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C.c. Abano Terme 25.02.19
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Buonasera a tutti benvenuti.
Do la parola al Segretario per l' appello prego.
Sì.
Federico Barbierato.
Giovanni Amato.
Giuseppe Bianchin.
Paolo Gulino.
È assente giustificato.
Katia Meggiolaro.
Annamaria Sperandio.
Lidia Paige.
Filippo Maragotto.
Raffaele Botin.
Alessandro Tondello.
Isabella Peschiera.
Memoria Boccardo.
Assente giustificato.
Chiara mattinate giustificata.
Assente giustificata Maurizio Tentori.
Monica Lazzaretto.
Presidente Matteo Lazzaro.
Stefania Chiarelli.
Presente Presidente all' appello degli Assessori tutti.
No.
Sì.
Abbiamo il numero legale.
Nomino scrutatori i consiglieri Bianchin.
Pege e Tentori.
Allora cominciamo con le interrogazioni che sono pervenute.
Tutte dalla consigliera Lazzaretto la prima ad oggetto il distretto del commercio ed è indirizzata all' Assessore al Commercio Berto do la parola al Consigliere Lazzaretto prego.
Sì buonasera a tutti.
È ormai passato più di un anno dall' individuazione del distretto del commercio che definisce la necessità di un manager di distretto professionista comprovato il cui compito è quello di garantire una regia coordinata e unitaria tra le tre amministrazioni che vi fanno parte Abano e capofila insieme con Battaglia e Montegrotto già una mia interrogazione a cui non fu data una chiara risposta chiedeva di indicare i criteri trasparenti secondo i quali si sarebbe proceduto all' individuazione della persona più qualificata per questa importante posizione oggi sono a chiedere se ha avviato un accordo di partenariato per la definizione dei reciproci impegni nei soggetti aderenti al distretto.
In considerazione della funzione strategica di regia unitaria e referente nei rapporti con la pubblica amministrazione della figura del manager di distretto ne sono stati definiti i requisiti da essa richiesti.
Quali sono i percorsi di concertazione e condivisione avviati con le amministrazioni e le associazioni di categoria aderenti al distretto e quali le progettualità rispetto al marketing territoriale e alla valorizzazione urbana.
Tutto questo nello scenario regionale veneto che ha investito 5005 milioni di euro nella recente legge del 14 dicembre 2018 la 43 come interventi a favore del distretto del commercio in un recente studio di monitoraggio e analisi svolto da Unioncamere Veneto si afferma poi che gli interventi svolti dai distretti da nei progetti sui distretti del commercio abbiano avviato un processo virtuoso sia per i cittadini consumatori sia per gli operatori commerciali chiediamo codesta Amministrazione se crede che in questo possa essere attuato che questo possa essere attuato anche nel nostro distretto e come grazie.
Grazie do la parola all' Assessore Berto per la risposta prego.
Grazie e buonasera a tutti.
Allora credo sia utile per tutti una disamina storica su come è andata l' esperienza del distretto del commercio in.
In passato.
Si evidenzia che a seguito della delibera di Giunta Regione Veneto numero 2741 del 24 dicembre del 2012 avente ad oggetto Approvazione bando recante Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali il Comune di Abano Terme con la partnership del Comune di Montegrotto Terme Cesco Veneto Confesercenti CNA Gal patavino aveva partecipato in qualità di Comune capofila alla predisposizione del programma integrato denominato Water in Emotion.
Tra le azioni indicate dal Comune di Abano Terme vi era anche il progetto per l' allestimento di una fontana interattiva da realizzarsi nel parco urbano.
Area individuata con delibera della Giunta comunale numero 73 del 5 maggio del 2014 per un costo di circa 115.000 euro di cui 90.000 euro finanziati dalla Regione Veneto.
La fontana non è mai stata non è mai entrata in funzione per problemi di eccessiva opacità dei pannelli colorati un' eccessiva rumorosità delle pompe e quindi un eccessivo disturbo alla quiete pubblica.
Vista anche la presenza delle abitazioni presenti nella zona dopo una lunga trattativa portata avanti tra l' attuale Amministrazione con la ditta installatrice con la possibilità da parte dell' Amministrazione comunale di intraprendere una causa legale si è giunto ad un accordo con la ditta che ha installato la fontana.
Per la sistemazione della stessa la settimana scorsa sono iniziati i lavori di sistemazione che termineranno a breve consentendo così anche di risolvere uno dei tanti problemi che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione.
La figura del manager di distretto era già presente nel progetto pilota individuato con la delibera di Giunta della Regione Veneto la 1912 del 14 ottobre del 2014 con cui la Regione Veneto.
Aveva approvato e pubblicato in via sperimentale il bando per il finanziamento di progetti pilota finalizzati ad all' individuazione del distretto del commercio.
In quel progetto il manager era stato individuato dalle associazioni di categoria.
Come richiesto dallo stesso bando e l' incarico era stato affidato alla signora Carla Zampetti.
Che era stata indicata dalla Cee Scott per un importo di 30.000 euro la cui copertura era interamente finanziata dalla Regione Veneto.
L' incarico aveva terminato il 31 dicembre del 2016 su una specifica richiesta la Regione Veneto aveva concesso una proroga di tale termine fino al 31 ottobre del 2017 e nonostante tutto la rendicontazione finale del progetto che doveva essere effettuata dallo stesso manager è stata portata avanti dal personale dell' ufficio tecnico del Comune.
A seguito di rendicontazione finale del progetto trasmessa dal Comune capofila di Abano Terme in data 29 agosto del 2017 la Regione Veneto per tramite del Dipartimento dello sviluppo del commercio sezione commercio trasmetteva è un' osservazione a richieste integrative sulla rendicontazione finale.
Con comunicazione finale del 19 settembre del 2018.
La Regione Veneto per tramite sempre del Dipartimento di Sviluppo Commercio trasmetteva le risultanze istruttorie con le quali a causa anche di una mancato realizzo di alcune azioni ed errate rendicontazioni da parte di su soggetti partner sia tu attuava la ricollocazione del progetto al ventisettesimo posto in graduatoria e alla determinazione del contributo erogabile pari al 70 per cento.
E quindi l' importo iniziale di 387.000 euro 250 venne ridimensionato a 271.000 euro e 75.
Con la determina del 1003 1373 del 20 dicembre 2018 si procedeva alla riqualificazione dei contributi spettanti ai partner pubblici e privati del progetto a cui Accordo di partenariato sottoscritto in data del 26 novembre del 2014.
Dopo questa prima fase di sperimentazione.
Dei distretti che Abano Terme come detto non ha portato grandissimi benefici la Regione Veneto in attuazione all' articolo 8 della legge 50 del 2012 ha provveduto a riconoscere in via ordinaria i distretti del commercio con la delibera di Giunta della Regione Veneto numero 1531 del 2017.
Del 25 settembre 2017.
Il Comune di Abano Terme in qualità di Comune capofila insieme al Comune di Montegrotto Terme e del Comune di Battaglia Terme che questa è una novità rispetto alla precedente accordo.
Ha presentato in data 30 novembre del 2017 alla Regione Veneto la proposta di individuazione del nuovo distretto del commercio riconfermando tutte le associazioni di categoria già presenti precedentemente con l' aggiunta anche di un' ulteriore associazione che è la ASCOM.
Nella fase di per sé quindi rispetto a prima abbiamo un Comune di Battaglia in più e l' associazione ASCOM nella fase di presentazione della richiesta alla Regione Veneto.
Del Distretto di Commercio come stabilito dalla DGRV del 1500 1531 del 25 settembre 2017 è stato individuato in comune accordo con il Comune di Montegrotto Terme e Battaglia Terme il nominativo del manager ai fini del riconoscimento del distretto ed è una persona esterna alla pubblica amministrazione con funzioni di regia unitaria e coordina e di coordinamento del distretto ed è un referente ed il referente per i rapporti con la pubblica amministrazione.
I manager inoltre svolgerà la sua funzione in una posizione di terzietà ed è dotato di un elevato profilo curriculare e con esperienza di partecipazione a progetti di gestione urbana in ambito regionale nazionale questa individuazione dovrà essere ratificata da tutto il nuovo partenariato una volta che esso sarà costituito.
Faccio presente inoltre che con la delibera della Giunta Regione Veneto del 1531 del 2017.
Attualmente non prevede alcun stanziamento economico non prevedeva all' epoca nessun stanziamento economico.
Eh.
Per la programmazione di interventi mirati.
Gli stanziali e poi successivamente con la delibera.
Di Giunta Regione Veneto sempre del 237 del 6 marzo 2018 la Regione Veneto ha riconosciuto e iscritto nell' elenco regionale 58 distretti del commercio di cui 40 distretti urbani costituito quindi da un solo Comune e 18 distretti territoriali costituiti da più comuni in questi ultimi fa parte anche il Comune di Abano Terme insieme con il Comune di Montegrotto e Battaglia.
Nel secondo semestre del 2018 la Regione Veneto ha condotto un' indagine conoscitiva presso i Comuni capofila per verificare il grado di soddisfazione dell' iniziativa regionale che si è rivelata positiva da parte delle Amministrazioni comunali il che ha rilevato molto importante in quanto ha consentito di supportare le richieste di risorse da stanziare nell' anno 2019.
Da questa indagine si è riscontrato che la maggior parte delle Amministrazioni comunali ha suggerito che il manager del Distretto essendo una figura esterna venga individuato come soggetto da incaricare successivamente all' istituzione del distretto ed il suo costo venga inquadrato come una spesa accessoria possibilmente da ricoprire a carico dell' ente regionale.
Altri suggerimenti pervenuti sono stati che l' accesso ai finanziamenti siano strutturati e periodici e istituzione di tavoli di coordinamento tra regioni e Comuni per una condivisione dei progetti e l' utilizzo di una piattaforma telematica per l' attività di rendicontazione.
Pertanto con la legge Regione Veneto numero 43 del 14 dicembre del 2018 il Consiglio regionale ha stanziato con l' esercizio 2019 la disponibilità di 5 milioni di euro a favore dei distretti del commercio.
Costituiti con la delibera numero 237 del 6 marzo 2018.
Fino a tale data non era disponibile nessun contributo tenendo presente che ad oggi non è ancora attivato non si è ancora attivato nessun bando e quindi non sono ancora uscite le linee guida per entrare in nel merito della dell' esecuzione.
Tra le attività che potrebbero essere trattate.
Dopo l' emanazione di queste linee guida che siamo tutti in attesa.
Si potrebbero ipotizzare alcuni scenari evento e quindi eventuale esenzione o riduzione del pagamento dell' occupazione degli spazi pubblici degli spazi ad uso pubblico per eventi e manifestazioni eventuale riduzione del pagamento dell' imposta di pubblicità promozione di bandi concorsi di idee sul tema della riqualificazione rigenerazione urbana attività di coordinamento delle manifestazioni con il Comune di Montegrotto e di Battaglia Terme e convincimento del nuovo Consorzio nuovi Comuni battaglie che il nuovo.
Nuovo entrato.
E definizione anche di politiche attive sul riuso degli spazi sfitti.
Grazie Assessore sigari Lazzaretto vuole sì grazie.
A parte la lunga disamina che parte dal 2012 2014 ovviamente a noi interessa il 2018.
Il distretto è stato formato è stato riconosciuto ci sono 58 distretti 111 comuni il 14 di febbraio sono state anche preparate presentate per ANCI a Este le slide sui distretti sulle funzioni i bandi ci sono però chi si intende di progettualità sa che prima di arrivare alla stesura di un bando bisogna avere delle persone competenti nominate un accordo sui tre comuni una armonizzazione con le categorie che sono inserite ma soprattutto anche con il Comune di Battaglia che è arrivato ad essere.
Inserito in questo terzetto di cui capofila è il Comune di Abano.
La situazione è uguale dappertutto cioè uguale in tutti i distretti della Regione nessuno impediva al Comune di Abano di cominciare a lavorare eventualmente chiedendo ai Comuni partecipi partner del nostro distretto di poter anticipare e credo che ci sarebbe stata la disponibilità delle risorse economiche per mettere nella condizione il manager di poter armonizzare le proposte di poter fare un' analisi dei bisogni adeguata di poter fare un passaggio magari anche in Commissione.
Non abbiamo mai fatto una riunione su questo problema qui e non solo anche con la cittadinanza perché uno degli obiettivi strategici è proprio quello di riuscire a definire non solo un piano coerente di promozione di marketing del commercio per cui mettere d' accordo Abano Montegrotto Battaglia a trovare delle linee comuni di promozione non sormontare gli eventi cioè cercare di creare una programmazione condivisa ma anche quella è secondo noi estremamente importante di valutare l' impianto urbano della città con quella che è il commercio il commercio anche al minuto il commercio della zona centrale ma non solo anche le esperienze di commercio nei quartieri periferici.
Per l' esperienza che ho e visto come si sono mossi diversi distretti to trovo estremamente difficile poter arrivare a pianificare una programmazione adeguata per essere competitivi la porcheria della fontana è stata la porcheria di un altro di un' altra amministrazione ma dimostra che interessi di pochi pensieri di uno convenienze di ancora più pochi portano la città di Abano a non saper utilizzare i fondi e a vergognarsi poi di quello che ha dovuto partorire come progettualità io penso visto che la prima interrogazione che avevo presentato era proprio per capire quali erano i criteri in base ai quali si sarebbe eletto questo manager super partes perché quello che lei diceva è quello che riporta alla.
Ecco vado avanti che è quello che.
Lei diceva prima sulle caratteristiche del manager è quello che era era scritto e che diceva la legge esattamente allora se Lazzaretto devo fermarla per tempo allora adesso per replicare.
Io dico che non ho ricevuto risposta e dico che l' argomento era molto più ricco di opportunità se ci fossimo messi a svilupparlo a riflettere lo qui e anche con gli altri Consigli con gli altri con le altre amministrazioni e rappresentanze di categoria.
Assessore Berto vuole replicare.
Brevemente attualmente non c'è nessun bando dalla Regione Veneto.
Ci stanno lavorando sì ma noi attendiamo il bando per poi poter anche.
Badi il 14 febbraio eravamo a destra e abbiamo partecipato numerosi abbiamo preso e la disamina di Este è stata solo di un resoconto di quello che è stato fatto fino ad oggi.
Il bando uscirà a novembre a luglio giugno luglio secondo le indicazioni di della Regione Veneto quindi siamo qui pronti tanto è vero che nei prossimi giorni avremo già un incontro con il Comune di Battaglia e di Montegrotto per incominciare a dopo l' incontro di Este per incominciare ad affrontare questo argomento premetto che la situazione di Abano è particolarmente diversa rispetto a tutti gli altri siti di commercio perché veniamo da un' amministrazione che alla fin fine ha ha creato non pochi problemi i commercianti non si sono riuniti in un gruppo e quindi non abbiamo partiamo sostanzialmente da zero mentre in altre realtà abbiamo situazioni già così consolidate noi purtroppo ereditiamo una situazione che è praticamente a zero.
Grazie.
La prossima interrogazione sempre del consigliere Lazzaretto è indirizzata al Sindaco e ha ad oggetto il sistema di allarme e controllo del municipio prego consigliere Lazzaretto.
Gli uffici del Comune di Abano hanno al loro interno moltissimi fascicoli e faldoni con documenti cartacei informazioni importanti riservate dall' ufficio tecnico all' economato al commercio e la lista potrebbe continuare il cancello le porte scorrevoli sono aperte spesso fino a tardi per esempio in concomitanza di Commissioni o riunioni di capigruppo dove i presenti non sono in grado di avere sotto controllo chi entra e chi esce dalla sede comunale e ho potuto constatare che chiunque potrebbe entrare in buona parte degli uffici senza essere visto mi è addirittura giunta voce che il cancello di ferro sia sbadatamente rimasto aperto un fine settimana la cosa se fosse vera inquietante chiedo se esiste un sistema di allarme anti intrusione di telecamere a garanzia della sicurezza dell' intero patrimonio custodito negli uffici in molti Comuni questa è stata una priorità a cui si è dato risposta con tempestività e precisione dotando il personale autorizzato anche di un codice per l' allarme che permetta di registrare chi apre e chi chiude il municipio chi entra e a che ora anche per esempio il sabato grazie.
Do la parola al Sindaco per la risposta alla sera tutti.
E.
Rispetto a questa richiesta.
Dobbiamo comunicare che le porte d' ingresso quindi le porte a vetri scorrevoli sono dotate di un sistema di blocco da inserire negli orari di chiusura al pubblico e questo sistema è stato recentemente riattivato preso atto che risultava non funzionante.
Per rendere efficace il sistema si è proceduto anche all' installazione di due video citofoni con terminali localizzati in più postazioni al fine di consentire l' accesso alle persone solo se autorizzate in orari diversi da quelli di apertura.
Comunque vista la particolare conformazione dell' edificio questi accorgimenti garantiscono una sufficiente sicurezza dello stabile anche se potranno essere valutate ulteriori azioni di controllo quali il sistema di videosorveglianza esterno.
Per sua informazione ma credo che sia un refuso e gli uffici dell' economato e del commercio non sono nell' edificio principale lei sa che sono ubicati uno a in corrispondenza della polizia municipale mentre l' economato è.
Nella barchessa di Villa Bassi.
Quello che questo sia quello che oggi noi possiamo garantire apprendo da lei questa.
Questo apertura del cancello di ferro e valuteremo come mai.
La porta era aperta ma di solito e abbiamo delle procedure per cui spesso siamo di sera impegnati in all' interno dell' ufficio comunale e chi è e chi è dentro l' ufficio comunale oltre l' orario di apertura dei dipendenti ha una procedura da seguire che di solito viene seguita quindi magari approfondiremo meglio la cosa.
Grazie consigliere Lazzaretto se vuole questa riflessione mi è venuta per due motivi il primo perché entrando per le Commissioni o entrando in riunione capigruppo ma soprattutto nelle Commissioni dove non sono convocata per cui arrivo più tardi cancello aperto porta scorrevole aperta porte laterali aperte esce uscendo l' ultima volta con alcuni consiglieri ho detto beh.
Tutto aperto.
Siamo andati a vedere alcune porte erano chiuse a chiave altre porte erano aperte ed erano anche aperte delle porte a scaffale con tutti i faldoni che immagino siano documenti allora siccome quando siamo in riunione le porte sono aperte perché possono entrare le persone ma un sistema di controllo non c'è.
La cosa mi lascia molto perplesso non è questione di video sorveglianza di videocitofono quando ci sono.
I funzionari o quando c'è il personale del Comune ma quando non c'è nessuno e magari noi siamo in riunioni l' altra riflessione mi è venuta perché lavorando in altri Comuni e avendo riunioni serali ho potuto osservare come il personale o gli Assessori di quei Comuni avessero un codice Gidi digitale di accesso che era di protezione e di sicurezza non solo a cui aggiungevano un codice personale per cui si poteva avere la mappa esatta di chi entrava a che ora che giorno e è una questione di responsabilità visto che può succedere che la gente lavori anche di sabato allora credo sia necessario tenere più sotto controllo ci lamentavamo molto quando nella scorsa Amministrazione sapevamo che esistevano chiavi che giravano e non abbiamo fatto anche fatica ad andarle a recuperare tutte credo che un sistema di controllo in un sistema che dia una sicurezza alla casa comunale sia fondamentale mi sono meravigliata perché non ci avevo mai pensato e il fatto di entrare e uscire di sera e magari anche tardi dal municipio mi ha messo il pallino di girare e ho girato e ho visto che le porte erano aperte e ho visto che in alcuni uffici si può che si poteva accedere questo non mi dà garanzia né di sicurezza e né di privacy perché sono comunque raccolti i documenti di tutti grazie.
Se il Sindaco vuole replicare no allora passiamo all' ultima interrogazione sempre della consigliera Lazzaretto rivolta all' Assessore Bano avente ad oggetto aggiornamento contenzioso prego Consigliere.
Allora leggiamo sui giornali del 16 febbraio che il Presidente di Federalberghi afferma virgolettato.
Il dialogo che si è instaurato con Abano sul merito dello scarico delle acque reflue ci ha consentito di trovare un accordo che presto ci porterà a chiarire il contenzioso e a pianificare il futuro utilizzando al meglio la risorsa di otre termica legando la richiesta alle effettive spese che il Comune andrà a sostenere chiuse virgolette punto per cui citazione del presidente di Federalberghi vorremmo che il Consiglio fosse informato dagli assessori di riferimento a quale accordo il presidente di Federalberghi ci riferisce quali sono i termini di questo nuovo accordo qual è stato a questo punto il parere legale che era stato richiesto a questo proposito il Consiglio infatti è informato solo sul contenzioso esistente a questo proposito chiediamo anche l' aggiornamento l' aggiornato ammontare di quanto il Comune di Abano deve ricevere dagli alberghi ad oggi insolventi grazie.
Do la parola all' assessore Briano per la risposta.
Grazie Presidente buonasera a tutti.
In merito all' interrogazione.
Rilevo che l' articolo di stampa di cui fa riferimento lei stessa Consigliere ah e lei stessa ha riportato parla di dialogo instaurato e confermo che l' Amministrazione comunale ha intrapreso con l' associazione degli albergatori un poco percorso di confronto per arrivare ad una soluzione relativamente all' applicazione della tariffa di smaltimento delle acque reflue.
Non c'è al momento però nessun accordo definito.
È una questione assai spinosa che si trascina da molti anni sull' acqua sulla quale è passata amministrazione hanno cercato di mettere una pezza senza tuttavia trovare una soluzione definitiva sottolineo che al momento non vi sono controversie giudiziarie in corso salvo un caso singolo e per un periodo antecedente al quale si sta dialogando.
Ed intento di questa Amministrazione è anche quello di evitare che su questa materia si instaurino futuri costosi procedimenti giudiziari.
Qui ricordo solamente che storicamente il canone di smaltimento delle acque era equiparato ad una tassa o imposta e che in materia si sono stati diversi pronunciamenti delle autorità giudiziaria fino a anche alla Corte costituzionale che credo nel 2008 ha definitivamente definitivamente chiarito che non di tassa si tratta ma bensì di tariffa.
Per cui i gestori del servizio sono tenuti a chiedere ai cittadini e le imprese il corrispettivo delle spese sostenute per la realizzazione e la gestione degli impianti e nulla di più.
La questione dunque sta tutta nella definizione e quantificazione delle spese che questo ente sostiene o dovrebbe sostenere.
Che cosa ha fatto questa Amministrazione nell' intento di risolvere l' annosa diatriba ha prima di tutto ha provveduto a rilevare l' esatta ampiezza della condotta pubblica interessata dallo sversamento delle acque reflue.
I dati sostanzialmente è che non vi sono nel territorio condotte dedicate allo sversamento delle acque reflue ma lo sversamento avviene appunto nella condotta pubblica delle acque bianche per una lunghezza di circa il 25 per cento dell' intera rete comunale attualmente esistente.
Stiamo in questi giorni raccogliendo i preventivi delle ditte del settore per avere una quantificazione esatta dei costi di pulizia di queste condotte questi dati uniti ai costi generali alibi ed investimenti che sono necessari per mantenere la condotta saranno in corso da richiedere agli albergatori e ai cittadini.
Ricordo inoltre che in materia.
Aveva già deliberato in maniera importante il Commissario Aversa riducendo la tariffa applicata del 50 per cento per il 2017.
E che attualmente con gli albergatori si sta cercando un accordo che eviti future vertenze giudiziarie come già detto che sarebbero assai onerose.
Per questo è stato dato anche un incarico al legale per assistere l' Amministrazione in tutti gli aspetti collegati ed appena questi cioè i legali riceveranno i dati tecnici di cui parlavo prima saranno saranno in grado questi di fornirci un parere su tutta la materia e quindi ad oggi non abbiamo un parere ufficiale da parte del degli dei legali.
È evidente che se ci saranno i presupposti come auspichiamo per raggiungere un accordo questo dovrà essere sottoposto all' approvazione del Consiglio comunale.
È materia per i risvolti del bilancio di competenza del Consiglio comunale quindi dovrà essere interessato il Consiglio comunale in termini di cifre il bilancio attuale prevede un in entrate per circa 300.000 euro all' anno.
300.000 euro l' anno.
All' ANAS è previsto come voce di entrata poi la quantificazione esatta dovrà venir fuori anche dall' analisi dei costi che devono essere.
Calcolati in questo in questa procedura che le ho accennato.
Lazzaretto presi io chiedevo anche un altro dato la giornata ammontare di quanto noi avanziamo dagli albergatori cioè quanto quanti soldi ancora il Comune di Abano non questa Amministrazione ma nel tempo i Consigli il Comune avanza.
Sì le dicevo però questo dato specifico lo può trovare reperibile tranquillamente in Consiglio il negli uffici però la quantificazione è anche il frutto delle analisi che stiamo facendo se no.
Sì.
Che vanno a influenzare anche il pregresso.
Che vanno a influenzare anche il pregresso.
Ecco allora.
Io credo che questa cosa vada tenuta sotto controllo perché quando noi ci troviamo il Presidente dell' Associazione di Federalberghi che dice sì il dialogo che si è instaurato ma poi dice ci ha consentito di trovare un accordo è un qualcosa di importante allora io raccomando il Consiglio raccomando l' Amministrazione ha di portare prima di tutto in Commissione dovessero esserci delle indicazioni date da un punto di vista legale per la consulenza che abbiamo richiesto e poi di garantire che non c'è nessun accordo perché due sono le cose o ha ragione lei Assessore o ha ragione Federalberghi quando dichiara una cosa del genere credo sia una questione estremamente delicata alla luce proprio di quello che dice lei.
Le passate Amministrazioni la passata Amministrazione ha messo molte pezze e noi siamo chiamati a dare garanzia di legalità e equità non solo su questo ma su quello che riguarda anche la tassa di soggiorno avete visto che cosa è venuto fuori sui giornali dato dal.
Con l' inaugurazione dell' anno giudiziario tassa di soggiorno caccia agli evasori solamente il Comune di Venezia Padova e Montegrotto segnalano coloro che non le hanno non hanno pagato la tassa allora io penso che il Comune di Abano storicamente si trovi a vivere una situazione di estrema delicatezza nel senso che abbiamo da risistemare tantissime cose che non sono di responsabilità di questo Consiglio e di questa Amministrazione ma dell' Amministrazione precedente soprattutto.
Mi auguro che questi passaggi siano fatti sempre nel rispetto della legalità e anche dell' equità per cui questa cosa qui noi la riproporremo chiedendo anche un accesso agli atti per avere dei dettagli più precisi grazie.
Do la parola all' assessore Bagno.
Io.
Risponda con tutta serenità che le rispetti che lei ha sottolineato sono gli aspetti che preoccupano anche l' amministrazione tant' è che ripeto abbiamo chiesto una consulenza legale in materia quindi non abbiamo nessuna intenzione di far qualcosa di illegale.
Il Consiglio comunale dovrà necessariamente essere informato perché ripeto dovrà eventualmente ci sarà la possibilità di un accordo essere coinvolto perché dovrà votarlo l' accordo quindi tutta la informazione che dovrà essere data sarà necessariamente data al di là della buona volontà più buona volontà che ci sono e che sto dicendo io confermo che non esiste nessun tipo di accordo esiste sicuramente un dialogo aperto e speriamo che questo porti a una soluzione definitiva del problema lo stiamo affrontando nella maniera più seria possibile perché facciamo stiamo facendo dei rilievi appunto su quello che è il le l' esatta dimensione della della condotta degli alti costi di gestione del servizio proprio per arrivare alla definizione de la soluzione definitiva del problema perché attualmente è un problema non risolto da molti anni.
Respingo qualsiasi considerazione illazioni sul fatto che noi si possa fare qualcosa che non è illegittimo mi perdoni eh.
Grazie abbiamo terminato con le interrogazioni passiamo al secondo punto all' ordine del giorno.
Che ha ad oggetto l' approvazione del regolamento in materia di accesso civico do la parola all' assessore Bozza.
Grazie Presidente e buonasera a tutti con il decreto legislativo numero 97 del 25 maggio 2016 viene introdotto un nuovo strumento definito diritto di accesso generalizzato finalizzato a garantire la libertà di informazione di ciascun cittadino su tutti gli atti i documenti e le attività delle pubbliche amministrazioni senza che occorra la dimostrazione di un interesse attuale e concreto per per richiederne la conoscibilità viene dunque definito un nuovo concetto di trasparenza come uno strumento a tutela dei diritti dei cittadini e di promozione della partecipazione degli interessati alla vita amministrativa sono dunque definite due modalità di accesso civico l' accesso civico semplice riconosciuto a chiunque ma circoscritto ai soli atti documenti e informazioni oggetto di obbligo di pubblicazione e un secondo tipo di accesso l' accesso civico generalizzato di cui la titolarità è diffusa e avente ad oggetto tutti i dati i documenti e le informazioni contenute dalle pubbliche amministrazioni pertanto al fine di adeguare anche i regolamenti comunali alla presente decreto legislativo con questo con questa proposta di delibera viene quindi ha chiesta l' approvazione di un nuovo regolamento comunale che tenuto conto dell' evoluzione normativa citata e soprattutto di alcune indicazioni operative da parte dell' Autorità nazionale anticorruzione ANAC che risultano immediatamente applicabili a questa amministrazione disciplini le nuove le due nuove tipologie di accesso civico ovvero l' accesso civico semplice è quello generalizzato al fine di dare una più completa presentazione come è stato fatto in Conferenza Capigruppo chiedo alla dottoressa continuo se da un' informazione a tutto il Consiglio comunale sul Regolamento e sugli aspetti tecnici del regolamento che devono che dovrà essere oggetto poi di votazione di approvazione.
Buonasera a tutti scusate sono un po' giù di voce stasera allora il l' Assessore Bozza ha già anticipato gli aspetti salienti del regolamento che è molto tecnico e si affianca al Regolamento sull' accesso documentale che è disciplinato dalla vecchia del 41 del 1990 e che resta perfettamente in vigore quindi l' accesso documentale resta disciplinato dall' attuale regolamento.
Il regolamento che invece oggi noi andiamo a approvare è il risultato di un invito dell' ANAC che nelle sue linee guida sul Foglia che è il Freedom of Information Act.
E linea guida approvata con la direttiva 1309 della fine del 2016 invita in tutte le amministrazioni ha dato ad adottare un proprio regolamento relativo a queste due nuove.
A questi due nuovi istituti quindi per riprendere quanto detto dall' Assessore il regolamento la l' accesso civico diciamo lo chiamiamo normale che viene introdotto con il decreto legislativo 33 del 2013 riguarda il diritto di chiunque quindi senza avere una posizione già qualificato differenziata di far valere l' eventuale omessa pubblicazione dei dati che per legge devono essere pubblicati con cadenze definite quindi alcuni ogni sei mesi altri ogni anno altri immediatamente dopo la loro adozione sul sito web istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente che è divisa in sezioni e all' interno della quale vanno collocati tutta una serie di dati di informazioni e teniamo presente che molte di queste sezioni vengono alimentate in modo informatizzato quindi in automatico e tutto quello che viene adottato tramite il programma del termine viene riversato ovviamente nei suoi elementi essenziali nelle sezioni ad hoc dell' Amministrazione trasparente parlo degli affidamenti di lavori servizi e forniture parlo degli incarichi e parlo dei contributi che quindi per per legge sono pubblicati e vengono pubblicati in modo automatico accanto a questi ci sono tutta una serie di dati ed informazioni che ovviamente noi ci adoperiamo affinché siano pubblicati con la cadenza corretta.
Qualora il singolo cittadino non trovi sul sito quello che dovrebbe esserci può rivolgere un' istanza senza necessità di motivarla in maniera particolare al responsabile dell' anticorruzione e della trasparenza che negli enti locali coincide di norma con il Segretario generale quindi il Segretario Generale verificherà l' effettiva mancanza del dato verificherà che poi il dato sia tra quelli oggetto di pubblicazione e attiverà il meccanismo che rifacendosi al piano triennale anticorruzione che ha al suo interno disciplina come e si gestisce il flusso di informazioni verso il sito.
Porrà rimedio a questo tipo di o di mancanza e nel termine di legge darà comunicazione al richiedente fornendogli anche il link con l' ipertesto proprio il collegamento ipertestuale al dato che mancava questo tipo di accesso ovviamente non soffre di alcun limite perché perché riguardati che già per il legislatore vanno pubblicati quindi sono passibili di.
Come dice diciamo il normativa sui dati personali di diffusione e quindi non ha non riscontra criticità sulla natura dei dati perché non sono ovviamente contenuti i dati sensibili l' accesso civico generalizzato invece è quello introdotto dalla dalla novella del 2016 riguarda tutto quello che è ulteriore rispetto ai dati oggetto di pubblicazione obbligatoria e quindi.
Diciamo cristallizza finalmente a livello normativo quello che è il diritto a un controllo diffuso ovvero tutti i cittadini senza dover motivare hanno diritto di avere accesso a tutta una serie di dati informazioni e se anche soltanto per un' attività di mero controllo.
E questo invece è un accesso civico generalizzato che ovviamente incontra dei limiti ed è l' articolo 5 bis del 33 che appunto è stato modificato dal 97 che ce li enumera ce ne sono alcuni di natura oggettiva che riguardano l' oggetto del del dato quindi quello che può essere oggetto di segreto di Stato o comunque tutta una serie di atti.
Particolarmente tutelati ma altri.
Sono i limiti che riguardano invece il possibile conflitto con la riservatezza delle persone delle imprese e infatti si riconducono a tre tipologie la prima è proprio la riservatezza delle persone.
La seconda è il segreto della corrispondenza e la terza sono appunto i segreti commerciali e in questo caso l' amministrazione valutando la richiesta di accesso civico generalizzato e se ravvisa.
La possibilità che dall' accesso dalla concessione dell' accesso possa derivare un pregiudizio di questo tipo dovrà comunicare ai contro interessati quindi ai titolari del dato protetto e la richiesta di accesso affinché eventualmente i titolari si oppongano o comunque facciano le osservazioni.
E anche qualora dovesse la Amministrazione dovesse ritenere comunque di consentire l' ostensione della del dato dell' informazione e può farlo anche limitatamente quindi evidente evidentemente può oscurare i dati non necessari o comunque i le generalità i dati sensibili o comunque i dati personali che non sono strettamente indispensabili a questa operazione di controllo diffuso oppure può consentire comunque l' accesso integrale e avvisando il controinteressato e aspettando quindici giorni prima di consegnare il documento affinché eventualmente il contro interessato possa sperimentare degli ulteriori rimedi giurisdizionali.
Anche in questo caso al negato accesso il.
Il richiedente può porre un' istanza di riesame può porla al responsabile della trasparenza può porla al Difensore civico regionale può anche opporre al TAR presso il quale si può difendere personalmente quindi senza l' aiuto di un avvocato e utilizzando la formula del procedimento breve quella del della.
Della legge sul procedimento amministrativo quindi molto snella in cui il TAR si pronuncia in camera di consiglio ecco se ci sono altre domande molto volentieri.
C'è qualche richiesta di chiarimento prima dell' uso.
Prego assessore Bozza.
Allora in merito e in riferimento alla proposta di regolamento che immagino abbiano tutti i Consiglieri segnalo la prima cosa che c'è un.
Refuso sulla numerazione degli articoli che deve essere dopo sarà aggiornato e rivisto nella versione definitiva cioè c'è una ripetizione mi sembra due volte di un articolo 11 e quindi e quindi ovviamente dopo slitteranno tutti gli articoli conseguenti.
Nella bozza che abbiamo io ho questa.
Va bene se voi avete quella io avevo una bozza con ripetuto due volte articolo 10.
Voi avete.
2 2 volte l' articolo 10 va bene allora se c'è la ripetizione con due volte all' articolo 11 mi correggetemi se sbaglio viene sistemato e adeguato in più.
All' articolo 8 punto secondo c'è l' inserimento di una di una parola anche qui.
Di chiarimento che non c' era dove.
Si dice.
Alla responsabile del tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare nell' apposita sezione Amministrazione trasparente per l' immediato adempimento all' obbligo di pubblicazione che deve avvenire comunque manca è saltata la parola comunque entro e non oltre venti giorni dalla trasmissione perché c'è la parola immediato prima e viene fissato un termine temporale altrimenti c'è discrasia tra le due definizioni.
Grazie prima della discussione c'è qualche richiesta di delucidazione.
Tutto chiaro c'è qualche intervento.
Nessuno consigliere peggio prego.
Buonasera a tutti.
Nel programma di governo della città per il mandato in corso nella premessa alla lista civica Cittadini per il cambiamento e il Partito Democratico hanno sottolineato che legalità trasparenza ascolto.
Partecipazione concertazione competenza esperienza passione ed efficienza sono le parole d' ordine che con noteranno la sanzione amministrativa.
Ora a livello nazionale è intervenuta la legge anticorruzione numero 190 del 6 11 12 con la quale si davano disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell' illegalità nella pubblica amministrazione i fatti scandalosi intervenuti nella passata Amministrazione dovrebbero farci tenere la guardia alta come si suol dire il decreto legislativo numero 97 del 25 5 2016 concernente la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblicità e trasparenza sembrerebbe andare in questo senso per lo meno nelle intenzioni del legislatore.
Più volte addirittura come Consiglieri comunali abbiamo subito in passato forme di ostracismo di reticenza nel fornire la documentazione richiesta figuriamoci i normali cittadini che dovevano dimostrare di avere uno specifico interesse.
Ora il nuovo decreto introduce un diritto di accesso generalizzato senza che occorra dimostrare un interesse concreto e pone a capo della posizione organizzativa Affari Legali e Segreteria generale incombenza a cui rispondere entro il termine di trenta giorni questo mi sembra un passo avanti nella trasparenza ma voglio ricordare che proprio oggi sui quotidiani sono apparsi articoli con cui in merito alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella Regione Veneto la Diocesi di Padova e di suo vescovo aderisce all' iniziativa di avviso pubblico il Veneto si ribella al metodo mafioso un impegno che deve essere luogo di educazione alla legalità e alla trasparenza oltre che di formazione di coscienze che sappiano riconoscere ed impegnarsi per il bene comune.
Voglio ricordare che Padova il prossimo 21 marzo ospiterà la Giornata nazionale in memoria delle vittime di mafia organizzata da Libera con la presenza del suo fondatore don Luigi Ciotti grazie.
Grazie consigliere peggio a.
Qualcun altro.
Nessuno allora passiamo alla votazione.
Chi è favorevole.
Unanimità.
Grazie.
Passiamo al terzo punto all' ordine del giorno.
Che riguarda la comunicazione al Consiglio dei prelievi dal fondo di riserva adottati dalla Giunta comunale do la parola all' assessore Bozza prego.
Sì con questo atto viene data comunicazione al Consiglio comunale in merito a tre prelievi dal fondo di riserva al primo prelievo del fondo di riserva al numero 9 del 2000 di 18 del 17 dicembre 2018 in cui vengono prelevati dal fondo di riserva 1887,50 euro al fine di poter soddisfare la richiesta pervenuta dalla polizia municipale di poter provvedere ad una manutenzione straordinaria degli automezzi in dotazione al Corpo di Polizia il secondo prelievo dal fondo di riserva di cui si dà comunicazione al Consiglio è il prelievo dal fondo di riserva numero 10 del 27 dicembre 2018 in cui vengono prelevati 3000 euro al fine di poter soddisfare la richiesta da parte dell' Ufficio Tecnico di procedere alla manutenzione straordinaria degli appartamenti comunali per l' efficientamento energetico e in particolare per la sostituzione di una caldaia.
Terzo prelievo dal fondo di riserva è il prelievo numero 1 del 2019 del 4 febbraio 2019 in cui vengono prelevati 3300 euro dal fondo di riserva di cui 800 euro afferenti a spese funebri a carico dell' ente comunale in quanto il trasporto funebre delle salme riferite ad eccessi da incidente stradale o per intervento di servizi sanitari o delle forze dell' ordine è a carico per legge del Comune il la seconda parte che è di 2500 euro per un totale di 3300 euro come dicevo prima è riferita a spese per concorsi vacanti di a personale in organico necessità questa determinata dall' attività.
Dall' attività di svolgere in riferimento a dei concorsi in essere e in considerazione dell' elevato numero di partecipanti in tutte le fasi di selezione.
Grazie.
Il prossimo punto all' ordine del giorno ha ad oggetto i lavori di ampliamento del parcheggio Pacinotti approvazione del progetto definitivo e contestuale adozione della variante allo strumento urbanistico generale ai sensi dell' articolo 19 comma 1 del DPR 327 del 2001 e per gli effetti dell' articolo 19 comma 2 del medesimo decreto con la procedura di cui all' articolo 50 commi 6 7 8 della legge regionale numero 61 del 27 giugno 1985 do la parola all' assessore Briano che ci illustra la proposta.
Grazie Presidente.
Della necessità di dotare la zona Cristoforo Colombo di un parcheggio si parla dagli anni Duemila il primo atto amministrativo reperibile nel nostro Comune risale al 4 marzo 2002 quindi oramai a 17 anni questo atto si tratta di un accordo tra il Comune e il privato proprietario dell' area per la cessione bonaria del del dell' area appunto di cui oggi ci stiamo occupando anche questa sera successivi atti amministrativi sono datate 2005 2007 2010 per farla breve però ricordo solamente che l' accordo del 2002 è stato poi oggetto di un' azione giudiziaria per le vie amministrative tuttora in corso e che attende il pronunciamento del Consiglio di Stato dopo due sentenze del TAR Veneto favorevoli al nostro ente sentenza numero 6 e 41 del 2008 e 1100 1000 56 del 2011.
E di conseguenza l' opera non è stata ancora realizzata.
Si tratta di uno dei temi che si è trovato ad affrontare questa amministrazione dal suo insediamento la prima cosa che è stata fatta è quella di tentare un accordo bonario con il proprietario dell' area purtroppo inutilmente.
Pur decidendo quindi di portare avanti l' azione giudiziaria presso il Consiglio di Stato per arrivare in tempi più celeri a dare una soluzione per il parcheggio di via Pacinotti d' accordo con i legali che ci assistono si è ritenuto di avviare ex novo un procedimento di variante puntuale al PRG e contestuale dichiarazione di pubblica utilità dell' area per la realizzazione di un parcheggio pubblico a raso.
E di conseguenza si procede all' esproprio dell' area.
Nel maggio 2018 si è quindi provveduto a incaricare un professionista per seguire le procedure espropriative particolarmente complesse e nel giugno dello stesso anno con un altro incarico professionale si è provveduto all' aggiornamento del progetto definitivo per la realizzazione dell' ampliamento del parcheggio di via Pacinotti.
Il progetto è stato consegnato al nostro Comune nell' agosto del 2018 e da un preventivo di costi di 425.000 euro comprensivo degli oneri di esproprio.
Il preventivo è quindi superiore al progetto approvato nel 2010.
E ragionata in ragione delle modifiche introdotte e che è stato introdotto un bacino di laminazione per le acque meteoriche l' utilizzo di materiale drenante più costosi in luogo dell' asfalto che era previsto nel progetto del 2010 e la realizzazione di opere di mitigazione per una miglior qualità ambientale e percettiva dell' infrastruttura e inoltre un impianto d' illuminazione a led oltre che al normale aggiornamento dei prezzi che dal 2010 ad oggi sono intervenute.
Come detto con l' approvazione del progetto si è proceduto contestualmente alla variante al PRG e alla dichiarazione di pubblica utilità ed è stata quindi avviata la prevista procedura informativa alla proprietà a seguito della quale la stessa ha fatto pervenire alcuna osservazione sostanzialmente sul merito del progetto e sul valore sull' obiettivo dell' area.
Alcuna delle osservazioni presentate hanno portato ad una qualche modesta modifica rispetto al progetto dell' agosto 2018.
Di tali modifiche sono state nuovamente informate ai proprietari nel nel dicembre 2018 riavviando quindi ex novo la procedura prevista con i nuovi termini per le osservazioni a gennaio del 2019 sono quindi pervenute ulteriori osservazioni sul progetto alle quali gli uffici hanno già controdedotto e sui quali è chiamato a decidere questo Consiglio comunale questa sera.
I consiglieri hanno a disposizione il testo integrale sia delle osservazioni pervenute che la sintesi delle stesse con le controdeduzioni dell' Ufficio tecnico.
Credo sia superfluo sottolineare l' importanza della realizzazione di quest' opera e la necessità di realizzarla il prima possibile in una delle zone della nostra città maggiormente congestionate dall' andirivieni da andirivieni del traffico veicolare.
Grazie Assessore.
Ecco io qui vorrei fare un appunto diciamo così di carattere tecnico come sapete benissimo che sono sei osservazioni e le relative controdeduzioni dell' Amministrazione e degli uffici da votare e ci sarà alla fine una votazione complessiva sull' intera proposta di delibera allora il mio suggerimento così come abbiamo fatto in occasione analoga è quella di concentrare tutto in un' unica discussione il che non vuole assolutamente comprimere il diritto di ognuno di voi di esprimervi quindi la discussione che io ritengo possa essere unica ciò non toglie che possa riguardare anche le singole osservazioni e controdeduzioni solo per una questione di semplificazione poi per ognuna delle osservazioni controdeduzioni si potrà fare una dichiarazione di voto con cui se vorrete entrare più nello specifico.
Ecco.
Niente quindi direi di aprire la discussione ci sono interventi.
Consigliere Amato prego.
Grazie Presidente.
Ma.
Sicuramente un' opera questa molto.
Attesa dalla città di Abano e fa bene questa amministrazione e a.
Diciamo.
A portarla avanti.
Vediamo è stata individuata nel 99 quindi sono 20 anni adesso 2002 17 anni da quando è stato iniziato l' iter.
E quindi.
Credo che non vale più la pena aspettare è giusto andare avanti è giusto fare quest' opera.
Condividiamo tutte quante le.
Le premesse fatte da questa Amministrazione sul perché di questo di di di di di di questo parcheggio.
Credo che.
Anche gli uffici avendo letto un po' tutto lo ripeto tutte quante le osservazioni hanno risposto in modo puntuale a tutto quello che è stato chiesto in fatto di.
Di di osservazioni nella delibera.
Della prima parte e lo diceva prima l' assessore.
E mi è saltato così all' occhio rilevato che l' Amministrazione comunale si è opposta alle cause proposte risultando vincitrice in due diversi gradi di giudizio.
Mentre rimane pendente l' appello presso il Consiglio di Stato.
Allora leggendo così.
Io così mi preoccupo un attimo no dico ma stasera noi approvammo un progetto approviamo così approviamo tutto ma se.
Se non sarà così ma se.
Il Consiglio di Stato dovesse decidere diversamente da come è stato il giudizio di primo e secondo grado.
Cosa succede.
Io ho capito dalla sua dalla dalla relazione che ha fatto l' assessore Bano che questa è una nuova procedura per cui nulla c' entra con quello che è successo prima ecco vorrei magari questo chiarimento se è possibile e capire se è necessario eventualmente.
Nel deliberato.
Quando si parla dei 425.000 euro di costi l' assessore ha aggiunto comprensivo del degli oneri di esproprio.
Quindi se è da intendere così anche nella delibera.
Delibera 1 2 3 il punto 3 di dare atto che il progetto è costituito dalla relazione tecnica illustrativa allegato 1 alla presente e dall' elenco degli elaborati riportato nelle premesse agli atti in formato digitale del sistema informatico comunale prevede un importo complessivo.
Da quadro economico pari a 425.000 euro questo lo stesso importo che noi abbiamo trovato nella programma pluriennale per cui io credo che questo sia comprensivo di tutto.
Mi permetto di confermare perché emerge dagli allegati alla delibera assolutamente sia comprensivo.
Sì sì sì certo c'è scritto questo è precisato anche nella delibera se non sbaglio comunque è assolutamente così.
Grazie poi dopo magari sull' osservazione intervengo.
Eh no e assessore Briano e l' assessore al termine della discussione.
A meno che non fosse in risposta ad una richiesta di chiarimenti ma su questo dell' indennità di esproprio.
Vuole sciogliere il nodo prima lei prego.
Sì come accennato in premessa c'è un contenzioso del Consiglio di Stato ma che ha un te ha lo stesso oggetto ma che ha per tema un argomento del tutto diverso cioè la la cessione bonaria che era stata concordata nel 2002 tra la proprietà e il Comune.
Di cui il Comune rivendica la validità.
E che il proprietario invece dice non è un atto valido ricordo che appunto ci son state già due giudizi favorevoli al Comune ma quello che il Comune come il Consiglio comunale dovrebbe decidere stasera di avviare una procedura ex novo quindi le due cose pur avendo lo stesso argomento non si intrecciano sul piano giudiziario sono due cose completamente diverse.
Quindi anche se dovessimo risultare perdenti in Consiglio di Stato e cose che speriamo non sia nelle premesse non dovrebbe essere non viene ad inficiare il procedimento che viene avviato questa sera.
Anzi volevo la come volevo sottolineare.
Tutta la cautela che gli uffici hanno utilizzato nell' avviare questa procedura se vi ricordate abbiamo rivisto il progetto sulla base delle prime osservazioni era stato una prima volta già inserito all' argomento all' ordine del giorno l' argomento e poi ritirato in seguito alle osservazioni proprio per non incorrere in.
Qualche inadempienza che poteva inficiare la procedura.
Grazie.
Io vorrei fare un intervento su questa proposta di delibera.
Perché io condivido pienamente la posizione di questa amministrazione nel ritenere che vi sia la necessità di dotare la zona Melli la zona limitrofa Piazza Colombo di un' area a parcheggio che possa servire in maniera adeguata le attività che sono presenti attività che sono sia commerciali che direzionali ma non credo che ci possano essere dubbi sul fatto che l' esigenza di nuove aree a parcheggio in quella zona derivi prevalentemente dalla casa di cura che comporta un afflusso importante di utenza e anche di personale medico e amministrativo che ci lavora.
E infatti la necessità di reperire aree a parcheggio in questa zona è talmente strettamente correlata alla casa di cura che la stessa Amministrazione comunale negli anni passati ha legato il rilascio di una concessione edilizia prima e dei due permessi di costruire poi in favore della struttura ospedaliera all' impegno della stessa di provvedere per l' appunto alla realizzazione di adeguati spazi a parcheggio.
Così come peraltro è richiesta dalla legge.
Così è avvenuto nel 2002 la prima volta quando è stata rilasciata in favore della Casa di cura una concessione edilizia per un ampliamento finalizzato alla realizzazione di due sale operatorie a fronte della quale è stato imposto l' impegno a rifondere all' Amministrazione comunale gli oneri relativi all' esproprio e all' urbanizzazione di 610 metri quadri di parcheggio.
In area che si sarebbe dovuta individuare da parte dell' Amministrazione comunale.
Nel 2004 poi la casa di cura ha chiesto e ottenuto un altro permesso di costruire.
E anche qui vi era l' impegno e la realizzazione degli spazi a parcheggio e in più venivano richiamate le prescrizioni contenute nei precedenti provvedimenti concessori e quindi alla concessione del 2002 che evidentemente in allora era rimasta già in adempiuta.
Ancora nel 2010 la casa di cura ha richiesto ed ottenuto un terzo permesso di costruire per l' ampliamento questa volta del piano terra e del seminterrato è ancora una volta venivano richiamati e fatti salvi gli impegni assunti per il reperimento di spazi a parcheggio connessi alle precedenti pratiche edilizie e ancora quindi in adempiute nel 2010.
Insomma la casa di cura in più momenti ha richiesto dei permessi di costruire a fronte dei quali ha assunto e poi confermato l' impegno a farsi carico non solo degli oneri relativi all' esproprio delle aree necessarie ma anche all' urbanizzazione di adeguate aree a parcheggio.
Ora se è pur vero che tale area era da individuarsi da parte dell' Amministrazione comunale che probabilmente non vi ha provveduto prima è anche vero che oggi un' area è stata certamente individuata ed è proprio quella di cui si discute questa sera area che è oggetto come precisato dall' assessore di un procedimento di esproprio già avviato.
Sennonché ora il costo dell' opera che a monte abbiamo visto 325.000 euro l' Amministrazione vuole di fatto mettere in carico ai cittadini.
Compresa l' indennità di esproprio da corrispondersi ai privati proprietari delle aree interessate che è stata quantificata in 54.420 euro.
Somma che peraltro è già stata impegnata a tale scopo.
Su questo in Seconda Commissione in cui si è parlato di questo argomento è stato riferito che verrà richiesta la casa di cura la monetizzazione di questi oneri e l' assessore ha anche aggiunto che questo passaggio sarà parallelo alla realizzazione del nuovo parcheggio.
Sennonché mentre l' iter per il progetto di ampliamento del parcheggio è più che avviato non ho contezza ad oggi del parallelo percorso per ottenere questa monetizzazione.
Monetizzazione peraltro se non erro che se dovesse essere dovrebbe riguardare unicamente i 610 metri quadri per i quali la casa di cura si era impegnata a rifondere gli oneri di esproprio e di urbanizzazione e a rigore quindi dovrebbe andare a coprire a malapena un quinto del costo del progetto di ampliamento.
Infatti questo progetto prevede un ampliamento dai 1790 metri quadri esistenti a 4740 metri quadri complessivi e quindi di poco meno di 3000 metri quadri.
Cinque volte superiore ai 610 metri quadri che la casa di cura si era impegnata a realizzare.
Ma anche su questo punto non mi sembra che siano stati forniti dei dati certi né sull' esatta quantificazione né sui tempi di realizzazione di questa monetizzazione.
C'è poi un altro aspetto che a mio avviso presenta dei profili di criticità.
Ed è proprio in riferimento alla procedura di esproprio in atto di cui parlava l' Assessore.
L' Amministrazione ha infatti deciso di avviare questa procedura proprio nonostante sia pendente avanti il Consiglio di Stato un procedimento di secondo grado promossa dai privati proprietari delle aree interessate dall' ampliamento per vedere nella sostanza annullati gli effetti di un accordo siglato con il Comune per la cessione bonaria delle aree stesse ancora nel 2012.
Peraltro mi risulta che la sentenza che ha visto vincitore il Comune sia una e non due.
Perché i due numeri che ha citato assessore sono non i numeri di due sentenze ma il numero di una sentenza e il corrispettivo ruolo generale quindi una pronuncia.
Quindi nella pendenza di un procedimento giurisdizionale che deve fare chiarezza sulla questione della cessione bonaria delle aree l' Amministrazione invece ha deciso di percorrere la strada dell' esproprio per pubblica utilità assumendosene integralmente i costi parallelamente ai costi per resistere a due gradi di giudizio questi sì.
Senza dire che anche la procedura di esproprio potrebbe astrattamente essere impugnata dai proprietari delle aree con l' effetto di moltiplicare il contenzioso e con esso i costi a carico dell' amministrazione.
La mia perplessità quindi deriva nel voler portare avanti questo progetto che nasce nelle passate Amministrazioni senza andare prima a sciogliere i nodi che lo accompagnano sia in relazione agli accordi presi con la casa di cura sia in relazione al contenzioso pendente con i privati proprietari delle aree.
Questa Amministrazione sceglie di andare avanti a prescindere dalle questioni non risolte mettendo integralmente a carico dei cittadini costi che solo in minima parte probabilmente verranno rifuse dalla casa di cura e non si sa neppure in che tempi con la concreta possibilità che ciò vada ad aumentare il contenzioso.
Per queste ragioni pur condividendo lo ribadisco in pieno la finalità di dare alla zona Colombo adeguati spazi a parcheggio mantengo le mie perplessità sulla necessità o quantomeno sull' opportunità di fare prima chiarezza sulle diverse delicate questioni esistenti prima quindi di procedere per non rischiare di aggiungere altre questioni a quelle già esistenti.
E questo non per eccesso di prudenza.
Ma perché ritengo che la ragionevolezza e il rispetto che sicuramente deve essere portato verso i denari dei cittadini per Abano e meriterebbe di attendere una definizione di queste questioni quindi per queste ragioni anticipo già che il mio voto sarà di astensione.
Consigliere Lazzaretto prego.
Sì mi mi aggancio perché è una decisione che abbiamo a lungo meditato proprio perché da un lato sappiamo che serve un parcheggio in quella zona peraltro serve un parcheggio in orari particolari perché non è vero che è sempre pieno e pieno in certi momenti dalle 10 alle 11 cioè non è un parcheggio che poi viene davvero utilizzato se chi passa per di là o chi purtroppo ha dovuto fare una manovra indietro continua in ospedale ha avuto modo magari per mesi di monitorare quanto viene utilizzato però.
Siamo tutti d' accordo che serve ma e mi collego con il discorso che facevo prima.
Abbiamo prima di tutto il compito e l' onere di fare chiarezza.
E non di trovare soluzioni veloci che mettano nel cassetto delle cose poco chiare.
Scelte che si sono trascinate dal 2002 le abbiamo scandite tutte le date io non le vado a riprendere 2002 2004 2010 ma il problema qual era casa di cura che fa un ampliamento promessa di rispondere con un adeguato parcheggio e avanti.
È vero che la casa di cura però se lo fa un cittadino normale.
Se lo fa uno che fa casa sua o che fa un piccolo condominio non deve mettere a disposizione quello che serve non deve rispettare e se questo non lo fa dal 2002 al 2019 che cosa fa il Comune di Abano gli fa il parcheggio.
Gli fa la fognatura gli fa l' aiuola gli mette gli alberi che dovrebbe piantare non lo so non lo fa allora siamo presi per il collo perché abbiamo bisogno di un parcheggio ma abbiamo anche un ente che è responsabile in buona parte per un servizio che è anche pubblico per carità ma che è legatissimo a quella funzione allora anche secondo noi non c'è.
Sufficiente chiarezza nel senso che noi diciamo sì ma prima di avere questa accelerazione nel fare questo parcheggio espropriare poter molto probabilmente provvedere una procedura che aprirà un contenzioso e avanti.
Perché non facciamo il punto e ribadisco legalità e equità l' ho detto prima lo dico adesso perché non facciamo il punto per andare a verificare che cosa la casa di cura doveva fare e non ha fatto.
Ecco poi si apre il piano monetizzazione se restano solamente i 610 metri quadri di parcheggio vi ricordate che dovevano fare i tre piani si era pensato i tre piani nel si era stato incaricato un progetto di fare i tre piani che poi non sono assolutamente passati perché c'è stato anche un muoversi di tutti i residenti dietro via Martiri d' Ungheria ma comunque se sono 600 e 10 metri che il la casa di cura doveva fare.
E noi ci impegniamo su 400 eventi diventeranno forse 440.000 euro perché pensiamo di essere certi della monetizzazione se non siamo nemmeno riusciti dal 2002 al 2019 a far costruire i parcheggi che dovevano essere costruiti su che cosa basiamo la certezza che i soldi pubblici della gente che però ha rispettato le regole ha rispettato gli oneri di urbanizzazione non si è tenuta ferma un' Amministrazione o non si sono tenuti fermi le carte e comunque l' Amministrazione avrebbe proceduto allora secondo me ci sono troppe.
Cose poco chiare ma soprattutto anche una questione di principio se si fosse fatto chiarezza e si fosse venuti a dire è vero come l' avete letta 2002 2006 2010 2004 2010 ma ce ne sono altri abbiamo provveduto a fare così così e così no l' Amministrazione dice facciamo il parcheggio ad Abano serve il parcheggio e noi lo facciamo.
Siamo d' accordo ad Abano serve il parcheggio ma per legge chi doveva farlo allora è per questo motivo che noi ci asteniamo.
Grazie altri interventi.
Prego consigliere Maragotto.
Bello perché dalle stesse premesse arriviamo a conclusioni diverse c'è un problema di parcheggio.
Chi frequenta la zona sa che c'è la casa di cura che ha molto bisogno di parcheggio e dà un servizio a questo territorio e non solo questo territorio anche atta a tutti gli ospiti ma non c'è solo la Casa di cura sono delle attività commerciali che hanno su due sportiva che chiedono spazio c'è la piscina di che chiedo scusa qui non c'è solo la casa di cura son tante attività che girano lì e che ci sono delle vie che sono è usata come parcheggio dalle persone che oggi non hanno spazio e che risultano difficili da transitare per esempio per i mezzi pubblici.
Creare un parcheggio vuol dire anche poter liberare le strade per il traffico.
Che facciamo continuiamo tutti a fare non solo quelli che vanno a casa di cura anche quelli che vanno a comprare le cose quelli che vanno in piscina quelli che vanno a mangiare il gelato e tante altre persone persone che vanno verso il centro per esempio che non hanno aree dove parcheggiare per cui è un parcheggio di utilità pubblica.
La vicenda nasce tra ven nasce vent' anni fa.
Ci trovano soluzione non va bene perché perché devo aspettare la risposta del Consiglio di Stato che potremo arrivare fra qualche anno qualche anno.
Qui si trova la soluzione è una soluzione che è trasparente e che ha seguito una procedura nuova che presume un percorso nuovo e che porta a risolvere un problema oggettivo di quell' area e che una parte importante eccetera diavolo termini.
Non vorremmo che fossimo qui tra vent' anni a dire se avessimo fatto il parcheggio forse la casa di cura avrebbe trovato la risposta forse l' attività che sono lì commerciali non sarebbero chiuse perché avevano risposta forse gli abitanti avrebbero potuto vivere meglio in quell' area perché c' era un' area adibita a parcheggio e forse però fra vent' anni potrebbe essere tardi rimpiangere.
Altri interventi.
Nessuno.
Assessore Briano prego e chiusa la discussione comunque con l' intervento dell' Assessore se nessuno vuole più intervenire.
Assessore Briano prego.
Ribadisco quanto ho detto in premessa e cioè.
Il primo tentativo che l' Amministrazione ha fatto è stato quello di trovare un accordo bonario con i proprietari dell' area ciò finalizzato anche al fatto di una rinuncia al procedimento in Consiglio di Stato che era ancora pendente.
Questo procedimento però non è stato ancora calendarizzato quindi i tempi sono tutt' altro che certi sono.
Verosimilmente ancora lunghi stiamo parlando di un procedimento iniziato diciassette anni fa come abbiamo detto e non sappiamo quali possono essere i tempi se aspettiamo quel pronunciamento.
L' esigenza invece del parcheggio è di oggi e di oggi anzi è di ieri avantieri e forse ancora prima di avanti di questo che ne parlavano già nel quasi vent' anni fa.
D' accordo con i legali che ci assistono sul procedimento in Consiglio di Stato ci han detto guardate che fate prima ad avviare una nuova procedura di esproprio se volete realizzare il parcheggio lì e questa è la strada che abbiamo che abbiamo intrapreso.
Per quanto riguarda invece e le opere che doveva o meglio la mancanza di standard per gli interventi del case di cura che come è stato detto sono 2000 e del 2002 del 2004 del 2010.
L' Amministrazione e gli uffici si sono attivati per il recupero delle somme dovute.
O per la realizzazione delle opere ma verosimilmente verranno monetizzata secondo gli standard previsti dalla norma e su questo non ci piove.
Questo non ci piove.
Per cui la determinazione dell' Amministrazione è per dare una soluzione a un problema di parcheggio che oggi c'è ed è importante.
Può anche essere vero ed è vero ovviamente che non tutte le ore il parcheggio è pieno però personalmente avrei anche la l' ambizione di decongestionare anche tutto l' intorno del quartiere San Mauro del quartiere Cristoforo Colombo e quindi mettere a disposizione anche di tutti i cittadini una uno spazio per il parcheggio delle auto che adesso invadono tutte le strade del circondario.
Io credo che se dovessimo mettere a punto tutti questi aspetti che ripeto sono comunque all' attenzione dell' Amministrazione comunale ci stiamo adoperando per risolverli.
Non ASP probabilmente saremo qui ancora fra 5 10 anni forse fra 5 10 anni.
Quindi.
La procedura che noi cerchiamo proponiamo al Consiglio comunale è di dare una soluzione il prima possibile a questo problema che comunque.
Approvando stasera la delibera.
Probabilmente riusciremo a completare entro l' anno tutto l' iter amministrativo e non a caso prima del 2020 i lavori non saranno non saranno iniziato quindi non stiamo parlando di una cosa che si risolve domani sta parlando comunque di cose che hanno bisogno di tempi ancora lunghi per essere realizzate.
Allora passiamo alla votazione delle singole osservazioni e controdeduzioni e.
Tutti avete il testo della delibera e avete anche lo schema riassuntivo delle osservazioni e le controdeduzioni.
Forse anche per chiarezza rispetto al pubblico direi di leggerle brevemente una per una prima di votarle eventualmente ribadisco se volete fare una dichiarazione di voto diciamo così va beh allora la prima osservazione.
Non ho dato le osservazioni sono tutte presentate dalla proprietà che appunto è stata.
Informato dell' avvio della procedura la prima dice l' esproprio leggo leggo la sintesi non tutto ovviamente l' esproprio delle aree è suscettibile di creare notevole pregiudizio poiché comporta la sottrazione di aree edificabili di considerevole entità e potenzialmente usufruibili per l' espansione della vicina attività alberghiera con riferimento all' allegato e si propone che l' opera venga concentrata su aree indicate con le lettere c e d in luogo delle delle aree A e A 1.
La controdeduzione dell' ufficio è che il progetto di cui si propone all' approvazione nasce dalla necessità per funzionale funzionalità degli spazi pubblici e per rendere più razionale il loro utilizzo di realizzare un unico parcheggio in ampliamento di quello esistente.
Il progetto peraltro ripercorre la necessità e la configurazione manifestate negli anni a proposta effettuata dalla ditta propone invece la realizzazione di due ampliamenti distinti.
Di cui uno area indicata con le lettere c e d localizzato in aree che lo strumento di pianificazione ha destinato alla viabilità di progetto necessaria per congiungere le vie Pacinotti a Meucci per tale motivazione si propone di non accogliere l' osservazione presentata.
Dichiarazioni di voto.
Potranno sempre allora rischia di essere pedante io vi segnalo questo che votare a favore significa non accogliere l' osservazione per l' effetto accogliere la controdeduzione.
Se non ci sono dichiarazioni di voto passiamo alla votazione chi è favorevole.
10.
Contrari.
Nessuno astenuti.
3 Chiarelli Lazzaretto Tentori.
Passiamo e quindi il Consiglio approva la controdeduzione la proposta di controdeduzione.
Passiamo alla seconda osservazione.
Sì il proprietario osserva che l' estensione del perimetro dell' area a parcheggio va a restringere sensibilmente la larghezza del fronte della proprietà degli scriventi che presenta affaccio su via Pacinotti si chiede di modificare il progetto per consentire un accesso con larghezza pari ad almeno dieci metri.
L' ufficio risponde che per consentire un corretto ingresso alla proprietà è necessario che quest' ultimo avvenga in prosecuzione della via Galilei senza per questo impegnare la curva in direzione di via Pacinotti ricordando che la via in oggetto è a senso unico e appare evidente come lo spazio a disposizione per l' ingresso agevole alla proprietà privata così come chiesto dalla ditta sia a disposizione.
Dichiarazioni di voto.
Votiamo allora chi è favorevole.
10 favorevoli contrari.
Nessuno astenuti 3 Chiarelli Lazzaretto Tentori.
Quindi il Consiglio.
Approva la proposta di controdeduzione numero 2.
Osservazione numero 3 Assessore Bano.
La perimetrazione delle aree oggetto di esproprio non è conforme alla cartografia di PRG in quanto fra il limite est e sud vi è uno sconfinamento verso est con assoggettamento della all' ablazione anche di una porzione dei mappali numero 40 e 1502 non gravata da vincolo preordinato all' esproprio si chiede che il progetto di piano particellare venga modificato facendo coincidere il limite di esproprio con il perimetro dell' area gravata dal relativo vincolo.
Risponde l' ufficio che i contenuti dell' osservazione sono stati recepiti nell' integrazione progettuale presentata in data 6 dicembre 2018 al protocollo numero 43 900 8 dove si è provveduto all' aggiornamento degli elaborati.
Dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione chi è favorevole.
10 contrari.
Nessuno astenuti 3.
Chiarelli Lazzaretto e Tentori.
Il Consiglio approva anche la proposta di controdeduzione numero 3.
Numero 4.
Non è contemplata la realizzazione lungo il confine dell' area a uso parcheggio di recinzioni volte a delimitare il confine con la proprietà degli scriventi e se ne chiede la realizzazione.
L' Ufficio osserva che nel progetto originario era prevista una recinzione a delimitazione dei parcheggio con l' integrazione progettuale presentata in data 6 dicembre 2018 al protocollo sempre 43 900 8 è stata accolta anche la tipologia e la dimensione della richiesta ricezione.
Dichiarazioni di voto.
Allora votiamo chi è favorevole.
10 contrari.
Nessuno astenuti.
3 Chiarelli Lazzaretto Tentori.
Il Consiglio approva la proposta di controdeduzione numero 4 numero 5 Assessore.
Non risulta chiara la modalità per lo spostamento della condotta di adduzione dell' acqua termale è previsto nel progetto si chiede che lo so che lo spostamento venga realizzata in modo da ridurre al minimo il periodo di interruzione del servizio che la predisposizione della nuova condotta sia fatta con materiale di caratteristiche dimensionali e di coibentazione analoghe a quella esistente e che vengano predisposti idonei manufatti che consentono alla piena e continuai ispezioni tali abilità dell' opera dando la possibilità al gestore delle acque termali di occupare se possibile gli spazi del parcheggio.
La controdeduzione è che come meglio evidenziato negli elaborati di progetto per rendere minimali i disagi derivanti dall' utilizzo dell' acqua termale lo spostamento del tratto di condotta avverrà attraverso la preventiva realizzazione della nuova rete e del successivo collegamento dei nuovi tronconi con la rete esistente.
La nuova condotta verrà effettuata con materiale di caratteristiche dimensionali e di coibentazione analoga a quella esistente e verranno predisposti idonei manufatti che consentono la piena e continua a ispezionare utilità dell' opera dando la possibilità al gestore delle acque termali di occupare se necessario gli spazi del parcheggio.
Si segnala la richiesta di parere effettuata la gestione unica biologia effettuata in data 4 dicembre 2018 protocollo sempre 43 4 89 dando atto che eventuali prescrizioni contenute nel parere verranno recepite in sede di progettazione esecutiva.
Dichiarazioni di voto.
Allora chi è favorevole.
10 contrari.
Nessuno astenuti 3 Chiarelli Lazzaretto Tentori il Consiglio approva la proposta di controdeduzione numero 5 infine la numero 6 Assessore.
Il proprietario non concordano con la determinazione della indennità di esproprio indicata nel piano particellare da indennizzare siccome un secondo il valore agricolo ma secondo il criterio del valore edificabile.
E lì gli uffici dicono che si ritiene che i contenuti dell' osservazione siano stati recepiti delle integrazioni progettuali presentata sempre in data 6 dicembre 2018 a protocollo 43 900 8 infatti per l' area precedentemente destinata a parcheggio la valutazione è stata effettuata in base al valore delle aree per attrezzature di interesse pubblico per l' area destinata ad attività ricettive ed alberghiere la valutazione è stata effettuata in base al valore delle aree edificabili.
Dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione chi è favorevole.
10 favorevoli contrari.
Nessuno astenuti.
3 Chiarelli Lazzaretto Tentori.
Il Consiglio approva anche la proposta di controdeduzione numero 6 a questo punto passiamo alla votazione dell' intera proposta di delibera chi è favorevole.
Dichiarazioni di voto chiedo scusa certo sì sì prego consigliere Amato.
Ma allora come dicevo prima è un' opera attesa ormai da più di vent' anni.
Da 17 comincio dalla procedura la città aspetta questa opera e dopo le visto che tutto sommato poi quest' opera noi l' abbiamo già approvata nel piano pluriennale come programma c' era per cui sarebbe assurdo che stasera magari qualcuno si tirasse indietro non è così e siamo consapevoli di quello che andiamo a votare siamo consapevoli che questa è un' opera che serve alla città più che a qualcuno serve alla città intera e crediamo nelle.
Dichiarazioni le chiarimenti più che altro che ha dato l' Assessore Bano per quanto riguarda anche.
L' aspetto monetizzazione da parte della casa di cura delle vecchie opere perché è giusto che la città sappia che tutti quanti i cittadini da questa Amministrazione sono trattati allo stesso modo per cui nulla farà l' amministrazione nulla lascerà di intentato perché la casa di Pu di Cura di Abano mantenga fede agli impegni presi anche se sono impegni non presi con questa con questa amministrazione.
Sull' utilità è inutile parlarne basta passare lì o di sera o di mattina vediamo come le stradine intorno al Cristoforo Colombo sono intasate di traffico anzi suggerirei all' assessore almeno una delle due strade che a senso unico liberarla addirittura dal parcheggio perché certe volte.
Non si passa e più di qualche sera qualcuno si è scontrato anche lì per cui è necessario avere altri altri posti ma anche per questo.
Il voto favorevole del mio Gruppo il voto è favorevole.
Grazie altre dichiarazioni di voto.
Nessuna allora passiamo alla votazione chi è favorevole.
Non vedo le mani.
10.
Contrari.
Nessuno astenuti 3 Chiarelli Lazzaretto e Tentori.
Vi chiedo di votare per l' immediata eseguibilità.
Chi è favorevole.
10 favorevoli.
Contrari nessuno astenuti 3 Chiarelli Lazzaretto e Tentori.
Passiamo al quinto punto all' ordine del giorno che ha ad oggetto la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e soppressione dei vincoli Pepe Legge 448 del 98 e successive modificazioni e integrazioni do la parola all' assessore Briano prego.
Grazie Presidente.
Stiamo qui parlando di quelle situazioni per lo più che risalgono agli anni Settanta in cui il Comune ha messo a disposizione dei cittadini aree edificabili ad un costo.
Pressoché simbolico per favorire la soddisfazione delle esigenze abitative della popolazione negli anni dello sviluppo economico come prevedeva la normativa dell' epoca.
I cittadini beneficiari hanno quindi avuto la possibilità di edificare l' abitazione in diritto di superficie ma senza avere il diritto di proprietà dell' area che è rimasta in capo all' ente pubblico.
Ciò comporta che questi cittadini possono utilizzare l' abitazione molleranno la piena proprietà se non provvedendo a riscatto del diritto stesso se da un lato quindi risulta penalizzante per i cittadini e dall' altro comporta di fatto un immobilizzo del capitale per il Comune.
Per questo varie norme hanno tentato di favorire il riscatto del diritto di superficie in piena proprietà riducendo notevolmente il costo del riscatto questo è di fatto è avvenuto nel recente passato anche nel nostro Comune anche grazie a una norma regionale che prevedeva un abbattimento fino al 50 per cento del prezzo di riscatto.
Il nostro Comune in verità ha fatto qualcosa di più arrivando a definire il costo di vendita che per norma dovrebbe essere dato dalla stima del prezzo di mercato dedotto il corrispettivo pagato per il diritto di superficie ovviamente rivalutato negli anni con una riduzione ulteriore in virtù del fatto che la stima del prezzo di mercato deve necessariamente tener conto del fatto che la vendita non è a mercato libero ma siamo in presenza di un unico possibile acquirente.
Il cittadino appunto che occupa l' immobile che ne ha il diritto di superficie e un unico venditore il Comune appunto.
Per questo il prezzo di stima è stato ridotto in passato ad un terzo del valore ed ulteriormente ridotta poi del 50 per cento in virtù della legge regionale.
Di questa opportunità di riscatto a costi contenuti si sono avvalsi per lo più tra il 2012 e il 2013 160 cittadini.
Mentre sono circa 90 le situazioni ancora aperte.
Ora vi è la necessità di aggiornare il meccanismo di calcolo considerato il fatto che la Regione ha rimosso la norma che prevedeva la riduzione del 50 per cento e per l' esigenza ulteriore di ricalcolare visto il tempo trascorso la stima del prezzo di mercato.
Rispetto a questo valore di stima di prezzo del mercato stabilito caso per caso zona per zona immobile per immobile da un professionista appositamente incaricato il Consiglio è chiamato a deliberare coefficiente da applicare in virtù del fatto che si tratta di un mercato monodirezionale.
Il Consiglio comunale deve cioè decidere se richiede per la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà il 100 per cento del valore di stima oppure il 50 per cento oppure ancora ridurne il costo ad un terzo.
La proposta dell' Amministrazione è quella di della massima riduzione che unitamente alla riduzione generalizzata dei prezzi di mercato di fatto porterebbe ad un prezzo diventa sostanzialmente inattiva inalterata rispetto a quello che avveniva fino ad oggi.
Grazie.
Grazie ci sono interventi.
Consigliere Amato prego.
Grazie Presidente.
Ma.
Innanzitutto.
Dico che.
È un provvedimento che andava fatto questo perché è necessario.
E ed è atteso già da parecchio tempo e soprattutto a seguito delle vicissitudini un po' ballerine se vogliamo nel tempo come trattamento rispetto a tre provvedimenti mi sembra che siano stati fino adesso su questo caso per cui nulla da dire per quanto riguarda quello che andiamo a deliberare questa sera.
Una cosa però mi preoccupa.
Ed è strettamente legato a quello che andiamo a approvare stasera.
Questa sera.
Andiamo a togliere un vincolo petto.
Probabilmente nel.
Rimanente dei casi.
Riguardano per la maggior parte e strutture abitazione bifamiliari credo.
Pochi appartamenti.
Va bene ma la maggior parte questo.
Ed è giusto che vada fatto.
Io credo però che dovremmo fare un' altra considerazione non stasera ma nel prossimo futuro.
Perché guardando quello che sta succedendo ad esempio all' interno di alcuni quartieri.
Tipo quartiere San Lorenzo.
Si abbatte una bifamiliare e si fanno otto appartamenti.
Ora mi chiedo se questo è successo nella prima parte.
Laterali via Puccini quindi non Piano PEEP.
Possiamo immaginare che quando noi non ci saranno più i vincoli PEEP tutto questo può succedere anche nell' attuale PEEP di San Lorenzo o altri vostri significa che su un lotto dove oggi c'è una bifamiliare ed è occupata da due anziani.
Questi due anziani hanno avuto la possibilità di farsi quella casa lì magari 40 anni fa quando avevano una famiglia numerosa son rimasti in due e quindi quella casa comincia a essere troppo grande per la loro esigenza.
E quindi è facile che su quel lotto lì possa sorgere un altro condominio di otto appartamenti.
Io penso che noi dovremmo trovare in uno strumento.
Qualcosa che eviti tutto questo ma non per dare la possibilità di costruire di più e perché.
Vengono meno quegli standard urbanistici che servono specialmente in quel quartiere lì.
Oggi.
Tutta la zona di via Puccini e laterale sono calibrate per quanto riguarda il verde i parcheggi la viabilità le fognature.
Per quel numero di abitanti per quel tipo di insediamento ma se dovessimo guardare a quello che potrebbe succedere nei prossimi vent' anni dove magari una certa quantità di abitazioni bifamiliari possono diventare condomini lasciando i servizi attuali credo che.
Dovremmo intervenire con lungimiranza su questo per cui il nostro voto è favorevole sicuramente alla delibera questa sera ma con l' impegno vorrei dire di guardare attraverso uno dei prossimi provvedimenti a quello che non dovrebbe più succedere nel futuro grazie.
Grazie altri interventi.
Consigliere Peggio prego.
Sì soltanto una preoccupazione.
Mi sento di condividere in toto quello che ha detto Giovanni Amato sulla preoccupazione per il futuro perché abbiamo già esperienze su via Puccini di condomini appunto che hanno preso il posto di casette unifamiliari ma voglio ricordare per non dimenticare ancora una volta che l' Amministrazione precedente ha creato delle disparità macroscopiche tutti noi ci ricordiamo delle persone che prima dell' amministrazione precedente aveva acquisito la l' abitazione usufruendo del 50 per cento di aliquota mentre le 160 persone che hanno acquisito la vita e la e hanno acquisito l' abitazione appunto risolvendo il vincolo l' hanno acquisita al 30 per cento e questa cosa ha provocato se non ricordo male ricordo che ne abbiamo parlato negli anni scorsi decine e decine di ricorsi che poi alla fine si saranno risolti perché la gente come sempre quando fa ricorso un ricorso amministrativo.
Nell' impossibilità di vedere soddisfazione a questo a questa disparità.
Ha lasciato perdere da quello che so però questa cosa ha creato una disparità tra tra cittadini e cittadini certamente per le 160 persone che hanno acquisito nell' epoca 2011 2012 questo.
Queste abitazioni con queste agevolazioni ecco io.
Quando.
Sollevo il problema di stare molto attenti alla legalità al fatto che i cittadini debbano essere considerati uguali non mi riferisco che debbano essere considerati uguali oggi o in questi anni ma relativamente tenendo presente anche lì le le le scorrettezze che sono state fatte negli anni scorsi perché significa non favorire un clima.
Civile di solidarietà e.
E pensare che l' Amministrazione sia a casa di tutti.
Grazie.
Altri interventi.
Consigliere Bianchi prego grazie.
Eh beh sono assolutamente d' accordo con quello che ha ha appena detto il consigliere Amato.
E c'è una considerazione da fare di quartiere sono Renzo composto da una zona Pepe e da una zona invece a lottizzazione libera ora la preoccupazione è che sulle sulla parte pep possono sorgere dei condomini come sono stati detti al posto di bifamiliari unifamiliari come ci sono penso sia allegata e su questo ci potrebbe dare una risposta l' ufficio tecnico se è anche in grado di farlo subito tanto meglio giusto per portare a conoscenza del Consiglio comunale l' indice di costruzione che c'è perché potrebbe essere diverso del quartiere San Lorenzo vecchio diciamo quartiere parte vecchia e quello nuovo che invece appunto perde perché è probabile che ci sia.
Una differenza di indice di costruzione che permetterebbe più basso ovviamente nel Pepe che permetterebbe così di non cadere nelle situazioni in cui purtroppo sta cadendo la parte del quartiere San Lorenzo vecchia grazie.
Do la parola all' architetto Minozzi che dà risposta a questa richiesta.
Grazie Presidente buonasera a tutti ma.
Innanzitutto dipende dagli indici che sono previsti all' interno delle zone che variano a seconda delle varie tipologie che siano stati realizzati dei condomini dove l' indice intorno ai 2 metri cubi per metro quadro dove ci sono le bifamiliari che l' indice è di un metro cubo al metro quadrato quindi diciamo che in questo momento la volumetria è sufficientemente sviluppata dov' è il vero problema che in questo momento abbiamo delle leggi speciali che consentono gli aumenti volumetrici in termini abbastanza importanti e sto facendo specifico riferimento a quelli che l' utilizzo del Piano Casa Piano Casa sapete benissimo che attualmente consente aumenti volumetrici fino al 70 per cento laddove si facciano riqualificazioni energetiche che nel caso di demolizioni e ricostruzioni sono praticamente evidenti il Piano Casa è stato prorogato fino al marzo del 2019 sembra che era stata proposta per la fine del del 2018 una nuova versione che è leggermente migliore in termini volumetrici ma che diventa stabile.
È al voto in Consiglio regionale il testo l' ho visto recentemente alcune modifiche perché però ripeto è una legge che non prevede nemmeno come i primi piani casa quelli del 2009 del 2011 la possibilità per i Comuni di aderirvi o meno è una legge che si applica punto e basta quindi il problema e lo affronteremo comunque quest' anno perché ci saranno molte occasioni per parlare di questo proprio perché ci saranno dei passaggi consiliari per da fare sia per il Piano Casa sia per il regolamento edilizio tipo dove laddove come vi dicevo questa legge entrasse in modo definitivo e in vigore allora la possibilità che avrà l' Amministrazione sarà quella di agire sugli indici mi spiego meglio se un indice 1 C con diventa con il Piano casa 1 70 è evidente che bisogna agire e diminuire quell' indice e in maniera tale di e e bypassare quello che è il risultato del Piano Casa non so mi scuso se magari un po' citando le norme spero di essere stato sufficientemente chiaro grazie.
Grazie architetto ci sono altri interventi.
Consigliere Lazzaretto prego.
Anche noi siamo favorevoli infatti la richiesta che avevamo fatto in Commissione io avevo proprio chiesto all' architetto Minozzi il discorso del Piano casa e ed era stato lì che lui ci aveva avvisato che diventava non una cosa che andava in deroga ma diventava fisso anche se probabilmente abbassavano le percentuali allora il rischio è che a fronte di una villetta o di una villa di 250 metri quadri abbiamo fatto un po' di calcoli si possa arrivare a un appartamento cioè a un condominio di cinque piani.
Ecco sei appartamenti per cui.
Noi siamo d' accordo ma mettiamo pure in agenda che una delle prime cose da fare per proteggere questo che può essere un passo falso non tanto per i beneficiari in questo momento ne parla ma per la pianificazione in particolare dei quartieri San Lorenzo di intervenire subito su sull' aggiornamento degli indici altrimenti creiamo un varco che può essere estremamente pericoloso.
Grazie altri interventi.
Perfetto.
Nessun altro.
Allora chiudiamo la discussione e interviene l' Assessore Bano prego.
Sì io volevo solo dire che il fenomeno degli abbattimenti di case mono o bifamiliari per la realizzazione di mini condomini è una preoccupazione ampiamente condivisibile e peraltro è un fenomeno che riguarda tutto il territorio comunale non solo.
Le zone del quartiere San Lorenzo.
Anche se il fenomeno del.
O meglio la crisi del mercato edilizio ha notevolmente ridotto questo fenomeno che era visibilissimo qualche un decennio fa forse anche prima.
Ricordo peraltro che prima dell' intervenuta variazione della legge regionale in materia era comunque possibile procedere alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà quindi chi avrebbe chi avesse voluto fino a qualche da un anno qualche mese fa poteva comunque procedere per le norme che erano.
E che purtroppo anzi come ha detto la maggior parte dei cittadini si sono avvalse di questa facoltà tra il 2012 2013 quando è stata quando sono stati introdotti gli indici più più convenienti poi ripeto nessuno di questi cittadini se non vuole riscattare viene mandato via dalla sua casa quindi uno può rimanere di che tanto non mi interessa riscattare l' abitazione e rimango lì non spendo non spendono una lira.
Purtroppo.
Il fenomeno comunque della trasformazione del mono o bifamiliari in mini condominio è stato anche accentuato se vado se non erro a mia memoria dal fatto che la precedente amministrazione ha tolto anche l' obbligo della del posto auto scoperto per la seconda casa che mi pare abbia anche quando è ridotta la quantità di superficie a verde per ogni per ogni immobile.
Metto per opera dell' architetto Minozzi credo che lo strumento più corretta per alimentare il fenomeno su tutto il territorio comunale e che è davvero grave in alcune vie cittadine mi viene in mente via Monte Ceva dove già anche oggi si sta costruendo un nuovo mini condominio è appunto il regolamento di edilizio che sarà oggetto prossimamente di dei lavori del Consiglio comunale.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Nessuno allora passiamo alla votazione chi è favorevole.
Unanimità.
E votiamo per l' immediata eseguibilità chi è favorevole.
Unanimità.
Passiamo al successivo punto numero 6 che ha ad oggetto variante puntuale numero 50 al PRG finalizzata alla modifica della destinazione urbanistica di un' area di proprietà pubblica sita in via Guazzi.
Revoca delle delibere di Consiglio comunale numero 59 del 28 ottobre 2015 di adozione della variante numero 11 del 29 febbraio 2016 di conferma della variante.
Do la parola all' assessore Briano prego.
In realtà introduca appena l' argomento.
Dicendo che i punti 6 7 8 e 9 dell' ordine del giorno successivi sono tutti provvedimenti di natura sostanzialmente tecnica in materia urbanistica.
Per la quale chiedo subito l' assistenza del dirigente dell' ufficio tecnico architetto Leonardo Minozzi che meglio di me illustrerà i vari aspetti dei singoli punti si tratta sostanzialmente delle cosiddette varianti verdi cioè quelle aree che vengono nel retrocessa da aree agricole su esplicita su esplicita richiesta dei cittadini e di varianti al PRG avviate dalla precedente amministrazione il cui iter ad oggi risulta incompleto e quindi non efficace.
Tutti questi si propone di retrocedere alla precedente destinazione urbanistica lasciando poi al redigendo Patto una definizione più organica del zone.
Do la parola all' architetto Minozzi prego.
Grazie Presidente allora questa variante numero 50 al piano regolatore.
Tratta la modifica di destinazione urbanistica dell' area presenti in via Guazzi stiamo parlando dell' area precedentemente destinata a discarica.
Con delibera del Consiglio comunale numero 2013 del 27 aprile 2015 quest' area era stata inserita nel piano delle alienazioni e valorizzazioni.
Ovverosia di quelle aree che potevano essere alienate quindi erano state inserite nel patrimonio disponibile del Comune questo era possibile ai sensi della legge 133 del 2008 che consente appunto questo analogamente quell' area che ha una destinazione in questo momento area agricola la legge consentiva anche una modifica urbanistica in questo caso prevista da una legge regionale che è la numero 11 del 16 febbraio 2010 cosa diceva questa legge laddove l' amministrazione intenda procedere all' alienazione o valorizzazione di queste aree e poi modificare la destinazione urbanistica ed è stato quello che era stato approcciato con la delibera del 2015 che era stata adottata.
E successivamente confermata con la delibera numero 11 del 29 febbraio 2016 la destinazione che era stata proposta era.
Zona a servizi amministrativi di tipo F.
Per portare a termine questa variante sarebbe necessaria un' ulteriore delibera da parte del Consiglio comunale di approvazione definitiva di questa variante nel frattempo però sono intervenute due scelte da parte delle amministrazioni e differenti la prima è che con delibera della Giunta dell' ottobre del 2018 questo bene è stato eliminato dai beni soggetti ad alienazioni perché l' amministrazione non ha intenzione di venderlo e in quanto tale già cadrebbe la necessità di una sua valorizzazione c'è poi un secondo aspetto che e proprio per tutte quelle che che il nuovo regime urbanistico che si sta venendo a creare che è fatto non solamente dalla stabilizzazione del Piano Casa ma anche dal nuovo Regolamento edilizio delle nuove leggi urbanistiche che nel frattempo sono state approvate dalla Regione vi ricordo solamente la legge 14 giornale 14 del 2017 che di fatto modifica quella che è l' impostazione urbanistica che bisogna dare i piani urbanistici queste due motivazioni rendono opportuna.
Una scelta diversa ovverosia ritornare indietro alle la scelta che era stata precedentemente effettuata per poter pianificare il territorio in modo complessivo e quindi la proposta della delibera è quella di revocare le due delibere di Consiglio comunale precedentemente citate grazie.
Grazie architetto ci sono interventi.
Consigliere Peggio prego.
Voglio fare un apprezzamento perché per quel che riguarda questa delibera che prevede la modifica della destinazione urbanistica dell' area pubblica sita in via Guazzi che torna ad essere area agricola produttiva eliminando quanto era dive diventata con delibera numero 59 del 28 10 2015 cioè area a servizi amministrativi su questa situazione siamo intervenuti più volte come cittadini per il cambiamento perché noi abbiamo al nostro interno le memorie storiche dell' epoca preziose testimonianze che ci consentirono di ricordare che la discarica in questione era di materiale che con il tempo si sarebbe macerato.
E che invece con la rimozione di circa 30 centimetri di terreno la scorsa Amministrazione avrebbe voluto bonificare accedendo ad un contributo regionale da restituire per circa 250.000 euro all' anno sino alla concorrenza del prestito intanto c'è da ricordare che questo importo annuo è stato messo in carico ai contribuenti onesti dall' ex Lc poi c' era la questione mai capita di cosa avrebbe voluto fare su quell' area vista la trasformazione in servizi amministrativi.
Mi auguro che reintegro area agricola sia l' anticipo a veder piantare un bel bosco che segnali la separazione dalla città di Padova e contribuisca all' ossigenazione del nostro territorio la cui aria la cui aria è fortemente compromessa come abbiamo visto in questo periodo nelle nostre zone e come poi più volte ricordato il nostro programma ha enunciato l' Ambiente e Vita salvaguardare e difendere l' ambiente è fondamentale.
Grazie altri interventi.
Consigliere Lazzaretto prego sì anche per noi è importante questo colpo di spugna sia da un punto di vista simbolico ma anche per restituire a una frazione che ha subito.
Attacchi e anche inquinamenti la possibilità di avere un territorio secondo noi che torni terreno agricolo va benissimo è importante che poi la riqualificazione di quest' area verde venga fatta con la partecipazione della popolazione dei comitati e delle persone che vivono lì che meglio di tutti noi possono avere delle indicazioni preziose da darci in maniera da ripristinare non dico nella propria nella totale integrità però nella possibilità di ri recuperare un Piano verde che era stato messo in pericolo nel 2015.
Grazie altri interventi consigliere Amato prego.
Grazie.
Mah.
Sicuramente va preso in considerazione.
Anche il.
Illustre precedente.
Sulla discarica che riguarda proprio il mutuo di cui parlava la consigliera Piredda bisogna che l' Amministrazione effettivamente prenda una decisione per capire cosa fare di quei soldi se restituirli oppure impegnarli diversamente anzi.
Sarei del parere che.
Di trovare il modo per impegnarli sempre sulla questione ambientale se la Regione questo ce lo consentirà.
Leggendo la delibera proprio nella parte deliberato.
Si torna al vecchio alla vecchia destinazione che.
Agricola produttiva.
Allora dico agricola produttiva su una zona che è stata sempre discarica non credo che ci andremo a a coltivare l' insalatine radica o qualche altra cosa ma bisogna pensare a qualche altra cosa e i tecnici hanno ben pensato nella nella parte nella premessa impresa di intende assegnare all' area in esame una destinazione di evidente carattere ambientale il tutto in coerenza con il costruendo Piano di assetto del territorio questo fa chiarezza chiarisce esattamente cosa l' Amministrazione intende fare su quella discarica e.
Dargli un valore.
Ambientale soprattutto per la frazione di Giarre che effettivamente grazie a quella discarica è stata per anni penalizzato se vogliamo su questo ecco il nostro voto è favorevole a questa delibera e quindi ci auguriamo che quanto prima poi si possa discutere effettivamente sulla su un progetto da portare avanti su quest' area grazie.
Altri interventi.
Nessuna dichiarazione di voto.
Nessuna allora direi di passare alla votazione chi è favorevole.
Unanimità.
Votiamo per l' immediata eseguibilità chi è favorevole.
Unanimità.
Passiamo al punto numero 7.
Approvazione della variante puntuale numero 54 al PRG finalizzata alla riclassificazione di aree edificabili affinché siano private della potenzialità edificatoria loro riconosciuta dallo strumento urbanistico vigente e siano rese inedificabili do direttamente la parola all' architetto Minozzi grazie.
Grazie Presidente questa tipologia di variante è un qualcosa che è stato introdotto nel 2015 con la legge regionale numero 4 del 16 marzo dove all' articolo 7 sono state inserite la possibilità di realizzare varianti verdi per la riclassificazione di aree edificabili la necessità.
Più che di ordine urbanistico era di ordine economico ovverosia consentiva ai cittadini che avevano delle aree in destinazione urbanistica residenziale piuttosto che produttiva o commerciale per.
L' affermarsi della crisi economica e quindi per la difficoltà di pagarvi i mutui che a seconda di come si chiamasse di poter ottenere con una procedura semplificata la possibilità di vedere riclassificate le aree in agricola ma di una tipologia specifica cioè una agricola e inedificabile ovverosia all' interno di queste aree non è possibile nemmeno gli interventi dell' imprenditore agricolo a titolo principale quindi non ci si può fare assolutamente nulla.
E come vi dicevo una legge del 2015 che prevede una procedura semplificata ovverosia con un' adozione in Consiglio comunale un periodo di deposito di osservazioni pari a 10 giorni più 20 quindi 30 giorni e una.
Conclusiva approvazione in Consiglio comunale in un momento in cui.
La possibilità di avere riclassificazioni delle aree comporti invece tempi molto più lunghi perché necessitano l' approvazione del parte del Piano degli interventi nello specifico la variante riguarda le richieste che sono state fatte nel corso del 2016 questa variante è già stata adottata nel 2016 poi non è anche se gli effetti sono già partiti dal 2016 quindi le persone che avevano fatto richiesta di fatto già hanno visto e riclassificata l' area da un punto di vista tributario di fatto questa variante non era ancora stata conclusa perché c' erano difficoltà nel capire sulle intervenute modifiche e normative da parte della Regione dovevano comportare o meno una modifica nel procedimento si è capito che il procedimento si è conclamato se non col fatto che adesso si son fatte anche le verifiche di compatibilità idraulica anche nel caso in cui l' area ritornasse in edificabile abbiamo fatto le procedure quindi stasera si porta in approvazione che per la conclusione del procedimento.
Grazie architetto ci sono consigliere Amato prego.
Allora.
Sia questa ma anche quelle successive più o meno sono delibere pressoché uguali quindi parliamo di trasformazione da aree edificabili ad aree agricole.
Il.
L' architetto Minozzi appena.
Sinceramente questo non lo avevo capito prima.
Che questa scelta diventa irrevocabile da parte del richiedente.
Quindi la richiesta di trasformazione il proprietario la fa perché perché purtroppo non si costruisce più c'è la crisi e lui è costretto a pagarsi l' IMU.
Sulla sull' area edificabile con la trasformazione da edificabili in agricola non la pagherebbe più.
E quindi mi chiedevo se questo provvedimento è irrevocabile cioè se questa scelta finisce lì oppure fra dieci anni cambia l' amministrazione andiamo a fare un altro disegno di piano regolatore e immediatamente questo qua dice ma sai che faccio quasi quasi rifaccio la richiesta un' altra volta e mi diventa edificabile ancora tutto questo è dovuto alla volontà dell' interessato o alla volontà dell' amministrazione.
Grazie.
Prego architetto.
Grazie.
Allora.
La richiesta viene fatta dal delle persone ovviamente intanto c'è un primo passaggio il Consiglio comunale può accogliere o meno le richieste e questo intanto un primo passaggio.
Diventa irrevocabile fintanto che.
Non si decide l' Amministrazione non decide di pianificare diversamente l' area mi spiego meglio già il fatto che sia una destinazione urbanistica particolare non canonico ovverosia aree agricole identificabile che nel gergo urbanistico non.
Non esisterebbe è evidente che nel momento in cui quell' area.
Verrà considerata all' interno del patto del piano degli interventi dovrà trovare una nomenclatura leggermente diversa ricordiamoci che adesso si inizia a parlare non più delle canoniche zone territoriali omogenee come prima erano individuate quindi la zona del centro storico la 10 residenziale la di produttiva la e agricola iniziano ad esserci.
Conformazione chiamiamole così paesaggistiche.
Quindi in base alle peculiarità del territorio quindi magari c'è una conformazione che più de determinante per la produzione agricola grande scala quella magari per i prodotti biologici quelli per i coni paesaggistici però è evidente che in sede di patto tutto questo lo dovremmo riconsiderare alla luce della nuova normativa delle nuove classificazioni.
Dopodiché è evidente che non è che una persona può fra due anni dire guarda ci ho ripensato voglio che ritorni il residenziale come prima è un passaggio che dovete fare sempre all' interno del Consiglio comunale.
E ai fini del pagamento dei tributi ha effetto retroattivo rispetto a quello che approviamo questa sera.
Allora ai fini tributari il punto di partenza è l' adozione.
In Consiglio comunale nello specifico di questa variante.
È avvenuta con.
Il 20 aprile del 2016 perché qui stiamo approvando la variante è già stata adottata nel 2016 cosa diversa invece per la variante che adottate che è la numero 57 e che riguarda le richieste pervenute nel 2018 il giorno dell' adozione è quello in data odierna quindi è dalla data odierna che non si paga più l' IMU.
Quindi se l' adozione 2016 l' Amministrazione dovrà restituire il tributo pagato non hanno pagato no.
No.
Ci sono altre richieste di delucidazioni.
Interventi per la discussione consigliere Peggio prego.
Lo stralcio di aree edificabili e la loro riclassificazione per una destinazione urbanistica priva di edificabilità questa storia purtroppo è datata se non ricordo male ad una variante del PRG e allorquando tornando approvata dalla Regione divenne esecutiva decine e decine di famiglie si trovarono l' ingiunzione a dover pagare l' IMU per diversi anni di arretrati per terreni che erano da sempre state aree agricole ad un certo momento a loro insaputa divennero edificabili non c' era una richiesta della del proprietario è stata fatta motu proprio dall' amministrazione di allora senza una richiesta specifica e senza essere mai stati informati della variazione.
Questa era la cosa grave in questi anni ho accompagnato ho consigliato ho saputo di diverse situazioni di famiglie albanesi in cui trovandosi a dover pagare migliaia di euro in un sol colpo molte sono andate in crisi vuoi perché era fuori dai loro interessi o vuoi per impossibilità economica di edificare.
Questa insolita generosità di qualche amministratore forse non aveva poche forse non aveva ponderato bene i guai che ha causato per cui quando nel 2015 la legge regionale numero 4 prevede il ritorno allo stato precedente della situazione nel 2016 arrivarono agli uffici qualche decina di richieste poi transitate in costi in Consiglio comunale così è stato e per gli anni successivi a comprova che le famiglie non hanno disponibilità economica a costruire e per risparmiare sull' IMU che è poca cosa non è tornano a preferire di avere un terreno privo di edificabilità.
Altri interventi.
Allora chiudiamo la discussione dichiarazioni di voto.
Nessuna passiamo alla votazione chi è favorevole.
Unanimità.
Passiamo al punto successivo.
E.
Il numero 8 variante numero 55 al PRG finalizzata alla modifica della destinazione urbanistica di un' area di più di proprietà pubblica sita lungo via Diaz.
Revoca della delibera di Consiglio comunale numero 19 del 20 aprile 2016 di adozione della variante do la parola ancora all' architetto Minozzi grazie.
Grazie Presidente la tipologia di questa variante numero 55 è simile di quella che abbiamo guardato illustrato prima la variante numero 50 relativa a via Guazzi ovverosia la normativa di riferimento è la medesima ovverosia il Piano delle alienazioni e valorizzazioni del territorio qui stiamo parlando del dell' area localizzata lungo via Diaz che in fianco al golf e che attualmente occupata dal dal boschetto che peraltro è stato realizzato con un finanziamento regionale.
E quest' area che era in parte destinata a viabilità in parte ad area agricola in parte a parcheggio in parte a zona a parco in parte ad area boscata era stata proposta con un' unica destinazione area verde pubblico per l' insediamento di impianti sportivi scoperti particolari come vi dicevo quest' area è stata inserita all' interno del Piano delle alienazioni numero 19 e con la delibera di Consiglio comunale 19 del 20 aprile 2016 contestualmente con questa delibera è stata adottata la variante al piano partico e al piano regolatore allora nel 2016 è stata anch' essa inserita nei beni disponibili di cui era possibile l' alienazione cui si rifà il medesimo discorso che si è fatto con la variante numero 50 per l' area di via Guazzi ovverosia si ritorna alla destinazione originaria perché con delibera di Giunta dell' ottobre del 2018 l' Amministrazione l' ha eliminata dalla lista del delle aree di cui è possibile l' alienazione quindi si ritorna alle precedenti molteplici destinazione con però la consapevolezza che la sua è una destinazione ad area boschiva e in quanto tale nel redigendo Pat quest' area dovrà trovare la corretta destinazione.
Grazie.
Interventi.
Consigliere Lazzaretto prego solo per ricordare una cosa noi votiamo a favore perché siamo in linea con l' idea di recuperare da un lato lo spazio agricolo da un altro lato il diritto della gente a poter decidere che cosa poter fare con la propria terra però a questo proposito l' avevo detto anche in Commissione il boschetto che c'è dietro che è stato finanziato con progetto regionale no boschetto è un bel bosco ormai è in grande sofferenza perché non è stato più manutentato non è stato più trattato ci sono anche degli alberi che potrebbero essere espiantati e portati altrove per esempio mai faremo il Giardino dei Giusti potrebbe esserci da delle piante che hanno una certa caratura hanno una certa grandezza però segnalo la sofferenza di questo bosco.
Altri interventi.
Nessuno dichiarazioni di voto.
Passiamo allora alla votazione chi è favorevole.
Unanimità.
Votiamo per l' immediata eseguibilità chi è favorevole.
Unanimità.
Passiamo allora al prossimo e ultimo punto all' ordine del giorno adozione della variante puntuale numero 57 al PRG finalizzate alla riclassificazione di aree edificabili affinché siano private della potenzialità edificatoria loro riconosciuta dallo strumento urbanistico vigente e siano rese edificabili.
Do la parola all' architetto Minozzi.
Grazie presidente beh e qui rientriamo invece nuovamente nell' ambito delle varianti verdi che avevamo già analizzato con la variante puntuale numero 54 qui stiamo trattando.
Portando in adozione le richieste che sono state fatte nel corso del 2018 preciso peraltro che è attualmente pubblicato invece il bando per il 2019 è stato pubblicato a fine gennaio e rimarrà.
Per 60 giorni così come prevede la legge fino quindi al trentun marzo i cittadini avranno la possibilità per il 2019 di fare le richieste di riclassificazione delle aree ritornando alla variante numero 57 questa la portiamo in adozione quindi la procedura è quella dell' adozione del deposito della pubblicazione prima dell' estate verrà portata in in approvazione su questo è già stato ottenuto il parere favorevole del Consorzio di Bonifica del Genio civile perché in questi casi così come da indicazioni regionali abbiamo ottenuto il parere che la Regione riteneva necessario sono quattro richieste per complessivi 20 circa 20.000 metri quadrati di area che ritorna ad agricolo in edificabile grazie.
Grazie architetto ci sono interventi.
Nessuna dichiarazione di voto.
Nessuno allora passiamo alla votazione chi è favorevole.
Unanimità.
Votiamo per l' immediata eseguibilità chi è favorevole.
Unanimità.
Con questo abbiamo terminato ringrazio tutti vi dà la buonanotte arrivederci.