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C.c. Thiene del 25.9.25, ore 18.30
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Buona sera, a tutti questi dubbi prendiamo, prendiamo posto.
Prima di passare la parola al Segretario per l'appello.
Penso di interpretare.
Insomma, sentimento condiviso è quello di fare i migliori auguri di pronta guarigione, assessore Zamagni che, come avete potuto leggere sui giornali, ha avuto un piccolo malore nei nelle ore scorse.
E quindi a lui va il saluto da parte del Consiglio e anche al Consigliere Kabbouri, che per tutt'altro motivo è assente, perché nelle ore scorse è diventato nuovamente papà e quindi anche a lui fa i.
Migliori vanno i migliori auguri a lui e a tutta la famiglia per questa nuova avventura che riparte Segretario per l'appello.
Micheluzzi, Gian Antonio Barbieri, Ilario, Benetti, Manuel Busin, Andrea Carollo, Filippo.
Chiarirlo Mirko, con Alberto Cunico Barbara Dal Bianco Andrea.
Jack, elencarlo, Kabbouri, alle linee quindi assente, giustificato, orientare Federico.
Ma non so Nicoletta, Scanavini ingiuria, schermato, fortunato Deceglie Alberto Zorzan, Andrea presente.
Si dice.
Nominiamo gli scrutatori dal bianco, con osso e veneti.
Andiamo al primo punto all'ordine del giorno, che è l'approvazione dei verbali della seduta.
Precedente i verbali in approvazione questa sera sono in numero 24, datato 31 luglio 25, che riporta come oggetto approvazione del verbale della seduta precedente il numero 25, sempre del 31 luglio, 25 risposte a interpellanze e interrogazioni.
Il numero 26 Piano del commercio su aree pubbliche o di organizzazioni delle aree del mercato settimanale di Piazza Nuova ottiene via Roma e piazza Scalzone in numero 27 pari data Documento unico di programmazione per il periodo 26 28 presentazione dal Consiglio comunale.
Il numero 28, sempre trentun luglio, Bilancio di previsione 25 27 e verifica del mantenimento degli equilibri di bilancio in numero 29.
Variazione al bilancio di previsione e al DUP in numero 30 adozione.
Del Bici Plan Piano Particolareggiato relativo alla mobilità ciclistica del Piano urbano del traffico e in numero 37 del 31 luglio.
Variante parziale al Piano degli Interventi per modifica della scheda di ammesso, non più funzionale alle esigenze del Fondo agricolo numero 37, presa d'atto, che non sono pervenute osservazioni e sua approvazione, se ci sono interventi sui verbali.
Non vedo interventi, andiamo quindi in approvazione chi è favorevole.
Chi è contrario, chi si astiene per il verbale 6 astenuti, Scanavino orientale veneti.
Comunico Busi, chiarire no.
Andiamo.
Al secondo punto, all'ordine del giorno, che sono che reca interpellanze interrogazioni nell'ordine cronologico di protocollo, la prima è l'interrogazione a risposta scritta.
Nuova costruzione a nuovo costituzione chiedo scusa all'ATS musica, presentata dal Consigliere Scano di in Giulia, Gruppo consiliare, giudice, scannare, il sindaco appartiene a Fratelli d'Italia, ne ha facoltà di illustrazione, grazie.
Buonasera a tutti.
Da verifica effettuata presso i vostri uffici comunali in data 20 agosto 2025 apprendiamo che alla data indicata all'ufficio preposto conferma che uno non esiste, non esiste copia delle dichiarazioni delle due associazioni ancora titolate a comporre Atiesse musica.
Per intenderci quelle che hanno estromesso la terza associazione, dove le stesse affermano che non erano e non sono mai stati a conoscenza dell'illecito a carico delle associazioni in arte Salus, 2 non è pervenuta alla data del 20 agosto coppia del nuovo atto costitutivo notarile richiesto alle associazioni nella determina numero 483 del 4 luglio 2025,
Dirigente Marolla, alla luce di quanto sopraesposto ed inosservanza della determina numero 483 del 4 7 2025, si interroga il Sindaco e la Giunta e l'assessore preposto affinché renda il Consiglio Comunale gli opportuni chiarimenti. Visto i ritardi registrati con accesso agli atti del 20 agosto 2025 da parte della sottoscritta, gli stessi ritardi si scontra, noi non collimano con le tempistiche della pubblicazione su diversi social del servizio di ATS musica, effettuato sia dal Sindaco che dell'Assessore Savio.
In data antecedente alla costituzione della nuova ATS musica, in breve, chiedo perché sia stato pubblicizzato il servizio d'istituto musicale ancor prima della sua nuova costituzione.
Definita in maniera precisa dal RUP con determina 4 8 3 del 4 luglio 2025.
No, grazie.
Risponde il Sindaco.
Grazie buona sera a tutti.
In relazione all'interrogazione in oggetto acquisite al protocollo dell'Ente numero 32 0 66 del 26 agosto ultimo scorso, si rappresenta quanto segue l'interrogazione fa riferimento a presunti ritardi riferiti ad adempimenti in carico alle associazioni facenti parte dell'ATS musica e a conseguenti presunta incongruenze temporali rispetto alle tempistiche della pubblicizzazione e su diversi social dell'attività dell'Istituto musicale da parte di alcuni amministratori comunali.
La domanda precisa è dunque perché sia stato pubblicizzato il servizio d'istituto musicale ancor prima della sua nuova costituzione, definite in maniera precisa dal RUP con determinazione numero 483 del 4 luglio 2025. La risposta alla domanda è semplice e poteva essere facilmente desunta dalla lettura della documentazione agli atti, con l'avvenuta estromissione in data 27 giugno 2025 della associazione in arte Salus APS per la vicenda legata al mancato requisito di iscrizione nel RUNTS da parte delle altre due associazioni costituenti l'ATS musica, si è a tutti gli effetti risolta positivamente la questione, tanto che il Comune ha provveduto a chiudere il procedimento già il 4 luglio 2025.
Gli interventi di promozione sui social sono stati avviati soltanto dopo la conclusione del procedimento, il primo post risale infatti al 6 agosto, d'altro canto, come già in altre sedi argomentato, l'articolo 14 della convenzione sottoscritta tra il Comune e l'ATS impegna le associazioni rimanenti in caso di modifica in riduzione dell'associazione temporanea.
Ad attendere a tutti gli impegni e a tutte le competenze di cui all'articolo 6 della Convenzione stessa, quindi nessun ritardo e nessuna azione frettolosa è stata compiuta piuttosto una doverosa attività di promozione di un servizio, peraltro apprezzato dall'utenza, nemmeno nell'ipotesi di risoluzione disciplinata dall'articolo 4, comma 3 della convenzione l'attività di promozione sarebbe stata prematura e non legittima, in quanto, in ogni caso,
Un'eventuale risoluzione richiesta da ATS non avrebbe potuto avere efficacia prima di 120 giorni dalla richiesta del contraddittorio, il che rendeva comunque indispensabile procedere all'attività promozionale del nuovo anno didattico al fine di ottemperare agli impegni di cui al sopracitato articolo 6.
Giova in questa sede concludere ricordando come, nelle proprie pagine personali, ogni amministratore esercita legittimamente la libertà di espressione che, le ricordo, è una conquista fondamentale e irrinunciabile.
In tal senso anche lei consigliera Scannavini pubblica liberamente ciò che ritiene opportuno, talvolta addirittura a rivolgendosi con toni offensivi nei confronti dell'operato di tecnici e amministratori, direi anche consigliera Scanavini che distruggere il lavoro di giovani volenterosi, degli studenti, dell'Istituto musicale e delle famiglie che ivi lì si affidano non è solo moralmente grave, ma potrebbe configurarsi anche come condotta perseguibile lo stesso vale per certe associazioni che, probabilmente accecate dal rancore e dall'astio si vantano nei bar di fare un ottimo lavoro di distruzione con le minoranze, dimenticando che i bar sono luoghi pubblici frequentati da molte persone e questi comportamenti purtroppo parlano chiaro e mostrano quali siano davvero gli obiettivi da voi perseguiti.
Consigliera.
Tra risposta sono ad esprimere la mia non soddisfazione, inoltre, con la presente evidenzio quanto il vostro comportamento sia stato ancora una volta scorretto dal punto di vista procedura mentale, non corrispondente al principio di trasparenza e liceità, comportamento che non può essere addossato alla sottoscritta quale cattivo risultato di un presunto accanimento che provate con morbosità ad incollarli a ogni piè sospinto.
Perché chi ha amministrato l'Istituto musicale è responsabile dell'andamento dell'ente. Sono a ricordarvi che io siedo in minoranza e che non sono responsabile dell'attività amministrativa che voi state perseguendo ed attuando io non posso influenzare nessun dirigente, ovvero fare ingerenza nei percorsi amministrativi in quanto non presente nelle attività quotidiane di indirizzo politico amministrativo che state portando avanti. Perché non amministro e quindi tutte, ripeto, tutte le vostre responsabilità sono vostre solo ed esclusivamente vostre vostre, la miopia con cui avete trattato la materia Istituto, musicale, vostra superficialità con cui avete liquidato certe mie domande poco trasparente e la modalità con cui avete pubblicato in enorme ritardo tutta la documentazione svogliatezza con cui non avete verificato i documenti chiesto garanzie, certificato e procedimento di convenzione. Dovreste invece solo ringraziarmi perché ho portato alla luce tutto questo fango che vi ostinate a non vedere, a non considerare e a nascondere l'unica che si è presa la briga nel metterci la faccia perché libera di pensiero e senza nessun interesse diretto trasversale attiene sono stata io pertanto, fatte le persone serie e assumetevi le vostre responsabilità, altrimenti cambiate mestiere e licenziate tutte le vostre storie di fan mediatici che mettono like senza mai aver letto un documento e arrogandosi conoscenze che non hanno che brutta figura, signor Sindaco,
Il male, lo fate voi, la comunità, nascondendo evidenzio oramai completa conclamate come l'illecito e mettendo a grave rischio l'Ente e tutti i suoi dipendenti. Forse il Sindaco non ha proprio capito che l'evidenziare serve a proteggere. Anche lei che le ricordo, è sempre responsabile giuridico di tutta l'Amministrazione tiene ISE. Preciso che nella mia richiesta di accesso agli atti del 20 agosto 2025 al punto 3, che devo copie di un possibile nuovo atto di assegnazione o continuazione in favore della nuova ATS per la gestione dell'Istituto musicale, in quanto, avendo saputo ad inizio agosto a mezzo stampa, social dell'apertura del nuovo anno accademico pubblicizzata dall'Istituto musicale, dal Sindaco e dall'Assessore Savio, ricordando bene la vostra determinazione numero 4 8 3, la quale prescriveva valutato per l'effetto che il Comune, dopo aver preso atto dell'estromissione, potrà proseguire il proprio rapporto di coprogettazione con ATS musica. Purché ripeto, purché quest'ultima si faccia carico di tutti gli impegni assunti nella convenzione e, purché ripeto, provvedano con ogni sollecitudine a tutti gli adempimenti. Di conseguenza, ivi compreso l'adeguamento dello statuto a mezzo di apposito atto notarile era ed è mia convinzione che l'inaugurazione del nuovo anno accademico fosse il risultato della conclusione dell'attività amministrativa prescritta, ovvero il proseguimento del rapporto di coprogettazione nel rispetto della determinazione numero 43, con conseguenti nuovi atti amministrativi a firma del comune delle due associazioni rimanenti. Ringrazio lei, Sindaco di RUP, poi per la celere risposta, in quanto esse determina che alla data del 27 agosto 2025, la procedura amministrativa era in corso in attesa dell'atto notarile e programmato per il 28 agosto, quindi non conclusa, come dichiarato da lei Sindaco con proprio comunicato stampa del 29 agosto 2025 tramite Alto Vicentino on line dove dichiarava tanto che il Comune ha provveduto a chiudere il procedimento ancora il 4 luglio 2025, ma questa mia nota, ancora una volta, è dettata da spirito spirito di collaborazione per l'interesse della corretta procedure amministrative degli enti. È doverosa e propositiva per un'adeguata e trasparente risoluzione dei fatti sopraesposti. Pertanto, alla luce di quanto esposto, sia il Sindaco che l'Assessore Savio non potevano pubblicizzare qualcosa che non esisteva ancora e che si è costituito con atto notarile solo il 28 agosto 2025. Questa si chiama ingerenza politica, è ben spiegata. Sul sugli Zing Zanichelli, che vi prego di leggere.
Procediamo.
Come interrogazione.
Sul punto in oggetto, gli ex comunioni, sempre presentata dal Gruppo consiliare Giulio escono, vicesindaco, pertiene Fratelli d'Italia.
Gli interroganti hanno facoltà di illustrarla, Consigliere Scanu.
Da parte dei pazienti.
In data 23 luglio 2025 è stato richiesto un servizio di supporto tecnico giuridico amministrativo al RUP del Comune di tiene per la valutazione dell'istanza di accesso dell'appaltatore ed eventuale risoluzione del contratto d'appalto dei lavori di sistemazione edificio ex comboniani fronte via Dante, finanziato dal PNRR per inclusione sociale e povertà, in cui dirigente dichiara richiamate brevemente le principali vicende del contratto d'appalto per l'esecuzione dei lavori di cui all'oggetto, come di seguito elencate uno con determinazione dirigenziale 6 del 9 gennaio 2025, la società Sina Impianti S.r.l. Con sede legale a San Quirico, in via Pordenone, eccetera, eccetera è risultata aggiudicataria dei lavori denominati Piano nazionale di ripresa e resilienza PNRR Missione 5 Comont Componente 2 sotto Componente 1 Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale, investimento Housing First e stazioni di posta sub investimento, stazioni di posta ai lavori di sistemazione edificio ex comboniani, fronte via Dante finanziato dal PNRR per inclusione sociale, povertà con scrittura privata, numero 5, Registro scritture private del 5 febbraio 2025 è stato stipulato il contratto di appalto dei lavori di sistemazione edificio ex comboniani, fronte via Dante finanziato dal PNRR per l'inclusione sociale.
Con la Società sino impianti. Tra il giorno 28 febbraio 2025 è stato sottoscritto tra il direttore dei lavori e l'appaltatore Sina Impianti S.r.l.
Il verbale di consegna parziale dei lavori di cui trattasi ai sensi dell'articolo 3 Allegato 14, rilevato che in data 16 luglio 2025 è stata acquisita al protocollo generale del Comune di Thiene protocollo 27 e 5 3 1 2025. La nota trasmessa dal sino Impianti S.r.l. Avente ad oggetto lavori di sistemazione edificio ex comboniani, fronte via Dante, finanziato dal PNRR per l'inclusione sociale e povertà istanza di recesso dal contratto per mancata consegna definitiva delle opere, rilevato che l'opera di cui trattasi è finanziata dall'Unione europea, che devono essere rispettati dei termini perentori per la conclusione dei lavori e la relativa rendicontazione, pena la perdita del contributo e che il comportamento dell'aggiudicatario apre vari scenari che devono essere accuratamente valutati nell'interesse dell'Amministrazione in carica, un noto avvocato per un servizio di supporto tecnico, giuridico, amministrativo al RUP in merito all'istanza di recesso dell'appaltatore sugli impianti S.r.l. Ed eventuale risoluzione del contratto di appalto dei lavori di sistemazione dell'edificio ex comboniani fronte via Dante.
Finanziato dal PNRR per l'inclusione sociale povertà, si interroga il Sindaco e la Giunta e l'assessore preposto, vista la situazione critica in cui versa il Comune, ritiene di fronte a questo contratto di appalto affinché renda il Consiglio Comunale gli opportuni chiarimenti in merito, chiedendo al parere legale acquisito, quindi copia e dalle indicazioni ricevute dall'avvocato incaricato a supportare in modo tecnico, giuridico amministrativo RUP in merito all'istanza di recesso dell'appaltatore sino Impianti S.r.l. Ed eventuale sua risoluzione di contratto si prega di inviare il parere legale e la valle e le valutazioni scritte fino ad ora pervenute agli uffici preposti. Quali siano le intenzioni del Comune di tiene. Il seguito della determina 5 2 9 del 23 luglio 2025, che attesta le difficoltà elencate visti gli obiettivi e l'importanza del progetto per la città e la comunità. Quali altre soluzioni, oltre alla risoluzione di contratto, siano state vagliate, si chiede di specificare nel dettaglio e di indicarne le tempistiche. Quali strategie stia intraprendendo il Comune. Ritiene la sua Amministrazione per perseguire un'azione che porti a completamento della progettualità soggetta PNRR. Grazie.
Siccome il Sindaco?
Beh, sul fango citato, perché lei ha sempre un lessico che rasenta l'ingiuria, sarà mio compito validità valutare una bella querela consigliera Scannavini rispondono in ogni caso per l'Assessore Zavagnin che, come ho già detto, non può esserci questa sera, che però so che ci sta seguendo e quindi lo saluto anche con riferimento all'interrogazione avente ad oggetto i lavori relativi all'immobile, ex comboniani, finanziati dal PNRR, Fondo per l'inclusione sociale e povertà.
Acquisita al protocollo numero 3 2 7 6 2 del 1 settembre 2025 si rappresenta quanto segue. Il procedimento è da scriversi ad una fase di pre contenzioso in cui il riserbo e la prudenza sono d'obbligo di uffici. Agiscono rigorosamente nel rispetto dei principi che informano l'attività amministrativa, nonché della disciplina di settore e in particolare, nel caso specifico con la massima attenzione, a garantire il rispetto dei termini del PNRR. In questo momento è possibile confermare, come peraltro verificabile dagli atti in pubblicazione all'albo pretorio del Comune che si è provveduto alla risoluzione dell'appalto in essere per la realizzazione delle opere presso l'ex stabile comboniani, sia in fase di un nuovo affidamento dei lavori secondo quanto previsto dall'ordinamento.
Si desidera rassicurare gli interroganti in ordine al fatto che ogni attività posta in essere è oggetto di attenta valutazione volta ad assumere decisioni sempre nell'esclusivo perseguimento dell'interesse pubblico con la massima responsabilità. Alla data odierna il direttore dei lavori sta provvedendo alla redazione dello stato di consistenza del cantiere al fine della successiva presa in consegna preordinata al nuovo affidamento dei lavori. Secondo, la disciplina vigente nel nostro ordinamento,
Grazie.
Replica.
Consigliere Toscani.
Signor Sindaco, le ricordo che una lettera dalla Prefettura di Vicenza è arrivata a lei, non a me quindi stia tranquillo sulle modalità che utilizziamo verbalmente, ma è arrivata a me, non si preoccupi quindi magari un altro, in un'altra sede leggeremo cosa c'è scritto a suo carico,
Premetto che non sono assolutamente soddisfatto, chiedo scusa ossigeno, siccome ha fatto riferimento a una nota ufficiale del porto del prefetto,
Ritengo opportuno sciogliere il nodo subito. Chiedo agli uffici di recuperare dal protocollo la nota e ne do lettura io, perché è stata indirizzata al Presidente, ne diamo lettura in sede ufficiale. No, eh lo so, però la leggiamo e leggiamo quello che lui voleva recupero, io ero eleggiamo, grazie, può continuare tranquillamente, io intanto continua l'intervento. Premetto che non sono assolutamente soddisfatta della risposta, in quanto ritengo che le rassicurazioni del Sindaco sulla problematica relativa al cantiere ex comboniani, di cui alla nostra interrogazione sono ancora evasive. La musica non cambia o girate la come volete torna la solita solfa, il solito refrain, faremo, metteremo a terra torni in ballo, la tutela dell'interesse pubblico, infatti il Sindaco nel suo intervento dichiaro ogni attività è oggetto di attenzione e valutazione volta ad assumere decisioni sempre nell'esclusivo perseguimento dell'interesse pubblico e con la massima responsabilità.
Scusi Sindaco. Quali sarebbero le decisioni che avete preso e invita, nel suo intervento su questo argomento sulla stampa, la sottoscritta, non fare chiacchiere e porre in atto azioni concrete? Il fatto che siamo qui a parlare del cantiere ex comboniani mette in evidenza che, nel rispetto dei ruoli, la mia sia un'azione in questi due anni e mezzo più che concreta, proprio a tutela di quell'interesse pubblico. Come molte volte il Sindaco richiama nei suoi interventi e come rappresentante di una parte dell'elettorato, garantire un controllo democratico sull'operato della maggioranza e per fortuna che il controllo viene effettuato, non altrettanto può dirsi sull'attività di questa Amministrazione. Non è stato fatto alcun bilancio politicamente concreto. Nonostante sia passato ampiamente la metà del mandato, non risulta sia stato portato a termine nessuna azione concreta in termini di investimenti, perché gli unici in corso di realizzazione sono quelli della precedente Amministrazione.
Essendo molto preoccupata per tale evento, aggiungo, la sottoscritta si è addirittura recata presso i vostri uffici per chiedere delucidazioni sugli ex Comboniani e, parlando con il responsabile progetto RUP, mi è stato candidamente confermato che l'amministrazione pubblica, viste le difficoltà incontrate, spera in uno slittamento dei termini di consegna dell'opera tiene, non può continuare a sperare con la grande incognita. È preoccupazione che, se i lavori non verranno ultimati, si perderà il contributo PNRR e, peggio ancora, si dovrà restituire la somma anticipata. La invito pertanto, signor Sindaco, a rispondere con serietà le domande indicati in interrogazioni, alle quali non ha dato nessuna risposta,
Noi avevamo chiesto di avere il parere legale che non c'è stato dato.
E le valutazioni Street fino ad ora pervenuta agli uffici preposti, poi esce una determinazione, la numero 647 del 29 agosto, dove si indica che, preso atto del parere legale dell'avvocato incaricato, emerge grave inadempimento consistente nel tentativo di sottrarsi unilateralmente pretestuosamente all'esecuzione delle prestazioni contrattuali evidenziando un acconto no condotta nel suo insieme e inadempiente ritenuto altresì clan, indebolimento in parole tale da compromettere la buona riuscita delle prestazioni. Tenuto che conto anche conto del fatto che l'intervento è finanziato dai fondi PNRR con obbligo e completamento dell'opera entro il 31 tra il 2026 di procedere, determina che la risoluzione per grave inadempimento.
Con nota pervenuta dall'avvocato in data 25, otto 2025, che invita a incassare una polizza solamente di 30.000 euro 820.93 rilasciata da Zurich, sono queste le ire garanzie che ammette chiesto per un'opera del genere.
Grazie consigliera andiamolo attraverso interrogazioni, discorso scritto, contributi erogati presentato sempre dal Gruppo consiliare giunge schemi, il sindaco appartiene Fratelli d'Italia, gli interroganti hanno facoltà di illustrare.
Consigliera.
Durante una Commissione consiliare, abbiamo discusso e visionato le spese di contributo predisposte per le associazioni sportive, culturali e del volontariato sociale. Contributi per l'attività associativa ascolta negli anni nel 2024 questi sono stati i contributi erogati per un totale di 39.100 alle seguenti associazioni, associazioni, importo, contributo erogato per attività associative volte nel 2023 erano presenti nel sito del Comune ritiene Judo Club Robur Libertas tiene Calcio 1908 1.800 euro, la precedente 1.000 cit cammino insieme tiene 250 euro, Polisportiva Robur, 1.008 o che tiene 2003 e 50 smuova ASD 200 Centro sport 200 euro Polisportiva Fulgor a 5.000 euro, Rino Toniolo, 1.000 euro Robur skate, 2.700 Regg PTN 1.000 Ludus musiche 600 coro Città di Thiene 1.300 Club Alpino italiano sezione tiene 500 club modellismo Red Devils 200 coro giovanile ritiene 700 associazione micologica, Gruppo ritiene 300 Conca armonica APS, 500 circolo poi poeti dialettali è il graspi 400 Amri, tali 300 euro Circolo Fotografico Città di Thiene 700 arti Associazione, Arte tiene 300 core Orchestra, Città di tiene APS e 1.500 San Gaetano Thiene cooperativa sociale 6.500 educò 200 Movimento per la Vita, Centro Aiuto alla Vita 1.500.
Associazione volontariato Alzheimer Zanè 200.
ASA solidarietà inazione. 300 AUSER volontariato tiene e 1.500 auto mutuo aiuto ritrovarsi Onlus, 200 Associazione, Coordinamento dei comitati di quartiere, 700 circolo Robur APS, 200 falchi Alto Vicentino Ambiente e Sicurezza, 3.500 Akat valori nuovi, 400 le amiche di Anna 200 Associazione Nazionale, Vigili del fuoco volontari, 400 famiglie adottive, Alto Vicentino, 200 AMPA, Protezione Animali, 400 associazione, Averroè 100 nel link disponibile sul sito del Comune di tiene sotto la voce concessioni di un contributo economico per lo svolgimento di attività annuali. Vengono indicate le seguenti linee guida che indichiamo di seguito, termini e condizioni per l'accesso e la fruizione del servizio. L'accettazione puntuale dei termini e delle condizioni indicate in questo documento è condizione necessaria per l'accesso e la fruizione del servizio. Principi fondamentali eguaglianza, l'accesso e la modalità di fruizione del servizio sono uguali per tutti, senza alcuna distinzione e imparzialità. L'erogazione del servizio viene in base a criteri di obiettività, giustizia, imparzialità, cortesia e disponibilità all'erogazione del servizio viene con un approccio basato su gentilezza, cortesia e disponibilità, inclusione sociale e l'erogazione del servizio improntata all'inclusione sociale di tutti gli utenti.
Efficienza ed efficacia nell'erogazione del servizio avviene nel rispetto dei principi di efficienza ed efficacia, protezione dei dati personali e l'erogazione del servizio viene nel rispetto della privacy dei dati personali. Legalità, l'erogazione del servizio viene nel rispetto delle indicazioni degli obblighi previsti dalla normativa vigente, l'istituzione del servizio, il servizio istituito dall'Amministrazione nell'ambito delle proprie competenze stabilite dalla normativa destinatari del servizio, il servizio, sono ammessi esclusivamente gli utenti in possesso dei requisiti previsti. L'amministrazione si riserva la facoltà di svolgere attività di controllo per verificare che il servizio non sia erogato a soggetti non in possesso di detti requisiti. Visto la poca chiarezza sui parametri di assegnazione dei contributi. Arriva erogati dalla Giunta comunale. Si interroga il Sindaco e la Giunta gli Assessori preposti di specificare quali siano, in completa trasparenza e chiarezza, i metri di misura adottati per l'erogazione dei contributi alle varie associazioni del territorio torio e dove siano indicati presenti tali indici di erogazione. Chiediamo nello specifico in quale Regolamento atto amministrativo siano normati, chiedendo anche l'invio di una Copat copia attestante di quanto richiesto. Grazie.
Sindaco.
Con riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto acquisita al protocollo comunale numero 32 763 del 1 settembre, si rappresenta quanto segue. L'interrogazione fa riferimento al procedimento ordinario per la concessione di contributi proposti a favore delle associazioni sportive, culturali e del volontariato sociale per l'attività svolta dalle stesse nel corso del 2023 e conclusosi nell'anno 2024 si riportano di seguito i provvedimenti amministrativi adottati in merito dal Comune deliberazione di Giunta comunale numero 102 del 4 12 2024 avente per oggetto contributi ordinari alle associazioni sportive, culturali e del volontariato sociale per le attività svolte nell'anno 2023 Determinazione dirigenziale numero 966 del 9 12 2024 avente per oggetto erogazioni di contributi ordinari a favore delle associazioni culturali, sportive e del volontariato sociale per l'attività svolta nel corso dell'anno 2023 nella deliberazione di Giunta comunale numero 102 sopracitata, che si riporta in allegato, è espressamente richiamato il Regolamento che stabilisce i criteri per la concessione di finanziamenti e benefici economici a enti pubblici e privati ai sensi dell'articolo 12 della legge numero 241 1990, approvato con deliberazione del Consiglio comunale numero 136 del 18 marzo 1991 e pubblicato sul sito internet istituzionale al link che vi abbiamo inviato. Quindi, in risposta all'interrogazione si precisa che la concessione di contributi per l'attività ordinaria delle associazioni è disciplinata, in particolare al Capo terzo del citato regolamento, che prevede la possibilità per la Giunta comunale di erogare contributi ad enti, associazioni, comitati o ad ogni altra forma di aggregazione sociale organica che svolga attività associativa continuativa che si riconosca nei principi fondamentali previsti al Capo 1 dello stesso regolamento che si riportano uno, incentivare la partecipazione del cittadino singolarmente e in forma associata alla vita sociale della città, nei suoi vari aspetti e diversificazioni culturale, economica sportiva, di volontariato sociale, eccetera. 2 favorire l'incremento del patrimonio e delle attrezzature in uso pubblico, 3 potenziare l'attività di promozione dell'immagine della città, 4 incrementare forme e interventi di studio, conservazione e difesa e valorizzazione delle tradizioni locali e del patrimonio storico artistico.
Per completezza, si precisa che nelle scorse settimane la Giunta ha dato avvio alla procedura per la presentazione al Consiglio comunale di un nuovo testo regolamentare, infine, si chiarisce che l'interrogazione si fonda su un presunto link alle linee guida rinvenuto nel sito del Comune di tiene sotto la voce relativa alla concessione di un contributo economico per lo svolgimento di attività annuali, ebbene, sarebbe bastata un minimo di attenzione per accorgersi che quel collegamento non è altro che il link generico presente in tutti i servizi on line disponibili sul sito istituzionale alle condizioni standard di accesso e utilizzo della piattaforma, privo di qualunque nesso con il contenuto specifico del servizio.
In altre parole, si è voluto costruire un'interrogazione su un evidente fraintendimento che si sarebbe potuto facilmente evitare con un controllo più attento.
Grazie Sindaco.
Chi interviene Consigliere?
Non siamo soddisfatti della risposta, è chiaro che la risposta in qualche modo sottende solamente alla presa in giro della mia persona, perché mi avete ritenuto non attenta nel controllare tutte le indicazioni che mi avete, che mi avete allegato e fate riferimento ad una deliberazione di Giunta comunale 102 che si riporta in allegato e che io ho stampato come potrete vedere nel link più volte.
Dove c'è scritto status error messaggi e Negro Rockhold uguale ex più Tinder, questa così il link vostro non funziona sempre per il principio di trasparenza che vi anima costantemente, quindi ho chiesto gentilmente a qualcuno dell'Ufi degli uffici che mi mandasse questa questa deliberazione del Consiglio Comunale. 136 del 18 3 1991. Tra l'altro, mi chiedo come mai siamo nel 2025 e non abbiate ancora verificato di ho pensato di poter rivedere comunque un'indicazione di Consiglio comunale che risale al 1991 e con qualche buonanima in Consiglio comunale un Consiglio mi ha fatto questo riferimento e mi ha dato anche copia di questa.
Di questa deliberazione consiliare che ho stampato sono esattamente 35 pagine.
E che quindi voi dichiarate in questa risposta che siano ancora quelle che effettivamente vigenti in questa fattispecie di richiesta che io effettuato 1991.
Si dice.
Che per quanto riguarda i contributi dell'attività associativa.
Dovrà essere richiesta don per la domanda di contributo doveva essere accompagnata da una relazione illustrativa delle attività prevista nell'anno seguente o svolta nell'anno precedente in rapporto al raggiungimento degli obiettivi generali. Eccetera, dettagliato preventivo o consuntivo economico, entrate e spese, copia dello statuto o dell'atto costitutivo qualora non presentati in precedenza. In caso di intervenute variazioni, la Giunta potrà deliberare l'erogazione del contributo nella misura massima del 50%, lo ripeto, del 50% delle spese. Adesso io mi chiedo se voi siete in grado di dichiarare che il limite del 50% nella vostra Amministrazione è sempre stato rispettato, perché questo Regolamento a cui voi fate riferimento, ma nelle discussioni di Commissione, a me non sembra parrebbe che non sia così, che effettivamente sia sempre stato rispettato il limite del 50% e credo che sia una cosa importante da da evidenziare, per quanto riguarda invece poi il dettagliato preventivo consuntivo economico, siccome è l'ultimo capoverso sempre del vostro regolamento che citate dice il contributo potrà essere evocato ridotto qualora della documentati dalla documentazione prodotta all'attività sociale risulti sensibilmente inferiore a quello previsto oppure non più rispondenti criteri fondamentali. La mia domanda è se ci sono discrepanze o non sono stati fatti controlli, come si può procedere? Non è mai successo che voi abbiate revocato un contributo. Forse non sono stati fatti dei controlli. È mai successo che sia accaduta. Una cosa del genere quindi.
Quali verifiche sono state effettuate, che tipo di controllo viene effettuato, come facciamo a sapere se hanno effettivamente fatto tutta la programmazione che è stata indicata nella richiesta di contributi per l'attività associativa e se esiste un ufficio che effettivamente fa questo questa attività? Purtroppo noi non abbiamo avuto questa questa risposta e suona un po' lunare il fatto che venga dichiarato per completezza si precisa che è fatalità. Nelle scorse settimane la Giunta ha dato avvio alla procedura per la presentazione al Consiglio comunale di un nuovo testo regolamentare. Noi chiederemo accesso agli atti per vedere se effettivamente, durante la vostra Amministrazione avete ottemperato al regolamento che voi citate e che vi prego di inserire all'interno del sito del Comune ritiene perché uno non è reperibile e quindi questo non c'è, non si scarica e quindi le persone non possono in qualche maniera accedere.
Grazie.
Prolusione.
Che porta ad oggetto un mercato settimanale del lunedì ottiene presentato dal gruppo consiliare del giudice, il sindaco appartiene a Fratelli d'Italia, gli interroganti ne hanno facoltà di illustrarla, chi interviene?
Consigliere al canone.
Premesso che il mercato settimanale del lunedì attiene a un momento di socialità e disservizi rivolto alla cittadinanza, tiene ISE che vede la vendita di prodotti come frutta, ortaggi, abbigliamento, arredamento per la casa, calzature oggettistica, gastronomia molto altro che lo stesso rappresenta una tradizione di lontane origini che va valorizzata e gestita nel migliore dei modi, ma anche in ottemperanza al vigente Piano comunale del commercio su aree pubbliche, approvato con deliberazione del Consiglio comunale numero 232 del 20 dicembre 2016. Constatiamo però che durante il normale svolgimento del mercato settimanale distanze teli di copertura siano a volte non rispettosi del Regolamento vigente vigente da una visita fisica effettuata lo scorso lunedì 25 agosto 2025 presso il mercato settimanale abbiamo notato che ci sono parecchi espositori che vendono merce senza etichetta al prezzo di 1 o 2 euro, e che gli stessi non affiggono mai la scritta di merce usata come si presume possa essere alla verifica dei capi. Gli stessi sono spesso rovinati, scoloriti, mancanti di qualche dettaglio, rifinitura o accessorio. Il Regolamento vigente, denominato Piano comunale del commercio su aree pubbliche, prevede che in presenza di merce usata debba essere esposto siano scritta 20 in misura non inferiore a 40 centimetri per 20 centimetri. Che la stessa sia ben visibile e che a richiesta di organo di controllo sia prodotta la certificazione del venditore che deve se, in presenza di vendita di beni usati, avere effettuato dei procedimenti di fumigazione, disinfezione che ve che devono essere effettuati. Interrogano il Sindaco e la Giunta per chiarire se è stato attuato il punto 5 dell'articolo 15 del regolamento in questione, che recita per le zone di pregio artistico, storico, architettonico, ambientale potranno essere definiti ulteriori vincoli correlati alle modalità di esposizione della merce individuati con apposita deliberazione di Giunta comunale. Sentite le associazioni di categoria in accordo con la competente soprintendenza de per beni architettonici paesaggistici sono ne è stato fatto questo passaggio. Noi richiediamo le motivazioni 2. Quali controlli sono stati fatti fino ad oggi durante lo svolgimento del mercato settimanale del lunedì? Attiene tra se è stata attenzionata la Guardia di finanza e quante volte, perché sul punto della merce usata potrebbe esprimersi chiaramente di ed individuare quali siano i capi effettivamente usati e chiedere le certificazioni di sanificazione o se sono stati effettuati controlli congiunti con l'Ufficio del commercio, la Polizia locale e la Guardia di finanza,
4, è importante effettuare un controllo preciso anche sull'area mercatale capirne le dinamiche e monitorare le trasgressioni, oltre che ha dei dividua, ad individuare la tipologia di sanzioni o segnalazioni che sono state effettuate, si richiede un riassunto di quanto fino ad ora rilevato il mercato settimanale, questo anche per correttezza nei confronti degli esercenti presenti sul territorio ai vari negozi ed attività che irregolarmente sono a disposizione per i controlli che vengono effettuati nel territorio.
Grazie.
Sindaco.
Solo per dire che.
C'è tutto, all'interno del sito, quello che si diceva prima, lo faccio vedere le telecamere, eccolo qua, c'è il link e tutto quanto può essere Klein, ossia avvezza al campo dell'informatica, proprio per questo abbiamo le palestre digitali, però andiamo a leggere la risposta all'interrogazione.
In relazione all'interrogazione di cui all'oggetto si forniscono le seguenti risposte.
Chiarire se è stato attuato il punto 5 dell'articolo 15 del Piano del commercio su area pubblica ritiene che prevede per le zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale potranno essere definiti ulteriori vincoli correlati alle modalità di esposizione della merce individuati con apposita deliberazione di Giunta comunale sentite le associazioni di categoria in accordo con la competente Sovrintendenza per beni architettonici e paesaggistici nel caso in cui non sia stato attuato chiarirne le motivazioni.
Come già fatto presente durante la seduta del Consiglio comunale del 27 novembre 2024, si ribadisce che non è stata esercitata la facoltà della Giunta comunale di definire ulteriori vincoli correlati alle modalità di esposizione della merce per le zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale, poiché si è ritenuto più opportuno e meno discriminante per gli operatori del mercato settimanale agire su tutte le aree mercatali introducendo norme di decoro che valgono appunto per tutti.
Si ricorda che l'operazione di riqualificazione del mercato è stata sottoposta al Consiglio comunale sin dal 2024 attraverso la modifica apportata per ben due volte al Piano del commercio su aree pubbliche. Poi si chiede quali controlli sono stati fatti fino ad oggi durante lo svolgimento del mercato settimanale del lunedì. Attiene riassunto di quanto fino ad ora rilevato al mercato settimanale, sul punto si fornisce un'unica risposta per le domande e numero 2 e numero 4 in merito si riporta la risposta della competente Polizia locale durante ogni mercato settimanale del lunedì. La pulizia locale verifica la presenza degli operatori ambulanti precari, assegnando agli stessi gli eventuali posteggi rimasti liberi, provvedendo altresì alla tenuta degli elenchi, aggiornando costantemente gli stessi ed inviandovi al SUAP. La Polizia locale è altresì impegnata in un monitoraggio costante durante gli orari di svolgimento del mercato al fine di prevenire e nel caso reprimere i fenomeni di abusivismo commerciale, accattonaggio o reati predatori in danno degli utenti del mercato. L'attività amministrativa nell'area mercatale da parte della polizia locale finora svolta si è esplicata attraverso il controllo del rispetto da parte degli ambulanti, composto assegnato all'interno della ZTL, di quanto disposto dall'articolo 17, comma 3, del Piano del commercio su aree pubbliche, del Comune di tiene obbligo di posizionamento sotto all'automezzo di idoneo telo impermeabile e non infiammabile a protezione delle pavimentazioni lapidee al termine di una preventiva attività di informazione e sensibilizzazione rivolta agli ambulanti circa il rispetto della succitata norma, gli ambulanti inottemperanti sono stati sanzionati. Contestualmente, è stata avviata un'attività da parte del responsabile della seconda unità operativa finalizzata a definire la normativa afferente alla vendita da parte degli ambulanti di merce usata e o delle rimanenze di negozio. A tal uopo sono stati presi contatti con il competente ufficio della Regione Veneto, nonché con il Dipartimento di Prevenzione dell'ULSS. 7 Pedemontana, anche al fine di circostanziare le specifiche disposizioni a cui gli ambulanti devono attenersi nel caso di vendita della citata merce, nonché attuare una corretta attività di controllo dei commercianti, definendo nel contempo anche gli aspetti sanzionatori nel caso di inottemperanza. Dette norme contestualmente e sulla medesima situazione, gli agenti in servizio del mercato hanno eseguito un primo censimento degli ambulanti che pongono in vendita merce usata e o rimanenze di negozio, al fine di definire in primis l'esatta tipologia di merce posta in vendita, per poi valutare eventuali profili di irregolarità che saranno oggetto delle previste contestazioni e delle segnalazioni agli Enti competenti. Guardia di Finanza, Camera di Commercio, un 7, eccetera. Se e quante volte è stata attenzionata alla Guardia di finanza in merito alla merce usata o se sono stati effettuati i controlli congiunti con l'Ufficio del commercio, la Polizia locale e la Guardia di finanza.
In merito si fa presente che la Guardia di Finanza effettua periodici controlli presso il mercato settimanale di tiene nell'ambito del controllo economico del territorio, al fine di assicurare la vigilanza sul territorio di tipo principalmente preventivo. In particolare, la tenenza di tiene effettua periodicamente, anche presso il mercato settimanale, i controlli di propria competenza, tra cui quelli volti alla verifica della memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi e al contrasto del sommerso in materia di lavoro in ordine alla merce usata si rimanda a quanto riportato dalla Polizia locale, descritto al punto precedente. In definitiva, i controlli al mercato settimanale sono effettuati costantemente e con altrettanta frequenza, chi non rispetta le disposizioni del Piano del commercio su aree pubbliche viene sanzionato.
Grazie Sindaco per la replica, interviene.
Consigliere Toscani.
Non siamo assolutamente contenti della risposta e un dato passo passo a vedere tutti i punti che voi non avete chiarito.
Nel primo voi non avete definito ulteriori vincoli correlati alle modalità di esposizione della merce nelle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale, perché si è ritenuto più opportuno e meno discriminante per gli operatori del mercato settimanale agire su tutte le aree mercatali eccetera eccetera però credo che davanti a determinate aree di pregio sarebbe utile decidere almeno dei codici merceologici. Nella nostra visita abbiamo verificato che, di fronte alla chiesetta Rossi, è svilente vedere la la vendita di biancheria intima e quindi non non penso sia corretto procedere in questo modo, almeno a me personalmente e molti altri tenersi non piace ricordo e mi sono fatta aiutare anche.
Ah, da una memoria storica, attiene che per lo stesso motivo sono stati tolti gli stessi prodotti, gli stessi articoli di fronte alla chiesa del del Duomo, credo che possiate farlo anche per la chiesetta rossa.
Poi, relativamente ai controlli che sono stati fatti durante lo svolgimento del mercato settimanale del lunedì, fate sempre e solo riferimento a quanto indicato dalla Polizia locale che.
Per fortuna, insomma e in maniera molto attiva, vi scrive e vi dà spiegazione di quanto è stato. È stato fatto però dite anche contestualmente, cioè allo stesso momento che quindi ora è stata avviata un'attività da parte della responsabile. Eccetera, eccetera. Le unità operativa finalizzata a definire la normativa offerente e la vendita da parte degli ambulanti di merce usata e delle rimanenze di negozio. A tal uopo sono stati pre presi, cioè in quel momento, lì, contatti con il competente ufficio della Regione Veneto con nonché del Dipartimento di Prevenzione dell'ULSS Pedemontana, anche al fine di circostanziare le specifiche disposizioni a cui gli ambulanti devono attenersi nel caso. Ma scusate voi, avete un piano del commercio datato 2016, siamo nel 2025, quindi vuol dire che controlli non ne avete fatti fino a adesso, perché se andate a contattare adesso l'ULSS, la Camera di Commercio e la grave e la e la Guardia di Finanza, cosa avete fatto dal 2016 fino al 2025.
Non lo so, mi chiedo il la e il Piano del commercio e questo è indicato nei vostri punti lo definite voi, cosa de cosa devono fare la fumigazione? Quindi io mi chiedo cosa avete fatto fino adesso. Non avete dato nessuna indicazione di che attività di controllo effettua l'Ufficio del commercio boh e per quanto riguarda la Guardia di finanza che dovrebbe essere, credo, l'unità operativa corretta per operare in tal senso non arriva nessuna missiva, quindi io lo ritengo grave, perché siete voi stessi che indicate cosa dovete fare nel 2016 e poi nel 2025, perché la Scannavini vi chiede allora dite che avete appena preso contatti con la Camera di Commercio, l'ULSS 7 e la Guardia di Finanza. Io credo che questo atteggiamento sia assolutamente grave deleterio per la comunità e che non ci.
Perché fa quella faccia voi non avete fatto controlli giudicate voi nel 2016 e 2016, il nel 2016 possibile che non ci sia un cartello di merce usata, uno non ce n'è uno in tutto il mercato di tiene quando vendono merce a un euro a 2 euro con i buchi o senza etichetta e senza nulla o mancante di accessori bottoni, Orly eccetera. Io mi chiedo come sia possibile che questa cosa e questa attività non sia stata verificata oppure segnalata, perché lo scrivete voi nel momento in cui c'è questo tipo di merce deve essere segnalata con un cartello 40 per 20, iscritto. Merce usata e poi agli agenti deve essere esposto. Tutta la documentazione relativa alla fumigazione. Boh non hanno mai fatto mai trovato nessuno che vende merce usata. Non lo trovo rispettoso nei confronti di tutti i locali, invece che rispettano le normative che vi pagano le tasse e sono ligi al dovere.
Grazie consigliera, andiamo all'ultima interrogazione apertura del tribunale della Pedemontana questa volta presentata dai gruppi consiliari presenti il Sindaco, noi pertiene Lega Liga Veneta Salvini che illustra consigliere laconico.
Lo prendiamo come a conclusione del punto tra un punto punto e l'altro sull'ordine dei lavori.
Consigliere comunico, chiedo.
Premesso che il Consiglio dei ministri ha approvato il testo di riordino della geografia giudiziaria che prevede l'istituzione del nuovo tribunale con sede in Bassano del Grappa, tribunale della Pedemontana, nel cui ambito è stato inserito anche il Comune ritiene a luglio 2025 e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato il via libera al provvedimento tramite conferma parlamentare evidenziando l'importanza del tribunale per il territorio bassanese,
Considerato che in data 21 gennaio 2025, i Presidenti degli Ordini degli Avvocati di Padova, Treviso Vicenza, in qualità anche di portavoci di giudici e operatori della giustizia, hanno inviato i sindaci delle province di Padova, Vicenza e Treviso un testo dove affermavano la loro contrarietà all'istituzione del nuovo tribunale per i seguenti motivi, insufficienza di risorse nel sistema giudiziario italiano mancano tra 1.200 e 1.500 magistrati e circa 13.000 addetti alle funzioni di cancelleria. In Veneto si registra una carenza media del 10 12% dei magistrati e del 30% del personale di cancelleria. A Padova manca il 77% del personale. UNEP redistribuzione dannosa per l'apertura di un nuovo tribunale comporterebbe la sottrazione di risorse ad altri uffici già in difficoltà, peggiorando la situazione generale. Minore necessità di prossimità. I cittadini accedono direttamente il servizio giustizia solo per la volontaria giurisdizione, tutele, curatele, amministrazioni di sostegno, la maggior parte degli altri. Servizi richiede l'intervento di un avvocato. Miglioramenti nei trasporti, grazie strade, ferrovie più efficiente. Il concetto di tribunale vicino è meno rilevante rispetto al passato. Digitalizzazione delle udienze. La trattazione da remoto e in videoconferenza ha ridotto drasticamente l'accesso fisico alle sedi giudiziarie fino al 70% in meno specializzazione degli operatori. La qualità e la rapidità delle giustizia dipendono dalle specializzazioni di magistrati e avvocati, difficile da garantire in un tribunale piccolo come quello ipotizzato abbassano.
Tribunale delle imprese. Il vero tribunale delle imprese è solo Venezia, non lo possiede. Non potrebbe offrire lo stesso livello di servizio alle aziende? I rischi di autoreferenzialità nei tribunali di piccole dimensioni cresce il rischio di protagonismo e di rapporti poco trasparenti per assenza di confronto e controllo sociale. Punto 2, il 10 marzo, 2025 e 28 Sindaci dell'Alto Vicentino, incluso il Sindaco detiene, hanno scritto il Ministero di giustizia Carlo Nordio, esprimendo dubbi sull'efficacia della riapertura del tribunale di Bassano del Grappa quale tribunale della Pedemontana. Secondo loro, la creazione di una nuova sede giudiziaria rischia di disperdere risorse, aumentare i costi e indebolire le strutture già esistenti, senza migliorare realmente efficienza o rapidità. I sindaci che ritengono che il Tribunale di Vicenza si è già adeguato alle esigenze del territorio dell'Alto Vicentino, grazie anche agli strumenti telematici, e propongono di rafforzare questa sede invece di istituire un nuovo tribunale, considerato non sostenibile né utile.
Si interroga il Sindaco del Comune di tiene per sapere se intende confermare e ribadire la posizione contraria all'istituzione del nuovo tribunale Bassano del Grappa tribunale della Pedemontana, tenuto conto che non sono sopraggiunti fatti nuovi rispetto alle prese di posizione di cui in premessa per conoscere le motivazioni puntuali che guidano la posizione dell'Amministrazione comunale in merito all'apertura di tale sede giudiziaria per valutare se, alla luce delle considerazioni esposte, in premessa, ritenga opportuno promuovere azioni di coordinamento istituzionale con gli altri Comuni del territorio. Il tuo vicentino, per tutelare la qualità del servizio giustizia e la corretta allocazione delle risorse pubbliche, come dichiarato nella lettera di cui al punto 2, e quindi ribadire la opposizione, la frammentazione del sistema giudiziario nell'ambito del territorio vicentino. Si intende attivarsi tramite iniziative concrete affinché il Comune ritiene che per storia, posizione e tradizione ha sempre fatto riferimento alla città di Vicenza, mentre è del tutto estraneo all'ambito territoriale individuato per il tribunale della Pedemontana. Tenuto altresì conto che tutti gli altri Enti pubblici di riferimento, quali Questure e Prefetture, Agenzia del territorio, hanno sede presso la città di Vicenza e che, conseguentemente, la modifica della competenza giurisdizionale costituirebbe per gli abitanti del Comune, ritiene grave pregiudizio e disservizio nell'esercizio dell'attività amministrativa, continui a rientrare nelle competenze territoriale del tribunale di Vicenza, anche nell'eventualità della costituzione del tribunale della Pedemontana.
Signor Sindaco, sì, rispondo volentieri per una problematica carte che ritengo di grande attualità, quindi ringrazio per l'intelligente interrogazione che riporta il tema al centro della discussione in merito all'interrogazione presentata dai Gruppi consiliari Benetti, Sindaco, noi pertiene e Lega Liga Veneta Salvini in data 1 settembre 2025 acquisita agli atti con protocollo 32 900, si precisa quanto segue nell'ordine in cui sono stati posti i quesiti 1 conferma della posizione del Sindaco e dell'Amministrazione comunale.
La posizione del Sindaco ritiene dell'Amministrazione comunale arresta ferma, è nettamente contraria all'istituzione del nuovo tribunale della Pedemontana con sede a Bassano del Grappa.
Tale contrarietà era già stata espressa in maniera chiara e unitaria. Il 10 marzo 2025.
Con la sottoscrizione della lettera inviata al Ministro della giustizia, onorevole Carlo Nordio, da parte di 28 Sindaci dell'Alto Vicentino, tra cui tiene ad oggi non sono intervenuti elementi nuovi che possano giustificare un cambio di orientamento, motivazioni puntuali della contrarietà. Le motivazioni alla base di questa posizione sono le stesse richiamate dai rappresentanti degli ordini degli avvocati e da molti operatori del settore della giustizia. Depotenziamento dei tribunali esistenti, la già grave carenza di risorse che ad oggi pregiudica irregolare il funzionamento dei tribunali esistenti.
Che sarà ulteriormente aggravata e di ciò sia pressoché la certezza alla luce proprio del disegno di legge approvato dal Governo a fine luglio, nel quale si legge testualmente che alla copertura dell'organico dei magistrati, del tribunale e della procura di Bassano del Grappa, si provvede mediante ordinarie procedure di trasferimento, assenza di reale beneficio in termini di prossimità per i cittadini dell'Alto Vicentino che sempre gravitano sulla città di Vicenza, per i principali servizi di giustizia, sicurezza e Amministrazione come prefettura questura, Agenzia del territorio, efficienza garantita dal tribunale di Vicenza anche grazie alla progressiva digitalizzazione dei procedimenti giudiziari e delle udienze che ha già reso marginale l'elemento della distanza fisica. Si ricorda peraltro che da tempo il Comune di Thiene e sede di un ufficio di prossimità del tribunale di Vicenza, per completezza, si informa altresì che sul territorio della provincia di Vicenza risultano attivi 10 uffici di prossimità che offrono servizi a 26 comuni.
Rischio di dispersione e frammentazione del sistema giudiziario, con conseguente aumento dei costi e riduzione della qualità complessiva del servizio, 3 coordinamento istituzionale, l'Amministrazione comunale ritiene necessario e opportuno continuare a lavorare in stretta sinergia con gli altri Comuni dell'Alto Vicentino, che sarebbero coinvolti dalla competenza territoriale del nuovo tribunale di Bassano,
Tra questi oltre attiene si possono citare Schio, Santorso, Malo, Marano Vicentino Zanè Zugliano, Carrè Chiuppano Piovene Rocchette, Caltrano e Breganze che condividono analoghe preoccupazioni. È in corso un confronto con diversi Sindaci per valutare nuove forme di protesta istituzionale coordinata volte a ribadire con forza la contrarietà a questa scelta. Aspetti politici e istituzionali. Si sottolinea che la proposta di istituzione del Tribunale della Pedemontana trae origine da scelte operate a livello regionale e nazionale dall'attuale maggioranza di centrodestra, in particolare dalla Lega. Sarebbe pertanto opportuno aprire un dibattito franco e trasparente anche in sede politica, coinvolgendo i partiti di Governo per verificare se e come intendano dare risposte concrete alle obiezioni sollevate dai territori e dagli operatori della giustizia.
Tutela degli interessi del Comune di tiene il Comune ritiene e continuerà a difendere il proprio diritto a mantenere il riferimento naturale e storico alla sede giudiziaria di Vicenza. Ogni decisione che comportasse un trasferimento della competenza territoriale al nuovo tribunale di Bassano sarebbe percepita come un grave pregiudizio e un disservizio per i cittadini Chianesi. Per tali ragioni l'Amministrazione intende mantenere salda la propria contrarietà al progetto e valutare ogni iniziativa utile, anche in raccordo con altri enti e istituzioni, per ribadire questa posizione presso tutte le sedi competenti. In conclusione, il Comune di tiene e conferma la propria ferma opposizione all'apertura del tribunale della Pedemontana e si impegna a proseguire nell'azione di coordinamento con gli altri Comuni dell'Alto Vicentino al fine di tutelare la qualità del servizio giustizia, garantire la corretta allocazione delle risorse pubbliche e salvaguardare i diritti dei cittadini.
Grazie.
Articolo interroganti, chi interviene consigliere, alcuni con?
Grazie, signor Sindaco, per la sua risposta all'interrogazione presentata dal nostro Gruppo consiliare e ho apprezzato la chiarezza con cui ha ribadito la sua contrarietà a questa ipotesi, già espressa anche con lettera del 10 marzo 2025, è importante che il Comune di Thiene mantenga una posizione netta su un tema che impatta direttamente la qualità dei servizi per i cittadini e l'equilibrio del sistema giudiziario territoriale, e non posso tuttavia nascondere alcune criticità che emergono dalle sue risposta e che meritano attenzione, considerato che il prove, il provvedimento è di fine luglio e lei ha parlato di valutare ogni iniziativa utile e di confronti in corso, ma non è indicato quali azioni specifiche il Comune intende intraprendere per contrastare l'apertura del nuovo tribunale. Senza una strategia chiara, il rischio è che le posizioni resti solo formale.
L'assenza di strumenti giuridici e amministrativi non è stato chiarito se il Comune intende avvalersi di pareri legali, osservazioni formali o altri strumenti istituzionali per tutelare i diritti dei cittadini e la competenza territoriale attuale ruolo politico è stato accennato che la proposta nasce da ambienti della maggioranza del centrodestra ma non è stato chiarito se il Comune intende dialogare con i rappresentanti locali di quei partiti o se si prevede una pressione politica più strutturata.
Coinvolgimento della cittadinanza nelle sue risposta non si fa riferimento a iniziative pubbliche, assemblee o consultazioni che possono coinvolgere direttamente i cittadini, tiene ISI, che sono i primi interessati da questa trasformazione.
Per questi motivi, pur riconoscendo il valore della sua presa di posizione, la mia soddisfazione non è piena, avrei auspicato un impegno più concreto, operativo e partecipativo, che andasse oltre le dichiarazioni di principio e si traducesse in azioni tangibili, resto comunque disponibile, come consigliera anche a collaborare per tutelare gli interessi della nostra comunità e garantire che ogni decisione venga presa con trasparenza, competenza e coinvolgimento.
Consigliera.
Prima di proseguire, la mi dispiace che la consigliera Scanavino sia in Aula, ma siccome prima ha fatto riferimento in questa sede, ha un riferimento ad una lettera prefettizia, quasi a sottintendere che si tratti di una nota di richiamo ufficiale da parte del Prefetto, essendo tale nota me indirizzata, ritengo utile dare lettura al Consiglio così da rendere noto a tutti il contenuto il tenore la portata dello scritto.
Prefetto, inoltre, all'oggetto esposto della consigliera comunale escono in Giulia con e-mail del 29 marzo ultimo scorso noi Consiglieri al giugno Scanavino ha chiesto un intervento dello scrivente in merito a taluni atteggiamenti e comportamenti nei suoi confronti verificatisi in occasione di recenti sedute del Consiglio comunale al riguardo non ravvisando competenze da parte dello scrivente in ordine alla portata dei termini utilizzati in seno alla discussione e al dibattito avvenuti nel Consiglio comunale si invita la Signoria vostra nell'esercizio delle proprie funzioni ed assicurare il mantenimento dell'ordine e il decoro durante le sedute del Consiglio, evitando crimine naturali, contrapposizioni insite nella dinamica politica trascendono penso sia una nota più che accoglibile ed è quello che la Presidenza sta tentando di fare, non con poca difficoltà andiamo quindi avanti perché così tutti hanno coscienza di quel che era l'oggetto del sottinteso e chiedo al Consiglio un sugli ordini dei lavori.
Alla luce del fatto che è venuta una richiesta.
In tal senso, di valutare l'opportunità con voto di anticipare il punto relativo a dava così poi da riuscire a liberare Presidente, Direttore interna della partecipata, in modo insomma, senza tenere in ostaggio dei nostri dei nostri lavori il cambio dell'ordine del giorno, come sapete, prevede una votazione ufficiale e quindi chiedo al Consiglio se è d'accordo di anticipare il punto in oggetto Chi è favorevole?
Unanimità e quindi andiamo.
A limitare l'unanimità qui, sì 15.
Quindi andiamo.
Al punto fusione per incorporazione di Solaris S.p.A. In Alto Vicentino Ambiente S.r.l. E contestuale trasformazione della società incorporante in una società per azioni, la parola al Sindaco.
Se il saluto il Presidente, saluto anche il direttore ringraziandoli per la loro presenza.
Non solamente in prima Commissione, ma anche questa sera, quindi, per il loro impegno, la loro disponibilità, faccio una semplice premessa in mancanza della Assessora Maino, che non poteva essere presente questa sera, la delibera che ci apprestiamo a discutere rappresenta una tappa del percorso volto a raggiungere l'obiettivo fissato dal decreto legislativo 152 del 2006, Testo unico ambientale che prevede l'organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani in ambiti territoriali ottimali per noi quello corrispondente alla competenza del vaccino di rifiuti di Vicenza, all'interno del quale la gestione sia affidata a un solo gestore per garantirne efficienza, direi anche economicità.
Quindi, la proposta di deliberazione in esame infatti, ad oggetto la fusione per incorporazione di Solaris S.p.A. In AMA S.r.l. Con contestuale trasformazione di AVA in società per azioni, operazione rispetto alla quale è stata acquisita la relazione dell'advisor relativa alla determinazione del concambio, avete in allegato E e il parere dell'esperto designato dal presidente del tribunale di Vicenza relativo alla valutazione di congruità del rapporto di cambio che in allegato F,
L'operazione è già stata, direi ampiamente illustrata ai componenti della prima Commissione, consiliare a cura del Presidente diavolo, dottor Cattelan, che è presente, quindi Sala e quindi direi di lasciare spazio alle domande in quanto, come già detto, l'illustrazione è già stata esaurita esaurientemente spiegata. Grazie.
Sì, andiamo direttamente al dibattito, il funzionario litigava sono ovviamente coinvolgibili su questioni più tecniche, il consigliere Barbieri.
No.
Funziona sì allora, buonasera a tutti.
Mi associo anch'io ai ringraziamenti verso il Presidente e il direttore per la loro presenza, come è già stato detto, in Commissione abbiamo avuto, ma abbiamo avuto modo di di capire bene le dinamiche prospettive e anche il senso di quello dell'argomento che stiamo trattando questa sera.
Io esprimo parere favorevole proprio in conseguenza delle delle informazioni ricevute.
Forse una riflessione che ne nei decenni scorsi sembrava che la privatizzazione fosse la panacea per per tutti, per molti dei problemi de de del sistema Paese del sistema Italia, anche magari per porre rimedio ai deficit e i debiti.
Questa cosa si è si è dimostrata avere in alcuni casi,
Però non vale per tutte le situazioni,
È appunto questa è una di quelle.
A mio parere e nel.
A mio parere, appunto, è più utile che la gestione dei rifiuti rimanga in capo a una società pubblica.
E il rischio è stato anche questo descritto durante la Commissione.
E quindi la fusione va proprio nella direzione opposta.
Nella nella nel cercare il risultato di creare una società Acri e che riesca ad essere competitiva e che riesca a resistere al punto A riesca, a resistere e che riesca a rimanere pubblica,
Un'altra cosa volevo, volevo chiedere se fosse possibile.
Visto che la l'Alto Vicentino ho avuto nei decenni scorsi la lungimiranza di di creare, di, di costruire il termovalorizzatore e che tanti problemi risolve, mentre si è parlato anche di discarica e Ca' sappiamo quanto difficile sia innanzitutto aprire nuove discariche e poi e poi concludere anche la vita delle discariche se delle discariche stesse,
Io chiedevo se non fosse possibile studiare un sistema per compensare, diciamo, nella nostra zona, sul quale su singoli, sulla quale insiste il termovalorizzatore perché, per quanto poco alcuni disagi, il termovalorizzatore di crea.
E quindi?
Secondo me, la nostra zona meriterebbe appunto una sorta di beneficio da questo che vada al di là della del, come dire degli utili distribuiti data.
Anche perché il termovalorizzatore non essere al servizio del dei 32 Comuni, se non sbaglio, della nella società, ma anche di altri Comuni della nostra Provincia. Grazie,
Grazie consigliera, Consigliere alcuni Co.
No.
Allora intervengo oggi con spirito costruttivo, riconoscendo la portata strategica dell'operazione di fusione tra aree Solaris, che si configura come una scelta di visione e di presidio pubblico in un settore delicato come quello della gestione dei rifiuti, la fusione, e come illustrata dal Presidente anche in Commissione e mira a costruire un soggetto pubblico ampio e strutturato capace di affrontare con forza e competenza le scadenze delle concessioni del 2030. Questo obiettivo è condivisibile e importante e evitare gare aperte che potrebbero trarre soggetti privati anche quotati in borsa con finalità speculative.
Consolidare un modello di gestione in house fondato su efficienza, trasparenza e controllo democratico. Rafforzare le capacità operative e finanziarie della nuova società che, secondo il piano industriale, prevede ricavi in crescita del 51 milioni nel 2026 e 58 milioni nel 2030, un Ebitda stabile e in aumento da 14 milioni a oltre 16 milioni, una posizione finanziaria netta che passa da 17,8 milioni di debito nel 26 e quasi 3 milioni di attivo nel 2030, questi numeri dimostrano che vicentino Ambiente Spa può essere un soggetto solido, capace di garantire continuità e qualità del servizio.
Tuttavia, proprio perché questa operazione così ambiziosa, è necessario che sia anche equa e rispettosa dei territori coinvolti e qui pongo alcune domande dirette del Presidente al presidente dell'assessore è assente, quindi al presidente e al direttore e quali garanzie sono previste per i comuni sede di impianto e con termini potrebbe essere anche i temi che ospitano e sono vicini al termovalorizzatore.
Le fusioni e comporterà un aumento relativo di flussi di rifiuto da gestire provenienti da Comuni ex orari sin quanto già conferenti. Questo significa che rimarranno pressoché invariati. Pressioni ambientali, aumento del traffico, veicolare impatti sanitari e sociali, e ora per i Comuni di Solaris conferiscono rifiuti al termovalorizzatore, aveva come clienti.
Il rapporto è di tipo commerciale, quindi pagano una tariffa per il servizio, non hanno voce in capitolo sulla gestione dell'impianto e non partecipano alle decisioni strategiche nella governance.
Ora come soci, invece entreranno della compagine proprietaria, partecipando alle assemblee gli organi societari, contribuendo alle decisioni industriali e ambientali, avendo una responsabilità diretta nella gestione dell'impianto. Questo passaggio modifica il principio di equità ambientale, cioè non si tratta più solo di chi subisce l'impatto e chi paga il servizio, ma di chi decide e chi è corresponsabile. Quindi faccio una domanda ora che i Comuni ex orari, se non saranno più semplici clienti ma soci della nuova società, come si intende integrare queste nuove responsabilità nelle tutela ambientale dei territori? Sede degli impianti è prevista una redistribuzione degli oneri ambientali, anche in forma di compensazione, monitoraggio o investimenti condivisi.
Ci sarà un protocollo ambientale condiviso, perché se questo passaggio non è accompagnato, dal mio parere, da un riequilibrio nella governance, un protocollo ambientale condiviso e una redistribuzione delle responsabilità territoriali, allora il rischio è che i Comuni sedi di impianto e mettiamo anche tiene come con termine e continuano a subire l'impatto senza un adeguato riconoscimento ristoro, mentre altri Comuni beneficiano della gestione pubblica senza contribuire proporzionalmente. Quindi le domande successive sono ritenete che la governance tra Aves orari, se si oggi equilibrata, sarà nel momento in cui diventerà S.p.A. La soglia deliberativa, due terzi dei soci, il 50% del capitale è davvero uno strumento di equilibrio. Ecco, chiedo una risposta a queste domande. Grazie.
Grazie consigliera.
Non ho altri interventi se vogliamo intanto.
Rispondono a questo.
Presidente, intervengo in grado proprio allora, grazie intanto al Consiglio per aver anticipato il punto è un gesto di gentilezza nei nostri confronti.
Allora partiamo dal dal punto del contributo ambientale che è stato toccato da entrambi i consiglieri Barbieri e Cunico, con decorrenza da gennaio del 2025, la Regione ha normato, dopo parecchi anni di mancanza di un indirizzo chiaro su questo punto, la tematica del contributo ambientale, quindi la Regione Veneto, con decorrenza da gennaio di quest'anno ha.
Previsto che, per ogni tonnellata in ingresso alle discariche di tutta la regione e i termovalorizzatori di tutta la Regione, quindi tre impianti di termovalorizzazione di discariche sia aggiunto un contributo ambientale di 10 euro a tonnellata che viene poi girato dalla società al comune sede di impianto. Quindi la Regione ha normato questo. Il 20% di questo contributo, quindi 2 euro a tonnellata verranno invece attribuiti ai comuni con termini al comune sede di impianto e la distribuzione di questi due euro del 20% di questo contributo non ha ancora ricevuto una previsione puntuale.
E la società ha ricevuto indicazioni dalla Regione di versarlo temporaneamente al Comune di Schio. Quindi, ecco questo contributo ambientale per darvi un ordine di grandezza. È visto che noi trattiamo 850.000 tonnellate, circa 85.000 tonnellate di circa 850.000 euro ed è da quest'anno a carico di tutti gli utilizzatori dell'impianto ed è stato, non so, se lo abbiamo già versato e che abbiano già versato al Comune di Schio. Ecco quindi la competenza su come ripartirlo fra i Comuni contermini e quale sia la definizione di Contu comune con termine. È un adempimento di Regione Veneto.
Per quanto riguarda la governance, ovviamente in un processo di aggregazione è sempre un sacrificio, nel senso che nel piccolo, ovviamente, si conta di più man mano che ci si aggrega.
E c'è c'è una diminutio sicuramente del proprio ruolo, e l'operazione ha una finalità che avete ben descritto, che è quella di tutelare.
La gestione in house dei rifiuti e quindi se vogliamo mantenere questa gestione in house che, come abbiamo illustrato in Commissione, riteniamo efficiente e che sia stata di tutela dei cittadini, questo è il percorso da fare, mettendoci insieme consolari is ovviamente subiamo delle rinunce, nel senso che la proposta di governance con tre Consiglieri il Presidente in capo ai soci ex AVA, i due Consiglieri in capo a solaris è sicuramente di favore per Solaris rispetto alle quote.
Questo è di tutta evidenza, però vi invito a soffermarvi sul fatto che la maggioranza in capo ai soci AVA è solida ed è ineludibile, nel senso che, nel momento in cui si ha l'amministratore, con le deleghe e la maggioranza del consiglio di amministrazione, c'è una chiara,
È chiara,
Predominanza e possibilità di gestire il consiglio di amministrazione. La soglia deliberativa dell'Assemblea è del 50% delle quote e del 50% degli abitanti. È quella a cui faceva riferimento il consigliere, Cunico è quella costitutiva dell'Assemblea, quindi ci sono i due terzi per costituire l'Assemblea e questa è una tutela difficile da raggiungere. Però insita nell'in house perché l'in house sostanzialmente cosa dice dice rispetto a una società normata dal codice civile e voi dovete garantire che anche il Comune che ha poche quote pochi abitanti possa essere determinante, e questo.
E come si raggiunge in questo caso lo abbiamo declinato mettendo una maggioranza alta per costituire l'Assemblea, mentre poi quella deliberativa all'interno dell'Assemblea è più bassa di quella attuale di AVA attualmente ava a una maggioranza deliberativa in Assemblea. Che è molto difficile da raggiungere perché prevede il 60% delle teste 60% delle quote, non di chi viene in Assemblea, ma dei soci. Quindi, nel momento in cui non si riescono a convogliare a far partecipare tutti i soci e, insomma, i Sindaci presenti lo sanno, è molto difficile raggiungere maggioranze deliberative costitutive. Ecco.
E quindi vero, concordo con quanto detto dai consiglieri. Sicuramente ci sono delle rinunce.
Ne andando in una realtà più più grande, ma i quello che si ottiene in cambio, quindi, il mantenimento della possibilità di mantenere ancora una gestione in house credo rafforzi questo questo progetto, per quanto riguarda il beneficio che i cittadini del nostro territorio hanno rispetto a quelli di Solaris, è sostanzialmente quello che la società ha fatto negli anni, cioè, oltre ad avere tariffe competitive, anche sempre garantito un flusso di utili importanti che sono confluiti o nei bilanci dei Comuni o iniziative.
Come quella di fondazione di comunità dell'anno scorso.
Avendo 92% delle quote, il 92% degli utili distribuiti in futuro rimarrà sempre a beneficio del nostro territorio. Quindi, se guardiamo, gli abitanti serviti, che sono 180 per noi, è 130 per solaris. C'è ovviamente una ricaduta che rimane nettamente superiore anche per quanto riguarda gli utili distribuiti a favore del nostro territorio,
Grazie Presidente, rimaniamo nel solco se c'è ancora qualcuno che vuole intervenire del dell'oggetto, conoscano i.
Alla nuova società pubblica verrà affidato il servizio con modalità in house providing, dal Consiglio di Bacino riusciti, Vicenza la nuova S.p.A. È costituita per erogare i servizi e i comuni che risiedono nel territorio del vaccino, perché fra i soci della new company, quindi vicentino ambiente, ci sono enti fuori Baccino Reggenza dei Sette Comuni.
Non si crea così una società a scavalco di due Baccini, probabilmente violando le stesse direttive Red regionali.
Intanto questa.
Un attimo.
Il primo.
Oneroso, cioè non c'è autonomia comando del Presidente no.
Allora.
È vero tra i soci di di Alto Vicentino ambiente, già oggi c'è la reggenza dei comuni di Asiago, questo è un accordo che risale a parecchi anni fa, in cui all'epoca in cui Altovicentino Ambiente aveva necessità di un di una discarica, si raggiunse un accordo.
Tra il nostro territorio e la reggenza per far rientrare come soci, quindi i loro conferirono la discarica di mela con che che sita in Altopiano di Asiago e che è una discarica attualmente in fase di post mortem, quindi non più attiva è diventarono soci di.
Di AVA.
Ottenendo in cambio il 5% di di AVA che la loro quota, questo non è normativamente in contrasto con.
L'in house, perché il?
Diciamo qui risale, diciamo, un periodo precedente a quello attuale, quindi è già uno Stato in essere di di società e l'in house a elementi di prevalenza, quindi c'è la famosa regola che l'80% del fatturato della società debba essere svolto per funzioni affidate dai comuni o dall'ente di Baccino.
Marginalmente AVA opera per farvi un esempio, anche nel libero mercato, ritirando i rifiuti sanitari e dei medici del territorio, quindi ci sono delle attività secondarie fuori dall'in house, ma questo è,
Previsto è reso possibile dal dall'Ina. Osa la per la peculiarità che abbiamo previsto nel nuovo Statuto, parla però nella maggioranza dei voti e quindi abbiamo detto che per deliberare servono il 50% delle coop delle quote e il 50% degli abitanti. C'è scritto abitanti serviti, quindi la reggenza conterà su questa seconda maggioranza per uno perché non ha nessuna B non abitanti serviti, quindi non conterà su questo secondo quorum. Ecco quindi diciamo a sull'in house, sulla l'assemblea del coordinamento. Un peso inferiore per questo motivo è sostanzialmente un socio di di capitali.
Grazie, consigliere Cecchini.
Sì, grazie, ringrazio anch'io, naturalmente, presidente, e il direttore per la loro presenza, ma anche per l'illustrazione che hanno fatto in Commissione che, a mio parere arrestata esaustiva su quello che è il processo che ha portato a questo progetto di fusione.
Intervento perché per come dichiarazione di voto, che più fa sicuramente un voto favorevole, perché la la, la gestione pubblica in questo caso in A e che poi sarà un servizio in house del servizio di raccolta e prevedo fondamentale per una corretta gestione ambientale del territorio e inoltre mi fa piacere che sia stata la ribadite già questa sera una rassicurazione per quanto riguarda la governance e anche per tutta quella struttura che è stata ben presentata dei gay che esplicitato ancora adesso che permetterà ai comuni che diciamo storici in di avere ancora, diciamo.
Chiamiamolo potere in maniera anche impropria, però, di poter guidare e soprattutto le scelte per quanto riguarda poi il termovalorizzatore grazie.
Grazie Consigliere.
Non concedono sgravi.
Nella documentazione che ci avete fornito si ricorda e volevo ricordare un passaggio oltre l'80% del fatturato dalla società è effettuato nello svolgimento dei compiti affidati dai comuni e dagli altri enti locali soci. La produzione ulteriore rispetto al limite di fatturato di cui al periodo precedente, che può essere rivolta anche a finalità diverse, è consentita a condizione che la stessa permetta di conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell'attività principale della società. Questo concetto è fondamentale per ottenere e mantenere l'affidamento in house. Il servizio di smaltimento rifiuti incide non poco sul fatturato dell'attuale AVA e inciderà altrettanto su quella della new company vicentino ambiente. Tuttavia, ad oggi i valori sono invertiti, semplificando solo il 20% dei rifiuti trattati e fatturati proviene dai Comuni soci, AVA e il resto è attività commerciale per i non soci. Avete già fatto le proiezioni con i dati della new company, dal 20% arriviamo al famoso 80%. Come possiamo esserne sicuri e a completamento del ciclo diffusioni, a che valore arriveremo se in futuro amplieremo l'impianto? Il fatturato aumenterà, ma i soci e i servizi a loro erogati no di conseguenza, la perciò percentuale diminuirà. Avete tenuto conto di queste considerazioni? Se decade questo requisito? La società può essere considerata non più braccio operativo strumentale ai comuni, ma a scopo di lucro,
E quindi, perdendo questo bilanciamento, avrà l'obbligo di agire sul libero mercato, venendo meno il principio di in house che vogliamo mantenere con sé, con conseguente gara a d'evidenza pubblica, è uno scenario che voi avete calcolato con ponderatezza.
Grazie Presidente.
Nel 2019 l'Assemblea di AVA ha svolto una ricognizione sullo stato dell'in house e la conclusione deliberata dai soci su parere legale acquisito dalla società del professor colombari recita proprio quello che lei ha ricordato. Prima, quindi, lotta più dell'80% delle attività della società si riferisce a servizi affidati quali sono i servizi affidati dai Comuni sono quello della gestione integrata del dei rifiuti, quindi non c'è un calcolo matematico sul fatturato, ma sulla tipologia di servizio affidato è una è una distinzione che che è stata deliberata in Assemblea. Quindi contano le tipologie di servizi affidati.
Grazie.
Mentre scusi ecco, scusa, Presidente, per completare il ragionamento, mentre il il calcolo del fatturato ovviamente migliorerà con con l'ingresso di Sorapis e con la copertura di tutta la Provincia.
Do il consiglio di bacino nel caso in cui perché,
Per dare un esempio nel Consiglio di vaccino vengono veicolati circa 65.000 tonnellate su 85 dell'impianto, quindi anche il requisito del fatturato qui faceva il calcolo che doveva cui faceva riferimento lei migliorerà ulteriormente, ma la delibera dell'assemblea di AVA parla di gestione dei servizi affidati, quindi il fatto il 20% viene calcolato su altri servizi che la società svolge come quello del teleriscaldamento o della produzione di energia elettrica.
Grazie.
Ah, considerano ha concluso gli interventi, possiamo andare avanti, ci sia qualcun altro grazie.
Signor Carollo.
Sì, buonasera a tutte e a tutti e ho ascoltato con piacere gli interventi che sono stati fatti le risposte che sono state date.
Legandole anche a quello che ci è stato illustrato in Commissione e.
Ed è anche quel che citava il Presidente dicendo che.
È la Regione che ha definito il contributo ambientale tassello in più per dire che la competenza in termini di pianificazione della gestione del rifiuto compete, a livello politico, alla Regione Veneto.
Perché ha un margine o una giusta dimensione per poter avere e definire appunto questo tipo di gestione, e ritengo che la scelta di?
Mantenere questo servizio questa.
Anche servizio alla cittadinanza in house sia la scelta che premia perché.
Permette, attraverso il controllo analogo, di garantire.
Ai cittadini tramite le amministrazioni, di essere sul pezzo sulle attività che vengono svolte.
Perché giustamente il legislatore potrebbe può infatti mettere nel mercato la gestione di in questo caso la raccolta rifiuti e la gestione e la successiva gestione del rifiuto.
Può essere sì, vero, un qualcosa di difficoltoso per noi amministratori, perché sì, prima potevamo decidere in X, adesso dovremmo decidere con X più Solaris.
Però i lati dobbiamo andare perché il legislatore ci dice di andare al punto 1.
Perché lo stiamo già facendo in tutti gli altri ambiti?
Pulizia locale c'è un consorzio anni fa, c'erano i Vigili, ritiene i vigili, rischiò di Zanè, adesso c'è un consorzio salute, c'è la Conferenza dei Sindaci.
Sociale, l'ATS gestione del del della risorsa idrica anche le società in house, quindi.
Dobbiamo renderci conto che la gestione dei servizi alla cittadinanza non ha, non può più avere quella dimensione locale su cui ci potevamo coccolare qualche anno fa e che non è già più vera, ma deve avere una dimensione che permetta di gestire a livello, anche economicamente vantaggioso,
Il servizio stesso non ricordo il dato preciso, ma il Presidente in Commissione cit.
Citava il fatto che la tariffa dei rifiuti nel nostro nel nostro territorio è più bassa della media regionale, per non parlare della media nazionale, quindi saper gestire insieme questo servizio porta non solo a poterlo controllare e a decidere cosa fare, ma anche ad avere una ricaduta reale economicamente vantaggiosa per i cittadini.
E per cui.
Non mi farei condizionare dal come posso dire perdita di capacità decisionale, perché anche là come è stato definito il controllo analogo, per quanto ne capisco, va nella direzione di permettere sia ai Comuni grandi come il nostro, all'interno del della nuova della nuova società, sia i Comuni piccoli di contare per i pesi che hanno quindi tiene conto per il peso di che attiene.
Eh, ma di guardare a un futuro che avremo davanti, dove dovremmo competere con società private.
Che dovranno o ovviamente remunerare i soci privati.
E noi, come amministratori della cosa pubblica, abbiamo, secondo me il dovere di guardare con lungimiranza e quindi questo tipo di operazioni, che è da qualche tempo che si stanno facendo perché il legislatore ci punta, ci obbliga ad andare di là, devono trovare, secondo me la la nostra approvazione perché sono,
Loro ve lo dimostrano i dati vantaggiose, sia da un punto di vista,
Del mantenimento del controllo pubblico sia anche economico.
Grazie Consigliere.
Signor Scannavini, nei a chiedere la parola per?
Per.
No, ha fatto i due interventi previsti nella discussione, quindi ha concluso.
Che non ha fatto.
Grazie.
Ecco.
Consigliera il Regolamento è chiaro per tutti, io devo esibirlo, pensavamo, andiamo in a me, dispiace sto fraintendimento, però è quello che abbiamo già visto, quindi lei ha fatto i due interventi e ha concluso il suo i suoi minuti a disposizione.
Se c'è qualcun altro, se no andiamo con la votazione.
Consigliere ambientale a lei la parola.
Buonasera.
Ma, come si può capire, lo Statuto prevede una forma molto particolare di controllo analogo, la convenzione prevede vari soggetti a più livelli, con competenze che sembrano sovrapporsi, esiste un'altra azienda pubblica con un sistema di controllo similare in vista delle future imminenti fusioni con l'entrata di nuovi soci e qui queste architetture di patti parasociali dovrà per forza essere modificata cosa creiamo un gruppo ex Aka, Agno Chiampo Ambiente,
Che competenze gli daremo e poi, con le altre quattro fusioni che si paventano, creeremo tanti gruppetti con competenze diverse o entreranno anche loro a decidere sulle politiche di competenza degli ex Solaris ed ex Sava? Sono aspetti che sarebbe meglio chiarire subito per capire come fare e se fare il primo passo, altra domanda nel nuovo Statuto. Oltre al servizio di raccolta rifiuti, da cui l'obbligo diffusione e al servizio di smaltimento rifiuti non soggetto a obbligo fusione, sarà previsto anche la gestione di qualche altro servizio. Se sì, quale e perché altra domanda?
Se Malaga, malauguratamente, la serie diffusioni di sette soggetti operanti nel bacino non andasse a completamento, non si può più tornare indietro, giusto, le aziende fuse potranno mantenere l'affidamento in house.
L'obbligo alla fusione, se non viene mantenuto raggiunto, cosa succede.
Andremo in gara e si andremo in gara, lo faremo con tutti i servizi, compreso quello di smaltimento rifiuti e relativo impianto,
In questo caso.
Argomenti così importanti e delicati, credo andrebbero trattati anche in una serata o assemblea pubblica.
Avendo come oggetto un impianto che è di proprietà dei cittadini e dei 31 i Comuni soci ne prevedete una grazie.
Un attimo Consigliere.
Non ho altri interventi, Presidente.
Allora?
Sì, il modello di governance dell'in house mutua quello di Viacqua, quindi è stato costruito con la stessa logica, proprio perché i soci che si siedono in un'assemblea nell'altra abbiano una modalità simile di lavoro, dico simile perché mentre in Viacqua i soci hanno quote molto simile al numero degli abitanti e quindi nell'Assemblea di coordinamento si vota solo in base al numero di abitanti in questo caso proprio a tutela del peso maggiore che de che hanno e devono avere i soci di AVA, c'è quel meccanismo di voto che vi rappresentavo prima in cui si vota in base alle quote societarie e si deve raggiungere la maggioranza degli abitanti.
La presenza dei comitati ex Avex Solaris è sicuramente un.
Un un elemento,
Che si sarebbe in una governance ideale si sarebbe ben volentieri.
Vi sarebbe ben volentieri rinunciato, ma è stata una clausola richiesta in particolare dal Comune di Schio, che voleva che sulle decisioni che riguardavano un eventuale incremento e potenziamento del termovalorizzatore.
Non si esprimesse l'intera Assemblea della nuova società, ma ci fosse un privilegio nei confronti del dei soci ex Sava per questa decisione specifica nelle trattative sull'aggregazione i soci Solaris hanno chiesto in cambio,
Una cosa comprensibile e di avere una tutela analoga per quanto riguarda il loro modello di raccolta.
Questo sistema e abbiamo mutuato la stessi stessi comitati, però in forma transitoria, solo per la prima elezione, anche per la nomina del primo Consiglio di amministrazione, quindi, mentre per le decisioni sul termovalorizzatore, il Comitato ex soci AVA rimarrà, per quanto riguarda la nomina del consiglio di amministrazione e solo per il primo poi si ragionerà con la stessa logica di Viacqua Comuni grandi e Comuni piccoli.
Da loro permanenza nelle fasi successive di fusione sarà oggetto di trattativa con gli altri soggetti, quindi, come questa volta, il progetto diffusione che vi portiamo è frutto di una lunghissima trattativa, direi decennale, consolari, perché vi ricordo che la vostra società va per ben tre volte ha portato e studiato dei processi di aggregazione con Etra consolari SIFCO un valore ambiente con H e con studi di fattibilità progetti di fusione che non si sono mai conclusi.
Ecco, questa volta dopo decenni è stato raggiunto un accordo che viene portato alla vostra attenzione ed è ovviamente un compromesso, non è una situazione ideale. No, e sarà ovviamente un'ulteriore discussione quando si dovrà trattare con con H e con Vincenza per valore ambiente. Quello che posso dirvi, se volete in anteprima, è che la società ha ricevuto da alcuni giorni una lettera da parte del Comune di Vicenza, che ha formalmente richiesto di diventare socio di Alto Vicentino Ambiente e di procedere poi all'acquisizione della propria società di gestione dei rifiuti. Quindi c'è un atto di indirizzo finalmente anche formale, che era stato anticipato solo a livello di Consiglio di Bacino. Finora quindi avevano aveva mai ricevuto una richiesta in questo senso, ma è stata formalizzata qualche giorno fa di poter partecipare a questo processo. Aggregativo. Alto Agno, Chiampo Ambiente che l'altra società che.
Diciamo, dovrebbe partecipare i processi successivi. Diffusione a convocato un'assemblea per il 9 ottobre, in cui io, come Presidente di AVA e Zanardelli, come Presidente di Solaris, siamo formalmente invitati perché approveranno delle linee guida per l'aggregazione, le stesse linee guida che un paio d'anni fa abbiamo votato noi e Sorapis. Quindi, il processo di fusione dal basso si sta muovendo.
Ovviamente nessuno può garantirvi la la certezza di questo processo, perché siete voi a deciderlo col voto nei Consigli comunali, quindi nemmeno il processo odiava di aggregazione di area e Sorapis, e certo cioè siamo qua questa sera, voi per deliberarlo e poi ci dovranno essere altre 32 deliberazioni. Ecco se malauguratamente c'è c'è un atto di indirizzo del Consiglio di bacino che è l'organo dove si dette come comuni per dare indirizzi, consiglio di bacino a dicembre del 24 ha detto e ha fatto proprio questo percorso di aggregazione. Quindi c'è anche una copertura dell'organo di gestione dei rifiuti in questo senso e se, malauguratamente il processo si dovesse inceppare, perché, sì, è una ipotesi tutt'altro che remota. Se guardiamo il passato e quello che è successo nel passato e il Consiglio di Bacino potrebbe procedere a degli affidamenti in house anche in subambiti.
E questa facoltà è concessa laddove il Consiglio di Bacino dimostrasse che ha svolto un'attività a favore dell'aggregazione, quindi che questo processo di aggregazione e di sviluppo verso una riduzione dei gestori, una gestione unitaria del servizio è stato fatto quindi.
Mi sento di dire che se rimanessimo tutti i divi divisi, escludo che consiglio di bacino possa prorogare l'affidamento in house, quindi si andrebbe a gara e.
È stata svolta circa 10 giorni fa, una gara per Esper il territorio di bottiglia, per dire quindi circa un anno e mezzo fa ne è stata fatta un'altra per i comuni e quindi non è un'ipotesi remota o è già avvenuta nel nostro territorio, però, laddove il Consiglio di Bacino dimostrasse che ha svolto il suo lavoro di razionalizzazione è possibile anche un affidamento per subambiti, quindi questa potrebbe essere la un'ipotesi.
Se se il percorso si dovesse interrompere,
Strada facendo per quanto riguarda.
L'impianto.
Giustamente il Consigliere ricordava che attualmente AVA all'affidamento in house per la gestione del ciclo integrato, quindi se questa parte andasse in gara, l'impianto rimarrebbe proprietà dei Comuni soci di AMA quindi AVA nel caso in cui non partecipassero perdesse la gara rimarrebbe una società con un valore più basso ovviamente perché avrebbe un nocumento dalla perdita di questa parte di attività manterrebbe il proprio impianto, non sarebbe più una società in house, quindi i Comuni sarebbero non più vincolati dal patto che esiste oggi dell'in house, ma potrebbero disporre liberamente della propria quota.
E quindi si otterrebbe quella che io chiamo l'eterogenesi dei fini no.
Quindi, il fatto di avere una società di sola gestione dei rifiuti che all'impianto, che non è più in house, significa che è un liberi, tutti ciascun Comune liberamente potrebbe disporre della propria quota e quindi si aprirebbe anche alla possibilità che non ci fosse più l'esclusività dei soci pubblici di questa società.
La serata pubblica si finora la società ha svolto delle serate aperte a tutti i consiglieri comunali del territorio, abbiamo dato la disponibilità vili e attiene Schioppa, rilevanza dei comuni, mentre gli altri Comuni sono stati informati attraverso delle assemblee di zona ad Arsiero, Malo e,
Giugliano.
Perché non è stato fatto un incontro pubblico, perché io non posso presentare un progetto pubblico di questa portata prima di aver ricevuto l'approvazione da parte dei miei soci come Consiglio di Amministrazione, noi abbiamo rappresentato ai nostri soci quella che riteniamo incoscienza la soluzione più corretta se riceveremo l'approvazione da parte dei nostri soci, quindi questa Assemblea sarà validamente costituite di libererà.
A favore del progetto, andremmo a presentarla ai cittadini, altrimenti saremmo andati dai cittadini a rappresentare una nostra posizione personale come consiglio di amministrazione, quindi riteniamo corretto che questo.
In questa presentazione pubblica sia successiva, ma la stessa cosa è stata fatta a suo tempo quando è nata di acqua. Quindi è un percorso di correttezza istituzionale quello che che ci siamo sentiti di adottare finora non so se ho risposto a tutti i punti poiché erano parecchi.
Grazie.
Non ho consigliere Brunetti.
Buonasera a tutti e grazie al direttore del Presidente di essere qui, ma volevo solo capire due cose noi siamo il primo Comune che vota se non ho sbagliato a capire.
B dopo l'altra domanda, secondo e l'altra domanda era, noi adesso dividiamo utili, giusto ogni Comune a fine anno, tipi degli utili, volevo capire quanto era l'incidenza su tiene no, non guardo di accelera diminuzione, peso entrando altri comuni di tale valore degli utili insomma per il nostro Comune ecco,
Il Presidente.
E sono un quadro aggiornato, ma sicuramente Valli e San Vito hanno già votato valli all'unanimità a San Vito, credo anche e.
Forse qualche altro Comune ha già votato, però non ho, non ho adesso la situazione oggi questi due sicuramente che ho parlato con i sindaci.
Anche Zugliano anche Giuliano, ha votato.
B per quanto riguarda gli utili, dipende dalla gestione di ogni anno, perché la la distribuzione degli utili è variata, moltissimo di anno in anno e quello che posso dire è che sicuramente diminuisce dell'8%, nel senso che, se il rapporto è 92 8, sicuramente diminuisce del lotto però ripeto, è una società più grande diversa e quindi dipenderà da come sarà.
El la gestione, ecco, mi permetto di fare un'osservazione un po' a risposta di varie domande e che prima non ho toccato e che mi è venuta in mente adesso, allora qualsiasi meccanismo di governance che si imposta su una società tutela un territorio nel momento in cui i soci di quel territorio Val d'accordo.
Sembra banale.
Sembra banale, ma poi metterle in pratica, e il Sindaco sa non è banale.
E quindi anche in altri, anche in altre società non si può dire visto che quando è stata costituita Viacqua abbiamo pensato un meccanismo di governance è un meccanismo di governance in cui l'Alto Vicentino conta più del capoluogo della Provincia se l'Alto Vicentino si muove in modo unitario.
È lo stesso meccanismo di governance della futura.
Della futura società, oggi risultato di aree Solaris, vede una una solida.
Ma molto più che solida maggioranza dei soci AVA, ma questa si concretizza se poi questi agiscono insieme nel territorio e dunque è questo il grande lavoro che credo dobbiamo fare perché la nostra è una Provincia policentrica, non ha una prevalenza netta del capoluogo, sta al territorio operare in modo unito e insieme anche al capoluogo di non dico in contrapposizione per far valere il proprio peso.
Se invece ci si muove in ordine sparso, non c'è governance che regga, non c'è governance Caracal.
Grazie.
Non ho non ho altri interventi.
Andiamo quindi.
In votazione, signor schemi.
Ne ha facoltà, se la prossima volta mi uno scherzo, un secondo prima prima che andiamo bene andiamo meglio tutti, ma grazie, prego.
Dopo che lei ci ha dato questa super notizia, mi ritorna in mente la discussione che abbiamo avuto in Commissione la scorsa volta, non so se lei se ne ricorda lo scorso incontro richiedendo cosa potrebbe succedere se questa fusione si configurerebbe come la fusione di via.
Consigliera una dichiarazione di voto comprende il fatto che lei mi dica cosa vota no, in teoria apra la discussione, quindi le chiedo di utilizzare il tempo a disposizione per essere rispettoso del Consiglio di cui fa parte, mi dà la dichiarazione di voto e non fa un altro intervento per cortesia perché sennò ci prendiamo in giro rispetto al fatto di prima e non mi faccia sempre passare per quello che vuol rompere.
Si attenga al Regolamento, mi dà la dichiarazione di voto. Grazie e meno emotivo che oramai, ma non facciamo altre domande o questioni gentilissimo. Come sempre, la mia dichiarazione di voto è di astensione e stavo spiegando le motivazioni perché non sono futili. Le motivazioni sono appunto che lei l'altra volta mi ha tra virgolette liquidato, asserendo che effettivamente è il peso della politica che deve intervenire su questo tipo di assetti societari. Però, effettivamente subentrando Vicenza, nell'intero né nella nell'intero comparto, avrà più peso rispetto al all'Alto Vicentino e questa è una questione che mi preoccupa. È un déjà vu, che noi abbiamo già visto con Viacqua, dove a un certo punto l'inserimento di Vicenza ha visto l'INL ha visto un preponderante sviluppo di infrastrutture solamente nel territorio di Vicenza e per questo noi siamo un po' dubbiosi su questo tipo di fusione, perché è vero che la politica deve fare la sua parte, però è anche vero che voi, dovete darci degli strumenti degli strumenti tecnici a supporto per portare avanti questa idea di prevalenza digestione Alto Vicentino anche in futuro, perché, sennò, essendo una S.p.A. Conta chi ha più quote e quindi nell'assemblea dei soci a un certo punto arriveremo che qualcun altro deciderà per noi seppur le motivazioni al momento possono essere buone sane, ma c'è comunque questo rischio e mi aspettavo che ci fossero più paletti per dare effettivamente priorità al nostro territorio, perché abbiamo già visto anche tutti i rovesci di medaglia di Viacqua e la gente se lo ricorda, se lo ricorda benissimo, quindi ripeto, il nostro voto sarà di astensione per queste motivazioni che non hanno trovato risposta.
Grazie.
Andiamo quindi in votazione.
Del punto di fusione per incorporazione di Solaris S.p.A. In Alto Vicentino Ambiente S.r.l. Il suo contestuale trasformazione della società incorporante in una società per azioni, Chi è favorevole?
Chi è contrario?
Chi si astiene, il verbale tre astenuti Scanavini orientale.
Che arrivano sì?
3 astenuti escano, avemmo diventa 13 favorevole.
Orientales Canovi astenuti, il resto è favorevole.
Astenuto, sì, tra.
Fin tragga arrivo.
Chiedo al Consiglio l'immediata eseguibilità del punto, chi è favorevole?
Chi si astiene?
3 astenuti, Scannavini orientale Chiariello.
Grazie a tutti, ringrazio, Direttore, Presidente, e proseguiamo con i nostri con i nostri lavori, andiamo al punto 3, che è l'approvazione modifiche.
L'integrazione al regolamento per la gestione degli orti urbani e sociali, parola, Assessore, Savio,
Buonasera.
Nella recente terza Commissione è stato discusso ampiamente dell'argomento. Sono eh beh, il consigliere Barbieri, che ringrazio componente della Commissione. Orti urbani sociali ha presentato in modo chiaro e la la l'attuale in vigore. Regolamento comunale per la gestione degli orti e la nuova proposta sono state anche accolte delle proposte da parte dei Consiglieri di minoranza. Il vigente Regolamento per la gestione degli orti urbani e sociali è stato approvato con deliberazione di Consiglio comunale numero 55 nel del 28 febbraio 2013 e poi è stato modificato con successiva deliberazione consiliare numero 121 in data 30 gennaio 2014, i primi 20 orti sono sorti nel 2013 ulteriori 10 nel 2017 e l'ultimo apprezzamento è stato ricavato un paio di anni fa nel 2023. Nel corso degli anni si sono succedute nella conduzione degli appezzamenti 54 famiglie, due scuole e due realtà sociali e ricreative. Il ricambio di concessionaria è avvenuto o per rinuncia da parte degli stessi oppure un paio di volte si è proceduto a revoca per incuria. Alla data attuale risultano assegnati tutti i 31 morti e generalmente sono coltivati e tenuti bene la gestione amministrativa e curata da parte dell'Ufficio. Servizi alla persona, alla famiglia che agisce in stretta collaborazione con la Commissione, orti urbani e sociali, come previsto dal regolamento, che viene rinnovata a seguito del rinnovo del Consiglio comunale e che risulta composta da un rappresentante degli assegnatari, da un rappresentante del comitato di quartiere e da tre Consiglieri comunali, dei quali almeno uno in rappresentanza delle minoranze consiliari decorso oltre un decennio dell'avvio delle attività. Alla luce anche delle osservazioni avanzate dalla Commissione di cui all'articolo 2 del regolamento, di cui trattasi dall'ufficio, dal rappresentante degli attuali assegnatari, nonché dalle fattispecie emerse e dall'esperienza maturata, il suddetto regolamento richiede di essere modificato oppure integrato in modo da renderlo uno strumento adeguato alle diverse esigenze.
L'obiettivo principale che la commissione orti urbani e l'Amministrazione comunale si propongono con le modifiche proposte. Il vigente regolamento è quello di favorire maggiormente il ricambio degli assegnatari in modo da soddisfare un maggior numero di famiglie. Viene infatti stabilito un termine temporale massimo per la detenzione dell'orto e si fissano anche criteri più stringenti per valutare la corretta manutenzione. Inoltre, si dà la possibilità di recintare proprio appezzamento, secondo però criteri di uniformità e decoro. Si chiede quindi l'approvazione alle modifiche ed integrazioni al Regolamento per la gestione degli orti urbani, sociali.
Assessore, apriamo un dibattito.
Consigliere Barbieri, grazie Assessore.
Per la lettura delle finalità.
Che ci hanno portato alla modifica del regolamento.
Ecco, forse l'amore, la la, l'obiettivo principale che ci eravamo posti era quello di garantire una un ricambio degli assegnatari.
Nel vecchio regolamento, e non era non era precisa, non erano precisate le modalità,
Ma c'era un rinnovo a discrezione della dell'Amministrazione degli uffici.
E quindi, visto che ogni anno si riapre il bando e c'è e c'è una lista d'attesa di persone e queste persone in attesa corre correvano il rischio di fatto di non entrare mai in possesso ai quali il ministro ma è segnato dal apprezzamento e quindi si sono stabiliti questi cinque anni.
Passati i quali, salvo incurie, vengono rinnovati per altri cinque anni, è scaduti i quali Lord l'orto che non viene comunque tolto, quindi già dal prossimo anno usciranno i primi.
Dei primi assegnatari che concludono il percorso dei dei 10 anni e quindi ci sarà la possibilità per chi è in attesa di entrare e poi negli anni successivi si porteranno a compimento i suddetti 10 anni, ringrazio anch'io, come detto dall'Assessore, da clima costruttivo che si è respirato in Commissione,
Ed è anche esigere e suggerimenti giunti che hanno che ci hanno permesso di integrare il regolamento grazie.
Grazie Consigliere.
Non ho altri consigliere Cecchini.
Sì, no, volevo solo sottolineare è il fatto che siamo arrivato a 10 anni degli orti sociali, io ricordo benissimo quando si è cominciato a parlare la quando ero seduto su questi banchi ed era un'idea quasi balzana quando, mi ricordo, il Consigliere Rigon aveva cominciato a lavorare su questo e e sembrava che dovesse essere un progetto quasi che non portasse a compimento con un con molte perplessità per sapere oggi che dopo 10 anni ancora un'attività sentite e soprattutto richiesta che ci siano queste liste d'attesa per musei, aree vuol dire che abbiamo visto bene e ed è un servizio che fa onore a questa Amministrazione.
Grazie consigliera comunico.
Come nell'ambito della discussione odierna, relative alla proposta del di modifica del Regolamento, e desidero esprimere alcune osservazioni che ritengo fondamentali per garantire anche la trasparenza amministrativa e le tutele dell'interesse pubblico. C'è il tema degli orti urbani non è meramente tecnico. Nel mio punto di vista, esso incide direttamente sulla qualità della vita dei cittadini e in particolare delle fasce più fragili, e rappresenta anche uno strumento di coesione sociale, educazione ambientale e partecipazione civica e le proposte di modifica e dal mio punto di vista, introduce alcune novità rilevanti. E allora la durata delle concessioni passa da due anni, come è già stato anticipato, rinnovabile annualmente a cinque anni, rinnovabili una sola volta. Ecco, secondo me, questa estensione, pur offrendo una maggiore stabilità agli assegnatari e riduce la rotta, la rotazione.
Può limitare anche l'accesso ai nuovi cittadini interessati. Infatti mi risulta che ci siano liste di attesa, quindi, secondo me è più stringente questo come criterio e l'articolo 6 dice che il rinnovo è lasciato alla valutazione della Commissione, ma non si capiscono i requisiti, cioè cosa vuol dire e che la Commissione dovrà tener conto di un'opportuna rotazione allo scadere dei cinque anni.
Quindi si tratta di un passaggio e positivi in termini di trasparenza, ma che presenta appunto alcune criticità e poi ho individuato nella lettura un'assenza di requisiti minimi e soggettivi nel regolamento, cioè non vengono definiti nel testo del regolamento i requisiti minimi o soggettivi per l'accesso alla concessione sarà un apposito bando che fissa i requisiti, i punteggi da attribuire alle singole domande. Ecco questa impostazione, secondo me comporta e delle problematiche prima e una variabilità e una discrezionalità, cioè i criteri di accesso potrebbero cambiare di anno in anno, vista così, senza garanzie di continuità o coerenza e senza che il Consiglio comunale possa esercitare un controllo preventivo.
Questo porta anche una mancanza di trasparenza, perché i cittadini non dispongono di un quadro normativo stabile che consente loro di riconoscere in anticipo le condizioni di accesso, poi noto come c'è un'assenza di garanzie anche per le fasce fragili, cioè senza criteri espliciti si rischia di escludere i soggetti che potrebbero magari trarre beneficio di questa iniziativa come anziani, disoccupati, persone con disabilità o famiglie in difficoltà questo presumo venga lasciato poi,
È indicato nel bando e un'altra criticità che ho trovato nel Regolamento è un'assenza di monitoraggio sul rispetto del Regolamento. L'articolo 9 del regolamento elenca una serie di obblighi comportamentali e gestionali a carico degli assegnatari, ma non mi sembra sia previsto alcun obbligo di verifica sistematica neri di redazione di Report da parte della Commissione. Ecco, faccio una domanda e chiedo se esistono invece, perché.
Tale lettura non è indicato e quindi, pur essendo una Commissione incaricata di controllare il rispetto del regolamento, mi sembra non siano stabiliti strumenti, tempi e modalità di rendicontazione, e questo dal mio punto di vista, a meno che la risposta poi sia eventualmente positivo e limita fortemente la possibilità di valutare l'efficacia del regolamento e di intervenire in modo tempestivo su eventuali situazioni di incuria e conflitto e violazione allora eh va beh, insomma, intanto.
Mi fermo qui. Se magari l'Assessore può rispondere eventualmente le osservazioni. Grazie.
Ossia, su Savio, si invito anche il dottor Sterchele a venire qua, che quindi anche può dare risposte più dettagliate, possono in intanto aggiungere, per quanto riguarda la tempistica, prima è vero che c'erano due anni e poi rinnovabili ogni anno, ogni anno però veniva rinnovato sempre ogni anno. In pratica, i destinatari che sono stati all'inizio sono quelli che sono rimasti e lì non c'era mai il cambio, invece ora ci sono i cinque anni rinnovabili cinque anni, ma poi viene sospeso e quindi adesso ci sono parecchi. Ci saranno parecchi ricambi di quelle persone che hanno che dall'anno prossimo stanno già raggiungendo i di hanno già raggiunto i 10 anni e quindi in questo modo con questo Regolamento c'è ricambio prima, non c'era, anche se vediamo le differenze fra i 5 e i due anni perché era rinnovabile ogni anno e quindi non si non si cambiava mai per le altre risposte. Lascio, lascio la parola al dottor startene.
Però dottor, perché vorrei parlare, do copia che sennò esce dalla registrazione, come il consigliere Gaburri.
No e non corrispondere.
Prego sì, volevo dire due cose rispetto alla questione dei controlli.
Possa assicurare a tutti che i controlli vengono regolarmente effettuati, nel senso che regolarmente usciamo avvia in sopralluogo sul nella zona degli orti, in via Monte Bianco viene acquisito, anche se serve materiale fotografico, nel senso che vengono scattate foto che servono, in questi anni sono stati revocati 2 orti come può in via, diciamo così definitiva, ma i richiami sono stati molti di più. I richiami sia verbali che che scritti, sono serviti, poi hanno fatto in modo che chi è assegnatario si mettersi in regola nel senso, i fenomeni diciamo più rilevanti sono stati le garbate alte giusto per capirci oppure gli l'incuria sulla costruzione di recinzioni ed altro oppure situazioni di abbandono temporaneo dell'Orto nel senso che ci si accorgeva che magari l'orto era abbandonato da un mese due mesi.
E questo hub, questo ha portato a chiarire molte situazioni e comunque alla fine non si arriva a non si è arrivati alla revoca, ma si è arrivati anche a svolgere, diciamo così, una funzione che è stata anche educativa rispetto agli assegnatari,
Ci uniamo consigliere abusi.
Sì, volevo dire che, a parte che sono favorevole a questo nuovo nuovo.
Regolamento volevo solo chiedere una cosa che non avevo capito e.
La graduatoria di chi viene da alto, visto che ha un valore sociale, questi questi terreni è fatto in base all'ISEE dichiarazioni dei redditi delle famiglie o quello volevo chiedere perché non avevo capito.
E poi un'altra cosa, visto che ci son tanti richieste di questi terreni e abbiamo a disposizione e che avevo chiesto anche in Commissione la ex cava che Nabil, bellissimo pezzo di terreno disponibile, che non viene usato da nessuno e ed è un bel pezzo di terra si potrebbe anche in futuro usare se non lo usiamo per fare il fotovoltaico che preferirei fare il fotovoltaico, però, se non si usa fare quello, si potrebbe usare gli mette a dare questi pezzi di terra ad essere coltivati a queste persone, visto che c'è una grande richiesta di questi treni. Ecco, grazie.
Grazie Consigliere, consigliera, comunico sì.
Eh no, volevo rispondere all'Assessore Savio,
Proprio allora lei mi dice adesso che è.
Adesso e prima e c'era una ripetizione nel nell'assegnazione di in anno in anno, ma secondo me è proprio l'indicazione dell'articolo 6, di prima e anche di adesso, che crea questa confusione e questa incapacità anche di avere un criterio oggettivo nel dire di non assegnarlo dopo cinque anni perché qua viene rimesso alla de viene rimesso alla volontà o all'analisi di Hunahpu della commissione che valuta l'opportuna rotazione, ma che il principio è l'opportuna rotazione. Lei mi ha confermato che negli anni passati veniva confermato di anno in anno, quindi l'opportuna rotazione. In cosa consisteva? Non c'è un criterio, come non c'è un criterio, neanche adesso, quindi, secondo il mio punto di vista, 10 anni sono troppi, secondo me bisognava ridurre a tre più tre anche perché, essendoci molte liste di attesa, 10 anni, dal mio punto di vista sono molte e questo articolo e non consente dopo cinque anni e cioè è abbastanza aleatorio, ecco no. Non c'è un criterio oggettivo, quindi viene lasciato alla Commissione, ma non si capisce con che.
In con quei criteri e dopo volevo anche un'altra e aggiungere un'altra cosa adesso non so nel bando che negli uomini visti però secondo me era interessante, vedendo anche altri Regolamenti di di Comuni, magari anche un po' più grossi introdurre anche e degli orti collettivi o didattici nel senso in collaborazione adesso non so se ci sono ci sono ancora molto tempo, scuola e associazioni però non è scritto qua e nel bando sempre che viene definito l'articolo la il requisito.
Perché io non mi sembra di averlo visto prossimi, dice dov'è scritto, magari.
Mi correggo.
Grazie.
Grazie, consigliere Toscano.
Sì, allora in Commissione avevamo dibattuto soprattutto, insomma, assieme al consigliere Busin, relativamente alle proposte che volevamo dare al nuovo regolamento, e mi ricordo che uno dei passaggi fondamentali era di individuare l'incuria, il degrado, e vorrei capire come è stato inserito, quindi come punto che in primis avevamo rilevato e poi come condizione sine qua non, poi per togliere eventualmente l'utilizzo della dell'Orto dell'area, anche perché c'era stato detto che c'era confusione sulle recinzioni confusioni sulle coperture perché ognuno poi faceva quello che un po' voleva e si voleva comunque avere una modalità di copertura e similari anche per vedere insomma un po' di bello non solo materiali magari di riciclo buttati lì e poi se aveva se,
Se non ricordo male al Dream apre, credo, proprio di sì che avevamo anche definito che l'incuria dovesse essere rilevabile anche dal fatto che, come ci avevate detto voi, ci sono dei percorsi all'interno o delle siepi, all'interno della degli orti urbani che non vengono tagliati e addirittura era stata paventata da parte vostra la possibilità di pagare noi.
Il taglio e lo sfalcio dell'erba, somma dei Estrosi che se lì dentro e quindi ci sembrava noi una un'idea balzana cioè che addirittura il Comune dovesse provvedere a spese proprie per rimettere a posto l'area era o una condizione sine qua non, se non sbaglio, Andrea per dire è un motivo di incuria e quindi questo deve dare subito automaticamente l'esclusione dell'utilizzo della del fondo, perché se non decidiamo cosa sia questo incuria e lasciamo a una labile valutazione degli uffici o di chi di competenza e alla fine non giungiamo mai a rendere l'area Blu utilizzabile in maniera equa democratica consono e soprattutto che ci sia anche un minimo di decoro nell'utilizzo dell'area. Quindi io mi ricordo che era stato detto, anche se un utilizzatore del bene a dei particolari motivi di salute, presentando un certificato medico, può eventualmente continuare ad utilizzare l'area questo. Mi sta bene però nel momento in cui noi notifichiamo però quando quando, facciamo i controlli. Quanto tempo passa fra un controllo all'altro? Non lo sappiamo perché non ha indicato nel regolamento, quando vediamo che nel protrarsi del tempo, però definiamolo nell'arco temporale quanto tempo il lotto non è curato. Secondo me, già questo è un indice di.
Nel senso dobbiamo intervenire per dare la possibilità, magari a chi è più interessato, che più bisogno di utilizzare il fondo con le reali, con i reali obiettivi di questo progetto, perché sennò, insomma, non non non mi trova concorde e io non vedo specificato questo punto che avevamo chiesto fosse e è indicato.
Sì.
E sono anch'io dell'avviso, visto che so che ci sono delle liste d'attesa di aumentare la reperibilità di orti urbani in situazioni in luoghi diversi. Va bene, mi è stato detto che è difficile perché devono essere comunque allacciati al sistema idrico perché comunque pagano la bolletta, eccetera. Però, insomma, si può fare uno sforzo per trovare qualche altra disponibilità, visto che appunto è un progetto sociale che sta avendo insomma, in qualche modo parecchio interesse. Mi piacerebbe che il Regolamento venisse rivisto con le specifiche che abbiamo dato, perché io Julia puntiglio presi li abbiamo indicati, però non riesco ad avere contezza.
E vediamo se riesco a aprire c'è un punto, ma.
In caso di incuria, il 12 di violazione al presente Regolamento di comportamenti inadeguati, l'assegnatario verrà dapprima richiamato una sola volta per iscritto articolo 12 e successivamente dichiarato decaduto con obbligo alla restituzione del bene, ma se non definiamo ripeto cosa vuol dire degrado incuria, come facciamo ad applicare l'articolo 12, vorrei un po' di chiarezza.
Ho foto, chiedo scusa, io ho visto il consigliere Barbieri.
E quindi?
Fermi.
Consigliere.
Corrispondere per questo nel senso.
Alla consigliera lo schema di euro motivi revoca che quello che abbiamo scritto incuria e o mancanza manutenzione dell'appezzamento assegnato, nonché mancata pulizia di erbacce nelle parti Comune, viottoli e Forsetti davanti è proprio orto questa.
Va, be'i, controlli di faranno, come fanno i controlli e se sono tenuti e comunque.
Proprio il Consigliere, consigliere Barbieri.
L'elenco.
Allora, l'articolo 9, le parti comuni, i viottoli Possetti di scolo saranno oggetto di manutenzione da parte di ciascun assegnatario, pena la revoca per incuria Carra esigere mentre che avevate dato voi dopo il tempo è specificato, ci sono i due mesi.
I due mesi sarà iscritto per due mesi, salvo che l'assegnatario non comunichi, motivo per il quale in questi due mesi in due non porta a non coltiva il l'orto ed è scritto, questo è due mesi, forse non aveva letto del tutto, è anche questo che aveva suggerito, è stato scritto poi di incuria. È chiaro che c'è un minimo di discrezionalità. Non è che possiamo scrivere l'incuria parte da quando le erbacce superano i 10 centimetri, cioè credo che il disordine sia discrezionale, ma non del tutto.
Cioè c'è un sentimento comune.
Che stabilisce il confine e poi a me consiliare alcuni con, mi sembra e c'è capisco la sua osservazione, ma prima c'era una discrezionalità per ogni anno, adesso, di fatto in Commissione è stato stabilito che il rinnovo per il secondo cui quinquennio,
È di fatto quasi automatico, salvo gravi inadempienze da parte dell'assegnatario questo è stata anche una richiesta dei dei assegnatari stessi, perché dicevano che i cinque anni sono troppo pochi, a loro è chiaro che qua a loro, a loro parere, però solo con questa modifica Siram garantisce,
Che qualcuno cominci ad uscire perché prima di fatto non succedeva adesso, il prossimo anno saranno tre e dopo per ogni anno ci sarà qualcuno che porta a scadenza dei 10 anni.
Eh.
Assessore, Savio eh, sì, volevo aggiungere.
La consigliera comunico che nella relazione,
Che ho presentato prima, avevo specificato che è tra gli appezzamenti assegnati, 54 hanno le famiglie, due erano destinati a scuole in modo particolare anche e in una scuola, anche per ragazzi con disabilità.
I due realtà sociali ricreative e quindi c'è l'avevo detto prima e poi nel durante la terza Commissione abbiamo fatto le correzioni lì al momento e abbiamo corretto come ci era stato dato da indicazione, le correzioni sono state fatte ed è stata fatta anche una una una votazione all'unanimità, quindi per me può andar bene.
Assessore.
Non ho.
Scavi e allora il punto la ringrazio per la precisazione perché i due mesi non non mi mi era sfuggito, volevo solo capire, però, quando vengono fatti i controlli.
Cioè ogni quanto VAM vengono fatti i controlli in una volta all'anno una volta ogni mese, una volta ogni sei mesi, nel senso per capire quante volte e poi ci sono questi possibili.
Problemi da affrontare poi nei famosi, né nella famosa incuria citata.
Piuttosto che no, fermo lì okay, sì, allora i controlli vengono fatti o su segnalazione da parte di cui di qualcuno che in genere sono gli stessi assegnatari, nel senso che segnalano che qualcosa non funziona all'interno della degli orti, oppure, se non comunque non ci sono segnalazioni noi usciamo regolarmente una volta al mese,
Sindaco qua solo per dire secondo me però, una mia posizione assolutamente soggettiva, che più regole ci sono, più vengono puntualmente non osservate verificate, ma questa è una mia posizione. Spero altresì che gli operai del de del Comune non abbia neanche da gestire gli orti urbani o 346 ettari di di erba che ci sono in giro pertiene re. Non vorrei fare un'altra, un altro bando di gara per pulire gli orti, gli orti urbani. Ecco, comunque esprimo soddisfazione per l'approvazione di questo nuovo Regolamento sugli orti sugli orti urbani sociali. Si tratta, secondo me, di un aggiornamento importante che raccoglie l'esperienza maturata, come si è detto in più occasioni di più di 10 anni. Quindi risponde al crescente interesse dei cittadini per questa opportunità, ma anche risponde al know how che ci siamo fatti nell'arco di questi 10 anni.
E le nuove regole, quindi, secondo il mio modo di vedere garantiscono trasparenza, garantiscono equità, rotazione, permettendo a più famiglie di beneficiare di uno spazio verde da coltivare. Quindi io passo concreto che unisce l'attenzione sociale, la cura del territorio e la promozione anche di relazioni di comunità che sono assolutamente importante e quindi ringrazio.
Tutti.
Gli uffici, ovviamente, per il lavoro svolto, l'assessore, anche il Consigliere Ilario che si è occupato Barbieri, che si è occupato di questa di questo regolamento. Grazie.
Perfetto, andiamo quindi in votazione del punto che è il terzo all'ordine del giorno, ovvero l'approvazione delle modifiche ed integrazioni al Regolamento per la gestione degli orti urbani e sociali, chi è favorevole?
Chi è contrario, chi si astiene?
3 astenuti per il verbale, Benedetti unico Chiariello.
Chiedo al Consiglio l'immediata eseguibilità, chi è favorevole?
Chi è contrario, chi si astiene come prima 3 astenuti veneti Cunico Chiariello.
Punto 4 nei lavori del Consiglio.
Ovvero il bilancio consolidato dell'esercizio 24 e approvazione, la parola sul bilancio Zampese per la relazione.
Grazie e buonasera.
Siamo alla scadenza per la presentazione e l'approvazione del bilancio consolidato per l'anno 2024 del nostro Comune previsto dalle norme contabili, in vigore dal 2016. La norma definisce un documento contabile a carattere consuntivo che rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del gruppo Amministrazione pubblica.
Ed è quindi lo strumento informativo primario dei dati patrimoniali economici e finanziari del Gruppo inteso come un'unica entità economica distinta dalle singole società e o enti componenti il gruppo che assolve a funzioni essenziali di informazione,
Sia interna che esterna. Questo dice tutto a norma della discussione di stasera, sarà ripresa, come sapete, a dicembre, quando ci dovrà approvare la delibera sulla ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche prevista dal DL 175 del 2016, ed è quella la sede più idonea per fare una analisi complessiva sulle società.
Questo atto amministrativo è costituito dallo stato patrimoniale e conto economico consolidato dalla relazione sulla gestione consolidata e relativa nota integrativa dai bilanci degli enti e società consolidate dalla relazione dei revisori dei conti, le società partecipate del nostro Ente, che con delibera del 23 luglio scorso la Giunta ha confermato essere parte del gruppo Amministrazione pubblica solo l'aeroporto di ritiene con il 100% Alto Vicentino Ambiente S.r.l. Con il 12,32.
Pasubio tecnologia con il 12,90 Consorzio di Polizia locale del Nord Est con il 39,41 Viacqua S.p.A. Con il 3,90 Consiglio di Bacino Bacchiglione con il 2 e 12% impianti Astico S.r.l. Che rientravano nello scorso consolidato in questo viene esclusa in quanto il passaggio dalla società impianti Astico,
Ad una partecipazione superiore da una partecipazione superiore al 20% ad una inferiore conseguenti all'incorporazione di Impianti Agno far sì che la stessa esca dal perimetro di consolidamento rispetto agli esercizi precedenti, in quanto tale società è interamente pubblica non controllate dai loro affidatarie di servizi dell'Ente socio il Comune ritiene,
Non rientrano la Fondazione Palazzo Festari Viveracqua, consiglio di bacino e Consorzio Energia Veneto in quanto ogni i parametri troppo piccoli vengono considerati irrilevanti per legge.
Il consolidato è un bilancio molto complesso dei laborioso, una fotografia elaborata della realtà dell'ente.
Il cui effettivo utilizzo da parte del Comune è limitato e non presenta particolari ricadute concrete per il Comune,
Il suo valore prevalentemente ricognitivo ed offre una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie di enti e società che rientrano nel gruppo Amministrazione pubblica.
Nel nostro caso, esso evidenzia che sia i risultati delle società partecipate sia quelli consolidati sono positivi e questo è il dato che ho evidenziato nella lettura di questo elaborato credo sia opportuno ricordare che, per effetto delle modalità di voto previste negli organi deliberativi, le relazioni politico, amministratrice amministrative tra i Comuni soci possono assumere particolare significato e rilevanza ai fini del voto nelle singole società partecipate qui considerate.
Perché è il decisore politico, cioè l'assemblea dei soci, che decide se approvare o modificare progetti e strategie proposti dalla società partecipata e evidenziare questo ruolo del singolo ente. Non significa sminuire le competenze tecniche e le professionalità dei gestori, significa semplicemente valorizzare che la politica, anche di natura amministrativa, con i propri contatti le proprie alleanze rese, riesce o può condizionare quelle cose che prima si accennavano con la discussione del Presidente inviava, e cioè le strategie da adottare con, ovviamente, le decisioni politiche indispensabili. Riprendo quindi quanto già affermato lo scorso anno, e cioè che la governance delle società partecipate dal Comune è un processo che va seguito in tutte le sue fasi, in particolare sul perseguimento della mission e degli indirizzi che i Comuni soci annualmente affidano tali società per arrivare ai risultati dei bilanci di esercizio. E qui, ovviamente, sotto tra le righe e noi questo di alleanze e di strategia, rapporti politici.
Mi limito ad evidenziare alcuni dati significativi.
Partendo con Viacqua, il risultato di esercizio sul 2024 è di 14 milioni 0 73 0 68, quindi 14 milioni 73.068 euro nel 2000 e il 23 era di 8 milioni 143.226 euro le differenze con il 2023, in questo caso in termini di utili ed i ricavi sono principalmente dovute al nuovo metodo tariffario per quanto riguarda il prosieguo tecnologie. Il risultato di esercizio nel 2024 è stato di 3.399 euro, nel 2023 euro di 52.631 euro peraltro, vicentino ambiente è stato di 1 milione 970.001 milioni 970.200 euro ben 24.
Mentre nel 2023 è stato di 3 milioni 707.512.
Per impianti Astico S.r.l. È stato di 1 milione 554.496 e nel 2023 di 347 1955 euro per Viveracqua Scarl di 4.988 euro e nel 2023 di 3.802 euro per l'aeroporto ritiene S.c.a.r.l. È stato nel 2024. Stiamo parlando ovviamente degli utili di 75 mi di risultato di esercizio chiedo scusa di 75.674 euro nel 2023.
È stato di 95.537, segnalo che ATO Bacchiglione e Consorzio lunedì rientrano nel perimetro di consolidamento con le loro contabilità economico patrimoniale, però hanno la contabilità finanziaria come contabilità ufficiale, e questo vale anche per il nostro Comune.
Per il Consorzio Nevi il consorzio di Polizia Urbana.
Che è una realtà importante per tiene il risultato di amministrazione equivale all'avanzo nel 2024 è stato di 212.000 euro e nel 2023 è stato di 400 e 54.000 euro 673.
Di questi, dei 212.000 euro del 2024 disponibili e il Consorzio su 180.296 e per il 2023 erano di 242.673.
Questi dati che vi ho dato in sintesi, ovviamente sono contenuti nei documenti e avremo modo di riconsiderare anche nella discussione che faremo a dicembre, quando si farà appunto l'approvazione della ricognizione, quindi la delibera posta in votazione oggi presenta un quadro complessivo delle risorse e riassuntivo dei bilanci delle società partecipate e certifica che il risultato dell'esercizio 2024 del consolidato del nostro Ente è positivo per 2 milioni 162.000 0 21,90.
Assessore.
Stiamo dibattito.
No, no, non ho interventi.
Signor alcune cose.
La ringrazio, l'Assessore per le informazioni dettagliate che ci ha detto questa sera.
E il bilancio consolidato e se non è un mero esercizio contabile, come anticipato anche lei è uno strumento con cui il Comune di tiene in qualità di Capogruppo rende conto alla cittadinanza dell'intero sistema pubblico locale. Società partecipate, enti strumentali consorzi è una fotografia anche della capacità del Comune di governare e indirizzare e valorizzare le risorse pubbliche che gestisce anche attraverso soggetti terzi, in un contesto di risorse sempre più limitate. In questo documento assume un valore politico fondamentale, cioè ci dice dove stiamo crescendo, dove stiamo rallentando e dove magari, rischiamo anche di perdere il controllo. Il Comune di Thiene.
Quindi, come capogruppo, e cioè come come soggetto partecipato, anche il compito di coordinare e indirizzare, ma sono cose che lei ha detto anche prima correttamente e coordinare e indirizzare le partecipate verso obiettivi di efficienza e sostenibilità, valutare anche le performance economiche disservizio, decidere sulle politiche anche di dividendo partecipando alle assemblee reinvestimento e governance rappresentare anche l'interesse pubblico nei tavoli assembleari.
Il Rilievo strategiche che il Comune appunto e può utilizzare solo la nomina degli amministratori, le delibere sui bilanci e sugli utili, le definizioni dei contratti di servizio e le capacità di aggregare e razionalizzare allora da un'analisi,
E delle società partecipate e, come anche lei prima ha detto, abbiamo anche Alto Vicentino Ambiente e ha distribuito dividendi nel 24 per 135.000 e rotti e ha fatto anche degli accantonamenti prudenziali elevati, mentre piacque e il risultato positivo e operativo e positivo così come anche biacco e un risultato operativo positivo a una forte leva sugli investimenti e comunque anche oneri finanziari da monitorare.
Ecco e le 2 partecipate un po' più critiche. Dal mio punto di vista, sono il Consorzio di Polizia locale e il Pasubio tecnologia. Anche è, ad esempio, possibile tecnologie. A fronte dei 5 milioni di fatturato, il risultato operativo è di 24.000 e l'utile di 35 quindi sembra un po' in sofferenza, mentre l'aeroporto di tiene abbastanza neutrale e ha un impatto economico limitato sul gru, su, sul nostro Comune e ma è un potenziale strategico b dopo invecchiato, Bacchiglione e una presenza dell'sostanzialmente formale e nessun impatto rilevante. Allora, e per quanto riguarda i dividendi e quindi, come abbiamo ho detto, ho appena detto e abbiamo che aveva distribuito 135.505 mentre Viacqua, pur mostrando una solida capacità di investimenti, una struttura patrimoniale in crescita non ha previsto alcuna distribuzione di utili, quindi chiedo se magari in sede assembleare con l'approvazione dell'ultimo bilancio o successivamente, perché siano state magari deliberate o linee guida che i bilanci, onore investimento con un ritorno economico magari per l'ente pubblico,
E allora mi permetto di fare.
Né di riapriremo un un inciso su Pasubio tecnologie, visto che parliamo di partecipate, anche se lei prima ha detto che è rimanderemo poi a novembre e l'argomento.
Avrei vorrei introdurre una riflessione e politica è anche strategica su questa società e avevo visto che era in programma un'operazione di aumento di capitale e che doveva anche essere oggetto di libero. Questa sera poi è stata rinviata e di un ampliamento di una base societaria che comporta, secondo il mio parere, un effetto collaterale un po' rilevante, cioè a fronte di un aumento di capitale di 12.000 euro o poco più del 5% del capitale sociale, c'è un ingresso di 29 soci ciascuno con 0 44% del capitale e premetto, ricordo che invece.
Attiene al 12,9% e leggendo e la documentazione che ci era stata consegnata, il Comitato per il controllo analogo e ogni Comune ha un voto paritario, cioè indipendentemente dalla quota di partecipazione, cioè questo significa che tiene, pur essendo socio fondatore, è uno dei principali e anche finanziatori storici. Col 12 72 perderà potere decisionale e gestionale, in particolare anche nella nomina del consiglio di amministrazione. Quindi volevo porre l'attenzione su questo aspetto e secondo una prima lettura e diciamo per me queste dinamiche rischia un po' di alterare anche gli equilibri strategici ed indebolire anche la coerenza della governance e vorrei capire è se l'aumento è legato a una logica. L'aumento di capitale che è in progetto è legato anche in una logica di crescita industriale. Considerato le sofferenze un po' che viene evidenziato nel bilancio del 24, oppure ci sono altre motivazioni.
E quindi, secondo me, è opportuno aprire anche una riflessione su come tutelare anche il ruolo di tiene.
Per quanto riguarda il Consorzio di pulizia, invece Nevi anche qua lo vedo un po' in sofferenza, abbiamo il costo del personale, che sono molti molto elevati e nonostante,
E si evince un po' delle informazioni che è un po' sottodimensionato, però i costi restano sempre altre di quasi 1 milione di euro e diciamo che i Nepi svolge una funzione importante e il suo e sostenibilità economiche, le sue efficienze operative e devono essere oggetto anche qua di una riflessione magari politica seria.
E concludo dicendo che il bilancio consolidato e ci dice che il sistema pubblico locale può generare valore, ma solo se viene governato con una visione e quindi io chiedo e di rendere magari trasparenti e la politica dei dividendi, dove è necessario attivarsi per e i piani di rilancio e per le partecipate che sono in difficoltà e tutelare soprattutto il ruolo del Comune di tiene le né governance societaria.
Grazie.
Consigliera.
Assessore.
Allora io credo che le osservazioni rivolto sui fatti dal consigliere, alcuni corsi siano o quanto mai opportune, tra l'altro.
Sì, lo dicono anche le cose che abbiamo detto prima, e cioè che la governance politica delle società partecipate obbligatoriamente passa attraverso le relazioni politiche, dove gli amministratori locali, il nostro Comune come gli altri, hanno un peso decisionale forte, e il problema è come governarlo e queste cose e cioè come si riesce due lo dico tra virgolette a fare politica amministrativa insieme agli altri Comuni.
Quindi, quando ci vado assumere o iniziare un percorso per determinare la strategia dell'Ente, gli obiettivi, la governance, anche quando si discute degli utili e mi permetto di fare una parentesi sul discorso degli utili.
Noi abbiamo le società che erogano servizi e loro finalità è quella.
Vi dico, dico la mia opinione personale.
Se l'erogazione degli degli utili sacrifica la qualità del servizio, io come ente dovrei essere disponibile a rinunciare agli utili.
Perché la qualità del servizio che diamo ai cittadini, che diventa fondamentale?
Perché l'acqua, attraverso la qualità del servizio?
Ci dà un giudizio sulle attività di quella società che è una partecipata e anche sulle decisioni politiche, è ovvio che questa cosa fa discutere.
Ma mi sembrava un'affermazione che di sul principio tutte può essere condivisa qualora vi mettiamo il cittadino.
Allora, di fronte a tutto prima di tutto è il servizio che gli viene dato la qualità del servizio.
Pari dignità, in sostanza, col di pari valore,
Diversa, cosa che, ovviamente, quando si va a discutere con gli altri Comuni, se la questione degli utili diventa determinante per la sopravvivenza dubbi sopravvivenza, un termine in inadeguato diventa importante per un bilancio comunale, perché questo e soprattutto anche di questi tempi,
Quando un Comune di sofferenza a qualsiasi gocce va bene, quando magari è qualcosa più di una goccia meglio ancora, e a maggior ragione la governance di una struttura importante come una partecipata dovrebbe produrre quantomeno bontà qualità dei servizi, ma se è possibile anche degli ultimi, dopodiché l'aspetto con tagli attesta che vota. È vero, ed è per questo che dia delle strategie politiche, definiamola così. La relazione politica con gli altri Comuni è di fondamentale importanza, altrimenti noi corriamo il rischio di perdere, pur avendo un'alta percentuale di all'interno di una società, di perdere di peso soluzioni in grado di avere le giuste strategie, le giuste alleanze con gli altri Comuni.
È ovvio che lo stesso problema che abbiamo noi la, nonché gli altri Comuni, la politica è fatta così.
La democrazia ha un grande pregio, ma anche qualche difettuccio da questo punto di vista, che dobbiamo sopportare perché è importante questo per quanto riguarda il Consorzio di Polizia. Devi voi sapete, ne abbiamo discusso anche altre occasioni in altre occasioni, per altri motivi più importanti. Per alcuni tiene. Questo è un dato consorzio importante per le ragioni che conosciamo e non riprendo, ma è anche altrettanto evidente che qualche problema lo abbiamo.
Perché lui noi lì qualche soldino ce lo mettiamo già ora due soldino pesante e per tutto il consorzio.
Per tutto il Consorzio. Noi siamo il Comune, certamente capofila, a volte c'è da domandarsi allora, se diciamo così, se la qualità del servizio corrisponde all'impegno che noi diamo, perché questo alla fine la domanda.
Beh, è una discussione che ovviamente noi come Amministrazione l'abbiamo presente e il tutto va governato all'interno di un rapporto con il Consorzio stesso e anche con gli altri Comuni soci rispetto al servizio che il Consorzio oggi in grado di erogare ha bisogno di altro personale.
Certamente sì, lo vediamo tutti i giorni per avere un servizio adeguato per più personale, siamo in grado di sostenerlo punto di domanda a quali i costi per noi e per gli altri Comuni, e questa è una valutazione che ovviamente va fatta l'abbiamo presente, ma i vincoli che ci vengono oggi dalla,
Distribuzione validi, gli ultimi esatto, ma per stare in tema degli ultimi detta dello Stato.
Quello che ci arriva lo Stato ci mette nelle condizioni di stare molto attenti a come ci muoviamo e lo vedremo anche nel prossimo bilancio preventivo, presumo, dato le aree che tirano su Pasubio tecnologie, le criticità, ci sono dei motivi, sono quelli che lei ha detto e riconosciamo tant'è dopo eventualmente in.
Intendo anche Carlo.
Le perplessità ci sono e condividiamo, tant'è, che il punto è stato anche ritirato per poterlo approfondire, perché se entrano società di portata molto più grossa e di peso rispetto a quello che già oggi ci sono dentro, è ovvio che qualche spostamento da questo punto di vista si genera e qua la politica dovrebbe avere secondo noi, come Comune ce ne stiamo occupando in relazione con gli altri Comuni avere un peso tale da poter, se non moderare e decidere se è opportuno farlo oppure no. È una discussione che dovrà riprendere, perché questa è una scelta che ovviamente pesa.
Quindi il problema del controllo analogo, il peso delle teste dei Comuni c'è e va per questo, secondo me, tenuto sotto controllo il rapporto anche con gli altri Comuni, perché alla fine le decisioni passano attraverso le alzate di mano nelle singole assemblee.
Grazie Assessore.
Consigliere laconico, sì, no, mi permetto solo di dire è che, come è stato e per, ma ci sono anche diversi metodi per prevedere la ponderazione del capitale e anche del numero di abitanti, quindi ecco, vi chiedo adesso io non so se già è definito il controllo analogo, per testa però di valutare bene se invece un peso.
Sulla base del del capitale possa esserci, come è stato fatto operava e per si parava nella nell'operazione di fusione.
Ossia?
Non ho altri, abbiamo il voto.
Diamo il voto per il punto 4, bilancio consolidato di esercizio, 2024 approvazione chi è favorevole?
Chi è contrario?
Chi si astiene, 5 astenuti,
Per il verbale si astengono Scanavini Benetti, Cunico Busi Chiariello.
Andiamo al punto successivo, che è la variazione al bilancio di previsione 25 27 per la relazione all'assessore al bilancio Zampese, grazie beh, ovviamente ne abbiamo già discusso in Commissione, si tratta di una variazione.
Sempre importante, ma meno importante, certo sì.
Certo, sì, sì, vai procedi.
Sempre importante, ma certamente meno importante di altri che abbiamo votato, in quanto sono.
È lo stanziamento e la movimentazione di somme in entrata e in uscita che avevano toccato in diversi aspetti allora io comincio e adesso, con la tabellina che avete sotto mano, chi non già in commissione può eventualmente seguire.
Tra gli altri l'hanno, penso, procedo, allora noi abbiamo in entrata.
È quella tabellina che avete di fronte, come al solito, questi fogli che vengono distribuite, avete nell'ultima colonna a destra, i numeri che portano in corrispondenza le cifre che trovate poi nella parte di spesa, allora la prima.
Riga, parliamo di arretrati di casi, sono 10.000 euro, che vengono poi sommati ai 15.000 euro sotto arretrati canone unico, che ha il numero uno in uscita trovate vengono stanziati per far manutenzione delle aree verdi.
Abbiamo poi maggiori sanzioni a copertura, costi, controlli semaforici.
Ci sono 14.000 euro,
Sto parlando diventato, ovviamente abbiamo poi.
Un contributo regionale per attività di supervisione del personale dei servizi sociali.
Qui parliamo delle politiche di contrasto alla povertà sono 21.111,46 che ritrovate che alla voce uscita sotto.
Poi abbiamo un contributo regionale per potenziamento dell'ATS di 92.383,72 e ovviamente lo trovate anche in spesa introiti da discarica a scomputo costo progetto, chiusura inventato abbiamo messo 167.000 0 0 9.
Che, sommati alla cifra sotto di utilizzo, avanzo per ripristini ambientali.
Di 458.192 euro corrispondono la voce in uscita di cofinanziamento per la chiusura della discarica pari complessivamente di spesa a 625.000 euro 200 euro. Qui stiamo parlando, come abbiamo detto in Commissione della del cupping, della copertura della discarica.
Che è stata chiusa.
Poi abbiamo.
200 e 8.000 maggiori oneri su andamento, discussioni in entrata, questi sono maggiori oneri di urbanizzazione che vengono, è stato rivisto il calcolo in entrata, fortunatamente le cose sono andate meglio del previsto rispetto a quanto si era messo in preventivo, che vengono stanziati poi la voce in uscita con i due voci ultime con maggiore spesa per impianti tecnologici,
Del Municipio telefonia informatica per 58.000 euro e la manutenzione di stabili comunali per 150.000 euro, quindi la somma totale della variazione corrisponde a 985.696,18 stessa somma in entrata e in uscita. Com'è ovvio, questa è la variazione che poniamo in votazione del Consiglio stasera.
Assessore.
È aperta la discussione.
Non ho interventi.
Andiamo quindi in votazione del punto che è il punto 5, variazione al bilancio di previsione 25 e 27, Chi è favorevole?
Chi si astiene?
5 astenuti.
Camavi veneti.
Unico, Busi Chiariello richiesta, l'immediata eseguibilità del punto, chi è favorevole?
Chi si astiene, cinque Comuni, 5 come prima.
Sempre per il verbale Scanavini veneti Cunico così chiari e no, passiamo al punto 7 all'ordine del giorno.
Che la mozione richiesta di reintroduzione della prevenzione dermatologica screening dei nei tra le prestazioni sanitarie garantite dalla Regione Veneto, presentato dai consiglieri Cecchini, corra, schermato, Kabbouri e dalla consigliera Panozzo chi presenta il testo consigliere Cecchini aveva parola.
Grazie.
Allora, mozione per la richiesta di reintroduzione della prevenzione per metodologica scritte nei tra le prestazioni sanitarie garantite dalla Regione Veneto.
Premesso che la prevenzione costituisce uno degli strumenti più efficaci ed economicamente sostenibili per tutelare la salute pubblica e ridurre i costi sanitari legati a diagnosi tardive e trattamenti complessi, i tumori cutanei e in particolare il melanoma sono in costante crescita e rappresentano una delle principali sfide in ambito oncologico.
In Italia si registrano ogni anno tra 14.007 mila nuove diagnosi di melanoma, con l'incidenza di circa 14 casi ogni 100.000 abitanti,
Il melanoma rappresenta oggi il terzo tumore più frequente nella popolazione sotto i 50 anni e il suo incidenza è in rapido aumento in Veneto i tumori cutanei costituiscono circa l'11,8% di tutte le nuove diagnosi oncologiche, mentre nella provincia di Vicenza il tasso di incidenza è pari a circa 11,7 casi per 100.000 abitanti che corrispondono con centinaia di nuove diagnosi ogni anno.
La diagnosi precoce e determinante se il melanoma viene intercettato in fase iniziale con spessore inferiore a un millimetro, la sopravvivenza a 5 anni supera il 95%, mentre scende drasticamente al 45 50% dei casi avanzati, la prevenzione dermatologica non coincide con una mappatura indiscriminata dei nei no, con un approccio integrato che unisce educazione sanitaria, valutazione dei fattori di rischio individuali, sorveglianza clinica mirata e accesso tempestivo a controlli specialistici.
Considerato che la Regione Veneto ha recentemente modificato, nel nomenclatore ufficiale del servizio sanitario regionale, alcune prestazioni di prevenzione, monitoraggio dermatologico.
Crimi Grain nei tali decisioni non debba limitare l'accesso alla diagnosi precoce e al controllo in follow up, con conseguenze negative sia sulla salute dei cittadini sia sui costi a lungo termine del sistema sanitario.
Le società scientifiche e le selezioni internato logiche sottolineano l'importanza della prevenzione strutturata, che unisce e controlli mirati e campagne di sensibilizzazione, evitando il ricorso a percorsi frammentati e disuguali.
Rilevato che il Sindaco del Comune di tiene ha il dovere di rappresentare le esigenze di tutela della salute dei propri cittadini presso gli organi regionali competenti.
Promuovere politiche di prevenzione significa ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure, migliorare la qualità della vita e investire in un sistema sanitario più equo e sostenibile.
Detto questo impegno, il Sindaco e la Giunta comunale a sollecitare la Regione affinché garantisca la prevenzione, lo screening dermatologico intesi come percorso strutturato di diagnosi precoce e sorveglianza mirata a follow up dei tumori cutanei, di promuovere, in collaborazione colluse prescelti, società scientifiche, le sue dichiarazioni mediche e il volontariato, campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza sui rischi del melanoma, sull'importante, sull'importanza della diagnosi precoce e sulle corrette modalità di prevenzione,
Trasmettere la presente mozione al Presidente della Regione Veneto, all'assessore regionale, alla sanità e ai Capigruppo del Consiglio regionale, chiedendo una tempestiva presa di posizione, è un intervento normativo coerente con le raccomandazioni scientifiche.
Grazie.
Grazie Consigliere, consigliera abusi.
Forse era?
Su questa mozione molto importante per la salute pubblica mi sono un po' informato e ho letto un po' delle degli articoli di giornali le sue dichiarazioni fatta dall'assessore regionale, Manuela Lanzarin sulla questione proprio della mappatura dei nei.
Allora lei intanto credo sia un polverone che non ha alcun senso, dichiara non è cambiato nulla, forse c'è stata una comunicazione sbagliata, ma non abbiamo tolto nulla che prima c'era c'è solo un cambiamento dei codici previsto previsti dal nuovo nomenclatore nazionale che non riducono all'offerta né il controllo prima c'erano due diciture distinte, visita dermatologica e visita dermatologica controllo nei,
Mentre ora c'è solo il codice, visita me dal Marton logica, ma nel quesito diagnostico il medico di medicina generale può specificare il controllo nei.
Quindi, concretamente, per i cittadini non è cambiato nulla, qualora ritengano necessaria una visita dermatologica, perché magari vedono qualcosa di sospetto, vanno dal proprio medico e chiedono una visita, ovviamente se lo ritiene la prescrive.
La Regione Veneto chiarisce che la mappatura dei nei, nonché più un LEA per decisione nazionale, dunque non è una questione della Regione Veneto che l'ha tolta è una decisione nazionale, ma le visite dermatologiche dal sospetto e lesioni cutanee arrestano pienamente disponibili in tutte le strutture pubbliche.
Non viene sicuramente meno il concetto di controllo e di prevenzione, è chiaro che chi deve e che deve essere una trasversalità tra cittadino e il suo medico di base.
In sintesi, la conclusione, la mappatura sintetica di nei nuovi e più un LEA per decisione nazionale. La visita dermatologica è garantita in tutto il Veneto non ha subito alcuna limitazione e viene erogata in accordo con la prescrizione del medico curante. Il medico potrà richiederla ogniqualvolta vi siano sospetti clinici su neo o su altre lesioni cutanee. I cittadini possono continuare a contare su un servizio pubblico attento e disponibile all'etnia o alla diagnosi precoce del melanoma e delle altre patologie dermatologiche. La Regione Veneto non ha emanato alcuna delibera o indicazione alle famiglie di riformulare l'accesso alle visite e ai servizi dermatologiche. Alcune aziende sanitarie hanno autonomamente introdotto percorsi organizzativi specifiche sul proprio territorio. Dunque ecco da questa dichiarazione. Io capisco che.
Forse non so se è stato un polverone che non ha senso. Comunque la Regione Veneto non ha modificato niente perché è stata una de na na na decisione nazionale e che da quello che ho capito, le mappature INAIL visite dermatologiche non validano nessun nessuna differenza da com'era prima. I controlli e la prevenzione restano grazie.
Grazie consigliere, consigliere laconico.
E allora io concordo con quello che ha detto il consigliere musei.
Pur ritenendo che la prevenzione dermatologica conservi un valore strategico soprattutto per soggetti a rischio, le diagnosi precoce, condivido di melanoma può ridurre significativamente la mortalità e i costi sanitari,
Però, leggendo la mozione, ho alcune osservazioni da fare e di cui chiedo informazioni e quindi io posso concordare sul fatto che si tratti di un tumore sempre più diffuso,
Anche se non vengono citate le fonti dei numeri che sono indicate le percentuali invece preciso, con una nota tecnica e di cui vi do, ossia il numero che anche la data una nota tecnica un comunicato della dell'area tecnica,
Area Sanità e sociale 1.439 del 17 agosto 2025. Da questa nota tecnica si evince, come ha anticipato il consigliere Busin, che la mappatura sistematica di nei non è più un LEA, quindi i livelli essenziali di assistenza per decisione nazionale e non per decisione della Regione Veneto come avete indicato nella mozione e la modifica della nomenclatura e un aggiornamento stabilito. Appunto.
A livello nazionale, un'altra un altro punto è che non mi trova d'accordo sempre leggendo questa nota tecnica e che nelle considerazioni della mozione sostenete che il cambio di nomenclatura non deve limitare l'accesso alle diagnosi precoce, sono d'accordo su questo, ma voi avete notizie che non sia così.
Nelle note tecniche. In sempre citata si dice che non vi è alcuna modifica o riduzione dell'offerta, come ho letto precedentemente, di visite dermatologiche, di controlli per i pazienti con sospetto e lesioni pigmentate, che continuano ad essere garantiti in tutte le sedi pubbliche e ospedalieri del territorio regionarie regionale e continua. La nota tecnica e la visita dermatologica è garantita in tutto il Veneto non ha subito limitazioni e viene erogata in accordo con le prescrizioni del medico curante. Poi, nella mozione si dice anche che le comunità scientifiche e le associazioni dermatologiche sottolineano l'importanza della prevenzione strutturata. La nota tecnica precisa che il Ministero della salute, le società scientifiche dermatologiche, le linee guida europee sono concordi nel ritenere che lo screening sistematico di tutti nei nella popolazione generale non ha dimostrato efficacia nella riduzione dei melanomi invasivi né nella mortalità per melanoma. Per questo non è paragonabile agli screening oncologici di comprovata utilità, come la mammella colon, retto. Quindi anch'io e per quanto ho potuto approfondire e da quanto punto ho letto in questa nota tecnica e ritengo che i cittadini possono continuare a contare sul servizio pubblico e attento disponibile alla diagnosi precoce e il melanoma e ad altre patologie dermatologiche.
La suocera ferroviari.
Io mi sento di di di approvare la mozione proposta.
Perché credo ci siano sono una differenza fondamentale fra screening e quello che invece sembra che sia il servizio messo a disposizione della dal servizio sanitario, in particolare della regione.
Cioè mi sembra che la libertà di accedere al medico, che naturalmente viene garantita, però sia un passo successivo, quando qualcuno è già il sospetto che ci sia una lesione,
Mentre lo screening, insomma, secondo me dovrebbe essere a monte per intercettare proprio prima ancora che paradossalmente, uno abbia un sospetto, ma solo perché la mappatura di nei e confermo che ci sia stato chi sono modifica in corso quindi dopo concordo anche.
Con che la decisione sia stata presa a livello nazionale, questo naturalmente naturalmente mi trova non d'accordo. È chiaro che la situazione, soprattutto economica, sia a livello nazionale che regionale, purtroppo impone,
Impone de del contenimento della spesa, però andare a gira sullo screening, forse controproducente, perché poi, se si fa un ragionamento meramente economico e la cura costa di più della prevenzione, grazie.
Grazie Consigliere.
Non ho altri interventi o interventi, consigliere Rollo.
Sì, mi trovano nelle panchine alle parole del collega Barbieri non o non ero presente nella Commissione, non ne faccio parte, ma condivido lo spirito con cui è stata proposta capisco a livello tecnico, le obiezioni che sono state portate dai dai colleghi consiglieri di minoranza.
Ma.
Quello che dice anche la, l'assessore Lanzarin è che la mappatura sistematica dei miei non è più un livello essenziale di assistenza, e cioè il fatto, e questo penso che, visto che la ve la ma la sanità è materia di esclusiva competenza regionale, la Regione possa, se vuole, a livello politico fare anche di più, quello è il minimo di base ma di più si può sempre fare è una decisione politica che legittimamente chi ci governa in Regione fa,
E la mancanza di questa sistematicità nel.
Fare uno screening, e lo C come altri, che citava la consigliera Cunico come gli screening sul tumore al colon retto e il tumore alla mammella, e così via per me, per le mie competenze, conoscenze e una è una mancanza.
Perché la prevenzione fatta con questi screening sono, ritengo investimenti che facciamo, cioè la Regione investe soldi per prendere dei problemi prima che si possono che possono ingigantirsi, quindi, al di là del tema no, prima di tutto c'è un tema personale di salute che si prevengono malattie e poi a corollario c'è anche un tema economico che quindi ritengo più si fa prevenzione più,
Ne risparmiamo noi come collettività in spese successive, per cui capisco, ripeto, a livello tecnico, ma penso che il il, la ratio della della mozione sia condivisibile,
Grazie, Consigliere, Scapin.
Ci sono dei punti nella mozione che non condivido appieno, però apprezzo l'intento, che secondo me è positivo e costruttivo, dovremmo sempre e.
Comunque, dividere e scindere la capacità decisionale riferita.
E che abbiamo nelle nostre mani relativamente alla materia sanitaria e alla materia invece sociale, e sappiamo che il Sindaco e quindi insomma l'Amministrazione a ridosso nella Conferenza dell'ULSS non appieno manovra sulla questione sanitaria, ma puramente sociale,
Invito il Sindaco a sollecitare comunque, in occasione di questi incontri, i disservizi e le problematiche che la cittadinanza riscontra.
E pensare bene anche il voto che puntualmente viene richiesto del grado di soddisfacimento dei servizi, poi da dare alla gestione della nostra ULSS a cui apparteniamo, questa è una riflessione che dovremmo comunque tutti cominciare a prendere sul serio,
Però i consiglieri di minoranza non mi trovano d'accordo sul fatto che effettivamente ci sia difficoltà ad avere questo tipo di visite, mia figlia ne aveva necessità, abbiamo provato ad aspettare un anno e poi non siamo riusciti quindi, insomma, nel privato, con 142 euro siamo riusciti ad avere la visita in tempo zero.
Seppur avessimo familiarità con questo tipo di problema e che avessimo necessità di farla, quindi è abbastanza di saputo, purtroppo,
Perché il dialogo con i medici, che c'è un restringimento, poi di questi LEA e che in ogni caso invece, come è stato detto anche da dalla maggioranza, invece la pro la prevenzione sia un grande aiuto sia per contenere i costi,
Futuri, ma anche, appunto per.
Per per avere, ma ma maggiore insomma e assistenza.
Non so cosa sortirà questa mozione, nel senso che.
E ci sono tantissimi tantissimi se tantissime, ma non penso che effettivamente poi possa dare grandi successo, ma credo che comunque sia giusto in qualche modo cominciare a mettere dei puntini abbastanza chiari sulle cose che siamo ancora disposti ad accettare e cose che invece non abbiamo più volontà di di accettare. Il mio voto sarà favorevole, ma.
Appunto, anche se non credo che andremo lontano con questa, con questa mozione, ma apprezzo l'intento, anzi spero che una riflessione comune sulle basi che che appunto io ho elencato ma magari me ne ho perse anche delle altre si possa anche identificare quali siano poi gli altri disservizi che non vanno bene per il nostro territorio, perché in primis penso alla gente che che vive qua e oltre che a noi stessi e ai nostri cari e si sentono ancora tante storie di disservizio che mi piacerebbe venissero tolti dai giornali locali presto,
Allora, se considera più.
Se certo non mozione anch'io ho sciocco troppo cara, ma sicuramente quantomeno.
È un momento di condivisione Co Co, come i cittadini del tema della prevenzione e il peso e il che si è nata solo alla dopo che c'è stata questa decisione della Regione su indicazione nazionale, ma probabilmente il motivo principale e per far emergere il discorso della prevenzione, come giustamente ha detto anche poi costruire Scannavini.
E i tempi per poi territorio, adesso come adesso, con l'indicazione del medico da andare dallo specialista, sappiamo benissimo che l'ha, confermato anche dal consigliere, che i tempi si protraggono e questi tempi non sono compatibili con quello che è il progresso della malattia oncologica. Questo è stato confermato anche da cioè prima si interviene, meglio è perciò.
Avere la possibilità di avere uno screening prima, anche se alcuni dati i dati riportati appunto da l'assessore Lanzarin dicono che non hanno dato risultati.
Però in questa maniera non so se, dal momento che io vado il medico e per avere poi la mappatura che deve darmi da visita specialistica o aspettare magari un anno e non so cosa può sopportare e voglio ricordare anche appunto,
I consiglieri che e che ha anche citato il il collega.
Carollo che c'è la possibilità degli extra LEA, la Regione a disposizione nel proprio bilancio,
Cosiddetto extra LEA, cioè tutte quelle prestazioni che, anche se non sono previste Gallea, possono essere utilizzate con dei fondi, perciò poveretto che l'intervento questo qua che questa mozione possa portare magari anche a un risultato di questo genere.
Grazie Consigliere, ha chiesto di parlare il Sindaco, sì, solo per dire che.
La situazione è un po' preoccupante dal punto di vista della sanità, se guardiamo questo Governo, c'è un ritorno a una percentuale di spesa sanitaria sul PIL che è tra le più basse recenti, diciamolo a chiare lettere, però ecco, per quanto riguarda la mozione di per sé è.
Cioè questo è uno dei vantaggi dello screening dei nei che offre. Dà la possibilità di di individuare quel lesioni tumorali o pre tumorali in fasce molto iniziali, cioè quando il tasso di guarigione è assolutamente molto più alto e quindi anche il trattamento è meno invasivo. C'è anche altresì da dire che c'è, quindi sappiamo che poi, in fase avanzata tumorale, il, il trattamento del tumore in fase di avanzato costa molto di più. Questo questa, insomma, abbastanza matematica, poi io direi anche che ci dovrebbe essere la consapevolezza, l'empowerment della persona, cioè che la persona sia resa conscia dei rischi che che occorre, insomma, che che che può subire in base a mancanza di screening. Quindi io approvo in toto questa questa mozione perché qui stiamo tagliando sempre di più servizi sanitari che, come già detto, non ci competono e che comunque il mio voto, l'ultima volta, come ben sapete, non è stato proprio il dei migliori. Quindi.
Ah, ecco, ho seguito le quello che miss quello che mi è stato detto,
No no.
Non ho altri interventi.
Andiamo in votazione del punto.
Che il punto 7 mozione richiesta di reintroduzione della prevenzione dermatologica screening IMEI tra le prestazioni sanitarie garantite dalla Regione Veneto chi è favorevole.
Chi si astiene, 4 astenuti.
Benedetti Cunico Busi Chiariello,
Punto 8.
Anch'esso una mozione emozione, proposte attuative, mercato settimanale del lunedì, ottiene riorganizzazione degli spazi presentata dal Gruppo consiliare, Giulia scanner, il sindaco appartiene Fratelli d'Italia, consigliera Scannavini, a lei la parola.
Il mercato settimanale del lunedì a Thiene è un momento di socialità, i disservizi rivolto alla cittadinanza e Athènes anche vende, che vede la vendita di prodotti come frutta, ortaggi, abbigliamento, arredamento per la casa, calzature oggettistica, gastronomia e molto altro.
Che lo stesso rappresenta una tradizione di lontane origini che va valorizzata e gestita nel migliore dei modi, ma anche in ottemperanza al vigente Piano comunale del commercio su aree pubbliche, approvato con deliberazione del Consiglio comunale numero 232 del 2012 2016,
Constatiamo però che durante il normale svolgimento del mercato settimanale i bar e ristorazione sono costretti a rimuovere i loro plateatici che puntualmente, però, sono pagati annualmente senza nessun uno storno per i giorni in cui non ne possono usufruire, sia durante il mercato settimanale che per tutte le manifestazioni locali organizzate dai vari enti coinvolti. Riteniamo pertanto attuabile e fattibile rivedere i Regolamenti riferiti al mercato settimanale e le planimetrie per poter trovare una soluzione che permetta anche agli altri esercenti di poter usufruire dell'area adibita plateatico e nel contempo mantenere una corre. Un corretto espletamento del mercato settimanale.
Da una visita fisica lo scorso lunedì 25 agosto 2025 presso il mercato settimanale, abbiamo notato che ci sono parecchi posti vuoti che permetterebbero ostili, utilizzati in modo diverso ad una riorganizzazione atta alla maggiore valorizzazione non solo dello spazio mercato, ma anche al mantenimento delle aree di plateatico presenti normalmente nel centro ritiene intendiamo pertanto impegnare il Sindaco e la Giunta per uno studio di revisione degli spazi esterni durante lo svolgimento del mercato del lunedì, atto a garantire l'uso dei plateatici cittadini erogati alle attività commerciali presenti nel territorio? Sentite le rappresentanze locali delle associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentate a livello regionale e iscritte al relativo albo regionale.
Ciò in ottemperanza all'articolo 5, comma 2 dello stesso regolamento in questione Allegato B e di darne avviso con relazione dell'incontro.
Considerava proprio dibattito Sindaco.
Allora diciamo che in relazione a questa mozione e si fa presente che durante il mercato settimanale non tutti i pubblici esercizi collocati all'interno delle aree mercatali sono costretti a rimuovere i loro plateatici, ad esempio, il Tresor, il cosmopolita, il caffè Carducci, hanno diritto di mantenere il loro plateatico lunedì mattina ciò in considerazione della possibilità di far coesistere le 2 realtà senza compromettere poi la sicurezza di utenti e di e di operatori.
In merito alla suggerita revisione del Piano del commercio su aree pubbliche, per permettere a tutti i pubblici esercizi di mantenere il plateatico esterno anche il lunedì mattina, io evidenzio che per dare seguito a questo suggerimento vi sarebbe la necessità di revocare le concessioni in essere per l'esercizio del commercio su aree pubbliche agli operatori del mercato. Alcuni molto risalenti nel tempo, addirittura prima del 1983, ma se guardo mio nonno mio papà e mio fratello forse andiamo anche agli anni 50 per permettere ad altre imprese di utilizzare il medesimo suolo pubblico la mattina del lunedì.
Suolo che comunque possono occupare per i restanti sei giorni e mezzo della settimana, e tale revoca dovrebbe essere sorretta da un legittimo interesse pubblico e non potrebbe essere giustificata solo sulla base della scelta discrezionale di favorire esclusivamente una.
Una categoria di imprese a scapito di un'altra, cioè perché gli ambulanti dovrebbero subire quello che vogliono gli esercizi pubblici domanda.
Quindi risulta evidente l'impossibilità di compiere tale illegittima azione amministrativa, poi in merito ai posteggi liberi presenti al mercato settimanale, beh, siete andati al 25 agosto, quindi anche questo è un dato, però si fa presente che gli stessi vengono parzialmente occupati dai cosiddetti spuntisti, cioè sono quegli operatori che non sono titolari di una concessione pluriennale ci sono sempre stati dalla notte dei tempi, bensì che scelgono di partecipare più o meno occasionalmente al mercato. Ritiene quindi ogni lunedì mattina circa 10 operatori precari si presentano per partecipare alle operazioni di spunta. Si chiamano.
Anche in questo caso, eliminare posteggi liberi per consentire ai bar di collocare i loro plateatici significherebbe impedire a queste imprese di esercitare la loro attività. Tutti hanno il diritto di vivere e di lavorare. Lui dice anche la Costituzione. Per completezza, si rende noto che su 160 posteggi solo 34 sono liberi ed in attesa di essere messi a bando. Eliminare tutti i posti liberi per fare spazio ai plateatici significherebbe impedire a nuove imprese di partecipare al mercato settimanale. Ritiene pare che noi vogliamo, al contrario, vogliamo invece ampliarlo. Il il mercato ritiene dargli un taglio completamente diverso, come fra l'altro, anche non è quello che abbiamo messo in atto, quindi le 2 operazioni di riorganizzazione compattamento preciso fra l'altro che, vista l'ampiezza del centro storico cittadino, non è possibile mantenere tutti i plateatici dei pubblici esercizi senza sopprimere dei posteggi previsti nel Piano del commercio su aree pubbliche. Quindi, per meglio dire per meglio citare o le aree, le concediamo agli operatori del mercato o le concediamo i pali, cioè non è che ci siano soluzioni.
La differenza è che gli operatori del mercato hanno la possibilità di occupare suolo pubblico solo una mattina a settimana, mentre i pubblici esercizi, come ho detto poc'anzi, è concessa un'occupazione per sei giorni e mezzo sempre a settimana. Quindi sia gli operatori del mercato sia le attività di somministrazione di alimenti e bevande che occupano suolo pubblico.
Pagano tutti e due pagano. Il canone unico annuale può capitare per motivi legati all'impresa o per ragioni di interesse pubblico, che entrambi non possono occupare. Per alcuni giorni il suolo concesso è già capitato.
Il Presidente della Pro Loco qui presente lo sa bene, ciò non accade quindi solo alle attività di somministrazione di alimenti e bevande, ma accade anche per altri e per altre manifestazioni. Ovviamente no, e giustamente quindi, per concludere, io direi che se si intende garantire ai pubblici esercizi di occupare sette giorni su sette solo pubblico, beh, allora si dovrà scegliere di sopprimere in tutto o in parte il mercato settimanale presenti attiene ricordate dal 1.492 o quantomeno di spostarlo dal centro cittadino. Ma chi lo andrà a dire agli ambulanti? Questa cosa io di sicuro no, grazie,
Grazie consigliere, abusi.
Ma io, quando ho visto questa mozione, c'è da fare e si tratta di fare uno studio per revisione degli spazi esterni durante lo svolgimento del mercato, cioè si chiede di fare uno studio che potrebbe, non so potrebbe mettere d'accordo, ossia gli esercenti dei bar che anche gli ambulanti, non so bisognerebbe fare uno studio chiedere può darsi che magari ed e richiesta di avere lo spazio né né né esterno di qualche Barzi erano due, due locali o tra i locali, ma non sono 10, perché sicuramente non sono tanti, magari due locali chiedono e gli ambulanti si sposta. Oggetto so, de penso fare uno studio e vedere se si può dopo. Se per caso gli ambulanti non cede, dicono no, assolutamente gli esercenti dei locali non interessa e allora si lascia stare, però magari si trova la la la la via di di mettere d'accordo gli ambulanti e anche gli esercenti in house gli esercenti dei bar, cioè voglio dire uno studio di revisione degli spazi che potrebbe esser fatto secondo me, dopo dopo, si vede i risultati dopo, cioè i risultati ci saranno dopo aver fatto lo studio,
Grazie Consigliere.
Consigliere veneti, sì, beh, son d'accordo sulla questione del del pagamento che anche secondo me per un giorno e va be'lo, pagano è chiuso, giustamente vengono per altre situazioni tolte e quindi non vedo diminuiremo o magari aumentare la tassa, però si potrebbe fare un ragionamento collegandomi Andrea che giustamente lo studio potrebbe ca possiamo capire almeno che magari sono due tra i locali che sono intenzionati, perché anche due tre sono chiusi, mi sembra, al lunedì, e però almeno magari si potrebbe obbligare a questi locali a fare un dehor più bello,
Cioè, sì, vi concedo sì, riusciamo a fare questo spostamento in accordo, non metto in dubbio che sia difficoltoso con gli ambulanti spostarli non eliminare la loro presenza, però magari obbligandoli a fare un plateatico decoroso che stia fisso e decoroso, come è sempre stato ragionato ecco questo è un po' la mia idea dopo se è proprio di per di prassi impossibile restano accuse.
Grazie consigliera.
Consigliere Scano qui, sì, l'idea nasce da un principio di equità, comunque per voi mezza giornata può essere poco, però comunque sono quattro giornate al mese per 12 mesi, dove questi locali e non hanno la possibilità di utilizzare i plateatici, quindi,
Dal nostro punto di vista.
Riteniamo che perlomeno il primo passaggio sia uno studio, non abbiamo detto che assolutamente dovrà essere così, io, in cuor mio lo me lo auspico che si possa trovare una soluzione proprio per dare la possibilità a tutti di lavorare con serenità, tra l'altro non non sarebbe male secondo me,
Vedere questi passaggi di tavoli da bar, eccetera, all'interno del mercato, secondo me diventerebbe ancora più bello, ma questo sto punto di vista più prettamente paesaggistico e architettonico. È indubbio comunque che, non avendo i plateatici loro non possono lavorare,
A Massimo regine che abbiano la necessità, appunto, di avere un tipo di cliente più veloce che entra e esce dal bar, perché non non possono ospitarlo nei dehor e che quindi, in qualche modo anche i loro profitti vengano, vengono intaccati.
Io invece sarei anche per la revisione della quota, perché se contiamo i giorni che loro non possono utilizzarla o non capisco perché ci dobbiamo fermare una quota unica, anche perché in certi Paesi viene proprio calcolato in base al tempo di utilizzo, il suolo pubblico e indirettamente avendo meno possibilità di utilizzarlo o meno possibilità di produrre reddito meno sporcano meno dovrebbero pagare anche secondo me,
Le imposte relativamente ai rifiuti, che anche un altro tema, insomma, che che tocca abbastanza gli esercenti proprio per un principio di proporzionalità, io credo che volere è potere. Il primo step è riuscire a provare a studiare una revisione, appunto, degli spazi esterni,
Proprio perché posti ce ne sono aree, ce ne sono e quindi credo credo che sia democratico perlomeno provarci, ecco io lo vedo sotto questo punto di vista.
Indirettamente sono contenta perché, insomma, è un tema sentito, un tema che sta creando dibattito a in città e quindi vuol dire che in qualche modo abbiamo colto anche un altro segnale. Io spero che rimediate la vostra posizione perché un un dialogo con le categorie e uno studio di revisione degli spazi esterni è sicuramente qualcosa di fattibile, perlomeno per capire su che direzione andare o non andare. Questa è la nostra proposta, non abbiamo imposto nulla, abbiamo solo evidenziato quali siano le criticità, cosa sia per noi è corretto e democratico e per questo abbiamo fatto questa richiesta che per noi è assolutamente pertinente. Anche lo stato d'animo di certi pare insomma, e quindi non ci sembra di essere stati inopportuni e nella richiesta,
E neanche di aver chiesto la revoca delle degli stalli o del delle aree mercatali, noi non abbiamo detto che vogliamo né né diminuire il mercato, è una nostra idea di renderlo un po' più qualificato, però vorremmo dare equa possibilità di lavoro a tutti sia ai precari ma anche chi ha deciso di investire soldi tempo ci ha creduto che qui da tanti anni e che deve puntualmente insomma seguire questo tipo di indicazione.
A me dispiace se non vorrete assolutamente considerare questa proposta, perché la pari dignità per per per per tutti per noi ha un valore molto importante, attiene e di correttezza.
Grazie Assessore.
A nome di proroga, che la pari dignità si è messo in discussione.
Però io rispetto, ovviamente la sua opinione, ma ho una domanda.
Quando un gestore alla licenza e prende quel locale?
Credo sappia bene che c'è il mercato settimanale dal 1.400 e 92.
Scusate, ma se noi dovessimo aprire soprattutto i disturbi che ci vogliono, ma in questo caso si intromette io non ne vedo, non ne vedo l'opportunità, a meno che non si vada a discutere sulle invece la parte dell'estetica e quella è un'altra cosa quella è un'altra cosa però attenzione,
Perché se noi mettiamo insieme le 2 cose insieme non ci stanno secondo me, perché quando io prendo in carico uno spazio, so che c'è il mercato settimanale e chi no.
Quel giorno, dopo due ore e mezza giornata.
Mezza giornata, quindi io capisco che si voglia prendere in carico le istanze di tutti i cittadini.
Ed è opportuno valutare, ma credo che da parte dell'ente pubblico una risposta dobbiamo essere coerente anche con le decisioni che sono state assunte rispetto, ad esempio, a una, se non sbaglio, revisione del mercato per quanto riguarda la sicurezza, cosa che è stata fatta perché la disposizione dei nuovi spazi lo spazio per parte sua questa preoccupazione che è stata fatta allora quando diciamo che si discute della cittadinanza un momento,
Misuriamo le 'ste cose, per favore.
Perché non è un dibattito tra la cittadinanza e questa cosa è l'istanza che giustamente presentano alcuni gestori.
Legittima, per carità, ma credo che sia altrettanto legittima la risposta che gli ho dato,
Ossia il crollo.
Sì.
Avevamo avuto modo anche di discuterne in Commissione, ho chiesto chiarimenti.
In quella sede e poi ho approfondito.
E ho notato anche delle escono, ma inesattezze nelle premesse quando si cita che il regolamento è approvato nel 2016 inve infatti anche la capivo fatele avevamo l'ultima approvazione di cui al regolamento è stata dal Consiglio di fine luglio.
E quindi, va correttamente, è scritto che il regolamento è approvato il 31 luglio 2025 con modifiche antecedenti al 24 11 2024 e del 17 e la prima redazione nel 2016 e, collegando i puntini, capisco anche il perché la consigliera Scanavini.
Ah puntasse il dito durante la la sua.
All'inizio, quando ci sono interrogazioni contro i mancati cartellini che citano la merce usata perché fu appunto il? Questa indicazione è nata insieme in questo Consiglio entro fine 2024, dove l'Amministrazione ha messo in atto noi perché abbiamo votato poi noi e degli accorgimenti per rendere il mercato più decoroso, e c'è l'articolo 13, nell'articolo 13 viene aggiunto la richiesta di avere la merce usata, per cui è ovvio che i controlli sono, e neanche un anno che c'è già un regolamento che obbliga di mettere il cartellino, per cui immagino sia per quello che i controlli adesso ci sono e non potevano esserci prima. E c'è l'articolo 13 bis, che proprio ci chiama a norme di decoro per per lo svolgimento per cui.
Penso che sia questo l'obiettivo che dobbiamo avere come Amministrazione, cioè.
Avere in testa che il mercato è una risorsa e che chi fa il mercato sono sì, ovviamente, chi partecipa quindi noi cittadini e andiamo a vivere al mercato, sia da un punto di vista di chi compiere, ma anche di di socialità, ma anche chi espone, per cui è opportuno, secondo me che venga posta e l'ho già detto anche nelle precedenti discussioni sul tema venga posta un'attenzione abbastanza periodica sul tema e le diverse revisioni del Regolamento, penso lo testimoniano, cioè la società cambia, cambiano i nostri usi e costumi. È opportuno se vogliamo mantenere il mercato e se riteniamo che il mercato sia un qualcosa di utile alla collettività, dobbiamo cercare che sia attrattivo, perché possa continuare okay, perché i tempi stanno stanno cambiando.
Per cui capisco il motivo della richiesta, mi ritrovo nelle parole dell'Assessore Zampese, che è un'istanza che parte da chi non ha il plateatico, ribadisco l'appunto fatto in sede di Commissione che, se un.
Diciamo.
Imprenditore che ha la sua attività sa quello a cui va incontro, soprattutto in questo frangente qua il mercato esiste da tempo, facendo richiesta di uso pubblico a livello forfettario, sa che il lunedì mattina non può avere il plateatico, ma lo sa prima di fare la richiesta, quindi se fosse una sorpresa, ogni lunedì ogni settimana.
Senza averlo concordato, si trova l'impossibilità di avere il plateatico son d'accordo, essendo una cosa chiara e precisa, penso che debba essere nel nell'attività dell'imprenditore metterlo nel piano delle cose che devono essere fatte, per cui me lo ritengo di per sé è un problema questo.
Ma, guardandolo a livello complessivo, penso che sia più importanti in questo frangente qua a dare, far in modo che il mercato viva e vive, secondo me.
Dando qualità agli spazi, quindi anche un riallocazione degli spazi, non va fatta solo guardando un singolo aspetto, ma va fatto a livello generale e ripeto, ben venga.
Sollecitazioni come questa che invitano a un tipo di studio, ma so che l'Amministrazione già lo fa. Gli uffici già lo fanno perché c'è un contatto costante con le associazioni di categoria per tenere in piedi il mercato, ma anche ed era il tema che sollevava in Commissione penso ci sia anche un discorso di spazi e di sicurezza. Una volta le bancarelle erano molti di più, gli spazi erano più più ristretti. Adesso, nel comune di regolamenti che si sono susseguiti negli anni e che abbiamo appunto votato qui e abbiamo dovuto diradare un po' la la la posizione, anche perché c'era meno banchi, ma appunto per far posto a un eventuale passaggio di mezzi di soccorso, per cui va valutato con attenzione, mettendo al centro però l'importanza del mercato piuttosto che la capisco utilità per un imprenditore di avere plateatico anche il lunedì mattina per avere più o più sedie e coperti,
Per cui è l'impianto in sé che non mi convince di questa mozione, ecco come, come è stata scritta e cioè ci sono premesse sbagliate e anche il focus per me non è quello corretto.
Per cui non mi sento di di approvarla, vorrei prendere lo spunto positivo della discussione, dove tutti quanti ci troviamo a proporre qualcosa per il mercato e spero che in tutte le discussioni che con le associazioni di categoria bar vengano verranno fatte a livello costante del periodico se ne tenga conto.
Grazie, Assessore Zampese.
Ecco, chiedo scusa, mi sono dimenticato una cosa che però ritengo non marginale.
E di rivedere l'applicazione del canone unico perché non usano il plateatico un giorno alla settimana, vale quello che dicevo prima.
Quando hanno preso in carico questo c'era una proposta che è stata ovviamente fatta dal comune, che è quella che l'applicazione del canone unico su quegli spazi, per quei tempi non possiamo noi andare a rivedere anche queste cose, anche perché,
Quando discuteremo del bilancio preventivo, qualche osservazione in merito alla falla e forse potrebbe esserci anche una discussione su questo che potrebbe arricchire la conoscenza di come e quanto è stato applicato il canone unico in questi ultimi anni.
Consorzio che sì, e no, la mia era una magari una domanda che, visto che in presenza anche.
L'architetto farro qui perché seguito della mozione, ho cercato anche di capire qualcosa di più e e quando si parla poi di fare uno studio e ed è uscito più volte il termine per Ors, allora mi son trovato le notizie di questi giorni in cui il Governo sta mettendo mano a tutta la normativa proprio sui dehors per ritornare a quello che durante il decreto Milleproroghe aveva liberalizzato un po' tutte quante le possibilità adesso vuole mettere nei nuovi paletti, però io ho solo letto notizie, perciò non so se Mari e che dovevo farlo a qualche notizia in più su questo, cioè che rischiamo di magari mettere in piedi qualcosa che poi ci troviamo con delle regole completamente sbagliate.
Consigliera Panozzo.
Ecco, se ben ricordo, in sede di Commissione chiedo conferma al consigliere Barbieri ci eravamo astenuti perché ci sembrava prevalere nel momento in cui è stata letta la mozione, è quello che il consigliere Busicom messo in risalto, e cioè di avviare uno studio di settore, un dialogo con gli esercenti per vedere se esista un loro vero e proprio disagio.
All'interno della situazione mercato del lunedì, però adesso, sentendo gli interventi che condivido pienamente, dei dell'assessore Zan paese e del Consigliere Carollo, mi ritrovo che anche per me prevale un concetto di base, stiamo parlando di imprenditori che noi, se mi hanno categoria parte del MISE mio brutta bestia, però sono imprenditori che hanno delle regole ben precise e dei rapporti chiari, Cristallini con chi consente a loro di agire e quindi di di fare il loro lavoro per portando caso schei.
Nella città di Siena, e c'è un rapporto ben chiaro che è quello di dire ti palmo per un anno e so che pagare per un anno il plateatico comporta questo non mi fa ben faccio il turno di chiusura del lunedì, ma io vedo che tantissimi sono aperti, vedo la gente che si accavalla, magari altre esordio Cesop fanno fare nomi da Mario Rossi, da Luigi Bianchi d'asta altro sono seduti più comodi, ma tutti vanno comunque anche dal dalla Maria verdi. Insomma, ci vanno tutti lo stesso perché ti dicono porti, pazienza è giorno di mercato, no, perché magari un po' torna il bombolone con con la crema chantilly. Allora io dico che è alla base di tutto. C'è questo e quindi il e c'è questo, cioè c'è che è chiaro per questi imprenditori è chiaro il rapporto che instaurano con il Comune. Quindi io mi sento che per me adesso prevale il discorso che comunque c'è chiarezza e il mio voto sarà a favore della mozione.
Grazie consigliere Cusin.
Sì, allora io il mio favore perché intendo che sia uno studio sono d'accordo anch'io che non devono essere rivisti, cioè non c'è, non deve esserci nessun storno per i giardini perché appunto il contratto è stato fatto così e di conseguenza sono altrimenti se mettiamo dopo il plateatico dobbiamo aumentarlo, invece non ha senso, però queste mozioni, insomma, si impegna a fare uno studio di revisione in spazi e basta, non c'è, non è da quello che vedo. Insomma, non è.
Oltre allo studio, non è che sia anche il fatto di dover diminuire l'importo, ciò che paga un plateatico quando c'è.
Il mercato, ecco, questo per me restano da una mozione che chiede uno studio, revisioni degli spazi e basta, e io lo approvo grazie.
Consegnare alcuni co sì, allora io condivido pienamente le osservazioni che ha fatto l'Assessore Zampese era una cosa, è un problema estetico, come e la risoluzione magari di un problema estetico che potrebbe essere interessante per la per il centro come come ha detto il Consigliere,
Veneti grazie dei suggerimenti.
Eh, ma ho il suggeritore sempre qua per la parola che mi manca e arriva da lui sempre.
E quindi ecco, da quel punto di vista forse un esame, un'analisi valutare se un plateatico si interessante per l'estetica, verrebbe persone che si siedono meno, come succede anche nelle in qualche altra città, sono solo parlo di Schio piuttosto che altre.
Mentre e non mi trovo d'accordo la motivazione della mozione, che è quello appunto della riduzione del del del canone, perché appunto, come è stato già detto un po' da tutti e nel momento in cui un esercente e chiede vuole iniziare l'attività in quel posto sa benissimo che il lunedì mattina e non potrà usufruire di quello spazio ciò non vuol dire che non si possa ragionare in termini magari di estetica, comunque quindi e la motivazione e non mi trova d'accordo e quindi mi costringe anche a non essere d'accordo sulla mozione, però magari una riflessione.
Può essere fatta nell'altro punto di vista, quando sarà l'occasione, insomma, quando si potrà eventualmente rivedere il magari anche il Regolamento stesso, grazie.
Grazie.
Consigliere Toscani.
Avete parlato di spuntisti, però la verità è che la spunta è un asset assegnazione provvisoria di posteggi di mercato di Fiera temporaneamente non occupati dai titolari è stata fatta menzione apposita degli spuntisti, quindi, in poche parole, chi arriva e ha la possibilità appunto di esporre la merce deve verificare che ci siano degli assenti,
Non è tra l'altro obbligatorio avere un tot di posti per gli spuntisti, altrimenti avrebbero la piazzola, come tutti gli altri, non sono posti liberi riservati per chi arriva occasionalmente. Prendo atto quindi che voi volete che noi, che che appunto i bar o gli esercenti paghino un'occupazione che non occupano in determinati giorni della della settimana.
Abbiamo parlato di canone unico e Zampese ci ha fatto riflettere sull'utilizzo e le modalità di escussione del Cannes canone unico, ma ci sono anche altri Comuni che si comportano in maniera diversa, che contabilizzano reale utilizzo del suolo pubblico.
Quindi non è che, come dite voi, che non sia possibile è possibile con indicazioni con indicazioni diverse.
Ma chiedo a voi un'altra cosa, non si possono togliere due posti agli spuntisti, visto la non obbligatorietà di avere un tot di posti assegnati, che sono occasionali e si spostano due banchi del mercato. E così difficile provare a vedere uno studio di fattibilità in tal senso se poi durante il mercato uno è assente, gli spuntisti hanno sempre la possibilità di prendere occasionalmente un altro posto perché non siano non sono posti assegnati fissi, quindi non capisco la difficoltà nel provare a pensare di.
Effettuare uno studio di revisione in tal senso,
Non siamo d'accordo sulla contabilizzazione del reale utilizzo del suolo pubblico. Va bene, però credo che la fattibilità di uno studio e la possibilità di cambiare, di modificare come tra l'altro è già stato appena cambiato anche per questioni di sicurezza sono stati spostati due banchi che erano storici davanti alla piazza Scalcione, no, ecco quindi hanno accettato di buon grado, si sono spostati, anzi sono molto più contenti perché li ho sentiti entrambi e sono in una posizione al computer ancor più centrale, quindi non capisco perché ci sia questa reticenza proprio nel dire neanche neanche ci provo, perché questo è quello che voi mi state dicendo neanche ci provo poi tutti i tecnicismi del giusto o sbagliato certe volte bisogna anche vedere se quello che viene proposto è positivo, porta a qualcosa, o perlomeno ci possiamo provare insieme perché est punto sennò ci continuiamo a fermare in tecnicismi, ma la mozione è una mozione politica che dà un'idea di quello che noi vorremmo di meglio per la nostra città e questo non bisogna mai dimenticarlo perché stiamo facendo politica, non siamo tecnici e tantomeno tuttologi, però stiamo dando e contribuendo in maniera propositiva a dare una chiave di lettura, quindi tutte le volte che abbiamo modificato le mozioni per centrare anche il tecnicismo, perché non si accetta un'idea positiva e lo dico sia alla maggioranza che alla minoranza, perché non si accetta un'idea positiva e proviamo a vedere uno studio di fattibilità. Non so io sono veramente basita, perché proprio neanche ci proviamo.
Carollo.
Un po' di polemica, però dobbiamo, ha finito.
Ma insomma dai un po' di polemica, ma nel secondo me, per come, per come la vedo, io ho sempre all'interno del del dibattito, sì, quando sento la consigliera Scanavini parlare di di non fermarsi sui tecnicismi e fare un ragionamento politico.
Ecco, passa, mi passi il termine, ecco, glielo posso ribaltare a ogni Consiglio, sto sto ragionamento e apprezzo però che venga capito che il tema è più che altro, i temi su cui sono più che altro politici e i tecnicismi è opportuno lasciarli agli uffici che hanno le competenze tecniche e l'esperienza e la competenza per decidere.
Ripeto, il punto non è che non si vuole accogliere un'idea buona, io ritengo che è il concetto che sia sbagliato, quindi l'iter.
La volontà è sicuramente positiva e non lo metto in dubbio, però andare ad a ragionare su.
Dare più plateatico a chi ha i bar per me non fa il bene dell'area del mercato, quindi questo per me il tema, il tema che mi fa dire che non sono d'accordo con questa richiesta 1 2 e non ribadisco, vedo che est che è messo in atto da anni soprattutto nell'ultimo periodo un lavoro di relazione costante con le associazioni di categoria, quindi, ritiene e anche gli esercenti per mettere d'accordo esigenze che a volte possono essere contrastanti molto spesso no eh.
Non ritengo corretto che lei dica volete che i bar allora sembra chiaro che volete che i bar paghino per non utilizzare gli spazi no, io no io, da quanto ho capito io nessuno qua le ha mai detto, si dice solo che quando si fa qualcosa a forfait si è pagato a forfait sempre lo uscire se solo si utilizza se oppure che non le sugli utili oppure anche se non lo si utilizza scusate a maggior ragione qui e lo ribadisco non c'è nessuna sorpresa per l'imprenditore.
È fondamentale per un imprenditore avere una visione chiara, avere dei piani delle delle premesse chiare per potenziare il suo piano di business e, in questo caso, qua la variabile mercato settimanale del lunedì.
Poco variabile molto costante, per cui.
Lo sa sicuramente lo sa e lo mette nella lista nella sua lista del del del del business plan che ha, per cui non questa diciamo.
Sì, richiesta che viene fatta no, no, no, non regge tanto. Da questo punto di vista, ecco, si soffermava sugli spuntisti, ma per me il tema non è quello ed è anzi, immagino che sia obbligatorio che abbiano un loro posto, ma la riorganizzazione delle aree del mercato che permetterebbe un plateatico, non penso che si risolva eventualmente eliminando la presenza degli spazi per gli spuntisti, ma è un tema di riorganizzazione complessiva, come dicevo prima, e nelle aree che conosciamo, perché sappiamo girava il mercato è previsto anche che ci siano degli spazi di sicurezza. Io su quello Succu son convinto e chiudo ribadendo il concetto iniziale che.
Apprezzo, proprio come ci sia tutto il Consiglio, un'attenzione specifica con proposte.
Alcune come punto di vista non condivisibili, altre di più, ma che penso siano da pungolo, e questo lo dico al Sindaco che ha la delega al commercio per continuare in questa azione e soprattutto in questo dialogo che c'è con le associazioni di categoria e gli esercenti.
Grazie Consigliere sui problemi.
Fermo.
Dell'intervento velocissimo perché ormai facciamo tardi, in ogni caso, però, mi ha colpito un una considerazione fatta dal consigliere Scarabel quando diceva di eventualmente togliere due posti agli spuntisti.
In modo da liberare lo spazio per un'eventuale plateatico, ecco io se devo dare.
E se devo confrontare spuntisti con il gestore del bar due spunti vista e il precario per eccellenza, nel senso che, al mattino questo.
Si alza dal mercato, non sa se avrà il posto a disposizione e questo è in contrapposizione con un gestore di un bar.
Che lavora su delle solidità Silves certezze, dopo che questo voglio dire.
E in ogni caso anche il barista avrà alle proprie difficoltà, deve fare quadrare i conti, deve affrontare il mercato, però punto partendo almeno su una base di sicurezza, mentre lo lo spuntisti proprio in balia degli eventi, quindi andare a penalizzare spunti sta per aumentare di un minimo la certezza della controparte credo la mia decisione va a favore degli spuntisti.
Grazie Sindaco.
Beh, visto non parla, cerco di fare anche un po', è simpatico, ma i.
Sì, ho visto l'articolo sul giornale di Vicenza, che è stato pubblicato martedì 23 settembre sui plateatici, no, mi corre l'obbligo di dire un paio di cose nel senso, allora lei scrive quanto accade pertiene non succede ad esempio a Schio il suo collega di partito all'ex Cioni le risponde se è sicura che schifo fra quello che scrivi punto di domanda poi,
Eh no, lei le ha risposto, guardo all'articolo, ma non mi pare sia ci sia scritto niente poi e mi fa specie questa cosa qua dove si dice dall'ASCOM tieni ISEE spiegano come il problema sia circoscritto solo ad un paio di locali, allora mi vien da dire.
Ma lei con chi ha preso, cioè con chi si è confrontata perché scrive nella mozione che, se confrontata, sembra con la CGIL, CISL e UIL e i CUB cioè invece nascono, dice che sono solamente due locali, ma va beh, a parte questo io proprio simpaticamente, senza senza polemica alcuna, io ho parlato prima di diritto al lavoro o no, quindi anche i precari hanno il diritto di lavorare in tutti i settori, l'industria, il commercio, i servizi, la scuola.
Anche lì precari. Hanno diritto di lavorare perché non hanno diritto di lavorare. Io l'ho fatto il precario nel 1977, con una 128 SL dove vendevo maglie con il buco, visto che prima si parla di di di prodotti usati e ho fatto con e l'ho fatto con grandissima dignità, con grandissima dignità per aiutare la mia famiglia. Però, ecco, voglio tornare un po' fra l'altro, ecco, devo dire che sui plateatici dei bar e noi abbiamo sempre dato una massima disponibilità quando ci è stato chiesto anche di potenziarli, cioè, ma poi non abbiamo mai detto di no mai detto di no, quindi proprio per ridare vivacità e vitalità alla nostra, alla nostra città però, il concetto essenziale è questo. Io vi ricordo che i plateatici non sono un diritto acquisito, cioè sono concessioni che il Comune rilascia un privato,
Su un'area di proprietà pubblica questo è quindi con la concessione e l'uso ordinario, per così dire, di quello che dico, lo spazio che viene temporaneamente sottratto alla collettività è affidato a un concessionario punto, quindi è quindi evidente che il concessionario non gode di un diritto incondizionato, non gode di un diritto incondizionato, però la sua posizione è regolata nei limiti e nelle condizioni stabiliti dal provvedimento comunale di concessione. Quindi chi ottiene un plateatico è perfettamente consapevole di questo quadro normativo e regolamentare.
Grazie.
Non ho altri interventi, penso che si possa concludere la discussione ad andare in votazione del punto che ricordo essere una mozione proposte attuative del mercato settimanale del lunedì attiene riorganizzazione degli spazi presentato dal gruppo consiliare di uno screening, Sindaco pertiene chi è favorevole.
Favorevole.
Per fortuna.
Fa fortuna che.
Non sempre il partito dei favorevoli, per fortuna, che il consigliere Palozzi scrutatrice stasera, quindi.
Era attenta ai aiutare il Presidente esatto, chiedo, chiedo attenzione.
La cortesia favorevoli all'approvazione della mozione.
Consigliera 2, grazie.
Contrari.
Astenuti nessuno.
Tu dici 13 13 contrari?
Ultimo punto.
Che è l'ultima mozione in ordine del giorno Venezia mundi, mozione per il riconoscimento di uno statuto speciale di autonomia per Venezia, presentato dai consiglieri Busin veneti Chiariello Vercelli, consigliere alcun unico e Panozzo consigliere, abusi a lei, la parola.
Mozione Venezia, mondi, mozione per il riconoscimento di uno statuto speciale di autonomia per Venezia premesso che con il decreto disegno di legge costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri luglio 2025, è stato avviato un percorso di riforma all'articolo 114 della Costituzione per attribuire a Roma Capitale forme e condizioni particolari di autonomia con poteri legislativi su materie di rilevanza strategica per il Governo locale, tale scelta è motivata dall'unicità storica, amministrativa e culturale di Roma e dall'esigenza di lottava di strumenti efficaci per rispondere a sfide complesse come mobilità, turismo, decoro urbano e tutela del patrimonio. Considerato che la città di Venezia rappresenta una realtà unica al mondo, riconosciuta internazionalmente come patrimonio dell'umanità, simbolo universale di cultura, arte e storia millenaria,
Oggi Venezia è al centro di sfide straordinarie e spopolamento. Gestione del turismo di massa, emergenza ambientale idrologiche, sostenibilità di trasporto pubblico, difesa del tessuto sociale e artigianale. La sua funzione trainante sul piano economico e turistico contribuisce in maniera determinante al primato del Veneto come prima regione italiana per presenza turistica e fatturato nel settore, ritenuto che è giunto il momento di riconoscere formalmente a Venezia un assetto istituzionale autonomo e specifico, capace di affrontare queste sfide con strumenti normativi e gestionali all'altezza del suo ruolo. Il recente riconoscimento a Roma di poteri legislativi in specifiche materie e costituisce un precedente importante che può aprire la strada anche ad altre realtà italiane con caratteristiche eccezionali.
Tutto ciò premesso, il Consiglio comunale ritiene esprime il proprio favore all'idea che la città di Venezia venga riconosciuta dalla Costituzione italiana con uno statuto speciale di autonomia sul modello di quanto previsto per Roma Capitale. Invita il Governo e il Parlamento ad avviare un confronto istituzionale con la regione Veneto e il Comune di Venezia, finalizzato all'elaborazione di una proposta di riforma costituzionale per il riconoscimento di Venezia, capitale della cultura e della civiltà italiana, con poteri dei residui attivi e organizzativi specifici. Terzo, si impegna a trasmettere la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, al Sindaco di Venezia e i Sindaci dei Comuni del Veneto, ai presidenti di ANCI Veneto e ANCI nazionale. Invita i Consigli comunali degli altri Comuni del Veneto esaminare e, se lo riterranno opportuno, approvare mozioni analoghe, rafforzando una richiesta che nasce dal territorio e dalla consapevolezza del valore di Venezia e per l'intero Paese.
Grazie Consigliere, apriamo un dibattito, osserva, accenni.
Buonasera a tutti e parlare adesso di Venezia, dopo che abbiamo discusso tanto ritiene o però credo sia valga la pena e di questo ringrazio il Consigliere Busi scusate dell'80 voce ma riesco la nostra Costituzione all'articolo 116 prevede la possibilità di riconoscere forme e condizioni particolari di autonomia e specifiche, in realtà a specifiche realtà territoriali. Già oggi cinque regioni godano di statuti speciali, ovviamente Sicilia e Sardegna, Trentino e Val d'Aosta e Friuli Venezia Giulia, in ragione delle loro peculiarità geografiche e linguistica o storica, e dunque è coerente con il nostro ordinamento interrogarsi sul perché una città unica al mondo come Venezia non possa beneficiare di un'analoga attenzione istituzionale come l'ha citata capitale Roma.
Venezia affronta questioni già ricordate, ma voglio ribadirlo e straordinaria. E la solidità del sistema lagunare, la pressione turistica a rischio di spopolamento, la salvaguardia di un patrimonio artistico e architettonico senza pari, a differenza di altre realtà urbane, Venezia non è né replicabile né sostituibile. La sua sopravvivenza non riguarda soltanto i suoi abitanti, ma l'intera comunità nazionale e, ovviamente, internazionale. Già in passato della Serenissima Repubblica di Venezia aveva dato prova di una straordinaria capacità di autogoverno, creando istituzioni civili e strumenti normativi che hanno creato stabilità, prosperità ed apertura verso il mondo per secoli. Siamo anche un clima di rievocazione storica e mi sembrava giusto ricordarlo oggi, senza nostalgia, ma con un senso di forte responsabilità. Possiamo raccogliere quell'eredità nel quadro della Repubblica italiana e dell'Unione europea per costruire una forma di autonomia che sia moderna, trasparente, orientata al bene comune. Uno statuto speciale per Venezia significherebbe garantire maggiore capacità decisionale in ambiti cruciali come tutela ambientale, di pianificazione urbanistica, la gestione della mobilità lagunare e il Governo del turismo, assicurando strumenti normativi finanziari adeguati alla complessità delle condizioni di Venezia. Venezia, appartiene all'Italia e all'umanità intera riconoscevano autonomie speciali. Non sarebbe un privilegio, ma un atto di giustizia istituzionale e di lungimiranza politica. Anche per queste riflessioni confermerò il mio voto favorevole alla mozione, per quanto potrà essere utile, credo sia corretto tra.
Eh.
Sennò, se voi che?
Ossia il signor Panozzo, stupirò per la brevità allora eh beh, allora intanto io ringrazio risentita riletta da tabù, dal consigliere abusivo, è proprio bella sta mozione e, sentendo le parole ispirate della creatura qua sono basita, sono basi, si pone un attimo ironizzare sullo stop, insomma, io voto a favore di questa mozione perché Venezia è bellezza e qua finisce e sappiamo cosa vuol dire bellezza in tutte le sue le, in tutte le sue declinazioni, vuol dire forza, ma vuol dire anche tanta fragilità e noi dobbiamo pensare a Venezia e a proteggerla e rende e ma e a mantenerla nel tempo e per i posteri.
Grazie.
Non ho altri interventi.
Così chiudi.
Chiudo chiudo tu.
No, ringrazio intanto di questa.
Conferma per questa mozione non so se si è capito che sono abbastanza autonomista, io per Venezia, per Venezia e anche per ingrandire l'autonomia Venezia, però nel senso perché sono convinto che.
Specialmente Venezia dei luoghi siano più gestiti bene da delle persone che ci vivono in onda, persone che non ci vivono, insomma,
Mentre un'altra cosa adesso, ma su tale.
Eh no.
Ecco probabilmente ed è una cosa importante, adesso va beh, comunque grazie per questa spesa, ah, ecco, speriamo insomma che questa mozione siccome che è venuta cioè non è non mi è stata non è indetta da nessuna associazione, nessun partito, nessun niente, ma l'ho fatta personalmente così perché mi sentivo per l'amore de del di Venezia e del nostro territorio.
Sì, speriamo apprenda, prenda diventi insomma.
Infatti la sua funzione, anche perché a sto punto sarebbe lecita, ritiene che è partita con questa mozione che se per caso dovesse succedere che anche Venezia fanno autonomia tiene, potrebbe.
Essere considerata la città che da dove è partita questa proposta, magari ne dà un'altra nato a un mercato Franco, Venezia.
Può darsi 1.005 e 2025 al mercato Franco per la proposta di Venezia autonoma, va bene, grazie, comunque perfetto, andiamo in votazione del punto.
Che è il punto 9 all'ordine del giorno, mozione Venezia mundi come soglia gli occhiali, sbagliando mozioni per riconoscimento dello Statuto speciale di autonomia per Venezia presentata dai Consiglieri Busin Benetti, Chiariello Vecelli, Cunico Panozzo chi è favorevole.
Voto unanime e con questo 14 favorevoli, grazie a tutti per il lavoro e buona serata.