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C.c. Abano Terme del 3.11.2025
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Revisione
Consiglio buonasera a tutti, ringrazio il pubblico per la presenza, do la parola al dottor Brindisi per l'appello.
Federico Barbierato, esente.
Giuseppe Bianchini, presidente Giovanni Amato, presenta Katia, Meggiolaro.
Federico donnola, c'è gente un'altra casotto TAV, Paolo bollino,
Alberto Renzo S.Filippo Maragotto successivamente.
Aperto, Renzo.
Si arriva più tardi, tu che ti Enrico piccolo, Letizia sin antica e Luigi Ciccarese, che era Martinati, genero del mare, non c'è Mirco Mazzucato.
E Bruno Ferraro e curry Tomiolo, quindi gli assenti sono, ma al momento, come giovane, casotto, bollino, Renzo e del mare.
5 7.
12 presenti.
Eccetera.
Non della.
Mi danno di tutto.
Ebbene, allora, prima di cominciare do comunicazione al Consiglio comunale relativamente alla mozione dal titolo riconoscimento dello Stato di Israele da parte degli Stati arabi, che è stata presentata dal Consigliere Bruno Carraro.
Richiamato l'articolo 31, comma 2 Mozione del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali, approvato con delibera Consiglio comunale numero 9 del 26, due, 2018, dato atto che, durante la seduta del Consiglio comunale del 29 settembre 2025, il consigliere Carraro Bruno ha presentato al Presidente del Consiglio Comunale secondo le modalità di cui al succitato articolo 31, comma 2, la mozione avente ad oggetto riconoscimento dello Stato di Israele da parte degli Stati arabi dandomi e successivamente lettura, il Consiglio ha dato atto che, con nota PEC del 15 10 2025 acquisita al protocollo 3 8 7 0 9 del 16 dicembre 2025, il consigliere Carraro Bruno comunicava di ritirare la mozione presentata con la precisazione visti gli ultimi positivi accordi di pace ottenuti.
Atteso che il presente atto non necessita dei pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile resi ai sensi dell'articolo 49 del decreto legislativo, due sei sette del 2000, stante la natura politica dello stesso, comunica al Consiglio comunale che la mozione ad oggetto il riconoscimento dello Stato di Israele da parte degli Stati arabi presentate ai sensi dell'articolo 31, comma 2, del Regolamento per il funzionamento degli organi collegiali, durante il Consiglio comunale del 29 settembre 2025 dal consigliere Carraro Bruno è stato da me stesso è ritirato con nota PEC del 15 10 2025 acquisita al protocollo 3 8 7 0 9 del 16 ottobre,
Quindi, passando successivamente ai punti dell'interpellanza e delle interrogazioni, non ce ne sono e per questo ringrazio per la cortesia i colleghi.
Agli scrutatori.
Allora nomino scrutatori piccolo.
Donnole del mare,
Del mare non c'è e Ciccarese.
E sono le cose che succedono quando le assenze sono l'ultimo minuto.
Allora passiamo al primo punto all'ordine del giorno variazione numero 6 del 2025 al bilancio di previsione finanziario del triennio 2025 2027, la parola all'assessore Bozza.
Grazie Presidente, una buona sera a tutti i consiglieri e al pubblico presente, allora questa è la variazione numero 6 del 2025. Come sapete, l'Amministrazione può operare variazioni fino al 30 novembre, pertanto questa variazione, Come abbiamo anche illustrato in sede di Commissione, ha già, diciamo, dei caratteri di ricognitori ricognitori molto ampi, probabilmente poi, comunque, entro il 30 novembre faremo anche un'ultima variazione per aggiustare se ci sono alcune partite di bilancio chiaramente da da sistemare, quindi questa è una variazione che movimenta diversi capitoli anche per importi di piccola entità finalizzata ad ottimizzare sia la parte delle entrate che la parte delle spese da parte del del Comune.
Vado con l'illustrazione di quelli che sono i principali contenuti di di questa variazione. Parto, diciamo all'annualità successiva, che è il 2026, perché questa variazione non solo movimenta i capitoli di entrata e di spesa del 2025, ma interviene anche sul 2026, sul 2026, interviene,
Nella maniera specifica per quanto riguarda dei progetti relativi al filone PNRR della Pa Digitale.
Progetti per i quali il l'Amministrazione comunale è già stata risultata assegnataria della progettualità. Quindi la stages già sviluppando, ma per i quali l'asseverazione, elemento diciamo fondamentale per il recepimento de del delle delle risorse, avverrà sicuramente o meglio non avverrà sicuramente nel 2025, quindi sarà l'asseverazione avverrà nel 2026. Pertanto si è ritenuto già da ora, sapendolo che questi, sapendo che questi progetti non saranno asseverati nel corso del 2025, di andare a mettere la voce sia di spesa che di entrata nell'anno finanziario giusto di competenza che sarà il 2026, nello specifico, stiamo parlando di 223.244 euro legati al PNRR, progetto Pa Digitale, 2026 abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud sono, diciamo tutti quei progetti che per cui la pubblica amministrazione e far migrare i propri programmi, i propri software nella piattaforma cloud questa parte qui la troveremo sia nella voce delle entrate correnti e delle relative spese correnti. E poi abbiamo 229.000 0 82, sempre legate al PNRR, progetto Pa Digitale 2026 esperienza del cittadino nei servizi pubblici,
Questi, quindi questi due progetti, come dicevo comune, risulta già assegnatario. Sta già sviluppando il progetto alcuni, le anche già realizzati, le asseverazioni da parte ed è dei funzionari preposte avverranno nel 2026, quindi li troviamo movimentati nel 2026. Vengo ora al 2025 e i contenuti principali di della variazione nella variazione troviamo il finanziamento per il Piano di zonizzazione acustica. Di questo ne abbiamo un attimo discusso all'interno della della commissione, di cosa sia questo strumento, perché risulta uno strumento comunque importante di come questo strumento sia anche legato alle certificazioni EMAS, e quindi la variazione di bilancio ammette le risorse di circa 20.000 euro per ottenere un aggiornamento del piano di zonizzazione acustica. Insieme a questo ci sono anche le risorse per la progettazione del ponticello dello scolo Poggese e dopo aggiungeremo anche quei due parole e per diciamo tutta la parte di progettazione di quella che è definita la, l'aspetto legato alle associazioni, all'associazionismo nella ex circolo ufficiali. Primo ROC, dove oggi è in corso la realizzazione del Polo dell'infanzia 0 6, una parte di questo edificio, e invece è stato stabilito che sia, a, diciamo, a funzione pubblica e quindi in questa variazione di bilancio, mettiamo le risorse per andare proseguire nella progettualità. Arresto invece sul polo dell'infanzia integrato 0 6 nella variazione di bilancio sono previsti in 90.000 euro finalizzati all'adeguamento da parte di dei pareri ricevuti da parte degli enti, in particolare i Vigili del fuoco.
In quel progetto lì che sta andando avanti, che anche a buon punto chiaramente, a seguito poi delle verifiche dei collaudi, sono stati richiesti degli interventi migliorativi, per cui noi andiamo a stanziare le risorse, poi abbiamo nella variazione. Contiene 60.000 euro per la sistemazione dei muretti nel Parco del Montirone, anche questo oggetto di segnalazione di alcuni crolli all'interno dei muretti interni, al Parco del Montirone, non delle mura esterne dei muretti interni, e ci sono le risorse per, diciamo la loro sistemazione. abbiamo messo 40.000 euro per l'acquisto di attrezzature sportive, in particolare per le attrezzature sportive nel campo di atletica omologate al fine di poter svolgere le varie competizioni e le varie gare di atletica ovviamente con omologazioni da parte della FIDAL Federazione italiana di atletica leggera.
149.000 euro, invece, sono previsti per la sostituzione della condotta delle acque meteoriche in via Podrecca per il collassamento della.
Del tratto esistente anche lì a ogni un intervento programmato a seguito di ispezioni registrate. C'è un collassamento, in particolare sulla sede stradale, ma chiaramente che ha uno spettro più ampio e per il quale andiamo a mettere le risorse per la sua sistemazione. Ma poi abbiamo previsto i 70.000 euro per la realizzazione del Ponte sullo scolo Poggese. In sede di Commissione veniva chiesto il materiale con cui verrà realizzato ok in acciaio, che non è in legno e poi sono previsti 107.000 euro di manutenzione straordinaria strade. Anche qui, come spiegato in sede di Commissione, si tratta più di sistemazioni di carattere puntuale, quindi ammaloramenti precise, segnalazioni che sono pervenute e con 107.000 euro andiamo a prevedere, diciamo, una serie di interventi. Questo sono i contenuti chiaramente principali che all'interno di questa di questa variazione di bilancio, poi, come dicevo all'inizio, probabilmente comunque entro il 30 novembre andremo a farne anche un'ultima finalizzata proprio alla all'utilizzo ottimale delle risorse, ma già diciamo con questa variazione, con la numero 6 contiamo di, diciamo aver dato delle risposte e di aver utilizzato le risorse nel modo diciamo più utile, soprattutto poi sul fronte della spesa, perché sapete bene che poi queste risorse devono essere impegnate entro entro l'anno. Quindi, chiaramente non è una variazione che va a movimentare.
Diciamo tanti interventi aggiuntivi, ma va in aspetti più realistici di quello che da qui a fine anno l'Amministrazione potrà fare.
Grazie Assessore, ci sono interventi.
Consigliere Amato prego, grazie Presidente,
Assessore, siamo perfettamente d'accordo su questo, perché avete contro quelle che sono le priorità proprio della della città e del territorio, è una variazione di bilancio che guarda all'ambiente, guardo allo sport, gode alle associazioni e guardo soprattutto alla sicurezza, perché quando parliamo dei Vigili del fuoco si guarda anche è un grosso avevamo della della della sicurezza in questa città,
E mi soffermo un attimo per quanto riguarda invece l'intervento al primo ROC, è giusto, lo condividiamo pienamente, perché non solo questo consentirà di dare più spazio alle associazioni, ma consentirà all'Amministrazione comunale di risolvere un vecchio problema che era quello delle associazioni che si riuniscono di sera nelle sedi che sono purtroppo sotto i condomini e creano problemi, questo dovrebbe risolvere definitivamente, mentre il problema e sicuramente avrete il plauso delle associazioni perché potranno in quella zona lì discutere più liberamente. Forse possono alzare anche un po' la voce senza disturbare i vicini di casa. Bene, siamo d'accordo e votiamo a favore.
Ci sono altri interventi?
Consigliere Marotta, prego sì, grazie assessore Bozza dei chiarimenti e del sottolineo anch'io due aspetti, sempre al primo ROC, uno, mi aggiungo, a sottolineatura del consigliere Amato sul tema della progettazione degli spazi pubblici e sarebbe interessante coinvolgere quante più persone possibili nella ideazione del progetto di,
Mi sento di fare una proprio anche una analisi dei bisogni per vedere che siano spazio, ne discutevamo anche come gruppi che sono spazio anche pubblico, ma anche utilizzato e che sia sostenibile anche per l'Amministrazione, che verranno nel senso che non sia un un posto vuoto o ho usato o sottosp fruttato sempre lì e mi sembra interessante l'adeguamento richiesto ai Vigili del fuoco che porterà ad una struttura che quando partirà sarà.
È registrata appieno.
Chiedo ma penso che ci sia già un cammino fatto quando partirà questa struttura, a chi sarà affidata, nel senso che bisogna immaginare anche come gestirla, struttura quindi e sulle sulle parti che ci competono, cioè seguire i progetti a reperire fonti, mentre l'espulsione spazi siamo molto avanti, sono stati rapidi, così come per la casa di comunità dovremo chiarire come attivarle come riempirla.
Grazie Consigliere.
Altri interventi.
Ci sono dichiarazioni di voto?
Pongo a voi rispondere ai sensi. Certo, quello sì, sì. Ringrazio i Consiglieri che sono intervenuti sulle considerazioni, diciamo più in generale, non mi soffermo, intervengo più sulla domanda del Consigliere Maragotto sulle funzioni sulla gestione della struttura nuova del Polo dell'infanzia. Sicuramente per la gestione partiremo da una verifica della disponibilità dei soggetti in essere, ricordando che noi abbiamo una convenzione, conoscono un'IPAB in questo momento per la gestione delle strutture degli asili, diciamo comunali quindi, in particolare già o noi oggi ad Abano Terme c'è una convenzione per la gestione dell'asilo di Monterosso e per l'asilo prati colorati con un'IPAB, siamo venuti qua in Consiglio comunale, una convenzione di cinque anni di cinque anni, quindi anche una condizione J l'abbiamo fatta l'anno scorso. Chiaramente questo è un servizio aggiuntivo e partiremo da una chiaramente disponibilità perché il Consiglio si è già si è già anche espresso da una disponibilità e da una verifica da parte di questa. IPAB per una disponibilità nella nella gestione della struttura. Chiaramente questo rappresenterebbe una serie di vantaggi sia da un punto di vista gestionale che da un punto di vista educativo e pedagogico, sia da un punto di vista di coordinamento, perché poi, chiaramente nel territorio comunale ci sarebbero più edifici, ma che seguirebbero una stessa metodologia, uno stesso percorso educativo. Quindi sicuramente partiremo da quello. Qualora ci fossero le disponibilità, andremo avanti se non ci fossero le disponibilità. Chiaramente torneremo in Consiglio anche per fare tutte le valutazioni.
Dichiarazioni di voto.
Se il nostro voto sarà favorevole, è interessante solo vantaggi, ci sono anche alcuni problemi che questo comporta non solo per le casse del del del dell'amministratore, quindi dovrò volta anche questo, insomma,
Passiamo alla votazione, allora chi è favorevole per cortesia alzi, la mano?
Allora sono 8 favorevoli.
Contrari nessuno astenuti, 5 tutta la minoranza.
Votiamo per l'immediata eseguibilità favorevoli.
8 favorevoli contrari, nessuno astenuti 5, perfetto.
Flores. Secondo punto dell'ordine del giorno, abbiamo una comunicazione al Consiglio comunale del prelevamento dal fondo di riserva numero 2 del 2025, ai sensi dell'articolo 166 e 176 del decreto legislativo, due sei, sette, 2000 atto della Giunta comunale numero 161 2025, prego assessore Pozzati, grazie Presidente. E questo prelevamento dal fondo di riserva consiste in un prelevamento di 24.500 euro, come da richiesta del funzionario per i servizi demografici e elettorali al fine di costituire l'Ufficio elettorale e quale primo step per tutte le attività relative alle elezioni regionali prossime che si terranno il 23 e il 24 novembre e quindi la richiesta di prelevamento dal fondo di riserva.
Nasce da questa esigenza. Dimenticavo chiaramente nella variazione di bilancio, siccome questo prelevamento dal fondo di riserva è del 9 ottobre e quindi questo è il primo Consiglio utile in cui, messi da comunicazione nella variazione di bilancio precedente, abbiamo anche messo le somme di rifinanziamento del fondo di riserva.
Ci sono interventi per qualche chiarimento consentirà Maragotto, prego, colgo l'occasione per ricordare un vecchio appello a immaginare strutture per il sedi diverse dalle scuole.
Lo so che è complesso, so che però sono intanto ci pensiamo a eliminare le squadre del panorama dei seggi, a trovare altri spazi, così liberiamo le scuole da questo incubo incombenza,
Ho sentito che si può fare, è molto difficile che si può fare nei comuni più piccoli, come il nostro forse è più semplice che nei Comuni tipo Roma, eccetera.
Altre considerazioni okay, passiamo.
Al successivo punto.
Seconda variante al Piano degli Interventi finalizzata, riallineamento della struttura del Piano e modifiche puntuali derivanti dalle manifestazioni di interesse adozione, illustra il Sindaco Barbirato buonasera a tutti.
Badate libera all'attenzione. Prima di dare, darò la parola all'architetto Stefano Doardo di terre e alla dottoressa pianificatrice, Valentini Andreazzo, prima della parola loro illustro. La variante all'oggetto di questo Consiglio comunale riguarda l'adozione della seconda variante al Piano degli Interventi del Comune, un atto che, pur essendo di natura non strutturale, riveste un ruolo strategico nel garantire maggior chiarezza e coerenza. Il complessivo sistema di pianificazione urbanistica comunale. Questa variante si inserisce nel percorso di manutenzione e aggiornamento del piano degli interventi coerente con il PAT approvato nel 2023 e nasce da un metodo di lavoro trasparente e partecipato. A marzo 2024 è stato pubblicato l'avviso di manifestazione di interesse al quale ha eseguito nel mese di aprile un incontro pubblico con cittadini e operatori economici finalizzato a illustrare i contenuti del Documento programmatico preliminare ed a raccogliere contributi collaborativi. I contenuti principali della variante riguardano due aspetti fondamentali, il primo e il riallineamento e l'aggiornamento normativo del Piano degli interventi, il secondo la valutazione e il recepimento delle manifestazioni di interesse, tecnicamente accoglibili o parzialmente accoglibili. Sul primo aspetto, l'intervento ha comportato la ristrutturazione dell'impianto normativo del piano, ancora ancorato a principi e modalità di pianificazione derivanti dalla variante redatta dal professor Bernardo Secchi nel 97.
L'aggiornamento ha previsto la semplificazione, la riclassificazione delle norme e degli elaborati tecnici, in raccordo con la legge regionale numero 11 del 2004 e il decreto ministeriale 1.444 del 1968, senza introdurre alcuna modifica agli indici o ai parametri urbanistici ed edilizi vigenti. La variante inoltre recepisce i contenuti del PAT introducendo nella disciplina comunale i principi della perequazione urbanistica, del contributo straordinario dei crediti edilizi e degli accordi pubblico privato, strumenti necessari per la gestione degli interventi di rigenerazione e riqualificazione del tessuto urbano esistente. Sono state aggiornate anche le norme relative alle zone agricole in coerenza con la disciplina regionale e sono state inserite schede specifiche per le aree di edificazione diffusa previste dal PAT.
Inoltre, la variante recepisce le modifiche introdotte dalla legge regionale 6 del 2025 in attuazione del cosiddetto decreto Salva casa, garantendo il pieno allineamento della pianificazione comunale alla normativa nazionale e regionale vigente.
Per quanto riguarda le manifestazioni di interesse, a seguito dell'istruttoria tecnica amministrativa sono state accolte 48 modifiche puntuali di cui tre d'ufficio che riguardano.
Variazione di destinazione d'uso da zona agricola ad altre zone compatibili modifiche localizzate alla disciplina urbanistica negli ambiti consolidati, gli aggiornamenti alle schede delle attività produttive diffuse e una scheda di nuova edificazione, modifiche relative a pois confermati in sede di Piano di assetto del territorio, adeguamenti per annessi rustici non più funzionali alla conduzione agricola e infine aggiornamenti tecnici alle schede normative. È opportuno sottolineare che questa variante costituisce un intervento di riorganizzazione, riallineamento della normativa e della cartografia di piano. Le 45 modifiche puntuali derivanti da richieste dei cittadini rappresentano interventi di razionalizzazione o riqualificazione del tessuto urbano esistente a parametri di volume, superfici impermeabili e consumo di suoli pressoché invariati.
Con l'adozione di questa variante al Piano degli interventi. Il Comune di Abano prosegue quindi nel percorso di una pianificazione coerente, trasparente e aggiornata, orientata a governare in modo responsabile le trasformazioni urbane, a promuovere la riqualificazione del patrimonio esistente e da rispondere alle esigenze concrete della comunità.
Lascio adesso la parola a l'architetto Doardo e poi alla dottoressa Andreazzi.
Grazie, signor Sindaco e buonasera a tutti.
Allora andiamo ad illustrare i contenuti tecnici di questa seconda variante al Piano degli interventi, come ha anticipato il Sindaco, gli oggetti di questa variante sono sostanzialmente due, il primo riguarda l'aggiornamento della struttura di piano, il secondo riguarda la il recepimento di 48 modifiche conseguenti ad altrettante manifestazioni di interesse pervenute dai privati ed alcune indicazioni ricevute dall'ufficio tecnico il,
Le, le modifiche e le manifestazioni di interesse sono un un lavoro di routine nell'ambito della pianificazione,
Da quando nel 2004 il la legge 4, la legge 11 ha sostituito il Piano regolatore con il pater IP, in cui il PAT e la cornice strategica e il Piano degli interventi è invece la dimensione operativa del Piano?
E quindi la la possibilità di variare il piano degli interventi con una certa frequenza è in virtù dell'esistenza del PAT, che rimane a tutti gli effetti la cornice strategica e operativa entro la quale si inseriscono poi le richieste e le modifiche al Piano degli interventi, quindi non dimentichiamo mai che il Piano regolatore comunale è fatto da PAT che è la garanzia di rispetto degli obiettivi dei vincoli delle invarianti delle trasformabilità.
E di lunga durata e il piano degli interventi, che invece l'operatività di medio e breve termine,
Dico questo perché il il lavoro che è stato fatto molto grossi in questa variante e per i quali anche ringrazio la collaborazione dell'ufficio tecnico, che ha messo a disposizione anche le sue conoscenze sull'operatività dello strumento urbanistico per riuscire a riorganizzare il Piano in un modo che lo renda semplice, facile, leggibile e comprensibile e soprattutto allineato con quelli che ormai si confermano a tutt'oggi i fondamenti della disciplina urbanistica ovvero un piano regolatore che ragiona per zone territoriali omogenee che fanno ancora e sempre di più riferimento al DM 1.004 e 44 del 68, ovvero le zone A le zone B, le zone C, le zone di le zone e le zone F, questo è il linguaggio che,
Ci ha consegnato il decreto ministeriale 68, che ancora oggi costituisce la Bibbia di riferimento a livello nazionale per la pianificazione, tant'è vero che i recenti dispositivi legislativi che sono intervenuti sulla pianificazione continuano a fare riferimento a questa denominazione delle zone, le zone A sono il centro storico, le zone B sono i tessuti più densi, le zone ci sono i tessuti Ravì o quelle o le parti di città da costruire, le zone D sono le zone produttive nelle zone e sono le zone agricole, le zone F sono le zone per servizi e standard.
Questo linguaggio è un linguaggio che qualche tentativo qualcuno, l'ha fatto di discostarsi perché la legge 11 dava anche questa possibilità, ma siamo sempre tornati a ragionare con queste zone.
Ecco il Piano d'Abano il PRG di Abano aveva un linguaggio ibrido.
Aveva un elaborato alla Scala 5.000, quindi alla scala vasta che individuava queste zone territoriali con questa denominazione.
Però poi aveva una dimensione operativa, un piano operativo in cui scomparivano in qualche modo i riferimenti alla zonizzazione.
Sostituiti da una lettura del Piano per luoghi, si chiamavano, lo si chiamano, si chiamavano luoghi cui era ogni luogo attribuito.
Un indice edificatorio.
E diversi parametri urbanistici, quindi altezza degli edifici e via dicendo, quindi, se voi andate a vedere il vecchio piano, vi trovate una tavola, 5.000, dove sono disegnate le zone A B C D, però poi il 2000 perde questo collegamento con il 5.000, perché diventa un piano molto di dettaglio che ragiona per luoghi e per ambiti.
L'ambito della città termale, l'ambito della città costruita e via dicendo, nonché questo sistema sia un sistema che non ha funzionato o che non funziona,
Ma è un sistema che necessitava di essere riorganizzato proprio in termini non di contenuti pianificatori, quindi non di indici e parametri, ma richiedeva di essere organizzato in termini proprio di disciplina.
Quindi avevamo sostanzialmente una articolazione del piano per luoghi soggetti a regole generali, aree consolidate, aree lungo strada, aree edificate localizzati ai margini della viabilità, aree di nuova edificazione, aree agricole, ambientali produttive, aree pubbliche e via dicendo, quindi un linguaggio corretto dal punto di vista tecnico, diciamo perché identificava esattamente il luogo con la sua caratterizzazione con la sua denominazione però complicato da gestire quando abbiamo bisogno di ricondurre ogni porzione di territorio alla sua appartenenza a questa grande famiglia della zonizzazione che ci indica la DM 1.004 e 44. Quindi cos'era necessario fare?
Era necessario rinominare i luoghi con la denominazione corretta di appartenenza. Quindi alcuni luoghi costruiti che si chiamavano non so, le aree consolidate o le aree di più dense diventano sotto zone della zona B, quindi abbiamo la zona B e poi la B 1 B 2 B 3 B 4 B 5, così come i luoghi I Heard, L 1 alle 2, alle 3, alle 4, alle 5. Quindi è stato veramente un lavoro complicato, anche perché l'obiettivo che abbiamo assunto all'inizio del lavoro e che abbiamo fedelmente rispettato,
È quello che quelli erano gli indici e parametri,
Questi sono rimasti, quindi il lavoro è stato un lavoro molto certosino.
Anche per evitare che questa, nella ricalibratura della denominazione, ci sfuggisse qualcosa, quindi, se voi andate a vedere, potete prenderlo un elaborato al 2000 del piano vigente riporta il luogo, un perimetro con il luogo e un'etichetta in questa etichetta riportata alla lettera L al tempo che individuava il tipo di zona il numero di piani e l'indice edificatorio che si deve applicare in quel luogo è cambiata la denominazione numero di piani indice edificatorio è rimasto inalterato, appunto per evitare che questa operazione di riorganizzazione dell'impianto grafico e dell'impianto normativo avesse delle conseguenze in termini territoriali.
Quindi abbiamo ristabilito una connessione tra la zonizzazione al 5.000, perché il piano di interventi si articola su due scale, una scala vasta che è il 5.000, che vede tutto il territorio comunale diviso in zone A B, C D E poi una tavola al 2000, che indica invece le modalità attuative, ovvero indica in quella zona, in quella porzione di territorio, come si interviene dal punto di vista edificatorio, quali sono gli indici, i parametri di altezza numero di piani di densità, edilizia quindi l'indice di distanza dalle strade, dai confini, dai confini di zona eccetera.
Parimenti c'era quindi la necessità o che ha fatto questo lavorone veramente impegnativo di riorganizzazione della grafica del Piano, oggi avete un 5.000 e un 2000 che si parlano voi, avete 5.000 lo alzate sotto vedete i dettagli del 2000 o per l'operatività del Piano.
C'era bisogno, parimenti di riorganizzare l'impianto normativo soltanto se confrontate in termini fisici i due pacchi, i due quaderni diciamo il, il volume delle norme del Piano vigente e quello attuale capite subito e non abbiamo cambiato cara, non avevamo giocato sui caratteri.
Capite subito qual è stato il lavoro di semplificazione che è stato fatto, ma non perché abbiamo ridotto le norme o le abbiamo banalizzate tra virgolette, ma perché abbiamo tolto le duplicazioni e abbiamo tolto le sovrabbondanza in termini proprio di reiterazione di alcuni contenuti perché ragionando per zone per ambiti.
Lo stesso luogo era disciplinato dentro i diversi ambiti, con le stesse, magari carature, semplicemente per mantenere questa distinzione si è un po' complicato da spiegare, però il tema è stato quello proprio di riportare anche le norme.
Alla leggenda del?
L'elaborato grafico al 5.000 al 2000 quindi voi avete sull'elaborato grafico, il suo la zona e immediatamente a lato avete l'articolo di riferimento, quindi zona B 1, andate all'articolo tal dei tali eh trovate la disciplina della zona P 1, quindi anche le norme, l'apparato normativo è stato suddiviso e riorganizzato proprio con questi principi.
Trovate il.
Le diverse zone disciplinati nei diversi articoli con le sottozone di riferimento non abbiamo no, non abbia non siamo intervenuti sui contenuti e ribadisco ancora questo principio perché è fondamentale, non siamo intervenuti sui contenuti che incidono sull'entità delle trasformazioni territoriali che sono rimaste immutate però abbiamo portato nel piano che nelle norme tutti quei contenuti che il piano del, l'assetto del territorio ci aveva dato come direttiva di portare nella pianificazione operativa in occasione di una prima variante che avesse come obiettivo la riorganizzazione delle norme.
Quindi, oltre alla riorganizzazione e rinominazione delle zone, siamo intervenuti portando nel piano alcuni strumenti strategici fondamentali di operatività che sono stati introdotti da la legge 11, che sono stati disciplinati in prima istanza nel Piano di assetto del territorio e che oggi sono puntualizzati e definiti dentro le norme operative del piano.
E sono strumenti che servono a loro, a voi cittadini sono strumenti che servono a governare l'operatività del piano e sono strumenti importanti perché un articolo riguarda gli accordi di pianificazione, come si fanno qual è la procedura, quali sono i contenuti, un altro articolo riguarda un tema importantissimo, quella perequazione, ovvero qual è l'articolazione tra beneficio pubblico beneficio privato, il quale la corresponsione al beneficio pubblico che avviene in determinate occasioni quando si chiedono delle varianti urbanistiche. Chiaramente le norme contengono i principi generali, che poi saranno successivamente precisati da linee guida operative, però i contenuti strategici solo nel Piano degli interventi, il credito edilizio, altro tema importante.
Che non era nel piano degli interventi nel PRG e che oggi è presente nel nella pianificazione operativa, quindi questi istituti giuridici.
Introdotti dalla 11 normati dal PAT, precisati oggi nelle norme del Piano degli interventi.
Un altro tema, e questo è veramente importantissimo è stato quello di disciplinare i vincoli e le fasce di rispetto. Anche questo era un argomento che era anche in virtù del fatto che diversi dispositivi legislativi lo hanno completamente modificato nel tempo e negli anni. Ma anche in questo caso, quindi, le fasce di rispetto stradali ferroviarie, cimiteriale, elettrodotti, metanodotti, pozzi termali, i vincoli sui beni culturali e paesaggistici e via dicendo, e quindi un compendio di indicazioni di dettaglio riguardo alle condizionalità che oggi abbiamo nell'operare sul territorio in conseguenza di fasce di rispetto e quindi di elementi da di attenzione rispetto alle distanze, dagli allevamenti, dai pozzi, dalle strade e via dicendo, ai vincoli di natura sovraordinata e vincoli ambientali. I vincoli paesaggistici, eccetera, in modo che chi si trova a intervenire sul territorio abbia uno strumento semplice da comprendere, semplice da leggere e che dialoga in maniera diretta con la pianificazione.
Operativa.
Altro tema, due temi, due, gli articoli che sono stati introdotti e che attengono a contenuti grafici che sono stati elaborati 1.
La legge 11 in tema di zone agricole ha eliminato la legge, ve la precedente legge 24.
La legge 11 disciplina le zone agricole dentro due soli articoli 44 e 45.
Non sono più previste sotto zone agricole come un tempo, erano identificate, ma esiste un'unica zona agricola a zona e che viene disciplinata ai sensi della 11.
Il piano rispetto alle zone agricole non può che individuarli in modo omogeneo, quindi abbiamo eliminato le diverse sottozone, anche perché le sottozone che questo vale la pena di precisarlo, perché a volte sembra che si operi facendo questa questa unione di queste zone sembra che si operi una banalizzazione della disciplina,
In realtà è possibile semplificare la disciplina che governa l'edificabilità in zona agricola, riconducendola ad un'unica zona e per il fatto che le tutele dal punto di vista ambientale, dal punto di vista paesaggistico e delle zone agricole oggi attengono in capo al PAT che ha individuato le invarianti che ha individuato gli elementi di tutela ambientale e paesaggistica, un tempo non c'erano le cosiddette aree SIC o ZPS, quindi le aree della rete ecologica di tutela oggi ci sono, e quindi un'area agricola che magari era stata sotto, diciamo, individuata articolata perché aveva delle particolarità ambientali e veniva individuata come zona e uno di carattere ambientale. Oggi non ne abbiamo più bisogno di ricorrere a questa articolazione dentro il Piano operativo, perché la disciplina dei caratteri ambientali è governata da altri strumenti che prima non c'erano.
Quindi vedete che, anche in tema di riduzione del pacchetto di norme, è perché molte discipline che il Piano si portava dentro, che atti Nerola a temi di carattere ambientale paesaggistico, sono oggi disciplinati dentro il PAT o da strumenti sovraordinati, quindi abbiamo potuto, diciamo, alleggerire l'impianto normativo di contenuti che oggi sono appannaggio di altri strumenti e di altri contenuti normativi e legislativi di carattere sovraordinato.
Quindi zone agricole trovate una sola zona agricola.
Che la cui disciplina rimanda all'articolo richiamata, rimanda all'articolo 44 e 45 della 11. Abbiamo poi introdotto un tema che è quello che riguarda le aree di edificazione diffusa, il.
PAT ha individuato gli ambiti di edificazione diffusa e gli ambiti dei nuclei residenziali in zona agricola.
Che sono gruppi di edifici che so a carattere prevalentemente residenziale, che una volta erano assimilati o denominati le zone, è 4 quindi le zone agricole di carattere residenziale, oggi non si chiamano più così il PAT e le individua come edificazione diffusa e demanda al Piano degli Interventi di disciplinarle in modo corretto.
Voi la particolarità del vostro Piano precedente e qui siamo stati anche perché ci ha agevolato la denominazione delle aree e la loro individuazione, individuava tutti questi filamenti urbani in zona agricola lungo le strade come zone C 1 e ecco.
Oggi qui e se voi andate a vedere la maggior parte delle zone, il 99% delle zone di edificazione diffusa sono zone C 1 e quindi in sostanza noi ci siamo limitati, con questa variante al Piano degli interventi di disciplinare.
Le 2 aree di edificazione diffusa che si discostavano dalle zone C 1 e già individuate dal Piano.
Quindi era necessario comunque portare questo articolo dentro le norme e creare delle schede per ogni ambito di edificazione diffusa, su cui si interviene, che restituisca la consistenza di questo nucleo urbano ed individui. Eventualmente, quali sono le possibilità edificatorie, com'era una volta sulle zone e quattro i lotti liberi ancora oggi l'edificazione diffusa schede lotti liberi. Questo perché, quando si interviene in zona agricola, non si interviene mai e con con provvedimenti di di trasforma, con azioni di trasformabilità che non sono direttamente attinenti al mondo agricolo. È opportuno vedere esattamente l'oggetto della modifica all'oggetto della trasformazione. Quindi questo vale per gli edifici non più funzionali alla conduzione del fondo che vengono individuati uno per uno, ovvero sono quegli annessi che è possibile perché non servono più all'azienda, anche perché a volte magari non c'è più l'azienda, possono essere riconvertiti altra altre destinazioni, però bisogna vedere quali sono, che caratteristiche hanno e individuarli. Uno per uno. Non esiste una norma generica che ci consenta di fare operazioni di residenzialità in zona agricola che non siano collegate all'uso.
Agricolo del suolo. Quindi tutto ciò che si può fare in zona agricola, diverso da quello che è la conduzione del fondo, va visto caso per caso, quindi questo vale per gli annessi rustici. Questo vale per l'edificazione diffusa o per altre situazioni di dettaglio, che poi devono essere puntualmente verificate.
Quindi e qui chiudo l'oggetto numero 1 del Piano, l'oggetto numero 1, allineamento della e resa di coerenza con all'interno del piano tra la parte grafica e la parte normativa, rinominazione delle i luoghi in zone riconducibili alle zone del DM 1.004 e 44, ancora oggi la Bibbia di riferimento a livello nazionale per la disciplina urbanistica.
Introduzione degli articoli e degli istituti giuridici di funzionamento del Piano accordi, credito perequazione, tre pilastri, oggi di una pianificazione che,
Un tempo non si poteva oggi è stata legittimata dalla disciplina di una trasformazione del della pianificazione concertata tra l'amministrazione pubblica ed il privato questi sono gli accordi, la perequazione è l'Art è la suddivisione e l'articolazione dei beneficio pubblico. Il credito edilizio è lo strumento che consente di demolire da una parte e di rigenerare dall'altra, e quindi di cerca di creare nel piano un'economia circolare legata alla volume presente. Quindi demolisco da una parte ed ho il credito che viene acquistato per rigenerare da un'altra parte. Ecco, questo è l'oggetto numero 1 dell'oggetto. 2 sono le modifiche puntuali.
Che lascio la parola al Valentina,
Sindaco, Presidente, consiglieri assessori e i cittadini presenti. Prima di passare più specificatamente al percorso al punto 2, voglio ricordare un po' il percorso tecnico che ha portato a questa variante che già il Sindaco ha delineato. Per meglio spiegare la la linearità tecnica con cui abbiamo redatto questa variante, il procedimento ha preso avvio, come prevede la legge. 11 dall'illustrazione del Sindaco del documento programmatico preliminare che è stato illustrato ancora.
No ai primi giorni del febbraio in sede consiliare, da cui è stata formalizzata la presa d'atto con la delibera 6 nel 2024.
E in questa sede il documento preliminare ha definito il linee di indirizzo generali e gli obiettivi strategici che l'Amministrazione intende perseguire per l'aggiornamento del piano degli interventi, in coerenza, ovviamente con il Piano di assetto del territorio, che ne costituisce parte integrante del Piano regolatore comunale e delinea gli indirizzi e le direttive strategiche il piano degli interventi, invece, costituisce la parte operativa del Piano regolatore generale in questa variante, questa seconda variante,
Sono stati affrontati soprattutto i temi della riqualificazione e rigenerazione urbana.
E quindi con tutti i temi di.
Perequazione gli strumenti attuativi, anche quali sono i le regole del gioco con cui rigenerare e riqualificare la il territorio Aponense, nonché sì, si pensi solo al fatto che fino ad oggi gli accordi pubblici privati.
Erano di potevamo utilizzarle solo in virtù della legge 11, ma non avevamo i contenuti minimi. Non ne avevamo la. La procedura che è stata spesi specificatamente descritta all'interno delle norme di questo Piano, questa variante al Piano degli interventi e oltre a tutto quello che è la definizione di quali sono le modalità con cui valutare la convenienza pubblica degli interventi che vanno, ossia invariante che in deroga a quello che definisce il Piano regolatore comunale e quindi con quelli che sono definiti tecnicamente la precotte, il contributo perequativo e contributo straordinario che sono oggetto di valutazione in sede di presentazione delle varianti a puntuali e al Piano degli interventi, nonché dei negli eventualmente titoli edilizi che chiedono la deroga.
È stata occasione, come ha ben descritto l'architetto Edoardo, di un allineamento e riorganizzazione della normativa e degli elaborati grafici e ammetto, semplificazione di quelle che sono le regole del gioco con cui noi tecnici comunali ci a fa affrontiamo quotidianamente nel nostro lavoro.
Confrontandoci con i professionisti che rappresentano i cittadini, i cittadini che chiedono degli interventi all'interno delle loro case o desidero ampliare ristrutturare.
Le abitazioni.
L'amministratore azione ha scelto anche di all'interno di questo percorso, di fare un percorso partecipativo di natura volontaria, il l'avviso di manifestazione di interesse che è un meccanismo, è una metodologia che l'Amministrazione ha già utilizzato in altre occasioni proprio per rendere inclusivo, partecipativo il percorso di redazione degli strumenti è stato fatto il sia in occasione della del Piano di assetto del territorio ma anche della variante 63,
Al PRG, che ha definito la disciplina particolareggiata della Abano civitas, ha chiesto anticipatamente ai cittadini, alle associazioni di categoria, alle associazioni di volontariato di proporre dei contributi volontari, anticipando i contenuti ritenuti accoglibili all'interno della redazione del Piano degli interventi.
Il percorso già delineato dal Sindaco, avviato a marzo del 2024, è stato ricco di ha avuto un ampio riscontro, sono pervenute 100 osservazioni che 100 manifestazioni di interesse per normate.
A cui alcune anche abbiamo deciso di accogliere anche quelle arrivate oltre i termini previsti, proprio per dare man maggiore inclusività ai con Tremonti che venne dalla partecipazione dei cittadini. E tutte queste manifestazioni di interesse, che sono l'oggetto del secondo punto e quindi entro prettamente nel nella seconda parte della della variante, sono state valutate tecnicamente amministrativamente dagli uffici comunali in coerenza con il piano del settore del territorio e dei suoi obiettivi strategici. In laguna è stata valutata la coerenza anche col Ministro, strumenti di natura sovraordinata che possono essere il piano di gestione del rischio, alluvioni che è del Distretto delle Alpi, le Alpi orientali e nonché con la normativa vigente l'esito di questa valutazione tecnico amministrativa è contenuta nel documento di sintesi che è allegato alla deliberazione che verrà votata in questa sede e sinteticamente sono stati valutati 22 proposte arrivate e non erano coerenti con gli strumenti di pianificazione sovraordinata. Quel patto traggo alcuni esempi.
È l'ennesimo esempio, erano Pia proposte di nuovi piani di lottizzazione laddove il PAT non prevedeva espansioni, ma aveva individuato un'area agricola, quindi non era coerente con il PAT,
Oppure ci sono state anche alcune proposte di ampliamento delle delle aree residenziali in aree soggette a rischio idrogeologico e quindi?
A fronte delle previsioni del Piano di gestione dei rischi di alluvioni, questa è stata ritenuta non compatibile.
Altre 16 manifestazioni di interesse hanno sono state rilevate non non accoglibili per per una valutazione tecnica amministrativa, laddove faccio sempre degli esempi non ci fosse la titolarità della di chi ha presentato la la domanda quindi non era proprietario diretto della dell'area oppure erano in corso o si sono conclusi addirittura dei procedimenti di natura edilizia urbanistica, alcune Sonos erano, il tema era inerente alla prima variante, che è già stata approvata dalla dal Consiglio e quindi non sono oggetto della della presente votazione. 16 manifestazioni di interesse sono state, è stato rilevato che avessero le caratteristiche degli accordi pubblici-privati. Pertanto, in assenza delle norme che questa variante definisce per andare ad approvare, gli accordi pubblici-privati si è demandato al all'avvio del procedimento.
Specifico di di variante dell'accordo pubblico privato, che avverrà tra meno andante, una delibera di Giunta che darà avvio a queste specifiche accordi pubblici privati, che sono strumenti che fanno parte integrante. Poi, una volta approvati nel piano degli interventi, ulteriori 3 manifestazioni di interesse erano di carattere generale.
Nel rispetto della qualità ambientale, pertanto, erano più attinente forse ai ai contenuti propri del PAT sono state comunque prese in considerazione in modo.
E per i valori preventivi in quanto coerenti col PAT all'interno della della redazione, ma non sono, non hanno un riscontro puntuale perché attengono a obiettivi strategici. Infine, ci sono le 45 manifestazioni di interesse che sono state valutate tecniche Armin sempre tecnicamente accoglibili o parzialmente accoglibili e che costituiscono poiché ha una propria oggetto di valutazione all'interno di questo Consiglio.
Queste queste manifestazioni di interesse per una maggiore chiarezza di esposizione e sono state presentate in Commissione territoriale il 20 e il 27 ottobre e sono state raggruppate in sette temi strategici uno è la cambio di zona.
Da zona agricola ad altre destinazioni che, nelle quali rientrano alcuni riperimetrazioni minime del sedime dell'area pertinenziale di un lotto edificabile che del giardino di proprietà che rientrava in zona agricola, ma faceva di di fatto parte della dell'ambito dell'abitazione oppure alcuni accorpamenti di aree edificabili residuali della stessa proprietà che non riuscivano ad esprimere le l'edificazione sono state accorpate nella stessa proprietà per poter.
A esprimere il diritto edificatorio che comunque era previsto già nel Piano degli interventi. 15 proposte intervengono all'interno della disciplina degli ambiti consolidati.
E pertanto.
Sono piccole modifiche permesse dal Piano di assetto del territorio, che vanno dalla allineamento al del fronte strada di un giardino a aree aree che sono di aree di standard decaduti, per le quali si è prevista una riconfigurazione come aree pertinenziali degli edifici degli edifici senza di senza aggiungere le ulteriore edificazione ci sono state anche 5 proposte sulle aree produttive diffuse, che va vanno da una mera unificazione di due schede puntuali per perché la proprietà è divenuta una ha delle altre pro anche possibilità di riconversione delle stesse nel qua qualora fossero dismesse.
Poi ci sono due interventi, due due richieste che sono sulla stessa area che nel piano degli interventi era prevista in attuazione, con un permesso di costruire convenzionato in cui i due soggetti uno ha chiesto di fare un intervento diretto riducendo l'indice e quindi abbassando un po' la il carico urbanistico. L'altro ha chiesto di intervenire come unico soggetto per la parte rimanente. 3 pro altre due proposte riguardano i piani urbanistici attuativi in una semplicemente viene riconosciuta e aggiornata alla scheda di previsione del Piano sulla base delle indicazioni già approvate dal dal Piano di assetto del territorio, riducendo gna le caratteristiche si edificatorie che di superficie di proprietà.
E la seconda va a.
Dare.
Indicazioni su un piano parzialmente attuato, per cui è stata fatta una puntuale richiesta da parte del della proprietà che non ha ancora attuato le 3 sono le proposte inerenti a quelli che sono gli annessi rustici non più funzionali al fondo agricolo, quindi sono elementi fabbricati non prettamente residenziali che facevano parte di un contesto di un'attività produttiva agricola e che oggi non è più non è più esistente per quali sono stati richiesti un riconoscimento di una riconoscimento del nesso esistente in funzione residenziale.
Infine, ci sono otto modifiche che sono puntuali della normativa. Sono di carattere quindi uno spettro ampio, una è inerente alle norme riguardante gli alberghi termali, per cui è stato richiesto la l'introduzione anche della possibilità di aprire al pubblico e realizzare pubblici esercizi. Quindi stiamo parlando di bar e ristoranti. Alcune schede di di natura ambientali, soprattutto inerenti alle parti ah ah, delle schede a degli edifici storico, monumentali.
Religiose e non erano contemplati all'interno della definizione delle destinazioni. Quelle che effettivamente ci sono, che sono i servizi alla parrocchia, come il barbaro occhiale o oppure la l'attività di vendita dei souvenir, quindi è stato semplicemente una ricostruzione puntuale di quelle che sono effettivamente dei servizi connessi alla.
Alla funzione religiosa e.
Saranno oggetto, chiudendo poi il discorso queste qua a oltre a queste 45 e manifestazioni di interesse, anche tre osservazioni proposte dall'ufficio tecnico, una è un'osservazione che.
Con metodo, sempre la stessa regola ha avuto un, I standard decaduti sono state quelle di proprietà privata, tramite anche una mediazione, è stata ricondotta a un'area di pertinenza verde giardino del per finanziare l'età della degli edifici delle proprietà privata, mentre altri due standard importanti che erano stati decaduti dal piano del degli interventi precedenti sono stati ricondotti a quella che era la zona propria da definita dal parte, quindi in zona agricola.
Ora.
Prima di che voi iniziate la la, la votazione passare la parola quindi al Presidente ci tengo a dire che.
I passi successivi dopo la votazione sono 30 giorni della pubblicazione, alle quali seguiranno i 30 giorni in cui chiunque può presentare delle osservazioni presso il Comune o l'ufficio tecnico, il la il procedimento prevederà anche.
L'avvio di della valutazione ambientale strategica presso la Regione Veneto che ci che, quando chiuderà la sua parte istruttoria, ci restituirà il parere con tutte le indicazioni ambientali. Potremmo ritornare in Consiglio per l'approvazione di questa variante. È stata un'occasione molto importante per aggiornare la normativa, allineare, cercare di semplificare per per noi come uffici per i professionisti e anche per la popolazione uno strumento importante per il governo delle trasformazioni del territorio. Ringrazio in primis l'Amministrazione e la l'ufficio. Terre con rappresentante. Stefano Edoardo, e lascio la parola al Presidente.
Grazie, ringrazio davvero l'architetto Edoardo, dottoressa Andrea so per i loro interventi e chiedo subito ai consiglieri se c'è qualcuno che vuole fare qualche intervento prima di passare alla prima votazione.
Consigliere Ciccarese, prego sì, grazie Presidente, buona sera a tutti no, più che intervento un chiarimento o anzi due. Il primo mi era sembrato in Commissione di aver capito che le ulteriori proposte da discutere più avanti erano 14, invece adesso 116, quindi forse ho capito male io qualche sera, quindi 14. Ecco l'altra domanda, allora, e se,
A proposito di queste, 14 sono sempre 14 già licenziate dall'Amministrazione, quindi comunque è già hanno già passato il vaglio dell'Amministrazione, quindi poi saranno presentate così o se saranno ridotte passò dal punto di vista operativo, cioè che quelle sono le 14 che presenterete che l'Amministrazione presenteranno un altro Consiglio comunale è corretto,
Buona sera a tutti. Scusatemi eh, allora quelle che riguardano le proposte di accordo pubblico-privato corretto sono 14, il primo passaggio che verrà fatto sarà per l'attivazione, ovverosia, per dare l'avvio a questa procedura. Un passaggio in Giunta, ovverosia l'amministrazione, deve dire di queste 14, quelle ovviamente su indicazione dei degli uffici, perché vanno valutate e così come è stato fatto per le manifestazioni di interesse che si tratta stasera, la coerenza o meno con il PAT ve ne sono. Vi anticipo subito perché stiamo chiudendo con con l'ufficio terre e l'analisi e l'istruttoria di queste 14 che ve ne sono alcune che non sono coerenti con il PAT. Quindi noi contiamo verso metà verso il 20 novembre di chiudere l'istruttoria per avere una contezza completa di di questo lavoro. Comunque, alcune 3 4 sicuramente non sono coerenti.
Grazie architetto, altri interventi, Consigliere Piccolo pre e post, una domanda buonasera all'architetto Edoardo volevo sapere e i crediti e hanno una scadenza oppure rimangono poi.
Allora, come anticipato, il Piano degli Interventi definisce i criteri e di principi, poi bisogna fare un documento delle linee guida operative in cui si stabilirà come si calcolano il valore e la validità e la durata dei crediti che di norma, insomma no non hanno una scadenza però ecco il Piano degli Interventi detta le norme, cioè i criteri per la determinazione, poi sarà una linea guida perché poi perché le linee guida perché essendo.
Le stesse con dei contenuti anche di tipo economico e valoriale, è chiaro che non possiamo mettere valori sulle norme che poi, magari o scadenze e quant'altro che poi operativamente ci costringerebbero ogni volta a fare una variante normativa per aggiornare i numeri, i dati qui, anche perché voi sapete bene che il credito edilizio è un mondo che si capisce come funziona quando inizia a funzionare e quindi in quel momento la dovremmo disporre di uno strumento snello che sono le linee guida per poterlo governare insomma con semplicità, quindi oggi non abbiamo una scadenza temporale. Abbiamo i criteri che saranno assunti dalle linee guida per definire appunto questi elementi temporali e valoriali.
Ci sono altri interventi?
Sì, più che intervento, volevo chiedere una delucidazione di metodo relativamente alla a quanto andremo adesso a a fare, chiedo, Presidente, se successivamente al mio intervento, se non ce ne saranno altri, si passerà alla alla disamina delle singole richieste di modifica sulla scorta delle delle richieste pervenute e con con quindi relativa votazione punto per punto e se eventualmente una valutazione generale di quello che è il questa variante si faccia poi alla fine oppure oppure oppure prima. Ecco giusto per un'organizzazione dei dei dei lavori ed eventualmente a noi Consiglieri capire con me, insomma, sì, organizzare i nostri eventuali interventi su questa su questo punto all'ordine del giorno. Grazie,
Allora, per come ho organizzato.
Questa discussione sulla seconda variante ci sarà, alla fine di questo step di interventi, una dotazione per l'adozione del documento di sintesi e dopodiché si passerà alla votazione, punto per punto di tutte le manifestazioni di interesse.
Ci si soffermerà durante questo percorso sugli emendamenti che sono stati presentati voi nelle cattedre, li avete trovati.
Anche lì potete intervenire sugli emendamenti, eccetera, che verranno poi votati e successivamente ancora.
Chiederò una terza votazione, che in realtà diventa diventa già la quinta, perché verranno votati gli emendamenti e negli ultimi due.
Una terza votazione per l'adozione degli elaborati normativi e i grafici e alla fine, la quarta votazione, che sarebbe l'adozione di tutto quanto che di tutta quanta la delibera del, con tutto quanto quello che è stato,
Veduta e soprattutto dalla variante, sostanzialmente si sempre per l'adozione della variante e li potete fare gli interventi finali prima della votazione scusi quindi nell'ultima votazione, eventualmente appunto alla votazione finale complessiva sul piano generale, grazie.
Ci sono altri interventi?
Ebbene, allora passiamo alla prima votazione per l'adozione del documento di sintesi redatto dall'ufficio tecnico di valutazione di coerenza delle manifestazioni di interesse pervenute prego chi è favorevole alzi la mano.
Amato.
Allora 10 10 voti favorevoli contrari.
5 contrari di minoranza, grazie.
Bene, passiamo ora al secondo punto, io adesso darò seguito dalla lettura delle manifestazioni di interesse.
Valutate, accoglibili o parzialmente accoglibili, che sono state raggruppate.
Per temi sette in tutto sono state ribadite sia dall'architetto Doardo che dalla dottoressa Andreazzo secondo criteri di omogeneità e che sono state illustrate e commentate nelle due convocazioni della Seconda Commissione,
Chiederò il voto per ognuna di esse cibo dobbiate, do dovete armarvi di un po' di pazienza, perché la cosa un po' lunga informo anche che se qualche Consigliere, così come previsto dall'articolo 78 del decreto legislativo, due sei, sette, 2000 dovesse avere un rapporto di parentela fino al quarto grado e affinità con qualcuno dei proponenti le manifestazioni di interesse è pregato di uscire dalla sala consiliare e non partecipare al voto è chiaro.
Bene.
Allora comincio con il primo gruppo.
Delle Massif manifestazione d'interesse.
Quindi che sono state raggruppate nel tema numero 1, cambio di destinazione d'uso da zona agricola ad altre zone.
Sono 13 vengono introdotte modifiche riguardanti la liquido riclassificazione urbanistica di aree attualmente destinate a zona agricola in altre zone prevalentemente a carattere residenziale, allora io darò l'indirizzo, la sintesi dell'osservazione e la valutazione tecnica, chiederò se ci sono interventi e poi passeremo al voto.
Allora la prima via Malachin sintesi delle osservazioni, Ripper Matteo brevi per i Matrim, azioni.
Ripeto Esk se si è ben scritto multe.
Esprimersi,
Riperimetrazione area residenziale, includendo una porzione di giardino privato pertinenziale, valutazione tecnica accolto.
Se ci sono interventi me lo dite, prego, scusi, Presidente, solo no, no, non è un intervento, è solo per capire operativamente perché ci sono stati spiegati per temi, li abbiamo con il numero di richiesta protocollata, ma anche con le numero di modifica all'interno della all'interno praticamente si dei temi della della relazione tecnica, allora se magari le chiedo la cortesia per ciascuno di dirci il numero di modifica perché così abbiamo un elenco.
Più semplice per la nostra consultazione con riferimento. Eh sì, eh sì, perché perché poi sostanzialmente è quello è lo stesso numero.
Perché sennò, per via facciamo fatica a vedere come è quel numero due Malachin. 24 e 24, va bene, posso, posso un attimo a dare un contributo perché ho confrontato questa mattina perché il Preside siamo sentiti telefonicamente, ecco, io osservo che se lei procede con il numero delle richieste, molto spesso il numero di richieste non coincidono con il numero delle modifiche numero cronologico, quindi eventualmente se lei, Presidente procede con il numero di richieste, bisogna per aiutare i Consigli altri consiglieri, bisognerebbe appunto indicare anche il numero di modifica perché molto spesso non coincidono. Ho verificato questo se non coincide con il numero della modifica.
Allora il, il numero di modifica e il numero progressivo, praticamente che è contenuto all'interno, va bene e questo e pensavo fosse scontato, visto che sono stati raggruppati per temi non è scontato, quindi dico un numero e un numero progressivo, comunque poi dirò il numero di presentazione che,
Nel caso appena descritto numero 24 mi confortate perfetto e dopodiché leggerò quello che ho detto la via, il, la sintesi dell'osservazione e il la valutazione tecnica, allora via, ma da chi volete propri farmi ripetere con la parola così ostruisse riperimetrazione, area residenziale, includendo una porzione di giardino privato pertinenziale, la valutazione tecnica accolto, se ci sono interventi, altrimenti passo alla alla votazione.
Io aspetto vi do tutto il tempo che volete per verificare.
Vado avanti per la votazione, prego allora chi è favorevole per cortesia alzi la mano.
10 favorevoli.
Contrari.
5.
Astenuti, saltiamo allora allora modifica numero 2 e numero prescrizione, 26 via ferro, Pezzolo, individuazione di ambito di edificazione diffusa con un nuovo lotto e ad edificazione diffusa per unifamiliare valutazione tecnica accolto.
L'aspetto sempre se c'è qualche intervento, altrimenti passo alla votazione.
Bene, prego i favorevoli.
10 favorevoli.
Contrari cinque contrari e nessun astenuto.
Allora modifica numero 3.
Numero di prescrizione 28.
Ci siamo.
Ebbene, allora via San Lorenzo individuazione di ambito di edificazione diffusa con un nuovo lotto ad edificazione diffusa per attività sociale e alloggio conduttore.
Valutazione tecnica accolto.
Prego grazie solo un chiarimento in relazione a questa richiesta e volevo appunto capire perché.
O no, non mi non mi ritrovo negli appunti presi durante la Commissione, ecco se questa edificazione diffusa con un nuovo lotto è finalizzata, appunto, specificamente all'attività sociale, che deve essere chissà che deve essere esercitata dalla dal proprietario.
È solo un chiarimento.
Sì, all'interno del nuovo lotto edificabile, sarà strettamente legato alle funzioni di socialità che hanno richiesto l'unica parte eventuale abitazione per il custode dell'attività, per non lasciare abbandonata la comunque il terreno.
Grazie così, siccome la dall'occhio non c'è, resta tu qua se ti chiedono cose che io vado di là.
Loro modifica numero 4 prescrizione numero 30. Io San Lorenzo.
Anzi, scusate, 3 tot Mutaz, votiamo, votiamo per la tre, chi è favorevole.
Unanimità, 10 favorevoli, 15 favorevoli.
Allora la 4?
Prescrizione numero 30 via San Lorenzo riperimetrazione area residenziale, includendo una porzione di giardino privato pertinenziale per struttura legata ad apicoltura volevo una valutazione tecnica raccolto.
Votiamo chi è favorevole.
Allora 9 10 favorevoli, 11 no non ha votato, ma la lotta.
Se sia dell'esercito, però, bisogna che i segnali altresì qualcuno esce non infatti il segnale che.
Quindi.
Okay.
10 contrari.
3.
Astenuti 1.
Tu?
Così Toniolo.
Consigliere Toniolo.
Scusi, Presidente Segretario.
Sempre a scopo funzionale, bisogna segnalare l'uscita dall'Aula nel caso.
Cioè, dobbiamo dirlo in maniera esplicita.
Un paio d'ore nella perfetto.
Quindi, in questo caso dovevamo 14 10 Treu, è necessario segnalare il motivo dell'uscita serietà, no.
Basta dire esco no va be'.
Abbiamo votato va bene allora modifica numero 5.
Prescrizione numero 74 ri premier levitazione area, includendo una porzione di giardino privato pertinenziale, valutazione tecnica accolto.
Passiamo alla votazione, prego chi è favorevole.
Unanimità.
Questa è la.
La cinque sì.
Modifica numero 6 prescrizione, 82 via Guazzi,
Compensazione di aree residenziali su stessa proprietà senza aumento di carico urbanistico, valutazione tecnica accolto.
Votiamo chi è favorevole.
10 favorevoli.
Contrari.
4 contrari astenuti, 1 astenuto, astenuto Mirco Mazzucato, consigliere Mirco Mazzucato.
Modifica numero 7.
Numero prescrizione, 87 via Monte Croce, riperimetrazione area residenziale, includendo una porzione da destinarsi a giardino privato pertinenziale, parzialmente accolto.
Votiamo chi è favorevole.
Unanimità.
Modifica numero 8 sono un attimo solo a escono, escono di due.
Sport domina pesantissime 13 rate se.
Allora, prescrizione numero 92 via Tito Livio, rettifica di modeste dimensioni del perimetro dell'area residenziale, includendo il giardino pertinenziale valutazione tecnica accolto.
Voti chi è favorevole?
2 4 6 7 8 favorevoli.
Ma mi è combinata scusami.
Contrari.
4 contrari.
Scusi Consigliere, non avevo visto la Mannina.
Allora la modifica numero 9?
Prescrizione, 93 via del Gallo, cambio di destinazione da agricolo a residenziale parzialmente accolto.
Sì, prego.
Rientrano.
I consiglieri usciti perfetto.
Allora, prego, votiamo.
Chi è favorevole?
10 favorevoli contrari.
4 contrari e un astenuto Mazzucato consigliere Mazzuccato.
Notifica numero 10 prescrizione 96 via Podrecca ampliamento della zona residenziale per riconoscimento in zona propria del giardino di proprietà parzialmente accolto.
Chi è favorevole?
10 favorevoli contrari.
5 contrari.
Modifica numero 11 prescrizione, 97 via dei Colli Euganei ampliamento della zona a servizio per il culto.
Valutazione tecnica accolto.
Votiamo chi è favorevole.
10 favorevoli contrari, 1 2 3 contrari astenuti, 2 15, sì dei due redditi 10 favorevoli, 3 contrari.
Martinati.
Gli astenuti, chi sono coordinati e Toniolo?
Modifica numero 41 prescrizione, 86 via Santa, Giustina rettifica modeste puntuale del perimetro della zona residenziale, includendo strada privata parzialmente accolto.
41 sì.
Ci son problemi.
La modifica 41.
Aspettate un attimo.
Ah, no, no, aspetta un foglio, no, no, aspettate un attimo scusate.
Io lo continuo sui 41, no, no, è giusto.
Così, se ci sono, è corretto.
Ho il conforto del del dell'architetto Minozzi, Minozzi per cui ci siamo.
Allora modifica 41 prescrizioni 86 e Santa Giustina rettifica modeste puntuale del perimetro della zona residenziale, includendo strada privata.
Chiedo la votazione, chi è favorevole per cortesia, alzi la mano dirci favorevoli 11.
Comma 15.
Al terzo errore cartellino rosso per me va bene 15 allora 11.
Contrari 4.
Modifica numero 43 prescrizione, 90 via Flacco modifica perimetrazione dell'area residenziale parzialmente accolto.
Voti favorevoli per cortesia, alzate la mano.
10.
Contrari 1 2 3 4 contrari.
Astenuti Mazzucato il consigliere Mazzoccato.
Ebbene, adesso passiamo al tema successivo tema numero due modifiche puntuali della disciplina di zona all'interno degli ambiti consolidati, si tratta di 15 modifiche a zone territoriali omogenee interne, consolidato e che prevedono un cambio di zona, la modalità, la modifica di modalità attuative e dei parametri urbanistici,
Allora modifica numero 12.
Prescrizione numero 4 via Pierobon.
Cambio di destinazione d'uso da residenziale a servizi per albergo accolto.
Passiamo alle votazioni, chi è favorevole alzi la mano?
10 11 12 favorevoli.
Martinati Mazzuccato contrari.
Ciccarese Tornolo 2 astenuti, Cafaro 1.
Astenuto carrozze.
Modifica numero 13 prescrizione numero 6 via Zanella, cambio di destinazione d'uso da verde pertinenziale ad edificabile in consolidato parzialmente accolto.
Chi è favorevole alzi, la mano?
10 favorevoli.
Contrari.
4 contrari, astenuti Mazzucato.
Modifica numero 14 prescrizione numero 7 via Leonardo da Vinci, riperimetrazione dell'area b allineando il perimetro della strada.
Accolto.
Voti favorevoli per cortesia, alzate la mano, 10 voti favorevoli e contrari.
4 contrari, astenuti Mazzuccato.
Modifica numero 15.
Prescrizione, 46 via Valerio Flacco, cambio di destinazione ad attività ricettiva ad albergo termale parzialmente accolto.
Io mi soffermo per sentire se ci sono interventi nel caso e.
Bene, passiamo ai voti, chi è favorevole alzi la mano?
Unanimità.
Modifiche 16 prescrizione, 48 via Diaz, cambio di destinazione di aree pertinenziali ed edifici esistenti, dare verde pubblico ad aree di pertinenza accolto.
Passiamo alla votazione chi è favorevole alzi la mano.
Unanimità.
Modifica 17.
Prescrizione, 66 via Roveri, cambio di destinazione d'uso da parcheggio pubblico a verde residenziale accolto.
Chi è favorevole alzi, la mano?
Unanimità.
Modifica numero 18 perché se l'iscrizione numero 91 segnale alle uscite casotto in quanto scrittore.
Nesci, Caso casotto, Malta.
Petizione numero 91 via Podrecca rimodulazione delle aree a parcheggio ad area residenziale accolto.
Voti favorevoli.
10 o no pardon.
Manca la mappa contrari.
4 contrari, 1 astenuto, consigliere Malagò Mazzucato.
Allora questa modifica è la numero 19 è una modifica d'ufficio via Roveri, cambio di destinazione d'uso da parcheggio pubblico verde, presidenziali in attuazione della più procedura di mediazione.
21 26 del 2024 accolto.
Passo alle votazioni di questa velocemente, prego chi è favorevole unanimità.
Modifica numero 20.
Prescrizione, 49 via Zanella, cambio di destinazione da alberghiero a residenza parzialmente accolto.
Chi è favorevole alzi, la mano?
10 favorevoli contrari.
4 contrari, 1 astenuto, consigliere Mazzucato.
Dunque, intelligenti.
Allora modifica numero 21 prescrizione, 73 via Zanella, cambio di destinazione da alberghiero, residenza parzialmente accolto.
Chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano?
10 favorevoli.
Contrari.
4 contrari, 1 astenuto Mazzuccato.
Specie.
Maragotto esce.
Modifica numero 22.
Prescrizione 77.
Via Leoncavallo.
Cambio di destinazione d'uso da verde pubblico a residenziale per garantire accessibilità al lotto intercluso.
Parzialmente accolto.
Chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano?
10 favorevoli.
Contrari.
4 contrari.
Modifica numero 23 prescrizioni 81.
Via Flacco, cambio di destinazione d'uso da alberghiero a residenziale e verde pertinenziale accolto.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole, per cortesia?
10 favorevoli.
Contrari.
1 2 3 contrari.
E astenuti consigliera Martinati e Mazzucato 2 astenuti.
Modifica 44 è una modifica d'ufficio via i carabinieri via Lazzaretto riclassificazione da zona agricola di aree a destinazione verde, pubblico decaduta e non confermata dal PAT accolto passiamo alla votazione chi è favorevole?
Unanimità.
Altra modifica d'ufficio e la modifica 45 e via San Daniele riclassificazione a zona agricola di aree a destinazione a parcheggio e verde pubblico, decaduta non confermata dal PAT, chi è favorevole?
Unanimità.
Modifica numero 46 prescrizione, 18 via Flacco, riclassificazione di aree a destinazione mista residenziale, sportivo e giardino accolto.
Chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano?
11 favorevoli contrari.
2 contrari.
A tre contrari.
Stavolta non ho sbagliato, è stato in ritardo Storniolo, giusto astenuti Carraro 1.
Okay, allora passiamo al tema tre modifiche schede, attività produttiva in zona impropria si tratta di cinque modifiche che riguardano ambiti individuati dal Piano degli Interventi come attività produttive in zona impropria.
Allora modifica numero 26.
Se ne esce il Consigliere Amato.
Modifica 26 prescrizione numero 15 via Pillon, riclassificazione della scheda dell'attività produttiva, idee 9 parzialmente accolto.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole?
9 favorevoli contrari.
4 contrari e 1 astenuto, consigliera Mazzuccato.
Modifica numero 27.
Prescrizione, 35 via Barbieri, riclassificazione della scheda dell'attività produttiva, idee 40 accolto.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole?
10 favorevoli.
Contrari.
4 contrari e 1 astenuto Mazzuccato.
Adesso, qui e mi è stato presentato un emendamento dal Consigliere Amato, consigliere, prego.
Ci presento non è stato invertito no 28 numero 28 sì, sì, lo so, il numero 28 presenta emendamento.
Prego, se grandi Consigliere, Tonolo va bene.
L'emendamento proposto è alla modifica numero 28.
Ovvero l'emendamento nella modifica numero 28, il protocollo 13.093 richiesta numero 5. Schede di 14. Così siamo tutti coordinati, l'oggetto dell'emenda della manifestazione di interesse in esame è inserito in un contesto residenziale consolidato che abbiamo visto in sede di commissione edificio esistente per configurazioni architettoniche, configurazione degli spazi pertinenziali si inserisce correttamente nel contesto.
Per le motivazioni sopraesposte, si ritiene opportuno riconoscere esclusivamente la volumetria edilizia esistente senza ulteriore aumento volumetrico al fine di mantenere invariati i carichi urbanistici in essere, si propone di ridurre l'indice attribuito a 1,2 metri cubi su metro quadro.
Grazie Consigliere, pongo ai voti questo emendamento.
Se avete bisogno di qualche chiarimento.
Bene, chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano.
Unanimità.
Adesso votiamo per il la manifestazione di interesse così modificata, né mi riferisco alla modifica 28 e prescrizioni numero 5 di via Trieste, prego votate.
L'altro aspetto è stato.
Ho richiesto di dico allora prima votiamo per l'emendamento e dopo votiamo assoluto per e per la manifestazione d'interesse così emendata,
Però, anzi chiedo scusa, Presidente, no, solo per capire perché, siccome l'emendamento comporta dei numeri alla Lou, allora chiedo al Consigliere Tonolo alla luce di questi numeri non c'è un aumento del carico volumetrico e Crosetto esattamente con ovviamente l'aiuto dei tecnici, chi l'indice che era stato dato anche in Commissione è 1,5, dato il volume esistente per riconoscere solo l'esistente, si è richiesto con emendamento l'abbassamento 1,2 che conferma allora il volume esistente senza nessun'altra possibilità di ampliamento. Questo può.
L'emendamento su cui ovviamente ha avuto vedi quello costruito coi tecnici. Io comprendo quindi la differenza. Non è più, non è più più 3.695, ma sarebbe pari a zero. Esatto, esatto, esatto gratuitamente,
Allora, aspetto lo aspetto alla valutazione della minoranza a maggioranza ha votato a favore.
Ebbene, esatto perfetto.
Certo, no, no, no, nessun problema qui adesso mi avete dato il voto per la manifestazione emendata, così emendata, perfetto, quindi unanimità.
Allora passo al.
Alla modifica numero 28 e prescrizioni 100, anche qui c'è un emendamento.
Sì, la 29 hanno detto 28 e chiedo scusa allora 29, i numeri e i numeri sono piccoli.
Allora ne modifica 29.
Prescrizione numero 100, c'è la l'emendamento presentato dal consigliere Amato, dico bene, sì, perfetto, grazie Presidente.
Allora, l'oggetto della manifestazione di interesse riesame inseriti in un contesto residenziale periurbano ai margini delle aree consolidate in stretta connessione con l'area agricola in presenti Ruvik, sì, lo scolo consortile.
Per le motivazioni sopraesposte si ritiene opportuno proporre una riduzione degli indici urbanistico attribuito portandolo a 1,0 metri cubi per metro quadro praticamente era la proposta, se non sbaglio, era da 1 e 5 viene ridotta praticamente di un terzo il, la possibilità di edificazione, che dovrebbe corrispondere a un volume sicuramente inferiore all'esistente,
Faccio anche non c'è bisogno di farlo, l'appello ai tecnici, perché so che ciò ci stanno già lavorando su questo non basta puntare soltanto sul sull'indice di edificabilità, ma poi bisogna vedere come si va a verso la concessione edilizia, salvaguardando quello che lo spazio scoperto e quindi riconvertendo quello che il piazzale esistente dove venivano conservate le derrate i mezzi addetti all'attività per portarlo a un piazzale permeabile soprattutto e facendo guadagnare piuttosto al verde che all'edificato. Ecco, questo è il concetto principale della dell'emendamento.
Bene, votiamo per l'emendamento, per esempio scusi, Presidente.
Se lo sanno un chiarimento, chiedo al consigliere Amato e anche i tecnici, quindi sostanzialmente sulla scorta di questo emendamento che viene approvato il saldo, praticamente pari a zero o negativo, diciamo, ecco, ho detto okay.
Grazie.
Bene, allora votiamo per l'emendamento.
Presentato dal consigliere Amato, prego i favorevoli alzino la mano unanimità.
C'è, adesso votiamo per la manifestazione di interesse così emendata, prego alzate la mano.
Unanimità.
30.
Sì sì sì.
Allora modifica numero 30 prescrizione numero 9 via San Pio X.
Unificare le schede delle attività produttive di 16 e 17.
Sì, un secondo che c'è un salto, così la recuperiamo nel documento.
E non ho mica capito Consigliere, non ho.
Perché c'era esatto?
In proposito.
Al posto.
Ebbene, chiedo di votare chi è favorevole per cortesia alzi la mano.
Unanimità.
O passiamo al tema numero 4 convenzionale?
Modifiche ZTO C 2 con scheda NR 1 la variante individuo, due modifiche relative ad un'area C 2 soggetta.
Progettazione unitaria con ambito NR 1.
Modifica numero 31 prescrizione numero 61.
Ci siamo.
Via Romana.
Se sa 6 1.
Attuazione per stralci separati di un'area residenziale con un'attuazione mediante permesso convenzionato NR 1 accolto.
Chi è favorevole alzi, la mano per cortesia?
Unanimità.
Modifica numero 32 prescrizione numero 83 via Stazione attuazione diretta dell'area residenziale ricadente in R N R 1.
32 32 sì.
Chi è favorevole alzi, la mano?
10 favorevoli.
Contrari.
4 contrari.
Okay.
Tema numero 5, modifiche PUA si tratta di due modifiche che riguardano due aree soggette a PUA.
Allora modifica numero.
34.
Prescrizione 78.
Via Roveri.
Modifica della scheda del PUA APN 18 in coerenza con il PAT accolto.
Votiamo chi è favorevole per cortesia.
Unanimità.
Modifica numero 35.
Prescrizione, 99 via San, Lorenzo modifica del PIA 3 con riclassificazione in zona propria accolto.
Chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano?
Unanimità.
Passiamo al tema 6 annessi rustici non più funzionali vengano individuati tre annessi rustici non più funzionali alla conduzione del fondo per i quali è ammessa la riconversione in destinazione residenziale.
Modifica numero 36.
Prescrizione, 2 via San Bartolomeo, individuazione annesso rustico, non più funzionale al fondo accolto.
Passiamo alla votazione.
Chi è favorevole unanimità?
Modifica numero 37 prescrizioni 54 via San Lorenzo sottomarina via sottomarina individuazione annesso rustico non più funzionale al fondo accolto.
Chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano?
Unanimità.
Modifica numero 38 prescrizione, 16 via Roveri, individuazione annesso rustico, non più funzionale al fondo colto passiamo alla votazione, chi è favorevole?
Unanimità.
Passiamo all'ultimo tema il tema numero 7 modifica schede normative, sono state individuate 8 modifiche normative che riguardano prevalentemente le modifiche dei contenuti puntuali dei repertori normativi, integrazioni, destinazioni d'uso, interventi ammessi o parametri urbanistici.
Modifica numero 24 prescrizione, 20 via dei Colli Euganei integrazioni e delle destinazioni ammissibili nella scheda idee 5 accolto.
Chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano?
10 favorevoli.
Contrari.
Nessun contrario, astenuti 5.
Arrivo e.
Allora modifica numero 25 prescrizione numero 64 via dei Colli, integrazione delle destinazioni ammissibili nella scheda idee 8.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole per coltivare alzi la mano?
10 favorevoli.
Contrari.
Nessun contrario, 5 astenuti.
Modifica numero 33 prescrizione numero 47 via Dondi dell'orologio modifica nelle norme tecniche di attuazione del Piano Particolareggiato accolto.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole alzi la mano?
10 favorevoli contrari.
2 contrari astenuti, allora 3 contrari.
Ho capito.
Astenuti 2 astenuti con Carraro Mazzucato.
Modifica numero 39 prescrizione, 89 via Santuario, integrazione della destinazione delle schede ambientali numero 21 e 22 accolto.
Chi è favorevole, per cortesia alzi, la mano?
10 favorevoli.
Contrari nessuno astenuti 5.
Modifica numero 40 prescrizione, 23 via Romana Aponense, modifica delle schede della scheda ambientale numero 56 parzialmente accolto.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole?
10 favorevoli contrari, nessuno 5 astenuti.
Modifica 42.
Prescrizione, 65 via Donati, modifica normativa del lotto B all'interno della disciplina particolareggiata Abano civitas accolto.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole alzi la mano?
10 favorevoli.
Contrari.
4 contrari, 1 astenuto, consigliere Mazzoccato.
Allora poi abbia o l'emendamento 47 prescrizione 98 modifiche puntuali alla disciplina degli alberghi termali o una un emendamento presentato dal consigliere Maragotto, prego, Consigliere, grazie Presidente.
Emendamento alla modifica numero 47, protocollo 31 4 3 7 richiesta, erano 98 modifica puntuale disciplina degli alberghi termali.
L'oggetto della manifestazione di interesse in esame è finalizzato ad aumentare le opportunità di fruizione delle strutture alberghiere, con particolare riferimento ai pubblici esercizi, anche a cittadini e turisti che non alloggiano all'interno delle strutture stesse, con l'obiettivo di incentivare e promuovere lo sviluppo dell'economia locale ponesse portare emotivo il comma 3 dell'articolo 37 delle norme tecniche è stato così integrato. Sono altresì previsti all'interno dell'albergo i pubblici esercizi.
Al fine di una corretta regolamentazione dell'insediamento dei pubblici esercizi, si propone di integrare l'articolo in esame con i pubblici esercizi, dovranno rispettare la disciplina di settore e i regolamenti comunali che normano la materia.
Grazie Consigliere.
Metto ai voti l'emendamento presentato dal Presidente, le chiedo scusa, Presidente, un chiarimento, a prego, prego, prego Consigliere, volevo chiedere un chiarimento perché io non mi trovo con l'articolo nel senso che io, le norme tecniche di attuazione come riclassificare questo articolo, me lo trovo all'articolo 14, allora mi chiedo, vogliamo leggerlo per intero anche con l'emendamento, così vediamo di capirci perché io mi trovo con numero 14 di nuovo il 37,
Anche se il contenuto è quello allora, magari se riusciamo, poiché il consigliere Maragotto propone la modifica al comma 3 dell'articolo 37 delle norme tecniche e.
Se è corretto, perché io il 14?
Allora l'articolo 14 delle norme tecniche sono gli accordi pubblici-privati, mentre all'articolo 37.
Disciplina che, generalmente le zone,
Alberghiere.
Diffuso.
Ah no.
L'emendamento.
Poc'anzi la, l'articolo non è il 14, sicuramente non è il 37, mai il 27, ecco, allora possiamo cortesemente rileggerlo nella formula emendato dal consigliere Maragotto, giusto per avere un'idea dell'intero articolo e non solo della Giunta.
Prego.
C.
Questo intervento sicuramente.
Allora l'articolo 27 zone territoriali omogenee in dei tre zone alberghiere, il comma 4.
Al comma 3.
L'albergo termale, un insegnamento comprendente, oltre agli spazi necessari allo svolgimento dell'attività alberghiera, camere bar, ristorante, accettazione, cucine e impianti sportivi, parcheggi, eccetera anche impianti complementari per le cure termali sono definiti i servizi per lo svolgimento delle attività alberghiera termale, palestre, piscine, coperte e scoperte, reparto cure termali, estetiche mediche vasche per la macellazione del fango, opera per la captazione e distribuzione dell'acqua termale tettoia di copertura dei parcheggi e delle vasche di macellazione del fango sono tre si previsti all'interno dell'albergo, i pubblici esercizi. Questa è la forma.
Non emendato.
Quindi l'articolo il comma 3 dell'articolo 27, proponiamo che venga emendata con questa Giunta. Il pubblici esercizi dovranno rispettare la disciplina di settore e dei regolamenti comunali. Che norma la materia. Sto Giunta.
Comma 3, articolo 27.
Sì, lo so che potrebbe sembrare scontato, però, insomma.
Che si è solamente una precisa, una puntualizzazione onde evitare fraintendimenti o interpretazioni diverse, assolutamente certo.
Va bene, allora, se è stato chiarito, pongo al voto la votazione dell'emendamento presentato dal consigliere Maragotto Chi è favorevole per cortesia alzi la mano unanimità.
Adesso pongo alla votazione della manifestazione di interesse così emendata, votate, prego.
Unanimità.
Allora.
La modifica numero 48 prescrizione, 95 via Cal De Pace, modifiche puntuali alla disciplina di zona per impianti sportivi accolto.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole per cortesia alzi la mano.
10 fa 11 favorevoli.
Contrari nessuno astenuti 4.
Bene, e abbiamo finito queste cose adesso.
Prima di proseguire o altri due emendamenti, uno presentato dal Consigliere Maragotto, che invito a leggere.
Sarà questo 37 emendamento all'articolo 37, difficile non più funzionale del fondo. Il presente articolo si pone l'obiettivo di regolamentare il recupero degli annessi rustici, ormai dismessi, in quanto il loro utilizzo non è più funzionale allo scopo per cui erano stati realizzati, ossia funzionale alle attività che si realizzavano nel fondo agricolo di pertinenza.
L'articolo ne prevede la possibilità di riconversione ai fini residenziali, ma solo relativamente alla volumetria in essere, senza la possibilità di ulteriori ampliamenti della possibile valorizzazione che se ne andrà a realizzare, verranno applicati i parametri perequativi al fine di una migliore comprensione dell'articolo stesso. Si propone di onorevole al secondo comma sostituire.
È consentito, per gli edifici di cui sopra individuate nel Piano interventi la presentazione da parte degli aventi titolo della richiesta di non funzionalità al fondo attraverso specifica Dôme documentazione tecnica a firma di professionisti abilitati che dimostri ad attesti la non funzionalità di tutto o parte di questi fabbricati al fondo rustico di cui al successivo comma 3, presupposto per il rilascio dei conseguenti titoli edilizi, le quantità di superficie e o volume dei quali è consentito il cambio d'uso nei limiti di cui al successivo comma 5, le destinazioni ammissibili di cui al successivo comma 6 e le relative prescrizioni in ordine ad integrazione ambientale, eventuale dotazione di infrastrutture e dalla perequazione urbanistica.
Sostituire questo che ho letto con è consentito, per gli edifici di cui sopra individuati nel Piano degli interventi, la presentazione da parte degli aventi titolo della richiesta di non funzionalità al fondo attraverso specifica documentazione tecnica a firma di professionisti abilitati che dimostri da attesti la non funzionalità di tutto parte di questi fabbricati del fondo rustico di cui al successivo comma 3, presupposto per il Lazio e dei conseguenti titoli edilizi, le quantità di superficie e o volume dei quali è consentito il cambio d'uso nei limiti di cui al successivo comma 5, le destinazioni di simili di cui al successivo comma 7 e le relative prescrizioni in ordine di integrazione ambientale, la realizzazione, situazioni, infrastrutture carenti e dalla perequazione urbanistica di cui al comma 10.
Al comma 3 sostituire rispetto di vincoli è facile rispetto in particolare fascia di rispetto stradale, nonché distanza dagli allevamenti circostanti e dalle cave o discariche di cui al comma 17, diversamente i volumi potranno essere destinati solo come locali accessori, alla residenza o ad altre destinazioni non residenziali, ovvero che non comportano aumento del carico urbanistico.
Con rispetto dei vincoli e fasce di rispetto, in particolare le fasce di rispetto stradale, nonché distanza dagli allevamenti circostanti dalle cave discariche, diversamente volumi potranno essere destinati solo come locali accessori, alla residenza o ad altre destinazioni non residenziali, ovvero che non comportano aumento del carico urbanistico. Al comma 5, sostituire il volume di diritto e recuperato con cambio di destinazione d'uso non può superare quello esistente, legittimato e dichiarato. Non può funzionale e comunque non può essere superiore a metri cubi, 800 comprensivi dell'esistente. Il volume eccedente potrà essere demolito oppure manterrà la destinazione da nessuno Ustica o non potrà essere dotato di collegamenti diretti con la parte residenziale. Con.
Il volume dei diritti ha recuperato con cambio di destinazione d'uso, non può superare quello esistente, legittimato e dichiarato non Puffi più funzionale e in ogni caso non può essere superiore a metri cubi, 800 comprensivi dell'esistente. Il volume assistente eccedente gli 800 metri cubi potrà essere demolito oppure manterrà la destinazione di annesso rustico non potrà essere dotato di collegamenti diretti con la parte residenziale. Al comma 10, sostituire tutti i cambi di destinazione prefigurati nel presente comma sono soggetti alle corresponsione del contributo straordinario ai sensi del comma 10, lettera e, dell'articolo 11 del presente norme tecniche, con tutti i cambi.
Di destinazione prefigurati nel presente articolo sono soggetti alla corresponsione del contributo straordinario ai sensi dell'articolo 11, le presenti norme tecniche,
Grazie ai Consiglieri.
Ci sono chiarimenti, interventi.
Spero di no.
Sì, chiedo scusa, Presidente.
Solo un chiarimento nel mare magnum delle modifiche che abbiamo approvato questa sera ce n'era, qualcuno che riguardava, mi pare, o mi sbaglio gli edifici di questo tipo, perché la domanda a questo punto è nell'ipotesi in cui approviamo questo emendamento, quale coerenza c'è con l'eventuale approvazione già di una modifica,
Questa è la domanda, poi se qualcuno mi risponde.
L'emendamento proposto in realtà chiarifica e sistema delle la formulazione dell'articolo senza modificarne il contenuto.
E lo rende più chiaro e coerente con la trattazione, ma non modifica in al in alcun caso quello che era già previsto.
Perché ci sono solo dei riferimenti ad articoli e virgole mancanti?
Passiamo alle votazioni, che è favorevole all'emendamento presentato dal consigliere Maragotto, per cortesia alzi la mano.
Unanimità.
Allora verso l'ultimo emendamento presentato dal sottoscritto in veste di Consigliere.
Emendamento all'articolo 38 attività produttive diffuse, il tema della riconversione delle attività produttive diffuse anche definite attività produttiva in zona impropria e di grande rilevanza in relazione agli obiettivi di rigenerazione e riqualificazione dell'esistente previsti dal PAT Piano di assetto del territorio, l'eventuale dismissione delle attività produttive diffuse individuate con scheda puntuale dal Piano degli interventi costituisce un possibile elemento di degrado urbano e ambientale.
Per le motivazioni sopraesposte, si ritiene opportuno integrare l'articolo 38 attività produttive diffuse con il presente comma finale.
Numero 12, la riconversione delle attività produttive diffuse è ammessa mediante variante al Piano degli interventi o accordo pubblico privato. Ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale 11 2004 possono fare richiesta di conversione delle aree individuate come attività produttive diffuse i soggetti aventi titolo congiuntamente previa perizia giurata asseverata, che dimostri la chiusura delle attività insediate da almeno due anni consecutivi, la riconversione delle attività produttive diffuse e oggetto di applicazione della perequazione urbanistica.
Se ci sono interventi.
Allora mettiamo AV ai voti questo emendamento presentato dal sottoscritto in veste di Consigliere, prego, votate.
Unanimità.
Ebbene.
Adesso vi chiedo una terza votazione per vota, votiamo per l'adozione degli elaborati normativi e grafici della seconda variante del Piano degli interventi.
Prego votate se ci sono favorevoli.
10 favorevoli contrari.
4 contrari, 1 astenuto, 1 astenuto Mazzucato Mazzucato, sì,
La quarta ed ultima votazione vi invito a votare per l'adozione della seconda variante al Piano degli Interventi fin accusata, Presidente presente, dobbiamo un secondo aprire anche agli interventi da come aveva detto all'inizio, è giusto come dobbiamo aprire gli interventi generali prima della votazione finale alla variante,
Da come avevo capito all'inizio, questo è un chiarimento procedurale.
Allora io I A faceva bene prima prima della votazione davo la parola ai Consiglieri.
Scusami, allora questa è una cosa, scusatemi, questa è la votazione del documento finale del documento finale, sì okay, allora prima di chiedervi lo facevo successivamente, ma non importa allora, prima di chiedervi di votare per l'adozione della seconda variante, in generale in toto, chiedo se ci sono interventi.
Prego consigliera. Grazie grazie buonasera a tutti. Che la seconda variante, al Piano degli Interventi finalizzata al riallineamento e della struttura del Piano e a modifiche puntuali derivate dalla Mini, dalle manifestazioni di interesse presentate dai cittadini e dalle realtà locali a un passaggio Sini, è un passaggio significativo per la città dei tempi dei vecchi Piani regolatori degli anni 80 o 90, parliamo di giugno dell'anno 1.865 per il Partito Democratico significa guardare al futuro della città con equilibrio e con senso di responsabilità. Negli ultimi anni il tema del consumo di suolo è diventato centrale non solo nel dibattito politico, ma anche nella vita quotidiana della comunità. Ogni nuova area destinata ad uso residenziale o produttivo deve essere valutata con estrema attenzione, nel rispetto della sostenibilità ambientale, della qualità urbana e delle reali esigenze dei suoi abitanti. Quindi, l'approvazione della delibera non rappresenta dunque una licenza a costruire, ma al completamento di un quadro di regole e di indirizzi che consentirà all'Amministrazione di governare le trasformazioni del territorio, evitando così interventi casuali e non coerenti con la visione complessiva di sviluppo sostenibile e continuerà soprattutto a vigilare con attenzione al patrimonio del verde. I nostri impegni resta quello di promuovere una crescita ordinata, sostenibile e inclusiva di Abano Terme, capace di valorizzare il territorio senza compromettere il futuro. Questa sera, quella di questa sera, davvero un passaggio significativo, perché pone anche regole certe, senza creare disparità e ingiustizie tra i cittadini, perché il Piano consente di rispondere meglio alle esigenze attuali del territorio, permettendo infatti nuovi investimenti rigenerazione urbana e a questo punto intendo alcune parti della città che presentano invisibile, degrado e sostenibilità ambientale, temi centrali per una città termali come la nostra. Molte attendevano da tempo questa svolta e il Partito Democratico sostiene con convinzione che il futuro della città si costruisce insieme e poi sottolineo che il piano degli interventi da proprio concretezza al PAT di cui tanto si è parlato, in definitiva, le scelte di divisione che una città compie per se stessa e tale percorso si inserisce nella continuità delle politiche di sviluppo urbano. Avviate negli anni passati, da cui gli amministratori di grande esperienza, le cui scelte lungimiranti continuano ancora oggi a produrre effetti positivi e duraturi in termini di valorizzazione dell'area termale.
Ecco allora che tutto questo deve anche tener conto dell'ulteriore sviluppo del Piano casa della Regione Veneto, legge regionale che punta al 2050.
E quindi, per concludere, si tratta proprio quella che abbiamo stasera ad un'opportunità per guidare la nostra città verso uno sviluppo sempre più equilibrato e coerente, e colgo anche l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno seguito redatto questo importante strumento di pianificazione e per aver portato alla conclusione un iter così complesso e articolato e che ha richiesto tempo competenze e un confronto e un confronto costante tra uffici tecnici, amministratori, professionisti, cittadini, grazie,
Grazie Consigliere, ci sono altri interventi.
Prego.
Grazie Presidente, più che altro perché.
Sono un cittadino che volesse in qualche maniera verificare un po' l'attività dei Consiglieri nella votazione che abbiamo svolto questa sera è chiaro che ci si riservava questo momento per dare un po' l'idea di quello che è stato, almeno personalmente, ma credo anche degli altri Consiglieri, lo spirito che abbiamo seguito nella nel dare una votazione a queste varianti. Per quanto riguarda il Piano degli interventi, non c'è dubbio che, dal punto di vista normativo della pianificazione, la zonizzazione di tutto ciò che ci ha raccontato l'architetto Edoardo assolutamente è apprezzabile dal punto di vista normativo, cioè dare un perimetro normativo per lo sviluppo urbanistico della città è senza dubbio apprezzabile e il fatto che lo abbiamo apprezzato tutti evidentemente ci dà l'idea che questi soldi sono stati ben spesi. Viceversa, è diverso è l'approccio per quello che riguarda invece le modifiche che noi abbiamo approvato, anziché la maggioranza perlopiù ha approvato.
Perché se noi andiamo a guardare la prima sera che una prima serie che ci siamo riuniti in Commissione, l'architetto ci ha detto ci ha precisato che alla fine i numeri dicono che non aumenta la superficie quadrata, non aumenta il rischio l'impermeabilizzazione del territorio come dire non c'è consumo di suolo,
Ora in realtà i numeri a volte vanno vanno approfonditi diversamente, perché è chiaro che il consumo di suolo se se vediamo in termini giuridici non c'è, non è eccessivo. Parliamo di 2000 metri quadri complessivi, però è però che ciò che la nota fondante di questa Xandria variante, o quantomeno quello che per il momento lo spirito che poi si svilupperà sicuramente quando dibatteremo delle ulteriori 14 ben più importanti modifiche, però evidentemente si tratta di capire un po' quello che è l'indirizzo che questa Amministrazione vuole dare allora, quando vediamo in alcuni casi abbiamo visto, per esempio, che da da 4.000 si riduce a 2000 il volume. Stiamo parlando però di superfici di zone destinate a su a destinazione alberghiera e le trasformiamo in residenziale, quindi sicuramente in termini numerici e giuridici, viene ridotto il carico in termini volumetrici, per intenderci di un'area dove probabilmente l'edilizia alberghiera non si sarebbe mai più sviluppate. In realtà la trasformiamo in residenziale in soldoni. Perché poi questo? Io immagino che i cittadini che hanno ascoltato l'architetto Edoardo per buona parte del suo illuminato intervento, però hanno compreso ben poco, tra cui anche il sottoscritto, però i cittadini ci chiedono che cosa vogliamo fare. Io non vorrei che laddove in altri tempi, o magari anche futuri, si possa e si parla di speculazione edilizia, noi oggi la qualifichiamo come rigenerazione urbana, ecco, magari i termini possono essere in antitesi null'altro, ma la sostanza per i cittadini e vedere un palazzo in più, un condominio in più Presidenza in più. Ecco quindi lo spirito che ha animato il sottoscritto questa sera e devo dire ancora di più la prossima volta, quando tratteremo dei temi o di di impatti. Ben più importante è quello di ridurre il carico, ma non semplicemente la superficie, e cioè l'impermeabilizzazione. Perché il problema di Albano, onorevole Soru, né, a mio giudizio, non è soltanto la superficie, di metri quadri di.
Edificati, perché non dimentichiamo che su 1.000 metri quadri edificati bisogna vedere se si fa un piano se non si fanno 8, per esempio, quindi, è chiaro che la differenza dal punto di vista anche e soprattutto per quello che riguarda poi, per esempio le fognature, per esempio gli scarichi. È chiaro che stiamo parlando della stessa superficie, ma con un impatto decisamente diverso. Ecco, quindi io spiego a me stesso e anche ai cittadini che veramente avessero voglia di ascoltarci quando facciamo queste votazioni, che lo spirito che mi ha che ho cercato di seguire, magari in alcuni casi qualche cittadino mi perdonerà se si trattava di un giardino e ho votato contro perché.
Penso sia comprensibile che questa marea di di modifiche magari i non tecnici come me, possono sbagliarsi, ma il principio fondamentale che io sono decisamente contro l'aumento della volumetria edificata sono contro questi cambi di destinazione d'uso che da alberghiero passano residenziale tout-court senza nessun tipo di di di ulteriore intervento e quindi questo è il motivo per il quale, nonostante poi la diciamo molte di queste modifiche, comunque anch'io le ho votate quando si trattava di modifiche di schede di schede.
È chiaro che però dovremo votare comunque contro l'approvazione nella sua interezza del Piano degli interventi di questa variante è così come ci è stata proposta. Grazie,
Grazie Consigliere.
Ci sono altri interventi?
Consigliera Maragotto.
Grazie Presidente, grazie consigliere Ciccarese, che ci aveva fatto sentire il suo punto di vista prima di votare, mi sembra importante sottolineare che questa sera votiamo una variante che sta preparata, studiata, mediata.
E arricchita dai contributi di tanti cittadini e che è stata stesa fattivamente da tecnici che hanno saputo cogliere.
L'essenza del volere amministrativo, la un tradotto in mappe, carte, disegni, ridisegni e anche emendamenti che abbiamo provato in questa sera, una variante non facile, perché si tratta di dare risposte a richieste legittime dei cittadini.
È, dal mio punto di vista, il cittadino che presenta una richiesta lo fa sempre in modo legittimo, però chi deve assumersi la responsabilità di rispondere deve pensare al bene dei cittadini, che presentano le richieste mappe al bene di tutti i cittadini di Abano di quelli di oggi ma anche di quelli di domani e non possiamo non ricordare chi oggi e speriamo non domani ha avuto problemi con il consumo del suolo che sta continuando a mangiare le nostre città, votiamo sapendo che dire alcuni sì e sapendo che altre scelte importanti sono state fatte in sede di studio, il disegno del PAT un patto di cui andiamo fieri perché rappresenta un punto di riferimento che orienta le scelte amministrative di questa Amministrazione, un'Amministrazione che ha come stella polare il programma amministrativo condiviso approvato l'avvio del cammino su amministrativo che è stato steso pensando a chi apprezza la qualità della vita di Abano che noi intendiamo difendere e che va difesa facendo anche delle piccole,
Delle riflessioni di un piccolo delle importanti riflessioni e delle scelte difficili.
Che vengono fatte oggi, che faremo anche nei prossimi tempi e che vanno a tutelare il bene comune, che è il bene della cittadinanza.
Grazie, ecco intervento, cercherò di essere voglio assenso, ma a breve e puntualizza che il mio intervento sulla è una considerazione, diciamo, meramente politica, sulla su questo Piano, nella sua generalità, nella sua globalità, ecco, dopo aver partecipato e avere quindi sentito la disamina puntuale della di questo Piano degli interventi in Commissione e aver fatto una serie di riflessioni poi, sulla scorta di quanto appreso, io mi sento di di dire che, dal mio punto di vista, questo è una variante al secondo secondo piano di interventi che,
La considero sostanzialmente non unitaria, ma un po', ma diciamo no un po' ma frammentata, quindi non organica, e questa considerazione motivata dalla dal fatto che, se oggi abbiamo approvato delle delle modifiche puntuali, però, è un rimane monco cioè ci margin ci manca quella parte molto più importante che è costituita da quella che viene considerata, appunto vengono considerati i buchi neri.
Della del tessuto urbano di Abano Terme e sappiamo quando riferì ci riferiamo a questo, cioè soltanto diciamo questo che cosa ci riferiamo parte che viene e che sarà successivamente,
Oggetto di ulteriore approvazione, sulla scorta di quelli che sono poi gli accordi pubblici privati che verranno appunto assunti, e ricordo che in Commissione è stato detto che questo questa parte così rilevante, io considero della dell'organizzazione del tessuto urbano di Abano saranno oggetto di principalmente inizialmente di una delibera di Giunta, quindi è il primo atto di impulso. Avverrà appunto con delibera di Giunta, e questo mi sento di osservare che alla fine legittimo perché lo prevede la legge, però di fatto il Consiglio comunale permettetemi forse una forzatura. Questa mia però, di fatto interviene solamente veramente a ratificare quanto è già stato deciso è già stato concordato. Noi dobbiamo semplicemente, diciamo, ratificare quelli che sono degli accordi che sono già già assunti e ecco il motivo per cui dico che non c'è. Non vedo una organicità se, quando abbiamo.
È stato approvato il PAT e anche in fase di illustrazione ci aveva detto se questa è la cornice principale, poi quello che verrà fatto lo capirete quanto si andrà a discutere del Piano degli interventi e quindi ecco la prima occasione è stata appunto oggi e poi ci sarà la seconda occasione quando andremo a discutere di questi.
Di questi diciamo buchi neri e di comoda di coma di come si vorrà. Diciamo andare a riqualificare queste queste aree.
Altro aspetto che mi preme insomma di evidenziare e ha trovato molto perplessa e mi ha preceduto anche il Consiglio il collega Ciccarese è che in questo, secondo questa variante del secondo Piano degli interventi, abbiamo, ha visto come molte aree da praticamente alberghiero.
Sono sono passate ad aree residenziali. Allora io qui mi di mi chiedo e quindi ritorno sempre all'aspetto della secondo me, mancata organicità, ma qual è il futuro che si vuole dare.
A questa città, o meglio mi spiego, vogliamo mantenere questa città, una città turistica e quindi vogliamo tutelare il suo core business, oppure la vogliamo transfer? Trasformare in una qualsiasi altra città e quindi diamo prevalenza a quella che è.
La residenzialità a quelle che sono quelle la edificazione residenziale. Non voglio usare il termine speculazione residenziale lecito legittimo fare una scelta di questo genere. L'importante però è decidere e dirlo e su questo tema io mi sento anche di soffermarmi su un altro elemento, perché.
Nel momento in cui trasformiamo determinate aree, come abbiamo visto in aree alberghiere in aree residenziali significa nuove abitazioni, nuovi residenti e quindi anche la necessità di ulteriori servizi a sostegno di queste nuovi residenti residenti. E mi chiedo quindi per servizi intendo parcheggi e tutto quanto quello che ne consegue è la domanda che mi sono posta è, ma come si vuole rispondere, come la città di Abano Terme e vuole rispondere a questo aumento? Ben venga di di residenti con questa nuova necessità di disservizi e tra questi ricordo tra i vari servizi ricordo il tema dei dei parcheggi, abbiamo visto che e ne abbiamo anche toccato e una in una.
Richiesta di di modifica se non ricordo male, nel momento in cui non vengono rispettati determinati standard, ovviamente legittimamente la legge dice che si procede con la monetizzazione, benissimo lecito fare, però ricordo che il tema dei parcheggi è un tema che di cui abbiamo molto discusso anche nella precedente consiliatura e a tal proposito non mi pare che da questo punto di vista ci sia una certa sensibilità da parte di questa Amministrazione dal momento che è rimasta totalmente, diciamo inattuata una delibera che, ricordo, è stato assunto nella precedente consiliatura.
Delibera consiliare numero 13 del 2020, in cui appunto si dava impulso al all'Amministrazione all'Ente di procedere con un piano parcheggi. Mi pare che questa che questa diciamo questo auspicio e questa richiesta e questo è quanto è stato oggetto di questa delibera ancora rimane è lettera morta oggi e quindi.
Alla fine. Io ritengo che questa sia per le gli aspetti che ho summenzionato sia, diciamo, uno strumento che non ci dà effettivamente una visione organica.
Abbiamo uno strumento che fondamentalmente interviene puntualmente con delle modifiche puntuali. Tralascia una parte molto consistente che permette a non solamente ai cittadini, cioè non solamente a noi consiglieri ma anche i cittadini, capire effettivamente che cosa si farà di quei famosi, come sono stati spesso nominati denominati buchi neri, e che servono appunto per riqualificare l'area perché è tutto demandato a ad un secondo fa, ad una seconda fase e.
Attraverso questi lo strumento della dell'accordo pubblico privato. Ecco, e a tal proposito mi polio un attimo soffermare su questo mi mi sono fatto una domanda e faccio una domanda qui pubblicamente all'intero Consiglio comunale.
Noi sappiamo che questo strumento, come ebbi a dire all'inizio di questa consiliatura, quando discutemmo delle dibattemmo sulle linee programmatiche.
E disse questo è uno strumento che incide molto pesantemente nella nella nella comunità, una comunità che ricordiamo, è fatta non solamente da noi politici e fatte dai tecnici, ma è fatta anche della gente comune e se questo strumento, che ha dei lati positivi e anche dell'ATI,
Negativi, però e permette permette delle cose buone, permette di risolvere determinate situazioni, però dipende da come viene usato, perché se viene usato bene, allora si hanno delle ripercussioni favorevoli sullo sviluppo della città e sulla sua e sul suo tessuto urbano. Però, se non viene utilizzato nel modo appropriato capite cioè lo capiamo tutti le ripercussioni negative sono evidenti e quindi mi chiedo, ma noi siamo cioè tutti quanti siamo consapevoli. Siamo veramente consapevoli di questo strumento e nell'utilizzo che vogliamo fare,
Che vogliamo fare di questo strumento e io mi sono posta questa questa domanda. Siamo pienamente consapevoli tutto quanto qua a voi la risposta io faccio le mie considerazioni, io spero insomma, che se ne sappia fare un buon uso, soprattutto nel rispondere a quello che effettivamente è l'interesse pubblico che, ricordo, non è soft semplicemente andare a risolvere un problema, ma rispondere a determinate esigenze.
Della città, esigenze che consistono anche in spazi. Un tema caro che però finora non mi pare sia stata data risposta in termini di spazi e il fatto che il Comune non sia munito di una sala consiliare e sarebbe bello che finalmente avessimo una sala consiliare oltre altri spazi, che penso siano necessari agli agli uffici, agli uffici comunali, che mi pare insomma siano un po' carenti e e c'è anche una manifestazione, anche quando si parla con gli stessi dipendenti, della necessità di avere spazi adeguati non solo per i dipendenti, ma anche per il pubblico, e cito una cosa molto semplice, che è il primo ufficio con cui i cittadini si rapportano quotidianamente che all'ufficio dei servizi demografici quelli io spero che quando si andrà a discutere degli accordi pubblici-privati, visto che ci sono c'è lo strumento della perequazione. Non solo, ecco, il Comune di Abano Terme saprà come rispondere all'interesse pubblico. In questo ho fatto qualche esempio. Ecco e non semplicemente a risolvere un problema del tessuto urbano grazie.
Ci sono altri interventi?
Consigliere Amato.
Grazie Presidente, ma proprio il modo così telegrafico perché la la Consigliere Martinato Stilnovo un po' alcune riflessioni che andavano necessariamente fatte comprendono anche la sua preoccupazione, perché potrebbe essere anche sotto alcuni aspetti, la nostra, però vorrei ricordare una cosa.
2017, quando si è insediata questa Amministrazione, prima ancora di pensare nel dettaglio, cosa fare abbiamo detto per prima cosa vanno istituite le Commissioni consiliari,
Perché dico questo? Dico questo perché se stasera mi è stata data la possibilità, come consigliere comunale, di presentare un emendamento a questo a questo punto all'ordine del giorno è stato perché ho potuto partecipare ai lavori della Commissione consiliare una volta come membro 1, voto con pubblico.
Dove sono riuscito a capire quello che si stava trattando e ho avuto la netta sensazione che quello che si stava facendo si faceva nella massima trasparenza. Guardando alla città, guardando all'ambiente e soprattutto una cosa importantissima, va bene nessuno di noi che il pubblico lo sappia quando ne abbiamo discusso in Commissione, nessuno conosceva i nomi di quelli che avevano proposto le manifestazioni di interesse.
Perché dico questo dico questo perché forse in altri tempi si lavorava con confessionale okay e ahimè forse, Presidente, mi perdoni se se vado oltre, se vado fuori tema, ma lei mi ha stimolato veramente stasera commissione che significa Commissione significa parlarci, significa riflettere, significa confrontarsi, significa decidere, lo possiamo fare perché ci sono Commissioni, siamo sicuri che la città di Abano vorrà tornare indietro.
Io spero di no.
È l'appello che faccio alla città questa sera, è proprio quella di riflettere.
Su dove siamo arrivati da dove siamo partiti e, ahimè, dove potremmo ritornare.
Ecco, questo è una riflessione che dobbiamo fare tutti quanti, quindi il punto di stasera io, l'ho votato, lo voterò ancora adesso in delibera perché secondo me è stato discusso e studiato nella massima trasparenza, col coinvolgimento di tutti, e vorrei che questa libertà di pensiero libertà di decidere senza condizionamenti e senza altri scopi potesse continuare ancora per molti molti anni per questa città grazie.
Consigliere, Maragotto, prego, grazie Presidente, inizio ringraziando la consigliera Martinati, consigliere Ciccarese, per il contributo che hanno portato la discussione, per i toni pacati che con cui la condotta e riprendo alcuni aspetti della l'intervento della consigliera Martinati perché mi trova d'accordo ce l'ho ce l'ho ce l'ho d'accordo d'accordo d'accordo non mi trova d'accordo con una cosa ha detto all'inizio del suo intervento, quando dicevo che abbiamo trasformato molte aree alberghiere in residenziale sorta scorrere velocemente solo per PEC, non per fare polemica assolutamente però questa sera delle varie 40 50 58 totale. Insomma,
E io ho work riguardato perché molti sono stupito anch'io, molti ne ho contate cinque di queste cinque trasformazioni che riguarda gli alberghi, 2 sono da residenziale a servizi per albergo,
E un'altra ricchi. Abbiamo detto sì a una richiesta di un albergatore che da attività ricettiva ad albergo termale. Quindi questo è senz'positivamente, per cui condivido la preoccupazione per altre cose, ma questa sera sulle varie trasformazioni due, tra l'altro, sono situazioni molto specifiche, con case che esistono da probabilmente designati nel posto sbagliato e che sono abitate da una quarantina d'anni, almeno come case, e quindi probabilmente sono solo da cambiare il disegno. Qualche volta anche i tecnici sbagliano o hanno sbagliato in passato. Ecco per cui, se la seconda parte del suo intervento la condivido praticamente in toto e credo che in questa Amministrazione mi ha trovato la sensibilità che lei sottolineava fin adesso, insomma, quindi penso che sono otto anni che la conosce, quindi, ecco, e questa sera non abbiamo.
Trasformato alberghi residenze, almeno questo ho molte situazioni da alberghiere residenziali di queste. Insomma, possiamo stare tranquilli.
Ci sono altri interventi?
Posso replicare se è possibile brevemente, non ho brevemente, se posso serenamente,
Eh no, una una breve replica all'intervento del consigliere Maragotto,
Eh sì, beh, e ci sono state alcune aree che sono si sono trasformate da devierà residenziale, ce li ho qua sotto le abbiamo votate. Insomma, ecco io quando ha fatto quelle affermazioni, cioè quando ho fatto quest'affermazione, ovviamente all'interno della del discorso generale, collegato ovviamente a quello che avverrà e che ancora non sappiamo che oggetto, come ho detto, degli accordi pubblici-privati, quindi già un inizio cessato, cioè ecco quindi la il mio discorso era proprio finalizzato a questo e a questa puntualizzazione e nell'ambito della del preambolo del mio discorso avevo detto non c'è un'organicità perché ci manca qualcosa per capire effettivamente.
Come verrà organizzato definitivamente Madonnella questa ripetizione di parola, il tessuto urbano di di Abano, e sono d'accordo anche con le affermazioni fatte dal Consigliere Amato io auspico che non solamente adesso, ma anche in futuro, ci sia la possibilità di discutere in modo molto aperto e libero pacato come stiamo facendo stasera di tematiche molto importanti, senza insomma dover assistere a situazioni ben diverse o di limitazione, insomma di di di di di di dibattito pubblico politico nell'interesse della città, grazie.
Io passerei alle dichiarazioni di voto su ce ne sono.
Bene, allora vi invito a votare per l'adozione della seconda variante, al Piano degli Interventi finalizzata riallineamento della struttura del Piano stesso ed verifiche puntuali derivanti dalle manifestazioni di interesse che è favorevole prego alzi la mano.
8 9 10 11 favorevoli.
Contrari.
5 controllati.
Votiamo adesso per l'immediata eseguibilità, alzate la mano, chi è favorevole?
11 favorevoli.
Contrari 5.
Ebbene, il Consiglio approva.
Permesso di costruire convenzionato pratica. 158 2025 per la realizzazione delle opere di urbanizzazione del lotto B in via articolo 12 dell'NTA della disciplina particolareggiata di Abano civitas. Approvazione, schema di convenzione illustra il Sindaco Barbierato. Grazie Presidente. La delibera all'attenzione del Consiglio riguarda il rilascio del permesso di costruire convenzionato su istanza di parte che è stata presentata il 26 febbraio 2025 ai sensi dell'articolo 28 bis del Testo unico dell'edilizia. Lo schema di convenzione urbanistica a oggetto delle opere di urbanizzazione relative alla realizzazione di un nuovo edificio residenziale ricadente nel lotto B compreso fra via Matteotti e via Mussato, della disciplina particolareggiata Abano Civitas, del vigente Piano degli interventi, l'intervento prevede la costruzione di un edificio composto da cinque unità abitative per un volume complessivo di 2.194 metri cubi e un'altezza massima di 9,2 metri accompagnato dalla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria. 9 parcheggi pubblici di cui uno riservato alle persone con disabilità, la riqualificazione di 133 metri quadri di marciapiedi e la sistemazione di 62 metri quadri di verde urbano all'interno di quest'area viene mantenuta e valorizzata la magnolia esistente in coerenza col Piano e il regolamento del verde approvato dall'Amministrazione comunale a testimonianza dell'attenzione alla qualità ambientale, alla tutela del patrimonio arboreo.
L'intervento oggetto dello schema di convenzione che oggi approviamo rappresentano un'ulteriore tappa concreta del percorso di rigenerazione dell'area urbana centrale, ha avviato nel 2020, nell'ambito del masterplan Abano civitas, che ha posto al centro la riqualificazione degli spazi pubblici, l'integrazione dei servizi e la valorizzazione delle funzioni civiche, con questa realizzazione si aggiunge un tassello importante alla riqualificazione dell'isolato della biblioteca comunale, contribuendo così alla creazione di un ingresso urbano di qualità architettonica e l'adeguamento funzionale degli spazi pubblici, in linea con la visione che valorizza i luoghi e le funzioni pubbliche proprie della civitas Aponense.
Ci sono interventi?
Dichiarazioni di voto.
Bene, allora passiamo alla votazione, chi è favorevole per cortesia alzi la mano?
11 favorevoli.
E ci.
4 4 8 9 10 sì.
Centro sempre Pullino.
Allora di ci favorevoli contrari,
In contrario, astenuti 4.
Contrario al mattinate consigliera mattinate, confermo.
Sì.
Votiamo ora per l'immediata eseguibilità favorevoli.
10.
Contrari 1.
Astenuti 4.
Il Consiglio approva.
Permesso di costruire, in deroga allo strumento urbanistico generale pratica edilizia numero 452 del 2025 parere ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale numero 55 barra 2012,
Illustra il Sindaco Barbierato, grazie Presidente. La delibera che oggi sottoponiamo all'approvazione riguarda il permesso di costruire, in deroga allo strumento urbanistico generale richiesto dalla micro Project S.r.l. Per la realizzazione di un nuovo edificio artigianale in via Barovier nella zona produttiva di San Daniele, si tratta di un intervento localizzato in un comparto le cui opere di urbanizzazione sono state realizzate e collaudate nel 2022.
L'intervento di realizzazione di un edificio artigianale chiede il parere del Consiglio comunale per la deroga limitata all'altezza dell'edificio necessarie per l'installazione di magazzini verticali automatizzati, l'ampliamento rientra pienamente nei limiti previsti dalla legge regionale 55 del 2012 e rispetta tutti i parametri edilizi vigenti.
Micro project è un'impresa tecnologicamente avanzata che produce micro generatori di gas per uso sanitario e farmaceutico d'intervento, consentirà un nuovo insediamento artigianale, generando circa 40 nuovi posti di lavoro, contribuendo alla crescita dell'economia locale e alla valorizzazione della nostra area artigianale. Il progetto ha ottenuto tutti i pareri tecnici favorevoli, inclusa l'autorizzazione paesaggistica del Parco Colli, e recepisce le osservazioni della Commissione, territorio e Ambiente che ha rafforzato le garanzie di stabilità e destinazione d'uso. È previsto inoltre un contributo straordinario di 64.000 euro corrisposto con la monetizzazione destinato ad interventi per opere pubbliche e servizi di interesse generale. Con questo atto il Consiglio conferma quindi la volontà di sostenere le imprese che innovano e investono sul territorio, nel pieno rispetto delle regole e con attenzione alla qualità urbana ed ambientale, rendendo avevano Taiwo, capace di coniugare sviluppo e sostenibilità.
Grazie, signor Sindaco, ci sono interventi.
Le dichiarazioni di voto.
Bene, passiamo alla votazione, chi è favorevole per cortesia alzi la mano.
Allora, 11 favorevoli.
Contrari nessuno astenuti, 5 non minoranza, votiamo per l'immediata eseguibilità favorevoli.
11 contrari come prima astenuti, 5 ben.
Il Consiglio approva.
Ultimo argomento all'ordine del giorno.
Costituzione del diritto di superficie a favore di Enel Distribuzione S.p.a. Su terreno comunale sito in via Brustolon illustrerà l'Assessore bano grazie, Presidente, buona sera a tutti abbiamo da mettere appena approvato nell'installazione o meglio l'avvenuta di una nuova attività nella zona artigianale anche distribuzione si deve adeguare e chiede quindi una costituzione del diritto di superficie in un'area di proprietà comunale a margine di via Brustolon proprio per la costruzione di una nuova cabina elettrica che vada a supporto delle richieste che dalle attività produttive della zona.
Vengano vengono avanzate per un aumento della richiesta stessa.
Ma la cabina verrà anche realizzata con nuove tecnologie all'avanguardia, dovrebbe costituire un elemento di stabilità nella.
Produzione o meglio, per nella continuità della fornitura elettrica della zona, si tratta di un diritto di superficie, come in uso nella nella materia, viene costruito per un periodo piuttosto lungo, 99 anni con un pagamento di un un obolo sostanzialmente, ma parliamo di un servizio pubblico che quindi ha dovuto in una zona che non costituisce un interesse particolare per la nella nostra.
Per il nostro, per l'interesse generale mai ripeto un elemento di supporto e di propulsione per l'attività che viene svolta in quella zona, ma anche a beneficio di tutta la città.
Grazie Assessore, ci sono interventi.
Consigliere Amato.
Grazie Presidente.
Allora credo che sia.
Il voto favorevole scontato proprio questo qua, perché ma risolvere un grosso problema, specialmente nella zona artigianale,
E penso che bisognerebbe dà seguito, comunque ha già iniziative in atto sia da parte dell'Amministrazione sia da parte di Enel Energia per andare a risolvere tutti quei problemi di black out che comunque, in certi periodi dell'anno, in certi momenti proprio creano grossi problemi alla città per cui credo che bisogna stare proprio col fiato sul collo enelenergia per capire come poter risolvere questo problema in una città che ha necessità di avere continuità di energia per gli alberghi. Capiamo per l'ospedale per tutto e per le nostre idee, ma anche per gli abitazione stesse.
Grazie consigliere debbano.
Ripeto, la cabina nasce come la richiesta della cabina nasce essenzialmente per fornire più energia, ma le caratteristiche tecniche per la quale verrà realizzata ci dicono i tecnici, dovrebbe garantire, salvo verifica, dovrebbe garantire una maggiore stabilità della rete anche alle zone limitrofe. Non arriverà sicuramente al San Lorenzo proprio in zona Quartiere, Pescarini eccetera dovrebbe dare maggiore stabilità.
Altri interventi.
Dichiarazioni di voto.
Bene, passiamo alla votazione, chi è favorevole a questa delibera per cortesia alzi la mano?
Unanimità.
Vediamo ora votiamo ora per l'immediata eseguibilità, chi è favorevole?
Unanimità.
Il Consiglio approva che io vi auguro una buona una buona serata a tutti e vi ringrazio.