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CC Abano Terme 29.01.18, ore 20.00
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Tutti.
Buonasera do la parola al Segretario Generale per l' appello.
Federico Barbierato.
Giovanni Amato.
Giuseppe Bianchin.
Paolo bollino.
Katia Meggiolaro.
Anna Maria sperando di.
Lidia peggio.
Filippo Maragotto.
Raffaele Botin.
Alessandra Tondello.
Isabella Peschiera.
Emanuele Boccardo.
Maurizio Tentori.
Monica Lazzaretto Matteo Lazzaro Stefania Chiarelli tutti presenti.
Almeno.
Abbiamo il numero legale e dichiaro aperta la seduta.
Campobasso.
Allora invito i Consiglieri Bianchin bollino e Lazzaro per la minoranza fungere da scrutatore grazie allora iniziamo con il primo punto all' ordine del giorno surroga del Consigliere comunale signor Fabio Tamburro dimissionario.
Visto che con nota assunta al protocollo del Comune in data 4 gennaio 2018 ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere comunale signor Fabio Tan Bozzo visto il verbale delle operazioni dell' Ufficio centrale elettorale compiute in data 13 giugno 2017 e 27 giugno 2017 rilevato che il Consigliere Fabio Tamburro era stato eletto Consigliere nella lista Lega Nord Liga Veneta Salvini.
Dato atto che è stata data prontamente comunicazione di nomina alla carica di Consigliere comunale al primo dei non eletti nella lista Lega Nord Liga Veneta Salvini signora Chiara Martinazzoli e che alla stessa.
È stata richiesta la dichiarazione di non sussistenza di condizioni ostative alla assunzione dell' incarico.
Viste le comunicazioni presentate dalla signora Chiara Martinazzoli in data 10 gennaio 2018 di accettazione della nomina a Consigliere comunale dichiarazione circa il possesso dei requisiti per l' elezione alla carica di Consigliere comunale attestante l' insussistenza di cause di ineleggibilità ed incompatibilità ritenuto necessario al fine di reintegrare la piena funzionalità dell' organo consiliare di procedere alla surroga del Consigliere dimissionario signor Fabio Tan Bozzo e di convalidare l' elezione della signora Chiara Martinazzoli.
Invito i Consiglieri ad indicare qualora ne siano a conoscenza gli eventuali motivi di incandidabilità ineleggibilità o incompatibilità a carico della candidata alla surroga alla carica di Consigliere comunale signora Chiara Martinazzoli.
Nessuno.
Sottopongo quindi all' approvazione del Consiglio la surroga del signor Fabio Tambov zo quindi vi chiedo di votare chi è favorevole.
Tutti quindi 16 favorevoli facciamo la prova contrari nessuno astenuti nessuno vi chiedo di votare per l' immediata eseguibilità chi è favorevole.
16 favorevoli contrari nessuno astenuti nessuno.
Allora invito vedo che c'è qui la signora Chiara Martinotti lo invito a sedere al tavolo del Consiglio comunale.
Allora do il benvenuto a nome del Consiglio comunale la consigliera Martinazzoli e auguriamo buon lavoro.
Do la parola adesso alla consigliera Lazzaretto che mi chiede di poter fare una commemorazione prego.
Sì è un momento di riflessione che si declina anche con una proposta.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio data dell' abbattimento dei cancelli di Auschwitz Giorno della memoria al fine di ricordare la Shoah sterminio del popolo ebraico le leggi razziali la persecuzione italiana dei cittadini ebrei gli italiani che hanno subito la deportazione la prigionia la morte nonché coloro che anche in campi e schieramenti diversi si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
A scuola ho sempre cercato di leggere i miei alunni il manifesto redatto da un gruppo di studiosi fascisti docenti nelle università italiane sotto l' egida del Ministero della cultura popolare che gettava le basi del razzismo fascista.
Questi sono i cinque e i dieci punti che ancora oggi vale la pena ricordare anche se non leggerò lo sviluppo perché ci sono delle analogie che in qualche maniera rendono presente il problema in maniera importante uno le razze umane esistono due esistono grandi razze e piccole razze 3 il concetto di razza è un concetto puramente biologico e non si discute.
4 la popolazione dell' Italia attuale è di origine ariana e la sua civiltà è ariana.
5 è una leggenda l' apporto di masse ingenti di altri uomini in Italia in tempi storici.
Esiste ormai sei esiste ormai una pura razza italiana 7 è tempo che gli italiani si proclami no francamente razzisti.
8 è necessario fare una netta distinzione tra il Mediterraneo ed Europa occidentali da una parte gli orientali e gli africani dall' altra 9 gli ebrei non appartengono alla razza italiana 10 i caratteri fisici e psicologici puramente europei degli italiani non devono essere alterato in nessun modo declinandolo al presente e probabilmente alcune connessioni risultano evidenti.
Per ricordare le donne e gli uomini che in ogni tempo e in ogni luogo hanno fatto del bene salvando vite umane si sono battute in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità la dignità della persona è stato istituito nel 62 a Gerusalemme il primo Giardino dei Giusti dedicato ai Giusti tra le nazioni il promotore lo conosciamo tutti e Moshe Bejski salvato da proprio da Schindler da Oskar Schindler Bejski ha dedicato la propria vita ricercare nel mondo i Giusti tra le nazioni e tra il 63 e il 2011 e il 2001 ne ha commemorati oltre 20.000 di cui 295 sono italiani esistono ormai molti giardini dei Giusti in Italia nei parchi e all' interno delle scuole il Giardino dei Giusti del mondo più vicino è in un parco vicino a Padova a Terranegra pe creato per onorare i giusti che hanno difeso con le loro azioni ai genocidi hanno difeso i genocidi del ventesimo secolo qualunque genocidio anche quello di del Rwanda e quello bosniaco.
Nissim ha proposto l' istituzione di giardini in tutto il mondo proprio per l' internazionalità della nostra città per il fatto che si fregia di essere una città della pace che ha una lunga ed importante tradizione di accoglienza della clientela ebrea grazie a strutture alberghiere e ristoranti kosher storicamente riconosciuti che ha il suo istituto alberghiero gemellato con l' Istituto Alberghiero di Budapest dedicata Perlasca che la comunità cristiana locale è impegnata da tempo a tessere le fila di un incontro interreligioso vorremmo proporre una riflessione al Consiglio comunale per istituire all' interno di una scuola o di un parco un angolo dedicato ai Giardini dei Giusti del mondo che possa aiutare a fare memoria attraverso una pratica di cura accoglienza e di documentazione da condividere con gli insegnanti gli alunni delle scuole i volontari delle associazioni e l' intera città.
Sappiamo che lo strumento più corretto e presentare una mozione che abbiamo già impostato ma noi intanto ve lo proponiamo per vedere se sensibilità comuni possono mettersi insieme per una proposta fin da subito condivisa.
Sabato sono stata con Antonia Arslan ad un incontro sull' Armenia e sulla storia del suo tragico genocidio.
La professoressa Arslan ha riportato una frase di Adolf Hitler ad una che da sola sintetizza perché alla memoria sia affidato l' imperativo di contribuire a vegliare sulle coscienze e a tener desta la nostra umanità affermò Hitler in un discorso sulla soluzione finale noi possiamo fare quello che vogliamo con gli ebrei come vent' anni fa è stato fatto con gli armeni tanto poi non ricorda più nessuno.
Non potrà più essere una profezia che tragicamente si auto avvera solo se noi continueremo a ricordare e metteremo in atto dispositivi educativi di una memoria viva e attiva che garantisca la trasmissione di ciò che è stato alle generazioni future io proporrei anche un minuto di silenzio a conclusione del mio intervento.
Mi chiede prima la parola al Consigliere Maragotto dopo facciamo un minuto di silenzio.
Grazie consigliere Lazzaretto aggiungo solo una parola sullo stesso tema pare giusto ricordare in questa Assemblea il Giorno della Memoria celebrato in tutto il mondo dal 2005 quando le Nazioni Unite scelsero una data per invitare tutti a sostare su una delle più orribili pagine della storia umana decisero che sarebbe stato il 27 gennaio di ogni anno il giorno più opportuno perché in quel giorno le truppe sovietiche entrarono nell' avviso di Auschwitz.
Come ha ricordato il presidente della Repubblica Mattarella lo scorso 25 gennaio il cammino dell' umanità e purtroppo costellato di stragi e uccisioni genocidi e tutte le vittime dell' odio sono uguali e meritano uguale rispetto ma la Shoah per la sua micidiale combinazione di delirio razzista volontà di sterminio pianificazione burocratica efficienza criminale resta unica nella storia d' Europa.
In questo 2018 il giorno la memoria appare tanto più significativo per il nostro Paese non solo perché rimangano Toni atteggiamenti linguaggi che speravamo di avere legato nel passato ma anche perché le italiane gli italiani saranno chiamati a studiare ancora una volta a scoprire in occasione dell' ottantesimo anniversario quella pagina tragica e vergognosa della storia patria che riporta la legislazione razziale dice ancora Mattarella le misure persecutorie messa in atto con le leggi razziali del 38 la schedatura la concentrazione campi di lavoro favorirono enormemente l' ignobile lavoro dei carnefici delle SS le leggi razziali che oggi molti studiosi preferiscono chiamare leggi razziste rappresentano un capitolo buio una macchia indelebile una pagina infamante nella nostra storia.
È un dovere fare memoria dei milioni di deportati e uccisi nei campi di sterminio con l' unica colpa di essere nati.
Non possiamo non esprimere un ricordo particolare per quanti anche da questo Paese furono strappate ai loro affetti deportati costretti a subire le atrocità dei Lager a loro in modo particolare loro che se per una volta tornati impegnarsi per il bene della nostra città ricordando testimoniando fattivamente il valore della libertà e della democrazia va oggi la nostra memoria la memoria unico antidoto ai fantasmi del passato.
Grazie chiede la parola il Sindaco sì buonasera a tutti solo per ricordare che venerdì scorso 26 gennaio in occasione della gelosia Giornata della memoria le celebrazioni che hanno avuto luogo presso.
L' internato ignoto a Padova.
Abbiamo assieme al Prefetto attribuito a due nostri concittadini Guido Babolin e Pollino reverendo e naturalmente ai loro familiari.
Le medaglie d' onore concesse dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e destinate ai militari e civili.
Deportati e internati nei lager nazisti sono state consegnate appunto nelle mani dei figli e di una moglie per ricordare le vite dei loro valorosi padri vittime dell' orrore nazifascista.
Abbiamo testimoniato come Amministrazione comunale a loro e col loro esempio vanno gli onori e la riconoscenza della nostra città.
Grazie allora se non ci sono altri interventi.
Però chiedo a un altro Capogruppo si chiedo scusa prego consigliere Peschiera buonasera a tutti io voglio ci tengo molto commemorare leggendo il testo di una canzone di Carmen Consoli che si chiama un sorso in più scritto ovviamente per questo tristissimo tema che riguarda tutti noi e che riguarda purtroppo anche in qual modo anche il presente.
Ricordo il freddo massacrante i timidi lamenti della mia gente ammassati stipati dentro un treno merci due giorni e due notti senza dormire e ben presto avremmo smesso di parlare ben presto ricordo il freddo massacrante il giorno che perdemmo per sempre i nostri figli affamati e assetati privati dei nostri vestiti ed era come ingoiare vetro e ben presto avremmo smesso di parlare ben presto avremmo smesso di capire.
Ricordo il freddo massacrante il timore di affondare in un letto di carboni ardenti quale logica o legge di vita potrà mai spiegare la diabolica impresa di quegli uomini eletti e ben presto avremmo smesso di parlare ben presto avremmo smesso di capire ed ho imparato a bere sempre un sorso in più di quanto ne avesse realmente bisogno un giorno potrei avere 7.
Grazie.
Allora se non ci sono altri interventi osserviamo un minuto di silenzio.
Procediamo allora con il secondo punto all' ordine del giorno che ha ad oggetto Accordo della Conferenza Metropolitana di Padova per la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile do la parola all' assessore Briano prego.
Grazie Presidente chiedo scusa per la voce però mai male di stagione.
Il Comune di Abano dal maggio 2003 fa parte del com' è pa Conferenza Metropolitana di Padova che è un organismo oggi composto oltre che dal Comune di Padova anche dalla stessa provincia di Padova e il Comune di Albignasego Cadoneghe Casalserugo Legnaro Limena Maserà Mestrino Montegrotto Terme Noventa Padovana Ponte San Nicolò Rubano Saccolongo Saonara Selvazzano Dentro Vigodarzere e Vigonza Villafranca Padovana.
Sostanzialmente tutti i Comuni che stanno nella cintura del Comune di Padova ma anche un po' oltre e all' interno di questo organismo qualcuno ricorderà era nato il PATI metropolitana dal quale il Comune di Abano per volere della passata amministrazione e si è sfilata da quel momento avevano sia dimenticata fondamentalmente dà di cos' era di essere dentro la cometa che è stato ricordato qualche mese fa dal Comune di Padova che ci ha invitato a partecipare all' incontro che aveva promosso per la redazione di questo PUM che ricordando appunto che com' è un organo competente nella pianificazione anche della mobilità viabilità trasporto e altri servizi pubblici in metropolitana e pertanto è anche soggetto come prevede la norma all' adozione del di questo PUMS ovvero del Piano Urbano per la Mobilità sostenibile come prevede la circolare ministeriale del 2017 e questa circolare dice appunto che i regolamenti di Comuni sopra i 100.000 abitanti devono dotarsi di devono dotarsi di PUMS che è una direttiva della Comunità europea addirittura del 94 e poi.
Supportata da provvedimenti legislativi del Governo soprattutto nel 2014 2016 più in concreto però il ministero dei Trasporti con decreto del 4 agosto del 2017 ha provveduto ad emanare finalmente le linee guida per la redazione dei piani urbani di mobilità sostenibile appunto Pons detti piani urbani di mobilità hanno il fine di soddisfare i bisogni ai fabbisogni di mobilità della popolazione ma anche di assicurare l' abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico la riduzione dei consumi energetici l' aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale eccetera e anche altre finalità quindi questi piani di viabilità servono sì a mettere a fuoco i trasporti ma servono anche e la mobilità quindi intercomunale ma servono anche per predisporre un piano di abbattimento del degli oggetti dei soggetti inquinanti che come sapete per la Pianura Padana è un problema assai grave.
Il Comune di Padova aveva avviato questa fase di studio inizialmente con riferimento quasi esclusivamente il suo territorio e comunque nell' ambito del trasporto urbano ed extraurbano svolto allora APS oggi Busitalia condividendo comunque con con me per le prime risultanze delle analisi svolte in questa sede nei vari incontri che sono stati a Palazzo Moroni al Comune i Comuni dai com' è Pano rappresentato.
Al Comune di Padova è una città che lo studio e tutti i suoi aspetti riguardassero anche i Comuni coinvolti cosa che è stata ben accolta appunto dal Comune di Padova a condizione che i tempi di redazione PUMS non subissero dilazioni importanti perché il Comune di Padova ha una necessità impellenti di dotarsi di questo piano proprio ai fini del trasporto pubblico che sta svolgendo anche grazie alla disponibilità della provincia di Padova e della presenza nella persona del suo Presidente Soranzo ha dato la disponibilità a farsi carico direttamente alle spese di estensione dello studio di piano quindi noi approviamo un accordo ratifichiamo un accordo che non prevede spese per il Comune di cui si fa carico direttamente la provincia di Padova dove sostanzialmente andiamo ad incaricare gli stessi progettisti già incaricati dalla provincia di Padova Comune di Padova ad estendere i loro studi anche ai nostri territori al nostro territorio in questo in questo caso gli altri Comuni hanno provveduto per loro conto.
Mi permetto di sottolineare tre cose fondamentalmente assieme al ritorno all' ANCI aprono anche con questo accordo torna a dialogare e a confrontarsi con gli enti che gli stanno attorno.
Avremo alla fine dello studio uno strumento certamente importante anche per la relazione del patto.
Scegliamo di ratificare l' accordo con i comuni contermini in sede consiliare piuttosto che in Giunta certamente per una più stretta osservanza alle norme che prevedono che gli accordi frammenti sono approvati in Consiglio ma ben sapendo che altri Comuni lo hanno fatto all' interno della Giunta quindi questa volontà di entrare in Consiglio e di dare maggiore pubblicità questo atto è anche una scelta che fa questa Amministrazione grazie.
Grazie procediamo con la discussione consigliere Amato prego.
Grazie Presidente ma credo che noi come Gruppo siamo perfettamente d' accordo il fatto che il Comune abbia sottoscritto questo questo accordo era da troppo tempo che il Comune di Abano si era isolato e quindi questo ci consente di essere presenti e di dire la nostra per portare a casa anche qualche qualche risultato riteniamo che oggi come oggi un piano generale sia indispensabile che ci accorgiamo come ogni giorno la peculiarità dei trasporti pubblici in modo particolare.
Pesa pesa su tutti quanti gli utenti e pur pensando a quello che è un un piano futuro del trasporto della viabilità delle piste ciclabili sta cosa qua a me stamattina è successo una cosa un po' particolare è un signore m' ha chiamato ha detto sa ho visto l' ordine del giorno del Consiglio comunale cosa si sta roba qua.
Allora io ho cercato di spiegarglielo sulla base di quello che ero a conoscenza e credo di esserci riuscito lui però mi ha fatto un' osservazione che.
Che ho fatto prontamente mia ha detto mi auguro che in questo piano si cominci a parlare il linguaggio della gente comune.
Dico ma.
Va bene.
Penso di capire fammi capire meglio e si guarda che.
I cittadini di Abano come vivono il trasporto pubblico in questo momento.
Se diciamo che un disastro è poco.
Per via delle cose sovraffollamento la sicurezza dei pullman va bene quindi tutte queste cose secondo me nel piano dovrebbero avere una priorità.
Una priorità.
Poi mi fa notare un' altra cosa che era una mia osservazione ancora di qualche anno fa quando si stava costruendo la bretella Boston.
C'è stato un cartello messo lì in quel posto lì per almeno due anni credo bello grande visibile che era una speranza un po' per tutti quanti e diceva questo cartello Abano e Selvazzano a un passo.
Era quasi da dire da Padova arrivi a Selvazzano in un attimo arrivi ad Abano in un attimo effettivamente prendendo quella tangenziale usando quella bretella in macchina ci vai non ci vai in macchina.
Era stato ipotizzato in quel periodo lì che sarebbero state sperimentate delle corse va bene attualmente si chiama Busitalia che avrebbero collegato le terme con Padova direttamente alcune cose sperimentali attraverso la tangenziale quindi parliamo di corso Australia secondo me una cosa a cui bisognerebbe pensare è impensabile che oggi chi prende il pullman davanti al municipio di Abano impiega 40 minuti.
Per arrivare a Padova.
Sono quaranta minuti quindi proviamo a immaginare quando salgono tutti gli studenti davanti al municipio molti sono costretti a rimanere giù perché non ci stanno dentro per cui è una cosa sicuramente che deve essere pensata e deve rientrare necessariamente in questa in questa riorganizzazione.
Noi siamo certi che i rappresentanti del Comune di Abano porteranno queste necessità all' interno del Piano oltre ovviamente alla visione futuristica del piano ma come necessità immediate penso che bisognerebbe puntare anche a queste cose grazie.
Grazie altri interventi.
Consigliere Lazzaro buonasera a tutti.
Anche noi siamo assolutamente favorevoli a cominciare a dialogare con i comuni vicini soprattutto con Padova soprattutto per questi per questi temi e anche il nostro gruppo era preoccupato delle stesse cose che diceva il Consigliere Amato che sono evidenti cioè quando si rendano dei piani che dovrebbero come dire mettere.
I cittadini nella condizione di fruire di servizi nella maniera più agevole possibile è necessario che anche questi piani siano leggibili e siano efficaci fin da subito ecco e quindi ci auguriamo che questo documento non non divenga l' ennesimo l' ennesimo strumento per parlarsi addosso ma per affrontare quei problemi concreti di cui parlava.
Il Consigliere Amato prima.
Poi il nostro gruppo è anche convinto che i problemi della mobilità sostenibile di Abano non siano solo rispetto al raggiungimento di Padova o al raggiungimento di mete che stanno al di fuori del Comune pensiamo che delle difficoltà ci siano anche a livello interno cioè infracomunale perché è vero che se prendiamo un autobus ad Abano ci mettiamo 40 minuti a seconda poi del nel momento in cui si prende però se ce lo prendiamo a la mattina effettivamente ci mettiamo molto tempo però è anche vero che se uno prende un treno dalla stazione di Abano raggiunge Padova in sei minuti e mezzo 7.
Eh però è vero anche che la stazione di Abano è praticamente scollegata con il suo centro e questo non è un problema che possiamo imputare al dialogo con altri enti questo è un problema di cui noi ci dobbiamo far carico secondo noi noi in campagna elettorale avevamo fa ancora l' anno scorso per la precisione avevamo fatto due anni fa un anno e mezzo fa avevamo cronometrato quanto tempo ci si impiega dal centro dal Parco termale per intenderci nel parco urbano Inter ma quanto ci si impiega ad arrivare in stazione ci si impiegano con un mezzo pubblico 55 minuti.
Dal centro alla stazione di Abano se noi guardiamo la mobilità lenta e quindi la ciclabilità praticamente non esiste non solo ma se io prendo un mezzo pubblico la A o la T devo scendere a praticamente cosa sarà un mezzo chilometro scarso dalla dalla stazione percorrerli tutto il percorso praticamente in strada non protetto se non per un un piccolo tratto e poi a raggiungere finalmente la stazione ecco quindi secondo me ci sono anche delle delle problematiche per non parlare della connessione delle frazioni con il centro cioè ci sono dei problemi strutturali.
Sia legati alla viabilità ma legati soprattutto alla mobilità lenta di cui dobbiamo farci carico io mi auguro che Abano si siede a questo tavolo a questo usi questo strumento non solo per farsi dire dalla da Padova che cosa ha in mente ma per dire quali sono le necessità nostre per la nostra mobilità.
Cioè mi viene da chiedere questa era una richiesta che forse dovevo fare.
All' inizio del mio intervento noi ci più ci siamo presentati siamo rientrati nel nel come EPA semplicemente con degli incontri abbiamo già presentato dei documenti alla alla Conferenza Metropolitana di Padova questa era una richiesta e perché secondo me è importante proprio dare un messaggio di chiarezza cioè che cosa che cosa veramente a noi serve secondo me prima ancora che ce lo vengano a dire i tecnici che vanno rispettati serve anche in questo caso una visione politica che ci permetta di mettere insieme i vari pezzi che ci sono che ci sono insomma che sono sconnessi e questo è il caso di dirlo e quindi ecco ci auguriamo che questo sia uno strumento funzionale funzionale che risolva le tante contraddizioni interne al nostro Comune.
Grazie.
Qualche altro intervento.
Nessuno do la parola all' assessore Briano sì allora per rispondere sia all' intervento del consigliere Amato prego consigliere Lazzaro.
Dico che il Comune di Latiano ha già condiviso con il Comune con gli altri comuni omertà ma soprattutto con il pool di studio lì strumenti di pianificazione che territoriale e in particolare di viabilità che aveva già in suo possesso c'è già stato un incontro tecnico.
Mi pare la settimana scorsa a qualche giorno fa dove sono stati rappresentati proprio i temi che avete già accennato poi scusate.
Quindi di mobilita anche lenta di mobilità ecocompatibile e di necessità di sviluppo del trasporto pubblico.
Volevo aggiungere che loro non non l' ho detto in premessa e cioè che la fase di studio prevede anche fase di ascolto della popolazione per cui lo Studio il gruppo di studio farà anche delle operazioni di ascolto degli utenti e della cittadinanza per cui per avere un polso della situazione che non è immediata solo da quello che gli dicono gli amministratori o i tecnici ma anche proprio dal dall' utente da dal cittadino semplice.
Ci sono dichiarazioni di voto.
Consigliere Martina sì grazie Presidente ecco ovviamente io essendomi insediata in questo Consiglio comunale non ho avuto modo di documentarmi approfonditamente entrare quindi anche nel merito della documentazione che è stata presentata l' unica cosa che auspico e giustamente come ha rilevato poc' anzi l' Assessore è che il Comune di Abano Terme possa continuare a sedere.
Al in questa conferenza con un ruolo attivo ed incisivo in modo tale che riesca a far proprie le istanze portare al tavolo le istanze inerenti alle esigenze relative alla viabilità urbana ed extraurbana e quindi possa incidere attivamente in questa programmazione e cercando quindi di riuscire a portare avanti uno sviluppo ovviabili viario armonico sia interno che esterno questo è l' auspicio e ovviamente per le premesse il mio voto sarà di astensione.
Grazie se non ci sono altre dichiarazioni di voto passiamo alla votazione chi è favorevole.
15 15 favorevoli astenuti.
No.
Due.
Contrari.
Nessuno.
Astenuti Boccardo emarginati.
Votiamo per la immediata eseguibilità del provvedimento che è favorevole.
15 contrari nessuno astenuti.
Due Martinotti e Boccardo.
Passiamo al terzo punto all' ordine del giorno che ha ad oggetto annullamento d' ufficio del provvedimento di tacita approvazione della variante numero 6 al piano particolareggiato dell' area centrale urbana e contestuale deliberazione in senso negativo in relazione alla sussistenza dei presupposti per procedere alla declassificazione alla sdemanializzazione e alla permuta delle aree appartenenti al patrimonio comunale do la parola al Sindaco per l' illustrazione della proposta grazie.
Faccio una premessa poi credo che leggerò per evitare di saltare qualche punto perché questo procedimento si conclude oggi è stato aperto a novembre 2017 ed ha avuto luogo per il motivo ho reputato utile.
Da tutti i Consiglieri al di fuori di quelli astenuti a novembre rispetto a una.
Situazione che riguarda i comparti centrali.
Situazione molto complessa che vedeva questa amministrazione coinvolta già dal.
2002 mila 14 per le prime modifiche alla convenzione che sostanzialmente introducevano la possibilità fra le altre cose di avere la cessione del nel perimetro di piazza Mercato per la realizzazione di una grande struttura di vendita.
Faccio una parentesi voi sapete che in questi giorni è arrivata una richiesta di due milioni e duecento e passa mila euro proveniente dalla Rice non tanto su questa operazione questo provvedimento che andiamo a concludere oggi per il quale l' ARES non ha fatto nessuna osservazione quanto per il fatto che l' ARES imputa ai ritardi dell' amministrazione la perdita di opportunità di sviluppo e la perdita anche di un contratto preliminare che aveva con una nota società.
Che si occupa di grandi strutture di vendita.
Non è questo il momento di affrontare quella richiesta perché non non appartiene all' oggetto di quello che oggi andiamo a definire ma sicuramente è un tema sul quale per molti mesi la cittadinanza ha partecipato molto attivamente anche attraverso raccolte di firme per evitare che una storica come dire luogo di incontro che la nostra Piazza Mercato che uno dei mercati anche più grandi sono il più grande scoperto di tutta la provincia di Padova.
Venisse cementificato.
Con una grande struttura di vendita che era l' oggetto della convenzione che il precedente Sindaco aveva sottoscritto con l' ARES.
Il punto all' ordine del giorno prevede quindi il completamento dell' iter di annullamento in autotutela del provvedimento di tacita approvazione della variante 6 al piano particolareggiato dell' area centrale urbana il cui avvio si è avuto con delibera del Consiglio comunale del 29 novembre 2017.
Il procedimento come è noto si è reso necessario in quanto ad un esame del procedimento erano stati riscontrati i numerosi vizi di illegittimità nella variante 6 come meglio di seguito descritti.
Non erano state esaminate le osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione della delibera di adozione della variante numero 6 non esisteva alcuna preventiva valutazione economica dei terreni oggetto di permuta non essendo stata effettuata la stima ai fini dell' autorizzazione alla permuta da parte del Consiglio comunale.
Pur essendo evidente la la differenza di valore conseguenti alla trasformazione urbanistica proposta e cioè un' area commerciale per raccogliere una grande struttura di vendita per l' area ceduta alla società.
E l' area a spazi pubblici per l' area ceduta all' Amministrazione comunale.
Non era stata assunta la deliberazione di declassificazione e sdemanializzazione dei beni comunali promessi in permuta ed attualmente destinate a strade piazza e parcheggio in particolare la porzione di piazza Mercato Toniolo e porzione di via Donati.
Pur trattandosi di alienazione di area pubblica la proposta non era stata inserita nel piano delle alienazioni.
Non era stata rilasciata la preventiva autorizzazione alla permuta delle aree da parte del Consiglio comunale richiesta invece dall' articolo 42 comma 2 lettera L del decreto legislativo 2 6 7 del 2000 a fronte della realizzazione di opere di urbanizzazione primaria era stato previsto lo scomputo degli oneri di urbanizzazione secondaria nonché del costo di costruzione.
In violazione dell' articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica 3 80 del 2001.
Talune delle opere di urbanizzazione previste dovevano venire qualificate come secondarie con la conseguenza che per le stesse si sarebbe dovuto prevedere l' espletamento di procedura ad evidenza pubblica la convenzione approvata prevedeva la prestazione di una garanzia fideiussoria pari al solo 50 per cento del valore delle opere da realizzarsi non configurandosi pertanto per il Comune una garanzia totale degli eventuali rischi derivanti dalla mancata realizzazione delle opere pubbliche.
Pertanto la delibera sopra richiamata è stata notificata alla ditta res Abano Terme S.r.l. a mezzo PEC in data 14 dicembre 2017.
Con contestuale invito diretto a quest' ultima a presentare osservazioni nei successivi venti giorni.
Nel termine indicato ma nemmeno fino ad oggi la ditta resse non ha presentato alcuna osservazione e il contenuto della deliberazione.
Pertanto con il presente atto si provvede alla conclusione del procedimento di annullamento della tacita approvazione della variante 6 preso atto che tutti i profili di illegittimità puntualmente indicati nella deliberazione di Consiglio comunale del 29 novembre 2017 sono tutti sussistenti.
Va peraltro sottolineato un ulteriore aspetto che in questi giorni ha trovato la sua conclusione il punto 4 lettera f della delibera di Giunta comunale di adozione della variante 6 prescriveva che prima della sottoscrizione della convenzione dovesse essere acquisito il parere della Sovrintendenza del Veneto ai fini dell' autorizzazione alla permuta delle aree pubbliche previste.
A questo riguardo solamente in data 2 gennaio 2018 con nota pervenuta al protocollo comunale al numero 111 il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dopo aver escluso che l' immobile denominato Piazza Mercato sia di interesse culturale ha conseguentemente precisato comunque come detto immobile ricada in area soggetta a rischio archeologico puntualmente richiamando all' uopo la comunicazione resa dalla Sovrintendenza anche la posizione assunta dal Ministero dei beni culturali.
Ha evidenziato precise ragioni di interesse pubblico che limitano il programma di trasformazione urbanistica previsto dalla variante 6 e pertanto la stessa permuta delle aree pure previste dalla normativa.
Concludendo con la delibera in esame pertanto si dispone l' annullamento d' ufficio ai sensi dell' articolo 21 nonies della legge 2 e 41 del 90 del provvedimento di tacita approvazione della variante 6 al piano particolareggiato dell' area centrale urbana si attesta che non vi sono i presupposti per procedere alla declassificazione alla sdemanializzazione e dalla permuta delle aree appartenenti al patrimonio comunale interessate dalla variante 6 si trasmette la presente delibera alla Giunta comunale affinché con la medesima procedura ora utilizzata per annullare la tacita approvazione provveda all' annullamento del provvedimento di adozione della variante 6.
In quanto affetta dai medesimi vizi che hanno riguardato l' approvazione nonché provveda agli eventuali adempimenti ulteriori e conseguenti ai fini dell' attuazione della presente deliberazione.
Grazie.
Ci sono interventi.
Consigliere Amato.
Grazie.
Ma se non ho capito male noi questa sera andiamo ad disporre l' annullamento d' ufficio ai sensi eccetera eccetera eccetera tutto quello che ha detto il Sindaco allora mi chiedo perché lo facciamo.
Noi riteniamo che il Consiglio comunale in tutta questa faccenda sia dalla parte giusta innanzitutto questo Consiglio osserva pienamente il dettato dell' articolo 17 dello Statuto comunale che così recita.
Al comma 2 dell' articolo 17 spetta al Consiglio individuare ed interpretare gli interessi generali della comunità e stabilire in relazione ad essi gli indirizzi che guidano e coordina le attività di amministrazione gestione esercitando sulle stesse il controllo politico amministrativo per assicurare che l' azione complessiva dell' ente consegua gli obiettivi stabiliti e quindi qui parliamo di.
Interessi generali della comunità allora noi riteniamo che la salvaguardia di Piazza Mercato rientra negli interessi generali della comunità la città vuole mantenere quello spazio alla sua naturale vocazione di utilizzo mercato e grandi manifestazioni nessuno se la può togliere.
Le persone che hanno firmato le due petizioni si sono mostrate veramente preoccupate e sosterranno questo Consiglio comunale in ogni altra iniziativa che si dovesse ritenere utile.
Siamo arrivati a questo punto della vicenda perché qualcuno in passato ha pensato di poter passare sopra le prerogative del Consiglio comunale e sulla testa dei cittadini non è stato considerato l' interesse generale della collettività di Abano questo è un grosso errore che è stato fatto in passato oggi ne paghiamo le conseguenze ma non è che ne paghiamo le conseguenze perché ci siamo dovuti tornare sopra a questo argomento perché questa è una cosa va bene che ci ha fatto perdere del tempo che potevamo dedicare ad altre cose se non avessimo corso questo pericolo.
Ma qual è il futuro.
Noi con questo provvedimento andiamo ad annullare la variante 6.
In particolare pensiamo ci spero di portare a casa un risultato che veda ancora la Piazza Mercato libera così come da qualsiasi altro intervento è pur vero però che non possiamo lasciare i comparti centrali nel più completo abbandono.
Non possiamo più farlo per cui ritengo che bisognerebbe trovare il modo va bene perché il Comune possa in qualche modo studiare un piano di intervento che tenga conto delle esigenze della della della collettività di Abano e tenga conto delle legittime aspettative dei proprietari non del proprietario dei proprietari delle varie aree.
Noi.
Un intervento urgente che deve chiedere a me che dovrebbe chiedere all' Amministrazione comunale e la messa in sicurezza dei frontespizi dei fabbricati su via Matteotti.
Cominciano a essere effettivamente pericoloso si stanno gonfiando ogni giorno di più e quindi costituiscono un pericolo serio e oltretutto danno un' immagine all' ingresso del Comune che non che Abano non merita per cui ritengo che il.
Una delle prime cose da chiedere alla ressa è quello di mettere in sicurezza e di coprire quelle pareti così come si fa in tutti quanti i fabbricati che vanno in ristrutturazione o nei centri storici.
Noi non abbiamo nulla di meno dei centri storici delle nostre città delle altre città per cui penso che uno sforzo in questa direzione debba debba essere fatto.
Ora dico se qualcuno imprudentemente ci ha lasciato questo fardello in eredità abbiamo avuto la fortuna però di avere persone che si sono interessati e di correre ai ripari quindi con pazienza disponibilità e soprattutto con grande professionalità hanno ricostruito la storia della variante 6 e hanno individuato le lacune vizi di forma e quant' altro che oggi ci consentono di chiedere l' annullamento degli atti ai funzionari e agli uffici che hanno lavorato su questo provvedimento va il nostro ringraziamento perché so che hanno lavorato hanno dovuto studiare hanno potuto fare una ricerca infinita su questa roba e senza il loro aiuto probabilmente noi stasera non saremmo qua non avremmo neanche cominciato questo discorso e questo percorso è la città di Abano si sarebbe vista privare di un gioiello perché io non ritengo sia un gioiello la piazza mercato per quello spazio è per quello che si può fare quello spazio grazie.
Grazie.
Altri interventi.
Nessuno.
Consigliere Lazzaro prego.
Sì questa sera mi ritrovo.
Più volte d' accordo con lei consigliere Amato anche in altre occasioni nelle Conferenze capigruppo cioè non c'è dubbio che questa è un' eredità del passato e non c'è dubbio.
Che le cose però così non possono continuare ad essere voglio dire perché se è vero che questa variante ha stravolto l' idea originaria dei dei comparti centrali non possiamo pensare di rilanciare una città turistica con questa fotografia di ingresso alla città.
Quindi è lodevole sicuramente il riesame del procedimento che è stato fatto e la ricerca dei vizi all' interno interni al procedimento stesso c'è anche da dire però che rispetto al 29 di novembre rispetto ad oggi qualcosina è successo perché è vero che l' ARES ha ricorso ha fatto ricorso non per questo procedimento che noi abbiamo aperto il 29 di novembre però è vero anche che nel ricorso presentato dall' ARES.
L' ARES dice qualcosa di interessante e sostanzialmente dice che l' interesse che lei aveva costruire è stato sostituito da un interesse al danno ora io mi auguro e spero e sono sicuro che i legali dell' Amministrazione riusciranno a dimostrare che non è così però le dichiarazioni che fa l' ARES e questo su questo va l' anno la parte del nostro Gruppo la totale come dire.
Tifiamo voglio dire per il Comune ovviamente tifiamo per l' amministrazione e però è anche vero dicevo che la ressa in questo documento.
Di fatto ammette che così come stanno le cose lei non può più attuare il piano e non può più farlo non perché voglio dire è stato approvato dal Consiglio comunale un documento.
Recentemente ma perché la legge dice che nel momento in cui il il piano attuativo decade se non sono previste se non sono già state compiute le opere di urbanizzazione quantomeno il piano non può essere attuato in particolare l' articolo.
20 l' articolo 20 comma 9 della legge regionale sull' edilizia dice.
Leggo dice nel disciplinare nel disciplinare le conseguenze della perdita di efficacia del Piano.
Che è scaduto il 10 di gennaio di quest' anno dice prevede che rimanga fermo a tempo indeterminato soltanto l' obbligo di osservare nella costruzione di nuovi edifici nella modificazione di quelli esistenti gli allineamenti e le prescrizioni stabilite nel piano stesso però la costruzione di nuovi edifici è ammessa a condizione che gli edifici siano serviti serviti dalle opere di urbanizzazione e il comma 10 dello stesso articolo dice.
Dispone che decorso il termine stabilito per l' esecuzione del piano lo stesso diventa inefficace per le parti non attuate e il problema è proprio questo che in questo momento non tanto noi andiamo cioè arriviamo già tardi noi annulliamo una variante che in realtà dal 10 di gennaio di quest' anno è diventata inefficace perché è caduto il piano che va che permette che variava cioè se io faccio una variante e la faccio su un piano che ha una durata nel tempo nel momento in cui questo Piano va a scadere va a decadere perde efficacia e quindi quel piano lì non è più attuabile lo dice la legge e lo dice l' area stessa.
Nel suo ricorso che non va impugnare ripeto nessuna decisione presa da questa Amministrazione ma va impugnare l' intero iter di come è stato.
Ecco da come è stato predisposto nel nel nel procedimento lungo lungo lungo gli anni e lo dice lei stessa che dice io non posso fare non posso procedere al alla costruzione proprio perché non sono neanche state no non ho una convenzione non sono neanche state realizzate le opere di urbanizzazione quindi il problema è che questa variante questa delibera è già superata cioè il piano siamo contenti del fatto che il centro commerciale non si farà e sono d' accordo con lei Consigliere Amato quando lei dice il problema oggi diventa che cosa ne vogliamo fare di quell' area.
Perché io sono d' accordo nel dire che.
Lì non ci deve andare a un centro commerciale e su questo non ci sono dubbi noi abbiamo dimostrato anche in altri in altri provvedimenti la nostra contrarietà ai centri commerciali però è altrettanto vero che insomma non è proprio un bel vedere lì va fatto un intervento e va fatto di un intervento di rilevanza pubblica cioè noi come amministrazione ora siamo nelle condizioni di dire ci facciamo no a un nuovo piano che cosa ci facciamo il piano è scaduto aspetta noi coinvolgere tutti come diceva lei Consigliere Amato sicuramente tutti i proprietari ricordandoci che c'è anche la ressa.
E quindi va discusso un nuovo piano per preservare proprio l' interesse pubblico secondo me secondo noi siamo in questa situazione e quindi e questa delibera secondo noi arriva tardi in realtà è inefficace e la e la e l' arresto e non è che non manda le osservazioni cioè no non scrive niente riguardo al al provvedimento di avvio del del procedimento però ci manda un piccolo ricorso che non è mica da poco voglio dire e che ci permette che ci obbliga a rispondere di questo ovviamente non sono non tutto dipende da questa Amministrazione ma soprattutto ci obbliga a riprendere in mano la questione per chiederci ma di quello spazio lì che cosa vogliamo fare.
Sì sì dimmi tu dimmi tu.
C'è qualche altro intervento allora faccio io un intervento concordo anch' io con i Consiglieri Amato e Lazzaro e penso sia un' opinione condivisa da tutti che l' area di cui si discute i comparti centrali necessiti di una soluzione che risolva finalmente una volta per tutte una questione che interessa non solo il decoro ma anche ormai la sicurezza dell' ingresso di Abano.
È anche vero però che la variante 6 al piano particolareggiato dell' area centrale urbana presenta dei vizi di legittimità che portano alla necessità di procedere al suo annullamento d' ufficio e questi vizi sono puntualmente elencati nella proposta di delibera che siamo chiamati a votare questa sera altro presupposto però che la legge richiede per procedere all' annullamento d' ufficio di un atto amministrativo e all' interesse pubblico ora su questo punto va detto che a differenza dei vizi di legittimità di quale si è potuta verificare effettivamente l' esistenza e sulle ragioni indicate a sostegno dell' interesse pubblico all' annullamento della variante 6 io nutro francamente dei dubbi dall' esame della documentazione offerta a sostegno della proposta di delibera non mi sembra che emerga la sussistenza di questo interesse pubblico e nel dettaglio abbiamo in particolare due petizioni popolari recentissime del novembre scorso che sembrano essere state promosse ad hoc abbiamo poi la nota del 2 gennaio di quest' anno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dove viene escluso da un lato che Piazza Mercato sia assoggettata alla valutazione di interesse culturale e viene indicato che tutto il territorio comunale e quindi non solo Piazza Mercato sia di interesse archeologico.
E questo non implica l' impossibilità di alienare ma semmai la necessità di dette di adottare determinate accortezze procedure nella realizzazione di eventuali interventi.
Lo stesso va detto per la comunicazione del 7 dicembre dell' anno scorso della Soprintendenza archeologica che viene richiamata nella nota del Ministero dei beni e delle attività culturali che si limita anch' essa ad evidenziare l' interesse archeologico dell' intero territorio comunale senza nulla dire circa quelle precise ragioni di interesse pubblico che limiterebbero il programma di trasformazione urbanistica.
Previsto dalla variante 6 come invece si legge nella proposta di delibera.
Ritengo quindi che non si rinvengano negli atti le ragioni di interesse pubblico che sono poste alla base della proposta di delibera in discussione.
Queste stesse ragioni di interesse pubblico poi sembrano essere poste alla base della ulteriore pronuncia che si chiede al Consiglio comunale ovvero quella sulla esclusione della sussistenza dei presupposti per procedere alla declassificazione alla sdemanializzazione e alla permuta delle aree appartenenti al patrimonio comunale interessate dalla variante 6.
Ora fermo il fatto che dagli atti come detto non emergono elementi tali da rilevare l' interesse pubblico a non dare esecuzione alle previsioni contenute nella variante 6 men che meno a mio avviso tale interesse sembra sussistere in ordine a una pronuncia di questo genere io credo che valutazioni sulla possibilità e sull' opportunità di declassificare sdemanializzazione alienare o permutare aree appartenenti al patrimonio comunale debba essere inserita in un contesto più ampio di predisposizione di quello strumento urbanistico che oggi manca non dimentichiamo che abbiamo un patto adottato e non approvato non abbiamo un Piano degli interventi non abbiamo un Piano del commercio non dimentichiamo poi che il Piano particolareggiato dell' area centrale urbana è scaduto il 10 gennaio scorso.
Siamo in una situazione di vuoto normativo regolamentare manca una visione di insieme del territorio e auspico che questa Amministrazione voglia procedere quanto prima colmare questo vuoto fino ad allora a mio parere ogni valutazione aprioristica sulla possibilità o meno di declassificare sdemanializzazione alienare permutare aree comunali collocandosi a monte e non a valle di strumenti urbanistici che oggi non esistono sarebbe non corretto per queste ragioni pur concordando senz' altro nella necessità di annullare un provvedimento che presenta dei vizi di legittimità e pur contrari alla realizzazione di una grande struttura vendita in Piazza Mercato così come prevista dalla variante sei il mio voto sarà di astensione.
Se non ci sono altri interventi do la parola al Sindaco prego.
Eh se vuole fare un.
No no ma io lascio.
Sì io volevo solo informare perché bisogna fare anche informazione corretta perché diversamente si rischia di uscire da qua con qualche dubbio.
Il 10 di gennaio 2018 scade il termine per la firma della convenzione ed è questo che l' ARES ha.
Per questo motivo che ha presentato ricorso quindi il fatto che la cosa sia superata non è superata perché entro il 10 gennaio 2018 l' ARES ha presentato ricorso.
Si ricorre contro il fatto che il Comune è in ritardo nella firma della convenzione cosa che il Comune non fa per motivi almeno per quanto riguarda questa maggioranza di legittimità ma soprattutto informando tutti che se fosse stata sottoscritta entro la scadenza dei cinque anni dalla convenzione da parte del Comune la ressa avrebbe avuto altri cinque anni per la realizzazione di quanto previsto e questo bisogna dirlo perché diversamente si fa disinformazione.
E pertanto la questa cosa non è superata per nulla perché la ressa ha chiesto prima del gennaio 2018 la firma della convenzione che le sarebbe servita per fare i lavori nei successivi 5 anni.
Pertanto noi riteniamo almeno questo gruppo di maggioranza ritiene perché vediamo che molti hanno il braccino corto probabilmente perché c'è una richiesta milionaria.
Dell' ARES questa maggioranza va avanti coraggiosamente in quello che altri non hanno il coraggio oggi di votare informando correttamente i cittadini soprattutto perché diversamente si costruiscono delle realtà che non esistono.
Grazie consigliere Lazzaretto prego.
Sì.
Agli atti non c' era.
Il ricorso dell' ARES per cui abbiamo dovuto chiederli andarci rieleggere allora a noi risulta che il 10 di gennaio scade il piano è uno degli argomenti in Conferenza Capigruppo che più volte sia per l' incontro di novembre che per quello ultimo in preparazione del Consiglio chiesi al referente tecnico eri.
Mi ribadisce che il piano non aggancia la variante no perché il piano non si aggancia la variante però nella.
Nel ricorso dell' ARES l' ARES dice nel caso di specie pertanto le condizioni inscindibili tra l' esecuzione delle opere pubbliche e la realizzazione degli interventi edilizi privati pregiudicano l' attuazione del progetto di variante urbanistica non risultando sufficiente a renderla possibile a rendere possibile l' ultrattività delle previsioni confermative del PRG anche dopo la sua prossima imminente decadenza per decorrenza del termine quinquennale di efficacia che cosa vuol dire vuol dire che la variante avrebbe potuto vivere di vita propria se erano almeno cominciate le opere di urbanizzazione non avendo fatto nemmeno quelle le opere di urbanizzazione vanno a bloccare anche la variante c'è un' altra cosa che nel ricorso della res viene detto che si avvalgono di un rimborso anche perché hanno perso l' occasione di poter vendere quella struttura no la seguente impossibilità di stipulazione della convenzione attuativa hanno in gran parte vanificato le fondate e legittime aspettative della società ricorrente alla realizzazione degli interventi in oggetto allora.
Nessuno ha il braccino corto la nostra lettura di questi documenti perché dovevano essere messi tutti insieme ci fa pensare che di per sé si sia risolto il problema pur ribadendo che siamo contenti di aver Piazza Mercato anche se consigliere Amato non è un gioiello.
È imbarazzante che poi sia viva sia dentro la nostra.
Abitudine di viverla il mercoledì però tolto il mercoledì piazza Mercato è imbarazzante come sono imbarazzanti tutta la tutto quello che abbiamo detto rispetto ai comparti centrali per cui non andrei a mettere un' enfasi che diventa quasi retorica l' altro aspetto che condivido è quello dell' importanza pubblica rispetto soprattutto al documento che ha mandato la il Ministero per la conservazione dei beni perché dice che la piazza a meno di settant' anni okay e che quello che viene chiamato il rischio archeologico non è specifico per quel territorio l' Italia è a rischio archeologico Abano in alcune zone dei nostri alberghi quando si scavava per fare i piani sotterranei Garaci le piscine è stato ritrovato di tutto no per cui voglio dire sappiamo ma non è che nel precipuo Piazza Mercato su una zona a rischio archeologico mi viene anche da pensare che se è vero così importante potremmo estendere questo tipo di riflessione pensando che anche il parcheggio della Aliper dove invece i lavori di urbanizzazione e stanno continuando perché qui non hanno fatto niente ma li stanno continuando in via Romana Aponense Romana Aponense mi fa pensare che forse anche per di là a quel punto per assimilazione ci sia un rischio geologico per cui non è per braccino corto che anche noi ci asterremo ma perché secondo noi questo documento è stato superato dagli atti che sono arrivati dopo l' incontro che noi abbiamo fatto in Consiglio comunale a novembre dove eravamo più che convinti e più che d' accordo di andare avanti con il procedimento di riuscire a capire e mettere a fuoco tutte le incongruenze avemmo anche detto in quella sede che a me piacerebbe che la stessa cosa venisse fatta per la libertà per cui la nostra posizione sarà di astensione.
Grazie se non ci sono altri interventi passiamo alle dichiarazioni di voto.
Nessuno.
Consigliere Boccardo.
Beh la dichiarazione di voto sarà breve come avete capito tutti la materia e articolata questione sono da vedere io confermo la questione del braccino corto nella misura in cui una questione così articolata che potrebbe essere soggetto a diverse interpretazioni anche da parte della magistratura giustamente spaventa noi ci asterremo per la semplice banale ragione che non intendiamo assumerci responsabilità non credendo che questa cosa verrà gestita nel modo opportuno.
Grazie Consigliere Martina Antonio prego sì grazie Presidente e io preannuncio che è la mia votazione sarà di astensione è di astensione perché come ho detto nel precedente intervento ovviamente non ho avuto modo di poter documentarmi approfonditamente dico che a seguito del dibattito che ho potuto sentire qui questa sera al di là delle questioni meramente di legittimità della del provvedimento che si vuole andare a non andrà annullare io pongo una questione che è di carattere meramente politico amministrativo ho sentito da questi da questi interventi che.
Non c'è un po' di nebbia non si sa che cosa si voglia fare per il futuro di queste di quest' area questo è quella è la percezione che ho avuto io e siccome l' interesse generale è anche l' interesse di riqualificare un' area così importante perché ricordiamo il biglietto anche di visita dell' entrata di Abano Terme per le persone che provengono da Selvazzano per le persone che vengono e provengono da da da Padova è spiacevole insomma vedere un' area così degradata e se vogliamo appunto riattivare anche le attività commerciali è opportuno appunto intervenire anche in questo senso con un ampio piano di riqualificazione ecco io non vorrei che il ricorso al TAR presentato e altre problematiche potessero insomma a creare una situazione di stallo che poi determinano un prolungamento da parte di questa Amministrazione che lascia insomma in questo degrado l' area interessata per cui riconfermo il mio voto di astensione.
Grazie consigliere Amato prego grazie Presidente ma fosse.
Ora io voglio capire io sicuramente ma quando si inizia un procedimento.
Poi lo si chiude anche lui tutti insieme abbiamo iniziato un procedimento a novembre che stasera andiamo a chiudere al di là di quello che è successo io credo che sia giusto procedere in questa direzione.
E da parte del nostro gruppo signor Sindaco noi le diciamo soltanto vada avanti andate avanti su questa strada e cercate di riportare Piazza Mercato ai cittadini i cittadini di Abano non possono correre il rischio di vedersi privata di uno spazio.
È un gioiello quello spazio no per com' è per quello che serve consigliere Amato chiedo scusa ma abbiamo chiuso la discussione in questo momento delle quindi il nostro voto è favorevole Presidente grazie grazie allora procediamo con la votazione chi è favorevole.
10 11 Sindaco.
Astenuti.
Sei facciamo la prova contrari nessuno astenuti Chiarelli Lazzaro Lazzaretto Tentori Martinat Boccardo.
Votiamo per l' immediata eseguibilità del provvedimento chi è favorevole.
10 contrari nessuno astenuti 6 Chiarelli Lazzaro Lazzaretto Tentori Martinazzoli e Boccardo.
11 chiedo scusa 11 favorevoli grazie grazie agli scrutatori che mi aiutano.
Allora procediamo con l' ordine del giorno al quarto punto ad oggetto indirizzi in ordine alla alienazione di un immobile di proprietà comunale illustra la proposta l' assessore Bado prego.
Grazie Presidente.
Allora.
L' Amministrazione in questo caso propone al Consiglio comunale di valutare la situazione di un immobile di proprietà del Comune appunto che è sito in via degli Olmi quindi a Giarre dove fra gli altri vi è un appartamento con garage che di quello di cui stiamo parlando in un condominio di otto unità abitative e Fabbricato A del 1981 e quindi a poco meno di quarant' anni l' immobile in questione era già stato posto in vendita nel febbraio 2011 dall' allora commissario.
Non mi ricordo come si chiama comunque nei due mentre per il 2011 il prezzo di vendita però è stato stabilito poi successivamente dalla Giunta che sia insediata e fissato in 139.500 euro ecco.
Prego attenzionati ma il Consiglio comunale viene inserito sul sul deliberato della chiavetta che vi è stato presentato questo passaggio cioè considerato che con perizia di stima del 13 dicembre 2011 all' immobile in oggetto veniva assegnato il prezzo di euro 139.500 questo non l' ho trovata sul testo che vi è stato recapitato viene aggiunto per completezza di informazione questo questo queste due righe che non cambiano la sostanza del provvedimento ma che per correttezza viene inserito.
L' immobile in questo periodo con quel prezzo non è stato non è stato venduto e poco più di tre anni dopo sempre la Giunta approva una nuova perizia che porta che ha bassa 108.500 il prezzo di stima nel tempo intercorso da da allora ad oggi il prezzo di stima della Giunta 108.000 e del primo aprile 2014 quindi ha già più di tre anni.
Nel tempo in questo periodo di tre anni l' Amministrazione gli uffici hanno svolto varie attività per cercare di vendere quegli immobili e molti cittadini sono anche andati a visionare l' appartamento ma poi nessuno ha concluso l' acquisto per tale immobile nel mese scorso dicembre è pervenuta invece del Comune una proposta irrevocabile di acquisto che però fissa in 87.000 euro il controvalore economico che il privato cittadino non una ditta è disposta a pagare per quell' immobile.
La cifra di 87.000 euro e sostanzialmente l' equivalente di un ribasso della stima pari al 20 per cento che è quello che dovrebbe andare a fare il comune sardo decidesse di sua iniziativa di porre all' asta l' immobile.
A un prezzo inferiore a quello che ha messo fino adesso.
Partendo da questo presupposto l' Amministrazione chiede al Consiglio di considerare la possibilità di abbassare il prezzo di stima da centootto 87.000 euro.
Precisando però che non verrà venduto in automatico al cittadino che ANAS che ne ha fatto richiesta ma verrà posto l' immobile sempre inventa informando tutte le persone che in qualche modo si erano dette interessate l' immobile e comunque con avviso pubblico che il prezzo di stima è stata ribassata 87.000 euro sapendo che comunque a quel prezzo c'è già un cittadino interessato interessato all' acquisto.
Fondamentalmente sostanzialmente si dice.
Si informa la cittadinanza abbiamo un' offerta di 87.000 euro se nessun offre di più lo andremo a giudicare a questo cittadino per questi soldi.
Passaggio qui sottolineo diversamente dal passato chiediamo al Consiglio di approvare la pel la perizia di stima cosa che in passato faceva la Giunta.
Tutto qua.
Preciso inoltre che i proventi dei proventi della vendita dell' immobile saranno poi utilizzato per migliorie o meglio per la messa a norma delle altre unità abitative del Comune che sono.
Che ne hanno necessità.
Grazie.
Chi se lo prego interventi consigliere Amato prego.
Presidente beh mi sembra d' aver capito che questo questa è una procedura iniziata ancora nel 2014 del 2011 per cui diciamo fa parte di un vecchio piano e si è quasi diciamo obbligati a seguire questa strada il trovo giusto che l' amministrazione.
Metta quei soldi ricavati dalla vera di questo alloggio che siano finalizzati alla ristrutturazione di altri appartamenti che in questo momento non sono agibili e che potrebbero essere messi a disposizione quando qua quanto prima.
Riteniamo che.
Bisognerebbe arrivare quanto prima però a rivedere completamente il piano delle alienazioni è un Piano che abbiamo ereditato è un Piano che va rivisto completamente e va rivisto nell' ottica di dotare il Comune di fabbisogno abitativo di cui c'è necessità.
Io credo che.
Non conviene a nessuno tenere gli appartamenti sfitti vuoti perché deperiscono credo che bisogna trovare le risorse come si sta facendo stasera per poterli sistemare e dare immediatezza all' assegnazione a famiglie che effettivamente da mesi o da anni addirittura aspettano un' occasione giusta per poter avere una casa grazie Assessore.
Grazie ci sono altri interventi.
Consigliere Lauretta prego sì alla Conferenza Capigruppo del 22 cioè di lunedì preparatoria al Consiglio comunale.
Avevo chiesto se esistesse un piano aggiornato delle alienazioni e mi è stato risposto che non è pronto e intanto però si propone di vendere un appartamento.
Quando come 35 0 31 avevamo fatto un' analisi sulle proprietà abitative del Comune di Abano avevamo verificato che il piano delle alienazioni dell' allora sindaco Luca Claudio prevedeva 19 immobili Earth 34 immobili comunali in vendita però dopo il commissario e dopo questi primi sette mesi noi non sappiamo e non abbiamo aggiornamenti su che cosa c'è che cosa è stato venduto che cos' è un rudere che cos' è invece un appartamento che può essere utilizzato perché questo appartamento ha un costo cioè se era stato proposto per cento e 8000 euro ed è venduto per oh c'è una controproposta di un privato per 87.000 euro vuol dire che è un appartamento che ha un suo valore che ha una sua dignità sicuramente poteva essere utilizzato politicamente le Amministrazioni precedenti avevano deciso di chiuderlo ma l' hanno chiuso non perché era un rudere chiaramente restando chiuso deperisce perde di valore e dobbiamo rimettere le mani completamente.
Ad una verifica poi fatta da noi a maggio del 2017 risultava un altro dato interessante che le famiglie in emergenza abitativa ad Abano fossero 14 cioè quattordici famiglie che hanno bisogno per motivi diversi di poter essere accolte in una casa.
Il Comune ce l' ha non a spese ulteriori per mettere fuori Comune un e altre strutture queste ospitalità di emergenza ovviamente questi sono dati che possono oscillare per molti motivi che è sempre bene tenere presenti e aggiornati noi ad oggi non sappiamo quanti sono però questi sono i poli del servizio quante case al Comune quante mediamente possono essere le famiglie che ne hanno bisogno dobbiamo chiederci perché queste case restano chiuse perché sono chiuse ma perché non possiamo riaprirle sicuramente.
È buona l' idea di vendere per ristrutturare ma bisognerebbe che questa fosse una garanzia un po' più concreta nel nostro programma elettorale avevamo dedicato ampio spazio a questa priorità ovvero mettere a disposizione delle case di proprietà del Comune per le famiglie aponense che possono vivere momenti transitori di difficoltà e avevano anche pre e avevamo anche previsto di destinare un appartamento per mettere in protezione donne bambini riproposto anche in uno scorso Consiglio comunale proprio da me per aderire concretamente alla rete contro la violenza sulle donne la spiegazione che è stata data in Conferenza Capigruppo di questa scelta è che è conveniente economicamente per il Comune credo che un appartamento sebbene chiuso dal 2013 invece in vendita 108.000 euro non sia da buttare e che la proposta economica ricevuta dal Comune da parte di un privato di 87.000 a valore il fatto che non si tratta di una catapecchia inservibile non vorremmo che uno alla volta si sfilasse euro gli appartamenti e andassero in vendita senza una visione generale del patrimonio e soprattutto senza aver individuato coraggiosamente quali possono essere e quanti gli appartamenti di proprietà da mettere a disposizione per le famiglie in difficoltà la vera convenienza per il Comune secondo noi non è fare cassa ma destinare per esempio anche questa unità abitativa peraltro che ha un vantaggio perché questa non è nell' edilizia popolare.
Quando fu costruito quel quel quella palazzina venne lasciato per il Comune come scambio rispetto agli oneri quell' appartamento che ha proprio il vantaggio di essere inserito in una palazzina residenziale è normale per cui l' altra domanda che ci poniamo è se abbiamo degli appartamenti tra virgolette dentro un residenziale normale hanno il vantaggio di non essere appartamenti stigmatizzati ai ghetti o a rischio di ghetto che anche ad Abano noi altri abbiamo per cui noi siamo sostanzialmente contrari a questa azione anche se capiamo che c'è un vantaggio per la città perché prima vorremmo capire decidiamo insieme ma con dei dati alla mano abbiamo un Piano delle alienazioni non è aggiornato o no sappiamo quante persone hanno bisogno no però non possiamo solo valutare lo storico quegli appartamenti erano chiusi le sensibilità delle Amministrazioni dei commissari precedenti credo non debbano insegnare a nessuno credo che possiamo anche permetterci il lusso di decidere che questi appartamenti intanto possono essere sistemati riaperti per rispondere alle emergenze che la nostra città ha.
Grazie ci sono altri interventi.
Consigliere Lazzaro.
Sì anch' io intervengo su questo tema uno perché è un appartamento che ho ben presente perché è collocato praticamente nella via dietro dove stavo io prima di sposarmi e.
E sentirmi dire lo vendiamo perché è un appartamento che ha quarant' anni e a me lascia un po' così perché voglio dire non è che tutti gli appartamenti e tutte le case che hanno quarant' anni sono da buttare via io ho vissuto per trent' anni in un appartamento poco prima di sposarmi ci vivevo ancora e aveva 41 era è stato costruito più o meno nello stesso periodo perché faceva parte della stessa lottizzazione quindi non mi pare una motivazione valida poi.
Mi pare anche che non sia proprio obbligatorio come lei dice consigliere Amato cioè nel senso che a me pare che l' iter sia questo il commissario mette in vendita se ho capito bene mette in vendita nel 2011 un appartamento per 139.000 euro circa con una perizia nel 2014 viene fatta una nuova perizia perché non si riesce a vendere questo appartamento viene abbassata di 30.000 euro circa.
Non succede niente finché un privato a dicembre di quest' anno 2017 fa una proposta irrevocabile irrevocabile lui ovviamente ma il Comune può decidere di dire l' accetto o non accetto qua che ci viene chiesto non di dire concludiamo un iter qua non c'è nessun interdizione da concludere.
Da quel che capisco io qua c'è da decidere se siamo intenzionati a vendere questo appartamento per 87.000 euro oppure no se non ho capito bene questa è un' offerta.
Non ho capito male questa è un' offerta.
Esclusiva del privato cioè il privato ci dice io do 87.000 euro ma non c'è nessuna stima nessuna valutazione da parte dell' amministrazione giusto questa era una richiesta che volevo farle ma mettiamo anche che ci fosse una perizia che dica effettivamente quell' appartamento vale 87.000 euro che secondo me dobbiamo veramente chiederci ma vogliamo svendere quegli appartamenti che erano stati come dire erano stati compresi nel patrimonio comunale anche da amministratori lungimiranti di questo territorio.
Negli anni 80 che avevano detto non facciamo dei quartieri ghetti non facciamo solo dei quattro quartieri popolari ghetti ma cerchiamo nelle urbanizzazioni che si vanno a costruire cerchiamo di riservare qualche piccolo appartamento per quelle famiglie che sono in difficoltà io lavoro nel sociale e vi posso assicurare che il Ghetto è disastroso ma se c'è un appartamento pubblico che noi possiamo mettere sfruttare per sostenere alcune famiglie quell' appartamento lì diventa una risorsa doppia del suo valore doppia perché permette uno alla famiglia di non sentirsi ghettizzata 2 le persone che stanno intorno si crea solidarietà si crea comunità.
Se invece noi andiamo a vendere proprio quegli appartamenti che perché hanno quarant' anni qualcuno ci dice ti do 87.000 euro e non non torna indietro e hanno quarant' anni allora si possono vendere cioè andiamo a svendere le risorse non solo abitative secondo me ma anche sociali di questo territorio.
E questa se permettete è anche una scelta politica.
Quella di dire che cosa ne vogliamo fare dell' edilizia popolare che abbiamo soprattutto di quella integrata nel territorio e quella non ghettizzata beh personalmente io sono per tenerla ed alla famiglia e a persone che hanno bisogno perché ce ne sono e se magari la Gore la graduatoria si sta esaurendo ma pensiamo anche a qualche formula che aiuti le giovani coppie per entrare intanto farli uscire di casa dato che c'è sempre no lo.
La la lo stereotipo che i giovani non vogliono uscire di casa perché non hanno la possibilità beh diamogliela noi dato che abbiamo questa parte perché non possiamo farlo possiamo.
Grazie.
Ci sono altri interventi.
Lascio la parola all' assessore Briano grazie io.
Voglio intervenire solo per alcune cose dal punto di vista alcune cose intanto c'è una una perizia di stima a supporto delle valutazioni che vengono fatte per cui non è che si sia arrivati a quantificare quelli 87.000 euro perché le offerte un privato.
Prego.
No la perizia l' offerta del privato ma la perizia di stima che il Comune ha detto è 87.000 euro che vanno bene abbiamo una perizia di stima che dice che il prezzo è congruo.
Dopodiché sul fatto dei 40 anni se la cosa può interessare io abito in una casa che ne ha 46 e ci sono alcune affezionato quindi non è ma è per dire che l' immobile evidentemente ha un valore diverso perché ha dei requisiti completamente diversi da quelli che sono i modi di oggi non stiamo ragionando di un immobile che ha un valore commerciale ecco la perizia di stima mi fa notare che nel nello stesso immobile o comunque lì vicino ci sono da un anno e mezzo altri due appartamenti inventa che non sono venduti e che ci fa ci fa ragionare sul fatto che se il Comune vuole vendere un immobile o quell' immobile il prezzo è sicuramente peggiore l' offerta del cittadino è comunque sarebbe comunque da cogliere.
Escludo che vi siano oggi unità abitative del Comune di Abano che sono immediatamente abitabili senza senza interventi per quanto minimi gli interventi vanno fatti tenuto conto che comunque il Comune di Abano quando il Comune come tutti gli enti pubblici se danno un appartamento deve essere a norma e voi sapete che in questo.
Questa interpretazione delle norme probabilmente che il Comune debba diavolo deve osservare come dovrebbero osservare gli altri sono più puntuali richiedono evidentemente interventi molto più importante quindi per mettere a disposizione il patrimonio abitativo del Comune di Abano c'è bisogno di di forti investimenti.
Rimango stupito dal fatto che si chieda una garanzia in più non so che tipo di garanzia cioè più di dichiararlo pubblicamente in Consiglio comunale non so che cos' altro bisogna fare sul fatto che i proventi verranno utilizzate per migliorare il patrimonio abitativo il Piano delle alienazioni del comune è quello che ci siamo trovati quindi quest' Amministrazione non ha messo mano a questo piano delle alienazioni intenda farlo a breve o comunque cominciare unita a breve per ragionare di questo di questo problema in particolare riguardo con particolare riguardo al fatto appunto che ci sono molte unità abitative che sono posti in vendita che si vorrebbe ricondurre alle necessità della popolazione però ripeto sognate però che si decide e si affitta questo richiede investimenti importanti.
Grazie.
Alle dichiarazioni di voto.
Consigliere bloccarlo sempre brevemente noi ci asterremo nella misura in cui come mi pare abbastanza chiaro questo è un atto una alienazione dalla quale non si torna indietro al di fuori di un piano generale e al di fuori anche di un' idea generale che non ci è stata spiegata quindi ha prendiamo atto della decisione ma da parte nostra il voto sarà l' astensione non perché siamo contrari per una ragione o per l' altra sposiamo la necessità del sociale senza ombra di dubbio ma di fronte a una incognita non sapendo se forse era meglio tenerlo forse no e non volendo essere fra sei mesi quelli che dovrebbero pentirsene noi voteremo astensione grazie.
Consigliere Martinotti grazie eh invece io ritengo di dover bontà votare contrariamente a questa proposta perché ritengo che è vero che il patrimonio immobiliare attualmente di proprietà della del comune necessiti come qualsiasi tipo di patrimonio immobiliare di attività di manutenzione e di intervento però ritengo che alla base di questo ci debba essere una volontà politica di che cosa si voglia fare di questo patrimonio immobiliare e siccome come.
Ah giusto o non giusto rilevato i colleghi e Lazzaro e Lazzaretto in questo momento anche Abano Terme risente di problematiche di emergenza abitativa soprattutto ritengo anche per le coppie giovani visto che chi accede alla ai contratti di locazione con canoni appunto liberi nella piazza di Abano Terme sono abbastanza elevati io ritengo proprio che per rispondere alle esigenze sociali oggi che sono sempre più emergenti a fronte anche di carenti trasferimenti da parte della dello Stato ci sia necessità sempre di più di un intervento da parte del dei Comuni proprio per rispondere a quelle che sono le esigenze e alle necessità delle delle persone e delle apponeste 5 in questo caso che ne hanno bisogno per cui ritengo che secondo me è sbagliato in questo momento che il Comune di Abano Terme si spogli così in previsione di una di una rivisitazione della del proprio del Piano di alienazioni di questo anche di questo immobile grazie.
Grazie consigliere Amato prego.
Grazie sì nel nell' esprimere il voto favorevole a questo provvedimento mi rifaccio a quello che dicevo prima nel senso che questa maggioranza deve partire immediatamente con la revisione del Piano di alienazione dei fabbricati per capire esattamente qual è la reale esigenza abitativa in modo particolare.
Conosciuta dai servizi sociali inviavano.
Do la parola al consigliere Lazzaro prego.
E noi voteremo contrariamente a queste a questa delibera per le stesse identiche ragioni che diceva il Consigliere Amato proprio perché riteniamo che debba essere visto il Piano delle alienazioni e proprio perché riteniamo che non è giusto vendere gli appartamenti così perché erano già previsti nel passato perché riteniamo che le le questioni la questione sociale di Ava ancor più valore a questo appartamento e in ultima perché conosco ho ben chiaro qual è l' appartamento e sono convinto che non è necessario non sono necessari grandi investimenti per rimetterlo in funzione.
Altri altre dichiarazioni di voto.
Allora procediamo con la votazione.
Favorevoli.
Allora eh no così allora.
10 favorevoli astenuti.
4 peggio Chiarelli Tentori Boccardo.
Tentori Boccardo contrari.
3 Lazzaro Lazzaretto Martinazzoli.
Votiamo per l' immediata esecutività del provvedimento favorevoli.
10.
Astenuti.
Cera Chiarelli Tentori Boccardo contrari.
Quattro chiedo scusa astenuta anche consiglieri peggio.
Sì contrari tra Lazzaro Lazzaretto Martinazzoli.
Grazie.
Allora può fare se passiamo al quinto punto all' ordine del giorno che ha ad oggetto Variazione di bilancio numero 1 del 2018 passo la parola all' assessore Bozza.
Buonasera grazie con questa variazione di bilancio si prende atto della comunicazione del Ministero dell' interno relativo all' assegnazione del fondo di solidarietà comunale pari a 2.417.694 euro importo superiore per 37.694 euro rispetto allo stanziamento previsto nell' esercizio finanziario 2018.
Di tale somma in entrata aggiuntiva viene ripartita nei seguenti capitoli di bilancio 15.000 euro per organi istituzionali legate all' associazionismo.
2694 euro nel capitolo attività culturali e interventi diversi nel settore culturale e 20.000 euro per lo sviluppo e la valorizzazione del turismo inoltre con la presente variazione di bilancio come sapete con l' introduzione della carta d' identità elettronica una quota dell' importo di tale carta d' identità circa di 17 euro che sono introitati dall' Amministrazione comunale vengono riversati al Ministero dell' interno e per questo viene aggiunta la previsione di entrata e di uscita di tale importo.
Grazie interventi.
Consigliere Lazzaro prego beh siamo felici di avere più soldi a disposizione e questo è senz' altro insomma come si può non esserlo no dico subito che noi in realtà ci asterremo ma non perché per motivi di contenuto ma con per motivi di metodo come abbiamo già espresso nella discussione del bilancio ci aspettiamo che.
Si discuta dove a me di dove mettere le risorse ora qua stiamo parlando di cifre irrisorie e quindi insomma non ne facciamo una bandiera però portiamo avanti l' astensione per questo motivo qui secondo noi è giunto il momento che il Consiglio comunale tocchi con mano dove mettere le varie risorse.
Altri interventi.
Nessuna dichiarazione di voto.
Niente passiamo allora alla votazione.
Allora è assente il consigliere bollino.
16 presenti 16.
Allora favorevoli.
9 10 11 11 favorevoli contrari.
3 Tentori Martinotti Boccardo astenuti.
Due Lazzaro e lazzaretto.
Votiamo per l' immediata esecutività favorevoli.
11 contrari.
Tra Tentori Martinotti Boccardo astenuti 2.
Lazzaro e lazzaretto.
Allora andiamo avanti sesto punto all' Ordine del Giorno ad oggetto comunicazione al Consiglio dei prelievi dal fondo di riserva adottati dalla Giunta comunale.
Do la parola all' assessore Bozza.
Tale comunicazione arriva a seguito del prelievo del fondo di riserva adottato dalla Giunta comunale a fine 2017 quindi nel primo Consiglio comunale utile successivo ne viene data comunicazione per tali importi 1300 euro per il pagamento di utenze di energia elettrica di sedi distaccate del Comune di Abano Terme 13.907 euro per un rimborso IMU per un contribuente che ha versato erroneamente nelle casse dell' ente comunale di Abano Terme non di sua appartenenza e 7409,75 euro al fine di poter consentire il pagamento dell' IVA alla scadenza senza incorrere in sanzioni e penalità.
Grazie il Consiglio prende atto e al punto 7 dell' ordine del giorno e che ha ad oggetto la mozione presentata al Consiglio scorso dalla consigliera peggio e che ha ad oggetto l' adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d' azzardo do la parola alla consigliera peggio prego.
Grazie Presidente.
Premesso che l' industria del gioco d' azzardo è fra le poche a non avere subìto gli effetti della crisi economica e anzi nel corso degli ultimi vent' anni il gioco d' azzardo in Italia è diventato un fenomeno di massa è un business da quasi 100 miliardi l' anno dietro slot machine e lotterie si trovano dipendenze patologiche la rovina di intere famiglie la perdita della dignità e del lavoro di chi ne è vittima i facili guadagni dell' azzardo legalizzato sono preda delle mafie che attraverso i canali del gioco di Stato riciclano denaro sporco e si infiltrano nell' economia legale generando corruzione in Veneto ci sono 30.000 giocatori abitudinari di cui 3700 affetti da ludopatia di questi là di questi la metà si rivolge al SerT Servizio per le dipendenze nel 2016 erano 1900 per quanto riguarda la spesa per la cura lo Stato destina 4 milioni di euro e la Regione un milione di euro all' articolo 20 della legge finanziaria 2015 vengono fissati gli orari d' apertura l' ubicazione e le distanze dei siti sensibili oltre ai premi per i negozianti virtuosi in Veneto ci sono 34.000 slot machine una ogni 146 abitanti le perdite sono di Chen 1004.
1.43 miliardi pari a 292 euro ad abitante.
Le regioni dove si gioca di più sono Lombardia Lazio Campania Emilia Veneto Veneto quinta 17 o regioni su venti hanno adottato una legge per ridurre i punti vendita mentre alcuni Comuni hanno approvato Piani urbanistici che riguardano le sale gioco in particolare hanno vietato usufruire degli interrati oscurare le vetrine che portano all' alienazione dei giocatori promosso incentivi di riduzione IRAP TARI e inoltre danno contributi vietare la pubblicità fanno ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato attualmente sono 96.000 i punti vendita in Italia ad Abano il giro d' affari di circa 40 milioni di euro cifra superiore a quella del bilancio comunale tutto ciò premesso e ricordato invito al Sindaco ad aderire al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d' azzardo chiedo un impegno immediato e concreto da parte dell' Amministrazione comunale per esercitare ogni possibile attività di contrasto al gioco d' azzardo attraverso gli strumenti istituzionali in particolare tramite operazioni mirate della polizia municipale Lidia peggio i consiglieri comunali cittadini per il cambiamento mi permetto di chiedere alla Presidente e quindi al Sindaco siccome questo lavoro è stato un lavoro di squadra al quale hanno partecipato veramente tutti in particolare la consigliera Katia Meggiolaro chiedo se è possibile che anche il suo nome venga posto accanto al mio come.
Proposta di accoglimento vi ringrazio.
Nessun problema su questo.
Do la parola al Sindaco credo sia necessario oltre a ringraziare chi ha approfondito questo argomento e fare una piccola panoramica sullo stato dell' arte ad oggi nel nostro Comune vi è una piccola cronistoria.
Con ordinanza del 10 giugno 2016 questa Amministrazione aveva subordinato l' apertura di nuove sale giochi a rispetto di una distanza minima dai luoghi sensibili e contestualmente ristretto l' orario di funzionamento dei giochi leciti e degli apparecchi di intrattenimento dalle 17 alle ore 22 e di tutti i giorni con delibera 60 del 26 settembre 2016 è stato approvato il Regolamento comunale per i giochi leciti e l' installazione di apparecchi da intrattenimento.
Con tale regolamento si confermava la necessità del rispetto della distanza minima per l' apertura o l' installazione di nuovi apparecchi da gioco fissate in un raggio di 500 metri da tutti i luoghi sensibili che di seguito si indicano istituti scolastici di ogni ordine e grado strutture edifici scolastici centri di aggregazione giovanile centri sportivi sedi di associazioni sportive e relativi impianti compresi i campi da bocce esclusi in ogni caso le piste ciclopedonali luoghi di culto chiese conventi oratori sale parrocchiali i centri socio ricreativi locali quindi ospitanti i servizi che offrono attività organizzate aventi specifica finalità sociale culturale e ricreativa le strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario sociosanitario ospedali.
Cliniche e case di cura ai centri di recupero case di riposo per anziani esclusi in ogni caso gli studi ambulatori medici e laboratori di analisi e le biblioteche comunali un piccolo inciso nell' ultimo trimestre del 2017 abbiamo ricevuto la richiesta di apertura di una nuova sala giochi.
Che è stata per la quale è stata data parere negativo proprio in pendenza di questo regolamento.
A ottobre 2016 con provvedimento numero 9030 e il commissario straordinario emanava l' ordinanza per gli orari di esercizio delle sale giochi autorizzati ai sensi dell' articolo 86 del TULPS e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installate negli esercizi autorizzati ex articolo 86 88 del TULPS.
L' ordinanza è stata notificata a tutte le forze di polizia e i controlli sono partiti dal mese di dicembre 2016 dei sopralluoghi effettuati sin qui dalla Polizia locale Guardia di finanza e carabinieri sono stati elevati 16 verbali di violazioni.
E noi naturalmente continueremo la nostra opera di controllo e anche di sensibilizzazione attraverso l' adesione a questo manifesto.
Grazie ci sono interventi consigliere Meggiolaro prego.
Signor Presidente buonasera a tutti i Consiglieri a tutti i cittadini scusate la voce innanzitutto ringrazio la consigliera Lia peggio per la sensibilità che ha dimostrato nuovamente per la proposta di mozione per l' adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d' azzardo anche considerando il fatto che tale iniziativa era stata bocciata dall' Amministrazione precedente se vi ricordiamo con loro con Galloro Sindaco Luca Claudio decisione a nostro avviso alquanto preoccupante vista l' inarrestabile visto inarrestabile trend dell' abuso del gioco e disse ed i suoi effetti devastanti sul territorio e sui cittadini ricordiamo che in Italia i dati parlano chiaro e ci dicono che il gioco d' azzardo rappresenta bene una terza impresa del Paese e che nel solo Comune di Abano le autorizzazioni sono pari al 60 per cento ovviamente come ha già citato e la Consigliere Sindaco solo nella zona di Abano ci sono ben tre sale giochi a questo punto mi sono incuriosita e ho preso un po' a cuore questa iniziativa lanciata nel Manifesto dei Sindaci mi sono attivata personalmente con uno dei maggiori sostenitori dell' iniziativa di questo progetto che è l' avvocato Piero Magri il quale stamane ho sentito telefonicamente in previsione di un importante meeting di discussione proprio del manifesto è il terzo meeting che fanno a Milano il quale.
Ah c' ha aggiornato i dati significativi ovvero RAI ben 40 comuni si è passati a 700 e sei comuni il con l' entrata ultima del comune di Rosà in provincia di Vicenza da questo messaggio capiamo quanto importante sia la nostra adesione al manifesto del no alle slot machine.
E ciò sarebbe anche diciamo per il nostro Comune un un' iniziativa una presa di posizione alquanto significativa perché andiamo a toccare un tema sensibile e si dovrebbe anche al territorio un segnale di grande positività.
Quindi a mio avviso non concediamoci altro tempo il fenomeno troppo spesso è stato sottovalutato nonostante la sua enorme portata e la complessità che c'è la filiera del gioco d' azzardo e soprattutto l' attrazione che il suo esercito come avrebbe ribadito la consigliera Lidia Pege da parte dei clan malavitosi infatti infatti sostiene più volte l' onorevole del Pd Alessandro Naccarato le mafie giocano sporco e questo ultimamente in questi giorni abbiamo visto l' esempio eclatante del Comune di Olbia dove la mafia obbligava l' installazione di slot machine perché i proventi erano veramente inimmaginabili detto questo sempre Naccarato all' onorevole Naccarato Alessandro mi riferisco perché lui si ricollega al messaggio lanciato dal Manifesto dei Sindaci non lasciamo i Sindaci soli questo è un invito che ci lancia questa iniziativa proprio perché dobbiamo tutti fare pressing metterci insieme per dare una un certo significato impulsività a questa iniziativa e quindi un impegno a mio avviso che questa Amministrazione che a quanto sembra il nostro Sindaco Federico Barbierato si dimostra alquanto aperta all' iniziativa soprattutto sensibile un impegno a 360 gradi con gesti significativi eclatanti proprio perché ciò ci permetterà di perlomeno riuscire ad arginare quel po'.
L' installazione assidua e continua delle slot machine sui vari territori quindi ovviamente la forza ci permetterà di almeno lanciare un messaggio di grande positività.
Questo è tutto.
Grazie.
Ci sono altri interventi consigliere Lazzaretto prego.
Sì rispetto alla mozione presentata dalla consigliera Pege siamo ovviamente d' accordo 35 0 31 è favorevole al Manifesto dei Sindaci per la legalità e il gioco d' azzardo ricordo che nella campagna elettorale del 2016 quando ero candidata ci eravamo impegnati ad organizzare un flashmob proprio con il gruppo di mirano al quale io appartengo avendo un centro studi ammira e lavorando su questo settore un flashmob che abbiamo fatto al Sacro Cuore per sensibilizzare la popolazione aponense sui pericoli del gioco d' azzardo e promuovere locali slot free.
Un sit-in in un momento particolare della campagna elettorale quando pareva che sul viale delle Terme venisse aperto un nuovo centro slot e con questo sit-in al quale aveva aderito tantissima gente di Abano.
Siamo riusciti poi quasi ad obbligare la famosa ordinanza che ha citato il Sindaco Di Luca Claudio del 2016 che è stata una risposta strategica in campagna elettorale ha una provocazione che moltissime mamme moltissimi insegnanti moltissimi educatori avevano fatto occupando una parte del viale e presidiando lo spazio il negozio che era destinato a questo in quell' occasione avevamo dato anche una mappatura dei luoghi sensibili e a rischio non li dico tutti però ne cito alcuni perché sono particolarmente delicati per esempio le vie di fronte e dietro all' istituto alberghiero in via Monte Ceva c'è un grande centro.
In nella strada che va lì però c'è un altro centro e abbiamo una scuola che ha 900 adolescenti che hanno a 20 metri la possibilità di imbucarsi quando vogliono perché le vetrine sono oscurate e nessuno sa chi va dentro.
Un altro luogo particolarmente sensibile e noi li avevamo fatto un monitoraggio con dei ragazzi giovani che si erano resi disponibili a verificare il flusso degli studenti è la fermata dell' autobus di piazza Fontana dove nei momenti clou arrivano gli studenti dell' Alberti alcuni anche dell' alberghiero che hanno lì attaccato dietro praticamente alle spalle un' altra.
Un altro centro e avevamo chiesto allora di ipotizzare il famoso regolamento per lavoro mi occupo di questi problemi e per esperienza diretta so che l' adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità e il gioco d' azzardo resta lettera morta se non si affianca da subito ad un percorso di condivisione coinvolgimento di tutta la comunità strutturato in modi e tempi chiari mi permetto di porre all' attenzione quale contributo del nostro gruppo alcune azioni prioritarie per dare ossigeno e gambe a questa importante proposta servirà a programmare regolari percorsi di sensibilizzazione della popolazione degli studenti politiche protettive e di prevenzione a favore delle fasce più vulnerabili l' attivazione di una efficace rete territoriale dunque di un tavolo che presìdi composto dalla polizia dalle forze dell' ordine dalle associazioni dedicate per attività di controllo contrasto servono ordinanze o la revisione delle ordinanze esistenti sulla necessità di garantire i più fragili e la sicurezza urbana una probabile revisione dei regolamenti quello di polizia locale del commercio della pubblicità e uno specifico molto dettagliato sulle sale da gioco che tengano conto di alcune misure significative intraprese da numerosi comuni della nostra regione come stop all' apertura di sale slot all' adozione di nuove macchinette non solo nel raggio di 500 metri dalle scuole dagli impianti su sportivi dalle discoteche dei parchi ma una delle indicazioni di buone pratiche anche dagli sportelli bancomat perché l' effetto che c'è di entrare e uscire attraversare la strada per il bancomat a portata di mano è uno degli indicatori di grande facilitazione del turnover cioè del dell' istinto alla reiterazione del gioco per cui ri calibrare qual è la nostra situazione aponense limitare gli orari di apertura e la definizione delle fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco.
Proprio per evitare che nel momento in cui i ragazzi vanno a scuola o escono da scuola questi spazi siano aperti negare altra elemento importante il patrocinio ad iniziative o eventi organizzati da soggetti che abbiano installato macchinette nei propri locali va tenuto infine presente che nelle buone pratiche premiate dai Comuni virtuosi c'è anche quella di costruire aderire ad una rete sovraterritoriale che esiste esiste praticamente in tutte le province dove non solo c'è l' ASL giustamente il Serd con il sen Servizio per le dipendenze in generale ma anche prefettura questura e DIA e non solo un' altra indicazione importante di buona pratica e condividere i regolamenti e le strategie comunali con i Comuni limitrofi per cui un lavoro che noi stiamo facendo con l' Unione dei Comuni del Monte bellunese che hanno lavorato da soli e ognuno ha presentato il suo regolamento le sue ordinanze e di fare un accompagnamento perché questi Comuni arrivino ad elaborare un regolamento comune perché perché altrimenti il rischio è semplicemente quello di favorire quello che viene chiamato il nomadismo dei jet giocatori oltre il confine della città allora essendo un piano di prevenzione e di protezione e controllo come tutti i piani ormai non può più avere un respiro comunale deve almeno avere un respiro intercomunale per cui preparare potrebbe essere un tavolo all' interno di una Commissione per poter incontrare anche i Comuni limitrofi e condividere l' ipotesi di un regolamento se è fatto bene quello del Comune di Abano se va integrato lo possiamo fare insieme in maniera da arrivare come fanno le unioni dei comuni più virtuose ad avere un territorio più esteso che abbia lo stesso Regolamento condiviso.
Grazie.
Do la parola al consigliere Amato prego.
No.
Probabilmente non tutti quanti sanno che cos' è questo manifesto dei sindaci.
Per una serie di.
Impegni ma di richieste più che altro cosa chiedevano.
I sindaci intanto una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell' offerta e il contenimento dell' accesso con un' adeguata informazione a un' attività di prevenzione cura che devono leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle regioni per la cura dei giocatori patologici per la prevenzione dai rischi del gioco d' azzardo per il sostegno alle azioni degli enti locali chiedono che sia consentito di potere il potere di ordinanza dei sindaci per definire l' orario di apertura delle sale gioco e stabilire le distanze dai luoghi sensibili e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l' installazione dei giochi d' azzardo i Sindaci si organizzano in rete consapevoli che insieme si è più forti e si può contrastare la diffusione del gioco d' azzardo costruiscono reti nel territorio con associazioni volontari Polizia Locale e Forze dell' ordine per attivare iniziative culturali attività di controllo di prevenzione e di contrasto.
Costruiscono reti sovra territoriali con le ASL con la Prefettura Questura e DIA per monitorare prevenire e contrastare il gioco d' azzardo e curare i giocatori patologici si impegnano per la formazione propria degli esercenti e dei cittadini consapevoli del ruolo insostituibile della cultura per conoscere e comprendere la portata e la conseguenza del gioco d' azzardo costruire nuovi atteggiamenti e nuove mentalità recuperare i valori fondanti delle nostre società basate sul lavoro sull' impegno e sui talenti si impegnano a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d' azzardo e così via dicendo il.
Sono andati in cerca di alcune comunicazioni che spesso anziché non ci hanno fatto mai mancare i gruppi parlamentari del nostro partito e ne ho trovata una interessante ve lo leggo Smetto quando voglio solo un' altra partita non è vero che sono un dipendente e invece vite rovinate e famiglie distrutte il gioco d' azzardo può diventare molto pericoloso può provocare dipendenza anche grave poi isolare le persone in una bolla autodistruttiva un buco nero da cui si diventa difficile uscire.
Con il rischio di far del male non solo a se stessi ma anche alle persone care quasi senza accorgersene se non quando ormai è troppo tardi perché la ludopatia non è un gioco ma una vera e propria malattia negli anni della crisi e le vittime sono purtroppo aumentate per questo.
Il Governo è intervenuto per tutelare la salute dei giocatori assicurare l' ordine pubblico e contrastare il gioco illegale offerto dai canali on line internazionali con un impatto positivo soprattutto nel contrasto nella lotta al gioco d' azzardo patologico sono state approvate infatti misure per tutelare i più deboli soprattutto i minori vietata la pubblicità dei giochi con vincite di denaro su radio e tv generalista dalle 7 alle 22 di ogni giorno previsto una campagna di informazione e sensibilizzazione in particolare nelle scuole sui fattori di rischio connessi al gioco d' azzardo ridotto della metà il numero delle sale di un terzo quelle di a degli apparecchi di gioco che entro il 30 aprile 2018 passeranno dagli attuali 400.000 a non più di 265.000 imposto il rispetto di parametri di distanza da luoghi sensibili quali scuole luoghi di aggregazione giovanili e di culto.
Aumentata la tassazione sulle slot machine questo è un dato che non spaventa ancora di più stanziati 50 milioni di euro annui per la prevenzione la cura e la riabilitazione della patologia e connessi alle dipendenza dal gioco d' azzardo.
Cioè se pensiamo che è soltanto un gioco gioco non è agli italiani costano 50 milioni di euro per la cura.
E per la prevenzione.
Aderire al Manifesto dei Sindaci col tempo sicuramente si porteranno ad aiutare chi ha più bisogno ad evitare che molti cascano in quella rete.
E oltretutto si consentirà di far diminuire di anno in anno questi 50 milioni probabilmente potrebbero essere utilizzate per altre cose con questo esprimo anche il voto favorevole del mio Gruppo grazie grazie qualcun' altra prego consigliere Sperandio.
Deve allora c'è stata fatta pervenire questa mattina dall' avvocato Magri e una lettera invito a tutta la l' amministrazione la Katia la fotocopiata per tutti ve la leggo ma sono due righe le scrivo a nome della Scuola delle buone pratiche che dal 2012 ha avviato una campagna di sensibilizzazione sensibilizzazione e di contrasto al gioco d' azzardo presso la pubblica amministrazione sindaci assessori e consiglieri promuovendo prima il Manifesto dei Sindaci contro il gioco d' azzardo e poi anche una legge di iniziativa popolare per la quale i sindaci d' Italia hanno raccolto più di 91.400 firme legge depositata il 9 aprile del 14 al manifesto hanno aderito 706 comuni da tutto il Paese grandi città come Milano Roma e Torino e piccoli Comuni anche della provincia di Padova per questo invitiamo il Comune di Abano Terme ad aderire al manifesto perché aiuterebbe anche altri Comuni a fare massa critica oltre che ad aiutare e a condividere buone pratiche e un' attuazione alla lotta della Cri alla criminalità sia essa piccola sia essa organizzata l' adesione è gratuita evidentemente come segno della volontà di un' Amministrazione di prendersi cura del benessere dei propri cittadini.
Grazie grazie.
Promessa di brevità mantenuta.
Consigliere Maragotto prego.
Solo per dire che con convinzione anche con un po' di preoccupazione aderiamo a questa mozione e votiamo con.
Serena.
Convenzione che è con l' auspicio che quest' Amministrazione si attiverà penso l' Assessore al sociale e penso anche l' assessore Collazzo e per la pubblica istruzione per avviare tutte alcune delle proposte sono state messe sul tappeto questa sera perché c'è bisogno che questa emergenza non si trasformi in una malattia per tanti prima ancora di dover curare chi si è ammalato.
Grazie consigliere Lazzaro prego sì anche noi votiamo convintamente ma con speranza secondo me questa questa mozione e io vorrei portare la mia esperienza di educatore e e dire che secondo me è importante per l' Amministrazione investire sulla formazione.
Formazione non solo delle famiglie non solo dei ragazzi non solo degli educatori ma anche dei commercianti anche degli esercenti perché queste questo tipo di dipendenze vorrei chiamarle così.
Perché definirle ludopatia e anche un po' pericoloso se ne sta discutendo no è malattia del gioco o è una vera il problema non è la malattia del gioco mal il fatto che diventi una dipendenza e che debba essere trattata come tale e spesso nascono per la noia soprattutto nei ragazzi e che si trovano magari a marinare la scuola girovagare e dov' è che vanno io ho fatto educa educativa di strada i ragazzi vanno.
Dove dov' è aperto dove vanno fanno in bar vanno nei negozi adesso delle sigarette elettroniche e via dicendo e nei bar purtroppo spesso ci sono ci sono queste macchinette e quindi secondo me è importante anche formare quegli esercenti che hanno fatto una scelta mettendo quelle quelle macchine distruttive all' interno dei dei loro esercizi commerciali perché solo renderli rendendole consapevoli di che cosa porta secondo me si può incidere effettivamente sulla sulla sulla vita quotidiana di tutti i cittadini perché altrimenti il Manifesto può diventare può rischiare di essere.
Carta no parole al vento io sono convinto e per questo voto con speranza a questo provvedimento che possa e debba incidere concretamente nelle vite dei nostri ragazzi e delle nostre famiglie.
Grazie.
Se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione favorevoli.
Tutti mi sembra unanimità bene.
Allora prego il Presidente ecco mi permetto veramente di ringraziare tutti maggioranza e opposizione o minoranza eccetera per la buona volontà di pensare al nostro territorio così.
Duramente provato ecco 40 milioni di di euro spesi in vanamente per queste cose ci devono far riflettere in periodi di crisi grazie ancora a tutti e grazie in particolare al Sindaco che si farà carico in prima persona del prosieguo del dell' iter grazie mille.
Grazie.
Allora passiamo all' ultimo punto sono arrivate delle interrogazioni la prima è del consigliere Tentori che ha ad oggetto la viabilità cittadina la parola al consigliere Tentori prego.
Buonasera a tutti grazie Presidente l' interrogazione al signor Assessore la viabilità oggetto viabilità cittadino credo che sia noto a tutti l' anomalia la pericolosità della rotonda di via Flacco via Pacinotti e via Diaz via Lazzaretto sono incroci dove l' automobilista è disorientato anche solo nel comprendere l' ordine delle precedenze le chiedo signor Assessore se l' Amministrazione abbia in mente qualche correttivo grazie.
Grazie do la parola all' assessore Bado prego grazie Consigliere Santori.
Confermo che l' Amministrazione è ben consapevole della difficoltà causata dalle Boero tondini Flacco Pacinotti Diaz Lazzaretto.
Sono situazioni effettivamente problematiche e vorrei anche dire pericolosi al quale siamo impegnati a porre soluzione nel più breve tempo possibile non sono in grado di indicare un tempo certo ma sicuramente stiamo parlando di un mese due non di più ecco per dire che vorremmo portare a una soluzione il prima possibile.
Soddisfatto della risposta bene allora la seconda interrogazione presentata dalla consigliera Pege è rivolta all' assessore Collazzo do la parola alla consigliera peggio.
Grazie Presidente stimatissima assessore Cristina può lazzi le vicende amministrative degli ultimi anni hanno devastato il Kursaal il passaggio di mano di persone inesperte e la volontà di nuocere a qualcuno lo hanno ridotto in condizioni disastrose e soltanto grazie alla buona volontà di questa Amministrazione che si è assunta l' onere della manutenzione dei giardini stiamo vedendolo ritornare al luogo piacevole la potatura 0 degli alberi che sembrava fatta con il solo intento di farli morire sia privato di una ombreggiatura opportuna ma lo smantellamento della porta della fontana con l' Arlecchino di Amleto Sartori ha cancellato uno dei ricordi della nostra infanzia sono a chiedere all' Assessore alla Cultura Cristina Paul lazzi di posizionare la statua bronzea dell' Arlecchino il luogo più idoneo di quello attuale attualmente appoggiato al lato nord dell' edificio magari rifacendo la fontana storica che ormai vediamo solo nelle cartoline illustrate di una volta ad Amal letto Sartori con il figlio Donato e l' infaticabile custode delle loro opere Paola il Comune di Abano Terme ha voluto riconoscere con un Museo della Maschera il merito di continuare la tradizione dei maestri artigiani che tutto il mondo invidia all' Italia sono altresì a chiedere venga spostato il busto di Armando Diaz opera dello scultore Paolo Boldrin che in Abano fece pure la fontana di Cristoforo Colombo e la statua di Ygea sita nel Parco Montirone dall' attuale lato sud di giardinetti in zona pedonale visibile agli ospiti che possano ricordare che Abano fu sede del Comando Supremo durante la Grande Guerra che quest' anno l' Amministrazione commemorerà ultima richiesta ma in cima alle mie priorità chiedo che il manufatto che vuole ricordare gli invalidi del lavoro sito di fronte all' Hotel orologio venga posizionato in piazza Caduti luogo della memoria per tutti noi cittadini Aponense e pensando allo stillicidio delle morti e delle menomazioni per incuria per colpa per interesse di chi doveva garantire la sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori sia di monito a chi considera il denaro più importante della vita degli uomini.
Do la parola all' Assessore poi lazzi.
Buonasera a tutti io ringrazio la consigliera pece per questo quesito che pone in quanto l' argomento è stato da me affrontato già all' inizio del mandato però con una visione un po' più ampia nel senso che abbiamo preso in esame e le statue che sono sul territorio aponense a vario e a vario titolo o che sembra.
Sembravano senza alcun titolo in sostanza a parte quelle da lei richiamate su cui mi fermerò un attimino più tardi abbiam preso in esame tutte le varie statue che è che ci sono alcune delle quali erano in uno stato abbastanza di abbandono altre non non non c' era scritto di chi fossero e ed altre si trovano ancora adesso e in posti non del tutto idonei a seguito di questo problema che ci siamo posti abbiamo fatto una ricognizione di tutte le statue e siamo arrivati a a catalogarle tutte.
E se sono a parte quelle da lei citate di Cocciaku di Indra Gani Grillo sbrigato Rabbah Rama.
Fatta questa prima ricognizione abbiamo chiamato gli autori e gli artisti e abbiamo chiesto loro se intendevano ritirare il loro manufatto oppure intendessero farne dono al Comune.
E molti hanno espresso la loro volontà di farne dono al Comune.
Pertanto la Giunta riunitesi nel mese di settembre a proposto un la convenzione di comodato d' uso in sostanza si chiedevano alle persone che avevano fatto questa gentilezza e questo onore al Paese di far dono di avere intenzione di donare le loro opere d' arte se potevano accettare questa co convenzioni comodato d' uso e però venirci incontro mediante un' assicurazione e per proteggere e l' opera d' arte ma anche per danni possibili dell' opera verso i cittadini e in gran parte hanno accettato questa questa proposta e altri invece hanno preferito provvedere o stanno provvedendo al restauro di opere che o perché fittili o perché di legno abbastanza rovinate.
Altri in particolare e Grillo ha ritirato l' opera che era esposta quindi da questo punto di vista noi abbiamo quasi completato la prima è la prima fase per quanto riguarda le opere da lei citate già nel mese di agosto e il Sindaco ha.
Mandato una lettera alla provincia di Padova in cui si chiedeva l' autorizzazione a spostare sia l' opera di Boldrin sia quello di Amleto Sartori.
Perché appunto è in una posizione e non idonea al valore e al significato di queste opere.
Ricordo in particolare che il busto di Diaz era stato posto nei giardini per ricordare e i 50 anni dalla vittoria e quindi ha un significato veramente particolare a oggi che stiamo per festeggiare i 100 anni della prima guerra mondiale e noi prevediamo come assessorato delle manifestazioni molto importanti con delle ricostruzioni storiche.
Degli incontri delle prove teatrali.
La possibilità di presentazione di mezzi storici e addirittura di.
Utilizzo di aerei per ricordare il volo su Vienna pertanto sarebbe opportuno che la statua di Diaz.
Venisse posta in maniera tale da esaltare quel punto dove si sono svolti particolari episodi storici cioè in prossimità Kursaal.
In Trieste Vittoria e Otello orologio anche l' altra statua quella di Arlecchino ha un valore per noi notevole proprio per quello che diceva la consigliera pece perché è un manufatto di un artista importante di una famiglia di artisti importanti che hanno vissuto parte della loro vita nella nostra città.
Per queste due ultime opere.
E la trattativa è ancora in corso e il la provincia.
Ben disposta sebbene vi ricordo che queste opere sono di proprietà della provincia e non del Comune quindi probabilmente il vincolo che ci sarà posto e che rimangono in in quella in quella zona in quella precisa zona afferente al proprietà della provincia.
Per quanto riguarda la parte finale che adesso staremo stiamo per affrontare fatto questa prima parte è quello di un riassetto dell' arredo urbano e quindi di una possibile risistemazione ricollocazione di alcune delle opere che vi ho citato e questa è la fase che adesso stiamo per per affrontare quindi sicuramente l' Amministrazione è attenta a questo problema ci stiamo lavorando e pensiamo di risolvere il tutto in breve tempo.
La ringrazio della risposta esaustiva.
E anche dell' attenzione al nostro patrimonio artistico e culturale nostro o di chi ce l' ha prestato ecco per cui la cura del bello e delle e delle opere artigiane e artistiche è una delle cose che dobbiamo avere in mente tutti grazie mille.
Grazie e alla prossima interrogazione presentata dal consigliere Tentori ha ad oggetto il primo rock ed è rivolta al Sindaco prego consigliere Tentori grazie Presidente l' interrogazione al signor Sindaco oggetto interrogazione primo Rocca nel corso dell' ultimo Consiglio comunale su mia richiesta di informazione relativa alla casa del primo rock l' Amministrazione che ha pronunciato un' imminente contatto con i Ministeri competenti per il trasferimento della struttura al Comune gradirei che il Consiglio fosse tenuto al corrente sugli esiti degli incontri grazie sì grazie consigliere Tentori.
Aggiorno sullo stato degli atti abbiamo chiesto all' agenzia per il demanio demanio a Roma un appuntamento che confido possa essere.
Calendarizzato per la per il mese di febbraio sapete che il primo rock ha una struttura molto molto imponente circa 60.000 metri quadri la nostra intenzione è quella di convincere l' Agenzia del demanio a cederlo a questa Amministrazione naturalmente conoscendone i vincoli conoscendo tutto quello che bisogna poi tenere in considerazione proprio per presentare un progetto di pubblica utilità similmente a quello che accade quando vengono acquisite dalle Amministrazioni comunali dei beni dal demanio confidiamo entro febbraio intanto di avere il primo incontro importante a Roma.
Perché è su questo che poi costruiremo la nostra proposta al Ministero.
Bene l' ultima interrogazione che era stata presentata dal consigliere Lazzaro viene ritirata e verrà presentata al prossimo Consiglio quindi abbiamo terminato ringrazio tutti e vi auguro una buona serata arrivederci.