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C.c. Abano Terme del 19.5.2025
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Ma va bene.
Buonasera a tutti buonasera, in modo particolare il pubblico, che ringrazio per la presenza e passo subito la parola al dottor Brindisi per l'appello.
Giuseppe Bianchin, presente.
Giovanni Amato, presente Katia, Meggiolaro, assente giustificata Federico donnola presente 6 smart casotto.
Cesti.
Paolo bollino, non c'è giustificato, Alberto Renzo presenta.
Filippo Maragotto.
Enrico piccolo.
È anche un Letizia Segantin.
Luigi Ciccarese, che era Martinati, Gennaro De Mare, Mirco Mazzucato.
Bruno Carraro, presente e Michele, Tonio, assente al momento Katia, Meggiolaro, Paolo bollino e la vostra casotto ancora non c'è.
Ebbene, allora nomino scrutatori, Maragotto, Seganti e Ciccarese.
Passiamo alle interrogazioni interpellanze, prima interpellanza presentata dal consigliere Luigi ci Cavese, suggestione della sicurezza nell'area cimiteriale prego Consigliere.
Sì, grazie Presidente e buonasera a tutti e devo dire che ci ho pensato a lungo prima di proporre questa interpellanza, perché quando mi è stato proposto il tema francamente stentavo quasi a crederci, però il problema riguarda riguarderebbe le lamentazioni di alcuni cittadini che frequentano assiduamente la l'area del cimitero e che lamentano la circostanza che,
Nel momento in cui non è presidiato, come del resto non dovrebbe un'area soggetta a quella sacralità, accadono cose abbastanza singolari nel senso che addirittura ci sono ragazzini che la sera mangiano le pizze vicino alla chiesetta e ci sono episodi di furti, addirittura di fiori di vasi eccetera il problema nascerebbe dal fatto, per quanto mi è stato rammentato rammostrato, nascerebbe dalla circostanza che il l'area cimiteriale non sarebbe presidiata tutti i giorni, per cui nei giorni in cui manca comunque una forma in qualche forma di custodia ci sono evidentemente, signori,
Che non meriterebbero neanche dei definirsi tali che si dedicano addirittura ah ah, ah, ah, ah, gesti che comunque denotano una mancanza di rispetto dell'area e quindi i furti dei fiori, addirittura dei vasi emotivi, cioè sono tutte cose veramente ed è da stigmatizzare. Ecco quindi quello che mi si chiedeva era quello di sensibilizzi, chiedere all'Amministrazione, intanto che dovrebbe essere al corrente di questa problematica, che tipo di iniziative ora,
Francamente sono sconcertato dall'idea di dover mettere videocamera all'interno del cimitero, però purtroppo, evidentemente siamo a livello di inciviltà che merita comunque anche questo tipo di di interventi e di controlli, so che ci sono delle convenzioni tra le amministrazioni, alcune associazioni tipo l'Associazione dei Carabinieri e quindi magari l'idea di un presidio di qualcuno che comunque sia presente all'interno dei luoghi per vis vigilare meglio, essere più presenti per evitare questi spiacevoli inconvenienti, quindi la domanda era all'Amministrazione. Che cosa intende e come intende comportarsi in merito? Grazie.
Per rispondere all'Assessore Berton, prego Assessore.
Grazie Presidente, buonasera, Consiglieri di tutti i cittadini presenti, ringrazio il consigliere Ciccarese per aver sollevato un tema che tocca profondamente la sensibilità della nostra comunità, il cimitero comunale è un luogo intriso di significato, dove memoria, raccoglimento e rispetto si fondono nella quotidianità di tutti coloro che vi si recano per rendere omaggio ai propri cari.
Ammetto però una certa sorpresa per l'immagine restituita della sua interpellanza, che appare distante dalla realtà che conosco e che anche recentemente ho potuto osservare direttamente o il fatto frequentato personalmente il cimitero comunale, incontrando cittadini e rilevando impegno costante da parte del personale addetto.
Custode e operatori nel garantire ordine, pulizia e decoro in un luogo così delicato non è un caso se solo pochi mesi fa l'Amministrazione ha stanziato oltre 300.000 euro per la realizzazione di circa 900 nuovi spazi destinati alle urne cinerarie, i lavori già avviati testimoniano in modo tangibile l'attenzione che dedichiamo il cimitero, non solo come luogo fisico, ma anche come spazio pubblico e civile entrando nel merito, confermo che in data 26 marzo scorso un cittadino,
Ha segnalato alcune criticità legate all'area cimiteriale.
Riferendo anche di aver avuto un contatto con l'Associazione Nazionale, Carabinieri anche in congedo,
È opportuno ricordare che già dal 13 febbraio la Giunta aveva approvato una convenzione con Lanka per servizio di presidio in altre aree sensibili della città, come il mercato e la ZTL.
Su richiesta del Comando, se poi valutata l'estensione delle attività anche all'area cimiteriale, ma l'associazione ASP ha espresso perplessità in merito.
Nel frattempo, l'Amministrazione ha aderito ad una iniziativa che ha consentito l'inserimento di una figura dedicata alla sorveglianza anche del cimitero, tale figura ha già avviato il servizio con l'obiettivo di rafforzare la presenza e di contribuire a una percezione di maggiore tutela e sicurezza per i cittadini.
Parallelamente, è in fase di implementazione un sistema mobile di videosorveglianza e si sta valutando l'attivazione di un impianto fisso collegato alla centrale operativa della polizia locale per garantire un monitoraggio costante e interventi tempestivi. Preciso inoltre che l'area cimiteriale è oggetto di frequenti controlli da parte della Polizia locale, ogni sala segnalazione viene attentamente verificata e, laddove necessario, si interviene con prudenza e responsabilità.
Il comando, in stretta sinergia con l'Amministrazione, continuerà a monitorare la situazione adottando ogni misura utile a preservare non solo la sicurezza e la dignità del luogo, ma anche il pieno rispetto del lavoro svolto con dedizione e da chi vi opera ogni giorno.
Crediamo che l'Amministrazione debba rispondere ai bisogni della comunità con azioni non con proclami.
In tempi in cui è facile cedere alla logica del clamore e del sospetto, noi scegliamo il lavoro silenzioso e costante, il cimitero è un luogo sacro che ci richiama alla responsabilità del custodire e da rispettare,
E custodire significa anche sottrarlo a strumentalizzazioni, garantendo presenza, ascolto e interventi reali, come stiamo facendo grazie.
Consigliere del ciclo rese sì, grazie Assessore. Io credo che statisticamente, il cimitero sia frequentato perlopiù da persone anziane, se posso fare una statistica, neanche da anche da lei, ora, se ci sono le persone anziane, che evidentemente hanno una particolare sensibilità verso quei luoghi che lamentano delle cose e le propongono, non credo che sia comunque un qualcosa da stigmatizzare, anzi, è un qualcosa di cui prendere atto, come lei stesso dice che state facendo e quindi ovviamente ringraziamo l'Amministrazione per gli interventi che opererà. Lei stesso mi dice che comunque pensa a nient'implementare questo servizio di videosorveglianza. Non possiamo che prenderne atto favorevolmente nell'interesse di tutti, ma non credo ci sia strumentalizzazione da parte di anziani che si lamentano di un qualcosa che evidentemente loro così percepiscono, e così intendono portarlo all'attenzione di questa Amministrazione. Grazie.
Passiamo all'altra interrogazione, interrogazione a risposta scritta e orale presentata dalla consigliera.
Dalla consigliera Letizia Segantin su contributi comunali alle scuole dell'infanzia presenti nel territorio ponesse, prego Consigliere,
Grazie buonasera, signor Sindaco, assessori, consiglieri e i cittadini. Premesso che l'educazione nella fascia 0 6 anni rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la crescita armoniosa delle bambine e dei bambini e costituisce un investimento strategico per il fortuna futuro della comunità, la legge 62 2000 e più recentemente, il decreto legislativo 65 2017 istitutivo del sistema integrato 0 6 anni prevedono la collaborazione tra soggetti pubblici e privati per garantire l'accesso equo e qualificato ai servizi educativi. In molti Comuni del Veneto, alle scuole dell'infanzia, soprattutto paritarie, faticano a sostenere i costi di gestione a causa di contributi pubblici spesso non adeguati o discontinui. Considerato che il Comune di Abano Terme si è sempre contraddistinto per l'attenzione verso il mondo dell'infanzia e per il sostegno alle famiglie attraverso politiche educative solide e continuative, un supporto concreto e strutturale alle scuole dell'infanzia contribuisce non solo a garantire la qualità del servizio educativo, ma anche sostenere l'occupazione femminile, l'inclusione sociale, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, che sono un tema assai attuale, si interrogano Sindaco e Assessore competente per sapere quali sono stati. Negli ultimi tre anni gli importi erogati dal Comune di Abano Terme a titolo di contributo alle scuole dell'infanzia presenti sul territorio suddivisi per anno e per singolo istituto, distinguendo eventualmente tra statali e paritarie. Quanti bambini e famiglie ne hanno beneficiato in media di tali contributi nei tre anni, considerati se esistano da parte dell'Amministrazione confronti o rilevazioni che attestino come Abano Terme si collochi per entità dei contributi erogati e in proporzione alla popolazione residente rispetto agli altri comuni a livello provinciale e regionale. Se sono previsti ulteriori interventi di supporto alle scuole dell'infanzia, ad esempio in termini di manutenzione straordinaria, innovazione didattica, inclusione, ampliamento degli spazi e progetti educativi specifici. Grazie, risponde. Il Sindaco Borghi.
Buonasera a tutti.
Ringrazio la consigliera Segantin perché riusciamo, attraverso questa interrogazione, a mettere in evidenza come l'Amministrazione comunale sta contribuendo a sostenere l'attività delle scuole dell'infanzia paritarie, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista di coordinamento pedagogico.
Premetto che ad Abano Terme sono presenti una scuola dell'infanzia statale facente parte dell'Istituto, Comprensivo tra scuole dell'infanzia paritarie parrocchiali associate alla FISM, la scuola Gesù, bambino della parrocchia, San Lorenzo, la scuola Maria Immacolata della parrocchia di Monteortone, la scuola Maria Immacolata della parrocchia del Sacro Cuore,
Da anni è attiva una convenzione tra il Comune e le 3 scuole dell'infanzia parrocchiali, che ha sempre garantito loro un supporto economico per permettere il funzionamento e l'accessibilità a tutti i bambini a rette sostenibili.
Nello specifico, vengono erogati i contributi economici in base al numero di classi attivate, alla presenza o meno di bambini con disabilità, alla partecipazione al tavolo pedagogico e attraverso un bagno, un bando di sostegno alle rette, tali contributi hanno visto negli anni un sensibile incremento, passando da 228.300 per l'anno scolastico 2021 2022 ai 2005 ai 255.655 per il 22 e 23 267.660.
Per l'anno 23 24 per arrivare ai 285.550 dell'anno scolastico 24 25,
A luglio dello scorso anno questa convenzione è stata modificata in quanto si è voluto, proprio attraverso questo strumento, sviluppare il lavoro di coordinamento pedagogico che svolge il Comune di Abano Terme nella rete dei servizi 0 6, oltre a regolamentare in maniera maggiormente dettagliate ai contributi economici, pertanto per l'anno scolastico 2024 2025 secondo la nuova convenzione sono previsti i seguenti contributi economici.
Euro 14.000 per ogni sezione attivata euro 1.400 per ogni bambino disabile iscritto, euro 2000 a scuola per la partecipazione al tavolo pedagogico 0 6 anni.
Secondo, questi parametri sono previsti pertanto.
102.800 euro a favore della scuola, Gesù bambino, la quale conta 7 sezioni attive, 153 iscritti e due bambini disabili.
Euro 58.000 a favore della scuola, Maria Immacolata di Sacro Cuore, la quale conta quattro sezioni attive o tante iscritti, e nessun bambino disabile.
Euro 62.200 a favore della scuola Maria Immacolata di Monteortone, la quale conta quattro sezioni attive, 100 iscritti e tre bambini con disabilità, in aggiunta a ciò, l'Amministrazione comunale mette a disposizione, attraverso un bando, altri 65.000 euro da destinare alle famiglie in disagio economico come sostegno al pagamento della retta anche con l'obiettivo di evitare che le scuole si trovino diverse rette non pagate da parte delle famiglie per l'anno scolastico in corso. Hanno beneficiato beneficiato di questo sostegno 78 famiglie.
Pertanto, considerando l'insieme dei contributi, l'amministrazione comunale di Abano ha contribuito per l'anno 24 25 con 285.550 euro, per un totale di 333 bambini iscritti.
Oltre a ciò, tuttavia, occorre considerare che negli ultimi anni l'Amministrazione ha attivato una serie di servizi proposti coordinati all'interno del tavolo pedagogico, il cui costo è a totale carico del Comune di Abano Terme di cui beneficiano tutte le scuole dell'infanzia. A titolo esemplificativo ricordo l'attivazione dello sportello pedagogico rivolta a genitori e insegnanti.
Il corso di formazione interculturale per insegnanti, il servizio di mediazione linguistica, l'attivazione di un educatore all'interno dell'orario scolastico per situazioni particolarmente complesse, concludo, come si può osservare, il Comune di Abano Terme è in prima linea per poter garantire alle scuole dell'infanzia paritarie e il loro funzionamento,
Ma allo stesso tempo è promotore di una serie di iniziative e servizi per garantire che anche l'offerta rivolta ai bambini dai 3 ai 6 anni sia di estrema qualità e si inserisca in con i in continuità con il nido e con la scuola primaria.
Consiglieri presenti.
Grazie, direi che.
E io sono sempre contenta di tutte le iniziative che vengono svolte soprattutto su questa fascia, che è quella in cui le donne sono maggiormente penalizzate rispetto al con la conservazione del posto del lavoro R e il mantenimento della nella propria anche del proprio percorso lavorativo. A mio avviso queste iniziative vanno rinforzate e vanno anche comunicate perché si sappia che vengono costantemente fatti investimenti di questo tipo. Grazie.
Successiva interpellanza presentata dal consigliere Luigi Ciccarese, su realizzazione di rotatorie e nuovo ponte della fabbrica lungo la strada provinciale. 61, aggiornamento, Consigliere, prego sì, grazie Presidente. Nello scorso Consiglio comunale avevo chiesto a proposito di questo progetto, abbiamo chiesto all'Amministrazione quali fossero le conoscenze, trattandosi di un progetto che riguarda la Provincia, il Sindaco aveva risposto, mi aveva risposto indicando quelli che erano stati tutti i passaggi formali e documentali che riguardavano questo progetto. Quindi, cosa c'è di nuovo? Qual è il motivo per cui ripropongo questa interpellanza a valere quale aggiornamento, perché nel frattempo di nuovo c'è che abbiamo letto sui giornali che si è costituito un comitato a tutela di quei luoghi e ci sono state così dei saldi degli scambi, mi risulta anche con l'Amministrazione. So che è stato chiesto anche un confronto da parte di questo Comitato e nel frattempo ho avuto un accesso agli atti, quindi ho osservato, ho preso atto di quelle che erano che è stato l'iter provinciale che il Sindaco aveva esposto e quelle che erano le osservazioni che l'Amministrazione ha presentato alla Provincia e che personalmente avrei sottoscritte tutte tutte condivisibili, ma ho preso anche atto di una circostanza che il Sindaco aveva trascurato, e cioè che la Provincia comunque respinto al mittente. Tutte le nostre osservazioni allora, in funzione di mi riferisco alle osservazioni a tutela della della pista ciclabile a tutela dell'attività imprenditoriale mi riferisco al centro ippico a tutela del bacino di laminazione a tutela dell'incrocio della figlia che, dove poi sostanzialmente il traffico finirebbe col costituire un imbuto. Ecco, queste osservazioni condivisibili dell'Amministrazione sono state respinte dalla Provincia. Allora, alla luce di questo e soprattutto alla luce della circostanza che comunque sembra che il progetto in qualche maniera debba andare avanti, mi chiedo allora a questo punto, qual è l'intendimento dell'Amministrazione a proposito di questo progetto, tenuto conto che all'epoca il Sindaco era consigliere provinciale? Quindi, oggi che non abbiamo neppure questa rappresentanza, mi viene da chiedere quale sarà la posizione della Provincia a tutela del nostro territorio. Visto che ha respinto tutte le nostre osservazioni, allora chiedo di conoscere quella che è la posizione attuale di questa Amministrazione in relazione al progetto di fattibilità tecnica, che sarà poi che si suppone sarà avviato dalla Provincia. Chi si farà carico del costo dell'eventuale esproprio delle aree? Chi si farà carico della realizzazione della road della rotatoria al posto del semaforo di la della figlia, tanto per intenderci via Santa Maria e via Ponte della fabbrica, e quale incidenza quale impatto se è necessario anche un esproprio anche di quell'area per consentire comunque il miglioramento di questa.
Viabilità e poi appunto l'interpellanza alla proposta del giovedì di conoscere se l'Amministrazione aveva intenzione o meno di avviare il contraddittorio. Il confronto con i signori del Comitato che ho letto sui giornali avevano chiesto un confronto al Sindaco. Grazie, risponde. Il Sindaco Barbirato, prego,
Sì.
Con una nota a firma del sottoscritto e del dirigente di settore di maggio abbiamo chiesto alla Provincia di avere copia dell'ultima stesura progettuale dell'opera comprensiva dei pareri espressi dagli enti competenti su quanto verrà ricevuto e, ripeto, e deve ancora ricevere si nulla l'Amministrazione esprimerà tutte le necessarie determinazioni, il costo dell'esproprio delle aree è in carico alla Provincia.
Della rotatoria tra le vie della fabbrica di della fabbrica e Santa Maria è stato realizzato uno studio di fattibilità ad oggi non finanziato, l'opera progettata non prevede espropriazioni ma, laddove necessario, in ogni caso sarebbero molto limitate, queste ultime saranno a carico dell'Amministrazione. Siamo in attesa di ricevere il progetto da parte della Provincia per meglio capire come ha risolto l'interferenza tra il percorso ciclabile arginale, anch'esso di competenza provinciale ed il nuovo ponte.
Come faccio con tutti il Sindaco, quando e nei tempi e nei modi e nei tempi più corretti per la collettività, soprattutto quando ci saranno evidenze da poter comunicare, riceverà anche tutti coloro che hanno chiesto un incontro.
Consigliere Ciccarese sì, ringrazio il Sindaco di queste ulteriori specificazioni, mi preoccupa ovviamente l'impatto, soprattutto di quest'ultima rotatoria, visto che questa apprendiamo sarà a carico dell'Amministrazione non posso esprimermi su questo progetto di fattibilità, perché lo attendo ancora dagli uffici comunali nei quali l'ho richiesto ecco quindi per questo non posso assolutamente dir nulla. Per il resto confido che l'Amministrazione insista nel percorso nel solco già tracciato dalle osservazioni che aveva proposto, che, ripeto nell'interesse della collettività sono tutte condivisibili e tutte da sostenere con forza fino alla fine.
Interpellanza presentata dal Consigliere Gennaro De Mare su disagi e difficoltà dell'ufficio postale di Abano Terme. Prego Consigliere, grazie Presidente e buonasera. A tutti. L'ufficio postale di ebano tenne importante punto di riferimento per turisti e residenti osserva un orario ridotto, funzionando solo metà. Aggiornare questa situazione crea diversi disagi, in particolare per le persone anziane e turisti, che spesso necessita di spedire o effettuare operazioni posta. Le lunghe attese sono diventate un problema significativo, causando frustrazioni. È difficoltà, considerando che abbiano una zona turistica termale con più di 2000000 di visitatori all'anno e la centralità della posizione dell'ufficio postale chiede all'Amministrazione comunale di farsi portavoce presso la direzione del leggo delle poste, spiegando le ragioni che hanno portato al considerate tam tale situazione inammissibile per una città, come abbiano tempo, quindi di valutare la possibilità di ripristinare l'orario completo almeno nei nei periodi di alta stagione? Quindi interpello. Il Sindaco ad un'iniziativa diretta nei confronti di Poste italiana con un forte intervento di sensibilizzazione nell'interesse della comunità Aponense dei suoi ospiti. Grazie.
Risponde il Sindaco Barbirato.
Sicuramente questa Amministrazione ha avuto già modo di confrontarsi con le Poste italiane, soprattutto in occasione della proposta che abbiamo più volte più volte reiterato di valutare, da parte del dell'Ente un cambiamento della sede della posta che è qui in via Matteotti, per l'evidente disagio che,
La ristrettezza dello spazio crea, soprattutto in inverno, alle persone e a tutti coloro che vanno, che vanno lì e che magari sono anche anziani.
Sicuramente abbiamo interloquito, non è facile interloquire con le Poste.
Io possono interloquire anche per quanto riguarda gli orari, cercando di evidenziare le caratteristiche della città che che che ci caratterizzano, è evidente che su questo tema, oltre a segnalare questa necessità, non è in nostro potere, purtroppo fa magari avessimo qualche potere in più e quindi sicuramente faremo anche questo passaggio alla direzione e sapendo che è un organo abbastanza complesso che poi decide non solo per la le il Comune di AV ah ah prende delle decisioni di carattere generale che quindi poi vengono calate nei singoli territori. Comunque accolgo il suggerimento e per quello che potremmo fare cercheremo di SIN segnalare anche questa.
Lei la la ringrazio tanto perché tante lamentele pure di turisti che fanno comprano un regalo ma ne imposta si guarda, è impossibile, però sappiamo che abbiano, siccome i nostri ospiti sanno un'età insomma di 20 anni, 30 anni, quindi poverini. Sappiamo, è un problema, no, scherzi a parte è un problema importante a me mi fa piacere che lei lei se si faccia carico, insomma di interloquire con la post spiegando che è un problema, essendo anche da chi ci lavora dentro, che che non ce la fanno più neanche loro perché poverini c'è un problema, poi la Posta centrale dove pensa sulla zona pedonale, quindi dove vanno e cioè non è che possono andare a Monteortone o a.
L'altro apposta, devono andare per forza alla. Quindi è un problema che mi fa piacere se lei lo prende in carico. Grazie,
Interpellanza presentata dal consigliere Bruno Ferraro su segnalazione dissuasori di velocità dei cittadini residenti in via Cesare Battisti prego, Consigliere sì, grazie presiederebbe buonasera, signor Sindaco, assessori e consiglieri e il pubblico.
Allora, con il presidente ponesse edilizio, Cesare Battisti mi hanno segnalato che in data 30 gennaio ultimo scorso, inviava una PEC all'indirizzo di protocollo del Comune di Abano Terme, chiedendo l'intervento di un tecnico al fine di valutare le possibilità di installare dissuasori di velocità nei pressi dei civici 2 e 34 A B C D E F di questa via Cesare Battisti, la richiesta dell'amministrazione del fratellino Alberto,
Vi era allegato un elenco con circa una ventina di firme, sia dei residenti che di commercianti e alcune foto aeree della zona interessata, riferendo che tale esoso sarebbe necessario, poco e in quel tratto di strada, sia in orari diurni che notturni, i veicoli in transito sfrecciano a grande velocità, rendendo a volte quasi impossibile immettersi nella carreggiata, rendendoli inoltre pericoloso l'attraversamento da parte dei pedoni nei vicini passaggi pedonali per raggiungere la fermata. Ivi si tenta di mezzi pubblici da quanto si è a conoscenza. I tecnici usciti riferivano che, essendo quel tratto di strada da una provinciale, benché all'interno del Comune, non è possibile installare un dosso dissuasore.
Alla luce di quanto sopra, chiedo la motivazione per cui i tecnici intervenuti hanno usato il loro diniego all'installazione di un dosso, quando nella stessa via, circa un chilometro più avanti all'altezza di via del Gallo, qui è già un dosso dissuasore si rammenta che il tratto in questione si trova in un rettilineo o vi sono ubicata abitazioni delle commerciali ad alto tasso di traffico veicolare e ciclopedonale e quindi non usato pericoloso per gli abitanti della zona che ogni giorno devono uscire dalle loro abitazioni grazie,
L'Assessore debbano grazie, Presidente, buonasera, a tutti buonasera, Consiglieri buonasera al pubblico.
In merito a questa richiesta di interpellanza del consigliere Carraro assunto le forme, le dovute informazioni agli uffici ci sono un paio delle discrepanze da sostanze, vada dunque subito al sodo, è che.
E la ricchezza è stata posta, è stata messa all'attenzione degli uffici è che questi hanno fatto delle verifiche e gli stessi mi hanno assicurato proprio oggi che si procederà a posizionare i dossi richiesti.
Mi sono peraltro permesso in questa circostanza richiede agli stessi uffici di valutare, valutare.
La possibilità di provvedere a installare dei salvagente stradali piuttosto che dei due assessori che creano sempre qualche problema come quelli che sono stati posizionati più avanti, e mi pare che svolgono appieno il loro la loro funzione per la storia che si crea, vi è una riduzione della velocità e vi è anche una maggiore sicurezza dell'attraversamento pedonale, in ogni caso, o con i dissuasori, ho qui un salvagente stradali, si procede, si provvederà.
Consigliera Carraro.
Sì, e ringrazio della.
Però il discorso è che solo l'inizio delle Battisti, né è lunga e ci sono e se sì no, insomma che lì è il limite a 50 chilometri orari, neanche lì, e giustamente i cittadini dicono.
Musica pericoloso, quindi spero che venga fatta questa cosa, insomma, la ringrazio,
O con i dissuasori, con i salvagente si provvederà, purtroppo sono molte le zone in cui o si corre troppo anche il percepito decorrere eccessivo, dove si può si procede, perché lei sa che i dissuasori, da una parte, se sono ci sono abitazioni vicine, creano dei sobbalzi che,
Creano problemi non non da poco sulle abitazioni vicine e oltretutto, ambulanze Vaticano hanno dei problemi e selvagge.
Non lo consente, a mio avviso, riducono e le le problematiche e svolgono comunque la funziona che si vuole.
Sono state presentate una interrogazione da parte della consigliera Martinati, un'interpellanza da parte del Consigliere Carraro, che vertono ambedue su tematiche dell'hotel orologio, do la parola alla consigliera Martinati per la sua interrogazione e subito dopo potrà prendere la parola il Consigliere Cavaro per la sua interpellanza interpellanza prego Consigliere.
Grazie Presidente buonasera a tutti.
Allora la tematica degli hotel dismessi, e soprattutto il destino del complesso immobiliare o tale orologio, imperversa da tempo sulla stampa.
Tematiche che hanno visto di recente anche il diretto interessamento del Presidente di Federalberghi, il quale a mezzo stampa ha sollecitato questa Amministrazione ad aprire un confronto temendo che la riconversione degli hotel, il degli ex hotel in strutture residenziali indeboliscono la vocazione turistica, uno spiccato confronto che proviene anche da una parte della stessa maggioranza la quale in un recente articolo pubblicato su il Mattino di Padova chiede coinvolga la cittadinanza e che a mio avviso risulta di fondamentale importanza soprattutto con riguardo al futuro dell'intero compendio immobiliare, hotel orologio, fabbricato più parco per la sua rilevanza storica ed urbanistica.
Confronto di cui per il momento non si vede parvenza, ma è limitato ad una semplice enunciazione di principio. La questione della futura destinazione degli alberghi dismessi, ribadisco in particolar modo dell'Hotel, l'orologio e del suo parco non può che sollevare un legittimo dibattito e destare preoccupazione, considerato che, da detto compendio, architetto, compendio immobiliare costituisce un simbolo storico nella città di Abano, tant'è che nel corso degli anni 80 il bene è stato dichiarato dal Ministero per i beni culturali e ambientali di particolare interesse storico, con conseguente apposizione di un vincolo in attesa che finalmente siano svelata e le sollecitazioni del progetto Boeri. Non posso che domandarmi se questa Amministrazione ha una serie intenzione di adottare ogni utile strumento per preservare questo prezioso bene storico, architettonico ambientale contro le insidie che possono nascondersi all'interno degli accordi pubblico privati elevati da questa Amministrazione, a strumenti di risoluzione delle criticità urbane presenti nel tessuto urbano della città,
La preoccupazione che legittimamente sorge dopo aver letto nell'articolo apparso su il Mattino di Padova di fine marzo, che questa supposta nuova proprietà Albanese intenderebbe sfruttare l'area esterna e di realizzare qualche unità abitativa. Va da sé che, se così fosse, un tale intervento andrebbe a pregiudicare e a snaturare irrimediabilmente l'intero complesso immobiliare, contravvenendo alle ragioni per cui la discrezione ricevute risulterebbe che il vincolo sia stato posto anche su quelle parti dell'immobile di più recente costruzione, nonché sull'area scoperta, proprio per assicurare la tutela alla parte di interesse monumentale. Ciò detto, il sottoscritto consigliere comunale chiede di precisare quali parti dell'intero compendio immobiliare risulta sottoposto a vincolo da parte della Sovraintendenza. Se, ai sensi dell'articolo 62 del decreto legislativo 22, uno 2004 numero 42, questa Amministrazione è giunta comunicazione da parte della competente Soprintendenza, della denuncia di avvenuto, trasferimento della proprietà del compendio immobiliare dell'hotel orologio e, in caso affermativo, se questa Amministrazione si è attivata per esercitare il diritto di prelazione sull'intero compendio immobiliare o almeno su una parte di esso, ai sensi dell'articolo 62, comma 2, decreto legislativo 42 del 2004 in caso di omesso esercizio del diritto di prelazione e quali sono le motivazioni che hanno indotto a tralasciare ogni iniziativa utile per tutelare questo patrimonio e dotare questa città di un giorno importante area verde in pieno centro abitato, grazie,
Consigliere, Mauro, prego.
Considerare Mortemart mi ha anticipato su tutto, comunque nel momento della volontà della fatto lo stesso, quindi, ha subito numerose voci giungere allo scrivente dalle notizie riportate in data 25 marzo 2020 e 25 dal Mattino di Padova, lo storico dell'orologio e l'area dello stesso sarebbe stato acquistato da una cordata di imprenditori di origine albanese.
Se tale operazione è andata a buon fine, che venga portato a conoscenza sui nuovi proprietari, si sono interfacciati con l'Amministrazione comunale e quali sono i piani di intervento che intendono votare, visto che, così com'è riportato dal sopracitato organo di stampa, la nuova proprietà intenderebbe costruire anche nelle unità abitative delle unità abitative, scusate, si chiede inoltre se la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio abbia o meno ha effettuato una verifica della struttura pezzo per accertare se e quali siano le parti dell'area interessata sottoposte a tutela dello stesso Ente. Grazie,
Risponde il Sindaco Barbirato, prego.
Grazie Consiglieri.
Ci è pervenuto il 5 maggio, quindi qualche giorno fa, il l'atto della Sovrintendenza, il parere della Sovrintendenza all'interno del quale è allegato l'atto di acquisto della villa.
E quindi da questo documento noi abbiamo capito due cose, la prima.
Che la Sovrintendenza non intende esercitare il diritto di prelazione.
La seconda è che l'operazione di acquisto è andata a buon fine, fatte salve le procedure previste dal decreto che avete menzionato, l'acquirente è il signor Callegaro, Ludovico amministratore unico della società, Gran principessa orologio S.r.l. Con sede a Padova, in piazza De Gasperi,
Intendo l'intero compendio da un punto di vista dei vincoli, è suddiviso in tre parti.
La parte frontale lungo il viale di vincolo diretto.
La parte centrale di vincolo indiretto, la parte retrostante non vincolata.
Questa Amministrazione non si è attivata per acquisire l'intero compendio, le motivazioni naturalmente vanno ricercate da un lato nel costo di acquisto, dall'altro nei costi di recupero degli immobili, che ammonterebbero a svariate decine di milioni di euro, dall'altro nei costi di manutenzione che ne dividere ne deriverebbe e non ultimo dal fatto che le attività della pubblica amministrazione non sono quelle di gestione alberghiera se avete anche piacere qui a.
L'Ufficio tecnico mi ha anche allegato alcune planimetrie che naturalmente possono possiamo darvi,
Consigliere Martinati, vado nell'ordine, va bene, grazie grazie Sindaco per la risposta che ha dato quello che mi sento dire che secondo me.
Sì, Abano Terme, ha perso un'importante occasione. Mi rendo conto che lei sostenga il la giustifichi la l'omessa omesso esercizio della della prelazione per motivi economici, però e io francamente dico che su una un interesse così pervasivo di un di un bene architettonico di tale importanza almeno su una parte una parte di di quel bene poteva essere possibile poteva essere fatto una valutazione di esercitare il diritto di prelazione, quindi mi dispiace che di questa occasione persa perché ritengo che in alcune, in alcuni casi come in questo.
Ecco.
La l'Amministrazione, come tante volte si è detto, dovrebbe avere una un maggiore, diciamo coraggio e se non si ha, se non è questo il momento per avere il coraggio per dota, per tutelare un bene storico, apprendere all'interno del patrimonio pubblico un bene storico di questo di questa entità, soprattutto un parco di questa entità, francamente è un'occasione che l'Amministrazione si è persa, ha perso, ha perso la possibilità di dare ad una città termale all'unicità turistica in pieno centro un'area verde di cui non dispone perché tutte le aree che ci sono sono di proprietà privata e questo avrebbe valorizzato non da poco l'intera città e dato anche una un qualcosa in più ai ai turistiche che vengono ad alloggiare in questo in questo centro.
Ecco.
Quindi sono molto delusa. Aspettiamo quindi a questo punto di vedere mi aspetto anzi a questo punto di vedere.
Come verrà gestita l'operazione con questi accordi pubblico privato, visto appunto che non penso che la proprietà abbia detto qualcosa, cioè si sia lanciata in una in un'affermazione, così vediamo se effettivamente.
Almeno il parco da quello che mi risulta il parco è stato è vincolato in diretto, però è vincolato, ebbene vincolato. Ecco, mi aspetto insomma di di di vedere che quantomeno la realtà verde in pieno centro questa Amministrazione sia in grado di di tutelarla. Mi dispiace perché è un'occasione che la città ha perso e questa Amministrazione ha perso, ma va bene, ce ne.
Deve ne terremo conto.
Consigliere Carraro.
Effettivamente anch'io qua ho un.
Sempre nel capoluogo.
Raccolto le trovi comune è vincolato tutta l'area doveva essere vincolato a tutta l'area, quindi anche questi polmoni verdi, che ogni volta cerchiamo di salvare qualcuno possa abbracciare gli alberi e dopo a far sì che queste cose vengano fatte, secondo me sono un po'.
Così da rivedere, poi volevo chiedere una cosa che non ho trovato, purtroppo nella disciplina degli edifici di interesse storico ambientale all'articolo 43, dove.
Punto 31 e non ho trovato la scheda.
Nell'allegato B ai beni ambientali e vorrei prima o poi averne la possibilità di di averla in visione deve rivolgersi agli uffici in Consiglio comunale ok, adesso ho solo detto che purtroppo non l'ho trovato va bene, grazie mille.
Signor Sindaco, prego.
Il diritto di prelazione, se si esercita, si esercita per tutto il convegno.
Non è convinta.
Non le risulta adesso, magari approfondiamo tecnicamente a me risulta che la predazione vale per tutto il compendio.
L'occasione che lei dice che noi perdiamo forse l'ha persa la città 25 anni fa, ma non per demerito di pubblici amministratori, ma per.
Circostanze che hanno riguardato la proprietà privata. Mi risulta.
Che il costo per ripristinare il limpidi tutto quel compendio io ne ho visto qualche ipotesi fatta quando sono andato a fare anche dei sopralluoghi.
Non sia inferiore ai 40 milioni.
Quindi è un'occasione che varrebbe 40 milioni e della quale il Comune non avrebbe naturalmente la possibilità di esercitare, né tantomeno di tranquillamente programmare, un'attività che non è nelle corde del Comune, ed è per questo che il problema è complesso, il problema, che riguarda anche altre strutture abbandonate,
Comune, molto, difficilmente può avventurarsi in progetti di questo tipo, soprattutto se sono così onerosi,
E quindi la valutazione che è stata fatta è veramente economica, cioè non abbiamo la possibilità di farlo.
Ebbene, passiamo al primo punto all'ordine del giorno, Piano urbano della mobilità sostenibile, del Comune di Padova e del come papà approvazione illustra il Sindaco Barbirato, prego, Sindaco.
Grazie Presidente, il Piano urbano della mobilità sostenibile in approvazione questa sera è uno strumento di pianificazione obbligatorio per le tematiche trattate per le Amministrazioni aventi popolazione superiore ai 100.000 abitanti è evidente quindi che nell'ambito metropolitano, nell'ambito metropolitano, con l'unica Amministrazione obbligata alla sua redazione era quella padovana.
A tal fine, il Comune di Padova ha iniziato la sua predisposizione nel 2015. Successivamente, in sede di come pa, su iniziativa della Provincia di Padova, si è ritenuto opportuno approfondire le tematiche anche con le altre 18 comunità facenti parte del gruppo di lavoro.
La Provincia di Padova si è fatta garante della copertura economica derivante dall'approfondimento del Piano. Ricordo che le comunità interessate dal piano sono oltre a Padova, Abano Terme, Albignasego, Cadoneghe Casalserugo, Legnaro, Limena Maserà di Padova, Mestrino, Montegrotto, Terme Noventa Padovana Ponte San Nicolò, Rubano, Saccolongo, Saonara, Selvazzano Dentro, Vigodarzere, Vigonza, Villafranca Padovana, oltre che la Provincia di Padova.
Il Comune di Abano è dotato di Piano urbano della mobilità ciclabile Bici Plan che è stato approvato con delibera del Consiglio comunale del marzo 2020, è inoltre dotato del Piano generale del traffico urbano, approvato recentemente con delibera di Consiglio del 30 gennaio 2025. Aggiungo che agli atti assunti da questa Amministrazione sul punto in oggetto vi è l'approvazione dell'accordo con i Comuni della come pa per l'estensione dell'incarico alla società incaricata alla redazione del PUMS avvenuto con delibera di Consiglio comunale del 4 marzo 2018.
L'adozione del PUMS con delibera di Giunta comunale del febbraio 2020, rilevo come questo strumento si chiuda, si possa chiudere il cerchio degli strumenti relativi alla mobilità territoriale. Rilevo inoltre, come a dicembre 2024, si è pervenuto il parere favorevole della Commissione regionale VAS e che le indicazioni ricevute siano state recepite all'interno dei documenti ora elencati, anch'essi in approvazione con questa delibera. Il rapporto ambientale e la Dichiarazione di Sintesi della VAS. Ricordo infine che il Comune di Padova ha già provveduto all'approvazione del PUMS con delibera del proprio Consiglio comunale il 24 marzo 2025, e che il precedente strumento per la parte di competenza territoriale è stato illustrato in sede di seconda Commissione. Consiliare territorio Ambiente il 12 maggio 2025.
Grazie Sindaco, ci sono interventi.
Prego, grazie Presidente e buonasera a tutti.
In riferimento a questo punto dell'ordine del giorno, come Partito Democratico ribadiamo con convinzione ai nostri impegno per una città più vivibile, coerente con gli obiettivi già delineati nel Documento Unico di Programmazione. Il Comune di Abano Terme già dotate di strumenti come il Biciplan. Il Piano generale del traffico ha dimostrato di voler affrontare i temi della mobilità in modo serio e strutturato, aderendo a una visione sovracomunale come quella proposta dal commi dal Cometa. Insieme al Comune di Padova, compiamo un passo avanti verso una mobilità integrata, moderna e sostenibile per il benessere dei cittadini, per la salute pubblica e per il futuro delle nuove generazioni. Sviluppare collegamenti migliori, incentivare il trasporto pubblico, promuovere le mobilità, la mobilità elettrica e ciclabile non sono solo scelte tecniche, ma anche politiche. Abano Terme svolge un ruolo di cerniera tra la porzione ovest dell'area metropolitana che fa capo a Padova, e il sistema territoriale che fa capo all'area Euganea e con la sua rete viaria, complessiva urbana ed extra urbana. È la regina di questa cabina. Di regia e ha tutto l'interesse a voler un uso della città lento, ecologico e salutare per una serie di vantaggi trasversali.
Va sottolineato. Un altro aspetto molto rilevante per il nostro territorio ci consente di essere questa adesione, in pratica, ci consente di essere parte attiva di un processo strategico e partecipato, mantenendo piena autonomia nelle decisioni future eventualmente a c e accedendo anche a fondi, laddove disponibili. Significa dare un segnale chiaro di volontà politica verso la transazione ecologica, pianificare insieme agli altri Comuni interventi impattanti sulla mobilità dolce per ridurre il traffico, migliorare la qualità dell'aria e rendere il territorio più sicuro e attrattivo anche dal punto di vista turistico, il tutto perfettamente coerente con gli obiettivi di questo mandato e con le attese dei cittadini. Per concludere, il nostro auspicio è che questo piano consenta di potenziare e valorizzare l'anello ciclabile oganesson in modo concreto, con migliori connessioni con tratti sempre più sicuri, con segnaletica adeguata, illuminazione, punti di sosta attrezzati, cioè pensare un'oretta e ciclabile che serva a chi vive qui tutto l'anno chi si sposta ogni giorno per andare a scuola al lavoro o semplicemente per fare la spesa, perché una mobilità sostenibile e inclusiva e a misura di cittadino. È una sfida che ci riguarda tutti. Grazie,
Grazie Consigliere, ci sono altri interventi.
Consigliera Maragotto, prego, grazie Presidente, saluto i cittadini che hanno pazienza, ascoltare fino alla fine e anche il Sindaco e la Giunta tutta e sopra solo una sottolineatura sul Piano urbano di mobilità sostenibile.
Oggi una approvazione che è dovuta, però non si arriva qui se non ricordiamo che non c'eravamo ai tavoli. Quando siamo arrivati, si ricorderà ATO, ha riportato la città in tutti i tavoli in cui contava a condividere le riflessioni. Ragionamenti qualche volta ha puntato i piedi, qualche volta ha portato il contributo della città, qualche volta ha portato una sensibilità che in questa città è diffusa in tanti e politicamente matura, per cui il ritorno ai tavoli di condivisione delle scelte strategiche anche di aver sovracomunale, premesso di ragionare insieme agli altri e mi permetto di dire anche che alcune scelte fatte all'interno della città di Abano da questa Amministrazione questa Barbirato 2 Barbierato, uno insomma quello precedente hanno permesso anche di continuare le scelte di altri Comuni, contermini di sviluppare una sensibilità che come Amministrazione è stata coltivata da tempo e di condizionare in qualche modo anche l'organismo sovracomunale comunale, che ha la regia evidentemente di piani così importanti e oggi dicevo è un atto quasi formale, però si arriva dopo un cammino che non è semplice, anche perché i primi a volte che Abano ricompariva ai tavoli, non era guardato in modo tanto simpatico e qualcuno si è dovuto far carico dell'antipatia pregressa. E un po' alla volta smaltirlo.
Grazie Consigliere, altri interventi.
Passiamo alle dichiarazioni di voto, se ce ne sono,
Consigliere Amato, si rifacendomi alle a quanto espresso dalla consigliera Meggiolaro, il gruppo del Partito Democratico esprime voto favorevole grazie.
Passiamo alla votazione, chi è favorevole per cortesia alzi la mano.
Unanimità votiamo per l'immediata eseguibilità, prego.
Unanimità, il Consiglio approva, grazie.
Autorizzazione alla alienazione dei numero 8 sedimi adibiti e stazioni radio base attualmente locati.
Ah, Cellnex, Italia, S.p.A. Siti presso il Comune di Abano Terme allora, prima di passare la parola all'assessore, debbano per l'illustrazione informo i colleghi che il testo della delibera contiene due refusi, il primo nell'oggetto dove si scrive di stazione radio mobile, in realtà la dizione corretta e stazione radio base e nel riquadro, dove si indicano i dati catastali dei sedimi dove sono installate le stazioni radio base. Il dato catastale relativo all'antenna sita in via i carabinieri è foglio 8 e non foglio 9. Quindi, quando andremo a votare la delibera, se approvata, si intendono approvate anche le modifiche che ho appena citato. E passo la parola all'assessore, Albano.
Grazie.
Grazie Presidente, mi permetto prima di tutto un minimo di inquadramento del tema, sappiamo tutti che il Comune di Abano è fra i pochi nella provincia, ma forse anche in Italia, ad essere dotato di un piano delle antenne e di uno specifico regolamento, questo non è poca cosa perché fino ad oggi ci ha garantito con particolare soddisfazione e un controllo attento delle emissioni elettromagnetiche che nel territorio comunale sono piuttosto contenute,
Ben al di sotto dei limiti di legge.
Questo è per noi un vanto, una sicurezza per la cittadinanza, chiaramente fra le cose che questi strumenti di Finest definiscono vi è, la collocazione delle antenne che viene detto devono essere poste sul territorio pubblico e solo qualora questi non fossero disponibili su terreno privato quindi, di fatto gran parte delle antenne sono dislocati in sedime di proprietà comunali per i quali il Comune applica un canone annuo detto canone giudicato eccessivo del gestore delle installazioni e man mano che i contratti stanno scadendo ed a volte anche prima della scadenza i gestori chiedono di pagare il canone unico, cerca almeno me di 1.000 euro di 1.000 euro prevista dalle norme nazionali.
Ad evitare l'applicazione di questo canone unico qualche tempo fa, ricorderete questo Comune aveva deliberato la perimetrazione delle aree delle antenne, rendendo i terreni dove sono ubicati, disponibili e quindi soggetti a richiesta economica diversa ricordo che da tempo il Comune applica un canone annuo di 15.000 euro parlo più 7.500 per ogni impianto installato in aggiunta all'originale ove ovviamente questo sia possibile per rispettare il contenimento delle emissioni elettromagnetiche.
Ora, come specificato nel testo della delibera in discussione a scadenza di alcuni contratti di locazione, assistiamo alla richiesta di revisione del canone è l'applicazione del Canone Unico precisi, a precisando anche che stiamo comunque parlando di un servizio considerato primario, per cui non è possibile fare una prova di forza ovvero non possiamo dire al gestore possa dire la tua antenna, sono un paghe se non paghi il canone.
In questo contesto, ripeto, è piuttosto complesso e foriera di lunghe e dispendiose cause legali e si inserisce la proposta di uno dei principali gestori di questi impianti, Cellnex, proprietario in agro di ben otto dei 13 siti presenti nel Comune di acquisire queste aule aree ovviamente per ridurre l'impatto economico e a seguito delle interlocuzioni avute almeno è intervenuto e si è arrivati alla formulazione di una proposta di acquisto di questi otto siti.
Ovviamente stiamo parlando dell'area minima intorno ai pali, gli 8 siti sono elencati in delibera, sono il pacchetto dello stadio Monteortone via Tito Livio, aree del cimitero via Monte, Croce via Levante, ferrovia ti Appia, Monterosso gli orti sociali in via Pacinotti nel parcheggio via dei Colli Euganei all'altezza del magazzino comunale per via dei Carabinieri,
L'offerta economica è di 1 milione e 800.000 euro, cifra comunque importante e che l'Amministrazione propone al Consiglio comunale di accogliere.
Ribadisco che l'alternativa sarebbe una lunga e comunque dispendioso prudenza, vertenza legale, aggiungo che questa operazione rafforzerebbe comunque la posizione del Comune verso gli altri gestori con i quali comunque ci sono dei contenziosi, anche siamo ancora non sono approdate in cause legali. Da ultimo perché non vi è certezza mettere sul tavolo anche un'ulteriore riflessione sul futuro di queste installazioni, che lo sviluppo tecnologico sembrano andare verso tra 15 vent'anni non lo so, verso la trasmissione satellitare o antenne El.
Quelle piccoline che quindi non avrebbero più bisogno di questi pali. Se ciò fosse chiaramente, perderebbe ogni ogni valenza economica, tra cui la proposta che l'Amministrazione in formula il Consiglio comunale di accogliere la richiesta.
E di rendere queste aree minime, così come elencate nella nella delibera che avete a disposizione. Per una cifra di 1 milione 800.000 euro, cifra che peraltro per esigenze contabili del Comune, verrebbe incassata 100.000 euro subito e il milione e 700.000 nel bilancio e il prossimo anno, quindi andrebbe nel bilancio 2026.
Grazie.
Ci sono interventi?
Consigliera Martinati, prego.
Grazie Presidente, allora io ho ben assistito anche all'esposizione attuata dalla dall'Assessore, oggi che ha spiegato quanto già avevamo.
Appurato in sede di commissione, ecco, ritengo che questa poi alla fine sia sostanzialmente una scelta che l'Amministrazione ha fatto, una scelta prevalentemente di natura a questo punto economica.
Non mi sento di condividere però di alcune motivazioni che sono state date espresse sia in Commissione che trovo anche precisate nella nel testo di delibera, queste queste motivazioni sono, diciamo, nella prima parte dell'evidenziato in cui l'Amministrazione dice va beh,
Cellnex inattesa di valutare, diciamo, la propria azione industriale. Ecco, ha ritenuto di fare questa offerta alla fine, ritenendo collego qui, ritenendo non più conveniente la prosecuzione delle locazioni alle medesime condizioni pattuite dai contratti in essere, considerando la modalità più corretta, quella dell'applicazione del CUP. Ecco questo questo inciso. Ecco, su questo io non mi trovo, non mi trovo d'accordo e spiego spiego poi.
Il perché, così come non mi trovo d'accordo nel testo di delibera, nella parte.
Vista l'ultima l'UTAP al punto 2, in cui si dice dall'altro generato incertezze interpretative in merito alla corretta qualificazione giuridica del rapporto di locazione e concessione servitù, anche a causa di una giurisprudenza non univoca in materia. Ecco, spiego nel dettaglio il perché delle mie perplessità e il perché, insomma, stia esprimendo.
Sì, la la mia. La mia posizione non concorde in merito a questo, semplicemente perché da una ricerca anche giurisprudenziale che che ho fatto e mi risulta, mi consta che sulla sulla questione è intervenuta anche recentemente giurisprudenza, tra le altre cose, una sentenza della Corte d'Appello di Venezia che ha ripreso altre sentenze e anche un'interpretazione da quello che mi risulta fornita anche dalla stessa ANCI in materia di ques Ineos in materia, dicendo quindi che,
Quando si tratta di.
Diciamo di beni che rientrano nel ma nel patrimonio disponibile dell'Ente, allora in questo caso viene applicato il, il diritto, il diritto civile, quindi si parla di locazioni, quindi ecco che c'è la possibilità dell'Ente di poter,
Contrattare a livello privatistico con con le compagnie. I CUP. Invece, so viene sostenuto che si applica solamente nelle ipotesi in cui parliamo di disse vieni in questo caso, che rientrano quindi di aree che rientrano nell'ambito del patrimonio non disponibile della dell'Ente. Allora, se la perplessità, quindi, deriva dal fatto che se queste, anche se sono effettivamente dei dei fazzoletti di di di di terreno, cioè non non parliamo insomma di di tutto l'intero, diciamo sedime, ecco,
Anche se sono così piccole, però.
Rientrano nell'ambito della del patrimonio disponibile e quindi, sulla scorta di questo io dico, va beh, ma allora non possiamo dire Cellnex ci ha ci ha detto, beh, io prevedo di applicare il canone unico eh no, non è questo più che altro è stata una decisione a questo punto dell'Amministrazione per motivi, come ho detto, in premessa di carattere economico. Un'altra perplessità, sinceramente che ho anche espresso in sede di Commissione, riguarda alcune alcune aree che sono interessate da,
Da queste da queste antenne, cioè da queste strutture e che sono appunto il magazzino e anche gli orti sociali, soprattutto gli orti sociali, e mi è stato appunto confermato che sono aree praticamente recintata all'interno del quale si trovano le strutture. Quindi ho detto, va bene, quindi, automaticamente ciò comporta che cosa la creazione di una servitù di passaggio a favore della ditta. Ecco, oltre alle aree SIC, le assicurazioni che mi sono state date in merito appunto anche ad una particolare attenzione, insomma quelle che sono le condizioni. Poi però la mia domanda è cioè mi sono posta questa domanda, ma effettivamente, soprattutto con riferimento al magazzino e agli orti sociali, orti sociali dove diciamo c'è una una vocazione, cioè c'è un interesse un po' pubblico nel senso che è adibito un'area per la. Con questo aspetto di col dare la possibilità ai cittadini, insomma di.
Di esercitare un po' della di attività si di età, coltivare, coltivare qualcosa, insomma di di anche una forma di svago, ma effettivamente l'Amministrazione ha intenzione, insomma, di di privarsi, anche se di questo di questo piccola porzione dell'intera dicemmo dell'intera proprietà e e anche l'autonomia poi in futuro di poter scegliere.
Cos'altro poter fare perché nel momento in cui si costituisce, ci accediamo anche sebben una porzione piccola, ma costituiamo anche una servitù, questo automaticamente comporta delle limitazioni nella nella futura attività dell'Amministrazione in queste, in queste aree e quindi io sinceramente, ecco.
Avrei eventualmente preferito fare delle ZES che l'Amministrazione facesse delle distinzioni su su questo aspetto, cioè non non cedere tutti gli ho gli otto sedimi, ma fare qualche distinzione, visto che ribadisco da quello che mi consta sì, i sedimi sono rientrano nell'ambito della categoria di patrimonio disponibile, per cui.
Non sono cioè sono sottratte all'applicazione della del CUP.
Ci sono altri interventi?
Risponde l'Assessore, debbano, prego.
Sì, rispondo brevemente l'osservazione del Consigliere Martina, ho volutamente fatto all'inizio di produrre rappresentazione, un piccolo inquadramento della materia.
Per ricordare che è il Comune che obbliga il gestore ammetterlo antenna dove voglio io.
È il Comune che solo di recente ha dichiarato quelle aree da non disponibile a disponibili proprio per evitare l'applicazione del canone unico, e già questo potrebbe essere un elemento molto discutibile perché da parte del gestore certamente.
E quindi voglio dire il contenzioso giudiziario è matematico, visto visto le leggi, le cifre in in corso, parliamo di 800 euro all'anno piuttosto che fino a 30.000 euro palo, non stiamo parlando di so di somme comunque per il gestore che è importante per quanto riguarda invece la fruizione delle aree orti sociali o magazzino comunale non cambia assolutamente niente, cambia solo lo stato giuridico dell'area dove sono installate le antenne oggi è di proprietà del Comune dato in affitto al gestore che comunque ha una servitù di passaggio e accede all'area per fare tutte le cose che fa.
Domani se il Consiglio comunale delibera quell'area è di proprietà e dovrà comunque passare. Hub è colluso con la servitù di passaggio per accedere e fare quelle operazioni che tutti noi sappiamo essere comunque contenute perché non ci sono.
Grosse opere, salvo che quando non devono cambiare il palo, cosa che non è mai avvenuta fino ad oggi e comunque limitate anche in qualche giornata all'anno voglio dire non ci sarà a mio parere, salvo cose impreviste in questo momento una limitazione nell'usufrutto da parte del Comune o delle aree comunque del magazzino comunale dell'area degli orti sociali o comunque in qualsiasi altro luogo dove vengono collocate ai pali. Sotto questo aspetto, ripeto, cambia solo lo stato giuridico dell'area ripeto minima, perché non stiamo parlando di tutta l'area degli orti sociali, stiam parlando proprio del perimetro dove è installata l'antenna vera e propria.
Ci sono altri interventi?
Consigliere Maragotto, prego, grazie te, il piano delle antenne che abbiamo adottato qualche anno fa ha garantito il controllo delle missioni garantito, che ci fosse un costante contro le emissioni e ha permesso anche il Comune di orientare la dislocazione delle antenne.
Questi aspetti va in qualche modo modificati da queste novità, insomma, il rapporto con Polab continua, poi viene modificato.
No, il rapporto precisiamo che Polab è una ditta privata che lavora per conto del Comune è molto specializzati nel settore, ci fanno la consulenza e ci siamo avvalsi, il Comune si è avvalso da tempo, prima ancora dell'Amministrazione Barbierato della consulenza di questa azienda che ha gli strumenti e le competenze professionali per fare delle approfondite analisi, eccetera, eccetera ed ha dimostrato anche una grande sensibilità verso l'argomento. Quindi il rapporto con Polab rimane il piano delle antenne, rimane così pure rimane il regolamento. Domani il gestore Cellnex è proprietario piuttosto che dell'area perché comunque è proprietario del palo per mettere su quel palo un altro impianto dovrà comunque chiedere il permesso al Comune.
Per cui noi avremmo comunque il controllo delle emissioni delle emissioni, che comunque continueremo a fare monitorando tutto il territorio con impianti proprie, con impianti e anche del dell'ARPAV, qui, dal punto di vista del controllo delle emissioni elettromagnetiche elettromagnetiche non cambia e delle autorizzazioni ad installare impianti non cambia assolutamente niente cambia e lo stato giuridico ripeto del fazzoletto di terra che ospita il palo non non sarà più in affitto ma sa improprietà improprietà del gestore.
E basta.
Se non ci sono altri interventi chiedo se ci sono dichiarazioni di voto prego Consigliere.
Grazie Presidente.
Diciamo che le la replica e la spiegazione all'ulteriore spiegazione che mi è adatta mi è stata fornita dall'assessore non ovviamente non non mi hanno, mi hanno convinto e per cui rimango, rimango ferma sulla mia posizione anche perché ricordiamoci che quando si tratta della Costituzione o comunque di una servitù, ciò sempre per quanto poco una svalutazione della dell'area Cost sia tanto sia poco, comunque c'è, non è una questione di quello che può capitare un domani, comunque una svalutazione dell'aria c'è. Detto questo, ecco per le per le motivazioni che ho esposto. Ecco, io non mi sento di approvare questo questa questo ordine del giorno, quindi il mio voto sarà negativo.
Ci sono altre dichiarazioni Amato.
Grazie Presidente,
Ma?
Quello che ci convince soffrirò perché in effetti non parliamo finalmente di nuovo le nuove installazioni rimane la garanzia certa per quanto riguarda il cumulo sui controlli per quanto riguarda le emissioni, va bene, c'è un'incognita futuro per quanto riguarda,
I canoni perché non sappiamo effettivamente come saranno definiti in futuro, ma l'incognita maggiore riguarda i progressi che sta facendo la scienza, la tecnica, cioè delle telecomunicazioni, c'è un'evoluzione è talmente rapida che lui non sappia bus più. Se quelle antenne saranno utili o no o debbono essere rivista o saranno più grandi, può saranno più piccole. E una cosa certa. Garantiamo l'amministrazione comunale di evitare tutte queste incognite con il provvedimento di questa sera che porta a casa sicuramente un ritorno economico immediato e sicuro. Per questo il nostro voto sarà favorevole.
Grazie Consigliere, altre dichiarazioni, prego, consigliere Ciccarese.
Sì, a proposito delle antenne e il consigliere Maragotto sa che negli ultimi tre anni ho cercato di partecipare a tutte le Commissioni che riguardavano l'aggiornamento del Piano antenne, quindi ho cercato di documentarmi francamente se pensassi che il Comune ha un margine di manovra importante, sarei molto contrario rispetto a questa cessione.
No, nel senso che si pensasse che possiamo negoziare il canone. Come vogliamo avere garanzia di incassarlo o che, mantenendo la proprietà di queste piccole aree, riuscire poi potremmo avere la possibilità anche di determinare i limiti delle emissioni? Dico del così ad un po' random, certamente sarei contrario sinceramente e da quello che abbiamo appreso non noi comunque non possiamo. Non possiamo certo limitare laddove l'adozione e l'installazione di nuove antenne e nel momento in cui comunque ce li chiederanno, perché questo mi pare di aver capito nelle Commissioni, grazie alle leggi che disciplinano la materia, possiamo solo verificare. Ecco questo però l'aspetto importante. Possiamo solo verificare il rispetto del limite. Se potessi votare con riserva, lo farei, ma siccome dobbiamo esprimere sì sì, no, asteniamoci. Chiaramente voterò in senso favorevole quale sarebbe la riserva la prima l'ho espressa in Commissione, ma non ho dubbi che l'Amministrazione sarà attenta a questo a proposito del pagamento, immagino che un pagamento dilazionato comporterà comunque rilascio di idonee garanzie, ma questo lo do per scontato, quindi solo una precisazione, così.
Che lascia il tempo che trova e l'altra riserva che non è una riserva. Allora, ma a questo punto diventa un auspicio. Proprio perché ho partecipato sempre alle Commissioni, ho visto che hanno partecipato persone più competenti di me, che hanno sempre sollecitato l'Assessore Albano lo sa perché le sollecitazioni sono state rivolte sempre a lui, l'acquisto di altri, un'altra apparecchiatura per il controllo e la dell'elettromagnetismo. Ecco allora l'auspicio qual è consigliere, Amato, sicuramente incassare del denaro, perché non sappiamo domani come si metteranno le cose, è certo sicuramente se celle ex ha fatto questa offerta, non è un istituto di beneficenza, avrà fatto benissimo i suoi calcoli. Noi dobbiamo fare comunque i nostri. Se dobbiamo valutare il valore delle, quelle piccole aree di terreno rispetto all'offerta. Certamente non c'è paragone e l'utilità dell'area non certamente l'ampiezza, quindi, sotto questo punto di vista, ecco, sono favorevole, auspicando però che almeno una parte di questo denaro che non ci si aspettava va venga quantomeno investito per l'acquisto di un'altra apparecchiatura di controllo delle emissioni elettromagnetiche proprio a tutela dei cittadini e del territorio.
Assessore debbano, prego, io accolgo favorevolmente la sollecitazione del consigliere Ciccarese.
Devo dire però che sono piuttosto tranquillo e anche rispetto alla richiesta di acquisto o di altre attrezzature per il controllo delle onde elettromagnetiche si può benissimo fare, però ricordo che le quantità rilevate fino ad oggi sono estremamente basse, vicina all'1 volt metro quando il back limiterà 6 e il nuovo e a 15 che non giustifichi ferie non giustificherebbe neppure di perché devi fare un'ulteriore con quando sappiamo che c'è un margine elevatissima ancora di raggiungimento. PET, se vogliamo farlo, se può farlo però il controllo e le assicuro che viene fatta su tutto il territorio e ad oggi non c'è nessun segnale di preoccupazione ad oggi, proprio su domanda, se succede qualcosa, non lo so. Sicuramente c'è stata un'impennata, ad esempio, ma comunque contenuta entro i due due, qualcosa nel momento del Covid, per cui tutti i ragazzi erano collegati via internet, eccetera, eccetera. Però siamo, ripeto, grazie al Piano delle tiene grazie all'attenzione che ci mette dei nostri dipendenti comunali. Grazie alla collaborazione di Paul, siamo collocati veramente in una situazione.
Vorrei quasi definire ideale rispetto a questo tema.
L'ho detto più volte, probabilmente ognuno di noi ha un'emissione maggiore dal proprio apparecchio piuttosto che delle antenne pubblica pubbliche private che sono sul suolo pubblico, per cui non sempre se il Consiglio comunale ritiene non c'è nessun problema ad aumentare le.
L'amor di monitoraggio, eccetera, ma ad oggi non c'è nessun segnale che ci dice controllate, perché.
Allora, se non ci sono più dichiarazioni di voto, io passerei alla votazione, chi è favorevole per cortesia alzi la mano.
Allora sono 15 favorevoli passate, contrari, una contrarie alla.
Consigliera Martinati.
Votiamo per l'immediata eseguibilità, prego.
Idem come prima, se 15 favorevoli contrari una bene, il Consiglio approva.
Variazione al Documento Unico di Programmazione DUP 2025 2027 e variazioni al bilancio di previsione 2025 2027 numero 3 del 2025 illustrerà l'assessore Bozza grazie Presidente, una buona sera anche da parte mia a tutto il Consiglio e al pubblico presente questo atto che è chiamato in questo punto all'ordine del giorno il Consiglio comunale a votare non è altro che la diretta discendenza conseguenza dell'atto votato precedentemente, ovvero con questa proposta di delibera.
L'Amministrazione va ad aggiornare il proprio Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. 2025 2027 andando a contenere gli otto siti, come precedentemente illustrati in delibera nella presentazione da parte della dell'Assessore bano, in quanto chiaramente in sede di approvazione del DUP, quando avevo fatto il DUP non conteneva il l'alienazione di questi otto siti e di conseguenza si o si opera anche la variazione di bilancio per il recepimento delle somme indicate. Anche questa nel punto di delibera precedente di 1 milione e 800.000 euro. Qui lo faccio anche in Consiglio perché abbiamo avuto modo in sede di Commissione, con la consigliera Martinati, il Consigliere De Mare, di chiarire anche l'aspetto che diceva prima il consigliere Ciccarese in termini di recepimento delle risorse, nel senso che.
L'indicazione da parte dell'Amministrazione è stata quella di indicare 100.000 euro nel 2025 e 1 milione 700.000 euro nel 2026, come formula diciamo migliore poi per lo l'utilizzo delle risorse, anche in termini di tempistica, senza transitare dalla per l'avanzo abbiamo un po' spiegato tutto chiaramente nella in sede di sotto scrittura dell'atto notarile si chiederanno le apposite tutele e garanzie da parte, insomma,
Nella stipula del contratto, altrimenti chiaramente per l'Amministrazione varrà sempre prima il principio di incassare le somme rispetto all'utilizzo, ricordo anche che queste somme, come previsto dalla anche dalla normativa, sono destinate anche all'estinzione anticipata dei mutui e quindi noi intanto li andiamo a collocare con questa formula qui con tutte le opportune sicurezza nel recepimento appunto di quanto pattuito.
Ci sono interventi?
Dichiarazioni di voto.
Bene, passiamo alla votazione, allora chi è favorevole delibera prego alzi la mano.
Quindi no, no 14 perché è uscito il Consigliere Carraro contrari, 1 consigliera Martinati, votiamo per l'immediata eseguibilità favorevoli, 14 contrari, 1.
Il Consiglio approva.
Ultimo argomento approvazione, convenzione quinquennale per la delega delle funzioni e di affidamento dei contratti di lavori, servizi e forniture alla stazione unica appaltante istituita presso la Provincia di Padova illustra sempre l'assessore Bozza. Prego Assessore. Grazie Presidente. Si questo punto all'ordine del giorno. Tratta appunto all'approvazione della convenzione quinquennale per la delega delle funzioni di affidamento dei contratti alla stazione unica appaltante istituita presso la Provincia di Padova, ma più che di una nuova convenzione. Nella sostanza, si tratta di un rinnovo di una convenzione già esistente, in quanto il Comune aveva già in essere questo tipo di convenzione, appunto con la Provincia di Padova, la cui precedente convenzione risulta scaduta il 30 aprile 2025, anche qui, come illustrato in sede di Commissione. Essendo questo un servizio che mette a disposizione la Provincia di Padova per tutti gli enti del territorio, l'Amministrazione ha ritenuto opportuno continuare anche con questo tipo di rapporto, il quale prevede praticamente una onerosità inesistente. Perché stiamo parlando di 500 euro per tutta la durata del quinquennio, come diciamo canone per questa convenzione e rappresenta più un'opportunità che viene data appunto dalla provincia di Padova, che ringraziamo per mettere a disposizione questo tipo di servizio a tutti i Comuni. Era un'idea, un istituto che abbiamo anche in alcune circostanze utilizzato e quindi riteniamo opportuno per l'Amministrazione potersi dotare ancora del servizio offerto dalla provincia di Padova.
Ebbene, ci sono interventi.
Consigliere Maragotto, prima curiosità, si sono sbloccate un po' perché ero rimasto che la Provincia era un po'.
Ci avevamo optato per quello dell'alta a suo tempo.
Allora la Provincia di Padova, tanti enti chiaramente associati per noi come Comune, come diciamo Amministrazione, come uffici e lo utilizziamo in determinati contesti, chiaramente sappiamo che il fatto di avere anche un rapporto con un altro un altro istituto, quindi con il Camposampierese permette all'Amministrazione di poter utilizzare entrambe le centrali uniche di committenza nei casi in cui abbiamo collaborato lavorato dobbiamo dire che, insomma, è la collaborazione è stata ottima e pertanto anche il fatto di prorogare diciamo questa convenzione deriva anche da un'esperienza, nei casi in cui è stata utilizzata che non possiamo dire negativa.
Ci sono altri interventi?
Dichiarazioni di voto.
Benissimo, passiamo alle votazioni, prego chi è favorevole alzi la mano.
Benissimo, allora 16 favorevoli e votiamo per l'immediata eseguibilità.
16 favorevoli, unanimità, bene, il Consiglio approva, signori, io vi ringrazio tutto il Consiglio è terminato buona serata.
Perfetto, dire, abbiamo.