
104 sono le donne uccise da inizio anno in Italia, questo è il dato rilevato in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ma c'è un altro dato ancora più preoccupante 88 di queste sono state uccise all'interno della sfera familiare.
La casa e il luogo sicuro è il luogo dove ciascuno di noi dovrebbe sentirsi sicuro, invece, a volte diventa il luogo più pericoloso per una donna, questi dati fanno riflettere e spingono a noi amministratori, ad agire per cercare di attuare più interventi possibili per prevenire dinamiche conflittuali che sfociano poi in violenza e per rafforzare l'autonomia e l'autodeterminazione delle donne.
Ecco un impegno che stiamo cercando di attuare, interventi che vadano in primis a sostenere le donne in ogni fase della vita, in particolari in particolare nelle fasi più delicate, come ad esempio la maternità, a riguardo stiamo realizzando un progetto innovativo che mira ad accompagnare le donne maggiormente sole in quanto prive di una rete familiare e non ancora inserite nel contesto sociale durante la gravidanza e nei primi anni del bambino.
Altrettanto importante è agire sulle nuove generazioni affinché sia trasmesso loro l'importanza di relazionarsi, rispettando sempre i diritti e le diversità altrui.
La stretta collaborazione con l'Istituto Comprensivo permette, da un paio di anni di realizza la realizzazione di progetti specifici che mirano alla mediazione dei conflitti, presente all'interno del contesto scolastico, sia conflitti che nascono tra ragazzi, sia conflitti che minano il rapporto educativo tra docenti e studenti questi interventi si sono rilevati a essere un'ottima occasione per coinvolgere intere classi a riflettere, ad approfondire il tema della non violenza.
Ricordo inoltre che già la passata Amministrazione aveva deciso di stipulare una convenzione con il Centro Veneto, Progetto Donna che permette ancora oggi l'apertura ogni 15 giorni di uno sport, di uno sportello antiviolenza nel nostro Comune e che nel 2021 accolto 64 donne residenti nei nei cinque Comuni afferenti allo sportello Abano Terme, Montegrotto Terme Rovolon Torreglia Teolo di cui 28 proprio residenti ad Abano Terme.
Con il Centro Veneto, Progetto Donna ogni anno vengono anche proposte attività di sensibilizzazione quali l'affissione di adesivi prassi, le attività economiche per pubblicizzare il numero di pronto intervento e la realizzazione di incontri di sensibilizzazione come una giornata di formazione organizzata il 16 maggio scorso per i professionisti che possono entrare in contatto con vittime di violenza quali gli avvocati medici e le forze dell'ordine.
Tante altre iniziative, come quelle sviluppate in queste settimane in occasione del 25 novembre, vengono organizzati in collaborazione con l'Assessorato alla cultura.
E qui voglio ringraziare l'assessore, Michela Allocca per la programmazione e la sensibilità che viene dimostrata anche in ambito culturale, per vincolare tale tema. Ringrazio infine le realtà del territorio, come ad esempio il Lions Club Gaspare stampa e la Croce Rossa, che in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne o in occasione della festa della donna propongono alla città iniziative di sensibilizzazione poiché, come è stato dimostrato, il tema della violenza di genere è un tema particolarmente sensibile all'interno di tutte le forze politiche presenti in questo Consiglio comunale. Manifesto la disponibilità a collaborare per qualsiasi proposta venga proposte sviluppata che possa contribuire a sensibilizzare ulteriormente l'intera cittadinanza.
Consigliere Piccolo se vuole replicare, ringrazio l'Assessore Galocchio.
Passiamo all'interrogazione successiva richiesta informazioni e aggiornamento sul progetto controllo di vicinato presenta Letizia il consigliere Letizia, Segantin buonasera, signor Sindaco, Assessori cittadini presenti.
Premesso che il controllo di vicinato è strumento di prevenzione della criminalità che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le forze di Polizia statali e locali e che farà il controllo del vicinato significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
A tutti gli abitanti dell'area interessata unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi semplici passaggi. Tra questi il far sapere che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l'appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri reati occasionali potranno essere limitati. Le forze dell'ordine hanno bisogno della comunità per poter essere ancora più efficaci nel punire comportamenti antisociali. I cittadini in tutto questo possono essere parte attiva di un cambiamento che parte dal nostro modo di vivere. La città e le relazioni.
Considerando che questo servizio è presente nel nostro Comune da un paio di anni e si è sviluppato in alcuni quartieri grazie alla partecipazione attiva di un gruppo di cittadini volontari, si interrogano il Sindaco, l'assessore competente, per comprendere quale sia attualmente la situazione dell'iniziativa quali numeri stia generando in termini di partecipazione ai gruppi numero di segnalazioni casistiche e utilità delle stesse per la risoluzione delle problematiche relative rispetto a questo quali sia dunque la volontà dell'Amministrazione per il proseguo ed eventuale sviluppo del progetto.
Risponde l'assessore, Alberto prego.
Grazie grazie, Presidente, buonasera, Consiglieri, tutti e tutti i cittadini presenti.
Il progetto faccio un piccolo excursus della nascita del.
Il progetto di controllo di vicinato è stato avviato ufficialmente il 3 dicembre 2019, con l'approvazione della delibera di Giunta comunale, la numero 243, con la quale è stato approvato il Protocollo d'intesa denominato progetto controllo di vicinato, successivamente sottoscritto con il Prefetto di Padova il 25 giugno 2020.
Subito dopo l'approvazione della delibera di Giunta, il progetto è stato presentato alla cittadinanza in occasione di incontri pubblici del 5 dicembre 2019, a Monte, Ardone il 16 luglio 2020 a Villa bassi, il 10 settembre 2020, al parco Chicco Mendes e il 9 ottobre 2020 a Monteortone.
Il territorio di Abano Terme è stato suddiviso idealmente i nove quartieri Giarre Monterosso Monteortone, San Giuseppe Abano storica, Abano centro parco chi, come Ender's via, Malachin e San Lorenzo.
Il quartiere San Lorenzo, attualmente sono attivi cinque quartieri su nove, che sono San Giuseppe, Abano storica, Abano centro chi, come Endesa e via Malachin, che è l'ultimo quartiere costituito nel mese scorso con la nomina formale di un nuovo coordinatore.
Nell'anno del 2000 nell'anno 2021, il progetto del controllo di vicinato è stato completato con l'acquisto di un software interamente dedicato alla gestione archiviazione e trascrizione delle segnalazioni pervenute dai cittadini il portale è utilizzato anche dagli agenti della Polizia locale per la trasmissione diretta delle varie criticità riscontrate durante il servizio agli uffici comunali competenti il numero del controllo di vicinato da quadro è stato iscritto da quando è stato costituito sono i seguenti.
Segnalazioni ricevute 422.
Dal 2019 oggi immagini ricevute 400 e 81.
Segnalatori attivi quindi persone che si sono offerte a segnalare varie situazioni di criticità nel territorio sono 138 coordinatori attualmente presenti, sono cinque i quartieri come detto prima, cui è stato suddiviso il territorio, sono 9, quindi attualmente ci sono nuovi quartieri attivi su nove,
Su cinque scusate, l'obiettivo di questa Amministrazione per il prossimo periodo è quello di attivare gli altri quartieri mancanti, quindi gli altri quattro che sono attualmente mancanti.
Del coordinatore e quindi anche individuare il coordinatore stesso e individuando altresì ulteriori segnalatori attivi che consentano di avere sempre più cittadini che hanno il bene il cuore della nostra città,
Si conferma inoltre che, all'interno delle linee guida di mandato che ha dato, questa Amministrazione Abano Terme e vista anche come città solidale, anche e non solo per la presenza di progetti importanti come quello del controllo di vicinato che ha permesso di avere la collaborazione dei cittadini attivi nel monitoraggio del territorio ma anche con altri progetti che verranno svelati nel prossimo futuro grazie.
Consigliera Segantini se vuole replicare grazie, sono soddisfatta.
Passiamo all'interrogazione successiva sicurezza del territorio presenta il consigliere, Piccolo, prego, Consigliere.
Signor Sindaco, Presidente, consiglieri cittadini presenti il benessere, inteso come il viver bene in un territorio dipende anche dalla sicurezza percepita e reale nel nostro territorio, oltre ai cittadini residenti, abbiamo la responsabilità di proteggere durante la loro permanenza, i nostri ospiti turisti che frequentano Abano Terme molte volte per andarsene dallo stress delle grandi città per difendere il territorio, l'Amministrazione si è dotata di sicurezza e passive come telecamere ubicate nei vari punti strategici della città, oltre a quelle in ingresso in ZTL nelle arterie stradale. Varie sono poste in isola pedonale. La nostra interrogazione allo scopo di capire come funziona il piano di sicurezza che copertura del territorio a dove sono ubicate le telecamere.
Eh eh eh, che piano di sviluppo potrà avere la sicurezza passiva nei prossimi anni nel nostro territorio, grazie.
Risponde l'assessore, Berto prego.
Grazie Presidente, il tema della sicurezza integrata comprende tutti i sistemi e le attività che concorrono a rendere maggiormente sicura la città e accrescono la sicurezza percepita e reale dei cittadini nel sistema di sicurezza integrata rientra a pieno titolo il sistema cittadino di videosorveglianza, cittadino di videosorveglianza fino al 2020. Il nostro sistema di videosorveglianza comunale era composto da sei telecamere OCR per la lettura delle targhe, due telecamere di contesto e 27 impianti di videosorveglianza.
Nell'anno 2021 è stato implementato il sistema di videosorveglianza che ha visto l'aggiunta di ulteriori otto telecamere OCR per il tracciamento delle targhe, otto telecamere di contesto.
Sei telecamere di videosorveglianza per mezzo delle quali tutti i quartieri Monteortone San Lorenzo Giarre, Monterosso, Feriole, quartiere, Pescarini, Abano Bagni sono tutti collegati alla centrale operativa collegata nel Comando di Polizia locale.
Nel luglio del 2021 sono state aggiunte ulteriori telecamere nei giardini pubblici di via Tiepolo.
Nell'area esterna dell'Ecocentro.
Al campo senza frontiere al magazzino comunale nell'area esterna del municipio.
Inoltre, sono stati sostituiti anche ulteriori impianti obsoleti datati che ormai erano installati da moltissimi anni non più funzionali.
In alcuni parchi pubblici.
In particolare al Parco Busonera, al Parco Pescarini e nell'area adiacente alle scuole Vittorino da Feltre.
La partecipazione ad un progetto mirato alla prevenzione dell'uso e cessione di sostanze psicotrope ha consentito di ammontare l'attività di presidio nel territorio dal parte del personale di Polizia locale e di programmare un'ulteriore implementazione del sistema di videosorveglianza, che ha visto l'aggiunta di un ulteriore varco di lettura, targhe nel quartiere Feriole e l'installazione di ulteriori telecamere in via Pillon all'incrocio con via San Bartolomeo in via dei Colli in prossimità della rotonda di via Monteortone.
All'incrocio di via Matteotti, con via Diaz in via Montegrotto al Parco, chi come Index.
Al Parco delle Acacie, a Giarre, al parco urbano termale.
Oltre alla sostituzione dell'impianto esistente al Parco San Lorenzo.
Nei mesi scorsi l'Amministrazione comunale ha partecipato inoltre ad un progetto coordinato dalla Prefettura di Padova denominato Scuole sicure, mirato alla prevenzione dell'uso e cessione di sostanze psicotrope, nella seduta del 28 settembre, quindi, due mesi fa, il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica apro ha approvato il progetto presentato dal Comune di Abano Terme ritenendolo coerente con le finalità dell'iniziativa. Questo progetto prevede, oltre al presidio davanti alle scuole, anche un ulteriore aumento di due impianti di videosorveglianza da collocare in via Mazzini per il maggiore controllo degli istituti scolastici presenti in zona e alla fine del parco urbano termale in prossimità di via Busonera.
In presenza di altra scuola.
Attualmente, quindi, il sistema di videosorveglianza comunale risulta complessivamente così costituito e faccio un raffronto tra quello che era esistente nel 2017 e quello che è oggi presente nel territorio.
Le telecamere OCR lettura targhe nel 2017 erano sei, oggi nel 2022 sono 20.
Le telecamere di contesto nel 2017 erano due oggi, nel 2026, nel 2022 sono 15 la videosorveglianza nel 2017 ce n'erano 27 oggi nel 2022, sono 105.
Quindi, il dato totale delle videocamere presenti nel territorio nel 2017 erano 35. Oggi siamo arrivati ad averne 140 4 volte, tanto quindi l'attuale Amministrazione vorrei dire e la precedente si sono spesi molto per rendere un territorio sicuro e vivibile, questi sono i numeri che lo dimostrano di fatto,
Dal sistema di sicurezza integrata rientrano anche ulteriormente le 6 telecamere installate nella ZTL che permettono di monitorare gli accessi ad una zona particolarmente sensibile e di poter condividere informazioni preziose sul transito di veicoli con le forze di polizia.
La telecamera tattile o mobile, installata a bordo del veicolo della polizia locale e consente un continuo monitoraggio da parte del personale in servizio in particolari aree del territorio.
Grazie.
Consigliere Piccolo.
Ringrazio il consigliere Berto, grazie.
Bene, passiamo all'ultima interpellanza iniziativa di promozione, installazione, rete Wi-Fi illustra il Consigliere De Mare, prego Consigliere grazie Presidente buonasera a tutti.
Dal confronto quotidiano e continuo tra gli operatori economici Aponense Aponense e i propri clienti spesse volte i turisti in visita nella città termale emerge sovente l'interrogativo da parte di questi ultimi, se esiste una rete Wi-Fi comunale aperte gratuità da utilizzare per le informazioni di cui necessitano in particolare no, molto noto in pattino in particolare, come è noto, soprattutto il turista straniero spesse volte non gode di copertura roaming gratuità offerte dal proprio operatore telefonico d'origine, soprattutto quando tra trattasi di soggetti provenienti da Stati extra europei.
Il che comporta l'impossibilità per costoro di accedere ad informazioni utili, ed esempio Google, Map per gli spostamenti o da anche di qualsiasi voglia notizia che siano tutti abituati al re, a reperire presso i nostri sì e presso i siti internet con riferimento a strutture ricettive e di ristorazione ed informative in genere anche relative a servizi comunali.
La creazione di una rete Wi-Fi gratuita, viceversa, magari a SEL asservita zone strategica del territorio cittadino, consentirebbe consentirebbe una maggiore migliore fruibilità dei servizi da parte dei turisti.
E potrebbe essere utilizzata anche dagli stessi cittadini per le proprie esigenze, alla luce di quanto in premessa il sottoscritto interpella il Sindaco, nonché l'Assessora a recepire la necessità di installare una rete Wi-Fi gratuita sul territorio comunale o su parte maggiormente significativo di esse dal punto di vista della frequenza turistica, onde agevolare l'utilizzo da parte dei visitatori e dei servizi comunali, reperire informazioni sulle strutture ricettive o di ristorazione, accedendo gratuitamente ai siti internet di pertinenza senza sopportare i costi legati al proprio operatore telefonico soprattutto se in regime di roaming internazionale grazie,
Risponde l'assessore Briano, prego su.
Grazie Presidente buonasera a tutti.
La richiesta di provvedere all'installazione di una linea Wi-Fi pubblica e gratuita sul territorio comunale, al servizio dei cittadini, ma soprattutto dai turisti, in particolare provenienti da zone extracomunitaria, cozza contro alcune problematiche non di poco conto, provo ad elencarne alcune uno Abano Terme è già ampiamente coperto dal servizio di telefonia mobile voce e dati ad opera di tutti i principali operatori del settore.
Ciò precisato per dire che, comunque, il territorio comunale è abbondantemente coperta dal servizio vado Rosa, va doverosamente ricordato che il nostro Comune, attraverso il piano delle antenne, approvato dal Consiglio comunale, è impegnato a contenere il più possibile l'impatto delle emissioni delle onde elettromagnetiche sulla popolazione cittadina, turisti compresi chiaro che una rete Wi-Fi come da lei richiesta anche per essere efficiente dovrebbe anche essere di una certa potenza andrebbe a compromettere il delicato equilibrio che si sta cercando di tenere ed attualmente è su livelli più basso possibile. Quindi, una prima difficoltà, a mio avviso prevalente, è di carattere prettamente sanitario.
Vi sono poi ragioni di carattere economico e tecnico, tenuto conto che uno il servizio richiesto è fornito da aziende specializzate dietro pagamento di un canone periodico.
Avere una rete Wi-Fi gratuita significherebbe porre il relativo costo a carico del bilancio comunale e quindi, seppure indirettamente, a carico dei cittadini o dei degli stessi turisti.
Oramai tutti i servizi dei gestori comprendono, oltre al servizio voce, anche una certa quantità di traffico dati senza costi aggiuntivi.
Non ho fatto una verifica puntuale, ma credo di poter affermare che tutti gli alberghi hanno il servizio Wi-Fi gratuiti per la propria clientela alle necessità delle Elliman, lamentate certamente limitate, si potrebbe a mio avviso ovviare, consentendo ai turisti che necessitano di questo servizio di accedere alle linee Wi-Fi sicuramente presente anche nell'età tante attività commerciali e distribuite nel territorio senza quindi i costi aggiuntivi e soprattutto senza ulteriore carico elettromagnetico.
Consigliere vuole replicare?
Volevo dire noi sappiamo che Abano è insomma è una cittadina a vocazione turistica, se noi andiamo in qualsiasi posto ci sono dei punti Wi-Fi dei dei posti, io non dico di tutto di metterlo per tutto, Abano cioè voglio dire magari di fare dei punti dei posti solo per dare dei servizi a al turista che poi sappiamo che paga pure essendo la perché il turista comunque paga la tassa di soggiorno quindi è un servizio che magari gli diamo in più, come come si dà in qualche altra parte turistica del Paese grazie,
Bene, passiamo al secondo punto, all'ordine del giorno approvazione del Regolamento per l'uso e la gestione delle sale comunali, che nasce dall'esigenza di aggiornare il precedente regolamento alla luce dell'esperienza maturata dagli uffici, illustra l'Assessore Berto.
Grazie Presidente.
Questa sera i Consiglieri comunali presenti sono chiamati a votare in merito al nuovo regolamento per l'uso e la gestione delle sale comunali, ciò si rende necessario per aggiornare il precedente regolamento è stato approvato con delibera del Commissario straordinario il 28 febbraio 2011, con delibera numero 27,
La stesura del nuovo Regolamento si è resa necessaria alla luce dell'esperienza maturata dagli uffici sul tema, che hanno raccolto in questi 10 anni e oltre di utilizzo dell'attuale regolamento diverse segnalazioni ed esigenze di modifiche da parte degli stessi utilizzatori rispetto alla precedente versione, oltre ad aggiornare ed adeguare i temi già trattati.
Assegnazioni in uso ricorrente ed occasionale esclusivo, ho condiviso le modalità di utilizzo orari, revoca e decadenza, vengono introdotti i seguenti nuovi temi.
Competenze degli uffici nella gestione dei locali, l'articolo 2 procedimento di presentazione delle domande articolo 3 modalità di rilascio del provvedimento di assegnazione delle sale articolo 5 assegnazione delle sale nel periodo elettorale articolo 8.
Ipotesi di di esclusione diniego articolo 9 10.
Obblighi dell'assegnatario articolo 13 divieto articolo 15 responsabilità articolo 16 prescrizioni in materia di sicurezza articolo 17.
E voglio ringraziare gli uffici.
E in particolare il dottor Carlo Piovan per il lavoro svolto nella stesura di questo regolamento, grazie grazie assessore, ci sono interventi?
Prego, Consigliere mattinata.
Grazie Presidente, una buona sera a tutti.
Allora, in relazione a questo Regolamento, ricordo che abbiamo particolarmente insomma dibattuto confrontato in conferenza di capigruppo ed è stato anche un lavoro, per quanto mi riguarda, insomma buono e di buona collaborazione, nonostante insomma il confronto di idee e nella lettura, quindi del del testo che verrà licenziato questa sera da da questo Consiglio.
Ecco, io ho visto molto, probabilmente è un refuso perché ricordo per coloro che non hanno partecipato, quindi i consiglieri che non erano presenti.
Che nel corso, insomma della della Capigruppo, sono state sollevate alcune eccezioni, alcune richieste, insomma di integrazioni o eventualmente di, diciamo, eliminazione di alcune parti e tra queste lo ricordo precisamente perché è stato anche un'eccezione che ho sollevato io e gli altri colleghi insomma di minoranza mi hanno hanno sostenuto.
Anche loro, insomma, la tesi che non era, diciamo auspicabile, la previsione di considerare la possibilità qualora un'associazione interessata.
Avesse richiesto un'assegnazione in uso ricorrente per oltre due anni, la possibilità appunto che l'ufficio competente potesse formulare una proposta di locazione a favore di questa associazione, ecco, io vedo che all'articolo 7, comma 2, è rimasta questa previsione, mi sembrava che all'interno della Conferenza Capigruppo si fosse insomma concordato.
Di.
Di non mantenere questa previsione.
Cioè il testo che ho trovato io e scaricato dal sito.
Porta questo non penso di aver scaricato qualcosa di diverso,
Quindi sulla scorta, se gli altri.
Capigruppo che erano presenti.
Sì, ricordano e quindi danno conferma quello che io ritengo implicitamente fosse stato concordato, a questo punto chiedo che venga emendato questo testo con l'eliminazione del comma 2 dell'articolo 7, grazie.
Sì, se posso rammentare quello che è successo nella Conferenza Capigruppo a proposito di questo argomento.
Sono state date delle spiegazioni, nel senso che.
Il l'allocazione viene data a quel piccolo capannone ed è stata data attraverso una gara poi, fra l'altro.
A un bando, sì, al all'Associazione Scout e Cernobyl, per cui mi pareva che dopo questa spiegazione non fosse stata no.
Va bene, io ho cercato di precisare i passaggi che sono stati fatti e mi fermo qui.
Prego, consigliere Ciccarese, sì, lo dico anche a beneficio, immagino, dei consiglieri che comunque non hanno partecipato il problema sostanzialmente consiste nel fatto che la Giunta decide determinate aule da degli da destinare all'utilizzo pubblico, cioè per le associazioni, eccetera, eccetera esiste la possibilità, ovviamente, che altri spazi comunali vengano concessi in locazione come qualunque altro immobile comunale. Per intenderci quindi cosa si era detto in quella sera si era detto le aule destinate all'utilizzo pubblico, cioè per le piccole riunioni, eccetera. Non è il caso di assoggettarle ad un regime di locazione, ma di lasciarle destinate alla regolamentazione. L'utilizzo.
Praticamente l'utilizzo ricorrente occasionale che nel limite dei due anni era stato sollevato. Mi ricordo infatti a dar ragione il Presidente, il problema legato ad una a quel container, ma che comunque non rientrava nelle aule destinate all'utilizzo occasionale o ricorrente, e quindi le aule diciamo sotto soggette alla disciplina di questo regolamento. Per questo si era detto eliminiamo la possibilità della locazione perché comporterebbe altre problematiche o che comunque rimane, ovviamente, per tutti gli immobili di di natura comunale. Ecco, questo lo dico a beneficio di tutti. Quindi si era posto effettivamente l'unico utilizzo in regime di locazione, ma che non riguarda però un bene qualificato come Aula oggetto del presente regolamento, per questo avevamo detto eliminiamo questo questa possibilità della locazione lasciando il regime massimo di due anni, salvo ovviamente la possibilità di rinnovo, ma mai in regime di locazione. Ecco, questo era questo si era detto insomma, però, anche se consigliere Amato, rappresenta insomma i capigruppo presenti si ricordano perché io ricordo così poi.
Grazie.
L'assessore De Berti prego.
Io fra questa è la bozza che avevo quel giorno che ero presente, no, in realtà inizialmente l'avevo cancellata, però poi mi son fatto l'appunto okay da mantenere.
E in questo perché l'articolo 3 dell'articolo 1, comma 3, poi, dà la possibilità alla Giunta di individuare quali sono quelle ad evidenza pubblica per destinarle, quindi io mi sembrava che quel giorno, cioè questi sono gli appunti che fosse condivisa, di mantenere questo articolo, questi su che me lo sono segnato quindi,
Prego, prego Consigliere cercare zero e infatti il punto era quello che comunque quello che pensiamo e cioè siccome la Giunta determina un certo numero di aule da destinare all'utilizzo occasionale, o ricorrente semplicemente per le riunioni di associazioni, gruppi, eccetera,
Le aule che, viceversa, la Giunta liberissima di stabilire con di fare contratti di locazione per qualunque tipo di immobile comunale. Ma le aule destinate a questo si è detto non assoggettiamo a regime dell'allocazione, ma lasciamole. Sono soggette a questo regolamento e quindi la possibile di utilizzo occasionale, utilizzo ricorrente nel limite dei due anni. Questo non vuol dire che, dopo i due anni, ovviamente un soggetto non possa fare nuova richiesta ad essere nuovamente assegnatario, cioè togliere, proprio per la tipologia specifica di bene comunale, eliminare la possibilità di stabilire i contratti dei locali, di stipulare contratti di locazione relativi alle aule che, viceversa, devono essere utilizzate per per fini pubblici. Per le riunioni, per gli utilizzi, per l'appunto occasionali si era detto questo. Ecco, è ovvio che la Giunta può comunque stabilire quali sono le aule da assoggettare a questo Regolamento e quali sono quelli invece da assoggettare al regime di locazione. È chiaro che questo potere per la Giunta rimane, insomma, non è che questo elimina però son già talmente poche le Aule comunali destinati a questo utilizzo se ci fossero, ossia di un'allocazione ultra Viennale, insomma, era questo è il limite che noi evidenziavamo e anche il regime contrattualistico, perché il regime di locazione agevolata per esempio per un partito politico di un'aula destinata all'utilizzo pubblico francamente stride un po' con la natura pubblicistica del delle aule disciplinate da questo regolamento. Per questo si era detto di eliminarlo.
Consigliere Amato, prego, grazie Presidente.
Ma l'altra sera.
È stato fatto un buon lavoro dalla Conferenza Capigruppo perché diciamo, c'è stato un forte intendimento su quello che andava a migliorare proprio il Regolamento così com'era stato presentato nella bozza, ed effettivamente c'è stata una discussione proprio su questo punto e, come diceva il Presidente prima,
Il la facoltà che ha la Giunta di fare diversamente lo vediamo nell'articolo 1, comma 3, che ed è quello praticamente che un po' cucito addosso a due realtà che sono oggi.
Il magazzino, chiamiamolo così condiviso dagli scout e dalla Associazione Progetto Cernobyl a cui è stato assegnato quello spazio tramite bando, pagano l'affitto, quindi effettivamente abbiamo detto che, per quanto riguardava l'articolo.
7, mi sembra sì.
L'articolo 7, comma 3 diventava ripetitivo e non faceva chiarezza, perché è legato invece all'uso delle normali associazioni, cioè quello che condividono lo stesso locale che, anziché di avere un uso occasionale, hanno un uso per un anno massimo per due anni e poi magari chiedono anche la proroga tutto questo, secondo me non effettivamente non si scontra con quello lì che è stato ripetuto nell'articolo del comma 3 sopra.
Di cui, effettivamente avevamo chiesto la cancellazione di questo.
Perché era ripetitivo, quindi Consigliere all'articolo 7, il comma 3, lei dice di dice l'uso ricorrente è concesso esclusivamente un discorso, non ho il comma 2, scusate al comma 2 come nel caso in cui l'interessato chiede di utilizzare la sala per un periodo di suo superiore a quella che è superiore ai due anni. Quindi significa che io presento la domanda. Io associazione non la presento per due anni, ma dico la voglio per tre o per quattro e in questo caso l'Amministrazione si riserva di eccetera, eccetera. Però, se lo andiamo a vedere il comma dell'articolo preso tutto l'articolo parla dell'uso ricorrente e l'uso, diciamo occasionale, nell'uso ricorrente. Io direi, rimaniamo in quelli che sono i due anni, con possibili e da dopo di ripetere, cioè, come fanno tutti quanti all'associazione.
Perché altrimenti si scontra con quello che dicevamo prima, cosa va, chi è che decide qui, come viene deciso.
Cioè se, nel caso in cui l'interessato chiede utilizzarla solo la sala per un periodo di tempo superiore a quello di cui al comma precedente, quindi fa riferimento al comma precedente l'Ufficio competente, formulo una proposta di locazione a tempo determinato della sala.
In effetti, quelli che chiedono l'uso per un anno o per due anni e ciò a tempo determinato, quindi i due anni, finiscono lì, dopo ripresentare la domanda, se c'è posto, si va.
Questo onor del vero ecco era stato era stato detto assieme ad altre cose che sono state inserite, sono state, diciamo, corrette, perché devo dire poi alla fine è venuto un Regolamento che, insomma.
Lo dico che cucito proprio addosso alla rapida, però è più appropriato rispetto alla realtà del nostro territorio, ecco.
Infatti, siamo partiti da alcune cose che erano.
Spicciola.
E invece poi ci siamo soffermati su cosa abbastanza importante che son state inserite come l'uso del locale, in modo particolare i locali che si trovano nei condomini, dove diciamo che le associazioni devono rispettare il Regolamento di quel condominio, dove si trova quindi il fatto di orari infatti di rumori, il fatto di parcheggio e così via, risalendo, è stato precisato dove, si dice, è fatto divieto di fare feste, abbiamo scritto feste rumorose, cioè non facciamo feste rumorose, ma diamo la possibilità, magari a quelli della terza età, va bene di mangiarsi un panettone, stappare una bottiglia di spumante. Ecco quindi, sotto questo aspetto devo dire che è stato reso anche un po' meno rigido di come era stato presentato. Quindi, secondo me, sono tutte le condizioni per.
Per non dico per lasciarlo così, però quell'articolo probabilmente strida un pochino se potrebbe cancellare.
Quel comma scusate.
Ebbene, sentiti i vari pareri, vista la l'improbabile possibilità di emendare questo comma di questo articolo, io io propongo di così com'è dichiarare chiusa la discussione, di mettere ai voti.
Questo regolamento.
Bene, chi vota a favore?
Canzoni e no, scusi a fronte di questa su, prego, prego, insomma, decisione potrei avere una motivazione sul perché.
Sento che è improbabile.
Un emendamento e quindi mantenere un testo che anche il Capogruppo del PD, insomma, ha convenuto, è affermato esplicitamente che sarà discusso e così, se era, se era insomma ha pensato di modificare quel testo che c'era stato sottoposto, quindi cortesemente, io vorrei sapere le motivazioni a questo punto non solamente di carattere tecnico ma anche di carattere politico grazie.
Prego, Assessore, Berto, prende la parola allora, se andiamo anche a emendare o a cambiare l'articolo, il comma 2 dell'articolo 7 non va un po' a scombussolare tutto l'impianto del del regolamento, perché andiamo un po' a scambiare e dovremmo andare a rivedere un po' tutti gli articoli perché sono magari collegati quindi andare a emendare o a cancellare questo mi va conf a a inficiare un po' tutto il regolamento di fatto, poi, non è che va a cambiare in nella sostanza granché,
Quindi.
Io direi che il regolamento così funzionale garantisce comunque la massima trasparenza, la massima fruibilità degli spazi e da una massima trasparenza, come dicevo.
Prego, consigliere Ciccarese. Sì, perdonatemi ora, a prescindere dal fatto che sinceramente, dal punto di vista tecnico, emendare questo regolamento semplicemente eliminando depennando il comma 2 dell'articolo 7, non comporta assolutamente nessuna modifica o o nessuna interconnessione con tutti gli altri articoli. Detto questo, rimane il fatto che non è il testo che avevamo licenziato in Conferenza dei Capigruppo, però ecco, questa è la riflessione che faccio, e questo mi dispiace profondamente. Ero qui davvero per dare atto al consigliere Amato che abbiamo fatto un bellissimo lavoro insieme, per il quale eravamo pronti a votare in tutta serenità questo nuovo Regolamento, che ne troviamo un articolo modificato. Ecco, questo non è gradevole da parte del sottoscritto e certamente non è accettabile, visto che non era il testo licenziato in Conferenza dei Capigruppo. Grazie.
Consigliere Maragotto, prego.
Il Presidente cinque minuti di sospensione.
Va bene, allora chiedo cinque minuti di sospensione del Consiglio, un attimo.
Diamo, riprendiamo il Consiglio adesso, sì.
Allora, dopo il i confronti, le condivisioni che abbiamo avuto.
Emendiamo il regolamento all'articolo 7, eliminando il comma 2.
Lo leggo nel caso in cui l'interessato chiede di utilizzare la sala per un periodo di tempo superiore a quello di cui al comma precedente, l'Ufficio competente formula una proposta di educazione a tempo determinato della sala, questo comma viene completamente eliminato e naturalmente il successivo comma 3 diventa comma 2,
Poi, all'articolo 1, comma 3.
Con apposito provvedimento, la Giunta può riservarsi la facoltà di assegnare previo espletamento di procedure ad evidenza pubblica, e qui aggiungiamo per un periodo superiore ai due anni con adeguato contratto, va bene.
Una o più sale in uso esclusivo ed a tempo determinato ad uno dei soggetti di cui all'articolo 4, lettera a, b e c.
Bene, allora a questo punto io pongo ai voti il regolamento con le no, prima pongo ai voti le modifiche che abbiamo, gli emendamenti che abbiamo fatto, prego invito a votare.
Benissimo unanimità.
A questo punto votiamo il Regolamento così emendato nel suo complesso, ok, prego, votare.
Unanimità.
Ci sono dichiarazioni di voto?
È un passaggio che io devo fare.
Benissimo.
Allora adesso votiamo l'immediata eseguibilità, prego votare.
Unanimità.
Ok, passiamo al terzo punto, all'ordine del giorno, Comunicazioni al Consiglio dei prelievi dal fondo di riserva effettuati dalla Giunta comunale illustra l'assessore Bozza, prego Assessore grazie Presidente, una buona sera a tutti e con questo prelievo dal fondo di riserva numero 6 si comunica il prelievo di 3.000 euro,
Necessari a liquidare le prestazioni a favore della ULSS 6 Euganea per la verifica dei requisiti per il rinnovo delle autorizzazioni sanitarie del alcune strutture turistico ricettive locali.
Qualcuno ha bisogno di chiarimenti.
Bene, allora il Consiglio comunale prende atto.
Quarto punto, all'ordine del giorno variazione di bilancio numero 8 del 2022 illustra l'assessore Bozza, prego.
Grazie, questa è l'ultima variazione di bilancio relativa all'anno corrente, quindi all'esercizio finanziario 2022, abbiamo avuto modo in sede di commissione, quindi ringrazio il coordinatore della Commissione e tutti i commissari per poterla un attimo, verificare e analizzare e quindi provo qui in sede di Consiglio a riportare in sostanza i principali provvedimenti contenuti in questa variazione di bilancio come vi dicevo, è l'ultima per questo anno finanziario che si sta chiudendo hanno, mi permetto di dire molto, molto complicato per la gestione della delle finanze di un ente pubblico di un ente locale.
Ringrazio tutti gli uffici, quindi dall'Ufficio, Ragioneria, l'ufficio di tutti i servizi finanziari, ma anche tutta la macchina comunale, perché chiaramente, in questa ultima variazione di bilancio c'è anche un'attività che interessa tutti gli uffici di ricognizione e di poter, diciamo, allocare le risorse nel miglior modo possibile. Qual è stata quali sono state le valutazioni? Chiaramente c'è. Primo, un aspetto legato alla ai rinnovi contrattuali per il pubblico impiego è stata stipulato l'accordo il 16 novembre per gli arretrati dei rinnovi contrattuali del triennio 2019 2021. Nella variazione di bilancio, quindi troviamo 275.000 euro finalizzati appunto ai rinnovi contrattuali previsti dalla contrattazione collettiva nazionale del lavoro e in più abbiamo anche previsto l'accantonamento per l'altra parte dei rinnovi che poi verranno insomma anche questi definiti per l'altro periodo che il 21 22, per un ammontare di 35.000 euro. Questo fa sì che, come ho spiegato in sede di Commissione e in sostanza nella movimentazione nei prospetti allegati, vedete in sostanza tutti e le varie voci di bilancio, tutte le varie.
Missioni che ovviamente hanno una movimentazione, questo perché chiaramente la struttura dell'ente e il personale poi è allocato nei vari, nelle varie funzioni, nei vari servizi che presta per il nostro Comune, il secondo elemento importante di questa variazione è di quello che dicevo prima allegato alla difficoltà e la complessità di questo periodo storico andiamo a di nuovo ad allocare delle risorse per un ammontare complessivo circa di 1000000 per far fronte al tema ormai sempre più ricorrente è legato al caro bollette caro energia,
Ribadisco anche qui quello che abbiamo già dichiarato è una intervento, dal nostro punto di vista, di natura cautelativa preventiva, ovvero vogliamo evitare sorprese da qui a fine anno, quindi potrebbe anche essere che abbiamo fatto delle valutazioni su alcuni capitoli di spesa legati alle utenze, magari leggermente sovrastimate.
Ma lo riteniamo, diciamo, un atto doveroso, un atto necessario per evitare che ci troviamo magari l'arrivo di qualche bolletta inaspettata di qualche aumento, magari non previsto, mettendo un po' in difficoltà tutta la struttura e tutta l'organizzazione, e non avendo poi in quel in quella disponibilità in quel capitolo le risorse per far fronte al pagamento del magari di questa bolletta di questa utenza.
Euro, come dicevo, un intervento preventivo è un intervento che poi magari ci ritornerà anche utile, perché chiaramente nulla viene perso nella contabilità degli enti locali, qualora ci fossero state delle previsioni, sovra stimate poi in sede di rendiconto, quelle risorse saranno chiaramente di nuovo disponibili attraverso l'avanzo di amministrazione quindi,
A oggi lo facciamo perché non sappiamo chiaramente ancora cosa succederà, abbiamo un mese ancora da davanti tutto dicembre, ma ci sono ancora bollette chiaramente, come avviene nelle aziende o nelle famiglie che devono ancora arrivare, e quindi abbiamo ritenuto di fare questo tipo di provvedimento in questo milione di questo milione 189.000 euro se non ricordo male, sono legati al trasferimenti da parte del Governo nazionale per il sostegno, appunto, all'aumento delle bollette per gli enti locali. Risorse al decreto aiuti quarter,
Allegato al decreto aiuti qua quater.
Sono 189.000 euro, chiaramente 189.000 euro su 1000000, fate voi chiaramente la la percentuale di quanto poi il comuni devono andare, diciamo, a trovare con risorse proprie o con fondi propri. Vero è che questo intervento qua ci consente, sempre all'interno della variazione di bilancio, di fare un'altra modifica, che è quella legata alla fonte di finanziamento per la realizzazione di un'opera pubblica già prevista nel nostro triennale e quindi non è un qualcosa di nuovo legate alla manutenzione straordinaria delle strade del territorio comunale. Questa opera pubblica, in previsione del triennale nell'annualità 2022, sarebbe stata finanziata con mutuo oggi con la variazione di bilancio. Invece, andiamo a finanziarla con risorse proprie dell'ente. Come ho già spiegato, ci permette, questo ci permetterà di a essendo diciamo già avanti lo sta la fase della progettazione di poter procedere subito con le fasi, con le fasi di gara e al termine della delle situazioni climatica chiaramente l'inverno non è il momento migliore per fare interventi di manutenzione straordinaria delle strade, ma nella primavera poterà già diciamo, può cantierare gli interventi previsti in sede di progetto che penso sia in corso di definizione in in questi giorni in maniera tale poi da realizzare anche questa opera.
Nella in sede di Commissione è stato, io sono stati chiesti anche i se la variazione di bilancio conteneva gli interventi straordinari per la sistemazione della caserma, prontamente questa Amministrazione è intervenuta, diciamo dal giorno successivo ai fatti, con tutti gli interventi è intervenuta anche con una variazione di di di bilancio di macroaggregato fatta direttamente dall'ufficio dai dirigenti che ha permesso già dis di stanziare subito delle risorse per poter intervenire all'interno nella variazione di bilancio mettiamo anche le restanti risorse per dare subito pronta risposta e fare in modo che, nel più breve tempo possibile,
La nostra stazione compagnia dei Carabinieri possa rientrare nella nella propria caserma e quindi nella nella variazione di bilancio ci sono anche questi soldi, penso che anche questo fatto da un punto di vista emergenziale perché chiaramente questo è stato un evento imprevisto un'emergenza ha trovato subito una prontezza dell'Amministrazione da un punto di vista tecnico ma un punto di vista economico contabile da un punto di vista anche organizzativo politico o anche di questa maggioranza di ritenere subito fondamentale trovare le risorse e metterle a metterle a disposizione a favore della della stazione dei Carabinieri e della Compagnia del nostro territorio.
Ci aspetta sicuramente un 2023 molto complicato anche oggi il Sindaco lo lo ricordava nella stampa confermo che la situazione sarà difficile e dovremmo capire come trovare le risorse per garantire la qualità dei servizi che il nostro territorio, il nostro Comune è in grado di offrire. Siamo però convinti che alcune politiche di bilancio che abbiamo portato avanti in questi anni, non ultime anche quelle riconosciute in sede di Assemblea Nazionale, ANCI dei Comuni d'Italia, a Bergamo, dove abbiamo partecipato, nella quale il nostro Comune in questi anni, con le politiche attente che abbiamo messo in campo, ha ottenuto 650.000 euro di dello strumento del conto termico, strumento mai visto nella storia locale Aponense.
Noi abbiamo agganciato questo questo strumento, che ci ha permesso di rifinanziarsi degli interventi, quindi contesto economico nazionale, complicato con situazione per gli enti locali, molto difficile quello che ha fatto in questi anni questa Amministrazione, questo questo Comune, la struttura, la macchina degli uffici ci permette di fare delle valutazioni per cercare di continuare a mantenere quella solidità dei servizi che abbiamo mantenuto in questi anni.
Cercheremo di profondere il massimo sforzo, chiaramente, poi, tutto il Consiglio comunale sarà investito di quelle che saranno le scelte di bilancio per il 2023.
Grazie Assessore per la puntualità e la precisione del suo intervento, ci sono interventi da parte dei Consiglieri.
Prego consigliere del mare.
Volevo chiedere a al all'assegno, al Pozza per i negozianti commercianti c'è qualcosa.
Perché, come già sappiamo, cioè noi siamo molto molto penalizzate, metto in mezzo perché sapete che sono un commerciante, eppure io quindi sono sono un poco di parte su questo lato, qua però voglio dire volevo sapere se qualche cosa per i commercianti e se c'è qualcosa per i commercianti e così magari glielo dico a tutti i commercianti grazie.
Lei, consigliere, De Maria, mi mette sempre in leggera difficoltà, perché cioè ho appena detto che è stato molto chiaro il nostro Assessore esporre la questione della della variazione numero 8 di bilancio, e questo andiamo un po' fuori tema, insomma, adesso non so se l'assessore è così cortese da rispondere va bene, ok, prego Assessore,
Beh, non penso che non ci sia, non c'è problema chiaramente a rispondere alle domande e i dubbi legittimi dei Consiglieri, poi il Consigliere De Mare è stato in ufficio, ragioneria ha da me e dalla dottoressa Menin, quindi, insomma, mi sembra che non non nascondiamo nulla,
Sul tema del sostegno alle attività economiche, penso che ci siano una serie di interventi che questa Amministrazione ha messo in campo, il Pri, il primo sicuramente è quello della pressione fiscale.
Certamente noi abbiamo fatto grandissimi sforzi per cercare, penso anche all'aspetto della TARI, per cercare di non aggravare sulle attività economiche del nostro territorio in termini di pressione fiscale locale. Chiaramente questo comporta delle scelte e delle risorse, cioè sono delle risorse che non diamo attraverso lo strumento del contributo a pioggia. Banalmente, la numerosità delle attività locali delle attività economiche di Abano fortunatamente è talmente elevata che qualunque cifra noi mettessimo avrebbe l'effetto di una di un'elemosina, cioè se noi prendiamo uno stanziamento di bilancio e lo dividiamo per le attività locali, le attività economiche locali, molto probabilmente stiamo parlando di briciole che non cambierebbero nella vita, nella possibilità di guardare al domani con maggior sicurezza e tranquillità, né la possibilità di programmare, di fare degli investimenti a nessuna delle attività economiche del nostro territorio.
Perché chiaramente mi ricordo l'altro giorno all'incontro fatto dall'Assessore Berto con le attività economiche si parlava di 104 bar, attività, 104 bar per San pensate bar o pubblici esercizi di quel tipo, pensate cosa vuol dire una qualunque cifra e stiamo parlando solo di un settore di un segmento, poi ci sono i commercianti, le attività economiche, quindi solo sì, ecco circa 400 attività commerciali, qualunque cifra dividete la per 400 e capite. Di che cifra dovremmo mettere a disposizione da parte dell'ente comunale per dare un sostegno concreto, reale,
Per questo abbiamo quindi ritenuto maggiormente utile utilizzare uno strumento che è quello che abbiamo spiegato anche al Consigliere De Mare, che, per carità, non ha l'ambizione di poter arrivare a tutti, non ha l'ambizione di poter cambiare le scelte di tutti, è uno strumento messo in campo in tantissime municipalità a partire dal veneziano dal Miranese poi,
Vicentino trevigiano, la zona di Castelfranco e poi anche nel padovano, perché l'Estense ha usato lo stesso strumento proprio nei confronti dei commercianti e questo strumento ho visto che è stato anche utilizzato nelle città di media e grande dimensione okay rispetto alle città piccole perché hanno lo stesso problema nostro, che è stato quello della facilitazione al credito okay e quindi dell'utilizzare degli strumenti di finanziamento attraverso dei consorzi di garanzia fidi e di cui i meccanismi abbiamo spiegato insieme alla al Consigliere De Mare. Questo permette sì magari a una numerosità minore, chiaramente, perché non riesce ad arrivare a tutti. Non tutti sono nelle condizioni chiaramente di poter accedere, ma permette, con finanziamenti che vanno. Mi sembra, da 10 a 50.000 euro esatto, con interventi da 10 a 50.000 euro, quindi già 10.000 euro. Non sono più le briciole che dicevo prima, magari questo sì di dare quella liquidità e quella disponibilità alle aziende perché per i primi due anni, cioè il preammortamento, e quindi non versano nulla e conti e verseranno rimborseranno a partire dal terzo anno di dare quell'ossigeno vero concreto, perché se il taglio minimo ai 10.000 euro capite che magari 10.000 euro, questi sì che possono realmente servire a delle attività economiche, che causa purtroppo Covid, aumento dei prezzi, bollette, difficoltà e via dicendo oggi hanno avuto pesanti ripercussioni da pandemiche. Noi i soldi li abbiamo messi perché nel complessivo abbiamo stanziato 100.000 euro e quindi diciamo, è una cifra importante che ha generato un effetto moltiplicatore. 12 e quindi ha dato la possibilità di immettere nel tessuto di Abano 1200000, euro okay. Questa questa è la cifra, quindi noi, 1200000 euro attraverso questo strumento, abbiamo generato la possibilità che ciò avvenisse senza questi 100.000 euro, il milione e 200.000 euro ce lo scordiamo per il territorio, quindi questi sono stati un po' gli interventi sicuramente è un comparto, quello del commercio e delle attività economiche molto in difficoltà e molto attenzionato, pertanto anche qui ogni tipo di valutazione può essere poi valutate insieme, presa in considerazione anche dall'amministrazione.
Grazie l'unica cosa che dovete dire alle banche, che devono essere anche un poco più elastiche, questo è quello che mi dicono, chi è che va a chiedere questi un po' di soldi, parliamo di piccole somme, questo dovete far presente grazie.
Bene, do la parola al consigliere Amato, prego Consigliere, grazie Presidente, ma intanto devo dire complimenti per la tempestività con cui siete arrivati a risolvere o affrontare il problema della caserma dei carabinieri, siete stati velocissimi davvero, e ci siamo chiesti tutti quanti cosa potesse quel furgone la fuori fino a stamattina fino a ieri mattina.
E sappiamo cosa è successo, per cui devo ringraziare veramente tutti quanti quelli, il Sindaco in prima persona che si è dato da fare per risolvere questo problema e quindi trovare anche le risorse per.
Per risolverlo anche, devo dire, definitivamente, ecco, venendo alla alla variazione di bilancio, son proprio telegrafico e quindi devo dire che avete usato la massima prudenza nel mettere da parte delle risorse che sicuramente possono servire e affrontare i disagi dovuti probabilmente al caro bollette, in modo che non ci dovevamo trovare con,
Senza senza risorse e per pagare le bollette, questo è il primo, la cosa più importante è che la la variante la variazione di bilancio scusi eh recepisce il contratto dei dipendenti pubblici.
Siamo particolarmente soddisfatti di questo perché anche qui è arrivata in tempo veramente sia desiderosi rispetto ad altre amministrazioni, volevo dire però che.
Bisognerebbe continuare nella valorizzazione delle risorse umane di questo Comune, perché per il l'attaccamento devo dire al lavoro per come lo svolgono, per come sentono proprio, va bene il lavoro per questa città, anche se qualcuno qui non ci vive però la sede come la città su questo è un valore veramente aggiunto e quindi di dobbiamo ringraziare per questo bene e senza di loro quasi sicuramente tutti i risultati, anche quelli più particolari, più speciali forse non si sarebbero raggiunti perché c'è gente che entra alle 7 e mezza la mattina in Comune ed esse alle 7 e mezza di sera proprio per lavorare.
Una è la signora qui presente, perché la vedo sempre con la sua borsetta, ove ne arriva presto e va via tardi, per cui significa che son tutti quanti così attaccati al lavoro ed è questo lavoro, va veramente premiato e va valorizzato altro punto, quello che diceva lei Assessore,
È quello di non far ricorso al mutuo per quanto riguarda le strade, perché con soldi freschi soldi in contanti in cassa si riesce a dare una risposta immediata già nella prossima primavera, con una presunta procedura molto rapida per quanto riguarda l'asfaltatura di alcune strade che non sono rientrati nel progetto dell'anno scorso quindi,
Devo dire questo dicendo questo.
Annuncio il nostro voto favorevole e vi ringrazio ancora per quello che state facendo.
Ci sono altri interventi?
Bene, allora dichiaro chiusa la discussione, altre dichiarazioni di voto.
Passiamo ai voti, va bene bene, allora chi vota a favore alzi la mano.
Allora sono.
11 no 10 perché manca bulloni raccontiamo 10 10 10 voti a favore astenuti.
5 astenuti.
Mazzucato da mare, Martinati, Ciccarese e Toniolo.
Contrari, nessuno bene.
E votiamo per l'immediata eseguibilità.
Viene 10 favorevoli astenuti.
Il 5 di prima bene.
Passiamo all'ultimo argomento dell'ordine del giorno, presentazione proposta di ordine del giorno, ai sensi dell'articolo 32 del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali del Comune di Abano Terme, recante oggetto interventi economici urgenti di sostegno al sistema dei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti e per le persone con disabilità illustra il consigliere Amato.
Grazie Presidente, diciamo che questo ordine del giorno è stato presentato nella Conferenza dei Capigruppo, per cui tutti quanti i consiglieri dovrebbero averlo, io ne do comunque lettura integrale per far conoscere al pubblico soprattutto il contenuto di questo ordine del giorno.
Il Consiglio comunale di Abano Terme, considerata l'urgenza di affrontare la crisi dei centri di servizi residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti e per persone con disabilità, adottando i provvedimenti normativi, attesi da anni e non più rinviabili, integrandoli con misure immediate tese ad evitare che la crisi economica determinata dalla crisi pandemica e dalla crisi energetica si scarichi sulle famiglie e sugli enti locali per evitare il dissesto di bilancio degli enti gestori gestori. Premesso che i Centri di servizio residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti in Veneto sono 346 con un'offerta di posti letto di circa 32.000 unità, di cui circa la metà gestite dalle IPAB, i centri di servizi residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità sono circa 400, con un'offerta per circa 10.000 unità.
Il sistema residenziale e semiresidenziale dedicato agli anziani non autosufficienti ed alle persone con disabilità. Negli ultimi due anni e mezzo è stato messo a dura prova, senza soluzione di continuità prima dalla pandemia e poi dalla crisi energetica, tuttora in atto ad oltre vent'anni dalla legge 328 del 2000 e dalla riforma del Titolo quinto della Costituzione, la Regione Veneto, ultima in Italia, non ha ancora provveduto ad approvare una legge di riforma delle IPAB, considerato che le associazioni di categoria URIPA e UNEBA, a nome di tutti gli Enti associati da mesi stanno denunciando alle istituzioni regionali e nazionali la gravità della situazione per scongiura scongiurare la riduzione o addirittura la chiusura dei servizi. A titolo di esempio, viene denunciato che i costi per l'energia elettrica sono aumentati tra giugno e luglio 2022 del 63%, mentre rispetto a luglio 2020. L'aumento è stato del 1061%. Per quanto riguarda il gas.
Negli ultimi due mesi gli aumenti del costo medio sono stati pari al 60%, mentre negli ultimi 12 mesi sono triplicati.
Senza un intervento delle istituzioni competenti, i centri di servizio per gli anziani non autosufficienti, pubblici e privati saranno costretti ad aumentare considerevolmente le rette, si stima di circa 10 13 euro al giorno, per un totale che varia dai 300 ai 400 euro al mese per continuare ad offrire loro fondamentali servizi alla comunità le strutture per le persone con disabilità, per le quali servono maggiori entrate per circa 200 euro al mese per persona, rischiano l'insolvenza e la chiusura in quanto non hanno margini di intervento sulla rete sulla rete dell'utenza, essendo i servizi semiresidenziali e prive di compartecipazione e quelli residenziali ospitano utenti a ISEE zero.
Evidenziato che la recente normativa nelle zone regionale che ha unificato le quote prime ter secondo livello a 52 euro al giorno sta determinando nuove criticità sanitarie ed assistenziali, non garantendo, quando necessario, ai profili di secondo livello. L'efficacia di detta delibera determina un aumento contenuto dell'impegnativa di primo livello, prevedendo peraltro la riduzione del valore dell'impegnativa di secondo livello. Il tutto tenuto conto che da oltre un decennio il valore delle impegnative è rimasto immutato, mentre è stato diminuito il valore delle impegnative per le persone in stato vegetativo permanente e nelle sezioni della protezione Alzheimer è in fase di recepimento il rinnovo contrattuale dei verde dei dipendenti pubblici che per le IPAB potrebbe comportare un ulteriore costo che varia dai 1.005 ai 2000 euro, l'anno per dipendente a seguito dell'emergenza del personale infermieristico, il costo del servizio d'obbligo di legge ha subito notevoli incrementi nel mercato del lavoro in parallelo ai costi energetici, si assiste all'aumento dei costi per la ristorazione per la lavanderia, per le pulizie, per gli ausili, per l'incontinenza in generale per tutte le forniture,
L'Amministrazione comunale di Abano Terme ha già provveduto, con apposita variazione di bilancio, ad adeguare gli stanziamenti previsti a sostegno di anziani non autosufficienti e persone, conto SIP con disabilità per far fronte agli aumenti dei costi di questi servizi determinati dalla crisi energetica.
Scusate.
Ritenuto che la Giunta regionale non possa esimersi dall'intervenire con tutti i mezzi a disposizione per scongiurare il tracollo dell'assistenza residenziale nel nostro territorio, avendo la stessa specifica competenza in materia. Rilevato, infine, che debba essere prevista una sospensione di ogni ipotetica procedura di commissariamento delle IPAB che presentano un disavanzo di esercizio, ho dovuto alle cause sopradescritta, impegna il Sindaco a richiedere un incontro urgente con la Conferenza dei Sindaci al fine di sollecitare la Regione ad assumere i provvedimenti normativi attesi e gli interventi economici urgenti a favore dei centri di servizi residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti e per persone disabili, per far fronte alle emergenze legate alla pandemia e al rincaro del costo dell'energia. Nello specifico, si chiede un aiuto straordinario ed urgente ai centri di servizi per affrontare difficoltà economiche connesse agli aumenti del costo energetico e di tutte le spese correlate. La sospensione di ogni procedura di commissariamento delle IPAB connesso ad eventuali disavanzi causati dalle conseguenze del Covid o dagli aumenti delle spese energetiche, un intervento strutturale e continuativo di riequilibrio economico delle spese sostenute dalle IPAB, a differenza delle imprese, profit e non profit di settore a seguito dell'applicazione del contratto degli enti locali, con particolare riferimento alla percentuale IRAP, alle spese per le maternità per la legge, 104 per l'assistenza per le malattie, la riforma delle IPAB nel senso della trasformazione delle stesse in aziende pubbliche di servizio alla persona, grazie.
Grazie a lei, consigliere Amato, ci sono interventi.
Consigliera Martinati, prego.
Grazie e io vorrei intervenire su questo ordine del giorno e.
Svolgere qualche osservazione anche portando a dei dei dati che presumo anche voi possiate essere stati messi alla al corrente, perché sono comunque dati resi pubblici, nello specifico da parte della della Presidente della quinta Commissione sanità, visto che stiamo trattando di un argomento che coinvolge direttamente la Regione essendo una materia di competenza esclusiva regionale e quindi inevitabilmente i riferimenti non possono che ricondursi a quella a quell'ambito allora premessa è vero che sappiamo tutti anche oggi, anche stasera.
Sul TG 3 c'è stata appunto un una, un servizio dedicato alla problematica che le residenze per anziani stanno vivendo in questo momento e sono delle ricadute che inevitabilmente, a causa dei dei costi lievitare dei costi energetici e quant'altro inevitabilmente, come dico come ho detto si ripercuotono anche sulle tasche degli ospiti e nella fattispecie dei familiari degli ospiti che sono che sono appunto non dico ricoverati ma che sono che trovano alloggio e assistenza però quindi è giusto.
Sì, sollecitare, mantenere alta l'attenzione e sollecitare la la Regione ad intervenire per quanto per quanto di sua competenza, e quindi diciamo cercare di alleviare questo problema perché, ripeto, è un problema che ricade inevitabilmente su una parte della popolazione particolarmente fragile, non solamente quindi gli anziani o disabili ma anche,
Le famiglie di queste persone, però, non si può negare che la Regione sia silente da questo punto di vista e.
E questo diciamo, lo lo lo affermo sulla scorta, come ho detto in premessa di questo intervento, di alcuni dati che sono stati resi pubblici, con cui appunto la Presidente della quinta Commissione a.
Comunicato quanto a livello di Commissione e quindi, per quanto di loro competenza è stato fatto, si sarebbe fatto in questa materia, soprattutto per quanto riguarda la questione delle IPAB. Un primo intervento, lo ricordo già avvenuto a luglio di quest'anno che proprio per quanto riguarda la non auto, la questione della non autosufficienza, gli anziani ricordiamo che la Regione ha dato ha fatto una previsione di un incremento di 3.000 nuove, impegnative quindi con un finanziamento previsto per il prossimo triennio di oltre 148 milioni e in questo modo ecco che il provvedimento regionale ha permesso alle RSA di avere anche maggiori risorse. Però l'ultimo, visto che la questione è proprio esplicitata in questo ordine del giorno e che riguarda la questione della delle IPAB e soprattutto la percentuale dell'IRAP, va bene. Ecco, voglio far notare alcune questo al Consiglio comunale che da questo punto di vista.
La Quinta Commissione recentemente, e precisamente la scorsa settimana, il 23 novembre, ha dato il via libera. Ripeto, per quanto riguarda la propria competenza, la manovra di bilancio del 2023 e 2025, con un impegno di spesa proprio con un intervento molto importante e relativamente alla questione IRAP, che permette quindi alle IPAB di poter avere, diciamo, delle risorse e cercare quindi di attenuare la problematicità economica, perché sappiamo tutti che questi istituti privati hanno una contabilità completamente diversa rispetto alle agli agli istituti di diritto privato e quindi proprio per una con previsione di aliquote di IRAP diversa, ricordo che recentemente e quindi proprio la scorsa settimana, la quinta Provincia, la quinta Commissione, ha previsto un adeguamento, quindi una riduzione delle aliquote IRAP per le IPAB, quindi istituti pubblici che prima erano previsti alla soglia dell'8 e 5 a livello invece di quelle private, quindi del 3 e 9 e in questo momento, in questo modo, ecco che con questa riduzione, se portasse riportato ad un valore uguale per tutti i soggetti che si occupano di assistenza e con una riduzione a favore, quindi delle IPAB, di una di un importo di spesa di quasi 8 milioni 8.8 milioni di euro. Non ha certo poco, quindi voglio dire che.
A questo punto c'è, è giusto, ripeto, mantenere alta l'attenzione, però ritengo che in questo testo, così come diciamo formulato sia in alcune sue parti per quanto riguarda proprio l'aspetto economico, a mio avviso in questo momento anche superato, visto che l'intenzione della della Regione per mezzo quindi già una prima sua esposizione da parte della Commissione di intervenire e ci sono quindi ha snocciolato sono stati snocciolati i dati ed impegni di investimenti su questo settore è innegabile. Ripeto poi se guardiamo il discorso dell'IRAP a favore delle IPAB, mi pare che la questione sia appunto superata, perché la Regione si è fatta carico di questo di questa problematica. Ecco,
E concludo dicendo appunto che a favore, pertanto delle strutture residenziali assistenziali, la Regione, soprattutto solamente su questo capitolo, ha previsto uno stanziamento di oltre praticamente 9 milioni di euro, quindi non mi sembra poco.
Per quanto riguarda invece l'altro ultimo aspetto che viene, diciamo preso in considerazione in questo ordine del giorno e riguarda la questione relativa alla riforma delle delle strutture residenziali pubbliche e quindi dell'IPAB B anche da questo punto di vista sappiamo che questo è un argomento che è, diciamo, un po' sospeso da da decenni.
Ma ritengo che la anche su questo aspetto la Regione, su questa materia, la Regione stia intervenendo, rammento che è depositato un PdL proprio per intervenire per dare definitivamente una riforma a questo a questo ambito e che ASPE aspettato da anni, però ecco,
Sì, quindi la sollecitazione ci può stare, ma voglio dire mettere.
Buttare tutto su questo calderone, forse anche no.
Quello che mi lascia un po' perplessa è sulla sulla circostanza che capisco una sollecitazione del Sindaco al Sindaco svolto al Sindaco di una di una città o comunque di di di una di una realtà territoriale dove ci so, esistono questo tipo di strutture pubbliche perché effettivamente sono anche coinvolti diciamo direttamente su questo su questo fronte.
Il fatto che si venga a investire Sindaco chiedendo di di un incontro urgente con la Conferenza dei Sindaci per sollecitare la Regione, su che cosa, su un testo relativo a problematiche diciamo economiche, che già la Regione sta su cui la Regione sta intervenendo.
Ma forse è troppo, lo vedo un po' stucchevole su una questione di una riforma delle strutture residenziali dove il Comune di Abano Terme non vede delle IPAB, per carità, dal punto di vista politico, allora, se la votiamo vogliamo vedere sotto il profilo politico ci può stare una sollecitazione perché indirettamente comunque è un beneficio che va anche cittadini di Abano qualora dovessero trovare una collocazione in strutture pubbliche.
Però, francamente, ritengo che, al di là di quest'ultimo aspetto, quindi, relativamente alla questione della riforma che ribadisco, un PdL già giace e sarebbe anche interessante sapere di che cosa parla, perché qui viene fatta una sollecitazione, dicendo di trasformare cioè si invita, il Sindaco si di convocare di parlare cioè di sollecitare su che cosa sulla riforma delle IPAB, già dando un'indicazione sulla trasformazione delle stesse in aziende pubbliche di servizi alla persona, per carità, ma allora questo è, diciamo, un indirizzo politico che si vuole dare, però allora sarebbe opportuno eventualmente sapere anche di che cosa che tipo di test che tipo di riforma la Regione ha in ha in mente, visto che c'è un un PdL depositato ed eventualmente dopo una discussione e questo sì lo trovo opportuno. Al di là del fatto che nella realtà di Abano non non ci sono degli istituti di residenza per anziani pubblici, cioè nella fattispecie IPAB, però è opportuno, indipendentemente da questo che una discussione, una riflessione anche sotto il profilo politico possa essere fatto, ma coinvolgendo tutti quanto tutti i Consiglieri, sia nelle Commissioni che comunque anche pubblicamente, all'interno di del del Consiglio comunale. Questo lo trovo assolutamente, cioè è condivisibile però previa insomma valutazione di che di di che cosa si sta si sta parlando quando si parla di riforma, visto che c'è già un progetto, valutiamolo assieme,
Grazie, ci sono altri interventi.
Bene, allora.
Sì, certo, prego Assessore.
Proprio intervenire perché l'ordine del giorno presentato dal consigliere Amato e poi anche le considerazioni fatte dalla consigliera Martinati, invece, secondo me meritano una riflessione all'interno di questo Consiglio comunale, merita una riflessione perché, secondo me, stiamo parlando di problemi che riguardano la vita reale delle persone, delle famiglie quando parlo di vita reale,
Parlo in base ai numeri che ha riportato il consigliere Amato che stiamo parlando di circa 40 famiglie, 40.000 famiglie nel Veneto coinvolte all'interno di questi servizi in senso ampio, perché chiaramente ci sono i servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani non autosufficienti ma c'è anche tutto il tema della disabilità che altrettanto importante la consigliera Martinati c'ha indicato quelli che sono gli auspici le indicazioni da parte della Regione Veneto non ancora tradotti in atti concreti.
Perché, quando mi si parla del provvedimenti che il Consiglio regionale, o meglio la Quinta Commissione sta diciamo valutando, non si sono ancora tradotti nell'atto concreto, ovvero nell'approvazione del bilancio della Regione Veneto che stanzia delle risorse aggiuntive per l'abbassamento dell'IRAP oppure che mette delle prestazioni per le nuove impegnative, quindi stiamo parlando in questo momento degli auspici e l'ordine del giorno proposto va invece proprio nell'ottica di sollecitare che, se questi sono degli auspici, si trasformino in atti concreti. Perché vede consigliera Martinati? Quando lei mi parla di 3.000 nuove impegnative, sarebbe anche opportuno che magari ci provasse indi a indicare che tipo di impegnative sono perché ci sono due livelli sull'impegnative. Ci sono lì le impegnative di primo livello e le impegnative di secondo livello e dovremmo capire se, vista la provvedimento della Regione che ha uniformato entrambe le impegnative a 52 euro, se queste 3.000 impegnative in più sono derivanti dall'impegnative che da 56 euro sono passati a 52. Allora non è che stiamo facendo un vantaggio alle IPAB, gli sforzi o a alle strutture. Forse gli stiamo dando un problema in più da gestire. Se invece sono le impegnative che darà 48 euro, sono passati a 52. Forse posso convenire con lei che magari qualche aiuto in più c'è, ma se stiamo parlando di quelle che si sono ridotte queste strutture, poi si devono fare carico della persona e se già prima, con 56 euro facevano fatica, se oggi la Regione con questo impegnative gliene riconosce addirittura meno 52, capisce anche lei che francamente non è forse la soluzione, quindi sarebbe anche da capire poi, nel dettaglio di quanto stiamo parlando in più, l'ordine del giorno che lei ha definito in alcune parti stucchevole per noi non è assolutamente stucchevole, anzi a una contingenza, perché è un tema sul quale ci siamo anche noi interrogati, cioè non è che portiamo in questo Consiglio comunale un ordine del giorno così a caso. È un ordine del giorno che, se è pur vero che nel territorio di Abano non esistono i pub parentesi, mi parla di un PdL, ma le posso ricordare che la Regione Veneto è l'ultima Regione d'Italia a non aver ancora approvato la riforma delle IPAB che aspetta da vent'anni ha ricordato bene, siamo l'ultima Regione d'Italia con un servizio oggi nel Veneto, dove il 50% delle strutture residenziali per anziani sono IPAB, quindi c'è un 50% di.
Servizio dato ai nostri cittadini a vario titolo. Insomma, a cittadini veneti che oggi, non più tardi, mi sembra che anche oggi ci fosse una una manifestazione per il sociale di attenzione a Venezia. Oggi queste persone stanno dando un grido di allarme grido di allarme che non può essere sempre e solo scaricato sull'ultimo ente, cioè sul Comune, perché oggi siamo tutti chiamati dal Comune, dalla Regione, dal Governo, dall'Europa a fare uno sforzo in più il Comune di Abano e l'abbiamo inserito in questa delibera, cosa che non tutti i consiglieri di minoranza hanno votato. Nella precedente variazione di bilancio ha messo 205.000 euro, di cui una parte anche per sostenere le persone di Abano che sono in strutture, case di riposo, IPAB o non IPAB, perché ci sono possono essere le IPAB, le situazioni gestite in ambito privato tramite fondazioni, oppure ci possono essere gestite da enti del terzo settore che tutte quante stanno dicendo oggi non ce la facciamo più, il Comune diamola per i propri utenti in carico. Nella scorsa variazione di bilancio approvato a stanziare delle ulteriori risorse. Oggi quello che si chiede non è più un provvedimento di natura ordinaria. Servono interventi di natura straordinaria anche da parte della Regione. Va bene l'intervento sull'IRAP se si abbassa l'IRAP per le IPAB, ma dobbiamo evitare che questo modello qui salta completamente per aria che non ce la facciano più, perché se domani mattina le IPAB vengono commissariate e vengono chiuse, noi abbiamo circa 20.000 utenti e 20.000 famiglie sul nostro territorio che a cui viene meno un servizio, un servizio che ritengo francamente sia fondamentale, ma quello che le dicevo sul nostro ordine del giorno, se lei lo l'ha letto bene parla sicuramente dell'aspetto delle IPAB, perché ci preoccupa la tenuta insieme di tutto il sistema dei servizi rivolti agli anziani, ma parla anche delle strutture per disabili, altro mondo in grossissima difficoltà e le ricordo che nel territorio di Abano ci sono strutture per disabili.
Strutture in grossissima difficoltà che danno un servizio, non solo i residenti di Abano, ma i residenti, anche degli altri Comuni che ospitano nella comunità alloggio nel centro diurno, in tutte le attività che sono qui che sono il fiore all'occhiello di Abano, perché noi, se da questo punto di vista abbiamo delle eccellenze,
Per chi sa e per chi conosce via Puccini o per chi conosce Villa Trevisan Savioli per chi conosce.
Il centro di via Lazzaretto sulla salute mentale sono delle assolute eccellenze e questo ordine del giorno si preoccupa in maniera molto esplicita anche di queste situazioni. Qua quindi non possiamo oggi dire no, va beh, ma dai tua comunque si stanno informando comunque in quinta Commissione. Ci stanno prendendo l'impegno. È un tema che francamente ritengo che tutto il Consiglio comunale di Abano lo debba sentire come proprio perché, se domani mattina è il modello delle IPAB, ma se domani mattina il modello dell'assistenza ai disabili che riguarda ripeto il nostro territorio assaltare e noi anche questo nella variazione di bilancio numero 7 e, ripeto, non votata da tutti. Abbiamo messo delle risorse anche per queste situazioni, per gli enti del terzo settore, perché riteniamo che sia una situazione difficile al limite della non sostenibilità, e che tutti quanti dall'Ente comunale fino al Governo, passando per la Regione che ha le competenze devono fare uno sforzo straordinario. Questo è quello che prova a chiedere l'ordine del giorno. Chiaramente non è una richiesta specifica alla Regione, cioè non è che noi diciamo Regione deve assolutamente fare, perché l'impegno è al Sindaco di attivarsi nella Conferenza dei Sindaci in ambito ULSS perché riguarda questo territorio, riguardano i servizi sociosanitari del territorio di confrontarsi e.
Credo consigliera Martinati che un confronto sia utile con chi ha le competenze, perché oggi bisogna fare di più. Oggi siamo tutti chiamati a fare di più, Abano nel suo piccolo ha approvato con in maniera concreta a fare di più, vediamo, vedremo se gli auspici indicati il PdL fermo lì PdL, ripeto vent'anni che non c'è la riforma delle IPAB e l'auspicio delle 30.000 impegnative, lo andremo poi a vita, a vedere a misurare, confermo la riduzione dell'IRAP. Ieri eravamo con l'assessore con l'assessore Lanzarin ha, all'incontro proprio e in ambito di ATS e l'assessore Lanzarin ha confermato questa cosa che troverà spazio nella prossima legge di bilancio. La legge di stabilità. Quindi questo sicuramente è un'Inter, un intervento, ma non basta, perché se non c'è la riforma è quello che dicevo prima, un pannicello caldo non riesce. Non dà la possibilità alle IPAB di poter continuare a usufruire e a garantire i servizi. Se non c'è, se non ci sono degli interventi straordinari e tutto il sistema ad andare in crisi, anche quello della disabilità che ad Abano invece ha una ricaduta pesantissima, perché noi abbiamo dei centri di qualità. Da questo punto di vista, quindi, la l'ordine del giorno va in questa direzione. Ci auspichiamo che ci sia la massima disponibilità e la massima convergenza ad aprire su questi temi un dialogo che sia il più costruttivo possibile per garantire il servizio a 40.000 famiglie. 40.000,
Grazie davvero Assessore, ci sono altri interventi.
Prego consigliere, Amato, sì, volevo soltanto aggiungere che non è che l'ordine del giorno arriva così a caso, questo ordine del giorno è nato proprio sulla osservazione diretta.
Alcuni fenomeni, tra cui alcuni eventi, volevo dire, tra cui le 2 manifestazioni che ci sono state io in qualità di consigliere comunale proprio su voluto rendere conto di persona di cosa stava succedendo, perché forse anche noi a volte siamo un po' lontani da certe realtà siccome non capita a noi non capita a casa nostra pensiamo che tutto vada bene bene, a quella manifestazione c'erano i sindacati, c'erano le bandiere dei sindacati, ma dietro c'era tantissima gente preoccupata.
C'erano mamme che erano preoccupati per il futuro, diciamo, dei figli disabili inseriti nelle comunità perché avevano già avuto il sentore che probabilmente avrebbero avuto delle difficoltà e avrebbero dovuto pagare di più, c'erano donne di una certa età che avevano la mamma in casa di riposo diviso, sempre la mettono fuori perché non riesco a pagare io non posso più neanche andare a lavorare.
Per cui questa è un po' la realtà e quello che era un po' non era lo slogan, ma era un ragionamento che è stato fatto lì diesel, serve investire nell'assistenza di anziani fragili.
Con una visione più ampia rispetto al potenziamento dell'assistenza territoriale e domiciliare, eliminando la competizione tra pubblico e privato e tra lavoratori.
Perché c'erano anche i lavoratori delle case di riposo, c'erano anche loro loro che lamentavano la mancata applicazione del contratto, ma soprattutto lamentavano fortemente una mancata pari dignità tra personale infermieristico, del di alcune case di riposo e quelle della sanità pubblica per cui anche questo noi ci facciamo carico con questo ordine del giorno anche di dare un un messaggio a quei lavoratori, quindi, con l'ordine del giorno diamo un messaggio ai lavoratori, va bene alle famiglie, va bene e uno sguardo anche a una normativa che sicuramente dovrà essere rivista e che noi dovremmo sostenere. Quindi questo è l'obiettivo proprio della dell'ordine del giorno, che nasce proprio constatando queste necessità. Queste peculiarità grazie.
Altri interventi ai signori.
Prego.
Azione dovuta soprattutto per la replica per la risposta, insomma, dell'assessore Bozza, allora, a meno che io non voglio che su questo tema non voglio cadere nel non mi piace la strumentalizzazione, non voglio neanche cadere sulla polemica politica.
Perché è un tema molto delicato l'ho detto anche nella premessa del mio intervento lo conosco, non dico bene però lo conosco un pochino, so quali sono le problematiche e so quali sono le ripercussioni, soprattutto per per le famiglie.
Io non ho negato.
Il fatto che deve essere mantenuta l'attenzione non ho negato che deve esserci una sollecitazione, deve essere tenuta alta la sollecitazione su questa, su questa tematica proprio per i risvolti sociali.
Che questo tema ha?
Ho solamente voluto rimarcare che la Regione non si può però negare che la Regione sia silente e non stia provvedendo.
Lei ha detto auspici, ma allora gli auspici ritengo che non siano solo auspici, ma troveranno sicuramente conferma, visto che avete avuto anche voi diretta conferma da parte della dell'assessore Lanzarin che effettivamente è l'abbassamento dell'aliquota IRAP per le IPAB è stata è prevista e questo appunto perché è stato licenziato comunque in Quinta Commissione a siamo adesso in approvazione in Consiglio regionale lo sapete del del bilancio, quindi ritengo che quanto sia stato discusso e approvato in quinta Commissione su questa, su questo aspetto troverà sicuramente sicuramente conferma, quindi non si tratta solamente di un auspicio, anche perché è un tema molto, molto, molto delicato. Questo io no, ribadisco, non ho negato la circostanza che deve essere tenuta, deve esserci un confronto, deve esserci una un'attenzione. Dico solamente che e ribadisco che su alcuni punti questo ordine del giorno, proprio perché ritengo che la Regione Veneto stia intervenendo e quindi da una fase, come ha detto l'auspicio, sicuramente ci sarà una conversione, infatti, in sede di approvazione della del bilancio, ecco lo vedo un ordine del giorno che in alcuni punti è superato. Per quanto riguarda la riforma, sono consapevole delle IPAB. Sono consapevole anch'io che è una riforma che è lì latente per da vent'anni e però, come ho evidenziato nel mio discorso,
Riterrei più opportuno che, anziché fare una sollecitazione con una, diciamo, impegnare il il Sindaco già dando delle indicazioni ci possa essere, proprio come lei ha detto, che il Consiglio comunale e la città di Abano Terme quindi deve essere anche investite deve essere, deve prestare attenzione a questa tematica ci deve essere un approfondimento, allora perché non fare un approfondimento su quello che è questa riforma che è che è lì l'attenta, cioè su quelle che sono le le le le gli indirizzi che la Regione Veneto vuole vuole assumere su questa materia? Io lo trovo un momento di confronto.
Aperto a tutti, di ogni componente politica che secondo me ben venga. Ecco, in questo senso io non ho voluto assolutamente, diciamo, criticare in senso negativo questo ordine del giorno, se non dare delle effettuare delle puntualizzazioni che mi permetta. Penso che da parte mia sia lecito, va bene nel dire, nell'osservare un su alcuni punti. Per me la questione è superata o sta per essere superata. Ciò non toglie che un'attenzione debba debba esserci. Io non l'ho negato e non lo nego. Dico solamente che il testo, così come in alcuni punti mi sembra che sarà superato nel momento in cui il Sindaco andrà appunto a svolgere questo impulso che proviene dalla dal Consiglio, dal Consiglio comunale, ribadisco, così come formulato grazie.
Ci sono altri interventi?
Bene, allora pongo ai voti la proposta di ordine del giorno presentata dal Consigliere Amato, voti favorevoli e, scusi, Presidente, la e la dichiarazione di voto.
Non credo sia prevista in questo caso, prima mi avete detto che non era prevista nel invece dovevo farla adesso, penso di no, ma comunque non non non ricordo preciso del Regolamento, mi scuso.
Ma comunque guardi se vuole fare Consigliere un no, non c'è problema.
Allora possiamo votare.
Tutti favorevoli.
10 voti favorevoli astenuti.
5 astenuti Mazzucato Demare Martinati, Ciccarese, Toniolo, signori, a quest'ora io chiudo la seduta, vi ringrazio e auguro a tutti buonanotte naturalmente, anche il pubblico che ha avuto la pazienza di restare.